Appunti sulla costruzione

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ATELIER PROGETTAZIONE URBANA MATERIAL STORIES COSTRUZIONE /PROTEZIONE URBANISTICA LAUREA IN ARCHITETTURA

Atelier Progettazione Urbana | Material Stories | Politecnico di Torino | Laurea Triennale in Architettura | Prof. Cristina Bianchetti | Prof. Nicola Russi | Collaboratori: Luis Martin, Zoe Marraffa, Camilla Rondot, Paolo Bianco, Mattia de Angelis, Erica Intellini, Alessandro Corbino, Francesco Costantin | Studenti: Giovina Elena Cianciaruso, Giulia Corallo, Laura Cusumano, Marco Giuseppe D’Antona, Francesca Dazzan, Lorenzo Demetri, Alberto Di Pasquale, Khadija El Rhorfi, Mattia Parrino

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IMMAGINARI

1.1_Due forze uguali e contrarie

1.2_Costruzione di un’immagine

02 03 04 05

COSTRUZIONE DI UN MONUMENTO

2.1_PRG ‘37: un piano estetico

2.2_Une jolie promenade architecturale

2.3_Movimenti nella montagna

2.4_Movimenti: oltre la montagna

COSTRUZIONE DI UNA PROTEZIONE

3.1_Criticità del territorio

3.2_I nuovi vincoli

3.3_Progetti integrati al ptp

3.4_Tutela del paesaggio antropico

COSTRUZIONE DEL FUTURO

4.1_Le missioni

4.2_Le missioni - dove

4.3_Le missioni - quanto

4.4_Progetti - in alta montagna

4.5_Progetti - in valle TERRITORIO

5.1 _Aree protette

5.2_Aree tutelate

5.3_Sezioni

5.4_Aree verdi non protette

5.5_Right to future

5.6_Il confine della tutela

5.7_Lo spostamento del confine

Costruzione / protezione

Il rapporto tra la pianificazione del territorio e il territorio stesso ha costruito il luogo, tra Aosta e Courmayeur, tra segni profondi nel suolo e quelli colmi di significato rimasti sulla carta. Attraverso lo strumento della cartografia, saranno di seguito esposte le ricadute nel territorio e nella sua immagine, delle scelte politiche, ideologiche e di tutte le azioni progettuali sul territorio, anche quelle slegate da visioni di insieme. L’impatto sul territorio di queste azioni è la sua costruzione, talvolta mirata alla protezione di quanto già costruito in termini di immagine e talvolta mirata alla riduzione dell’impatto ambientale. Tra queste due spinte, saranno confrontati gli atteggiamenti progettuali legati al passato ma anche al futuro, indagando l’identità del luogo attraverso l’identità dei moti che lo hanno costruito, al fine di poter identificare la strategia progettuale per una nuova costruzione e una vera protezione.

2 3
4 5 01 Immaginari

1.1 Immaginari: due forze uguali e contrarie

6 7
La moderna invenzione della montagna come luogo del loisir trasforma l’ambiente rurale nell’industria turi-

1.2 Costruzione di un immagine

8 9
Salvaguardia dell’idea del paesaggio

Costruzione di un monumento

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2.1 PRG ‘37: un piano estetico

« [...] rituel des anciennes idees (tres paticulierement italiennes), du temps où le rue etait maitresse et où les maisons etaient sur la rue et du temps où ni la vie socielle actuelle, ni les techniques moderne n’existainent. Or je trouve que les architects modernes qui s’occupent d’urbanisme restent ancore des architectes attendris devant la form architecrurale: ce ne sont pas des createurs d’organisme. C’est l’observation que j’ai faite au sujet de votre plan d’Ivrea.»

« [...] rituale delle vecchie idee (molto particolarmente italiane), del tempo in cui la strada era padrona e dove le case erano sulla strada e del tempo in cui non esistevano né la vita sociale attuale né le tecniche moderne. Ma trovo che gli architetti moderni che si occupano di urbanistica siano pur sempre architetti addolciti dalla forma architettonica: non sono creatori di organismi. Questa è l’osservazione che ho fatto sul tuo piano di Ivrea.»

12 13
(Lettera di Le Corbusier a Aldo Magnelli del 24 Novembre 1936, Cfr. “Casabella” n. 101, 1936)

2.2 Une jolie promenade architecturale

« [...] plutot une jolie promenade architecturale que la creation d’une citè moderne [...] »

« [...] piuttosto una bella passeggiata architettonica, che la creazione di una città moderna [...] »

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(Lettera di Le Corbusier a Aldo Magnelli del 24 Novembre 1936, Cfr. “Casabella” n. 101, 1936)
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1_Aosta 2_Breuil 3_Pila
Acque Zona
Zona militare Alberghi Edificato preesistente Collegamenti Zona commerciale/pubblica 2.2 Une
3_Courmayeur
verde Zona residenziale
jolie promenade architecturale

2.3 Movimenti nella montagna

«

[...] grand vitrage qui s’est interposé entre l’homme et la nature [...] »

« [...] grandi vetrate che si sono poste tra uomo e natura [...] »

18 19
(Lettera di Le Corbusier a Aldo Magnelli del 24 Novembre 1936, Cfr. “Casabella” n. 101, 1936)

2.3 Movimenti nella montagna

20 21
2_Traforo del Gran San Bernardo
Strade previste dal piano
‘37 e realizzate
preesistenti
1_Traforo del Monte Bianco
del
Trafori Strade
2.1_ Il traforo in costruzione 1.1_Incontro tra gli operai dei versanti italiano e francese

2.4 Movimenti: oltre la montagna

22 23
1_Costruzione ponte del San Bernardo 3_Traforo del Monte Bianco 5_Trasporto materiali 2_Costruzione tunnel del San Bernardo 4_Traforo del Monte Bianco
6 _Scavi

Costruzione di una protezione

24 25 03

3.1 PTP: criticità

Antropizzazione e inquinamento idrico

vincoli

3.2 I nuovi
3.3 Progetti integrati al ptp

3.3 Progetti integrati al ptp

32 33
3_Morgex 1_Aosta 4_Aymavilles 2_Courmayeur

3.4 Tutela del paesaggio antropico

3.5 Tutela del paesaggio antropico

Ricostituzione boschiva Diradamento Avviamento a boscaia Cure colturali Ceduazione Taglio a scelta colturale

Costruzione del futuro

38 39 04

Il Piano nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR) è un piano di rilancio economico articolato in 6 missioni che vanno ad individuare delle aree tematiche su cui intervenire; esse sono a loro volta suddivise in componenti, cioè aree di intervento che affrontano sfide specifiche. Il Piano nazionale complementare (PNC), invece, è finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del PNRR. Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, tra PNRR e PNC, sono stati stanziati 263,56 milioni e la maggior parte dei fondi sono stati impiegati per la Missione 3, dedicata alle infrastrutture per la mobilità sostenibile. Si è anche osservato che gli investimenti maggiori sono andati a coprire i progetti collocati in valle, anche se il numero di

40 41 <= 300 K 1 Mil - 2 Mil 300 K - 1 Mil > 5 Mil 2 Mil - 5 Mil
4.1 Le missioni
4.2 Le missioni Dove
< 2.5 Mln 4.3 Le missioni Quanto
Interventi su infrastrutture
4.4 Progetti Alta montagna
4.5 Progetti Valle
50 51 05 Territorio

5.1 Aree protette

52 53
05 12 22 13 23 14 24 15 25 16 26 17 27 18 28 19 29 20 30 21 31 06 07 08 09 10 11
01_Parco del Gran Paradiso, parco naturale , 370.9 Km2 02_Parco del Monte Bianco, area naturale, 182.6 Km2 03_Monte Brulé, area naturale, 168.3 Km2 04_Monte Voghel, area naturale, 52.5 Km2
Abaco

5.1 Aree protette

Glossario

01_Parco del Gran Paradiso, parco naturale , 370.9 km2

Compreso tra Valle d’Aosta e Piemonte. Accoglie, attorno alla vetta del Gran Paradiso. cinque vallate concentriche in cui si trovano tipici ambienti alpini, con ghiacciai, rocce e boschi

Primo parco nazionale istituito in Italia nel 1922.

02_Parco del Monte Bianco, parco naturale, 182.6 km2 Uno dei quattro giardini botanici della Valle d’Aosta, ospita al suo interno specie vegetali autoctone.

03_Monte Brulé, area naturale, 168.3 km2

Sebbene Brûlé in francese significhi “bruciato”, il toponimo deriva del termine francoprovenzale breuil, che in patois valdostano indica un ripiano lacustre e paludoso di alta montagna, come per il Breuil. Il termine broillà, da cui deriva il nostro Brûlé indica quindi un monte con molti breuils.

04_Monte Voghel, area naturale, 52.5 km2

Si tratta della quinta montagna per elevazione della regione, posta tra le valli di Ayas e del Lys o di Gressoney

05_ Mont Emilius, area naturale, 115.1 km2

La Comunità montana Mont Emilius ospita quella che può essere definita, l’area wilderness più interessante dell’intera regione, la zona di protezione speciale (ZPS) Mont Avic- Mont Emilius.

06_ Mont Avic, parco naturale, 35.2 km2

Il Parco del Mont Avic include la medio-alta valle del torrente Chalamy. Oltre un terzo dell’area protetta è ricoperto da vaste foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio. L’area è caratterizzata dalla presenza di oltre 30 specchi d’acqua e numerose torbiere; queste ultime ospitano una flora relitta estremamente interessante. La fauna include numerose specie caratteristiche delle Alpi, alcune delle quali scarse o localizzate.

07_ Alta Val Veny, area naturale, 14.2 km2

Area di grande interesse vegetazionale, geomorfologico, mineralogico, paleontologico e storico, località Courmayeur.

08_ Bellecombe, area naturale, 10.2 km2

Ambiente in condizione di elevatissima naturalità con presenza antropica occasionale, località La Thuile.

10_ Vasta conca interessata da grandiosi fenomeni morenici, località Rhemes Notre Dame, 7.6 km2.

11_ Glacier du Ruitor, area naturale, 7.8 km2 Aree circostanti al ghiacciaio, zone umide e torbiere d’alta quota, località La Thuile.

12_ Cimes Blanches, area naturale, 7.6 Km2 Morfologia a dolomitica, località Ayas.

13_ Morfologia fluviale della forra del torrent Fert, 7.5 km2 Località Donnas.

14_ Località Champorcher, area naturale, 4.9 km2 Piramidi di terra e morfologia fluvio-glaciale del torrent Chalamy, località Champdepraz.

15_ Grand Lac, sito di interesse geologico, 4.4 km2 Piramidi di terra e morfologia fluvio-glaciale del torrent Chalamy, località Champdepraz.

16_ Morena del Glacier du Miage, sito di interesse geologico, 4.6 km2 Località Courmayeur.

17_ Lac des Laures, lac Long, lac Jacquin, lac d’En-Haut, area lacustre, 3.2 km2 Località Brissogne.

18_ Pegmatiti di Comba des Lacs, sito di interesse geologico, 2.6 km2 Caratterizzati dalla presenza di filoni magmatici di pegmatiti nelle kinzigiti, località Bionaz.

19_Località Ayas, area naturale, 2.3 km2 Sito tipico per vegetazione calcicola e morfologia glaciale dei laghi alpini (Lacs de Pente).

20_ Torrent Grand Eyvia, area fluviale, 1.8 km2 Località Aymavilles.

21_ Conca del Lac de Brenguez, area naturale, 1.7 km2 Vegetazione ricca di specie rare, località Brusson.

22_ Lac des Places-de-Moulin, area lacustre, 2.0 km2 È un lago artificiale formato dalle acque del torrente Buthier, torrente che solca nella sua lunghezza tutta la Valpelline. Si tratta di uno dei più grandi laghi della Valle

23_ Lac de Beauregard, area lacustre, 1.3 km2 Località Valgrisenche.

Lo sbarramento che ha dato forma al lago, realizzato da una diga ad arco-gravità a doppia curvatura con struttura simmetrica, in calcestruzzo, venne costruito nel 1957 dalla Società Idroelettrica Piemontese. Tra il 2011 e il 2015 si sono svolti lavori di abbassamento della diga con demolizione della porzione superiore. La diga alimenta la centrale idroelettrica di Avise.

24_ Testa Grigia, sito di interesse geologico, 1.5 km2 Caratterizzato da alternanze metabasiti-calcesciti, località Ayas, Gressoney-Saint Jean. Costituisce la massima elevazione tra la Val d’Ayas e la Valle Lys.

25_Cimes Blanches, area naturale, 7.6 Km2 Morfologia a dolomitica, località Ayas. Caratterizzata da flora e vegetazione dei piani subalpino e alpino. Adiacente ad essa, vi è una stazione di interesse mineralogico per cristalli di tormalina.

26_ Lac de Tsignanaz, area lacustre, 1.2 km Si tratta di un lago artificiale che si trova nella Valtournenche. È il più grande della valle.

27_ Morfologie del Glacier de Leynir, sito di interesse geologico, 1.0 km2

Località Rhemes Notre Dame.

28_Grand Lac, Lac de Balanselmo, Lac du Plan-d’EnHaut, area lacustre, 1.0 km2

Località Valtournenche. È infossato tra il costone delle cime di Balanselmo e la punta Fontanella, il lago presenta un colore verde scuro.

29_Lacs du Glacier d’Arguerey, area lacustre, 0.9 km2

Località Valtournenche. Laghi morenici frontali, alcuni ancora ben visibili.

30_Glacier du Triolet, sito di interesse geologico, 1.1 km2 Tipico ghiacciaio di circo, senza lingua valliva, è racchiuso da pareti rocciose e termina verso valle. Morfologie glaciali, località Courmayeur.

31_Lacs de Lussert, area lacustre,1.0 km2

Località Cogne. Gruppo di laghetti a gradoni, in Val Grauson, sotto il Col des Laure, costituiscono uno dei più alti gruppi di laghi a più livelli dell’arco alpino.

54 55

5.2 Aree tutelate

56 57
1_Parco del Gran Paradiso 3_Monte Brulé 2_Parco del Monte Bianco
Aree boschive non tutelate Aree boschive private non tutelate
4_Monte Voghel

5.2 Aree tutelate

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1_Parco del Gran Paradiso 3_Monte Brulé 2_Parco del Monte Bianco 4_Monte Voghel Aree boschive non tutelate Ghiacciai e nivai Aree boschive private non tutelate Vegetazione erbacea sparsa Colture legnose Vegetazione erbacea discontinua di medio bassa quota Foreste miste e brughiere Prato pascoli Praterie naturali e pascoli alpini Cespuglieti e boschi di transizione Roccia affiorante Foreste di latifoglie Foreste di conifere
60 61 5.3 Sezioni

5.4 Aree verdi non protette

Aree boschive non tutelate Aree boschive private non tutelate

5.5 Right to future

Right to Community

1.1_Privilegiare la presenza di radici, cioè la rete di connessione fisica nel sottosuolo

Right to Expression

3.1_Piantare solo specie autoctone

1.2_Preservare la vegetazione del sottobosco nella sua biodiversità

1.3_Non piantare essenze come “specie esemplari” consentendo alle radici di svilupparsi

1.4_Preservare e incrementare le superfici permeabili

Last Rites

2.1_Favorire i cicli di vita delle comunità arboree locali

2.2_Ripulire il bosco dai detriti biologici per produrre biomassa vegetale

2.3_Agevolare lo sviluppo degli alberi futuri

2.4_Preservare i pascoli per produrre biomassa animale

3.2_Eliminare le piante infestanti

3.3_Non potare unicamente per fini estetici o d’uso

Right to Age in Place

4.1_Non abbattere prematuramente gli alberi

4.2_Non compromettere l’integrità delle radici

4.3_Consolidare i terrazzamenti esistenti attraverso opere di manutenzione

4.4_Potare i rami secchi per prevenire gli incendi

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5.5 Right to future

Right to Bear Arms

5.1_Consentire alle chiome di estendersi in tutta altezza e larghezza

Right to Privacy

7.1_Limitare l’attività umana nelle aree boschive

5.2_Mantenere una distanza adeguata tra gli alberi durante la piantumazione

Right to Light and Air

5.3_Non compromettere l’espansione della chioma attraverso potature eccessive

Right to Care

6.1_Canalizzare l’acqua piovana al fine di irrigare le aree verdi

6.2_Infittire le aree boschive per proteggerle da flussi di vento

8.1_Limitare la costruzione di manufatti che possano schermare la luce solare

Right to Reproduction

9.1_Favorire l’apicoltura per incentivare l’impollinazione

9.2_Incrementare la floricoltura delle specie autoctone

6.3_Stabilizzare terreni poveri di sostanza organica e soggetti ad erosione meteorica per evitare frane e smottamenti

66 67

della tutela

Il confine della tutela

Quale soglia tra la natura e l’uomo, qual è il confine dove finisce la tutela e dove inizia l’impatto antropico? Là dove restano i ceppi degli alberi che l’uomo ha tagliato, quelli che l’uomo stesso ha piantato, dove tra le forze opposte che caratterizzano questi luoghi si contraddicono le politiche. Sono confini variabili, che dipendono dall’immagine del territorio più che dal territorio stesso. Il confine tra lo spazio tutelato e la costruzione, si confonde con l’uomo nei luoghi dove l’unico paesaggio è il riflesso di immagini

68 69 5.6 Il confine

5.6 Il confine della tutela

70 71
1_Gran Paradiso - Cogne 2_Monte Bianco

5.6 Il confine della tutela

72 73
1_Courmayeur 3_Courmayeur 2_Morgex 4_Morgex

5.7 Lo spostamento del confine

74 75
1_Gran Paradiso - Cogne 2_Monte Bianco

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