Jazzoff ajs2013

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IL PE RIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICA specialeJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio. Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

L u g l i o 2 0 1 3 n ° 11 Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

Il tempo non esiste... Cari Amici di JazzOff Magazine perdonate la mia intromissione tra i musicisti… purtroppo, a differenza di molti altri direttori artistici, io non ho una grande dimestichezza con gli strumenti musicali, sicuramente gli occhi più esperti lo avranno capito guardando nella foto il mio disperato tentativo di far uscire qualcosa di simile ad un suono dal magnifico flicorno di Luca Aquino. Ma la foto è comunque pertinente perché è proprio da quei momenti di relax con Luca Aquino e Andrea Boccalini, il mitico fotografo che mi ha smascherato mentre “strombazzavo”, che in noi ha preso forma il primo embrione che successivamente a Luca ha fatto pronunciare la seguente domanda: “e se facessimo un omaggio a Chet Baker con Enrico e Paolo?” continuando poi quasi per convincermi, come se ce ne fosse bisogno! “quest’anno ricorre anche il 25ennale della scomparsa…” Risposta più scontata non poteva esserci, non avrei mai rinunciato a vedere sul palco di AtinaJazz in esclusiva e per la prima volta insieme 3 delle più rappresentative trombe jazz italiane, 3 generazioni di jazzisti italiani per un concerto che saprà senz’altro farci rivivere le emozioni lontane e le atmosfere rarefatte di Chet e della sua tromba, 3 amici per i quali nutro una grandissima ammirazione, non solo per le loro qualità di musicisti. Mi è sembrata un’occasione da cogliere al volo. Tre generazioni di jazzisti quindi pronti a fondersi in un unico suono, a simboleggiare il continuo divenire dove le sonorità dell’inossidabile Rava, incontrano la maestria di Fresu e il sorprendente eclettismo di Aquino, una sorta di staffetta generazionale senza tempo. Se nell’ascoltarli si chiudono gli occhi ci si rende conto che il tempo non esiste… è questa riflessione che mi ha fatto capire quanto, questo particolare concerto, sia in fondo uno specchio di AtinaJazz. In qualche modo, vuole raccontare

la nostra AtinaJazz alla ricerca continua di una fusione tra stili, generi, età e provenienze differenti, pronte a fondersi in un'unica alchimia sonora, quasi a rappresentare la volontà di AtinaJazz di creare una fusione con il proprio pubblico, con il territorio, allargando e possibilmente abbattendo i confini, cercando di far scoprire, anche ai neofiti, questo magnifico genere musicale dove il tempo non esiste. Le emozioni di Ornette Coleman, anziché Al Jarreau, o Wynton Marsalis… vanno a fondersi con quelle di Petrucciani, solo per citarne uno tra i tanti grandissimi jazzisti che negli anni passati hanno fatto la storia del jazz e di AtinaJazz, rendendo i 28 magnifici anni di storia di AtinaJazz un unico filo continuo dove l’alternanza dei momenti dei successi e degli immancabili insuccessi, sia il ritmo, il battito pulsante del Festival e non lo scorrere del tempo. Nella convinzione quindi che non esistano più differenze o retaggi tra il Festival di ieri o quello di oggi e, soprattutto, con quello di domani, e nella speranza che il lavoro di questi 28 lunghi anni possa continuare a dare i suoi frutti, abbiamo deciso che quest’appuntamento, che è probabilmente il più rappresentativo di quest’edizione 2013, chiuda AtinaJazz e sia gratuito. Un concerto che vuole essere la nostra dedica appassionata per AtinaJazz, suggellando un ciclo dove il tempo non esiste… Grazie di tutto Maurizio Ghini


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