Surgelati Magazine n.1.2021

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E ZIN GA MA

ENGLISH ABSTRACT

SURGELATI

LA RIVISTA ITALIANA DEGLI ALIMENTI SURGELATI PER GD - GDO - DA - DISCOUNT - DOOR TO DOOR GROSSISTI - CONCESSIONARI - HORECA - DEPOSITI - DISTRIBUTORI - FREEZER CENTER - AGENTI

GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO ANNO 27 - N° 1/21





Sommario Attualità

6

Aziende 16

Il progetto di crescita di Gias

VIS compra Mamma M’Ama

17

Cover Story L’aperitivo gourmet, un ottimo inizio per un pasto di qualità

I Dots realizzati con KitKat

50

Fiordiprimi Hotel 0-24 per pasti caldi no stop

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San Giorgio sforna novità!

52

Delizie alla crema di nocciole e cacao

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20

Ciclo Freddo La cogenerazione scalda l’olio di frittura

Mercato 22

Ristorazione 2021: opportunità da cogliere

Prodotti

Focus VEICOLI FRIGORIFERI

54

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Inserzionisti Inchiesta Burger, che passione!

Estero

28

44

Distribuzione Coal: una nuova piattaforma logistica supporta la crescita

46

I surgelati sono strategici per la gestione del menù

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• Agrifood Abruzzo Srl

• Pologelati Srl

• Alcass Spa

• San Giorgio Spa

• CGM Srl

• Sorrento Sapori e Tradizioni Srl

• Comavicola Spa

• Surgital Spa

• Depur Padana Acque Srl

• Svat Spa

• Europastry Srl

• Svila Srl

• Il Fior Fiore Srl

• VIS Industrie Alimentari Spa

• L’Ascolana Srl

• Wolf ButterBack Kg

• Lutosa Italia Srl

I contatti delle aziende citate sono a pag. 66 Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 5


Attualità

La riscoperta dei surgelati CONSUMI • Nuove abitudini di acquisto che non solo si stanno consolidando ma che sono in forte sviluppo. I produttori non devono farsi trovare impreparati tutte le categorie merceologiche (eccetto il pane), andando da quelle più importanti (come vegetali e ittico che da soli coprono oltre il 50% del venduto e il 65% dei volumi) fino ai segmenti minori (come la pasticceria) e più innovativi (come il gluten free). Ecco che la spesa degli italiani ha visto aggiungersi prodotti quali hamburger (+22,3% in quantità), dolci da colazione (+25,7%), pasta e basi per pizza (+32,2%), pizzette (+17,5%), verdure pastellate (+16,4%), focacce (+19,2%), secondi piatti pronti (+16,9%) e primi piatti senza glutine (+70,9%). Non deve quindi stupire se nel 2020 si sarà registrato un nuovo record dei consumi pro capite, migliorando i 14,1 kg annui raggiunti nel 2019 secondo l'Iias (Istituto italiano alimenti surgelati). E la riscoperta dei surgelati è confermata anche da un’indagine condotta da Bonduelle, da cui emerge che a novembre 2020 la quota di italiani che ha dichiarato di aver acquistato più surgelati è stata del 66%, contro il 41% durante il lockdown di primavera.

Cornetti, primi e secondi piatti, pizza, dessert, contorni…. gli italiani hanno riempito frizer e congelatori di casa di prodotti surgelati, per gustare tra le mura di casa ciò che nel pre-covid consumavano abitualmente al bar, al ristorante o in pizzeria. Oggi, infatti, gli italiani puntano sulle versioni surgelate, sempre pronte e senza spreco. «È stato il bisogno di gratificazione a trascinare le vendite dei surgelati nella seconda fase della pandemia – conferma Nicola de Carne, retailer client business partner di Nielsen – e se nel primo lockdown i frozen food sono stati preferiti in un’ottica di stoccaggio e di alternativa economica al prodotto fresco, con il passare dei mesi sono diventati i sostituti dei consumi fuoricasa». Questa nuova tendenza ha decisamente fatto bene al mercato, che dopo anni di stagnazione a visto le vendite nel retail a novembre 2020 segnare un +11,6% a valore e un +8,4% a volume, superando i 3 miliardi di euro e delle 554mila tonnellate (fonte Nielsen, totale Italia, tutti i canali). D’interesse anche il fatto che questa crescita ha interessato

continua a pag. 8

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Attualità

I surgelati nella top ten della spesa online

In un anno con più limitazioni e meno occasioni sociali, gli italiani hanno imparato a fare la spesa online. Lo confermano anche i dati di Everli, il marketplace della spesa online, che nel 2020 ha registrato un incremento a tripla cifra (+208%) degli acquisti online (da sito e via app) rispetto all’anno precedente. In generale, in Italia il volume maggiore di acquisti si è concentrato soprattutto nei mesi di aprile e maggio, con una flessione nel periodo da luglio a settembre, per poi tornare a crescere nuovamente in concomitanza con la seconda ondata dell’emergenza, in particolare tra novembre e dicembre. Gli italiani si confermano abitudinari rispetto al giorno della settimana prescelto per effettuare la spesa online: pur con piccole differenze nel corso dei 12 mesi, anche nel 2020 il lunedì mattina è stato il momento preferito per dedicarsi a questa attività, soprattutto tra le 10 e le 11. La domenica, invece, resta il giorno che registra meno ordini sulla piat-

taforma. Infine, ben 6 italiani su 10 (61%) si sono affidati all’app per la spesa, dato in crescita del +5% rispetto al 2019, sebbene la nuova normalità porti gli abitanti del Bel Paese a trascorrere più tempo tra le mura domestiche piuttosto che in mobilità. Secondo i dati di Everli relativi al 2020, la top 10 dei prodotti più acquistati dagli italiani è cambiata sensibilmente rispetto a quanto segnalato nel 2019. Sale, infatti, al nono posto la categoria di surgelati e gelati. Per questo motivo le strategie di sviluppo delle aziende del settore non possono più trascurare questo canale, che è destinato a crescere, a prescindere dalla pandemia.

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Un fenomeno, quindi, assolutamente non passeggero, ma dettato da nuove e consolidate esigenze di consumo, dato che l’intento degli italiani è proprio quello di continuare a mettere i frozen food nel carrello della spesa anche in futuro, come conferma l’EY Future Consumer Index, secondo cui il 70% degli abitanti della penisola proseguirà a utilizzare i surgelati in cucina e un 13% ne acquisterà addirittura di più. Questi dati devono far riflettere tutti i produttori di alimenti surgelati, che per incrementare i profitti devono necessariamente guardare con occhi nuovi il canale retail, che sarà costretto a rivedere offerta e spazzi dei banchi freezer, fino

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al 2019 ostacolata dall’avanzata delle private label, che hanno raggiunto una quota di quasi il 30%), sottraendo quindi opportunità ai brand industriali. Il ritorno di interesse per i surgelati potrebbe invece modificare a breve le dinamiche del comparto, e i brand non devono farsi trovare impreparati ma cogliere le nuove opportunità che gli verranno offerte.

The rediscovery of frozen foods Consumer trands - New buying habits that are not only consolidating but that are growing strongly. Producers must not be found unprepared



Attualità

I “food trends” del 2021 IL SETTORE FROZEN SI DEVE ADEGUARE • Nel post pandemia la rivoluzione in tavola passerà dai cibi contenenti fitonutrienti o super-frutti dell’Amazzonia a quelli contenuti in imballaggi alternativi alla plastica L’emergenza sanitaria ha ridefinito i principali settori economici, in primis quello alimentare, cambiando i paradigmi attuali e le scelte di milioni di persone. Da una recente ricerca americana dell’International Food Information Council è infatti emerso come il 54% dei consumatori abbia deciso di adottare un’alimentazione più sana nel 2020 rispetto a dieci anni fa, prediligendo cibi biologici. Il settore del bio, infatti, sembra non aver risentito gli effetti della crisi e avrà una crescita miliardaria entro il 2025. E ancora, secondo un’indagine condotta da Innova Marketing Insights, nei prossimi anni ci sarà un’impennata di consumi legati ai cibi plant-based, ovvero quelli a base vegetale, raggiungendo una crescita del 20% entro il 2024. Ma quali saranno, dunque, i principali trend alimentari del 2021 secondo gli esperti? Il nuovo anno vedrà il ritorno dei “climatariani”, coloro che seguono una dieta indicata per combattere il cambiamento climatico. Un termine entrato nella lista dei più utilizzati e che se-

Fitonutrienti

gnerà anche il post pandemia. I cibi del futuro, invece, saranno a base di insetti, fonte di proteine più sostenibili grazie al minor impatto ambientale e all’alto valore nutrizionale, appena sdoganati dalla European Food Safety Authority: da una ri-

cerca di Dealroom è infatti emerso come si tratterà di un business dirompente che supererà i 4,1 miliardi di dollari entro il 2025. Spazio anche al packaging alternativo alla plastica che, secondo una ricerca di Market Allied Research, aumenterà

Cibi Climatariani

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del 12,4% entro il 2022. L’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale saranno ancora più preminenti all’interno del settore alimentare del post pandemia. Per questo motivo, anche le aziende del settore frozen dovranno sempre più rispondere alle esigenze di chi vorrà prediligere quotidianamente un’alimentazione sana, ricercando salute, benessere, innovazione di ricette e di packaging. Tra le principali tendenze alimentari del 2021 figura anche quella dei fitonutrienti, composti vegetali ricchi di proteine e vitamine, ideali per migliorare le funzioni immunitarie: da una ricerca di Businesswire è emerso come il loro consumo raggiungerà i 24 miliardi di dollari entro il 2023. Spazio anche ai super-frutti dell’Amazzonia come buriti e camu-camu, alimenti ricchi di vitamina A e C, e minerali come ferro e calcio, utili per restare in forma e rinvigorire il benessere mentale messo a dura prova dai periodi di lockdown. L’emergenza sanitaria ha inoltre aumentato la necessità di


Attualità

Food Delivery

Proteine degli insetti

trasparenza delle aziende nei confronti dei consumatori. Da un’indagine di Label Insight e Food Marketing Institute è emerso come il 75% dei consumatori vorrebbe informazioni precise riguardanti l’origine dei cibi che arrivano sulla tavola. Au-

In un anno con più limitazioni e meno occasioni sociali, gli italiani hanno imparato a fare la spesa online. Lo confermano anche i dati di Everli, il marketplace della spesa online, che nel 2020 ha registrato un incremento a tripla cifra (+208%) degli acquisti online (da sito e via app) rispetto all’anno precedente. In generale, in Italia il volume maggiore di acquisti si è concentrato soprattutto nei mesi di aprile e maggio, con una flessione nel periodo da luglio a settembre, per poi tornare a crescere nuovamente in concomitanza con la seconda ondata dell’emergenza, in particolare tra novembre e dicembre. Gli italiani si confermano abitudinari rispetto al giorno della settimana prescelto per effettuare la spesa online:

menterà la richiesta di cibi ad alto contenuto di vitamina D, magnesio, probiotici: 3 consumatori su 5, secondo una ricerca di Innova Market Insights, sono alla costante ricerca di alimenti che possano impattare in maniera benefica la salute mentale e garantire una mi-

gliore qualità del sonno. Altro trend da tenere in considerazione è il food delivery, in crescita costante: le richieste di consegna del cibo a domicilio sono aumentate in maniera esponenziale durante i mesi di lockdown e continueranno anche nel 2021.

MERCATO RAFFORZATO IN LOCKDOWN

Il bio cresce in tavola

pur con piccole differenze nel corso dei 12 mesi, anche nel 2020 il lunedì

mattina è stato il momento preferito per dedicarsi a questa attività, so-

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Food Trend 2021 The frozen sector must adapt - In the post-pandemic the revolution on the table will move from foods containing phytonutrients or super-fruits of the Amazon to those contained in alternative packaging to plastic

prattutto tra le 10 e le 11. La domenica, invece, resta il giorno che registra meno ordini sulla piattaforma. Infine, ben 6 italiani su 10 (61%) si sono affidati all’app per la spesa, dato in crescita del +5% rispetto al 2019, sebbene la nuova normalità porti gli abitanti del Bel Paese a trascorrere più tempo tra le mura domestiche piuttosto che in mobilità. Secondo i dati di Everli relativi al 2020, la top 10 dei prodotti più acquistati dagli italiani è cambiata sensibilmente rispetto a quanto segnalato nel 2019. Sale, infatti, al nono posto la categoria di surgelati e gelati. Per questo motivo le strategie di sviluppo delle aziende del settore non possono più trascurare questo canale, che è destinato a crescere, a prescindere dalla pandemia.


Attualità

Italiani, salubri e sostenibili I CIBI NEL CARRELLO • La nuova edizione dell’Osservatorio Immagino aggiorna i trend di consumo, con uno sguardo speciale sugli effetti della pandemia. Premiati i prodotti nazionali, salutistici, etici e amici dell’ambiente Giunto alla ottava edizione, l’Osservatorio Immagino GS1 Italy, racconta i consumi degli italiani attraverso la lettura delle etichette dei prodotti nei loro carrelli della spesa. Questa edizione non poteva ignorare gli effetti della pandemia sul mondo del largo consumo italiano e può costituire un utile strumento per capire cosa cercano oggi gli italiani quando fanno la spesa e orientare quindi in questa direzione le strategie di sviluppo aziendale. La nuova edizione dell’Osservatorio Immagino elabora i dati di vendita e le informazioni presenti sulle etichette di oltre 115 mila prodotti di largo consumo, alimentari e non, venduti in supermercati e ipermercati italiani fino a giugno 2020. Questo enorme carrello di prodotti, che è raddoppiato rispetto alla prima edizione dello studio, nell’anno terminante a giugno 2020 ha sviluppato circa 37,6 miliardi di euro di vendite, pari all’82,1% del sell-out totale realizzato da ipermercati e supermercati. Il reparto freddo

Fonte: Osservatorio Immagino giugno 2020

(inteso come gelati e surgelati) è ovviamente compreso nell’analisi. La copertura di questo insieme di prodotti è pari all’88,3% del totale, per un totale di quali 6.000 referenze. Una prima indicazione sulle tendenze degli italiani nell’acquistare prodotti frozen deriva dalla crescita del +0,6% del contenuto calorico

del prodotto “medio”. Tale crescita deriva dai maggiori acquisti di pizza surgelata, specialità salate e gelati nel periodo in esame. PIU’ ITALIA NEL CARRELLO

Tra i trend che sono emersi c’è il crescente amore per l’italianità. Scossi dalla pande-

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mia, i connazionali hanno premiato i prodotti con una forte connotazione italiana, se non addirittura regionale. Le vendite dei prodotti che enfatizzano questa caratteristica con indicazioni quali “made in Italy”, “solo ingredienti italiani”, l’apposizione della bandiera o il nome della Regione sono infatti cresciute del 6,3%. Nell’ambito dei surgelati, in particolare, sono molto usati il simbolo del Tricolore e il claim “100% italiano”. Un’altra area in crescita è quella dei prodotti Free From, le cui vendite sono cresciute del 2,2%. Gli oltre 13.000 prodotti free from monitorati nel paniere di Osservatorio Immagino hanno sviluppato un giro d’affari di 6,9 miliardi di euro. I surgelati non sfruttano appieno questa opportunità: se è in aumento la vendita di prodotti con l’indicazione “senza grassi” nell’ambito dei piatti pronti, l’espressione “senza conservanti” è risultata meno usata per l’ittico, mentre i vegetali hanno impiegato meno spesso rispetto al passato la dicitu-


Attualità

ra “pochi grassi”. Si sta invece diffondendo l’uso dell’indicazione “senza latte” per i gelati vegetali. Una attenta riflessione sulle ricettazioni potrebbe quindi offrire delle armi in più agli operatori del comparto per catturare i consumatori attenti a questo aspetto. Sempre nell’ambito dei “senza”, un altro gruppo di claim in forte crescita, riguarda le intolleranze, cioè i prodotti senza glutine e senza lattosio. Questa tipologia di prodotti è crescita del 4,8% rispetto allo scorso anni, arrivando a un giro d’affari di 3,9 miliardi di euro. I surgelati sono stati tra le categorie in cui l’uso del

nell’area dell’etico: vegetariani, vegani, biologici…. Questa macro-famiglia di referenze è cresciuta del 6,2%, confermando una tendenza in atto da alcuni anni. I due claim più rappresentativi nel paniere sono “veg” e “bio”. Va sottolineato che i surgelati (soprattutto i vegetali e gli elaborati di carne bovina) sono tra le categorie che più utilizzano il claim “biologico”. EFFETTO COVID

claim “senza glutine” è cresciuto maggiormente, interpretando in maniera corretta una tendenza del mercato. E’ interessante anche il trend dei prodotti che rientrano

L’Osservatorio non poteva ignorare l’attualità e ha analizzato un nuovo paniere, costituito dai prodotti che presentano in etichetta un’indicazio-

ne salutistica riferita al contributo al potenziamento delle difese immunitarie o al contenuto vitaminico. Questa tipologia di informazione rimanda alla presenza di ingredienti che sembrano proteggere l’organismo nei confronti del Coronavirus. Questo cluster, costituito da 950 referenze, è cresciuto del 5,3% nel periodo in esame. Anche i surgelati hanno saputo interpretare questo trend: nel loro complesso hanno sviluppato quasi il 12% del valore di questo paniere di prodotti. Il pesce al naturale surgelato, in particolare, ha avucontinua a pag. 14


Attualità

La sostenibilità ambientale deve essere una priorità e oggi sono i consumatori a rispondere concretamente, come si evince da un recente sondaggio di Environmental Leader: ben il 74% degli acquirenti sarebbe disposto a pagare di più per un prodotto dal packaging sostenibile. Tuttavia, secondo uno studio effettuato dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, infatti, solo il 25,4% dei prodotti alimentari nella GDO riporta in etichetta le informazioni necessarie su come smaltirne correttamente la confezione e solo il 6,2% dei prodotti ha un packaging completamente riciclabile. Questo significa che il 74,6% dei prodotti non riporta alcuna informazione. Carenze che rappresentano un enorme problema per l’ambiente: il peso del packaging determinato dagli acquisti di prodotti di largo consumo degli italiani nel 2019 ammonta infatti a quasi 3 milioni di tonnellate. Il futuro appare

continua da pag. 13

to un trend di crescita del 20,5%. E’ vivace anche il mercato dei prodotti arricchiti di componenti ritenuti positivi per la salute, che hanno segnato complessivamente un +4,2% nelle vendite. Tra i surgelati, i piatti pronti vantano la presenza di fibre e di proteine, i prodotti ittici quella di Omega 3, mentre i

Il packaging volge al green ENTRO IL 2025 • Ad oggi solo il 6,2% dei prodotti alimentari ha un imballaggio 100% riciclabile, ma il futuro appare più roseo

però più roseo: un’indagine di Markets and Markets pubblicata su Food Packaging Forum stima che il mercato globale dei packaging eco-friendly passerà dagli attuali 174,7 miliardi ai 249,5 miliardi di valore entro il 2025 (+42,8%), registrando un tasso annuo di

crescita composto del 7,4%. Sono sempre di più, infatti, le aziende che investono sulla sostenibilità, anche nel settore dei surgelati. Secondo lo studio di Osservatorio Immagino di GS1 Italy, difatti, il freddo si posiziona al secondo posto, con il 41,5%,

panati mettono in evidenza l’uso di farine integrali.

ri, con un’offerta cresciuta del 4,3% e un valore di vendita aumenato del 5,2%. I prodotti frozen che riportano claim relativi alla sostenibilità pesano per il 6,5% sul totale della categoria, ma tale quota si restringe al 2,2% se si focalizza sui surgelati a marca privata. Le categorie che riportano più frequentemente messaggi relativi alla sostenibilità in etichetta sono i sughi, i vegetali e i gelati multipack.

SOSTENIBILI SEMPRE

Un altro tema che si conferma importante, anche in tempo di pandemia, è la sostenibilità: oltre l’8% dei prodotti analizzati da Osservatorio Immagino riporta uno dei 12 claim compresi in questo paniere, che ha superato i 4,7 miliardi di euro di giro d’affa-

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dietro solo all’ortofrutta (43,7%). Per quanto riguarda invece i prodotti all’interno delle singole categorie merceologiche, il freddo si colloca al terzo posto con circa l’80% delle referenze dichiarate totalmente o largamente riciclabili sull’etichetta. <<Diventa sempre più importante comunicare al consumatore le informazioni sulla riciclabilità per favorirne la consapevolezza – spiega Samanta Correale, business intelligence senior manager GS1 Italy – aiutarlo nelle scelte d’acquisto e, soprattutto, nel corretto smaltimento del packaging di prodotto. Affinché l’intero processo sia virtuoso, infatti, è necessario che arrivi fino in fondo>>.

Packaging turns to green Environmental sustainability must be a priority

Italian, healthy and sustainable The foods in the shopping cart - New edition of Osservatorio Immagino updates consumer trends, with a special regard for the effects of the pandemic. Awarded national products, health, ethical and environmental friendly



Aziende

Il progetto di crescita di Gias JOIN VENTURE • Ceduto a Idea Agro e Cleon Capital il 51% del ramo d’azienda dei piatti pronti surgelati di verdure per supportarne lo sviluppo in Italia e all’estero Idea Agro e Cleon Capital, tramite un veicolo di investimento comune, partecipato in modo paritario dai due investitori, e Gias hanno perfezionato un’operazione che prevede che a una società di nuova costituzione (Gias Srl), controllata al 51% da Idea Agro e Cleon Capital e al 49% da Gias venga conferito, dalla stessa Gias, il ramo d’azienda che opera nel settore dei piatti pronti surgelati a base di verdure fornite da agricoltori del territorio. Gias, che ha sede a Mongrassano (Cosenza), ha un fatturato consolidato di circa 50 milioni di euro e ha fatto registrare un tasso di crescita negli ultimi 5 anni pari a circa il 10% annuo. Circa 30% del suo giro d’affari è realizzato all’estero. Con questa operazione, i nuovi investitori puntano a supportare la società nel completamento di un importante programma di investimenti nell’attuale sito produttivo calabrese, realizzati anche grazie al supporto di Invitalia, l'Agenzia nazionale per

lo sviluppo, e ad aumentarne la presenza commerciale all’estero, oltre a favorirne l’ulteriore managerializzazione. L’operazione, che ha anche l’obiettivo di valorizzare la filiera agricola di Calabria, Campania, Basilicata e Puglia, incarna i principi dell’investimento responsabile ESG finalizzato allo sviluppo sostenibile e a un impatto sociale nel medio-lungo termine.

<<Grazie al supporto dei due investitori – commenta Gloria Tenuta, presidente e amministratore delegato della newco - contiamo di dare ulteriore slancio alla crescita di Gias, sul mercato nazionale e, soprattutto, sui mercati esteri. Siamo inoltre certi che insieme riusciremo a far evolvere l’azienda e il territorio, pur preservando quel fondamentale connotato di forte legame con il contesto agricolo calabrese

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e più in generale del sud, che ne ha sempre contraddistinto i prodotti>>. <<Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione della prima rilevante operazione di private equity in Calabria – confermano i due investitori - e di poter offrire questa opportunità di crescita ad un’azienda solida e strutturata come Gias. Le competenze e le capacità di Gloria Tenuta hanno portato la società a ricoprire una posizione di leadership nel mercato dei piatti pronti surgelati. Metteremo al servizio dell’azienda tutto il nostro impegno per far crescere ancora questa storia di eccellenza>>.

The expansion plans of Gias Joint Venture - Sold to Idea Agro and Cleon Capital the 51% of the business branch of frozen ready meals of vegetables to support its development in Italy and abroad


Aziende

VIS compra Mamma M’Ama TUTTO MADE IN ITALY • Acquisito il 100% della start-up delle innovative pappe biologiche surgelate per lo svezzamento VIS Industrie Alimentari, azienda italiana del mercato del frozen, acquista il 100% di Mamma M’Ama, l'innovativa startup fondata da tre mamme che per la prima volta in Europa ha lanciato la produzione e la vendita di pappe biologiche dedicate ai bimbi dai 4 ai 36 mesi. Un’operazione tutta italiana nel segno della qualità e della genuinità dei prodotti del baby food verso cui è sempre più forte l’interesse delle famiglie. Le pappe Mamma M'Ama rappresentano un'eccellenza del mercato del food Italiano e da oggi vanno ad arricchire il catalogo di VIS, da sempre caratterizzato dall'attenzione al prodotto e da un marcato spirito di innovazione. <<Riteniamo che il settore

del “baby food” possa essere per noi un'opportunità molto interessante e coerente con il progetto di sviluppo e di crescita intrapreso da alcuni anni dal nostro gruppo alimentare – commenta Alessandro NardiDei, amministratore delegato di VIS Industrie Alimentari – e abbiamo concluso l’operazione di acquisizione di questa startup milanese proprio perché abbiamo individuato in Mamma M'Ama un progetto allineato alla nostra visione di qualità, servizio e innovazione>>. <<Siamo davvero felici e onorate - aggiunge Erica Del-

labianca, co-founder della startup - che Mamma M'Ama sia entrata a far parte della famiglia di VIS. Per noi era fondamentale trovare una realtà strutturata e con tanta esperienza alle spalle, ma che al contempo condividesse gli stessi valori e principi della nostra startup>>. Queste innovative pappe, prodotte interamente in Italia, sono uniche nel loro genere: sono cucinate in modo artigianale usando esclusivamente ingredienti che le mamme hanno nei loro frigoriferi. Pertanto, vengono utilizzati solo prodotti natu-

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rali, controllati e di stagione, provenienti da allevamenti e coltivazioni biologiche. Queste pappe rappresentano, ad oggi, l'unica alternativa sana e sicura all'omogenizzato industriale ma anche alle pappe casalinghe, essendo controllate, certificate, bilanciate e molto pratiche. Inoltre, non necessitano dell'aggiunta di alcun ingrediente, devono solo essere riscaldate a bagno maria o in microonde, facendo la differenza in vacanza o in tutte le occasioni della pappa fuori casa. La sfida di VIS con Mamma M'Ama sarà rendere accessibile a tutti un prodotto sinora di nicchia, mantenendone inalterate qualità e innovazione.

VIS takes over Mamma M’ama All Made in Italy - Buyed the 100% of the start-up of innovative frozen organic weaning baby food


Aziende

Il servizio al cliente è fondamentale MARR • Il mercato, con la riapertura dei servizi di ristorazione al tavolo fino alle ore 18.00, nelle prime settimane di febbraio conferma che i consumi alimentari fuori casa rimangono una voce di spesa importante e un’abitudine irrinunciabile per gli italiani Marr (Gruppo Cremonini), attiva in Italia nel settore del foodservice, pur risentendo delle restrizioni sulle attività di ristorazione nell’ultima parte dell’anno, nel secondo semestre 2020 ha registrato un andamento delle vendite in recupero rispetto ai primi sei mesi. A tale miglioramento ha contribuito il terzo trimestre con la progressiva ripresa dei consumi fuori casa (con vendite a settembre oltre il 90% rispetto al 2019). Il quarto trimestre, iniziato con una prima parte di ottobre sui livelli del trimestre prima, è stato penalizzato dalle progressive misure restrittive sulle attività di ristorazione. Le performances di Marr nel 2020 sono il risultato anche dell’approccio strategico di vicinanza al cliente perseguito dall’azienda attraverso: i propri tecnici commerciali nel rafforzare la relazione con il cliente, proponendo soluzioni di prodotto-servizio mirate alle esigenze del momento; un insieme di strumenti anche digitali volti a supportare la rete vendita; un network logistico-

distributivo modulato per garantire finestre operative e di consegna funzionali alle esigenze del cliente. Tra le iniziative al servizio del cliente attuate, da rammentare quelle per la monetizzazione dei contributi governativi (es. gestione di “Bonus Vacanze” e “Bonus Affitti”) e l’offerta di prodotti del territorio e del Made in Italy, risultata funzionale all’ottenimento del “Bo-

nus Filiera”. Nella prospettiva della crescita e del rafforzamento di Marr sul territorio, è prevista l’apertura, ad inizio del secondo trimestre 2021, di una nuova filiale a Catania. Il mercato delle prime settimane di febbraio 2021, con la riapertura dei servizi di ristorazione al tavolo fino alle ore 18:00, ha evidenziato un significativo recupero di attività nei segmenti della

ristorazione commerciale e collettiva (segmenti dello Street Market e del National Account) a conferma che i consumi alimentari fuori casa rimangono una voce di spesa importante per gli italiani. In questo scenario Marr intende proseguire nella strada intrapresa: individuare nuove opportunità di business, con la consapevolezza che la ripresa della ristorazione fuori casa sia parte irrinunciabile dello stile di vita degli italiani nonché punto di forza dell’offerta turistica dell’Italia, che premierà sempre di più gli operatori maggiormente strutturati che con organizzazione, professionalità e competenza si distingueranno per innovazione e servizio.

Customer service is the key MARR - With the reopening of dining service at the table until 6 p.m., the market in the first weeks of February confirms that out of home one of life's essentials for Italians

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Cover Story

L’aperitivo gourmet, un ottimo inizio per un pasto di qualità NOVITA’ • CGM ha lanciato la linea di Grand’or Gourmet: 4 referenze di appetizer con ricettazioni raffinate, realizzate in collaborazione con uno chef marchigiano In un momento complesso come questo distinguersi è essenziale per un ristoratore. Puntare su un’offerta che coniughi l’alta qualità, il legame con le tradizioni gastronomiche italiane, la praticità di uso è una strategia che può risultare premiante. In questo ambito si colloca la nuova linea di aperitivi gourmet lanciata da CGM, pensata per i ristoranti di alta gamma e realizzata con la collaborazione di uno chef. Ne abbiamo parlato con Giuseppino Marinangeli, titolare di CGM insieme ai soci Tonino Crocetti e Giuseppe Giustozzi. Come è nata l’idea di una linea di aperitivi Gourmet? L’idea è nata da un’attenta analisi del settore Horeca. Abbiamo voluto cogliere una tendenza importante per i settori dell’ospitalità professionale e del food & beverage che tendono a posizionarsi sempre più verso

Oliva 1800

Giuseppino Marinangeli, titolare della CGM

segmenti premium, in risposta a consumi sempre più aspirazionali. Il cibo come esperienza e non solo come attività funzionale.

La linea Grand’or Gourmet si caratterizza, quindi, per l’altissima qualità delle materie prime impiegate, tutte nazionali ovviamente, e per la creatività delle ricette che abbiamo messo a punto con lo chef pluripremiato, Enrico Mazzaroni. Abbiamo dato vita a ricette che sono viaggi sensoriali unici che si prestano sì per gli aperitivi, ma anche come antipasto o contorno. Che valore aggiunge al vostro prodotto la collaborazione con lo chef? Abbiamo fortemente voluto

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la collaborazione con lo chef Mazzaroni, per l’intenso legame che ha con la nostra terra marchigiana e perché, per noi, è simbolo di resilienza e di rinascita. Ha saputo ripartire da zero con la sua attività dopo il terribile terremoto del 2016, riaprendo il locale tra le sue montagne, quando avrebbe potuto fare scelte più semplici e probabilmente più vantaggiose. Come noi, ama i prodotti del nostro territorio e sa valorizzarli in una cucina innovativa e ricercata. Le persone e le sue radici sono il fulcro della sua vita, così come lo sono per il successo della CGM che da 35 anni vive e prospera grazie al rispetto che ha di dipendenti, collaboratori e clienti. Le nostre 4 nuove referenze gourmet racchiudono tutti questi valori e sono prodotti fatti da uno chef per gli chef, permettono ai ristoratori di offrire prodotti di ac-


Cover Story

compagnamento o contorno unici, ottimizzando i tempi di ricerca, sperimentazione e preparazione. La linea è costituita da quattro referenze. Ce le potrebbe descrivere nel dettaglio? La linea è composta da 2 referenze che hanno voluto valorizzare un prodotto che è l’eccellenza del territorio Piceno ormai noto in tutto il mondo: l’oliva ascolana classica e la sua variante al tartufo. La sfida, qui, era offrire al mercato la vera ricetta di questo piatto tradizionale, far assaporare a tutti l’oliva così come si gusta nelle case di Ascoli Piceno. Da qui il nome “Oliva 1800” e “Oliva 1800 al tartufo”, la ricetta originale, risale, infatti al 1800. Le altre 2 referenze, invece, volevano esaltare al massimo la creatività dello chef. Sono nate così “Cuor di Parma”, una sfera di parmigiano dalla consistenza cremosa che sarà un’esplosione di sapore in bocca, e “Arancino passion”, un ripieno sorprendente, un mix di sapori insoliti che arriva al cuore e che stupisce per le consistenze. Il riso condito con burro e acciughe e, all’interno, una crema di frutto della passione. Acidità e sapidità per un contrasto meraviglioso di emozioni.

Oliva 1800 al tartufo

A quale target sono destinate e per quali occasioni di consumo? Questa linea, come si intuisce, è pensata per i locali di fascia medio-alta, che hanno già un menù e un’offerta raffinata, fatta di ingredienti di prima qualità e di piatti elaborati. Il vantaggio che vogliamo portare è quello di poter offrire un antipasto o un contorno ottimo come se fosse fatto dallo chef in cucina - solo in 5 minuti di frittura - e di sicuro gradimento. Inoltre, in questa fase di lancio, offriamo ai clienti l’occasione unica di arricchire il menù grazie al supporto di uno chef; nelle confezioni Grand’or-gourmet, infatti, sarà presente un ricettario che permetterà in poco tempo di creare piatti gourmet partendo dai nostri prodotti più apprezzati: fiori di zucca, arancini, jalabite, anelli di cipolla, involtini primavera, pollo pops… Potenzialmen-

te, ogni giorno lo chef del ristorante può creare un piatto nuovo da proporre ai clienti in cerca di continua innovazione e differenziarsi sempre più dai concorrenti elaborando un prodotto che apparentemente può essere servito solo tal quale. Come state promuovendo il lancio di questi prodotti? Per la promozione della linea ci stiamo affidando ai nostri canali social, sempre molto seguiti e alle pubblicazioni tradizionali. Un forte slancio sarà dato sicuramente dai nostri eventi di degustazione itineranti presso i grossisti. Il servizio Movi chef, ormai attività consolidata della nostra azienda, sta infatti proseguendo pur con tutta la fatica e le restrizioni di questo difficile momento. Non vediamo l’ora, inoltre, di far assaggiare i nostri prodotti nelle fiere di settore.

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Oggi il packaging è un elemento centrale nella messa a punto di un nuovo prodotto. Ci può descrivere i plus della confezione di questa nuova linea? Il concetto di Grand’or come esperienza esclusiva e ad alto valore di servizio, non poteva trascurare il packaging. La scatola, infatti, è raffinata e resistente e si presta a molteplici utilizzi all’insegna del riuso e della sostenibilità e può diventare: un contenitore per fare ordine in cucina e riporre gli utensili, il “cassettino” che tutti i locali hanno, un contenitore per asporto o tutto ciò che la fantasia suggerisce. Avete in progetto ulteriori ampliamenti della gamma? La linea Grand’or sarà sempre più la linea di eccellenza e, quindi, accoglierà tutti i progetti che vanno in questa direzione, che potrebbero essere estensioni della linea “gourmet” ma anche progetti totalmente nuovi.

The gourmet aperitif, a great start to a quality meal NEWS - CGM launched the Grand'or Gourmet line: 4 appetizer references with refined recipes, made in collaboration with a chef of Marche


Mercato

Ristorazione 2021: opportunità da cogliere PROSPETTIVE • In una recente tavola rotonda che ha riunito attori dei tre anelli della filiera del fuori casa (produttori, distributori, ristoratori) è emersa l’importanza di muoversi in maniera coordinata per superare le difficoltà contingenti Tra cambiamenti repentini di colore, coprifuoco e obblighi di distanziamento sociale, la filiera della ristorazione è tra le più colpite dalla pandemia. Questo non comprende solo i ristoratori (che quantomeno sono stati presi in considerazione per ottenere i ristori) ma anche chi lavora a monte: le aziende alimentari che si sono specializzate sul target Horeca e gli operatori del foodservice, che si occupano della distribuzione in questo canale. I rappresentanti di queste tre categorie si sono recentemente incontrati in una tavola rotonda virtuale dal titolo “2021: quali sono le prospettive per la ristorazione”.

Carmelo Nigro - Cateringross

Giorgio Zubani, presidente UnionAlimentari-Confapi, Carmelo Nigro, presidente Cateringross e Luciano Sbraga, direttore Ufficio Studi FIPE hanno condiviso proposte ed esperienze per affrontare in maniera costruttiva questa contingenza. Secondo Zubani <<La pandemia è un'occasione per mettere a punto la nostra capacità di resilienza. Tante delle nostre aziende – ha affermato - si sono inventati mercati nuovi, hanno lanciato innovazione di prodotto e si sono confrontate con i clienti, allungando i termini

di pagamento>>. Molte aziende del surgelato specializzate nel canale Horeca hanno già saputo adeguarsi alla nuova situazione, rinnovando formati e ricette per renderli più idonei alla grande distribuzione, dove invece i consumi sono in crescita. Più difficile è la situazione del foodservice, che nonostante annoveri imprese fortemente focalizzate sul fuori casa, non ha ricevuto nessun sostegno dal Governo. <<Il settore ristorazione al 2019 ha affermato Carmelo Nigro esprimeva un fatturato di 85 miliardi di euro, generati da

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oltre 300.000 punti di consumo sul territorio, che hanno acquistato oltre 25 miliardi di euro in prodotti dai vari canali di approvvigionamento, di cui il 60% attraverso aziende di distribuzione specializzate. Il nostro settore negli anni si è evoluto premiando le imprese che (anche attraverso l’aggregazione) hanno ottimizzato gli acquisti, digitalizzato la gestione dei dati, controllato al meglio la catena del freddo, garantito la tracciabilità. Purtroppo la scorsa primavera in pochi giorni tutto ciò e stato messo in discussione: con la chiusura delle attività di ristorazione le nostre imprese si sono trovate a gestire situa-

Giorgio Zubani UnionAlimentari


Mercato

zioni critiche, per esempio la giacenza nei magazzini dei prodotti deperibili. In occasione di questa emergenza è emerso in maniera chiara che il settore Horeca vive un problema istituzionale, non essendo adeguatamente rappresentato>>. Chiude la filiera, la ristorazione. <<Iniziamo il 2021 con una pesante zavorra – afferma Luciano Sbraga – abbiamo già affrontato una grave crisi economica nel 20072009, ma allora abbiamo resistito grazie a un punto di

Luciano Sbraga - Fipe

forza: la convivialità. Questo punto di forza si è trasformato in un punto di debolezza. Il trend di crescita degli ultimi anni si è bruscamente interrotto, ma riprenderà perché c'è una gran voglia di tornare a frequentare bar e ristoranti. Certo, le imprese di ristorazione saranno indebolite dalla crisi, soprattutto per quanto riguarda la liquidità, e i fornitori non potranno fare credito, perché a loro volta più deboli. Lo Stato avrà un ruolo centrale, non tanto per i ristori, ma per garantire l’accesso al credito tramite le banche>>. Sarà l’innovazione, infatti, a

salvare il settore, solo parzialmente aiutato a sopravvivere, in questo periodo, da asporto e delivery. <<Secondo i dati in mio possesso – continua Sbraga – sono circa 40.000 le imprese di ristorazione che praticano il delivery. Erano 10.000 nel 2019. Per lo più gestiscono in proprio il servizio, perché le piattaforme hanno commissioni troppo alte e perché con il servizio a domicilio possono impiegare il personale altrimenti inoccupato. Però questo servizio non può compensare i mancati guadagni>>. VERSO UN’ALLEANZA DI FILIERA

Per superare la crisi è indispensabile interfacciarsi con le istituzioni in maniera unita. Giorgio Zubani ha sottolineato l’importanza di promuovere un’alleanza di filiera, per testimoniare che i locali pubblici, gestiti secondo le regole, non sono focolai di infezione, ma al contrario

contribuiscono al benessere dei cittadini. Un approccio del genere è auspicato anche da Carmelo Nigro, che ha commentato come la pandemia abbia accelerato alcune tendenze già in atto, facendo emergere le debolezze del proprio comparto e che le aziende più colpite saranno quelle che non hanno investito sul servizio, l’assortimento, la gestione del magazzino. <<Credo – ha affermato – che la ripresa dipenderà dalla capacità delle imprese di innovarsi, pianificando nuove strategie di crescita. Il ruolo del grossista specializzato sarà fondamentale per la funzione che svolge nella filiera>>. <<Non ci si salva da soli – ha concluso Sbraga – nella filiera tutti gli anelli sono importanti. Anche per i ristoratori c’è la possibilità di reinventarsi: il bar sotto casa, per esempio, potrebbe diventare il punto di riferimento per il pranzo di chi lavora da casa; il ristorante diventare un

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punto per fare smart working>>. Pensare quindi a ricette, formati, packaging più idonei a rispondere a queste nuove possibilità di consumo da una parte, interfacciarsi con gli operatori del foodservice proponendo soluzioni che snelliscano la gestione degli ordini dall’altra, possono essere gli ambiti di sviluppo per un’azienda che voglia reagire proattivamente alla crisi, preparandosi a rispondere a modelli di consumo diversi da quelli consolidati fino a un anno fa.

Ho.Re.Ca. 2021: opportunities to grasp Outlooks - The importance of moving in an orderly manner to overcome the present difficulties emerged by a recent round table that has brought together actors and names of the three rings of eating out: producers, distributors and restaurants.




Mercato

Nuove opportunità dalla prima colazione CIBUS LAB • Il pasto iniziale della giornata si è spostato tra le mura domestiche, generando aumenti delle vendite nel canale retail, nuovo possibile sbocco per cornetti e dolci surgelati Tra le abitudini che sono cambiate nell’ultimo anno, c’è quella della colazione al bar. Il nuovo modo di vivere questo momento della giornata può rappresentare uno spunto per adeguare la propria offerta alle mutate esigenze dei consumatori. A questo tema è stato dedicato uno dei Forum di Cibus Lab che ha analizzato i nuovi trend della prima colazione, con uno sguardo anche a ciò che accade all’estero. Un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli ha confermato che la colazione è un pasto importante per gli italiani: la fa regolarmente il 90% dei connazionali, soprattutto i giovani tra 18 e 34 anni. <<Il 19% degli italiani – spiega Gabriele Conigliaro, responsabile Area Nord di Istituto Piepoli - ha dichiarato di aver modificato le abitudini della prima colazione a causa dell’emergenza Covid. In particolare ha cambiato menù, dedica più tempo alla colazione, e soprattutto fa colazione a casa an-

ziché al bar. In termini assoluti si tratta di 8-9 milioni di italiani che hanno cambiato abitudini, un numero importante>>. Il menù è variato diventando più salutare, meno abbondante. Gli italiani tendono a prediligere la qualità rispetto alla quantità per iniziare la giornata con il piede giusto. <<Il 44% di chi ha cambiato abitudini – sottolinea Conogliaro – dichiara che le manterrà anche nel post emergenza. Un’altra considerazione interessante è che per la grande maggioranza degli italiani (92%) la cola-

zione è dolce>>. Se la prima colazione al bar soffre, il comparto guadagna nel retail, con l’aumento dei consumi domestici. <<Il comparto della prima colazione – afferma Daniela Tazzer, IRI client service senior manager – ha sviluppato nel 2020 oltre 10 miliardi di euro e cresce del 6% in valore. Tutte le categorie che ne fanno parte sono coinvolte nella crescita>>. Infatti, dopo un 2019 stabile, nella prima fase di lockdown si è assistito a crescite rilevanti, in concomitanza con le misure prese per con-

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trastare l’emergenza sanitaria, che ha imposto il consumo casalingo. <<Durante il lockdown – precisa - il mercato è cresciuto del 14 8%. Con l’apertura, in Fase 2 di alcuni esercizi e attività, la crescita ha rallentato, tendenza confermata nella Fase 3, corrispondente al periodo estivo, in cui molto consumatori sono tornati alla normalità del consumo fuori casa. Da fine ottobre la crescita è ripresa>>. Guardare al retail come potenziale canale di vendita può essere una scelta di differenziazione anche per le aziende storicamente focalizzate sul canale Horeca. E’ il caso di San Giorgio. <<Siamo fortemente orientati al canale Horeca – dice Marco Ciron, direttore commerciale dell’azienda di surgelati campana – e i prodotti per la prima colazione rappresentano il 74% del nostro fatturato. Nel 2021 cominceremo a guardare anche fuori dal nostro canale principale, con una pro-


Mercato

posta rivolta alla grande distribuzione, sia in Italia che all’estero. Siamo già presenti in gdo nel reparto pasticceria dove offriamo prodotti da forno surgelati in confezioni professionali, ma abbiamo pianificato il lancio di novità per la prima colazione e prodotti salati adatti anche alla gdo. Cominceremo con i cornetti in busta e le sfogliatelle campane. Sono prodotti che già esportiamo, e che avranno ancor più successo anche all’estero se potranno essere inseriti nel canale retail. Già ora sono presenti in alcune catene in Stati Uniti e Canada>>. Nell’incontro, infatti, è stata date voce anche ad alcuni operatori del retail internazionale. Dalle loro voci è emerso come i prodotti italiani abbiamo un’ottima reputazione in Arabia Saudita, dove bio e “free from” stanno crescendo nel comparto prima colazione, una tendenza sentita anche in Germania. Negli Stati Uniti, invece, queste caratteristiche hanno meno peso: contano di più il prezzo e le strategie

promozionali. Per competere sul mercato cinese, infine, i prodotti italiani dovrebbero puntare molto sul packaging design, che può essere di grande stimolo alle vendite.

New opportunities from "post-Covid" breakfast Cibus Lab - The first meal of the day moved within the home, generating increased sales in the retail channel; new possible outlet for frozen croissants and cakes

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Inchiesta

DALLE MILLE SFACCETTATURE

Burger, che passione! Di carne, pesce o a base vegetale, questo piatto accontenta tutti, perché è versatile e si presta a un consumo veloce. Interpreta bene anche le nuove tendenze dell’”era Covid”

Una volta c’era il semplice macinato di manzo, ora la categoria dei burger, anche nel sottozero, si declina in mille sfaccettature, che vengono incontro alle più disparate esigenze di consumo, in casa e nel fuori casa. L‘offerta è ampia ed estremamente variegata per ingredienti, gusti, pezzature. Il grande classico resta l’hamburger, il burger a base carne. Questo prodotto, un tempo appannaggio del target più giovane, oggi ha un pubblico quanto mai ampio. I giovani degli anni Ottanta e Novanta che hanno scoperto questo piatto nel periodo d’oro dei Paninari e dell’approdo delle

catene di fast food nel nostro Paese, sono ora adulti e apprezzano le versioni gourmet, oltre a mettere questo prodotto sulla tavola dei propri figli. Ecco quindi che accanto a manzo, pollo e tacchino compaiono le versioni a base di maiale, di selvaggina, di carni esotiche o di razze bovine particolari, come la chianina. Ma non c’è solo la carne. Sono in crescita i burger a base pesce (al naturale o panati) e soprattutto quelli vegetali. La tendenza del momento è quella dei prodotti plantbased che simulano per aspetto, gusto e consistenza quelli a base carne pur es-

sendo completamente vegetali. La proposta delle grandi catene di fast food ha portato l’attenzione del grande pubblico su queste tipologie di prodotto, allargando la platea anche ai consumatori non vegani stretti. In effetti, come conferma l’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino, che analizza le vendite dei prodotti nel canale retail all’anno terminante a giugno 2020, il claim “veg” continua a crescere a ritmo sostenuto (+7,2% dopo il 5,1% dell’anno terminante a giugno 2019), grazie all’aumento della domanda (+7,2%). Il giro d’affari ha superato

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gli 1,6 miliardi di euro e l’offerta a scaffale ha superato i 4.200 prodotti. Sono cresciuti anche il claim “vegetariano (+8,5%) e “vegano” +7,6%. Queste tendenze si ripercuotono anche sui burger, sia nel retail che nel fuori casa, anche se i due canali hanno andamenti molto diversi, dovuti all’emergenza Covid. VENDITE VIVACI NEL RETAIL

Nel retail anche gli hamburger stanno beneficiando del trend positivo dei consumi di surgelati. Alimenti “rifugio” in tempo di lockdown, ideali per program-


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mare le spese e limitare gli accessi ai supermercati, i prodotti frozen hanno avuto una crescita a doppia cifra. Anche chi non aveva mai sperimentato i burger surgelati ha assaggiato per la prima volta questa tipologia di prodotti, fidelizzandosi. I prodotti a base carne beneficiano di un generale ritorno al consumo di questo alimento, dopo alcuni anni di contrazione, anche gli hamburger risentono positivamente di questa tendenza che, non contraddice, semmai è complementare, all’interesse verso i prodotti veg. Il burger (di carne, pesce o vegetale che sia) si presta alle nuove abitudini di vita che l’emergenza ha portato con sé. E’ facile e veloce da preparare, quindi è compatibile con la pausa pranzo degli smartworker ed è perfetto per essere consumato davanti a un monitor negli aperitivi o cene digitali che abbiamo imparato a condividere con gli amici. La tendenza veg si declina in proposte che si prestano a un consumo come contorno o snack o come portata principale, dove il burger può essere consumato da solo o come farcitura di un panino. Gli assortimenti dei produttori, dal canto loro, spaziano dai prodotti crudi a quelli pregrigliati, da rinvenire in pochi minuti, ancora surgelati, in padella o in microonde.

Hanno parlato con noi Renato Bonaglia AD e Fabiola Mingardi marketing specialist Alcass Laura Bettazzoli, direttore marketing Bonduelle Italia Giuseppino Marinangeli, titolare di CGM Andrea Passamonti, senior brand manager Vegetables Findus Daniele Di Ciaccio, marketing manager Frosta Serafino Cremonini, direttore commerciale Inalca Anna Knipps, head of mrk Italy di Salomon Food World /Vion Food Serv. It. Chiara Stuppia, responsabile commerciale VIS Industrie Alimentari

Per venire incontro alla crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, anche i pack si rinnovano, virando verso soluzioni più green, che usano materiali alternativi alla plastica. Le ricettazioni, infine, si fanno più semplici, andando verso un concetto di “clean label” che soddisfa i consumatori più attenti agli aspetti salutistici. DANNI LIMITATI NEL FUORI CASA GRAZIE AL DELIVERY

Diverso lo scenario nel fuori casa. Anche i burger hanno risentito del calo generale dei consumi out of home,

dovuti alle chiusure obbligatorie e alle limitazioni di orario e posti a sedere causati dalla pandemia. Però questo comparto ha sofferto meno degli altri perché, più degli altri, si presta all’asporto e al delivery. Lo conferma la quarta edizione dell’Osservatorio annuale sul mercato dell’online food delivery, elaborato da Just Eat, app per ordinare online cibo a domicilio in tutta Italia e nel mondo. Il rapporto ha analizzato le tendenze in 30 città italiane. Ebbene, l’hamburger è al secondo posto nella classifica delle cucine più amate (subito dopo la pizza e prima del giapponese). Gli ordini

di hamburger sono cresciuti soprattutto nel cagliaritano (+102%), in provincia di Terni (+56%) e nel messinese (+156%). Complessivamente in Italia gli ordini di burger registrano una crescita del 21%, mentre tra i trend emergenti si conferma quello delle versioni vegetariane. L’Osservatorio ha identificato anche la tipologia di persone che ordinano più volentieri gli hamburger. Uno dei target è l’ “’Impegnata”: una giovane donna lavoratrice che vede nel food delivery un utile alleato nella vita frenetica di tutti i giorni. A suo agio con il digitale che utilizza spesso per i pagamenti, è curiosa e ama sperimentare, ordinando spesso da più ristoranti, con una spesa medio alta. Il delivery è relax, ordina quando è spossata e stanca. Il 45% del target ordina hamburger. Un’altra platea interessante è rappresentata dal “Party Planner”: giovane professionista under 35, impiegato o freelance. Per lui il food delivery è l’invitato d’onore alle feste, per celebrare compleanni o anniversari, vacanze o nuove avventure. User molto attivo, ha la più alta varietà di cucine, ma nel 45% dei casi sceglie l’hamburger. Una curiosità: gli hamburger ordinati in un anno con quecontinua a pag. 30

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ALCASS

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sta piattaforma coprirebbero, messi uno sopra l’altro, una lunghezza di 70 km, come la distanza da Milano a Piacenza. Un’altra interessante ricerca viene invece da Deliveroo, altra piattaforma di delivery. Secondi i dati raccolti da questa app, la cucina del 2021 sarà soprattutto sostenibile, stagionale e attenta agli sprechi. L'attenzione alla stagionalità è espressa nel 42% delle risposte, seguita dalla necessità di ridurre gli sprechi (37,8%), dall'attenzione al cibo locale (30,74%) e al veganesimo (22%). I cibi a base di ingredienti naturali saranno protagonisti delle abitudini a tavola nel 2021. I burger, nelle loro mille declinazioni, incontrano molte di queste esigenze. In particolare, il consumo di surrogati della carne, come i beyond burger, ha incontrato quest'anno il gusto del

22,5% degli intervistati. E rimarrà tra le tendenze del 2021 per il 45% di essi. Insomma, pur nella innegabile difficoltà del momento gli operatori del comparto burger possono intravedere degli spiragli di positività, a patto che sappiano cogliere, e possibilmente anticipare, le nuove tendenze, con prodotti innovativi e sostenibili. Abbiamo approfondito queste tematiche con alcuni operatori del comparto che ci hanno presentato le loro novità e raccontato come stanno affrontando questa congiuntura economica.

<<La categoria hamburger – afferma Renato Bonaglia, amministratore delegato di Alcass – è sicuramente il gruppo merceologico più significativo per la nostra azienda che da oltre 33 anni sviluppa con successo nuove soluzioni in base alle tendenze di mercato. Produciamo da sempre molte varianti sia in formati Retail a brand Amica Natura o in PL, sia in formati Foodservice, in iqf crudi o già grigliati. Secondo i dati Iri ci posizioniamo come player principale nella categoria, considerando ovviamente solo il segmento surgelato>>. Amica Natura Classic è la tradizionale e storica linea che comprende hamburger a base di carne bovina in astucci retail, destinati sia alla GDO che al Normal trade, quindi al consumo domestico. <<Sono hamburger realizzati interamente nei nostri stabilimenti di Bedizzole, in provincia di Brescia – precisa Fabiola Mingardi, marketing specia-

Burger what a passion! A thousand facets - Either with meat or fish or vegetarian, it's a dish that satisfies everyone, because it's versatile, suitable for fast consumption and very much on the line of new food trends of Covid era

Fabiola Mingardi, marketing specialist di Alcass

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Renato Bonaglia, AD di Alcass

list di Alcass - con materie prime selezionate, lavorati con sapienza senza aggiunta di conservanti e, anche per questo, molto apprezzati dalle famiglie. Altra caratteristica è la comodità di poterne disporre anche “all’ultimo minuto”, grazie alla facilità e rapidità di preparazione. Inoltre, la lunga shelf-life ne fa un ottimo alleato, come prodotto da tenere a stock nel proprio freezer. Nel tempo la proposta si è ampliata aggiungendo al tradizionale formato da 4 pezzi, astucci da 10 pezzi formato convenienza e da 2 pezzi per incontrare esigenze di famiglie più piccole e contenere anche la battuta di cassa. Sono ad oggi disponibili anche burger della linea Premium, con carni di razze pregiate che valorizzano varietà locali, come la Chianina, la Marchigiana e la Piemontese. Ma anche format di Black Angus o con pesi speciali, come il Quarter Pounder, messi a punti per il mercato anglosassone>>. Ultimo nato e molto apprezzato è l’hamburger Beef, Pork continua a pag. 32



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continua da pag. 30

and Cheese. Si tratta di una ricetta esclusiva a marchio Amica Natura, con carne bovina, suina e aggiunta di formaggio Grana Padano DOP. Il gusto deciso, unito alla semplicità di cottura, lo ha reso una valida alternativa al classico hamburger di carne bovina ed amato dai consumatori che desiderano un gusto più intenso mantenendo la praticità del tradizionale 75g che cuoce in brevissimo tempo. <<La nostra azienda – prosegue Bonaglia - è stata pioniere anche nella categoria PlantBased nella quale operiamo con crescente successo ormai da oltre 22 anni. Nella linea vegetale, dove la fonte proteica è costituita prevalentemente dalle piante, sono disponibili burger di soia, di legumi, di spinaci, alle verdure dell’orto, burger di cavolfiore e altre varianti sia totalmente vegetali, quindi idonee per una dieta vegana che con aggiunta di proteine, ad esempio, dell’uovo per un consumo lacto-ovo-vegetariano. Si tratta sempre di prodotti di alta qualità, con formulazioni clean-label ideali per un’alimentazione sana e sostenibile, di benessere ma

Hamburger Extra Gusto Beef&Pork&Cheese di Alcass

senza rinunciare al gusto. >> Approfondisce Bonaglia: <<Ultima novità è l’innovativo burger Over the Meat, a base di proteine delle piante, ma dall’aspetto, consistenza e sapore comparabili a un prodotto di carne. Alto spessore, granulometria importante e succulenza, sono le caratteristiche principali. Privo di glutine, soia e ogm, vanta un gusto delicato e appetitoso. È la nostra sfida all’innovazione alimentare, completamente Made in Italy>>. Per quanto riguarda il Food Service, invece, sono disponibili hamburger di diversa grammatura e formulazioni, sviluppati per le diverse esigenze di preparazione in cucina. Vi sono formati da 50 fino a 300 grammi, con impasto, forme e spessori diversi per ottimizzare la preparazione alla piastra, alla griglia o al forno. <<Tutte le nostre confezioni dedicate al settore professionale – sottolinea Bonaglia - prevedono un pre-confezionamento igienico in flow-pack per mantenere l’in-

tegrità del prodotto e massimizzare l’igiene durante le varie fasi di stoccaggio e manipolazione. Sempre in tema di utilizzo professionale si sta sempre più ampliando la linea di prodotti di carne già grigliata, da riattivare in pochi minuti e pronta all’uso, disponibili anch’essa in diversi formati e pezzature, dai 78g fino ad oltre 200g. È una soluzione ottimale per chi necessita di evitare la cottura e deve solo riattivare il prodotto in forno o anche al microonde. Grazie a impianti di grigliatura sofisticati riusciamo a conferire al prodotto dei plus notevoli in termini di gusto e consistenza, che vengono mantenuti anche dopo la riattivazione da surgelato. Questo ci permette di annoverare tra i nostri clienti anche molti operatori del settore snack e vending, che basano il loro successo sulla costanza qualitativa del prodotto nel tempo. Sia nel retail che nel food service, si guarda con sempre più interesse a prodotti premium, ad alto valore

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qualitativo, contraddistinti da ingredienti ricercati e di livello superiore allo standard>>. I consumi dell’anno 2020 sono senza dubbio legati all’emergenza Coronavirus, che ha portato a un aumento del consumo domestico di carne, con un trend in crescita dopo anni di calo generalizzato. Per lo stesso motivo, è diminuito considerevolmente il canale food service, la ristorazione e in genere il consumo fuori casa. <<Secondo alcune analisi – racconta Fabiola Mingardi - il lockdown ha cambiato le abitudini di consumo degli italiani rafforzando la sensibilità verso i temi della salute, della sicurezza, dell'origine e della sostenibilità dei prodotti alimentari. Anche l’interesse verso il metodo di produzione e gli alimenti “bio” è aumentato, dato che anche noi possiamo confermare in quanto negli ultimi mesi abbiamo potuto registrare un trend in crescita dei nostri prodotti della linea Bio. I burger biologici sono molto richiesti, grazie a una filiera tracciabile e di sicura origine. Nella linea Amica Natura Bio sono disponibili i burger di Pollo e di Bovino, certificati BioAgricert. Inoltre, le misure anti Covid scaturite dall'emergenza sanitaria, hanno fatto riscoprire il valore intrinseco del frozen come soluzione vincente per la riduzione dello spreco alimentare: si usa solo la quantità che serve e il resto si rimette nel free-


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zer. Non una cosa di poco conto, se si considerano le migliaia di tonnellate di cibo che finiscono ogni giorno nella spazzatura>>. Il target di riferimento per Alcass sono le famiglie, che iniziano a considerare il surgelato come un prodotto genuino, apprezzandone la semplicità della conservazione e dell’utilizzo, avallandolo come l’alimento “salva spreco” per eccellenza. <<Per il futuro – conclude Bonaglia - siamo al lavoro con l’obiettivo di ampliare l’offerta e creare un range di prodotti il più vasto possibile, soddisfacendo così le più differenti esigenze di mercato>>.

BONDUELLE <<Tra i nostri prodotti di maggior successo – racconta Laura Bettazzoli, direttore marketing di Bonduelle Italia - possiamo considerare la nostra gamma “Coccole”: piccoli tortini di verdure dalla forma di miniburger, gustosi e estremamente versatili. La gamma si compone di 4 referenze, di cui 2 più storiche (una a base di broccoli e carote, l’altra a base di fagiolini, spinaci e broccoli) a cui negli ultimi 2 anni abbiamo affiancato 2 novità. Le referenze “Zucca e Carote” e Falafel sono le più recenti della gamma: la pri-

Laura Bettazzoli, direttore marketing di Bonduelle Italia

ma, lanciata nel 2019, ha come protagonista la zucca, che sta sempre più conquistando le tavole degli italiani, confermando un trend che vede la vendita di prodotti a base di zucca in costante aumento; mentre la novità 2020 è Coc-

cole Falafel che, come da ricetta tradizionale dei Falafel, consiste in polpette di legumi dal look home made, dal gusto pieno e ricco in cui si riconosce il sapore inconfondibile dei ceci, ingrediente principale, esaltato dalla presenza calibrata di delicate spezie>>. Nel contesto dell’emergenza, Bonduelle ha notato che il segmento dei prodotti surgelati, tra cui la gamma Coccole Bonduelle, ha vissuto un consistente incremento negli acquisti. <<In un recente sondaggio Bonduelle sull’andamento degli acquisti negli ultimi mesi – prosegue Bettazzoli continua a pag. 34


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continua da pag. 33

- 2/3 degli intervistati ha dichiarato di acquistare molti più surgelati rispetto a prima dell’emergenza sanitaria, tendenza dovuta sicuramente all’esigenza del consumatore di rifornirsi da un lato con prodotti a lunga conservazione, ma che dall’altro consentano varietà di scelta, comodità nello stoccaggio ma anche nei tempi di preparazione. Nuovi trend e abitudini come lo smart working richiedono velocità nella preparazione senza rinunciare al gusto, che trova proprio nella gamma Coccole un alleato sia per preparazioni semplici e veloci sia come accompagnamento a piatti più articolati e fantasiosi. In Bonduelle, siamo sempre attenti ad anticipare e seguire le nuove tendenze di consumo basate sulle esigenze che cambiano e si evolvono rapidamente. Il segmento surgelati si mostra quindi un elemento di punta il cui trend di acquisto è destinato sicuramente a durare nel tempo. L’80% del campione analizzato nella nostra ricerca, infatti,

dichiara che anche nel prossimo futuro continuerà a seguire il trend di acquisto dell’ultimo periodo>>. La mission di Bonduelle “Ispiriamo il cambiamento verso un'alimentazione a base vegetale, per contribuire al benessere delle persone e del pianeta” è in linea con la tendenza a consumare plant based food. <<Questo – sottolinea Bettazzoli - vale anche per la nostra gamma Coccole, una proposta adatta a coinvolgere tutta la famiglia e anche a diverse occasioni consumo, aumentando il bacino di utilizzo di prodotti vegetali a diversi contesti, parte anche di una vera e propria tendenza. A questa filosofia, soprattutto negli ultimi mesi, si è affiancata un’evoluzione generalizzata delle abitudini di consumo che, in Bonduelle, siamo stati in grado di intercettare e anticipare. Tra i trend prevalenti, il social snacking è sicuramente tra i più interessanti: l’aperitivo in casa ma connessi trova infatti nelle Coccole il perfetto alleato grazie proprio alle caratteristiche di versatilità, ma anche di comodità perché i tempi di preparazio-

ne sono molto rapidi e semplici. La new entry Coccole Falafel ben si presta anche alle esigenze crescenti dei consumatori vegani, ma risponde più che bene anche al trend di consumo di prodotti di ispirazione mediorientale, essendo i piatti etnici sempre più apprezzati dagli italiani. I falafel di Bonduelle presentano inoltre una "clean label" ("etichetta pulita"). La ricetta è semplice, costituita da pochi ingredienti che si possono facilmente trovare nella propria cucina, e ben si presta anche alle esigenze dei consumatori vegani>>.

CGM Gli hamburger sono presenti nell’assortimento di CGM nella linea “Vegetiamo”. <<Da sempre – afferma Giuseppino Marinangeli, titolare dell’azienda marchigiana - sono presenti in assortimento I Grill Burger Vegetali e i mini Burger vegetali. Sono gustosissimi

Giuseppino Marinangeli, titolare della CGM

burger vegetariani composti totalmente da proteine vegetali, ma dalla consistenza e dal sapore tipici del famoso prodotto a base di carne. Adatti a chi segue una dieta vegetariana o vegana, sono eccellenti per il settore fast-food e per chi cerca un’alternativa alla carne senza rinunciare al gusto. Intuite le potenzialità della domanda di prodotti vegetariani e vegani, abbiamo introdotto alla fine del 2020 altre 3 referenze di burger vegetali. Si tratta di burger realizzati senza utilizzare soia, ma che hanno come ingredienti

Burger vegetale (proteico) di CGM

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continua a pag. 36



Inchiesta

pre di più alla consistenza e al sapore di un burger di carne. L’innovazione di questo segmento è molto veloce e il nostro team di ricerca e sviluppo è costantemente al lavoro per migliorare il nostro prodotto giorno dopo giorno>>.

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principali farina di pisello, farina di frumento e vari tipi di verdure. Al momento abbiamo già in vendita il burger di patate e lenticchia, il burger di ceci e formaggio e il burger proteico. Prossimamente lanceremo Burger patate e spinaci, Burger patate e cavolfiori Burger peperoni misti, Polpettina patate e lenticchie>>. Seppure l’attuale situazione abbia influito sulle vendite, non mancano, per Marinangeli, indicazioni positive. <<All’allentarsi delle restrizioni – sottolinea - le vendite segnano da subito segnali di ripresa, anche e soprattutto per le linee di “nicchia” come quella vegetale. Le tendenze che ci hanno portato ad ampliare la nostra gamma di burger sono quelle del salutismo e degli stili alimentari vegani e vegetariani. Queste ultime due categorie sono in costante crescita e sono orami quasi il 9% della popolazione italiana. Il nostro mercato è anche molto internazionale e, quindi, è impossibile non garantire un’adeguata offerta a questo tipo di richiesta di consumo. Vogliamo offrire un prodotto salutare ma senza rinunciare al gusto e alla praticità dei piatti pronti surgelati>>.

FINDUS L’offerta di Findus comprende burger di vario tipo: pesce

FROSTA

panato e al naturale, oltre ai nuovi burger con cui l’azienda è entrata nel segmento delle alternative alla carne. <<L’offerta di Findus – afferma Andrea Passamonti, senior brand manager vegetables - si è evoluta costantemente nel corso degli ultimi anni. Agli ormai classici Fish Burger panati di Capitan Findus si sono aggiunti nel 2018 i Burger di Merluzzo e di Salmone e, lo scorso anno, i nuovi Burger vegetali Green Cuisine. Le vendite stanno crescendo in tutti i segmenti. L’incremento delle occasioni di consumo in casa ha certamente contribuito alla crescita delle referenze storiche, ma vale la pena menzionare che sui nuovi Burger Green Cuisine leggiamo una costante progressione delle nostre vendite e di quelle della categoria grazie alla campagna di comunicazione. Findus Green Cuisine è la risposta a una tendenza ormai consolidata che vuole consumatori sempre più attenti alla

salute e alla sostenibilità, ma senza compromessi sul gusto. Con i nostri burger vogliamo cambiare la percezione dei consumatori più scettici nei confronti del burger vegetale, sfidandoli a provarlo e dimostrando può essere buono anche per chi è orgogliosamente carnivoro. I nostri burger vegetali Findus Green Cuisine, infatti, si rivolgono a chiunque voglia ridurre il proprio consumo di carne, ma senza rinunciare al gusto. Per questo la nostra comunicazione non si rivolge solo ai consumatori che già acquistano prodotti vegetariani o vegani, ma è per tutti>>. Secondo Passamonti, sui burger vegetali la sfida sta nel miglioramento dell’esperienza di gusto. <<Rispetto a prodotti classici – afferma - il cui gusto è dato dalla qualità della materia prima e rimane invariato per anni, il gusto dei burger vegetali è frutto dell’abilità degli chef nell’avvicinarsi sem-

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<<All’interno della gamma dei prodotti Frosta – spiega Daniele Di Ciaccio, marketing manager Frosta - abbiamo la referenza di un hamburger pensato per pasti divertenti e informali ma con un occhio di riguardo per la salubrità e per l’attenzione al prodotto. L’hamburger in questione è il Fishburger surgelato di Merluzzo d’Alaska da pesca sostenibile certificata MSC>>. Tutto il pescato di Frosta è certificato Marine Stewardship Counci (MSC) e Aquaculture Stewardship Council (ASC). <<La nostra filosofia – spiega continua a pag. 38

Daniele Di Ciaccio, marketing manager Frosta



Inchiesta

Di Ciaccio - è volta nel coniugare gusto e sostenibilità, e lo facciamo anche cercando, dello stesso pesce, le diverse tipologie e il periodo più adatto alla pesca, per rispettarne la biodiversità e l’ambiente marino, permettendo alle persone di avere un’ampia gamma di soluzioni tra cui scegliere. Ad esempio, per il Merluzzo Frosta è possibile scegliere tra 3 tipologie: Carbonaro, Nordico e D’Alaska. Il merluzzo dell’Alaska, caratterizzato dal

i dati finali definitivi – afferma Di Ciaccio - ma le vendite sono andate molto bene, i trend del mercato frozen che abbiamo fino ad ottobre 2020 sono molto positivi. In generale, il mercato del surgelato ha registrato nel 2020 un +14% di crescita a valore rispetto al 2019, con risultati positivi in tutte le categorie. Frosta Brand continua a crescere più del mercato (+22% a valore nel surgelato) e cresce in tutti i segmenti trattati: pesce, vegetali e piatti pronti>>. Frosta si rivolge a persone at-

sapore equilibrato, è la varietà con le caratteristiche migliori per i filetti naturali, pescata nelle aree nord-orientali e nord-occidentali dell’Oceano Pacifico (Mare di Ochotsk) e lavorata secondo le linee guida MSC. Ed è anche quella che abbiamo scelto per il nostro Fishburger, perché il sapore equilibrato ben si adatta a essere inserito in un panino gourmet home-made>>. La previsione di fatturato di Frosta per la parte Brand nel 2020 è di una crescita importante. <<Ancora non abbiamo

tente ai temi della sostenibilità ambientale, della salubrità dei cibi e del rispetto della natura. <<Le persone che ci scelgono – prosegue Di Ciaccio - sono informate, animate da una coscienza collettiva sulle tematiche legate all’ambiente. Persone convinte che ogni singolo individuo incida fortemente sull’ambiente e per questo è importante adottare uno stile di vita attento e rispettoso anche nelle proprie scelte di consumo. Per noi è fondamentale avere una relazione con i clienti equa e reciproca-

continua da pag. 36

mente gratificante. Facciamo molta attenzione all’ascolto attivo dei bisogni dei nostri clienti, per questo più che le tendenze di mercato in senso stretto ci affidiamo a quelle che sono le necessità dei consumatori>>.

INALCA <<Montana, marchio storico del Gruppo Inalca, è il brand di riferimento nel settore degli hamburger surgelati – afferma Serafino Cremonini, direttore commerciale Inalca - realizzati con 100% carne da allevamenti italiani e dai tagli dell’anteriore del bovino, e sono proposti nelle versioni: ‘hamburger naturali’, ricchi di proteine e fonte di vitamina B3 e fosforo e senza conservanti né aromi artificiali; ‘hamburger leggeri’, con solo il 9% di grassi e un apporto calorico ridotto rispetto alla media, solo 161 kcal per ogni 100g; ‘hamburger al bacon’. I prodotti si presentano nel classico formato da 100g, confezionati singolarmente per offrire un servizio migliore

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al consumatore e venduti in astucci da 400g e 1kg. Inoltre, gli ‘hamburger naturali’ vantano la dichiarazione ambientale EPD (Environmental Product Declaration) in etichetta che ne certifica l’impatto ambientale lungo tutta la filiera>>. Nonostante la carne sia un segmento piccolo nell’ambito del sottozero, gli hamburger di bovino sono una referenza immancabile a scaffale. <<L’hamburger è tra i prodotti più versatili e trasversali – prosegue Cremonini – è iconico e popolare al pari della pizza, soprattutto nella socialità, anche quella nuova, quella domestica. Siamo pertanto al servizio di tutti quelli che non vogliono rinunciare a qualità e gusto ma cercano prodotti salva tempo, facili da preparare in pochi minuti. Grazie alle evoluzioni dei consumi, premiante è stato il saper offrire prodotti con una reale differenziazione in termini di qualità. Le certificazioni di provenienza, soprattutto l’italianità e la sostenibilità stanno oggi orientando le


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QRCode nei nostri pack, che permetterà ai consumatori di approfondire importanti temi come quello della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) e accedere alla dichiarazione completa che certifica

gli impatti della produzione del prodotto lungo tutta la filiera: carbon footprint, water footprint e riciclo. Si può così scoprire che l’hamburger Naturale Montana da 100g è un prodotto altamente sostenibi-

Serafino Cremonini, direttore commerciale Inalca

scelte a scaffale anche per la categoria surgelati. Durante l’emergenza Covid i consumatori hanno premiato i prodotti commodity (back to basic) con scelte orientate dalla sicurezza alimentare, dalla facilità della conservabilità con una lunga o più ampia shelf life. Si sono accentuate delle tendenze già in atto nei consumatori italiani, principalmente le scelte che vanno a premiare italianità e sostenibilità, ossia due elementi strategici che Montana aveva già fatto propri grazie a una filiera integrata e sostenibile. Nel complesso nel 2019 i dati Montana Surgelati-Retail sono stati fortemente positivi con un progressivo che a ottobre registrava un +18,7%, con incrementi sia durante il lockdown che dopo>>. Il consumatore oggi richiede sempre più rassicurazioni, trasparenza e semplicità nella comunicazione. <<Un passo significativo – racconta Cremonini - è l’inserimento del

Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 39

le: bastano 54 litri d’acqua per produrlo e il 99,9% dei rifiuti generati dal processo di produzione è avviato al riciclo. Abbiamo dimostrato con continua a pag. 40


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continua da pag. 39

numeri certificati che alcuni luoghi comuni sugli impatti nella produzione di carne bovina sono una vera fake news. Sono gli unici hamburger in commercio che offrono queste informazioni per un acquisto consapevole>>.

SALOMON FOOD WORLD <<Salomon Food World – afferma Anna Knipps, head of markets Italy di Vion Food Service Italy, che distribuisce il marchio in Italia - può definirsi lo specialista dell’hamburger. Il nostro assortimento soddisfa tutte le richieste attuali attraverso 4 diverse tipologie: Beef Burger, con undici ricette che variano per scelta di carne e macinatura, disponibili in grammature comprese tra 45g e 339g; Pollo, in tre ricette con varie speziature, non piccante, leggermente piccante e veramente piccante, e grammature tra 90g e 135g; Vegan, con sei ricette

per i nostalgici della carne e per i salutisti amanti delle verdure, in grammature tra 100g e 130g; Pulled, in due varianti, maiale e pollo, già porzionati da 100g>>. Salomon Food World (SFW) è nel mercato del food service italiano da circa 16 anni e ne ha seguito il cambiamento. <<All’inizio – ricorda Knipps non c’era un grande interesse per questo tipo di prodotti. Poi, grazie a un prodotto come il nostro Giant Burger, ai tempi molto innovativo, siamo riusciti a convincere alcuni clienti a iniziare a collaborare con noi e a loro volta sono riusciti ad aprire il mercato. Gli hamburger di SFW erano diventati gli hamburger per eccellenza. Salomon ha aperto il mercato e fatto conoscere la qualità ai consumatori italiani, attraverso grandi key account. Penso ad American Graffiti: quando ha cominciato a lavorare con noi avevano solo un locale, oggi hanno circa 53 ristoranti su tutto il territorio italiano. Sono riusciti a rendere popolari i nostri prodotti. Si è cominciato a

Beef Burger gigante di Salomon Food World

prendere gusto per questo tipo di ricette e a espandersi sul mercato è stato da una parte più facile, ma dall’altra, col passare degli anni, anche più difficile per il crescere della concorrenza. Il grande asso nella manica di Salomon è la sua capacità di offrire ogni anno dei prodotti innovativi che si adattano al cambiamento dei tempi, anzi, alcune volte lo anticipano>>. L’emergenza Covid ha cambiato le carte in tavola. <<I primi mesi sono stati difficili – racconta Knipps - poi, grazie anche alla capacità dei ristoratori italiani di reinventarsi con delivery o take away, siamo ripartiti. Basti pensare che le categorie più ordinate sulle piattaforme digitali sono pizza, hamburger e etnico. Fortunatamente, attraverso il nostro assortimento riusciamo a soddisfare gran parte di queste richieste. Chiaramente i volumi sono diminuiti ma non cessati e comunque continui. E ciò perché riusciamo a far fronte a qualsiasi domanda del mercato che ha esigenza di avere prodotti che non hanno spreco e soprattutto si preparano velocemente e hanno un food cost controllato. Il futuro dopo la pandemia sarà contraddistinto da una richiesta ancora importante del delivery e, naturalmente, dell’out of home. Gli italiani non rinunceranno a pranzo o cena fuori casa, quindi sono convinta che i ristoratori che sopravviveranno a questo momento ne usciranno più forti di prima>>.

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Anna Knipps, head of markets Italy SFW

SFW è molto attenta alle nuove tendenze del settore, ha un reparto che sonda a livello mondiale i gusti, le mode dei consumatori e gli andamenti del food service. << Ci rivolgiamo prevalentemente ai giovani - spiega Knipps - ma ci rendiamo conto che il target si sta allargando anche su persone meno giovani, curiose di assaporare soluzioni di tendenza. Ogni anno lanciamo un vero concetto. Due anni fa, per esempio, il tema era: “Be different”. Uno dei 4 nuovi burger lanciati sul mercato era “Il Buffalo Burger” la versione burger delle nostre Buffalo Wings. L’anno scorso è nato il concetto di “Urban taste”. Proprio in questi giorni stiamo lanciando le novità 2021. In linea con le nuove tendenze e le richieste dei clienti, che vogliono prodotti senza carne, sostenibili e allo stesso tempo gustosi, Salomon ha creato la linea Green Heroes. Si tratta di prodotti che riprendono i nostri top seller, ossia l’Homestyle Burger, il


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Crunchy Burger e la Schnitzel, ma in versione vegana. Inoltre, abbiamo un burger a base di fiocchi d’avena con aggiunta di cavolo riccio e spinaci, il Green Oat Burger. Questa offerta molto varia e versatile soddisfa le esigenze di flexitariani, vegani e vegetariani. La materia principale utilizzata è il grano proveniente al 100% da Germania e Olanda. In tal modo riusciamo a contenere l’impatto ambientale e garantire prodotti in linea con le leggi europee, come ad esempio ogm free>>.

VIS INDUSTRIE ALIMENTARI Vis Industrie Alimentari propone un’ampia varietà di burger a base pesce e verdure. La linea Vis Natural comprende referenze come il burger di salmone, di branzino, di merluzzo, di tonno e con gamberi argentini. La linea Vis Natural gourmet propone accosta-

menti di pesce e verdure: burger branzino e verdure grigliate, merluzzo primavera, salmone e asparagi, tonno alla mediterranea. Ci sono poi il Fish burger (di merluzzo panato) e le proposte vegetali (burger di frumento, soia e verdure, panato con verdure grigliate). <<Un italiano su tre – afferma Chiara Stuppia, responsabile commerciale di Vis Industrie Alimentari - pranza mangiando un panino con hamburger; la componente generazionale ha una sua notevole influenza poiché la popolazione lavorativa comprende le generazioni cresciute nel periodo degli anni ’80 e ’90 corrispondenti al boom del fast food. Merita un occhio di riguardo anche la virata vegana, che sta investendo gli store che i brand più rinomati del settore hanno disseminato sul territorio italiano e che fanno trasformare questo cibo “american style” in una scelta più elaborata e tutta italiana. Il “plant based”

è uno dei trend più chiacchierati del momento, perché non scende a compromessi nel gusto ed è altamente sostenibile. In Italia, negli ultimi 3 mesi, la keyword ‘carne vegetale’ è stata utilizzata in circa 1500 conversazioni pubblicate in rete. Tre sono i temi discussi: il gusto del prodotto, e quindi fedeltà al sapore, la sua sostenibilità, e quindi 100% ecofriendly, e il prezzo. Foorban dichiara che rispetto alla produzione di un hamburger tradizionale, beyond meat utilizza il 99% in meno di acqua, il 93% in meno di terra, il 46% in meno di energia e produce il 90% in meno di emissioni di gas serra. Questo significa che tutta la filiera è altamente sostenibile. Il saper interpretare le tendenze di mercato e leggere le evoluzioni nel futuro è essenziale per chi voglia lanciarsi in nuovi progetti imprenditoriali>>. Vis è specializzata nella produzione di piatti pronti panati,

Burger vegetale di VIS

Chiara Stuppia, responsabile commerciale VIS Industrie Alimentari

pastellati, ricettati con una cultura di rinvenimento in forno tradizionale, microonde e padella. <<I nostri target – conclude Stuppia – sono la famiglia, i ragazzi dal vorace appetito e i cultori della cucina. I prodotti sono distribuiti sia nel canale gdo che nel food service. Avendo come vocazione quella di produrre per conto di terzi, ci sono in cantiere diversi progetti, con materie prime prestigiose e seasoning arricchiti>>.

Burger "meat alternative" di VIS

Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 41


Inchiesta

Il parere della distribuzione Il consumo dei burger surgelati ha an-

progetto che prevede maggior servizio

gli altri ingredienti sono sale e spezie,

damenti diversi nel canale retail, rispet-

al cliente, operatore della ristorazione.

senza alcuna traccia di glutine. Attual-

to al foodservice, ma anche in questo

In questa fase, in cui è difficile pro-

mente l’offerta si concentra su prodotti

mercato le perdite sono state relativa-

grammare l’occupazione dei tavoli e gli

con un contenuto di carne mediamente

mente contenute, perché il prodotto si

ordini con l’asporto o il delivery, poter

tra il 50 e l’80%, è raro trovarne con

presta bene ad asporto e delivery. Gusti

scongelare solo la carne che serve è un

una percentuale superiore al 95%. Noi

gourmet, materie prime di qualità, ve-

grande vantaggio. Non ci sono sprechi

abbiamo deciso di puntare su un pro-

getale sono alcune delle ultime tenden-

e si ha dunque un maggior controllo del

dotto di qualità, pur contenendo il

Alessio Carchi, buyer del Gruppo Maiorana

ze raccolte dagli operatori della distri-

food cost.

prezzo a livelli accettabili. Il prezzo, il

buzione.

L’hamburger surgelato in IQF ha una

diametro, la grammatura, il sapore so-

Ne abbiamo parlato con Simone Fanta-

shelf life di 18 mesi e può essere stoc-

no, infatti, le variabili determinanti nel

ragioni di praticità e risparmio. Un ul-

to, category manager settore carne di

cato nella confezione originale. Il pro-

comparto dell’hamburgheria: noi riu-

teriore aspetto che rende l’hamburger

Cattel, Alessio Carchi, buyer del Grup-

getto si svilupperà non solo per le refe-

sciamo a contenerlo perché lavoriamo

un prodotto “vincente” è legato alla

po Maiorana, Galdino Peruzzo, presi-

renze destinate al fuori casa, ma anche

direttamente la carne, pertanto partia-

scoperta della sua diversificazione otte-

dente di Polo Ristorazione, Giuseppe

a quelle che stiamo sviluppando per il

mo da una base fresca settimanalmente

nibile con la semplice aggiunta di una

Arditi, presidente di Ristopiù Lombar-

canale online, che avrà formati diffe-

e ne seguiamo tutti i processi di lavora-

“salsa particolare,” e a riprova di ciò ri-

dia

CATTEL

renti e adatti al consumo familiare>>.

zione. Abbiamo anche in assortimento

scontriamo la sempre maggiore richie-

Nonostante abbia sofferto della crisi le-

burger vegetali, che ci limitiamo a com-

sta di salse “multi etniche” il che sta a

gata ai consumi fuori casa, l’hamburger

mercializzare>>.

significare che il nostro consumatore

è tra le categorie di prodotti che hanno

ama sperimentare nuovi gusti e sapori

GRUPPO MAIORANA

Cattel, società del foodservice veneta,

perso meno. <<E’ un prodotto che si

punta molto sugli hamburger, al punto

presta più di altri all’asporto e al deli-

che ha iniziato a lavorare su questo

very – commenta Fantato – anche per-

<<Nei cash&carry Maiorana – afferma

Tre le principali richieste dei clienti dei

prodotto per un ampio progetto che ab-

ché le grandi catene di fast food hanno

Alessio Carchi, buyer del Gruppo Maio-

cash&carry Maiorana: una lista ingre-

braccerà altre referenze gestite dal

sdoganato negli anni questo tipo di

rana - trattiamo le diverse tipologie di

dienti chiara, che evidenzi la naturalità

gruppo. <<I nostri hamburger di carne

consumo. Un hamburger può essere

hamburger in linea con la domanda ge-

dei componenti, una chiara indicazione

a marchio Valdora e Braslavia – affer-

tranquillamente mangiato per strada, o

nerata dai nostri clienti. Nell’anno ap-

della percentuale di carne e un favore-

ma Simone Fantato, category manager

seduti su una panchina. Oltretutto, si

pena trascorso, caratterizzato dell’e-

vole rapporto qualità/prezzo. <<Questi

settore carne di Cattel – sono surgelati

rivolge a un target giovane e quindi più

mergenza Covid-19 e dalla necessità di

tre aspetti – sottolinea Carchi - sono le

in IQF, in modo che il ristoratore possa

disposto a queste modalità di consumo.

acquisto di prodotti conservabili, abbia-

linee guida che seguiamo nella selezio-

di volta in volta rinvenire solo la quan-

Oserei dire che, in un certo senso, può

mo registrato un considerevole aumen-

ne dei prodotti da offrire nei nostri

tità di prodotto necessaria e non l’inte-

essere considerato l’alternativa alla piz-

to delle vendite dell’intero comparto

punti vendita. Alla base della selezione

ra confezione. Questo è l’avvio di un

Simone Fantato, category manager Carne di Cattel

che un hamburger al piatto rende sicuramente più facile>>.

za. Certo, anche la categoria hambur-

dei prodotti surgelati, inclusa la tipolo-

dei nostri fornitori ci sono la garanzia

ger ha il segno “meno” nel fuori casa,

gia “hamburger”. L’avvicinarsi di alcuni

della qualità certificata degli ingredien-

ma la perdita è contenuta rispetto ad

nuovi clienti si è tradotto in una mag-

ti utilizzati, siano essi carne, vegetali o

altri prodotti>>.

giore fiducia e apprezzamento di que-

pesce, una filiera produttiva chiara e

Non a caso, Cattel sta pensando di e-

sta tipologia di prodotti per cui ancora

verificabile, un rapporto giusto qua-

stendere la gamma, puntando sulle

adesso registriamo un trend positivo

lità/prezzo e, infine, una grammatura

nuove tendenze di consumo: referenze

delle vendite. Per quanto ci riguarda,

intorno ai 100gr, in linea le richieste

halal, senza additivi, biologiche.

l’hamburger a base di carne è di gran

della nostra clientela. E’ ormai consoli-

<<Quello che caratterizza in nostri

lunga il prodotto più richiesto, tanto

data, anche in Italia, una cultura ali-

hamburger – prosegue Fantato – è che

dai giovani, per la sua identificazione

mentare più attenta agli aspetti saluti-

il contenuto minimo di carne è il 96%,

col fast food, quanto dalle famiglie per

stici ed etici, di conseguenza stiamo re-

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Inchiesta

gistrando la rapida crescita della richie-

sanitaria, abbiamo dovuto rivedere il

siamo soddisfatti – dice - e confidiamo

sta di hamburger a base vegetale. Que-

nostro assortimento per cercare di limi-

che, quando la situazione si sarà nor-

sta nuova tipologia di “hamburger”

tare il danno subito, mantenendo co-

malizzata, questo continuerà ad essere

rappresenta un vero e proprio “nuovo

munque servizio e qualità al cliente. La

un comparto destinato a crescere. La

segmento di mercato” in grado di atti-

tendenza è la costante ricerca di novità

forza di questo prodotto risiede non so-

rare quei consumatori alla ricerca di

che possano dare un upgrade alla qua-

lo nella sua facilità, ma anche nella sua

fonti proteiche alternative (vegani/ve-

lità relativa: non si cerca la diversità,

versatilità. L’hamburger è uno dei piatti

getariani) e attenti agli aspetti legati al-

ma per ogni fascia di prezzo si ha co-

che meglio si prestano al servizio di a-

la sostenibilità. Questi prodotti sono di-

stante ricerca di innovazione della pro-

sporto e delivery. L’altra tendenza ri-

sponibili nei nostri pdv; se possiamo ag-

posta. Sicuramente le diverse tendenze

guarda la spesa del consumatore priva-

giungere una nota a riprova dell’allar-

di mercato hanno determinato una ri-

to. Un articolo pubblicato sul

gamento della platea dei consumatori,

chiesta differente, che in parte cerchia-

Sole24Ore “La riscoperta dei surgelati,

mirate alle esigenze di queste due diffe-

non registriamo impatti negativi sulla

mo di soddisfare, anche se per noi l’es-

le vendite superano quota tre miliardi”

renti categorie di esercizi. Tutto il mese

richiesta dell’hamburger di carne classi-

senziale è proporre un’offerta basata

ha sottolineato un’impennata nell’ac-

di febbraio, ogni lunedì, sono state pro-

co>>.

sulla qualità. Per questo ai nostri forni-

quisto di prodotti surgelati tra cui com-

grammate dirette sulla pagina Facebook

tori chiediamo unità di vendita sempre

pare anche l’hamburger con un aumen-

di Ristopiù Lombardia proprio con un

più piccole e di facile gestione in cuci-

to del 22,3%. La nostra clientela pone

team di esperti del mondo carne. Oggi

na, sempre nel rispetto delle norme sa-

al primo posto l’hamburger di manzo,

il consumatore è molto attento alla

<<Nel nostro assortimento – afferma

nitarie, e partnership nella promozione

seguito da quello di angus e, per chiu-

“storia della carne”: allevamento, ali-

Galdino Peruzzo, presidente di Polo Ri-

delle novità>>.

dere, dalla chianina. È forte l’interesse

mentazione, provenienza, impatto am-

verso gusti differenti come la carne di

bientale, bio e certificazioni Doc, Dop

RISTOPIÙ LOMBARDIA

cinghiale, cervo, agnello, maialino ibe-

e Igp. Soprattutto le nuove generazioni

rico, bufalo e canguro quale conse-

sono molto sensibili al concetto di so-

vino. Per noi che lavoriamo al 90% con

<<L’hamburger è un alimento versatile

guenza del costante desiderio di offrire

stenibilità e sviluppo sostenibile. Va

il canale horeca le vendite di questi

- afferma Giuseppe Arditi, presidente di

al cliente un prodotto ricercato>>.

prestata attenzione anche alla tendenza

prodotti, a causa dell’emergenza sanita-

Ristopiù Lomabardia - non prerogativa

Secondo Arditi al mondo del fuori casa

vegetariana e del senza glutine>>.

ria, sono crollate>>.

esclusiva di hamburgherie o food truck.

serve più formazione sul prodotto ham-

Per questo ai propri fornitori Ristopiù

L’hamburger, secondo Peruzzo, è usato

Anche bar e ristoranti hanno inserito

burger e sulla care in generale. <<L’o-

Lombardia chiede soprattutto qualità.

sia dalla ristorazione classica che dalla

questo piatto tra le loro scelte, sia per

biettivo dei gestori – spiega - ha portato

<<Quest’anno – conclude Arditi - ha

ristorazione chic e gourmet. <<Nel

la facilità e velocità nella preparazione,

a una trasformazione: è avere un’offer-

fatto alzare ancora di più e con mag-

POLO RISTORAZIONE

storazione - trattiamo una vasta gamma di hamburger, sia freschi che congelati. Per il 99% trattiamo hamburger di bo-

Giuseppe Arditi, presidente di Ristopiu ̀ Lombardia

mezzo – afferma - ci sono quindi mol-

sia per la conquista di segmenti di

ta variegata in grado di soddisfare le di-

giore rapidità l’asticella dell’attenzione

teplici opzioni di prodotto. In tempi

clientela come le famiglie e la fascia più

verse esigenze e occasioni di consumo.

da parte del cliente alla provenienza

pre-covid abbiamo inserito numerose

giovane, attenti anche a un giusto rap-

Io ritengo che la carne sia un ottimo

delle materie prime. Secondo dati pre-

referenze di più tipologie, proprio per

porto qualità prezzo. Il nostro assorti-

gancio per ravvivare il menù del pro-

sentati da Coldiretti gli italiani preferi-

soddisfare tutte le diverse aree di mer-

mento contempla oltre agli hamburger

prio locale, differenziarsi dalla concor-

scono: 45% carne proveniente da alle-

cato ma ovviamente, dopo l’emergenza

di carne, dove spaziamo da quelli tradi-

renza, fidelizzare la propria clientela e

vamenti nazionali, il 29% carni locali,

zionali fino a quelli più ricercati, anche

destare l’interesse dei clienti potenziali

il 20% quelle con marchio Dop, Igp o

opzioni vegetariane e di pesce.

ma, solo se fatto correttamente. Per

con altre certificazioni di origine. Se

Quest’ultimo è stato inserito recente-

questo motivo abbiamo inserito nel no-

questi sono gli elementi in base ai quali

mente a ulteriore conferma di come ri-

stro team uno Specialist della carne,

il consumatore effettua gli acquisti non

teniamo alte le potenzialità di questa ti-

abbiamo creato un percorso di forma-

possiamo pensare che i consumi del

pologia di prodotto>>.

zione Masterclass Bar Academy dedica-

fuori casa ne siano esclusi. A seguire,

Arditi è fiducioso delle performance

to al mondo bar e al mondo ristorazio-

altri aspetti da tenere in considerazione

della categoria, nonostante l’attuale

ne per essere ancora più focalizzati e

sono il packaging, l’attenzione alla so-

congiuntura. <<Nonostante il periodo

sicuri di fornire informazioni e ricette

stenibilità e le grammature>>.

Galdino Peruzzo, presidente di Polo Ristorazione

Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 43


Estero

Dieta veg? No, grazie!

I surgelati piacciono

Un nuovo sondaggio condotto da YouGov per conto della British Nutrition Foundation (BNF) rivela che il 61% dei britannici afferma che è improbabile che seguirà una dieta a base vegetale nel nuovo anno. Per il gruppo compreso tra i 45 ei 54 anni la probabilità è ancora più bassa (il 66% lo dichiara improbabile). La ricerca mostra che i gruppi di età più propensi a seguire una dieta a base vegetale nel nuovo anno sono i 25-35 e gli over 55, con quasi un quarto degli intervistati per ciascun gruppo di età propenso a farlo. C’è però ancora poca chiarezza su questo fronte. La maggior parte degli intervistati ritiene che seguire una dieta a base vegetale significhi eliminare completamente la carne e talvolta i latticini. Il 41% afferma che una dieta a base vegetale coincide con quella vegana. Nel frattempo, il 10% afferma di non sapere affatto cosa sia una dieta a base vegetale.

I surgelati in Francia stanno attraversano una fase positiva. La crescita del surgelato salato nel 2020 raggiunge quasi il + 13% in valore e il + 11% in volume, ma il dolce (gelato compreso) non è da meno, con una crescita intorno al + 10% (in valore come in volume) da gennaio. Nello specifico dei prodotti salati, i dati del barometro IRI - Le Monde du Surgelé, relativo alle performance dei surgelati salati nel mese di novembre 2020 testimoniano come la crescita rimanga al di sopra del 10% in valore e si aggira intorno all'8% in volume. Si registrano delle significative differenze tra le categorie (tutte comunque in crescita): +4% per gli antipasti e +18% per pesce e frutti di mare. Questa categoria dopo diversi anni di difficoltà strutturali e calo dei volumi, mostra una crescita sostenuta. Una vera inversione di tendenza, proprio come è accaduto per la carne. Questi prodotti hanno sfruttato appieno l'effetto contenimento, confermando già il loro ruolo di “prodotto rifugio” in questo periodo di pandemia. Infatti, il 12% degli acquirenti di pesce surgelato durante il periodo del primo confinamento (marzo-mag-

<<La maggior parte delle organizzazioni, inclusa BNF – afferma Sara Stanner, direttrice scientifica di BNF - definisce le 'diete a base vegetale' come basate principalmente su alimenti derivati dalle piante (cereali, verdura, frutta, legumi e noci…) ma che possono includere anche una percentuale minore di alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latte. Questo è il tipo di dieta illustrato nel modello di alimentazione sana del Governo, la Guida Eatwell, in cui oltre i due terzi degli alimenti illustrati derivano dalle piante. Tuttavia, la maggior parte delle persone nel nostro sondaggio pensa che significhi essere vegetariano o vegano. Solo il 10% equipara la dieta a base vegetale con un approccio flexitariano o una dieta che include una varietà di diverse fonti proteiche>>.

Veggy diet? No, thanks!

44 - Numero 1 - Gennaio/Febbraio/Marzo 2021

gio 2020) non lo aveva acquistato 1 anno prima. In questo senso, è logico aspettarsi che il segmento conservi alcuni di questi nuovi clienti che si sono lasciati tentare per la prima volta. Un altro comparto che ha beneficiato dell’andamento del periodo (legato alla chiusura dei ristoranti) è quello dei surgelati da street food, prodotti tipici da consumo “in movimento”, che però vengono acquistati anche per il consumo in casa. Questo comparto in Francia, secondo i dati IRI, è cresciuto da gennaio a ottobre 2020 del 7%, trainato dagli snack (+11%); i prodotti dell'aperitivo hanno progredito più moderatamente (+2%). Gi hamburger sono aumentati del 6% e i pani farciti del 4%, le crocchette dell’8%.

Frozen is very popular


Estero

I surgelati nelle Linee Guida nutrizionali

Più frozen food sulle tavole natalizie

Le linee guida nutrizionali per gli americani (DGA) 2020-2025 emanate dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Usa contengono le raccomandazioni stese su basi scientifiche per promuovere modelli dietetici sani per i cittadini americani di tutte le età. Le DGA vengono pubblicate ogni cinque anni e hanno un ruolo importante nel guidare la politica nutrizionale federale. In tali linee guida è previsto il consumo di alimenti surgelati. L'American Frozen Food Institute (AFFI) ha elogiato gli enti per questa scelta. <<AFFI plaude all'Amministrazione per aver riconosciuto i vantaggi dei cibi surgelati per aiutare gli americani di tutte le età a rendere ogni boccone importante - ha affermato Alison Bodor, presidente e CEO di AFFI – e in un momento in cui l'insicurezza alimentare e nutrizionale è fin troppo diffusa, i surgelati svolgono un ruolo fondamentale nel fornire un ac-

Information Resources GmbH (IRI) di Düsseldorf ha condotto per conto di Deutsche Tiefkühlinstitut (DTI), l’Istituto tedesco dei surgelati, un'analisi di mercato che mostra un aumento significativo delle vendite poco prima di Natale, rispetto alla normale media settimanale. Soprattutto nella 51a settimana del calendario, subito prima delle vacanze, viene acquistato in media fino al 50% in più di alimenti surgelati. Il dato dimostra come i tedeschi abbiano riconosciuto che l’uso di surgelati renda più facili i preparativi per le festività natalizie, permettendo di pianificare la spesa in anticipo. In questo periodo, i consumatori sono anche alla ricerca di prodotti speciali, per concedersi qualche sfizio in più. I prodotti da forno sono tra i più apprezzati in questo periodo, in particolare torte (le vendite sono più di tre volte superiori alla normale media

Frozen foods in the Nutritional Guidelines

cesso economico a una gamma di alimenti varia, equilibrata e ricca di nutrienti, riducendo allo stesso tempo lo spreco alimentare. Questa varietà rende facile personalizzare le scelte per riflettere preferenze, tradizioni culturali, dimensioni delle porzioni e considerazioni di budget>>. I DGA sottolineano l'importanza di mangiare cibi e bevande ricchi di nutrienti, comprese verdure di tutti i tipi e frutta intera. La ricerca suggerisce che i consumatori di frutta e verdura surgelata mangiano più frutta e verdura rispetto ai non consumatori. Ciò è coerente con la ricerca della Produce for Better Health Foundation (PBH) che dimostra che la disponibilità di frutta e verdura in casa, in tutte le forme, è associata a un maggiore consumo di questi prodotti. <<I consumatori – ha concludo Bodor - ci dicono che la facilità di preparazione, l’economicità e il fatto di

poter ridurre la frequenza della spesa sono fattori chiave per l'acquisto di cibi surgelati. AFFI è lieta di vedere che le più recenti linee guida per gli americani offrano ampie opportunità di includere questi alimenti nella dieta>>.

Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 45

settimanale) e piccoli semifreddi. Tra le categorie che vanno molto bene figura la carne, soprattutto quella avicola: le vendite di pollame intero surgelato sono oltre tre volte superiori alla norma, anche perché l’oca è uno dei grandi classici della tavola tedesca per le feste. Molto apprezzate anche le patate, sotto forma di crocchette e gnocchi. L'aumento della domanda di questi prodotti è un'indicazione che molte famiglie consumano a casa i pasti delle feste e utilizzano prodotti più costosi: gli articoli del segmento premium sono molto richiesti, mentre è molto meno comune la pizza, uno dei surgelati preferiti in assoluto dai tedeschi. Vanno invece molto bene le pizzette.

More frozen foods on Christmas tables


Distribuzione

Coal: una nuova piattaforma logistica supporta la crescita PREZIOSI SUGGERIMENTI • I surgelati hanno incidenza in aumento sul fatturato delle catene: grammature ridotte e innovazioni reali sono le caratteristiche richieste per le superfici di prossimità La crisi dei consumi non ferma la crescita di Coal, cooperativa marchigiana che si caratterizza per la presenza capillare sul territorio con negozi di prossimità. La società anconetana ha chiuso il bilancio 2019 con un fatturato in crescita e risultati aziendali estremamente positivi. Una crescita che si consolida anno dopo anno e che conferma il successo del modello di business adottato dalla cooperativa, assolutamente coerente con le esigenze dei soci imprenditori e del territorio in cui operano. Lo sviluppo è stato sostenuto, oltre che dalle aperture, da una nuova piattaforma logistica centralizzata che gestisce, tra l’altro, anche i surgelati. Ne abbiamo parlato con Marco Cortucci, responsabile marketing di Coal. Come avete chiuso il 2019 e quali sono le stime per il 2020? Avete avvertito e se sì in che modo l’”effetto Covid” sulle vostre vendite? Il 2019 è stato un anno particolarmente difficile a causa della persistente stagnazione.

Marco Cortucci, responsabile marketing di Coal

Coal è comunque riuscita a crescere e ha superato la soglia dei 250 milioni di fatturato con una crescita del 6,9% rispetto al 2018. Con la nostra rete di vendita che conta oggi oltre 330 punti vendita in 6 regioni (Marche, Abruzzo, Umbria. Lazio, Molise e Romagna) abbiamo superato i 400 milioni di vendite con un incremento di circa il 3% a rete omogenea sempre rispetto al 2018. Riguardo all’effetto Co-

vid, grazie alla nostra tipologia di punti vendita fatta prevalentemente di supermercati di prossimità, alla nostra capillarità sul territorio (siamo presenti su oltre 200 Comuni) e all’impegno dei nostri soci imprenditori, abbiamo registrato un’importante crescita nelle vendite di oltre il 15%. Quali sono i vostri progetti futuri? Avete in previsione altre aperture?

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La nostra rete continua a crescere. Il gruppo, coerente da sempre con la sua missione, continua ad ampliare la sua compagine sociale. Nel 2020 abbiamo registrato l’entrata di 14 nuovi punti vendita, 11 da altri gruppi e 3 a gestione diretta. Registriamo un importante incremento nella dimensione media dei pdv, raggiungendo la nostra massima quota di mercato nelle due regioni più importanti in cui operiamo, il 10,5% nelle Marche e l’8% in Abruzzo (dati Iri al 30/6/20). Il legame con il territorio per noi è un valore primario. Il successo di Coal è dovuto alla grande attenzione che abbiamo da sempre per il nostro territorio e le sue tipicità. Che peso hanno i surgelati nei vostri assortimenti? Come è andata la categoria nel periodo del lockdown e nella successiva riapertura? Mediamente nei nostri punti vendita i surgelati rappresentano circa il 4% del fatturato. Un’incidenza in costante crescita. La categoria ha perfor-


Distribuzione

mato molto bene durante il lockdown ma abbiamo registrato ottimi risultati anche nel periodo successivo. Che spazio date ai prodotti MDD nel vostro assortimento. Che peso hanno tra essi i surgelati? Proponiamo un ampio assortimento su più linee. Oltre alla mainstream Coal abbiamo aggiunto una linea Biologica (Verde Mio), una linea premium (Gusto e Passione) e per alcuni importanti mercati anche una linea da primo prezzo (Primo). La marca privata pesa come fatturato all’interno del comparto surgelati poco meno del 20%. Tra i vostri punti di forza figura una piattaforma logistica centralizzata. In che modo supporta le strategie di crescita della catena? La centralizzazione ci consente di poter gestire al meglio le politiche assortimentali, commerciali e promozionali. Attualmente, solo il settore Pescheria è sviluppato in collaborazione con partner esterni,

Coal: a new logistics platform supports growth Precious tips - Frozen foods have an increasing impact on the turnover of the chains: reduced weight and real innovations are the features required for convenience stores.

tutto il resto è gestito direttamente. Nel nostro magazzino di Camerano (AN), negli oltre 35.000 mq a disposizione, gestiamo grocery e deperibili (salumi e formaggi), nella nostra nuovissima piattaforma di Mosciano San’Angelo (TE), oltre 10.000 mq gestiamo Ortofrutta, Carne e Surgelati. Ai surgelati abbiamo dedicato circa 1.500 mq.

ni di grammatura più piccola e quelli con contenuto di servizio. Diamo sempre spazio ai

A suo parere in che misura i surgelati rispondono alle esigenze di chi acquista in un negozio di prossimità? Quali suggerimenti si sentirebbe di dare alle aziende del comparto per un’offerta ancor più tarata sui bisogni di questo target? Per noi il settore è importante e anche nelle piccole strutture stiamo lavorando per ampliare gli spazi espositivi. Ma lo spazio è comunque limitato. Per questo privilegiamo confezio-

Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 47

prodotti innovativi, a patto che abbiano veri contenuti di innovazione.


Distribuzione

I surgelati sono strategici per la gestione del menù CASH&CARRY ZONA • L’insegna, per sostenere i propri clienti ristoratori, punta su soluzioni consulenziali, digitali e finanziarie, e su un assortimento dove i surgelati hanno un posto di rilievo sul nostro sito e un appuntamento fisso sulle nostre pagine social, dall’altro di continuare a offrire un servizio completo in termini di assortimento e di politiche promozionali e finanziarie, al fine di supportare i nostri clienti nel gestire le proprie attività a fronte delle importanti limitazioni a cui sono stati sottoposti.

Le difficoltà della ristorazione si ripercuotono a cascata lungo tutta la filiera. I grossisti possono giocare un ruolo importante nel supportare i clienti in questa fase, adeguando il servizio e l’offerta alle necessità del periodo. In questo contesto i surgelati possono rappresentare un valido supporto. Ne abbiamo parlato con David Lori, Category Manager Surgelati e Freschissimo di ZONA, insegna cash&carry di S.I.D.AL. Cosa significa gestire una società di food service in una contingenza come questa? Quali misure avete adottato per rimanere comunque attivi? Significa porsi dalla parte del cliente, cercare di individuare soluzioni, siano esse gestionali, commerciali, finanziarie o consulenziali, in grado di aiutare l’imprenditore del canale horeca in questo difficilissimo momento. Noi di ZONA abbiamo cercato da un lato di informare continuamente gli operatori del settore in merito a tutte le novità legislative emanate dal Governo italiano con una sezione dedicata ad hoc

Quali le maggiori criticità a cui state facendo fronte? Sicuramente quella di infondere fiducia e speranza aduna filiera gravemente colpita dall’emergenza sanitaria e dimenticata dalle azioni ristorative del Governo italiano. David Lori, Category Manager Surgelati di ZONA

Secondo lei quali misure sarebbero necessarie per sostenere il settore in questo momento? Credo che le strade siano due. La riapertura senza limitazioni di orario nel rispetto dei protocolli sanitari o, in alternativa, ristori adeguati e commisurati alla perdita di fatturato registrato, prescindendo da una classificazione Ateco che si è rilevata fuorviante e completamente inadeguata. Tra le misure do-

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Distribuzione

vrebbe essere compresa l’abolizione delle varie imposte locali per l’intero 2021 e gli acconti sulle imposte sul reddito. Che quota rivestono i surgelati nel vostro assortimento? Come sono andate le vendite in questo ultimo anno per questa categoria? La quota del surgelato è salita costantemente negli ultimi anni fino a raggiungere quasi il 12% del fatturato. Ovviamente il grosso del valore è veicolato dall'ittico ma anche altre merceologie, come per esempio dessert o snack, registrano un crescente interesse da parte della ristorazione. Nel 2020 non è variata molto la quota della merceologia ma sono cambiate le incidenze delle famiglie: generalmente hanno registrato, in maniera trasversale, un sensibile aumento tutte le confezioni più leggere. Il mondo bakery, dolce e salato, è addirittura cresciuto.

A proposito di ZONA ZONA opera nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e nofood riservati ai professionisti del settore horeca (hotel, restaurant, bar) e del settore retail (alimentaristi, gastronomie, macelleria, pescherie). Nata a Pistoia nel 1974, l’azienda ha saputo cogliere un orizzonte ricco di opportunità e intraprendere un percorso evolutivo in costante ascesa che ha portato alla nascita di ZONA cash&carry (rete di punti vendita) e di ZONA delivery (consulenza e servizio a domicilio), che si avvale di 4 piattaforme distributive (hub): Pistoia, Cecina, Cagliari e Viareggio dove l’ampio assortimento di merce disponibile rende possibile la pun-

tualità delle consegne. Il sistema logistico è infatti ottimizzato per evadere gli ordini nel giro di 24 ore dal ricevimento. Nel 2019 è nato il portale di e-commerce e di servizi offerti da ZONA, volto a costruire intorno al cliente un mondo di servizi di alto profilo, sempre più articolati e utili a semplificare il suo lavoro in ogni fase d’acquisto. I cash&carry ZONA sono presenti in Toscana (Altopascio, Cecina, Empoli, Livorno, Pisa, Pistoia, Viareggio e Pontedera), Liguria (Sarzana) e Sardegna (Cagliari). Una rete di dieci punti vendita che nel 2019 hanno sviluppato un fatturato di 122 milioni di euro.

Quali vantaggi offrono i surgelati a un operatore del fuori casa in questo periodo? In un periodo così complicato per un ristoratore, dove è divenuta strategica la gestione dei menù sia dal lato contenimento costi, che da quello di disponibilità delle materie prime, il surgelato è la soluzione ideale: prodotti finiti o semilavorati azzerano gli sprechi, riducono i costi di lavorazione e non hanno grossi problemi legati alla shelf life. Crediamo perciò che il settore sia strategico e di grande attualità, anche pensando alla rivisitazione dei menù che dovranno essere adatti sia alla consumazione in loco che all’asporto e/o al delivery, alternative che ormai sono entrate a far parte delle abitudini di consumo.

The frozen foods are strategic in the management of menu

Gennaio/Febbraio/Marzo 2021 - Numero 1 - 49


Prodotti

I Dots realizzati con KitKat EUROPASTRY • Una creazione esclusiva e innovativa, con una cremosa farcitura al cioccolato al latte e decorata con pezzi della famosa tavoletta di cioccolato Nestlé Europastry, azienda specializzata in prodotti da forno surgelati, si unisce a Nestlé Professional per creare un prodotto unico con un alto grado di differenziazione sul mercato: i nuovi Dots realizzati con KitKat. Si tratta di un prodotto innovativo farcito con crema al cioccolato al latte e decorato con pezzi della più famosa tavoletta di cioccolato Nestlé. Questi nuovi Dots, nati per sorprendere e soddisfare ogni tipo di pubblico, risultano ideali anche per il take away grazie al packaging pratico e del tutto esclusivo. <<Lavorare con grandi marchi porta sempre un grande valore aggiunto ai nostri prodotti - afferma Marta Cortés,

direttore marketing di Europastry – e, in questo caso, Nestlé ne è un ottimo esempio, poiché la sua qualità, esperienza e traiettoria nel mercato sono garanzia del successo dei nuovi lanci>>. <<L’unione di due società

come Nestlé ed Europastry – sostiene Sergi Pascual, direttore marketing di Nestlé Professional Spagna - è sempre una garanzia di successo. L'esperienza di Europastry nell'industria dolciaria unita alla qualità e alla reputazione di KitKat rappresentano una combinazione vincente>>. Il nuovo Dots realizzato con KitKat è preparato con l'esclusivo impasto Dots sempre tenero e soffice. Ma ciò che gli dà il tocco da maestro e quel quid è indubbiamente il gusto autentico di KitKat, famoso e apprezzato dai giovani, e anche dai meno giovani, per le sue inequivocabili caratteristiche. Importante, da evidenziare, che le barrette KitKat sono

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realizzate con cacao sostenibile certificato UTZ e che i Dots non contengono grassi idrogenati, coloranti artificiali o conservanti, aspetti fondamentali in termini di sostenibilità e garanzia di qualità. Pertanto, Dots realizzato con KitKat consente un'esperienza di gusto irresistibile, che garantisce divertimento e soddisfazione per i consumatori curiosi ed esigenti.

The dots made with KitKat Europastry - An exclusive and innovative creation, with a creamy milk chocolate filling and decorated with pieces of the famous Nestlé chocolate bar


Prodotti

Fiordiprimi Hotel 0-24 per pasti caldi no stop SURGITAL • La linea di piatti monoporzione dedicata anche al canale alberghiero consente di servire pietanze sfiziose che sembrano appena cucinate anche quando il ristorante è chiuso o non c’è Surgital è molto di più di un semplice fornitore: da sempre si propone come un vero e proprio partner dei propri clienti. Per questo, ha in gamma anche una linea che risponde alle specifiche esigenze dell’hôtellerie: Fiordiprimi Hotel 0-24, un ventaglio di piatti pronti monoporzione per la ristorazione veloce dedicato anche al canale alberghiero. Oltre 40 delle migliori ricette della tradizione italiana, fra primi, risotti, zuppe, lasagne e secondi, già servite in monoporzione, perfette sia per le strutture che non dispongono di un ristorante interno sia per quelle che vogliono accontentare i propri ospiti in orari in cui la cucina è già chiusa, fornendo un servizio di fatto H24. Tutte le referenze, infatti, sono pratiche e veloci da preparare: bastano pochi minuti di rinvenimento in microonde per offrire ai propri clienti un pasto caldo e appetitoso, in qualunque momento. Il prodotto può essere impiattato o, al bisogno, lasciato direttamente nel piatto in cui è proposto

che, oltre a essere microondabile, è anche curato ed elegante nel design. Non sono necessarie né competenza né attrezzatura specifica: qualunque operatore dell’hotel può occuparsi facilmente della preparazione della pietanza garantendo sempre un servizio dedicato ai propri ospiti. Surgital mette a disposizione degli hotel anche un kit che aiuta a promuovere il servizio e facilita la comunicazione con i clienti, composto da un piccolo display informativo da lasciare in ogni camera e da un elegante menù personalizzabile. Le specialità Fiordiprimi Ho-

tel 0-24 sono ideali anche per essere inserite nell’area vending. In questo caso, non c’è nemmeno bisogno dell’intervento del personale. Il cliente, infatti, fa tutto da sé (o quasi): acquista la pietanza pronta dal distributore automatico, la scalda nel microonde messo a disposizione dall’hotel e poi la consuma nella zona dedicata. In alternativa, può trasportarla e gustarla nell’intimità della propria camera. Come tutti gli altri prodotti Surgital, anche i piatti pronti Fiordiprimi Hotel 0-24 offrono un’elevata qualità gastronomica: preparati con materie prime selezionate, lavorati con cura da team dedicati, immediatamente abbattuti e surgelati in tempi rapidissimi, coniugano genuinità e gusto. Con massima attenzione alla sicurezza: tutte le referenze, infatti, sono garantite dalle più importanti certificazioni. Il risultato è una pietanza

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che al momento del servizio è come appena cucinata, con tutte le sue qualità organolettiche perfettamente preservate. Le oltre 40 ricette della gamma, con shelf life di 18 mesi e in confezioni da 300 o 350 gr, sono ispirate alla migliore tradizione culinaria italiana. Qualche esempio? Gli spaghetti cacio e pepe, le melanzane alla parmigiana, le polpette al sugo di pomodori e piselli, le lasagne ai funghi, il filetto di merluzzo con patate. Il confezionamento di soli quattro piatti per cartone agevola nella gestione di più referenze, permettendo di garantire un’ampia varietà di scelta.

Fiordiprimi Hotel 0-24 for no stop warm meals Surgital - The line of single portion dishes, also dedicated to the hotel channel allows you to serve delicious dishes that seem just cooked even when there’s no restaurant or it’s closed.


Prodotti

San Giorgio sforna novità! AMPLIAMENTO DI GAMMA • Si arricchisce ulteriormente la linea PanGiorgio con la Mini Baguette da 110g e la Baguette Mignon da 40g, due prodotti estremamente versatili che ben si adattano a bar, ristoranti e hotel San Giorgio nonostante il periodo storico, si conferma tra le più importanti realtà in Italia per la produzione di prodotti da forno surgelati dolci e salati per il foodservice. L’azienda campana sfida il Covid-19 puntando sul lancio di nuovi prodotti sia per il segmento dolce che salato: per quest’ultimo amplia così la famiglia del pane surgelato, arricchendo ulteriormente la gamma PanGiorgio, nata per soddisfare le esigenze del settore, ossia disporre di una linea di elevata qualità, perfettamente in sintonia con il bisogno di consumare un prodotto naturale e nel rispetto del benessere. I PLUS DI PANGIORGIO Tra gli elementi distintivi della linea PanGiorgio vi è un’attenta selezione di materie prime, un processo di lavorazione lento e accurato e 72 ore di lievitazione naturale. In genere il processo di produzione del pane a livello industriale avviene “in diretta” per cui si produce, impasta e cuoce nell’arco della stessa giornata, e questo porta ad avere un pane fragrante

al momento della cottura, ma con un deperimento del prodotto molto veloce. Al contrario, una lievitazione lenta permette di avere un prodotto con una shelf life secondaria molto più lunga. I prodotti della linea PanGiorgio, inoltre, garantiscono un’elevata digeribilità. Sono quasi tutti parzialmente già cotti o precotti e, quindi, necessitano solo di un breve passaggio in forno. Una volta rinvenuti conservano tutta la loro fragranza come se fossero appena sfornati. La

linea di pane è costituita dai classici e tradizionali formati, come la Ciabattina (110g) e la Baguette in tre diverse grammature (280g-230g140g), ma annovera anche soluzioni più ricercate, come le specialità Demi Baguette Finlandese con farina di segale (140g), la Ciabattina all’olio extravergine d’oliva, la Ciabattina multicereali, e la Demi Baguette integrale (140g), dove il gusto fa tutt’uno con uno stile alimentare più sano ed equilibrato. I prodotti che vanno di

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più sono quelli con farine di grani ricercati, ai cereali, con una lievitazione lenta o che abbiano plus in grado di valorizzare anche le farciture. Dall’altro lato devono coniugare anche le esigenze del cliente, così da essere prodotti di facile utilizzo, veloci da scongelare e da tagliare e mantenersi fragranti nel tempo. Per esempio, uno dei lanci di maggior successo è la Demi Baguette Finlandese, chiamata così per l’utilizzo della farina di segale e di altre spezie che la rendono particolare e ricercata al gusto, senza penalizzare lo sviluppo del pane che si presenta fragrante e ben alveolato. LE NOVITA’ 2021 La capacità di innovare e arricchire costantemente l’offerta è uno dei punti di forza di San Giorgio e, seguendo questa filosofia, l’azienda campana lancia sul mercato due novità assolute che vanno ad arricchire la linea baguette: la Mini Baguette da 110g e la Baguette Mignon da 40g. La Mini Baguette (32 pezzi per cartone) è ideale sia per il mondo del bar, che


Prodotti

per le paninoteche e i fast food. Fragrante e ben alveolata, le basta un breve passaggio di qualche minuto in forno per essere consumata vuota o farcita. La Baguette Mignon (2 sacchetti da 1,750 kg per cartone) è un prodotto estremamente versatile, pensato per essere consumato sia nei bar, da proporre farcito per una pausa snack veloce, sia nei ristoranti, in quanto rispecchia il classico pane da cestino; e per entrambi i motivi è ideale anche per gli hotel. Prodotti quindi adatti a diverse esigenze: le due novità accontentano ampia-

Wolf ButterBack lancia sul mercato italiano la golosa Delizia alla crema di nocciole e cacao. Il fragrante saccottino di pasta sfoglia con deliziosa farcitura alla crema di nocciole e cacao convince clienti di ogni fascia d’età. Con la sua pasta sfoglia laminata e l’abbondante farcitura, la morbida Delizia alla crema di nocciole e cacao è ideale in ogni momento della giornata. La superficie lucida grazie alla spennellatura all'uovo e la sua bella forma a conchiglia sono un invitante colpo d’occhio che attira i clienti alla ricerca di un gustoso snack di alta qualità. Fresca a lungo, il prodotto è facile e rapido da preparare e non può mancare nell’assortimento della pasticceria dolce ripiena di panetterie, pasticcerie, bar e hotel.

mente la richiesta di un consumatore sempre più informato, attento ed esigente, che desidera e ricerca un prodotto di alta qualità, digeribile e sano.

San Giorgio churns news out! Expansion of the bakery range - The PanGiorgio line is now even richer with the Mini Baguette 100g and the Baguette Mignon 40g, two extremely versatile products perfect for bars, restaurants and hotels

WOLF BUTTERBACK

Delizia alla crema di nocciole e cacao

Ma il 2021, per Wolf ButterBack è iniziato anche con la presentazione del nuovissimo catalogo internazionale, da richiedere al proprio agente di zona o scaricabile dal sito, che offre una varietà ora più

ampia e una maggiore disponibilità di prodotti da forno surgelati premium, sia dolci che salati. Ancora nell’ambito di una continua e qualificata assistenza, l’azienda ha recentemente realizzato il portale

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del servizio clienti ottimizzato (PSC), che offre un colorato mix di contenuti creativi e utili per supportare i professionisti nel lavoro quotidiano. Nel sito si possono trovare, sfogliare ma anche scaricare e stampare con facilità ricette creative e consigli pratici, documenti e specifiche sempre aggiornate e dettagliate. Non solo, ma sempre disponibili sono anche le immagini dei prodotti in alta risoluzione per la promozione nel pdv e i contenuti extra sui prodotti, come l'elenco degli ingredienti.

Wolf ButterBack Delizia with cocoa and hazelnuts cream filling


CICLO FREDDO A P PA R E C C H I AT U R E

SERVIZI

S T R U M E N TA Z I O N E

La cogenerazione scalda l'olio di frittura VIS • Recuperando i fumi di scarico del motore è stato efficientato uno dei processi più energivori dell’industria alimentare, riducendo le emissioni per 130.000 kg/anno di CO2 Nello stabilimento di VIS Industrie Alimentari a Noale (VE) è stato attivato un impianto di cogenerazione, innovativo e personalizzato, in grado di efficientare uno dei processi produttivi più energivori dell’industria alimentare: il riscaldamento dell’olio utilizzato per la frittura degli alimenti che saranno poi surgelati. Per ideare il piano di efficientamento VIS si è affidata ad una E.S.Co.-Energy Service Company (a cui già si era rivolta per l’introduzione dei led al posto dell’illuminazione tradizionale ad alto consumo) la quale, dopo aver effettuato un’attenta analisi energetica dello stabilimento produttivo, ha proceduto all’installazione di una macchina di cogenerazione ad alto rendimento, alimentata a gas, in grado di riutilizzare i fumi di scarico del motore di cogenerazio-

Impianto di cogenerazione nel sito della VIS

ne, che escono ad alta temperatura, per scaldare e mantenere la temperatura dell’olio costantemente a 182 °C. L’impianto di cogenerazione installato produrrà oltre il 50% del fabbisogno di energia elettrica dell’azienda e contribuirà per il 40% alla produzione di energia termica.

L’energia elettrica prodotta è pari a 400 kWe, utilizzati totalmente in autoconsumo; vengono recuperati inoltre 140 kWt dai fumi di scarico del motore per scaldare l’olio di frittura, grazie alla presenza di uno speciale scambiatore nell’impianto che è stato costruito ad hoc. La macchina produrrà altri 290 kW, che saranno desti-

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nati al riscaldamento dell’acqua per il lavaggio e sanificazione degli ambienti produttivi, il riscaldamento invernale dello stabilimento e l’alimentazione dell’acqua calda per le docce a disposizione dei dipendenti. Il cogeneratore regola automaticamente il proprio funzionamento, in base alla richiesta di energia da parte dell’azienda e consente all’energy manager il monitoraggio costante dei consumi, tramite App e smartphone. Per Vis è stata inoltre stimata una riduzione delle emissioni pari a 130.000 kg di C02, una misura dunque a tutela dell’ambiente e salute del consumatore, tema a cui l’azienda è estremamente attenta; per la frittura dei prodotti Vis utilizza esclusivamente olio di girasole rafcontinua a pag. 56



Ciclo Freddo

Peraltro, da non sottovalutare il fatto che gli investimenti in sostenibilità hanno positive ricadute anche in termini di reputazione di una azienda.

continua da pag. 54

finato al 100%, per un totale di 700 tonnellate all’anno. <<Siamo molto soddisfatti di questo impianto – afferma Alessandro Nardi-Dei, amministratore delegato di Vis – la cui realizzazione è stata per noi l’occasione di avviare una significativa e strategica opera di ammodernamento di tutta l’impiantistica generale dell’azienda, dalla sala macchine ai nuovi serbatori per l’olio, dall’impianto di surgelazione alle moderne friggitrici, assistite dalla tecnologia 4.0, che si

Cogeneration heats frying oil Stabilimento della VIS a Noale (VE)

interfacciano in modalità digitale con il nuovo sistema di cogenerazione. Questo nell’ottica di perseguire un obiettivo importante, ovvero l’efficienza energetica che

Xnext: stop a difetti e contaminanti Xspectra di Xnext è un avanzato sistema d’identificazione di contaminanti e di difetti nei prodotti industriali, applicabile direttamente sulla linea di produzione. Si tratta di un detector a raggi X che, combinando le competenze scientifiche della fotonica, della microelettronica e dell’intelligenza artificiale, permette un’analisi spettrografica in tempo reale dei materiali esaminati. Questa tecnologia, che consente di individuare qualsiasi tipo di non conformità agli standard richiesti, parte da un approccio completamente nuovo che sfrutta sino a 1024 livelli di energia per ge-

nerare in pochi millisecondi un’immagine radiografica notevolmente più sofisticata delle immagini ottenute con gli scanner tradizionali funzionanti con 2 soli livelli di energia. Grazie a Xspectra è possibile individuare la presenza di corpi estranei di dimensioni e composizione minima. Questa tecnologia, realizzata con l’importante collaborazione del Politecnico di Milano, è un’innovazione brevettata.

Xnext: no more defects and contaminants

non si concretizza solo in un risparmio di costi, ma soprattutto in una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro>>.

VIS - One of the most energyintensive processes in the food industry has been improved, by recovering engine exhaust fumes, while reducing emissions by 130,000 kg/year of C02

Rivoira: surgelato più a lungo L’esperienza di Rivoira nel campo dei gas e delle applicazioni per l'industria alimentare le consente di offrire proprio quello di cui il cliente ha bisogno per un’ottimale surgelazione. L’azienda lavora con un'ampia gamma di clienti per incrementarne la produttività e potenziarne la produzione, il tutto migliorando la qualità degli alimenti surgelati e concentrandosi sulla sicurezza alimentare. E lo fa sviluppando nuove e innovative applicazioni e tecnologie, nonché perfezionando continuamente i propri sistemi per rendere il processo di surgelazione ancora più efficiente.

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Allo scopo, propone una linea completa di apparecchiature per surgelazione e può progettare e costruire sistemi personalizzati in grado di soddisfare qualunque esigenza specifica, al fine di massimizzare sia la resa che la produzione. Il metodo di approccio globale proposto da Rivoira garantisce soluzioni ottimizzate per le diverse operazioni e un'assistenza completa da parte dei tecnologi e ingegneri aziendali.

Rivoira: long-lasting frozen


Focus Veicoli Frigoriferi

I veicoli commerciali per il trasporto dei surgelati hanno una struttura tale da mantenere costanti le basse temperature interne del furgone, così da rispettare la catena del freddo. Sono prodotti da numerose case automobilistiche (Nissan, Ford, Fiato, Iveco Renault, ecc.) e si caratterizzano per il vano di carico coibentato (in classe B fino a –10 o C fino a –20 °C) e l'aggiunta di un impianto di refrigerazione, generalmente realizzato da terzi (Zanotti, Carrier, Thermo King, Rivacold, ecc.). A seconda che il motore del compressore per il refrigeramento sia distinto o meno da quello del veicolo, e

ASSOPLAST Assoplast è specializzata da oltre 30 anni nella riparazione e personalizzazione di veicoli isotermici. Gli interventi di carrozzeria su furgoni isotermici sono il main business aziendale, il cui profilo nel tempo si è migliorato e rinnovato dando sempre priorità alle necessità del client. Allo scopo, ad esempio, fornisce e monta coibentazioni isotermiche per il trasporto di surgelati con omologazione in ATP, paratie isotermiche con e senza ventola, mensole e impianti per fissare il carico, scaffali, porte e scompartimenti. Non solo quindi le pannellature per la coibentazione ma anche

VENDITA, NOLEGGIO, ALLESTIMENTO

Alla guida del freddo

quindi indipendente dalla sua accensione, il furgone si classifica come autonomo o non autonomo. Qualunque

sia il modello, tuttavia, i furgoni frigo devono tutti possedere un valido certificato ATP (Accord Transport Peris-

impianti a guidovia e tubovia, per una distribuzione razionale e sicura del carico durante il trasporto. L’allestimento dei camion refrigerati, inoltre, risponde a precise norme igieniche ed è lavabile a norma Haccp. Il valore del servizio offerto dall'officina Assoplast è quello di poter adeguare alle necessità del trasportatore le proprie lavorazioni in modo da ottenere un furgone coibentato perfettamente e alle-

stito in modo che sia operativo e ideale per il trasporto della piccola e grande distribuzione.

sable), che testimonia il possesso delle caratteristiche isotermiche necessarie per poter transitare in Europa. In base alle proprie esigenze, questi particolari veicoli possono essere acquistati, nuovi o usati, oppure noleggiati. E’ sempre bene affidarsi a professionisti del settore, tuttavia è sempre opportuno, specialmente nel caso dell’acquisto di un usato, di accertarsi della provenienza del mezzo, fare attenzione al chilometraggio, verificare se oggetto di precedenti incidenti, se è stata fatta la manutenzione ordinaria e di controllare la scadenza del certificato ATP.

COFI Le carrozzerie Frozen Line di Cofi per il trasporto di gelato e surgelato fino a -35 °C sono equipaggiate con innovativi sportelli che consentono elevata tenuta del freddo e maggiore rapidità nelle operazioni di carico e scarico. Si tratta degli sportelli Avio, con uno spessore di isolamento da 130 mm e una particolare sagoma, di derivazione areonautica, studiata per essere totalmente antighiaccio. Questo sportello è dotato di

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2 guarnizione in silicone che formano ben 3 camere di isolamento. Quanto alle celle, queste possono essere in versione Ultralight o Ultralight L, una valida alternativa di cella leggera e ultraspaziosa (con portate utili oltre i 1000 kg) per la categoria dei veicoli guidabili con patente B. Si tratta di carrozzerie ultraleggere, senza falso telaio e continua a pag. 58


Focus Veicoli Frigoriferi

COLDTAINER

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con gruppo frigorifero separato per aumentare la portata utile. Questo gruppo frigorifero remoto con attacco multiconnessione (che previene la fuoriuscita di gas durante il processo di congelamento), praticamente rimane parcheggiato in deposito mentre il furgone è in distribuzione, così che rimane al riparo da intemperie e danneggiamenti durante le consegne. Peraltro, grazie allo speciale attacco easy-on, il suo utilizzo risulta confortevole e il carrello del gruppo frigorifero è leggero e facile da spostare. Su richiesta Cofi produce carrozzerie a lunghezza fuori standard, da 2 a 10 metri. L’allestimento interno personalizzabile, porta posteriore a doppio/triplo battente per carico mediante pallet o rolls container e montaggio di pedane caricatrici. Inoltre, offre versatilità della dimensione degli sportelli e delle porte, a seconda della tipologia di servizio e caratteristiche della carrozzeria, e una grande scelta tra differenti tecnologie di chiusura.

COLD CAR Con un’esperienza di oltre 50 anni Gold Car produce carrozzerie refrigerate ed isotermiche durevoli e con un’elevata resa. Tanti i modelli di furgoni, in versione standard o perso-

nalizzabili secondo specifiche necessità. Di grande efficacia, l’impiego del sistema di refrigerazione a piastre, che utilizza le piastre eutectiche poste all’interno della carrozzeria per sottrarre calore alla merce, così da mantenere un livello di temperatura idonea. Le piastre passive vengono “ricongelate” ogni giorno mediante il collegamento alla rete elettrica per un periodo di 10-12 ore circa dell’impianto di refrigerazione. Il punto di solidificazione della soluzione eutectica è di -33 °C. Le piastre contengono una soluzione che congela ad una temperatura specifica (punto eutectico). Collegando la tubazione che si trova all’interno della piastra eutectica ad una unità condensante è possibile congelare il liquido. In tal modo si produce un accumulo di freddo indipendente a una ben determinata temperatura, che è proporzionale alla quantità di soluzione eutectica e al suo calore latente. Le piastre eutectiche sono utilizzate per mantenere la temperatura del prodotto che è già surgelato.

I frigo mobili Coldtainer (marchio registrato di Euroengel) disponibili nella versione FDN per il trasporto di surgelati (fino a -24 °C), sono usati per rifornire punti vendita, comunità e per le consegne a domicilio. Si tratta di contenitori isotermici portatili realizzati con la tecnologia dello stampaggio rotazionale dotati di gruppi di refrigerazione a 12V, e adatti a un uso continuativo a bordo di veicoli anche su strade dissestate. L’uso dei questi frigo mobili a bordo di veicoli commerciali standard è certamente competitivo in termini di costi di acquisto e gestione rispetto all’uso di mezzi specifici dedicati. Senza contare il basso valore residuo di un mezzo specifico coibentato a fine vita rispetto al valore commerciale di un furgone standard usato, senza alcuna modifica. Rappresentano una soluzione flessibile (poiché totalmente reversibile), efficiente, ecologica ed economica. Sono ecologici perché, rispetto al tradizionale trasporto refrigerato, non genera notevoli quantità di emissioni a causa delle quantità supplementari di carburante per il raffreddamento

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e delle perdite di refrigerante (per il surgelato il risparmio in termini di CO2 emessa è del 37-38%). Difatti, sono alimentati dalla batteria del veicolo. Ciò, unitamente all’abbattimento delle spese iniziali per l’isolamento termico del mezzo e alla manutenzione trascurabile, porta anche a una riduzione dei costi che ammonta al 45%.

GIMAX

La flotta di veicoli commerciali con cella frigo noleggiabili, tutti con certificazione ATP, è composta da furgoni isotermici che mantengono la temperatura interna del vano costante, anche in caso di apertura e chiusura delle porte durante il carico e lo scarico dei surgelati, e rispettano le normative ATP e haccp. L’impianto di refrigerazione è dotato di un termostato regolabile che può scendere fino ai 20 °C. Le nostre soluzioni di noleggio furgoni si rivolgono principalmente ai professionisti e alle aziende che necessitano di noleggiare per periodi definiti di tempo un veicolo isotermico per il trasporto delle loro merci. L’acquisto e la manutenzione, operazioni


Focus Veicoli Frigoriferi

particolarmente delicate per questa tipologia di veicoli, non sono sempre una scelta facile per le imprese. Attraverso il noleggio, si risolvono tantissime problematiche legate alla proprietà di questi veicoli commerciali, perché nel canone sono compresi tutti quei servizi che invece dovrebbero essere gestiti in autonomia, con spese extra e perdite di tempo. Sarà invece Gimax a gestire qualsiasi problematica, compresi la manutenzione ordinaria e straordinaria e il servizio pneumatici.

F.LLI BENAGLIO Oggi F.lli Benaglio produce una vasta gamma di prodotti per soddisfare le esigenze di una vasta clientela del settore delle furgonature isotermiche. I prodotti sono realizzati con un sistema di incollaggio altamente tecnologico, che garantisce ottima robustezza, leggerezza, massimi valori di isolamento termico. E su richiesta la cella può essere omologata secondo la normativa ATP. L’allestimento completo di furgoni e camion frigorifero è il top della gamma di prodotti offerta dalla F.lli Bena-

glio. La cella isotermica viene montata sul veicolo del cliente completa di fornitura di controchassis di acciaio zincato a caldo. Le pareti delle celle sono di tipo sandwich di vetroresina e poliuretano espanso. Il rivestimento del pianale è in materiale antiusura di colore grigio. Le superfici interne sono di laminato di vetroresina rivestito di gelcoat garantito per il contatto con alimenti e facilmente lavabile, nel pieno rispetto della normativa haccp. Gli accessori interni sono di acciaio inox o alluminio idoneo al contatto alimentare. Il paracolpi interno in alluminio (su richiesta) è montato senza l’ausilio di rivetti o viti per facilitarne la pulizia ed evitando pericolose infiltrazioni di acqua. Tutti gli inserti e rinforzi interni ai pannelli sono di alluminio per garantire la massima leggerezza della cella e prevenire la corrosione nel tempo. La cella viene inoltre protetta e rifinita con profili in alluminio anodizzato interamente incollato, e anche il portale posteriore in acciaio inox è costruito e saldato su appositi stampi e successivamente incollato alla cella. Infine, le aperture della cella sono dotate di guarnizioni studiate per garantire la migliore tenuta termica e trattate con un processo chimico esclusivo per facilitare l’apertura e la durata nel tempo.

FRAMEC TRUCK Framec Truck rivolge grande attenzione alla sicurezza del trasporto dei prodotti alimentari surgelati, alle condizioni del lavoro dei conducenti e al risparmio energetico. Grazie a un particolare processo di schiumatura viene ottimizzato l'uso dei materiali; grazie al particolare si-

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stema di assemblaggio dei pannelli viene minimizzato l'utilizzo di resine; e, inoltre, la verniciatura ad acqua e l'uso di laminati consentono la riduzione del 65% di primer, vernici e catalizzatori. Tutte le furgonature refrigerate proposte sono dotate dei nuovi pannelli DT (DualTech) brevettati di Framec Truck, che migliorano le performance termodinamiche e conferiscono alla cella maggior robustezza e stabilità e una migliore isotermia. E sulla comprovata affidabilità della versione continua a pag. 60


Focus Veicoli Frigoriferi

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standard, sono stati realizzati i nuovi pannelli HP e HP Plus: mentre la cella standard presenta uno spessore dei pannelli di 100 mm, la versione HP è realizzata con tetto e pavimento con spessore maggiorato di 140 mm; la serie HP Plus aggiunge lo stesso spessore alla testata anteriore e posteriore. Sono disponibili per tutte le carrozzerie, dimostrandosi perfette per ogni requisito di trasporto e soprattutto per affrontare condizioni climatiche difficili. La gamma di furgonature Framec Truck, va dal modello Standard a quello Mistral, con maggiore portata utile e maggior risparmio energetico su veicoli con M.T.T. inferiori a 3,5 ton.

FRIGOVAN Frigovan si occupa di coibentazioni e furgoni isotermici, che vengono realizzati su misura e personalizzati sulla base delle specifiche esigenze. Ma oltre al settore della trasformazione di veicoli destinati al trasporto di prodotti alimentari a temperatura controllata, l’azienda

è anche attiva nel mercato dei veicoli frigo usati, selezionando e proponendo furgoni d’occasione, affidabili, controllati in ogni dettaglio, nel gruppo frigo, nella meccanica, nella carrozzeria, e quindi dotati di garanzia ufficiale. E’ possibile scegliere il mezzo desiderato tra una estesa gamma di usato o nel parco veicoli di Frigovan, sempre rinnovato.

IFAC

Ifac persegue il continuo aumento della qualità e la sostenibilità eco-ambientale dei suoi furgoni isotermici, mediante: innovazione dei materiali, in particolare dei pannelli isotermici, e innovazione metodologica e tecnologica nei processi di realizzazione. I pannelli isotermici Ifac sono il frutto di anni di esperienza, ricerca e sviluppo. Vengono prodotti utilizzando materiali HP (High Performance), resine LSC (Low Styrene Content), applicando il metodo wet on wet. Questa tecnologia conferisce ai pannelli grossi van-

taggi: il 15% in più di isolamento termico, ideale in multi temperatura poiché non conduttore, altamente resistente agli impatti, facile ed economico da riparare, senza alcun metallo e quindi senza alcun rischio di corrosione. Impermeabili all’acqua e al vapore, totalmente realizzati in fibra di vetro e poliuretano. Tanti i modelli di furgoni possibili. Uno su tutti il Max 19t, che si caratterizza per praticità e affidabilità a lungo termine. Piccolo da districarsi fuori e dentro la città, grande per trasportare il massimo volume che il settore dei surgelati continua a richiedere. E’ provvisto di ripiani in lega leggera di alluminio, che possono essere fissi o ribaltabili e con diverse profondità. Può avere un sistema con cremagliere verticali, incassate nelle pareti con barre di carico che permettono un carico su due livelli, e paratie divisorie scorrevoli, con sollevamento assistito tramite molle a gas, per creare diversi compartimenti. Utili anche le tende frangifreddo, scorrevoli o fisse, che assicurano il mantenimento della temperatura interna durante le fasi di distribuzione. Infine, le porte laterali e posteriori, realizzabili di qualsiasi dimensione e tipologia, per facilitare la distribuzione della merce.

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LAURI ISOTERMICI

La serie LMK nasce per soddisfare tutte le esigenze del trasporto refrigerato su autoveicoli di piccole e medie dimensioni. Tutti modelli possono operare solo durante la marcia, tramite un compressore trascinato tramite cinghia dal motore del veicolo, oppure durante la sosta tramite un compressore alimentato da rete elettrica. Per veicoli di piccole dimensioni è però disponibile una versione alimentata direttamente dalla batteria dell’automezzo. LMK 2.0 Plus, ad esempio, è un gruppo frigorifero azionato dal veicolo per furgoni isotermici fino a 3 m o per veicoli coibentati per il trasporto di prodotti surgelati. L’unità può essere equipaggiata anche con un compressore più performante per aumentare le prestazioni. Disponibile anche in versione con alimentazione elettrica trifase. L’unità refrigerante LMK 3.0 Compact è invece adatta per furgoni isotermici di lunghezza compresa tra 3 m e 4 m o per veicoli coibentati destinati al trasporto dei prodotti surgelati. Anche per questo gruppo refrigerante è possibi-


Focus Veicoli Frigoriferi

le aumentare le prestazioni installando un compressore più performante. LMK 3.5 Slim e LMK Slim sono gruppi frigoriferi azionati dal veicolo o da rete elettrica rispettivamente 220V monofase o 400V trifase, per furgoni coibentati per il trasporto dei surgelati. Entrambe queste Unità frigorifere sono disponibile anche in versione con dimensioni più compatte funzionanti solo con veicolo in marcia.

LOCAUTO Tra le aziende che trasportano ogni giorno surgelati de-

stinati alla GDO e ai singoli esercizi commerciali, alcune decidono di investire nell’acquisto di un proprio parco veicoli, ma la formula del noleggio è la soluzione prediletta da molti, in quanto permette di tagliare sulle voci di spesa più ingenti e di disporre sempre di veicoli moderni e in perfette condizioni. Un autonoleggio come Lo-

cauto offre ad esempio un parco di furgoni frigo rinnovato semestralmente e comprensivo di modelli sempre al top di gamma: nello specifico, tali furgoni assicurando una temperatura interna della cella fino a -20 °C, garantita da gruppi frigo Carrier di altissima qualità. Le celle frigo integrate nei furgoni Locauto possono essere poi utilizzate sia durante la marcia, sia quando il motore del veicolo è spento. La capacità del vano di carico varia invece dagli 8 ai 16 mc, a seconda del modello. Oltre ai furgoni con box, è anche possibile scegliere modelli hard top con portiera laterale scorrevole.

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Il vantaggio ulteriore di noleggiare un furgone refrigerato da Locauto risiede poi nella possibilità di ricevere un’assistenza dedicata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, nonché di ottenere un veicolo sostitutivo in caso di guasti.

MELFORM Melform studia, realizza e produce contenitori isotermici per la logistica. Sono omologati NF, permettono di lavorare in ambiente haccp e sono dotati della certificazione ATP. Di piccola, media o continua a pag. 62


Focus Veicoli Frigoriferi

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grande capacità, sono tanti i modelli della linea Cargo per il trasporto dei surgelati. Ad esempio, i contenitori Cargo 1000, scelti dal vettore Chronopost per il servizio Chronofresh di consegna a domicilio dei surgelati sul territorio francese in modo veloce e sicuro. Garantiscono una temperatura fino -18 °C e sono modulari e mobili, del tutto compatibili con la flotta di veicoli tradizionali di Chronopost, il cui servizio è diventato efficiente e produttivo. Un chip RFID traccia il pacco durante il trasporto: i dati della temperatura vengono registrati e trasmessi in ogni fase (raccolta, selezione, instradamento e consegna). Il Cargo 1000 ha dimensioni di 80x120 cm e 1.000 litri di capacità. Velocizza le operazioni di distribuzione nei punti vendita: può essere caricato nella cella frigorifera del centro all’ingrosso e scaricato nel banco frigo del supermercato di destinazione. E’ trasportabile con mezzi tradizionali. Sia contenitore che porta sono monoblocco (privi di spigoli, giunzioni e saldature) e sono completa-

mente riciclabili al termine della vita operativa. Le versioni precedenti e successive variano per la capacità interna: Cargo 900, Indicato per le società di catering, e Cargo 1300 con dimensioni europallet interne per la massima praticità nelle operazioni di carico e di scarico della merce su bancale.

bancali da 18 mc, o il Fiat Ducato Box Cella Frigo -20 °C con box frigo 5 bancali da 800 kg. Fanno parte del servizio di noleggio: tariffe convenienti e senza sorprese, cortesia e velocità, accessori gratis, guide supplementari gratuite, prenotazione online senza alcun pagamento, annullamento prenotazione senza penali.

MORINI RENT PETIT FORESTIER

Morini Rent Freezer è la linea di furgoni frigo dedicata a chi ha bisogno di noleggiare veicoli commerciali in grado di trasportare surgelati. Allo scopo sono disponibili furgoni mini frigo, furgoni refrigerati a passo medio, furgoni con box frigo a 5 bancali e camion con box frigo a 7 bancali a trazione posteriore e ruote gemellate. Tanti i modelli disponibili nell’ambito di ciascun gruppo di veicoli, con frigo piccolo, medio o grande. Alcuni esempi sono il Fiat Doblò Maxi Cella Frigo -20 °C con una portata interna di 500 kg, il Fiat Ducato Frigo -20 °C con passo medio e con portata interna di 1.100 kg, il Volkswagen Crafter Cella Frigo -20 °C con box frigo 7

L’offerta Full Service di Petit Forestier consente di usufruire di un servizio di noleggio completo che include tutte le operazioni di manutenzione, assistenza e riparazione. Per il settore dei prodotti surgelati, l’azienda propone veicoli allestiti in modo che siano perfettamente adatti alle specifiche necessità di questo comparto: portellone elevatore, tenda per l’aria, tramezzo mobile, rivestimento interno in inox, scaffalature amovibili, porta laterale a battente o scorrevole, cornice posteriore a 3 battenti, portellone elevatore ribaltabile o retrattile sui mezzi pesanti, staffa laterale, paratia fissa longitudinale con 2 paratie mobili, predellino fisso (pavimento cabina). Insomma, numerose le attrezzature possibili per un veicolo refrigerato su misu-

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ra, anche ecosostenibile. Infatti, per offrire soluzioni che guardano al futuro, l’azienda propone veicoli refrigerati di classe Euro 6. E dato che anche le energie alternative fanno parte integrante dell’offerta, in collaborazione con i suoi partner e fornitori, Petit Forestier propone veicoli e gruppi frigoriferi 100% elettrici oppure alimentati a gas naturale. E per soddisfare esigenze particolari, oppure per assecondare lo sviluppo di ogni singola attività, Petit Forestier propone il contratto di noleggio più adatto con una durata breve, media o lunga, di veicoli leggeri (con volumi da 2 a 4 mc, da 5 a7 mc, da 8 a 10 mc o da 11 a 13 mc), mezzi pesanti (con capacità da 4 a 7 pallet, da 8 a 9 pallet, da 10 a 14 pallet, da 15 a 17 pallet, da 18 a 20 pallet, da 21 a 22 pallet o da 23 pallet), semi-rimorchi (da 33 pallet) e rimorchi da 4 mc o da 9 mc. Quanto alle celle frigorifere di cui sono dotati i veicoli, esse sono progettate e prodotte dalla filiale Lecapitaine, pertanto possono essere realizzate anche su misura per soddisfare alla perfezione qualsiasi esigenza.


Focus Veicoli Frigoriferi

ROMANA ALLESTIMENTI L’azienda opera nel settore dell'allestimento di veicoli commerciali per trasporto di alimenti a temperatura controllata. Ecco quindi, furgoni isotermici completi, coibentature, montaggio e assistenza gruppo frigo. Il rivestimento interno viene realizzato con lastre di vetroresina rinforzate, rispondenti alle normative sull'igiene dell'haccp, assicurando un ambiente di facile pulizia. Tale allestimento viene realizzato su qualsiasi veicolo commerciale.

vita del veicolo noleggiato. L’offerta comprende: certezza del costo, assistenza completa H24, completa gestione delle pratiche legislative e assicurative, personalizzazione del mezzo. Tutto in SV Noleggio è infatti studiato su misura per il cliente: categoria e tipologia del furgone, tipologia del gruppo frigorifero, grafica pubblicitaria e naturalmente allestimento interno. Il team di tecnici SV segue con accuratezza la fase di analisi, al fine di individuare con precisione tutto ciò che serve e proporre la migliore combinazione fra efficienza e redditività.

di isolamento e dalla precisione dei sistemi di controllo della temperatura. Tutti i veicoli, allestiti con furgoni Ifac e frigoriferi Thermo King, infatti posseggono un alto coefficiente di isolamento. Gli allestimenti permettono il trasporto dei surgelati anche su lunghe distanze sempre a temperatura controllata. Il parco mezzi frigo va

SV NOLEGGIO SV non è un semplice noleggio, bensì un servizio flessibile e dinamico, che si adatta al singolo caso, al contesto geografico, alla tipologia del cliente, e che ti da la possibilità di sostituire il veicolo con uno più idoneo se l’attività si modifica. Dal veicolo leggero ai mezzi ad alta portata, SV offre una gamma ampia e completa di soluzioni per il noleggio a lungo termine, garantendo una gestione completa e costante per tutta la

TECNORENT TecnoRent è il brand di noleggio furgoni frigoriferi di proprietà Tecnofrigo, concessionaria Thermo King di vendita e assistenza. L’azienda è sempre pronta a soddisfare qualsiasi richiesta della clientela, compreso un servizio disbrigo pratiche per rinnovi ATP. L’ampia gamma di furgoni frigo di cui dispone sono tutti di alta qualità, garantita dall’efficienza dei materiali

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dai veicoli commerciali di piccola taglia ai 35 quintali a pieno carico. Il noleggio furgoni frigoriferi TecnoRent prevede anche il servizio a lungo termine, con mezzi nuovi di fabbrica e su misura, con consegna a domicilio in tutta Italia.

Driving the cold Refrigerator vans: sale, rental and mounting


Guida Mercato

Aromi

San Giorgio Spa

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Via Giliberto Petti, 10/2- 84083 Castel San Giorgio SA Tel. 081.95.35.125 - info@sangiorgiospa.eu www.sangiorgiospa.eu

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Specialisti nei secondi piatti surgelati a base di carne, soia e vegetali Alcass S.p.A.

ERiCA S.r.l.

via Caselle, 2 - 25081 BEDIZZOLE (BS) Tel. 030.6872108 - Fax 030.6872101 E-mail: posta@alcass.it www.alcass.it - www.amicanatura.it

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Via Monte Cristallo, 8 - 35018 San Martino di Lupari (PD) Tel. 049/9469110 - Fax 049/5952633 E-Mail: info@ericanatura.it - www.ericanatura.it

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Prodotti da forno doLCi E SaLati

Europastry S.A. Tel 392.7254454 E-mail contact@europastry.com

64 - Numero 1 - Gennaio/Febbraio/Marzo 2021

Svila Srl Via C. Battisti, 55 - 62039 Visso (MC) Italy Tel. (+39) 0737 972811 - Fax (+39) 0737 95440 www.svila.it


Guida Mercato

Prodotti da forno

Agenzia di Rappresentanza

Consulenti commerciali nel mondo del fresco, dell’ambiente del surgelato

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Prodotti da forno doLCi E SaLati

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Agenzia Ferrentino Via Palmiro Togliatti, 11 - 84083 Castel San Giorgio (SA) Tel: 081.19817954 - Fax: 081.18851205 mobile: +39 3355372310 - E-mail: info@agenziaferrentino.it

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Via Giliberto Petti, 10/2- 84083 Castel San Giorgio SA Tel. 081.95.35.125 - info@sangiorgiospa.eu www.sangiorgiospa.eu

Uffici: Via Giandimartalo di Vitalone 18 - Terni Tel. +39.0744.429377 - Fax +39.0744.439277 www.areatresurgelati.it - E-mail: info@areatresurgelati.ti

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Macchinari impianti

Produzione di impianti di depurazione per il trattamento dei reflui industriali Depur Padana Acque Srl Viale Maestri del Lavoro 45100 z.i. Borsea - Rovigo Tel. +39.425.472211 - info@depurpadana.it

CEntraLE di aCqUiSti E MarkEtinG PEr aZiEndE dEL SUrGELato GEl GRoUP Scrl Via M.T. Cicerone, 11 - 43123 Parma Tel. 0521/482487 - Fax 0521/484323 E-Mail: info@gelgroup.net

Logistica

Vegetali

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PARTECIPA ALLA MOSTRA PERMANENTE DEI SURGELATI Per informazioni sull’inserimento della tua azienda invia una mail a:

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I Contatti delle Aziende Citate

Alcass Spa Tel 030.6872108 E-mail info@amicanatura.it

Cattel Spa Tel 0421.355311 E-mail info@cattel.it

Europastry Italia Srl Tel 0185.459300 E-mail informazioni@europastry.com

Marr Spa Tel 0541.746111 E-mail lmacario@marr.it

Alke Srl Tel 049.8702400 E-mail info@alke.it

Cleon Capital Advisors Sl Tel +34.627451991 E-mail nz@cleoncapital.com

Everli-S24 Spa E-mail info@everli.com

Morini Spa Tel 02.8478771 E-mail milano@morinirent.com

Assoplast Srl Tel 0522.908751 E-mail info@assoplastsrl.it

Coal Scarl Tel 071.95971 E-mail info@coal.it

Findus – Compagnia Surgelati Italiana Spa Tel 02.89011300 E-mail findus@imagebuilding.it

Osservatorio Immagino – GS1 Italy Tel 02.7772121 E-mail info@gs1it.org

Bonduelle Italia Srl Tel 035.4252411 E-mail foodserviceitalia@bonduelle.com Findus

Cold Car Spa Tel 0142.400611 E-mail info@coldcar.it

FIPE Ufficio Studi Tel 06.583921 E-mail fuoricasa.amministrazione@fipe.it

Petit Forestier Italia Srl Tel 011.6402683 E-mail acarsano@petitforestier.it

Cateringross sc Tel 051.6167417 E-mail commerciale@cateringross.com

DeA Capital Spa Tel 02.62499533 E-mail marco.scopigno@deacapital.com

Frosta Srl Tel 80046366 E-mail info@frosta.it

Polo Ristorazione Spa Tel 049.9998411 E-mail commerciale@poloristorazione.it

Gias Spa Tel 0984 524711 E-mail info@giasspa.it

Ristopiù Lombardia Spa Tel 0362.5839200 E-mail info@ristopiulombardia.it

Gruppo Maiorana Spa Tel 06.725781 E-mail info@gruppomaiorana.it

Rivoira Tel 02.771191 E-mail info-rivoira@nippongases.com

Ifac Spa Tel 080.757020 E-mail info@ifacspa.com

Salomon Food World Tel 331.4536789 E-mail anna.knipps@vionfood.com

Inalca - Gruppo Cremonini Spa Tel 059.754627 E-mail luca.macario@cremonini.com

San Giorgio Spa Tel 081.9535125 E-mail info@sangiorgiospa.eu

IRI– Information Resources Srl Tel 02.525791 E-mail marketing.italy@iriworldwide.com

UnionAlimentari-Confapi Tel 06.5121752 E-mail ufficiostampa@unionalimentari.com

Istituto Piepoli Tel 02.54123098 istituto@istitutopiepoli.it

VIS Industrie Alimentari Spa Tel 041.5801148 E-mail chiediavis@visindustrie.com

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66 - Numero 1 - Gennaio/Febbraio/Marzo 2021




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