una finestra sulle Langhe un progetto di Studioata
a window on the Langhe a project by Studioata
collana “zoom” Approfondimenti monografici dedicati a singoli progetti di Studioata Monographic in-depth study dedicated to individual projects by Studioata La collana “Zoom” è un nuovo modo di raccontare e approfondire progetti di qualità realizzati da Studioata. Fanno parte del comitato scientifico internazionale: Luca Gibello (giornalista e critico), Davide Tommaso Ferrando (ricercatore e critico), Beppe Giardino (fotografo), Daniel Rincón de la Vega (architetto ed editore).
The “Zoom” series is a new way to narrate and enhance Studioata high-quality achievements. Members of the International Scientific Committee include: Luca Gibello (journalist and critic), Davide Tommaso Ferrando (researcher and critic), Beppe Giardino (photographer), Daniel Rincón de la Vega (architect and editor).
Progetto editoriale: Studioata Progetto grafico e impaginazione: Studioata Testi: Alberto Rosso e Giulia Giammarco per Studioata Foto: Beppe Giardino, Margherita Garavana e Studioata Traduzioni: Lucia Berruto
Project lead: Studioata Graphic design and layout: Studioata Texts by: Alberto Rosso and Giulia Giammarco for Studioata Photo: Beppe Giardino, Margherita Garavana and Studioata Translated by: Lucia Berruto
© 2018 - Studioata Via Belfiore, 36 - 10125 Torino - Italia Tel. 011 6502346 - Fax 011 19714269 www.studioata.com
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© Celid, luglio 2018 Via Carlo Alberto, 55 - 10123 Torino - Italia Tel. 011 0674847 www.celid.it
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ISBN: 978-88-6789-1368
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Stampa: Print on Web srl Via Napoli, 85 - 03036 Isola del Liri (FR) - Italia
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Si ringrazia SanMarco-Terreal Italia, da sempre impegnata a favore della ricerca progettuale e dell’architettura di qualità, per aver contribuito alla realizzazione di questo libro.
Our thanks to SanMarco-Terreal Italia, always committed to design research and quality architecture, for contributing to the realization of this book.
indice una presenza felice e discreta
di Luigi Prestinenza Puglisi
le coincidenze non esistono di Giulia Mura
contents 2 8
mattoni, what else?
Davide Desiderio dialoga con Govert Visser e Yvonne Koorengevel
“una finestra sulle Langhe”
di Giulia Giammarco e Alberto Rosso
studioata autori testi critici e autori comitato scientifico hanno lavorato al progetto
una presenza felice e discreta by Luigi Prestinenza Puglisi
le coincidenze non esistono by Giulia Mura
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mattoni, what else? 12
Davide Desiderio talks with Govert Visser and Yvonne Koorengevel
“una finestra sulle Langhe”
20 by Giulia Giammarco and Alberto Rosso 49 studioata authors of the reviews and 53 scientific committee authors 59 members of the team
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una presenza felice e discreta Un testo critico sul progetto “Una finestra sulle Langhe” a firma di Luigi Prestinenza Puglisi Critical text on the project “A window on the Langhe” by Luigi Prestinenza Puglisi Costruire una piccola casa è non meno impegnativo che realizzare un grande intervento. Quando si ha a che fare con diversi e rilevanti corpi edilizi, si può giocare a costruire relazioni tra questi, puntando a una coerenza interna che può far passare in secondo piano gli aspetti contestuali perché è il complesso stesso che ridisegna il paesaggio. Quando, invece, si ha a che fare con un edificio di dimensioni contenute, il ruolo che assume l’intor2
Building a small house is no less challenging than setting up a large building. When dealing with different large building elements, you are free to play with creating relations in between, while looking for internal cohesion, which could prevail over the contextual aspects due to the fact that what redraws the landscape is just the building itself. Indeed, if the matter at hand is a small house, the surroundings unquestionably play a key role
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no è particolarmente rilevante e occorre saperci dialogare con un approccio equilibrato e sofisticato. Il problema da risolvere diventa allora come trasformare la costruzione in una componente organica di un paesaggio già dato che sarebbe estremamente velleitario voler ridisegnare. Senza scomparire ma, nello stesso tempo, senza fare opera di aggressione.
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and you must know how to enter into a dialogue through a balanced and sophisticated approach. The challenge is how to transform the building into an organic element within the existing scenario keeping in mind that it would be unrealistic to redesign it. Without fading and without being aggressive.
Nel nostro caso siamo in un piccolo comune di 186 abitanti, Cigliè, in uno dei luoghi più belli d’Italia: le Langhe.
Coming to the case under examination, we are in Cigliè, a small town of 186 inhabitants, one of the most beautiful places of the Langhe.
I protagonisti della vicenda sono una coppia di coniugi olandesi, infatuati della campagna, e un gruppo di architetti, Studioata, composto da una decina di soci che progettano insieme dal 1997, quando erano giovani laureati al Politecnico di Torino. La loro strategia è operare da soli o in gruppi ad assetto variabile a seconda del tipo di incarico affrontato. Ciò
The protagonists of this story are a Dutch married couple, in love with architecture, and a group of architects of Studioata, an architecture studio composed of 10 partners who have been working together since 1997 when they were young architects graduated at the Politecnico di Torino. Their strategy consists in working one at a time or in a group, on a vari-
consente agilità nel trattare ogni tipo di incarichi e insieme una competenza articolata e multi-specialistica. Recentemente lo studio si è specializzato nella riqualificazione di immobili localizzati nei centri storici e in piccoli e anche piccolissimi interventi di recupero di manufatti rurali. Mostrando che anche con cubature ridotte è possibile realizzare spazi residenziali piacevoli e vitali che rendono possibile, in un’ottica contemporanea, il riavvicinamento dell’uomo al territorio. Un’operazione questa che, oltretutto, attiva processi virtuosi, contribuendo, per esempio, alla salvaguardia e alla valorizzazione di porzioni di suolo che oggi corrono il rischio di essere abbandonate. Le nuove residenze che si insediano in queste campagne, infatti, lungi dall’essere opere aggressive rispetto alla realtà territoriale, contribuiscono alla quotidiana manutenzione del suolo, delle strade, del regime delle
able composition, depending on the kind of project at hand. Their organizational capacity allows a high degree of flexibility in developing a variety of tasks, featuring wide-ranging and multi-layered competence. Recently, Studioata specialized in upgrading existing buildings located in historical areas, and also in carrying out minor works as needed (very small projects included) aimed at recovering old rural buildings. In doing so, they succeeded in demonstrating that even in a small space it is possible to realize very pleasant and vital residential areas. From a today’s perspective, that means resumption of harmonious relationship between the man and the territory, which in its turn activates virtuous processes leading for example to protection and enhancement of portions of land at risk of being abandoned. The new residences setting up in these rural areas, very far from being ag5
acque, alla conservazione dei terrazzamenti, e prevengono il rischio di incendi. L’immagine che Studioata ha proposto per questo intervento è insieme contestuale e innovativa. Contestuale nel senso che riprende la forma delle costruzioni rurali: un blocchetto con una falda inclinata. Innovativa perché pur conservando la forma tranquillizzante e tipica dei luoghi, gli architetti inseriscono alcuni accorgimenti non tradizionali. Il primo è la scelta di adoperare un unico materiale, il mattone, come rivestimento delle pareti e come materiale per il tetto. In questo modo l’oggetto acquista identità di volume e un aspetto fresco e astratto. È un accorgimento che viene oggi spesso utilizzato, anche in contesti simili, dai migliori architetti che costruiscono in contesti storicamente o naturalisticamente molto caratterizzati. A rendere però originale la scelta è la decisione di 6
gressive vis-à-vis the existing territorial realities, provide a valuable contribution to everyday maintenance of the land, roads and water systems, as well as the conservation of terraces and prevention against the risk of fires. The image presented by Studioata for this project communicates at the same time contemporaneousness and innovation, where contemporaneousness means that the project complies with the forms of the existing rural buildings: a small block with an inclined ledge, innovation means that some unusual elements have been introduced by the architects, always keeping in mind the ancient forms. The first one expresses the concept that only one type of material, the bricks, will be used in this project for both wall covering and for roof construction. By so doing, the work acquires identity of volume and a fresh, abstract
lavorare il volume articolandolo con un sistema secondario di segni: un taglio per lo scolo delle acque e i camini a forma di tronco di piramide. Anche per quanto riguarda il disegno delle bucature le mosse sono sofisticate: tre lati chiusi per dare all’oggetto la massima compattezza volumetrica e una grande apertura che permette a tutti gli ambienti della casa di affacciarsi sul paesaggio. In realtà a questa logica sfugge la seconda camera da letto che però trova luce su uno dei tre muri chiusi ricorrendo a una sistemazione a grigliato dei mattoni che non altera l’effetto di chiusura del prospetto e introduce un sotto tema chiaroscurale oltretutto radicato nella tradizione. Che il gioco sia fatto da mosse abilmente calibrate per effetto e semplicità lo dimostrano due dettagli della sistemazione esterna: la terrazza costruita da grandi tronchi in legno e la
look. This arrangement is often used today, with special regard to similar applications, by the best modern architects working on historical context or in areas highly characterized by naturalistic elements. However, the novelty of this choice lies in working on the volume by means of a secondary marking system: a cut for water drainage and chimneys n the form of a truncated pyramid. As regards the design of openings too, moves are quite sophisticated: three sides are closed to ensure maximum volumetric compactness and wide openings to make sure that all rooms in the house overlook the landscape. That logic, however, does not apply to the second bedroom which is lit up from one of the three closed walls through a grid in brickwork: this configuration, without disturbing the effect of closed prospect, creates a chiaroscuro effect echoing ancient traditions.
porta di ingresso. Quest’ultima è a mio avviso una delle invenzioni più felici dell’intervento. Si presenta, infatti, non come parte di una chiusura e di un muro di recinzione, che avrebbero segregato il lotto rispetto alla campagna circostante, ma come un segnale che indica con discrezione la presenza della casa: agli amici in visita o al postino che può individuare con facilità la cassetta postale. In perfetto accordo con il tema della casa che, come le buone piccole architettura, non si vergogna della sua presenza e quindi non scompare e, allo stesso tempo, non ha alcun bisogno di farsi notare a tutti i costi.
Two details in the external arrangement prove that the game is made of skillful wellcalibrated moves characterized by simplicity and effectiveness: the terrace built by large wooden trunks and the entrance door. To me, the entrance is one of the happiest inventions in this work, since it doesn’t look to be part of a closing system or incorporated into a wall fence (that would segregate the plot of land from the surrounding countryside), rather than that, this door appears to be a discrete signal indicating the presence of the house to visiting friends, or the mailbox to the mailman. In perfect agreement with the theme of the house, like all good little architectures, the little house is not ashamed of its presence therefore it does not disappear and, at the same time, it has no need to get noticed at all costs.
Luigi Prestinenza Puglisi
Luigi Prestinenza Puglisi
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le coincidenze non esistono Giulia Mura individua spunti inaspettati sul progetto Giulia Mura finds unexpected insights on the project In questo progetto c’è tanta Italia quanta Olanda. E una serie di fortunate coincidenze e sovrapposizioni. Rem Koolhaas, forse il più famoso olandese in circolazione oggi, quanto meno nel mondo dell’architettura, dopo anni di deliriuos cities ha recentemente affermato che il nuovo trend sarà quello di tornare a vivere in campagna, lontani dai centri urbani. Prima coincidenza: detto, fatto. I due committenti - una coppia di professionisti olandesi, di Rotterdam - sembra averlo interpretato alla lettera, 8
Both Italy and the Netherlands are equally contained in this project. It has to do with a number of fortunate coincidences and overlap. Rem Koolhaas, perhaps the most famous Dutch architect in this era, at least in the world of architecture, after years of delirious cities he recently said that the new trend is to return to live in the countryside, again, far from urban centers. Coincidence n° 1: said and done: it seems that the two contractors, a couple of Dutch professionals from Rotterdam, have taken this message to the let-
scegliendo l’Italia, e le Langhe, per metterlo in pratica. Seconda coincidenza. E ancora, la forma archetipica scelta per l’abitazione: anche questa di matrice incredibilmente dutch. L’altra grande practice olandese infatti, che si contende con OMA il primato di fama internazionale - gli MVRDV - si sono fatti le ossa realizzando moltissimi edifici residenziali che enfatizzassero proprio l’idea di “casa”, come può immaginarla chiunque, anche un bambino. Un’operazione linguistica tutt’altro che scontata, anzi, che gioca sugli stereotipi estetici, rielaborandone il senso in una chiave di astrazione contemporanea, grazie al gioco innovativo di colori, materiali, geometrie, rapporti e bucature. Così, una volta individuato un piccolo lotto a Cigliè ed aver scelto Studioata come incaricato per la progettazione, l’avventura ha avuto inizio. Frequenti viaggi, scambi di idee e grande fiducia reciproca, per meno di
ter. Their choice had fallen upon Italy and the Langhe, with a view of giving practical effect to the new trend. Coincidence n° 2: also the archetypal form chosen for the residence is incredibly Dutch. The other major Dutch practice, fighting with OMA for the international reputation is MVRDV who has formed their own expertise thanks to a large number of residential buildings emphasizing the concept of “home” as it could arise from everybody’s imagination even a little boy. Far from obvious, this is a linguistic operation that plays on aesthetic stereotypes and changes the sense of the latter with a key for interpretation based upon a modern-day form of abstraction. All thanks to new color effects, materials, diverse geometries, relationship and holes. Then, after having identified a small plot of land at Cigliè and having chosen Studioata as a partner in this project, the adventure has kicked off. Many trips, continued exchanges of 9
110 mq costruiti su di un terreno di 2000 mq totali. Il risultato di questo incontro creativo è una casa dal sapore accogliente, intimo, senza fronzoli, in linea con il gusto tipicamente olandese per il bello essenziale. Anche gli interni rispecchiano questa direzione: sono puliti, funzionali e senza orpelli. Come dire, c’è tutto quello che è necessario.
views and great mutual trust, aiming to construct 110 square meters of floor space on 2000 square meters of land. A creative encounter resulting in a warm, intimate, uncluttered house, in a typical Dutch style marked with essential beauty. The interior design reflects the same trend: pure, functional lines, no frills. Like say: all you need is here.
Forte di una collaborazione umana e professionale di lunga data e ormai specializzato in interventi puntuali e poetici, Studioata immagina la casa come un piccolo scrigno, dotato di un rapporto empatico, mimetico, con l’intorno. Un rifugio nel bosco quasi, sopra Mondovì e sopra le vigne, con uno sguardo privilegiato sull’arco alpino. Un volume strombato, adagiato in pendenza, realizzato con un rivestimento in soluzione continua, tetto e porte comprese, in mattoni (Terreal SanMarco). Un unico materiale che si fa insieme struttura, rivestimento e de-
In the spirit of a professional and human experiences acquired in the course of a longstanding collaboration, Studioata specializes in punctual and poetic interventions. Studioata tends to see the house as a precious jewel box offering an empathetic and mimetic atmosphere to the surroundings, Like a small shelter in the hills and the vineyards, just above Mondovì. A privileged glimpse on the Alpine arc. A splayed volume perched on a slope, continuous covering, roof and doors made of bricks (Terreal San Marco). Only one type of material is used for the structures, covering and
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corazione, esprimendo a pieno tutte le sue qualità potenziali. Ma soprattutto instaurando un dialogo rispettoso tra le parti, che, insieme allo studio intelligente delle tessiture di facciata, sono il vero plusvalore di questo progetto, pur di esigue dimensioni. Una semplicità apparente, complessa. Ci sono tagli, ci sono trafori, ci sono camini e lucernari a tronco di piramide. Ci sono trame, chiaroscuri e una grande, scenografica, apertura frontale, uno schermo full HD sulle montagne. La natura entra nella casa, la casa esce nella natura. Si parlano, si conoscono, si accettano vicendevolmente. Ecco perché per l’allestimento esterno Studioata non pensa un’invasiva terrazza panoramica, ma una gradonata in tronchi di legno, che, inquadrando porzioni di paesaggio, accompagni le sedute e lo sguardo degli ospiti grazie alla naturale orografia del lotto.
decoration, fully expressing its potential capacities. And most of all a dialogue is established between the parties which not only have carried out an intelligent study of the façade structures, but constitute the true added-value of this project, although small. An apparent, complex light appearance. There are cuts, perforations, chimneys and skylights in the form of a truncated pyramid, texture and chiaroscuro motifs to form a spectacular backdrop, front opening, a full HD screen viewing the mountains. The nature comes into the house. The house comes out of the nature. They talk to each other, they know each other, they accept each other. This is why the arrangement by Studioata does not take into consideration an invasive panoramic terrace, but instead a flight of steps made of log wood, opening onto portions of the landscape to embrace the seating arrangements and the glance of guests, thanks to the orography of this plot of land.
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mattoni, what else? Davide Desiderio dialoga con Govert Visser e Yvonne Koorengevel Davide Desiderio talks with Govert Visser and Yvonne Koorengevel Incontro intorno ad un tavolo tre dei protagonisti di questo progetto: Yvonne Koorengevel e Govert Visser, committenti olandesi e Davide Desiderio, che con la SanMarco-Terreal Italia ha aiutato Studioata a trovare la migliore soluzione materica possibile. Quello che ne è scaturito è stata una vivace conversazione, grazie alla quale approfondire alcuni aspetti del making of di questa abitazione. Un progetto piccolo, ma curato in ogni suo aspetto e cucito sui bisogni dei due proprietari, una vivace coppia di professionisti con le idee molto chiare. 12
Meeting around a table of the three protagonists of this project: Yvonne Koorengevel e Govert Visser, the Dutch contractors, and Davide Desiderio, the expert who together with SanMarcoTerreal Italia helped Studioata in choosing the most appropriate material. The meeting resulted in a very animated debate, which made it possible to evaluate in more depth some aspects of the making of. This small, but very accurate project, was specifically tailored to meet the needs of the two proprietors, a couple of smart and brilliant professionals with very definite ideas.
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Partiamo con una premessa: protagonista di questa casa è senza dubbio il laterizio, materiale antico, ma al tempo stesso moderno e capace di dare rinnovata espressività all’architettura. Quali caratteristiche possiamo oggi riscontrare in questo materiale? Davide: Il laterizio è un materiale solido, riconoscibile, affidabile, sicuro ed economico. Capace di raccontare - attualizzandoli - nuovi linguaggi dell’architettura contemporanea, in coerenza con le sue caratteristiche prestazionali. La terracotta è oggi più che mai in grado di dimostrare, meglio che in passato, la sua modernità, continuando a rispondere in maniera idonea non solo alle esigenze di un mercato che ne misura le performance di durata, eco-compatibilità, risparmio energetico, isolamento termico ed acustico, ma anche di aderenza al linguaggio architettonico attuale. La giusta 14
We should start from this premise: no doubt that brick is the real star of this house: it is by nature so ancient, yet so modern, capable of providing renewed expressivity to architecture. What properties can we see in this material, today? Davide: The brick is a solid, easily recognizable, reliable, safe and economic material, capable of talking new languages of the contemporary architecture, duly actualized and consistent with its performance requirements. Terracotta today is able to show its modernity, more than it has ever done in the past. Terracotta today not only continues to respond in a proper way to a market that wants to check and measure its lifetime, environmental standards, energy efficiency, as well as thermal and acoustic insulation parameters, but it also performs in compliance with current architectural language. That means a right mix of tra-
combinazione tra tradizione e innovazione, che coniughi il know how dell’esperienza a nuove forme espressive. Lo hanno ben compreso i committenti, olandesi e i progettisti, torinesi. Da Rotterdam alle Langhe: tutto merito dell’ottimo vino e delle nocciole?
dition and innovation resulting from the know-how of experience and new expressive forms. The contractors from Rotterdam, and the designers from Torino have well understood the sense of this concept. From Rotterdam to the Langhe: all of this thanks to a very nice wine and the hazelnuts?
Yvonne e Govert: (sorrisi) No, non si tratta solo del vino molto buono e delle nocciole. Le Langhe sono per noi un paesaggio incantevole, la base della cucina slow food e dell’arte. Merito della sua posizione centrale - tra Torino, Genova e le Alpi Marittime - e dell’amichevole atteggiamento da parte della gente verso noi “stranieri”. Come avete scelto - e perché Studioata come architetti da coinvolgere nel processo?
Yvonne e Govert: (smiles) Not really. All this does not only depend on the excellent quality of wine and hazelnuts. Langhe to us means enchanting landscape, cradle of slow food cooking and art. It’s all thanks to its central location between Torino, Genova and the Maritime Alps and also to the friendly approach of its people towards “foreigners”. How and why you chose Studioata as the local architects to be involved in the process?
Yvonne e Govert: Siamo pro-
Yvonne e Govert: We are pro-
fessionisti interessati alla sostenibilità e all’architettura. Pertanto abbiamo le nostre schede su Pinterest, e tra i progetti selezionati ce n’era uno sulla costa in Liguria. Ci siamo innamorati del design di “Tre Livelli”, nella sua semplicità e nella sua genialità. Quando abbiamo trovato il nostro appezzamento di terreno, ci siamo ricordati di questo progetto e dopo una breve indagine abbiamo scoperto che i designer erano gli architetti italiani Giulia Giammarco e Alberto Rosso di Studioata, a Torino. Dopo un’e-mail ci siamo incontrati rapidamente e siamo partiti. Esperienza a distanza vuol dire grande fiducia. Come è andata? Yvonne e Govert: Bene! Crediamo sia importante trovare le persone giuste con cui lavorare. Fin dall’inizio abbiamo avuto una chimica positiva con Studioata. È sempre una ricerca,
fessionals interested in sustainability and architecture. This is why our cards are on Pinterest and why one of the selected projects was located on the Ligurian coast. We fell in love with the “Tre Livelli”design for its being so simple and genius at the same time. When we bought out our plot of land, this project popped into our mind. After a brief research, we found out that the designers were the Italian architects Giulia Giammarco and Alberto Rosso of Studioata Torino. We met right after a mail. The kick-off was given immediately. Experience in the distance means great trust. How was it? Yvonne e Govert: That was good! We believe that finding the right people to work with is a sine-qua-non to success. We have just had a positive feeling with Studioata since the very beginning. Although research is a never ending issue, in most cir15
ma se hai trovato persone che ti danno questa sensazione, quasi sempre funziona per il meglio. Durante i primi incontri sapevamo di poterci fidare di loro per il nostro ambizioso progetto. La vostra è una piccola casa cannocchiale con viste privilegiate sul cielo e sull’intorno. Vi rispecchia a pieno? Ci ritrovate una certa idea di compostezza/rigore olandese? Yvonne e Govert: (si guardano, complici) Quando abbiamo visto il lotto per la prima volta sapevamo una cosa: la casa doveva avere una vista aperta verso questo splendido paesaggio. Abbiamo immaginato come potessero fondersi insieme il senso del design e del rigore italiano e olandese. In che modo? Non lo sapevamo. Ma la ricerca per l’edificio perfetto è stata un interessante processo compositivo elaborato con i progettisti. 16
cumstances everything is fine if you work with people that make you feel safe. At the time of our first meetings, we knew that our ambitious project was in good hands. Yours is a little house like a telescope with privileged views to the sky and all around. Is your way of being fully reflected in this home? Do you find in it a certain idea of the Dutch sense for composure and rigor? Yvonne e Govert: (they look at each other in a spirit of complicity) When we first saw the scenario, we understood one thing: the house had a clear view over this fantastic landscape. We figured how the Italian and Dutch sense of design might merge into each other. In what way? We didn’t’ know. Nevertheless, the search for a perfect building was a fascinating compositional exercise for the designers. -
Una volta trovata la forma, bisognava trovarci un adeguato rivestimento. Studioata si è affidato alla SanMarco-Terreal Italia per individuare la soluzione migliore, che rispondesse alle vostre specifiche necessità.
After having determined the form of the building, we had to find out what type of coverage would be the best. Studioata asked SanMarco-Terreal Italia for advice on the most appropriate solution allowing to meet your specific requirements.
Davide: Esatto! Il mattone scelto dagli architetti è della Linea EU_SIZE, nella colorazione TERRAE BESPOKE BLEND (ottenuta dalla miscelazione di 3 mattoni dalle tonalità differenti). La caratteristica principale di questi mattoni a pasta molle, oltre al formato, sono le nuances e stonalizzazioni particolari, che avvicinano gli edifici realizzati agli esiti formali delle architetture del nord Europa. Si tratta di un mattone che, grazie alle sue caratteristiche, una volta posato non richiede nessun trattamento superficiale, e ha una lunga durata nel tempo. È un mattone erede della tradizione antica, prodotto a stampo. Esattamente il mix che stavano cercando.
Davide: Yes, that’s right. The brick selected by the architects comes from Linea EU SIZE, TERRAE BESPOKE BLEND (obtained by mixing 3 bricks of different colors). The fundamental property of this softpaste brick, other than its shape, consists in a rich color palette and a variety of special shades allowing to bring the design of constructed buildings closer to the typical forms of Northern Europe’s architectures. Another notable property is that these bricks, after being laid, do not need any kind of surface treatment. Duration is very long. This is a molded brick, heir of an ancient technique: just the mix we were looking for.
“Bricks mon amour!” quindi: raccontateci meglio questa scelta
“Bricks mon amour” please, tell us something more about your choice
Yvonne e Govert: In quanto olandesi amiamo le vivaci case in mattoni, specialmente quando i loro pattern aggiungono valore al design. Durante il processo di progettazione Giulia e Alberto hanno colto il nostro amore per il design dei cosiddetti “mattoni viventi” usati nel museo “Insel Hombroich”, in Germania, hanno fatto un mix originale interpretando le case di montagna in pietra della zona di Aosta.
Yvonne e Govert: The fact of being Dutch makes us appreciate the lively little brick houses typical of our tradition, especially when the pattern leads to a high-level design. When the project was going on, our love for the design of the so-called “living bricks” used for the “Insel Hombroich”Museum in Germany, was noticed by Alberto and Giulia. The architects focused on a valuable interpretative mix including inspirations derived from the mountain homes made in stone, typical of the Aosta area.
DD: L’abitazione è interamente rivestita di mattoni; il laterizio è infatti stato utilizzato per i muri perimetrali e per le falde inclinate della copertura. Inoltre sul prospetto laterale la finestra della camera degli ospiti è rivestita con un frangisole in laterizio posato a “croce svizzera”.
Davide: The house is completely covered with bricks; as a matter of fact, bricks have also been used for the perimeter walls and the sloping flaps of the coverage. As regards the window of the guest room from the side view, 17
La scelta del mattone ha quindi costituito una soluzione in termini non solo statici e costruttivi, ma anche estetici: diventando “pelle” dell’architettura, risponde ad una precisa ricerca linguistica che punta ad ottenere particolari effetti di texture, vibrazione di luce e colore. Pur continuando a funzionare un tetto come tetto e una parete come parete, infatti, i materiali che costituiscono l’involucro sembrano avvolgere l’architettura indifferentemente rispetto ai piani inclinati, verticali od orizzontali, senza soluzione di continuità. Il risultato è un edificio contemporaneo, dotato di un’espressione molto forte. Grande importanza qui è data alle bucature, e quindi alla luce. Una finestra che si spalanca sulla valle, quattro binocoli che guardano il cielo, tagli e ricami di facciata. Yvonne e Govert: Il territorio ha un ruolo fondamentale 18
the coverage was realized with shading bricks laid in “Swiss cross”. The brick has not only constituted a solution in static and constructive terms, but also from an aesthetic point of view: in becoming the“skin” of architecture, it responds to a precise linguistic research aimed to achieving special texture effects combined with light and color vibrations, while continuing to be a brick doing what a brick must do, and a wall acting as a wall, etc. In fact, the materials forming part of the coverage seem to envelope the architecture, regardless of the inclined planes, either in the vertical or horizontal position, without interruption. The result is a highly expressive contemporary building. Great importance is given here to openings, in other words to light. A window which opens onto the valley, four binoculars looking at the sky, cuts and facade embroideries
in questo progetto e la casa risponde a questo paesaggio mozzafiato. L’edificio abbraccia il paesaggio come i mattoni ricamano i suggestivi camini. Una forte affermazione di se stessa, in grado di dare equilibrio all’intorno, un ambiente potente. Cosa amate di più di questa casa? Yvonne e Govert: Questa casa ha una forma architettonica insieme semplice e forte; è difficile dire ciò che amiamo di più. All’interno apprezziamo le soluzioni intelligenti che offrono spazio e il vivere con una vista travolgente sulla valle. All’esterno adoriamo i camini dalle forme eccentriche, il labirinto di mattoni davanti alla finestra della camera degli ospiti, la sua tranquillità. Ma ciò che abbiamo amato di più è il saper fare artigianale dei suoi designer, del costruttore e delle maestranze. La posa dei
Yvonne e Govert: The landscape plays a fundamental role in this project, and the house is in perfect harmony with such a breathtaking scenario. The building embraces the surroundings in the same way as the embroidered stones embrace the charming chimneys. A strong attestation of itself, providing balance to the surroundings in a powerful environment. What you love most in this house? Yvonne e Govert: the architectonic form of this house is simple and strong at the same time. It is hard to say what we love most in it. On the inside, we appreciate the intelligent solutions offering space and a unique unbelievable view over the valley. On the outside, we love the chimneys showing their eccentric shapes, the maze of bricks in front of the window of the guest room and the sense of peace and tranquility. Above all, however, we very much
mattoni, per esempio, è avvenuta in modo tradizionale, ci ha spiegato Davide Desiderio, utilizzando una malta a base di calce idraulica, le cui caratteristiche la rendono idonea all’allettamento di mattoni faccia a vista a pasta molle tipo a mano. Un processo ricco e divertente, siamo grati di aver lavorato insieme a loro. Per concludere, sapreste darmi 3 aggettivi per descriverla? Yvonne e Govert: Accogliente, Unica, Ideale. Insomma: nostra! (ridono) Davide: scrigno, aperto e, ovviamente, laterizio!!!
appreciated the craft skill of the designers, constructor and workers. Laying of bricks, for example, was performed in the traditional way, that’s what Davide Desiderio explained to us. He also said that a mortar based on hydraulic limes was used for this job, knowing that its properties lead to excellent results in the installation of exposed bricks, in soft paste hand-made type. We are talking about a process rich in tradition and enjoyable. It was really a pleasure working with them. In conclusion, can you find three adjectives to describe this Yvonne e Govert: Cozy, unique, ideal. In short: our home (all laugh). Davide: a chest (open, of course) and, it goes without saying, made in bricks.
Grazie!
Thanks a lot!
A cura di Giulia Mura
By Giulia Mura 19
Luogo / Project location: Cigliè (Cuneo) Tipologia / Typology: nuova costruzione / new building Committenza / Client: privata / private Cronologia / Date: 2014 - 2018 Superficie lotto / Plot size: mq 2000 Superficie costruita / Building size: mq 110
una finestra sulle Langhe
Diventare parte del paesaggio Become Part of the Landscape Strutture: Ing. Michele De Rossi Consulente per la sostenibilità ambientale: Ing. Davide Ambrosio Impresa di costruzioni: Aimo Costruzioni s.r.l. - Mondovì (CN) Rivestimento in paramano: Alberto Cavallera e Bruna Rittano - Morozzo (CN) Infissi: Automation Doors s.r.l. - Villanova Mondovì (CN) Opere in ferro: ESSE-CI Srl - Cercenasco (TO) Structures: Ing. Michele De Rossi Consultant for environmental sustainability: Ing. Davide Ambrosio Constructor: Aimo Costruzioni s.r.l. - Mondovì (CN) Facing bricks: prof. Alberto Cavallera Fixtures: Grimaldi Serramenti Iron works: ESSE-CI Srl - Cercenasco (TO)
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Il piccolo comune di Cigliè è un villaggio di poche case arroccato sulle colline Langarole tra Ceva e Carrù ed è il luogo scelto da una coppia di Rotterdam per trasferirsi alcuni mesi all’anno in Italia.
Castello di Cigliè
Il castello Medievale di Cigliè, le vigne, i noci, i noccioli e le viste mozzafiato su Mondovì e sull’intero arco alpino, sono alcuni degli elementi che hanno ispirato questa piccola architettura. I 110 mq costruiti, su un terreno in forte pendenza di circa 2000 mq, si articolano in una zona giorno, due camere da letto, due bagni, un vano tecnico e un lungo loggiato. Una casa per vacanze pensata per i proprietari e i loro ospiti, dove gli spazi sono stati volutamente ridotti al minimo.
Mondovì
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Avvicinandosi al lotto dalla strada a monte, il piccolo
The small town of Cigliè is a village of few houses perched on the hills of the Langhe, between Ceva and Carrù, chosen by a married couple from Rotterdam, to get a place in Italy where they could live some months of the year. The medieval castle of Cigliè, vineyards, nut and hazel trees, and the great views over Mondovì and the whole of the Alpine arc are some of the elements that inspired this small architecture. The house of 110 m2 built on a 2000 m2 steeply inclined slope consists of a living area, including two bedrooms, two bathrooms, one storage room, and a long portico. A holiday home specifically conceived for the proprietors and their guests, where the spaces have been voluntarily reduced to a minimum.
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Pianta piano terra / First-floor plan
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1 - Ingresso 2 - Soggiorno 3 - Pranzo 4 - Cucina 5 - Loggia 6 - Camera 7 - Bagno 8 - Vano tecnico 9 - Terrazza 1 - Entrance 2 - Living Room 3 - Dining room 4 - Kitchen 5 - Loggia 6 - Bedroom 7 - Toilet 8 - Technical room 9 - Terrace
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L’angolazione delle falde permette la corretta esposizione dei pannelli fotovoltaici e solari - termici. The inclination of roof pitches allows correct exposure of photovoltaic panels and solar heating collectors.
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Il basamento interrato è dedicato all’alloggiamento delle vasche di raccolta dell’acqua piovana finalizzata all’irrigazione dell’ampio giardino. The basement provides protective housing to the rainwater collection Inspection tanks used to irrigate the large garden area. Il lucernario favorisce la ventilazione naturale estiva e consente alla luce di illuminare gli spazi interni. The skylight activates natural ventilation in the summer, while allowing the natural light to stream inside and illuminate the internal spaces. La serranda di sicurezza in lamiera microforata diventa anche una schermatura solare per la grande finestra. Security shutters made from micro-perforated metal sheet also act as sun shading for the large window. 28
NOW h NOW h 110cm 150cm
Light Hot air
Fresh air
The security shutter is also a screen for the Sun
manufatto si percepisce come incastonato nel declivio della collina lasciando intatto il carattere del luogo. È visibile solo la copertura trattata come fosse una “quinta facciata” dell’edificio. Il volume chiuso su tre lati, a sud, inaspettatamente si apre verso Mondovì e le Alpi. Un’unica grande “finestra sulle Langhe”, 9mx3m di vetrate scorrevoli e l’ampio loggiato, attraversano tutto il cuore della casa e diventano uno straordinario palcoscenico di quotidianità. La piccola struttura architettonica è interamente rivestita in mattoni, 21500, abilmente posati in opera da un’impresa artigianale locale. Il rivestimento in laterizio è continuo, utilizzato su tutte le facciate e sulle falde inclinate della copertura. Sul prospetto laterale la finestra della camera degli ospiti è rivestita con un frangisole in laterizio posato a “croce
Coming close to the plot of land from the road upstream, the building appears in front of our eyes embedded in the slope of the hill, while the character of the place remains unchanged. Only the coverage is visible, as if it were a fifth facade of the building. The volume, closed on three sides, unexpectedly opens out to Mondovì and the Alps. One single large-size window over the Langhe, with 9m x 3m glass panels and a large portico, through the hearth of the house, become a magnificent stage for every day. The small architectural structure is fully covered with bricks, 21500, expertly installed by a qualified local bricklayer. A continuous brickwork covers each facade and the sloping pitches of the roof. On the side prospect, the window of the guest room is covered with shading bricks laid in “Swiss
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Il taglio orizzontale per lo scolo delle acque piovane, i camini e il lucernario troncopiramidali articolano e rompono la monoliticità del lato nord dell’edificio. The horizontal cutting for rainwater run-off, the chimneys and the skylight featuring a truncatedpyramid shape, harmonize and break the monolithic configuration of the building. 30
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I tronchi in legno massello della terrazza si appoggiano sul terreno inclinato su tutta la lunghezza della facciata: diventano l’accesso alla casa, un’ampia scalinata che dalla loggia conduce al giardino ed una grande platea da usare quotidianamente per guardare il paesaggio. The solid wood trunks of the terrace lay on the inclined ground over the entire length of the facade: they give access to the house, through a broad stairway connecting the loggia to the garden, and a spectacular open space from which the landscape can be admired at any time, every day. 32
svizzera” che lascia intravedere dall’interno il castello di Cigliè. Sul prospetto principale anche la porta d’accesso al vano tecnico è rivestita in mattoni. Sulla copertura, i camini ed il grande lucernario con le loro superfici inclinate in mattoni faccia a vista, si trasformano in piccole “folies” architettoniche che non vanno ad intaccare la monoliticità ma ridisegnano il profilo della costruzione e diventano parte dello skyline del luogo.
Cross” allowing a glimpse to the Castle of Cigliè from the inside of the house. On the main prospect, also the access door to the storage room is covered with bricks. The chimneys and the big skylight on the roof, with their inclined surfaces of exposed bricks, appear as architectural “folies” that do not affect the monolithic configuration of the building, but redesign its profile becoming a part of the skyline.
Un’ampia terrazza costruita da 35 grandi tronchi in legno massello completa la relazione tra lo spazio chiuso dell’edificio, la loggia e il giardino. Gli elementi lignei assemblati si appoggiano naturalmente sul terreno inclinato della collina e disegnano una sorta di grande scalinata che conduce al giardino.
A wide terrace built with 35 large solid wood trunks complete the relationship between the closed space of the building, the portico and the garden. The wooden elements resting in a natural way on the slope of the hill, create a sort of large staircase leading to the garden.
Un portale alto 3m in ferro verniciato è appoggiato sul confine stradale per definire l’ingresso alla proprietà e come
A painted iron portal 4 meters high located at the edge the road defines the entrance to the property and, as a work of land 33
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L’edificio si percepisce come incastonato sulla collina. La posa a “croce svizzera” sul prospetto ovest, garantisce aria e luce agli spazi interni senza alterare la continuità del rivestimento in mattoni: la casa ha un’unica grande finestra con affaccio sulle Langhe. The building may be perceived as being embedded in the hill Bricklaying in the form of a Swiss cross on the west side ensures the entry of air and light into the interior spaces without affecting the brickwork continuity. The house is fitted with one single large-size window overlooking the Langhe. 34
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un’opera di land art, inquadra le Langhe e la casa, ormai divenuta parte del paesaggio.
art, frames the Langhe and the house, which has now become part of the landscape.
La grande fortuna di questo progetto è stato l’incontro con l’impresa e gli artigiani locali che hanno permesso di realizzare quanto fino ad allora era stato solamente immaginato e disegnato sulla carta. Uomini duri, tutti d’un pezzo, per i quali lavorare sotto il sole d’agosto o al freddo pungente di novembre è un orgoglio e la cui parola vale più di mille contratti. Capaci di dedicarsi al cantiere ininterrottamente dalle sei del mattino fino alle otto di sera senza mai rinunciare alla loro ruvida gentilezza, rappresentano quella realtà locale con cui si vorrebbe poter lavorare sempre.
The great fortune of this project is due to the encounter with the enterprise and local artisans, thanks to whom it has been possible to realize what until then had only been imagined and drawn on paper. Strong and solid men, proud to work under the sun of August or in the freezing cold days of November. Men whose word is worth more than a thousand contracts, capable to work at the site from 6 in the morning until 8 at night, never giving up their good rugged courtesy. Men who are the image of local realities which we would always like to work with.
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L’edificio diventa parte del paesaggio: le “folies” architettoniche della copertura ricordano il profilo delle montagne che si intravedono sullo sfondo. The building becomes a part of the landscape: the architectural “folies” of the roof suggest the profile of the mountains appearing on the horizon.
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Il lotto non è delimitato da una recinzione, il portale di accesso alla casa in ferro nero è l’unico segno del limite di proprietà, diventa quasi un’opera di land art accessibile a tutti, un invito a guardare il paesaggio. The plot of land is not bounded by a fence; the access to the house through a black iron gateway is the only sign marking the property, almost a work of land art accessible to everyone, like an invitation to watch the scenario. 38
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Le ampie vetrate scorrevoli a tutta altezza attraversano il cuore della casa: il soggiorno, la zona pranzo, la cucina, la camera godono di un affaccio privilegiato sulle Langhe. La loggia e la terrazza, che degradano sul terreno, proiettano gli spazi domestici verso il giardino. Large sliding windows full height run through the hearth of the house: the living room as well as the dining room, the kitchen, and the bed room enjoy a unique view over the Langhe. The loggia and the terrace gently sloping in the ground, accompany the inside spaces towards the garden.
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Dal basso, l’edificio e il portale d’ingresso si percepiscono come timidamente appoggiati sulla collina. Looking from the bottom, the building and the entrance gateway seem to rest on the hill.
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I tronchi grezzi della terrazza, le pietre accatastate e il braciere esterno in ferro arrugginito sono le uniche tracce di antropizzazione del giardino. The raw trunks of the terrace, the staked stones and the outdoor rusty iron brazier are the only anthropization markers of the garden.
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Studioata Studioata lavora e ricerca nel campo delle costruzioni, degli interni, del design di prodotto, della grafica e del web design.
Studioata works, experiments and researches in the fields of architecture, design and graphics.
Studioata è un gruppo di 9 professionisti e architetti. Lo studio, fondato nel 2000, rappresenta la volontà dei propri soci di ampliare il proprio percorso formativo e culturale. Studioata è un ricettore di stimoli ed esperienze, un catalizzatore di energie, un emissore di impulsi.
Studioata is a group of nine young professionals and architects. Set up in 2000, Studioata represents the will of its members to widen their own educational and cultural process. Studioata is a receptacle of stimulations and experiences, a catalyst of energies, an emitter of impulses.
Alle esperienze professionali Studioata affianca iniziative culturali quali allestimento e organizzazione di mostre, realizzazione di video e conferenze, partecipazione a concorsi e convegni. Studioata è stato recentemente segnalato come uno dei più promettenti studi nel panorama italiano.
Professional experiences are combined with cultural initiatives such as the setting up and organization of exhibitions, preparation of videos and conferences, participation in architecture, graphics and design competitions and meetings. Studioata has recently been pointed out as one of the most promising studios in the Italians architectural scene.
Per Studioata lavorare è professionalità, curiosità, passione e divertimento.
To Studioata working means professionalism, curiosity, passion and fun.
Studioata è composto da: Graciliano Berrocal Hernández, Alessandro Cimenti, Andrea Coppola, Elisa Dompè, Daniele Druella, Gian Luca Forestiero, Giulia Giammarco, Romina Musso, Alberto Rosso.
Studioata is made by: Graciliano Berrocal Hernández, Alessandro Cimenti, Andrea Coppola, Elisa Dompè, Daniele Druella, Gian Luca Forestiero, Giulia Giammarco, Romina Musso, Alberto Rosso.
Studioata è in via Belfiore, 36 - 10125 Torino - Italia tel. +39 011 6502346 - fax +39 011 19714269 www.studioata.com
Studioata is in via Belfiore, 36 - 10125 Torino - Italy phone +39 011 6502346 - fax +39 011 19714269 www.studioata.com 49
Graciliano Berrocal Hernández, (1977) architetto, si è formato a Madrid, Budapest e Torino e dal 2010 è associato di Studioata. Docente a contratto di Architectural Design Studio e Urban Design Studio presso l’University Studies Abroad Consortium (USAC), tutore esterno all’Alta Scuola Politecnica (ASP). Ha condotto ricerche in Italia, Spagna, e Canada (CCCA) sui temi dell’agopuntura urbana e della mutazione dello spazio pubblico. Ha curato il catalogo della mostra Madrid in progress. Developing Social Housing, organizzata in occasione del XXIII UIA World Congress. Graciliano Berrocal Hernández, (1977) architect. Advanced schooling in Madrid, Budapest and Torino: Partner of Studioata since 2010. Contract professor in Architectural Design and Urban Design Studio at the University Studies Abroad Consortium (USAC), external tutor at Alta Scuola Politecnica (ASP). Successful searches conducted in Italy, Spain, Canada (CCCA) on urban acupuncture and public space transformation. Editor of the catalogue for the Madrid Exhibition in progress. Developing Social Housing organized on occasion of the XXIII UIA World Congress. Alessandro Cimenti, (1976) architetto, laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con un periodo di perfezionamento degli studi ad Oulu, FInlandia, è tra i fondatori di Studioata di cui è oggi architetto associato. All’interno dello studio si occupa prevalentemente della partecipazione a concorsi di progettazione. Dà il suo contributo attivo in ambiente universitario e culturale attraverso lezioni, conferenze e corsi e a workshop di architettura. Dal 2013 è consigliere dell’Ordine degli architetti della Provincia di Torino. Alessandro Cimenti, (1976) architect graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino, post-graduate specialization in Oulu, Finland. Founding partner and now associate architect of Studioata. Within Studioata he mainly deals with participation in design competitions. Works actively in the academic and cultural environments through lectures, conferences, courses and workshops on architecture. Since 2013, he has held the position of advisor of the Order of Architects, Province of Torino.
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Andrea Coppola (1974), studia Architettura al Politecnico di Torino. Dal 1994 si occupa di illustrazione e fumetto, e di ricerca nel campo della computer grafica. Dal 2003 fa parte di Studioata, dove si occupa di grafica e design. Dal 2004 è docente a contratto presso l’Istituto Europeo di Design di Torino, dove insegna grafica 3D e tecniche di rappresentazione dell’architettura. Andrea Coppola (1974). He studies Architecture at the Polytechnic of Torino. Since 1994 he has been working as an illustrator and comics artist and researching computer graphic. Since 2003 he has been working with Studioata where is active as a graphic artist and designer. Since 2004 he has been Adjunct Professor at Istituto Europeo di Design (IED) of Torino. Elisa Dompè, (1974) architetto laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, svolge l’attività professionale all’interno di Studioata, di cui è architetto associato. Nel 2006 è visiting professor presso l’Università Europea P.U.S.A. di Aleppo (Siria). All’interno dello studio si occupa prevalentemente di progettazione e gestione dei processi di realizzazione di opere pubbliche. Elisa Dompè, (1974) architect graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino, she works with Studioata as an associate architect. In 2006 was visiting professor at the European University P.U.S.A. Aleppo (Syria). Within Studioata she mainly deals with design and management of processes for the realization of public works. Daniele Druella, (1974) architetto, studia Architettura al Politecnico di Torino e alla Bartlett School of Architecture a Londra. Dal 1997 al 2008 è editore e redattore della rivista Label. Nel 2005 è visiting professor dell’Università Europea P.U.S.A. di Aleppo (Siria), di cui diviene nel 2006 direttore del dipartimento di interior design. Nel 2010 è docente a contratto presso il Politecnico di Torino. Dal 2003 è socio di Studioata. Affianca all’attività di architetto quella di grafico e designer.
Daniele Druella, (1974) architect. He studied architecture at the Polytechnic of Torino and at the Bartlett School of Architecture in London. From 1997 to 2008 was editor and publisher of Label magazine. In 2005 was visiting professor at the European University P.U.S.A. Aleppo (Syria) where in 2006 he was appointed Director of the Department of Interior Design. In 2010 assumed the role of contract professor at the Polytechnic of Torino. Became partner of Studioata in 2003. In addition to his work as an architect, he is also active as a graphic artist and designer. Gian Luca Forestiero, (1972) architetto, laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, è tra i fondatori di Studioata di cui è oggi architetto associato. La sua formazione accademica con indirizzo storico ha indirizzato la sua professionalità in ambito storico artistico. Affianca all’attività professionale quella del management immobiliare. Gian Luca Forestiero, (1972) architect graduated from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino. Founding partner and now associate architect of Studioata. His academic background with an historical address led him to concentrate on the historical and artistic environments. As well as carrying out his profession, Gianluca is also involved in property management. Giulia Giammarco, (1974) architetto, studia alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e alla ETSAM - Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid. Dal 2002 è socia di Studioata, al cui interno svolge l’attività professionale. Si occupa prevalentemente dello sviluppo creativo e progettuale di lavori privati, pubblici e progetti di concorso, ottenendo, con Studioata, premi, segnalazioni e pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. Giulia Giammarco, (1974) architect. She studied architecture at the Polytechnic of Torino and at the ETSAM -Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid. In 2002 she became a partner of Studioata in which she normally pursues her profession focusing on creativity and design development of public and private works, also developing competition projects aimed at obtaining, with Studioata, prizes, special distinctions and publications on national and international magazines and journals.
Romina Musso, (1975) architetto, dopo la laurea conseguita presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con una tesi sul recupero delle aree industriali dismesse e un periodo di studio presso l’università ETSAV di Barcellona, frequenta il master post-universitario “Il progetto dello Spazio Pubblico” presso l’istituto Celsius di Lucca. All’interno di Studioata, di cui è architetto associato, si occupa prevalentemente di progettazione e gestione dei processi di realizzazione di opere pubbliche. Romina Musso, (1975) architect. After graduating from the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Torino with a thesis on the recovery of dismissed industrial areas followed by a period of study at the ETSAV, Barcelona, she attended a Post-Graduated Master at the Celsius Institute, Lucca. She is an associate architect of Studioata, where her main focus is the design and management of processes for the realization of public works. Alberto Rosso, (1974) architetto e dottore di ricerca in Architettura e Progettazione edilizia con una tesi sul ruolo dell’ombra nella composizione architettonica, è tra i fondatori di Studioata. Docente a contratto di Composizione architettonica, ha svolto ricerche presso il Politecnico di Torino sulle trasformazioni industriali di grandi aree dismesse. Continua a svolgere attività didattica come assistente in diversi corsi di Progettazione architettonica. Alberto Rosso, (1974) architect and PhD in Architecture and Building Design, with a thesis on the role that shadows play in the architectural design. He is one of the founding partners of Studioata. Contract Professor of Architectural Composition, he has carried out research activities on the transformation of large dismissed industrial areas. He continues his didactic activity in various courses of Architectural Design.
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Autori testi critici / Authors of the reviews Luigi Prestinenza Puglisi Nato a Catania nel 1956 è un saggista, critico e storico dell’architettura italiano, tra i più attivi in circolazione. Impiegato all’INAIL, insegna Storia dell’architettura contemporanea, del design e dell’allestimento in varie Università. Sua l’invenzione di sfruttare le potenzialità del web inviando dal 2003 una presS/Tletter agli architetti italiani. Collabora con L’Arca, Abitare, Costruire, Domus, Il Progetto, Artribune, Op.cit., Compasses e molte altre, corrispondente italiano per A10, The Architects Newspaper e Monument. Ha scritto testi per RA/ RAI International, svolto ricerche per il CNR e curato mostre ed eventi. È stato promotore del “Premio Fondazione Renzo Piano” insieme alla FRP e all’AIAC, di cui è Presidente.
Luigi Prestinenza Puglisi Born in Catania in 1956. Essayst, critic and historian of the Italian architecture, he is one of the most active professionals in these matters, today. Formerly employed at INAIL, he teaches history of the contemporary architecture, design and setting at various Universities. It was his idea to exploit the potential of the web by sending a presS/T letter to the Italian Architects since year 2003. He cooperates with L’Arca, Abitare, Costruire, Domus, Il Progetto, Artribune, Op.cit., Compasses and many other specialist periodicals. Correspondent from Italy for A10, The Architects Newspaper and Monument, he wrote texts for RAI/ RAI International. He conducted research for CNR and took care of exhibitions and events. He was the promoter of “Premio Fondazione Renzo Piano” with FRP and AIAC, of which he is the President.
Giulia Mura Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/ Tfactory_AIAC e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente, con una forte propensione all’editoria e allo sviluppo di eventi e progetti culturali, da anni collabora come freelance per testate italiane e straniere. Autrice di libri, è tra i cofounder di Superficial, studio creativo di base a Roma che si occupa di ricerca e sviluppo di progetti incentrati su: comunicazione, immagine, architettura, design, cultura, eventi, branding.
Giulia Mura Architect specializing in museography and setting, Born in 1983, she has been working with Luigi Prestinenza Puglisi for years at his creative Laboratory PresS/Tfactory, AIAC and the Roman gallery Interno14. Assistant lecturer, curator and consultant with a high interest for publishing as well as events and cultural projects, she has been cooperating for years with Italian and foreign news media as a freelance. Author of books, she is one of the co-founders of Superficial, a creative studio based in Rome whose core business consists in research and development of projects focusing on communication, image, architecture, design, culture, events, branding.
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Autori testi critici / Authors of the reviews Davide Desiderio Modenese di origine, milanese di adozione si laurea in architettura a Venezia e dopo una esperienza come progettista in collaborazione con alcuni studi di architettura, nel 1998 comincia il suo percorso professionale in SanMarco Terreal arrivando a ricoprire attualmente il ruolo di Image & Communication Manager. Durante la sua carriera in SanMarco ha gestito i rapporti con i più grandi studi di architettura italiani tra cui Cino Zucchi, Giancarlo De Carlo, Renzo Piano e Gae Au-lenti. La sua figura professionale lo vede coinvolto anche nelle attività di Pubblic Affairs come conferenze, mostre e convegni. Direttamente legata a questa attività sono la responsabilità della comunicazione istituzionale, la gestione dell’ufficio stampa ed il sostegno alla didattica universitaria, invitato in diverse facoltà di architettura in Italia. 54
Davide Desiderio Born in Modena, Milanese of adoption, he degrees in architecture in Venice and he started a long experience as a designer in collaboration with several prestigious architecture studios. In 1998 he started his professional career in SanMarco Terreal, arriving to assume the role of Image & Communication Manager. During his career in SanMarco he has been responsible for the relations with the most relevant italian architects including Cino Zucchi, Giancarlo De Carlo, Renzo Piano and Gae Aulenti. He is also involved in Public Affairs activities such as conferences, exhibitions and meetings; directly linked to these activities, he is the person in charge of the brand communication, the press office management. Invited in many Italian architectural faculties, he supported several didactic activities.
Autori comitato scientifico / Scientific committee authors Beppe Giardino Inizia a fotografare alla fine degli anni ottanta, utilizzando il mezzo fotografico come strumento di ricerca artistica, indagando sui luoghi come contenitori di memorie. Dopo la laurea in architettura, si dedica professionalmente alla fotografia, privilegiando tematiche legate all’architettura urbana e industriale. Parallelamente prosegue l’attività artistica concentrando l’attenzione sull’abitare esponendo in molte gallerie e istituzioni pubbliche e private. Ha partecipato a diverse campagne fotografiche per la Fondazione Italiana per la Fotografia mirate a documentare la città in trasformazione. Collabora attivamente con riviste e case editrici del settore.
Beppe Giardino He starts taking pictures at the end of the 80s using photography as a tool for artistic investigation and inquiring places as memory-containers. At the end of his graduation in Architecture, photography becomes a full-time profession favoring issues concerning urban and industrial architecture. Simultaneously he pursues the artistic activity focusing on the “living spaces” and he exhibits in many art galleries and institutions, both private and public. He takes part in many photographical campaigns for the Italian Foundation of Photography with the aim of recording the city in transformation.Today he actively collaborates with many magazines and publishers of the architectural sector.
Luca Gibello Laureato in Architettura e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica al Politecnico di Torino, dove ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica, mentre ora è titolare del modulo didattico “Architettura dei rifugi alpini” all’Università di Trento. Dal 2004 è caporedattore de «Il Giornale dell’Architettura». È autore di numerosi saggi, articoli e libri tra cui Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi (2011, tradotto in francese e tedesco).
Luca Gibello Degree in Architecture and PhD in History of Architecture and Urban Planning at the Polytechnic of Torino, where he taught History of Contemporary Architecture and History of Architectural Writings. Now he teaches Alpine Huts Architecture at Trento University. Since 2004 he has been the chief editor of «Il Giornale dell’Architettura». He has written several texts and books. His latest book, Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi (2011), has been translated into French and German.
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Autori comitato scientifico / Scientific committee authors Davide Tommaso Ferrando È ricercatore e critico d’architettura, PhD in Architettura e Progettazione Edilizia presso il Politecnico di Torino e Master in Progettazione Architettonica Avanzata presso la ETSA di Madrid. È caporedattore del web-magazine «Zeroundicipiù» e presidente dell’omonima associazione culturale. Scrittore freelance su riviste d’architettura nazionali e internazionali, tra cui «Il Giornale dell’Architettura» e «Mark», ha pubblicato diversi articoli e libri.
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Davide Tommaso Ferrando Is a researcher and architecture critic. PhD of Architecture and Construction Planning at the Polytechnic of Torino. Master degree in Advanced Architectural Design at ETSA, Madrid. Editor-in-chief of the «Zeroundicipiù» web-magazine and chairman of the Cultural Association of the same name. Freelance writer on international/national architecture magazines, amongst which «Il Giornale dell’Architettura» and «Mark», He has written and published several books and articles.
Daniel Rincón de la Vega Laureato in Architettura presso la ETSA (Escuela Técnica Superior de Arquitectura) di Siviglia (2003). Dottore in Architettura presso la Universidad de Sevilla (2010). Menzione Europea PhD. Secondo premio nella XXI edizione dei Premios Dragados PFC, ETSA, Siviglia. Membro del gruppo di ricerca “Proyecto y patrimonio” della ETSA di Siviglia. Direttore della rivista scientifica «Invita la casa» pubblicata dal Colegio de Arquitectos de Málaga. Curatore della guida Guía de arquitectura contemporánea de la provincia de Málaga (Colegio Oficial de Arquitectos de Málaga Daniel Rincón de la Vega).
Daniel Rincón de la Vega Architect, Sevilla School of Architecture, 2003. PhD, European Mention, Sevilla University, 2010. Second prize, Final Project Dragados Prize, XXI edition. Member of the research group “Project and heritage”, Sevilla School of Architecture. Director of the journal «Invita la casa». Editor of the Málaga region contemporary architecture guide (Colegio Oficial de Arquitectos de Málaga Daniel Rincón de la Vega).
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Hanno lavorato al progetto / Members of the team Terreal Italia S.r.l. Strada alla Nuova Fornace - 15048 Valenza (AL) Tel. 0131 941739 Fax 0131 953376 Info: marketing@terreal.it www.sanmarco.it
Terreal Italia specializzata nella produzione di sistemi e soluzioni di involucro in terracotta si distingue sia nel seguire gli architetti contemporanei con produzioni particolari, su disegno, sperimentando finiture e colori, sia affiancando i professionisti negli interventi di restauro. L’azienda appartiene al gruppo multinazionale Terreal, leader mondiale nell’industria dei laterizi con stabilimenti in tutto il mondo. I prodotti in laterizio di Terreal SanMarco dalle tegole ai coppi, dai mattoni a pasta molle ai listelli, dai pavimenti in cotto agli elementi di architettura, dalle tavelle alle facciate ventilate, sono caratterizzati da elevatissimi standard prestazionali e da severi controlli di qualità e sono disponibili in una ampia gamma di forme, colori e finiture per l’architettura faccia a vista e per l’interior design. Terreal Italia specialises in the production of brick systems and solutions, and is distinctive both for its support of leading contemporary architects with specific bespoke products and experimental finishes and colours, and its services to professionals for restoration projects. The firm is part of the multinational Terreal, world leader in the brick sector with premises all over the world. Terreal Italia’s products - from roof tiles to bent tiles, soft mud bricks to slip bricks, terracotta flooring to architectural elements, slabs to ventilated facades - are characterised by extremely high performance standards and rigorous quality control, and are available in a wide range of shapes, colours and finishes. 59
Luglio 2018 July 2018
“Una finestra sulle Langhe” di Studioata è un progetto di nuova costruzione sulle colline Langarole: una piccola casa per vacanze, felice risultato di una collaborazione tra proprietari olandesi, architetti torinesi, amministrazione comunale ed artigiani locali. Un progetto in grado di fare riscoprire bellissime porzioni di territorio troppo spesso dimenticate. A “Window on the Langhe” by Studioata, focuses on the design of a new building on the Langhe hills, a little house for the holidays, happy result of the collaboration between the Dutch owners, Turin-based architects, municipal administrations and local artisans. A project leading to the rediscovery of beautiful portions of the territory, too often ignored. Studioata è composto da: Studioata is made by: Graciliano Berrocal Hernández, Alessandro Cimenti, Andrea Coppola, Elisa Dompè, Daniele Druella, Gian Luca Forestiero, Giulia Giammarco, Romina Musso, Alberto Rosso.
€ 10,00
Collana “Zoom” Approfondimenti monografici dedicati a singoli progetti di Studioata, un nuovo modo di raccontare e approfondire realizzazioni di qualità. Fanno parte del comitato scientifico internazionale: Luca Gibello, Davide Tommaso Ferrando, Beppe Giardino, Daniel Rincón de la Vega. “Zoom” series Monographic in-depth study of individual projects by Studioata, a new way to narrate and enhance high-quality achievements. Members of the International Scientific Committee include: Luca Gibello, Davide Tommaso Ferrando, Beppe Giardino, Daniel Rincón de la Vega.