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Anno XXXVIII
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Foto di Antonino Fattorusso
APRILE 2018
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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RISTORANTE – BAR – SOLARIUM
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Giuseppe Cuomo, Sindaco / the Mayor
Città di Sorrento
Benvenuti Welcome
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A NOME MIO E DELL’INTERA CITTÀ sono lieto di porgervi il benvenuto. L’ arrivo di ogni ospite a Sorrento è motivo di gioia per la nostra comunità.
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iamo costantemente impegnati a mantenere alte le tradizioni che hanno resa famosa Sorrento per l’ospitalità e l’accoglienza. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale, gli albergatori e tutti coloro che operano nel campo del turismo, sono impegnati perchè ogni soggiorno o vacanza a Sorrento si trasformi in una piacevole esperienza da ricordare. Ogni anno riscontriamo un incremento del numero di visitatori che prediligono Sorrento per i loro soggiorni oltre che a lusinghieri apprezzamenti da parte dei principali tour operator nazionali ed internazionali. Questo stimola ancora di più il nostro desiderio di conservare elevati standard qualitativi ai servizi offerti e che, oltre alle bellezze paesaggistiche, storiche ed architettoniche che offre il nostro territorio, tutti, ospiti e residenti, possano gradire il nostro impegno nell’offrire un carnet di appuntamenti interessante, vario ed ammiccante. Nel dedicare metaforicamente a tutti la celebre canzone “Torna a Surriento” – inno della nostra terra – ci auguriamo che le sue note possano alimentare in voi il desiderio di tornare in futuro a trovarci ancora una volta.
e are constantly committed in maintaining the traditions that have made Sorrento famous for its hospitality. For this reason the Municipal Administration, hoteliers and all touristic operators are busy because every stay or holiday in Sorrento turns into a pleasant experience to remember. Every year we see an increase in the number of visitors who prefer Sorrento for their stays as well as for flattering appreciations from the main national and international tour operators. This stimulates even more our desire to maintain high quality standards for the services offered and, in addition to the scenic, historical and architectural beauties that our territory offers, that guests and residents can appreciate our commitment to offering interesting, varied and alluring appointments. In metaphorically dedicating to everyone the famous song “Torna a Surriento” - hymn of our land we hope that his notes will feed you the desire to return to visit us again.
ON BEHALF OF THE ENTIRE TOWN I AM PLEASED TO WELCOME YOU. The arrival of each guest in Sorrento is a source of joy for our entire community as we feel immense gratitude for their interest and the trust they give us.
AZIENDA AUTONOMA DI SOGGIORNO E TURISMO SORRENTO - S.AGNELLO Via Luigi De Maio, 35 - 80067 Sorrento (Napoli) - Tel. 081 8074033 - Fax 081 8773397
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Foto CARLO ALFARO
benvenuti welcome
Il meraviglioso scenario naturale fa della penisola sorrentina una delle destinazioni turistiche più famose al mondo, qui l’accoglienza e l’ospitalità sono arti tramandate da una generazione all’altra.
With the breathtaking landscape, the art of hospitality and friendliness handed down from generation to generation it is no wonder Sorrento Coast attract visitors from all over the world.
ORARIO DI APERTURA LUNEDÌ/VENERDI’ 8,30 - 18,00 - SABATO - DOMENICA E FESTIVI CHIUSO OPENING HOURS MONDAY/FRIDAY 8.30AM – 6,00PM - SATURDAY - SUNDAY AND BANK HOLIDAYS CLOSED
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A Villa Fiorentino dal 7 Aprile al 13 Maggio
Sorrento Young Art
LA SECONDA EDIZIONE presentata dall’Associazione SyArt in collaborazione con il Comune e la Fondazione Sorrento
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ontaminazione, apertura e scambio, questi i punti nevralgici su cui si investe nella seconda edizione del Sorrento Young Art, evento internazionale dedicato all’arte contemporanea, presso la dimora storica di Villa Fiorentino, sede della prestigiosa Fondazione Sorrento, presieduta dall’armatore Gianluigi Aponte. L’Associazione Culturale SyArt, forte del successo della prima edizione, in accordo con il Comune di Sorrento e la Fondazione Sorrento, prolunga la durata dell’evento con Vernissage il 7 Aprile alle ore 19,00 e Finissage il 13 Maggio. Tra le novità di quest’anno una direzione artistica condivisa, affidata a Paolo Feroce e Rossella Savarese; una Range Rover Evoque che diventa “Art Car” grazie ad un wrapping esclusivo che è il risultato di un progetto supportato dalla Concessionaria Jaguar Land Rover Autorally e dal brand Zenith; una copertina di Arbiter realizzata dal vincitore del Fata Verde Praemium; live painting e perfomance, durante la serata inaugurale, con la partecipazione straordinaria dell’artista Tvboy, eclettico rappresentante della corrente Neo-Pop, legato al mondo della
street art. Gli artisti selezionati per questo secondo appuntamento, hanno l’opportunità di promuovere la propria ricerca artistica in un luogo suggestivo e ricco di storia, location che ha dedicato percorsi espositivi ad artisti quali, per citarne alcuni, Palladino, Chagall e Dalì. La città di Sorrento sarà interessata da installazioni sitespecific. Segue all’evento SyArt una mostra incentrata sull’opera dell’artista irlandese Francis Bacon, uno dei nomi più celebri della storia dell’arte del XX secolo. Durante le giornate espositive, si confermano i percorsi didattici con scuole italiane ed estere, a cura di Simona Schiazzano. Si conferma, altresì, per la serata inaugurale, il cocktail a cura dello chef Peppe Aversa, stella Michelin.
Jaguar Land Rover Autorally rappresenta una delle novità di questa edizione. Una Range Rover Evoque, personalizzata con un wrapping design creativo, progettato e realizzato in esclusiva da un artista scelto dallo staff organizzativo, a cui il compito di sintetizzare in arte lo spirito del brand Jaguar Land Rover le cui caratteristiche di off road sono insite nel DNA del marchio che produce vetture pronte ad affrontare i terreni e le condizioni più difficili. Una nuova sfida per SyArt, un impegno importante. FATA VERDE PRAEMIUM. COPERTINA ARBITER “Un omaggio alla forza visionaria che anima l’artista e lo ha reso capace di immaginare e mostrare l’essenza della realtà, di inventare l’ignoto, di dialogare con il mistero e con la dimensione magica. L’ispirazione del premio viene, ovviamente, dai «poeti maledetti» e da quegli artisti geniali – da Dino Campana a Modigliani a Patty Smith a Steve Jobs – che hanno apportato in ambiti diversi interpretazioni fantastiche e ine-
dite del visibile e dell’invisibile. Il Praemium con il riferimento alla Fata verde mette l’accento sull’essere fatato che alberga in ognuno di noi e che nel corso dei secoli ha donato all’umanità mirabili artisti che con le loro opere hanno contribuito ad arricchire la nostra conoscenza e a perfezionare il nostro spirito”. Il Premio nasce da una suggestione di Elio Ferraris, ideatore e Presidente emerito del Circolo degli Inquieti. Al vincitore del premio, l’onore di creare una copertina della rivista Arbiter, edita e diretta da Franz Botré. La selezione degli artisti, partecipanti unicamente su invito, si basa sui principi associativi della SyArt, quali promozione, visibilità e spazi dedicati a favore di artisti nazionali ed internazionali. Gli stessi sono posti in dialogo con nomi storicizzati, in un’occasione di scambio e contaminazione. UFFICIO STAMPA SyART Rossella Savarese mobile: + 39 3332882217 comunicazione@syart.it www.syart.it
PREMIO ART CAR “Quando le eccellenze del mondo della meccanica d’alta precisione incontrano l’Arte, ne sono travolte”. E’ ciò che esprimere il premio Art Car, l’iniziativa voluta da Leone Cappiello, il Presidente SyArt, che ha fortemente sostenuto la realizzazione del progetto. Il premio Art Car, supportato dalla Concessionaria
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Fondazione Sorrento MOSTRA MULTIMEDIALE - MULTIMEDIAL EXHIBITION
Settimana Santa a Sorrento di LINO e ANTONINO FATTORUSSO
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per la tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio di cultura, arte, storia, natura, tradizioni, prodotti tipici e per i servizi turistici di Sorrento e della Penisola sorrentina.
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Durante il periodo pasquale a Sorrento
LE PROCESSIONI DEL TRIDUO PASQUALE A SORRENTO SONO L’ULTIMA TRACCIA DI UN LEGAME SECOLARE TRA I SORRENTINI E LE LORO TRADIZIONI forse l’ultima celebrazione rituale che è rimasta pressoché intatta nell’animo degli abitanti della cittadina costiera.
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i ispirazione gesuitica, queste manifestazioni nascono come sacre rappresentazioni con l’intento di incutere nell’animo degli spettatori un senso di profondo dolore e pentimento per le sofferenze subite da Cristo nel suo cammino verso la crocefissione. Ancora oggi il messaggio trasmesso dalle processioni è quello di indicare l’Amore di Dio che, attraverso le sofferenze di Cristo e la Sua risurrezione, dona all’umanità la promessa della vita eterna. Non è una celebrazione, dunque, che può prescindere dall’evento prodigioso della vittoria di Cristo sulla morte, rappresentandone, invece, l’aspetto più profondo. Ed è per questo che tali cortei sono caratterizzati da un particolare rigore e fervore di fede da parte di chi vi prende parte. Per i sorrentini la partecipazione a questi riti rappresenta un momento imprescindibile. Non v’è famiglia in città che, nel corso degli anni, non abbia visto almeno un proprio componente parteciparvi. Questo è motivo di grande responsabilità per i confratelli ed il Governi dei Sodalizi che organizzano il sacro rito, dovendo essere loro i primi testimoni autentici di una fede – seppure popolare – tramandata dai propri avi. E’ per questo che, ogni anno, i preparativi necessari a garantire il migliore svolgimento del corteo stesso hanno inizio alcuni mesi prima della Settimana Santa. Già prima dell’inizio della Quaresima, infatti, vi è per i confratelli tutto un susseguirsi di impegni che seguono uno schema quasi rituale: fiaccole e lampioni vengono puliti e lucidati; in chiesa iniziano le prove di canto per il coro del Miserere; si prendono i contatti con la banda musicale; le vesti vengono tirate fuori da-
gli armadi, già stirate e profumate, pronte per la distribuzione ai partecipanti la quale avviene a ridosso della Settimana Santa secondo un rituale ben definito. Si tratta di un lavoro febbrile che culmina la sera del giovedì Santo, quando, dopo la celebrazione della messa in Coena Domini in Cattedrale, i confratelli dell’Arciconfraternita del Rosario, partendo dalla chiesa di San Paolo nel centro storico di Sorrento, saranno pronti per “l’uscita” della prima processione, quella della visita agli Altari della Reposizione, vale a dire gli apparati scenografici allestiti nelle chiese
per rendere solenne l’esposizione del Santissimo Sacramento che, per tutta la giornata del venerdì e del sabato Santo resterà esposto alla venerazione e alla preghiera dei fedeli. Alle tre del mattino del venerdì Santo sarà, poi, la volta degli incappucciati bianchi dell’Arciconfraternita di Santa Monica a uscire in processione per accompagnare la statua dell’Addolorata per le strade e le chiese della città. Il venerdì Santo sera, al crepuscolo, i confratelli di San Catello e della Morte recheranno in corteo, oltre alla statua dell’Addolorata, lo splendido simulacro del Cristo Morto, realizzato da un unico pezzo di legno e oggetto di fortissima venerazione da parte dei sorrentini. Le processioni sorrentine sono caratterizzate da un analogo schema di svolgimento. Esse sono aperte dalla Banda Musicale, la quale suona le tradizionali marce funebri, musiche tanto tristi quanto solenni, che, a differenza della loro originaria destinazione, sono divenute una “colonna sonora” familiare ed attesa dai sorrentini. Sopraggiungono, poi, il troccolante e i quattro incappucciati di “aper-
FOTO ARCHIVIO LINO E ANTONINO FATTORUSSO
Le sacre rappresentazioni
tura”: si tratta di partecipanti che indossano sulla veste una fascia trasversale con l’indicazione del nome della confraternita. A seguire è tutto un alternarsi di piccole croci, portate a spalla dai partecipanti più piccoli, e fiaccole o lampioni. In questa prima parte del corteo sfilano i simboli dei sodalizi: labaro, vela, pannetto. La seconda parte dei cortei è caratterizzata dalla sfilata dei martìri o misteri, ossia i simboli delle sofferenze inflitte a Cristo nel suo cammino verso il Golgota. Le processioni si concludono con il coro del Miserere, le statue, i confratelli ed il Governo delle Arciconfraternite. L’uscita della processione nasconde agli occhi dei fedeli tutta la fase di preparazione interna alla chiesa. I partecipanti alla processione accedono in chiesa molto tempo prima dell’inizio del corteo. Dopo di che, all’ordine impartito dal Priore di abbassare gli “scapolari”, a volto coperto e con un’emozione che solo chi partecipa può forse comprendere, iniziano ad essere assegnati i posti a ciascun partecipante. Qui entra in gioco il caso, nonostante ogni partecipante cerchi di utilizzare ogni “stratagemma” per poter ottenere un martirio piuttosto che un lampione: sulle punte dei piedi, o facendosi sollevare da qualche amico per le braccia, gli incappucciati cercano di mostrarsi più alti di quelli che sono, perché è ai più alti che, di norma, viene assegnato il “martìrio”, simbolo delle offese subite da Cristo nell’ascesa al Calvario. Conclusa la distribuzione degli oggetti, la processione è pronta per partire. Il Padre spirituale introduce in preghiera il cammino penitenziale, le luci della chiesa si spengono, la commozione è altissima, il cuore batte forte: si spalancano le porte del tempio, la banda suona la marcia d’inizio, il Miserere intona le prime strofe, il fumo dell’incenso inonda l’aria. Il percorso processionale, dunque, rappresenta il cammino del penitente che, pregando, chiede perdono per essere ancora nelle tenebre del peccato. Un percorso di catarsi, quindi che l’incappucciato compie nel silenzio e nell’anonimato, libero di parlare a sé stesso ed alla propria coscienza.
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Giuseppe Alfaro AVVISO SACRO
Venerabile Arciconfraternita del SS.mo Rosario Chiesa dei Santi Felice e Bacolo Sorrento
GIOVEDÌ SANTO 29 Marzo 2018 ore 20:30
Santuario della Madonna
del Carmine
Sorrento
L’«Ora» della Madre Celebrazione Mariana del Sabato Santo - ore 11,00
PETAGNA
Processione in Visita agli Altari della Reposizione Chiesa di San Paolo - Via Tasso - Via Fuoro - Via del Mare Largo Parsano Vecchio - Ospedale - Corso Italia - Piazza Tasso Via San Cesareo - Via Tasso - Via Vittorio Veneto Via San Francesco - Chiesa di San Francesco - Piazza Sant’Antonino Chiesa di Santa Maria delle Grazie - Basilica di Sant’Antonino Via Luigi De Maio - Piazza Tasso - Chiesa del Carmine Corso Italia - Cattedrale - Via Tasso Chiesa del SS.mo Rosario Benedizione e distribuzione del pane.
IL GOVERNO
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Il Sabato santo è il giorno del silenzio di Dio. Deve essere un giorno di silenzio, e noi dobbiamo fare di tutto perché per noi sia proprio una giornata di silenzio… Gesù deposto nel sepolcro condivide con tutta l’umanità il dramma della morte… Dio tace, ma per amore. (Papa Francesco) I PP. Carmelitani
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Tradizioni Pasquali a Sorrento
Le processioni di Venerdì Santo
PASSI CADENZATI ROMPONO IL RELIGIOSO SILENZIO tenui fiammelle sembrano librarsi nell’aria in ordinata successione, squarciando la profonda oscurità della notte.
ba del Venerdi Santo e un’altra la sera dello stesso giorno, oganizzate da due diverse confraternite laicali, quella di Santa Monica e quella dell’Arciconfraternita della Morte, esprimono la profonda e radicata religiosità della nostra gente che fa della partecipazione alle processioni un momento di manifestazione di fede fatta di continuità di valori ancestrali e di una visione umana della propria visione religiosa. La suggestione che tali processioni sanno trasmettere è qualcosa di inenarrabile perchè bisogna compenetrarsi nella loro essenza, essere partecipi della cultura che le ha prodotte per coglierne il loro vero significato. Se si è distratto spettatore possono sembrare un residuo di manifestazione folcloristica. In
VENERABILE ARCICONFRATERNITA DI S. MONICA CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA - SORRENTO
PROCESSIONE DEL
VENERDI SANTO 30 Marzo 2018 - ore 3,00
Via Fuoro - Vico II Fuoro - Corso Italia - Piazza Tasso - Via S. Cesareo Via Tasso - Via V. Veneto - Via S. Francesco - Piazza S. Antonino Via L. De Maio - Piazza Tasso - Via Correale - Via B. Capasso Corso Italia - Piazza Tasso - Corso Italia - Via Parsano Vecchio Via del Mare - Via Fuoro
AVVISO SACRO
Causa lavori, il percorso potra’ subire variazioni
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lla fioca luce di torce e lampioni, ecco incedere la lunga teoria di incappucciati ognuno recante un simbolo della Passione del Cristo, fattosi Uomo per redimere l’umanità dal peccato d’Adamo. Di lontano l’eco di un canto che si fa lamentosa preghiera di espiazione. Tra due fitte ali di popolo in cui prevale su tutto il sentimento della commozione e della pietà umana, si snoda la processione degli incappucciati del Venerdi Santo. Da secoli, sulle stesse strade di Sorrento, si continua così un rito antico ancorato ad una tradizione che si trasmette da padre a figlio. Erede di analoghi riti penitenziali di cui si ha notizia già dal 1200, le attuali processioni, perchè a Sorrento se ne svolgono due: una all’al-
realtà esse sono un momento di varia e complessa liturgia del Cattolicesimo che si esprime in queste forme esteriori che potrebbero, ai nostri giorni, essere erroneamente intepretate. Le processioni del Venerdi santo, figlie delle sacre rappresentazioni medioevali, continuano la tradizione, portata dal la Spagna nel Sud Italia nel XVI secolo dai Gesuiti i quali inseriscono i “misteri” nel corpo delle preesistenti processioni. Ecco allora sfilare in bell’ordine, intervallati da lampioni, i segni della passione: la borsa con i trenta sicli d’ar-
gento, il prezzo del tradimento di Giuda; la corona di spine con cui Cristo fu incoronato, per scherno, re; ecco il gallo, a ricordo delle parole di Gesù rivolte a Pietro “prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte’’ e così fu. L’orecchio è quello mozzato al Selvo del Sommo Sacerdote Caifa all’atto della cattura di Gesù sul Gesemani; i chiodi, il martello e le tenaglie, strumenti usati per la crocifissione, la spugna imbevuta d’aceto che spregiativamente bagnò le labbra del Cristo, assetato sulla Croce, la lancia che ferì il suo costato;
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Luisa Fiorentino ti» di nero come per confondersi nelle tenebre della notte. Di entrambe le processioni la suggestione che ne consegue tocca così le corde più recondite della sensibilità di coloro che assistono, assiepati ai bordi delle strade, muti in silenzioso raccoglimento. Anche per essi la processione è momento di meditazione e non di semplice osservazione. Ma la commozio-
ne raggiunge il suo culmine nella processione della sera in cui viene portato a spalla il Cristo Morto. Antica e venerata opera in legno del ‘600, essa precede la statua dell’Addolorata che non più come il mattino, va alla ricerca del Figlio” ma, rassegnata ne segue il corpo senza vita. Su di Lui si legge il dolore per le sofferenze patite ma anche la serena rassegnazione di chi nella mor-
te, ha adempiuto l’alta missione assegnatagli dal Padre: la redenzione dell’umanità dal peccato. La processione fissa, così, in modo eloquente ed immedlato concreto nella sua crudezza dei simboli, quello che è il mistero centrale del Cristianesimo: il Dio fatto Uomo che per l’umanità tutta si sacrifica per liberarlo dal peccato col suo dono gratuito di Amore.
FOTO ARCHIVIO LINO E ANTONINO FATTORUSSO
i dadi con cui i soldati romani si disputarono la tunica, anch’essa facente parte dei “martiri”. E ancora, tante croci di legno, simbolo dell’estremo martirio; il pannetto con l’effige della Veronica. Il lungo corteo è completato dallo stendardo della congrega che organizza la processione, da una croce nuda e da altri “misteri” come la bacinella con l’acqua e il panno con cui Pilato si lavò e asciugò le mani significando così la sua impotenza a decidere. Si giunge, poi, all’anima della processione in cui si riassume l’essenza stessa di essa: quella del dolore della madre ché va alla ricerca del Figlio perduto: la statua della Madonna vestita di nero, chiusa nel suo dolore, che reca tra le mani un fazzoletto con cui asciugare le lacrime del suo dolore. Le fanno eco le laceranti espressioni del coro del «Miserere» che invocano il perdono e la redenzione del peccato. Diversamente dai portatori dei “misteri” o delle fiaccole che procedono tutti coperti dalla veste e dal cappuccio tanto da risultare irriconoscibili perchè l’atto penitenziale non conosce volto nè ostentazione della propria persona, quelli del Coro, formato da più di 200 persone, vanno a viso scoperto perchè con più forza risuoni il grido della loro implorazione, essendo, essi, simbolo dell’umanità concorde nell’aspettazione del perdono dei peccati. Gli incappucciati della processione che esce la notte tra il Giovedi e il Venerdi Santo sono tutti vestiti di bianco, colore che più si addice alI’atmosfera aurorale del sorgere del nuovo giorno. Quelli della sera invece, sono tutti «insacca-
la serra N AT U R A L W E L L B E I N G R E J U V E N AT E - B E AU T Y
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Easter traditions in Sorrento
The Good Friday Processions
the bag with 30 silver shekels, the price of Judas’ betrayal; the crown of thorns with which Christ was crowned, derisively king; the cock, to remember Jesus’ words to Peter “Before the cock crows you’ll repudiate me 3 times”. And so it was. The ear is the one cut off of the servant of the high priest Caifa in the act of capturing Jesus on Gethsemane; the nails, the hammer and the pincers, instruments used for the Crucifixion, the sponge soaked in vinegar with which Jesus’s lips were wetted scomfully whilst he died of thirst on the cross; the lance which wounded him in the ribs; the dice with which the Roman soldiers disputed his tunic, it too
To the faint light of torches and
lamps, here the procession of the “hooded” advances, as if out of the deepest recesses, each carrying a symbol of the Passion of Christ, becoming man to redeem humanity from Adam’s sin. From afar the echo of a chant which becomes a mournful prayer of expiation. Between two dense flanks of people, in all of whom prevails the sentiment of human commotion and pity, winds the procession of the hooded of Good friday. For centuries, on the same streets of Sorrento, thus is an ancient rite continued expression of suffered and shared religiousness, anchored to a tradition transmitted from generation to generation, from father to son. Heir to similar penitential rites already existing in 1200, the actual procession of the hooded or, better, the actual processions, because there are two held in Sorrento: one at dawn on Good Friday and the other the evening of the same day, organized by two different lay confraternities, that of Santa Monica and that of the Archconfraternity of Death or of the Servants of Mary. They express the
deeply rooted religiousness of our people who make their participation in the processions a moment of manifestation of their faith, of ancestral values and a humane and worldly vision of their own religious views. The influence that these processions can transmit is something difficult to relate as it’s necessary to penetrate into their essence, to be part of the culture which produced them in order to gather their real significance. To a distracted spectator they can seem to be the residue of a folkloristic manifestation, but this isn’t so. In reality they are a moment of the varied and complex lithurgy of Catholicism which also expresses itself in these exterior forms which could, in this day and age, be erroneously interpreted. The Good Friday processions, daughters of sacred medieval representations, in their present developments continue the tradition brought from Spain to southern Italy in the XVI century by Jesuits who added the “mysteries” to the body of preexistent processions. Here then unwinding in good order, interspersed with torches or lamps, the signs of the Passion:
FOTO ARCHIVIO LINO E ANTONINO FATTORUSSO
RHYTHMICAL STEPS BREAK THE RELIGIOUS SILENCE slender and trembling little flames seem to free themselves in the air in orderly succession, rending the profound obscurity of the night.
being part of the “martyrs”. And still, many wooden crosses, sign of the extreme martyrdom, the cloth with the effigy of the Vernacular. The long procession is completed by the standard of the congregation which organizes it, a large naked cross and other “mysteries” like the basin with water and the cloth with which Pontius Pilate washed and dried his hands in the act of the decision on Christ’s trial signifying his impotence in making a decision. We thus arrive at the soul of the procession in which its very essence is reassumed: that of the pain, entirely human, of the mother who goes searching for her lost Son. Carried on the shoul-
That’s Amore ITALIAN WEDDING COLLECTION
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Luisa Fiorentino ders of the pious is a statue of the Virgin, dressed in black, locked in her suffering, holding in her hands an immaculate handkerchief with which to dry the tears of her ineffable pain. Echoing her are the rending expressions of the “Miserere” chorus which repeat the words of the Psalmist David invoking forgiveness and redemption from sin. Contrary to the bearers of the “Mysteries” or of the torches which preceeded, all covered by the gowns and hoods so as to de unrecognizable because the penitential act acknowledges neither the face nor the ostentation of its enactors, those of the chorus, formed by over 200 people, go with their faces uncovered so that the cry of
their imploration resounds with greater force, as a symbol of all humanity waiting for its sins to be forgiven. The hooded members of the procession which begins during the night between Thursday and good Friday are all dressed in white, a colour which lends itself most to the auroral atmosphere of the dawning of a new day. Those the evening, instead, are all “enclosed” in black, as if to blend into the darkness of night. There is an atmosphere evoked by both processions which touches the innermost chords of sensitivity of those who assist , crowding the edges of the streets, mute in silent prayer. For them too, the procession is a moment
LA MARCIA RITROVATA
Una piccola curiosità nelle celebrazioni della settimana Santa a Sorrento è rappresentata, quest’anno, dal ritrovamento di una vecchia partitura per banda di una marcia che veniva suonata durante i cortei degli incappucciati fino alla metà del secolo scorso. “Sotto un Cipresso”: questo il titolo originale, di autore sorrentino e suonata per le tradizionali processioni del venerdì Santo per l’ultima volta negli anni ‘50. Il ritrovamento è stato reso possibile grazie ad un collezionista locale. Le partiture ritrovate, essendo parzialmente incomplete, sono state rielaborate dal maestro Pasquale Di Pinto, docente di musica e fine esecutore con lo strumento del corno inglese, il quale ha dato anche il titolo di “Triste Addio” a questa nuova elaborazione. La marcia, finalmente tornata nel repertorio tradizionale sorrentino, sarà eseguita per la prima volta nella piazzetta prospiciente la chiesa di San Paolo dal Gran Concerto Bandistico “Città di Montescaglioso” nel tardo pomeriggio di giovedì Santo. Sarà questa, dunque, una piccola chicca nell’ambito delle celebrazioni pasquali, un modo per recuperare un pezzo di storia delle processioni degli incappucciati sorrentini. of meditation and not just observation. But the emotion reaches its peak during the evening , procession in which the Dead Christ is carried on the shoulders of the faithful. An antique and revered work in wood from the 1600s, it preceeds the statue of Our Lady of Sorrows, no longer searching for her son as in the morning procession but resignedly following His lifeless body. On His face can be seen the pain of the suffering He underwent
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but also the serene resignation of one who, in death, has fulfilled the high mission assigned to Him by His Father: the redemption of humanity from sin. Thus, in an eloquent and immediate manner, concrete in the crudeness of its symbols, the procession pinpoints that which is the central mystery of Christianity. God becoming Man and sacrificing everything for humanity to liberate it from sin with His free gift of Love.
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Aprile 2018 SCS Società Concerti Sorrento
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CONCERTO DI PASQUA EASTER CONCERT
LINA COPPOLA DISEGNA IL LOGO DELLA PROCESSIONE BIANCA
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! Stagione – Season 2018 Direzione artistica: Paolo Scibilia
HADIMOVA ENSEMBLE Peter Lichtenthal Celebration
Sa 24 marzo, ore 20.00, Massa Lubrense – Chiesa Parrocchiale di Sant’ Agata W. A. Mozart - Requiem in Re min. K623 Trascrizione storica per solo Quartetto d’Archi di Peter Lichtenthal
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Il programma potrebbe variare / Program may be subject to slight variation.
l volto della Madonna in cerca del figlio ha ispirato Lina Coppola, con l’opera “Sacro silenzio” che caratterizzerà la locandina e il biglietto di invito della Processione “Bianca” di quest’anno del Venerdì Santo. L’Arciconfraternita di Santa Monica ha affidato ad un concorso riservato agli studenti del Liceo artistico Francesco Grandi il compito di realizzare l’immagine del tradizionale rito. Il tema proposto dal priore dell’Arciconfraternita, Salvatore Russo, alla dirigente del Liceo Grandi, Patrizia Fiorentino, denominato “Animi motus”, ispirato alla secolare tradizione dei riti della Settimana Santa a Sorrento. La presentazione del disegno prescelto dall’apposita commissione, istituita dallo stesso sodalizio, ufficializzata nel corso di una cerimonia ospitata nei locali della chiesa della Santissima Annunziata, con la presentazione dell’opera e la consegna del buono acquisto al vincitore del concorso. L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare e trasmettere agli studenti il significato dei secolari riti della Settimana Santa in penisola, quale espressione di un “legame” indissolubile tra tradizione e religiosità popolare che caratterizzano la cultura del territorio. Menzione speciale anche gli allievi Vincenzo La Mura, Mariagemma Di Guida e Salvatore Stornaiuolo. Al concorso hanno partecipato 30 studenti del Liceo artistico Grandi, con opere realizzate con le tecniche della pittura, del disegno e della grafica, finalizzate alla stampa dell’immagine sulla locandina con il programma e del biglietto d’invito per la tradizionale rappresentazione del Venerdì Santo.
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Marcello Aversa
Dal 24 marzo all’8 aprile
Mostra Passione d’Arte NELLA STRAORDINARIA CORNICE DELLA CHIESA BAROCCA DI S. MARIA DELLA PIETÀ l’associazione Peninsulart, presenta la seconda edizione di “Passione d’arte”.
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VIA CRUCIS DELL ARTISTA PIERO MARCUCCIO DI CERRETO SANNITA
FOTO DI MICHELE DE ANGELIS
i tratta di un evento dedicato alla Santa Pasqua e non poteva esserci un sito migliore per accoglierla, vista l’intitolazione alla chiesa e la “Deposizione” raffigurata nella bellissima pala d’altare del Settecento. Il titolo della mostra ha un triplice significato. Passione quella vissuta da Gesù Cristo. Passione intesa come amore e abnegazione, quello che il maestro artigiano infonde nelle due opere. La passione, quella che sta subendo l’arte e l’artigianato, sempre più relegati ad in ruolo marginale, in un Paese che su queste peculiarità dovrebbe investire, non solo economicamente, ma, soprattutto, culturalmente. Si tratta di un evento che prevede l’esposizione di opere inedite di maestri del territorio. A rendere l’evento più interessante, sarà la presenza dell’artista Piero Marcuccio di Cerreto Sannita. Il ceramista cerretese, esporrà alcune opere che hanno come tema la Passione, tra le quali una “Via Crucis” completa delle 14 stazioni più la Resurrezione. Utilizzando la tecnica plurisecolare dell’antico borgo beneventano, l’artista esegue piccoli capolavori, utilizzando argilla locale e smalto preparato in maniera artigianale. Tutti gli artisti, si cimenteranno con forme e materiali diversi; con legno, ferro, pittura, terracotta, saranno create opere che rievocheranno non solo la Passione di Cristo ma anche alcuni “Riti” di questa terra, riguardanti il periodo pasquale.
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Personaggi
Orietta Berti UNA VOCE SENZA TEMPO Assolutamente singolare. Perchè in aggiunta ad aggettivi che sottolineano voce e professionalità, ce n’è uno che la rende unica: soave. Con la sua voce senza tempo e la imperturbabile maniera di essere Orietta Berti, in aggiunta alla cinquantennale carriera e ai tanti record che l’hanno vista protagonista e amata in mezzo mondo, ha fatto dell’ironia la sua arma più intelligente. Abile Fabio Fazio che, in epoca non sospetta, ancor prima di “Che tempo che fa”, la volle al suo fianco intuendo la sua capacità di sintonizzarsi con il grande pubblico, di coglier non solo le domande ma saper dare le risposte, che candide o meno, sottintendono un’intelligenza antica e autentica. Ed è per questo che fedele a se stessa, con cinquanta milioni di dischi venduti, la vita condivisa con il tanto amato Osvaldo, due figli dai nomi che hanno la stessa iniziale dei genitori, ha superato e vinto mode che hanno esaltato, ma anche distrutto, decine di interpreti. Con la sua faccia bella e la voce intatta è sempre la stessa, capace di sottolineare senza mezzi termini la vittoria della semplicità e il coraggio di essere autentica.
Che cosa ricorda della sua infanzia? Che bambina era prima che le scelte professionali segnassero la sua vita? Ho avuto un’infanzia molto bella per l’amore dei miei genitori e di mio zio. Figlia unica di una famiglia di umili origini, sono stata sempre molto coccolata a Cavriago, dove sono nata e vissuta fino al matrimonio. Ero una bambina socievole, timida, anche curiosa e studiosa. Ho ricordi indelebili: le scarpe di vernice che camminando schioccavano, il sogno di mio padre, amante della lirica, che io diventassi un soprano ma quando a diciotto anni morì investito in un incidente stradale, decisi che a tutti i costi avrei provato a raggiungere il suo sogno diventato anche il mio! Il dono della voce c’era e con tanti sacrifici, un pizzico di fortuna, che non deve mancare mai, sono andata avanti! Chi le ha insegnato di più? Chi considera siano stati i suoi maestri di vita e di formazione? Sicuramente i miei genitori poi, fin da ragazzina, e anche ora, ho sempre ammirato i grandi miti della canzone: da Frank Sinatra a Sarah Vaughan alla nostra grande e italianissima Mina. La persona più importante della mia carriera è stato Giorgio Calabrese, mio pigmalione, che mi scoprì in un festival di voci nuove al Teatro Municipale di Reggio Emilia. Per merito suo ebbi il mio primo contratto. Ovviamente poi mio marito Osvaldo, che è stato tutto per me: marito, manager, produttore, confidente. Che ricorda della gavetta? Che periodo è stato e come l’ha vissuto? E’ sempre gavetta, nel senso che ogni giorno si ricomincia dall’inizio. Ovviamente cambia la priorità ma ogni giorno è come la prima volta. Ogni professione ha i suoi sacrifici, i suoi difetti e i suoi pregi. Cosa ricorda in particolare? Se mi guardo indietro con Osvaldo, in cinquant’anni di carriera ne abbiamo viste e vissute di tantissime... un paese che è cambiato, le mode che si sono succedute. Sia la televisione che il mondo della discografia sono cambiati. Per certi versi, con tanti colleghi come Gianni Mo-
randi, Massimo Ranieri, Albano, siamo stati dei pionieri perchè, dopo il boom degli anni sessanta, abbiamo conservato l’amore del pubblico. E grazie all’amore e al rispetto del pubblico siamo ancora qui! Come, quando e perché è riuscita a sfondare nel mondo della canzone? Per la passione di mio padre che purtroppo non potette continuare le lezioni di canto iniziai gli studi di musica lirica. Devo a lui la tenacia e la dedizione a questa arte e i suoi sogni sono diventati miei. Nel suo percorso ha dovuto superare affrontare ostacoli, difficoltà o altro? Ogni manifestazione e gara canora come il Festival di Sanremo, Canzonissima, il Disco per l’estate e così via, ogni nuovo disco sono stati prove da affrontare e, nel caso fosse andato male, sarebbe potuto finire tutto perché nel mio lavoro l’incertezza è tanta. Una certa stampa è stata ingiusta nei miei confronti , anche se molti nel tempo si sono ricreduti e scusati, cambiando addirittura il loro giudizio! A volte sono stata attaccata duramente, senza nemmeno che avessero ascoltato i miei brani forse perché la casa discografica era gestita da tedeschi, privi di una certa malizia nelle relazioni pubbliche. Comunque sono orgogliosa di non aver mai avuto nessun tipo di raccomandazione e, mi creda, di “situazioni particolari”, in cinquant’anni di carriera, ne ho viste tantissime! E’ ambiziosa? E che tipo di ambizione? Nella sua accezione positiva e per chi ama il proprio lavoro, essere ambiziosi è fondamentale perché significa voler fare bene per se stessi e per il proprio pubblico. L’ambizione è una cosa positiva che aiuta a mettersi alla prova, a volte anche superando pregiudizi su un progetto. Un ricordo speciale lo ha? Ne ho tantissimi ma la mia memoria è Osvaldo che ricorda tutto! Certamente la vittoria con “Tu sei quello” a “Un disco per l’estate” del 1965 e poi a Sanremo nel 1966 con “Io ti darò di più” ma come faccio a elencarli tutti?
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Giuliana Gargiulo Delle tante personalità che ha conosciuto chi ha lasciato il segno? Ho incontrato tre Papi : Giovanni Paolo II nel 2000, Papa Benedetto nel 1969 e Papa Francesco nel 2016 ma ho incontrato anche il Dalai Lama e tante altre personalità internazionali. Ciascuno lascia la sua impronta. Ha mai vissuto la paura o uno scoramento pensando di non farcela? In tanti anni di carriera qualche delusione è naturale ma per for-
tuna la mentalità emiliana mi ha spinto sempre a non arrendermi e andare avanti. Mi hanno aiutato moltissimo la famiglia e la forza di mio marito. Cosa le piace fare extra lavoro? Adoro passare il tempo con i miei due cani e sette gatti, oltre ai tre pappagalli e tartarughe, adoro leggere, mi piace il giardinaggio e viaggiare, in più amo collezionare di tutto e di più. E cosa non le piace? Truccarmi anche se tutti i giorni
per lavoro devo farlo. Nella vita di sempre come si racconta Orietta? Solare, tenace, puntale, perfezionista sul lavoro e rispettosa. Cosa c’è nel suo futuro? Continuerò ad esser ospite fissa di “Che tempo che fa il tavolo”, condotto da Fabio Fazio fino alla fine di Maggio. Ho in progetto una tournee all’estero e la scrittura di un libro biografico e la partecipazione a “Masterchef Celebrity Italia” su Sky uno. Che cos’è il canto per lei? La possibilità di esprimermi quotidianamente e un’abitudine di vita per condividere una grande emozione che ne racchiude altre. Da non napoletana vuole dirmi che cos’è Napoli per lei? Sono molto legata a Napoli e alla sua gente. Ho sempre stimato molto Renato Carosone che, con intelligenza e sottile ironia, ha scritto la vita di un popolo in musica. Anche per questo e per rendere omaggio alla musica napoletana e alla sua tradizione, ho voluto dedicargli un disco.
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Riccardo Iaccarino
Itinerario di visita al
Centro Storico di Sorrento Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia.
(1) Le antiche mura
Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa. Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi. Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni.
ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec.
(2) Chiesa dei Servi di Maria
In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.
Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.
In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.
Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli
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(7) Palazzo Correale (secolo XIV) La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento. (7) Palazzo Veniero (secolo XIII)
(3) Cattedrale
(4) Campanile del Duomo (5) Episcopio
metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso.
(8) Casa Correale in Piazza Tasso
(6) Casa quattrocentesca
Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda
Sulla piazza principale, anticamente chiamata largo del Castello, e precisamente nell’angolo in cui ha inizio via Pietà, si affaccia un altro palazzo Correale; L’iscrizione sul cartiglio marmoreo del portale ha la data del 1768, ma si sa però che già nel XV secolo trovavasi lì una casa della stessa famiglia che venne poi totalmente trasformata dal rifacimento settecentesco.
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Aprile 2018 venienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona. Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai. Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo.
(12) Chiesa della Grazie
(9) Santuario della Madonna del Carmine
Ricostruita alla fine del ‘500 su una precedente e antica chiesa dedicata ai S. Martiri Sorrentini, la Chiesa è ad una sola navata. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine Bruna di Napoli. Si possono ammirare quadri di buona fattura di artisti del ‘600 e del ‘700 nonchè due artistici reliquiari in legno intarsiato del 1600.
(10) Sedile di Porta (secolo XVI) Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello. Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino. (11) Basilica di S. Antonino
L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne pro-
(15) Chiesa e Monastero di San Paolo
La chiesa è annessa all’antico monastero delle monache benedettine risalente al nono secolo e ora sede di un Istituto scolastico. È costituita da una navata con volta a botte e lunette ed è ricca di decorazioni, stucchi e tele del settecento. Da notare il pavimento in maiolica su fondo di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.
La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500. La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio
(15) Casa del Tasso
A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.
(18) Chiesa SS. Annunziata
L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.
(19) Sedile Dominova
Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI. In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.
(13/14) Chiesa e Chiostro S. Francesco
L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali. Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo.
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(16) Chiesa del Rosario
già dei SS. Felice e Baccolo Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo.
(17) Casa di Cornelia Tasso
Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta.
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Itinerary for a visit to
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Sorrento’s Historical Centre
Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia.
(1) The old walls
The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.
In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods.
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(3) Cathedral
In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.
(4) Cathedral Belltower (5) Bishop’s Palace
(2) Church of the Servants of Mary E7
(6) Fifteenth Century House
The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out.
Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.
(7) Correale Palace (XIVth century) The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coat-of-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s. (7) Veniero Palace (XIIIth century)
This building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. T h e i n l a i d t u f o d e co ra t i o n d e ve lops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif.
(8) The Correale House
in the Tasso Square In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768
Aprile 2018 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.
(9) Sanctuary of Carmine
(St. Mary of Carmelo) Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century.
(10) Porta Seat (XVIth century) In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club.
(11) Basilica of St. Antonino
Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of
plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century.
it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century.
(17) House of Cornelia Tasso
(12) The Church of St. Mary of the Miracles (S. Maria delle Grazie) The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio.
13/14) Church and Cloister of St. Francis The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.
(15) House of Tasso On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tra-
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montano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born in 1544.
(15) Church and Monastery of St. Paul
The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork. Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica.
At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony). Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro. In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet...
(18) Church of Annunciation
The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated. The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses. They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854.
(19) Dominova Seat
(16) Church of the Rosary,
formetly of Saint Felice and Baccolo Commonly referred to as the St. Rosary
This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century. It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes. The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style. The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.
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dalla Redazione
Tutti a tavola!
Piatti e dolci di Pasqua COSA SI MANGIA A SORRENTO PER IL PRANZO DI PASQUA? Quali sono le ricette della tradizione che possiamo portare sulle nostre tavole per assaporare profumi e sapori tipici della nostra terra? Ovviamente come ogni festa, anche quella primaverile dedicata alla celebrazione cristiana della Pasqua ha le sue ricette specifiche!
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e avete deciso di portare sulla vostra tavola del pranzo di Pasqua la tradizionale cucina locale, ecco a voi le ricette più importanti che i sorrentini sono soliti portare sulle loro tavole: si inizia con una minestra maritata di carne e ortaggi, si passa all’agnello e viene concluso con il dolce tipico della Pasqua, la pastiera napoletana. Come antipasto potete portare sulla vostra tavola di Pasqua una serie di salumi paesani tipici del napoletano, che vengono disposti in un piatto molto grande: salame tipo Napoli, capocollo, pancetta, ma anche formaggi come provolone fresco, caciocavallo, mozzarella di bufala. Anche il casatiello è un ottimo antipasto per Pasqua. Come prepararlo? Sciogliete due cubetti di lievito con un po’ di acqua tiepida. In una ciotola versate un chilo di farina, create una fontana e posizionate all’interno 100 grammi di strutto, un pizzico di sale, pepe e il lievito sciolto. Mescolate tutto per 10 minuti e lasciate lievitare l’impasto per un paio di ore. Tagliate a cubetti 400 grammi di pecorino e 400 grammi di salame Napoli. Prelevate un po’ di impasto, che servirà per incastonare 5 uova soda. Stendete il resto, disponete sopra formaggio e salame, arrotolate. Ungete con lo strutto uno stampo con il buco al centro, disponete il rotolo di pasta, unendo le estremità, fatelo lievitare per altre due ore. Mettete sopra le uova, con i lembi incrociati. Cuocete in forno caldo a 160 gradi per 10 minuti e poi a 180 gradi per un’ora.
La minestra maritata Mettete in una ciotola mezzo pollo, 500 gr. di polpa di manzo, 150 grammi di salsiccia secca piccante spellata, 150 gr. di prosciutto crudo in un unico pezzo, qualche cotenna di prosciutto, una carota, una cipolla, un po’ di sedano, del prezzemolo e il sale. Ricoprite di acqua, fate cuocere come un brodo. Lessate da parte una piccola verza, 300 grammi di scarola, 300 grammi di borragine, 200 grammi di cicoria, 300 grammi di broccoli. Scolatele e strizzatele. Passate il brodo e immergetevi le verdure cotte spezzettate, la salsiccia a fettine, il prosciutto, le cotenne, la carne, la gallina disossata, tutto tagliato a piccoli pezzetti. Portate a bollore la minestra e cuocete per un paio di ore Prima di servire fate riposare un po’ la minestra. Agnello con piselli e cacio 1 chilo di agnello tagliato a pezzi, lavato e asciugato. Fate appassire una cipolla tritata in un po’ di olio evo, aggiungete la carne, salate, pepate, bagnate con vino bianco. Fate poi cuocere a fuoco basso, mescolando e aggiungendo eventualmente acqua calda. Quando la carne è quasi cotta, aggiungete 600 grammi di piselli sgranati incorporando, quando sono cotti, 2 uova sbattute con sale, pepe e pecorino grattugiato. Mescolate e spruzzate con il succo di mezzo limone. La pastiera napoletana E per concludere, ecco a voi la ricetta della pastiera napoletana, un dolce tipico della Campania, che in poco tempo
è stato “assorbito” anche dalle altre regioni italiane: un dolce buonissimo, davvero gustoso, per il quale ci vuole un po’ di tempo per poterlo preparare al meglio. La pastiera napoletana, quella tradizionale, prevede un ripieno di grano cotto, ricotta e canditi. Esiste anche la versione amalfitana che vede, in aggiunta, la crema pasticcera. Ve la proponiamo qui ricordandovi che è preferibile prepararla almeno un paio di giorni prima l’arrivo della Pasqua. Ingredienti: pasta frolla: 1kg di farina, 400g di zucchero, 350g di strutto, 5 uova, scorza di limone grattugiata. Per la crema pasticcera: 1lt di latte, 300g di zucchero, 200g di farina 00, 4 tuorli. Per il grano: 1kg di grano,1lt di latte misto ad acqua, sale, 50g di burro, scorza di limone grattugiata. Per la ricotta: 1kg di ricotta, 6 uova, 2 fialette di aroma di fior d’arancio, 400g di zucchero, canditi a piacere.
Preparazione: preparare la pasta frolla impastando tutti gli ingredienti, formare una palla da avvolgere in un foglio di pellicola e conservare in frigo per una notte. Preparare la crema pasticciera mescolando in una pentola lo zucchero, la farina, le uova, la scorza di limone ed infine il latte a filo. Fare cuocere a fuoco lento fino a quando non si addensa. Cuocete il grano mescolandolo con il latte, l’acqua, il sale, il burro e la scorza di limone. Fare cuocere per un’ora. Passare al setaccio la ricotta, unire la crema, il grano e gli albumi avanzati, unire 6 uova, l’aroma, lo zucchero ed i canditi a pezzettini. Stendere la pasta frolla e disporla in una teglia imburrata, versare sopra il ripieno e coprire con le strisce di pasta frolla avanzata spennellandole con l’uovo sbattuto. Cuocere per circa 2 ore in forno a 170 C°. Lasciate raffreddare prima di consumarla, cospargendola poi di zucchero a velo.
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Ufficio Stampa del Comune di Sorrento
Dal 6 all’8 aprile
16° Sirena d’Oro Sorrento 2018 IL PREMIO PER I MIGLIORI OLI ExTRAVERGINI DI OLIVA DOP, IGP E BIO ITALIANI eventi ed iniziative legate all’Anno Nazionale del Cibo Italiano e al riconoscimento Unesco per l’arte dei pizzaioli napoletani
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avorire la conoscenza degli oli extravergini di oliva Dop, Igp e Bio italiani, rafforzarne la presenza sui mercati nazionali ed esteri, promuovere il confronto tra produttori e grande pubblico. Sono alcune delle finalità della sedicesima edizione del Sirena d’Oro, il premio nazionale riservato agli oli extravergini di oliva a Denominazione di Origine Protetta, Indicazione Geografica Protetta e da Agricoltura Biologica di produzione Italiana, che dal 6 all’8 aprile prossimi ospiterà a Sorrento un fitto calendario di eventi sui temi dell’agroalimentare e del territorio. L’iniziativa, promossa dal Comune di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania, e la partecipazione delle associazioni Oleum, Gal Terra Protetta, Aprol Campania, Unaprol e Federdop Olio, è stato presentato questa mattina alla Camera di Commercio di Napoli, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il vice presidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello, il presidente del comitato esecutivo del Sirena d’Oro, Tullio Esposito, il capo panel responsabile nazionale Olio di Coldiretti, Nicola Di Noia, il vice presidente dell’associazione Oleum, Nicolangelo Marsicano, ed il presidente di Aprol Campania, Francesco Acampora. Numerose le iniziative in programma: degustazioni dedicate a cittadini e turisti, incontri con buyer italiani ed esteri, corsi di formazione. E, naturalmente, eventi gastronomici promossi in concomitanza di due importanti appuntamenti: l’Anno Nazionale del Cibo Italiano e il riconoscimento Unesco per l’arte dei pizzaioli napoletani. “Sorrento celebra la nuova edizione del Sirena d’Oro, ancora
una volta nel segno del legame tra territorio e qualità - spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - Quello che distingue la penisola sorrentina da altri luoghi è infatti l’incredibile panorama naturalistico, frutto del lavoro dei nostri coltivatori nel corso dei secoli. Insieme agli agrumeti, elementi imprescindibili del paesaggio sono gli oliveti che degradano verso il mare. Salvaguardare queste produzioni significa tutelare un patrimonio prezioso e continuare ad essere ambasciatori di un prodotto principe delle nostre tavole: l’olio extravergine di oliva. L’impegno di celebrarlo attraverso un premio, non può prescindere dalla scelta di partner di eccellenza nel segmento agricolo, in generale, e olivicolo nel particolare. Per cui la presenza di Coldiretti e di Unaprol sono già di per sé garanzia della validità del progetto che vogliamo portare avanti”. Per Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti “L’edizione 2018 del Premio Sirena d’Oro ricade nell’anno dedicato al Cibo Italiano nel Mondo. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di valorizzare i riconoscimenti Unesco legati al cibo e più in generale il rapporto tra patrimonio artistico e patrimonio agroalimentare. L’Italia è la patria della Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Umanità insieme alla recente Arte dei Pizzaiuoli Napoletani. Due straordinari ambasciatori del nostro Paese nel mondo con un denominatore comune: l’olio extravergine d’oliva. È il prodotto totem dell’agricoltura italiana, capace di evocare un legame antichissimo con la nostra terra. Il grande lavoro fatto dai nostri produttori olivicoli sulla qualità e sul biologico ne ha rivoluzionato l’approccio al consumatore. L’olio Evo di alta qualità, che viene esaltato nel-
la filiera corta, non si può più definire un condimento, ma un alimento di grande valore salutistico e sensoriale. Un patrimonio unico e inimitabile che Coldiretti continuerà a difendere dalle speculazioni e dalle truffe. Le battaglie vinte sulla tracciabilità della materia prima, dal latte alla pasta al riso e presto al pomodoro, sono partite proprio dall’extravergine, il primo a ricevere la tutela attraverso il divieto di etichette ingannevoli. Dal contesto di Sorrento, che è una delle località italiane più conosciute al mondo, continueremo a lanciare il nostro messaggio di valorizzazione del made in Italy, legato inscindibilmente al territorio in cui è prodotto”. “L’edizione di quest’anno si inserisce nel solco della rivoluzione avviata nel 2017, con l’apertura al biologico, vero elemento di rottura nel mondo agricolo - sottolinea il presidente del comitato esecutivo del Sirena d’Oro, Tullio Esposito - Ancora, il tentativo di confrontarsi con
realtà estere: Paese ospite sarà il Giappone, la cui città di Kumano è legata da antichi rapporti di amicizia con Sorrento. Infine, l’istituzione di premi speciali, tra cui quello destinato al miglior olio Igp Toscano, in occasione del ventennale della nascita della certificazione di Indicazione Geografica Protetta Toscana. Dal punto di vista scientifico, il Sirena d’Oro tenta di codificare delle linee guida nel giudizio nei confronti di un olio di qualità, ritenendo che a dovere essere premiata sia l’armonia tra le varie componenti piuttosto che l’esaltazione di un singolo parametro di percezione olfattiva. Del resto, anni di esperienza ci hanno fatto capire che il consumatore cerca l’equilibrio, perché è quello che riesce meglio a gestire in cucina. In questo contesto l’olio è da considerarsi a pieno titolo uno degli ingredienti che partecipano alla realizzazione di un piatto, e non un semplice condimento utilizzato per la cottura degli alimenti”.
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Dal 18 al 22 aprile
Incontri del Cinema SI FESTEGGIA LA QUARANTESIMA EDIZIONE DEGLI INCONTRI INTERNAZIONALI DEL CINEMA DI SORRENTO una delle manifestazioni più prestigiose e storiche della Costiera Sorrentina.
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n grande omaggio alla Gran Bretagna con ospiti internazionali ed un focus sul genere DRAMA, tra cinema e serie tv: questi gli elementi portanti della 40° edizione che si preannuncia interessante e ricca di sorprese. L’organizzazione Cineventi, il direttore artistico Remigio Truocchio, sotto il coordinamento del dirigente del Settore Cultura, Antonino Giammarino sono già all’opera dallo scorso novembre per allestire un programma di respiro internazionale, coinvolgendo le massime istituzioni della cultura britannica, come il British Council ed British Film Institute. Con l’omaggio al Regno Unito si riconferma, dopo la scorsa edizione dedicata alla Francia, il focus degli “Incontri” che accenderà ogni anno i riflettori sulla produzione audiovisiva di un Paese: 5 giornate di lavori, che vedranno l’alternarsi di proiezioni, anteprime, retrospettive, tavole rotonde e incontri alla presenza di vari ospiti del mondo del cinema e della televisione. Altra novità sarà una retrospettiva cinematografica molto attuale nel tema, dedicata alle forti figure di donne nel cinema inglese, realizzata in collaborazione con il British Council, con titoli come Suffragette e Lady Macbeth. Ma saranno le anteprime nazionali serali e gli incontri con i registi e gli attori il piatto forte dei prossimi Incontri del Cinema, che porteranno, nei 5 giorni della kermesse sorrentina, un folto numero di giornalisti, autori, operatori del settore e studenti cinema, oltre al numeroso pubblico che affollerà i tan-
ti eventi previsti in programma. Il Comune di Sorrento ha voluto riprendere questa storica manifestazione (inaugurata nel 1967 proprio con gli Incontri con il cinema Inglese) con lo scopo di animare culturalmente e di glamour la città, portandola come sempre all’attenzione dei media nazionali, sia di settore che generalisti, in un periodo di bassa stagione, come quello a cavallo della Pasqua ed i tradizionali Ponti di fine aprile e primo maggio. Ecco che si rinnova quindi la collaborazione con la Federalberghi che è già al lavoro per ospitare al meglio i protagonisti del festival ed il pubblico interessato a trascorrere un lungo week end a Sorrento all’insegna del grande cinema. Un progetto di spessore sviluppato secondo una logica di commistione di beni culturali (cinema, mostra, incontri, formazione), ambientali (l’evento investe particolari location, tra le più affascinanti della città) e di attrazioni turistiche (evento di richiamo nazionale ed internazionale) vista la presenza di personalità di spicco del mondo del cinema inglese e italiano. Oltre alle proiezioni e agli incontri al chiostro di San Francesco, il programma, in via di definizione a due mesi dall’inizio dell’evento, prevederà anche una serie di incontri professionali con produttori e distributori, d una masterclass tenuta da maestri del cinema e rivolta a studenti provenienti dalle università di settore e dalle scuole di cinema della regione Campania, che saranno ospitati dalla Film Commission Regione Campania.
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Ufficio Stampa del Comune di Sorrento
A great tribute to Great Britain with international guests and a focus
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on the DRAMA genre, including cinema and TV series: these are the main elements of the 40th edition of the “Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento” (International Film Festival) that promises to be interesting and full of surprises. The Cineventi organization, the artistic director Remigio Truocchio, under the coordination of the Culture Sector, headed by Antonino Giammarino are working since last November to set up an international program, involving the highest institutions of British culture, such as the British Council and the British Film Institute. With the homage to the United Kingdom, after the last edition dedicated to France, the focus of the “Meetings” is confirmed: the spotlight will turn on the audiovisual production of a country every year: 5 days of work, which will see the alternation of projections, previews, retrospectives, round tables and meetings in the presence of various guests from the world of cinema and television. Another novelty will be a very current film retrospective in the theme, dedicated to the strong figures of women in British cinema, created in collaboration with the British Council, with titles such as “Suffragette” and “Lady Macbeth”. But it will be the national evening previews and meetings with directors and actors the strong point of the upcoming Film Meetings, which will bring, in the five days of the Sorrento festival, a large number of journalists, authors, industry operators and film students, beyond to the large audience that will crowd the many scheduled events. The Municipality of Sorrento wanted to take up this historic event (inaugurated in 1967 with the Encounters just with English cinema) with the aim of animating the city culturally and glamor, bringing it as always to the attention of national media, both in the sector and generalists , in a period of low season, like the one straddling the Passover and the traditional Bridges from the end of April and the first of May. Here is renewed the collaboration with Federalberghi that is already working to host the protagonists of the festival and the public interested in spending a long weekend in Sorrento in the name of the great cinema. A project of thickness developed according to a logic of mixing cultural heritage (cinema, exhibition, meetings, training), environmental (the event invests particular locations, among the most fascinating of the city) and tourist attractions (national and international event of attraction) given the presence of prominent personalities from the world of English and Italian cinema. In addition to the projections and meetings at the cloister of San Francesco, the program, to be defined two months after the beginning of the event, will also include a series of professional meetings with producers and distributors, a masterclass held by masters of cinema and addressed to students coming from the sector universities and from the cinema schools of the area region, which will be hosted by the Film Commission of the Campania Region.
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Il nostro territorio
Tra panorami e limoneti LA PENISOLA SORRENTINA È UN TERRITORIO RICCO DI STORIA E DI INTERESSANTI DETTAGLI ANTROPOLOGICI frutto di frequentazioni antiche e di adattamento della vita ad un territorio ostile.
Fin dalla preistoria, il territorio fu abitato da comunità che sorgevano vicino alle fonti d’acqua dove, in seguito furono fondate le città. Infatti, lungo i due profondi valloni che delimitano la città antica di Sorrento, scorrevano due fiumi che hanno anche formato le due Marine di approdo, Marina Piccola e Marina Grande. Un altro elemento naturale, che rende unica la struttura geologica della Penisola Sorrentina, è l’alto banco di tufo, formato da una piattaforma di materiale proveniente da un eruzione avvenuta nei Campi Flegrei circa 39mila anni fa. Il materiale, dopo aver attraversato il golfo, si adagiò nella baia calcarea, colmandola, e formando la terrazza pianeggiante ancora visibile da Sorrento fino a Meta. La prima città fondata in questo territorio fu Sorrento, nel V sec. AC (circa 2600 anni fa) e fu costruita sull’alta falesia che fungeva anche da protezione dagli attacchi dal mare. Il periodo più importante per la vita di questo territorio resta quello romano, quando l’imperatore Tiberio scelse di vivere a Capri per circa 10 anni, dal 26 al
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36 DC rendendo questo territorio il centro del mondo in quanto, governando tutto l’impero romano, comandava su tutte le uniche terre conosciute all’epoca. Questo fasto portò molte famiglie ricche a costruire le proprie ville di ozio lungo la costa per vivere vicino o come l’imperatore, incrementando l’importanza e la fama della Penisola, al pari delle altre città della costa come Napoli, Ercolano, Pompei e Stabia. In seguito, nel periodo medievale, dopo la caduta dell’impero romano, qui si sono avvicendate molte altre civiltà, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi che hanno segnato l’ evoluzione storica del luogo. In questo periodo, con la fondazione di monasteri e siti religiosi, arrivarono, oltre alla cultura, anche la conoscenza di nuove produzioni, le nuove scoperte dall’America e le tecniche di coltivazione di agrumi e frutta. Per il loro trasporto e la commercializzazione, le persone del posto , si ingegnarono ad attraversare il mare per raggiungere terre lontane, dall’Europa all’America e gli abili marinai impararono a
costruire barche e navi per lasciare la Penisola, non avendo altre possibilità di collegamento verso la piana vesuviana e la città di Napoli. Soltanto dopo la costruzione della prima strada da Napoli, nel 1860 circa, iniziò un incremento del commercio e del turismo proveniente dalle altre città come Pompei, Salerno e la piana vesuviana. Nel 1700 circa,in Europa, iniziò un movimento culturale denominato Grand Tour, che vide i più famosi poeti, pittori e luminari visitare l’Italia. Anche il territorio della Penisola fu scelto da questi artisti per visitarne la bellezza e l’importanza storica, ritratta nelle loro numerose opere che resero, la Penisola Sorrentina, famosa in Europa. Soltanto dopo la seconda guerra mondiale, dopo l’aiuto americano a vincere la guerra, si intensificò l’economia turistica e nacque il turismo moderno, fatto di gruppi organizzati e nuovi edifici dedicati all’ospitalità ed,allora, iniziò l’economia che ancora primeggia in costiera. Di questa evoluzione sono ben
visibili tanti dettagli storici, architettonici, di collegamento e di vita antica. Per scoprire ogni particolare è, quindi, interessante visitare il territorio come un Viaggiatore e non un semplice turista, allontanandosi dai luoghi affollati e rumorosi e camminare, curiosi, lungo strade di campagna, alla ricerca di posti quieti e panoramici. Per capire come si presentava la Penisola Sorrentina fino al 1860, basta immaginare l’intero territorio senza le strade moderne, larghe ed asfaltate, che attualmente collegano i sei comuni della costiera con Positano e Napoli. I collegamenti avvenivano lungo antiche mulattiere, attraversando i monti circostanti con carretti trainati da animali oppure si spostavano con barche a vela di varia grandezza. Lungo le colline circostanti ancora esistono antiche strade, pavimentate di basalto, che conducono dalla costa alla collina oppure mettono in comunicazione le varie frazioni. Percorrere questi itinerari porta il turista in un mondo bucolico e naturale dove si può capire meglio la
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Nino Aversa
vita contadina, ancora attuale, con le coltivazione di limoni e di olivi, di frutta e di ortaggi. Un sistema che, nel tempo, non ha avuto grandi trasformazioni in quanto ogni coltivazione si è adattata ad un territorio ostile e in pendenza con l’ingegnosa costruzione dei terrazzamenti, proteggendo le coltivazioni, dall’ esposizione al vento proveniente dal mare, con alti pergolati oppure adattando le zone produttive sfruttando la protezione naturale dei monti circostanti. L’ingegno dei contadini è tuttora percepibile negli alti pergolati, costruiti prima di tutto per proteggere le piante di limoni dal vento e dagli elementi atmosferici con reti e frangivento ed anche per coprire e ombreggiare gli alberi in modo da ritardare la maturazione e permettere un raccolto leggermente fuori stagione, ottima idea per una vendita più vantaggiosa nel mercato internazionale. Per riuscire a visitare queste zone ci sono vari itinerari che permettono di percorrere tutta la zona alta della città, intercet-
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tando i collegamenti antichi verso Positano, S. Agata e Massa Lubrense. Un primo itinerario inizia proprio al confine di levante, nei pressi del ponte posto all’ ingresso alla città, con la scritta SORRENTO in segno di benvenuto agli ospiti. A pochi metri, dopo visitata l’antica chiesa di S Pietro a Mele, che conserva elementi di sepoltura preromane e ricorda il passaggio di S. Pietro in questo territorio, si imbocca via Antignano. La percezione di un nuovo paesaggio è immediata lasciando il corso Italia, sempre trafficato ed immettendosi nel silenzio delle strade antiche. La via diventa stretta, si inoltra verso le colline e scorre tra due alti muri costruiti con pietre di tufo, la morbida pietra vulcanica che forma la Penisola e che è stata da sempre utilizzata, per comodità di estrazione e di lavorazione, per costruire case e muri. Anche le antiche case dei contadini, che si incontrano lungo queste strade, sono costruite con lo stesso materiale e si presentano di colore grigio come le mura che chiudono le piccole proprietà. Alzando la testa si scorgono rami pieni di limoni che, gialli e a schiocche, si vedono pendere dai giardini e, lungo i muri, ci sono cespugli di fiori colorati o di tipiche essenze della macchia mediterranea, rosmarino, timo, mirto o ginestra . Le proprietà contadine della Penisola Sorrentina si presentano con un organizzazione strutturale molto simile tra di loro. La casa colonica si trova collocata spesso al centro o all’ingresso della proprietà e conserva, an-
cora, l’antica struttura con le stalle e i depositi al piano terra. Con una scala esterna si sale alla parte superiore, utilizzata per abitazione in quanto più areata e meglio esposta alla luce del sole. Tutto intorno alla casa prevale la bellezza di fiori e piante, un vero e proprio vezzo di bellezza, coltivati e accuditi dalle donne di famiglia. Poco dopo inizia la zona coltivata con la presenza di orti, dei pergolati per i limoneti e di tanti altri alberi come olivi, noci e ciliegi che svettano oltre le reti. Molti di questi prodotti, genuini e di stagione, vengono venduti in negozi locali oppure presso il mercato ortofrutticolo di Piano di Sorrento. Il cammino procede quieto, accompagnato dal profumo di zagare e di tanti fiori a secondo delle stagioni. Dopo circa trecento metri, giunti alle scale per Casarlano, si può scegliere di continuare verso Sorrento oppure inerpicarsi lungo la “via delle sciuscelle”, verso i panorami della collina, scelti dai pittori del Grand Tour per dipingere le loro opere. Entrambi i percorsi rendono piacevole la scoperta del territorio. Continuando dritto, per la strada bassa, si arriva alla zona di S. Valerio, dove c’erano gli antichi lavatoi utilizzati dalle donne che si recavano al fiume per lavare i panni e, dopo poche centinaia di metri, si giunge nuovamente al centro di Sorrento, imboccando via Marziale per arrivare nuovamente in piazza lungo strade più tranquille e meno trafficate. Se si sceglie la salita verso Casarlano, invece, si può vedere il panorama di Sorrento dall’alto
e capire l’insolita forma geologica del territorio. Dal belvedere nei pressi della chiesa, infatti, si nota molto bene la piattaforma di tufo, pianeggiante e omogenea, incastrata in un arco di roccia calcarea che và da Punta del Capo fino a Punta Scutolo a Meta e presenta pareti degradanti o a picco sul mare. Dopo una breve sosta rigenerante si riprende il cammino verso il casale di Baranica e, lungo via Cala e via vecchia Cesarano, si passa, nuovamente nei pressi di limoneti e oliveti , immersi nella natura, incontrando anche i contadini al lavoro, inerpicati sulle alte pertiche dei limoneti, intenti alla raccolta, alla potatura o alla manutenzione della struttura. Di solito, qualcuno di questi, può offrire un frutto del raccolto facendo vivere una bella sensazione di grande disponibilità e accoglienza. Nel periodo che va da settembre a gennaio, in Penisola Sorrentina, inizia la raccolta delle olive. Lungo i terrazzamenti si noteranno le ampie reti stese sotto gli alberi per facilitare la raccolta delle olive, che si svolge ancora a mano, che permette di produrre un ottimo olio extravergine, acquistabile direttamente dal contadino oppure in qualche negozio specializzato del posto. Dopo un itinerario come questo si ritorna a Sorrento rigenerati e con una conoscenza diversa di questo luogo. Le cose assaggiate ed i panorami visti dall’alto, insieme alla visita ed alla conoscenza approfondita di luoghi storici, saranno la giusta risposta alla vostra scelta di vivere qui la vostra esperienza di viaggio.
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Filippo Merola
Museo Correale di Terranova
Una visita al Museo LA VISITA AL MUSEO CORREALE DI TERRANOVA suscita interesse ed attenzione, sia per gli appassionati di pittura che per gli amatori di oggetti d’arte decorativa e archeologica, quest’ultima documenta le antiche radici storiche della città di Sorrento.
Inoltre, la collezione di mobili e scrigni intarsiati con legni rari
ed esotici è la testimonianza di un tipico artigianato locale, che, soprattutto nell’Ottocento, raggiunse notevoli livelli di virtuosismo tecnico. La sezione dei dipinti spazia dal XV al XIX secolo, seppur il nucleo fondamentale è costituito dalla collezione di nature morte di scuola napoletana del Sei e Settecento e dal cospicuo gruppo di paesaggi della scuola di Posillipo, due fonti insostituibili per l’approfondimento degli studi su questi splendidi momenti della civiltà figurativa meridionale.Ma il Correale risplende ancor più per i preziosi arredi che un tempo adornavano la varie dimore della nobile famiglia: stipi impiallacciati di ebano o di tartaruga, pregevoli prodotti di ebanisteria napoletana del XVII secolo; cassettoni settecenteschi, arricchiti con incastonature di bronzo dorato e ripiani in commessi marmorei; preziosi mobili a cineserie di manifattura inglese del primo quarto del Settecento, ed ancora orologi francesi, tedeschi e svizzeri con montature in bronzo dorato ed intarsi in madreperla e pietre dure; vetri di Murano, cristalli di Boemia, tessuti, maioliche e porcellane. La collezione di ceramiche comprende una cospicua campionatura di rari esemplari delle più note fabbriche italiane e straniere: dalle maioliche abruzzesi di Grue a quelle francesi di Marsiglia; dalle porcellane cinesi bianche e blu a quelle tedesche, tra cui emerge il gruppo della manifattura di Meissen; da quelle francesi di Saint-Cloud e Sèvres a quelle inglesi di Bow e Chelsea. Ma è il nucleo delle porcellane napoletane a costituire il fiore all’occhiello di questa raccolta, in quanto annovera rari esemplari della manifattura di Capodimonte e preziosi servizi in porcellana dipinta e dorata della Real Fabbrica di Napoli, nonché vasellame in terraglia Giustiniani dei primi decenni del XIX secolo. Infine, ma non per importanza, è la presenza nel Museo di una importante Biblioteca specialistica. C11
A visit to the Correale di Terranova
museum, arouses great interest and attention in those who are passionate about paintings and those who are lovers of decorative and archaeological objects of art: the museum documents the ancient historical roots of the city of Sorrento. This aside, the collection of pieces of furniture and caskets made from rare and exotic wood, give testimony to the typical local craftsmanship, that, especially in the nineteenth century, reached notable levels of technical virtuosity. The collection of paintings range from the XV to the XIX centuries, the nucleus constituted by the collection of still life from the Neapolitan school of the Seventeenth and Eighteenth centuries and from the outstanding group of landscapes from the Posillipo school - two irreplaceable sources for the deepening of studies on these splendid moments taken from southern figurative civilization. But the Correale shines even more because it holds the precious jewels that once adorned the various abodes of noble families: cabinets veneered of ebony or turtle, valuable products of Neapolitan ebony from the seventeenth century, eighteenth century chests enriched with settings of gilded
bronze and shelves of marble; precious pieces of chinoiserie furniture of English manufacture from the first quarter of the eighteenth century, and French, German and Swiss watches mounted in gilded bronze and inlaid with mother of pearl and hard stones; Murano glass, Bohemian crystal, fabrics, majolica and porcelain. The ceramic collection includes a conspicuous sample of rare examples from the best known Italian and foreign factories: from Abruzzesi majolica of Grue to those French from Marseilles, and from the white Chinese porcelains to the blue German ones, amongst which emerge the group manufactured in Meissen, from those French from Saint-Cloud and Sèvres to those English from Bow and Chelsea. But it is the nucleus of the Neapolitan porcelains that put the flower in the buttonhole of this harvest, in how much it enumerates rare examples from the Capodimonte manufacture and precious articles of porcelain, painted and gilded at the Real Factory of Naples, as well as Giustiniani pottery in earthenware from the first decades of the XIX century. Finally, the Museum exhibits of one of the most important specialist libraries of importance.
Via Correale - SORRENTO - Tel. 0818781846 - Mar-Sab 9,30/8,30- Dom: 9,30/13,30 D8
IL MUSEOBOTTEGA DELLA TARSIALIGNEA NUOVO MODELLO DI MUSEO PER LE ARTI APPLICATE Lungo l’asse di via S. Nicola è sito il fabbricato che ospita il Museobottega della Tarsialignea. Trattasi di un Palazzo il cui impianto settecentesco denuncia i caratteri di un’architettura di provincia sviluppata su reminiscenze di strutture più importanti. Il Museobottega è una struttura polifunzionale mirata alla valorizzazione di quei comparti dell’artigianato artistico, che, oltre ad un passato da documentare, hanno ancora oggi una realtà produttiva da confermare nel tempo e da riqualificare nei contenuti. In questa struttura, la cura della catalogazione e dell’esposizione della produzione storica è il momento introduttivo ad un programma più vasto che non vuole più limitarsi alla sola custodia della memoria; si propone infatti di organizzare corsi di formazione e di sviluppare una produzione autonoma, utilizzando le tecniche ed i materiali che appartengono alla migliore tradizione del comparto stesso.
LA COLLEZIONE STORICA è introdotta da un’esposizione di mobili e di oggetti vari dell’ottocento con i quali intende evidenziare gli aspetti tecnici e decorativi delle singole botteghe di intarsio che operarono all’epoca in Italia, premessa indispensabile per poter meglio cogliere i caratteri propri della tarsia sorrentina. La collezione di quadri, stampe e foto d’epoca consente di ricostruire il contesto ambientale che fece da contorno allo sviluppo della tarsia lignea a Sorrento. L’evoluzione nelle tecniche di lavorazione e nei materiali utilizzati, lo studio dei temi decorativi e dei dettagli progettuali che valorizzano il design dei mobili e degli oggetti intarsiati sorrentini offrono lo spunto per altrettante sezioni del Museobottega. Il percorso espositivo, dopo aver approfondito il contributo dato dalla locale Scuola d’Arte alla formazione delle varie generazioni di artigiani, si conclude con le opere dei maestri intarsiatori sorrentini dell’ottocento.
RICERCA E PRODUZIONE Il Museobottega ha come finalità primaria di dare continuità alla storia della tarsia sorrentina con la progettazione e la commercializzazione di una produzione culturalmente rinnovata. Già da molti anni l’artigiano non è più la figura complessa che univa all’esercizio manuale l’invenzione progettuale, essenziale per la valorizzazione della sua opera. L’unico tentativo di frenare il processo di impoverimento, anche fisico, dei vari comparti dell’artigianato artistico è legato alla scelta di affiancare all’artigiano una persona colta che possa assisterlo nella fase più strettamente progettuale. La produzione della “Alessandro Fiorentino Collection” è il risultato concreto di questa collaborazione. Infatti, la tarsia, che è stata sempre sviluppata come veste decorativa autonoma rispetto al suo supporto, cerca in questa produzione un equilibrio nuovo con l’oggetto costruito in modo da fondersi in un’unica espressione di struttura formale.
IL MERCHANDISING In un epoca in cui la computerizzazione ha invaso tutti i settori produttivi, le attività tradizionali sono state messe in discussione; alcune sono scomparse, molte hanno modificato i loro impianti produttivi, poche hanno resistito nel portare avanti antiche tecniche di lavorazione. La produzione intarsiata moderna, realizzata dalla “AFC”, ha inteso confermare, in controtendenza, la manualità e l’uso delle tecniche più tradizionali della tarsia lignea. La collezione ha investito in due settori distinti: quello più tradizionale dell’oggettistica, finalizzato al merchandising museale, e quello dell’architettura degli interni. La collezione è stata presentata per la prima volta a New York nel 1988 presso l’International Design Center, in occasione della Convention dell’AIA. I progetti di Alessandro Fiorentino sono stati concretizzati con la collaborazione degli artigiani sorrentini e con il contributo progettuale dei suoi tre figli architetti, Luigi, Paolo e Fabio.
THE MUSEOBOTTEGA OF THE TARSIALIGNEA A NEW MODEL OF MUSEUM FOR THE DECORATIVE ARTS The building that houses the Museobottega stands on via S. Nicola, the historical part of the town, and is part of an ancient urban nucleus. Its eighteenth century structure is typical of a provincial townhouse with more consequential pretensions. The MUTA is a polyfunctional structure designed to requalify those sectors of the decorative arts which have not only a past worthy of being recorded but also a productivity which needs to be sustained and helped to renew its contents. In the structure the cataloguing and display of the historical production serves as the introduction to a more ample programme going beyond the conservation of our heritage. There is a need for training programmes in the specific sectors of craft activity, and an autonomous production based on the techniques and materials which represent the best in the tradition of each craft.
THE HISTORICAL COLLECTION is introduced by the exhibition of objects and furniture produced in the nineteenth century wich focuses on the technical and decorative characteristics of the various intarsia workshops then active in Italy. This is designed to give to the visitor a better understanding of the specific features of the craft as it was practised in Sorrento. The exhibition of local ware is preceded by an extensive selection of paintings, prints and photographs of the setting for this local craft. Different sections in the Museobottega illustrate the evolution of production techniques, the materials used, the decorative motifs and the details of design which characterise the local production in inlaid wood. After recognising the part played by the local School of Art in training successive generations of craftsmen, the exhibition terminates with the work of local master craftsmen produced during the nineteenth century.
RESEARCH AND PRODUCTION The principal objective of the Museobottega is to ensure continuity for the tradition of intarsia work in Sorrento by commissioning and marketing products reflecting a cultural renaissance in the craft. It is many years since the artisan represented a composite figure uniting manual skills with design acumen, once the secret of his success. The only way to contrast the impoverishment of the various sectors of the arts and crafts seems to be to accompany the artisan with a person well versed in the culture of the craft, able to offer assistance in the conceptual phase of production. The production of the “Alessandro Fiorentino Collection” is the tangible result of such collaboration. Intarsia work has always been considered a decorative addition to the item to which it was applied, whereas here production has been based on a new equilibrium in which the finished product is a univocal expression of formal structure.
THE MERCHANDISING In an age in which computerisation has invaded all sectors of production, traditional skills have had to meet a severe challenge: some have disappeared, many have modified their systems of production, and precious few have remained faithful to traditional techniques. The modern production of intarsia work undertaken by the “Alessandro Fiorentino Collection” has swum against the tide by reaffirming the manual skills and traditional techniques of intarsia work. The collection has concentrated on two distinct sectors: the more traditional one of commonplace objects, directed to the merchandising in museum, and that of interior architecture. It made its dêbut at the International Design Center in New York in 1988, during the AIA Convention. The projects of Alessandro Fiorentino have been realised with the collaboration of local craftsmen and the conceptual contribution of his three sons, all qualified architects.
Via S. Nicola, 28 - 80067 SORRENTO - Tel. 081/8771942 - Lunedi/Domenica: 10/18,30
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Antonino De Angelis
Mestieri e personaggi in Penisola Sorrentina
I ceraiuoli di Casa Sessa GLI ARTIGIANI DELLA LUCE PROFUMATA In passato è stata la famiglia il nerbo e il motore dell’attività artigianale nel territorio della penisola sorrentina, è stato sempre così anche in quelle realtà dove l’impresa ha assunto la dimensione della piccola industria.
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li esempi non mancano come testimonia l’attività legata alla terracotta. I cretari di Maiano, come si sa, si concentrarono tutti all’interno delle famiglie Aversa e Scala, così come quella della cera si è sviluppata, nel rione Angri a Sant’Agnello con la famiglia Sessa. Raccolto l’antico retaggio di famiglia il giovane Salvatore, nel 1821, fonda la ‘Cereria Sessa’ a pochi passi dal rivolo Passaturo. Nel 1864 le sue nipoti Anna e Agnese abilissime artigiane, costituiscono, accanto alla casa paterna, la Pia unione delle Figlie di Maria che in seguito, grazie ad una cospicua donazione proprio di zio Salvatore Sessa, diventerà Istituito della Purità in cui le consorelle, accanto alle candele, inizieranno anche la produzione delle ostie destinate alle chiese del circondario, e il loro soprannome sarà per tutti: “le ceraiole”, una sorta di marchio di qualità che ne ha distinto la famiglia fino ai tempi più recenti. Fiaccole, lumini, steariche candele, fatte di cera di ogni qualità e provenienza: animale, vege-
tale o minerale con le tecniche antiche e la massima attenzione all’evoluzione dei macchinari occorrenti. La specialità che ha sempre distinto la cereria Sessa è la lavorazione della cera d’api, prodotto naturale per eccellenza. Il suo profumo si espande nel cielo del vecchio terziere Angri già durante la prima fase della lavorazione, quando il materiale passa alla liquefazione nelle caldaie per poi, ridotto in trucioli minuti, essere disteso sulle terrazze per lo sbiancamento prima della definitiva lavorazio-
ne negli stampi o aggrumata intorno ai lucignoli di stoppa mediante ripetute immersioni nel liquido denso e pastoso. Da via Passaturo sono usciti tutti i fasci di candele offerti ai santi in occasione delle processioni patronali e quelle devotamente accese durante i riti della Pasqua e del Corpus Domini. In passato il grande cero pasquale, riccamente ornato con decori policromi e artistiche incisioni veniva portato in dono all’arcivescovo di Sorrento secondo l’antica tradizione d’ ‘o maggio (omaggio) al presule. Ancora di recente è stato acceso più volte in Francia presso la grotta di Lourdes. Non più le ostie da consacrare ma le candele sì; quelle votive dal profumo denso e suadente che miscelato con quello dell’incenso concorrono ad esaltare la religiosità del popolo dei fedeli. Antonio Sessa, nella prima metà
del Novecento, ha dato impulso e sviluppo all’antica tradizione di famiglia proiettata verso una clientela sparsa nella provincia di Napoli e oltre. Le sue figlie Anna e Giuseppina ne hanno continuato l’attività fino alla fine dello scorso secolo. Oggi la cereria, condotta dal pronipote Gianluigi, continua la produzione con le antiche tecniche e le vecchie consuetudini. Alle candele di cera d’api si sono aggiunti prodotti profumati e colorati quali torce e fiaccole, destinate ad illuminare serate e cene di gala, incontri in villa e sulle piscine e, nei mesi estivi, a galleggiare sul mare della costiera per cospargerlo di piccole stelle che insieme a quelle del cielo affriranno ai forestieri indimenticabili notti romantiche. Cereria Sessa, Via Passaturo, 8 - Sant’Agnello
Giuseppina Sessa lavora la cera d’api 1976 - Foto © A.De Angelis
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Lo scorso 8 marzo
Ricevuta al Palazzo Comunale una delegazione dell’Ambasciata Argentina Il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha ricevuto, lo scorso 8 marzo, al Palazzo Municipale, una delegazione dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, costituita dal ministro plenipotenziario, Marcelo Fabian Gilardoni, e dal segretario, Cecilia Ines Castillo. A loro, il primo cittadino ha illustrato alcune della peculiarità della penisola sorrentina, evidenziando i rapporti di gemellaggio che legano Sorrento alla città di Mar del Plata, nota località turistica situata nella provincia di Buenos Aires. Ad accompagnare la delegazione diplomatica, il direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, che li ha guidati in una visita alle coltivazioni di limone di Sorrento Igp ed illustrato le caratteristiche del patrimonio agroalimentare locale.
da sinistra: Salvatore Loffreda, Giuseppe Cuomo, Marcelo Fabian Gilardoni e Cecilia Ines Castillo
a cura del FAI
Riprendono gli eventi di primavera
Con il FAI alla Baia di Ieranto Speciali visite Guidate 2018 8 - 22 e 29 aprile ore 9.30 -18
L’occasione per approfondire la conoscenza della Baia di Ieranto e tutto ciò che riguarda la sua storia, le leggende, le sue caratteristiche geomorfologiche e i sapori del territorio che la circonda.
Sapori dal Territorio 2 e 25 aprile – 1 maggio, ore 10-16
Incontro con i produttori locali alla scoperta delle bontà del territorio e visite guidate per scoprire le bellezze e la storia della Baia di Ieranto.
Breathwalking, respiro camminando 15 aprile ore 15.30
Un passo dopo l’altro alla scoperta di noi stessi e di nuovi angoli di paradiso nella Baia di Ieranto in maniera semplice e naturale.
Per informazioni e prenotazioni: 335 84 10 253
Yoga al tramonto 15 aprile ore17:00
faiieranto@fondoambiente.it
Classi di Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan, con Nirmal Naum Kaur
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ORARI DI APERTURA
SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 15 marzo 2018 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.
Ascensore per il Porto/spiagge Lift to the Beach/Port
Gennaio/Febbraio/Marzo Novembre/Dicembre 7,30 - 20,30 Aprile/Ottobre 7,30 - 23,00 Maggio 7,30 - 24,00
Sorrento Lift Piazza F. S. Gargiulo (nella Villa Comunale - Public Gardens) C8 tel. 081 8072543 - 80067 Sorrento (Napoli) - Italy www.sorrentolift.it - info@sorrentolift.it
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Giugno/Luglio/Agosto Settembre 7,30 -01,00
SITA SUD CAMPANIA
CURRERI SERVICE
Tel. 0818015420 www.curreriviaggi.it
Sorrento Capodichino
ALISCAFO HYDROFOIL GESCAB - www.gescab.it Tel. 0818071812 - 0815329071
SORRENTO CAPRI SORRENTO NAPOLI CAPRI SORRENTO NAPOLI SORRENTO 07,15* 08,30+ 08,45° 09,50 11,45 13,30 15,50 17,05
08,00* 09.05+ 09.25° 11,20 13,00 15,15+ 15,35° 16,35 17,40
* Feriale - Not on Sunday + Dal Lunedì al venerdì From Monday to Friday ° Solo Sabato e Domenica Only Saturday and Sunday
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07.20 09.00 08.10 11.00 10.00 13.00 12.00 15.05 14.00 17.15 16.25 18,25 da lunedi a venerdi
SORRENTO AMALFI POSITANO POSITANO AMALFI SORRENTO 10,30 14,55
11,35 16,35 * da Positano 12,00 * From Positano 17,00 *
NAVE VELOCE FAST FERRY CAREMAR Tel. 0818073077 SORRENTO CAPRI CAPRI SORRENTO 07,45 09,25 14,40 19,25
07,00 08,40 13,35 18,45
Capodichino Sorrento
p.06,30 a.08,00 p.07,30 a.09,00* p.08,30 a.10,00 p.09,00 a.10,30 p.10,30 a.12,00 p.12,00 a.13,30 p.13,00 a.14,30* p.14,00 a.15,30 p.15,00 a.16,30 p.16,30 a.18,00
p.09,00 a.10,15 p.10,00 a.11,15* p.11,00 a.12,15 p.12,00 a.13,15 p.13,00 a.14,15 p.14,30 a.15,45 p.15,30 a.16,45* p.16,30 a.17,45 p.18,00 a.19,15 p.19,30 a.20,45
Sorrento (Stazione) - S. Agnello (Municipio) Piano (Siesta) - Meta (chiesa del Lauro) Vico Equense (uff. Curreri a. / Stazione r.) Castellammare di Stabia (Villa Stabia) * SOLO SU PRENOTAZIONE FERMATA A Pompei Scavi
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AUTOLINEE
MAROZZI
Tel. 0805790111 www.marozzivt.it
SORRENTO - ROMA SORRENTO C. Italia-261 VICO E. P. Kennedy C.DI STABIA V.le Europa ROMA Tiburtina
06.00 06.15 06.30 09.45
17.00 17.15 17.30 21.00
ROMA - SORRENTO ROMA Tiburtina C.DI STABIA V.le Europa VICO E. P. Kennedy SORRENTO C. Italia-261
07.00 10.40 10.55 11.45
ORARI IN ROSSO da Lunedi a Sabato - Mon to Sat ORARI IN NERO Domenica - Sunday
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15.00 18.15 18.30 19.00
ANDATA 06:10 06:15 06:20 06:25 06:45 06:50 06:55 07:00 07:45 07:35 07:50 08:20
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PENISOLA SORRENTINA MONTE SANT’ANGELO FERMATA
SANT’AGATA SANT’AGATA (Reola) BIVIO TITIGLIANO MASSA LUBRENSE SORRENTO SANT’AGNELLO PIANO DI SORRENTO META SEIANO (Vico Equense) NAPOLI Via Ferraris (INPS) NAPOLI (Piazza Garibaldi) UNIVERSITA’ MONTE S. ANGELO
n 16:30 16:25 16:20 16:15 15:55 15:50 15:45 15:40 15:35 14:55 14:50 14:20
RITORNO
TURNO FESTIVO FARMACIE DI SORRENTO 4/3 - 1/4 - 22/4 FARFALLA (D-8) Piazza Tasso - Tel. 0818781349 11/3 - 2/4 - 25/4 LIMONE (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781174 18/3 - 8/4 - 29/4 RUSSO (D-11) Via degli Aranci - Tel. 0818772310 25/3 - 15/4 - 1/5 ALFANI (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781226
TURNO DI REPERIBILITÀ NOTTURNA DEI FARMACISTI DA META A SORRENTO Dal 3 al 9 marzo RUSSO - Sorrento Via degli Aranci, 179 Dal 10 al 16 marzo CASTELLANO - Piano Corso Italia, 88 Dal 17 al 23 marzo ELIFANI - Meta Via A. Cosenza, 2/4 Dal 24 al 30 marzo FARFALLA - Sorrento Piazza Tasso, 35/36 Dal 31 marzo al 6 aprile ALFANI - Sorrento Corso Italia 129 Dal 7 al 13 aprile IROLLA - Piano Piazza Repubblica, 24 Dal 14 al 20 aprile E. PALAGIANO - S. Agnello C.so Italia, 27 Dal 21 al 27 aprile LIMONE - Sorrento Corso Italia, 35/37 Dal 28 aprile al 4 maggio MARESCA - Meta Corso Italia, 51 Dal 5 all’11 maggio F. PALAGIANO - S. Agnello Via S. Sergio, 11 Dal 12 al 18 maggio INTERNAZIONALE - Piano Corso Italia, 191
3406279377 0818786603 0818786605 3355302988 3385658456 0818781226 3487946420 0818786145 3311168788 0818074148 3391158557 3341586549 3397561046 0818074824 3335852602 0815321634
LA REPERIBILITÀ È ASSICURATA SOLO DIETRO PRESENTAZIONE DI RICETTA MEDICA URGENTE
Dall’11/3 al 14/10
ORARIO TIMETABLE S.F.S.M.
CIRCUMVESUVIANA INFO 800211388
Numero verde
800211388
CAMPANIA EXPRESS
NAPOLI ERCOLANO POMPEI SORRENTO 9,06 11,36 15,36 18,06 -
9,20 11,50 15,50 18,20 -
9,38 12,08 13,39 16,08 18,39 20,06
9,55 12,25 13,55 16,25 19,03 20,25
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SORRENTO POMPEI ERCOLANO NAPOLI 10,19 10,43 10,58 11,09 12,56 13,18 14,08 14,34 14,55 15,10 16,59 17,18 17,35 17,50 19,20 19,46 20,58 21,19 21,37 21,51 Fermate anche a Castellammare e Vico Equense.
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CONSORZIO UNICO CAMPANIA CALL CENTER 08119666202
EAV
POMPEI - VESUVIO e vv.
POMPEI (Piazza Anfiteatro) VESUVIO (1.000 m.) 08,00 09,40 10,30 11,20 12,10 13,00 13,50 14,40 VESUVIO (1.000 m.) POMPEI (Piazza Anfiteatro) 09,00 9,50 10,40 11,30 12,20 13,10 14,00 14.50 16,40
SORRENTO - NAPOLI e vv. SORRENTO (Circum) - NAPOLI 00,20 (giornaliero) NAPOLI - SORRENTO (Circum) 22,40 - 23,00 (giornaliero)
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LINEA A
LINEA B LINEA C LINEA D LINEA E
AUTOLINEE SORRENTO Every 20 minutes
M. LUBRENSE - CAPO SORRENTO - META e vv. Circolare SORRENTO (Porto) SORRENTO (Stazione) SORRENTO (Porto) S. AGNELLO - PIANO e vv. Circolare MARINA GRANDE SORRENTO Circolare SORRENTO STAZIONE VIA DEGLI ARANCI - HILTON
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SORRENTO 6.01 6.25 + 6.49 7.22 • 7.38 F • 7.55 • 8.26 • 8.52 • 9.07 • 9.37 • 10.37 • 11.07 • 11.37 • 12.07 • 12.37 • 13.07 • 13.25 13.56 • 14.22 14.55 • 15.26 • 16.07 • 16.37 • 17.07 • 17.25 17.56 • 18.22 18.55 • 19.26 • 20.07 • 20.37 21.07 21.37
NAPOLI 6.09 6.40 6.44 F 7.09 • 7.39 F 8.11 • 8.39 • 9.09 • 9.39 • 10.09 • 10.39 • 11.09 • 11.39 12.09 • 12.39 13.09 • 13.41 • 14.09 • 14.39 • 15.11 • 15.39 • 16.09 • 16.39 17.09 • 17.41 • 18.09 • 18.39 • 19.11 • 19.39 20.09 20.39 21.09 21.39
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S.AGNELLO 6.03 6.27 6.51 7.24 7.40 7.57 8.28 8.54 9.09 9.39 10.39 11.09 11.39 12.09 12.39 13.09 13.27 13.58 14.24 14.57 15.28 16.09 16.39 17.09 17.27 17.58 18.24 18.57 19.28 20.09 20.39 21.09 21.39 ERCOLANO 6.28 6.53 7.02 7.28 7.58 8.23 8.58 9.28 9.58 10.28 10.58 11.28 11.58 12.28 12.58 13.28 13.53 14.28 14.58 15.23 15.58 16.28 16.58 17.28 17.53 18.28 18.58 19.23 19.58 20.28 20.58 21.28 21.58
VICO 6.12 6.36 6.59 7.31 7.49 8.06 8.37 9.01 9.18 9.48 10.48 11.18 11.48 12.18 12.48 13.18 13.36 14.07 14.31 15.06 15.37 16.18 16.48 17.18 17.36 18.07 18.31 19.06 19.37 20.18 20.48 21.18 21.48
C/MARE 6.21 6.45 7.05 7.39 7.58 8.15 8.45 9.09 9.27 9.57 10.57 11.27 11.57 12.27 12.57 13.27 13.45 14.15 14.39 15.15 15.45 16.27 16.57 17.27 17.45 18.15 18.39 19.15 19.45 20.27 20.57 21.27 21.56
POMPEI V. REGINA 6.31 6.33 6.55 6.57 7.14 7.48 7.50 8.08 8.10 8.25 8.27 8.53 9.18 9.20 9.37 9.39 10.07 10.09 11.07 11.09 11.37 11.39 12.07 12.09 12.37 12.39 13.07 13.09 13.37 13.39 13.55 13.57 14.23 14.48 14.50 15.25 15.27 15.53 16.37 16.39 17.07 17.09 17.37 17.39 17.55 17.57 18.23 18.48 18.50 19.25 19.27 19.53 20.37 20.39 21.07 21.09 21.37 21.39 22.05 22.07
V. REGINA 6.45 7.20 7.45 8.15 9.15 9.45 10.15 10.45 11.15 11.45 12.15 12.45 13.15 13.45 14.45 15.15 16.15 16.45 17.15 17.45 18.45 19.15 20.15 20.45 21.15 21.45 22.15
POMPEI 6.47 7.05 7.22 7.47 8.17 8.36 9.17 9.47 10.17 10.47 11.17 11.47 12.17 12.47 13.17 13.47 14.06 14.47 15.17 15.36 16.17 16.47 17.17 17.47 18.06 18.47 19.17 19.36 20.17 20.47 21.17 21.47 22.17
C/MARE 6.57 7.15 7.31 7.57 8.27 8.46 9.27 9.57 10.27 10.57 11.27 11.57 12.27 12.57 13.27 13.57 14.16 14.57 15.27 15.46 16.27 16.57 17.27 17.57 18.16 18.57 19.27 19.46 20.27 20.57 21.27 21.57 22.27
•
ERCOLANO 6.49 7.13 7.29 8.07 8.26 8.43 9.06 9.37 9.55 10.25 11.25 11.55 12.25 12.55 13.25 13.55 14.12 14.36 15.09 15.43 16.06 16.55 17.25 17.55 18.12 18.36 19.05 19.43 20.06 20.55 21.25 21.55 22.22
NAPOLI 7.07 7.31 7.47 8.26 8.44 9.01 9.16 9.56 10.13 10.43 11.43 12.13 12.43 13.13 13.43 14.13 14.32 14.46 15.27 16.01 16.16 17.13 17.43 18.13 18.32 18.46 19.27 20.01 20.16 21.13 21.43 22.13 22.39
VICO S.AGNELLO SORRENTO 7.17 7.06 7.15 7.32 7.23 7.30 7.52 7.40 7.50 8.17 8.06 8.15 8.47 8.36 8.45 9.03 8.54 9.01 9.47 9.36 9.45 10.17 10.06 10.15 10.47 10.36 10.45 11.17 11.06 11.15 11.47 11.36 11.45 12.17 12.06 12.15 12.47 12.36 12.45 13.17 13.06 13.15 13.47 13.36 13.45 14.17 14.06 14.15 14.33 14.24 14.31 15.17 15.06 15.15 15.47 15.36 15.45 16.03 15.54 16.01 16.47 16.36 16.45 17.17 17.06 17.15 17.47 17.36 17.45 18.17 18.06 18.15 18.33 18.24 18.31 19.17 19.06 19.15 19.47 19.36 19.45 20.03 19.54 20.01 20.47 20.36 20.45 21.17 21.06 21.15 21.47 21.36 21.45 22.17 22.06 22.15 22.47 22.36 22.45
F = Solo feriali - Working days = Direttissimo - Direct • = Ferma a Scrajo dal 1/6 al 30/9 + = Solo festivo - Sundays and Bank days
n SITA
ORARI DAL 01.04 Tel: 089 405145 sitasudtrasporti.it
Capolinea Stazione Circumvesuviana
SORRENTO PRIORA SORRENTO AMALFI S.AGATA AMALFI SORRENTO TORCA • 06.30 F
• 07.40 S • 08.30 F • 08.30 H • 09.00 G • 09.15 F • 09.30 G • 10.00 G • 10.15 F • 10.30 G • 11.00 G • 11.30 G • 12.00 G • 12.30 G • 12.45 F • 13.00 H • 13.30 F • 13.30 H • 14.00 G • 14.45 F • 15.30 H • 15.30 F • 16.00 H • 16.10 F • 16.40 F • 17.00 G • 18.00 H • 18.00 F • 19.00 G • 20,15 G
• 06.20 G • 07.15 F • 08.05 G • 09.00 F • 09.30 G • 10.30 G • 11.00 G • 11.30 G • 12.15 G • 13.00 G • 13.30 F • 13.45 F • 14.05 F • 14.30 G • 15.00 G • 15.30 G • 16.00 G • 16.30 F • 17.00 F • 17.00 H • 17.30 G • 18.00 G • 19.00 G • 20.00 G • 21.20 G • Via S. Agnello /Meta • Via Priora
SORRENTO MASSA L. S.AGATA TORCA
TORCA S.AGATA MASSA L. SORRENTO
05.50 07.25 08.05 09.00 09.30 10.10 11.00 12.15 12.40 13.15 13.15 13.30 13.30 14.00 14.00 15.00 15.25 15.30 16.15 16.15 17.10 18.00 18.40 19.15 20.15 21.15 22.20 22.20
• • • • • • •
F F F F F G F G S F H S N H F G G H F H G G G F F G F H
/S.Agata
05.15 06.05 07.00 07.10 07.45 08.30 09.10 10.25 11.10 12.15 12.40 13.15 14.25 15.25 16.00 17.05 18.00 19.20 20.20
• •
•
F F G S G F G F G F F G G G G F G H G
• a/da Torca
•
06.40 07.50 08.00 08.30 + 09,00 + 09.00 09.15 + 09.30 + 10.00 + 10.30 11.00 + 11.30 + 12.00 + 12.00 + 12,15 13.00 + 13.15 13.30 + 14.00 + 14.00 15.30 + 16,00 + 16.15 16.30 + 17.00 + 18.00 + 18.00 18.35 19.00 + 19,40 20.05 20.15 + 21.15
F H F F G F F G G F G G G G F H G H G F F H G H G H F F G F H G F
• a/da Torca
TORCA S.AGATA PRIORA SORRENTO
06.00 06.45 07.05 07.10 08.10 08,35 + 08.45 09.30 10.00 10.20 + 10.50 + 11.05 11.30 11.50 + 11.50 + 12.00 12.10 12.20 + 12.50 + 13.00 13.35 + 14.05 1420 + 15.05 + 15.25 + 15.35 16.20 + 16.50 + 17.05 17.30 18.20 + 18.50 + 19.20 + 20.50 21.00 + 22.40 +
• • •
F F S F F F G F G F G F H S H H F G G G G F G F F G G G F F F G G F G G
+ a/da Bivio Nastro Verde
SORRENTO MARINA MARINA CANTONE CANTONE SORRENTO
07.50 07.50 09.00 10.30 13.35 14.00 14.35 16.15 18.00
• • • • •
F H F F F F F G F
06.45 09.00 10.20 11.30 14.30 15.00 16.00 16.30 18.55
• via Sant’Agata
• • • • • •
F = FERIALE G = GIORNALIERO H = FESTIVO S = SCOLASTICO N = NO SCOLAST.
F7
F G F F F F F F F
SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 15 marzo 2018 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.
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FEDERALBERGHI PENISOLA SORRENTINA
Via L. De Maio, 35 - SORRENTO Tel. 0818773333 www.upsa.org
ALBERGHI HHHHHL 01
Excelsior Vittoria 0818777111 C/9
ALBERGHI HHHHH Cocumella Bellevue Syrene La Pace Parco Principi La Favorita Ambasciatori Royal
➔ 06 ➔ 22 34 02 25
0818782933 0818781024 0818074775 0818784644 0818782031 0818782025 0818073434
ALBERGHI HHHH
27 ➔ 03 04 51 28 66 05 07 08 30 72 09 10 11 12 13 ➔ ➔ 73 14 ➔ 15 16 74 17 18 19
Admiral Alpha Aminta Antiche Mura Astoria Ascot Atlantic Palace Bel Air Bristol Capodimonte Capri Caravel Carlton Int. Central Cesare Augusto Conca Park Continental Corallo Crawford Cristina De La Ville Eliseo Park’s Europa Palace Flora Gran Paradiso Hilton Tramontano Johanna Park
0818781076 0818782033 0818781821 0818073523 0818074030 0818783032 0818782688 0818071622 0818784522 0818784555 0818781251 0818782955 0818072669 0818073330 0818782700 0818071621 0818072608 0818073355 0818071772 0818074244 0818782144 0818781843 0818073432 0818782520 0818073700 0818784141 0818782588 0818072472
D/6 A/14 D/7 B/12 C/10 C/4 F/3 E/9 D/8 E/5 D/1 C/3 D/4 E/4 D/11 A/16 D/9 C/14 E/9 F/6 D/6 C/16 C/11 C/10 C/13 D/16 G/7 C/7 G/3
78 Q 56 55 71 81 20 41 21 79 70 42 23 ➔ 43 24 58 26 ➔ 61 H 49
La Residenza B. W. La Solara La Tonnarella La Minervetta Majestic Palace Mediterraneo Michelangelo Minerva Miramare Res. Palazzo Guardati Parco del Sole Plaza President Prestige Regina Riviera Rota Suites Vesuvio Villa Garden B.que Hotel Elios Vue d’Or Villa Maria
ALBERGHI HHH
29 ➔ Q 52 32 33 75 35 36 37 H 54 38 76 39 40 64
Britannia Club Dania Del Corso Del Mare Eden Florida Gardenia Girasole Il Faro Il Nido La Badia La Meridiana La Pergola Leone Metropole Mignon
NUMERI UTILI USEFULL NUMBERS
CONSORZIO AZIENDE TURISTICHE PENISOLA SORRENTINA
C8
Via L. De Maio, 35 - SORRENTO tel. 081 8074452 0818774698 0815338000 0818781153 0818774455 0818072050 0818781352 0818784844 0818781011 0818072524 0818785567 0818073633 0818782831 0818782262 0815330470 0818782162 0818072011 0818782904 0818782645 0818781387 0818074834 0818073153 0818781966 0818782706 0818781127 0818073572 0818071016 0818783310 0818781151 0818783844 0818772365 0818073082 0818781390 0818782766 0818781154 0818073535 0818782626 0818782829 0818074107 0818073824
A/15 C/3 D/4 A/16 A/15 D/11 C/3 C/3 D/8 C/17 E/9 F/5 D/6 B/12 C/12 D/1 C/2 F/5 D/2
77 44 45 60 Q 46 47 48 H Q 50 H 80 59 81
Londra Rivage Settimo Cielo Sorrento City Spicy Tirrenia Tourist Villa di Sorrento Villa Fiorita Villa Igea Zi’ Teresa Le Terrazze Res. Au Relais Rivoli Savoia Tasso Suites
ALBERGHI HH
➔ 31 53 82
Angelina Cavour Desirée (Garnì) Sorrento Central
ALBERGHI H
62 65 83
Linda Nice La Magnolia
D/8 D/4 D/9 A/15 C/14 B/15 C/8
CAMPINGS & VILLAGGI
D/3 C/11 A/15 F/8 D/2 E/7
OSTELLI
Santa Fortunata & Campogaio Nube d’Argento Villaggio Verde Esperidi Resort Seven Hostel Le Sirene Ulisse deluxe hostel Porto Salvo
0815329554 0818781873 0818781012 0818772210 0818073063 0818781336 0818782086 0818781068 0818780003 0818071069 0818784619 0818780906 0813654089 0818782511 0818772014
C8
A/15 E/5 C/4 D/9
CARABINIERI Pronto Intervento 112 Sorrento
0818073111
Sorrento
0818075311
Sorrento/Meta
0815331111
Cappiello Mario Isola Angela Celentano M. Coda F. fisioterapista
0818781439 3395001550 3381215468 3398791804
Sorrento S. Agnello
0815335111 0815332111
Sorrento S. Agnello TAXI Sorrento S. Agnello S. Agata
0818074433 0815332205 0818782204 0818781428 0818780509
Call center
848888777
POLIZIA - POLICE Pronto Intervento 113
E/5 D/12 E/9
POMPIERI 0818711222 EMERGENZA MEDICA 118 GUARDIA MEDICA
C/12
INFERMIERI
D/8 F/10 D/8
0818782901 0818073166 D/2 0818781563 C/3 3337842924 G/8 0818782916 E/11 0818781650 D/10 0818773560 E/9
MUNICIPIO - TOWN HALL VIGILI URBANI
AEROPORTO - AIRPORT 0818073579 0818781344 0818073258 0818783255 0818786758 0818072925 0818774753 0818774887
D/1 E/4 G/11 ➔ ➔ D/11 E/5 ➔
PORTO - HARBOUR
Ufficio Marittimo Soccorso
0818073071 1530
Trenitalia
147888088
Sorrento S. Agnello
0818781495 0818781870
FERROVIE - RAILWAYS POST OFFICE
Viaggiare Informati 1518
ORARIO S. MESSE HOLY MASS TIMETABLE S. Francesco 8.30 -11.30 Saturday 6.30 p.m. (Vigil Mass) Sunday 10,00 a.m. - 6.30 p.m. S. Antonino 8.00 - 10.00 - 11.30 Cattedrale 8.30 - 11.00 -12,15 - 18,00 Carmine 9.30 - 10.45 - 11.45 - 18,30 SS. Rosario 8.45 Annunziata 9.00 Chiesa dei Servi di Maria 9,30 N.S. di Lourdes 9.00 -11.00 -18.00 S. Lucia 7.00 - 9.00 - 11.00 - 18.00 S. Anna 8.00 - 11.00 - 18.00 S. M. delle Grazie 7.30
Università della Cucina Mediterranea
ASSOCIAZIONE CHIAVI D’ORO
www.ucmed.it info@ucmed.it Tel./Fax +39 081 8075665/ +39 081 8071621
www.campaniafelix.org
Circolo dei Forestieri C8
c/o G. Hotel Vittoria SORRENTO
C9
CHIESA EVANGELICA
Evangelical Church Via Fuoro, 77 DOMENICA/SUN GIOVEDI/THU
10.30 19.00
via Luigi De Maio, 35 SORRENTO - tel. 0818773263 info@circolodei forestieri.com Entrance on the road going down to the port
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Buona Pasqua
E/
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