guida fiscale per i neo medici

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GUIDA FISCALE PER I NEO LAUREATI IN MEDICINA ED ODONTOIATRIA Aggiornata a Novembre 2010

La seguente relazione ha lo scopo di inquadrare, le principali problematiche di natura fiscale che il professionista si trova a dover affrontare iniziando la propria attività di lavoro autonomo.

LA FIGURA DEL MEDICO

L’attività di lavoro autonomo del medico in forma individuale può essere esplicata: • direttamente nei confronti del paziente destinatario della prestazione; • a favore di strutture sanitarie private; • come extramuraria (o extra moenia), quando i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale (S.S.N.) utilizzano strutture o studi privati per svolgere la libera professione e quindi strutture esterne a quella ospedaliera; • mediante un rapporto di convenzionamento con le Aziende sanitarie locali (A.S.L.). A differenza dei medici extramurari, quelli dipendenti dal Servizio sanitario nazionale, che esercitano attività intramuraria (o intra moenia) e che quindi si avvalgono delle strutture ospedaliere e degli ambulatori pubblici o privati accreditati, non sono tenuti a richiedere l’apertura della partita IVA ed il loro reddito è classificabile tra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ai sensi dell’art. 50, co. 1. lett. e), del D.P.R. n. 917/1986.

I PASSI DA COMPIERE PER INIZIARE L’ATTIVITA’ • ISCRIZIONE ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI ED ODONTOIATRI Per poter svolgere l’attività di medico è necessario aver superato con esito positivo l’esame di Stato ed essersi iscritti all’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri del Comune in cui si ha la residenza anagrafica.

• AGENZIA ENTRATE

ADEMPIMENTI - INIZIO, VARIAZIONE E CESSAZIONE ATTIVITÀ


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