Italo Scelza Novecento

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ITALO SCELZA NOVECENTO graphic works

Text by Sergio Zuccaro


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ITALO SCELZA

NOVECENTO GRAPHIC WORKS 2006 - 2007 Text by Sergio Zuccaro

Translation by Maria Andreozzi Exhibition curated by Sonia Chedli and Fara Liuzza


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Caffè Novecento A chi volesse descrivere il Novecento si offrono moltissime possibilità di lettura. La propulsione tecnologica cominciata con la fine del secolo precedente e le opposte grandi ideologie imprimono una velocità al XX secolo che porterà Erich J. Hobsbawm, nel suo saggio storico, a chiamare il Novecento “il Secolo Breve”, quel periodo compreso tra il 1914 e il1989. Sociologi e filosofi, e non solo quelli, dovranno fare i conti con questa accelerazione e di quello che ha prodotto in termini etici nel comportamento umano. Grazie ai media che ce la mostrano in presa diretta, la storia del XX secolo si avvolge su se stessa. Non c’è tempo, né la sufficiente distanza, per la comprensione di ciò che sta succedendo, risulta difficile qualsiasi possibilità di elaborazione. Tutto rimane nei confini voraci della cronaca e tutto è cancellato ancor prima di una riflessione. Sarà per questo che Italo Scelza, cogliendo l’occasione, già nel nome, che gli offre il Caffè Novecento di Saint Clair in Toronto, tenta di rappresentare un’epoca, di darne una descrizione, una interpretazione estetica, e non solo, attraverso quella mitologia minima di immagini che rappresentano gli oggetti di uso comune più significativi del secolo scorso. Lo fa, dichiarandolo nella scelta, restando nei confini nazionali, con gli oggetti di design che qualcuno chiama Modo Italiano*. Si capisce subito che il modo italiano, e si parla della metà del ‘900, esporta il suo stile oltre i confini, sprovincializzando un paese dalla sua autarchia piccolo borghese. È interessante notare come le forme degli oggetti strizzino l’occhio all’arte (un bello che sia utile e un utile che sia bello). Il boom economico degli anni ‘50 pretende una scenografia adeguata all’opulenza. Anche la sobrietà pretende il suo teatrino delle meraviglie. Il Belpaese fa un’azione di restyling (come si direbbe oggi) e affida questo rinnovamento a stilisti, designer, architetti. Lo stile Italiano conquista il mondo sostituendosi allo stereotipo di spaghetti e mandolino. La contaminazione tra arte e design porta la praticità verso l’eleganza, la sostanza verso la sua forma. La nostra tradizione umanistica ci ha abituato alla trascendenza, ora l’affinamento del gusto porta alla ricerca di un’immanenza che il perbenismo cattolico chiama edonismo, la ricerca del piacere e del bello. Scelza ha realizzato con matite e acquerelli una serie di cartoncini con tutto l’arsenale appartenuto a questa parte di secolo. Spicca la parte motoristica, i mezzi di locomozione: la Vespa, la Moto Guzzi, la Ferrari, la bicicletta. Parte rilevante è dedicata alla moda: cappelli, abiti, scarpe. Alcuni apparati tecnologici: telefono, macchina per scrivere, radio, cinema. C’è tutto l’armamentario che ha traghettato l’era moderna alla contemporaneità. Italo dipinge le immagini con quella consapevolezza che può avere una visione a posteriori, con la malizia direi di chi già conosce l’epilogo. C’è sempre comunque il tentativo di una interpretazione sociologica. A tutti gli oggetti, il pittore conferisce lo stesso stile, tutti diventano parte dello stesso linguaggio. Il collante storico che li unisce è evidente nel cromatismo delle macchie–sfere che ne affermano e suggellano le forme. A volte la visione del particolare, come nel caso della Vespa, non fa che allargare l’orizzonte intuitivo. Gli acquerelli diventano pagine di storia e illustrazione di una bella favola. Novecento, Secolo Breve, ma stipato di un sacco di cose.

Sergio Zuccaro

* Modo Italiano: esposizione (Marzo 2007) prodotta dal Montreal Museum of Fine Arts in collaborazione con il Mart e il Royal Ontario Museum of Toronto.


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Caffè Novecento There are several ways of reading the Twentieth Century. The technological impulse of the late 19th century and its great contrasting ideologies give momentum to the new century. Erich J. Hobsbawm in his classic essay defines it as ‘The Brief Century’, referring to the period between 1914 and 1989. Sociologists and philophers, among others, are forced to take into account this acceleration and its ethical result on human behaviour. XXth century history, as shown by the mass media in real time, begins to envelop. There is neither time nor enough distance to understand what is happening and any kind of interpretation is problematic. Everything is devoured by day to day reporting; everything is deleted before there is time for reflection. Italo Scelza seizes the opportunity to represent an age through Caffè Novecento, in Saint Clair, Toronto. He does so by giving an aesthetic description and interpretation, and through essential 'mythical' images which represent the most significant commonly used objects belonging to the last century. Choosing to remain within his home country, Scelza uses design objects that have been referred to as Modo Italiano*. Already by the mid twentieth century modo italiano was present abroad, making Italy appear less provincial and free from middle class values. The objects play with notion of Art (beautiful usefulness, useful beauty). The economic boom of the 1950s requires a setting in line with luxury. Even sobriety requires its theater of wonders. Italy undergoes a makeover (as we might say today) and entrusts this change to stylists, designers, architects. Italian style wins over the world, replacing the obsolete stereotype of spaghetti and mandolins. Contamination between art and design brings together convenience and style, substance and form. Italian humanistic tradition is strongly grounded in transcendency, now taste refinement leads to seeking out immanence that Catholic respectability calls hedonism, the search for pleasure and beauty. Scelza has produced with pencils and watercolors a range of boards along with the legacy of this part of the century. Predominat are engines and means of transport: Vespa, Moto Guzzi, Ferrari, the bicycle. He has given great relevance to fashion: hats, clothes, shoes. Some technological devices: the telephone, typewriter, radio, cinema. He represents all the equipment that has turned the age from Modern to Contemporary. Italo paints all his images, with hindsight, with the kind of malice of those who already know the end. But the temptation of a sociological interpretation remains. The painter gives all the objects the same style, they all share the same language. The historical bond is clear in the use of the color of the marks, which outline and define the shapes. At times, as with the Vespa, his view of detail broadens the intuitive horizon. The watercolors become both pages of history and illustrations of a fairy tale. The Twentieth Century, a Brief Century, but a very rich century. Sergio Zuccaro

* Modo Italiano: exhibition (March 2007) produced by Montreal Museum of Fine Arts in cooperation with Mart and Royal Ontario Museum of Toronto


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Caffè Novecento matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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Il Campari di Depero matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Sotto spirito matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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La Voce del Padrone matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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Il Volo di Giacomo Balla matita e acquerello su cartoncino - cm 25x34


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Radio Londra matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Gabriele D’Annunzio matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Ricordando Meucci matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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La Balilla matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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Testa di Modella matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Borsalino uno matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Cappello Floreale matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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Modella con Cappello matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Borsalino due matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Alta Moda 1930 matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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1930, La Zeppa matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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1907, Ricordando la prima Milano Sanremo matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Il Campionissimo matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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Moto Guzzi matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Ducati 1970 matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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la Vespa degli Anni 70 matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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La Vespa delle Vacanze Romane matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Federico Fellini e La Dolce Vita matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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La Moka, il Caffè Italiano matita e acquerello su cartoncino - cm 50x35


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Ferrari l’Arte Italiana matita e acquerello su cartoncino - cm 35x50


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BIOGRAFIA ESSENZIALE Italo Scelza, pittore e docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Negli anni ‘50 è a Napoli per ragioni di studio. Nel 1960 soggiorna in Ciociaria, per poi trasferirsi a Roma. Nel 1970 prende studio a Milano. Dal 1962 è presente senza interruzioni nelle più importanti gallerie italiane. Sempre attento nell’annotazione del momento sociale dell’arte, è un nome ricorrente nelle mostre di forte tensione storica. I suoi primi interventi sul territorio iniziano nel 1973 a Gualdo Tadino (Immaginazione e Potere - Editori Riuniti), nel 1974 a Saronno (L’Uomo e la città), (Festival Mondiale della Gioventù di Berlino), nel 1979 (Le Piazze di Messina: Ipotesi per un gioco), nel 1980 (De Umbris Idearum La Macchina della Memoria di Giordano Bruno). è specialista della venerazione per la memoria storica come tale ma rivissuta, e riedificata con lo spirito inquieto e dialettico della cultura contemporanea. A questo proposito si possono citare due interventi importanti: Gli Stucchi Colorati dal Sole (lettura del fiammeggiante Barocco di Catania) con testimonianza di Paolo Portoghesi e La Piazza diventò Teatro rigenerazione della possente manifestazione dei Gigli di Nola. Nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale con un grande trittico Gli Uomini della Ricostruzione e nello stesso momento dipinge un altro trittico Il Gioco degli Scuri. Nel 1989 inizia l’esperienza americana soggiornando prima in Canada tenendo una mostra personale a Toronto e poi in California tenendo una mostra in S. Francisco. Le sue opere sono in molte collezioni pubbliche e private sia in Italia che in Europa. Negli ultimi due anni Italo Scelza rilegge pittoricamente La Zattera della Medusa di Théodore Géricault, l’opera ottocentesca nella quale il grande pittore francese avverte il dramma dell’uomo di oggi. Scelza vive attualmente tra Roma e il suo studio di campagna in Ciociaria nel territorio di Supino. Tra i suoi ultimi studi interessante la sua ricerca su Leonardo in collaborazione con il Prof. Carlo Pedretti, con il patrocinio dell’Hammer Museum di Los Angeles e un ciclo di opere sul popolo Masai.


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ESSENTIAL BIOGRAPHY Italo Scelza, Artist and lecturer of painting at the Accademia di Belle Arti of Rome. He lived in Naples during the 1950 enabling him to study there. In 1960 he moved to Ciociaria, and after that to Rome. In 1970 he opered a studio in Milan. From 1962 onwards he has been in the most important Italian art galleries. Always aware of the social meaning of art, he is a current name in exhibitions of strong historic tension. His first attempts in this sphere started in 1973 at Gualdo Tadino (Imagination and Power-Editori Riuniti), in 1974 at Saronno (Man and the City), (The World Youth Festival in Berlin), in 1979 (The piazzas of Messina: Hypothesis for a Game) in 1980 (De Umbris Idearum - The Memory Machine of Giordano Bruno). He is a specialist in the veneration for the historic memory, like so but relived and recostructed with a restless spirit, and in touch with contemporary culture. We can refer to two important events regarding this: The Coloured plaster figures of the Sun (reading of the blazing Barocco of Catania) with the testimony of Paolo Portoghesi and The Piazza becomes Theatre, a regeneration of the powerful manifestion of the lilies of Nola. In 1986 he participated in the XI Quadriennale with a large tryptich The Men of Reconstruction and at the same time he painted another tryptich Il gioco degli Scuri. In 1989 he started his American experience living first in Canada and holding a personal exhibition in Toronto and then in California holding an exhibition in San Francisco. His works are in many collections both public and private, in Italy and the rest of Europe. In the last two years Italo Scelza has re-read pictorially La Zattera della Medusa of Theodore GÊricault, the 18th century work with which the great French artist feels man’s drama of today. Scelza now lives partially in Rome and partially in his studio in the Ciociaria countryside in the territory of Supino. Amongst his latest interesting studies, is his research on Leonardo in collaboration with Professor Carlo Pedretti, under the auspices of the Hammer Museum of Los Angeles.


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Bibliografia Bibliography: Bruno Anatra

Presentazione Mostra personale - Roma, 1962

Giuseppe Sciortino

Fantasia espressionistica - "La Fiera letteraria" - 21-6-1962

Arturo Bovi

Giugno Frusinate - "Il Messaggero" - 3-7-1963

Giuseppe Pensabene

Capo Palinuro -"Il secolo d’Italia" - 14-7-1963

Franco Miele

Un mondo ricco di suggestioni - "Il Popolo" - 29-6-1963

Mario Giuse Romagna

La dimensione lirica - "Unione Sarda" 19-5-1964

Domenico Purificato

Presentazione al Catalogo - Mostra personale - Napoli, 1964

Duilio Morosini

Alle soglie dell’espressionismo astratto - "Paese Sera" 20-7-1964

Tonino Casatelli

Madrid 64 - "Gazzetta Ciociara" - 10-4-1964

Carlo Giacomozzi

Tensione metafisica - "Vita" - 25-6-1965

Alfonso Cardamone

Memoria e storia di un artista - "L’Avanti" - 15-2-1966

Antonello Trombador

Presentazione al Catalogo "testimonianze sul Viet-Nam" - 1963

David Gaeta

Presentiamo - Italo Scelza - Cinema Sud - 1968

Guido Giuffré

Presentazione al Catalogo - Mostra personale Galleria "Ciak" Roma, 1971

Italo Avellino

Un meridionale nella megalopoli - Vie Nuove - 2-2-1972

Dario Micacchi

Natura e città delle opere di Scelza - "L’Unità" - 12-11-1971

Sandra Orienti

L’Aggressività tecnologica di Italo Scelza - "Il Popolo" - 16-11-1971

Luigi Scrivo

Il poetare di Scelza - Arti e lettere contemporanee - 8-11-1971

Luciano Marziano

Progettazione di una società estetica - "Il Margutta" 12-11-1971

Duilio Morosini

I giardini del futuro - "Paese Sera" - 18-11-1971

Paolo Ricci

Saggio critico - Rassegna di Mezzogiorno - Napoli marzo 1972

Dario Micacchi

Presentazione al Catalogo - Mostra personale di Modena - Maggio 1972

Dario Micacchi

Il linguaggio dei giovani - "L’Unità" - 21-4-1972

Dario Micacchi

Saggio critico - Catalogo Rassegna Genazzano - 8-10-1972

Dario Micacchi Ferruccio Veronesi

Italo Scelza - "Mediterraneo" - Edizioni Graphis 69 - Firenze 1973 "Il Resto del Carlino" - 17-4-1972

Mario De Micheli

Presentazione al Catalogo - Personale Galleria "S. Croce" - Firenze


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Franco Simoncini

"Vita" - 7-7-1973

Renzo Vespignani

"Estasi tecnologica" - Testimonianza 1973

Guido Giuffré

Presentazione mostra personale "Arte Cortina" - Cortina d’Ampezzo, agosto 1973

Dario Micacchi

Saggio critico "Immaginazione e potere" - Gualdo Tadino, settembre 1973

Italo Scelza

Esperienze e immagini sociali - "Arte Contro" - Milano, 10-11-1973

Mario De Micheli

"L’arte presente" - Una pittura lucida - Amalfi, luglio 1974

Dario Micacchi

"Una esperienza in Sardegna" - Saggio critico - Edizioni E.N.I. Agosto 1974

Italo Scelza

Testimonianza XXVIII Premio Suzzara

Mario De Micheli

Saggio critico - "L’uomo e La città" - Saronno, settembre 1974

Mario Lunetta

Presentazione Catalogo - Mostra personale "Fante di Fiori" - Bari, novembre 1974

Gerardo Pedicini

Presentazione catalogo - Mostra personale - Nola 1974

Sabato Calvanese

"Il lavoro Tirreno" - febbraio 1975

Elvira Cassa Salvi

"Scelza e tecnologia" - Corriere di Brescia, maggio 1976

Dario Micacchi

"Unità" - 5-10-1976

Dario Micacchi

Segnalazione Bolaffi per la pittura 1978

Daniele Maione

"Il fantastico di Scelza" - Presentazione Catalogo personale Anagni

Costanzo Costantini

"Intervista con l’autore" - "Alla ricerca di spazi alternativi" - "Il Messaggero" 13-12-1977

Francesco Vincitorio

"L’alienazione Urbana" - "L’Espresso" 3-7-1977

Carlo Giacomozzi

"Metafisica della Fabbrica" - "Vita" 7-10-1977

Dario Micacchi

"Quando la città diventa allarmante" - "L’Unità" 7-10-1977

Mario De Candia

"Inabitacoli" - "La Repubblica" 10-4-1980

Dario Micacchi

"Frammenti di una tempesta da tenere a debita distanza" - "L’Unità" 3-4-1980

Giancarlo Ossola

"Ecologia e Utopia" - "L’Unita" 6-2-1981

Alberico Sala

"L’Uomo e il suo habitat" - "Corriere della Sera" - 18-11-1981

Sergio Seveso

"L’officina di Scelza per una nuova pittura" - "L’Unità" 27-1-1981

Mario De Candia

"La Macchina della memoria" - "La Repubblica 20-2-1983"

Francesco Vincitorio

"Un visionario figerativo" - "L’espresso" 6-3-1983


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Dino Pasquali

"La personale di Scelza fa riconciliare con la pittuta" - "La Nazione" 24-2-1983

Paolo Portoghesi

Catalogo - "Gli stucchi colorati dal sole" - 1983

Gianfranco Proietti

Catalogo - "Gli stucchi colorati dal sole" - 1983

Costanzo Costantini

"I ricordi si colorano col sole" - Messaggero - 1984

Carmine Benincasa

"Gli anni 80 ovvero il decennio della memoria" - Leader arte

Dario Micacchi

"Scelza e il sangue del barocco catanese" - L’Unità - 28-10-1985

Dario Micacchi

"Italo Scelza: un barocco che chiude ombre e sangue" - L’Unità 20-11-1985

Vittorio Avella

"La piazza diventò teatro" Nola 1986

Antonio Napolitano

"Il giglio del sarto" Nola 1986

Italo Scelza

"La lunga notte pagana" 1986

Jolena Baldini (Berenice)

"Di mostra in mostra" - Paese sera - 1986

Mario De Candia

"Il giardino di Scelza" - Repubblica - 14-2-1986

Renato Civello

"L’inedito d’Italo Scelza" - Secolo d’Italia - venerdì 28-2-1986

Gianfranco Proietti

"La seduzione affascina l’uomo" - Italo Scelza - Penthouse

Tonino De Luca

"Provocazioni ecologiche nell’arte di Italo Scelza" - Il Tempo

Marcello Fiorimanti

"Italo Scelza e la ciociaria" - Il Messaggero

Ferruccio veronesi

Italo Scelza - "Città del Mundial" - Il Resto del Carlino 1990

Michele Fuoco

"Gli itinerari di Italo Scelza" - La Gazzetta di Modena - 2-6-1990

Giuseppina Radice

"I Naufraghi" - Espresso Sera - 12-4-1992

Franco Simoncini

"La Zattera di Italo Scelza" - Il Tempo - 9-11-1991

Alfredo Noto

"Credo nell’uomo e nella pittura" - Quigiovani novrmbre 1991

Floriano De Santi

Presentazione mostra personale alla Galleria "Cà d’oro" Roma e "Arte Club" Catania - 1991

Floriano De Santi

"Felicità e Orrore" - Brescia 24 Ore - dicembre 1991

Enzo Bilardello

"La Zattera dei naufraghi" - Corriere della Sera - 30-10-1991

Vito Apuleo

"Speranza redentiva" - Il Messaggero - 21-10-1991

Alfredo Noto

"Verso l’Europa" - L’Umanità - 6-11-1991

Renato Civello

"Italo Scelza l’epopea della crisi" - Il Secolo - dicembre 1991


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Angelo Libranti

"Italo Scelza" - Rugantino - 30-10-1991

Alfredo Noto

"Scelza all’Europarlamento" - Momento Sera

Mario Lunetta

Rispuntano capolavori nascosti - "Roma" il piacere dell’immagine febbraio 1992

Costanzo Costantini

"Presentazione Editrice Grafica" - Schémata 1994

Carlo Pedretti

"Presentazione catalogo" - Schémata 1995

Loredana Rea

"L’opera come lo specchio della memoria" - Flash Magazine 1995

Renato Civello

Italo Scelza, La “Forma” del mistero. “Secolo 1999”

Giuseppe Neri

L’altrove di Italo Scelza.

Riccardo Sica

" Nuovo Meridionalismo" 1999

Sergio Zuccaro

" La Zattera" 1999

Domenico Guzzi

" I disastri di una terra " 1999

Domenico Guzzi

Presentazione Catalogo Chiesa del Carmine " I disastri di una terra " 1999

Rocco Zani

La Pittura di Italo Scelza "Qui Magazine" 2003

Giorgio Di Genova

"Storia dell’Arte Italiana del ‘900" 2003

Domenico Guzzi

I Luoghi di Campitura “L’Anello Mancante” 2002

Giuseppe Agostini

Testimonianza “Fides et ratio” “Imago Celsitudinis” 2002

Michele Mastrogiovanni Testimonianza “Fides et ratio” “L’Uomo che scende” 2004 Ermelindo Fiore

“Dal giardino degli Ornelli alle porte” Fides et ratio 2003

Sergio Zuccaro

“Fides et ratio” 2003

Teresa Ciammaruconi

“L’ANGELICATO 2” “Fides et ratio” 2003

Gianni Godi

“Ioegli Padrefiglio” “Fides et ratio” 2003

Mario Lunetta

Presentazione mostra di Roma 2004

Sergio Zuccaro

Testimonianza mostra Masai “Scarpe da deserto tra i Masai” Catalogo Masai 2004

Floriano de Santi

Presentazione in catalogo mostra Masai 2004

Amedeo Di Sora

Testimonianza mostra Masai 2004


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many thanks Mrs. Anna Foggia Mr. Denis Chedli Mr. John Liuzza Mr. Michele Agostino


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ITALO SCELZA NOVECENTO graphic works May 20 - June 20, 2007 Novecento St. Clair Av. W. n°1228 Toronto graphic designer Loreto Pantano © Italo Scelza


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Novecento St. Clair Av. W. n째1228 Toronto


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