Fra noi n° 11 novembre 2015 a4

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L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o

o n g e v n o C l a o c s Papa France

Comunicazione sulla visita del S.Padre

I

Benvenuto aFirenze!

l Santo Padre parteciperà al Convegno Ecclesiale

Sarà la Cattedrale di Santa Maria del Fiore ad ospitare l’incontro del Papa con i partecipanti al Convegno Ecclesiale Nazionale. Papa Francesco sarà a Firenze Martedì 10 Novembre, di fatto il primo giorno di lavori all’indomani dell’inaugurazione ufficiale del pomeriggio precedente. Arriverà dopo una breve visita mattutina a Prato, incentrata sul mondo del lavoro. Dopo il saluto delle autorità, attraversando in auto coperta un lungo tratto della città di Firenze, dove non è mai stato prima d’ora, raggiungerà ‘il bel San Giovanni’ il celebre Battistero fiorentino, ritornato allo splendore dei suoi marmi, dopo un recente intervento di pulitura e restauro. Poi, l’ingresso in Duomo: Papa Francesco incontrerà la grande assemblea dei Delegati al Convegno e pronuncerà l’atteso Discorso alla Chiesa italiana. «Due gli aspetti da sottolineare in questa visita – ha detto il Cardinale Giuseppe Betori nel corso di una conferenza stampa –: il primo è che Francesco, incontrando i 2.300 delegati del Convegno (vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici) incontra coloro che rappresentano la Chiesa italiana, potremmo dire la ‘base’; il secondo è l’incontro con l’identità propria di Firenze attraverso il luogo sorgivo dell’identità civile e religiosa della città: il Battistero e la Cattedrale. Incontrerà la storia, il volto religioso e l’anima caritativa, che per lungo tempo è stata capace di farsi carico della povertà di tutti.

MEMO

Il Papa non divide cultura e carità: in questo lo sentiamo molto vicino alla nostra identità fiorentina. Donare cultura significa fare carità». Dopo il prezioso intervento in Cattedrale, sarà la volta di una tappa speciale nella storia di Firenze con il suo volto religioso dalla radice mariana: la mirabile immagine della Santissima Annunziata nella cappella della Basilica omonima, davanti alla quale reciterà l’Angelus con i disabili. Di lì, il primo e unico breve percorso a piedi, fino al loggiato dei Serviti, per il pranzo alla mensa della Caritas di San Francesco Poverino, al tavolo con i poveri di uno dei tre turni quotidiani. Nel primo pomeriggio, in papa-mobile, il Santo Padre percorrerà alcune vie del centro storico, toccando luoghi di rilievo nella ricca storia della città, per raggiungere lo Stadio Artemio Franchi dove, davanti a oltre 50 mila persone (dotate di biglietto gratuito, ma rigorosamente nominale per garantire la massima sicurezza e distribuito solo dalle parrocchie e dalle associazioni ecclesiali), Papa Francesco celebrerà la S.Messa sull’altare, costruito dai detenuti di Sollicciano e dai ragazzi di Villa Lorenzi. Sarà una partecipatissima concelebrazione alla quale saranno presenti anche alcune decine di Frati Cappuccini. Subito dopo il Papa farà ritorno a Roma, al termine di una onerosa giornata apostolica. «Oltre alla “gioia” – ha concluso il card. Betori –, la visita del Papa è una grande occasione per cominciare un cammino nuovo per la chiesa fiorentina, insieme a tutte le realtà religiose e civili del territorio».

17 Nov. S.Elisabetta d’Ungheria, Patrona dell’ OFS auguri a tutti i fratelli e sorelle francescani secolari 21 Nov. Ordinazione episcopale di Fr.Giovanni Roncari nella Cattedrale fiorentina di S.Maria del Fiore alle ore 16:30

23 Nov. Giornata della memoria a Trespiano Commemorazione di tutti i nostri frati defunti


V i t a d i Fr a t e r n i t à

18 NOVEMBRE:

Mancano 151 giorni al

17 2 ° C A P I T O L O P R O V I N C I A L E

... 80 anni «per i più forti»...

Assemblea e festa fraterna

he la nostra Provincia fosse costituita da uomini ‘forti’ non c’è mai stato dubbio, tanto più oggi, che a fine anno 2015, i frati che hanno raggiunto e superato alla grande gli ottanta anni sono ben 42: poco meno di un terzo! Ma la Bibbia aggiunge che, oltre quella età, la vita è segnata da sofferenza e dolore! È vero che le condizioni di vita attuali ci promettono e in parte ci permettono di superare queste categorie temporali passate, ma rimane il fatto che in molti casi, anche nelle nostre fraternità, le energie dei più giovani, vengono in gran parte assorbite dall’accompagnamento fraterno e solidale delle precarietà dei confratelli più anziani. Anche questo va considerato indubbiamente un elemento di forza della nostra vita fraterna. Durante l’anno presente molti confratelli hanno già festeggiato l’80° genetliaco con un giorno di festa in fraternità e circondati dall’affetto di parenti ed amici. Tanto più che i frati ottantenni, è il caso di dire ‘quelli di una volta’, in più casi festeggiano anche il sessantesimo di professione religiosa. Alcuni confratelli sono restii a questi momenti di festa e quasi sgarbati all’offerta di auguri e complimenti; forse per evitare un test negativo nel raccogliere affetto e simpatia! Al contrario, se c’è da meravigliarci e gioire di gratitudine, è proprio quel bene che riceviamo, nonostante tutto...gratuitamente, anche da chi non ce lo avremmo aspettato. Auguri, allora, a tutti i new entry 80! A Grosseto P.Samuele (nella foto) ha festeggiato la sua importante tappa con i tanti parrocchiani e amici dell’OFS e Gifra e il bimbo perplesso ha capito che anche a 80 anni si può fare scintille!

l’appuntamento che i frati toscani si danno ogni anno per celebrare la Festa della Fraternità Provinciale: alcune ore di vita fraterna che iniziano con la lunga e vivace accoglienza dei convenuti dai vari luoghi della Provincia, lo spazio dedicato all’Assemblea e la condivisione della mensa, in una gara di servizio e di cordiale letizia. Il tema: La nostra vita e le Costituzioni, ha raccolto attenzione e partecipazione ed ha prodotto un clima precapitolare, adatto ad una preparazione emotiva e spirituale, per andare incontro alle cosidette sfide che ci attendono. Qualcuno suggerisce di organizzare momenti simili più volte all’anno. È indubbiamente buon segno questa voglia di fraternità!

È

C

VIII Consiglio Plenario dell’Ordine

Il 26 Ottobre è iniziato l’ VIII CPO su la grazia di lavorare, nel nostro Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi. I fratelli delegati dell’Ordine, radunati con il Ministro Generale e suo Consiglio a Roma, proseguiranno il lavoro fino al 21 Novembre, per riflettere e proporre all’Ordine i modi concreti per “rendere più fruttuosa per noi e per gli altri la grazia del lavoro” (Costituzioni 81,4). Li seguiremo con la nostra preghiera fraterna, personale e comunitaria. Notizie e video sul sito dell’Ordine: www.ofmcap.org; e sulla pagina Facebook: Curia Generale OFM Cap.

Dal Diario del Ministro Provinciale CALENDARIO DI NOVEMBRE

5 - 6 Montepulciano: Visita Pastorale. 12-13 Massa: Visita Pastorale. 16-17 Poppi: Visita Pastorale. 18 San Casciano: Sesto Incontro dei Guardiani e Vicari. 19-20 San Casciano: Visita Pastorale. 21 Firenze-Cattedrale: Ord. episcopale di Fr.Giovanni Roncari. 23 Trespiano: Messa in suffragio dei nostri confratelli defunti. 24-25 Montecasale: Visita Pastorale. 26-27 Montughi: 40ª Riunione del Consiglio Provinciale. 29 Pitigliano: Ingresso in diocesi di Fr.Giovanni Roncari. 30-01/12 Pontedera: Visita Pastorale.

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nella foto: della

La Festa Fraternità Pro-

è una occasione di incontri di viva emozione e di affetto fraterno: Fr.Ermanno e fr.Fabiano, una volta l’uno maestro e l’altro discepolo, e poi l’uno per lunghi anni a servizio dell’Ordine e l’altro missionario, da una vita, in Tanzania. vinciale

Qel ‘ coraggio’

M a

di dire

‘ si, lo voglio’ .. .

il coraggio vero è continuare a dire “Si, lo voglio” quo-ti-dia-na-men-te, per tutta la vita, con lo spirito, la retta intenzione e la carica emotiva del giorno della professione perpetua. Non ci saranno più gli applausi per il giovane novello Francesco, nè gli sguardi commossi e compiaciuti degli amici e amiche di giovinezza. Neppure il tappeto per quando ti sentirai ’steso a terra’... o l’incenso, i fiori, le luci e i canti a affatturare i tuoi sensi! Allora sarà quel ‘Si’ nudo a piacere a Colui, che avrai reso ‘il Signore’ della tua vita e perfetto garante delle sue ben più preziose promesse.

Fr.Francesco Mori professo perpetuo

ONOMASTICI DI NOVEMBRE

01 Tutti i Santi fr.Oneglio Bacci fr.Santi Rossi, fr.Mirko Guerri

04 fr.Carlo Serafini 26 fr.Leonardo Amadori 30 fr.Andrea Pighini, fr.Andrea Massi

ricorrenze giubilari

05 fr.Egidio Calistri 05 fr.Benedetto Mencucci 28 fr.Gianfrancesco Dini

70° di Professione 70° di Professione 85° Genetliaco


Luce elettrica a M o n t u g h i a Livorno Settimana

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a cura dell’Archivista Provinciale

u uno degli eventi più vistosi e più importanti, che rallegrarono i frati all’inizio del sec. XX. L’impianto della luce elettrica cambiò la vita dei frati e fece loro dimenticare “i puzzolenti lumi a petrolio in coro, dormitorio, refettorio ecc. e i miseri lumi a olio per le celle, che, se non si stava attenti, sporcavano vesti e libri”. Eravamo nel 1915: l’impianto della luce elettrica ormai si imponeva anche a Montughi. Il nuovo Guardiano, P.Felice da Porretta (1871-1945), forte dell’esempio di altre Province, “bruciò le tappe”, scrisse il cronista e mise mano all’opera. L’impianto fu opera di due cappuccini trentini, uno dei quali, P.Ernesto da Tajo, era esperto di elettricità. Si trovavano in Toscana come rifugiati, in seguito alla guerra mondiale. Il lavoro fu portato a termine con una certa rapidità e il 17 Novembre 1915, proprio 100 anni fa, si accesero le prime lampadine. La sera, nel refettorio di Montughi, il Ministro Provinciale, P.Ignazio da Seggiano (1859-1925) annunziò, a mensa, il lieto evento della nuova illuminazione. L’antico cronista scrisse: “Con opportune parole la giustificò anche dal lato della povertà per tranquillizzare anche quei frati, che, eventualmente non la vedessero di buon occhio”. Concluse così: “Ben venga la luce elettrica, che, illuminando la visione degli occhi, sublimerà quella dello spirito ad un’altra luce, a quella di Dio, che è lume di verità e viva fiamma d’amore”. “Indi, aperti gli interruttori, sfavillarono le 4 lampade elettriche del refettorio di luce splendente fra gli applausi della comunità religiosa e P.Sisto da Pisa (1867-1943), cronista dell’epoca, declamò la sua immancabile poesia”: Quando giunsi novizio a Montughi, dissi: Covo da talpe è ben questo! Chi fia mai che le tenebre fughi, il buiore addensato quassù? Or, che luce! A ben cento candele! Fino agli antri più occulti, più bui! Inni ad Esso (Guardiano), con tutte le vele, che di luce inondava Montù!

Francescana

i è conclusa con una Sbella festa per il il 50°

di Sacerdozio di Fr.Fedele Brizzi, la Settimana Francescana nella parrocchia SS.Trinità, dei Cappuccini di Livorno. Una settimana intensa di animazione pastorale, voluta dal Parroco P.Mario (in foto con Fr.Fedele), con il sostegno dei frati responsabili per l’evangelizzazione di Poppi. Preziosa occasione per riproporre alla estesa e complessa realtà parrocchiale, un rinnovato spirito evangelico e francescano, che da secoli ha caratterizzato la presenza e l’opera dei frati di Borgo Cappuccini.

LE CLARISSE CAPPUCCINE DI FIRENZE IN CAPITOLO

Nel primo pomeriggio del 26 Ottobre us, presso il Monastero delle Sorelle Clarisse Cappuccine di Firenze, si è svolto il loro Capitolo Elettivo, presieduto dal Ministro Provinciale dei Cappuccini Padre Stefano Baldini Orlandini e loro Superiore Regolare. Dal Capitolo sono risultate elette sr.Veronica Aldini come Abbadessa, sr.Francesca Barracca come Vicaria e sr.Concezione Ceja come consigliera. Auguri fraterni! A laude di Cristo e di Francesco e Chiara.

di MontughiS

"L'orto degli ulivi " di Fr.Giacomo Carlini

Pastorale Giovanile Vocazionale

Il servizio di Animazione Giovanile offre la possibilità, a chi è interessato, di poter vivere seriamente, presso l’Eremo “LE CELLE” di Cortona (Ar), un cammino di discernimento o di crescita spirituale partecipando all’iniziativa: “Signore, cosa vuoi che io faccia? ” che si rinnova anche in questo nuovo anno sociale, cominciando dal fine-settimana 24-25 Ottobre pv e continuando fino al Maggio 2016. Per Informazioni: tel. dell’Eremo: 0575.601017 - fr. Marco 346.6242401 Visita il sito: www.suisuoipassi.org e scrivi a: suisuoipassi@gmail.com

ono ormai una diecina di anni che il volto dell’orto di Montughi è cambiato: una estesa piantagione di giovani ulivi ha riempito, in gran parte, gli ubertosi campi e campetti. Queste giovani piante sembra che abbiano trovato il terreno adatto per la loro crescita e poi per i loro frutti. Da diversi anni, ormai, arrivano a Novembre carichi dei loro preziosi doni e ostentano la loro forte vitalità. Quando, in questa stagione, vengono raccolte le olive, esse, una sopra l’altra, possono raggiungere non pochi quintali e, spremute bene, regalano una preziosa quantità di olio. Non tutti gli ulivi sono uguali, più o meno generosi, ma, grandi o piccini, sembrano fare a gara nell’offerta del loro dono. Così è avvenuto nell’orto degli olivi di Montughi in questo anno: l’olivo più piccolo e scalcinato è stato il più generoso: ostenta più olive che foglie! I piccoli rami si piegano sotto il peso del dono!

I nostri luoghi orfani di fraternità Il convento del ‘Paradiso’ a Sansepolcro

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opo i Frati, ecco le Monache. Il convento dei Cappuccini, che guarda la città di Sansepolcro dalla collina della frazione ‘Il Paradiso’, continuerà ad avere un ruolo spirituale, grazie alle Monache Benedettine Olivetane. Nei tre anni dal ritiro della fraternità, il Ministro Provinciale e suo Consiglio si sono dati da fare per dare a questo luogo una sistemazione dignitosa e anche coerente alla sua storia secolare. Tra le varie richieste e proposte al vaglio è stata scelta e favorita la presenza di una comunità di monache, che senza stravolgere l’antico e caratteristico impianto del convento cappuccino, ne ricavassero gli spazi utili per la nuova destinazione, con dei lavori adeguati e accurati. I lavori dunque, durati alcuni mesi, hanno riguardato gli ambienti da riadattare alla vita monastica benedettina, in particolare le stanze delle monache (le celle devono avere le loro prerogative), la sala capitolare e gli spazi

di lavoro comunitario. Anche il luogo ha cambiato denominazione: Monastero San Bernardo Tolomei. È stato inaugurato il 29 Sett. (vedi foto) con una solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo della Diocesi di Arezzo-CortonaSansepolcro Mons. Riccardo Fontana, presenti alcuni confratelli cappuccini, P.Diego Maria Rosa, Abate Generale della Congregazione Benedettina di Monte Oliveto, l’Abate priore di Camaldoli, vari sacerdoti del territorio. Assieme alle autorità civili della città sono stati tantissimi i cittadini presenti all’evento. Una vera e propria festa, nel giorno dei Santi Arcangeli, che si è conclusa con il rito di insediamento delle nuove ospiti: le Monache sono state accompagnate nel cuore della loro nuova dimora. Davvero una grande festa per tutta la comunità di Sansepolcro che ha ritrovato nel ‘Paradiso’ un luogo da continuare a venerare ed amare.

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L’arte nei conventi a cura della Dott. Antonella Grassi dei cappuccini toscani

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a chiesa dell’Eremo di Montecasale conserva, al centro dell’altare maggiore, tutto intagliato in noce, una statua di antica fattura in legno policromo raffigurante la Vergine Maria in trono col Bambino. Ne è autore un ignoto scultore umbro-toscano. La tradizione vuole che fosse trasportata qui dal P. S. Francesco dalle rovine abbandonate del vicino Castello di Montecasale, nel 1213. Questo episodio ha contribuito molto ad accrescerne la venerazione e l’attaccamento da parte della popolazione, tanto che la Madonnina non mai fatto mancare nel tempo segni e favori.

MADONNA COL BAMBINO DI MONTECASALE

Un’antica supplica da rivolgere alla Vergine recita: “Rimira, o pellegrin e umile inchina l’immagine divina, che in braccio tien la Prole sua beata, la qual fu qui portata dal Serafin d’Assisi: e dille: O pia Vergin, prega Gesù per l’alma mia”. La statua è affiancata da due angeli adoranti, dipinti ai lati della nicchia. La Vergine Maria è seduta in trono e tiene il bambino non sul grembo, ma spostato sul ginocchio sinistro, a seguire le pieghe dell’abito della madre. La Vergine è coperta da un abito verde scuro, quasi blu, da un mantello marrone, da un velo bianco in testa e calza scarpette rosse; il Bambino benedicente indossa un abitino rosso, rifinito con minuziose bordature, a piedi nudi; da notare la capigliatura di entrambi, castana. Dietro al trono, poco visibile, una spalliera damascata. L’opera proviene dalla scuola di intaglio di alta qualità fiorita nel territorio di Sansepolcro a partire dal XII secolo: maestri legnaioli che hanno prodotto oltre a Madonne anche numerosi Crocifissi, a testimonianza del fervido clima culturale che ha favorito la fioritura di queste espressioni di arte e di fede. Quest’opera richiama lo stile artistico che ritroviamo nella Madonna di Prete Martino (1199), che si trovava un tempo nel Duomo di Sansepolcro e che dal 1888 si trova presso la Skulpturengalerie di Berlino. Rispetto a quest’ultima, la nostra statua presenta maggior plasticità nelle vesti, e soprattutto nei lineamenti, che nell’altra si presentano duri e spigolosi. Pur nella sua sobrietà l’immagine fa trasparire una forte vitalità e stabilisce subito un intenso contatto con il fedele. La Soprintendenza fiorentina, nel 1967, effettuò un restauro conserva-

Legno policromo (105x30x20 cm.) Anon. del XII sec.

tivo della statua, che si trovava in cattive condizioni: si fecero tornare a vivere numerose parti mancanti, furono rifatte in gesso e ridipinte, modificandone così l’aspetto originario e addirittura cambiando la posizione al Bambino, che dall’avambraccio sinistro della Vergine viene ricollocato sul ginocchio sinistro. La Madonna in trono col Bambino è stata oggetto di numerosi studi (Paola Refice) e di mostre, come quella tenuta ad Arezzo nel 2002 dal titolo “La bellezza del sacro. Sculture medievali policrome” o a Sansepolcro nel 2012 dal titolo “Mater amabilis: Madonne medievali della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro.

IN ATTESA DEL 172°CAPITOLO... Con la lettera Circolare di Ottobre, il Ministro Provinciale ha convocato il 172° Capitolo Provinciale, che si terrà nel mese di Aprile 2016 a Montughi, cominciando dal giorno 18. Tutti i Frati con diritto di voto hanno ricevuto la scheda elettorale per l’elezione dei 29 Delegati. Le schede dovranno ritornare in Curia entro Mercoledì 25 Novembre. Per l’eventuale consegna manuale può essere considerata opportuna la celebrazione funebre del 23 Novembre al Cimitero di Trespiano. Per tale occasione si ricorda ai confratelli sacerdoti di portare camice e stola violacea ed essere solleciti per iniziare puntualmente la concelebrazione, presieduta dal confratello neo-Vescovo. Paolo Martinelli - Pietro Messa

F r a n c e s c o d ’A s s i s i e la misericordia

Sommario I. Francesco d’Assisi e la misericordia. II. Misericordia e pace di un povero. III. Frate Francesco e la misericordia.

EDB editore, Collana Itinerari consta di 80 pagine.

Pochi mesi prima della morte, Francesco d’Assisi lascia un testamento in cui, tra l’altro, riepiloga la sua esperienza cristiana. In una breve ma intesa narrazione racconta il cambiamento avvenuto nella sua vita e indica la misericordia nei confronti dei lebbrosi come il momento della svolta. A partire dagli scritti di Francesco e dalle successive narrazioni agiografiche, il libro indaga il significato dell’espressione «usare misericordia» e ne cerca le radici evangeliche e patristiche, note al santo attraverso la liturgia e soprattutto la recita del breviario. Proprio la misericordia – e non, ad esempio, la povertà o la minorità – è l’aspetto che, in prossimità della morte, Francesco definì come centrale nella sua vita e meritevole di essere trasmesso.

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: firenze.curia@fraticappuccini.it A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à

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