L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o
i s o i d r o c i r e s i M come il Padre
Messaggio del IV Consigliere Provinciale
O
gniqualvolta ricevo il dono grande di recarmi a Roma, giunto in Piazza S.Pietro avverto nell’abbraccio universale del colonnato del Bernini, la misericordia di Dio. Questo privilegio m’induce a riflettere con stupore, di quanto abbiamo bisogno di compassione, benevolenza e misericordia. Dovremmo fare a gara nell’allenarci a diventare sempre più capaci empaticamente di misericordia, di perdono, cioè persone, frati chiamati ad essere specialisti di segni di umanità, di gentilezza cavalleresca, di carità, di “hesed e rehem”. Poveri di tutto, ma non di misericordia. Capaci di comprenderci fino alle viscere, di abbracciarci nelle nostre miserie, ferite e nella commozione profonda, pronti a comprometterci senza escludere alcuno. Finalmente contenti, pacificati, araldi del Vangelo, veramente un po’ fuori di testa ed innamorati della follia e sapienza della Croce che è sempre minorità, nascondimento, contemplazione, sacrificio. Dio è davvero misterioso e misericordiosissimo, dimentica subito le nostre infedeltà, ma la questione è: siamo noi realmente misericordiosi? Mi pongo la stessa domanda: io sono in questo momento misericordioso? Riesco davvero ad ascoltare, accogliere, accompagnare con la bussola del Vangelo? Occorre avere onestà intellettuale e soprattutto spirituale per affermare che non lo so. Non scoraggiamoci. Stanno arrivando da tutto il mondo i Missionari della Misericordia, predicatori convincenti del perdono, confessori che possono aiutare a cogliere il desiderio di perdono dell’umanità che soffre la solitudine e l’incomprensione. Possiamo con l’aiuto di Dio guarire ferite, torture, stupri e ingiustizie portando il Vangelo con coraggio profetico e con sguardo contemplativo. “Siate uomini di perdono, di riconciliazione, di pace” lo ha ribadito con forza papa Francesco nella Basilica di San Pietro – Altare della Cattedra – nella Messa del 9 Febbraio 2016 con i Cappuccini provenienti da tutto il mondo, giunti in occasione della traslazione temporanea delle reliquie di S.Pio da Pietrelcina e di S.Leopoldo Mandić. Alla sequela del Signore Gesù dobbiamo imparare a camminare in koinonia, in comunione con tutti, passando dalla compassione alla misericordia per una spiritualità che umanizza ogni realtà di sofferenza. Il 10 Febbraio 2016, Mercoledì delle Ceneri, nella Basilica Vaticana, l’invio gioioso dei Missionari della Misericordia con la Benedizione di Papa Francesco. Il Santo Padre benedice il mandato con queste parole: Carissimi, rivolgiamo la nostra lode e la nostra supplica a Dio Padre, datore di ogni bene, per questi nostri fratelli inviati a portare in diverse regioni il lieto annunzio della misericordia nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
Ti benediciamo e ti lodiamo, o Dio, perché nel misterioso disegno della tua misericordia hai mandato nel mondo il tuo Figlio per liberare gli uomini dalla schiavitù del peccato mediante l’effusione del suo sangue e colmarli dei doni dello Spirito Santo. Guarda, Signore, questi tuoi servi, che inviamo come messaggeri di misericordia, di salvezza e di pace. Guida i loro passi con la tua destra e sostienili con la potenza della tua grazia, perché non vengano meno sotto il peso delle fatiche apostoliche. Risuoni nelle loro parole la voce di Cristo e nei loro gesti il cuore di Cristo; e quanti li ascolteranno siano attirati all’obbedienza del Vangelo. Infondi nei loro cuori il tuo Santo Spirito, perché, fatti tutto a tutti, conducano a te, o Padre, una moltitudine di figli che nella santa Chiesa ti lodino senza fine. Siamo tutti chiamati ad aprire il cuore al misero. Il nome di Dio è Misericordia. Fr.Alfredo Maria Paladini
Alleluja! Christus Cari auguri nella gioia della Pasqua MEsurrexit MO vere! Alleluja!
7 MARZO Montughi- P R I M A A S S E M B L E A P R E C A P I T O L A R E