L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto di Fr.Valerio Mauro, Vicario Prov.
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l mese di Maggio porta con sé note e colori cari alla tradizione cristiana. Per la liturgia è un mese dal chiaro timbro pasquale e i cinquanta giorni che la separano dal giorno di Pentecoste, nascita piena della Chiesa, coprono gran parte di questo mese. Per una tradizione popolare, che affonda nel tempo e che resiste ancora oggi, nonostante il logorio dei processi secolarizzanti, è anche il mese dedicato a Maria. Credo che i due aspetti appena ricordati siano profondamente collegati. Non può esistere una piena visione ecclesiale senza un preciso riferimento a Maria, colei che Francesco ha chiamato “vergine fatta Chiesa”. Il rapporto teologico fra la Chiesa e Maria appartiene alle prime riflessioni dei padri della Chiesa, che ne hanno individuato le radici nella Scrittura. Così il Concilio non ha ritenuto emanare un decreto apposito sulla figura della Madre di Dio, ma le ha riservato la conclusione della Costituzione dogmatica sulla Chiesa. Il Cap. VIII della Lumen gentium presenta Maria come tipica figura ecclesiale, relativa in tutto e per tutto a Gesù Cristo, il Signore. Una nota particolare mi preme sottolineare in queste poche righe. Maggio si chiude con il ricordo della Visita di Maria alla cugina Elisabetta. La narrazione evangelica lega strettamente
MEMO
Giovinezza
dello spirit o
questo episodio all’evento dell’Annunciazione: “In quei giorni Maria, messasi in viaggio, si recò in fretta verso la regione montagnosa, in una città di Giuda” (Lc 1,39). La sua vocazione a diventare madre del Figlio dell’Altissimo è stata accompagnata dall’annuncio della maternità di Elisabetta. Maria parte senza indugio per un servizio di carità da svolgere presso la parente. Maria è presentata priva di ogni atteggiamento individualistico, chiuso ai bisogni dell’altro. Proprio nei giorni in cui le è stato affidato il compito più grande dell’umanità, essa esce dalla propria casa per andare incontro alle necessità del prossimo. Anche questa è una figura ecclesiale. Anzi, nell’andare verso l’altro, dimentica di se stessa, Maria esprime una delle note più limpide di quella Chiesa che rimarrà sempre giovane, perché guidata dallo Spirito di Dio.
Io credo che anche qui si compia quanto Francesco dice di Maria, “vergine fatta chiesa”. La giovinezza dello Spirito non si esprime nei modi consueti alle mode dei tempi che scorrono, cambiando uno dopo l’altro e nemmeno in una rigidità di paura, difronte ai nuovi segni dei tempi. La giovinezza dello Spirito è nel volto vecchio e rugoso di madre Teresa o nei volti di tanti credenti che vivono la propria fede, uscendo dai propri egoismi, dimenticando se stessi, come la grande tradizione spirituale cristiana ha sempre invitato a fare. Sempre ben consapevoli della chiamata a consacrare la nostra vita al Signore crocifisso e risorto, la nostra devozione a Maria ci aiuti a vivere non più concentrati sui nostri bisogni e sulle nostre attese. In ogni convento troveremo accanto un fratello con un bisogno e un’attesa. Andare verso di lui con questo atteggiamento quotidiano, renderà più feconda la nostra consacrazione. E, come Maria, anche ognuno di noi diventerà una persona ecclesiale, secondo lo Spirito di Cristo e sarà pienamente “fatto Chiesa”.
24 - 26 c o n v e g n o s u S a n t a V e r o n i c a G i u l i a n i organizzato dal Segretariato della Comunione Francescana M ag g i o Colle dei Cappuccini 10 - ‘Oasi S. Francesco’ Tel. 0742-356885 e 359262 Info e iscrizioni: Fr.Lorenzo Pasquini - e-mail: fralopas@hotmail. it Tel: 0575-22296
V i t a d i Fr a t e r n i t à : g a u d e a m u s i n D o m i n o Il giorno tanto atteso... A cura di Fr.Antonio Landi
Frei Damião de Bozzano
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l 27 maggio 2012 è per noi, frati cappuccini toscani, il giorno, da tanto tempo, atteso e desiderato. E’ il giorno in cui, nella cattedrale della città di Recife, in Brasile, si chiuderà positivamente il ‘processo diocesano per la causa di beatificazione’ del nostro confratello P. Damiano Giannotti. E’ il primo, importante passo verso il riconoscimento ufficiale della sua santità. L’arcivescovo di Recife, dopo avere attentamente esaminato tutti gli aspetti della vita di P. Damiano, dichiarerà che non ci sono ostacoli per il suo cammino verso la sua beatificazione. E’ motivo di allegria per tutta la chiesa brasiliana, specialmente per quella del Nord-est, ma è motivo di gioia anche per noi che viviamo in Italia, in modo particolare per la Diocesi di Lucca, di cui fa parte la parrocchia di Bozzano, il luogo in cui P. Damiano è nato ed è vissuto da giovinetto. E’ da 15 anni che attendevamo questo evento, dal giorno in cui, dopo lunga malattia, lasciò questo mondo per tornare alla Casa del Padre. Era il pomeriggio del 31 Maggio 1997. Aveva 99 anni di cui 66 trascorsi esercitando la sua ininterrotta attività pastorale di predicatore itinerante nella Chiesa brasiliana, evangelizzando specialmente i più poveri e condividendo la loro vita di sofferenza. Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore il funerale solenne in suo onore, alla presenza di tutte le autorità religiose e civili, circondato dalla immensa folla dei suoi devoti in lacrime ed esaltato come santo anche dai presuli presenti. La devozione del popolo cristiano verso questo grande missionario non è cessata con la sua morte; anzi è andata continuamente crescendo. La sua tomba è meta di continui pellegrinaggi. Molti raccontano di avere ricevuto grazie straordinarie da Dio per intercessione di P. Damiano. Ora inizia il suo cammino verso gli onori degli altari: è per questo che partecipiamo alla gioia di tutti i suoi devoti. E’ il Signore che ci fa dono di questo solenne giorno di gioia. A Lui il nostro grato e perenne ringraziamento. Non possiamo dimenticare, nel nostro grazie al Signore, tutti coloro che hanno lavorato per ottenere questo splendido risultato. Gli eccellentissimi Arcivescovi della Diocesi di Recife che hanno
Processo de Beatificação
il Missionario cappuccino che il popolo considera già Santo voluto e continuamente sollecitato il cammino della causa. Le due Commissioni, quella teologica e quella storica, incaricate di vagliare la storia, gli scritti, gli atti, la vita di P. Damiano. Hanno lavorato magnificamente. Il Signore li ricompenserà. E specialmente sentiamo il dovere di ringraziare i nostri confratelli, i Cappuccini della Provincia del Nord-Est: sotto la guida solerte dei loro ottimi Ministri, pur nelle molte difficoltà che un tale lavoro comporta, hanno costantemente guardato alla meta ed hanno ottenuto lo scopo. Dall’Italia, pur non conoscendoli, sentiamo il dovere di dire un grazie sincero a tutti coloro che hanno dato un contributo per la buona riuscita della causa.
Quel pellegrinaggio in Terra Santa che Fr.Luciano aveva tanto desiderato per il 40°anniversario di Sacerdozio ! Iniziato il 30 Aprile, si concluderà l’8 Maggio. In sua me- Nella foto: Cin-Cin dei tre condiscepoli: fr.Stefano Baldini Orlandini, moria sarà celebrata la S.Messa nel ‘Cenacolo’ il giorno 7. fr.Ferruccio Perini e fr.Luciano Baffigi: neosacerdoti 40 anni fa!
C A L E N D A R I O D el m ini s t ro e D e f ini t orio in Ma g g io
30 Aprile - 08 Maggio: Il Ministro è in Terra Santa 10 Maggio: Il Definitorio è in visita a Livorno e Pisa 11 Maggio: Il Definitorio è in visita a Vittoria Ap. e Massa 12 Maggio: Il Definitorio è in visita a Pontedera. 13 Maggio: Il Ministro alla Verna con Benedetto XVI. Riunioni del Definitorio per formare le fratenità: Lunedì 14 - Venerdì 18 Maggio Giovedì 31 Maggio - Venerdì 01 Giugno Lunedì 04 - Venerdì 08 Giugno Lunedì 11 - Venerdì 15 Giugno. 22 - 23 Giugno Incontro dei Definitori del Centro Italia, che si terrà a Frascati.
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Pasto ra l e G i ova n i l e Vo c a z i o n a l e
a famiglia cappuccina ricorda la sua figlia più illustre
Itinerario di ricerca vocazionale l’itinerario di ricerca vocazionale continuerà con il primo weck-end del mese di Maggio nei giorni 5-6, presso il nostro convento di Pisa. Altri appuntamenti: 12 maggio: La madonna nella nostra citta: dalle 15:00 - pellegrinaggio a piedi per le vie cittadine, alla Pisa: scoperta delle edicole sacre, Convento dei Cappuccini accompagnati da un esperto d’arte e appassionato delle immagini mariane, Maurizio Villani. Al termine: Consacrazione a Maria. 20 maggio: ’In cammino con santa Gemma Galgani‘: Ritiro a Lucca con il gruppo Boanerghes e simpatizzanti. 26 maggio a Chianciano Terme: Janua Coeli in Concerto. Durante il mese di Aprile si sono svolte le varie iniziative di pastorale vocazionale, come da programma. Sabato 21, il gruppo Janua Coeli ha tenuto un concerto in provincia di Potenza. Prima dell’esibizione, i ragazzi del gruppo si sono incontrati con i giovani pervenuti da varie parti del territorio, dialogando e rispondendo alle tante domande con la testimonianza della propria conversione e del proprio cammino di fede. L’appuntamento del 14 Aprile con Rita Coruzzi è stato un evento indimenticabile. Tantissime le persone tra cui molti i giovani in commossa partecipazione:
La notte...
Note di cronaca di Fr.Guglielmo Fantuzi
e poi la Luce
RITA, ha condiviso la sua esperienza di rinascita umana e spirituale, avvenuta grazie alla fede, riscoperta come dono, attraverso il pellegrinaggio a Lourdes, qualche anno fa. Affetta fin dalla nascita da una malattia alle anche, che le procurava grandi sofferenze e le impediva di camminare, fu sottoposta ad un intervento chirurgico intorno all’età dei 10 anni. L’esito fu negativo, anche a seguito di errore umano e Rita fu costretta...alla carrozzina. Nel racconto di Rita, siamo stati coinvolti con forti emozioni, nei passaggi di una storia drammatica, tra l’iniziale rabbia, il rifiuto del dolore e un forte rancore verso Dio. Delusioni, cadute...e poi finalmente la luce: la fede attraverso Maria in una speranza ritrovata e la conquista della fiducia in se stessa. Prezioso l’aiuto amorevole dei genitori sempre vicini e dei volontari dell’Unitalsi. Una testimonianza toccante, che ha profondamente emozionato ed edificato tutti i presenti. Ancora una volta la grazia della fede trionfa sul non senso del dolore, nella testimonianza di chi è chiamato a portare una pesantissima croce! Rita si è laureata da poco in giornalismo, dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche ed è autrice di diversi libri. Per informazioni vai sul sito: www.ritacoruzzi.it/home.php
s.veronica giuliani
(1660-1727)
uesta santa ci appartiene, Qcappuccina, è nostra, viene dalla riforma e raccoglie in sé l’immensa e misteriosa potenzialità carismatica dello ‘Spirito del Signore e della sua santa operazione’, alla quale è stata docilissima. Una santa che vive di penitenze, di gesti di offerta, di sacrifici, di rinunce, da lei stessa cercate o a lei imposte che non di rado sono incomprensibili. Strano a dirsi, incomprensibili a volte perfino a lei da farle esclamare un giorno: erano ‘pazzie che mi faceva fare l’amore’.
(Fr.Mauro Jöhri, in occasione del 350° della nascita della Santa). Convegno 24-26 Maggio Vedi Memo in 1a pag.
Paolo VI e i Cappuccini in Nigeria
Note di storia di Fr.Bernardino Faralli Cinquant’anni fa, il 12 Maggio 1962, l’Arcivescovo di Milano, Cardinale Montini (alcuni mesi dopo sarà Paolo VI), in viaggio in Nigeria, si incontro’, ad Enugu, con un gruppo di italiani, presso la villa dell’impresario biellese Italo Micheletti. In quello stesso giorno, ventidue anni dopo, il 12 Maggio 1984, P.Lino Parri, Ministro Provinciale dei Cappuccini di Toscana, installava ufficialmente la prima, piccola fraternità cappuccina di Nigeria, nella sede provvisoria della vecchia Canonica della parrocchia urbana di St Mary, in Onitsha. Trentuno anni dopo la visita del Cardinal Montini, il 23 Agosto 1993, i Cappuccini varcavano la porta di ingresso della Villa Micheletti, che era stata incorporata nel nuovissimo convento di Enugu. La presenza del Card. Montini alla villa Micheletti è testimoniata da due foto d’epoca, ben custodite nell’archivio della Custodia), che lo ritraggono all’ingresso della villa e, all’interno, nella sala da pranzo. Dopo cinquanta anni, quei due siti, oggi, rispettivamente, ingresso principale al Convento e aula delle riunioni, sono rimasti tali e quali, quasi una reliquia del Papa, che tanta simpatia ebbe verso i Cappuccini.
O N O M A S T I C I di Ma g g io 02 Fr. Atanasio Andreini 16 03 Fr. Alessandro Rosadini 17 11 Fr.Fabio Piccini 19 Fr.Fabio Nuvoli 20 12 Fr.Leopoldo Costi 30 13 Fr.Natale Cocci
Fr.Ubaldo Borgogni, Fr.Ubaldo Allorini Fr. Pasquale Martini Fr.Ivo Bartolozzi Fr.Bernardino Faralli Fr.Ferdinando Rossi
ANNIVERSARI 40° di Sacerdozio 14 Fr.Ferruccio Perini e Fr.Stefano Baldini Orlandini 3
L’arte nei conventi A cura Carlini di Fr.Giacomo dei cappuccini toscani
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l 22 Maggio 1712 Clemente XI canonizzava Fr.Felice da Cantalice (1515-1587). Celebriamo, pertanto, quest’anno il terzo centenario di quell’evento, che vide quell’umile cappuccino cinquecentesco presentato come “SANTO”. Per l’Ordine cappuccino fu un evento straordinario. Per i cappuccini toscani, quel maggio 1712 rivestì un’importanza particolare, perché l’Ordine, oltre avere il primo santo, ebbe anche l’onore di vedere un proprio confratello elevato alla dignità cardinalizia: Francesco Maria Casini (1648-1719). Il 18 Maggio 1712, il papa, recatosi a venerare, nella chiesa dei cappuccini, le spoglie del B.Felice da Cantalice, uscì nella seguente confessione: “L’Ordine cappuccino aveva dato alla chiesa un santo, ora la chiesa dava all’Ordine cappuccino un cardinale”.
Nel 3° Centenario di fr. Felice da Cantalice ‘santo’ Il terzo centenario di quella lontana gloriosa vicenda, pertanto, conduce e richiama gli odierni cappuccini a ripensare, in qualche modo, alle proprie radici storiche, così bene incarnate nel loro primo santo. Lo facciamo presentando un’altra delle tante tele pittoriche, che arricchirono, nel corso dei secoli, le chiese cappuccine. La tela, che presentiamo, ora si trova nel ‘Museo della Loggia’ di Montughi. Proviene dalla chiesa del convento di Montevarchi, per la quale il pittore fiorentino Jacopo Vignali (1592-1664) “condescese al pio desiderio de’ Religiosi Cappuccini di Montevarchi…in colorirli in divota e graziosa comparsa il loro B.Felice da Cantalicio, genuflesso avanti la gran Madre di Dio scendente dal Cielo”. La tela fu sicuramente commissionata negli anni posteriori alla beatificazione del santo cappuccino, avvenuta nel 1625, quando nelle varie chiese cappuccine i frati s’industriarono di avere un cappella in onore del primo Beato dell’Ordine. Così, anche nella chiesa del convento di Montevarchi, si parlò a lungo di “Cappella di S.Felice”. Ceduta, in seguito, per eventi storici locali, alla “Madonna Addolorata”, la tela del B.Felice ebbe una collocazione impropria nella parete laterale sinistra della chiesa e di lì, ai nostri giorni, trasferita a Montughi (1999), in seguito alla chiusura del convento. Dopo un accurato restauro, la tela si presenta, oggi, in tutto il suo splendore, come ben risulta nella descrizione fattane da P.Atanasio Andreini (Dicembre 1999), che la riconduce alla metà del sec. XVII: “Sulla destra, la Vergine, veste rossa e manto azzurro, volto sfumato e dolcissimo, porge il Bambino, disteso su un pannolino bianco rifinito con delicatissime trine, all’abbraccio del Santo. Questi, inginocchiato in basso a sinistra, piedi nudi, rivestito del saio cappuccino con la tradizionale toppa sul fianco, riceve fra le braccia e bacia il Bambino. Il capo della Vergine, circonfuso in alto da uno sfondo luminoso e dorato, è coronato da 12 stelle e da un circolo di testine d’angeli vagamente sfumate e dorate. A terra, sul centro, un mazzo di gigli bianchi e, sulla destra, il bastone e la sacca del santo cercatore cappuccino.” (1) 4
Il B.Felice riceve il Bambino dalla Madonna Olio su tela cm 150x200 - J. Vignali, metà sec. XVII
Un 3° Centenario a più voci Nel ricordare il 300° anniversario della canonizzazione di S. Felice, ci piace sottolineare la presenza, in quel lontano evento, di due grandi figure cappuccine toscane. L’ex-ministro generale, P.Bernardino Catastini (16361718) e il Card. Francesco M. Casini (1648-1719). Il primo aveva assiduamente lavorato, come consultore della Congregazione dei Riti, nel lungo iter per la canonizzazione del santo cappuccino. Il papa stesso sollecitò la sua venuta a Roma, sottolineando il lavoro svolto nella Congregazone a pro di quella causa, ‘per la quale si è tanto adoprato in tutti i suoi ministeri e specialmente come Consultore de Sac. Riti’ disse il Papa. Francesco M. Casini, poi, fu particolarmente coinvolto con la sua nomina a Cardinale, proprio la mattina del 18 Maggio 1712, festa del Beato Felice. La canonizzazione del beato e la nomina cardinalizia del Casini (18.05.1712) furono due eventi, nel pensiero del papa, fortemente collegati. Il loro terzo centenario evoca, pertanto, un momento storico di indubbia rilevanza nell’Ordine cappuccino, che ne fu profondamente segnato. (1)
Cfr A.Andreini Schedario interno - Vol. III pagg. 43-45 per contattare la redazione
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