L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto di Fr.Mario Testa, Definitore
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l Signore è la mia salvezza e con lui non temo più... sono le parole di un canto della liturgia che ci aiuta a lodare Dio per le opere stupende che ha compiuto in ognuno di noi, ma soprattutto perché Dio è la nostra certezza, è presente e cammina insieme a noi. Passo dopo passo, con lo sguardo rivolto al Signore Risorto, siamo entrati nel mese di Giugno e anche la nostra cara Provincia Toscana dei Cappuccini sta issando le vele per aprirsi al vento dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose. Sono passati circa tre mesi dalla celebrazione del Capitolo Provinciale ed è giunto il momento tanto sospirato della formazione delle nuove fraternità. Mentre vi scrivo mi trovo nella mia celletta, dove posso scorgere davanti al mio letto, su uno scaffale, l’immagine dei nostri cari fratelli: Luciano, Corrado e Silverio, che vedo ora sorridere come se dicessero a noi tutti: “Avanti, coraggio! Preghiamo per voi da quassù! La vita è una bella avventura e vale la pena di essere vissuta con tutte le nostre forze, per amore del Signore. Non abbiate paura!” Mi fermo un attimo commosso, mentre sto scrivendo e mi tornano in mente le loro voci e le loro battute in modo particolare l’inconfondibile “E noooo è!!”... che tutti noi ricordiamo. Da diversi giorni il Ministro Provinciale e i Definitori sono riuniti nella stanza che si trova al secondo piano
MEMO
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Nella stanza dei botto ni...
del convento di Montughi, in fondo al corridoio della Curia provinciale, quella che alcuni chiamano la “stanza dei bottoni”. Fatica e impegno mirati a valutare proposte e progetti per il ridimensionamento della Provincia, che tradotto nella concretezza, significa cercare la formula migliore per poter garantire una buona fraternità per vivere la vita religiosa, pur dovendo fare i conti con tante situazioni, strutture a noi affidate e lo scarso numero dei frati. Nella tradizione cristiana il mese di Giugno è dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù: un Cuore mite e umile, pieno di passione e amore per l’umanità. Vogliamo dunque rivolgerci a questo Cuore, per chiedere l’ispirazione e i doni necessari per fare la volontà di Dio e mettere in atto le scelte migliori per il bene di tutti i fratelli. Dal mese di Aprile i frati toscani hanno ricevuto la visita del nuovo Definitorio Provinciale in tutti i nostri luoghi. Anche in questi giorni sono tanti i frati che
incontriamo nei colloqui di Definizione. Tanti frati, tanti volti, tante storie diverse sono passate e stanno passando davanti ai nostri occhi. Una bella accoglienza, ricevuta in tanti luoghi e una fraterna disponibilità, espressa da tanti frati, che continua a parlare in modo efficace dello stile e della vita dei frati cappuccini toscani. Voglio ringraziarvi tutti, a nome del Definitorio, per la capacità di rimettersi in gioco anche quando l’età anagrafica potrebbe ridursi a suggerire pantofole e divano... come verrebbe da pensare o da desiderare a qualcuno. E’ possibile che per alcuni confratelli queste giornate non siano così serene e tranquille. Può darsi che siano momenti non facili, anzi dolorosi, soprattutto per la chiusura di alcuni conventi, la prospettiva di eventuali trasferimenti e conseguenti cambiamenti. Credo che la fede nel Signore Gesù, l’amore delle persone che ci sono vicine, e lo spirito di obbedienza che abbiamo promesso, ci aiuteranno a ritrovare la serenità e a trasformare questa tristezza in un sentimento nuovo, proprio come accadde ai discepoli che, dopo aver atteso senza comprendere, videro il Signore Risorto e i loro cuori si riempirono di gioia.
6 - 15 I X F e s t i va l d i M u s i c a S a c r a 2 0 1 2 Nato da donna “La santità al femminile” Luglio Direzione Artistica Marco Frisina CORTONA www.cortonacristiana.it/musica-sacra/festival-di-musica-sacra-2012
Frei Dami�o: apostolo dei nostri giorni
P.Damiano da Bozzano (LU) è considerato il “P.Pio” del Brasile e la sua tomba è meta di una interrotta processione di pellegrini che, in particolari occasioni, diventano migliaia e migliaia, provenienti da ogni parte di quell’immenso Paese. Sulla sua tomba vi sono incise le sue parole, come testamento per i suoi devoti: “Sempre pregherò per voi e, anche dopo morte, se Dio mi concederà un posto in cielo, continuerò a pregare per voi, chiedendo a Dio che vi protegga da ogni male e vi raduni un giorno con me in Paradiso”.
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A cura di Fr.Piero Vivoli
arrare storie è una delle attività più comuni e più belle che l’uomo possa compiere. Più comuni perché la presenza di ciascuno di noi all’altro è sempre un narrare se stessi, persino nel silenzio; più belle perché narrare una storia significa consegnare qualcosa di sé, o che comunque ha a che fare con se stessi, ad un altro, perciò stesso arricchendolo. E chi sa quante, ciascuno di noi, ne ha sentite o raccontate di storie: di tristi o di gaie, di piccole o grandi, di fantastiche ed epiche o di reali e tragiche. Quella che insieme a fr.Fabio e fr.Antonio abbiamo timidamente riletto dal 19 al 29 maggio scorso, nel Nordest del Brasile, visitando i nostri confratelli cappuccini, è una storia di santità. E’ la storia di fr.Damiano da Bozzano, piccolo frate della nostra terra di Toscana, vissuto 99 anni, di cui gli ultimi 66 peregrinando lungo le scomode strade che rigano il suolo brasiliano. In quei giorni non abbiamo letto libri, semmai abbiamo ascoltato una storia scritta negli occhi e nella mente di tanti uomini e donne, accorsi fiduciosi a celebrare, vicino alle spoglie mortali del loro grande predicatore e apostolo della misericordia, la gioia per la solenne conclusione del processo diocesano per la beatificazione e canonizzazione di frei Damião (27 Maggio 2012).
Una storia scritta prima di tutto nella mente e nel cuore di fr.Ferdinando, che per 50 anni ha accompagnato nella sua avventura missionaria fr.Damiano e che ancora, dall’alto dei suoi 94 anni, riesce a trasmettere la passione di una vita intrisa di sacrificio. Nella mente e nel cuore di fr.Bernardino, missionario ormai sazio di anni e di fatiche apostoliche, che novantaduenne, si diletta a sciorinare, a memoria, la cronologia della sua lunga vita. Nella mente e nel cuore di fr.Giuseppe Maria, mite e delicato confratello, paziente tessitore di “sogni” di semplicità e di fraterna condivisione della fede. Ma soprattutto, una storia scritta nella semplice e fisica fede di tanta gente, per lo più povera, che spesso ha percorso centinai di chilometri, accettando di dormire sotto una tenda, di mangiare un boccone di pane offerto dai frati, pur di ricevere una parola di speranza, un segno di perdono; di toccare lo scuro marmo che difende le reliquie di un uomo così vecchio eppure così attuale: un uomo che ha capito il segreto della nostra vita di consacrati, il segreto cioè di raccontare con le parole e con la vita, tra tutte le storie possibili, la sola a cui il cuore dell’uomo davvero anela, quella buona del Vangelo e del perdono.
foto al centro: Il Ministro Provinciale della Provincia Nord-Est del Brasile
Fr.Francisco Barreto (da sx), insieme a fr.Fabio, fr.Antonio e fr.Piero, nel luogo presso la città di Caruaru, dove sorgerà un grandioso Memoriale-Santuario, dedicato al santo cappuccino. foto a dx: Un suggestivo scorcio della grande tenda, durante la solenne liturgia del 27 Maggio e la visita fraterna ai confratelli missionari ancora presenti in Brasile: fr.Bernardino (seduto), Fr.Fernando (lenti scure) e fr.Giuseppe Maria (in maglietta).
nelle foto sopra: La tomba, posta in una cappella presso il Convento dei Cappuccini nel quartiere di Pina in Recife e la continua fila dei pellegrini. 2
I n v i t o a Vi t e r b o
Janua Coeli
in Concerto
Il gruppo Janua Coeli continua con i suoi molteplici concerti, ad evangelizzare, portando l’annuncio dell’amore e della premura che Dio ha verso ogni suo figlio, soprattutto il più bisognoso della sua Misericordia senza limiti. Prima dell’esibizione, Fr.Andrea e i ragazzi del gruppo, si incontrano con i numerosi giovani presenti, dialogando e testimoniando il proprio cammino di fede e la gioia che il dono della musica e il pregare insieme trasmettono. Gli appuntamenti di Giugno:
Siamo alcuni frati che erano studenti insieme, fine anni sessanta e inizio anni settanta, allo Studio Teologico Interprovinciale di Viterbo, all’epoca di P.Ubaldo Terrinoni Direttore e dei Franci’s Boys, per interderci. Lazio, Abruzzo e Toscana le Province madri. Siamo tutti grati ai superiori che ci offrirono questa storica opportunità di vivere una bellissima esperienza di vita fraterna proprio nel periodo conclusivo della formazione. Col passare degli anni è cresciuto il desiderio di rivedersi...e sicuramente saremo contentissimi di passare qualche ora insieme. L’appuntamento è fissato per giovedì, 21 Giugno, alle ore 10,00. Celebreremo la S.Messa di ringraziamento e staremo a pranzo insieme. Chi ha foto può ripescarle e portarle. E avremo tante cose da dirci. L’invito è rivolto a tutti, indistintamente. Un abbraccio fraterno e a presto. PS. Sarà utile un cenno di conferma. Portare camice e stola. fr.Lino Brocchi 339.5994290
fr.Appio Rosi 347.2235595; e-mail: appio.rosi@libero.it
La Gi.Fra. d’Italia a Poppi
Venerdì 1: San Marcello Pistoiese (PT) - Concerto acustico Venerdì 15: Pistoia - La Ferruccia - Concerto rock Sabato 16: Genova - via Riboli n° 20, sala Sorriso Francescano - Concerto rock.
Don Ottavio Pampaloni
olim
P.Costante da Faella
Sabato, 19 Maggio 2012, di prima mattina, è deceduto, nell’Infermeria fiorentina dei cappuccini, Don Ottavio Pampaloni, olim Fr.Costante da Faella (1921-2012). Ne facciamo grata memoria, perché, per ben 43 anni (1937-1980), fu stimato confratello della “Provincia Toscana dei Cappuccini”. Il suo passaggio al clero diocesano (1980) non ha offuscato la memoria della sua testimonianza cappuccina, che fu certamente operosa e lodevole. Lo ricordiamo come educatore, insegnante, parroco, definitore, scrittore. La malattia lo riportò tra i confratelli cappuccini (2004) e tra essi ha trascorso gli ultimi travagliati anni e da essi fa ricevuto fraterna assistenza, che, certamente, gli fece rivivere una nuova primavera cappuccina, pur negli anni del tramonto. Il saio cappuccino, indossato, come desiderava, nella sepoltura, ha sanzionato la ritrovata fraternità. E noi pensiamo che il Serafico Padre l’abbia subito abbracciato come suo “vero frate” e, come tale, l’abbia presentato a tutti i frati del Paradiso!
C A L E N D A R I O D el m ini s t ro e D e f ini t orio in G i u gno
Circa 80 gifrini in rappresentanza di tutti i consigli regionali della Gi.Fra italiana, si sono incontrati nel week end del 18-20 maggio 2012 nel convento dei Frati Cappuccini di Poppi (AR), per il consueto appuntamento con il Capitolo fraterno di fine anno. Una tre giorni all’insegna della condivisione e della fraternità all’interno della quale si sono gettate le basi per il prossimo anno.
O N O M A S T I C I di G i u gno fr. eugenio caperoni, 21 fr. luigi senesi fr. eugenio mattioli 22 fr. flavio evangelisti fr. antonio landi, 24 fr. giovanni lazzaroni, fr. antonio picchi, fr. giovanni liverani, fr. antonio picciallo fr. giovanni roncari fr. antonio simonetti 25 fr. guglielmo fantuzi fr. aureliano t.liveri, fr. guglielmo papucci, fr. eliseo grassini 29 fr. paolo balloni, 16 fr. ferruccio perini fr. pietro landi, 21 fr. luigi brocchi, fr. pier paolo nocentini, fr. luigi lorusso, fr. piero vivoli, fr. luigi ruggiero fr. gian paolo salotti fr. luigi savi, 30 fr. teobaldo ricci fr. luigi santini
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Ven. 1: Riunione del Definitorio Sab. 2: Torricchio: incontro con il Consiglio Regionale OFS assieme ai Ministri Prov. OFM e OFMConv. A nni v er s ari Lun. 4 - Ven. 8: Riunione del Definitorio 75 anni di Professione Lun. 11 - Ven. 15: Riunione del Definitorio Dom. 17: Massa convento: Partecipa alla festa di S. Antonio. 29 fr. alessandro merighi, fr. stanislao livi Lun. 18 - Sab. 23: Frascati: Assemblea CIMPCap 70 anni di Professione e Incontro dei Definitori del Centro Italia. 29 fr. valentino Vuga Lun. 25 - Dom. 15 Luglio: Prevalentemente a Le Celle di Cortona.
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S.Felice da Cantalice A cura di Fr.Giacomo Carlini in un mamoscritto
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ospendiamo, in occasione dell’ Anno Feliciano, la nostra mensile memoria artistica, di cui, d’altra parte, S.Felice è stato un protagonista con i quadri a lui dedicati nelle chiese cappuccine, e dedichiamo la nostra attenzione ad un manoscritto d’archivio, ignoto, forse, anche ai cappuccini toscani! Pensiamo di compiere un omaggio a S.Felice, ricordandogli quello che i suoi confratelli fecero per lui in quel lontano e magnifico anno “1712”. Il nostro manoscritto, dunque, racconta quello che fecero i cappuccini in quella solenne occasione. La canonizzazione di S.Felice galvanizzò, in qualche modo, i suoi confratelli. Alle feste romane seguirono quelle organizzate nelle varie Province dell’Ordine e, almeno in Toscana, nei singoli conventi. Viveva, in quegli anni, il maggior archivista che abbia avuto la Provincia Toscana: P.Filippo Bernardi da Firenze (1649-1721). Infaticabile raccoglitore di memorie, non si fece sfuggire il grande evento della canonizzazione di S.Felice. Lasciò, quindi, una minuziosa descrizione delle feste celebrate a Roma e di quelle organizzate in ogni convento della Toscana e non trascurò quelle in altre Province. Ecco il titolo del nostro Manoscritto: Memorie della canonizzazione di S. Felice Cap.no e delle feste, che in quell’occasione si son fatte in diversi conventi della Religione, singolarmente in Roma, Napoli, Genova e altri luoghi”. Il manoscritto consta di ben 786 pagine; la scrittura è limpidissima, la pagina perfetta. P.Bernardi non poteva fare un omaggio più bello al primo santo dell’Ordine e a me ha trasmesso il ricordo storico di un evento, che, dopo 300 anni, continua a trasmettere il candore della santità serafica.
Dal Manoscritto di P.Filippo Bernardi
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uest’ Anno 1712 ha apportato a tutta la Religione Cappuccina indicibil giubbilo per triplice motivo. Il primo è la celebrazione del Capitolo Generale, coll’elezione del nuovo Ministro, caduta in persona
del P.Michel Angelo da Ragusa della Prov.a della Marca , Soggetto qualificato non meno in genere di spirito, che di dottrina. Il secondo è la promozione alla Sagra Porpora del P.Francesco Maria d’Arezzo, Predicatore del Sagro Palazzo, qual per esser membro della nostra Provincia di Toscana, vien questa ad haver parte maggiore dell’altre nella comune allegrezza. Ed il terzo motivo si è la Canonizzazione del B.Felice, la quale, siccome più de gli antedetti due motivi accresce lustro, e splendore alla Religione, così ha cagionato nel cuore di tutti i suoi Religiosi somma allegrezza, e consolazione. Tralasciamo dunque per adesso la relazione e del Capitolo Generale e della promozione del Cardinale, ho risoluto descrivere primieramente le Sacre misteriose Funzioni fatte dalla Santità del Sommo Pontefice Clemente XI, nel collocare solennemente in pubblica forma il detto Beato nel Catalogo de’ Santi; e secondariamente poi lasciar memoria delle segnalate dimostrazioni di festa, e d’allegrezza, che in tal congiuntura si son vedute non solamente in Roma, ma in ogni parte d’Italia, e fuori ancora; le quali realmente sono state celebrate con tanta solennità e con pompa sì magnfica, che non vi è memoria esserne state fatte delle consimili, non che maggiori, nelle Canonizzazioni de’ tempi andati: indizio manifesto della singolar divozione, che tutte le Nazioni Cattoliche professano a questo Beato Servo del Signore, per cui intercessione e merito non sono scarse le grazie, che la divina bontà in ogni luogo, e tempo si degna compartire a prò di chi con viva fede l’invoca nelle sue necessità. Intraprendo volentieri questa piccola fatica ad oggetto che resti maggiormente glorificato Iddio, mentre Egli ‘elevat de terra egenum, ut sedeat cum Principibus et Solium Gloriae teneat’. Potrà anche servire alle Persone Religiose di camminare con più fervore per la strada della Perfezione, e della Santità, vedendo che questa sola basta per illustrare perpetuamente chi la possiede, benché nato in luogo oscuro, e di basso lignaggio, come si vede chiaramente in S.Felice… (P.Filippo Bernardi da Firenze (1649-1721), in MEMORIE della Canonizzazione di S.FELICE, pag. 1s.)
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