A T O V o i g g a M 7 2 6 il 2 o c a d n i S i f l o i C Alberto
perchĂŠ... sa come si fa!
PROGETTI ED IDEE PER CAPOLONA PROGRAMMA ELETTORALE sindaco.ciolfi@gmail.com
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Il CENTROSINISTRA SOSTIENE ALBERTO CIOLFI A SINDACO DI CAPOLONA La coalizione di centrosinistra sostiene la candidatura di Alberto Ciolfi a Sindaco del Comune di Capolona alle prossime elezioni amministrative del 26-27 maggio 2013. Il Partito Democratico, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori e il Partito Socialista Italiano sottolineano come tale candidatura sia emersa grazie allo straordinario successo di partecipazione delle cittadine e dei cittadini di Capolona alle primarie dello scorso 10 febbraio: oltre 1200 persone si sono recate alle urne ed in modo inequivocabile hanno espresso la loro scelta a favore di Alberto Ciolfi. Stiamo vivendo una inedita e impegnativa stagione e dobbiamo affrontarla con energia ed idee nuove fin dalle modalità di scelta dei nuovi amministratori, per questo riteniamo che la scelta delle primarie sia stata fondamentale per favorire una reale partecipazione democratica. Alberto Ciolfi unisce nella sua persona autorevolezza, passione, coraggio e grande energia. Conosce bene i meccanismi di funzionamento del Comune: la sua storia e la sua esperienza di vita lo accomunano a molta gente del Comune di Capolona e del Basso Casentino avendo saputo mantenere sempre vivo un forte legame con il territorio. Nei prossimi anni, sia per la difficile fase economica che stiamo vivendo, sia per la scelta del Governo di tagliare risorse e fondi agli enti locali, si imporrà la necessità di fare di più con meno, di una gestione del Comune rigorosa ed efficiente insieme alla capacità di fare scelte di governo del territorio che puntino sulla qualità, l’innovazione e la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, storico e culturale, a cominciare dalle Frazioni. Se vogliamo costruire per Capolona un futuro fatto di crescita economica e coesione sociale, dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo bisogno di una buona politica, che anzitutto riformi se stessa, di una visione rigorosa dell’interesse pubblico e di azioni coerenti finalizzate a soddisfare gli interessi generali per un Comune inclusivo e solidale. Per questo il candidato sindaco e la coalizione hanno promosso incontri aperti a tutti i cittadini per costruire insieme il programma e raccogliere suggerimenti. Siamo dinanzi ad una nuova stagione dunque, e ci vogliono idee motivate da piani concreti. Crediamo che Alberto Ciolfi sia, oggi, il sindaco giusto per Capolona, perché…lo sa fare: per guardare al futuro e per costruire intorno alla sua figura una nuova classe dirigente che pensi allo sviluppo del nostro Comune.
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Io per Capolona Credo che per governare Capolona occorrano almeno tre cose: un’idea del territorio comunale in primo luogo; la capacità di confronto con i cittadini in secondo luogo e il reciproco riconoscimento dei ruoli per terzo. La mia candidatura a sindaco nasce da queste esigenze e necessità espresse da molti cittadini. Sono stato già sindaco di Capolona. Ho lasciato nel 1994: in questi anni Capolona è molto cambiata, l’Italia è cambiata. E se vogliamo essere ottimisti, l’Alberto Ciolfi di oggi può essere ancora più utile del giovane Alberto Ciolfi di ieri. Porto con me il mio bagaglio di competenze e di sensibilità per ricostruire nel segno della partecipazione democratica un rinnovato rapporto tra Amministrazione Comunale e cittadini, fatto di inclusione, solidarietà e progetti comuni. Credo che l’obiettivo non è impossibile: in questo sforzo determinante saranno i ruoli dei giovani e delle donne per promuovere un nuovo protagonismo delle istanze migliori della società capolonese che facciano del lavoro e delle attività produttive la priorità dell’azione politicoamministrativa. Ho avviato nei mesi scorsi, insieme ai partiti della coalizione, un percorso di ascolto dei cittadini e delle categorie fatto di incontri pubblici nelle frazioni e nel capoluogo. Il mio progetto per Capolona è stato definito dopo questo processo democratico di partecipazione. Su questo intendo governare e rilanciare Capolona e costruire una nuova leva di amministratori giovane e sobria che abbia a cuore il territorio comunale e che nel prossimo futuro lo sappia ben governare.
Alberto Ciolfi
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OBIETTIVI E STRUMENTI PER GOVERNARE CAPOLONA Legislatura 2013-2018 Il presente programma è stato elaborato grazie al contributo delle cittadine e dei cittadini di Capolona che hanno partecipato al percorso di ascolto sviluppato durante i mesi di febbraio, marzo e aprile 2013 sul territorio comunale con ripetuti incontri con associazioni e circoli, singole competenze e assemblee pubbliche aperte a tutti.
Il Comune di Capolona Premessa è una verifica puntuale del Bilancio Comunale, tesa al: - Miglioramento delle entrate e stabilizzazione della politica tariffaria/impositiva; - Controllo stringente dei costi e contenimento della spesa corrente, - Fare crescere gli investimenti abbattendo il debito. Necessario è “fare di più con meno”, e quindi generare risparmi per mantenere e migliorare/ampliare i servizi. Riteniamo la fusione dei Comuni di Capolona e Subbiano un impegno programmatico prioritario. L’obiettivo è quello di costruire una nuova comunità fondata sulla partecipazione democratica che trova la sua istituzionalizzazione attraverso il referendum e che, proprio per questo, non potrà che accompagnare la vita del nuovo comune del Basso Casentino tutti i giorni. Attiveremo il percorso di costituzione del bilancio partecipato, in particolare per far partecipare direttamente alle scelte amministrative tutto il territorio comunale e costruire una rendicontazione annuale chiara, semplice e trasparente per informare i cittadini dell’attività amministrativa svolta, tramite la redazione del bilancio sociale e di sostenibilità. L'unica nostra vera e grande risorsa è il capitale umano del nostro territorio. Questa importante dote umana deve avere la possibilità di poter intervenire senza ostacoli nelle scelte municipali. Amplieremo la partecipazione democratica promuovendo azioni di consultazione tramite la "democrazia digitale per rendere le scelte strategiche ed il bilancio partecipato patrimonio elaborativo e decisionale di tutti i nostri cittadini, usufruendo in tal senso dell'ausilio delle assemblee di frazione e dei loro portavoce. E’ necessario operare per un Comune della legalità. La Legalità è la parola guida della vita amministrativa e dell’organizzazione del Comune: trasparenza e semplificazione degli 3
atti amministrativi, riconoscimento dei diritti del merito, impegno per la parità dei generi, inclusione degli stranieri nella comunità. L’Amministrazione dovrà vigilare sull’attribuzione di appalti ad aziende che rispondano in modo chiaro ai diritti dei lavoratori e si muovano nel rispetto dell’etica del lavoro. Al fine della trasparenza è necessario attivare la pratica di pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli atti (delibere, contratti, consulenze…), complete dei relativi impegni di spesa. Sarà necessario uno sforzo ulteriore e straordinario, aumentando l’attività di controllo e verifica per una maggiore incisività nella lotta all’evasione fiscale, al fine di soddisfare criteri di giustizia ed equità e dare nuove prospettive per quanto concerne la reperibilità di risorse aggiuntive. Bisognerà prevedere dei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni fornite dai cittadini per accedere alle agevolazioni rispetto ai servizi erogati. Il Comune non può prescindere da un’organizzazione del proprio personale volta al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini ed al buon funzionamento della macchina comunale. Dovremo, quindi, lavorare per un’organizzazione della struttura comunale efficace, efficiente ed economica. Il personale dovrà essere messo in condizione di sfruttare le opportunità formative e di qualificazione consapevoli che queste persone rappresentano la prima preziosa risorsa in dotazione e perciò vanno messi nella miglior condizione operativa affinché possano trovare nel luogo di lavoro le giuste motivazioni professionali per sostenere la mission istituzionale del Comune di Capolona. La polizia municipale svolge funzioni fondamentali in termini di controllo e promozione della cultura della legalità. Sarà compito dell’Amministrazione qualificare gli agenti in modo da diffondere stili e comportamenti nella cittadinanza legati al senso del dovere, al rispetto delle regole di convivenza civile e di consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza attiva. Il Consiglio Comunale deve ritornare ad essere il luogo dove si confrontano, con continuità e serietà, diverse visioni dell'interesse pubblico e proposte di governo del Comune, ponendo fine ad una stagione di svilimento del ruolo dell'assemblea cittadina, prodotta dall'idea sbagliata che chi governa sia il padrone indiscusso e indiscutibile. Lo sforzo di rilancio del ruolo di elaborazione e confronto democratico del Consiglio Comunale deve essere fatto proprio anche delle forze dell’opposizione: il consiglio rappresenta tutte le cittadine ed i cittadini del Comune. Il nostro DNA rifiuta forme di concentrazione del potere e conflitti di interesse. Queste situazioni bloccano la discussione e l’azione politica e amministrativa e non la rendono autentica. Opereremo per le pari opportunità donna-uomo: sia nell’ambito amministrativo che nella società capolonese. Il Comune istituirà apposita Consulta la quale avrà libero accesso agli atti del Comune ai fini di renderli uniformi alle politiche di pari opportunità. Rappresentante della Consulta, se non consigliera comunale, potrà partecipare alle sedute del Consiglio, senza diritto di voto. Pensiamo sia un segno di civiltà introdurre anche a Capolona il Registro delle Unioni Civili. Alla luce di questo Registro dovranno essere adeguati anche i regolamenti comunali per l’accesso ai servizi ed alle agevolazioni ivi previste. Nelle Frazioni di Castelluccio e Pieve San Giovanni sarà promossa la realizzazione, in collaborazione con i cittadini, di una “Casa Comune”, luogo di incontro e aggregazione per i cittadini che hanno esigenze culturali ma anche per chi ha un’istanza sociale di 4
accoglienza e assistenza. Saranno luoghi aperti per promuovere benessere e qualità della vita. Saranno istituiti i “portavoce della Frazione” e l’Assemblea della Frazione che, a partire dalla valorizzazione di forme di aggregazione esistente come i comitati e associazioni locali, rappresentino istituzionalmente le Frazioni del nostro Comune e siano punto di riferimento per l’Amministrazione. Costruiremo, a questo proposito, una proposta di modifica dello Statuto Comunale.
Il futuro di Capolona e crescita economica Il lavoro deve essere elemento intorno cui concentrare riflessioni, azioni e risorse, nella consapevolezza che la qualità del lavoro, la difesa dell’occupazione e il sostegno alle imprese non sono fatto solo economico ma elementi che declinano tutta intera la qualità della vita in una comunità. L’Italia vive oggi un momento di grave crisi economica e l’Ente locale deve, per quanto gli compete, provare, al fianco dei cittadini, alleviarne le conseguenze e cercare soluzioni. In primo luogo dobbiamo provare a vedere Capolona inserita in un contesto allargato, provinciale e regionale ma anche europeo, per attingere a finanziamenti o per inserirsi in progetti che aprono scenari nuovi all’economia locale. Il Comune dovrà stare al fianco di cittadini garantendo la legalità e i diritti di chi lavora, farsi animatore di un dialogo necessario fra imprese, famiglie e credito, esplorare spazi utili all’innovazione, promuovere il lancio d’immagine del territorio. Dovrà farsi promotore dell'istituzione di una Consulta del Lavoro, uno strumento che possa essere d'aiuto alle imprese presenti sul territorio, incentivando le forme di sinergia imprenditoriale interne al territorio, segnalando e dando assistenza alle imprese in occasione dell'uscita di bandi per il sostegno all'impresa, promuovendo periodici incontri tra gli imprenditori presenti sul territorio e l'Amministrazione Comunale, in modo da avere sempre un quadro aggiornato dello stato di salute dell'imprenditoria locale e della situazione occupazionale; la Consulta potrà inoltre interfacciarsi con i cittadini, sopratutto giovani, dando loro assistenza nella ricerca di lavoro e nella riqualificazione professionale, in accordo con il Centro per l'Impiego di Arezzo e collegato al PAAS presso l’Acli di Capolona, cercando di fare da punto d'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel territorio. Il Comune dovrà operare sulle infrastrutture, favorire una viabilità che sia funzionale anche alle attività economiche e ripensare l’organizzazione di alcune zone, già produttive e commerciali, per farne il volano di una nuova stagione economica. E’ importante ampliare le vocazioni del nostro sistema manifatturiero; in questo senso il Comune può essere promotore di sperimentazioni che favoriscono l’impiego delle energie rinnovabili, può incentivare azioni della green economy e di imprenditoria giovanile rivolta all’agricoltura. Risulta necessario soffermarsi anche sul tema del turismo rurale, che si sta affermando con decisione in questi ultimi anni. Questo trend deve essere rafforzato con le opportune scelte amministrative, sia per incentivare da un lato la nascita e il consolidamento delle 5
strutture agrituristiche e, dall’altro, la realizzazione di percorsi turistici che valorizzino ancora di più questi luoghi. Verranno incoraggiare pratiche alternative all’uso di fitofarmaci e diserbanti per salvaguardare il nostro territorio e, allo stesso tempo, tutelare le biodiversità. Il Comune si impegnerà a studiare nuove forme di promozione del territorio e delle strutture in esso presenti tramite internet, per rendere più visibile e più conosciuto il nostro territorio, anche in collaborazione con la Pro-Loco “Il Ponte”. Il miglioramento della qualità della vita è un processo che investe contemporaneamente l’alimentazione, il sistema di produzione e la tutela del territorio. Significa quindi essere consapevoli che il territorio è una risorsa irriproducibile e che quindi l’agricoltura deve integrarsi in modo armonico con le altre attività dell’uomo. Dovremmo impegnarci nei prossimi anni nella valorizzazione delle produzioni agricole di qualità e nell’esaltazione delle tipicità agro-alimentari nostrane salvaguardando la tradizione senza rinunciare all’innovazione. La multifunzionalità in agricoltura, il sostegno al biologico, e un’ agricoltura a bassa impatto ambientale vanno infatti di pari passo con la continua ricerca di nuove soluzioni tecnologiche al servizio della qualità. Il Comune di Capolona cercherà di incentivare e promuovere la creazione di marchi IGP con richiami espliciti al territorio. Siamo convinti che sia giusto e necessario promuovere Capolona mettendone in luce le ricchezze ambientali, storiche e naturali. E’ un modo per attivare il turismo, ma sopratutto per cercare di dare maggiore respiro alle attività del nostro Comune, mettendo in moto un meccanismo virtuoso che non vede in competizione i diversi settori, ma che cerca invece di costruire una rete di promozione per tutti. E’ decisivo concentrarsi anche su politiche di cura del patrimonio verde ed insieme del patrimonio storico. L’attenzione alla viabilità secondaria, il recupero della sentieristica collinare in ottica storica, culturale e turistica, la costruzione di piste ciclo-pedonali sono azioni infrastrutturali che assumono significato proprio in quest’ottica poiché legano insieme bellezza e tutela del territorio con concrete prospettive di lavoro. Il Comune di Capolona dovrà improntare politiche efficaci che valorizzino luoghi di specificità del territorio: Pieve a Sietina dovrà sempre più essere il luogo di incontro e di eventi culturali. Le mura di Bibbiano e di Castelluccio, le Torri di Belfiore, il ponte romanico sul Valiano… dovranno essere valorizzati e recuperati alla fruizione collettiva. La competitività di un territorio è connessa alla capacità di attrazione di investimenti che essa dimostra di avere, grazie alle proprie condizioni infrastrutturali, sociali e ambientali. Per queste ragioni riteniamo che si debba lavorare per la semplificazione amministrativa e l’ammodernamento infrastrutturale. Il progresso di una comunità locale si basa su due elementi essenziali: lo sviluppo economico e la qualità sociale. Questi due elementi sono complementari e dovranno essere governati in modo unitario per garantire una crescita armonica del nostro territorio. Siamo favorevoli agli interventi di miglioramento e recupero del patrimonio edilizio esistente e in particolare nei borghi sparsi: l'obiettivo è offrire risposte alle domande delle famiglie e alle particolari esigenze che emergono dal tessuto sociale evitando un ulteriore consumo di suolo. Un’attenzione particolare sarà riservata ai piccoli interventi volti a far crescere in modo armonioso il territorio garantendo interventi edilizi in piccole aree e per comprovate esigenze familiari. 6
Interverremo, nel corso del primo anno, sugli strumenti urbanistici affinché questo sia possibile. Riusare e riqualificare devono diventare i due verbi di base per rispettare l'ambiente, valorizzare la bellezza e generare occasioni di lavoro. Vogliamo studiare, con il contributo degli esperti del settore e dei cittadini, strumenti (sgravi sugli oneri di urbanizzazione, tariffe, ecc.) e norme, da inserire in un nuovo regolamento urbanistico, che privilegino l’utilizzo della bioedilizia, dei materiali biocompatibili, delle tecniche di risparmio energetico, tenendo conto del contesto urbano in cui gli immobili sono inseriti. Contenere il nuovo consumo di suolo è l’unica possibilità che abbiamo per perseguire uno sviluppo sostenibile: il recupero di case vuote e di volumi già esistenti con la possibilità di riconversione vantaggiosa e lo strumento urbanistico saranno le vie privilegiate per rispondere in futuro alla domanda abitativa. Vogliamo recuperare i borghi storici con misure che incentivino il restauro e la ristrutturazione degli edifici e penalizzino la decadenza del patrimonio edilizio esistente; intendiamo valorizzare il pedone, incrementando i percorsi sicuri e protetti, a partire da una cura costante della segnaletica pedonale e ciclabile e con la installazione delle protezioni: i bambini potranno così andare a scuola a piedi ed in totale sicurezza. Il Comune di Capolona favorirà la ricollocazione delle aziende industriali e artigianali in aree deputate. Le nostre zone artigianali-industriali vanno riqualificate, puntando sulla crescita della qualità dei servizi offerti, su politiche che favoriscano gli investimenti e l’innovazione, con interventi di riqualificazione urbana e ambientale e con progetti di integrazione dei servizi per l'impresa e per i lavoratori. Dobbiamo dotarci di un Piano per l’Energia Sostenibile che indichi le strade da percorrere per il risparmio, l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili nel territorio comunale. Questo Piano serve per guidare le evoluzioni e le innovazioni della green economy anche nel nostro territorio, soprattutto in compartecipazioni pubblico-private che rendano l'agricoltura, le attività turistiche e le attività artigianali del nostro Comune un'eccellenza nel panorama del risparmio, dell’efficienza energetica e dell’uso di fonti di energia rinnovabili a beneficio della comunità e con risparmi per le aziende. Il Piano per l’Energia Sostenibile dovrà necessariamente interfacciarsi con il nuovo Regolamento Urbanistico. L’impegno del Comune di Capolona dovrà muoversi nella direzione del decoro urbano, nel centro e nelle frazioni, attraverso il miglioramento dell’arredo verde, nella piantumazione e la realizzazione di progetti volti a sottolineare l’identità delle diverse zone del Comune di Capolona. L'aggregazione e la creazione di luoghi dove sia possibile accogliere mercati, socializzare, intrattenersi, e far giocare un figlio o un nipotino è importantissimo. Vogliamo recuperare e riqualificate le piazze del nostro Comune: Piazza “Rossa”, Piazza Libertà a Pieve San Giovanni e Piazza Cavour a Castelluccio come luoghi di aggregazione del paese, puliti, attrezzati e rinaturalizzati e Piazza della Vittoria nel Capoluogo come punto di accoglienza e rappresentanza delle autorità civile e religiosa di Capolona. Le regole urbanistiche ed edilizie devono integrarsi con i progetti di sviluppo sociale ed economico di tutto il Comune (eventi, luoghi di produzione della cultura, luoghi dell'intrattenimento), finalizzando il tutto al benessere e alla qualità della vita dei cittadini nei centri storici e nei borghi, recuperati alla bellezza e alla vitalità che sono beni comuni 7
di tutti i cittadini: Centro di Aggregazione Sociale “Arno”; Circolo “Il Tiglio” di Pieve San Giovanni, Centro Polivalente “G.P. Dicembrini” di Castelluccio, Circolo Acli nel Capoluogo e nelle Frazioni, Gruppo Archeologico “Giano”… Ammodernamento del territorio significa anche infrastrutturazione immateriale: sarà nostro impegno affinché venga garantito l’accesso a Internet in tutto il territorio ed il sistema wireless nelle aree scoperte. Il superamento del digital divide rappresenta la realizzazione di un obiettivo fondamentale per l’eguaglianza delle opportunità per tutti i cittadini e per la competitività delle imprese; l’accesso a internet è un bene comune che il Comune di Capolona deve garantire al pari di altri servizi essenziali. Il PAAS presso la sede Acli nel Capoluogo dovrà assolvere un compito strategico in questa direzione, come strumento di alfabetizzazione digitale, aiuto e supporto alle imprese e famiglie, ricerca di opportunità a sostegno dell’azione amministrativa del Comune, e di opportunità per i giovani e donne e per il sistema delle imprese. In questa ottica sarà proposta anche un’apposita modifica nello Statuto comunale aderendo alla iniziativa “internet, bene comune”.
Ambiente e bellezze naturali Il territorio e i beni naturali sono risorse finite che non possono essere sprecate. Vogliamo perseguire politiche di tutela e valorizzazione ambientale che eliminino o riducano sensibilmente i vari rischi di inquinamento a cui è sottoposto il nostro territorio. La gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia vanno affrontate con ottica lungimirante e non solo di breve periodo. La messa in sicurezza del territorio da frane e allagamenti è un obiettivo primario: le Vagline, Lorenzano, Ponina, Mottacce, sponde dell’Arno sono una priorità del Comune di Capolona. La sfida è quella di produrre meno rifiuti, raccogliere in modo differenziato sia porta a porta che in isole ecologiche, recuperare i rifiuti e rigenerarli. Andranno privilegiate, nella definizione della tariffa della nuova TARES, le famiglie e le imprese che producono meno rifiuti: vale il principio europeo di chi più inquina più paga e, comunque, il Comune garantirà l'avvio di un percorso tecnico per l'adozione di un sistema “paghi quanto produci” nel quale il cittadino sia caricato dei costi per quanto davvero produce e non più sulla base di indici presuntivi. Il contratto di servizio con l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia sul nostro territorio dovrà garantire una più capillare e frequente pulizia in tutte le località e frazioni raccogliendo, durante il mercato settimanale del venerdì, alcuni rifiuti come l’olio esausto, RAEE, le batterie. Accordi con le associazioni degli esercenti per la riduzione della produzione dei rifiuti promuovendo l’acquisto alla spina di tutto quello che è possibile (detersivi, pasta, legumi…) e, comunque, ad agevolare chi investa nel settore della distribuzione “senza plastica”. Per le aree collinari, per le case sparse del territorio comunale, o in altri casi particolari, possono essere previsti anche sistemi di controllo e monitoraggio continui, specie per la lotta alle discariche abusive. Il Comune di Capolona dovrà concertare le scelte di governo delle situazioni con i residenti, coordinandosi con le altre istituzioni (ASL, ARPAT, Provincia, altri comuni) e 8
attrezzandosi autonomamente per garantire azioni preventive e controlli scrupolosi. L'Amministrazione dovrà, inoltre, intervenire per monitorare le situazioni critiche esistenti e per dislocare quegli impianti che costituiscono preoccupazione o, addirittura, pericolo per la salute delle persone. Il difficile e non sempre agevole equilibrio fra salute e lavoro non deve andare a danno della prima. Le aziende di servizi pubblici locali appartengono ai Comuni, e cioè ai cittadini: da questo assunto deve partire ogni ragionamento in merito. Il Comune dovrà farsi tramite fra la comunità locale e l’azienda di servizio pubblico, in modo che essa sia scelta virtuosa attraverso cui avviare efficaci ed efficienti politiche di servizi, anziché occasione per delegare all’esterno la gestione di questioni complesse. Il recente esito del referendum sull’acqua come bene comune apre la sfida per una reimpostazione della azienda Nuove Acque SpA. Sull’acqua ci impegniamo in un percorso che abbia come finalità l’esito referendario. In questo senso la futura Amministrazione opererà per il conseguimento della ripubblicizzazione della gestione del ciclo idrico e opererà in tempi stretti alla modifica dello Statuto Comunale. Il nostro sguardo si estende anche alla garanzia della qualità delle acque superficiali di corsi d'acqua e del fiume Arno, con un protocollo di monitoraggio che tenga conto dell'obbligo di garantire acque sane e non inquinate, anche a servizio dell'agricoltura: sarà pertanto necessario un maggior impegno di Nuove Acque nella direzione della depurazione nelle frazioni di Pieve San Giovanni e Castelluccio attualmente prive. Torneremo a piantare un albero per ogni nuovo e piccolo cittadino capolonese che nasce, partendo dalla rialberatura delle strade comunali (Viale Stazione di Subbiano, Via 2 Giugno a Castelluccio…) e dal rimboschimento delle aree pubbliche. Favoriremo i progetti di rimozione e smaltimento dell'amianto, sostenendo chi intende sostituire le vecchie coperture con nuove, dotandole di impianti fotovoltaici. Inoltre, intendiamo investire progressivamente nell'autonomia energetica degli edifici pubblici (scuole, palazzi comunali, strutture sportive) con l'ausilio delle più avanzate tecniche. Cercheremo di alimentare progetti di recupero dei boschi e delle coltivazioni di olivi quali presidio, insieme alle attività agricole e alle attività sportive (trekking, caccia, mountain bike, passeggiate, etc.), di un territorio solido e sicuro. La cura del territorio e delle sue bellezze passa attraverso l'esempio che il Comune offre ai cittadini con la propria attività e la propria ordinaria amministrazione dei beni: daremo il buon esempio ripulendo tutte le proprietà comunali abbandonate. Serve però una forte consapevolezza che specialmente il privato ha una responsabilità pubblica che passa dal ben tenere i propri beni immobili, i propri terreni, i propri boschi, castagneti, pinete od oliveti. Nei primi cento giorni, lavoreremo ad un pacchetto di misure (regolamento, progetti, iniziative) che responsabilizzino i proprietari del nostro territorio al mantenimento e alla cura delle bellezze naturali e storiche. Sarà necessario proteggere la bellezza del nostro paesaggio: prioritaria è la zona che comprende Moraia, l’Arno, Felcaio, Pieve a Sietina, Busenga, Figline, Posticcia che dovrà avere la necessaria attenzione perché un paesaggio così sensibile sia salvaguardato e tutelato. Non tutte le attività umane sono incompatibili con l'ambiente e l'ecosistema. Il Comune di Capolona, peraltro, si confronta con un territorio eterogeneo, caratterizzato da una pluralità di sistemi ecologici nei quali flora e fauna costituiscono una cosa sola, 9
integrandosi con le storiche attività umane. Vivere e tornare a stare sul territorio è l'obiettivo che dovrà ispirare ogni politica amministrativa, abbandonando una ostilità pregiudiziale alle attività umane con l'ambiente e con la consapevolezza che l'uomo, per vivere, non deve necessariamente distruggere la natura, ma si trova dinanzi ad attività che la presuppongono e che non possono farne a meno (la caccia, la pesca). Nel primo anno di amministrazione, vogliamo realizzare, un percorso ciclo-pedonale, dal Capoluogo a La Moraia-Pieve a Sietina e riallacciarsi alla passerella di Giovi. Il tracciato si snoda lungo l’Arno, con un percorso attrezzato con piccole aree di sosta nel verde per lo sportivo o per il semplice passeggiatore. Si passa per il Museo dell’Acqua a La Nussa, da San Martino Sopr’Arno, dal depuratore di Buta e lungo il fiume Arno. Le tradizioni popolari della nostra terra – da quelle culinarie a quelle storiche ed artistiche – sono una leva fondamentale di caratterizzazione dell'originalità capolonese che vanno valorizzate. Fondamentale, dunque, diventa il ruolo della memoria, come risorsa da mettere a frutto. Pieve a Sietina, Pieve di Cenina, Lorenzano, Pieve di San Martino, la Chiesa di Cafaggio, le Torri di Belfiore, Pieve di San Giovanni, Campoleone, Baciano, Santa Margherita…. sarà sviluppato un circuito dei luoghi di eccellenza del territorio comunale. Nell’opera di conoscenza e valorizzazione del territorio comunale, un contributo particolare deve continuare a darlo la Pro-Loco “Il Ponte”, che ha come missione fondamentale la promozione a fini turistici del Comune di Capolona. Di concerto con gli operatori e le associazioni di impresa – compatibilmente con il panorama normativo vigente – sarà impegno della futura Amministrazione la valorizzazione del piccolo commercio ed il commercio di vicinato, tutelando la qualità dei prodotti e la libera scelta del consumatore. L’obiettivo è quello di garantire la presenza delle piccole attività commerciali e di artigianato tipico locale, operando per la semplificazione della vita delle attività e degli abitanti delle zone dove esse si inseriscono. Sarà rilanciato il mercato settimanale del venerdì e spostato in luogo più adeguato e meno “defilato” di quello attuale. La Feria d’Agosto dovrà rimanere un appuntamento annuale importante per la comunità, così come la manifestazione di Arti e Mestieri. Porremo grande attenzione agli arredi urbani, decoro e pulizia, definendo le priorità e programmando gli interventi. I contratti pubblici del Comune, in questo settore, dovranno essere applicati e ben garantiti da serie clausole e penali: il legame contrattuale con la Società di servizio di pulizia dovrà essere rispettato scrupolosamente. Il nostro sarà il Comune delle Feste sostenibili: approveremo un regolamento per l’uso di materiali comportabili o bio-degradabili.
Mobilità Vanno continuamente mantenuti, anche con interventi di messa in sicurezza, i tracciati stradali nelle nostre frazioni collinari. Realizzato un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria, dovranno essere costantemente messe in bilancio ricorse economiche; 10
serve periodicità, classificata sulla base dell'uso e della capacità della strada, oltre all'integrazione con la rete delle acque piovane, da governare anche nell'ottica della messa in sicurezza del territorio. Svilupperemo un’azione nei confronti della Azienda ferroviaria perché finalmente si attivi il progetto della metropolitana di superficie fra Arezzo e Capolona Nord/Subbiano. Sarà indispensabile che l’azienda di trasporti operi per il restauro della vecchia stazione in Via V. Veneto: siamo nel centro del Capoluogo e l’edificio ormai si sta sempre più deteriorando dando un’immagine di abbandono e sciattezza non giustificabile. Il declassamento a fermata del Capoluogo di Capolona non è tollerabile: i disservizi sono in aumento e la struttura lungo la fermata è del tutto inadeguata. Inoltre, non è più sostenibile che le cittadine e i cittadini che salgono sul treno alla fermata di Capolona (quando i negozi sono chiusi e quindi impossibilitati a fare il biglietto) vengano penalizzate con una sanzione amministrativa.
Scuola e Cultura Le opportunità crescono se cresce il capitale umano della nostra comunità. La cultura è l’elemento principe che permette di far crescere il nostro territorio socialmente ed economicamente. Dobbiamo “mangiare chi afferma che con la cultura non si mangia” e muoverci, partendo dalla valorizzazione di quello che abbiamo. Per far questo anche l’Amministrazione deve necessariamente riorganizzarsi. L’impegno è quello di sfruttare appieno le competenze, le conoscenze e le strutture esistenti nel territorio e “fare di più con meno”. Il nido “Capolino” e le Scuole dell’Infanzia del Capoluogo, di Pieve San Giovanni e di Castelluccio rappresentano un impegno basilare del Comune di Capolona. L'Amministrazione sostiene il controllo della qualità didattica nelle scuole del proprio territorio: è determinante lavorare attorno a una scuola in grado di garantire il massimo di offerta didattica per rispondere alle esigenze delle famiglie con opzioni di orari e giornate di studio coordinate con i ritmi di lavoro e l'educativa dei ragazzi. Costituiremo il consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Capolona per accompagnarli nella loro crescita e nell’appartenenza ad una comunità inclusiva. Rivedere il piano del trasporto locale dei ragazzi è una priorità, così come creare percorsi protetti sul territorio (marciapiedi, piste ciclabili) che accompagnino la famiglia sino alla porta della scuola. Lavoreremo ad un progetto di Amministrazione che riscopra e valorizzi i siti storico-artistici, le radici e le tante tradizioni popolari (a cominciare dalla rievocazione storica della battaglia di Campus Leonis a Castelluccio), investendo sull'ammodernamento e la rivitalizzazione delle tante piccole manifestazioni che animano la vita dei borghi, delle frazioni e del Capoluogo. Strumento essenziale di partecipazione e di coinvolgimento delle giovani generazioni sarà il rilancio del ruolo della Biblioteca Comunale, non solo come servizio di prestito libri ma anche come centro culturale. La valorizzazione delle strutture culturali, come il Cinema Nuovo, è prioritario per la Amministrazione Comunale: si tratterà di trovare forme di collaborazione/integrazione delle iniziative culturali nel rispetto dei ruoli.
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Una azione politica attenta in particolare ai giovani dovrà favorire gli spazi autonomi, autogestiti, in cui possano svilupparsi esperienze culturali ed in cui promuovere occasioni di incontro. Sarà quindi necessario ripartire dalla valorizzazione delle istituzioni culturali esistenti (Biblioteca Comunale, Cinema “Nuovo”, Coro “B. Banchetti”, USD Castelluccio…): non è del tutto vero che Capolona sia solo un dormitorio periferico di Arezzo: ci sono molti momenti e luoghi di aggregazione (soprattutto giovanile). Si tratta di valorizzarli, adeguatamente supportarli e, soprattutto, riconoscerli come interlocutori per contribuire alla crescita culturale e alla coesione sociale della comunità di Capolona. Il Centro di Aggregazione Sociale “Arno” è un punto di riferimento importante per l’opera che svolge nel territorio a favore degli anziani, sarà però necessario dargli una nuova mission, in collaborazione con le altre realtà associative del Comune di Capolona. La sezione distaccata nel nostro Comune dell’Università della Libera Età vede il coinvolgimento di alcune decine persone dei comuni di Capolona e Subbiano: è una esperienza da rafforzare e accompagnare.
Benessere sociale La domanda di servizi è in aumento e richiede una continua differenziazione: giovani, anziani, disabilità, emergenza abitativa sostegno alle famiglie e accoglienza per gli stranieri. Si tratta di costruire un welfare locale che non risponda soltanto alle emergenze o ai fenomeni di povertà eclatanti ma che dia una mano a strati della popolazione, più deboli di altri, allo scopo di garantire i diritti fondamentali. L’impegno del Comune deve focalizzarsi intorno a nuovi servizi orientati alla promozione dell’autonomia dei cittadini: dobbiamo uscire da una logica assistenziale e lavorare al superamento delle disparità delle condizioni iniziali di partenza. Pensiamo alla realizzazione di veri e proprio progetti individualizzati, inseriti all’interno di una programmazione più ampia, che debbano essere concepiti con e per le persone, come dei veri e propri percorsi di vita che vadano dalla “presa in carico” all’obiettivo finale passando per obiettivi intermedi sempre da verificare. La rete e la sinergia fra i diversi attori tra cui Comune, Casa della Salute, ASL, Servizi sociali, Parrocchie, Fratres, Caritas, Valutatori professionali dovrà diventare la prassi operativa. Il controllo e la verifica, attraverso strumenti certi di valutazione dell’andamento, sarà la modalità operativa dei singoli servizi. Ad oggi non siamo attrezzati per rispondere a situazioni di indigenza che riguardano la realtà abitativa perché la logica è sempre e soltanto quella emergenziale e non quella progettuale. Le aree sulle quali vogliamo lavorare, in modo prioritario, sono: minori, prevenzione e qualità della vita, disabilità, anziani, emergenza abitativa, sostegno alle famiglie, accoglienza degli stranieri. Ci impegniamo affinché la casa della salute si traduca in un miglioramento nella erogazione dei servizi (qualitativo e quantitativo) e non in una loro riduzione. Per i minori intendiamo potenziare i servizi soprattutto nelle ore pomeridiane, per la fascia d’età 3/16 anni, con l’apertura di laboratori. I servizi dovranno essere diretti a soddisfare i bisogni reali, che dovranno essere censiti e selezionati. 12
Per i nostri anziani vogliamo creare servizi specifici per affrontare malattie degenerative di cui cominciano a soffrire un numero importante di persone. Proporremo al Centro di Aggregazione Sociale “Arno” e alla Caritas di far rinascere, con i nostri anziani, laboratori delle arti, dei mestieri e del commercio da mettere a disposizione della collettività, con percorsi specifici e fruibile a tutti specialmente a chi vuole iniziare un’attività; in questi percorsi, inseriremo momenti di contatto con i più giovani, che potranno imparare da chi ha passato una vita intorno al lavoro. Per gli anziani creare “case famiglia” attrezzate e con l’attenzione a incentivare la relazione e la progettualità animativa, in collaborazione con le parrocchie, le associazioni, la Casa della Salute e la ASL. . È necessario evitare che le aree destinate all’edilizia popolare diventino quartieri ghettizzati e/o ghettizzanti, per questo sarà necessario riprendere la politica di una nuova edilizia popolare diffusa nel territorio, con politiche di integrazione qualora se ne ravvisi la necessità. Vogliamo creare le condizioni per l’autocostruzione e il recupero di alloggi, da parte di operatori pubblici o privati, con contributi o agevolazioni fiscali o urbanistiche con la creazione, di appositi percorsi preferenziali, così come indicate dalle leggi regionali di settore, fin dalla imminente revisione del piano strutturale e del regolamento urbanistico. Per i cittadini stranieri, in collaborazione con gli istituti scolastici, intendiamo promuovere percorsi di alfabetizzazione per minori e famiglie. Vogliamo attivare, con l’aiuto dei sindacati, centri di ascolto per offrire un supporto concreto agli stranieri per quanto riguarda le informazioni, consulenza legale, avviamento al lavoro. L’Amministrazione promuoverà iniziative volte al riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia, coinvolgendo le Associazioni presenti sul territorio ritenendo ciò un segnale di civiltà. Vogliamo creare, per gli stranieri, momenti concreti che rendano possibile una partecipazione reale e piena alla vita e alle scelte del Comune, visto che gli extracomunitari non possono al momento incidere con il proprio voto. Le forme ed i modi di questa presenza attiva saranno decisi all’interno di un apposito Consiglio dei cittadini stranieri: costruiremo, a questo proposito, una proposta di modifica dello Statuto Comunale.
Sport e tempo libero Vogliamo favorire, per i cittadini di tutte le età e condizioni sociali, l’accesso alle attività sportive come forma di tutela della salute, come strumento di miglioramento della qualità della vita, con azioni sempre più efficaci di integrazione dei diversamente abili e di recupero dei soggetti più deboli. Programmeremo un piano di azioni, in accordo con tutte le associazioni sportive e degli utenti, garantendo una pari opportunità di utilizzo degli impianti sportivi a tutte le società sportive del comune e per i cittadini con preferenza per coloro che promuovono sezioni per disabili. Le società che gestiscono o gestiranno gli impianti dovranno mantenere e valorizzare la struttura che sarà loro affidata destinando parte del tempo ai fruitori spontanei: chiunque 13
deve poter fare uno sport o un’attività fisica in una struttura comunale anche se non è iscritto ad una società sportiva. Cercheremo di operare perché le società sportive esistenti collaborino e, se possibile, si integrino fra loro e con la scuola con l’obiettivo di diffondere, soprattutto fra le ragazze ed i ragazzi, la pratica sportiva come crescita individuale e collettiva ed un uso completo degli impianti esistenti. Aderiremo pertanto anche a eventi sportivi di rilevanza extracomunale ed a manifestazioni “indoor” volte ad incentivare la pratica della attività sportiva e nel contempo dare visibilità al territorio di Capolona. Realizzeremo percorsi sportivi (mountain bike, ciclismo sportivo, trekking, camminate, corsa, etc.) e, nel primo anno di amministrazione, programmeremo la rete dei percorsi e dei tempi di percorrenza. Vogliamo realizzare almeno uno sgambatoio per i cani. Ma il padrone del cane sia amico di tutti, partendo da bambini e disabili: multe per chi non pulisce gli escrementi, rispetto rigoroso degli spazi per bambini.
Capolona Si-Cura La collettività manifesta una particolare sensibilità ed un senso di insicurezza dovuto a fenomeni di illegalità e di utilizzo disordinato ed illecito di spazi pubblici, sintomatici di disagio sociale (assembramenti rumorosi notturni, consumo di bevande alcoliche, danneggiamento di beni pubblici e privati, imbrattamento degli edifici, della pubblica via, abusivismo, accattonaggio molesto…). Gli interventi di controllo del territorio, che certamente sono necessari, possono avere prospettive ancor più efficaci se collocati nell'ambito di politiche sociali e di piani condivisi di riqualificazione del tessuto sociale e urbano e programmi di ascolto dei cittadini e delle vittime di reati. Le politiche di coesione sociale sono infatti lo strumento principale per evitare conflitti sociali, tensioni familiari ed aumentare il grado di sicurezza dei cittadini. Vanno investiti risorse e tempo su progetti di lotta al degrado e di animazione del territorio, attraverso il coinvolgimento di associazioni e altri attori locali in sempre crescenti occasioni di animazione degli spazi pubblici. L'obiettivo è quello di creare le premesse per lo sviluppo di un ambiente, umano e territoriale, tranquillo e decoroso, nel quale la frequentazione di spazi pubblici crea sorveglianza spontanea.
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o i g g a M 7 2 il 26 comunali alle elezioni
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CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE 1. Monica BACCIANELLA [anni 48] 2. Elisa BARBAGLI [anni 22] 3. Alberto CHIODINI [anni 67] 4. Sario DINI [anni 58] 5. Luca GAMBINERI [anni 41]
06. Stefano INNOCENTI [anni 47] 07. Paola MAESTRINI [anni 53] 08. Tiziana MAZZUOLI [anni 52] 09. Lorenzo RICCHI [anni 20] 10. Giuseppe SCORTECCI [anni 50]
IL 26-27 MAGGIO 2013 VOTA COSÌ
BARRA IL SIMBOLO E SCRIVI IL NOME (O I NOMI)* DEL CANDIDATO DELLA LISTA PER CAPOLONA CIOLFI SINDACO
Come si vota Il 26-27 MAGGIO 2013 alle elezioni Comunali
CA N D I DATO A L C O N S I G L I O C O M U N A L E D I CA P O LO N A
BARRA IL SIMBOLO PER CAPOLONA CIOLFI SINDACO SCRIVI Il nome del Candidato o dei candidati (Max 2) della lista da te scelto
CA N D I DATO A L C O N S I G L I O C O M U N A L E D I CA P O LO N A
ATTENZIONE potete votare fino a due preferenze, scrivendo i cognomi sulla scheda: se si votano due persone devono essere di ambo i sessi ovvero un uomo e una donna. Se sono dello stesso sesso (due uomini o due donne), la seconda preferenza sarà annullata. Legge 23 novembre 2012 n.215. Art.2