Surgelati Magazine - Speciale "Emergenza Covid-19"

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SURGELATI LA RIVISTA ITALIANA DEGLI ALIMENTI SURGELATI PER GD - GDO - DA - DISCOUNT - DOOR TO DOOR GROSSISTI - CONCESSIONARI - HORECA - DEPOSITI - DISTRIBUTORI - FREEZER CENTER - AGENTI

NUMERO SPECIALE DIGITALE "EMERGENZA COVID-19”



MERCATO

Le nuove abitudini di acquisto in GDO INDAGINE STOCARD • Boom di acquisti dopo pranzo (anche oltre il 70%) e alla mattina, soprattutto nei weekend Non sono mai andati così spesso a fare la spesa dopo pranzo, o alla mattina presto, come in questi giorni: gli italiani in quarantena hanno radicalmente modificato le proprie abitudini di acquisto, come rilevato dalla nuova indagine condotta dall’Osservatorio di Stocard, il portafoglio digitale che consente di digitalizzare tutte le carte fedeltà nel proprio smartphone. Stocard ha fotografato le spese dei cittadini in super e ipermercati tra il 23 e il 29 marzo, confrontandole con la settimana del 10-16 febbraio, prima dell’emergenza sanitaria. Lo studio ha analizzato l’andamento degli acquisti nella GDO oltre che la base nazionale, anche a livello regionale, dividendo il Paese in tre macro aree a seconda delle diverse disposizioni sugli orari di apertura decisi dalle ordinanze delle Regioni (Gruppo 1: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia, Campania, Calabria: chiusura domenica e giorni festivi; Gruppo 2: Lazio: 8:30-19:00 dal lunedì al sabato, 8:30-15:00 dome-

domenicale resta quindi un’abitudine che non è stata persa in questo periodo di quarantena, ma che addirittura si è intensificata, con un picco di acquisto del +480% negli orari di apertura dei supermercati>>.

nica; Gruppo 3: Lombardia e tutte le altre regioni: nessuna limitazione degli orari). <<Gli italiani hanno radicalmente cambiato le proprie abitudini di acquisto alimentare. Fino a un mese fa sarebbe stato impensabile andare al supermercato dopo pranzo – spiega Valeria Santoro, country manager Stocard Italia – ma nella settimana analizzata registriamo picchi giornalieri di acquisto che, tra le 13:00 e le 16:00, superano anche del 78% gli acquisti della settimana pre Covid-19. A questa evidenza se ne aggiunge un’altra, ossia che gli italiani continuano a rifornirsi al mattino, soprattutto la domenica, nelle Regioni in cui la GDO è aperta. La spesa del mattino

EVIDENZE REGIONALI

Nella settimana studiata, rispetto a quella pre Covid19, l’Osservatorio di Stocard rivela differenti comportamenti durante i giorni feriali e nel fine settimana. Nei giorni feriali si registrano tre principali evidenze, comuni a tutte le Regioni: i picchi di acquisto della mattina (9:00-10:00), post pranzo (13:00-16:00) e una sostanziale omogeneità negli

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orari di spesa, dal lunedì al sabato. L’unico dato particolare riguarda il Lazio, in cui le chiusure serali alle 19:00 fanno si che i livelli di acquisto in quasi tutti gli orari delle giornate siano in media più alti rispetto a quelli degli altri gruppi di regioni. Differente lo scenario per la domenica, influenzato dalle diverse ordinanze regionali che regolano gli orari della GDO. Complice la chiusura di iper e supermercati alle 15:00, nel Lazio il picco di acquisti è nella fascia 8:0012:00, molto superiore rispetto alla settimana del 1016 febbraio; in Lombardia e nelle altre Regioni senza limitazioni di orari il picco di spesa è tra le 8:00 e le 10:00, con la curva di spesa che tende progressivamente ad appiattirsi nel corso della giornata; in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia, Campania, Calabria la GDO è chiusa. EVIDENZE NAZIONALI

A livello nazionale, anche nella settimana 23-29 mar-


MERCATO

Consumi: la corsa ai surgelati EMERGENZA COVID • L’evoluzione delle vendite di frozen food in Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti d’America secondo uno studio Iri-Bcg

zo, come nelle due precedenti già analizzate, si riscontra una maggiore omogeneità di acquisto durante i giorni feriali. L’indagine evidenzia alcune specificità rispetto alla settimana pre-Covid tra il 10 e il 16 febbraio. Innanzitutto da lunedì a venerdì c’è un notevole incremento di acquisti nelle ore successive al pranzo: tra le 13:00 e le 16:00, infatti, i picchi di spesa raggiungono una media giornaliera pari al +70% rispetto a febbraio. Nel weekend, invece, si assiste a un vero e proprio boom di spesa negli orari immediatamente successivi all’apertura dei supermercati, con +95% il sabato alle 8:00 del mattino, e addirittura +480% la domenica allo stesso orario, rispetto al mese precedente. All’ora di pranzo l’indagine rivela i soliti picchi: +73% il sabato e un +67% la domenica, dati molto più alti rispetto alla settimana 10-16 febbraio.

In base alla vendita di generi alimentari nei supermercati nel mondo si può avere un’idea dell’evolversi della diffusione globale del coronavirus. Come tutti oramai sanno bene, vi è una diretta correlazione tra contagi e corsa agli acquisti dettata da forte preoccupazione. Una ricerca mondiale condotta da Iri e Bcg evidenzia proprio le scelte di consumo emergenziali adottate dalla popolazione.

In Italia, ad esempio, le vendite sono state stabili fino a circa la metà di febbraio, poi in rapida crescita prima nel Nord e successivamente nel resto del paese. Stesse evidenti impennate si sono registrate in tutta Europa e nel resto del mondo, anche se con una diversa scansione temporale. Dalla ricerca, che prende in esame paesi quali Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti d’America, si evince che tra i prodotti maggior-

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mente acquistati figurano i surgelati, le cui vendite nel nostro paese nell’ultima settimana di febbraio sono incrementate del 24,1% (e in particolare, i panati di pesce con +33.7% e i vegetali con +22,1%); nella prima settimana di marzo, invece, gli acquisti di frozen food sono cresciuti del 16,2% in Italia, del 9,6% in Francia, del 12% in UK e del 5% in Usa (ancora non sottoposta a restrizioni in termini di spostamenti).


MERCATO

In questo nuovo mondo in cui ci si trova a fare i conti con il Covid-19, la linea d'azione più sicura è quella di sostituire le attività di persona con le alternative online. Stiamo assistendo a questo fenomeno in prima persona nel mondo della vendita al dettaglio, poiché ai consumatori viene chiesto di rimanere a casa e una quantità significativa di acquisti tradizionali in negozi fisici viene temporaneamente spostata online. Il virus ha anche portato a un'inaspettata impennata delle richieste di metodi relativamente nuovi di gestione dell'ordine, come la consegna a domicilio e il ritiro in strada. I settori della vendita al dettaglio, della vendita all'ingrosso e della produzione, compresa quella di surgelati, stanno rispondendo a questo cambiamento della domanda, guidato dai consumatori, ricercando e mettendo al lavoro migliaia di operatori di magazzino e delle consegne L'e-commerce è il segmento del commercio al dettaglio in più rapida crescita. Secondo le previsioni di Retail Economics, le vendite online dovrebbero raggiungere il 53% di tutti gli acquisti nel Regno Unito entro il 2028. Tuttavia, la pandemia di Covid-19 potrebbe aver ulteriormente accelerato questo cambiamento e con esso la necessità di tecnologie che permettano ai retailer di massimizzare le

L’influenza del Covid-19 sull’industria del retail E-COMMERCE • L’impennata degli acquisti on-line, sostenuta anche dai surgelati, porterà a rivedere e perfezionare la tecnologia necessaria a far funzionare le nuove modalità di commercio

opportunità online nel modo più efficiente, ecologico ed economico possibile. L’osservatorio e-commerceB2C del Politecnico di Milano rileva che in Italia la richiesta di food&grocery online è cresciuta fino a 20 volte rispetto alla richiesta media, e una buona porzione è dovuta all’acquisto di alimenti surgelati.

tradizionalmente più restii nei confronti dell'acquisto online. Tuttavia, molte aziende stanno ancora perfezionando la tecnologia necessaria per far funzionare il vero commercio omnichannel. Ci possono essere fino a dieci passi necessari quando si evade un ordine di e-commerce: dalla ricezione e conferma dell'ordine del cliente, all'invio delle liste di prelievo al magazzino e al reperimento degli articoli da parte degli operatori, all'imballaggio e alla spedizione degli ordini, fino alla consegna, al-

L’EQUILIBRIO TRA PERSONE E TECNOLOGIA

L'e-commerce è sicuramente in crescita, anche nei paesi

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la ricezione dell'ordine e persino ai potenziali resi. Si tratta di un processo ad alta intensità di lavoro e i recenti annunci relativi all'aumento delle assunzioni in ambito retail servono unicamente a dare ulteriore peso a questo punto. La diffusione dell'e-commerce può rappresentare un motivo di evoluzione per la gestione degli ordini di un negozio. Tuttavia, la domanda rimane: i retailer hanno i sistemi per gestire efficacemente gli ordini online e in-store in modo efficace e senza intoppi? UN QUADRO A LUNGO TERMINE IN EVOLUZIONE

Se la pandemia di Covid-19 si protrarrà per mesi e i consumatori si affideranno al commercio elettronico per i loro acquisti quotidiani, questo potrebbe avere un impatto a lungo termine sull'equilibrio tra vendite online e fisiche. Chiunque sia passato a fare


MERCATO

acquisti online può testimoniare la facilità e il tempo risparmiato dal processo e ci vogliono solo poche settimane perché diventi un'abitudine. Con le misure di isolamento in vigore per quello che sembra essere il prossimo futuro, l'e-commerce sta rapidamente diventando la norma. Ciononostante, i retailer devono ancora guardare a un futuro post-Covid-19: i consumatori torneranno nei negozi al dettaglio in estate? Migreranno definitivamente all’online facendo anticipare la previsione per il 2028? O ci sarà forse un doppio rimbalzo che vedrà i consumatori tornare in massa nelle vie dello shopping una volta eliminato il coprifuoco? Tutte queste sono domande che i retailer dovranno porsi nei prossimi mesi. Il cambiamento del comportamento dei consumatori, accelerato dal virus in pochi mesi, ha sicuramente cementato le argomentazioni a favore di un'espansione dei metodi ibridi di gestione degli ordini, che uniscano personale addetto all'e-commerce e al negozio fisico, e questi a loro volta aiuteranno il retail a cambiare, ridimensionare, aggiustarsi e reagire quando le cose torneranno alla normalità. Mentre molti rivenditori hanno visto crescere il business dell'e-commerce, gli eventi globali hanno preso la parte di vendita al dettaglio in più

Il canale Horeca è in ginocchio FEDERALIMENTARE • Il blocco di questo segmento di mercato penalizzerà i consuntivi dell’industria alimentare a fine anno, prodotti surgelati compresi Il Presidente di Federalimentare Ivano Vacondio manifesta forte preoccupazione per il blocco totale del canale Horeca, ovvero dei consumi alimentari “fuori casa”, in atto nel Paese. <<Il canale Horeca ha compensato la flessione costante dei consumi domestici e ha fortemente sostenuto, in Italia e all’estero, i prodotti alimentari di posizionamento medioalto - ricorda Vacondio - che sono la vera specialità del food and beverage nazionale. Sui 250 miliardi di consumi alimentari 2019, un terzo, pari a circa 83 miliardi, sono dovuti al “fuori casa”. In particolare, sono oltre 18 miliardi le spese in ristorazione, bar e caffè legate specificamente al turismo nazionale ed estero. Sono consumi attualmente fermi, che non sono recuperabili attraverso la crescita delle consegne alimentari a domici-

lio, e nemmeno dal boom degli acquisti legato all’effetto scorte avviato dai consumatori. In gran parte, questo fenomeno non rappresenta un reale aumento dei consumi, ma un trasferimento dagli scaffali alle dispense, che sarà ridimensionato appena superata l’emergenza, innescando una nuova discesa dei consumi domestici. L’industria alimentare sta facendo fronte, in una fase molto difficile, alle esigenze del mercato. Ma andrà incontro a un calo dei livelli di produzione e di export a fine anno. Con la prudenza dovuta, occorre perciò riavviare e sostenere il mercato, in tutte le sue componenti>>. Le proposte di Federalimentare per l’immediato sono: - apertura dei Cash&Carry a tutti i consumatori, anche senza partita iva, perché ciò permetterebbe di ridurre le file nei supermercati, evitare gli

out of stock e offrire ai consumatori merce più conveniente e “da stock”, calmierando le richieste - semplificazioni amministrative (in termini ad esempio di autorizzazioni) per permettere a tutti i ristoranti di rimanere aperti solo per l’asporto e il delivery, garantendo ovviamente tutte le necessarie misure di sicurezza; nel lungo periodo si potrebbe immaginare un supporto ai ristoranti che decidono di servirsi del delivery tramite sospensione temporanea dell’iva sulla ristorazione o studiare altre forme d’incentivazioni - specifici bandi di gara a valere sul Fondo Assistenza Alimentare agli indigenti per approvvigionamento di derrate da destinare alle mense per i poveri. Questo consentirebbe di “alleggerire” gli stock di quei formati specifici per il canale Horeca.

rapida crescita e l'hanno messa sotto steroidi. Ciò che stava crescendo rapidamente sta ora crescendo incredibilmente velocemente, e ciò che stava cambiando rapidamente sta ora cambiando al-

la velocità della luce. Le aziende che mostrano agilità e abbracciano il cambiamento in questo nuovo mondo saranno quelle che avranno più successo. Metodi efficaci di e-commerce e di ge-

stione ibrida degli ordini giocheranno un ruolo importante nel superare la tempesta in corso e contribuiranno a far progredire il settore del commercio al dettaglio dopo il ritorno al business as usual.

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DISTRIBUZIONE

I supermercati attenti a clienti e dipendenti COSA E COME • Le misure di contrasto alla diffusione del virus messe in atto dalle catene distributive e i benefit erogati Quasi tutte le catene di supermercati hanno avviato sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria una serie di iniziative per tutelare sia i clienti sia i propri dipendenti. Chi più chi meno, ha attivato le necessarie misure di contrasto alla diffusione del virus, nel pieno rispetto della normativa emanata dal governo: è stato predisposto l’ingresso contingentato dei clienti nei punti vendita; sono stati distribuiti a tutti i lavoratori guanti e mascherine; sono stati messi a disposizione di clienti e dipendenti gli strumenti di detergenza e sanificazione personale e del posto di lavoro; sono stati potenziati i servizi di pulizia ef-

fettuati da ditte specializzate; all'interno dei supermercati è stato delimitato, con apposite strisce a terra, il metro di distanza dei clienti dai banchi e montate barriere in plexiglas a

protezione degli addetti alla cassa; nei depositi è stata spesso predisposta la misurazione della temperatura all’arrivo di tutti gli addetti e dei trasportatori.

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Spesso, inoltre, sono stati fatti appositi interventi dedicati ai collaboratori, che consistono: nella stipula di una polizza a loro beneficio che copre il rischio di contrarre il coronavirus; nello stanziamento di un bonus in busta paga o di un buono spesa. Qualche catena particolarmente attenta, come ad esempio i Magazzini Gabrielli, ha anche favorito ogni richiesta di flessibilità o permesso da parte di collaboratori con figli in età scolare, cercato di ridurre al minimo gli straordinari, oltre che puntato sin da subito alla chiusura domenicale per aiutare i propri collaboratori a non avere turni di lavoro troppo impegnativi.


DISTRIBUZIONE

Il Gruppo Arena in aiuto alla Sicilia NUMEROSE INIZIATIVE • Donati 250.000 euro principalmente a sostegno della rete ospedaliera delle province più colpite dall’emergenza Il Gruppo Arena, presente con oltre 180 store ad insegna Decò, Iper e SuperConveniente, ha stanziato 250.000 euro. Parte di questo importo servirà agli ospedalieri delle province siciliane più in sofferenza (Catania, Enna, Palermo e Messina) per contrastare l’emergenza da Coronavirus. <<Vogliamo che la comu-

po a sostegno dei siciliani prevedono l’applicazione del 10% di sconto alla cassa sui buoni per le famiglie in difficoltà in questo periodo di crisi, così da aumentarne il potere d’acquisto. Inoltre, ha bloccato i prezzi dei prodotti forniti dalle aziende siciliane, fino alla fine dell’emergenza. Potenziato anche il servizio di consegna della spesa a

nità dove noi operiamo avverta la nostra vicinanza – spiega Giovanni Arena, direttore generale del Gruppo – e questo contributo è un segno di gratitudine nei confronti di medici, infermieri e membri del personale sanitario che stanno lavorando senza sosta e con impegno per fermare questa emergenza>>. Le altre iniziative del Grup-

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domicilio, peraltro gratuito per over 65 anni, disabili e donne in gravidanza. Infine, ma non ultimo, quanto intrapreso a dimostrazione della gratitudine verso i propri collaboratori, per i quali è stata predisposta una copertura assicurativa integrativa a tutela della salute, oltre all’erogazione di un buono spesa del valore di 120 euro.


DISTRIBUZIONE

Il Gros (Gruppo Romano Supermercati) ha deciso di donare alimenti per un valore di 50.000 euro alla Caritas di Roma. In questo periodo le associazioni di volontariato sono in prima linea per fronteggiare l'emergenza sociale che sta interessando le fasce più deboli della popolazione colpite dalle conseguenze che la pandemia del coronavirus sta generando nel sistema economico. La povertà a Roma era un'emergenza molto grave anche prima dell’attivo della pandemia. Secondo l'ultimo rapporto realizzato dalla Caritas di Roma emerge che la povertà a Roma sta aumentando. I 157 centri d’ascolto parrocchiali e i tre Centri d’ascolto diocesani, grazie alla loro vicinanza concreta al territorio e alle persone bisognose, hanno scattato una foto “ad alta definizione” delle povertà a Roma, che, pur in presenza di alcuni segnali in controtendenza, resta drammatiche e anzi si aggrava. Una situazione che si è ulte-

Gros dona beni alla Caritas di Roma GRUPPO ROMANO SUPERMERCATI • Un aiuto concreto per fronteggiare la lotta alla povertà che sta aumento in conseguenza della pandemia da coronavirus

riormente aggravata con l'arrivo della pandemia facendo aumentare anche la platea dei bisognosi. <<La pandemia sta lasciando

segni profondi nella comunità romana che difficilmente rientreranno una volta passato il virus. Mi riferisco alle ferite che il coronavirus sta pro-

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ducendo nel tessuto sociale già messo a dura prova in precedenza ha detto Giorgio Trombetta presidente di Gros - è per questo motivo che abbiamo deciso di attivare una serie di interventi mirati a sostenere le fasce più deboli della popolazione. Uno dei questi interventi è la donazione di beni alla Caritas, perchè in questo periodo è estremamente importante essere vicini alle istanze che ci giungono dal territorio. A tal proposito voglio ricordare la donazione di 200.000 euro che abbiamo fatto nei giorni scorsi all'Ospedale Spallanzani>>.


DISTRIBUZIONE

Bofrost: +40% di vendite online SPESA A DOMICILIO • Filetti di pesce di merluzzo e di salmone i più richiesti. Sicurezza dei lavoratori garantita e 20 nuove assunzioni Bofrost, il colosso dei surgelati porta a porta, a marzo a visto aumentare le vendite dei propri prodotti del 32% minimo, fino a punte di oltre il 40% negli ultimi giorni del mese, con un'esplosione soprattutto degli acquisti online. E, come è facilmente intuibile, le maggiori richieste sono arrivare dalle regioni più colpite dalla crisi sanitaria. << A partire dal 23 febbraio c'è stato un vero e proprio boom di ordini sia dal nostro sito sia dalla nostra app, con aumenti in media del 100% ogni giorno - racconta Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia – passando da incassi di 3.000 euro al giorno di media dello scorso anno a marzo, addirittura ad aver raggiunto le 120.000 euro/giorno, ossia un incremento del 4000%. Tutto ciò è dovuto naturalmente alla raccomandazione di non uscire di casa estesa a tutta Italia, soprattutto agli over 65, che rappresentano una fascia di clientela importante per Bofrost>>. I filetti di pesce di merluzzo e di salmone sono stati tra i prodotti più richiesti, tant’è che hanno registrato un aumento del 400%, ma ottime

performance anche per le pizze e tutti i vegetali, e tra le carni c'è un grosso incremento soprattutto del pollo. Stabili, invece, gelati e dolci. Già da febbraio l’azienda, per tutelare i propri dipendenti, compresi naturalmente i 2.000 venditori in tutta Italia, si è prontamente attrezzata. Innanzitutto ha istituito un comitato di crisi, che ha provveduto all’acquisto di oltre 200.000 mascherine, oltre 10.000 litri di disinfettante, 2

milioni di guanti monouso e anche di tute e di occhiali per i venditori delle zone più critiche della Lombardia, ossia quelle di Bergamo e Brescia. Inoltre, sono stati messi per la maggior parte in smart working gli impiegati e gli addetti al call center, mentre nel magazzino di San Vito al Tagliamento sono state addirittura assunte 20 nuove persone. <<Con il diffondersi dei primi timori per il Coronavirus –

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continua Tesolin – i clienti hanno iniziato a contattarci per sapere se avremmo continuato ad assicurare il servizio, cosa che abbiamo fatto con continuità e adottando tutte le opportune misure di sicurezza a tutela sia dei clienti, sia del nostro personale. La nostra unità di crisi è stata attiva in modo permanente per seguire l’evoluzione della situazione e dare risposte ai consumatori, garantendo un servizio che è stato sempre più apprezzato>>. Non manca da parte di Bofrost un riconoscimento concreto verso i propri dipendenti per lo straordinario impegno durante questo periodo di elevatissima domanda di consegne a domicilio. E per ringraziare tutto il personale, che sta efficacemente garantendo il servizio di delivery, l’azienda ha stanziato 1 milione di euro in totale di bonus per i dipendenti. Si tratta di un bonus straordinario che verrà erogato per i mesi di marzo e aprile nelle buste paga dei lavoratori. Inoltre, da metà marzo è anche attiva l’iniziativa “Un ospedale per ogni filiale”, ossia una raccolta fondi destinata a sostenere le strutture sanitarie italiane.


DISTRIBUZIONE

Un milione di euro per il nuovo ospedale MAGAZZINI GABRIELLI • L'azienda ascolana ha risposto all'appello della Regione Marche con un’ingente donazione per realizzare la struttura da 100 posti letto di terapia intensiva La Famiglia Gabrielli ha risposto all'appello del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e ha donato un milione di euro per la realizzazione della nuova struttura da 100 posti letto di terapia intensiva per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. La proposta del presidente Ceriscioli è stata immediatamente analizzata da parte del vertice dell'azienda ascolana e dopo aver valutato l'entità e la validità dell'intervento ha deciso di intervenire immediatamente con un'azione concreta. <<La struttura di 100 posti letto per la terapia intensiva, a-

datta alla lotta contro il Covid19 doveva essere realizzata in tempi estremamente brevi e quindi occorrevano aiuti im-

mediati – hanno detto i rappresentanti della famiglia Gabrielli – ed è per questo motivo che abbiamo celermente preso la decisione di erogare un milione di euro. Noi siamo un'azienda ascolana e riteniamo questa iniziativa coerente con quanto abbiamo fatto sino ad ora per il nostro territorio. Siamo consapevoli che le Marche, la nostra comunità, è stata ed è in una situazione di emergenza e quindi ci auguriamo di essere una delle realtà che ha contribuito a dare concretamente vita a questa importante infrastruttura. Anzi, invitiamo le altre realtà im-

prenditoriali delle Marche a supportare questa o altre iniziative simili>>. La donazione in questione si aggiunge alle altre iniziative intraprese in questo periodo dal Gruppo Gabrielli che si è immediatamente schierato al fianco delle strutture sanitarie del territorio impegnate a fronteggiare l'emergenza del coronavirus. Ne è un esempio, l’acquisto di 30 letti per le terapie intensive e migliaia di mascherine che sono state donate anche ai nosocomi di San Benedetto, Ascoli e Pescara, oltre alle associazioni di volontariato.

PAM: “Insieme a te per l’Italia” LOTTA ALL’EMERGENZA • Il Gruppo promuove l'acquisto di prodotti italiani e dona 400.000 mascherine alla Regione Veneto Il Gruppo Pam, attraverso le insegne Pam, Panorama e In’s Mercato, si schiera in prima linea per sostenere la lotta al Covid-19 nel proprio territorio di appartenenza, donando alla Protezione Civile 400.000 ma-

scherine destinate ai cittadini della Regione Veneto. La donazione arriva a seguito dell’iniziativa “Insieme a te per l’Italia” che ha visto l’insegna Pam Panorama attivare una campagna a sostegno

dell’economia italiana. L’iniziativa consiste nel promuovere la scelta e l'acquisto, in tutti i punti vendita del territorio nazionale, di articoli realizzati e prodotti da aziende con stabilimenti siti in Italia, per dare

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un aiuto concreto garantendo occupazione e reddito alle famiglie italiane e di residenti in Italia.


PRODUTTORI

Pane e focaccia nella lotta al Covid-19 BASSINI1963 • L’azienda continua a produrre, approvvigionando il Banco Alimentare in Lombardia, Piemonte e Campania, e il personale del reparto di rianimazione dell’ospedale di Forlì La storica azienda forlivese, nata nel 1963 e acquisita nel 2018 dalla nuova proprietà sempre forlivese Orienta Partners, insieme ad un gruppo di investitori e al fondo di Private Equity francese Indigo Capital, non rimane ferma davanti all’emergenza Covid-19. Innanzitutto, l’azienda è rimasta pienamente operativa, avendo adottato tutte le misure di prevenzione e protezione

per garantire la salute dei propri collaboratori, clienti e partner, mantenendo inalterati gli elevati standard qualitativi che la contraddistinguono. Contando sulla ripresa delle abitudini di consumo non appena questa crisi sarà superata, sta continuando anche in questo periodo a investire su R&S per offrire sempre più prodotti con connotazioni salutistiche. in secondo luogo, è consape-

vole dello stato di bisogno di alcune fasce di popolazione soprattutto in questo momento; per questo motivo, ha deciso di donare il suo pane a chi aiuta i bisognosi. A fine marzo sono partiti i mezzi di trasporto di Adriatica Logistics, partner logistico di Bassini, per consegnare i prodotti al Banco Alimentare in Lombardia, Piemonte e Campania, che li distribuiranno a

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chi è in difficoltà. Infine, ma non ultimo, a partire dal 27 marzo l’azienda effettua ogni lunedì, mercoledì e venerdì la consegna delle proprie focacce al personale del reparto di rianimazione dell’ospedale di Forlì. L’approvvigionamento continuerà, fino a nuove disposizioni, e ogni volta vengono preparati e consegnati prodotti per le 25 persone che coprono i turni dalle 13 alla notte, che non hanno neanche il tempo per recarsi in mensa a consumare un pasto a causa dei turni stressanti che stanno sostenendo. Insieme ai prodotti, sono stati consegnati anche dei sacchetti di carta per poter conservare ciò che non riusciranno a consumare sul posto. Importante ricordare che i prodotti Bassini 1963 sono surgelati e quindi esenti da contaminazioni, mantenendo inalterati qualità e gusto. Lo slogan dell’azienda in questo momento è: “Cerchiamo di sostenere chi è in prima linea con quello che sappiamo fare meglio: i nostri pani e le nostre focacce”.



PRODUTTORI

Callipo premia e tutela i dipendenti PREZIOSE RISORSE UMANE • L’azienda per il quinto anno consecutivo elargisce un bonus di 900 euro e stipula una polizza assicurativa ad hoc contro il rischio di contagio da Covid-19

Per il quinto anno consecutivo Callipo premia i dipendenti per condividere con le risorse più preziose, quelle umane, i risultati positivi conseguiti nel 2019 (fatturato di oltre 63 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al 2018). Ad ogni lavoratore di Callipo Conserve Alimentari e Callipo Group è stato riconosciuto un bonus di produttività di 900 euro. Un premio che assume un valore ancora più forte in un momento difficile per l’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e il mondo ma che non ha fermato la produzione, grazie a tutti i lavoratori che con orgoglio e forte senso di responsabilità permettono ogni giorno di proseguire le

attività e garantire pertanto gli approvvigionamenti alimentari alle famiglie in Italia e all’estero. Un lavoro che prosegue nel massimo rispetto delle misure di tutela per la salute di tutti i lavoratori che rappresentano il cuore pulsante di ogni azienda del gruppo. Callipo, infatti, dopo aver attivato con grande celerità un protocollo restrittivo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 in tutti gli ambienti di lavoro (turni ridotti, smart working per tutti gli uffici compatibili con questa modalità, rispetto della distanza di sicurezza, sia in produzione che nelle aree comuni, dotazione di mascherine filtranti, controllo temperatu-

ra prima di accedere in azienda, ecc..) ha stipulato una polizza assicurativa con Generali per un programma di assistenza sanitaria in caso di positività al Covid-19. La polizza è prevista per tutti i circa 400 dipendenti delle aziende che costituiscono il Gruppo Callipo: Callipo Group, Callipo Conserve Alimentari, Callipo Gelateria, Popilia, Callipo Sport, Med Frigus. Il pacchetto assistenza integrativo stipulato per tutti i dipendenti delle società del Gruppo prevede un’indennità da ricovero, un’indennità da convalescenza e una serie di servizi di assistenza post ricovero che vanno dal trasporto in ambulanza, alle visite mediche a domicilio, alle colla-

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boratrici domestiche, baby sitter, accompagnamento dei figli a scuola, pet-sitter e altro ancora. Questa polizza va ad integrarsi e cumularsi all’assistenza sanitaria da contagio Covid-19 del Fondo Fasa (il Fondo Assistenza Sanitaria Alimentaristi promosso e gestito da Federalimentare e i tre sindacati di categoria, in collaborazione con Unisalute) già attiva per i dipendenti delle due aziende che operano nell’ambito dell’industria alimentare (Callipo Conserve Alimentari e Callipo Gelateria). <<Abbiamo il dovere di tutelare i nostri collaboratori che stanno dimostrando non solo un grande spirito di sacrificio ma anche un forte senso di responsabilità commenta Giacinto Callipo - per rivestire con orgoglio l’importante funzione sociale a cui come azienda siamo chiamati in una fase difficile come questa, vale a dire quella di assicurare gli approvvigionamenti alimentari alle famiglie italiane e non. Vogliamo ringraziare le maestranze, il nostro “motore” e i veri artefici della nostra qualità, perché nonostante abbiano a casa familiari e figli, nonostante la comprensibile paura per l’emergenza che stiamo vivendo, stanno garantendo la loro indispensabile e quotidiana presenza sul posto di lavoro, consentendoci di continuare a distribuire i nostri prodotti>>.


PRODUTTORI

Alla luce delle difficili condizioni create dal Covid-19, l'azienda Dr. Schär ha deciso di ringraziare i propri collaboratori dei reparti di produzione di tutto il mondo con un bonus del 15% per ogni ora lavorata nel periodo di crisi sanitaria. Oltre a questa misura, tutti i lavoratori delle sedi italiane, appartenenti indifferentemente a produzione o amministrazione, beneficeranno di una speciale polizza assicurativa in caso di contagio da Coronavirus, in aggiunta a quella standard, inclusa nei benefit aziendali. <<Essendo Dr. Schär un’azienda con forti radici familiari - dichiara Brigitte Kurz, chief financial officer di Dr. Schär - consideriamo essenziale offrire un valido supporto ai nostri collaboratori in questi momenti difficili. Il

Dr. Schär: un bonus del 15% ai lavoratori SENTITAMENTE RINGRAZIA • L'azienda offre ai propri collaboratori dei reparti produttivi un incremento di paga per ogni ora lavorata in tempo di emergenza

Brigitte Kurz, chief financial officer di Dr. Schär

solo garantire ai collaboratori in produzione tutti gli strumenti di protezione personale necessari non ci sembrava abbastanza. E' per questo che abbiamo deciso di elargire un bonus, come segno della nostra riconoscenza per il loro duro lavoro>>. Dr. Schär dà e riceve: le maschere di protezione utiliz-

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zate al momento nelle fabbriche dell’azienda sono state offerte da un fornitore cinese che, con un gesto di generosità legato al momento difficile, ha deciso di donarne migliaia a diversi impianti produttivi aziendali in tutto il mondo. Questo è ciò che può essere chiamato un circolo virtuoso di solidarietà.


PRODUTTORI

Comaco Alimentare: la sicurezza prima di tutto Comaco Alimentare, azienda specializzata in macchine per cialde e coni gelato, è fortunatamente una di quelle attività che rientra nell'elenco dei codici Ateco autorizzati a continuare a proseguire il lavoro. Naturalmente sono stati applicati tutti i sistemi di sicurezza possibili per tutelare al meglio i dipendenti. Nell'arco della settimana è

prevista una turnazione degli operai, per evitare pericolosi assembramenti, mentre per quanto riguarda gli impiegati è stata data la possibilità di ricorrere allo smart working 2/3 giorni alla settimana. Ogni mattina l’ingresso in azienda dei dipendenti è scrupolosamente monitorato: ciascuno è sottoposto alla misurazione della tempe-

ratura e viene dotato di mascherina e guanti monouso, oltre che essere obbligato a mantenere la dovuta distanza dagli altri colleghi. Inoltre è stato assolutamente vietato l'ingresso a qualsiasi cliente o fornitore proveniente dall'esterno, possibile solo su appuntamento e comunque solo se munito delle necessarie protezioni. Fortunatamente, nonostante

questa catastrofica epidemia, il mondo del gelato sembra andare avanti, con richieste e ordini da vari stati del mondo, tra cui ad esempio Algeria, Francia, Nigeria e, ultimo in ordine temporale, le isole Fiji, da dove un cliente è interessato ad una seconda macchina per aumentare la propria produzione di coni gelato.


PRODUTTORI

In questo periodo di grande incertezza Wolf ButterBack è sempre al fianco dei clienti che possono ancora fare affidamento sul servizio e sulla qualità e sicurezza dei suoi prodotti, perché la produzione continua con i più alti standard di qualità. La salute dei dipendenti, fornitori e clienti ha la massima priorità: si seguono con attenzione gli sviluppi dinamici che riguardano il nuovo virus ed è stata presa una serie di provvedimenti tesi a proteggere tutti i soggetti coinvolti e garantire allo stesso tempo la piena produttività. Ciò include il rigoroso rispetto delle normative igieniche in vi-

Il supporto ai propri clienti è non-stop WOLF BUTTERBACK • Il piano di emergenza messo in atto consente all’azienda di garantire la produzione e la consegna in tutta Italia gore in azienda e l'implementazione di ulteriori norme igieniche, nonché la sensibilizzazione dei dipendenti. I collaboratori hanno l'opportunità di lavorare da casa in modo che il minor numero possibile di loro sia presente in ufficio nello stesso momento. Anche se il contatto personale è parte integrante del servizio clienti di Wolf

ButterBack, oltre alle misure sopra menzionate, l’ufficio vendite ha sospeso le visite ai clienti fino a nuovo avviso. Ovviamente, però, il team commerciale è sempre presente e operativo e reperibile via email o telefono. Nonostante tutte le avversità, l’azienda si impegna a fondo per mantenere la catena di produzione e fornitura. Fino

ad oggi non ci sono stati intoppi nell’approvvigionamento di materie prime ed è attivo un piano di emergenza così da gestire in modo flessibile la produzione ed evadere tutti gli ordini. Inoltre, i partner di spedizione hanno assicurato il loro pieno sostegno operativo e ciò consente a Wolf ButterBack di garantire ancora la produzione e la consegna dei prodotti da forno premium in tutta Italia. In questo modo l’azienda continuerà ad essere un partner affidabile per i suoi clienti anche dopo la crisi e sarà in grado di supportarli in misura elevata affrontando insieme tutte le sfide.


PRODUTTORI

Fumaiolo ha spinto sull’e-commerce GESTIONE DELL’EMERGENZA • L’azienda, oltre ad aver messo a punto un sistema di vendite online, è stata molto attiva sui canali social e sul proprio sito web Per Fumaiolo, azienda che produce pasta fresca surgelata, la gestione dell’emergenza dal punto di vista produttivo non è stata complessa perché l’azienda adottava già le misure di sicurezza necessarie per chi lavora in ambito alimentare. Anche la capacità produttiva non è stata messa in difficoltà dalla maggior richiesta, i magazzini erano preparati ad ospitare un aumento di merci stoccate. Il particolare momento ha dato spinta propulsiva alla definizione dell’e-commerce, la cui nascita era già nella pianificazione dell’azienda, che dovrebbe essere pronto entro poco tempo. Per quel che riguarda invece la comunicazione, sono state veicolate diverse tipologie di messaggio. In primis l’amministratore Alessandro Caminati ha rassicurato sulla capacità produttiva di Fumaiolo, in grado di far fronte ad un aumento, anche elevato, di richieste. E poi sui vantaggi dei surgelati, che in questo particola-

re momento storico sono un aiuto importante per le famiglie italiane, che possono fare scorte in freezer ed evitare di uscire troppo spesso per la spesa. Sui canali social l’azienda ha seguito un filone su cui basare i post, “Fumaiolo ti tiene compagnia in cucina”, per trasmettere contenuti positivi e di intrattenimento. Ad ogni inizio settimana è stato posto un sondaggio sul prodotto di cui si voleva ricevere la ricetta, e poi in base al risultato è stata proposta una ricetta con ingredienti semplici, facilmente reperibili anche in questo periodo, e poi, per chi voleva cimentarsi anche nella preparazione della pasta stessa, pubblicata anche la ricetta della tradizione. È stato infine realizzato uno spot dedicato, trasmesso sui canali online dell’azienda.

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il rischio di contagio, adottando misure precauzionali in ogni parte della catena produttiva/distributiva. Per i dipendenti in prima linea nelle fabbriche e nei magazzini (che non hanno la possibilità di svolgere i loro compiti in remoto), le due aziende belghe stanno adottando una serie di misure

precauzionali per garantire la loro salute e benessere. Ciò, non solo protegge i dipendenti, ma assicura anche che i propri prodotti possano continuare ad essere offerti ai consumatori anche italiani. Agristo e Beldessert sono in stretto contatto con i propri fornitori per assicurare che non vi siano interruzioni o limiti nella consegna di materie prime o imballaggi e monitorano costantemente i cambiamenti nella domanda per essere in grado di adeguare rapidamente le operazioni. E’ ferma la convinzione che tutti insieme, fornitori, clienti e partner, possono fare la differenza in questo periodo difficile.

graziamento a coloro i quali, nonostante il difficile momento, lavorano in Fruttagel con dedizione e senso etico,

garantendo a tutti i cittadini italiani di continuare a trovare i nostri prodotti sugli scaffali dei supermercati>>.

I dipendenti sono la forza delle aziende GEL FREEZE • L’agenzia e le sue rappresentate hanno adottato le necessarie misure precauzionali all'interno della catena produttiva/ distributiva per tutelare i lavoratori e garantire le forniture Gel Freeze è un’agenzia di import-export di svariate aziende alimentari, tra cui le belghe Agristo e Beldessert. Tutte e tre queste realtà stanno svolgendo un ruolo importante nel garantire la continua fornitura di prodotti ai consumatori, e questo grazie all’impegno profuso dai dipendenti, il valore più

importante che ogni azienda ha. Per questo motivo, è indispensabile proteggere la loro salute. Ragione per cui sono stati imposti rigidi limiti ai viaggi, nonché visite presso i vari stabilimenti, e gli impiegati lavorano il più possibile da casa. Tutti stanno facendo del loro meglio per ridurre al minimo

Fruttagel dona a nome dei propri collaboratori QUARANTAMILA EURO • Un contributo a sostegno degli Ospedali di Lugo e Ravenna, e un ringraziamento ai propri dipendenti che garantiscono un servizio essenziale a tutti gli italiani Fruttagel, alla luce della situazione di particolare difficoltà in cui versano gli Ospedali Umberto I° di Lugo e Santa Maria delle Croci di Ravenna a causa della pandemia Covid-19, ha deciso di donare 20.000 euro a ciascuno dei due nosocomi. <<Il nostro contributo va a sostegno di due strutture del

nostro territorio - sottolinea Stanislao Fabbrino, presidente e amministratore delegato di Fruttagel - quotidianamente impegnate nella lotta al virus e nella cura delle persone a noi più care. La donazione, effettuata a nome di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda, vuole essere anche un rin-

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Surgital: doveroso contribuire! L’AZIENDA NON SI FERMA • Prosegue la produzione per la grande distribuzione, donati 100.000 euro all’Ospedale di Lugo (RA), attivato un Comitato di Crisi per la gestione dell’emergenza a tutela dei dipendenti L’attuale situazione di crisi determinata dall’epidemia Covid-19 ha visto anche Surgital duramente colpita, essendo il food service il suo core business, settore che ha subito un’improvvisa e imprevedibile battuta di arresto. L’azienda ha risposto a questa emergenza in due modi. Da una parte rendendosi parte attiva nel fornire un contributo concreto e immediato a chi questa battaglia la sta combattendo in prima linea. Edoardo Bacchini, AD Surgital, insieme agli altri membri del CdA, ha donato 100.000 euro all’Ospedale “Umberto I” di Lugo (RA), struttura che è stata designata come ulteriore Covid hospital nell’area Romagna. Un aiuto considerato doveroso, ancor più per un’azienda che fa del senso di responsabilità uno dei valori portanti del suo modus operandi. Responsabilità che si è manifestata anche nelle azioni intraprese per contenere al massimo il rischio per i suoi dipendenti e collaboratori fin dalle prime avvisaglie dell’epidemia. Già da fine

nale è stato dotato di mascherine e guanti, è stata intensificata la sanificazione di tutti gli ambienti, sono state prese misure per evitare assembramenti, dall’aumento delle distanze sul luogo di lavoro alla dilazione degli accessi in zone comuni, fino alla predisposizione di aree di carico e scarico di merce in cui fornitori esterni non incontrino mai il personale interEdoardo Bacchini, AD di Surgital no. Il mercato della febbraio sono infatti state ristorazione ha subito un ralvietate le visite interne, i tra- lentamento repentino fino sferimenti verso clienti e for- ad arrivare all’attuale arrenitori, incentivati gli incontri sto, prima del mercato italia“virtuali”, lo smart working no e poi di quello estero. per tutto il personale non Tuttavia Surgital non è ferimpegnato nei reparti pro- ma. Continua a lavorare deduttivi. La sicurezza dei di- dicando risorse e impegno a pendenti è stata difatti subito quella parte del mondo alial centro della preoccupa- mentare che continua a funzione di Surgital: il Comitato zionare, quello della grande di Crisi istituito ha attuato distribuzione. In questo senmisure di protezione impor- so la diversificazione del butanti, in qualche caso prima siness ha permesso di non dell’emissione dei decreti da essere, oggi, in blocco comparte dell’Esecutivo. Il perso- pleto. Non solo, l’affidabilità

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che un’azienda solida, strutturata e sana come Surgital si è guadagnata nel tempo le permette di essere credibile anche e soprattutto in questo momento: credibilità che conferma, impegnandosi a garantire ai propri fornitori il pagamento regolare di tutti i prodotti, prestazioni, servizi. Rendersi soggetto attivo e propositivo per tutto il suo settore è un impegno cruciale: per questo ha fortemente sostenuto l’appello corale di FIC e altri rappresentanti della ristorazione rivolto al Governo per l’adozione di misure straordinarie. È una fase critica, in cui Surgital ha sospeso i lanci di nuovi prodotti per virare i messaggi verso contenuti che rassicurino tutti gli stakeholder. <<Ho ritenuto doveroso contribuire a questa drammatica situazione che ci vede tutti coinvolti - dichiara Edoardo Bacchini - offrendo un aiuto concreto agli operatori del sistema sanitario locale, oggi instancabili e in prima linea nel salvaguardare la nostra salute e a cui va il mio personale ringraziamento>>.



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L’alimentare ha un dovere morale ALCASS • L’azienda, nota per il suo marchio Amica Natura, garantisce la fornitura in Italia e all’estero dei prodotti in questo particolare periodo, nel quale molte persone sono disorientate Alcass, storicamente ubicata nella zona del Lago di Garda, sta vedendo crescere la propria attività nonostante il sito produttivo ricada in una delle zone maggiormente colpite dal virus Covid-19. Produttrice di preparazioni e secondi piatti surgelati a base di carne e “plant-based”, l’azienda sta vivendo con grande responsabilità il momento emergenziale, proseguendo senza tregua la produzione e la distribuzione dei propri prodotti verso il mercato italiano e estero, al fine di garantire gli approvvigionamenti alle famiglie in questo difficile momento. <<Abbiamo messo in atto le dovute precauzioni in termini di maggior sicurezza e prevenzione - spiega Renato Bonaglia, amministratore delegato di Alcass - come indicato dal Ministero della Salute e dalla Regione Lombardia, al fine di tutelare la salute del personale interno, di fornitori e clienti. Per questo il mio ringraziamento va ai nostri collaboratori, per il grande impegno che stanno dimostrando nell’affrontare l’emergenza sanitaria, permettendo il proseguimento della produzione.

Sentiamo un dovere morale nel garantire la continuità di fornitura dei prodotti alimentari in questo particolare periodo, nel quale molte persone sono disorientate. Dar loro la tranquillità di poter contare sulla disponibilità dell’assortimento è necessario per evitare ulteriore panico e prevenire irrazionali e dannosi spostamenti alla ricerca di ciò che non si trova. Peraltro vietato dalle attuali normative. Oltre all’incremento delle dotazioni dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) abbiamo intensificato le azioni di pulizia e sanificazione degli ambienti, oggi più che mai fondamentali. A tal riguardo è stato creato uno specifico comitato con i responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, RLS, medico competente e altre figure per monitorare la si-

Renato Bonaglia, AD di Alcass

tuazione e apportare adeguati aggiornamenti laddove necessario. Dall’inizio dell’emergenza anche il personale impiegatizio è stato riorganizzato, agevolando la modalità in smart working. Per quanto riguarda il canale Retail e GDO stiamo puntualmente garantendo le consegne in modo continuativo, anzi si riscontra un consumo maggiore di prodotto surgelato che evidentemente risulta utile per la sua praticità e convenienza di preparazione. Il canale Horeca, invece, è al momento in stallo

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in quanto ristoranti e luoghi di aggregazione sono chiusi come noto a causa lockdown. Anche l’export sta crescendo, la situazione di corsa all’accaparramento alimentare che stiamo vivendo in Italia è analoga in molti altri paesi>>. In un momento storico così difficile, Alcass ha ritenuto doveroso guardare al di fuori della propria azienda, sostenendo con una donazione di tute protettive la locale Protezione Civile. Un piccolo gesto a sostegno delle persone che prestano primo soccorso, offrendo l’assistenza indispensabile ed esponendosi per primi ad un alto rischio di contagio. È grazie al loro incessante e fondamentale lavoro che la popolazione può godere del supporto necessario per affrontare questa situazione di emergenza. Ci prepariamo certamente a vivere dei mesi difficili perché inevitabilmente questa emergenza cambierà le abitudini e molto non sarà più come prima. Abbiamo però dalla nostra la tenacia e la voglia di uscire da questa surreale situazione, il popolo italiano dà sempre il meglio di sé nei momenti duri, anche questa volta “CE LA FAREMO”!



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Lo spirito positivo di Tecnopool TUTELE E RICONOSCIMENTI • E’ massima la produttività e l’operatività grazie a una squadra forte e unita che sta lavorando a pieno regime per garantire l’approvvigionamento nella GDO Tecnopool, azienda di spicco in Italia, nella produzione di macchinari per la surgelazione e in generale per il food processing (raffreddamento, pastorizzazione, lievitazione, cottura e movimentazione) è ubicata in una delle zone più colpite da Covid-19, ma non ha mai smesso la produttività e l’operatività, che è massima nonostante l’attuale contesto. L’azienda ritiene la salute dei propri dipendenti e delle loro famiglie prioritaria e pertanto ha adottato tutte le misure precauzionali volte ad assicurare lo svolgimento dell’attività lavorativa in massima sicurezza, sia dal punto di vista della sanificazione e igiene dei locali che dal punto di vista organizzativo, in completa conformità con le disposizioni delle Autorità. Allo scopo, infatti, sono stati distribuiti dispositivi di protezione individuale, è stata riorganizzata la logistica ed è stato incentivato il lavoro agile ove possibile. Grande importanza è stata data anche all’informazione, diffondendo la cultura dell’attenzione alla salute personale e delle misure igieniche fondamentali per prevenire il contagio. Inoltre,

Michela Lago, amministratore delegato di Tecnopool

è stata attivata una polizza assicurativa a copertura dei rischi derivanti da coronavirus per tutti i dipendenti, sperando che non debba mai servire ma a dare solo un po' di serenità in più; inoltre, è stato dato un premio nel me-

se di marzo come riconoscimento per l’impegno che ogni dipendente ha verso l’azienda anche in momenti come questo, in cui la situazione diventa ogni giorno più complessa. Il particolare momento ha portato Michela La-

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go, amministratore delegato di Tecnopool a ringraziare e sostenere personalmente ciascun dipendente. La forza di questa azienda è anche nel service che, nonostante l’allerta sanitaria, continua a mantenere ai massimi livelli il servizio assistenza, considerando che gli impianti di produzione dei clienti, in questi giorni, stanno lavorando ai massimi regimi per garantire l’approvvigionamento nella GDO. Questa emergenza ha solo confermato il fatto che Tecnopool abbia creato una squadra forte che anche in questo periodo inaspettato e contingente riesce a stare unita e mantenere uno spirito positivo, perché uniti si può e #TuttoAndràBene !



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#IoStoConLaGDO AGENZIA FERRENTINO • L’azienda assiste i clienti, pianificando ordini e seguendo l’intera catena logistica, e cerca di aiutare a gestire eventuali criticità di produzione e finanziarie Stiamo vivendo un periodo storico di enorme difficoltà socio economica a causa della grave pandemia che ci ha colpiti. Questo, oltre a renderci impossibilitati a sviluppare relazioni commerciali basate su incontri personalizzati, sta portando a una completa trasformazione del mercato sia della GDO che dell’Horeca. L’Agenzia Ferrentino, forte di

una storicità lavorativa basata sulla professionalità e sulla fidelizzazione dei clienti e delle aziende mandatarie, sta svolgendo un lavoro di assistenza e consulenza personalizzata tramite tutti i canali di comunicazione, pur rimando attenta a tutte le indicazioni dei vari Decreti Regionali e Ministeriali. Il settore del food in questo

momento deve assicurare a tutta la popolazione un continuo rifornimento di merci e per questo l’Agenzia Ferrentino quotidianamente assiste i suoi clienti, pianificando ordini e seguendo tutta la catena logistica, affinché questi siano sempre riforniti in modo da mantenere le scorte di magazzino a livello ottimale. Inoltre,

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si interfaccia continuamente con le aziende mandanti in modo da gestire le eventuali criticità sia di produzione sia finanziarie, specie nella corretta gestione dei pagamenti. Infatti, si impegna con i propri clienti al rispetto dei pagamenti, così che tutta la filiera produttiva possa procedere senza problemi.





I Contatti delle Aziende Citate Agenzia Ferrentino Tel 081.19817954 E-mail info@agenziaferrentino.it

Gel Freeze Srl Tel 051.758785 E-mail gelfreeze@gelfreeze.it

Alcass Spa Tel 030.6872108 E-mail info@amicanatura.it

Gruppo Callipo Srl Tel 096399621 E-mail marketing@callipogroup.com

Bassini1963 – Antico Forno della Romagna Surl Tel 0543.722876 E-mail info@bassini1963.com

GROS - Gruppo Romano Supermercati Tel 06.221931 E-mail info@cedigros.it

Bofrost Italia Spa Tel 0434.859511 E-mail mgiudici@eoipso.it

Gruppo F.lli Arena Srl Tel 0935.950411 E-mail servizioclienti@gruppoarena.it

Comaco Alimentare Srl Tel 055.8826808 E-mail info@comacoalimentare.it

Gruppo Pam Spa Tel 041.5495111 E-mail filippo@the3floor.it

Dr. Schär Spa Tel 0473.293300 E-mail info.it@drschaer.com

Magazzini Gabrielli Spa Tel 0736.4061 E-mail info@gabriellispa.it

Federalimentare Tel 06.5903534 E-mail segreteria@federalimentare.it

Surgital Spa Tel 0545.80328 E-mail surgital@surgital.it

Fruttagel Scpa Tel 0544.866511 E-mail ebarbieri@fruttagel.it

Tecnopool Spa Tel 049.9453100 E-mail info@tecnopool.it

Fumaiolo Srl Tel 0543.910380 E-mail info@fumaiolo.com

Wolf ButterBack Kg Tel +49.911.67044304 E-mail t.boettcher@butterback.de

SURGELATI MAGAZINE SOCIETA’ EDITRICE

Pubblindustria s.r.l.

Direttore Responsabile: Leonardo Bindi (l.bindi@pubblindustria.com) Hanno collaborato a questo numero: Patrizia Bindi, Elena Consonni, Vittorio Chioetto, Mariachiara De Neri, Cesare Del Francia, Francesca Madafferi, Cecilia Marianetti, Cati Tonon, Diana Tribi Traduzioni: Laura Loi Videoimpaginazione Grafica: Fabrizio Filippini (grafica@pubblindustria.com) Registrazione Tribunale di Pisa N° 16 del 26/6/89 Iscrizione R.O.C. n° 1246 del 29/08/2001

Pubblicità: Pubblindustria Srl 56121 Pisa - Via Chiassatello, 100 - Tel. 050.49490 Sito Internet: www.pubblindustria.com www.surgelatimagazine.com Diffusione e Abbonamenti: Emanuela Gatti (segreteriapi@pubblindustria.com) Via Chiassatello, 100 - 56121 Pisa - Tel. 050.49490 Stampa: Roto3 s.r.l. - Castano Primo (MI) La riproduzione totale o parziale dei testi è consentita soltanto con l’autorizzazione scritta della Casa Editrice. Manoscritto e fotografie anche se non pubblicati, non si restituiscono. Una copia 0,025 euro.

INFORMATIVA EX D.LGS. 196/03 - (legge sulla privacy): Pubblindustria S.r.l., titolare del trattamento, tratta i Vostri dati personali per le seguenti finalità: l’invio del presente periodico; l’invio di eventuali proposte di abbonamento; l’elaborazione ai fini statistici; la trasmissione di iniziative editoriali e/o commerciali del Gruppo. I dati in nostro possesso potranno essere trattati, con le finalità sopra esposte, da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società del Gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione delle riviste e per l’invio di materiale promozionale. Per i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/03 e per l’elenco di tutti i responsabili del trattamento, rivolgersi, tramite una richiesta scritta, a Pubblindustria - Titolare del Trattamento Dati, Via Chiassatello, 100 – 56121 Pisa.




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