Jazzoff ajs2013

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IL PE RIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICA specialeJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio. Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

L u g l i o 2 0 1 3 n ° 11 Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

Il tempo non esiste... Cari Amici di JazzOff Magazine perdonate la mia intromissione tra i musicisti… purtroppo, a differenza di molti altri direttori artistici, io non ho una grande dimestichezza con gli strumenti musicali, sicuramente gli occhi più esperti lo avranno capito guardando nella foto il mio disperato tentativo di far uscire qualcosa di simile ad un suono dal magnifico flicorno di Luca Aquino. Ma la foto è comunque pertinente perché è proprio da quei momenti di relax con Luca Aquino e Andrea Boccalini, il mitico fotografo che mi ha smascherato mentre “strombazzavo”, che in noi ha preso forma il primo embrione che successivamente a Luca ha fatto pronunciare la seguente domanda: “e se facessimo un omaggio a Chet Baker con Enrico e Paolo?” continuando poi quasi per convincermi, come se ce ne fosse bisogno! “quest’anno ricorre anche il 25ennale della scomparsa…” Risposta più scontata non poteva esserci, non avrei mai rinunciato a vedere sul palco di AtinaJazz in esclusiva e per la prima volta insieme 3 delle più rappresentative trombe jazz italiane, 3 generazioni di jazzisti italiani per un concerto che saprà senz’altro farci rivivere le emozioni lontane e le atmosfere rarefatte di Chet e della sua tromba, 3 amici per i quali nutro una grandissima ammirazione, non solo per le loro qualità di musicisti. Mi è sembrata un’occasione da cogliere al volo. Tre generazioni di jazzisti quindi pronti a fondersi in un unico suono, a simboleggiare il continuo divenire dove le sonorità dell’inossidabile Rava, incontrano la maestria di Fresu e il sorprendente eclettismo di Aquino, una sorta di staffetta generazionale senza tempo. Se nell’ascoltarli si chiudono gli occhi ci si rende conto che il tempo non esiste… è questa riflessione che mi ha fatto capire quanto, questo particolare concerto, sia in fondo uno specchio di AtinaJazz. In qualche modo, vuole raccontare

la nostra AtinaJazz alla ricerca continua di una fusione tra stili, generi, età e provenienze differenti, pronte a fondersi in un'unica alchimia sonora, quasi a rappresentare la volontà di AtinaJazz di creare una fusione con il proprio pubblico, con il territorio, allargando e possibilmente abbattendo i confini, cercando di far scoprire, anche ai neofiti, questo magnifico genere musicale dove il tempo non esiste. Le emozioni di Ornette Coleman, anziché Al Jarreau, o Wynton Marsalis… vanno a fondersi con quelle di Petrucciani, solo per citarne uno tra i tanti grandissimi jazzisti che negli anni passati hanno fatto la storia del jazz e di AtinaJazz, rendendo i 28 magnifici anni di storia di AtinaJazz un unico filo continuo dove l’alternanza dei momenti dei successi e degli immancabili insuccessi, sia il ritmo, il battito pulsante del Festival e non lo scorrere del tempo. Nella convinzione quindi che non esistano più differenze o retaggi tra il Festival di ieri o quello di oggi e, soprattutto, con quello di domani, e nella speranza che il lavoro di questi 28 lunghi anni possa continuare a dare i suoi frutti, abbiamo deciso che quest’appuntamento, che è probabilmente il più rappresentativo di quest’edizione 2013, chiuda AtinaJazz e sia gratuito. Un concerto che vuole essere la nostra dedica appassionata per AtinaJazz, suggellando un ciclo dove il tempo non esiste… Grazie di tutto Maurizio Ghini



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Going home… Non ce la faccio. È più forte di me. Usare i titoli delle canzoni a me più care come incipit per gli editoriali di JazzOff mi serve per dare il “la”alle riflessioni che vorrei condividere con tutti i lettori. Anche stavolta c’entra lui, Leonard Cohen (ora più che mai perché sono reduce dal suo splendido concerto a Roma di qualche giorno fa). Going Home è un brano che fa parte del suo ultimo disco, Old Ideas, uscito nel 2012, assolutamente e inesorabilmente autobiografico. Parla di un uomo che sa di essere giunto forse alla fine e aspetta di tornare a casa, una casa che non fa parte sicuramente del suo tempo ma che, per l’enorme carico di fede che porta con sé, è in fondo la casa che stava aspettando da una vita. “Torno a casa senza più dolore, torno a casa prima o poi domani. A casa dove tutto sarà migliore, torno a casa senza il mio fardello, torno a casa dietro il sipario, torno a casa senza il travestimento che ho indossato finora.” Qual è la nostra casa? Qual è la casa della cultura e della musica? Qual è la casa di chi quotidianamente fa “resistenza creativa”? Qual è il nostro travestimento? Abbiamo provato a superare la paura della fine di questa avventura (AtinaJazz) con l'ironia, s pesse volte riuscendoci, altre meno. Ma il paese Italia è quello che è, e chi promuove la cultura è implacabilmente inghiottito nel vortice della crisi, a 360 gradi. Una delle difficoltà più grandi per gli operatori culturali (perdonatemi questa definizione forse troppo tecnica) è la capacità di portare in esterno il mondo interiore e rendere plausibile e vivibile il mondo reale. Mi spiego meglio e abbandono il mio retaggio filosofico: oggettivamente l’operare nell’arte dovrebbe essere una modalità per rendere concreto, visivo e profondo il nostro stare al mondo, mostrando anche il profondo della nostra anima. Niente di più naturale, dunque. Tutto questo procedimento genera cultura. Il prodotto dell’uomo è cultura. Potremmo quasi affermare che la cultura è una necessità biologica. Allora perché siamo costretti a parlare di resistenza relativamente ad un ambito che dovrebbe essere fisiologico come il mangiare, il bere, ecc.? Quando parlo di resistenza, in questo caso, non mi riferisco al significato di resistere politicamente ad un’occupazione. La resistenza cui faccio riferimento è piuttosto un modo di vita. Qui la resistenza è una posizione esistenziale precisa in un dato periodo storico. Diciamo che quando si vive un periodo storico delimitato, come un’occupazione straniera o una dittatura, l’obiettivo è chiaro: si finisce di resistere quando i motivi per farlo sono finiti e si ritorna alla vita “normale”, alla vita di prima. Il nostro, di periodo storico, più che delimitato è limitante e, consentitemi, frustrante. Proiettiamoci sul nostro lavoro allora: c’è una vita “normale” dopo un’esperienza come quella vissuta negli ultimi anni per AtinaJazz? C’è una resistenza oltre la resistenza? Cosa ci aspetta dopo il sipario? Lo spunto di questo editoriale è anche quello per parlare di territorio – evocato e non evocato dalle azioni culturali come AtinaJazz – della sua storia e, soprattutto, della sua “geografia umana”, che ciascuno di noi ha dentro si sé. Ma la geografia, si sa, nasconde anche piccoli lembi di terra

sconosciuti e culture a noi incomprensibili. La geografia umana, forse, è troppo umana. Oggi scrivo a voi come provocatrice per riproporre, poeticamente o meno, termini che non vorremmo mai diventassero desueti come “resistenza culturale”, appunto; o di concetti come l’affermazione della necessità di riappropriazione di una vita culturale dal basso (e per basso intendo che appartenga a tutti i cittadini di Atina), cosa molto evidente e presente nei nostri concittadini all’estero che tornano a popolare la Valle di Comino durante l’estate e forse un po’ meno in noi che la viviamo quotidianamente. L’anno scorso, nell’editoriale di JazzOff del mese di luglio 2012, scrissi che “AtinaJazz val bene una messa…forse anche qualcosa di più”. Mi sento di ribadire con forza questa affermazione, nonostante le difficoltà oggettive che per questa XXVIII edizione si siano moltiplicate. Il Festival, affiancato dal progetto del Campus internazionale della Musica di Atina, ha bisogno di linfa vitale e del supporto di tutti. Il rapporto tra i cittadini e AtinaJazz, tra il territorio e AtinaJazz, tra il suo pubblico e le istituzioni, deve necessariamente essere una “relazione di aiuto”, un po’ come succede in psicanalisi. Ci devono essere parole, attenzione, ascolto, formazione, desiderio, rispetto ma, soprattutto, accettazione e fiducia. E’ così che si instaurano rapporti sani. L’esortazione potrebbe essere allora quella di costituirsi in una sorta di gruppo di terapia per “guarire” insieme, dalla crisi, in nome della cultura e, in fondo, della libertà. Perché di una cosa siamo certi: non avremo libertà senza cultura e senza immaginazione. L’unica cosa che abbiamo capito in centinaia di anni di storia di questo nostro amato paese. Going home: toccherà farlo se cadrà il testimone dalle mani del corridore, se la squadra non sarà affiatata. Atina è pronta a raccogliere con forza più di prima un’eredità preziosa e in questi ultimi anni rafforzata, ma sta a tutti noi tracciare una nuova direzione. Se porterà ad una casa comune, ben venga. Ai nostri contemporanei l’ardua sentenza.


CAMPUS della MUSICA Laboratori Musicali Internazionali

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Periodico di musica, cultura e territorio a diffusione gratuita edito da Comag Sales srl Reg. Trib. Cassino n° 02/2010

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Tombolesi, 11 Cantarano, Fioravanti

Responsabile Editoriale Maurizio Ghini Responsabile Ufficio Stampa Maurizio Quattrini

Grafica e impaginazione Aras sas Staff Marketing Comag Sales

Letizia Gambi 12Lenny White feat

13Chyma Duo

Stampa Centro Stampa Quotidiani S.p.A. via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tiratura 10.000 copie Info info@jazzoffmagazine.it www.atinajazz.com tel. + 39 392 95 45 762 + 39 331 53 27 566

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Hiromi Uehara projectwith Anthony Jackson & Steve Smith

Enrico RAVA, Paolo FRESU, Luca AQUINO

Hot and Blues

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Workshop Fotografico A. Boccalini

22 La Bottega

AtinaJazz va in GUERILLA...

Direttore responsabile Elide Di Duca

Foto Mirko Macari Loreto Pantano, Dante Corsetti archivio Jazzoff

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Sarah Jane Morris in Red

Il Festival AtinaJazz un appuntamento entrato nel palinsesto RAI Radio1

Redazione: Via Lombardia 58 - 03043 Cassino (FR)

Hanno collaborato: Vittorio Macioce Bruna Marcelli Andrea Boccalini

EVENTI ATINAJAZZ

Il Programma AtinaJazz Summer

Giovanni GUIDI & Gianluca PETRELLA Luglio 2013 n°11

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Chioccia Tsarkova

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Incognito

Dario Germani Trio

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L’Antrprima di AtinaJazz a Terracina


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Laboratori Musicali Internazionali dal 19 al 28 luglio 2013 Tutti insieme nello stesso contesto, giovani di ben nove paesi del mondo, per suonare e raccontare la musica così come l’hanno vissuta, come esperienza di condivisione, crescita culturale, pace e amicizia. Questo progetto nato nell’ambito di AtinaJazz Festival, grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Kunoichi, e dell’Ente Beatrice di Atina in collaborazione con il Comune di Atina, dallo scorso anno ha assunto una propria identità autonoma con un occhio particolarmente attento alla crescita culturale dei giovani del territorio attraverso una forte esperienza d’interscambio culturale con giovani studenti di musica provenienti da tutto il mondo e, grazie ai multiformi percorsi didattici attivati. L’Associazione Kunoichi e l’Ente Beatrice, memori dell’esperienza dello scorso anno nella quale hanno ospitato 25 studenti e 6 docenti stranieri, hanno pensato di strutturare questa collaborazione dedicandola ad un contesto internazionale ancora più allargato. Il progetto Campus della Musica 2013 è pensato all’interno delle azioni dell’Associazione Kunoichi del Progetto D’Entroterra, dentro te, nella Valcomino, concepito seguendo una filosofia di ritorno alla soggettività dei luoghi, (persone, arti, paesaggi, storie,linguaggi, sonorità ecc), parti di territorio dotate di identità specifiche, perciò irriducibili e capaci di produrre identità in grado di dialogare con altre identità, in questo caso straniere (europee e canadesi). La cultura, le risorse ambientali, il forte legame con le nostre radici possano diventare uno strumento per sprigionare le tante energie sommerse di operatori, di giovani, soprattutto donne, che in questo territorio vogliono trovare una prospettiva di vita ed aprirsi all’internazionalità.

Le parole chiave dell’iniziativa sono: musica, educazione e volontariato. Musica, perché si è un campus musicale vero e proprio, che avrà, anche per l’edizione 2013, come protagonisti 25 studenti di ben 9 scuole di musica


06 internazionali, accompagnati da docenti esperti affi ancati da docenti del nostro territorio, che terranno le varie lezioni, i seminari e i workshop. Un progetto dedicato alla musica, con un forte accento posto anche su quelli che sono i fini dell’Ente Beatrice: accoglienza, istruzione, realizzazione di progetti educativi e formazione dei ragazzi del territorio. Il progetto del Campus Musicale è nato anche per consentire, nel periodo della pausa estiva degli studi e sotto la guida di docenti altamente specializzati, ai musicisti che suonano uno strumento nell’ambito jazz e non solo, di vivere un’esperienza musicale esclusiva, attraverso un percorso formativo integrato comprendente: la pratica della musica di insieme, l’Improvvisazione strumentale, la ritmica, le lezioni di strumento, oltre ai momenti di esibizione live delle varie formazioni straniere già esistenti che sicuramente creeranno occasioni di scambio e di jam session con musicisti italiani. Volontariato perché, come è già accaduto lo scorso anno con i ragazzi della Proloco di Atina, il Campus della Musica ha attivato un circuito virtuoso di giovani, studenti, amici ed appassionati di musica, amanti del territorio, che hanno contribuire all’organizzazione dell’iniziativa ognuno con le proprie competenze e attitudini. Collaborare come volontario a questo progetto ha significato rendersi disponibile ad un’esperienza unica, fatta di condivisione, di scambio culturale, educativo, artistico ma anche e soprattutto linguistico. E proprio l’aspetto dello scambio linguistico è un altro dei punti chiave dell’iniziativa, tanto che sono state previste, all’interno del calendario di lezioni del Campus dal 18 al 28 luglio 2013, una serie di momenti formativi dedicati all’apprendimento della lingua e della cultura italiana. Le scuole straniere coinvolte nel Campus della Musica di Atina e che hanno già confermato la propria presenza anche quest’anno, sono: Humber School and Creative and Performing Arts, Toronto, Canada Studenti: James Hill - piano Jeff LaRochelle – sax tenore Ian Wright - batteria Insegnante: David Occhipinti – chitarra Jazz and Rock Schule Freiburg, Friburgo, Germania Studenti: Bruno Frey Nascimento – chitarra Jonas Hoenig - basso Laurence Providoli – voce Insegnante:Tom Timmler - sax School of the Hot Club of Purtugal, Lisbona, Portogallo Studenti: Joao Carreiro – chitarra Joao Ferreira - piano Insegnante: Cesar Cardoso – sax North-Karelia University of Applied Sciences, Joensuu, Finlandia Studenti: Tero Hyttinen - batteria Antti Kasurinen - basso Tommi Ilonen - piano Insegnante: Pekka Pylkkänen - sax Newpark Music Centre, Dublino, Irlanda Studenti: Ailbhe Nic Oireacchtaig - Viola Bruno Maia - chitarra Insegnante:Chris Guilfoyle - chitarra

Souza Lima Conservatory, San Paolo, Brasile Studenti: Diego Pereira – batteria Rafael Andrade – batteria Metropolia University, Helsinky, Finlandia Studenti: Triit Söber - voce Maija Lehtinen – voce Wilja Rosenberg – voce Insegnante: Markus Niittynen - piano Kodalynyi University Ungheria Studenti: Flora Joubert – batteria Insegnante: Peter Szendofi - batteria Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone, Frosinone, Italia Scenario d’eccezione per il Campus Atina ed il suo Festival Jazz, non solo per la preziosa disponibilità dell’Ente Beatrice che ospita logisticamente studenti e docenti, nonché gran parte dell’attività didattica, ma anche per Il valore aggiunto offerto ai giovani partecipanti di potersi incontrare e conoscere “dietro le quinte” i grandi artisti internazionali ospiti della rassegna, ma anche la possibilità di confrontarsi con il pubblico di un grande festival, suonando in jam session e performance prima e dopo i concerti principali di AtinaJazz. Tutti gli artisti internazionali che saliranno sul palco di AtinaJazz 2013, compatibilmente con le esigenze dei rispettivi tour, hanno già dato la loro disponibilità a incontrare i ragazzi del Campus e a regalare loro momenti formativi importanti. Ovviamente, essendo il Campus della Musica una costola di AtinaJazz, seguirà parallelamente la promozione della manifestazione, con azioni sia locali che nazionali che internazionali, affi date ad un apposito Uffi cio stampa che ne curerà gli aggiornamenti comunicativi durante tutti i vari step (predisposizione anche un piano di comunicazione ad hoc). Sarà inoltre strutturato un apposita Segreteria operativa, che curerà non solo gli aspetti logistici ed organizzativi, ma anche e soprattutto i rapporti e le relazioni con le Scuole straniere, con le amministrazioni locali e con tutti gli enti, associazioni ed organizzazioni che vorranno accostarsi al progetto e dare il loro contributo. Per tutti i partecipanti al Campus saranno inoltre organizzate una serie di attività ricreative e sportive, oltre che turistiche, in collaborazione con Enti ed Associazioni del territorio, che consentiranno di scoprire le bellezze della Valcomino e non solo, e vivere esperienze nuove ed emozionanti. Informazioni: Asilo Beatrice - Atina via Vittorio Emanuele 5 tel. e fax 0776.609058 - email: asilobeatrice@virgilio.it


Programma

PR

ATINA

VI C OL O A NE LLA

VIA

EP

OS TO

2013

20 luglio ore 21:30 Piazzetta del Terrappio

Piazza MARCONI

Giovanni Guidi & Gianluca Petrella

6 A

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Tombolesi, Cantarano, Fioravanti

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A A

21 luglio 21:30 Piazzetta del Terrappio

9 Area BIRRJAZZ

24 luglio 20:00 Cortile Palazzo Cantelmi RistoJazz : presentazione del nuovo staff 2013 Apertura uffi ciale dellaXXVIII edizione del Festival Jazz di Atina

5

3 biglietteria

2

4

ritiro accrediti

22:00 P.zza Marconi Introducing Letizia Gambi feat Lenny White 23:30 Cortile Palazzo Cantelmi Pepper Jazz Club con gli studenti del Campus della Musica 01:30 Buka Jazz Night Live

corner Radio Rai

A LO VICO ENTA V A P S

A

1

25 luglio 19:30 Piazza Garibaldi

A

Chyma duo

ORE

GI MAG O L VICO

Piazza SATURNO

VIA

TE

RR A

LEGENDA

PP

IO

20:30 Cortile Palazzo Cantelmi RistoJazz con Jamsession 22:00 Piazza Marconi HIROMI The Trio Project con Anthony Jackson e Steve Smith 23:30 Cortile Palazzo Cantelmi Pepper Jazz Club con gli studenti del Campus della Musica 01:30 Buka Jazz Night Live 26 luglio 20:30 Cortile Palazzo Cantelmi RistoJazz con Jamsession

A Stand Sponsor 1 La Ferriera vini 2 Ingresso area concerti

3 Area BirrJazz 4 Cortile Palazzo Cantelmi 5 Area jamsession

6 Area concerti 7 poltronissime 8 main stage 9 camerini artisti

Le Appendici di AtinaJazz 2013 TERRACINA 5 luglio Piazza Municipio

Amaseno Marching Band

6 luglio Piazza Municipio Rosario Giuliani “Images”

22:00 Piazza Marconi

Sarah Jane Morris 23:30 Cortile Palazzo Cantelmi Pepper Jazz Club con gli studenti del Campus della Musica 01:30 Buka Jazz Night Live 27 luglio 20:00 Cortile Palazzo Cantelmi Incontro con il Festival delle Storie

20:30 Cortile Palazzo Cantelmi RistoJazz con Jamsession 22:00 Piazza Marconi

INCOGNITO

23:50 Cortile Palazzo Cantelmi Pepper Jazz Club con gli studenti del Campus della Musica 01:30 Buka Jazz Night Live 28 luglio 17:30 Salone Palazzo Ducale “Investire in cultura” convegno/incontro promosso dalla BPC

20:30 Cortile Palazzo Cantelmi RistoJazz con Jamsession, Dario 22:00 P.zza Marconi

Germani Trio

Enrico Rava, Paolo Fresu e Luca Aquino

una produzione esclusiva di AtinaJazz in omaggio al grande Chet Baker 23:50 Cortile Palazzo Cantelmi Pepper Jazz Club con gli studenti del Campus della Musica 01:30 Buka Jazz Night Live


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Il Festival Atinajazz un appuntamento entrato nel palinsesto di Rai Radio1

Eccoci pronti a raccontare da un microfono in radio e sul palco, una nuova edizione di Atinajazz. La sensazione più ricorrente è che in realtà non abbiamo mai smesso di parlarne, dai concerti di Atina sono nati una serie di special, interviste e repliche che per buona parte dell'anno ci hanno permesso di parlare di jazz, incontrandone i protagonisti ovunque nei club in giro per l'Italia, in radio.

Atina non e' più un bel paesotto del frusinate è sinonimo di eccellenze culturali musicali ed enogastronomiche e tutto questo grazie all'intuzione della Direzione artistica e al loro approccio inedito con l' organizzazione di eventi.

Un format vincente che può funzionare ovunque e che in modo autentico e passionale può avvicinare al jazz tante persone. Certo i grandi nomi sono importanti e non mancano, ma il segreto è un altro e per scoprirlo vi aspettiamo tutti ad Atinajazz e naturalmente su Rai radio 1. Gianmaurizio Foderaro


LO STRANO CASO DELLA XXVIII EDIZIONE DI

ATINAJAZZ

condividere per crescere

ATINAJAZZ VA IN GUERRILLA…

Scene da CSI lo scorso 4 giugno in pieno centro a Cassino: a piazza Labriola è arrivata la Polizia Scientifica. A terra c'era il corpo di un giovane coperto da un lenzuolo bianco posto al centro di quella che sembrava essere una vera e propria scena del crimine con tanto di nastro segnaletico, sagoma disegnata a terra col gesso e schizzi di sangue un po' ovunque. Tutt'attorno, ordinatamente disposti, tanti cartoncini con l'indicazione dei diversi reperti rinvenuti a formare la scritta "ATINAJAZZ". Vicino al cadavere una tromba ed altri strumenti musicali, sparsi un po' ovunque, lasciavano intuire che lo sventurato dovesse essere un musicista. Tante, tantissime le telefonate al locale Comando di Polizia Municipale, altrettante quelle ai Carabinieri, di cittadini preoccupati che fosse accaduta chissà qualche disgrazia. Fortunatamente, però, si è trattato solo di un'azione pubblicitaria organizzata nei minimi dettagli dagli studenti del Laboratorio di Psicologia della Pubblicità coordinato dal prof. Filippo Petruccelli del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università di Cassino e del Lazio meridionale. Una vera e propria azione di "guerrilla marketing" che non ha lasciato certo impassibili i tanti cassinati che fin dalle prime ore del mattino si sono trovati a passare nei pressi del "luogo del delitto”. L'iniziativa - spiegano gli stessi studenti - era finalizzata a promuovere la 28esima edizione del Festival di AtinaJazz che si terrà il 20 e 21 luglio e dal 24 al 28 luglio prossimi e che è stata presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 5 giugno presso la BPC di Cassino, main sponsor del festival. Questi i nomi degli studenti che hanno preso parte alla riuscitissima iniziativa: Valentina Antonella Rampetta, Mattia Saravo, Melissa Benvenuto, Alessia Germani, Ilaria Fragnoli, Miriam Massa, Raffaele Altieri, Sara Pariselli, Carmine De Luca, Alina Melniciuc e Ivan Quiselli. A coordinare l'azione, la brava dott.ssa Michela Cristina Paglia. (a cura degli studenti del Laboratorio di Psicologia della pubblicità del CdL in Scienze della Comunicazione – Polo didattico di Sora – UNICLAM)

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Luglio 2013 P.zzetta del Terrappio - h 22:00 INGRESSO

GRATUITO

Giovanni Guidi & Gianluca Petrella Se lo stato di salute di un movimento artistico si misura anche dalla capacità delle nuove generazioni di mettersi in gioco delineando nuove strade, si può star certi che il jazz italiano viva un momento di grazia unico. Giovanni Guidi e Gianluca Petrella sono due degli esempi più convincenti di questo periodo storico.

Dicono di loro:

“…Di alta qualità emotiva e artistica è stato invece il concerto del duo Giovanni Guidi – Gianluca Petrella che ha aperto la programmazione al Museo Greco. Il sodalizio, nato circa un anno fa ma con poche esibizioni tuttora all’attivo, si regge su un’evidente sintonia umana. Il mondo espressivo del trombonista ha subito Oggi Giovanni Guidi non è più una rivelazione : in pochi anni e a passi da gigan- un’evoluzione nel tempo; oggi le sue note lunghe e acute, l’uso del vibrato e il senso te ha trovato una propria strada – fatta di una progettualità unica e di una lucida melodico riescono a raggiungere un lirismo poetico, perfino una serenità, che la consapevolezza nelle scelte artistiche – che lo sta portando ad affermarsi , oltre scontrosa e imprevedibile aggressività di un tempo non possedeva. Questi momenti che come pianista, come organizzatore di suoni di prima scelta. E non è certo un di distensione non escludono ovviamente le tipiche accensioni del trombonista, caso che un musicista illuminato qual é Enrico Rava l’abbia voluto al suo fianco contrastate ed espressioniste. e a lui diffi cilmente rinunci. E lo stesso si può dire per Petrella, certamente uno Appunto per questo funziona a meraviglia il suo rapporto musicale con Guidi, che dei nomi più accreditati in questi anni quando si parla nn solo di jazz ma – tout questi aspetti opposti, di decantato intimismo e di feroce estroversione, li racchiude court – della miglior stirpe di musicisti di musica contemporanea. e intreccia nella sua personalità, nel suo corpus compositivo e nel suo pianismo, che sa coniugare fasi delicatamente evocative e avvolgenti ed altre di aggrovigliata problematicità. A Orvieto è emerso per esempio un sorprendente “Over the GIOVANNI GUIDI piano Rainbow,” di struggente delicatezza, intonato con una diteggiatura distillata dal GIANLUCA PETRELLA trombone piano e con un fil di voce dal trombone sordinato.” (Libero Farnè – Allaboutjazz)


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11 Luglio 2013 P.zzetta del Terrappio - h 22:00 INGRESSO

GRATUITO

Refice meets world Ettore

Fioravanti Batteria

Stefano

Cantarano Paolo Tombolesi Piano Contrabbasso

Refice meets world: Tombolesi, Cantarano e Fioravanti in concerto insieme ai docenti del Campus della Musica di Atina. “L’idea è di far incontrare due famiglie di concertisti/docenti: tre italiani che condividono l’insegnamento del Jazz presso il Conservatorio di Frosinone e sette stranieri provenienti da prestigiose Istituzioni. E’ un incrocio di didattiche ma soprattutto di note, visto che il Jazz è l’esperanto musicale per eccellenza e appiana le differenze di lingua, - cultura, età, religione, censo, peso, altezza, colore e metteteci dentro tutto quello che vi pare.” Ettore Fioravanti L’appuntamento al Terrappio del 21 luglio va proprio in questa direzione: quella della condivisione in nome di un unico jazz. Sarà interessante vedere cosa esce fuori da questo melting pot di approcci musicali e di strumentisti diversi. Insieme a Paolo Tombolesi al piano, Stefano Cantarano al contrabbasso e Ettore Fioravanti alla batteria, potremmo ascoltare i docenti stranieri del Campus: Pekka Pylkkanen al sassofono Cesar Cardoso al sassofono Tom Timmler al sassofono Markus Niittynen al piano Chris Guilfoyle alla chitarra David Occhipinti alla chitarra Peter Szendofi alla batteria


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Letizia

Gambi feat Lenny White

Luglio 2013 Piazza Marconi - h 22:00 PLATEA GRATUITO

INGRESSO

Poltronissima ¤ 10,00

“INTRODUCING LETIZIA GAMBI” è il titolo dell’album di esordio di Letizia Gambi (prodotto da Jando Music) ed anche il vero senso del progetto musicale originale che l’artista napoletana ha ideato e sviluppato in collaborazione con uno dei musicisti Jazz più acclamati a livello mondiale, nonché prestigioso produttore: Lenny White. Il disco è la sintesi di due mondi apparentemente lontani eppure in grado di fondersi in perfetta armonia dando vita ad un sound autentico che fonde in se l’heritage Jazz-nero-americano con quello melodico mediterraneo. Lenny e Letizia la definiscono “Cultural fusion” e hanno reinterpretato in modo internazionale e personale alcuni brani del grande repertorio della canzone napoletana e italiana, nonché cover internazionali, inserendo anche brani originali di grande impatto musicale ed emotivo. “Introducing Letizia Gambi” è l’unione, quindi, di due patrimoni culturali e di due punti di vista artistici diversi; è il dialogo tra la raffi nata sensibilità artistica della cantante italiana e l’esperienza del leggendario musicista americano; è una collaborazione nata dalla voglia di sperimentare e condividere con un approccio alla musica da “XXI° secolo”, come amano definirlo i due artisti. L’idea ha trovato subito il forte interesse di alcuni tra i più grandi musicisti al mondo, che hanno voluto accettare la sfida musicale lanciata da Lenny e Letizia, sostenendo e collaborando al progetto: Ron Carter, Chick Corea, Wallace Roney, Patrice Rushen, Gil Goldstein e Gato Barbieri (solo per citarne alcuni) hanno arricchito con la loro sensibilità musicale e con straordinarie esecuzioni alcuni brani del disco contribuendo a renderlo ancora più prezioso. La passione mediterranea si esprime attraverso la sensibilita’ e il linguaggio Jazzistico dei leggendari musicisti coinvolti, il tutto, sotto la cinematografica visione di Lenny White, il quale dirige gli artisti come un regista dirige gli attori di un film.

“Letizia Gambi is a stunning vocalist!” (Letizia Gambi è una cantante straordinaria!) STING “…It was soooo nice to play with/for a singer that can really sing.” (..E stato veramente bello suonare con/per una cantante che sa davvero cantare) RON CARTER


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LennyWhite

Luglio 2013 Piazza Garibaldi h 19:30

Considerato uno dei batteristi padri fondatori del genere fusion, Lenny White ,nella sua lunga carriera , ha inciso pietre miliari della storia del Jazz come “Bitches Brew” di Miles Davis , “Red Clay” di Freddie Hubbard oltre ad essere membro storico della super band nata negli anni 70 Return to Forever con Chick Corea e Stanley Clarke con i quali è reduce da due tour mondiali.

Chyma Duo

La sua grande versatilità lo porta a collaborare con quasi tutti i maggiori musicisti dell’ultimo secolo…da Herbie Hancock ai rapper LL Cool J e Daddy Kane , passando da Santana, Stan Getz, Gil Evans, Jaco Pastorius, Wayne Shorter, Marcus Miller ,Michel Petrucciani, Bill Withers, Chaka Khan per citarne solo alcuni, band leader e autore di colonne sonore (Spike Lee e Reginald Hudlin) nonchè pluri vincitore di Grammy Awards sia come musicista che come produttore. Lenny White è stato conquistato dal talento e dal progetto artistico presentatogli da Letizia e in diciotto mesi di lavoro frenetico tra Milano, Roma e New York ha visto la luce “Introducing Letizia Gambi” prodotto da Jando Music.

INGRESSO

GRATUITO

LETIZIA GAMBI voce DARIO ROSCIGLIONE contrabasso MAX IONATA sax DANIELE DI BONAVENTURA bandoneon GIUSEPPE TORTORA cello FABIO ZEPPETELLA chitarra Feat LENNY WHITE batteria

Chyma vuol dire fusione. Fra un piano forte e una voce. Fra Valerio D’Anna che suona un po’ piano e un po’ forte, e Danila Monfreda che grida piano e sussurra forte. Catturando l’essenza di brani tendenzialmente rock, e reinterpretandoli in una chiave del tutto singolare, il duo propone un repertorio emozionante data la scelta dei brani che non lascia nulla al caso: dai Nine Inch Nails a Michael Jackson, da Bjork ai Beatles, dai Depeche Mode ai Portished, da John Lennon agli A Perfect Circle…per citarne alcuni. Nel 2013 Chyma compie un anno, anche se l’incontro casuale di Valerio D’anna e Danila Monfreda avviene nel 2007. Da lì la scoperta di avere in comune tante cose da dire attraverso la musica, Chyma diviene così il loro linguaggio. Chyma Live è energia, è vibrazione, è alchimia. La scelta dei brani in scaletta è prima di tutto dettata dall’anima a prescindere dalla popolarità di una canzone, Chyma mira dritto al cuore. DANILA MONFREDA voce VALERIO D’ANNA piano


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Luglio 2013 Piazza Marconi h 22:00 Platea € 25,00

Ridotto € 15,00

Poltronissima € 35,00

Hiromi Uehara è una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz americana, apprezzata anche in patria. Hiromi prese le prime lezioni di piano all’età di 6 anni, dimostrandosi subito dotatissima, precoce e rapida nell’apprendere. All’età di 7 anni entrò a far parte della prestigiosa Yamaha School of Music, e a 12 anni si esibì per la prima volta in pubblico con orchestre di prestigio. A 17 anni ebbe l’occasione di suonare dal vivo con il pianista Chick Corea, uno dei padri del genere fusion. Nel 1999 Hiromi si iscrisse al prestigioso Berklee College of Music di Boston, dove si diplomò col massimo dei voti nel 2003. Alla Berklee conobbe il celebre pianista Ahmad Jamal, che col tempo è diventato suo mentore. Dello stesso anno è il suo EP, interamente scaricabile in forma gratuita dal suo sito, dal titolo “XYZ”. Dal debutto del 2003, Hiromi continua il suo tour in tutto il mondo e partecipa ai più prestigiosi Jazz Festival del mondo. Suona solitamente in trio (tastiera elettronica/piano, basso e batteria), anche se in un’intervista rilasciata in occasione della partecipazione ad Umbria Jazz 2004 ha dichiarato la preparazione di alcune partiture per orchestra. La più evidente particolarità di questa giovane artista è la capacità di fondere jazz e free jazz tradizionale con elettronica e sonorità orientali. Nel 2003 viene pubblicato il primo CD, “Another Mind”, prodotto dal bassista Richard Evans, già suo insegnante alla Berklee, e da Ahmal Jamal. L’album ha ricevuto il premio per il Migliore Album dell’Anno dalla RIAJ.

Hiromi

Uehara

the Trio Project with Anthony Jackson & Steve Smith

HIROMI UEHARA piano ANTHONY JACKSON bass STEVE SMITH Drums

La nostra Società nasce dall'idea di unire in forza lavoro e studio uomini e tecnici capaci di monitorare, studiare e risolvere problematiche nell’ambito ambientale, rivolgendo sguardo e forza verso le ENERGIE RINNOVABILI. La Eco System Italia Srl si propone di fornire gli strumenti necessari alle aziende per realizzare impianti FOTOVOLTAICI SOLARI A BIOMASSE E BIOGAS ed in grado di assicurare assistenza globale, tecnica e progettuale , un servizio efficiente e tempestivo, un aggiornamento costante su tutto ciò che concerne le tematiche sull’energia “ZERO EMISSION”. La Eco System Italia si propone di fornire gli strumenti necessari alle aziende per affrontare il problema inquinamento ambientale, è in grado di assicurare assistenza globale, un servizio efficiente e tempestivo e un aggiornamento costante su tutto ciò che concerne le tematiche ambientali. Eco System Italia S.r.l. Sede Legale in Via degli Scialoya, 3 00196 Roma - tel. 06.32.120.120 fax 06.32.21.607 Sede Operativa in P.zza S.S. Triade ,10 - 03036 Isola del Liri (FR) - tel. 0776.80.06.05 fax 0776.80.94.69 eMail: info@ecosystemitalia.it - eMail: francomancini@ecosystemitalia.it


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Nel 2004 ha pubblicato Brain, seguito da un tour di concerti, che l’ha riportata, tra gli altri, all’Umbria Jazz dove ha aperto l’esibizione dei “Big Four”: Hancock, Shorter, dave Holland e Blade. Questo album, costituito da otto brani interamente originali, vanta un vasto repertorio che sorprende con le grandi velocità di “Kung Fu World Champion” ,con gli intrecci sinfonici di Desert on the Moon e con i meravigliosi assoli di “Green Tea Farm”, che Hiromi ha associato all’immagine di una azienda agricola di famiglia. Nel gennaio 2006 è stato pubblicato, Spiral, edito anche in Super Audio CD e nell’edizione con DVD, nella quale è presente il video di un concerto dell’artista.Spiral è un intreccio di Jazz,musica classica e pop. Canzone prevalente,”Love and Laughter” ,che Hiromi dedica ad Ahmad Jamal. Nel marzo 2007 è stato pubblicato, sotto lo pseudonimo di Hiromi Sonicbloom l’album Time Control, in formazione con Tony Grey, Martin Valihora e con la collaborazione del chitarrista David Fiuczynski. Successivamente, a breve distanza, Hiromi pubblica Duet, un doppio disco registrato dal vivo presso la Tokyo’s Budokan Arena il 30 Aprile 2008, in cui duetta col celebre pianista Chick Corea. Nel 2008 viene pubblicato Jazz in the Garden, in formazione con lo Stanley Clarke Trio e Lenny White. Nel disco è presente il brano “Sicilian Blue” che, secondo quanto detto dalla stessa Hiromi durante il concerto tenuto presso il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto il 17 aprile 2009 per la rassegna Veneto Jazz, è stato composto mentre si trovava in tour a Palermo nel novembre 2008. Il 26 gennaio 2010 esce Place to be, di solo piano; anche in edizione limitata nella quale è compreso un DVD. Il 16 Marzo 2011 è stato pubblicato in Giappone il disco Voice sotto il nome di Hiromi The Trio Project con Anthony Jackson al basso e Simon Phillips alla batteria, anche in edizione limitata con DVD. Nl 2012 viene pubblicato MOVE/THE TRIO PROJECT consolidando la collaborazione con Anthony Jackson al basso e Simon Phillips alla batteria.

MOVE/THE TRIO PROJECT featuring Anthony Jackson and Simon Philips


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Luglio 2013 Piazza Marconi - h 22:00 Platea € 15,00

Ridotto € 5,00

Poltronissima € 20,00

Sarah Jane Morris in Red, Hot and Blues Dopo il successo del concerto del 2012, nell’ambito delle anteprime di AtinaJazz a Fiuggi, la grande cantante inglese calcherà il palco di Piazza Marconi il prossimo 26 luglio, per un live ricco di emozioni grazie anche ai musicisti di livello internazionale che la accompagnano nei suoi tour. Sarah Jane Morris è una cantante e autrice britannica di musica jazz, rock e R&B. È diventata famosa per la sua partecipazione all’album omonimo dei Communards, nel quale duetta con Jimmy Somerville nel brano Don’t Leave Me This Way. Ha registrato come solista alcuni album, che hanno ottenuto successo soprattutto in Italia e in Grecia. Nel 1991 ha collaborato all’opera rock The Fall of the House of Usher di Peter Hammill (musica) e Judge Smith (libretto), in cui interpretava la parte del coro. Sempre nel 1991, ha partecipato al Festival di Sanremo, dove ha cantato in coppia con Riccardo Cocciante “Se stiamo insieme”, brano vincitore di quell’edizione, dopo aver affiancato, nell’edizione 1990, Riccardo Fogli con il brano “Ma quale amore”. È tornata al Festival nel 2006, per cantare con Simona Bencini il brano “Tempesta”, nella serata dedicata ai duetti. Nel 2004 canta in duo con l’interprete iraniana Mahsa Vahdat (Teheran, 1971). Sarah Jane Morris collabora al progetto della musicista inglese Annie Whitehead Soupsongs: the Songs of Robert Wyatt, reinterpretazione in chiave jazz delle canzoni di Robert Wyatt. Ai concerti italiani di Soupsongs ha partecipato anche la cantautrice Cristina Donà. Ritorna nel 2010 con un nuovo progetto realizzato insieme a musicisti del calibro di Martyn Barker, Dominic Miller, Henry Thomas, Tony Remy, Alastair Gavin e Ralph Carney, che porta a un nuovo album intitolato “Where it hurts”, da cui un fortunato tour. Questo lavoro, all’insegna del Jazz e del Blues, mette in risalto i colori particolari della sua voce. Il 25 ottobre 2011 esce Cello Songs, un album raffinato in cui la Morris canta in mezzo a un’orchestra di soli violoncelli. Il 16 febbraio 2012 ha partecipato al Festival di Sanremo 2012 nella serata dei duetti internazionali al fianco di Noemi in “To Feel in Love”, versione inglese di Amarsi un po’ di Lucio Battisti. Tra il 2012 e il 2013 si svolge il Cello Songs Tour che vede la presenza di Noemi in alcune tappe svoltesi in Gran Bretagna; nel 2013 si svolge il RossoLive tour di Noemi a cui Sarah Jane Morris prende parte.

SARAH JANE MORRIS Vocals HENRY THOMAS Bass guitar TIM CANSFIELD Guitar TONY REMY Guitar MICHEL ROSEN Sax MARTYN BARKER Drums


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17 Luglio 2013 Piazza Marconi h 22:00

JEAN PAUL MAUNICK Band Leader/Guitar LORRAINE CATO Singer VANESSA HAYNES Singer MO BRANDIS Singer FRANCIS HYLTON Bass FRANCESCO MENDOLIA Drums JOAO CAETANO Percussion KATIE HECTOR Singer JAMES ANDERSON Saxaphone SIDNEY GAULD Trumpet TREVOR MIRES Trombone MATTHEW COOPER Keyboards Discografia: t +B[[ 'VOL &OTJHO t *OTJEF -JGF 5BMLJO -PVE

t 5SJCFT 7JCFT 4DSJCFT 5BMLJO -PVE t 1PTJUJWJUZ 5BMLJO -PVE t ¥ BOE 3JTJOH 5BMLJO -PVE t #FOFBUI UIF 4VSGBDF 5BMLJO -PVE t /P 5JNF -JLF UIF 'VUVSF 5BMLJO -PVE t -JGF 4USBOHFS UIBO 'JDUJPO 5BMLJO -PVE t 8IP /FFET -PWF %ÙNF t "EWFOUVSFT JO #MBDL 4VOTIJOF %ÙNF t &MFWFO &EFM t #FFT 5IJOHT 'MPXFST %ÙNF t 5BMFT GSPN UIF #FBDI %ÙNF

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Platea â‚Ź 20,00

Ridotto â‚Ź 10,00

Poltronissima â‚Ź 30,00

Incognito

Un graditissimo ritorno ad AtinaJazz quello degli INCOGNITO, che due anni fa fecero letteralmente impazzire la Piazza con un concerto carico di energia e di groove, che riuscĂŹ a far alzare tutti gli spettatori dalle sedie per danzare a ritmo dei loro brani storici. Gli Incognito, gruppo musicale britannico, sono considerati tra i primi a proporre il genere acid jazz. La band è capitanata da Jean-Paul “Blueyâ€? Maunick, unico componente ad essere rimasto sempre attivo. Nel corso della loro storia si sono alternati vari sassofonisti, bassisti, batteristi e cantanti. La storia degli Incognito inizia nel 1979 quando Jean-Paul “Blueyâ€? Maunick, inglese originario di Mauritius, e Paul “Tubbsâ€? Williams creano la band. Nel 1981 pubblicano il primo album intitolato Jazz Funk. Dopo l’esordio segue un lungo periodo di silenzio. Nel 1989 avviene la svolta decisiva per la band: in quell’anno il dj britannico Gilles Peterson crea l’etichetta discografica Talkin’ Loud, dando la possibilitĂ agli Incognito di creare un nuovo genere musicale, l’acid jazz, del quale ancora oggi sono i piĂš autorevoli rappresentanti nel mondo. Nel 1991, con l’album Inside Life e nel 1992 con l’album seguente Tribes, Vibes + Scribes, si fanno conoscere dal pubblico internazionale, anche grazie alla cover del brano Don’t You Worry ‘Bout a Thing, di Stevie Wonder. Negli anni a seguire la band, caratterizzata da una continua variazione dei propri componenti, produce ben 13 album in studio ed una serie continua di tour mondiali di successo. Nel 2010 viene pubblicato l’album Transatlantic R.P.M., disco che vede gli Incognito collaborare con Al McKay, celebre chitarrista degli Earth Wind and Fire, con Chaka Khan, Leon Ware e Mario Biondi. Due anni piĂš tardi, nel 2012, il gruppo dĂ alla luce l’album Surreal, dove Bluey si avvale della collaborazione del cantante e autore tedesco Mo Brandis e della nuova voce femminile Natalie Williams.


28 Omaggio a Chet Baker 18

Luglio 2013 Piazza Marconi - h 22:00 INGRESSO

GRATUITO

Dario Germani Trio INGRESSO

GRATUITO

Piazza Marconi - h 20:00

La meravigliosa Villa d’Este a Tivoli con le sue Sale, le sue fontane e i suoi giardini si rivela cornice perfetta per un progetto musicale ‘per la vita’. Stupore e inquietudine percuotono con le note le silenziose stanze di Mosè e Noè colorandole con echi di bebop e cool jazz, misteriosi suoni che rievocano antiche glorie, immacolate in tutta la loro bellezza. Disco d’esordio in trio, per il giovane e talentuoso contrabbassista Dario Germani, accompagnato dagli ottimi musicisti: Stefano Preziosi al sax contralto e Luigi Del Prete alla batteria e impreziosito dal solismo e dalla travolgente personalità del prolifico tenorsassofonista Max Ionata. Emerge chiaramente l’esigenza del trio di creare un ponte tra le varie epoche. A riprova di ciò la scelta di Villa D’ Este (residenza del compositore ungherese Franz Liszt) come luogo di registrazione. Dal punto di vista strettamente musicale si denota un chiaro interesse per le composizioni del periodo BeBop (Crepuscule with Nellie; Little Willie Leaps; Bud on Bach) per il Cool Jazz (Late Lament) e la forma blues di Yusef Lateef (For Life). I tre brani originali hanno caratteristiche diverse ma sono accomunati dalla stessa originalità melodicoespressiva pur rimanendo nelle forme tradizionali.

Enrico Rava Paolo Fresu Luca Aquino Il 28 luglio è la data di un appuntamento imperdibile per chiudere alla grande quest’edizione di AtinaJazz, una produzione esclusiva del nostro Festival che vede protagonisti Enrico Rava, Paolo Fresu e Luca Aquino , tre generazioni di trombettisti italiani per un omaggio al mitico Chet Baker. Un’idea nata per caso lo scorso inverno parlando con Luca Aquino, ormai solido nome del jazz internazionale, pensando a qualcosa di forte impatto da portare per questa XXVIII edizione. Ricordando ancora la genuina emozione che mi confidò una sera prima di un concerto al Music Inn di Roma, legata al fatto di suonare in un locale dove anni prima si era esibito Chet, l’idea di fare un omaggio a questo grande mito, a 25 anni dalla sua scomparsa, è apparsa la più naturale. Luca stesso ha pensato di coinvolgere in questo “omaggio” altri due suoi riferimenti artistici, due “poeti della tromba”: Enrico Rava e Paolo Fresu. Artisti di altissimo valore, artistico ed umano, che, una volta districatisi dai rispettivi impegni, hanno accettato con entusiasmo di creare questo particolarissimo trio inedito e trans generazionale. A supportarli sul palco, scelti dallo stesso Rava, giovanissimi musicisti già ampiamente affermati nel panorama jazzistico italiano e non solo: Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabasso ed Enrico Morello alla batteria. Seguendo lo spirito di Chet Baker, gran parte del concerto sarà un susseguirsi d’improvvisazioni alle quali potremo abbandonarci, per entrare nelle varie sfumature e nell’interpretazione del mito da parte di tre trombettisti straordinari. Siamo certi sarà un appuntamento da non perdere; chi ha la tromba la porti: magari dopo il concerto ci sarà spazio per consumare il ricordo di Chet in una jamsession finale, con un brindisi ed un arrivederci…


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Chet, scendi dal divano! Vivevo a Napoli e studiavo economia alla Federico II ma quel soffi o cambiò la mia vita. Ricordo perfettamente l'emozione e la pace al primo ascolto di Chet Baker. Una bolla d'aria sparata tra le nuvole. Uno squillo di gioia infinita. Il cuore, invaso da beatitudine e dolcezza ha inseguito per anni quel suono, alla ricerca del mio poi scovato. Un'ossessione. Ore e ore a ripetere le sue frasi. Appunto, le sue.. Acquistai quasi tutte le registrazioni di Chet, belle e brutte. Leggevo il suo nome sulle copertine e, pietrificato, pronunciavo a malapena quelle quattro lettere, in realtà così soavi. Oggi, libero, mi ritrovo tutti i giorni ad esclamare: “Cheeeet scendi dal divano! Cheeet non dar fastidio a Liz! Cheeet, seduto! Cheeeet prendi il guinzaglio che si scende dai.”. E già, adesso Chet è il nome del mio compagno di viaggi a quattro zampe, sempre allegro e simpatico. Anche Baker lo era e trasmetteva gioia così come Clifford e Cannonball. Forse più contenuta, meno dichiarata ma sempre coinvolgente. Il suo suono, il suo sorriso divino, sono per me una carezza, ritrovata grazie ad un fantastico cagnolino. Si è portati ad associare Chet alle tenebre ma non è così. Miles era l’ombroso, il caliginoso. Chet era un dolce romanticone gremito di humor che intonava canzoni d'amore come un angelo. Insieme a Jon Hassell, i due trombettisti che mi trasmettono emozioni simili sono Paolo Fresu ed Enrico Rava. I poeti della tromba. Per caso, parlando con Maurizio Ghini, abbiamo ideato, per Atina Jazz, un tributo a sei pistoni per Chet Baker. In platea, in prima fila, il più simpatico quadrupede al mondo. Luca

Gabriele Evangelista: contrabbasso Francesco Diodati: chitarra Enrico Morello: batteria


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LABORATORI

Il gioco dei tarocchi Il Festival delle Storie 2013 ha come canovaccio le carte dei tarocchi, reinterpretati in chiave personale e contemporanea. Ogni giorno una carta, come in una canzone di Fabrizio De Andrè. Volta la carta e c'è il Giocatore (Alvito, 23 agosto), volta la carta e c'è il Cartografo (Atina, 24 agosto) e poi di volta in volta, di giorno in giorno, il Viandante (Vicalvi, 25 agosto), il Seduttore (26 agosto), il Veggente (Gallinaro, 27 agosto), il Costruttore (San Donato Valcomino, 28 agosto), il Fanciullo (Alvito, 29 agosto), il Prigioniero (Picinisco, 30 In tre anni questo spettacolo di arte varia agosto), l'ultima carta è il Tessitore ha illuminato una valle poco conosciuta, (Casalvieri, 31 agosto). Ogni carta è un dove d'estate si può incrociare l'orso e tema, ogni giorno un mazzo di storie. d'inverno sentire di notte l'ululato del lupo. Questa valle che come una cicatrice porta Gli ospiti la linea del fronte della battaglia di Cassino Sono quasi 150 divisi in nove giorni. Ecco all'orizzonte, dove c'è un luogo di "anime solo alcuni nomi: Walter Siti, Paolo Maurenmorte" come ricordo dell'ultima battaglia sig, Barbara Garlaschelli, Maurizio De tra romani e sanniti e dove le tracce feudali Giovanni, Darwin Pastorin, Gianfelice sono ancora storia quotidiana, è un incro- Facchetti, Rosella Postorino, Nino Benvenuti, cio di storia e natura. Il sogno è di farla Marco Vichi, Gianfranco Caligarich, Filippo diventare un giorno conosciuta al mondo Bologna, Marco Malvaldi, Marco Baliani, Toni come la "valle delle storie". E questo cambie- Capuozzo, Antonello Fassari, Mauro Covachich, Delijani Sahar, Sandro Petrone, Luca Di rebbe il suo destino. Fulvio, Giorgio Lauro, Claudio Sabelli Fioretti, Giuseppe Di Piazza, Filippo La Mantia, Teresa Ciabatti, Cosimo Argentina, Marcello Fois, Paolo Sortino, Matteo Nucci, Emanuele Santi, Mariagrazia Mazzitelli e tanti tanti altri. Dal 23 al 31 agosto per nove giorni il festival viaggia di paese in paese, uno al giorno, come una compagnia di giro, di cantastorie, attori, scrittori, narratori, intellettuali, giornalisti, voci del cinema e della televisione, ognuno con la voglia di raccontare e raccontarsi. E intorno a loro uomini e donne che incantati ascoltano e poi raccontano anche loro, perché in questo palcoscenico senza palco e senza barriere, l'ospite è uno di casa, che come Ulisse narra la sua storia, ma poi va a cena con i padroni di casa e condivide le loro storie.

L'arte di raccontare le storie È per questo che il Festival delle storie sta investendo anche nei laboratori, nel mestiere. E' un modo per formare una valle, per creare opportunità, per favore l'incontro tra chi arriva e chi sta. I mestieri del libro Nove giorni di corsi gratuiti su come nasce un libro, dalla scrittura al lavoro di editing, dalla grafica all'ufficio stampa. La cucina letteraria Nove giorni. Le storie si possono raccontare con il cibo e con l'arte culinaria. Antonio Paolini, critico gastronomico de L'Espresso, con il contributo dei migliori chef italiani propone ogni giorno una parola da rappresentare attraverso un menù di prodotti tipici del territorio reinterpretati dagli artisti della cucina. Nel pomeriggio un corso su "come si diventa critici gastronomici". Storia e Sceneggiatura di videogame Tre giorni. In collaborazione con il museo del videogame di Roma, Vigamus, lezioni sulla storia e la sceneggiatura dell'arte del XXI secolo. Graphic Novel Tre giorni di sceneggiatura del fumetto. La bottega di Geppetto Tre giorni sull'arte di raccontare favole e la sceneggiatura sul teatro dei burattini. Laboratorio di fotografia Due giorni. Corso di specializzazione per fotografi.


studioaras.it

NOT ORDINARY JAZZ PHOTOGRAPHY – Atina 26-27-28 Luglio 2013 Descrizione: tre giorni di teoria e pratica in cui far interagire tecnica, istinto, creatività per una rinnovata visione del jazz visto e sentito da dietro un obiettivo, a cura di Andrea Boccalini. WORKSHOP INTENSIVO DI FOTOGRAFIA DI SCENA Didattica a cura di Andrea Boccalini In aula: - Approfondimento tecnico sulle impostazioni e il corretto utilizzo della fotocamera nelle varie condizioni di luce che si presentano durante un concerto; - analisi, attraverso immagini di vari autori, dei differenti approcci con cui ci si può avvicinare alla fotografia di scena; - interpretazione e lettura del palco partendo dalla composizione dell’immagine in funzione del musicista (da un approccio documentaristico e narrativo all’utilizzo delle luci di scena per una interpretazione più personale e concettuale del concerto); - come muoversi durante un concerto in funzione degli artisti e del pubblico; - analisi, interpretazione, correzione e discussione delle foto scattate dai partecipanti. Applicazione pratica: Sessioni fotografiche durante i sound-checks, i concerti e gli eventi del festival, al fine di mettere in atto concretamente le nozioni, gli accorgimenti e i parametri affrontati nella parte teorica. Andrea Boccalini Fotografo professionista trentacinquenne, ha collaborato con riviste nazionali ed internazionali e pubblicato oltre settanta dischi negli ultimi tre anni. Annovera tra le sue collaborazioni foto di booking e dischi con: Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Horacio el Negro Hernandez, Oregon, Antonio Sanchez, Paul Motian, Michael Blake, Antonello Salis, Giovanni Guidi, Giovanni Hidalgo, Dino Saluzzi, Michael Blake, Roy Hargrove, Roberta Gambarini, Anja Lechner, Giovanni Falzone e molti altri. Collabora e ha relizzato oltre dieci copertine per le riviste Jazztimes, Downbeat, Musica Jazz. Le sue foto sono inoltre state pubblicate sulle più importanti testate nazionali e internazionali (New York Times, New York Post, Repubblica e molte altre). www.andreaboccalini.com

Workshop fotografico Atina Jazz Atina 26-27-28 Luglio Il Ws consente l'accesso gratuito a tutti gli eventi del festival Contatti: a.boccalini@tiscali.it 339 5873256 Comunicazione@mariannasantoni.biz

Costo 150 Euro entro il 5 Luglio oppure 200 Euro


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Olga Tsarkova è nata a Mosca (Russia) nel 1974. Nel 1984 è accettata alla Scuola Nazionale d’Arte “Surikov”.Nel 1996 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove si diploma nel 2000 con il massimo dei voti. Massimo Chioccia è nato a Sugano, un piccolo paese nella campagna tra Orvieto e Bolsena, nel 1967. Si diploma all' Accademia di Belle Arti di Viterbo col massimo dei voti nel 1998. Durante le giornate del Festival sarà possibile ammirare le opere di una originalissima coppia di Artisti, grandi appassionati di jazz, Olga Tsarkova e Massimo Chioccia, compagni anche nella vita, autori delle immagini ispirate a Chet Baker che sono state utilizzate per i manifesti ufficiali di AtinaJazz 2013.

L’immagine di Chet Baker utilizzata per il manifesto 2013 di Atinajazz

Abbiamo chiesto a Massimo Chioccia di descrivere il loro lavoro: “noi lavoriamo in due o allo stesso quadro o allo stesso progetto, come un’industria, come la Fiat, come lennon e Mc Cartney. Ormai lavoriamo insieme da 15 anni circa. Lavoriamo ad Orvieto. Facciamo Esposizioni di solito nei luoghi del Jazz. Club come l’Alexxanderplatz di Roma, alla casa del Jazz sempre a Roma. Per i festival jazz come Umbria Jazz quest’anno abbiamo fatto un lavoro che ha per titolo “Painting Concerts. A storytelling painted board” ed è il quadriracconto, per celebrare il 40° del Festival, un lavoro lungo 30 metri, 37 pannelli, da matti! . Sempre a luglio andremo al North Sea Jazz Festival di Rotterdam , abbiamo un’esposizione da 2 anni al Birdland di New York e poi verremo da voi ad AtinaJazz”.


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Artisti Amaseno Marching Band Chyma Duo Dario Germani Trio Rosario Giuliani 4et

5/6 luglio

ANTEPRIME DI ATINAJAZZ A TERRACINA: LA MAGIA DEL JAZZ CHE HA INCANTATO IL MARE.

È tornata anche quest’anno la versione balneare di Atina Jazz. Il 5 e 6 luglio scorsi, il festival ha iniziato ufficialmente la sua XVIII edizione con due anteprime a Terracina, nel centro storico, riempiendo di emozioni le strade e i vicoli di questo splendido borgo. Quest'anno l'anteprima è stata caratterizzata da due formazioni molto diverse tra loro: Il 5 luglio, già dal primo pomeriggio, la prestigiosa marching band di Amaseno ha travolto con la sua musica ed energia turisti ed abitanti della città. Una parata di 70 artisti, guidati dal maestro Natalino Cuomo che, in sincronia, ha eseguito arrangiamenti originali di Eath Wind & Fire, Beatles, Chick Corea, Mangione, Rihanna, Van Halen, Micheal Jackson, Cool And The Gang. Grande giornata quella del 6 luglio, in cui Terracina ha ripreso tra le sue braccia il suo "figlio d'arte", il sassofonista Rosario Giuliani, che si è esibito con il suo progetto "Images" davanti ad una Piazza Municipio gremita ed emozionata. Con lui sul palco Roberto Terenzi al piano, Dario Deidda al basso e Marcello di Leonardo alla batteria. Un evento unico quello di Atina Jazz al Mare, reso possibile e voluto fortemente dall'amministrazione comunale, in particolare dal giovane Sindaco Nicola Procaccini.

Anteprima AtinaJazz Terracina

Fotoracconto di Dante Corsetti



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