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IL PER IOD IC O PER C H I AMA E VIVE LA MUSI CA JazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio. Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

L u g l i o 2 0 11 n . 0 5 Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

l a v i t s e il F

c’è

di Maurizio Ghini

Imitando Guido Meda, sfegatato telecronista dei tanti successi di Valentino Rossi in Moto GP, anche noi, in prossimità del traguardo, cominciamo a “saltare sul divano”! Le sue ripetute urla vittoriose “Valentino c’è!!!, Valentino c’è!!!”, a testimonianza di una grande presenza, sono un po’ il nostro urlo di sfogo dopo tanto lavoro, non siamo ancora sulla linea finale ma la meta è vicina; incrociamo le dita consapevoli che il Festival 2011 ha le carte in regola per avere successo.

Ci Siamo

Messi ormai nell’armadio i festeggiamenti del 25° anno di vita, i tanti ricordi di questo primo quarto di secolo, le commemorazioni di chi l’ha creato dal nulla portando il jazz, quello vero, in un piccolo paese del Centro Italia, messo da parte tutto questo, eccoci pronti per dare inizio a questa nuova edizione, la terza del nuovo corso, che vede sullo storico palcoscenico di Piazza Marconi ben due lunghissimi weekend di assoluto valore, con artisti del calibro di Wynton Marsalis, Al Jarreau, Danilo Rea, Franco D’andrea, Rita Marcotulli, Incognito. Ma l’elenco è lunghissimo, ben 97 grandi musicisti che renderanno indimenticabile questa edizione. La nostra è una sfida, un Festival così lungo temporalmente e così ricco di grandi nomi non si è mai fatto nel nostro paese e l’idea di fare di AtinaJazz non solo un semplice appuntamento musicale, ma anche un volano di promozione territoriale, con la grande notorietà riconquistata sulla scena nazionale (ora che di festival jazz ce ne sono oltre 700!), ci hanno spinto ad osare... Come già detto, la nostra è una sfida e in un momento di grave crisi vogliamo essere ottimisti e puntare ad una manifestazione di grandissima qualità: gli artisti in cartellone e la presenza di RADIO 1 RAI ne sono una chiara testimonianza. Ma AtinaJazz non è solo grandi nomi, avremo infatti spazi a disposizione per i giovani musicisti dell’Humber School di Toronto, in compagnia dei Jambalaya, formazione torinese ormai di casa ad Atina, i writers che con i loro murales coloreranno il festival, i giovani attori della compagnia Attori per Caso, la grande cucina del territorio, i dopo concerti con il DJ Jazz Lele Dimitri, insomma… una kermesse a tutto tondo che riempirà di suoni, colori e sapori i vicoli di questa splendida cittadina. A questo punto, incrociamo le dita e gridiamo: ” “Il Festival c’è!!!Il Fe

stival c’è!!!

CASSINO

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10 + 16 = AtinaJazz. Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un sito davvero stravagante che parlava di simbologia dei numeri. Siccome di numeri in questi periodo ne abbiamo davvero tanti in testa (speriamo di non darli), ho cercato quello che ricorre più spesso nelle comunicazioni legate ad Atina Jazz 2011: il numero 26. Ventisei come sono gli anni di vita di questo Festival, naturalmente. Ma scopro che non esiste, o meglio, non come numero simbologicamente analizzabile. Allora mi dico: faccio la somma. 10+16 fa 26 e, devo ammettere, che c’è tutto sommato un fondo di verità nella numerologia. Il 10, numero simboleggiante la perfezione, illustra l’eterno ricominciare. Indica sia la perfezione che il dissolvimento di tutte le cose, per il fatto che contiene tutte le possibili relazioni numeriche. Comincio a preoccuparmi, vado avanti. Il dieci indica anche il cambiamento che permette l’evoluzione, la crescita e l’elevazione spirituale. Mi consolo, dunque. E poi il 16, un numero ambivalente che simboleggia le avversità, che possono essere benefiche quando portano ad un cambiamento costruttivo, mentre sono negative quando portano l’individuo alla caduta verso la distruzione. E qui mi viene un sorriso spontaneo. Non posso fare a meno di sorridere (anche con un filo di preoccupazione) pensando alla consapevolezza che organizzare AtinaJazz e farlo diventare qualcosa di più grande, un progetto di sviluppo culturale a 360 gradi, è un percorso pieno di avversità. Siamo in caduta libera verso l’autodistruzione? O possiamo fare di questi ostacoli i punti di forza di un nuovo approccio alle cose per questo paese? Grazie soprattutto al Festival, Atina nel mese di luglio si anima di musica, di giovani, di colori. Si respira un’aria internazionale non solo legata al turismo dell’emigrazione di ritorno, ma a qualcosa di più. Perché un milanese o un torinese o un siciliano dovrebbe venire ad ascoltare i concerti di AtinaJazz quest’anno? Non credo solo per il cartellone artistico (che sappiamo bene quanto sia appetibile per gli appassionati), ma perché, se si digita la parola “Atina” su un qualsiasi motore di ricerca, si scoprono facilmente una storia antichissima, una architettura che non ha nulla a che invidiare ai paesi medievali dell’Umbria o della Toscana e infine la nostra Valle, le nostre montagne, il nostro mangiare e bere legato alla tradizione contadina, che fa riscoprire il gusto delle cose semplici a chi, vivendo in una grande città, l’ha dimenticato. Qualcuno, forse, è ancora scettico di fronte alle enormi possibilità di sviluppo legate al Festival. Non devo certo dirlo io che l’unica strada davvero percorribile per Atina è quella del turismo culturale. Qual è la differenza tra una manifestazione come AtinaJazz ed una come Umbria Jazz? Certamente i numeri (eccoli di nuovo), ma ancor di più il senso di attesa positivo che esiste già da alcuni mesi precedenti. Associazioni, enti pubblici, commercianti, singoli cittadini si preparano al grande evento, tutti danno il loro piccolo contributo, tutti sono consapevoli che se si lavora per un fine comune, i benefici saranno di tutti. I greci credevano che l’ospitalità fosse una regola di convivenza civile, un dovere rituale. Noi crediamo la stessa cosa e ci auguriamo sempre che gli ospiti di AtinaJazz, che siano i grandi artisti, i giovani talenti, il pubblico, possa tornare a casa con un ricordo positivo del festival e di questo splendido paese che molti ci invidiano. Questo numero di JazzOff si racconta da solo perché è quello speciale, interamente dedicato ad AtinaJazz. Man mano che sfoglierete le pagine vi accorgerete di quanto questa edizione sia ricca di concerti, di appuntamenti, di novità. E questo editoriale, in particolare, è dedicato al nostro duro lavoro e al lavoro di chi ci ha preceduto e di chi ci seguirà. È dedicato a chi crede ancora nella cultura e nella condivisione, nella poesia della musica e nel sudore di chi ha il privilegio di suonare su quel palco di Piazza Marconi. Una piazza che ha il diritto di vivere qualcosa di speciale nelle prossime settimane, senza scetticismi o remore di sorta. Questo editoriale è dedicato soprattutto a te, caro Vittorio, che sapevi bene che la più inutile delle giornate è quella in cui non si è riso. Tu sì, che avevi davvero il senso poetico della “leggerezza” e della semplicità delle cose…


17Al Jarreau

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Le anteprima di Gaeta, una festa.

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Luglio 2011 n°5 Periodico di musica, cultura e territorio a diffusione gratuita edito da Comag Sales srl Reg. Trib. Cassino n° 02/2010 Redazione: Via Lombardia 58 - 03043 Cassino (FR) Direttore responsabile Elide Di Duca Responsabile Editoriale Maurizio Ghini

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Responsabile Ufficio Stampa Maurizio Quattrini

AtinaJazz 2011 il Programma della manifestazione

Grafica e impaginazione Aras sas Staff Marketing Comag Sales Stampa Centro Stampa Quotidiani S.p.A. via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tiratura 10.000 copie Info info@jazzoffmagazine.it www.atinajazz.com tel. + 39 392 95 45 762 +39 333 82 62 445

Wynton Marsalis at Jazz Lincoln Center Orchestra

12 Franco 20 D’Andrea 4et 13 Il Jazz & i buoni sapori

21Mario Romano

Intervista a Massimo Ruspandini Assessore al Turismo Provincia di Frosinone

Â?ĂŠ->Â?Ă•ĂŒÂœĂŠ`ˆ Gianmaurizio Foderaro, Rai radio1

15 Turisti ad

AtinaJazz

10

Gli eventi collaterali di AtinaJazz UĂŠ >“Ê-iĂƒĂƒÂˆÂœÂ˜ UĂŠ >ââĂŠ Ă€>vvÂˆĂŒÂˆ UĂŠ6iĂŒĂ€ÂˆÂ˜iĂŠÂˆÂ˜ĂŠ >ââ UĂŠ ĂŒÂˆÂ˜> >ââĂŠ> Quattroruote

22 e il cielo sopra di lui

Hanno collaborato: Claudia Cicciotti Davide Rossillo Massimo Ruspandini Gianmaurizio Foderaro Foto Mirko Macari, Riccardo Crimi archivio Jazzoff

11

18 Incognito 16 Hilario Duran Danilo Rea 19 Enzo Pietropaoli 4et

Giovanni Guidi

& Unknown Rebel Band

Rocco Papaleo & Rita Marcotulli

Festival delle storie


le anteprime di Gaeta, una festa.

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di Claudia Cicciotti

I Lokomotive Trio (in alto a Sx); I Magicaboola in spiaggia a Gaeta; Il concerto serale di Francesca Corrias & Sunflower Quartet (in basso a sx) e alcuni suggestivi scorci di Gaeta.

Gaeta nel primo weekend di caldo afoso era una festa bellissima. Girare per i vicoli colorati, le strade profumate di pini, il rumore del mare, era come stare su un altro pianeta. Si sentiva l’estate. E c’era la musica a Gaeta, i ritmi appassionati del jazz, il preludio del festival di Atina.

Tra le stradine strette ed i panni stesi sopra le teste, si alzavano le note accattivanti del pianoforte di Tommaso Folchetti e dolci ci conducevano a Vico del Cavallo, come rapiti: qualcuno assaporava un bicchiere di vino, altri cenavano con gli amici e c’era chi semplicemente restava a guardare in silenzio le dita di Mario Mazzenga sul contrabbasso e tutta la passione di Giulio Marcelli urtare contro la batteria. Sonaria, Alekim, Danza di Teber…ogni brano delle “Migrazioni” del LokoMotive Trio ci portava lontano, ci faceva migrare, al mare lì a due passi, a quello che sarà il cuore di AtinaJazz di qui a pochi giorni, ci si sentiva quasi a casa nel calore della musica. Camminare poi tra la folla estiva e ritrovarsi su un’altra spiaggia, quella della Sardegna di Francesca Corrias & Sunflower Quartet; a Piazza Conca chiunque si sarebbe fermato ad ascoltare la magia staripante dalle note di Naufrago: “acqua nel sale, sale nell’acqua”, il sapore del mare sciolto nel gusto puro del jazz e l’interpretazione di Fragile, un pezzo unico di Sting, che quasi toglieva il fiato, ricreato dal ritmo seducente del quartetto sardo. Il giorno dopo, i sensi vagavano nell’estasi più profonda, ammaliati dalle intense vibrazioni del jazz, ma non era tutto. Tra una nuotata ed una granita sulla spiaggia, la Magicaboola Brass Band, fiati e percussioni alle mani, è irrotta sotto al sole ed ha scaldato ancor di più l’aria, ballando e saltellando sulla sabbia di Serapo: AtinaJazz ci è venuta a cercare anche sdraiati sul lettino, graffiati dal mare, per poi tornare la sera per le strade di Gaeta, in un’altra immersione nelle acque limpide del festival; ancora una volta la marching band, per i vicoli, per le piazze a portare l’allegria ed il senso vero di un jazz d’estate. Colori, spiagge, sole, caldo: le note d’ingresso di AtinaJazz hanno svelato la facciata vivida e irrefrenabile della musica, ci ha resi impazienti del festival. Una vacanza bellissima a Gaeta, con la stravaganza del LokoMotive Trio, la dolcezza di Francesca Corrias & Sunflower Quartet e l’energia della Magicaboola Brass Band: non mancava davvero niente, c’era persino il mare.


VIC EL LA

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Angolo Radio Rai

Mario Romano 4et

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Stand prodotti tipici

LEGENDA

LO VICO

1 Stand Prodotti Tipici 2 Biglietteria Ingresso Cortile Ristorante Pepenero 3 Stand Proloco e Jazzit 4 Biglietteria 5 Biglietteria Accrediti 6 Servizi WC 7 BAR 8 Area Teatro 9 Struttura “Groove & Graffiti” 10 Area Concerto

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30 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz t ore 21:15 piazza Marconi Intro Jambalaya t ore 21:45 piazza Marconi Incognito t ore 24:00 cortile palazzo ducale dj jazz set L. Dimitri

5 AGOSTO 2011 CASTELPETROSO (IS) t ore 20:00 sagrato cattedrale Castelpetroso

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LO VICO ENTA V A P S

Al Jarreau

t ore 24:00 cortile palazzo ducale jam finale con brindisi offerto dall’organizzazione

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29 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz t ore 21:45 piazza Marconi t ore 24:00 cortile palazzo ducale jam session con gli studenti dell’Humber School Of Toronto

Tavolazzi, Ellade Bandini Trio “Tributo ai Beatles”

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28 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz t ore 21:45 piazza Marconi Hilario Duran trio t ore 24:00 cortile palazzo ducale jam session con gli studenti dell’Humber School Of Toronto

31 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz t ore 21:00 piazza Marconi Enzo Pietropaoli 4et Mazzariello Julian, Paternesi Alessandro, Sigurtà Fulvio, Enzo Pietropaoli t ore 22:30 piazza Marconi Danilo Rea, Ares

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24 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz t ore 21:45 piazza Marconi Franco d’Andrea 4et t ore 24:00 cortile palazzo ducale Jambalaya

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Marsalis and Jazz at Lincoln Center Orchestra

t ore 24:00 cortile palazzo ducale dj jazz set Lele Dimitri

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22 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz con “Attori per caso” t ore 21:45 piazza Marconi Basilicata is on my mind con Rocco Papaleo e Rita Marcotulli Fabrizio Bosso – Luciano Biondini – Furio Di Castri Roberto Gatto t ore 24:00 cortile palazzo ducale jam session con gli studenti dell’Humber School Of Toronto 23 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 cortile palazzo ducale Aperitivo in jazz con gli studenti dell’Humber School Of Toronto t ore 21:15 piazza Marconi Intro Jambalaya t ore 21:45 piazza Marconi Wynton

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EP

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21 LUGLIO 2011 ATINA t ore 20:30 piazza Saturno Apertura ufficiale della XXVI edizione del Festival t ore 21.45 piazza Marconi Giovanni Guidi e The Unknown Rebel Band - Fulvio Sicurtà Mirko Rubegni - Daniele Tittarelli - Dan Kinzelman David Brutti - Mauro Ottolini - Giovanni Guidi Giovanni Maier - Joao Lobo - Michele Rabbia t ore 23:45 cortile palazzo ducale Jambalaya

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E

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PR

OL OA N

VIA


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gli Artisti di AtinaJazz 2011 dalla A alla Z A

K

B

L

Anderson James (Incognito) Ayassot Andrea Ayace (Franco D’Andrea

Quartet)

Ballin Christopher (Incognito) Balmas Dario (Jambalaya) Bandini Ellade Bernhardt Moritz (Incognito) Bianchi Alessio (Magicaboola Brass Band) Biei Gabriele (Jambalaya) Biondini Luciano (Basilicata is on my mind) Blanding Walter (Jazz at Lincoln Center

Orchestra)

Bonetto Gilberto (Jambalaya) Bosso Fabrizio (Basilicata is on my mind) Brutti David (Unknown Rebel Band)

C

Calderon John (Al Jarreau) Cannatella Emanuele (Magicaboola Brass

Band)

Ceccarini Filippo (Magicaboola Brass Band) Ciacci Giampaolo (Magicaboola Brass Band) Cooper Matthew (Incognito) Corrias Francesca (Sunflower Quartet) Crampton Julian (Incognito) Crenshaw Chris (Jazz at Lincoln Center

Orchestra)

Crosdale Melonie (Incognito)

D

D’Andrea Franco De Rossi Zeno (Franco D’Andrea Quartet) Dell’omo Francesco (Magicaboola Brass

Band)

Dell’omodarme Fabrizio (Magicaboola Brass

Band)

Di Castri Furio (Basilicata is on my mind) Di Mitri Lele (DJ set) Diliberto Alessandro (Sunflower Quartet) Duran Hilario

F

Filippi Riccardo (Magicaboola Brass Band) Focacci Riccardo (Magicaboola Brass Band) Folchetti Tommaso (LokoMotive Trio) Frailis Pierpaolo (Sunflower Quartet)

G

Gardner Vincent (Jazz at Lincoln Center

Orchestra)

Gatto Roberto (Basilicata is on my mind) Gemini Massimo (Magicaboola Brass Band) Goines Victor (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Guidi Giovanni

H

Haynes Vanessa (Incognito) Henriquez Carlos (Jazz at Lincoln Center

Kelso Mark (Mario Romano Quartet) Kinzelman Dan (Unkwon Rebel Band) Kisor Ryan (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Labarbera Pat (Mario Romano Quartet) Lagi Andrea (Magicaboola Brass Band) Lewis Christopher (Incognito) Lobo Joao (Unknown Rebel Band)

M

Maier Giovanni (Unknown Rebel Band) Marcelli Giulio (LokoMotive Trio) Marchi Matteo (Magicaboola Brass Band) Marcotulli Rita (Basilicata is on my mind) Marsalis Wynton Mason Elliott (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Maunick Jean Paul (Incognito) Mazzariello Julian (Enzo Pietropaoli Quartet) Mazzenga Mario (LokoMotive Trio) Mella Aldo (Franco D’Andrea Quartet) Mendolia Francesco (Incognito) Mundula Filippo (Sunflower Quartet) Muner Alessandro (Jambalaya)

N

Nash Ted (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Nimmer Dan (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Nocerino Yuri (Magicaboola Brass Band)

O

Occhipinti Roberto (Hilario Duran Trio e Mario

Romano Quartet)

Ottolini Mauro (Unknown Rebel Band)

P

Padovani Simone (Magicaboola Brass Band) Paternesi Alessandro (Enzo Pietropaoli

Quartet)

Pierini Mirco (Magicaboola Brass Band) Pietropaoli Enzo Printup Marcus (Jazz at Lincoln Center

R

Orchestra)

Rabbia Michele (Unknown Rebel Band) Raise Alessandro (Jambalaya) Rea Danilo Ricci Leonardo (Magicaboola Brass Band) Ricucci Alessandro (Magicaboola Brass Band) Robinson Kevin (Incognito) Romano Mario Rubegni Mirko (Unknown Rebel Band)

S

Santinelli Michele (Magicaboola Brass Band) Sigurtà Fulvio (Unknown Rebel Band e Enzo Pietropaoli Quartet)

Simmons Mark (Al Jarreau) Simpson Ernesto (Hilario Duran Trio)

I J

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Band)

Walker Chris (Al Jarreau) Watkins Steven (Incognito) White Alistair (Incognito) Williams Larry (Al Jarreau)

Orchestra)

Irby Sherman (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Italiano Stefano (Jambalaya)

Jackson Alì (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Jacoviello Tommaso (Magicaboola Brass Jarreau Al Jones Sean (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Tavolazzi Ares Temperley Joe (Jazz at Lincoln Center Orchestra) Tittarelli Daniele (Unknown Rebel Band) Turano Joe (Al Jarreau)

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08 Intervista a

Massimo Ruspandini

Assessore al Turismo della Provincia di Frosinone

Assessore Ruspandini, come è nato l'incontro con Atina Jazz? È nato casualmente, con l’incontro con Maurizio Ghini, organizzatore dell’evento e personaggio davvero unico. Uno degli imprenditori di cultura che può davvero cambiare un territorio. Che potenzialità ha secondo lei una manifestazione come questa? Dal punto di vista socioculturale immenso se rapportato ai cambiamenti di un mondo che si esprime e veicola i suoi messaggi attraverso eventi e ed appuntamenti di così grande qualità. Quali sono gli elementi necessari secondo lei allo sviluppo del turismo della nostra Provincia? La capacità di attrarre persone e sviluppare turismo nasce dentro ognuno di noi. La cultura dell'accoglienza deve essere legata alla capacità di promozione e valorizzazione della nostra terra meravigliosa. La politica deve avere la forza di legarsi a grandi attrattori culturali e di spettacolo come Atina Jazz, che é diventata una delle migliori occasioni per la promozione del nostro territorio. Che ruolo ha la musica nella vita di Massimo Ruspandini? Tutte le mie emozioni sono accompagnate dalla musica. Nella musica può esserci quello che cerchiamo, possono esserci risposte alla nostre domande.


09

Rai Radio 1 anche quest'anno seguirà AtinaJazz realizzando degli speciali all'interno della trasmissione Suoni D'estate tra le 21.00 e le 23.00 in cui verranno trasmesse le parti salienti dei concerti in cartellone. La qualità degli artisti è indiscutibile ed è importante poter veicolare attraverso la radio più ascoltata d'italia proposte così raffinate, creando attenzione su AtinaJazz, festival che ha i numeri per competere con altre offerte simili a livello nazionale. L'intento è quello di fornire a chi ascolta Rai radio 1 anche a centinaia di km di distanza, la possibilità di condividere le emozioni e le sonorità di artisti come gli Incognito, Marsalis, Al Jarreau, Danilo Rea, la band di Rita Marcotulli e Rocco Papaleo, Guidi, Pierannunzi, Romano, Duran e tanti altri, facendo conoscere anche una zona ricca di tradizioni e di storia. Per noi servizio pubblico è anche questo. Gianmaurizio Foderaro responsabile musicale rai radio 1


10 Giovanni Guidi &

21luglio

Unknown Rebel Band “Unknown rebel” è un percorso, una suite sulla libertà, su tutte le libertà. Quella delle grandi rivoluzioni a cui presero parte migliaia di uomini, ribelli sconosciuti; volti senza carta d’identità. Perché dietro ai grandi nomi che sopravvivono alla storia, migliaia sono quelli che nel più completo anonimato la storia la fanno. Ed è intorno a questi uomini che si muove il progetto ideato da Giovanni Guidi: raccontare attraverso la musica queste storie di straordinaria libertà, lo spirito di ribellione e giustizia che attraversa e muove i popoli. Si passa dalla liberazione d’Italia, alla Primavera di Praga, attraverso i desaparacidos argentini, la legge Basaglia – che sancì la fine della segregazione per migliaia di malati psichici – le lotte anticolonialiste in Sudafrica ed Algeria, la rivolta di Piazza Tien an Men- da qui la denominazione "The Unknown Rebel", dalla foto di quel ribelle sconosciuto in camicia bianca, davanti ai carri armati, entrato nell’immaginario collettivo attraverso una delle immagini più potenti della storia moderna - e la guerra civile spagnola del ’39. Al progetto partecipano dieci giovani musicisti, tra i più interessanti talenti che la scena musicale italiana (e non solo) abbia visto negli ultimi anni. Ormai lo sanno tutti, lo scrivono le principali riviste di jazz internazionali, lo riconoscono i musicisti di tutto il mondo: in questi ultimi anni in Italia si è verificato un vero e proprio miracolo per quanto riguarda il jazz. Sono spuntati dappertutto, dal nord al sud, solisti straordinari in grado di parlare ad altissimi livelli il linguaggio di questa musica. Giovani, a volte adolescenti, dotati di tecnica efficientissima, di conoscenza della tradizione, di grande fantasia e di passione. Dal bop all'avanguardia, non c'è area che non sia stata occupata da una schiera di nuovi musicisti. Il progetto si ispira in modo dichiarato, sia ideologicamente che musicalmente, al lavoro di Charlie Haden con la sua prima Liberation Orchestra. Però la simulitudine è solo nelle intenzioni iniziali perché poi la musica si sviluppa in modo assolutamente autonomo, grazie alle bellissime composizioni di Guidi, arricchite dagli arrangiamenti di Dan Kinzelmann.

Fulvio Sigurtà: tromba, flicorno Mirko Rubegni: tromba, flicorno Daniele Tittarelli: sax Alto Dan Kinzelman: sax Tenore David Brutti: sax Basso Mauro Ottolini: trombone, Tuba Giovanni Guidi: piano Giovanni Maier: contrabbasso Joao Lobo: batteria Michele Rabbia: percussioni

Rita Marcotulli: piano Fabrizio Bosso: tromba Luciano Biondini: fisarmonica Furio Di Castri: contrabbasso Roberto Gatto: batteria

22luglio

Rocco

Papaleo Rita Marcotulli L’incontro tra l’ironia di Rocco Papaleo e l’eleganza di Rita Marcotulli ha fruttato un David di Donatello come Migliore Colonna Sonora per il film “Basilicata coast to coast”, un riconoscimento che viene dopo i Ciak d’oro, i Nastri d’argento e le Grolle d’Oro, a conferma del talento indiscutibile della pianista romana, ormai da tempo dedita al jazz e vicina al mondo del cinema, che ha già rivelato ad AtinaJazz tutta la magia della sua arte nella XXV edizione e con il prezioso concerto dello scorso Dicembre, presso la Casa Circondariale di Cassino. Co-autore di parte della colonna sonora è l’attore Rocco Papaleo, insignito anche del titolo di Miglior Regista Esordiente, che con questa pellicola ha dimostrato come si possa fare un buon cinema con semplicità, comicità intelligente ed anche ottima musica: del film, estremamente delizioso, è stata premiata infatti anche la Migliore Canzone, “Mentre Dormi” di Max Gazzè, presente nel film, tra l’altro, in insolite vesti di attore. L’originalissimo duo, composto da Rocco Papaleo e Rita Marcotulli, direttamente dai successi ottenuti all’Auditorium Conciliazione di Roma, colorerà il Festival Jazz di Atina portando sul palco lo spettacolo “Basilicata is on my mind”: un jazz più italiano che mai, pieno di brio, che concilia due forme d’arte storicamente vicine, il cinema e la musica, impersonate dalla simpatia di Papaleo e la raffinatezza del tocco delicato del pianoforte di Rita Marcotulli. Protagonisti di questo concerto in esclusiva per Atina Jazz anche Fabrizio Bosso, Luciano Biondini, Furio Di Castri, Roberto Gatto.


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23luglio

Wynton Marsalis & at jazz at Lincoln Center Orchestra

Nato e cresciuto nel cuore delle radici del jazz, partendo da New Orleans, Wynton Marsalis ha già conquistato il mondo intero. Il suo estro è una dote davvero unica: d'ispirazione davisiana, a soli diciassette anni fu ammesso al Tanglewood Music Center e da lì il passo che lo condusse al successo fu breve. Trasferitosi a New York, fu immediatamente notato da grandi musicisti, che lo vollero al loro fianco, ad incantare la folla con la sua tromba nelle loro tournèe, e quando inizierà a girare il mondo con il suo quintetto e, soprattutto, con il suo jazz, i premi ricevuti - tra cui un Grammy Award saranno numerosi. Marsalis ha appena ventidue anni, quando può considerarsi il trombettista jazz più apprezzato al mondo. Dal 1995 dirige l'Orchestra del Lincoln Center di New York, presso il quale ha fondato la Frederick P. Rose Hall, in cui ha sede il Jazz at Lincoln Center, istituzione per gli appassionati di genere, nato proprio nell'intento di diffondere e promuovere la cultura jazz, attraverso una programmazione internazionale, che presenta - oltre a concerti - dibattiti, trasmissioni televisive e radiofoniche, spettacoli di danza, cinema, seminari ed attività educative. Per più di sei mesi l'anno, l'Orchestra del Lincoln Center è in tournèe, accompagnata dal suo direttore, ed incontrando spesso le più importanti orchestre sinfoniche di tutto il mondo. Ad Atina, questa splendida e singolare formazione porterà il suo spettacolo unicamente suggestivo in quella che è certamente una delle serate più attese, l'incontro della magia dell'orchestra sinfonica con l'estro della tromba jazz di un raro talento, quale è senza ombra di dubbio Wynton Marsalis; sullo sfondo la scenografia irripetibile di Piazza Marconi.


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Franco D’Andrea quartet

24luglio

La lunga carriera di Franco D’Andrea è una conferma del suo talento unico: al pianoforte dall’età di 17 anni, vanta un’ampia serie di illustri collaborazioni e di importanti premi, tra cui il “Prix du Musicien Européen" per il 2010, conferitogli dall’Académie du Jazz de France. Dal 1964, anno dell’uscita del suo primo album con Gato Barbieri, ha suonato in diverse formazioni e inciso più di duecento dischi in Italia e all’estero. La sua attuale formazione è composta, oltre che dal pianoforte di D’Andrea, da un sassofono, un basso ed una batteria e in essa si impone, con le parole del leader del quartetto, “il metodo dell’interplay e del lavoro su cellule tematiche, che possono indifferentemente avere aspetto ritmico, melodico-intervallare, armonico o semplicemente timbrico. Il materiale tematico affonda principalmente in due radici ugualmente forti per me: la prima è quella che in tempi lontani ha alimentato la ricerca di Coltrane e le suggestioni rituali del Miles elettrico; mentre la seconda è quella che in tempi ancora più lontani ha nutrito la mia passione per il jazz e si ricollega alla musica degli anni ’20 e ’30. Il continuo alternarsi e talvolta l’amalgamarsi di questi due colori, condito con episodi di ricerca astratta, caratterizza le storie sempre diverse che questo quartetto racconta in ogni concerto”.

Franco D’Andrea: piano Andrea Ayace: sassofono Aldo Mella: basso Zeno De Rossi: batteria


13

Il Jazz & i buoni sapori a cura della Redazione

I tour musico-gastronomici di Atina Jazz. Anche quest’anno Atina Jazz coniugherà la musica con il buon cibo e il buon vino, elementi peculiari del territorio della Valle di Comino. Ancora una volta far dialogare linguaggi diversi, in questo caso quello musicale con quello gastronomico, cercando di sottolineare quanto in realtà questi due mondi hanno in comune. Il jazz, in fondo, è come il vino: ha un’universalità e una qualità che spesso e volentieri sono soprattutto italiane. Nel caso specifico della manifestazione, sono soprattutto del territorio legato alla denominazione DOC del Cabernet di Atina e dei vari prodotti tipici del territorio. Jazz, Cabernet e buon cibo non è solo un accostamento

eno-musicale, ma è un progetto concreto che caratterizza alcuni originali appuntamenti di Atina Jazz, con lo scopo è di creare e valorizzare la rete che abbraccia l’intera area di produzione. Un momento, dunque, nel quale splendidi vini, ottimi piatti e bravissimi musicisti jazz saranno protagonisti, inseguendo lo stesso percorso creativo. Sono mondi che parlano una lingua senza geografie: quella del suono e del gusto. Attraverso i sapori e gli odori la musica è più ricca e condivisa con i numerosi spettatori che vorranno sperimentare quel gusto comune che avvicina ed unisce, seguendo un modo di vivere di qualità in sintonia con ciò che la vita ci offre. Insomma, un modo diverso di vivere la musica la gastronomia. Anche per questa XXVI edizione, il ristorante PEPENERO di Cassino curerà le degustazioni nell’area hospitality allestita appositamente nello splendido Cortile del Palazzo Cantelmi, con la collaborazione del sommelier Antonio De Carolis, maestro di vini e di formaggi oltre che consulente tecnico ed esperto di gastronomia. Il Cortile sarà quindi al centro ancora una volta del magico mix tra la buona musica e la buona tavola, dove gli appassionati, prima di assistere al concerto, potranno intrattenersi gustando le tante specialità locali. Grazie al contributo dei vari produttori locali sarà possibile proporre pacchetti Degustazione+Concerto a partire da soli € 25,00. Per le prenotazioni con almeno 2 giorni d’anticipo sarà inoltre applicato uno sconto speciale del 30% sul prezzo del biglietto dei singoli concerti e si potrà usufruire dell’accesso alle poltrone numerate nell’apposita area riservata nelle prime file. Dopo ogni concerto e fino a notte fonda l’area hospitality del Cortile prenderà nuova vita con l’apertura del PEPENERO JAZZ CLUB dove potrete incontrare gli artisti e rivivere le emozioni del concerto in compagnia degli amici.Il pacchetto degustazione + concerto è incluso in gran parte dei pacchetti turistici di Atina Jazz. Per maggiori informazioni: 0776/283492 oppure area ticket di HYPERLINK "http://www.atinajazz.com" www.atinajazz.com per la prenotazione. Crediamo che apprezzare le sfumature di un buon vino e di un buon cibo sia un processo molto simile a quello dell'ascolto; la "degustazione musicale" è un piacere riservato a tutti coloro che parteciperanno a questo tipo di appuntamenti che, per questa edizione di Atina Jazz, saranno ancora più ricchi.



I tour di AtinaJazz, organizzati in occasione delle giornate del festival in collaborazione con la Proloco di Atina, sono:

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Tour Atina Visita guidata al centro storico e presso le principali attrazioni locali con servizio navetta: monumenti, musei, aree archeologiche, aree naturalistiche, aziende di prodotti tipici e altro; Tour Montecassino Visita guidata all’Abbazia di Montecassino e al Museo di Montecassino; Tour Naturalistico Visita guidata al Parco Nazionale d’Abbruzzo, presso Pescasseroli e visita all’Oasi WWF del Lago di Posta Fibreno;

Turisti ad AtinaJazz di Claudia Cicciotti

Vivere AtinaJazz ricca di musica ed oltre la musica: in questa estate di grandi appuntamenti, le serate del festival del piccolo borgo frusinate si presentano come un vero e proprio incontro di sensi. Dalle usanze e dalle tradizioni che arricchiscono la Valle di Comino, nasce l'ispirazione per impreziosire anche un altro indispensabile elemento, parte inscindibile della sua storia: il jazz! Assieme ai grandi nomi che sfileranno sul palco, i protagonisti dell’estate saranno infatti i sapori, le atmosfere e le bellezze culturali e paesaggistiche delle terre che ospitano il festival e che, in questa edizione, ne faranno allo stesso tempo parte. Se una serata musicale deve essere, perché non disegnarci tutto attorno una vacanza? Senza dover viaggiare con la fantasia, AtinaJazz può essere la giusta occasione per scoprire una bellissima e ricca zona d’Italia, a due passi dal Parco Nazionale d'Abruzzo e dalla maestosa e suggestiva Abbazia di Montecassino; la musica può diventare il perfetto pretesto per godere di quella che è storicamente una terra piena di risorse: la Valle di Comino, montagne, colline, fiumi, delizie culinarie. Nei giorni del Jazz, soggiornare ad Atina e dintorni sarà stimolante come non mai e soprattutto conveniente: dal semplice biglietto “cena + concerto”, si arriva a pacchetti di tutto compreso, nei quali sono incluse visite guidate presso le maggiori zone d’interesse, a prezzi che partono da 60 euro per una cena, un concerto, un pernotto ed un tour da scegliere a seconda delle proprie preferenze, tra le molteplici ricchezze di questa terra davvero unica. Ogni ristorante propone inoltre uno speciale “Menu Jazz” a prezzi ridotti per il pubblico del festival, in cui i prodotti tipici arricchiranno il valore delle usanze che fanno l’orgoglio e la storia della Valle di Comino.

Non solo musica dal 21 al 31 Luglio: AtinaJazz è un universo tutto da scoprire. Il fagiolo cannellino DOP tipico di Atina, i formaggi di Picinisco, il vino DOC rendono completa l’offerta di quella che si presenta come una vacanza a tutti gli effetti, relax per chi sente il bisogno di dimenticare i ritmi accelerati della quotidianità e divertimento per chi cerca distrazione: Atina accoglie a braccia aperte ogni ascoltatore jazz e pone sopra al piatto della sua ospitalità tutto ciò che può rendere unico il suo incontro.

Tour Enogastronomico Visita guidata alla Cantina della Ferriera e pranzo presso una delle strutture convenzionate con AtinaJazz; Tour Culturale Visita al Museo della Zampogna di Villa Latina e al Museo Storico della molitura e dell’arte contadina di Casalattico; Tour Sportivo Percorsi guidati in MTB o Trekking di circa 3 ore, lungo sentieri e vecchie mulattiere, toccando i principali comuni della Valle di Comino

Le strutture convenzionate con AtinaJazz, presso le quali il pubblico del festival potrà usufruire di particolari agevolazioni, sono: Ristorante Il Vicolo - Via Planca n°5, Atina tel. 0776.628058 Agriturismo Signora Porzia - Via Signora Porzia snc, Atina tel. 0776.610675 Ristorante Le Cannardizie - Piazza Garibaldi, Stretta della Posterula sns, Atina tel. 0776.609297 Hotel Ristorante Bellavista - Via A. Vecchione, Atina tel. 0776.609731 B&B Villa Orrea - Via Villa Orrea, Atina tel. 0776.690041 Ristorante Pepenero - Via E. De Nicola n°245 - Cassino tel. 0776.310265 Hotel Ristorante Al Boschetto Superstada Cassino-Formia km. 0,900, Cassino tel. 0776 39131 Ristorante Asado - Via Tosti n°36, Cassino tel. 0776.351037 Villa Ferrari - Via Casilina km. 103,500, Ceprano tel. 0775.912852 Relais Chalons D’Orange - Via Colle Buono Serre di Conca n°2 - Alvito tel. 0776.513083 Al Poggio di Casalucense - Via Sferracavallo-Olivella 3886, S. Elia Fiumerapido tel. 0776.429650 Hotel Cirelli - Via Pezzogrande n°798 - S. Elia Fiumerapido tel. 0776.429801 B&B Il Bruco - Contrada Cortina n°12, San Donato Val Comino tel. 0776 .512005


Hilario

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Duran

Hilario Duran: piano Roberto Occhipinti: contrabbasso Ernesto Simpson: batteria

Dal Centro America approda all’Atina Jazz Festival un trio capitanato dal pianista cubano Hilario Duran, accompagnato al contrabbasso da Roberto Occhipinti e alla batteria da Ernesto Simpson. Il loro è Latin Jazz: ritmi latini letti attraverso singolari melodie dal sapore originale e seducente, una calda atmosfera disegnata dalla tecnica e dalla maestria del suo

28luglio

compositore, magistralmente arricchita dalla sessione ritmica che rende preziosi i brani del progetto “Motion”, l’album pubblicato lo scorso anno e già pluripremiato in tutto il mondo. Il repertorio della formazione accarezza tutte le forme della musica latina, dal mambo al cha cha cha, rivisitandole in una chiave moderna e personale che riesce ad essere ballabile in alcuni pezzi e nostalgica in altri. L’eleganza del piano di Duran è la costante in questo progetto, che sarà presentato all’Atina Jazz Festival, nella sua veste originale ed in questo volto insolito del jazz, che porterà ad Atina l’aria calda del Centro America e la profonda anima della musica latina.


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Non è a caso che Al Jarreau iniziò suonando in un

differenti generi musicali, il Pop, il Jazz e l'R&B, senza

Jazz Club di San Francisco o, almeno, fu quello il

contare i riconoscimenti ottenuti dalla celeberrima

momento in cui capì cosa avrebbe fatto nella vita:

"We are the world", alla quale Jarreau donò il contri-

ha il cuore jazz, la profondità che questa musica

buto della sua magnifica voce, rivelando ancora una

riesce ad urlare più di qualsiasi altra. Dopo una

volta il suo impegno sociale e la sua forte solidarie-

laurea e una carriera già avviata come assistente

tà. Il nome di questa grande stella troneggia sulla

sociale, la musica conquistò per lui un ruolo che

Hollywood Walk of Fame, per onorare la carriera di

fosse più che un marginale passatempo e le

quello che è stato definito, a ragione, "il miglior

esibizioni in vari locali notturni delle città americane

cantante jazz vivente".

furono una scuola e, insieme, occasione di visibilità

Il Festival Jazz di Atina ospita con onore una delle

e collaborazioni, che costituì solo la radice di un'in-

più belle voci di sempre, un colosso della musica

vidiabile carriera musicale. Nel 1965 venne pubbli-

mondiale che incanterà gli ascoltatori con uno

cato il suo primo album, ma sarà solo negli anni '70

spettacolo unico, in cui le emozioni ci accompagne-

che il suo prezioso talento conquisterà la giusta

ranno ad ogni nota, in cui il dono prezioso di

gloria: brani come "L is for lover" e "Just to be loved"

un artista del calibro di Al Jarreau farà brillare la

hanno fatto la storia; Al Jarreau si è aggiudicato ben

piazza dell’intensa ed accecante luce di ogni sua

sette Grammy Awards, nei quali sono racchiusi tre

vibrazione.

29luglio

Al Jarreau


Incognito

30luglio

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Trent’anni di attività e ancora l’energia del primo giorno: gli Incognito porteranno sul palco di Atina ritmo e passione, una faccia del jazz che è carica, calore e, partendo dall’anima, muove ogni muscolo del corpo. La band, formatasi nel 1981, è stata una delle prime a sperimentare e a far maturare l’Acid Jazz, un genere musicale che è prima di tutto incontro tra più realtà, una ricerca del suono che porta dentro al sentimentalismo del jazz la novità dell’elettronico. Il leader, Bluey, è l’unico membro del gruppo ad essere stato una costante: cresciuto ascoltando generi musicali diversi tra loro, da Jimi Hendrix a Stevie Wonder, riporta in quella che è la sua musica questa fusione culturale che, quando il gruppo degli Incognito sarà fondato, avrà dal pubblico una risposta assolutamente positiva. La musica degli Incognito conquista gli anni ’90, è un must nelle discoteche e si afferma ai primi posti nelle classifiche di tutto il mondo: brani originali e rivisitazioni personali di storici pezzi, tra cui l’indimenticabile “Don’t you worry ‘bout a thing”, fanno di questa band un piccolo grande capitolo nella storia della musica, una voce unica ma decisamente non univoca, capace di parlare molteplici lingue musicali, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. L’ultimo album, “Transatlantic R.P.M”, uscito lo scorso anno, vede anche un po’ d’Italia, grazie alla partecipazione di Mario Biondi in ben due brani. La band inglese porterà ad Atina il volto vivido del jazz, quei colori accesi di note che, pur celebrando il trentennale di questo grandioso gruppo simbolo della black music, hanno sempre un buon sapore, il gusto attraente e coinvolgente della novità.


19 Dopo la magica serata del Winter, tributata a Fabrizio De André, Danilo Rea sale sul palco di Atina Jazz Festival accompagnato dal contrabbasso di Ares Tavolazzi e dalla batteria di Ellade Bandini. Il fantastico trio, composto da musicisti tra i più illustri nel panorama musicale italiano, presenta un progetto davvero originale, che trasporta nell’universo jazz i brani immortali di un gruppo che ha fatto la storia della musica mondiale. “Beatles in Jazz” è un tributo alla band di Liverpool, la cui musica viene riletta attraverso l’arte di un grande pianista, che da sempre fa dell’improvvisazione il suo linguaggio preferenziale e che, a vedere il corso della sua carriera ricca di collaborazioni ed inventiva come il pubblico di AtinaJazz ben sa - non è nuovo alla formula del tributo, a questa maniera singolare di vivere il jazz e vestirlo di altri generi musicali, più popolari e certamente più noti, andando a creare incontri insoliti e magici che, pur parlando in lingua jazz, riescono a farsi amare e capire da tutti. La piazza di Atina potrà godere di uno spettacolo senza dubbio suggestivo, del fascino irripetibile della poesia del pianoforte di Danilo Rea e della grandezza di Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, disegnatori di note che hanno già conquistato il mondo intero e lo faranno ancora, nella magica notte di AtinaJazz.

Danilo Rea

Danilo Rea: piano Ares Tavolazzi: contrabbasso Ellade Bandini: batteria

Enzo Pietropaoli: contrabbasso Fulvio Sigurtà: tromba Julian Mazzariello: piano Alessandro Paternesi: batteria Nato a Genova il 29/09/1955, Enzo Pietropaoli debutta nel 1975 con il “Trio di Roma”, una formazione che lo vede suonare accanto a due nomi prestigiosi del jazz italiano, Danilo Rea e Roberto Gatto. La sua carriera è del resto ricca di collaborazioni importanti: Paolo Fresu, Enrico Rava, Chet Baker, Brian Auger, Stefano Bollani, solo per citarne alcuni ed anche i riconoscimenti non sono da meno. Il contrabbasso di Pietropaoli e la sua magia hanno girato il mondo: dall’Europa all’Africa, agli Stati Uniti hanno potuto godere delle “note di basso” di questo artista davvero unico, di cui la “Biographical Encyclopedia of Jazz” di Leonard Feather e Ira Gitler riserva una voce. La sua ricca discografia conta circa 90 incisioni: Enzo Pietropaoli è ad AtinaJazz con un quartetto, in cui il filo conduttore è un clima riconducibile a un colore tendente al blu, che non è il blues, ma qualcosa di più, una sua dilatazione emotiva. Ritenendo che il jazz, forma d’arte tra le più importanti del 900, ha già espresso praticamente tutto e il suo contrario, Pietropaoli rinuncia a perseguire l’originalità a tutti costi coltivando le piccole differenze, piccole ma decisive, evitando l’autocompiacimento solistico, cercando di mettere in pratica la lezione dei grandi maestri: “ piazzare le note al posto giusto . . .” dove spesso il non fare conta più del fare, dove le pause pesano più delle note. Il repertorio è un mix di composizioni originali e brani presi in prestito da mondi lontani da quello del jazz, un’usanza assai in voga recentemente ma praticata da Pietropaoli fin dai suoi lontanissimi esordi e dunque “da tempi non sospetti”. A maggio del 2011 è uscito il primo lavoro discografico “Yatra” registrato per la VVJ e Jando Music.

31luglio

Enzo Pietropaoli 4et


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Gli eventi collaterali di

SESSION ANCORA MUSICA DAI GEMELLAGGI ATINAJAZZ…

AtinaJazz

La filosofia del progetto Atina Jazz e quella di far “dialogare” il più possibile le arti e di coinvolgere i giovani. Non potevamo quindi trascurare una realtà che negli ultimi anni ha preso piede tra le nuove generazioni di artisti visivi: quella della street art. Ecco dunque l’idea di accostare questa originale forma d’arte pittorica alla musica jazz. Minimo comune denominatore la libertà d’espressione, che può essere tradotta sia in improvvisazione musicale, sia in creazione di un’opera estemporanea che prenda ispirazione proprio da questa. Da qui il nome Jazz & Graffiti.

DI

Un Festival che si rispetti non può non avere momenti dedicati ad una delle più belle tradizioni della musica jazz: le jam session, dove la spontaneità e l’improvvisazione dei musicisti rendono le loro performance sempre imprevedibilmente coinvolgenti, il pubblico ed i musicisti stessi sono chiamati a partecipare senza schemi preordinati, seguendo solo il ritmo delle proprie sensazioni. Ad accendere la scintilla ogni sera ci penseranno i Jambalaya come resident band e gli studenti dell’Humber School di Toronto, nostri ospiti per tutto il periodo del Festival I primi, divertenti ed estrosi, viaggiano saltellando avanti e indietro tra i generi musicali, confondendo appositamente le linee di confine così amate dagli archivisti della musica. Offuscare le linee di confine ogni tanto non fa male affatto: ci tiene svegli alle nuove tendenze. Ed è così che arriviamo a quello che loro stessi definiscono: “Ska-Jazz Mediterraneo”. A Febbraio 2010 è stato registrato un live per Radio1 Rai presso gli studi di Saxa Rubra di Roma. La loro formazione live, che sarà quella di AtinaJazz, è composta da: Gabriele Biei al trombone e cori, Gilberto Sonetto al piano e tastiere, Alessandro Raise alla batteria, Dario Balmas al basso e voce, Stefano Italiano al sax, Alessandro Muner alla tromba. Con il coinvolgimento degli studenti canadesi dell’Humber School di Toronto, quest’anno vogliamo intensificare ed allargare ancora di più i confini del festival con l’attivazione di una serie di interessantissimi gemellaggi artistici e culturali: ultimo in ordine di tempo lo scambio di artisti con il festival jazz di Edimburgo che vedrà esibirsi ad Atina, tra gli altri, il pianista Chick Lyall e il sassofonista Rob Hall, molto conosciuti in Gran Bretagna. Anche grazie a questi momenti AtinaJazz 2011 permetterà a tutti gli appassionati di vivere a pieno le magiche notti di jazz, coinvolgendo anche i giovani musicisti e non del territorio. Le jam session, terreno fertile per l'incontro di musicisti, lo scambio di idee e le collaborazioni musicali, saranno dunque un momento importante di crescita per AtinaJazz.

Arte di strada o arte urbana come forma di arte che si manifesta appunto in luoghi pubblici, attraverso le tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture. Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. Sicuramente questo tipo di arte offre la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte. Discendendo direttamente dalla Pop art e dal Graffitismo, si pone però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, verso chi più propriamente artista propone i suoi lavori o chi, diversamente, utilizza la strada come luogo ribalta e vettore comunicativo. Veniamo più nello specifico: questa sorta di concorso, indetto da AtinaJazz in collaborazione con il Comune di Atina, la Proloco di Atina, la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, l’Humber School di Toronto (Canada) e il Toronto Jazz Festival, è aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri, professionisti e/o dilettanti che vogliano realizzare un’opera pittorica in stile murales durante i concerti della prossima XXVI edizione del Festival. Le opere dovranno essere realizzate proprio nel corso dei concerti serali presso la location di piazza Marconi, su apposite pannellature messe a disposizione dall'organizzazione del Festival. L’organizzazione si occuperà anche di fornire agli artisti attrezzature adeguate per permettere un'agevole realizzazione dell'opera. L’artista proveniente da altre regioni d’Italia o da Stati esteri, potrà essere ospitato dagli organizzatori (vitto e alloggio) in alberghi o strutture della zona convenzionati con la manifestazione, per un periodo massimo di tre giorni. Per essere ammesso al concorso, l’artista dovrà far pervenire all’organizzazione di Atina Jazz un bozzetto a colori riferito al murales che si intende realizzare. Una speciale commissione nominata dall’Ente organizzatore valuterà i bozzetti individuando i 6 artisti che parteciperanno al concorso. La premiazione avverrà durante la manifestazione “La notte bianca di Atina” il 6 agosto 2011 e saranno assegnati con giudizio insindacabile della giuria tre premi: 1° premio € 1000; 2° premio € 500; 3° premio € 250 oltre a premi in gadget di varia natura saranno riservati agli artisti per la partecipazione.

VETRINE in JAZZ

Per tutto il mese di luglio, chi capiterà ad Atina per fare i propri acquisti, noterà sicuramente qualcosa di diverso nelle vetrine dei vari negozi, sicuramente un tema comune: la musica. L’organizzazione di AtinaJazz infatti, in collaborazione con il Comune di Atina, con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Frosinone, il mensile QUI Magazine e con la Proloco di Atina, organizza la prima edizione del concorso Vetrine in Jazz, a partecipazione gratuita, destinato proprio agli esercizi commerciali di Atina e dintorni. Il Regolamento prevede che le vetrine debbano contenere un riferimento alla musica jazz e uno alla Valle di Comino in generale. Nelle vetrine vedremo foto, stampe, quadri e tutto quanto possa promuovere turisticamente la città e la zona. Il Festival e la rivista QUI Magazine pubblicizzeranno l’iniziativa, sia sul sito www.atinajazz.com sia nell’edizione on line del giornale. Per tutto il mese di luglio Qui Sette pubblicherà le foto delle vetrine e un tagliando con il quale i lettori potranno votare la vetrina più bella. I tagliandi potranno essere consegnati nella sede della Pro loco di Atina in occasione delle serate del festival. La vetrina che risulterà più votata riceverà una targa, offerta dal Comune di Atina, che sarà consegnata al proprietario del negozio il occasione di una conferenza stampa presso il comune di Atina ai primi di Settembre. Il vincitore riceverà inoltre un voucher da 5.000 euro di comunicazione pubblicitaria su Qui Magazine. Il secondo e terzo classificato saranno premiati con targa e voucher per la pubblicità. Grazie alla collaborazione degli operatori turistici locali saranno messi inoltre in palio diversi premi. Una giuria speciale, formata da un referente di Atina Jazz Festival, uno del Comune di Atina ed uno di Edizioni Qui, sotto la Presidenza dell'assessorato al Turismo della Provincia di Frosinone, assegnerà un premio speciale alla vetrina che verrà ritenuta più fantasiosa.

Tema del concorso: “JAZZ, improvvisazione ed altri effetti”. Il termine per l’iscrizione è il 18 luglio 2011. Per il regolamento e la modulistica: www.atinajazz.com.

ATINAJAZZ A QUATTRO RUOIE

II raduno camperistico Valcomino a suon di musica… Una bella iniziativa animerà il primo fine settimana di Atina Jazz e sicuramente darà il via ad una tradizione che speriamo possa potenziare sempre di più il flusso di visitatori nel nostro territorio. L’Amministrazione Comunale di Atina, in particolare l’Assessorato al Turismo, in collaborazione con la Proloco di Atina e il Camper Club Valle di Comino PleinAir, dal 22 al 24 Luglio 2011, organizza il “1° Raduno Camperistico Valcomino”, concentrato ai piedi del parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Gli splendidi paesaggi della Valle e le nostre specialità gastronomiche accoglieranno i turisti per un weekend all’insegna della buona musica, grazie alla collaborazione proprio con il nostro Festival con la possibilità di assistere ai concerti in programmazione a condizioni estremamente vantaggiose. Ovviamente, non solo musica, ma un viaggio alla scoperta della natura, dell’arte e della tradizione, non ultima dell’enogastronomia, che ad Atina offre un vasto assortimento di prodotti genuini molto rinomati. Un’occasione da non perdere per conoscere i luoghi più segreti di un territorio magnifico, che offre infinite declinazioni, all’insegna di un’esperienza di viaggio libera e creativa e in cui il rapporto con i luoghi è davvero a misura d’uomo, in un contesto d’elezione per chi ama il turismo secondo natura. Atina Jazz e Plenair vi aspettano dunque per farvi scoprire il nostro Comune e la nostra Valle che il caloroso senso di ospitalità della gente ciociara rende ancora più significativi.

Per informazioni: www.atinajazz.com www.prolocoatina.it


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MARIO ROMANO

E IL CIELO STELLATO SOPRA DI LUI.

05agosto Castelpetroso(is)

di Elide Di Duca Gli incontri non avvengono mai per caso: conoscere Mario Romano era scritto nel destino di Atina Jazz e suo personale, destini che si sono incrociati inaspettatamente seguendo uno stesso percorso di “rinascita”. Mi spiego meglio: dopo più di venti anni senza toccare il piano, Mario Romano da qualche anno a questa parte è tornato al jazz con un’eleganza ed un’energia che possono essere in un certo senso paragonati alla vitalità e alla forza ritrovata dal Festival nello stesso arco temporale. Coincidenza? Non possiamo saperlo, sappiamo solo che ospitare anche per questa edizione 2011 ad Atina Jazz il concerto del pianista italo canadese, in un contesto così suggestivo come quello del Sagrato della Cattedrale di Castelpetroso, la sera 5 agosto, sarà davvero speciale. Insieme ad altri tre bravissimi musicisti, il veterano ed erede naturale e quasi spirituale di Coltrane Pat LaBarbera al sax, il contrabbassista di origini siciliane Roberto Occhipinti ed il giovane ma già navigato Mark Kelso alla batteria, Mario Romano ci ha regalato lo scorso anno un concerto elegante, sobrio, proponendo i brani dell’ultimo disco dal titolo “Valentina”, omaggio alla figlia (deliziosa) dello stesso pianista. Con un’ interpretazione che metteva in evidenza un lavoro di arrangiamento accurato ed originale, le nostre orecchie sono state ben contente di ascoltare i bellissimi standard della migliore tradizione jazz come Night in Tunisia, Autumn Leaves, Nardis, con addirittura incursioni inaspettate di pezzi come Norwegian Wood di Lennon e Mc Cartney seguiti da alcune composizioni originali. Il disco ha avuto in questi mesi un successo straordinario in Canada, ma soprattutto negli USA ed in Giappone, balzando ai vertici delle classiche dei progetti più ascoltati dal pubblico e dalla critica. In più, c’è da dire che Mario Romano quest’anno avrà come special guest sul palco del concerto conclusivo del Festival il trombettista canadese, anche lui di origini italiane, Guido Basso. Classe 1937, navigatissimo musicista, compositore ed arrangiatore di fama internazionale. Un appuntamento che contribuirà ad arricchire il cartellone artistico di Atina Jazz di quel jazz main stream che si rifà certamente alla tradizione più alta di questo genere, ma con l’occhiolino strizzato alle nuove sonorità contemporanee che possono scaturire da altri tipi di ascolti e di esperienze. Chi conosce Mario Romano sa che la musica è uno strumento per arrivare a qualcosa di più alto, di più nobile e spirituale. Se penso a lui e al suo modo di essere fare arte penso ad una sorta di moderno Kant musicista, che osserva il cielo stellato sopra di lui e riflette sulla legge morale che ha dentro. Mario è un artista che ha avuto il coraggio di servirsi del proprio intelletto e del suo cuore per regalare qualcosa agli altri. Nel nostro piccolo, siamo lieti di poter partecipare a tutto questo ospitandolo ad AtinaJazz e godendo insieme a voi della sua musica. Mario Romano: piano Pat Labarbera: sax Roberto Occhipinti: contrabbasso Mark Kelso: batteria special guest Guido Basso La nostra Società nasce dall'idea di unire in forza lavoro e studio uomini e tecnici capaci di monitorare, studiare e risolvere problematiche nell’ambito ambientale, rivolgendo sguardo e forza verso le ENERGIE RINNOVABILI. La Eco System Italia Srl si propone di fornire gli strumenti necessari alle aziende per realizzare impianti FOTOVOLTAICI SOLARI A BIOMASSE E BIOGAS ed in grado di assicurare assistenza globale, tecnica e progettuale , un servizio efficiente e tempestivo, un aggiornamento costante su tutto ciò che concerne le tematiche sull’energia “ZERO EMISSION”. La Eco System Italia si propone di fornire gli strumenti necessari alle aziende per affrontare il problema inquinamento ambientale, è in grado di assicurare assistenza globale, un servizio efficiente e tempestivo e un aggiornamento costante su tutto ciò che concerne le tematiche ambientali. Eco System Italia S.r.l. Sede Legale in Via degli Scialoya, 3 00196 Roma - tel. 06.32.120.120 fax 06.32.21.607 Sede Operativa in P.zza S.S. Triade ,10 - 03036 Isola del Liri (FR) - tel. 0776.80.06.05 fax 0776.80.94.69 eMail: info@ecosystemitalia.it - eMail: francomancini@ecosystemitalia.it


22 Le storie. Le storie si raccontano. Non importa chi sia il narratore. E’ da qui che siamo partiti un anno fa, con il sogno di fare di questa valle un teatro, una piazza, una sedia vuota davanti a una casa in attesa che qualcuno si sieda e cominci a narrare, una camminata notturna di quelle che non riesci mai ad andare a casa, perché c’è sempre un’ultima cosa da dire, da immaginare. Una valle per ascoltare, per chiamare le storie, per riacchiappare, ritrovare, quelle perdute. Insomma, un Festival delle Storie. Dove? In Valle di Comino. E' nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, tra Sora e Cassino. Non ci sono metropoli o città, qui. Ci sono paesi di 800, mille, tremila, quattromila persone. Poi l’estate ci sono quelli che tornano, emigranti, studenti, visitatori, qualcuno capitato per caso. I paesi si chiamano Alvito, Atina, Picinisco, San Donato, Settefrati, Vicalvi. Di che si tratta? E' un festival che dura una settimana dal primo al sette agosto. La missione è portare scrittori, artisti, giornalisti, filosofi, astrofisici, musicisti a raccontare le loro storie in piccoli paesi dove è forte la domanda di cultura e poca l'offerta. Ci sono scrittori italiani e stranieri. Ma non c'è solo lo "spettacolo". C'è anche il lavoro dei “minatori”, di quelli che vanno a scavare le storie abbandonate, sotterrate, dimenticate. Alcuni scrittori verranno una settimana prima del Festival a raccogliere le storie della Valle. Andranno in giro con ragazzi delle scuole o di associazioni culturali a parlare con gli abitanti della valle, ascolteranno le loro storie, dalla guerra alle prime automobili, dall'arrivo della televisione fino ai videogame. E' un archivio della memoria. Queste storie verranno trasformate in testi teatrali e lette l'ultima notte a chi, di fatto, le ha raccontate. L'idea è costruire in quel crocevia tra Napoli e Roma un polo culturale. L'ultima scommessa, nei prossimi anni, sarà fondare una "universitas" del libro nella valle. Non solo scuola di scrittura ma anche editor, pubblicità, promozione culturale, uffici stampa, tutto quello che ha a che fare con l'industria culturale. Chi ci aiuterà a sopravvivere potrebbe un giorno scoprire che ne vale la pena.

Brigate Rosse” Luciano Lanna con “Il fascista libertario” Fabio Torriero con “Federalismo tricolore” Maurizio Torrealta con “Il quarto livello”

1 AGOSTO ALVITO United Stories of America 12.00 - Il giallo italiano a stelle e strisce Luca Crovi racconta i giallisti italiani degli anni’30 (incontro al Relais Chalons d’Orange) 18.00 – L’America dei Pulitzer I grandi scandali americani raccontati dalle inchieste che hanno vinto il premio Pulitzer: il caso Watergate e gli articoli originali di Woodward e Bernstein - qui pubblicati per la prima volta in Italia - che hanno portato alle dimissioni di Nixon. La verità sulla setta di Scientology: cos'è e quali sono i suoi metodi. Il reportage sui preti pedofili e sul reverendo Geoghan, su cui pesano oltre 130 accuse di molestie sessuali a minori. Cittadini americani utilizzati dal governo per esperimenti radioattivi condotti su uomini e topi. E ancora: l'uso di ammoniaca delle industrie del tabacco per aumentare la dipendenza dal fumo, gli errori della NASA nell'esplosione del Challenger e le atrocità perpetrate sui civili dall'esercito USA in Vietnam. 20.30 – Beatrice Colin con “New York 1916” È il 1916 e, mentre l'Europa sta già vivendo la tragedia della guerra, in America si fa strada una nuova musica, esaltante, liberatoria, moderna, ricca di improvvisazione: il jazz, che di lì a poco uscirà dai ghetti dei neri per invadere pacificamente ogni casa e ogni locale, senza distinzione di colore, razza o ricchezza. A New York il cuore della vita artistica è un triangolo di vicoli a Manhattan chiamato Tin Pan Alley, dove agenti teatrali, produttori, sale da concerto e da vaudeville popolano quello che per gli amanti della musica è ben più che un luogo fisico: è l'adrenalina di dieci, venti, trenta pianoforti

che suonano contemporaneamente, è il ruggito delle macchine da stampa che sfornano cinquanta pagine di spartiti al minuto, il sesso e la malinconia del suono del nuovo secolo. 21.30 – I racconti dell’età del Jazz (cocktail in maschera) La serata dedicata a Francis Scott Key Fitzgerald e alla sua epoca con letture di testi scelti e a seguire balli e atmosfere dell’età del jazz con l’orchestra anni ’30.

2 AGOSTO ATINA Salgari, la penna spezzata 18.00 – Il vino del Decameron Maurizio Fiorilla legge Boccaccio 19.00- Le avventure di Pedro Navarro, El salteador e altri spagnoli La storia del conte di Alvito che è stato l’ultimo corsaro del Mediterraneo, famoso per la sua abilità di conquistare castelli inespugnabili. Fu il “padrino” degli italiani alla Disfida di Barletta, in pratica il commissario tecnico della nazionale di Fieramosca e Brancaleone che sconfisse i francesi in un torneo cavalleresco. La storia dei cittadini di Atina che andarono a consegnargli in Libia una supplica contro le angherie del governatore della contea. Navarro inviò un suo emissario segreto e fece decapitare il governatore quando tornò nel suo castello. Ospiti : Massimiliano Santini autore di “Pedro Navarro e i Corsari del Tirreno”, Stefano testa con “Il testamento di Don Rodrigo” e Vittorio Ricci con “La monarchia cattolica nel governo degli Stati italiani”. 21.00 - La penna spezzata. Siamo tutti salgariani Raccontare Emilio Salgari. Letture scelte dei romanzi salgariani. Video di 5 minuti in cui

il programma dettagliato del festival Paco Ignacio Taibo II racconta l’amore sudamericano per Salgari. Ospiti: Fabian Negrin con “Chiamatemi Sandokan” Josè Manuel Fajardo racconta il suo Salgari. Roberto Fioraso con “Sandokan, amore e sangue” Silvino Gonzato con “La tempestosa vita di Capitan Salgari” L’eroe e la spalla. Come ti racconto i numeri due. Yanez e gli altri Alfredo Castelli autore della saga a fumetti di Martin Mistére Adamo D’Agostino, sceneggiatore Disney Alessia Mainardi con “La trilogia di Avelion”. Radio Livres incontra Walter Veltroni che presenta “L’inizio del buio” 23.00 (parte musicale da definire)

3 AGOSTO SAN DONATO VAL DI COMINO Lettere dalla fine del mondo 18.00-Quel giorno di indimenticabile bellezza Arnaldo Colasanti, conduttore di Uno Mattina estate, e Aurelio Picca presentano il libro e il video “Enzo Siciliano. Quel giorno di indimenticabile bellezza” di Catherine Mc Gilvray. A 5 anni dalla scomparsa di Enzo Siciliano, un documentario e un libro per far conoscere l’uomo Siciliano, e tentare una lettura critica della sua eredità letteraria. “Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.” 19.00 - Marco Lodoli con “Italia” 20.00 -Lettere dalla fine del mondo Le storie dal mondo narrate e cantate dall’orchestra Piazza Vittorio. L'orchestra nasce da un'idea di Mario Tronco, componente della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente. Tronco e Ferrente trovano nell'Esquilino, quartiere di Roma multietnico per eccellenza che ha il suo centro a Piazza Vittorio Emanuele II (detta anche Piazza Vittorio), una grande ricchezza di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Sorge così il progetto di riunire alcuni di questi musicisti in un gruppo, o meglio un'orchestra che riesca a fondere i suoni caratteristici di ognuno. L’orchestra segnerà il filo rosso della serata, con le lettere e gli interventi da Napoli: Peppe Lanzetta con “InferNapoli”; Gerusalemme: Dan Segre (da confermare), Anna Pizzuti con “Vite di carta” e Claudio Pagliara, corrispondente da Gerusalemme del Tg1; Washington: Andrea Mancia e Charles Levingson (Wall Street Journal); New York: Beatrice Colin con “New York 1916” e Alberto Gentili; Havana: Karla Suarez con “Silenzi”, “Carrozza per gli attori”, “La viaggiatrice”, “Crepe nei muri”; Buenos Aires: Fabian Negrin; Kinshasa: Alessandra Ferrante; Pechino: Harry Wu con “Laogai” 23.30 Radiolivres incontra José Manuel Fajardo con “Il mio nome è Jamaica”

4 AGOSTO SETTEFRATI C’era una volta l’Italia Miniconcerto della Andrea Orsini Band

18.00 -Scacchi e tarocchi, quel che resta dell’Italia Alessandro Orsini con “Anatomia delle

19.00- Destini incrociati Silvia Nucini con “E’ la vita che sceglie” Giovanna Caratelli con “La vita comunque” e “Il vento in tasca” 20.00-Concerto The Original’s Slammer Band 21.00- Personaggi pubblici in cerca di autore Alessandro Trocino – Pop Star della cultura Antonio Funiciello – Il politico come cinico Marco Damilano – Spoon River di Arcore 22.00 -RadioLivres incontra Gianfranco Calligarich con “L’ultima estate in città” e “Privati abissi”. Calligarich ha scritto alcuni degli sceneggiati più famosi della tv italiana come “Storia di Anna” e “Ritratto di donna velata”. 23.00-Harry Wu con “Traffici di morte”, “Controrivoluzionario”, “La strage degli innocenti” 23.30-Ivano Capocciama mette in scena “Bagliori di bellezza” di Erika Fornari

5 AGOSTO PICINISCO Letto a tre piazze 11.00-Raduno di auto d’epoca e Racconti on the road Davide Malesi con “101 itinerari da fare almeno una volta in motocicletta” Giancarlo Villa con “La volpe e i leoni” Luigi Milani con “Nessun futuro” Emanuela Fontana con “Alla rivoluzione” 17.00- Supereroi a vapore Max Gobbo con “Capitan Acciaio”. Fabian Negrin con “La vita intorno”. 18.00-Terra e acqua Simone Verde con Cronache dal sottosuolo. Chi vuole avvelenare la valle? Giuseppe Marino con “La casta dell’acqua” Massimo Canu con “Cocaina killer” 19.00- Mostra di percussioni Tony Esposito insegna i misteri del tam tam 20.00- Tutti i colori del Mediterraneo Stefania Nardini con “Storia di un Marsigliese. Jean Claude Izzo” Bruno Morchio con “Bacci Pagano cerca giustizia” Maurizio De Giovanni con “Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi” 21.30 La metanotte bianca Nei cassetti di famiglia Aurelio Picca con “Se la fortuna è nostra” Giuseppina Torregrossa con “Manna e Miele, ferro e fuoco” La guerra dei cafoni Sergio Rubini racconta il romanzo di Carlo D’Amicis “La guerra dei cafoni” Radio Livres incontra Mario Giordano con “Sanguisughe” I romanzi della via Pal Marino Magliani con “Colonia Alpina Ferranti Aporti Nava” Gaetano Savatteri con “I ragazzi di Regalpetra” Giulia Blasi con “Il mondo prima che arrivassi tu” I ragazzi con la valigia Mimmo Gangemi con “La signora di Ellis Island” Maria Rosaria Valentini con “Antonia” Enzo Limardi con “Il pacco” Tony Esposito presenta “Sentirai”, l’ultimo album dedicato al Darfur (da confermare) I giochi della notte Il gioco delle parole perdute

6 AGOSTO VICALVI Questa terra è la mia terra 18.00 – I segreti del castello Visita guidata al castello medioevale Roberto Genovesi con “La legione occulta” e “la vendetta di Augusto” 20.00 -Parole di donna/1 Cento grandi nomi della cultura, della politica e dello spettacolo italiano per un “dizionario al femminile”, che fa il punto sul nostro passato e sul nostro presente, per capire dove stiamo andando e per ricordare da dove siamo partite e quanta strada abbiamo percorso. In queste pagine troverete cento voci del privato e del politico, le parole della quotidianità e quelle della filosofia, da abito a zitella, passando

per diritti, lavoro, pari opportunità, ma anche desiderio, mamma, sirena, verginità… Cento voci che hanno segnato profondamente la storia del nostro Paese, che sono cambiate negli anni, ma che sono attuali più che mai. Un libro corale, cui hanno partecipato, sotto l’abile regia di Ritanna Armeni, donne diverse per orientamento politico, professione, stato sociale, tutte accomunate dall’entusiasmo di esserci, dal desiderio di raccontare, di raccontarsi, di capire. Cinzia Leone; Isabella Rauti; Giulia Blasi; Stefania Nardini Parole di donna/2 Maria Pia Morelli con “Raggi di luce rosa”. Sogni, conquiste, esperienze, delusioni, emozioni di protagoniste della nostra società, sempre alla ricerca di un equilibrio dinamico tra affetti, famiglia, professione e impegno sociale. 21.00 -Braccia non strappate all’agricoltura Quattro giovani agricoltori raccontano come hanno avuto successo riscoprendo la terra. 21.30 -Le parole della terra e altre storie di animali Giorgio Nisini “La città di Adamo” Stefano Malatesta “La Pescatrice del Platani” Alessio Torino “Tetano” Fabrizio Ottaviani “La gallina” Davide Malesi con “Veramente difficile ripetere il medesimo stratagemma” 23.00 - RadioLivres incontra Arnaldo Colasanti 24.00- Camorra diversa: Romeo e Romeo Recital di Luigi Romolo Carrino con “Acqua storta” e “Pozzoromolo” 1.00 La fortuna di Faber Carlo Ghirardato interpreta Fabrizio De Andrè (patrocinato dalla Fondazione De Andrè)

7 AGOSTO ALVITO Valle a raccontar 11.00- Il romanzo Porta a Porta Porta Iacobelli: Pugni, calci e tori Carlo Annese con “I diavoli di Zonderwater” e Ivan Polidoro con “Le coincidenze” Lavatoio: Matteo Nucci con “Il toro non sbaglia mai” e Stefano Ferrio “La partita” San Nicola: Tullio Pironti con “Pugni e cazzotti” e Andrea Caterini con “Il nuovo giorno”, romanzo ispirato alla morte del pugile Tiberio Mitri. ArtInBorgo – Pittura estemporanea su cubi di tela. 18.00 – Caccia alla parola perduta (gioco e incontro) Sabrina D’Alessandro con “Il libro delle parole altrimenti smarrite” Sarà capitato anche a voi di subire la “burbanza” di un “rodomonte”, ma cosa significa precisamente? E come sono nate queste espressioni? Questo libro recupera parole in via di estinzione e ne presenta storia, significato e potenzialità espressive. Attraverso una ricerca trasversale su testi e vocabolari di epoche diverse, ci offre un metodo infallibile per non passare inosservati in società, e un poderoso antidoto alla lingua di plastica che troppo spesso ci condanniamo a usare. 19.00 - Seconda stella a destra (@Le Coste) Giulia Blasi con “Il mondo prima che arrivassi tu” 21.00 De Calamus in concerto DeCalamus, significa I Dieci di Calamus, è un gruppo di musica popolare attivo da numerosi anni nella ricerca e riproposta delle tradizioni popolari della Valle di Comino. 22.00 -Raccontami una storia (@Castello) Un gruppo di scrittori di Minimum Fax ha raccolto le storie della valle di Comino. Le storie “grezze” diventano monologhi e dialoghi teatrali che verranno letti da alcuni attori. 23.00 Radio Livres incontra Amedeo Balbi con “La musica del Bing Bang”, “Seconda stella a destra” e “Il buio oltre le stelle”.


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HilarioAN Trio

R U D 8 2 U A E R R A J l A I& 9 D I 2 U G ni O n a T and v I B o i l N G e b 2Th1e Unknown RePALEO I 30 INCOG PA COTULL 4et zo o I n c L E c O o A R AR ROP M T E I a t P i 3Da1nilo REA Trio 22 & R n o t n y 23 W SALIS Mario NO 4et A M R O R A 5 elpetroso (IS) M Franco A 4et RE Cast D N A ’ 24 D


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