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E ZIN GA MA
ENGLISH ABSTRACT
SURGELATI
LA RIVISTA ITALIANA DEGLI ALIMENTI SURGELATI PER GD - GDO - DA - DISCOUNT - DOOR TO DOOR GROSSISTI - CONCESSIONARI - HORECA - DEPOSITI - DISTRIBUTORI - FREEZER CENTER - AGENTI
SETTEMBRE/OTTOBRE ANNO 25 - N° 4/19
TANTE NUOVE PROPOSTE
Gelato: tra edonismo e salute A A PAG. PAG. 14 14
Surgelati in Italia Frozen Food from Italy E’ in distribuzione, a partire dalla fiera Anuga, la Guida 2019/2020 “Surgelati in Italia - Frozen Food from Italy”, un utile strumento bilingue di consultazione, il vero “Chi fa Cosa“ nel mondo dei Surgelati. La Guida sarà presto consultabile anche attraverso il sito www.surgelatimagazine.com
Sommario Attualità
Prodotti 6
Il rischio degli allergeni emergenti
Il ghiaccio perfetto
A tutela di consumatori e aziende: la normativa in materia, le diciture in etichetta, le informazioni sul menù sono accorgimenti essenziali, ma sono ancora pochi gli studi riguardo ai quantitativi limite che gli “allergeni in tracce” devono avere per essere considerati pericolosi
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Centro Catering: Sword ICE è confezionato, ha maggiore durata, è igienico e ideale per aperitivi e cocktail da servire rigorosamente freddi
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Fiordiprimi ancora più ricca
L’eating out dei Millennials 12 Report FoodiesTrip: è l’apericena la soluzione preferita: si fa subito dopo l’ufficio, è economica e si arriva in tempo a casa per seguire le serie tv
Surgital: maxi formati da 350 gr e due nuove ricette: gli spaghetti al ragù bolognese e i ravioli ai pomodori datterini e basilico
Inchiesta
Ciclo Freddo
Gelato: tra edonismo e salute
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Il surgelatore a spirale per grandi aspettative
Può il biologico convivere con il gluten free? E la golosità con un contenuto calorico ridotto? E l’appeal con un packaging sostenibile? La risposta è sicuramente sì
Il controllo dell’imballaggio 58 dei surgelati
Distribuzione 43
Pionieri della blockchain nel surgelato Bofrost: l’operatore del door to door ha deciso di investire in un moderno sistema per gestire meglio la tracciabilità e comunicare al consumatore finale con maggiore trasparenza
Progetti di crescita per la PL dedicata all’horeca
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Cooperativa Italiana Catering: la centrale d’acquisto nel foodservice ha in programma di ampliare la propria gamma “Il Gelo”, includendo ulteriori categorie di prodotti surgelati
Inserzionisti • • • • • • • • • • • • •
Agrifood Abruzzo Alcass Aviko Bassini Bologna Fiere Brivio & Viganò C&D Centro Catering CGM Comaco Depur Padana Acque Europastry Fiera Rimini
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Garbo JBT L’Ascolana Lutosa Rispo Frozen Food San Giorgio Surgital Svat Svila Tecnopool Unas Vis Wolf ButterBack
I contatti delle aziende citate sono a pag. 66
Settembre/Ottobre 2019 - Numero 4 - 5
Attualità
Il rischio degli allergeni emergenti A TUTELA DI CONSUMATORI E AZIENDE • La normativa in materia, le diciture in etichetta, le informazioni sul menù sono accorgimenti essenziali, ma sono ancora pochi gli studi riguardo ai quantitativi limite che gli “allergeni in tracce” devono avere per essere considerati pericolosi ecc. Molti di questi alimenti sono presenti nell’elenco delle sostanze allergeniche previste da Regolamento UE 1169/2011, ma ultimamente è stato notato che ulteriori alimenti possono essere la causa di allergie o intolleranze, i cosiddetti “allergeni emergenti”. Un esempio su tutti è rappresentato dall’aumento in Italia di allergie alla carne bovina nei bambini. A prescindere, comunque, da “cosa, come e quanto”, è fondamentale per gli operatori del settore alimentare comunicare in maniera completa e corretta gli allergeni presenti all’interno degli alimenti che manipolano o somministrano. Nel caso degli alimenti confezionati, surgelati compresi, gli allergeni riportati nell’allegato II del Reg. UE 1169/2011 devono essere indicati nell’elenco degli ingredienti con un carattere diverso dagli altri componenti, così da ben risaltare. Nel caso della ristorazione, sia collettiva sia commer-
E’ abbastanza recente (fine 2018) l’aggiornamento da parte del Ministero della Salute del documento “Allergie alimentari e sicurezza del consumatore – documento d’indirizzo e stato dell’arte“, sulla base dei cambiamenti avvenuti in ambito normativo, scientifico e pratico in materia allergeni, con l’obiettivo sia di tutelare il consumatore allergico che di promuovere la conoscenza del fenomeno tra gli operatori del settore alimentare, siano essi produttori, ristoratori, ecc. Tale aggiornamento, che in effetti si rivolge poi a tutti i settori coinvolti (dagli assistenti sanitari, ai medici, dai bar e hotel, fino alle associazioni di consumatori e pazienti), mette prima di tutto in evidenza quali sono gli alimenti considerati responsabili della maggior parte delle allergie alimentari. Tra essi: latte, uova, frutta secca con guscio, soia, crostacei e molluschi, glutine, alcune tipologie di verdura e frutta (principalmente fragole, pesche, fichi, melanzane),
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Attualità
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ciale, che peraltro fa sempre più uso di prodotti surgelati per la preparazione delle varie ricette, la cosa si complica. Per queste realtà occorre un piano di lavoro ben definito, che cominci con la scelta dei fornitori, passi attraverso l’eliminazione dei rischi di contaminazione dovuti ad alimenti o utensili e che garantisca la piena tracciabilità di ogni allergene. Il tema è quanto mai attuale e i dati recenti mostrano l’entità del problema: il 60% delle irregolarità per allergeni riguarda i piatti pronti. Per gli addetti ai lavori, pertanto, è essenziale la corretta gestione degli allergeni, tramite specifici training e aggiornamenti del personale, ridefinizioni del menù, materie prime e preparazioni adeguate. Ma anche l’informazione al consumatore è parimenti importante. Il consumatore, infatti, deve poter agilmente conoscere gli allergeni contenuti nei piatti che sceglie. In che modo? Ad esempio tramite indicazione sul menù o tramite un diario degli allergeni pre-
senti nelle ricette esposto all’entrata del locale o della mensa. Ma ultimamente è arrivata in aiuto anche la tecnologia digitale, e un esempio decisamente interessante e anche molto utile è la piattaforma in cloud “FoodMenu”, che offre alle attività di ristorazione uno strumento per semplificare la gestione degli allergeni: un menù digitale consultabile via smartphone tramite QR code. <<La piattaforma genera in tempo reale il registro degli allergeni oltre all’elenco degli ingredienti - spiega Domenico Di Paola, responsabile del progetto FoodMenu - in questo modo il cliente può consultare il menù digitale con un filtro per gli allergeni>>. Oggi, il diritto dei consumatori a ricevere informazioni sugli
alimenti, e quindi sugli allergeni, è tutelato da un impianto normativo rigoroso: il decreto legislativo 231/2017 stabilisce precisi obblighi di informazione da parte delle attività di somministrazione ed elevate sanzioni amministrative per chi li viola. Certo è che per alcune realtà la situazione si complica ulteriormente, come nel caso di scuole o ospedali, la cui cucina (sia essa interna o di una società di catering esterna) deve pianificare la produzione e adeguare la struttura per la realizzazione di pasti ad hoc per gli allergici e per le diverse allergie e intolleranze. Per tutti gli operatori del settore alimentare è comunque fondamentale un’analisi attenta del rischio e l’implementazione di specifiche procedure
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per ridurre o eliminare tale rischio. Tale procedura deve ovviamente essere validata e applicata sempre. Tuttavia le difficoltà non mancano, poiché ad oggi, ad esempio, non vi sono indicazioni in merito a quale sia il quantitativo limite all’interno di un alimento dei cosiddetti “allergeni in tracce” per considerarli pericolosi. In ragione di ciò, l’unica forma di tutela per il consumatore da parte del primo anello della catena, ossia le industrie alimentari produttrici, è quella di riportare in etichetta indicazioni quali “può contenere tracce di …” o “prodotto in uno stabilimento che utilizza anche ….”.
The risk of new allergens For the protection of consumers and companiesThe current regulations, the lettering on labels, the info on the menus are essential measures but there are very few studies on the threshold of trace allergens.
Attualità
La sicurezza della MDD Il supermercato è il punto vendita più sicuro per gli acquisti food dei consumatori, grazie ai due milioni e trecentomila controlli che vengono effettuati ogni anno nei ventiseimila supermercati italiani. I controlli vengono effettuati da ventuno enti diversi (dalle Asl ai Nas) dipendenti da quattro Ministeri (Salute, Agricoltura, Ambiente, Economia) e dall’ente europeo EFSA. A questi controlli e verifiche, si aggiungono i test di autocontrollo delle catene distributive, affidati ad enti esterni indipendenti. I prodotti alimentari a Marca Del Distributore (MDD) sono dunque controllati dalle industrie fornitrici, dalle catene distributive e dagli enti pubblici preposti. Le catene distributive
TUTELA DEL CONSUMATORE • Numerosi controlli, investimenti e nuove tecnologie nei supermercati per migliorare la qualità e la tracciabilità dei prodotti alimentari hanno duplicato i loro investimenti nel settore negli ultimi dieci anni arrivando, in alcuni casi, fino a 5 milioni di euro l’anno per insegna. Sono previsti investimenti nelle nuove tecnologie: dal QR Code per migliorare il controllo sullo stato di conservazione dei prodotti (smart label) alla Blockchain per migliorare la tracciabilità; dal Rating dei prodotti venduti on line al Cloud per l’integrazione dei database e dei parametri per valutare i fornitori. Secondo il Position Paper di The European House – Am-
brosetti sono oltre 143.000 i controlli effettuati dalle autorità competenti presso i punti vendita della Distribuzione Moderna; più di 100.000 verifiche ispettive commissionate a enti esterni; oltre 2,3 milioni di test su prodotti e superfici di lavoro, pianificati in autocontrollo. La Marca del Distributore svolge poi un ruolo “attivo” nella garanzia della qualità e sicurezza della filiera dei propri prodotti, attraverso circa 2.000 controlli all’anno sulle aziende di copackaging e di fornitura dei prodotti. Una survey sul ruolo
della Marca del Distributore nel contesto della qualità e sicurezza alimentare è stata realizzata da The European House – Ambrosetti, che ha interpellato i responsabili sicurezza e qualità delle insegne della Distribuzione Moderna in Italia rappresentative del 67% dell’intero settore. Il 64% delle insegne dichiara che il numero delle persone coinvolte nella divisione dedicata alla sicurezza e qualità è aumentato negli ultimi 10 anni e il 44% del campione si aspetta un ulteriore incremento nei prossimi 3/5 anni. Nelle insegne più grandi, si arriva anche a 50 collaboratori impegnati nell’ufficio interno di sicurezza e qualità e circa il 70% delle insegne si avvale anche di collaboratori esterni. Dalla survey emerge inoltre che la struttura sicurezza e qualità è una componente strategica per le insegne della Distribuzione Moderna, secondo il 100% dei rispondenti.
The safety of private labels The protection of consumers’ rights- Several controls, investments and new technologies in supermarkets in order to improve the quality and traceability of food products.
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Attualità
L’eating out dei Millennials Secondo recenti dati relativi al “mangiare fuori” in Italia, pubblicati dall’Ufficio Studi FoodiesTrip, l’app dedicata all’eating out, emergono alcune interessanti sorprese. Mangiare fuori? Si e per l’apericena L’apericena è allegra, conveniente e meno impegnativa. I 15mila intervistati (50% uomini, 50% donne equamente distribuiti tra Nord – Centro – Sud e di età compresa fra i 18 e i 65 anni) nell’eating-out mettono al primo posto l’apericena. Preferita dalle donne (per il 55%) che confermano la loro emancipazione dal ruolo di “angeli della cucina”, soprattutto al centro (63%) e in area millennial (67%). È un dato che sorprende, dal momento che la bella stagione e le varie pause festive avrebbero fatto presagire un “picco” delle cene luculliane fino alle ore piccole. <<Quando abbiamo rilevato questo dato - commenta Fabrizio Doremi, AD di FoodiesTrip - abbiamo subito indagato le motivazioni di tale preferenza. E il successo di questa formula ibrida è dovuto a vari fattori. Il primo è quello economico. Con la bella stagione tutti amiamo uscire di più la sera: l’apericena ci consente di farlo più spesso senza dare fondo alle nostre casse. Inoltre, è una soluzione pratica: ci
REPORT FOODIESTRIP • E’ l’apericena la soluzione preferita: si fa subito dopo l’ufficio, è economica e si arriva in tempo a casa per seguire le serie tv
si nutre subito dopo l’ufficio approfittando di serate gradevoli e senza dover passare da casa. Infine, e questo è il dato più interessante, la serata, soprattutto in quota millennial, si passa in casa e davanti alla TV, poichè le serie televisive sono imperdibili>>. Aperitivo? Si, ma la qualità è al primo posto Cambia la domanda, cambia anche l’offerta. Sono molti infatti i locali (ristoranti compresi) che, accanto ai classici menù serali, hanno adottato la tradizione iberica delle “tapas”, ovvero finger food o mini porzioni da godere abbinati a un bicchiere di vino o a una birra fresca. E gli italiani hanno colto l’opportunità al volo. Preferendo wine-bar ed enote-
che (per il 47% al nord/centro e per il 49% al sud) ad altre soluzioni come il pub, il bar o i chioschi di street-food. La cucina di casa serve giusto per un caffè Nonostante i “Masterchef” e i “Menù di Benedetta” i Millennials della cucina in casa potrebbero tranquillamente farne a meno. Il 75% degli intervistati in età compresa fra i 25 e i 40 anni a fare la spesa, cucinare e lavare i piatti non ci pensa proprio. E la percentuale sfiora l’80% al sud, dove invece ci aspetteremmo un “tradizionalismo” più spiccato. Vale sia per il pranzo sia per la cena, in proporzione paritetica. <<Di sicuro questo dato è influenzato dal fattore stagiona-
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le – spiega Doremi - che quest’anno, dopo la prima metà di aprile, ha visto un periodo abbastanza lungo di ponti e vacanze. Ma al di là della contingenza “ferie”, si tratta di un trend in costante crescita. Soprattutto tra le “foodies” donne che, per oltre il 65%, a tornare a casa per la pausa pranzo non ci pensa proprio. Le motivazioni? Principalmente il tentativo di far quadrare il work-life balance. Ma oltre a ciò influisce, e non poco, la dinamica familiare. Con il tempo pieno i figli mangiano a scuola, la figura della “casalinga” è in caduta libera e con un’ora o poco più di pausa pranzo diventa davvero difficile riunirsi attorno al tavolo di casa. A questo si aggiunge il fatto che molti ristoranti, avendo metabolizzato questo trend, propongono menù di qualità che permettono comunque di mangiare bene, anche tutti i giorni, con una spesa media intorno ai 12-15 euro. A conti fatti, quindi, l’eating-out della pausa pranzo, se si sommano i costi della spesa, dei trasporti per rientrare a casa e tutto il resto, risultano più convenienti rispetto al pasto domestico”. Il gusto degli italiani? … tradizione “raffinata” Il mondo dell’eating-out è comunque dominato dalla tradizione gastronomica italiana e,
Attualità
possibilmente, “gourmet”. L’etnico vede il suo massimo successo (6% degli interpellati) al sud, ma anche street food, piadine e panini arrivano a sfiorare a mala pena il 10% del gusto italiano. Regge la pizza a quota 20%, ma gli italiani, con quote che superano il 40% e senza variazioni di rilievo tra nord e sud, sia che si tratti di un piatto al volo, sia di un pasto con tutti i crismi, scelgono grandi classici della tradizione gastronomica italiana. Dove si esce di più? Le capitali dell’eating-out si confermano Milano e Roma, seguite da Napoli, ma anche
Torino e il Salento. <<Chiaramente – spiega Doremi - Milano e Roma, se non altro in virtù delle dimensioni dell’offerta e della domanda, sono e saranno sempre le capitali del fuori casa in Italia. Ma anche altre città e zone, come Torino e il Salento, hanno iniziato a rendersi protagoniste essendo accoglienti destinazioni turistiche>>. Concludendo Questa analisi sull’eating-out in Italia (pur avendo carattere orientativo non essendo il campione sondato strutturato in base a criteri statistici), conferma la tendenza evidenziata dal Rapporto Ristorazione del-
la Fipe. Secondo l’associazione di categoria, infatti, la ristorazione sembra essere il timone della ripresa italiana. Mentre la crisi ha impattato significativamente sui consumi alimentari in casa (-10,5% fra il 2006 e il 2017), ha altresì dato una spinta notevole al settore della ristorazione.
Millennials eating out trends REPORT FOODIESTRIP – The “apericena” is the best solution: soon after work, it is a cheap eat. And then… you can arrive at home in time for you best TV series.
Inchiesta
TANTE NUOVE PROPOSTE
Gelato: tra edonismo e salute Può il biologico convivere con il gluten free? E la golosità con un contenuto calorico ridotto? E l’appeal con un packaging sostenibile? La risposta è sicuramente sì
Il gelato piace agli italiani. Lo confermano i dati diffusi dall’Istituto del Gelato Italiano (IGI) e relativi al 2018. Secondo l’associazione che rappresenta le principali aziende gelatiere italiane, il prodotto confezionato continua a piacere agli abitanti del Belpaese, nonostante l’andamento climatico irregolare, e ha mantenuto nel 2018 una sostanziale stabilità. La produzione è stata di 210.270 tonnellate (in leggero calo dell'1,3% sul 2017). Segno positivo per il fatturato, che ha raggiunto quota 2.080 milioni di euro (+0,8% sul 2017).
Gli italiani consumano in media 3 kg pro capite ogni anno (2,82 kg, per la precisione) di gelato confezionato che, grazie alla crescente capacità di innovazione, va incontro alle esigenze dei consumatori e stimola i consumi. Il più amato dagli italiani è il cono, che ottiene il 41% delle preferenze, seguito dal barattolo o dalla vaschetta (22%). Più staccati il biscotto (13%), la coppetta (12%), lo stecco (11%) e il ghiacciolo (5%). Pochi quelli che non lo amano (solo il 7%). Secondo una recente indagine Doxa commissionata da IGI, 3 ita-
liani su 10 mangiano il gelato confezionato almeno 3 o 4 volte a settimana (16%) o addirittura tutti i giorni (11%), mentre il 36% si concede il piacere di un gelato 1 o 2 volte a settimana. Il consumo è più frequente tra le mura domestiche (56%) rispetto al bar (26%) o al ristorante. A sostenere la crescita c’è indubbiamente la forte propensione all’innovazione da parte delle industrie del settore. E non parliamo solo dei brand noti al grande pubblico, ma anche delle tante aziende che operano come co-packer degli ope-
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ratori distribuitivi o che servono prevalentemente il canale Horeca. I marchi delle grandi multinazionali e i produttori che operano soprattutto a livello locale sono infatti accomunati dalla consapevolezza che per rimanere sul mercato non si possa stare fermi, ma si debba continuamente mettersi in gioco, sfruttando le tendenze del momento. SI AFFERMA IL TREND DEL SALUTISMO…
Potrebbero sembrare antitetiche, ma non lo sono poi così tanto, le due macro
Inchiesta
tendenze in cui si collocano la gran parte delle proposte innovative lanciate dalle aziende: il piacere e lo star bene. Cominciamo con il benessere. Come tante altre categorie, anche il gelato deve tener conto delle tendenze a consumi salutistici di fasce sempre più ampie di popolazione. Per perseguire questo obiettivo le aziende possono percorrere diverse strade, che spesso convivono nello stesso prodotto: puntare sui formati ridotti, sulle produzioni “senza” (lattosio, glutine, ingredienti di origine animale…) o a ridotto contenuto calorico, sulle referenze bio. A questo proposito, i dati di mercato dimostrano che il gelato biologico sta guadagnando terreno e non solo in Italia. Lo afferma il rapporto Global Market Insights, che rivela che la categoria nel mondo è riuscita a raccogliere 850 milioni di dollari nel 2016 e si prevede che registri oltre 1,2 miliardi di dollari, superando la richiesta di 245.000 tonnellate entro il 2024. Si tratta ancora di una nicchia nell’ambito del totale gelato, le cui vendite nel 2016 hanno superato i 23 miliardi di litri nel 2016, per una spesa totale di 55 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti sono una delle principali realtà in cui si dovrebbe assistere a una crescita robusta del mercato dei gelati biologici: si prevede
… MA SENZA TRASCURARE IL GUSTO…
un fatturato di oltre 500 milioni di dollari nei prossimi 7 anni. Il comparto del bio si mostra molto reattivo nell’intercettare le tendenze di consumo più attuali, a cominciare dall’attenzione per la salute e il valore nutrizionale dei prodotti. Rispondendo a questi bisogni, gli operatori del settore del gelato bio stanno facendo uso di ingredienti biologici migliorati e promuovono la conservazione della biodiversità acquistando ingredienti naturali. Una tendenza recente che sta guadagnando terreno nel mercato dei gelati biologici è la domanda di gelati senza lattosio, senza glutine e senza soia. Molti operatori hanno introdotto il gelato bio senza lattosio nei gusti più popolari (caramello salato, biscotto con gocce di cioccolato, vaniglia, lampone, ecc.). La vaniglia è il gusto preferito, grazie alla sua versatilità e alla possibilità di essere usata come ingrediente in bevande e dolci. Questo gusto
ha contribuito per oltre il 29% alla domanda complessiva del mercato dei gelati biologici nel 2016. Quello del “senza lattosio” è un percorso che molti produttori, anche non biologici, stanno seguendo per i loro nuovi prodotti, sostituendo gli ingredienti a base latte con alternative adatte agli intolleranti. Il che non è sbagliato, poiché, secondo una recente inchiesta di Eurispes, il 26% degli italiani avrebbe optato per una dieta senza lattosio, anche se solo l’8,5% lo avrebbe deciso in seguito a una diagnosi di intolleranza. Complessivamente, quindi, 1 italiano su 4 avrebbe scelto di escludere dalla propria dieta i latticini. Lo conferma l’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy: nel 2018 il giro d’affari dei prodotti senza lattosio ha raggiunto i 975 milioni di euro in Italia, con un paniere di 1.657 referenze, tra cui molte sotto zero. Ecco perché la crescita dei gelati 100% lactose free è fortemente attesa.
Settembre/Ottobre 2019 - Numero 4 --15 Settembre/Ottobre 2019 Numero 4 - 15
L’altro filone in cui si muovono le aziende è quello dell’edonismo. La ricerca è orientata a proporre gusti nuovi, spesso ispirati alla tradizione o alla creatività del gelato artigianale. E non è un caso, visto che questo settore, in cui hanno mosso i primi passi tante gelaterie industriali italiane, può agevolmente sperimentare e sondare il gradimento delle nuove proposte. Un’altra grande fonte di ispirazione è il comparto degli snack dolci, che spesso vengono riproposti anche nella loro versione gelato. Le aziende che percorrono la strada dell’edonismo scelgono ingredienti di alta qualità, per realizzare accostamenti, anche arditi, di gusti e consistenze diversi. Ma il vero sforzo che le aziende compiono quando progettano una novità è quello di coniugare le due istanze. Questo significa realizzare prodotti che gratificano il palato, senza generare sensi di colpa in chi vuole controllare il proprio peso. Oppure, se la scelta è quella di muoversi nell’ambito delle intolleranze, permettere a quanti(per problemi di salute o per scelte alimentari) non consumano il gelato a base latte, di poter gustare un prodotto comunque buono, macontinua a pag. 16
Inchiesta
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gari condividendolo in convivialità con familiari e amici. … E IL RISPETTO AMBIENTALE
Finora abbiamo parlato di innovazione di prodotto, che è sicuramente l’aspetto più rilevante del comparto preso in considerazione, ma non è l’unico. Molte aziende si stanno muovendo anche per migliorare la propria sostenibilità ambientale, anche attraverso il rinnovamento del packaging. Ridurlo o scegliere materiali più sostenibili, magari compostabili, è un’istanza comune, a patto che ciò non incida sulla conservabilità e la sicurezza del prodotto. A spingere in questa direzione c’è sicuramente la maggiore sensibilità ai temi ambientali avvertita sia dalle aziende stesse che dai loro clienti e dal consumatore. Ma ci sono anche ragioni pratiche. La necessità di occupare al meglio gli spazi di stoccaggio (nei congelatori domestici, come nelle vetrine refrigerate degli esercizi pubblici) che sono limitati, impone di ridurre il più possibile i volumi delle confezioni, specie per i multipack. IL CONSUMATORE PREMIA SOLO CHI MERITA
Queste tendenze si declinano, seppur con delle diffe-
renze, in tutti i formati, dalle vaschette alle monoporzioni e per tutti i canali. Sia il retail che il canale horeca sono, infatti, molto sensibili alle novità. Come confermano gli operatori distributivi interpellati da Surgelati Magazine, l’interesse nei confronti delle novità è alto, sia per i prodotti dei brand commerciali che per la marca del distributore. In questo caso, alle insegne non basta più “ispirarsi” alle nuove proposte dei più conosciuti brand commerciali, ma chiedono alle proprie aziende partner di creare prodotti formulati ad hoc, per presentarsi ai propri clienti con referenze uniche. Che si tratti di brand di marca, del distributore o della
proposta sul menù di un ristorante, le novità colpiscono il consumatore e lo stimolano all’acquisto, spinto dalla curiosità e dagli investimenti in comunicazione sul prodotto. Però, se è relativamente facile conquistare fette di mercato al momento del lancio, più difficile è mantenere le quote anche nel lungo periodo. Infatti, se il cliente tra le corsie di un supermercato o in un bar è curioso di assaggiare un prodotto nuovo, non è scontato che sia poi altrettanto propenso ad acquistarlo nuovamente nel lungo periodo. Sono quindi poche le novità che nel tempo si consolidano e diventano “nuovi classici”. Ecco perché ogni innovazione deve essere
Hanno parlato con noi • Alessandra Zanovello, marketing manager di Alpeker • Simone Rovai, responsabile marketing di Casa del Gelato • Sara De Angelis, direttore marketing sud Europa di Délifrance • Roberta Frequenza, ufficio vendite di Emilia Foods • Giulia Degli Esposti, responsabile di Erika Eis • Rossella Guidobono, direttore marketingdi Eurofood (distributore Häagen- Dazs) • Sauro Tomei, direttore commerciale di Italia di G7 • Generoso Losanno, titolare di Gelati Aloha • Angela Neglia, direttore commerciale di Gelateria Callipo • Giuseppe Rinaldi, titolare di Gelati da Tommasino • Alberto Mangiantini, amministratore delegato di Gelati Pepino 1884 • Oronzo Cino, responsabile vendite di Gelati Royal • Rocco Martinucci, direzione commerciale di Martinucci • Giulia Sabattini, ufficio marketing di Pasticceria Quadrifoglio/Gelostar • Ufficio Marketing, Sammontana • Alberto Piscioneri, direttore marketing e vendite di Tonitto 1939 • Fulvio Guarneri, presidente e CEO di Unilever Italia • Giorgio Nicolai, direttore marketing IceCream di Unilever Italia
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accuratamente ponderata e valutata sotto il profilo tecnologico, qualitativo e di marketing, cosa che le aziende ovviamente fanno. L’IMPORTANTE E’ COMUNICARE
A spingere le novità è la comunicazione, lo sanno sia i piccoli produttori che le grandi aziende: la pubblicità è l’anima del commercio, da sempre! A seconda delle dimensioni, dei canali di vendita, della possibilità di investimento, le realtà del settore sono propense a convogliare una parte delle loro risorse per promuovere i nuovi lanci. I mezzi più usati sono quelli di proprietà dell’azienda (il sito internet e i social network in primis); solo le aziende di dimensioni maggiori puntano anche sui media terzi: riviste (specializzate e non), radio, televisione. Interessante è anche il ruolo delle fiere, in particolare per coloro che lavorano come co-packer.
Icecream: between hedonism and health Do biological products live together with gluten free ones? And what about delicacies with reduced calorie content? And the appeal with a sustainable packaging? The answer will be certainly yes.
Inchiesta
ALPEKER <<L’innovazione nel mondo del gelato è essenziale - afferma Alessandra Zanovello, marketing manager di Alpeker - sia per la gelateria classica che per i nuovi formati e i prodotti per la gdo. Fino ad oggi i formati più innovativi e anche più dinamici sono le monoporzioni, in particolare nel canale gdo, per praticità di consumo fuori casa e per un consumo domestico. L’innovazione più importante di questi ultimi anni risponde alle nuove richieste del free from e a formati più piccoli (meno senso di colpa). Per noi innovazione è proporre un prodotto che risponda alle richieste del consumatore e comprenda sia nuovi gusti che nuovi formati>>. L’azienda ha una storia relativamente recente nell’ambito del gelato. Solo dal 2015 è iniziata l’avventura con Yogurteria Merano, che ha dato vita
Alpeker, Frozen Yogurt
al primo Frozen Yogurt con materie prime fresche: latte e yogurt 100% Alto Adige. <<Ogni anno abbiamo investito nello sviluppo del prodotto - prosegue - proponendo il primo Frozen Yogurt senza lattosio, nuovi gusti e (da soli 2 anni) anche le monoporzioni da 80g. Nel 2019 abbiamo lanciato gusti come nocciola, vaniglia-lampone e caramello salato. C’è stato anche un miglioramento nella ricetta che oggi ha il 75% di latte e yogurt freschi e fermenti lattici vivi e attivi. Abbiamo anche lavorato sul packaging della linea da 80g dandogli un’immagine identica a quella dello yogurt classico: vasetto e capsula, per ridurre al minimo il packaging nel rispetto dell’ambiente>>. Per promuovere il Frozen Yogurt, Alpeker investe nei canali digital e social. <<Ma nei prossimi anni - conclude la Zanovello -valuteremo un media mix più ampio>>..
CASA DEL GELATO <<Ritengo che l’innovazione giochi un ruolo importantissimo in tutti i settori - sostiene Simone Rovai, responsabile marketing di Casa del Gelato – e questo vale anche per il gelato industriale, un settore alimentare molto dinamico, in continua crescita in termini di
zione Qualità e commerciale/Vendite studiano continuamente le nuove tendenze di mercato, concentrandosi su tutti gli step che concorrono a realizzare un prodotto finito: il packaging, i gusti, la ricerca delle materie prime e, qualora il processo lo richieda, anche le tecnologie produttive>>. L’azienda ha presentato in oc-
Gelato al Cheesecake al Lampone - Casa del Gelato
fatturato, riconoscimento globale, ma anche in termini di numero di operatori e dunque di concorrenza. Essere innovativi, ancor prima che competitivi dal punto di vista del prezzo, è di basilare importanza. Casa del Gelato è un’azienda relativamente giovane, seppure in forte crescita, per questo la flessibilità e l’innovazione rappresentano per noi un requisito basilare. A tale scopo la nostra azienda dispone al suo interno di un Dipartimento Ricerca e Sviluppo, i cui addetti, in sinergia con i Dipartimenti Assicura-
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casione dell’ultima edizione della fiera PLMA di Amsterdam due novità, di cui una nell’ambito del gelato. <<E’ un prodotto composto da tre strati, ognuno dei quali corrisponde a un gusto, uno sciroppo o una granella differente, ma che si sposano e si bilanciano perfettamente. Dal punto di vista visivo, avendo proposto queste soluzioni in un packaging di plastica totalmente trasparente, l’effetto è quello di colori diversi e ben delineati. In generale i trend continua a pag. 20
Inchiesta
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che seguiamo per lo sviluppo del nostro prodotto riflettono le tendenze in ambito di gelato: vegano, biologico e, ultimamente, gusti e abbinamenti talora stravaganti e arricchiti da inclusioni>>. Il packaging gioca un ruolo importante nell’innovazione di prodotto. <<Siamo alla continua ricerca di nuove soluzioni di packaging - precisa Rovai -così come riceviamo continuamente nuove richieste di benchmark, non solo di ricette di gelato, ma anche e soprattutto di packaging da parte dei compratori della grande distribuzione. Si sta inoltre iniziando ad affrontare il tema della protezione dell’ambiente: le catene della grande distribuzione, sempre più attente alle questioni di tipo ambientale, iniziano ad avanzare richieste di confezioni con plastica 100% riciclabile>>. L’azienda, infatti, è attiva principalmente nelle Private Label. <<Il compratore della gd - spiega - è alla continua ricerca, oltre che di prodotti di qualità ovviamente, anche e soprattutto di prodotti innovativi, sia per quanto riguarda le ricette e la composizione, sia per quanto riguarda il confezionamento. Le richieste che ci provengono sono sia lo sviluppo di nuovi prodotti ad hoc, sia la realizzazione dell’esatto benchmark di prodotti già esistenti e realizzati da marchi prestigiosi>>.
Per comunicare le proprie novità ai clienti della grande distribuzione, Casa del Gelato utilizza il proprio sito internet, continuamente aggiornato, le pagine Facebook e Instagram. <<Infine - conclude Rovai - il metodo sicuramente più efficace: la partecipazione assidua e crescente alle fiere di settore più prestigiose in Italia e soprattutto all’estero>>.
DELIFRANCE <<Anche il gelato risente dei trend di consumo emergenti afferma Sara De Angelis, direttore marketing Sud Europa Délifrance - si assiste a una ricerca di nuovi gusti e, in parte, ai trend salutistici: gelato BIO, senza lattosio e a ridotto contenuto di zucchero. Non meno importante è la ricerca di materie prime d’eccellenza, certificata dalla denominazione d’origine. Il consumatore oggi è disposto a investire di
più a fronte di materie prime che celebrino la ricchezza del territorio, in questo senso anche il km0 è una richiesta importante da tenere in considerazione. A fianco di questi trend rimane fondamentale l’offerta classica dove i campioni di vendita rimangono il cioccolato, la nocciola e il pistacchio, da affiancare ai lanci stagionali ispirati al mondo degli snack>>. Délifrance ha seguito diversi di questi trend di consumo. <<Corrispondono - sottolinea - a quelli rispetto ai quali il consumatore è più disposto ad investire il proprio potere di spesa. In diversi canali, assieme ai nostri clienti, nascono progetti di private label finalizzati ad un allargamento assortimentale volto a cavalcare i trend di consumo. Non si tratta di copiare semplicemente l’assortimento dei marchi, quanto di rendere attuale il proprio assortimento rispetto alle aspettative degli shop-
per. La comunicazione al cliente avviene attraverso la consulenza della nostra rete commerciale, ma anche tramite canali diretti di comunicazione, come newsletter o social network. L’innovazione viene inoltre valorizzata nei confronti del consumatore attraverso la comunicazione nel punto vendita con l’obiettivo di dimostrare l’unicità dell’offerta proposta>>. Conclude Sara de Angelis: <<L’innovazione è fondamentale in tutti i settori merceologici e in tutti i canali: oggi oltre il 60% dei consumatori è aperto alla sperimentazione che valorizza anche da un punto di vista economico. Per questo la nostra azienda ha diversi team dedicati alla ricerca e allo sviluppo, sia in ambito prodotto che si traduce in nuovi gusti, nuovi formati, nuove materie prime, sia in ambito tecnologico che si esplica in nuove soluzioni per migliorare la qualità del prodotto avvicinandolo sempre di più agli standard di produzione artigianale>>.
EMILIA FOODS
Delifrance
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<<Oggi l’innovazione nel mercato del gelato ricopre un ruolo pressoché decisivo, soprattutto nel canale retail - afferma Roberta Frequenza, della divisione vendite di Emilia Foods -. Il consumatore finale è sempre alla ricerca di gusti nuovi e interessanti che riescano a coniugare l’esperien-
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za visivo-sensoriale con caratteristiche nutrizionali orientate a uno stile di vita maggiormente “healthy”. Per ciò che concerne l’aspetto visivo, si parla della presentazione del gelato nella sua interezza; non soltanto della sua composizione all’interno del pack, ma anche del contenitore stesso. Quest’ultimo deve essere pratico, non deve occupare troppo spazio, essere possibilmente riutilizzabile o almeno realizzato con materiali ecosostenibili. La nostra azienda basa la propria attività proprio sulla costante ricerca di nuovi trend e lo sviluppo degli stessi, in modo da rispondere alle esigenze del mercato e anticiparle, qualora possibile>>. L’assortimento costituisce una via preferenziale per i clienti dell’azienda: grandi catene di supermercati principalmente statunitensi, ma anche sud americane e asiatiche, che hanno la necessità di presentare al consumatore finale gusti nuovi, spesso seasonal, ossia presenti a scaffale il tempo di una stagione. <<Il cliente prosegue - sceglie il brand in funzione della capacità di saper fornire varietà nella scelta, che non sia limitata soltanto ai gusti, ma anche alla selezione delle materie prime e alle nuove tipologie di confezionamento>>. Emilia Foods ha in cantiere il lancio di nuovi gusti. <<Si tratta di accostamenti finora mai presentati a livello retail anticipa la Frequenza -. Un’al-
tra novità sarà il gelato a strati; un prodotto che ricorda le torte, in cui i singoli sapori, bilanciati e amalgamati fra loro, sono distinguibili alla vista e al gusto, per raggiungere una composizione armoniosa al palato. Inoltre i nostri studi di ricerca e sviluppo si sono orientati principalmente su quelli che vengono definiti “novelties” sul mercato statunitense, ossia il gelato o sor-
sempre maggiore richiesta di attenzione a questo aspetto; sarebbe sciocco ignorare queste richieste>>. Sul fronte del packaging, l’azienda punta sulla riduzione degli ingombri, non solo a scaffale ma anche nel freezer di casa. <<Questa soluzione precisa - si sposa bene con i mercati asiatici, ma sorprendentemente anche con il mercato statunitense, che ultima-
to della partnership con i nostri clienti>>. Per comunicare le nuove proposte, Emilia Foods predilige le fiere. <<Sono le occasioni perfette - conclude Roberta Frequenza - durante le quali presentiamo, ma apprendiamo a nostra volta, le novità alle quali i clienti sono maggiormente interessati>>.
ERIKA EIS
Variegato all'Amarena - Emilia Foods
betto su stecco, con materie prime d’eccellenza e un apporto nutritivo bilanciato>>. Altri trend seguiti dall’azienda sono i free from (prodotti privi di coloranti, aromi artificiali e conservanti) i dairy free. <<Studiamo alternative alla soia – precisa - che non sempre è ben percepita nei mercati esteri. Nella selezione dei fornitori di materie prime cerchiamo di privilegiare quanti prestano attenzione alle coltivazioni sostenibili. Negli ultimi anni si è assistito a una
mente si orienta verso formati singoli più piccoli. Un giusto compromesso è rappresentato dal “multi-pack”, che permette di avere una maggiore scelta a un prezzo competitivo>>. L’innovazione è chiave anche nell’ambito delle private label. <<A seconda della catena afferma Roberta Frequenza le richieste variano notevolmente. Questo prevede studi di R&D particolarmente approfonditi, che possono richiedere mesi, se non un intero anno, ma è questo il segre-
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<<Per qualsiasi impresa voglia approcciare e competere nel mercato nazionale o internazionale - sostiene Giulia Degli Esposti, responsabile di Erika Eis – è imprescindibile investire nella ricerca dell’innovazione. L’innovazione di processo e di prodotto, soprattutto nel nostro ambito, può considerarsi l’elemento in grado di garantire all’impresa l’unicità nel mercato e di conseguenza il successo. Non esistono segmenti o canali in cui questo processo ha più successo. Tutto dipende dall’attenzione che il cliente, buyer o consumatore diretto che sia, presta al prodotto. Innovazione significa riuscire ad anticipare le richieste del mercato e di conseguenza riuscire a soddisfare i bisogni del cliente>>. Per questo, l’azienda ha da poco avviato un progetto che ha visto la necessità di incrementare l’organico dedicato alla ricerca e sviluppo e l’acquisto di impianti pilota per continua a pag. 22
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l’acquisizione di nuove conoscenze e l’elaborazione di nuovi prodotti. <<Il lavoro racconta - prevede un’analisi a 360° dell’attuale produzione da cui verranno estrapolate le fasi su cui intervenire, dal processo allo stoccaggio, senza dimenticare il prodotto. Nell’ultimo periodo abbiamo affrontato un’importante trasformazione aziendale che ha visto la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo che si sviluppa su circa 16.000mq. Siamo comunque riusciti a produrre delle novità, tra cui la più significativa ha riguardato il lancio del prodotto “Senza Lattosio” in collaborazione con latteria Mila, un gelato prodotto con latte e panna freschi di montagna. In generale, le tematiche salutistiche e ambientali sono punto di partenza per nuovi sviluppi di processo e di prodotto, senza mai scordare che il gelato è un prodotto edonistico che deve dare piacere al consumatore. Per questo motivo nell’elaborazione dei nuovi prodotti viene data grande importanza all’analisi organolettica>>. L’attenzione rivolta all’ambiente sta diventando elemento fondamentale delle scelte aziendali. <<La ricerca di soluzioni di imballaggio alternative - prosegue la Degli Esposti - è all’ordine del giorno. Non è più sufficiente proporre un pack compatibile con la sua eliminazione nell’organi-
co, è necessario anche avere un imballo in grado di mantenere la propria integrità e robustezza nel corso della sua intera vita all’interno dello scomparto freezer. Si stanno effettuando gli ultimi test per verificare proprio questa caratteristica. Se valutati positivamente potremmo essere in grado di proporre soluzioni alternative alla consueta vaschetta in PP>>.
rienziale - afferma Giulia Degli Esposti –è una leva importante nella decisione di acquisto da parte del consumatore, ovviamente deve essere guidato anche da una confezione stimolante che contenga i “claim” più caratterizzanti il prodotto stesso. Le nuove forme di comunicazione via social sono attività molto interessanti che, a costi contenuti, possono raggiungere il target
Erika Eis
Erika Eis lavora anche nell’ambito delle private label. <<Le insegne con cui attualmente collaboriamo puntano molto sulla qualità dei prodotti offerti - racconta -. La forza commerciale delle multinazionali impone alle diverse insegne di uscire con prodotti alternativi alle grandi marche. Il segreto sta nel proporre questi prodotti con gli ingredienti migliori possibili, come il latte fresco alta qualità di montagna della nostra regione, il Trentino-Alto Adige>>. L’azienda trentina utilizza un mix di leve di comunicazione articolato. <<L’elemento espe-
individuato. Risulta comunque ancora attuale la degustazione gratuita nel punto vendita, che consente anche di comunicare direttamente al cliente i plus e i valori del nostro gelato>>.
EUROFOOD HAAGENDAZS <<L'innovazione ricopre un ruolo davvero rilevante nel mercato del gelato - afferma Rossella Guidobono, marketing director di Eurofood, azienda che importa e distribuisce Häagen-Dazsper sul
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mercato italiano - perché si tratta di un mondo in continua evoluzione in cui i consumatori sono alla ricerca costante della qualità e di un’esperienza di gusto unica e personalizzata. Häagen-Dazs è un brand molto attento all’innovazione e soprattutto ai trend di mercato: per soddisfare appieno le esigenze e i gusti dei consumatori osserva e interiorizza anche tendenze non specificamente legate al gelato, come è avvenuto con Brownie Macchiato, il nuovo gusto che abbiamo lanciato a metà giugno, ispirato ai trend che coinvolgono il mondo delle caffetterie che hanno portato sempre più̀ persone nel mondo a vivere il caffè come un’esperienza multisensoriale. Inoltre, molte delle nostre referenze sono senza glutine. Häagen-Dazs è stato innovativo sin dalla sua nascita: il fondatore, in un mercato dominato dalla guerra del prezzo più basso, decise di intraprendere una strada difficile, ricercando un gelato premium, con solo il 22% di aria. La ricerca e l’innovazione si sono concentrate sulle materie prime e hanno portato Häagen-Dazs alla definizione dei quattro principali ingredienti (panna fresca, latte, zucchero e tuorli d’uovo) che garantiscono una texture morbida e vellutata e un gusto corposo. Negli anni il brand ha mantenuto il suo impegno nello sviluppo di nuove especontinua a pag. 24
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G7
Brownie Macchiato - Haagen Dazs continua da pag. 22
rienze di gusto, offrendo esperienze palatali multisensoriali e accostamenti unici e distintivi, sempre in linea con i nuovi trend>>. Per il brand, il 2019 è pieno di novità. <<Oltre al nuovo Brownie Macchiato - prosegue - abbiamo recentemente presentato il nuovo look di Häagen-Dazs, un rebranding che mantiene i tratti iconici del brand, ma con una nuova estetica. I designers hanno assaggiato i gusti e si sono ispirati alle sensazioni e alle emozioni provate, dando vita a packaging personalizzati, diversi per ogni gusto. Questo rebranding garantisce da un lato eleganza e modernità e dall’altro riconoscibilità del marchio e del gusto nei canali
di vendita>>. Negli anni il brand ha realizzato attività di comunicazione e marketing differenti ma tutte con l’obiettivo primario di fidelizzare il consumatore finale, con un occhio particolare dedicato al target dei Millennial. <<Il primo contatto con il consumatore - conclude - è attraverso i social media, dove stiamo lavorando sulla pagina Facebook e il canale Instagram. A questo uniamo le media relations, che ci consentono di comunicare con autorevolezza i messaggi chiave del brand. Inoltre, lo scorso anno la TV ci ha permesso di sottolineare il carattere moderno del brand e l’irresistibilità del prodotto. Sempre nell’estate 2018 siamo stati protagonisti dei più importanti Festival musicali>>.
<<L’innovazione - spiega Sauro Tomei, direttore commerciale Italia di G7 - rappresenta il key driver per la crescita dei brand e ne coinvolge a 360° l’offerta riguardando sia gli aspetti di prodotto che quelli più strettamente correlati agli imballi. Il segmento impulse da sempre è stato il più dinamico ma oggi il anche il mondo delle vaschette si è dovuto allineare ad un consumatore sempre più demanding e condizionato dall’emergere di nuove esigenze e stili di consumo. Nelle vaschette, la gdo è il canale che ha il peso più rilevante per veicolare le novità. Siamo partner dei più importanti retailer sul mercato (non solo italiani) che dimostrano di essere sempre più orientati a soddisfare l’evoluzione degli stili di consumo del loro target e, di conse-
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guenza, molto propositivi/aperti a tutto quanto riguarda l’innovazione. Ci vengono dunque richiesti nuovi prodotti sviluppati ad hoc ma sempre replicando concept strategici sviluppati dai brand commerciali>>. G7 è un’azienda specializzata nel gelato in vaschetta di qualità e per tale ragione ha sempre considerato l’innovazione un aspetto determinante per il suo successo sul mercato. <<Basti ricordare, a titolo puramente esemplificativo - sottolinea - il lancio nel 1993 del primo barattolo trasparente per consentire al consumatore di vedere le variegature dei gelati affogati o, più recentemente, l’introduzione per primi nel canale Gdo del biologico in vaschetta totalmente compostabile. GelatoMadre, il primo gelato italiano fatto con solo ingredienti naturali, rappresenta la nostra ultima sfida, mentre per
Barattolino da 500 gr gusto Vinsanto - G7
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il futuro stiamo valutando nuovi concept di prodotto in grado di assimilare sempre più il nostro gelato a un prodotto di gelateria. Stiamo anche valutando l’introduzione di nuovi imballi allineati alle esigenze ambientali.Il nostro obiettivo è di individuare le nuove tendenze di consumo e coniugarle in modo coerente con la nostra mission che è quella di offrire al consumatore un gelato in vaschetta di alta qualità. Ad oggi stiamo assistendo ad una crescita di tutti i prodotti a etichetta corta - che comunque resta sempre comunque una nicchia in quanto fascia superpremium - e di alcuni
prodotti orientati al benessere anche se non classificati come "salutistici">>. Per comunicare le novità G7 utilizzai tradizionali mezzi off line - come la recente campagna tv GelatoMadre denominata "L'essenza del gusto" e incentrata sul racconto, in stile epico, della realizzazione del gelato a etichetta corta supportati da una presenza costante sui social.
importante. Se si pensa a com’era il gelato circa 20 anni fa e a come è adesso ci si rende conto dei passi in avanti fatti. L’innovazione è per tutti i canali, indistintamente. La no-
stra azienda investe tantissimo in ricerca e sviluppo: negli ultimi tre anni Gelati Aloha sta investendo oltre 1 milione di
GELATI ALOHA <<Come tutti i comparti - afferma Generoso Losanno, titolare di Gelati Aloha - anche il gelato gioca una partita molto
Sorbetti al Limone - Gelati Aloha
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euro in ricerca e ha lanciato prodotti che vedono l’arricchimento di elementi che impreziosiscono sempre di più il gelato, quali combinazione con elementi di pasticceria e, nell’ambito del packaging, confezioni “plastic free”. Bio, vegano, riduzione degli zuccheri, etichetta pulita e impatto ambientale sono i trend che seguiamo maggiormente per il nostro sviluppo. Il consumatore è cresciuto ed è molto attento>>. Per Gelati Aloha la richiesta di prodotti a marchio si amplia sempre più. <<Forse - sostiene - perché è l’unico modo per evitare la concorrenza>>. L’azienda sfrutta la comunicazione diretta o evidenza sul pack le proprie innovazioni per farle conoscere. <<Spesso la scelta della comunicazione - conclude Gennaro Losanno - dipende dalla dimensione aziendale e dalla disponibilità di risorse a disposizione. La più efficace resta senza dubbio quella attraverso i media>>.
GELATERIA CALLIPO <<L’innovazione gioca un ruolo importante - sostiene Angela Neglia, direttore commerciale di Gelateria Callipo - ma, in base alla nostra visione imprenditoriale, deve svilupparsi nel rispetto della tradizione e della qualità artigianale, che è possibi-
le ottenere scegliendo materie prime caratterizzanti selezionate e acquistate nelle loro terre d’origine. Per sperimentare non bisogna necessariamente azzardare con abbinamenti inconsueti: il gelato italiano, tradizionale, naturale e realizzato con materie prime selezionate ha ancora moltissimo da dire. Il nostro team di R&S è sempre alla ricerca di gusti e ricette particolari che vanno incontro alle nuove tendenze
sionanti, stabilizzanti, coloranti, aromi artificiali, glucosio e destrosio. Le altre novità principali riguardano l'inserimento di gusti particolari con ricette uniche, con un forte legame territoriale (anche nei formati monoporzione) e molto ricche come L'Ape Regina (crema fiordilatte variegata al miele di Amaroni e caramello con granella di biscotti). La nostra idea è quella di ampliare la gamma di pro-
Tartufo di pizzo - Gelateria Callipo
ed alle richieste del mercato. Di recente abbiamo lanciato la linea PurEssenza, preparata con pochi ingredienti naturali (latte fresco italiano di alta qualità, panna fresca, tuorlo d’uovo di galline allevate all’aperto e alte percentuali di materie prime caratterizzanti). Contiene solo ingredienti italiani per un gelato buono come fatto in casa – senza glutine, grassi idrogenati, emul-
dotti attraverso l’introduzione dei Sorbetti. Continueremo inoltre a consolidare la nostra presenza su questo segmento con i nostri Tartufi che, come vuole la tradizione di Pizzo, presentano il valore aggiunto di avere un cuore fluido all'interno che si mantiene in questo stato anche a basse temperature>>. L’azienda è presente nel canale GDO e per l’estero nel
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canale Food service con richieste di gusti particolari e Free From. <<Realizziamo anche prodotti con marchio del distributore - precisa la Neglia - e queste vendite si sono attestate intorno al 21% nel 2018. L’innovazione, in questo caso, ha un ruolo fondamentale e grazie alla nostra estrema flessibilità riusciamo anche a sviluppare per loro prodotti nuovi ad hoc. Al di là delle private label, il trend più importante è sicuramente rappresentato dall’offerta di prodotti salutistici e free from, con pochissimi ingredienti naturali senza glutine, grassi idrogenati, emulsionanti, stabilizzanti, e quindi referenze con ricettazione corta. Oltre a cercare di rendere i prodotti più sani, siamo fortemente orientati verso l’utilizzo di un packaging ecosostenibile in relazione ad un fenomeno così importante come l’inquinamento da plastica. I nostri principali canali di comunicazione sono le riviste del settore e le campagne web sui social. Per il canale Horeca utilizziamo inoltre materiale pubblicitario sia istituzionale che creato ad hoc, mentre per il Retail ci attiviamo con investimenti che ricadono direttamente sul prodotto (attività di in store promotion, attivazioni piani promozionali, gadget...)>>. continua a pag. 28
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GELATI DA TOMMASINO <<La nostra azienda - racconta Giuseppe Rinaldi, titolare di Gelati da Tommasino - è costituita da due entità. Lo storico chiosco di gelati creato da mio padre e tuttora esistente che vende gelato sfuso da passeggio e un’attività di produzione di gelato confezionato nata alla fine degli anni Novanta, che si occupa di prodotti per la ristorazione, venduti in Puglia, in altre regioni italiane e all’estero. Produciamo principalmente monoporzioni e gelato in vaschetta. E’ importante questa doppia anima, perché per lanciare nuovi prodotti nell’ambito del gelato confezionato, cerchiamo di cogliere le tendenze che si manifestano nel punto vendita>>. L’azienda propone prodotti confezionati già pronti per il servizio, che possono essere serviti tal quali o personalizzati. <<Recentemente - spiega abbiamo lanciato la linea Fitness, un gelato ad alto contenuto proteico che non viene prodotto semplicemente tramite aggiunta di proteine del latte, ma è stato realizzato pensando alle esigenze di chi effettua pratica sportiva intensa utilizzando proteine animali ricavate dall’albume d’uovo. Nei gusti arachidi,
pistacchio e cacao, è un prodotto che vendiamo nel canale palestre in brick da 380 grammi, ma ora stiamo studiando formati minori. E’ un gelato ipocalorico, con pochi grassi, solo quelli portati dalla frutta secca. E’ dolcificato con fruttosio e non ha stabilizzanti, se non di origine naturale (carruba) né coloranti o aromi. Fitness non è solo per sportivi, ma anche per vegetariani, celiaci e intolleranti al lattosio. Questo pro-
<<Uno - racconta Rinaldi - fa parte della famiglia dei Semifreddi (il Cremoso al limone) e l’altro delle Delizie (Croccantino al pistacchio). Per lanciare nuovi prodotti ci basiamo sulle tendenze che cogliamo nel nostro chiosco. Valutiamo i gusti che piacciono di più e li produciamo anche per la ristorazione, su più larga scala. A volte ci rifacciamo ai dolci tradizionali, trasportati in versione gelato. In genere i nostri clienti
Gelato Proteico - Gelati da Tommasino
dotto è nato dall’indicazione di un professionista con un problema di intolleranza al lattosio. Dall’esigenza di un singolo abbiamo sviluppato una linea di prodotto che risponde a esigenze di un pubblico più ampio, sia sportivo che con intolleranze. Ma è anche un prodotto buono, perché il gelato, anche se destinato a un target specifico, deve essere gustoso>>. Quest’anno l’azienda ha lanciato due prodotti nuovi.
sono incuriositi dalle novità e si fidano delle nostre proposte. Poi le scelte del consumatore determinano le rotazioni e alcune novità nel tempo diventano classici>>. Oltre che sui gusti, l’azienda lavora anche sul packaging. <<Deve essere funzionale per ottimizzare gli spazi nelle celle frigo - conclude - che sono sempre ridotti. Proponiamo packaging in blister, che possono trovare posto nelle vetrine refrigerate>>.
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GELATI PEPINO 1884 <<Credo che il segmento nel quale l’innovazione risulta essere un plus di rilievo - afferma Alberto Mangiantini, amministratore delegato di Gelati Pepino 1884 - sia principalmente la grande distribuzione organizzata. In questo ambito infatti, incontriamo un consumatore sempre più attento e informato che acquista in modo consapevole, scegliendo il prodotto anche sulla base di una vera e propria ricerca di qualità. Il tema dell’innovazione è per Gelati Pepino1884 fondamentale. Lavoriamo quotidianamente per realizzare prodotti nuovi, perché secondo noi, la vera innovazione non è rappresentata da un nuovo gusto di gelato, quanto da un nuovo prodotto che ancora non esiste sul mercato, questo è il nostro obiettivo. Un obiettivo che perseguiamo attraverso l’utilizzo di materie prime di qualità, per creare un gelato di alta gamma. Per questa ragione i nostri prodotti sono realizzati con ingredienti selezionati e di primo livello, come ad esempio il caffè, la birra o il panettone che vanno a comporre nuove e interessanti referenze come il Pinguino al Caffè Vergnano o quello alla Birra Open White di Baladin. Per la nostra azienda, la principale voce di investimento è rappresentata dal settore R&S, che è la strada principale per poter prosecontinua a pag. 30
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guire lungo il cammino dell’innovazione di prodotto che crediamo debba diventare sempre più l’elemento che ci contraddistingue>>. Molti sono i frutti di questi investimenti: <<Nel mese di giugno - racconta - è nata “Persea”, linea di gelati a base di avocado. Il primo prodotto lanciato è stato il Sorbetto a base di Avocado al gusto Lime che, pur essendo senza latte, per la sua consistenza, regala la stessa cremosità. Recente è inoltre l’accordo con Inalpi, nota azienda lattiero casearia di Moretta (CN) e unica produttrice italiana di latte in polvere, per realizzare inizialmente il gusto Fior di latte e il Pinguino al Fior di latte, per poi proseguire, con l’inserimento del latte Inalpi nell’intera produzione di Gelati Pepino1884. Utilizzeremo altri prodotti della filiera corta e certificata Inalpi quali il burro e la panna di centrifuga da latte piemontese 100%. Al retail, poi, abbiamo riservato una nuova proposta di packaging: il Multipack da 4 pezzi, declinato per le referenze coni, coppette e biscotti. Il progetto che Gelati Pepino1884 ha per l’immediato futuro è rappresentato dal lancio di una linea BIO, di alta qualità. E proprio in questo contesto, acquisisce maggiore valore l’accordo siglato con Inalpi, che sarà fornitore unico del latte 100% piemontese e bio proveniente da stalle biologi-
Pinguino Inalpi e Sorbetto al Lime - Gelati Pepino
che che aderiscono al protocollo di filiera Inalpi. La creazione di una nuova linea BIO è per noi un obiettivo importante che si collocherà in una fascia di alta gamma e avrà come principale fruitore un consumatore attento che ricerca qualità e genuinità nei prodotti che acquista>>. La linea di comunicazione seguita da Gelati Pepino1884 è principalmente indirizzata all’informazione diretta rivolta ai responsabili acquisti dei punti vendita. <<Stiamo inoltre sviluppando - conclude Mangiantini - un progetto di comunicazione che incrementi i nostri canali social e il nostro sito web, per avere un
dialogo più diretto con il nostro consumatore finale e per poter indirizzare anche meglio i nostri prodotti, che dovranno sempre di più corrispondere alle reali richieste del mercato>>.
GELATI ROYAL <<Come in tutti i settori industriali l’innovazione è fondamentale per crescere e conquistare nuovi mercati - afferma Oronzo Cino, responsabile vendite di Gelati Royal -. Nel nostro settore il segmento che continua a crescere è quello della GDO, quindi è questo il canale in cui investi-
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re di più in innovazione e ricerca.La nostra azienda investe circa il 8% del fatturato in ricerca e innovazione e spazia un po’ in tutti i campi, dalle nuove tecnologie ai nuovi formati>>. Nel 2019 l’azienda ha presentato prodotti a base stevia, nuovi formati di vaschette e confezioni maxi. <<Da ormai più di 5 anni - continua - stiamo sviluppando prodotti che seguono la tendenza del “mangiar sano”: abbiamo sviluppato una linea di prodotti a base soia per vegani e intolleranti al latte, una linea di prodotti bio, prodotti a basso contenuto calorico con la stevia al posto dello zucchero. La decisione di sviluppare una linea “salutistica” viene dall’esigenza di proporre al consumatore un prodotto che oltre che buono da gustare durante un momento di pausa o di svago possa anche contribuire a uno stile di vita più sano. Stiamo anche proponendo degli astucci un po’ più piccoli per ottimizzare gli spazi frigo e i trasporti>>. La gd rappresenta un driver di innovazione. <<Dal 2010 spiega Cino - la nostra azienda è sempre più orientata a produrre per la MDD (marca del distributore), ogni anno dobbiamo proporre delle innovazioni che spesso partono su richieste del cliente. Se un articolo delle aziende leader ha avuto successo, il cliente lo vuole con il proprio marchio. continua a pag. 32
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Ministecco mandorlato - Gelati Royal continua da pag. 30
Le novità stagionali spesso vengono “costruite” con i clienti. Comunichiamo loro le novità nel modo più tradizionale: anticipandole a mezzo mail e successivamente visitandoli e mostrando loro il nuovo prodotto. Al consumatore finale arriviamo attraverso i social network>>.
Gli investimenti sono continui e costanti sia sulle linee produttive che di confezionamento, il nostro ufficio di ricerca e sviluppo è impegnato a seguire sia l’evoluzione delle materie prime sia la necessità di lanciare prodotti in linea con le esigenze di un mercato globale>>. Martinucci con la linea Cuore di Mamma, è un’azienda mol-
to giovane, ma in 5 anni ha coperto tutto il segmento vaschette e multipack, con l’inserimento di dessert per tutte le stagioni. <<Abbiamo in cantiere – anticipa - una linea nuova che presto avremo il piacere di presentare a tutti i nostri partner. Per quanto riguarda l’assortimento dei prodotti, stiamo sviluppando una serie di monoporzioni per completare la richiesta dei dessert di gelato. Siamo molto attenti al nostro ambiente, così per il 2020 proponiamo una nuova linea premium con un pack in carta, riducendo la plastica>>. La proposta di Martinucci si rivolge anche alle private label. <<L’innovazione è fondamentale per noi e per il distributore – sottolinea Martinucci - portando sempre migliorie sui prodotti e sui packaging… Per gli spazi che i distributori devono gestire non è sempre
MARTINUCCI <<L’innovazione come in tutti i settori è determinante per poterci garantire crescita e presenza sul mercato – afferma Rocco Martinucci, della direzione commerciale di Martinucci - anche il gelato continua ad evolversi velocemente quindi si deve stare sempre attenti alle richieste dei mercati; sicuramente nel food service la diversità di richieste di gelati, classici e gourmet, porta a sviluppare nuovi progetti e tecnologie.
Rocco Martinucci, direttore commerciale di Martinucci
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facile presentare nuovi prodotti, quindi si limitano a volte a replicare quanto i brand principali lanciano sul mercato, tranne se si tratta di progetti veramente innovativi, come quello a cui accennavo prima>>. Per la comunicazione dei nuovi progetti, Martinucci si affida a social network, riviste e giornali specializzati, campagne mirate insieme ai nostri partner. <<Quelli che oggi sono più veloci e impattanti – conclude Martinucci - sono senza dubbio quelli che utilizzano il web>>.
PASTICCERIA QUADRIFOGLIO GELOSTAR <<Il gelato è tra i prodotti in cui tradizione e innovazione dialogano più a stretto contatto - afferma Giulia Sabattini, dell’Ufficio Marketing di Pasticceria Quadrifoglio, che opera in questo comparto con il marchio Gelostar – e se da un lato il consumatore premia la lavorazione artigianale, l’impiego di materie prime eccellenti e la genuinità, dall’altro cerca gusti e abbinamenti nuovi con un occhio attento all’apporto calorico e alle soluzioni “digeribili”. La sfida è quella di mantenersi in equilibrio tra queste due tendenze. L’innovazione è necessaria per essere al pascontinua a pag. 34
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Gran parte del business dell’azienda è la private label. <<Da un lato – spiega Giulia - abbiamo una gamma di prodotti che proponiamo sia a marchio sia come PL adattandoli alle richieste specifiche del cliente, dall’altro creiamo nuovi dessert insieme al cliente stesso ascoltandolo e intuendo i suoi desideri. La nostra soddisfazione più grande è riuscire a offrire prodotti finiti rappresentativi del sogno del cliente>>.
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so col mercato, ogni segmento/canale ha i suoi bisogni specifici. I grandi produttori per il retail devono necessariamente puntare sull’innovazione tecnologica per mantenere una produttività elevata, sulla ricerca di materie prime in linea con le nuove sensibilità del mercato e su nuovi formati che rispondano ai bisogni dei consumatori. Le botteghe ed il segmento gourmet puntano su ingredienti eccellenti, gusti nuovi e ritrovata artigianalità. Infine la ricerca di abbinamenti, per far uscire il gelato dai momenti di consumo “classici”, guida la ristorazione>>. L’azienda investe per intercettare ed anticipare i trend e proporre nuovi gusti, formati e pack. <<Il gelato prosegue - è un prodotto edonistico, che richiama implicitamente un momento di convivialità, allegria e gioco; per questo è fondamentale riuscire sempre a stupire il cliente, soddisfacendone l’occhio e il gusto. Il nostro reparto di ricerca e sviluppo lavora costantemente per creare prodotti nuovi per sapori e consistenze, formati e pack e, con nostra grande soddisfazione, molti di questi progetti vedono la luce sul mercato. Nel 2019 ci siamo impegnati nel restyling di Sorbissimo, il Sorbetto pronto da bere con cui negli anni ’90 abbiamo
SAMMONTANA
Sorbissimo Limone e Sorbissimo Frutti di Bosco - Particceria Quadrifoglio
creato un nuovo segmento di mercato. Abbiamo lanciato i panettoncini (170gr) farciti di gelato, una vera delizia. Abbiamo in programma di proporre in versione gelato le tortine fresche da 400 grammi. Ci siamo poi impegnati in alcuni grandi progetti per il Retail (Usa) e Horeca (Italia) che vedranno la luce nei prossimi mesi. A guidarci è il desiderio di ricerca e il coraggio di abbracciare la novità con un occhio attento alla scelta di materie prime di qualità, all’impatto sul territorio e al benessere delle persone. In quest’otti-
ca abbiamo deciso di acquistare uova a terra e cacao e caffè certificati UTZ (certificazione di produzione sostenibile). Abbiamo anche fatto ricerca sui prodotti free from: volevamo proporre un prodotto che nascesse come tale– e non la rivisitazione veg di un prodotto classico. Questi dessert sono disponibili su richiesta ma non crediamo che andranno ad impattare il nostro mercato business in modo significativo. Comunichiamo le nostre novità durante le fiere di settore, grazie al supporto dei nostri commerciali e su alcune riviste dedicate>>.
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Per la stagione 2019 Sammontana ha lanciato tante novità. <<A cominciare dalla linea Cinque Stelle - spiega il marketing Sammontana - con il cono al caramello salato. Anche la linea Amando, a base di latte di mandorla, senza latte e senza glutine, lancia una novità: Biscotto Amando. Il nuovo prodotto con gelato alla vaniglia - fatto con latte di mandorla e variegato ai frutti di bosco - è racchiuso tra due biscotti senza glutine ai cereali, con inclusioni di mirtilli rossi. Un’altra novità importante fa parte della gamma Non Mordere che torna con una nuova ricetta per gli amanti del caffè. Non Mordere è il prodotto che ha stravolto le regole del gelato in formato stecco, grazie alla ricetta unicontinua a pag. 36
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ca nel suo genere, cremosa fuori e cremosa dentro. Da segnalare anche il nuovo Barattolino alla Stracciatella (in una versione più ricca di cioccolato) e Tre Strati: un barattolino suddiviso in tre strati, due di cremoso gelato e uno di top morbido, che cambia nel gusto ma anche nella struttura. Non dimentichiamoci di UAU, barattolino da 250 gr ricco di proteine, a basso contenuto di grassi, fonte di fibre e di calcio e soprattutto buono come sempre nei gusti cioccolato o vaniglia. Anche la parte dedicata ai più piccoli amplia la sua offerta, grazie allo stecco L.O.L. Surprise. Le bambole più famose del mondo diventano una merenda con gelato al gusto vaniglia e alla fragola>>. Come dimostrano i nuovi lanci, Sammontana sta ampliando il proprio segmento benessere. <<Inoltre - proseguono - da anni ci impegniamo per produrre un gelato che non fa male all’ambiente. L’Accordo Volontario firmato con il Ministero dell’Ambiente nel 2016 aveva come obiettivi concordati la valutazione e la compensazione della Carbon Footprint di uno dei nostri prodotti più emblematici, il Barattolino (circa 12 milioni di unità all’anno prodotte), poi estese ad altri prodotti. Avvalendosi dei consulenti esperti della materia del Con-
Biscotto Amando Frutti Rossi - Sammontana
sorzio Cura dell’Università di Padova, con l’Accordo firmato a fine 2018, ogni azione riguardante il processo tecnologico e il processo biologico mira a scovare soluzioni idonee per ridurre non solo le emissioni di gas, ma anche l’utilizzo di acqua e il consumo di suolo. Sul fronte packaging, stiamo sperimentando varie soluzioni, in ambito green e compostabilità. Cerchiamo di minimizzare l’impatto ambientale soprattutto sul canale Out of Home, dove lo smaltimento corretto dell’imballo è più complesso che a casa>>. Sammontana si occupa anche di PL, in modo molto selezionato e con clienti di grande spessore. <<Anche nel settore della marca commerciale – affermano - l’innovazione ha il suo rilievo, perché il mercato del gelato si nutre di novità ogni stagione che passa. Abbiamo un team di lavoro che segue questo specifico settore di business>>.
Il mix di leve utilizzate è completo: dalla tradizionale comunicazione TV, all’uso della radio, fino a una sistematica copertura dei mezzi digital. L’efficacia è difficilmente misurabile però. <<La stagione è corta – concludono - con vendite concentrate in 12-16 settimane, la leva promozionale per i gelati è molto importante e si incrocia con le azioni di comunicazione, di conseguenza le valutazioni di efficacia vengono fatte ex post e con strumenti molto sofisticati>>.
TONITTO 1939 <<L’innovazione – afferma Alberto Piscioneri, sales and marketing director di Tonitto 1939 - ha un ruolo di primaria importanza in tutto il settore FMCG, ancora di più nelle categorie stagionali e di impulso come quella dei gelati. Secondo lo scenario Largo consumo 2019 elaborato da AC Nielsen, in Italia, sono
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circa più del 45% i consumatori che cercano attivamente nuovi prodotti e nuove marche, una percentuale decisamente superiore rispetto ad altri Paesi europei (41% Spagna, 38% Inghilterra, 31% Francia e 28% Germania)>>. Relativamente al mondo dei gelati diversi indicatori (fonte dati IRI Infoscan) confermano l’importanza dell’innovazione nella categoria: il contribuito delle innovazioni raggiunge percentuali importanti nel primo anno di inserimento circa (6,3% del totale giro d’affari della categoria); il 16% del fatturato della categoria gelati è sviluppato da prodotti inseriti negli ultimi 4 anni; già dopo il secondo anno si esaurisce la crescita di molti prodotti nuovi ed è quindi necessario mantenere un costante presidio sulle novità; negli ultimi anni si sono registrate crescite importanti degli assortimenti, ossia 94 referenze nel segmento multipack nel 2018 vs 85 nel 2015 (+10,5%), e ancora maggiore nel segmento vaschette, con 77 referenze nel 2018 vs 65 nel 2015 (+18,4%). A fronte di questi dati, Tonitto 1939 destina annualmente importanti risorse nel processo di innovazione che è uno dei motori principali della crescita dell’azienda. <<In particolare – sottolinea - negli ultimi anni sono state rinnovate 4 linee produttive, è continua a pag. 38
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(packaging, promo, targeted social media, eventi in store), mentre lato B2B privilegiamo gli investimenti che ci avvicinano ai nostri interlocutori e creano presupposti per contatti personali, fiere in particolare>>.
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stata lanciata una nuova tipologia brevettata di packaging con tappo a vite richiudibile per “Il Sorbetto – Tonitto 1939”. Sono stati messi sul mercato di versi nuovi prodotti e gusti, tra cui le nuove varianti di gusto de “Il Sorbetto Tonitto 1939” (Mango & Passion Fruit, Lampone, Mirtillo & More e Caffe’); “Il Gelato – Tonitto 1939” doppio strato: yogurt e topping di confettura oppure mascarpone e topping di confettura; “Lo Stecco Sorbetto”, estensione in stecco de “Il Sorbetto Tonitto 1939”; l’uso di materie prime fresche o di nuovi ingredienti (the matcha, basi vegetali di cocco, mandorla, avena…). Stiamo lavorando sul potenziamento della nostra offerta verso una sempre maggiore sostenibilità (es. produzione energia solare da pannelli fotovoltaici) ambientale e verso un rafforzamento della nostra “clean label policy”, ossia no ogm, no grassi idrogenati, no additivi chimici, no coloranti, no insaporitori artificiali. Per le prossime stagioni prevediamo di rafforzare ulteriormente la spinta verso l’innovazione continuando a guidare il segmento “fruit–based” con nuove proposte, a rafforzare il segmento “plant-base/dairy free” e portando innovazione nel segmento dei gelati super premium con nuove offerte di prodotto.
UNILEVER Tonitto
Tra i nuovi trend del mercato, che pensiamo siano più durevoli e in linea con la categoria di prodotti e la nostra missione aziendale, stiamo seguendo con interesse i filoni relativi alla “naturalità/ semplicità” (pochi ingredienti, prodotti di filiera, bio), “sostenibilità/fair traiding”, “premium & exploration” (nuovi gusti/materie prime) al mondo “conscious indulgence” (free from/rich in/no – with)>>. Oltre a lavorare sull’offerta a marchio Tonitto 1939, l’azienda è impegnata sul fronte dei Retail Brands. <<Da questo punto di vista – prosegue - il processo di innovazione è arricchito e potenziato dai continui scambi e dall’ibridazione di progetti che arrivano da diversi partner. Avendo clienti in diverse parti del mondo (siamo attivi in più di 20 Paesi) e sviluppando progetti ad hoc per loro nel mondo PL e nell’Horeca riceviamo continui stimoli e siamo continuamente a
confronto con nuovi trend emergenti. Il processo di innovazione ci vede quindi allo stesso tempo come consulenti dei nostri clienti per le loro Retail Brands ma a volte anche con il ruolo di co-maker che intercetta nuovi stimoli e riesce ad armonizzarli in nuove ricette/prodotti creati per specifici casi/Paesi e che poi possono a loro volta generare ulteriori spunti in una spirale continua senza soluzione di continuità>>. L’azienda usa strumenti di comunicazione sia B2B (fiere, cataloghi, presentazione, campagne stampa, Pr, linkedin..) che B2C (sito, social media: fb/instagram, adv, promozioni, volantini e displays in store) stanno attenti a presidiare con equilibrio touch points fisici e digitali. <<Oggi lato B2C - conclude Piscioneri - le iniziative su cui stiamo investendo maggiormente sono quelle più vicine al consumatore nel suo momento di scelta e acquisto
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E’ focalizzata sull’ambiente la novità lanciata quest’anno per il marchio Carte d’Or. Unilever da anni si muove per creare un nuovo modello di consumo, che ripensi soprattutto al momento in cui inizia la vita di un prodotto e del suo imballaggio. Per questo la multinazionale ha adottato un approccio più circolare, in cui non solo vengono utilizzati meno imballaggi, ma le confezioni vengono ripensate per poter essere riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Il nuovo pack Carte d’Or è compostabile e riciclabile poiché fatto di carta certificata PEFC, accoppiata con uno strato di PLA (acido polilattico, ossia bioplastica ottenuta da scarti di mais) che consente di essere impermeabile ed è quindi adatta al gelato. La vaschetta può avere quindi un “doppio fine vita”: può essere sia riciclata nella carta, sia smaltita nei rifiuti organici, a seconda delle norme applicate dal Comune di residenza. continua a pag. 40
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Il cambio di pack coinvolgerà circa 11 milioni di vaschette in un anno; ogni vaschetta passerà da un peso di 47.5 grammi a uno di 36.5 grammi, con un risparmio del 23% sul peso finale del prodotto. Il risultato è una riduzione di circa 520 tonnellate di plastica in un solo anno. Scegliendo la nuova vaschetta Carte d’Or, si contribuirà quindi a togliere dal mercato 43 tonnellate di plastica ogni mese, 10 tonnellate ogni settimana. <<La nostra missione - spiega Fulvio Guarneri, presidente e CEO di Unilever Italia –è rendere la sostenibilità una consuetudine e uno degli obiettivi del nostro modello di business ‘Unilever Sustainable Living Plan’ è di dimezzare l’impatto ambientale dei nostri prodotti entro il 2030. L’Italia è in prima fila in questa battaglia e l’innovazione Carte d’Or, progetto pilota in Europa, ne è la dimostrazione. Siamo orgogliosi di introdurre questa importante rivoluzione e ci auguriamo che anche gli altri player del mercato possano seguirci per dare una mano importante al nostro ambiente e ai nostri mari, lavorando tutti insieme>>. La prima linea ad essere coinvolta da questa innovazione è la Linea Classici Carte d’Or, che comprende 12 varianti di cui 2 nuove appena lanciate sul mercato (pi-
Unilever
stacchio e vaniglia & cookie). A seguire sarà cambiata anche la vaschetta della Linea Affogati per arrivare, entro il
2021, a un cambio completa di tutte le gamme di prodotto del brand Carte d’Or. <<Siamo orgogliosi di questa
innovazione che vede l’Italia capofila - afferma Giorgio Nicolai, direttore marketing IceCream di Unilever Italia – e che fa da apripista per Germania, Francia e Inghilterra, che adotteranno il nuovo pack nel 2020. Abbiamo lavorato tanto, con un importante investimento economico, per raggiungere questo risultato. Abbiamo modificato la forma della vaschetta, il packaging secondario fino alla linea produttiva per la parte finale della produzione per ottenere un prodotto più sostenibile, senza però variare il gusto originale del gelato Carte d’Or>>.
Consorzio Sun Per l’estate 2019 il Consorzio SUN (Supermercati Uniti Nazionali) ha proposto un’ampia gamma di gelati Consilia, dai più classici ai più ricercati. Le Vaschette gelato della linea Consilia Saper Scegliere sono disponibili in vari gusti che si possono mixare tra di loro. La linea dei Variegati
comprende i gusti Cassata Siciliana con canditi e pan di Spagna, Panna Cotta al caramello con granella di croccante alle mandorle, Zabaione al cioccolato al rum con uvetta sultanina, Crema e caffè al torroncino con grani al cioccolato e al caffè o Pistacchio e gianduja con granella di nocciola e pistac-
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chio. I palati più raffinati apprezzeranno i gusti ricercati della linea Consilia Scelte Premium: Cioccolato fondente con pasta di cacao dell’Ecuador, Pistacchio di Sicilia, Nocciola IGP del Piemonte, Tiramisù con latte fresco di alta qualità. Per le serate in compagnia sono perfetti anche i gelati in confezione multipack come ghiaccioli, coppette, biscotti, stecchi e coni: ce n’è per tutti i gusti, anche nelle versioni mini. Consilia pensa anche a chi segue diete particolari con le vaschette di gelato senza lattosio, i Coni e gli Stecchi alla soia della linea Scelte su misura Per te.
Inchiesta
Il parere della distribuzione: Distribuzione Italiana, Eismann e Ristopiù E la distribuzione cosa pensa della pro-
associate, ossia Gusto&Passione, Verde-
questo mercato tutti i consumatori ten-
pensione a innovare nel comparto gela-
mio e Equilibrio&Piacere, che stanno re-
denzialmente sono aperti alle nuove
to? Lo abbiamo chiesto a tre referenti di
gistrando crescite a doppia cifra. In par-
proposte e all’innovazione, anche se va
altrettanti operatori distributivi, in rap-
ticolare, il segmento sul quale ci siamo
detto che gli item alto vendenti sono sempre i gusti classici>>.
presentanza del retail, del food service e
concentrati maggiormente è quello delle
del door-to-door.
vaschette da 400g, dove abbiamo scelto
Hanno parlato con noi: Roberto Rombo-
di utilizzare solo latte e panna 100% i-
li, responsabile MDD di Distribuzione I-
taliani>>.
EISMANN
taliana; Juri Persiani direttore marketing
Tutti i segmenti, comunque, sono forte-
Eismann investe molto nell’innovazione
e vendite di Eismann; Giuseppe Arditi,
mente condizionati dall’innovazione.
in ambito gelato, rinnovando ogni anno
presidente di Ristopiù Lombardia. Ecco i
<<Se dividiamo grossolanamente in due
almeno il 10-15% dell’assortimento.
loro punti di vista.
macro segmenti il mercato di riferimen-
<<E’ una leva importante per il nostro
to - commenta - possiamo evidenziare
fatturato - afferma Juri Persiani direttore
che nel segmento degli “stecchi” Coni,
marketing e vendite di Eismann – anche
Ricoperti, Mandorlati, Biscotti e simili,
se i clienti hanno un atteggiamento
di peso del singolo pezzo, che sulla ri-
<<La categoria dei gelati - spiega Rober-
le grandi novità vengono sviluppate e
complesso nei loro confronti: sono di-
cettazione (meno zuccheri e meno gras-
to Romboli, responsabile MDD di Distri-
lanciate dall’Industria di Marca, mentre
sposti a sperimentarle, ma non sempre
si), per consentire una riduzione com-
buzione Italiana - è stata quella che nel
per quanto riguarda le vaschette, che
c’è la tendenza a consolidare l’acquisto.
plessiva del contenuto calorico di circa
corso del 2019 ha registrato il maggior
siano mono o maxi porzioni, la MDD
I ranking dei prodotti più venduti resta-
il 15-20%. Anche questo è molto ap-
numero di nuovi lanci, congiuntamente
sta lavorando molto sulla qualità e la ri-
no invariati, dominati dai gusti “nazio-
prezzato dai nostri clienti. Per le va-
al rilancio che ha visto protagonista tut-
cercatezza delle materie utilizzate. Ten-
nalpopolari” per ciascuna categoria.
schette (che tuttora rappresentano il 13-
ta l’MDD di Distribuzione Italiana, at-
denzialmente le grandi innovazioni ri-
Trovare una novità che sfondi davvero
14% sul totale gelato) abbiamo invece
traverso il restyling che ha portato a evi-
guardano i gusti proposti e l'origine del-
ed entri nella topten dei prodotti più
lavorato sulle materie prime, lanciando
denziare e a promuovere le insegne del
le materie prime. Ad esempio, nella no-
venduti non è così frequente>>.
la Linea Extra dove su alcuni prodotti
DISTRIBUZIONE ITALIANA
Juri Persiani, direttore marketing e vendite di Eismann
gruppo Sigma, Sisa e Coal su tutto l’as-
stra nuova linea premium Gusto&Pas-
Nel 2019 l’azienda si è mossa su diversi
(nocciola, pistacchio, mandorla, vani-
sortimento mainstream, e alla creazione
sione, che sta ottenendo grandi risultati
fronti. <<Per le monodosi (coni, stec-
glia) utilizziamo ingredienti certificati e
e sviluppo delle nuove linee specialisti-
in termini di vendite e riscontri molto
chi…) – racconta - abbiamo introdotto
a denominazione di origine. In ogni caso
che trasversali trattate da tutte le nostre
positivi da parte dei consumatori, oltre a
gusti particolari, come il Cono Tropical,
l’innovazione è processo condiviso coi
scegliere di utilizzare solo latte e panna
con vaniglia e frutto della passione; mix
fornitori e nasce dal confronto tra le no-
100% italiani, abbiamo lavorato ponen-
di consistenze (usando meringhe, pezzi
stre ricerche ed esigenze e la loro capa-
do la massima attenzione nella selezione
di biscotti o cialda); proposte “adulte”:
cità di fare proposte sulla base delle loro
degli ingredienti caratterizzanti come i
stecco cioccolato, arancio e rhum, stec-
esperienze>>.
Roberto Romboli, responsabile MDD di Distribuzione Italiana
Pistacchi e i Limoni di Sicilia, le Noccio-
chi sorbetto con molta frutta… Per ora i
Eismann sta lavorando su un altro fron-
le IGP del Piemonte e il Cacao origine E-
riscontri sono positivi. Abbiamo poi la-
te, quello della destagionalizzazione dei
quador>>.
vorato sul contenuto di servizio. I for-
consumi, con proposte specifiche per le
L’innovazione è frutto del confronto con
mati mix (confezioni con coni, stecchi e
ricorrenze. <<Stiamo lanciando referen-
i fornitori. <<Alcuni - conclude Romboli
biscotti) in assortimenti diversi sono ri-
ze dedicate – conclude Persiani – dalle
- con i quali collaboriamo e condividia-
sultati molto performanti.
forme che ricordano la ricorrenza (per-
mo obbiettivi e progetti, hanno labora-
Negli assortimenti abbiamo inserito an-
sonaggi del Natale) e dai gusti e dalle at-
tori preposti per la ricerca e sviluppo,
che i nuovi lanci, per facilitare l’assag-
mosfere tipiche del periodo (Trancio ca-
ma congiuntamente teniamo monitorato
gio. Ci siamo anche impegnati a conte-
setta d’Inverno, Nidi con uova pasquali,
il mercato per cogliere le tendenze e an-
nere l’apporto calorico per atto di con-
ticiparle per quanto ci è possibile. In
sumo, intervenendo sia sulla riduzione
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Inchiesta continua da pag. 41
anno è necessario proporre qualcosa di nuovo per non perdere terreno nei con-
zione. Spesso all’interno dei locali pos-
ecc.). La risposta è molto positiva: questi
fronti della concorrenza, consapevole
sono disporre solo di una vetrina verti-
prodotti permettono di ottenere buoni
che, su dieci novità introdotte, una sola
cale o di un banco freezer che non per-
picchi di vendita in questi periodi
marcherà il segno e raggiungerà il suc-
mette loro di poter offrire una grande
dell’anno, anche se non paragonabili a
cesso.
varietà di gelati che, comunque devono
quelli dell’estate, grazie anche al fatto
Questa consapevolezza ritengo che por-
essere ripartiti, in considerazione anche
che la concorrenza sulla categoria è de-
ti a muoversi su due fronti: evolvere e
della clientela, tra l’offerta dedicata ai
cisamente molto minore >>.
innovare il prodotto di punta (modifica-
bambini e quella per gli adulti. Questo
re gli ingredienti, proporre lo stesso pro-
porta a scegliere invece che di ampliare
dotto sotto varianti diverse) e introdurre
la gamma, di sostituire i prodotti poco
la novità.Un esempio lampante in que-
richiesti prediligendo quelli a più alta
sto senso è stato NUII, per il quale Mot-
rotazione.
RISTOPIU’
Giuseppe Arditi, presidente di RistoPiu ̀
<<Ogni anno - spiega Giuseppe Arditi,
nanzitutto il poco spazio a loro disposi-
presidente di Ristopiù- il nostro fornito-
le: prodotti senza glutine, senza lattosio,
ta ha sviluppato una campagna marke-
Noi comprendiamo questa esigenza del
re fa un lavoro eccellente per introdurre
vegani e biologici si stanno sempre più
ting su più fronti: TV, on line e off line
cliente ma, al contempo, vogliamo dar-
novità sempre più allettanti che ingolo-
palesando all’orizzonte. L’ultimo pro-
di impatto per questo gelato disponibile
gli la possibilità di innovarsi e distin-
siscano bambini, teenagers e adulti. Con
dotto entrato nel nostro assortimento e
in quattro gusti diversi che, ad ogni
guersi dai propri concorrenti, quindi gli
Antica Gelateria del Corso e Motta pos-
del quale siamo molto soddisfatti è
morso, rievocano nel consumatore una
offriamo la garanzia “soddisfatti o rim-
siamo offrire ai nostri clienti novità
NUII, uno stecco disponibile in quattro
sensazione di avventura e di scoper-
borsati”. I nostri clienti hanno la possi-
all’avanguardia con i gusti del momen-
varianti, senza glutine, attorno al quale
ta>>.
bilità di poter introdurre nuove linee
to, come per esempio Lime e Zenzero,
Motta è stata in grado di creare una sto-
Nonostante questa varietà, la propensio-
con la consapevolezza, nel caso, di po-
che oltre a seguire le tendenze di mer-
ria che accompagna il consumatore in
ne all’innovazione da parte dei clienti
ter effettuare il reso. L’altro aspetto che
cato, tengono in considerazione le esi-
un viaggio attraverso quattro continenti.
non è molto elevata. <<Ciò - spiega Ar-
incide notevolmente è il basso margine
genze alimentari del consumatore fina-
Il nostro fornitore è conscio che ogni
diti - è legato ad almeno due fattori. In-
che genera il gelato>>.
Surgelati in Italia - Frozen Food from Italy E’ in distribuzione, a partire dalla fiera Anuga, la Guida 2019/2020 “Surgelati in Italia - Frozen Food from Italy”, un utile strumento bilingue di consultazione, il vero “Chi fa Cosa“ nel mondo dei Surgelati. La Guida sarà presto consultabile anche attraverso il sito www.surgelatimagazine.com 42 - Numero 4 - Settembre/Ottobre 2019
Distribuzione
Pionieri della blockchain nel surgelato Tra i termini che da poco sono stati introdotti nel settore alimentare ce n’è uno (in inglese) che si sta diffondendo. Si tratta di “blockchain”, un vocabolo che indica un sistema di gestione delle informazioni condivise lunga tutta la filiera produttiva, in blocchi di dati immodificabili. Questo sistema permette di garantire la tracciabilità e, in caso siano necessari ritiri e richiami di prodotto, semplifica e accelera notevolmente le procedure. Inoltre, consente di rendere tutte le informazioni disponibili anche al consumatore finale, migliorando la trasparenza. Organizzare una blockchain non è semplice perché richiede un grande sforzo per integrare i dati di fornitori e clienti, eppure non mancano le realtà che lo stanno affrontando. E’ il caso di Bofrost, che ha adottato la blockchain per due delle referenze del proprio catalogo. Ne parliamo con Enrico Marcuzzi, marketing manager di Bofrost. Dottor Marcuzzi, perché avete scelto di adottare la blockchain? L’obiettivo di Bofrost è il miglioramento continuo nell’offerta di prodotti e servizi per i propri clienti, con i quali da oltre trent’anni ha costruito un
BOFROST • L’operatore del door to door ha deciso di investire in un moderno sistema per gestire meglio la tracciabilità e comunicare al consumatore finale con maggiore trasparenza
rapporto di fiducia molto stretto. Da sempre lavoriamo per offrire i migliori standard in fatto di qualità, sicurezza e trasparenza, adottando le innovazioni che ci consentono di essere all’avanguardia in questi ambiti. La blockchain è una tecnologia che ci permette proprio di raggiungere l’eccellenza, registrando ogni fase della filiera produttiva e distributiva. Non solo, la blockchain ci consente anche di comunicare in modo “smart” questi risultati al cliente finale, che può accedere a tutte le informazioni sui prodotti, con un livello di dettaglio senza precedenti. È quindi anche un ulteriore elemento distintivo che ci permette di veicolare i nostri valori. Il progetto è partito con due referenze. Perché la scelta è caduta proprio su quelle? Avete in previsione di estendere il progetto? Tracciare i prodotti tramite blockchain è un progetto tecnologicamente complesso, che non ha precedenti in Europa per quanto riguarda i prodotti surgelati. Siamo quindi partiti da due prodotti relativamente “lineari”, perché proposti al naturale: filetti di mer-
Enrico Marcuzzi, marketing manager di Bofrost
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Distribuzione
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luzzo nordico e spicchi di cuore di carciofo. Inoltre, il pesce e le verdure sono due categorie di punta per Bofrost e i prodotti scelti sono tra i più venduti: in un anno vendiamo circa 170.000 confezioni di merluzzo da 800 gr e oltre 250.000 confezioni di cuori di carciofo, tra formato standard e mini. Tutti questi elementi ne fanno i prodotti ideali per iniziare con la blockchain. Si tratta di un primo passo, poichè il nostro obiettivo è allargare la certificazione blockchain anche ad altri prodotti. Che cosa comporta per voi e per i vostri fornitori operare in blockchain? Come vi siete organizzati per strutturare questa catena? Le attività interessate dall’introduzione della blockchain sono molte ed è proprio per questo che siamo partiti con due prodotti. Non si tratta di modificare le attività relative al tracciamento (che già venivano effettuate), quanto di informatizzarle per poterle rendere certificabili. Questo ha avuto anche l’effetto indiretto di portare dei miglioramenti nei processi organizzativi interni. In questo momento il responsabile del progetto è il nostro reparto Controllo Qualità, che tiene i rapporti con tutti i fornitori su tutti gli aspetti relativi alla qualità. Che supporto avete dato ai vostri fornitori per implemen-
tare questo sistema? Ai nostri fornitori diamo consulenza per informatizzare i processi in modo che siano certificabili. Ogni fornitore ha a disposizione un punto di accesso per l'inserimento dei dati. La disponibilità ad aderire a progetti di blockchain è (o potrebbe diventare) un elemento in base al quale selezionare i fornitori? Per Bofrost la selezione dei fornitori è fondamentale e si basa sul presupposto imprescindibile della qualità e della trasparenza. Per questo, col tempo, arriveremo a scegliere sempre più fornitori anche in base al requisito della blockchain. Sarà un processo graduale e nel quale Bofrost accompagnerà i fornitori nell’adozione della nuova tecnologia. Riteniamo quindi assai improbabile “perdere” in futuro fornitori per via di un loro rifiuto ad aderire alla blockchain, in quanto il rapporto di trasparenza con Bofrost, e
quindi con i clienti, è un valore condiviso e i vantaggi dell’adozione della blockchain sono chiari a tutti gli attori della filiera. Quanto incide il costo della blockchain sul prodotto finito? Su chi ricadono questi costi? I processi di certificazione comportano sicuramente un costo, come un costo è anche quello delle persone dedicate al progetto. Questi costi, nella nostra linea, verranno assorbiti interamente da Bofrost. Quali vantaggi apporta per il consumatore finale acquistare un prodotto in blockchain? Il vostro consumatore tipo è pronto a comprenderli? Oggi i consumatori finali sono sempre più consapevoli ed esigenti. Vogliono conoscere nel dettaglio l’origine dei prodotti che acquistano e richiedono sempre più garanzie su qualità e sicurezza. La blockchain è un elemento che aiuta a raggiungere questi obiettivi.
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Certo, per il consumatore “medio” è un’assoluta novità, ma è indubbiamente qualcosa di destinato a entrare sempre di più nelle vite di tutti. Comunicare i vantaggi della blockchain con un’interfaccia semplice e interattiva, accessibile con device che ormai tutti utilizzano, ci aiuterà a diffondere una maggiore consapevolezza. Un determinato target di clienti, quelli più abituati all’uso della tecnologia, è sicuramente già pronto per questo scenario ed è un target destinato ad allargarsi nel tempo.
Pioneers of the blockchain in the frozen food sector BOFROST – The door-to- door company has recently invested in a modern system to better track its products along the supply chain and communicate with the final consumers with more transparency
Distribuzione
Progetti di crescita per la PL dedicata all’horeca E’ frequente nell’ambito del retail la creazione di centrali che acquistano i prodotti per conto di più catene distributive, per ottenere dai propri fornitori condizioni migliori. Più raro è trovare realtà simili nell’ambito del foodservice. Cooperativa Italiana Catering (CIC) è una di esse. Si occupa della selezione e dell’acquisto di diverse categorie di prodotti, tra cui i surgelati. In questo ambito ha creato il marchio privato Il Gelo. Ne abbiamo parlato con Annamaria Francione, buyer del settore surgelati per CIC. Può spiegare cosa è Cooperativa Italiana Catering, quali sono i suoi obiettivi e chi rappresenta? La Cooperativa Italiana Catering è una centrale d’acquisto nata nel 1999 dall’unione di un gruppo di distributori del canale Horeca. Nella sede CIC di Pioltello (Milano) operiamo per coordinare le dinamiche tra i fornitori migliori del settore e i nostri associati. Faccio parte della squadra CIC da marzo 2019 e, nello specifico, sono la buyer del settore “gelo” (tranne carne e ittico, per i quali esistono nel nostro or-
COOPERATIVA ITALIANA CATERING • La centrale d’acquisto nel foodservice ha in programma di ampliare la propria gamma “Il Gelo”, includendo ulteriori categorie di prodotti surgelati
ganico dei professionisti dedicati). Con il coordinamento dei miei referenti del nostro CdA, sto portando avanti vari progetti di crescita e sviluppo del settore tra i quali ampliare l’assortimento dei prodotti a marchio CIC. Quanto è diffusa la marca privata nel foodservice e perché voi avete scelto di percorrere questa strada? Il Private Label è molto diffuso nel foodservice sia per i gruppi d’acquisto che per i singoli distributori. E’ importante per fidelizzare il cliente finale sia al prodotto che al grossista stesso, in quanto il nome associato al prodotto si lega saldamente anche al nome del suo distributore. Il cliente finale che vuole i prodotti a marchio CIC sa che può acquistarli solo dai nostri associati. Che ruolo hanno i surgelati nell’ambito della vostra proposta? Abbiamo all’attivo convenzioni con fornitori leader del settore sia per verdure, patate, appetizer, panificati e pasticceria oltre che per carne
Annamaria Francione, commerciale del settore surgelati
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Distribuzione
sempio evita gli sprechi, aiuta a contenere il food cost, ha una shelf life maggiore (se conservato correttamente) e il prodotto mantiene le proprie proprietà organolettiche apportando benefici dal punto di vista salutistico (sempre a fronte di un mantenimento corretto della catena del freddo).
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e ittico. Come anticipavo inizialmente, abbiamo in progetto di allargare la selezione dei prodotti a marchio privato anche per questo settore, sintomo quindi di un crescente interesse verso tale ambito. Come mai avete scelto di proporre il marchio Il Gelo? Quali categorie copre attualmente e quali sono i progetti di sviluppo futuri? Si è scelto di identificare ogni prodotto di ogni settore merceologico con un marchio dedicato. Il marchio Qualitaly è destinato per alcune categorie di prodotto sia del settore “secco” che “fresco”, mentre Il Gelo nello specifico vuole identificare tutti i prodotti surgelati (al momento prodotti ittici e verdure grigliate). Abbiamo in progetto di espandere la gamma, inserendo nuovi prodotti panificati, di pasticceria, di patate e ampliare la selezione di verdure. Per i prodotti già esistenti, invece, abbiamo rinnovato la grafica del packaging. Come gestite i rapporti con i fornitori del surgelato? Quali garanzie/certificazioni richiedete? Selezioniamo i fornitori migliori per i nostri soci per ogni settore dopo averne testato i prodotti e valutato l’effettiva prospettiva di business. Concordiamo con il
fornitore i prodotti da inserire nel listino dedicato a CIC e le agevolazioni migliori in termini di quotazioni e incentivi. Ai fornitori chiediamo certificazioni relative ai prodotti concordati, quali schede tecniche e certificazioni di qualità. Che accoglienza trovano i prodotti a marchio Il Gelo presso gli operatori del canale horeca? In particolare come stanno andando le categorie di cui lei si occupa? Posso solamente parlarvi dell’andamento delle verdure grigliate, in quanto per l’ittico vi è un altro professionista di riferimento. I prodotti di cui mi occupo hanno avuto un trend positivo già nel 2018 e confermano le prospettive di incremento
per il primo semestre del 2019. In base alla sua esperienza, qual è oggi il vissuto dei surgelati nella ristorazione? A suo avviso trovano posto solo nelle proposte più commerciali di livello “popolare” o possono soddisfare anche le esigenze dell’alta cucina? Il settore del surgelato negli ultimi anni sta attraversando un momento di crescita in quanto è cambiata la concezione del ristoratore riguardo al prodotto gelo. Da prodotto generalmente considerato di scarsa qualità o destinato solo ad una ristorazione da fast food, si sono riscoperte la qualità e la praticità che il prodotto surgelato può apportare anche nelle cucine di alto livello. Ad e-
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E se potesse rivolgere un suggerimento ai produttori di surgelati, cosa proporrebbe loro? La ristorazione moderna presenta esigenze in continua evoluzione e molti produttori stanno già cogliendo queste crescenti esigenze offrendo prodotti sempre più ricercati, di qualità e fornendo un servizio al cliente sempre più preciso, tempestivo e attento. Il mio consiglio è quello di continuare a cavalcare l’onda delle necessità della ristorazione moderna, di saperle anticipare e di fornire servizi sempre più dedicati e di alta qualità.
Growth programs for the Ho.Re.Ca channel COOPERATIVA ITALIANA CATERING – The central contracting agency is going to wide its product line ”Il gelo” with more frozen food categories.
Prodotti
Il ghiaccio perfetto Attento ai particolari, Sword, un brand giovane e innovativo, nato da Centro Catering, ha da poco accolto in famiglia il prodotto frozen per eccellenza: il ghiaccio alimentare, un ingrediente fondamentale dei drink che, per ottimizzarne gusto e gradevolezza, va mixato nel giusto dosaggio e va utilizzato nel giusto formato. Ecco quindi, Sword ICE, il ghiaccio alimentare studiato per fornire la migliore resa organolettica di qualunque drink, miscelato e non, alcolico o soft, prodotto attraverso un processo di lavorazione all'avanguardia certificato IFS FOODS. L'acqua, costantemente controllata, e il processo di di osmosi inversa restituiscono un prodotto ad altissima trasparenza e dal forte potere refrigerante. Sword ICE, quindi, è anche sicuro, motivo in più per essere ideale per la preparazione di cocktail, long drink e bevande fredde. E’ infatti prodotto con macchinari di ultima generazione e nel rispetto dei più stretti principi dell’H.A.C.C.P. Rispetto all’autoproduzione, inoltre, il ghiaccio alimentare confezionato, essendo imbustato igienicamente e sottoposto a costanti controlli, evita di incorrere in sanzioni da parte delle autorità. Una ricerca dell’INGA (Istituto nazionale del ghiaccio alimentare), condotta su una popolazione
CENTRO CATERING • Sword ICE è confezionato, ha maggiore durata, è igienico e ideale per aperitivi e cocktail da servire rigorosamente freddi
di operatori del settore (bar, ristoranti, etc) ha fatto emergere che, statisticamente, almeno un operatore del mercato alimentare su quattro produce e somministra ghiaccio contaminato, a discapito dei consumatori. E’ stato evidenziato, però, che gli operatori che somministrano ghiaccio non commestibile spesso non ne sono consapevoli: è necessa-
rio ricordare che non è sufficiente l’utilizzo di acqua potabile, perché la contaminazione batterica può avvenire anche nelle fasi della manipolazione e della conservazione, ad esempio usando macchinari non correttamente sanificati. Allora perché rischiare se esiste un’alternativa più pratica, sicura ed economica? L’acquisto del ghiaccio ali-
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mentare confezionato permette, infatti, di conoscere in anticipo il suo esatto costo, senza dover considerare valori come l’energia elettrica, l’acqua utilizzata, la manutenzione della macchina del ghiaccio, etc. E’ stimato, difatti, che i costi di autoproduzione siano il doppio di quelli della produzione industriale. Inoltre, i consumatori, ormai più attenti e più informati, notano la differenza: il ghiaccio prodotto industrialmente ha una maggiore resistenza allo scongelamento, di conseguenza il processo di annacquamento del drink è molto più lento. Insomma, il segreto del cocktail perfetto è proprio il ghiaccio giusto! Ecco perché Sword ICE è l’alleato n.1 dei barman, ed è disponibile in due formati: Ghiaccio Cubetti Sword, dal formato a cubetto cilindrico trasparente e regolare, dal peso di 30 gr completamente pieno al suo interno; Ghiaccio Tritato Sword, con scaglie da 2-4 gr, che non si scioglie facilmente e impedisce lo scioglimento veloce nel drink.
The perfect ice! CENTRO CATERING - Sword ICE is packaged, with a longer life and it is hygienic. It is perfect for happy hours and cocktails best served cold.
Prodotti
QuadraDots, autentici ed esclusivi Dots è una delle famiglie di prodotti più innovative di Europastry. Questa gamma di successo di ciambelle ha più di 170 referenze e una produzione giornaliera di 2,5 milioni di unità, che vengono prodotte negli impianti di Oldenzaal (Paesi Bassi) e Rubí (Spagna). I Dots sono prodotti originali, autentici ed esclusivi per formati, colori, sapori e combinazioni. Un esempio dell’originalità di questa linea sono i QuadraDots, che si presentano come una rivoluzione ai soliti classici, poichè adottano un formato quadrato così unico da non passare inosservato. Tre le varietà di QuadraDots: - QuadraDots Back to School, ricoperto a metà con cioccolato e una pioggia di gocce di cioccolato colorato
EUROPASTRY • Ciambelle uniche, dal formato quadrato, proposte in tre irresistibili varietà che non passano inosservate
QuadraDots: original and exclusive pastries!
QuadraDots Back to School
che lo rendono irresistibile e il modo migliore per addolcire la routine. Questo prodotto è stagionale, in edizio-
metà con cioccolato bianco e gocce croccantissime di cioccolato. E naturalmente, il suo nome è dovuto al suo aspetto! - QuadraDots Rosa, dalla glassatura rosa con delicate strisce di cioccolato bianco e decorata con perle alla fragola. Delizia assicurata! Dots Original è una gamma di successo che non smette di crescere e di diversificarsi. Chi prova i QuadraDots non potrà più resistere!
ne limitata al periodo della ripresa delle lezioni scolastiche. - PandaDots, ricoperto a
QuadraDots Rosa
EUROPASTRY: Unique squareshaped doughnuts, in three showy and irresistible versions.
PandaDots
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Prodotti
L’irresistibile leggerezza del gusto CORNETTI CUOR DI MADRECUPIELLO • Più friabili e sfogliati, sono realizzati solo con ingredienti naturali, con marmellata di albicocche, ai multicereali integrale, con ripieno alla nocciola, vuoti o con crema chantilly Fresystem, azienda campana specializzata in prodotti da forno surgelati e realtà produttiva di spicco nel panorama della colazione italiana, arricchisce la sua offerta con Cuor di Madre, nuova gamma di cornetti a marchio Cupiello, nelle 5 referenze con confettura di albicocca Pellecchiella, multicereali integrale, nocciola, vuoto e crema chantilly. Questi nuovi cornetti Cuor di Madre, ancora più friabili e sfogliati, sono realizzati esclusivamente con una lista di ingredienti naturali come farina, uova, burro, zucche-
chiella del Vesuvio. Una gamma che si inserisce perfettamente nella nostra strategia clean label perché senza conservanti,coloranti o aromi artificiali”.
The irresistible lightness of taste ro e lievito MadreCupiello fresco, elemento prezioso alla base della qualità, friabilità e bontà dei prodotti proposti, in grado di conferire un sapore e una digeribilità unici. Alfio Schiatti, direttore commerciale di Fresystem
afferma: “Siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri clienti e ai consumatori finali una nuova gamma di cornetti unica, buona e digeribile, realizzata solo con materie prime di alta qualità come l’albicocca Pellec-
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“ Cuor di Madre” croissants by Cupiello- They are more friable and made only with natural ingredients, in different variations: filled with apricot jam, Chantilly or hazelnut cream, plain or multigrains.
Prodotti
Fiordiprimi, la linea di piatti pronti monoporzione surgelati dedicata al canale bar, si è di recente arricchita di due nuove ricette e rinnovata nella grammatura. La prima novità riguarda l’introduzione di una referenza molto amata dalla clientela estera, gli Spaghetti al Ragù Bolognese, una proposta che Surgital rivolge soprattutto ai locali situati in zone turistiche, oltre che al mercato oltreconfine. Altra golosa new entry è il ripieno dei Ravioli al Pomodoro e Basilico, un classico sempre molto apprezzato, ma rivisitato grazie all’uso di squisiti pomodori datterini 100% italiani, ancora più dolci e prelibati. Nuovo ingrediente, nuovo nome: Ravioli ai Pomodori Datterini e Basilico. Surgital, sempre at-
Fiordiprimi ancora più ricca SURGITAL • Maxi formati da 350 gr e due nuove ricette: gli spaghetti al ragù bolognese e i ravioli ai pomodori datterini e basilico
tenta alle necessità dei professionisti della ristorazione, ha rinnovato la gamma anche nella grammatura, passando dai canonici 300 grammi a porzioni da 350 grammi. Una scelta dettata dal ricorrente bisogno dei locali bar di offrire piatti unici in grado di soddisfare la fame con una singola pietanza, che dimostra come Surgital lavori costantemente a fianco dei gestori, ascoltando le loro necessità
alla ricerca di un miglioramento continuo. Oltre alle due referenze illustrate sopra, diventano maxi anche le Penne all’Arrabbiata, le Tagliatelle al Ragù Bolognese, i Taglierini ai Funghi Porcini e le Mezze Penne al Pomodoro. La linea Fiordiprimi, lo ricordiamo, è un valido aiuto per offrire eccellenti piatti caldi anche al bar. Basta avere un forno a microonde per portare in tavola i classi-
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ci più amati della tradizione italiana, tutti preparati con materie prime di altissima qualità, ben 56 referenze tra paste lunghe, corte, ripiene, da forno (queste anche in teglie formato catering), zuppe, risotti e contorni. Una proposta varia e completa, che Surgital valorizza attraverso Fiordiprimi Academy, la realtà istituita dall’azienda per offrire formazione continua ai gestori dei bar, insegnando loro, ad esempio, a impiegare la linea declinandola in gustosi e pratici stuzzichini per aperitivi rinforzati, oppure impreziosendola in abbinamento a cocktail alla moda con l’aiuto dei professionisti della scuola Ad Horeca. Infine, per allestire i locali creando un ambiente caldo e spiritoso, Surgital mette a disposizione anche una serie di materiali ad hoc, come menù da tavolo a schede componibili, sottobicchieri, tovagliette, cavalieri e menù da banco bilingue. Un servizio completo per rendere la pausa dei clienti davvero speciale.
Fiordiprimi is now a bigger product line SURGITAL – Maxi formats from 350 g and two new recipes: Spaghetti with Bolognese sauce and Ravioli with grape tomatoes and basil.
Prodotti
Uno snack al giorno... anzi tre! Una storia di ricerca della qualità per le materie prime che parte dal cuore dell’Adriatico e che da oltre 30 anni opera nel comparto surgelato e si occupa, all’interno dei suoi tre stabilimenti, di trasformazione di prodotti alimentari, in prevalenza su base ittica ma anche vegetali, formaggi e carni. La Vis è specializzata nella produzione di piatti pronti: panati, pastellati, ricettati con una cultura di rinvenimento in forno tradizionale, microonde, padella, friggitrice. Prodotti che soddisfano la necessità di clienti che cercano qualità, praticità e servizio ad un prezzo competitivo, garantendo la lotta agli sprechi. Ricettazioni semplici, che prevedono l’impiego di materie prime di qualità, senza grassi animali o aromi aggiunti, con l’utilizzo di olio evo, senza glutine, confezionati in pack chiari, funzionali e sostenibili. I piatti pronti di Vis sono diventati una presenza costante nell’assortimento della ristorazione, del porta a porta e del retail, anche a marchio privato; sono frutto di un rapporto di partnership consolidato fra l’industria e le catene distributive. L’azienda considera la R&D molto importante e strategica, e l’individuazione di un nuovo prodotto è il frutto di più fattori: è un insieme di creatività,
VIS INDUSTRIE ALIMENTARI • Uno sfizio gustoso e ultra croccante, proposto alle melanzane, ai gamberi e zucchine oppure al cheddar e jalapenos
competenza e conoscenza del mercato. Ed essendo il mercato in continua evoluzione, è necessario che alle referenze presenti in catalogo si affianchino periodicamente delle novità. Ecco infatti: la linea di snack Happy Pops, il Vis Natural Gourmet e la linea di Antipasti di Mare Salmon Club Gli snack Happy Pops sono realizzati in tre referenze di gusto: alle Melanzane, in confezione da 200 g, ai Gamberi e Zucchine, in confezione da 250 g, al Cheddar e Jalapenos, in confezione da 200 g. Sono uno sfizio gustoso ultra croccante, ideale per uno spuntino o per accompagnare un aperitivo con gli amici. Il Vis Natural Gourmet è un Bourger con gambero argenti-
no, proposto in confezione da 160 g. Rappresenta un secondo goloso dalla facile ricetta e pronto in pochi minuti. A marchio Salmon Club, invece, viene proposta la nuova linea di Antipasti di Mare, pronti in pochi minuti e ideali per la tavola delle feste. In confe-
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zione da 175 g il Soute’ di Canestrelli, in confezione da 200 g i Canestrelli gratinati, in confezione da 175 g il Totano in salsa al limone e in confezione da 300 g il Soute’ di Vongole e Cozze. Ma le novità non finiscono qui, dal momento che sono in fase di sviluppo interessanti prodotti che seguono il crescente trand del Bio e dei super foodies. Vis, inoltre, data la sua grande capacità imprenditoriale, flessibilità organizzativa, e creatività produttiva, inizierà nei prossimi mesi un processo di internazionalizzazione, agevolato anche dalle numerose certificazioni ottenute (Iso9001, BRC, IFS, MSC, ASC, Greener, Bio, Gluten Free) e riconosciute a livello internazionale, che attestano l’impegno di Vis nel garantire prodotti controllati e di qualità, efficienza nei processi, salvaguardia dell’ambiente.
A snack a day, or better… three! VIS INDUSTRIE ALIMENTARI – A tasty and very crunchy treat, proposed in three versions: aubergines, prawns and courgettes, cheddar and jalapenos.
Prodotti
Tutti i profumi, i sapori e le note dell’estate da gustare anche in inverno come antidoto al grigiore della stagione fredda: Wolf ButterBack lancia da ottobre sul mercato italiano il Delicato con olive e pomodori, che farà sognare i clienti di panetterie, bar e pasticcerie. La fine sfoglia al burro con l’aggiunta di mais, farina di mais e semi di girasole abbraccia l’aromatica farcitura mediterranea alla crema di formaggio fresco, olive verdi e pomodori secchi a pezzetti. Il prodotto è delicatamente saporito e spolverato con semola di grano duro che gli conferisce un aspetto rustico e una fragranza extra. Per servire un perfetto Delica-
Erlenbacher presenta la sua “torta cioccolato e ciliegie”, il classico della dolce seduzione, anche nelle torte casual. Una combinazione perfetta di morbida crema al cioccolato e succose ciliegie con tre fondi di goloso brownie al cacao ricoperti di crema al cioccolato e crema alle ciliegie. La torta è rifinita con croccanti scaglie di cioccolato. E la ciliegina rossa in cima non regala soltanto un accattivante tocco di colore, ma anche una nota di freschezza al gusto del cioccolato. La combinazione di ciliegie e cioccolato è un vero classico popolare tra tutte le fasce di consumatori e perfetta in ogni occasione di consumo. Con il suo profumo intenso e la sua dolcezza, la delicata
L’estate continua con il Delicato olive e pomodori WOLF BUTTERBACK • Croccante sfoglia, aromatica farcitura mediterranea, aspetto rustico e tanta fragranza modori viene fornito già guarnito, pesa 110 grammi ed è disponibile in cartoni da 50 pezzi.
The summer continues with the “Olive and tomato stick” to con olive e pomodori basta lasciarlo scongelare per 10-15 minuti, infornare a forno preriscaldato, cuocere con vapore (se possibile) con lo sfiato
chiuso a 165-175 °C per 2022 minuti e aprire lo sfiato dopo circa 18 minuti per ottenere una superficie croccante. Ogni Delicato con olive e po-
La fresca seduzione di un classico ERLENBACHER • La torta cioccolato e ciliegie, con tre fondi di brownie al cacao ricoperti di creme, per un armonioso gioco di aromi e colori creata al cioccolato si adatta perfettamente al gusto fruttatoacido delle ciliegie. Un armonioso gioco di aromi che impressiona visivamente con i
suoi potenti colori. Un duetto di cremosa delizia al cioccolato e ciliegie fruttate che rende questa classica torta un vero piacere per palati di ogni età.
WOLF BUTTERBACK – Crispy pastry with a Mediterranean filling, rustic appearance and a lovely aroma.
Come tutti i prodotti Erlenbacher, anche la “torta cioccolato e ciliegie” non contiene additivi, conservanti, aromi artificiali, coloranti, oli e grassi idrogenati. Da ogni torta, che pesa 1.850 g si ricavano 12 porzioni del peso di 150 g ciascuna. Dal diametro di 24 cm, questo classico delle feste è disponibile in cartoni da 4 pezzi.
The fresh seduction of a classic The chocolate and cherry cake: three layers of cocoa brownies covered with creams, in a perfect harmony of colours and taste.
CICLO FREDDO A P PA R E C C H I AT U R E
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SERVIZI
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S T R U M E N TA Z I O N E
Il surgelatore a spirale per grandi aspettative In un'industria alimentare esigente, i produttori sono sempre alla ricerca delle migliori macchine con alta capacità che soddisfino pienamente le loro aspettative. Questo requisito è stato pienamente esaudito dall'intera linea di prodotti Frigoscandia GyroCompact, e certamente dal GyroCompact 60 Spiral Freezer & Chiller con nastro di larghezza 600 mm. Lanciato nel 2015 come moderno e versatile surgelatore/raffreddatore a spirale per soddisfare le esigenze di capacità poco inferiori a quelle del GyroCompact M7 Spiral Freezer con un nastro da 700 mm, il GyroCompact 60 si è rapidamente trasformato in un best-seller della famiglia Frigoscandia. VERSATILE E RICCO DI CARATTERISTICHE CHIAVE
Mantiene le caratteristiche chiave della tecnologia di surgelazione Frigoscandia, compreso il nastro autopor-
JBT FRIGOSCANDIA • Un impianto moderno e versatile, caratterizzato da ingombro compatto, elevata capacità e caratteristiche igieniche ineguagliabili
Frigoscandia GyroCompact 60 Spiral Freezer & Chiller
tante FrigoBelt, ma con un'impronta completamente nuova e compatta, il GyroCompact 60 Spiral Freezer surgela o raffredda una vasta gamma di prodotti, dalle verdure e frutti di bosco alla carne, al pollame, al pesce, ai piatti pronti e ai prodotti
da forno. Dal suo lancio sul mercato JBT ha acquisito ordini per oltre 150 unità in tutto il mondo. Ciò che lo rende così popolare è la combinazione di ingombro compatto, elevata capacità e caratteristiche igieniche ineguagliabili.
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SURGELAZIONE AFFIDABILE PER OGNI PRODUZIONE ALIMENTARE
La sua tecnologia all'avanguardia e affidabile, unitamente alla sua grande versatilità lo rendono un surgelatore impareggiabile, una preziosa soluzione per ogni azienda di produzione alimentare. Sul GyroCompact 60, come sugli altri freezer della stessa linea, il nastro FrigoBelt si appoggia semplicemente sulla superficie piana della catena di traino e l’intera catasta del nastro ruota come un'unica unità, senza bisogno di sostegni, montanti o binari, né all'interno né all'esterno. Questo significa assenza di parti stazionarie che causano blocchi di prodotto o strutture che trattengono lo sporco e rendono impossibile un’accurata pulizia. Inoltre, il sistema FrigoDrive autoportante elimicontinua a pag. 56
Ciclo freddo
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na la necessità di un tamburo per avvolgere il nastro, quindi senza il rischio di sovraccaricarlo. ELEVATO STANDARD PRODUTTIVO
L'elevato standard di produzione che JBT si è imposto è visibile in ogni dettaglio del surgelatore. Tutti gli aspetti del GyroCompact 60 sono ben studiati e quindi l’impianto soddisfa pienamente tutte le aspettative del cliente. Con GyroCompact 60, infatti, l'azienda ha perfezionato tutte le migliori ca-
ratteristiche tecnologiche sviluppate nel corso di molti anni e ha spinto ancora di più le prestazioni e l'igiene. Questo modello è un altro punto di riferimento nello sviluppo dei surgelatori JBT, che stabilisce un nuovo standard nei surgelatori a spirale efficienti e igienici.
A spiral freezer for great expectations JBT FRIGOSCANDIA- A modern and versatile system, compact and designed for high efficiency and maximum hygiene.
Ciclo freddo
Un gruppo di ricerca composto da membri del Ministero dell'Agricoltura indiano e della Farmers Welfare Society di Matsyapuri ha sviluppato un modo ingegnoso per monitorare se il cibo surgelato è stato oggetto di "abusi di temperatura". Il nuovo metodo impiega una soluzione costituita da oro in nanoparticelle e chitosano, un polisaccaride biodegradabile che si trova nei gusci di granchio e gamberetti, per evidenziare attraverso il colore eventuali cambiamenti di temperatura dei prodotti surgelati. Il chitosano, infatti, può essere usato come agente riducente per la sintesi di nanoparticelle d'oro, che è un metodo più ecologico.
L’oro rende i surgelati più sicuri RICERCA SCIENTIFICA • Una soluzione composta da oro in nanoparticelle e chitosano potrebbe essere usata per evidenziare eventuali abusi termici
L'esposizione a condizioni di abuso di temperatura innesca le variazioni di colore nella soluzione. Il metodo di preparazione è molto semplice ed ecologico e facilmente impiegabile. In ragione di ciò, secondo i ricercatori, queste nanoparticelle potrebbero essere collocate nell'imballaggio alimentare per fungere da piccoli biosensori di temperatura.
Gold makes frozen food safer According to a scientific research, gold nanoparticles and chitosan could be used to highlight the temperature abuses.
Ciclo freddo
Il controllo dell’imballaggio dei surgelati Nelle operazioni di confezionamento degli alimenti surgelati, i prodotti in vaschetta devono essere imballati singolarmente dentro le scatole. Occasionalmente, può capitare che una scatola sia rotta o sia capovolta; ma i produttori hanno bisogno di un sistema economico di verifica delle scatole, che variano in base all’alimento confe-
TURCK BANNER • Il sensore serie iVu non solo monitora la fase di inscatolamento ma è anche abilitato ad azioni di rotazione zionato presente sulla linea. A verificare la correttezza di ogni singola scatola vi è il sensore serie iVu di Banner Engineering, configurato per l'ispezione e abilitato a rotazioni fino a 360 gradi. Il funzionamento è semplice:
il sistema memorizza l'immagine della scatola corretta per la linea di surgelati da imballare e se il sensore rileva una scatola non conforme, avvisa il sistema e il prodotto male imballato viene allontanato. Il sensore iVu offre la semplicità di un sensore fotoelettrico e l'intelligenza di un sensore ottico insieme per ispezionare soluzioni che possono essere applicate e supportate direttamente sul pavimento della fabbrica. Non richiede un PC per la configurazione e ha funzionalità avanzate mediante strumenti basati su menù, che guidano l'utente durante l'impostazione dell'ispezione. La serie iVu di Banner ha modelli remoti che offrono un display touchscreen separato che si monta in remoto dal sensore per consentire un facile accesso per l'installazione e il monitoraggio. Il suo alloggiamento è robusto con o senza una varietà di luci ad anello integrate: rosso, blu, verde e
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infrarosso. I parametri iVu possono essere modificati all’istante ed è prevista l'opzione ethernet per comunicazioni semplificate e un migliore controllo del sensore. In estrema sintesi, i vantaggi derivanti dal sistema della Turck Banner sono i seguenti: controllo di qualità avanzato, display integrato per una facile configurazione e per semplici modifiche, modifiche da remoto o mediante operatore in situ.
Frozen food packaging control TURCK BANNER –The iVu series sensor checks and verifies the food packaging operation. It is also configured for an inspection with 360 degree rotation.
Ciclo freddo
Sempre più spesso i distributori di prodotti alimentari si aspettano che i fornitori siano "partner fidati" e che lavorino in sinergia con loro per accertarsi che i codici di condotta vengano sempre rispettati. Ciò avviene soprattutto nel caso della contaminazione. Le catene di vendita al dettaglio, infatti, si aspettano che i fornitori si impegnino a raggiungere gli standard più elevati in materia di qualità degli alimenti attraverso l'investimento nelle tecnologie in linea più recenti, consentendo loro di salvaguardare la fedeltà dei clienti e gli acquisti ripetuti. Dal punto di vista del produttore, le tecnologie di ispezione in linea possono essere importanti per la sicurezza e la reputazione del marchio; tuttavia, devono anche tenere il passo con un'ampia varietà di prodotti e stili di confezionamento più complessi, oltre che con velocità di produzione più elevate e una maggiore quantità di prodotto sulla linea. Questo è stato certamente il caso di Zinetti Food Products, che produce lasagne di alta qualità e altri antipasti pronti in vendita nei reparti surgelati di Costco e di altri rivenditori al dettaglio negli Stati Uniti e in Canada. La necessità di tenere il passo con la domanda del mercato ha fatto sì che il supporto professionale continuo di uno specialista fosse determinante tanto quanto la tecnologia innova-
L'ispezione in linea senza errori METTLER-TOLEDO • Zinetti Foods, produttore di cibi pronti surgelati, trae beneficio dai sistemi di monitoraggio a raggi-X soddisfare attraverso un partner locale. FLESSIBILITA’ E FACILITA D'USO
X3302 Safeline di Mettler Toledo
tiva per la decisione di investire in un sistema di ispezione a raggi-X di Mettler-Toledo. <<Abbiamo iniziato a cercare un sistema a raggi-X diversi anni fa - spiega Ash Engele, responsabile della manutenzione presso Zinetti Foods – e a titolo di prova, nel 2008 abbiamo installato l'unità di un altro fornitore, ma avendo ottenuto molti falsi scarti abbiamo deciso che la soluzione non faceva al caso nostro. A causa di questa esperienza negativa abbiamo sospeso il
progetto. Recentemente, però, abbiamo deciso di riconsiderare l'idea inviando dei campioni a tre fornitori e Mettler-Toledo è stato il primo a fornirci un riscontro. Ci ha comunicato che il suo sistema poteva gestire facilmente i nostri prodotti>>. Memore della precedente esperienza, Zinetti Foods desiderava avvalersi di un fornitore che potesse mettere a disposizione un tecnico locale per garantire l'affidabilità del sistema, criterio che MettlerToledo è stata in grado di
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Dopo aver verificato i requisiti del cliente per fornire la soluzione più adatta, il tecnico locale ha consigliato l'utilizzo di un sistema di ispezione prodotti X33 Safeline. La soluzione X33 offre sensibilità di rivelazione eccezionale per aiutare a individuare la presenza di metalli, vetro, ossa calcificate, pietre e altri contaminanti densi, consentendo al sistema di rimuovere il prodotto contaminato dalla linea di produzione. Il sistema è anche in grado di misurare il peso lordo per il controllo delle porzioni, eseguire controlli alla ricerca di difetti di confezionamento, e può rivelare la presenza di prodotto intrappolato nei sigilli. Zinetti Foods ha optato per il sistema X3302 Safeline, che è più largo dell'X33 standard ed è dotato di un nastro da 400 mm che può gestire la gamma completa dei prodotti Zinetti, da un pasto formato continua a pag. 62
Ciclo freddo
possiamo risolverlo e che il tecnico può recarsi rapidamente qui per farci tornare nuovamente operativi>>.
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famiglia di 3 kg fino alle monoporzioni da 300 g. <<A volte gestiamo lo stesso prodotto per un turno completo di lavoro, mentre altre dobbiamo gestire diversi prodotti - dichiara Engele – e il sistema a raggi-X è lo strumento più semplice per il cambio prodotti sulla linea. Occorrono pochi secondi per selezionare sul pannello di controllo il prodotto successivo in memoria, che viene tarato con il semplice tocco di un pulsante, senza dover trasferire il prodotto. Il touchscreen è facilissimo da usare. Oltretutto, ai nostri operatori piacciono le icone e anche gli elenchi di prodotti e le immagini. Ritengono che questo sistema a raggi-X sia estremamente intuitivo>>. Il collega Azin Kad, Coordinatore HACCP in Zinetti Foods, apprezza i diversi livelli di protezione con password del sistema X3302. A tale proposito dichiara: <<L'operatore non può creare o eliminare un prodotto, ma ai tecnici e al personale addetto all'assicurazione qualità di Zinetti è consentito un accesso diretto ai comandi>>. Il tecnico locale di MettlerToledo ha installato il Sistema e anche gestito la formazione del personale. <<Il nostro tecnico dell'assistenza locale è molto competente – dice Engele – ed è importante sapere che se incappiamo in qualche problema
QUALITA’ GARANTITA
X3302 Safeline di Mettler Toledo
La contaminazione fisica Sebbene i richiami di prodotti agroalimentari siano il piú delle volte dovuti a contaminazione biologica (microorganismi e tossine), i rischi di natura fisica non sono da sottovalutare. Basti pensare che, a partire dall’inizio del 2018, in Italia si sono giá verificati otto richiami di prodotti agroalimentari dovuti a contaminazione fisica. Nel Regno Unito e negli Stati Uniti, due dei maggiori paesi importatori di prodotti alimentari italiani, i corpi estranei costituiscono rispettivamente la seconda e la terza causa più comune di contaminazione alimentare. Uno dei piú recenti casi di contaminazione fisica verificatisi in Italia ha avuto come risultato il richiamo di un noto prodotto a seguito di timori che potesse contenere corpi estranei metallici. I corpi estranei che possono essere causa di contaminazione fisica degli alimenti sono di due tipologie: endogeni ovvero provenienti dal prodotto (ad esem-
pio noccioli o ossa) o esogeni ovvero non appartenenti al prodotto (ad esempio plastica, vetro o metallo). Questi ultimi possono entrare nella filiera alimentare in seguito all'introduzione accidentale da parte dei dipendenti (ad esempio effetti personali quali gioielli), procedure di manutenzione che hanno luogo sulla linea di produzione/elaborazione o nelle sue immediate vicinanze e malfunzionamento o rottura delle attrezzature durante i processi di produzione e confezionamento. Grazie ai progressi nelle tecnologie di ispezione prodotti la maggior parte dei tipi di contaminazione da corpi estranei è adesso rivelabile. Contaminanti in metallo, vetro, plastica densa, pietre, ossa calcificate e gomma possono essere prontamente individuati utilizzando attrezzature come i rivelatori di metalli e i sistemi a raggi-X sulle linee di produzione a movimentazione rapida.
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Poiché Zinetti Foods si affida a molti fornitori esterni per gli ingredienti, la possibilità che pietre o frammenti di vetro finiscano per entrare nella filiera è un problema costante. <<Man mano che cresciamo aumenta il numero di prodotti destinati al consumo - dichiara Engele - e ciò comporta anche un aumento del rischio e del volume di prodotti realizzati. Questo sistema di ispezione a raggi-X rappresenta un ulteriore passo in avanti a livello di sicurezza alimentare. Dà a noi e ai nostri clienti al dettaglio la certezza di mantenere la massima qualità dei prodotti. Noi di Zinetti Foods facciamo molto di più che produrre alimenti succulenti che le persone apprezzano - conclude Engele - ci assicuriamo che i nostri alimenti siano sicuri in modo che i clienti continuino a tornare per acquistarne altri>>.
The in-line inspection without errors METTLER-TOLEDO –Zinetti Food, a producer of ready-toeat frozen meals, has recently installed Mettler-Toledo x-ray inspection systems.
Guida Mercato
Aromi
Funghi
Pasta
Prodotti da forno PRODOTTI DA FORNO DOLCI E SALATI
FUNGHI PORCINI, MISTO BOSCO, FRUTTI DI BOSCO, ASPARAGI, VERDURE SELVATICHE E GRIGLIATE, CARCIOFI, CASTAGNE, SPECIALITA’ PASTELLATE
ERICA S.r.l.
Carne ed elaborati
PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PASTA FRESCA SURGELATA Surgital S.p.A. Via Bastia 16/1, 48021 Lavezzola (Ra) Tel. + 39 0545 80328 - Fax: + 39 0545 80121 www.surgital.com - e-mail: surgital@surgital.it
Tel 392.7254454 E-mail contact@europastry.com
Patate
Pizza
Snack
Specialisti nei secondi piatti surgelati a base di carne, soia e vegetali Alcass S.p.A.
Svila Srl
via Caselle, 2 - 25081 BEDIZZOLE (BS) Tel. 030.6872108 - Fax 030.6872101 E-mail: posta@alcass.it www.alcass.it - www.amicanatura.it
Via C. Battisti, 55 - 62039 Visso (MC) Italy Tel. (+39) 0737 972811 - Fax (+39) 0737 95440 www.svila.it
Dolci
Primi piatti pronti
Lutosa Italia srl Via Zara, 45 - 20013 Magenta - Tel. +39 0297002241 italia@lutosa.com - www.lutosa.com
San Giorgio Spa Via Giliberto Petti, 10/2- 84083 Castel San Giorgio SA Tel. 081.95.35.125 - info@sangiorgiospa.eu www.sangiorgiospa.eu
Europastry S.A.
Via Monte Cristallo, 8 - 35018 San Martino di Lupari (PD) Tel. 049/9469110 - Fax 049/5952633 E-Mail: info@ericanatura.it - www.ericanatura.it
PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PIATTI PRONTI SURGELATI Surgital S.p.A. Via Bastia 16/1, 48021 Lavezzola (Ra) Tel. + 39 0545 80328 - Fax: + 39 0545 80121 www.surgital.com - e-mail: surgital@surgital.it
64 - Numero 4 - Settembre/Ottobre 2019
Specialisti nei secondi piatti surgelati a base di carne, soia e vegetali Alcass S.p.A. via Caselle, 2 - 25081 BEDIZZOLE (BS) Tel. 030.6872108 - Fax 030.6872101 E-mail: posta@alcass.it www.alcass.it - www.amicanatura.it
Produzione di specialità gastronomiche surgelate: snack e monoporzioni salate e dolci. C&D s.r.l. Via Casamassima, 3 (Z.I.) - 70010 Capurso (BA) Tel. 080.4553255 - Fax 080.4550454 info@cd-surgelati.it - www.ghiottelli.it
PRODOTTI PANATI SURGELATI OLIVE RIP. ASCOLANA MOZZARELLE PANATE CGM s.n.c. Rione Pollenza Scalo, 85/86 - 62010 Pollenza (MC) Tel. 0733/201025 - Fax 0733/201016
Guida Mercato
Pastellati e panati prodotti nel rispetto della miglior tradizione culinaria italiana
Garbo Surgelati Srl
Agenzia di Rappresentanza
Triveneto
Macchinari
Via di Santa Lucia - Z.I. Bracciano (RM) E-mail info@garbosrl.com - Tel. 06 99815506
Rappresentanze Alimenti Surgelati AREATRE s.a.s. Uffici: Via Gaeta, 8 - 05100 Terni Tel. +39.0744.429377 - Fax +39.0744.439277 www.areatresurgelati.it - E-mail: info@areatresurgelati.ti
Rispo Frozen Food S.r.l. Via Lima, 48 - 81024 Maddaloni (CE) Tel. +39 0823 204141 - Fax +39 0823 200201 www.risposurgelati.it - info@risposurgelati.it
Produzione di Vegetali surgelati - Patate surgelate. Per il retail, il foodservice, l'industria
POLO s.p.a. Via A. Volta, 1 - 35037 Selve di Teolo (PD) Tel. 049/9998411 - Fax 049/9998400
Gruppo Acquisti
Produzione di snack surgelati panati, pastellati e da forno. Prodotti di alta qualità, da friggere o precotti, pronti in pochi minuti per il catering e il retail.
Vegetali
VERDURE, POLLAME, CARNE, PESCE, SELVAGGINA, PRECOTTI, PRIMI PIATTI, DOLCI
Grossisti Concessionari
Sicilia
CENTRALE DI ACqUISTI E MARkETING PER AZIENDE DEL SURGELATO GEL GROUP Scrl Via M.T. Cicerone, 11 - 43123 Parma Tel. 0521/482487 - Fax 0521/484323 E-Mail: info@gelgroup.net
Logistica
Agrifood Abruzzo Srl Via San Bernardino, 196 - 25018 Montichiari (BS) Tel. 0309981530 - Fax 0309981520 www.agrifood.it - E-Mail: info@agrifood.it
Produzione di impianti di depurazione per il trattamento dei reflui industriali Depur Padana Acque Srl Viale Maestri del Lavoro 45100 z.i. Borsea - Rovigo Tel. +39.425.472211 - info@depurpadana.it
Surgelazione, Cottura, Raffreddamento, Lievitazione, Pastorizzazione, Movimentazione, Frittura TECNOPOOL S.p.A. Via Buonarrotti, 81 - S. Giorgio di Bosco (PD) Tel. +39 049 9453111 - info@tecnopool.it
PARTECIPA ALLA MOSTRA PERMANENTE DEI SURGELATI Per informazioni sull’inserimento della tua azienda invia una mail a:
c.parenti@pubblindustria.com Gamma completa Food Service e Retail Centro Catering srl Strada Prima Raisi 5 - 96014 Floridia (SR) Tel 0931-949500 - web: www.sword-surgelati.com email: info@centrocatering.com
Settembre/Ottobre 2019 - Numero 4 - 65
con scritto “GUIDA MERCATO SURGELATI” con il tuo nome e cognome
I Contatti delle Aziende Citate
Aloha Srl Tel 0825.426505 E-mail info@gelatialoha.it
Emilia Foods Srl Tel 059.863293 E-mail sales@emiliafoods.it
Gelateria Callipo Srl Tel 0963.9962400 E-mail infogelateria@callipogroup.com
Ristopiù Lombardia Spa Tel 0362.5839200 E-mail info@ristopiulombardia.it
Alpeker Srl Tel 0471.284715 E-mail info@alpeker.it
Erika Eis Srl Tel 046.5735454 E-mail info@erika-eis.com
Gelati Da Tommasino Srl Tel 088.4588427 E-mail info@gelatidatommasino.eu
Sammontana Spa Tel 0571.7076 E-mail sammontana@sammontana.it
Bofrost Italia Spa Tel 0434.859511 E-mail businessfood@bofrost.it
Erlenbacher Backwaren Gmbh Tel 380.1775505 E-mail cinzia.albertini@gmail.com
Gelati Pepino 1884 Spa Tel 011.9367615 E-mail info@gelatipepino.it
Surgital Spa Tel 0545.80328 E-mail surgital@surgital.it
Casa Del Gelato Srl Tel 0536.944551 E-mail info@casagelato.it
Eismann Italia Srl Tel 045 7160211 E-Mail info.it@eismann.com
Gelati Royal Snc Tel 0832.322539 E-mail info@gelatiroyal.it
Tonitto 1939 Spa Tel 010.6509494 E-mail info@tonitto.com
Centro Catering Srl - Sword Tel 0931.949500 E-mail info@centrocatering.com
Eurofood Spa Tel 02.448761 E-mail info@eurofood.it
John Bean Technologies Spa Tel 0521.908584 E-mail info-europe@jbtc.com
Turck Banner Srl Tel 02.90364291 E-mail info@turckbanner.it
Cooperativa Italiana Catering Tel 02.26920130 E-mail info@coopitcatering.com
Europastry Sa Tel 0185.459300 E-mail informazioni@europastry.com
Martinucci Srl Tel 0833.539566 E-mail commerciale@martinucci1950.com
VIS Industrie Alimentari Spa Tel 041.5801148 E-mail chiediavis@visindustrie.com-www.visindustrie.com
Delifrance Italia Srl Tel 0245864304 E-mail commercialeitalia@delifrance.com
Fresystem Spa - Cupiello Tel 081.400816 E-mail chiaradesiocesari@cupiello.com
Mettler-Toledo Spa Tel 02.333321 E-mail mgiudici@technical-group.com
Wolf ButterBack Kg Tel +49.911.67044304 E-mail t.boettcher@butterback.de
D.IT - Distribuzione Italiana Tel 051.6428511 E-mail info@dit.coop
G7 Srl Tel 051.6640144 E-mail g7srl@g7gelati.it
Pasticceria Quadrifoglio Srl Tel 059.931794 E-mail quadrifoglio@pasticceriaquadrifoglio.it
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Coordinamento Generale: Camilla Parenti (c.parenti@pubblindustria.com) Hanno collaborato a questo numero: Patrizia Bindi, Elena Consonni, Vittorio Chioetto, Cesare Del Francia, Francesca Madafferi, Cecilia Marianetti, Cati Tonon, Diana Tribi Traduzioni: Laura Loi
Desidero effettuare l’abbonamento a SURGELATI MAGAZINE (5 numeri), comprendente il Servizio Informazioni, al prezzo di 50 euro per l’Italia e 100 euro per l’estero
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Videoimpaginazione Grafica: Fabrizio Filippini (grafica@pubblindustria.com) Cognome e Nome Registrazione Tribunale di Pisa N° 16 del 26/6/89 Iscrizione R.O.C. n° 12077 del 13/11/2004
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66 - Numero 4 - Settembre/Ottobre 2019
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