30 agosto - 07 settembre 2014
33^ edizione
ArtFilmFestival Asol
ArtFilmF 33^ edizione
Festival rassegna cinematografica Le origini dell’ArtFilmFestival Asolo risalgono al 1973 quando, dalla felice intuizione di Flavia Paulon e dalla lungimiranza di un’amministrazione locale, nasceva ad Asolo il Festival Internazionale del Film sull’Arte e di Biografie d’Artista, destinato a diventare, sin dalla prima edizione, una delle rassegne più importanti al mondo del film sull’Arte. L’ArtFilmFestival Asolo è organizzato da ALA – Armonioso Labirinto Asolano, organizzazione no profit che si prefigge lo scopo d’intraprendere azioni tendenti alla cultura in generale, ed in particolare alla cultura cinematografica, sviluppando rapporti con organizzazioni locali e no. Il Festival riparte non senza difficoltà, ma con la certezza che Asolo meriti questo sforzo. 9 giorni di proiezioni, premi, mostre, incontri e rapporti internazionali fanno della meravigliosa cittadina asolana e del territorio che la circonda un unico grande palcoscenico. La 33^ edizione è dedicata alle scuole internazionali di cinema e al confrontoscambio tra giovani registi e maestri. Incontri, visite guidate da famosi registi ai più significativi luoghi culturali e storici del nostro territorio, dialoghi-confronti tra famosi Maestri e giovani registi: saranno il filo conduttore della 33^ edizione.
30 agosto - 07 settembre 2014
ArtFilmF 33^ edizione
Oltre 6000 film in rappresentanza di circa 100 nazioni, premi, mostre, incontri, performance e video-installazioni, tutto ciò è l’Art Film Festival Asolo, una delle più belle manifestazioni del nostro territorio ma anche un’occasione di incontro. L’uomo, infatti, è sempre stato alla ricerca della propria identità culturale attraverso la conoscenza dell’altro e di ciò che lo circonda ed il cinema è il mezzo più espressivo e potente per catturare la storia del mondo di oggi e di ieri, per esplorare mondi vicini e lontani e per rapportarsi con l’altro. Sarà dunque un inno di pura poesia visiva, un inno senza confini che, con orgoglio, partirà dal Veneto. E se l’ Art Film Festival Asolo è oramai parte della rete di eccellenze culturali del nostro territorio, è tutto merito delle persone coinvolte che, giorno dopo giorno, con passione e con orgoglio, hanno fatto di un festival un appuntamento irrinunciabile. Il mio grazie va, dunque, a tutti loro.
Luca Zaia Presidente della Regione del Veneto
Festival rassegna cinematografica Asolo, da sempre è una Città vivace, culturalmente vivace, ed è con sincera gratitudine che ringrazio, a nome mio personale e, dell’Amministrazione Provinciale che, mi onoro di rappresentare, il Ministero della Cultura della Federazione Russa, la Fondazione Culturale Russa, la Direzione dei programmi internazionali che, con la loro presenza, hanno permesso che, anche quest’anno il cinema sia di casa nella Città di Asolo, significando con questo la continuità del progetto cinema in Asolo, concorrendo con ciò, al consolidamento dell’internazionalità di Asolo, del suo territorio e di tutto il territorio della Provincia di Treviso. Con l’augurio più sentito per un vivo successo, invio i più vivi e cordiali saluti.
Dott. Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso
ArtFilmF 33^ edizione
L’Amministrazione di Asolo è lieta di ospitare nello splendido contesto del Castello di Caterina Cornaro e del Teatro Eleonora Duse questa nuova edizione del cinema sull’arte. La manifestazione che richiama le precedenti per una dovuta e coerente continuità con il Festival del Film sull’arte e di Biografie d’artista di Asolo (ALA) è divenuta una tradizione asolana che eleva il livello culturale della città e che è motivo di orgoglio soprattutto quest’anno per la speciale collaborazione con la scuola di cinema dell’Università federale di Goias, in Brasile, e con la Fondazione culturalе delle Repubbliche Russe e dell’Università VGIK di Mosca. L’evento, nel suo carattere internazionale, è ritenuto un’occasione di crescita sociale, di evasione, di approfondimento storico (particolare in questa edizione la rassegna cinematografica sulla Grande Guerra), un laboratorio di idee in costante contatto con l’attualità; la sua peculiarità è di trattare argomenti complessi come quelli dell’arte e di portarli al pubblico in modo diretto. Un applauso ad ALA, Armonioso Labirinto Asolano, organizzatore dell’evento, che, nonostante le difficoltà del momento, è convinto dell’importanza della cultura cinematografica e che sostiene iniziative originali e di qualità riguardanti l’arte in ogni sua forma d’espressione.
Mauro Migliorini Il sindaco di Asolo
Festival rassegna cinematografica Il 1973, segna la nascita dello storico festival del film sull’arte e di biografie d’artista di Asolo, la sua esistenza, se da un lato lungimirante e fortemente innovativa, dall’altro lato fortemente incompresa, noi ci auguriamo che lo storico festival asolano abbia a continuare nel solco dei suoi 41 anni di storia, ed abbia ad essere motore di ricerca e proiezione. Un sentito grazie alle istituzioni che partecipano alla 33ma edizione, in particolare Russe, Brasiliane e Italiane e, a tutti coloro i quali hanno a cuore il futuro di Asolo e del suo territorio. Al pubblico e agli ospiti il nostro caloroso benvenuto.
Attilio Zamperoni A.L.A. Armonioso Labirinto Asolano
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ocation 01
TEATRO ELEONORA DUSE
SALA PROIEZIONI / CENTRO INFORMAZIONI
PIAZZETTA ELEONORA DUSE - ASOLO
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TEATRO DEI RINNOVATI
SALA PROIEZIONI / CENTRO INFORMAZIONI VIA R. BROWNING, 177 - ASOLO
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EX FARMACIA ALL’ANGELO
MOSTRA PERSONALE CARLO RAMOUS
parking VIALE REGINA CORNARO- ASOLO
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PIAZZA BRUGNOLI
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AUTORIMESSA COMUNALE “CIPRESSINA”
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CA’ VESCOVO
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FORESTUZZO EX OSPEDALE ULSS 8
CENTRO STORICO – A PAGAMENTO / FESTIVI ZONA TRAFFICO LIMITATO
APERTA TUTTI I GIORNI – A PAGAMENTO / PARCHEGGIO COPERTO
LUNGO VIA BASSANESE – GRATUITO / SERVIZIO DI MINIBUS PER IL CENTRO STORICO
A PAGAMENTO LA DOMENICA E NEI GIORNI FESTIVI
sabato30 agosto
Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
ore 17,00 INAUGURAZIONE FESTIVAL ore 17,30 PREMIO ARTE E CULTURA
a Tatiana Shumova
ore 18,00 IL PRETE (POP)
Drammatico Regia di Vladimir Khotinenko, Russia, 2009, durata: 120’
ore 21,30 TRAVESSIA
Regia di Rosa Berardo, Brasile, durata: 19’
ore 22,00 METAMORFOSE
Vincitore del festival di Goias, Brasile, FICA. Premio Cora Coralina Regia di Sebastian Metz, Germania, durata: 84’
IN CONCORSO:
ore 23,30 DISEGNARE LA MODA-RENÉ GRUAU
Biografia d’artista Regia di Adolfo Conti, Italia, durata: 30’
domenica31 agosto Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
Ore 18,00 ANCORA UN ANNO (ESCHE ODIN GOD) Documentario Regia di Oksana Bychkova, Russia, 2014, durata: 107’
Ore 21,30 “O MENINO E O MUNDO”
Regia di Alé Abreu, Brasile, durata: 80’
IN CONCORSO:
Ore 23,00 MENPHIS TENNESSIE THE CITY THAT CHANGED THE WORLD
Film sull’arte Regia di Claus Brendnbrock e Pagonis Pagonakis, Germania, durata: 58’
Ore 24,00 SONNTAG 3
Film sull’arte Regia di Jochen Khun, Germania, durata: 14’
lunedì01 settembre
Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
ore 18,00 LA SETE
Drammatico Regia di Dmitrij Tjurin, Russia, 2013, durata: 102’
IN CONCORSO:
dalle ore 21,30 CARTOGRAPHIE 10-LE JARDIN DE COLOMBES
Film sull’arte Regia di Philippe Saire, Svizzera, durata: 7’57’’
UNVEILING SALOMÈ
Film sull’arte Regia di Nayo Titzin, Bulgaria, durata: 57’
ore 22,30 COLLEZIONARE IL PROPRIO TEMPO
Biografia Regia di Nadia Morghen e Teresa Giulia Sala, Italia, durata: 20’
ore 23,00 GUARDARE DENTRO PER VEDERE OLTRE IL CRISTO MORTO DEL MANTEGNA
Film sull’arte Regia di Francesco Meliciani, Italia, durata: 4’48’’
MEA CULPA
Film sull’arte Regia di Roberto Ellero e Luca Olivotto, Italia, durata: 3’54’’
martedì02 settembre Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
ore 18,00 LA FILOSOFIA DELLA VIA RAGIONEVOLE Documentario Regia di Serghey - Miroshnicenko, Russia, 2014, durata: 70’
ore 19,30 PROIEZIONE CORTOMETRAGGI STUDENTI DI CINEMA RUSSI
IN CONCORSO:
ore 21,30 GLI ANNI DELLE IMMAGINI PERDUTE
Biografia Regia di Adolfo Conti, Italia, durata: 57’
dalle ore 22,30 SEHEN WIR UNS NICHT IN DIESER WELT
Film sull’arte Regia di Daniel Hopfner, Germania, durata: 14’26’’
JOHN CAGE-JOURNEYS IN SOUND
Biografia Regia di Allan Miller e Paul Smaczny, Germania, durata: 61’
mercoledì03 settembre Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
ore 18,00 LA REGINA DELLE NEVI
Film d’animazione Regia di Maksim Sveshnikov, Vlad Barbe, Russia, 2012, durata: 80’
ore 19,30 LE STORIE DEL VECCHIO PIANOFORTE
Animazione, Idea, sceneggiatura, produzione di Irina Margolina
ANTONIO VIVALDI Regia di Oksana Cherkasova, Russia, 2007, durata: 13’
GEORGE GERSHWIN La storia della famiglia Gershwin narrata da Isaia Shmulevich Regia di Irina Margolina, Russia, 2012, durata: 13’
dalle ore 21,30 A INFANCIA DE ANINHA
Regia di Rosa Berardo, Brasile, durata: 10’
WIND
Regia di Robert Lobel, Brasile, durata: 3’49’’
IN CONCORSO:
ore 21,45 PIETRA PESANTE
Biografia Regia di Davide Gambino, Italia, durata: 52’
ore 22,45 SCOLPIRE IL TEMPO
Film sull’arte Regia di Leandro Picarella e Riccardo Cannella, Italia, durata: 11’
giovedì04 settembre
Teatro dei Rinnovati Centro storico di ASOLO
UMANITÀ-MEMORIE CINEMATOGRAFICHE DELLA GRANDE GUERRA A CURA DELLA CINETECA NAZIONALE
dalle ore 18,00 LA PRESA DI ZUARA. IL DOCUMENTO UFFICIALE DI UNA PAGINA DI STORIA Documentario Regia di Luca Comerio, 1912, muto, durata: 23’
MARIUTE
Regia di Eduardo Bencivenga, 1918, muto, durata: 28’
UMANITÀ
Restauro realizzato dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con l’Immagine Ritrovata di Bologna (2007) Regia di Elvira Giallanella, 1919, muto, durata: 39’
Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
ore 21,00 ESERCITO ITALIANO: PLOTONE NUOTATORI
Biografia Regia di Allan Miller e Paul Smaczny, Germania, durata: 61’
LE SCARPE AL SOLE
Regia di Marco Elter, 1935, durata: 100’
venerdì05 settembre
Teatro dei Rinnovati Centro storico di ASOLO
UMANITÀ-MEMORIE CINEMATOGRAFICHE DELLA GRANDE GUERRA A CURA DELLA CINETECA NAZIONALE
ore 18,00 ESERCITAZIONI DI TIRO AL CAMPO S. MAURIZIO Documentario Film Artistica Gloria, 1914, muto, durata: 11’
CAVALLERIA
Regia di Goffredo Alessandrini, 1937, durata: 84’
Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
ore 21,00 OMAGGIO ALLE TRUPPE REDUCI DALLA FRANCIA Documentario Caesar Film, 1919, muto, durata: 13’
IL CAIMANO DEL PIAVE
Regia di Giorgio Bianchi, 1951, durata: 94’
sabato06 settembre
Teatro dei Rinnovati Centro storico di ASOLO
UMANITÀ-MEMORIE CINEMATOGRAFICHE DELLA GRANDE GUERRA A CURA DELLA CINETECA NAZIONALE
ore 17,30 VOLO SU VIENNA
Documentario First National Italiana, 1912-1923, muto, durata: 7’
LA GRANDE GUERRA
Restauro realizzato dalla Cineteca Nazionale in collaborazione con Aurelio De Laurentis (2009) Regia di Mario Monicelli, 1959, durata: 138’
Teatro dei Rinnovati Centro storico di ASOLO
ore 21,00 RIEVOCAZIONE DELLA GRANDE GUERRA Documentario 1926, muto, durata: 9’
UOMINI CONTRO
Copia ristampata da reversal nell’ambito del progetto di restauro a cura di Cineteca Nazionale e Museo Nazionale del Cinema di Torino (2008) Regia di Francesco Rosi, 1970, durata: 101’
domenica07 settembre Teatro Eleonora Duse Centro storico di ASOLO
IN CONCORSO:
ore 17,00 COME TEX NESSUNO MAI
Film sull’arte Regia di Giancarlo Soldi, Italia, durata: 64’
ore 19,00 CHIUSURA FESTIVAL E PREMIAZIONE ore 21,30 PROIEZIONE FILM VINCITORI
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uria/jury La giuria di ArtFilmFestival Asolo viene costituita attraverso la selezione di vari protagonisti nel mondo del cinema, dell’arte e della cultura in generale. I giurati si incontrano nelle giornate iniziali del Festival per decidere i film vincitori.
LUCIANO ZACCARIA
Regista e sceneggiatore, cofondatore di Ipotesi Cinema, scuola di cinema coordinata da Ermanno Olmi nata a Bassano del Grappa nel 1982 . E’ stato anche programmista regista per il programma rai di arte e cultura “L’Aquilone”.
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ROSA BERARDO
Diploma post-laurea in Cinema presso l’Université du Québec à Montréal. Coordinatore di Studi Canadesi a UFG e responsabile per gli accordi internazionali AVF con la Francia e il Canada. Fotografa, regista di film e documentari con i quali partecipa a vari festival cinematografici nazionali e internazionali. Direttrice e fondatrice della scuola di cinema dell’università federal di Goias - Brasile.
PRATISHTHA SINGH
Professoressa di letteratura italiana all’Università di Delhi, India, Lei è una appassionata di lingue sia europee che indiane. Si occupa anche dell’insegnamento della storia del cinema a Delhi. Ha lavorato con la RAI per vari documentari in India. Pratishtha Singh collabora con la Feltrinelli per la traduzione di opere Indiane in Italiano e vice versa, oltre a fare traduzioni letterarie per varie pubblicazioni in giro per il mondo. Una che adora questo territorio e ritiene Asolo come una ‘seconda casa’.
uria/jury IVAN LIMA
Attore e direttore teatrale presso il Conservatorio Nazionale di Rio de Janeiro. Nel 1968 ha recitato in Gosto de Mel de Shelai Delaney, con il quale ha vinto il Premio della Rivelazione. Ivan Lima ha realizzato più di 500 spot televisivi, e continua come uno degli attori più conosciuti di Goiania. In questo momento, sta curando il suo nuovo spettacolo: Monologo per un attore.
MARIO GUDERZO
Critico d’arte, autore di importanti pubblicazioni, attuale direttore del Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno.
premi
i/prizes GRAN PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA IN CONCORSO
PREMIO ASOLO PER IL MIGLIORE FILM SULL’ARTE
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE BIOGRAFIA D’ARTISTA PREMIO GIAN FRANCESCO MALIPIERO PER LA MIGLIORE COLONNA SONORA ORIGINALE PREMIO ARTE E CULTURA Il Premio Arte e Cultura vuole riconoscere una personalità che con il suo operato sia intervenuta in modo significativo nel divulgare la cultura dell’arte o l’arte della cultura.
Arte e C
Cultura premio speciale
TATIANA SHUMOVA
Direttore della Direzione dei programmi internazionali Esponente emerita delle arti della Federazione Russa Vicepresidente onorario del Centro Studi sulle Arti della Russia presso l’Università Ca’Foscari Venezia Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana
Una donna russa che da anni si adopera con impegno e passione per incrementare gli scambi culturali tra la Russia e l’Italia. Una donna che si affianca alle altre grandi donne di Asolo: Caterina Cornaro, Freya Stark ed Eleonora Duse.
filminco
oncorso film contest
ArtFilmFestival Asolo quest’anno presenta due sezioni: Film sull’arte e Biografie d’artista. 14 film in concorso 3 dei quali realizzati dagli studenti del centro sperimentale di cinematografia nelle sedi di Lombardia e Sicilia.
biografi d
fia d’artista film contest
Per lavori di ricostruzione storica e interpretazione critica sulle biografie dei maggiori artisti internazionali. Prodotti d’arte che ripercorrono, secondo schemi e con linguaggi piÚ o meno convenzionali, dei percorsi di vita che hanno segnato lo scenario storico-artistico internazionale.
Pietra pesante Heavy Stone di Davide Gambino
Italia, durata: 55’ In una Sicilia sospesa tra sogno e realtà, popolata da pecore ed enormi sculture di pietra, un uomo sembra condurre una normale vita da pastore. In realtà Lorenzo Reina è un alchimista che fondendo Arte e natura crea un’originalissima miscela aliena. Il film, permeato da atmosfere oniriche e fantascientifiche è ambientato in scenari da western, e racconta la vita del pastore che diventa artista.
Disegnare la Moda René Gruau Italia, durata: 30’
di Adolfo Conti
Renè Gruau, il più raffinato illustratore di moda del 900. Alla scoperta del mondo di un artista, nato e cresciuto in una città della provincia italiana, che diventa protagonista della moda internazionale lavorando per tutte le più grandi e famose case di moda come Fath, Piguet, Balmain, Balenciaga, ma soprattutto per Christian DIOR, di cui è stato il vero grande amico. Per tanti Renato Zavagli è un nome che non dice nulla, ma un disegno di Renè Gruau lo riconoscono tutti.
John Cage Journey in Sound di Allan Miller e Paul Smaczny
Germania, durata: 61’ Un inventore del suono o un esploratore? Uno scrittore o un anarchico? Uno specialista in funghi o una performance artistica? Un maestro Zen o un cuoco? John Cage era tutte queste cose. Questo documentario di Allan Miller e Paul Smaczny rende omaggio al più affascinante compositore d’avanguardia americano. Girato in America, Germania e Giappone, Rari filmati d’archivio presentano brani di concerti e una serie di racconti brevi, con amici di Cage e artisti contemporanei delineando scherzosamente diversi aspetti di John Cage.
Collezionare il proprio tempo di Nadia Morghen e Teresa Giulia Sala
Italia, durata: 20’ La collezione iniziata dai coniugi Boschi verso la fine degli anni Venti e formata nel corso di quarant’anni nel vivo rapporto con gli artisti, resta una testimonianza diretta della vita culturale e artistica dell’epoca, spaziando dal Futurismo alla Metafisica, dagli esponenti di Corrente al Nuclearismo, allo Spazialismo, all’Informale.
Gli anni delle immagini perdute di Adolfo Conti
Italia, durata: 57’ Pochi giorni dopo la conclusione del Festival di Venezia del 1982, a cui aveva partecipato in veste di giurato, Valerio Zurlini consegnò al “Male” che da tempo lo tormentava il sigillo di una vita vissuta d’impeto, di cuore ma anche di passioni che ne avevano minato la salute. Zurlini sapeva che aveva poco da vivere e in quei giorni che precedettero la fine trovò la forza di portare a compimento un lungo e intenso testamento spirituale: Gli anni delle immagini perdute. Un caso più unico che raro di confessione totale e cruda di un’anima, un autoritratto struggente e spietato, una disamina lucida e dolorosa di un’Italia che cambia tradendo sè stessa.
films
sull’arte film contest
Per opere dedicate all’arte in tutte le sue forme. Questa categoria comprende un’enorme varietà di materiali dedicati alla cultura storico figurativa: dalle indagini su opere, mostre, città, luoghi d’arte, fino a prodotti incentrati su fatti di costume e curiosità. Svariati linguaggi differenti s’intrecciano, spaziando dal classico schema narrativo del documentario, attraverso la fiction più elaborata, per giungere ad un cinema sperimentale e specializzato.
Unveiling Salomè Svelare Salomè di Nayo Titzin
Bulgaria, durata: 57’ La diva bulgara Alex Penda e lo stilista francese Christian Lacroix si incontrano in uno degli spettacoli più provocatori ma anche più belli dell’opera Salomè all’inizio del 21 secolo. Svelare Salomè è un documentario che traccia il processo creativo della rivelazione del lato oscuro dell’animo umano. Il film di Nayo Titzin è nello stesso tempo un piacere estetico e una profonda esperienza emotiva provocata dall’incontro con la musica di Strauss.
Guardare dentro per vedere oltre Il Cristo morto
del Mantegna
di Francesco Meliciani Italia, durata: 4’48’’ Il video documenta l’esposizione dell’installazione “Guardare dentro per vedere oltre – Il Cristo morto del Mantegna” realizzata da Renato Meneghetti, a cura di Francesco Buranelli in Basilica di Santa Maria in Monte Santo (Chiesa degli artisti), piazza del popolo, Roma dal 22 marzo al 14 aprile 2012.
Cartographie 10 Le jardin des colombes di Philippe Saire
Svizzera, durata: 7’57’’ Un progetto creato dal famoso coreografo svizzero Philippe Saire. Carthographie 10 è ambientato nel centro storico di Losanna. tre ballerini, come in un “vaudeville”, si muovono con passione sulla musica di una fisarmonica francese. L’obiettivo è quello di cercare nuove vie per raffigurare i corpi sui paesaggi e la creazione di fresche identità per spazi urbani.
Mea Culpa di Roberto Ellero e Luca Olivotto
Italia, durata: 3’54’’
Giobatta Meneguzzo è in realtà conosciuto ed apprezzato collezionista d’arte moderna (il museo La Casabianca , Malo – Vicenza). L’arte è un dono di Dio. Ci sono tanti modi di avvicinarsi a Dio e l’arte può essere uno di questi. Ma un collezionista d’arte deve riconoscere la propria colpevolezza verso l’artista? L’investimento nelle opere d’arte tiene conto solo di fattori come valore, cultura ed estetica? E’ vero che il collezionismo non è sempre trasparente nelle logiche e nei meccanismi peculiari del sistema dell’arte ed è spesso speculativo? Ogni collezionista e ogni critico d’arte, come ogni curato, dovrebbero porsi la domanda: sono nel giusto e libero da ogni interesse personale? Se la risposta è sì, allora sono più vicino a Dio. Più vicino all’arte.
Memphis Tennessie The city that changed the world
di Claus Bredenbrock e Pagonis Pagonakis Germania, durata: 58’ Cos’hanno in comune Elvis Presley e BB King, Aretha Franklin e Tina Turner, Jerry Lee Lewis, Alex Chilton e Justin Timberlake? Giusto - erano entrambi nati e cresciuti dentro e intorno MEMPHIS, TENNESSEE o la loro carriera è cominciata a “ Crossroad of American music “ sulle rive del Mississippi. In Memphis, musicisti bianchi e neri hanno fatto musica insieme per molto tempo, nonostante i problemi derivanti dalla segregazione nel Sud e, in particolare, l’uccisione di Martin Luther King nell’aprile del 1968.
Sehen wir uns nicht in dieser welt di Daniel Hopfner
Germania, durata: 14’26’’ Costretto a lasciare la sua vecchia casa di Wolkenberg il signor L. si trova in una piccola stanza piena delle sue cose. La stanza si trova in un’edificio al centro di una vasta zona industriale. Pennacchi di fumo oscurano il cielo. Invece di controllare che ci siano tutti i suoi beni, il signor L. inizia ad esplorare il suo nuovo alloggio. La sua esplorazione diventa un pellegrinaggio attraverso un mondo che muore.
Come Tex nessuno mai di Giancarlo Soldi
Italia, durata: 62’ Il documentario è qualcosa di più di un semplice ritratto. Un appassionato racconto su Sergio Bonelli un editore illuminato, la storia di una casa editrice amata da tre generazioni, una saga familiare conflittuale, una serie di testimonianze che raccontano una passione, un’empatia, un afflato totale. Con Sergio Bonelli e le testimonianze di fedeli lettori come Bernardo Bertolucci, Michele de Lucchi, Luca Raffaelli, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cederna, l’entusiasmo di fan sfegatati come il critico Steve della casa o dell’imprenditore edile Maurizio Nicastro e infine con i ricordi di Milo Manara e del creatore di Dylan Dog l’invisibile Tiziano Sclavi, si raccontano motivazioni, sfaccettature, momenti di vita e di creazione del grande Tex che ancora negli ultimi anni ha dimostrato di essere assai vitale. Soprattutto il racconto di un uomo che si è fatto carico di una eredità pesante, che ha accudito, protetto, amato il fratello di carta creato dal padre e che ha costruito intorno a sé una factory creativa, un laboratorio di idee con l’aiuto di un gruppo di appassionati, tenendo ben saldo il timone della fantasia.
Sonntag 3 di Jochen Kuhn
Germania, durata: 14’ La terza parte di una serie su uscite domenicali. In SONNTAG 3, il protagonista ha un appuntamento al buio con il Cancelliere tedesco Angela Merkel.
Scolpire il tempo di Leandro Picarella e Riccardo Cannella
Italia, durata: 11’ Scolpire il Tempo racconta di un uomo e del suo percorso verso la consapevolezza dell’esistenza. Il protagonista si muove in un luogo in cui il tempo pare essersi fermato, ma quella che in apparenza si percepisce come rigidità, rivelerà al suo interno il soffio vitale. Nel tentativo di rendere immobile ciò che è stato disgregato dal tempo, l’uomo scopre il valore del mutamento: ciò che cambia è il riflesso di sé stesso, del suo trasformarsi, del suo nascere, crescere, morire e rinascere costantemente. Questo stato dell’anima lo condurrà all’accettazione della morte, non più percepita come fine della vita ma come principio di una nuova.
Grande In collaborazione con CSC - Centro sperimentale di cinematografia di Roma
Quando scoppia la prima guerra mondiale, il cinema ha appena vent’anni.
Si tratta di un’invenzione recente (1895), capace di conquistare immediatamente sia il ceto borghese che quello proletario e contadino. A differenza della stampa, infatti, le immagini proiettate sullo schermo avevano un significato semplice, erano immediatamente fruibili da tutti e inoltre si poteva accedere ai cinematografi a prezzi popolari. Non è dunque strano che la fiorente industria cinematografica, che nei primi anni del XX secolo era già stata in grado di produrre alcuni kolossal, considerasse la guerra un soggetto perfetto per i film. Tanto più che il cinema poteva essere anche un ottimo strumento per diffondere solidarietà e sostegno alla causa nazionale. Durante il conflitto, il cinema assume un orientamento più che altro propagandistico, con il fine di coinvolgere emotivamente la popolazione al dramma della guerra e di veicolare alcuni valori come l’eroismo e lo spirito di sacrificio alla patria, elementi che saranno fondamentali anche nella propaganda fascista. Il milite ignoto, con la sua vita fatta di rinunce private e di dolente rassegnazione alla crudeltà della vita di trincea, rimane radicato nell’immaginario collettivo ancora per molti anni. Nel secondo dopoguerra, il richiamo del cinema alla Grande Guerra assume spesso dei connotati più propriamente politici e sviluppa maggiormente le tematiche di stampo pacifista, con l’intento di sottolineare la brutalità della guerra nella sua inutile strage di vite umane. Questa selezione di film e di documenti conservati nell’archivio della Cineteca Nazionale vuole proporre una sorta di viaggio attraverso le memorie cinematografiche della Grande Guerra, testimoniando anche di come l’approccio al conflitto mondiale sia cambiato nel corso degli anni.
eGuerra rassegna cinematografica Se Mariute (1918) può essere preso ad esempio come classico film di propa-
ganda bellica e di difesa dei valori nazionali anche attraverso la denuncia della violenza subita dalle donne, è interessante notare come già in Umanità (1919) si pongano le basi per una visione pacifista e dolente che assume i toni di una favola morale. Il registro cambia totalmente nei film degli anni Trenta che presentiamo – Le scarpe al sole (1935) e Cavalleria (1937) – in cui le vicende umane e patriottiche, pur nell’asprezza delle condizioni di vita quotidiana dei soldati, servono a rafforzare l’ideologia fascista e il mito della dedizione assoluta alla Patria e al sacrificio di sé, ponendo la Grande Guerra come primo grande esempio di sforzo bellico che il regime replica con la guerra d’Africa e la creazione dell’Impero. A partire dal secondo dopoguerra, infine, assistiamo a una presa di coscienza sempre maggiore della tragedia che la Grande Guerra ha rappresentato per l’umanità, per lo spreco inutile di vite umane mandate al macello. Se nel film Il Caimano del Piave (1951) prevale un approccio documentario e neorealista al racconto, in La Grande Guerra (1959) e in Uomini contro (1970) si assiste alla definitiva demitizzazione del primo conflitto mondiale, contro ogni retorica storiografica e cinematografica. Ad arricchire ulteriormente questo percorso cinematografico sulla Grande Guerra, prima di ogni film viene presentato un documento realizzato negli anni intorno al primo conflitto mondiale, tra il 1912 e il 1926, esempio delle attualità tanto in voga all’epoca e dell’interesse del cinema delle origini per la riproduzione fotografica della realtà.
30 agosto - 07 settembre 2014
Mariute
di Eduardo Bencivenga
1918, muto, durata: 28’ «Facendo leva sull’enorme popolarità di Francesca Bertini, il film Mariute vuole essere un contributo alla propaganda bellica, portando sullo schermo un tema di drammatica attualità, quello della violenza alle donne nel Friuli occupato dalle truppe austro-tedesche dopo la ritirata di Caporetto. La Bertini in chiave ironica interpreta la parte di se stessa: una diva che vive lussuosamente nella sua villa di Roma, che si fa attendere per ore dalla troupe, che fa i capricci sul set. Ma quando un attore, reduce dalla prima linea, racconta delle atrocità subite dalla popolazione nelle terre invase, anche la frivola diva si commuove e nella notte ha un sogno in cui si immedesima in una di quelle vittime. E’ Mariute, una giovane contadina, madre di tre bambini, rimasta in Friuli, mentre il marito è al di là del Piave» (Carlo Gaberscek).
Umanità
di Elvira Giallanella
1919, muto, durata: 39’ Introdotto da una didascalia che lo presenta come un lavoro “umoristico-satiricoeducativo”, il film ha per protagonisti due fratellini, Tranquillino e Serenetta. Durante la notte i piccoli si alzano e mentre la bambina va a rubare nel vaso della marmellata, il maschietto si dedica alle sigarette di papà. Il fumo provoca a Tranquillino un sogno angoscioso: il mondo è stato distrutto da una terribile guerra e a lui tocca il compito di rifarlo. Le scene successive mostrano Tranquillino che ripercorre gli errori accumulatisi nella storia dell’umanità: ma anche scavando in profondità e addentrandosi negli strati più remoti della storia dell’umanità non riesce a trovare altro che armi e segni di conflitto. Umanità è l’unica regia di Elvira Giallanella. Le sole notizie che si hanno di lei riguardano la sua compartecipazione all’interno della Vera Film – casa di produzione cui si deve la realizzazione di uno dei primi film di ispirazione futurista, Mondo baldoria (1913), sconfessato da Marinetti – e la sua responsabilità nella creazione della Liana Film, la casa attraverso cui produce e realizza Umanità, film senza paragoni nella produzione coeva, tentativo singolare di una donna di testimoniare e trasmettere attraverso il cinema il proprio impegno contro la guerra.
RESTAURO REALIZZATO DALLA CINETECA NAZIONALE IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE ORLANDO PRESSO L’IMMAGINE RITROVATA DI BOLOGNA (2007)
Le scarpe al sole di Marco Elter
1935, durata: 100’ Un veterano della Guerra d’Africa, insieme a due giovani, di cui uno appena sposato, vengono chiamati alle armi per difendere i confini della patria. Saranno protagonisti di drammatici avvenimenti tra assalti, ritirate, vita di trincea. Il vecchio reduce della guerra africana, alla fine perirà da eroe, gli altri due torneranno, dopo la vittoriosa battaglia, alle loro case per raccontare i drammatici avvenimenti vissuti. Alla Mostra Cinematografica di Venezia del 1935 la pellicola viene premiata con la Coppa del Ministero della Propaganda per essere il film “eticamente più significativo”.
Cavalleria
di Goffredo Alessandrini
1937, durata: 84’ «Festival di Venezia, 1936. È l’anno in cui il regime si trasforma in impero […]. La Mostra del cinema diventa un’occasione mondana per far capire quanto il regime sia popolare e quanto la sua influenza sia radicata nel paese. Il Ministero per la Stampa e la Propaganda decide di istituire una coppa come premio per il film che meglio rappresenta i valori nazionali, e il film prescelto tra quelli in concorso risulterà essere Cavalleria di Goffredo Alessandrini, girato in esterni presso la Scuola di Cavalleria di Pinerolo (oltre a qualche scena nella caserma romana di Castro Pretorio). È il film che consacra come divo Amedeo Nazzari che rileva in una piccola parte il talento di una altrettanto sconosciuta Anna Magnani. […] Come comparse furono utilizzati molti ufficiali di Pinerolo e la memoria di quel film si è a lungo tramandata in quella città» (Steve Della Casa).
Il Caimano del Piave di Giorgio Bianchi
1951, durata: 94’ «Primo film italiano del secondo dopoguerra ambientato ai giorni della Grande Guerra […] pone in primo piano l’attività del controspionaggio italiano che, agendo nei territori occupati dagli austriaci, riesce a fornire ai comandi militari le informazioni necessarie per preparare la grande offensiva dell’ottobre del 1918, che porterà alla liberazione di Trento e Trieste e alla fine della guerra. Pellicola dallo stile melodrammatico e attraversata dall’inevitabile storia d’amore, è impreziosita però dall’utilizzo di brani di battaglie tratti da filmati originali dell’epoca e dalla scelta tutta neorealista di impiegare comparse non professioniste, reclutate tra i contadini delle zone dei combattimenti» (Stefano Cò).
La grande guerra di Mario Monicelli
1959, durata: 138’ «La grande guerra è, da un lato, il frutto della maturazione di uno dei più proficui artigiani che il cinema italiano abbia conosciuto dalla fine della guerra, Mario Monicelli; dall’altro, nasce dall’intraprendenza del produttore italiano di maggiori ambizioni dell’epoca, Dino De Laurentiis. Il film realizza la fusione, per certi versi insuperata, tra la critica di costume della commedia e una prospettiva di riflessione storica non edulcorata; quest’ultima si dimostra capace di affrontare il passato con la stessa lucidità e lo stesso anticonformismo con il quale il cinema seguiva l’evoluzione della società italiana contemporanea. Il carattere antiretorico del film non mancò di suscitare reazioni sulla stampa sin dalla fase delle riprese, ma il suo successo di pubblico contribuì più di qualsiasi saggio alla demitizzazione della storiografia patriottica e romantica che aveva da sempre occultato il massacro della Prima guerra mondiale, sotto l’oratoria dell’ardimento e del sacrificio» (Mario Sesti).
RESTAURO REALIZZATO DALLA CINETECA NAZIONALE IN COLLABORAZIONE CON AURELIO DE LAURENTIIS (2009)
Uomini contro di Francesco Rosi
1970, durata: 101’ «Uomini contromostra dunque una guerra di “morti di fame “ (i soldati Italiani) condotta contro altri “morti di fame” (i soldati austriaci, che s’intravedono appena, e solo nella loro funzione di combattenti destinati anch’essi al sacrificio); una guerra che altro non è se non una sequela di carneficine senza senso comune, in un paesaggio assurdo, dove si cade a migliaia per conquistare una posizione che sarà abbandonata dopo qualche ora. Solo in questi ultimissimi anni, dopo un silenzio quasi totale, cominciano a uscire nella saggistica storica italiana le cifre esatte e agghiaccianti degli autolesionismi volontari, delle decimazioni, delle denunce ai tribunali militari del tempo, dell’attività dei plotoni di esecuzione. Il mito della “grande guerra” comincia appena ora a sfaldarsi. E che un film come quello di Rosi, così energico a questo proposito, compaia appunto in questo momento, è già il segno della sua importanza civile, della sua estrema utilità per il nostro pubblico, avvezzo ad apprendere quella storia (anche se ricorda il numero dei morti e dei mutilati) in modo così lontano dalla sua tragica sostanza» (Ugo Casiraghi).
COPIA RISTAMPATA DA REVERSAL NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI RESTAURO A CURA DI CINETECA NAZIONALE E MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO (2008)
La presa di Zuara Il documento ufficiale di una pagina di storia di Luca Comerio
1912, muto, durata: 23’ La conquista italiana della città di Zuara, in Libia, durante la guerra Italo-Turca, viene narrata attraverso i suoi momenti salienti: lo sbarco sulla costa, l’avanzata dei soldati tra le dune, l’alzabandiera, la lunga marcia verso l’oasi nella quale si nasconde la città, l’occupazione e il rientro delle truppe vittoriose.
Esercito italiano: plotone nuotatori di cavalleria di Luca Comerio
1912, muto, durata: 15’ Esercitazioni della terza divisione di cavalleria, Plotone Nuotatori, tenutesi il 27 luglio 1912 al cospetto di S.A.R. il conte di Torino: discesa al Ticino, trasporto sulla riva piemontese a mezzo di barconi, passaggio del fiume a nuoto con i cavalli montati e bardati. La ripresa di questo stesso evento è attestata anche presso altri archivi italiani, in diverse versioni, con varianti di inquadrature, editing e lunghezza: è probabile che nella stessa occasione siano state eseguite riprese con diverse macchine da presa e siano stati poi realizzati diversi montaggi.
Esercitazioni di tiro al campo di S. Maurizio Film Artistica Gloria
1914, muto, durata: 11’ Esercitazioni militari di artiglieria presso il Campo Militare di S. Maurizio (San Maurizio Canavese, Torino), con prove di caricamento, puntamento e tiro con mortai e obici.
Omaggio alle truppe reduci dalla Francia Caesar Film
1919, muto, durata: 13’ Documentario che celebra il ritorno dei soldati italiani dal fronte francese, con sfilata e rivista a Torino, alla presenza della cittadinanza festante e di alte autorità civili e militari, tra cui il Sindaco di Torino, la principessa Laetitia di Savoia, la duchessa di Genova, il generale Sanna, comandante delle Brigate Sassari, il Generale Giardina, il Generale Albricci e il generale comandante il corpo d’artiglieria di Francia. Le immagini indugiano più di una volta su un uomo baffuto con la macchina da presa che potrebbe essere identificato con Luca Comerio all’opera, dal momento che lo stesso evento fu ripreso, in parallelo, dal regista e operatore milanese e uscì con il titolo Il saluto di Torino alle truppe italiane in Francia.
Volo su Vienna First National Italiana 1921-1923, muto, durata: 7’ Il documento mostra il raid aereo intrapreso il 9 agosto 1918 da Gabriele D’Annunzio al comando di undici aerei Ansaldo S.V.A., 87ª Squadriglia Aeroplani, detta la Serenissima, per lanciare volantini propagandistici su Vienna. Il film è un montaggio costituito da riprese dal vero, immagini fisse con i ritratti dei piloti e con il testo dei volantini (con firma autografa del poeta) e, infine, da inserti di fiction in cui la cittadinanza viennese accorre al lancio dei manifestini e un mendicante legge turbato un volantino. Queste immagini rappresentano la peculiarità di questa copia del film che, rispetto alla versione conservata alla Cineteca Italiana di Milano, oltre a questi “controcampi” di fiction, ha un montaggio leggermente diverso ed è colorata per imbibizione. Per quanto riguarda la datazione, si tratta di una realizzazione da collocare nei primi anni ’20, dopo la costituzione della filiale italiana della First National.
Rievocazione della grande guerra 1926, muto, durata: 9’ Raccolta non identificata, probabilmente incompleta, databile, sulla base degli eventi descritti, almeno al 1926. I brani inclusi sono in parte tratti da documentari prodotti dalla Sezione Cinematografica del Regio Esercito e mostrano immagini trionfanti delle due città redente, Trento e Trieste, la cui conquista permise di espandere i confini della nazione (brani rispettivamente presi da Ingresso degli Italiani a Trento e da Primo saluto di Trieste liberata al suo Re, entrambi del 1918). L’altro evento descritto è l’inaugurazione, avvenuta il 29 agosto 1926, del monumentale Ossario del Pasubio, montagna al confine tra Veneto e Trentino, teatro di combattimenti tra i più sanguinosi del conflitto. La cerimonia avviene alla presenza del Re e delle autorità militari e civili, tra le quali spicca la figura del maresciallo Pecori-Giraldi, che pronuncia il discorso inaugurale con cui invita il sovrano ad aprire il l’Ossario, “sacro tempio” della fede italica, al culto dei secoli. Si tratta probabilmente delle uniche immagini di questo evento, che invece è ampiamente descritto nei giornali dell’epoca. La raccolta termina con l’immagine di un anziano eroe garibaldino davanti a una lapide commemorativa del vecchio confine con l’Austria, dedicata a un patriota locale che combatté gli Austriaci nel 1848.
B
Grandi Registi
Brasiliani rassegna cinematografica
ArtFilmFestival Asolo ospita una rappresentanza di affermati registi e attori brasiliani che presenteranno i loro film oltre ad alcuni rappresentanti della scuola di cinema brasiliana dell’università di Goias, città insignita dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
30 agosto - 07 settembre 2014
O menino e o mundo di Alé Abreu
Brasile, durata: 80’ E’ un film per, ma non solo, bambini. C’è il giocoso, l’ingenuo e il divertente che parlerà direttamente ai bambini. Ma è anche un film politico perché il percorso del protagonista passa attraverso le varie fasi che il capitalismo ha conosciuto nel corso dei secoli. Una famiglia vive in una piccola fattoria dove producono per il loro consumo. Il padre, la madre e il bambino vivono una vita semplice ma piena di affetti e di musica.
Metamorfose di Sebastian Metz
Germania, durata: 84’ Questo film ha ricevuto il premio più atteso al festival di Goias, FICA (festival internacional de cinema e video ambiental), il trofeo Cora Coralina. Il film è ambientato nel mezzo del nulla, negli Urali meridionali e racconta la storia di uno dei luoghi più contaminati dalla radioattività del pianeta.
e
Travessia di Rosa Berardo
Brasile, durata: 19’ Tratto dal racconto “La morte del Padre” (Antonio Salles Filho). Parla di una famiglia all’interno di Goiás, nel 1940.
A infancia de Aninha di Rosa Berardo
Brasile, durata: 10’ La storia della poetessa Cora Coralina, la sua infanzia nella città di Goiàs, antica capitale dello stato e le difficoltà che dovette affrontare. Le poesie di Cora portano questo messaggio: superare il dolore attraverso la poesia.
Wind
di Robert Lobel
Brasile, durata: 3’49’’ Un corto d’animazione che ha già conquistato 18 premi cinematografici in giro per il mondo, racconta, a modo suo, come nasce il vento.
Grandi Reg
Russi
gisti
rassegna cinematografica
La Russia, patria di Andrej Tarkovskij vincitore del Gran Premio Asolo nella prima edizione, sarĂ presente con film di affermati autori russi e studenti di cinema del VGIK in cooperazione con la Fondazione per le Iniziative Culturali delle Repubbliche Russe.
30 agosto - 07 settembre 2014
Il Prete
(Pop)di Vladimir Khotinenko Russia, 2009, durata: 120’ Protagonista della pellicola è padre Aleksandr, che compie con semplicità il proprio servizio, prestando assistenza alla gente non solo con la parola, ma anche con i fatti. In questo suo compito di sostegno ai disperati si ritrova davanti ad un’ardua scelta morale. Costretto a fare i conti con il regime nazista, ma fedele alla propria patria, egli fino alla fine rimane fedele alla sua vocazione di sacerdote e non abbandona a nessun costo i suoi fedeli. La missione subisce una svolta drammatica che rende il protagonista ostaggio della tragica storia del XX secolo.
Ancora un anno (Esche odin god) di Oksana Bychkova
Russia, 2014, durata: 107’ Egor e Zhenja vivono in affitto in pochi metri quadri in un casermone di un quartiere dormitorio di Mosca. Sono giovani, si amano teneramente. Zhenja è da poco stata assunta in una rivista online di orientamento trendy ed è letteralmente entusiasta del suo nuovo lavoro. Egor è un ragazzo privo di ambizioni: la notte lavora come «taxi driver», il giorno lo passa a letto a poltrire. È geloso di Zhenja, delle sue nuove frequentazioni nel giro dei vernissage alla moda, dei locali frequentati dalla next generation moscovita, soprattutto è geloso di un collega della ragazza. Di giorno in giorno la tensione tra la giovane coppia cresce, si alzano i toni del conflitto, si inaspriscono i rapporti fino all’ennesimo litigio, al termine del quale i protagonisti decidono di separare i loro destini.
La sete
di Dmitrij Tjurin
Russia, 2013, durata: 102’ Kostja, artista di talento, torna dalla Cecenia con il viso ustionato e con un senso di rancore nei confronti della vita. Si rinchiude in sé stesso, parla poco e disegna cupi ritratti alla maniera di Goya. Un giorno un suo amico, conosciuto al fronte, scompare senza lasciare tracce. Costui gli aveva salvato la vita durante un’operazione di combattimento. Kostja parte per cercarlo con due compagni. Così, spinto dalle circostanze, egli inizia a uscire dalla spirale in cui si trova e prova a vedere il mondo con occhi diversi.
La filosofia della via ragionevole di S. Miroshnichenko, S. Мuzycenко, D. Sеmibratоv, V.Тimоscеnко Russia, 2014, durata: 70’
Si racconta la vita di alcune persone le cui mani hanno dato un contributo enorme. Specialisti per le colate di ghiaccio, costruzione di medaglie olimpiche, costruttori, ingegneri, guardie di frontiera, metallurgici, medici, volontari, tutti parlano di come costruire i Giochi Olimpici di Sochi. Assieme ad un’intervista esclusiva con il presidente Vladimirovich Putin durante il suo soggiorno nella città di Sochi. La cronaca della creazione di un grande evento, Il desiderio di unire tutte le genti.
Storie del vecchio Pianoforte
(Skazki starogo pianino) Idea, sceneggiatura, regia, produzione di Irina Margolina
G
Antonio Vivaldi di Oksana Cherkasova
Russia, Belarus, 2007, durata: 13’ La vita di Antonio Vivaldi è legata alla città del carnevale, Venezia. In accordo con il paesaggio veneziano, il film è realizzato con la tecnica della grafica su
George Gershwin carta argentata che conferisce la sensazione di una costante presenza dell’acqua e dei suoi riflessi.
La storia della famiglia Gershwin narrata da Isaia shmulevich di Irina Margolina
Russia, Belarus, 2012, durata: 13’ Grazie alla voce narrante di un bambino, il mondo delle note jazz di Gershwin diventa di più facile comprensione.
La Regina delle nevi
di Маksim Sveshnikov, Vlad Barbe Russia, 2012, durata: 80’ Ne suo desiderio di creare un Mondo nuovo, un mondo freddo e puramente pratico, dove la nitidezza delle linee è chiamata a sostituire l’emozione e il vento del Nord a raffreddare le anime umane, la Regina delle nevi si sbarazza di tutti i rappresentanti delle professioni artistiche. Alla piccola e coraggiosa Gerda che parte per un viaggio pericoloso per salvare il fratello Kay toccherà di combattere quel mondo freddo della Regina delle nevi. Nel superare tutte le difficoltà e gli ostacoli sul cammino verso l’obbiettivo Gerda trova non solo la famiglia ma anche la fiducia in se stessa e l’appoggio di nuovi amici.
Wor
orkshop giovani registi
WORKSHOP
degli studenti del centro sperimentale di cinematografia nelle sedi di Lombardia e Sicilia
di giovani registi della scuola di cinematografia brasiliana dell’università di Goias
degli studenti della scuola di cinema del VGIK
Studenti di cinema e registi brasiliani, italiani e russi dialogheranno tra loro in incontri e work shop. Saranno fondamentali le collaborazioni con la Gipsoteca Antonio Canova di Possagno, Villa Barbaro di Maser, il Barco di Caterina Cornaro, la Monumentale tomba Brion, progettata da Carlo Scarpa ad Altivole, Il museo dello Scarpone di Montebelluna, la Tipoteca Italiana di Cornuda.
30 agosto - 07 settembre 2014
CarloR
Ramous mostra personale
sabato30 agosto inaugurazione alle ore 18.00
Ex farmacia all’Angelo viale Regina Cornaro Centro storico di ASOLO
agosto - ottobre 2014
contatti/c ORARI / OPENING HOURS
INGRESSO PROIEZIONI / INFOPOINT ADMISSION TO SCREENINGS / INFOPOINT
TEATRO ELEONORA DUSE APERTO DAL 30 AL 07 SETTEMBRE DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 22.30 TEATRO DEI RINNOVATI AVVISI / NOTICES I FILM VENGONO PROIETTATI IN VERSIONE ORIGINALE, CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO E/O IN INGLESE. IL PROGRAMMA PUÒ SUBIRE VARIAZIONI. PER AGGIORNAMENTI CONSULTARE IL SITO WWW.ARMONIOSOLABIRINTOASOLANO.IT FACEBOOK.COM/ARMONIOSOLABIRINTOASOLANO L’INGRESSO AGLI EVENTI È GRATUITO E POSSIBILE FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA FORESTO VECCHIO 8, ASOLO TEL. +39 0423 1995235/1955236 INFO@ARMONIOSOLABIRINTOASOLANO.COM
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30 agosto - 07 settembre 2014
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