Fra noi 01 gennaio 2016 a4

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L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o Saluto del Ministro Provinciale

2016

i oci sto...

Per noi Frati Cappuccini toscani questo

Al Passo...

con la Chiesa di Papa Francesco

sarà l’anno del Capitolo Provinciale. E’ un appuntamento che attendiamo con grande interesse, ma soprattutto con speranza. Ognuno di noi conserva nel cuore delle aspettative, che forse non troveranno mai pieno adempimento, ma che è importante coltivare perché la disillusione e il conformismo non abbiano il sopravvento. Ricordo di aver letto questa frase: “Sulla terra ci sono poche persone più belle di giovani con una vocazione; ma ci sono pochissime esperienze più tristi di vedere quelle vocazioni sfiorire una volta diventate adulte” (Avvenire del 9.2.2015). E’ vero: stiamo diminuendo di numero ed invecchiando di età. Non possediamo formule magiche per arginare questo declino. Possiamo solo dire: ‘io ci sto’ a rimettermi in gioco, perché il volto della mia fraternità cappuccina sia più evangelico. ‘Io ci sto’, qualunque sia la mia età, la salute che mi ritrovo, il posto che occuperò, gli impegni che mi saranno affidati: ‘ci metto la faccia, ci metto la testa, ci metto il mio cuore’, come dice una canzone. Questo perché il declino (connaturale ad ogni istituzione umana) non si trasformi in decadenza (stile di vita sempre più distante dal carisma di Francesco). Ecco, sarebbe bello se il nostro Capitolo riuscisse nell’impresa di risvegliare ancora una volta in noi la passione per il Vangelo di Gesù, senza che ci attanagli l’eccessiva preoccupazione per i problemi che ci assillano. Non si fa niente senza passione, senza quel trasporto verso qualcosa o qualcuno che mi colpisce fuori di me, senza quell’impulso da dentro che nonostante tutto mi spinge a giocarmi la vita per Colui che l’ha data per me. orso di Prego il Signore che, al Capitolo, ci doni un fratello capace di aiutarci-guidarci nell’attizzare il fuoco di questa ormazione ermanente santa passione che cova nel cuore di tutti. per rispondere insieme ai numerosi inviti del Magistero Buon anno! dall’anno dei Consacrati all’anno giubilare Fr.Stefano Baldini Orlandini

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MEMO

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2016

I L CORS0 DI FORMAZIONE PERMANENTE 2016 1° turno 11 - 14 gennaio Presso il Convento di 2° turno 25 - 28 gennaio Montughi - Firenze

18-21 GENNAIO 2016: C O R S O P E R A S S I S T E N T I O F S E G I F R A Assisi - Domus Pacis - S.Maria degli Angeli


V i t a d i Fr a t e r n i t à

Mancano 90 giorni al

18 GENNAIO:

17 2 ° C A P I T O L O P R O V I N C I A L E

Fr. Efrem ritornerà nella Fraternità Toscana

con la sua ricca esperienza missionaria nella foresta amazzonica

Dalla Toscana al Brasile

Fr.Efrem, al secolo Renato Camagni di Bagno di Romagna, è ben conosciuto da molti frati toscani e non solo, perché appartiene a quella generazione del ‘68’, che visse grandi speranze, subì grandi conflitti generazionali, interpretò attese e delusioni, si innamorò di nuovi angeli e nuovi demoni, lottò con vittorie e sconfitte nei nuovi parametri di difficile discernimento. Ma per noi Cappuccini del Centro Italia erano i mitici anni di Viterbo, dell’esperienza degli studi interprovinciali, dove i giovani erano una forza e una grande promessa, un investimento di speranze per un futuro incerto ma ricco di sogni. Era l’epoca de ‘The Franci’s Boys’, delle nuove esperienze, della fragilità delle antiche sicurezze, e delle ambiguità tra entusiasmi e defezioni. Un’epoca che ha segnato la vita di chi l’ha vissuta. Efrem ci lasciò dopo anni di vita fraterna, da tre anni professo solenne. La sua fu una scelta sofferta e ostinata per una vita francescana più semplice e più radicale, meno condizionata dal pesante fardello dell’istituzione. Non voleva esse un fuggire, ma un volare più lontano. Continuerà la formazione per il sacerdozio e dopo pochi anni sarà missionario Fidei donum in Brasile.

Buon Ritorno fratello!...

la foto: In barca sul Rio Acre per gli spostamenti pastorali Il ritorno in mezzo a noi di ‘Fr.Efrem’ è imminente, avendo ottenuto il Decreto di riammissione dal Ministro Generale, dopo opportuno incontro e un fitto carteggio elettronico con il Ministro Provinciale.

Dal Brasile alla Toscana

In Brasile porterà il nome di frei Gabriel. Lo Stato di Acre, e la Diocesi di Rio Branco sarà la sua nuova patria e il suo campo di lavoro. Da qualche tempo, persi i compagni che lo avevano ispirato a uscire dai Cappuccini e con cui aveva condiviso una nuova vita fraterna, si è accesa la svolta. “Dopo ...(questi eventi ndr) ho riletto la mia storia fra i Cappuccini e le motivazioni che mi spinsero ad uscire ...ho letto le attuali Costituzioni dell´Ordine e vi ho trovato tutto l´ideale che ci eravamo proposti nel 1971. Dentro di me é sempre stato vivo il desiderio di rientrare ed ora sono serenamente arrivato a comprendere che invece di uscire, per fare la mia volontá, era conforme alla Regola di san Francesco, restare nell´Ordine. Per grazia di Dio ho sempre vissuto povero tra i poveri e mantenuto l´ideale che mi era stato consegnato nella lunga e sempre rimpianta permanenza nell´Ordine Cappuccino. Per questo umilmente chiedo di essere riammesso a fare penitenza nell´amato ordine Cappuccino della Provincia Toscana”. (Dalla lettera di domanda di riammissione all’Ordine).

LA CONFERENZA DEI MINISTRI GENERALI del 1° Ordine francescano e del Tor ci comunica un progetto che sta prendendo avvio: una nuova Pontificia Università Francescana in Roma. Nasce da un cammino che da tempo i Ministri Generali del I° Ordine, hanno intrapreso, ascoltando lo Spirito che dice come in questi tempi di divisione e frammentazione, siamo chiamati a fare emergere l’identità unitaria dovuta al nostro essere figli di S.Francesco, ugualmente eredi della sua esperienza e intuizione di vita evangelica. Ha avuto inoltre un peso significativo l’esortazione di Papa Francesco che il 4 Ottobre 2013, ad Assisi, ci ha sollecitati, nella nuova evangelizzazione, ad essere segno di unità della comune identità francescana. XVII CORSO NAZIONALE PER « D A M M E U M I LT À P R O F O N D A » ASSISTENTI OFS-GIFRA ASSISTENTE E ASSISTENZA: 18 - 21 GENNAIO VOLTO DI MISERICORDIA «Non mi stancherò mai di insistere perché i confessori [assistenti] siano un vero segno della misericordia del Padre. Non ci si improvvisa confessori. Lo si diventa quando, anzitutto, ci facciamo noi per primi penitenti in cerca di perdono. Non dimentichiamo mai che essere confessori significa partecipare della stessa missione di Gesù ed essere segno concreto della continuità di un amore divino che perdona e che salva» (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 17).

ASSISI - Domus Pacis (s.Maria degli Angeli)

s i t u a z i o n e s a n i t a r i a

Fr. Mauro Jöhri è il nuovo Presidente

dell’Unione Superiori Generali Fr.Mauro Jöhri, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini, è il nuovo presidente dell’Unione Superiori Generali (USG). E’ stato eletto nel corso dell’ottantaseiesima Assemblea dell’USG. Succede ad Adolfo Nicolás Pachón, Preposito Generale della Compagnia di Gesù. Fr.Jöhri ha accolto con “francescana disponibilità” l’invito della stragrande maggioranza dei Superiori Generali ad accompagnarli, come Presidente, per il prossimo triennio.

Corso di Francescanesimo 3° Anno consecutivo.

Fr.Gianfranco Macconi ha terminato l’anno con ricovero nell’Ospedale di Careggi, dopo un periodo di visite mediche e di indagini diagnostiche su problemi respiratori. Si è trattato di un intervento chirurgico di resezione polmonare parziale per presenza di tessuti tumorali. L’operazione piuttosto delicata ha richiesto tempi supplementari per assicurare una perfetta ed efficace riuscita. Il confratello ha abbordato l’evento con la sua tipica baldanza, sicuro di poter partecipare al primo turno del corso di Formazione Permanente, premurosamente prenotato.

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Inizierà sabato, 16 Gennaio e, come l’anno scorso, la scuola avrà luogo dalle 15:30 alle 18:00 presso le sale parrocchiali della Parrocchia di San Francesco, via Giacomini, 3 in Firenze. - mofratoscana@gmail.com

ONOMASTICI DI GENNAIO

AUGURI

07 09 15 19 19

Fr.Luciano Meli Fr.Giuliano Nardi Fr.Mauro A. Costa Fr.Mario Maccarini Fr.Mario Folli

19 19 20 28

Fr.Mario Giovacchini Fr.Mario Testa Fr.Fabiano Cutini Fr.Valerio Mauro


Eremo di Montecasale presepe e ‘porta santa’

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a cura di fr. Nicola Cappella an Francesco e il Presepio è un classico della Tradizione e della Pietà cristiana. Anche Papa Francesco lo ha sottolineato con il suo recente pellegrinaggio, quasi clandestino, a Greccio. Certi luoghi francescani sono particolarmente evocativi di questa tradizione. L’Eremo di Montecasale (Sansepolcro, AR), è uno di questi, per la sua storia, per le sue caratteristiche, per la sua struttura. Nella piccola grotta dove si conserva e si mostra ai pellegrini il ‘letto’ di S.Francesco, l’attuale Guardiano della Fraternità, Fr.Francesco Bolo, ha realizzato e allestito un presepio con i personaggi a grandezza naturale, inserendovi Francesco e Chiara, per sottolineare il legame tra la Natività e l’esperienza francescana. Questa notevole opera vuole coronare il dono che Mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo della chiesa locale (Arezzo-Cortona-Sansepolcro), ha fatto alla nostra Fraternità e a tutti i Frati Cappuccini di Toscana, scegliendo l’Eremo di Montecasale come ‘Luogo del Giubileo’ nella Valle Tiberina, per l’Anno della Misericordia. I Cappuccini hanno accolto con gratitudine questo dono, offrendo la propria disponibilità all’accoglienza dei pellegrini che vorranno varcare la ‘porta santa’ dell’Eremo, aperta dal Vescovo il 20 Dicembre e, nel sacramento della Riconciliazione, incontrare il Padre della Misericordia.

G i F r a Twww.gifratoscana.it OSCANA

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Pastorale Giovanile Vocazionale

Il servizio di Animazione Giovanile offre la possibilità, a chi è interessato, di poter vivere seriamente, presso l’Eremo “LE CELLE” di Cortona (Ar), un cammino di discernimento o di crescita spirituale partecipando alla proposta: “Signore, cosa vuoi che io faccia? ” iniziata con l’ultimo fine-settimana di Ottobre, che continua nel nuovo anno con il fine-settimana 30-31 Gennaio e che terminerà a Maggio. Per Informazioni: tel. dell’Eremo: 0575.601017- fr. Marco 346.6242401 Visita il sito: www.suisuoipassi.org e scrivi a: suisuoipassi@gmail.com

TEMPO PER LO SPIRITO Corso di Esercizi Spirituali p e r i f ra t i d e l l e P r o v i n c e d e l C e n t r o I t a l i a • ASSISI-Domus Laetitiae : 22 Pranzo - 27 Febbraio 2016 Animatore: Fr. Ubaldo Terrinoni, cappuccino Tema: Il Giubileo della Misercordia. Meditazioni bibliche Informazioni e prenotazioni presso il nostro Segretario Provinciale MANDATO AI MISSIONARI DELLA MISERICORDIA Martedì 9 Febbraio, nel pomeriggio, il Santo Padre incontrerà i Missionari della Misericordia per un momento di preparazione alla loro missione. Per la nostra Provincia sono stati nominati per questo servizio Fr.Alfredo M. Paladini e Fr.Luigi Ruggiero e due frati per la Custodia della Nigeria. Il 10 Febbraio, alle ore 17, il Papa conferirà il mandato ai Missionari durante la concelebrazione della Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri.

C AM P O RE G IONALE

a se rv i z i o d e l l a r i co nci l i a z i o n e

considerazioni di David, gifrino di S.Casciano gni campo regionale della gifra è un’occasione Il Ministro della Provincia Romarancesco gigantesca per avere nuovi punti di partenza per na, Fr.Gianfranco Palmisani, ci chiede la disponibilità per assiil proprio cammino cristiano e francescano, per curare il servizio della Riconciliarinsaldare i legami con gifrini di altre fraternità e zione con cadenza settimanale, per crearne di nuovi. Personalmente penso che presso la chiesa dei Cappuccini di anche il campo di quest’anno non abbia deluso le Via Vittorio Veneto, in Roma, dal aspettative. Sono rimasto particolarmente colpito 23 Febbraio al Sabato di Pentecodai tanti spunti di riflessione che ci hanno donato ste (con questo orario: dal Mari relatori che sono intervenuti. In modo particolare tedì al Sabato, ore 9-12; 15-18). mi porto a casa due riflessioni, che possono essere Per eventuali comunicazioni, anche propositi per il mio cammino futuro: rivolgersi alla nostra Curia. 1)- Affondare sempre le nostre radici in Cristo: così potremo avere la linfa vitale, sia per GRAZIE essere luce nella società, nelle famiglie, a scuola e dove Dio ci vorrà, sia per affrontare Quale segno di gratitudine verso il tutte le difficoltà che si presentano nella quoSanto Padre, che ha voluto gratitidianità del cammino personale e fraterno (inficare il nostro Ordine, scegliendo comprensioni, svogliatezza, pigrizia, ecc...). due suoi figli quali testimoni del 2) - Ascoltare il Signore nella preghiera: ministero della riconciliazione per S.Chiara ci è maestra in questo. Mi sono accorto di questo anno giubilare, il 9 Febbraio quanto, nei miei momenti di preghiera personale, saremo oltre 50 frati della Toscana, sono abituato a parlare solo io, ma così mi precludo la possibilità di ci hanno accompagnato in queinsieme ai tanti confratelli provenienti da tutto il mondo, presenti ascoltare cosa Dio ha da dirmi, perché se parlo io, non può farlo Lui. sti giorni: è una sicurezza poter alla concelebrazione, presieduta Chiara ci insegna a fare silenzio, per ascoltare la voce di Dio, in contare sulla loro paterna e da Papa Francesco in S.Pietro. modo da prendere la ‘strada giusta da seguire’ (cf. l’inno del campo), fraterna assistenza spirituale. così, forse, non ci sarebbero più tante paure ed ansie che ci bloccano nelle scelte di ogni giorno. Dal punto di vista dell’esperienza di fraternità mi hanno riempito il cuore di gioia due aspetti: il primo riguarda la mia fraternità locale: l’ho percepita molto più unita, in questi giorni, CALENDARIO DI GENNAIO 2016 ed ho avuto la netta sensazione che ‘il ricostituente’ sia stato proprio 8 - 9 Firenze-Montughi: 41a Riunione del Consiglio Provinciale quell’affondare le radici in Cristo. Il secondo aspetto è stato il vedere tanti ex araldini, che ho avuto il dono di animare, ormai adolescenti, 11- 14 Firenze-Montughi: Corso di Form. Permanente (1° turno) che hanno partecipato a questo campo. Ringrazio Dio che abbiano 19 Firenze-FTIC: Presenzia alla difesa della tesi di dottorato questo forte senso della fraternità e spero che lo coltivino sempre, del confratello Fr.Alfredo Maria Paladini perché è proprio nei loro volti, e in tutti i volti che si affacciano a questo cammino, che la Gifra si rinnova. Se tale rinnovamento non ci fos20 Visita Pastorale alla Fraternità di Vittoria Apuana se, la GiFra andrebbe inevitabilmente a morire, come un organismo 21 Visita Pastorale alla Fraternità di Arezzo che non rinnova le proprie cellule, e le cellule della GiFra siamo noi, 25 -28 Firenze-Montughi: Corso di Form. Permanente (2° turno) nati da quel DNA Francesco, che ispira il titolo del nostro campo. 29 Assisi: Incontro dei Ministri Provinciali del Centro Italia Si può solo ringraziare il Signore del dono di tutti questi nuovi fratel con i Formatori li. Non posso concludere senza ringraziare tutti i numerosi frati che

DNA F

Pa pa F r a nce sco !

Dal Diario del Ministro Provinciale

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Arte e tradizione nei conventi Cappuccini toscani

N

a cura della Dott. Antonella Grassi

ella nostra Chiesa di Montughi, in una nicchia nella prima cappella a sinistra, possiamo ammirare un antico Presepe in terracotta di raffinata manifattura che fu donato ai Cappuccini dalla Granduchessa di Toscana Maria Antonietta di Borbone (1814-1898), sposa di Leopoldo II (1797-1870). Le fonti d’archivio (P.Sisto da Pisa Memorie Intermedie, I, p. 104 e P.Giacinto da Pistoia, Memorie del Convento dei Cappuccini, I, c. 2r) ci informano che molti furono gli oggetti donati dalla casa granducale ai Cappuccini, quando i Granduchi abbandonarono per sempre la Toscana. Si ritiene che questo Presepe sia giunto da Napoli alla corte fiorentina proprio insieme a Maria Antonietta di Borbone.

I l P r e s e p e N a p o l e ta n o di Montughi Si tratta di un ensemble di 21 statuette, che facevano parte di un Presepe molto più numeroso di personaggi, molti dei quali purtroppo andati perduti nel tempo: uno dei pezzi più ‘ambiti’, mancante, è proprio la statuina di Gesù Bambino, che è stato sostituita con una più recente. Sono scomparse anche le antiche decorazioni scenografiche ed ornamentali: oggi infatti il presepe è adagiato in un ambiente semplice, costituito da roccia, muschio e da una grotta di sassi sulla parte destra. Sebbene i personaggi non rechino alcuna siglatura di artista, sono tuttavia facilmente attribuibili a Giuseppe Sammartino (1720-1793) illustre scul-

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tore napoletano e famoso figurinaio di Presepi. I materiali usati per la fattura sono la terracotta, il legno, il metallo, la stoffa, la pelle e la cera. Si tratta di un Presepe cosiddetto ‘cortese’ napoletano della seconda metà del XVIII secolo, molto in voga tra l’aristocrazia e la ricca borghesia settecentesca, proprio per distinguerlo dai vecchi Presepi di chiesa, molto semplici e dominati esclusivamente dalla scena sacra: nel Presepe cortese, invece, l’attenzione si sposta su altre scene di vita quotidiana, come il mercato, l’osteria, le botteghe artigiane, portate allo stesso livello della Natività. I volti dei personaggi sono molto espressivi, la loro mimesi è reale fin nei minimi particolari: questa è la grandezza del Sammartino: saper riprodurre con impressionante realismo le espressioni dell’animo umano, nell’esaltare la condizione sociale degli uomini anche attraverso la ricercatezza del vestiario, molto curato. Le statuette infatti si presentano ornate di stoffe preziose come velluti, rasi, pizzi, in molti colori e motivi, con dovizia di particolari, come grembiuli e panciotti. Nel Presepe di Montughi la vigorosa plasticità espressiva del Sammartino è più pacata ed equilibrata e viene meno quel tono un po’ caricaturale e satirico tipico delle sue figurine presepiali. Per questo si è pensato che questo ensemble presepiale fosse frutto non solo del Sammartino ma anche della sua bottega. Nonostante questo Presepe risie-

da stabilmente nella Chiesa di Montughi tutto l’anno, sarebbe auspicabile che, specialmente nel tempo natalizio, fosse degnato di maggiore cura e risalto, per ammirarne l’antica bellezza e per suscitare preghiera e contemplazione davanti al divino mistero che rappresenta.

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amuele uranti LE MIE PAROLE NON PASSERANNO Il Pentateuco evangelico di Matteo Il vangelo secondo Matteo nella chiesa delle origini è il più letto e commentato; certamente perché è di un apostolo, mentre Marco e Luca non lo sono... A specchio del Pentateuco Matteo riporta cinque grandi discorsi di Gesù. Sono collocati tra i primi quattro capitoli che introducono la vita pubblica e gli ultimi tre che la concludono. Sono il Pentateuco evangelico. Questi cinque discorsi intendo presentare con brevi spiegazioni e applicazioni, perché la parola di Gesù abbia una ricaduta sulla nostra vita. Ne scopriremo insieme la perenne attualità e la trascinante potenza. Come Maria custodiamo tutte queste cose meditandole nel cuore, e lo Spirito santo ci aiuti a viverle. Ai benevoli lettori l’augurio del santo curato d’Ars: Verrà un tempo in cui gli uomini saranno cosi delusi degl’altri uomini che basterà parlare loro di Cristo-Dio per vederli piangere. (dalla Prefazione dell’Autore) LE MIE PAROLE NON PASSERANNO Editrice

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Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: firenze.curia@fraticappuccini.it A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à

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