Studioata - La casa tra gli alberi

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la casa tra gli alberi un progetto di Studioata



la casa tra gli alberi

the house among the trees

un progetto di Studioata

a project by Studioata


collana “zoom” Approfondimenti monografici dedicati a singoli progetti di giovani studi di architettura italiani Monographic in-depth study dedicated to individual projects by young Italian architectural studios La collana “Zoom” è un nuovo modo di raccontare e approfondire realizzazioni di qualità. Fanno parte del comitato scientifico internazionale: Luca Gibello (giornalista e critico), Davide Tommaso Ferrando (ricercatore e critico), Beppe Giardino (fotografo), Daniel Rincón de la Vega (architetto e editore), Alberto Rosso (architetto).

The “Zoom” series is a new way to narrate and enhance high-quality achievements. Members of the International Scientific Committee include: Luca Gibello (journalist and critic), Davide Tommaso Ferrando (researcher and critic), Beppe Giardino (photographer), Daniel Rincón de la Vega (architect and editor), Alberto Rosso (architect).



Progetto editoriale: Studioata Progetto grafico e impaginazione: Studioata Testi: Alberto Rosso e Giulia Giammarco per Studioata Foto: Beppe Giardino e Studioata Traduzioni: Lucia Berruto, Marco Curtaz

Project lead: Studioata Graphic design and layout: Studioata Texts by: Alberto Rosso and Giulia Giammarco for Studioata Photographs: Beppe Giardino and Studioata Translated by: Lucia Berruto, Marco Curtaz

© 2014 - Studioata Via Belfiore, 36 - 10125 Torino - Italia Tel. 011 6502346 Fax 011 19714269 www.studioata.com

© 2014 - Studioata Via Belfiore, 36 - 10125 Turin - Italy Phone 011 6502346 Fax 011 19714269 www.studioata.com

© Celid, giugno 2014 Via Cialdini, 26 - 10138 Torino - Italia Tel. 011 4474774 www.celid.it/casaeditrice

© Celid, June 2014 Via Cialdini, 26 - 10138 Turin - Italy Phone 011 4474774 www.celid.it/casaeditrice

I diritti di riproduzione, di memorizzazione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche) sono riservati.

All rights reserved, especially reproduction, storage and adaptation total and/or partial, by any means (microfilms and photostatic copies included).

ISBN: 978-88-6789-026-2

ISBN: 978-88-6789-026-2

Stampa: AGIT MARIOGROS Viale Risorgimento, 11 - 10092 Beinasco (Torino) - Italia

Print: AGIT MARIOGROS Viale Risorgimento, 11 - 10092 Beinasco (Turin) - Italy


indice introduzione

di Davide Tommaso Ferrando

agopuntura urbana

di Graciliano Berrocal Hernández e Gaia Caramellino

“la casa tra gli alberi” di Giulia Giammarco e Alberto Rosso

premi studioata autori testi critici e autori comitato scientifico hanno lavorato al progetto

contents introduction 6 by Davide Tommaso Ferrando urban acupuncture

by Graciliano Berrocal Hernández

6

10 and Gaia Caramellino “the house among the trees”

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14 52 awards 55 studioata authors of the reviews and 59 scientific committee authors 63 members of the team

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by Giulia Giammarco and Alberto Rosso

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introduzione Qualche riflessione (e una critica) su “la casa tra gli alberi” A reflection (and a critical remark) on “the house among the trees” “La casa tra gli alberi” di Studioata è un progetto chiaramente “torinese”, nella misura in cui rielabora e sintetizza alcuni temi oggi cari agli architetti del capoluogo pedemontano – tra cui il riuso di un basso fabbricato situato all’interno di una corte residenziale (si vedano, tra gli altri, alcuni lavori recenti di Raimondo Guidacci, MARC e Matteo Robiglio) e il trapianto ideale di un brano di campagna all’interno di un pezzo di città (valga qui come unico esempio la controversa “casa sugli alberi” di Luciano Pia) –, ricorrendo a un’architettura sobria ma 6

“The house among the trees” by Studioata is a project of a truly “torinese” nature, to the extent that it reworks and summarizes some of the themes that are currently closest to the architects’ hearts in relation to the leading city in the Piedmont Region, such as the reuse of a low building located in a residential courtyard (amongst other references, see some recent works by Raimondo Guidacci, MARC and Matteo Robiglio) and the ideal transplant of a piece of countryside in an urban fragment (let’s just recall here the controversial “house


elegante, e dunque propria di un modo d’essere tipicamente sabaudo. Allo stesso tempo, questo piccolo intervento mostra le tracce di fascinazioni progettuali non certo riconducibili al milieu culturale della sua città, quanto piuttosto al più ampio ambito in cui si muove, oggi, la comunicazione dell’architettura. Si possono così riconoscere, analizzando l’edificio, un’attenzione (italiana?) alla dimensione artigianale del progetto, un gusto (spagnolo?) per i rivestimenti continui, un interesse (svizzero?) per il minimalismo formale, una predilezione (giapponese?) per l’uso della vegetazione come elemento proprio dell’architettura. Riferimenti qui proposti in termini interrogativi non solo perché tutti da verificare, ma soprattutto perché, in un periodo in cui l’informazione non ha (quasi) più confini, sempre più impercettibili si fanno le differenze che per-

on the trees” by Luciano Pia), through an architectural concept that is discreet but elegant, and therefore a typical expression of the Sabaudian “way of being”. At the same time, however, this small project shows traces of architectural fascinations that are not referable to the cultural milieu of its city, but rather to the wider context in which architectural communication is moving today. Readily evident when analyzing the building is a special (Italian?) attention to the artisanal dimension of the project, a (Spanish?) taste for continuous cladding, a (Swiss?) interest in formal minimalism, a (Japanese?) penchant for the use of vegetation as an architectural element. We use question marks not only because these issues need further examination, but also because, at a time when information knows (almost) no boundaries, the differences that allow to separate and define hypothetical


mettono di separare e definire ipotetici approcci nazionali ai temi architettonici.

national approaches to the architectural themes are becoming increasingly imperceptible.

Tale doppia apertura verso riferimenti locali e globali, tipica del modus operandi di Studioata, è qui risolta in un progetto corretto e minuzioso, che si inserisce in un contesto difficile instaurandovi un dialogo ambivalente: esso infatti se ne isola, da un lato, sollevando un alto muro dalle tinte neutre, che definisce il caratteristico spazio artificiale/naturale del patio principale; ma si offre anche a esso, dall’altro, per mezzo di un rigoglioso tetto giardino da cui si aprono inediti scorci sul paesaggio urbano circostante.

Such openness towards both local and global references, which can be regarded as a distinguishing mark of the modus operandi of Studioata, has been resolved here in a clear and meticulous project that establishes an ambivalent dialogue with a difficult context: on the one hand, indeed, it closes itself off from it by constructing a high wall of neutral colours defining the typical artificial/natural space of the main patio, while on the other hand it offers itself through a luxuriant roof garden where inedited views open unexpectedly over the surrounding urban landscape.

Osservato dall’interno, l’edificio presenta una sequenza di soluzioni progettuali curate nei particolari, la più interessante delle quali è senza dubbio il grande soggiorno/sala da pranzo, inondato di luce naturale da una chambre à ciel ouvert che, 8

From the inside, the building shows a sequence of solutions designed down to the last detail, amongst which the most interesting is without doubt the large living/dining room


per mezzo di un sistema di vetrate scorrevoli, ne diventa ulteriore estensione abitabile: felice esito di una ricerca di continuità tra gli spazi interni ed esterni, ribadita dal lungo piano d’appoggio in cemento che mette fisicamente in comunicazione i due ambiti. Volendo usare questo progetto per muovere una critica agli amici di Studioata, li incoraggerei a osare di più: ad avventurarsi in territori meno sicuri (perché meno battuti) anche a costo di commettere qualche salutare fallimento, dato che la tecnica, come scrive Richard Sennett, si perfeziona per mezzo di una costante dialettica tra il modo corretto di fare una cosa e la disponibilità a sperimentare l’errore. Davide Tommaso Ferrando

flooded with natural light from a chambre à ciel ouvert, which becomes a further extension of the living space thanks to a system of large sliding windows: convincing outcome of a search for spatial continuity between interior and exterior, also highlighted by the long concrete shelf connecting the two zones. Wishing to use this project for a critical reflection about our Studioata friends, I would exhort them to dare more: to venture into roads that are less safe (because they are less travelled) even if this sometimes means diving into healthy failure, since technique, as Richard Sennett writes, is perfectioned through a constant dialectic between the correct way of doing a thing and the willingness to experiment mistakes. Davide Tommaso Ferrando

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agopuntura urbana Un’iniezione di progettualità per rigenerare un quartiere An injection of forward thinking to regenerate a neighbourhood

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Un’analisi della situazione attuale delle città europee e delle principali tendenze urbane non può prescindere oggi da una riflessione sui contesti di crisi globale. Una crisi che non solo permette di ripensare alcune tendenze, ma incoraggia l’emergere di nuove opportunità.

An analysis of the existing situation in European cities and major urban trends cannot ignore the impact of the global crisis currently under way. As in all crises, today’s climate allows one to rethink some trends, but also to encourage the emergence of new opportunities.

Nella fase di progetto Studioata ha utilizzato categorie più o meno praticate, come quelle di agopuntura urbana, recupero, riuso, sostenibilità e innovazione, lavorando su un manufatto esistente al fine di costruire nuove possibilità.

The design phase is marked by the use of categories more or less practised, such as urban acupuncture, recovery, reuse, sustainability and innovation, working on an existing construction with the purpose of generating new opportunities.


Studioata ha immaginato una residenza privata, che occupa lo spazio di una fabbrica abbandonata, come una nuova “oasi” che si situa nel posto meno ovvio: un cortile. Crediamo che l’“iniezione” di stimoli localizzati, in questo caso un’abitazione individuale, possa produrre reazioni che portano al miglioramento dell’intero organismo, la città. “La casa tra gli alberi” è stato un banco di prova, a una scala “micro”, della città che sogniamo: una città che costituisce un dispositivo sperimentale, un processo non finito, rispetto all’immagine statica corrente. La Smart City che immaginiamo è quella in cui è possibile generare un intero paesaggio urbano fatto di una pluralità di piccoli interventi di qualità, in grado di dare una risposta ai numerosi spazi interstiziali e agli edifici dismessi che caratterizzano oggi le nostre città.

We have conceived a private residence located in the space occupied by an abandoned factory, to create a new “oasis” in the least obvious place: a courtyard. We believe that the “injection” of localised stimuli, in this case a single-family residence, can generate reactions leading to an improvement of the entire organism, the city. “The house among the trees” has been a testing ground on a micro-scale of the city we dream about: a city as an experimental scheme; an unfinished process with respect to the current static image. Our Smart City is a place in which an entire urban landscape can be created from a variety of small-scale quality interventions in such a way as to provide a response to the numerous interstitial spaces and disused buildings existing in our cities, today.


In linea con i princìpi dell’agopuntura, che prevede di intervenire con un ago in un punto specifico del corpo per riequilibrarne l’energia, rigenerandone i tessuti, “casa tra gli alberi” costituisce un’azione a livello locale che può produrre un cambiamento di portata globale.

In line with the concept of acupuncture, which requires that a thin needle is pushed through the skin into specific points on the body to rebalance energy and regenerate tissues, “the house among the trees” is an action taken at local level capable of producing a global change.

“La casa tra gli alberi” sorge in un contesto unico e singolare: un quartiere, San Salvario, che negli ultimi decenni ha vissuto un processo di trasformazione economica, sociale e fisica senza precedenti. Centro dei principali flussi migratori che hanno plasmato la città a partire dal secondo dopoguerra, segnato da uno straordinario processo di gentrification che ne ha profondamente mutato non solo la composizione sociale e generazionale, ma anche il paesaggio costruito, il quartiere ha visto l’emergere, negli anni più recenti, di nuove forme insediative e abitative che hanno portato a ripensare i modi tra-

“The house among the trees” is situated in a unique, characteristic context: the district of San Salvario, which in the last decades has undergone an unprecedented transformation in economic, social, and physical spheres. Being a centre of the major migration flows that shaped the city in the second post-war period, marked by an extraordinary process of gentrification which profoundly changed not only its social and generational composition but also its builtscape, San Salvario, in recent years, saw the emergence of new forms of settlement and housing. It is in this context that the traditional way

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dizionali dell’abitare, come il co-housing, l’abitare da studenti, il loft, la casa-studio, la villa unifamiliare. Nella cornice di queste trasformazioni sociali, economiche e spaziali, che hanno profondamente mutato la struttura originaria del quartiere, “La casa tra gli alberi” prende le distanze da un modello di sviluppo che si attesta prevalentemente lungo gli assi stradali e sembra scommettere esclusivamente sulla riqualificazione dei fronti commerciali, ma che raramente intercetta il sistema più complesso di trasformazioni minute che prende forma all’interno degli isolati. Il progetto di Studioata incarna invece un progetto urbano più articolato, fortemente radicato nel territorio, che, attraverso sostituzioni puntuali che si vanno a inserire all’interno del frammentato tessuto di matrice ottocentesca del quartiere, pro-

of living has been rethought through innovative solutions such as co-housing, student lodging, loft, studio, singlefamily villa. In the framework of these social, economical and spatial transformations, which have significantly changed the original structure of the district, “the house among the trees” distances itself from a model of development predominantly extending along the roads and which seems to bet on commercial redevelopment only, while the more complex system of minute transformations within the blocks is rarely intercepted. The project by Studioata, instead, embodies a larger urban project firmly rooted in the territory, where ad-hoc measures are being embedded into the nineteenth-century fragmented urban fabric of the district. The project is proposing a more minute and capillary trans-


pone una trasformazione più minuta e capillare, che si genera proprio nel cuore dell’isolato, il cortile. E, per farlo, guarda al prezioso quanto consistente deposito materiale di piccole attività artigianali e produttive, esito di un processo di continua stratificazione che progressivamente ha portato alla saturazione della maglia degli isolati. “La casa tra gli alberi”, insieme a un numero (purtroppo) ancora limitato di esperienze analoghe nel quartiere, si propone come una vera e propria “iniezione”, in grado di contribuire alla rigenerazione del tessuto, ma anche di fornire una preziosa occasione di riflessione per ripensare, sul lungo periodo, strategie e politiche i cui esiti sembrano già tangibili nella trasformazione di San Salvario. Graciliano Berrocal Hernández e Gaia Caramellino

formation which is developed right in the heart of the urban block, the courtyard, by looking attentively at the valuable and substantial asset of small businesses and craft firms resulting from a continued process of stratification and the consequential progressive saturation of the neighbourhood’s fabric. “The house among the trees”, together with similar experiences in the district (unfortunately, still too few) is meant to be a genuine “injection” aimed at regenerating the fabric, but also a unique opportunity for reflecting and rethinking longterm strategies and policies whose tangible results can already be seen in the San Salvario transformation.

Graciliano Berrocal Hernández and Gaia Caramellino

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Luogo / Project location: Torino (Italia) Tipologia/Typology: ristrutturazione/renovation Committenza/Client: privata/private Cronologia/Date: 2013-2017 Superficie lotto / Plot size: 310 mq Superficie costruita / Building size: 190 mq

“la casa tra gli alberiâ€? Una casa in cui i materiali naturali sono i protagonisti A house where natural materials are the leading protagonists Consulente strutturale: Ing. Sergio Vighetto Consulente per la sostenibilitĂ ambientale: Ing. Davide Ambrosio Consulente per gli impianti: Ing. Ivan Pavanello Consulente acustico: Arch. Andrea Capato Consulenti illuminotecnici: Gurlino Illumina Consulenti progetto del verde: Arch. Cristina Gragnolati con Arch. Laura Agosti Collaboratori: Silvia Nardi Structural engineering consultant: Ing. Sergio Vighetto Environmental sustainability consultant: Ing. Davide Ambrosio Installation consultant: Ing. Ivan Pavanello Acoustical consultant: Arch. Andrea Capato Lighting technology consultant: Gurlino Illumina Landscape: Arch. Cristina Gragnolati with Arch. Laura Agosti Additional consultant: Silvia Nardi

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“la casa tra gli alberi” Ristrutturazione di un basso fabbricato Restructuring of a low building Il progetto prevede la ristrutturazione edilizia e la conversione a uso abitativo di un basso fabbricato artigianale. L’edificio, con tetto piano e con cortile di proprietà, è inserito all’interno di un tipico isolato torinese e si presenta come cellula edilizia indipendente all’interno del tessuto urbano.

The project is aimed at restructuring a low building formerly used as a workshop and converting it to residential use. The building, featuring a flat roof and a property’s courtyard, is located in a typical Turin city-block and looks like an independent building inserted in the urban fabric.

Il fabbricato è situato in un interno cortile nel quartiere di San Salvario a Torino, incassato e compresso tra edifici di diversa altezza e tipologia.

Located in an inner courtyard in the district of San Salvario in Turin, the building is compressed and “squeezed” among other buildings of different heights and types.

Per la particolare conformazione della proprietà, l’intervento è stato l’occasione per riflettere 16

The scope of the intervention, combined with the nature of



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Il basso fabbricato è inserito in un interno cortile nel tessuto residenziale del quartiere di San Salvario a Torino. The low building is located in a courtyard in the residential fabric of the District of San Salvario

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L’edificio, prima del cambio di destinazione d’uso, era un magazzino utilizzato per attività produttive e artigianali. Before the change of use, the building was a workplace used for handicrafts production. 18


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Il basso fabbricato e il suo cortile prima dell’intervento. The low building and its courtyard before restructuring.

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L’intervento prevede la ristrutturazione edilizia del basso fabbricato e del suo cortile. L’edificio si presenta come cellula edilizia indipendente interclusa nel tessuto urbano. The purpose of this intervention is to restructure the low building and its courtyard. The building looks like an independent building inserted in the urban fabric.

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Demolizioni e costruzioni. Demolitions and constructions.

I vuoti e la luce. Voids and light.

Il sistema del verde. The green system.

sulle modalità dell’abitare in una “villa” inserita in un contesto cittadino e sui rapporti spaziali e visivi che si possono instaurare tra spazio privato e contesto circostante. Era desiderio dei proprietari abitare in uno spazio in forte connessione con l’esterno, luminoso e a contatto con il verde. Il progetto prevede di “riplasmare” la volumetria esistente con interventi di demolizione e ricostruzione. La demolizione delle parti incongrue al basso fabbricato originale, la costruzione di una nuova manica a nord del lotto e la realizzazione di un muro cieco sul limite della proprietà definiscono due vuoti, il cortile e il patio, intorno ai quali il progetto organizza lo spazio abitativo. Il cortile diventa il cuore del progetto, atrio aperto su cui tutti gli ambienti della casa si affacciano.

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the property, encouraged us to reflect on the modalities for living in a villa inserted in an urban fabric, and evaluate those visual and spatial relations that may arise between a private space and the environmental context. The owners expressed the wish to live in a space strongly connected with the outdoor space, bright and in contact with the green outside. The project intends to reshape the existing volumes through demolish-rebuild operations. The demolition of the elements inconsistent with the original building, the addition of a new wing in the north side and the construction of a blind wall on the boundary line of the property define two empty spaces: the courtyard and the patio, around which the living space is configured. The courtyard becomes the real core of the project, with all the


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Dal ballatoio del palazzo antistante, gli alberi del cortile e il tetto giardino diventano una piacevole vista in tutte le stagioni. In all seasons, the terrace of the front building enjoys a pleasant view over the roof garden and the trees of the courtyard.

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Un nuovo muro di confine separa il cortile privato dell’abitazione da quello condominiale. Il muro è cieco, il portoncino d’ingresso e il portone scorrevole carraio sono totalmente intonacati per proteggere la proprietà dai rumori e dagli sguardi indiscreti. A new party wall separates the private yard of the apartment from the common courtyard. The blind wall, the entrance door and the sliding driveway door are completely plastered to make up a barrier against noise and against prying eyes. 22


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Il patio, come una “camera a cielo aperto”, è collegato alla zona giorno con grandi serramenti scorrevoli. Le vetrate, nei mesi invernali, garantiscono l’apporto di luce naturale; d’estate, completamente aperte, dilatano lo spazio, assicurando un totale rapporto di continuità tra interno ed esterno. Le coperture piane del fabbricato esistente e della nuova manica sono state trasformate in giardino pensile e terrazzo per valorizzare tutto lo spazio esterno disponibile. L’inserimento di lucernari sulle coperture permette di captare la luce naturale anche in condizioni stagionali sfavorevoli, e garantisce un piacevole affaccio sul cielo. Gli elementi vegetativi diventano vero e proprio materiale da costruzione. Dieci alberi e circa 160 mq di prato sono distribuiti nel cortile, nel patio e sulle coperture. Lo spazio abitato si sviluppa intorno e sotto al verde.

rooms of the house facing the open atrium. The patio, like a room in the open, is connected to the living area through large sliding fixtures. In winter, the large windows allow the light to come in; in summer, the space is expanded by fully opened “door windows” ensuring a full-continuity relation between the inside and the outside. The flat roof of the building and the new wing has been transformed into a roof garden and a terrace to emphasize the outdoor space. The new skylights inserted in the roof ensure maximum light yield even in adverse seasonal conditions and offer a pleasant view of the sky. The green elements become a real building material. Ten trees and about 160 sqm of lawn embellish the courtyard, the patio and the roof. The living space is developed around the green and below it.

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L’inserimento di alberi e piccole aree verdi trasforma il cortile in un giardino urbano inaspettato, piacevole affaccio per tutti gli ambienti della casa. The presence of trees and small green areas has transformed the courtyard into an unexpected and charming urban garden that offers a lovely view from all the rooms of the house.

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D’inverno gli alberi spogli svelano la facciata dell’edificio che evoca il suo carattere industriale. La luce, che d’estate è schermata dal folto fogliame, è libera di entrare in tutti gli spazi abitativi. In winter, the naked trees reveal the façade of the building, whose appearance suggests its former use as a workshop. The light, no longer shaded by the thick summer foliage, is allowed to freely enter into all living spaces through the bare branches.

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Gli elementi vegetali del cortile sembrano voler riconquistare il loro spazio, “spaccando” la pavimentazione in doghe di pietra blu di Liegi. The vegetal elements in the courtyard look as if they want to regain their space by “splitting” the floor, constructed in Liège bluestone staves.

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D’estate, grazie ad ampie vetrate scorrevoli a tutta altezza, il patio diventa parte della cucina. La complanarità dei muri e dei pavimenti e l’uso degli stessi materiali rende ambiguo il limite tra il dentro e fuori: l’esterno diventa interno e viceversa. The patio becomes an integral part of the kitchen in summer thanks to large full-height sliding windows. Alignment of walls and floors, as well as the use of the same materials for both, create an ambiguous boundary between interior and exterior, where the outside becomes the inside and vice versa.


Pianta del piano terra / Ground floor plan

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1 - Cortile 2 - Soggiorno 3 - Cucina/Pranzo 4 - Patio 5 - Camera 6 - Bagno 7 - Lavanderia 8 - Doccia 9 - Cabina armadi 10 - Vasca da bagno 11 - Deposito 12 - Studio 13 - Scala per accedere al tetto giardino 14 - Box a scomparsa pavimentato 1 - Courtyard 2 - Living room 3 - Kitchen / Dining room 4 - Patio 5 - Room 6 - Bathroom 7 - Laundry 8 - Shower 9 - Walk-in closet 10 - Bathtub 11 - Storage room 12 - Office 13 - Staircase to the roof garden 14 - Paved rollaway car park

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Cortile condominiale / Shared courtyard

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La zona giorno dell’abitazione si affaccia sul patio interno. Ampie vetrate scorrevoli contribuiscono a creare un rapporto di continuità tra interno ed esterno e a integrare lo spazio abitato con gli elementi vegetali. Un piano di appoggio in cemento con cassettoni rivestiti in ferro attraversa tutta la lunghezza del soggiorno e si prolunga all’esterno, nel patio, diventando una seduta da utilizzare d’estate. The living area opens on the inner patio. Large sliding windows help create continuity between interior and exterior, integrating the living space with the vegetal elements. A concrete support surface provided with iron-coated pull-out drawers runs along the whole length of the living room up to the outdoor patio becoming a bench to sit on in summer.

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La zona pranzo è circondata da ampie porte finestre che inquadrano gli alberi del patio e del cortile. The dining area is surrounded by wide sliding French windows to provide a spectacular framing for the trees in the patio and courtyard.

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Sezione/Section 1 - Patio 2 - Soggiorno 3 - Corridoio zona notte 4 - Doccia 5 - Camera ospiti / studio 6 - Terrazzo 7 - Tetto giardino

Il setto che contiene il camino è l’unico elemento opaco a separare la zona giorno dal patio. The partition wall holding the fireplace is the only matt element separating the living area from the patio.

1 - Patio 2 - Living room 3 - Corridor in the sleeping area 4 - Shower 5 - Guest room / Office 6 - Terrace 7 - Roof garden

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Anche dal piccolo studio al piano superiore si gode di un affaccio privilegiato sul patio. Also the small office on the first floor enjoys an outstanding view over the patio.

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Un lungo corridoio cieco, enfatizzato dalle porte a scomparsa, separa le camere della zona notte da bagni e locali di servizio. Sul fondo, la luce zenitale dei lucernari del terrazzo conclude lo spazio. A long blind corridor emphasized by pop-out doors separates the rooms of the sleeping area from the bathrooms and closets. At the far end, the space is definitely concluded by the zenith lighting coming from the overhead skylights of the terrace.

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Sezione/Section

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1 - Pranzo / Cucina 2 - Cortile 3 - Vasca da bagno 4 - Terrazzo 5 - Tetto giardino

1 - Dining room / Kitchen 2 - Courtyard 3 - Bathtub 4 - Terrace 5 - Roof garden

Una vasca in cemento a filo pavimento ha un affaccio privilegiato sul cortile alberato. Un’ampia vetrata scorrevole trasforma la vasca da bagno in una piccola piscina immersa nella vegetazione. A cement bathtub flush with the floor enjoys a privileged view over the tree-lined courtyard. A large sliding window turns the bathtub into a small swimming pool immersed in the green.

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D’inverno gli alberi spogli svelano i materiali dell’architettura: la pietra blu di Liegi a rivestimento del cortile e della facciata nord, l’intonaco grigio delle facciate principali, i serramenti in alluminio nero. In winter, the materials of the architecture are revealed by the naked trees: the Liège bluestone covering the courtyard and the north façade, the grey plaster of the main façades and the black aluminum of the fixtures.

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Le finestre a tutta altezza del cortile e le grandi vetrate scorrevoli del patio contribuiscono a creare un rapporto di continuità tra interno ed esterno e a integrare lo spazio abitato con gli elementi vegetali.

The full-height windows of the courtyard and the large sliding “door-windows” of the patio help create a relationship of continuity between inside and outside and integrate the living space with green elements.

Il verde è stato utilizzato per un comfort percettivo, visivo ma anche termico. Gli alberi contribuiscono all’ombreggiamento estivo e nella stagione invernale, perdendo le foglie, lasciano entrare la luce naturale.

The purpose of the green is to ensure a perceptive comfort, as an endless source of visual and thermal comfort. Trees mean shadow in summer and light in winter through their bare branches.

Il basso fabbricato e il suo cortile sono stati trasformati in una “casa tra gli alberi” e in un vero e proprio giardino, per il piacere dei proprietari ma anche degli abitanti dei palazzi vicini.

The low building and its courtyard have been transformed into a “house among the trees” and, in addition, into a real garden, to the pleasure and satisfaction of the owners and the inhabitants of the nearby houses.

Alberto Rosso e Giulia Giammarco (per Studioata)

Alberto Rosso and Giulia Giammarco (for Studioata)


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Le doghe di diverso formato in pietra blu di Liegi rivestono la pavimentazione del cortile e la facciata della manica nord, nascondendo gli accessi ai vani tecnici. La stessa pavimentazione riveste la piattaforma del box auto interrato mimetizzandolo all’interno del cortile. Il pianale sotterraneo dell’impianto destinato al parcheggio si manifesta solo quando viene movimentato. Liège bluestone staves of different shapes are used for cladding the entire surface of the courtyard and the north façade, thus hiding the technical rooms access. The courtyard paving stone camouflages the undergroud rollaway car park. Only when the system is lifted, the car park platform is visible.

Sezione/Section 1 - Soggiorno 2 - Cortile 3 - Terrazzo 4 - Tetto giardino

1 - Living room 2 - Courtyard 3 - Terrace 4 - Roof garden

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Dal terrazzo dell’abitazione è evidente il contrasto tra il cortile alberato e il contesto cittadino. Looking down from the terrace, the contrast between the tree-lined courtyard with the city context really sticks out.

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Dal cortile, al terrazzo, al tetto giardino, il contesto cittadino si svela progressivamente. From the courtyard to the terrace, up to the roof garden, the city context unveils progressively.

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Premi/Awards “La casa tra gli alberi” vince il premio Architetture Rivelate 2013, istituito dall’OAT (Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino). “The house among the trees” wins the Architetture Rivelate 2013 award, that comes from the the OAT (Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino).

“La casa tra gli alberi” vince il secondo premio al Concorso Internazionale RI.U.SO, promosso dal CNA (Consiglio Nazionale degli Architetti), Legambiente e dall’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili). “The house among the trees” wins the second prize at the RI.U.SO International Competition, promoted by the CNA (Consiglio Nazionale degli Architetti), Legambiente and ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).

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Studioata Studioata lavora e ricerca nel campo delle Studioata works, experiments and researches in costruzioni, degli interni, del design di prodotto, the fields of architecture, design and graphics. della grafica e del web design. Studioata è un gruppo di 10 professionisti e architetti. Lo studio, fondato nel 2000, rappresenta la volontà dei propri soci di ampliare il proprio percorso formativo e culturale. Studioata è un ricettore di stimoli ed esperienze, un catalizzatore di energie, un emissore di impulsi.

Studioata is a group of ten young professionals and architects. Set up in 2000, Studioata represents the will of its members to widen their own educational and cultural process. Studioata is a receptacle of stimulations and experiences, a catalyst of energies, an emitter of impulses.

Alle esperienze professionali Studioata affianca iniziative culturali quali allestimento e organizzazione di mostre, realizzazione di video e conferenze, partecipazione a concorsi e convegni. Studioata è stato recentemente segnalato come uno dei più promettenti studi nel panorama italiano.

Professional experiences are combined with cultural initiatives such as the setting up and organization of exhibitions, preparation of videos and conferences, participation in architecture, graphics and design competitions and meetings. Studioata has recently been pointed out as one of the most promising studios in the Italians architectural scene.

Per Studioata lavorare è professionalità, curiosità, passione e divertimento.

To Studioata working means professionalism, curiosity, passion and fun.

Studioata è composto da: Graciliano Berrocal Hernández, Alessandro Cimenti, Andrea Coppola, Elena Di Palermo, Elisa Dompè, Daniele Druella, Gian Luca Forestiero, Giulia Giammarco, Romina Musso, Alberto Rosso.

Studioata is made by: Graciliano Berrocal Hernández, Alessandro Cimenti, Andrea Coppola, Elena Di Palermo, Elisa Dompè, Daniele Druella, Gian Luca Forestiero, Giulia Giammarco, Romina Musso, Alberto Rosso.

Studioata è in via Belfiore, 36 - 10125 Torino - Italia  tel. +39 011 6502346 - fax +39 011 19714269  www.studioata.com

Studioata is in via Belfiore, 36 - 10125 Torino - Italy  phone +39 011 6502346 - fax +39 011 19714269  www.studioata.com 55


Graciliano Berrocal Hernández (1977), architetto, si è formato a Madrid, Budapest e Torino e dal 2010 è associato di Studioata. Docente a contratto di Architectural Design Studio e Urban Design Studio presso l’University Studies Abroad Consortium (USAC), è anche tutore esterno all’Alta Scuola Politecnica (ASP). Ha condotto ricerche in Italia, Spagna e Canada (CCCA) sui temi dell’agopuntura urbana e della mutazione dello spazio pubblico. Ha curato il catalogo della mostra Madrid in progress. Developing Social Housing, organizzata in occasione del XXIII UIA World Congress. Graciliano Berrocal Hernández (1977), architect. Advanced schooling in Madrid, Budapest and Torino: partner of Studioata since 2010. Adjunct Professor in Architectural Design and Urban Design Studio at the University Studies Abroad Consortium (USAC), external tutor at Alta Scuola Politecnica (ASP). Researches conducted in Italy, Spain, Canada (CCCA) on urban acupuncture and public space transformation. Editor of the catalogue for the exhibition Madrid in progress. Developing Social Housing organized on occasion of the XXIII UIA World Congress. Alessandro Cimenti (1976), architetto, laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con un periodo di perfezionamento degli studi a Oulu, Finlandia, è tra i fondatori di Studioata di cui è oggi architetto associato. All’interno dello studio si occupa prevalentemente della partecipazione a concorsi di progettazione. Dà il suo contributo attivo in ambiente universitario e culturale attraverso lezioni, conferenze, corsi e workshop di architettura. Dal 2013 è consigliere dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino. Alessandro Cimenti (1976), architect, graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino, post-graduate specialization in Oulu, Finland. Founding partner and now associate architect of Studioata. Within Studioata he mainly deals with participation in design competitions. Works actively in the academic and cultural environment through lectures, conferences, courses and workshops on architecture. Since 2013, he has held the position of advisor of the OAT (Ordine degli Architetti della Provincia di Torino). Andrea Coppola (1974), studia Architettura al Politecnico di Torino. Dal 1994 si occupa di illustrazione e fumetto, e di ricerca nel campo della computer 56

grafica. Dal 2003 fa parte di Studioata, dove si occupa di grafica e design. Dal 2004 è docente a contratto presso l’Istituto Europeo di Design di Torino, dove insegna grafica 3D e tecniche di rappresentazione dell’architettura. Andrea Coppola (1974). He studies Architecture at the Polytechnic of Torino. Since 1994 he has been working as an illustrator and comics artist and researching computer graphic. Since 2003 he has been working with Studioata where is active as a graphic artist and designer. Since 2004 he has been Adjunct Professor at Istituto Europeo di Design (IED) of Torino. Elena Di Palermo (1973), architetto. Si laurea alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino dopo aver svolto periodi di studio all’estero e attività formative autonome, quali la partecipazione a concorsi ed eventi culturali legati all’architettura. Nel 2000 fonda Studioata, al cui interno svolge da allora l’attività professionale. È docente del corso di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso il Dipartimento di Interior Design dell’Istituto d’Arte Applicata e Design (IAAD) di Torino. Elena Di Palermo (1973), architect, graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino, after extended periods of study abroad and autonomous educational activities such as participation in competitions and cultural events based on architectural issues. In 2000 she founded Studioata where she has worked since then. She is currently a lecturer in the course of Science and Materials Technology at the Department of Interior Design, Institute of Applied Arts and Design (IAAD) Torino. Elisa Dompè (1974), architetto laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, svolge l’attività professionale all’interno di Studioata, di cui è architetto associato. Nel 2006 è visiting professor presso l’Università Europea P.U.S.A. di Aleppo (Siria). All’interno dello studio si occupa prevalentemente di progettazione e gestione dei processi di realizzazione di opere pubbliche. Elisa Dompè (1974), architect graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino, works with Studioata as an associate architect. In 2006 she was visiting professor at the European University P.U.S.A. in Aleppo (Syria). Within Studioata she mainly deals with design and process management for the realization of public works.


Daniele Druella (1974), architetto, studia Architettura al Politecnico di Torino e alla Bartlett School of Architecture a Londra. Dal 1997 al 2008 è editore e redattore della rivista «Label». Nel 2005 è visiting professor dell’Università Europea P.U.S.A. di Aleppo (Siria), di cui diviene nel 2006 direttore del Dipartimento di Interior Design. Nel 2010 è docente a contratto presso il Politecnico di Torino. Dal 2003 è socio di Studioata. Affianca all’attività di architetto quella di grafico e designer. Daniele Druella (1974), architect. He studied Architecture at the Polytechnic of Torino and at the Bartlett School of Architecture in London. From 1997 to 2008 he was editor and publisher of the «Label» magazine. In 2005 he was visiting professor at the European University P.U.S.A. in Aleppo (Syria) where in 2006 he was appointed Director of the Department of Interior Design. In 2010 he assumed the role of contract professor at the Polytechnic of Torino. He became partner of Studioata in 2003. In addition to his work as an architect, he is also active as a commercial artist and designer. Gian Luca Forestiero (1972), architetto, laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, è tra i fondatori di Studioata di cui è oggi architetto associato. La sua formazione accademica con indirizzo storico ha indirizzato la sua professionalità in ambito storico-artistico. Affianca all’attività professionale quella del management immobiliare. Gian Luca Forestiero (1972), architect, graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino. Founding partner and now associate architect of Studioata. His academic background with an historical specialization led him to concentrate on historical and artistic aspects. As well as carrying out his profession, Gianluca is also involved in estate management. Giulia Giammarco (1974), architetto, studia alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e alla ETSAM – Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid. Dal 2002 è socia di Studioata, al cui interno svolge l’attività professionale. Si occupa prevalentemente dello sviluppo creativo e progettuale di lavori privati, pubblici e di progetti di concorso, ottenendo, con Studioata, premi, segnalazioni e pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.

Giulia Giammarco (1974), architect. She studied Architecture at the Polytechnic of Torino and at the ETSA – Escuela Técnica Superior de Arquitectura in Madrid. In 2002 she became a partner of Studioata in which she normally pursues her profession, focusing on creativity and design development of public and private works, also developing competition projects aimed at obtaining, with Studioata, prizes, special distinctions and publications on national and international magazines and journals. Romina Musso (1975), architetto, dopo la laurea conseguita presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con una tesi sul recupero delle aree industriali dismesse e un periodo di studio presso l’università ETSAV di Barcellona, frequenta il master post-universitario “Il progetto dello spazio pubblico” presso l’istituto Celsius di Lucca. All’interno di Studioata, di cui è architetto associato, si occupa prevalentemente di progettazione e gestione dei processi di realizzazione di opere pubbliche. Romina Musso (1975), architect. After graduating from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino with a thesis on the recovery of dismissed industrial areas, followed by a period of study at ETSAV in Barcelona, she attended a post-graduate master at the Celsius Institute, Lucca. She is an associate architect of Studioata, where her main focus is the design and management of processes for the realization of public works. Alberto Rosso (1974), architetto e dottore di ricerca in Architettura e Progettazione Edilizia con una tesi sul ruolo dell’ombra nella composizione architettonica, è tra i fondatori di Studioata. Docente a contratto di Composizione Architettonica, ha svolto ricerche presso il Politecnico di Torino sulle trasformazioni industriali di grandi aree dismesse. Continua a svolgere attività didattica come assistente in diversi corsi di Progettazione Architettonica. Alberto Rosso (1974), architect and PhD in Architecture and Building Design, with a thesis on the role that shadows play in the architectural design. He is one of the founding partners of Studioata. Adjunct Professor of Architectural Composition, he has carried out research on the transformation of large dismissed industrial areas. He continues his didactic activity in various courses of Architectural Design. 57



Autori testi critici / Authors of the reviews Autori comitato scientifico / Scientific committee authors Gaia Caramellino. PhD e assegnista di ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica al Politecnico di Torino, è dal 2010 coordinatrice nazionale del progetto “Architetture per i ceti medi nell’Italia del boom”, finanziato dal MIUR. Le sue ricerche sulla storia dell’abitare nel Novecento hanno ottenuto numerosi finanziamenti internazionali e, nel 2011, è stata visiting scholar al Canadian Center for Architecture di Montreal. Tra le sue pubblicazioni: William Lescaze. Un architetto europeo nel New Deal, Angeli, 2010, e Storie di case. Abitare l’Italia del boom, Donzelli, 2013 (con F. De Pieri, B. Bonomo, F. Zanfi).

Gaia Caramellino. PhD and a lecturer in History of Architecture and City Planning at the Polytechnic of Torino, since 2010 has been national coordinator of the project “Architectures for the middle class in Italy, 1950s-1970s” financed by MIUR. Her research on the history of dwelling in the 20th century obtained international funding on numerous occasions. In 2010 she was visiting scholar at the Canadian Center for Architecture in Montreal. Among her publications: William Lescaze. Un architetto europeo nel New Deal, Angeli, 2010, and Storie di case. Abitare l’Italia del boom, Donzelli, 2013 (with F. De Pieri, B. Bonomo, F. Zanfi).

Luca Gibello. Laureato in Architettura e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica al Politecnico di Torino, dove ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica, mentre ora è titolare del modulo didattico “Architettura dei rifugi alpini” all’Università di Trento. Dal 2004 è caporedattore de «Il Giornale dell’Architettura». È autore di numerosi saggi, articoli e libri tra cui Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi (2011, tradotto in francese e tedesco).

Luca Gibello. Degree in Architecture and PhD in History of Architecture and Urban Planning at the Polytechnic of Torino, where he taught History of Contemporary Architecture and History of Architectural Writings. Now he teaches Alpine Huts Architecture at Trento University. Since 2004 he has been the chief editor of «Il Giornale dell’Architettura». He has written several texts and books. His latest book, Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi (2011), has been translated into French and German.

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Autori testi critici / Authors of the reviews Autori comitato scientifico / Scientific committee authors Davide Tommaso Ferrando è ricercatore e critico d’architettura, PhD in Architettura e Progettazione Edilizia presso il Politecnico di Torino e Master in Progettazione Architettonica Avanzata presso la ETSA di Madrid. È caporedattore del web-magazine «Zeroundicipiù» e presidente dell’omonima associazione culturale. Scrittore freelance su riviste d’architettura nazionali e internazionali, tra cui «Il Giornale dell’Architettura» e «Mark», ha pubblicato diversi articoli e libri.

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Davide Tommaso Ferrando is a researcher and architecture critic. PhD of Architecture and Construction Planning at the Polytechnic of Torino. Master degree in Advanced Architectural Design at ETSA, Madrid. Editor-in-chief of the «Zeroundicipiù» web-magazine and chairman of the Cultural Association of the same name. Freelance writer on international/national architecture magazines, amongst which «Il Giornale dell’Architettura» and «Mark», He has written and published several books and articles.

Beppe Giardino. Inizia a fotografare alla fine degli anni ottanta, utilizzando il mezzo fotografico come strumento di ricerca artistica, indagando sui luoghi come contenitori di memorie. Dopo la laurea in architettura, si dedica professionalmente alla fotografia, privilegiando tematiche legate all’architettura urbana e industriale. Parallelamente prosegue l’attività artistica concentrando l’attenzione sull’abitare esponendo in molte gallerie e istituzioni pubbliche e private. Ha partecipato a diverse campagne fotografiche per la Fondazione Italiana per la Fotografia mirate a documentare la città in trasformazione. Collabora attivamente con riviste e case editrici del settore.

Beppe Giardino. He starts taking pictures at the end of the 80s using photography as a tool for artistic investigation and inquiring places as memory-containers. At the end of his graduation in Architecture, photography becomes a full-time profession favoring issues concerning urban and industrial architecture. Simultaneously he pursues the artistic activity focusing on the “living spaces” and he exhibits in many art galleries and institutions, both private and public. He takes part in many photographical campaigns for the Italian Foundation of Photography with the aim of recording the city in transformation.Today he actively collaborates with many magazines and publishers of the architectural sector.


Autori testi critici / Authors of the reviews Autori comitato scientifico / Scientific committee authors Daniel Rincón de la Vega. Laureato in Architettura presso la ETSA (Escuela Técnica Superior de Arquitectura) di Siviglia (2003). Dottore in Architettura presso la Universidad de Sevilla (2010). Menzione Europea PhD. Secondo premio nella XXI edizione dei Premios Dragados PFC, ETSA, Siviglia. Membro del gruppo di ricerca “Proyecto y patrimonio” della ETSA di Siviglia. Direttore della rivista scientifica «Invita la casa» pubblicata dal Colegio de Arquitectos de Málaga. Curatore della guida Guía de arquitectura contemporánea de la provincia de Málaga (Colegio Oficial de Arquitectos de Málaga Daniel Rincón de la Vega).

Daniel Rincón de la Vega. Architect, Sevilla School of Architecture, 2003. PhD, European Mention, Sevilla University, 2010. Second prize, Final Project Dragados Prize, XXI edition. Member of the research group “Project and heritage”, Sevilla School of Architecture. Director of the journal «Invita la casa». Editor of the Málaga region contemporary architecture guide (Colegio Oficial de Arquitectos de Málaga Daniel Rincón de la Vega).

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Hanno lavorato al progetto / Members of the team Fresia Alluminio Via Reiss Romoli, 267 - 10148 Torino Tel. 011 2250211 Fax 011 2250290 www.fresialluminio.it

Fresia Alluminio è un’azienda italiana leader nella progettazione e commercializzazione di sistemi ecosostenibili per serramenti in alluminio ad alta efficienza energetica. Fresia Alluminio ha ottenuto la certificazione del contenuto di materiale di riciclo utilizzato nei propri prodotti, rendendoli, così, compliant con i protocolli di sostenibilità LEED® e ITACA. Certificazione avvalorata, a livello internazionale, dalla Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD®) che attesta gli impatti ambientali dei sistemi. Fresia Alluminio is a leading company in the design and distribution of eco-sustainable and energy-efficient systems for aluminum frames. Fresia Alluminio obtained certification relating to the recycled materials making up its products, thereby demonstrating compliance of the products with the LEED® and ITACA protocols on Sustainability. On an international scale, this Certification is further substantiated by the Environmental Product Declaration (EDP®) which testifies the environmental impact of systems. 63


Hanno lavorato al progetto / Members of the team CARMEC S.r.l. Via C. Colombo, 30 - 10090 Castiglione T.se (TO) Tel. 011 9818462 - 011 9810042 Info: commerciale@carmec.com www.carmec.com

Nell’arco di cinquant’anni CARMEC è diventata un punto di riferimento, in Italia e all’estero, per la progettazione e realizzazione di impianti meccanizzati per il parcheggio di auto. Tutti i modelli sono costruiti su misura per rispondere alle più svariate esigenze, in particolare in caso di ristrutturazioni di edifici con vincoli architettonici/urbanistici. Impianti certificati, made in Italy, progettati e realizzati presso la nostra sede. Over fifty years, CARMEC has become a point of reference in Italy and abroad in the design and manufacture of mechanized car parking systems. All models are tailor-made to fit the most diverse requirements, especially when restructuring works are to be carried out on buildings protected by architectural and/or town-planning constraints. Certified systems, made in Italy, are entirely designed and manufactured in our plant.

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Hanno lavorato al progetto / Members of the team Geom. Costantino Piergiorgio C.so Piemonte, 16 - 10099 San Mauro T.se (TO) Tel. 011 2734720 Fax 011 2734928 www.coipasrl.com

L’azienda CO.I.PA. nasce nel 1971 e vanta una grande esperienza nel campo delle pavimentazioni in calcestruzzo e in resina. Grazie al continuo lavoro di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti, CO.I.PA. offre soluzioni personalizzate in grado di rispondere alle esigenze di privati e aziende in ambito nazionale ed internazionale. CO.I.PA., founded in 1971, has gained a great deal of experience in concrete slabs and resin flooring. Thanks to continued research aimed at developing new technologies and innovative products, CO.I.PA. can provide customized solutions to national and international clients, even the most demanding private or business users.

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Hanno lavorato al progetto / Members of the team HARPO Group Via Torino, 34 - 34123 Trieste Tel. 040 3186611 Fax 040 3186666 www.harpogroup.it

Il gruppo HARPO, nato nel 1897, è costituito da tre divisioni: Sandtex - impermeabilizzazione, protezione murale, restauro e risanamento strutturale. Seic geotecnica - prodotti e soluzioni per l’ingegneria civile, geotecnica ed ambientale. Seic verdepensile - sistemi e tecnologie per le coperture a verde, in grado di soddisfare le diverse esigenze di posa ed utilizzo. HARPO Group was established in 1897. The group is made of three divisions: Sandtex - waterproofing, wall protection, restoration and structural consolidation. Seic geotecnica - products and solutions for civil, geotechnical, environmental engineering applications. Seic verdepensile - systems and technologies for green roofs to fit any kind of installation, laying and use.

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Hanno lavorato al progetto / Members of the team M&M arredamenti Via Graziadio Ascoli, 41/a - 10144 Torino Tel. 011 4732426 Fax 011 4376884 Info: mm.arredamenti@libero.it www.mm-arredamenti.it

Grazie alla sua esperienza trentennale, M&M arredamenti mette a disposizione del cliente le proprie competenze tecniche e produttive per realizzare anche i progetti più complessi. Produzione personalizzata, montaggio professionale ed assistenza garantita negli anni, fanno di quest’azienda un’eccellenza nel campo dell’arredamento sia privato sia pubblico. La produzione di M&M copre tutti i campi: negozi, bar, allestimento mostre, arredamento e mobili su misura e produzione di moquette architettoniche. M&M arredamenti, thanks to its thirty years’ experience, offers its clients high technical know-how and extensive production capacity at each stage of the project from planning to construction. Tailor-made production, specialist fitting, assistance guaranteed in the subsequent years make M&M a symbol of excellence in interior design and selected furnishings of both private and public apparatuses. M&M product range covers all areas: shops, bars, settlement of exhibitions, customized furnishings and furniture, production of prestigious fitted carpets, to meet every architectural requirement. 67


Giugno 2014 June 2014



“La casa tra gli alberi” di Studioata è un progetto che rielabora e sintetizza alcuni temi oggi cari agli architetti: il riuso di un basso fabbricato situato all’interno di una corte residenziale e il trapianto ideale di un brano di campagna all’interno di un pezzo di città, ricorrendo a un’architettura sobria ed elegante. “The house among the trees” by Studioata reworks and summarizes some of the themes currently closest to the architects: the reuse of a low building located in a residential courtyard and the ideal transplant of a piece of countryside in an urban fragment, through an architecture that is both discreet and elegant. Studioata è composto da: Studioata is made by: Graciliano Berrocal Hernández, Alessandro Cimenti, Andrea Coppola, Elena Di Palermo, Elisa Dompè, Daniele Druella, Gian Luca Forestiero, Giulia Giammarco, Romina Musso, Alberto Rosso

€ 10,00

Collana “Zoom” Approfondimenti monografici dedicati a singoli progetti di giovani studi di architettura italiani. Un nuovo modo di raccontare e approfondire realizzazioni di qualità. Fanno parte del comitato scientifico internazionale: Luca Gibello, Davide Tommaso Ferrando, Beppe Giardino, Daniel Rincón de la Vega, Alberto Rosso. “Zoom” series Monographic in-depth study of individual projects by young Italian architectural studios. A new way to narrate and enhance highquality achievements. Members of the International Scientific Committee include: Luca Gibello, Davide Tommaso Ferrando, Beppe Giardino, Daniel Rincón de la Vega, Alberto Rosso.


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