PY CO GIO EE G FR MA O
1981/2020: da quarant’anni insieme
Maggio 2020
Anno XL
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PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982
MAGGIO 2020
Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi
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OPERA DI VINCENZO STINGA
1981/2020 quarant’anni insieme
Vincenzo Stinga
Villa Fiorentino, Sorrento, fino a fine di giugno 2020
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Maggio 2020
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www.ristorantebagnisantanna.com
RISTORANTE – BAR – SOLARIUM
in Marina Gande – Sorrento tel. 081 8074178
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1981/2020: da quarant’anni insieme #riaccendiamoSORRENTO
SORRENTO ILLUMINATA IN VISTA DELLA RIPARTENZA
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abato 16 maggio, alle ore 20 e trenta, tanti negozi, bar, alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari ed altri esercizi pubblici, riaccenderanno le luci delle
vetrine e dei locali, come segnale di ottimismo per il futuro dell’economia locale, messa in ginocchio dall’emergenza Covid-19.
Maggio 2020
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Ufficio Stampa del Comune di Sorrento L’iniziativa, promossa da Confcommercio, in collaborazione con il Comune di Sorrento, precede di due giorni la riapertura di molte attività. Ad aderire all’appello anche la Fondazione Sorrento ed il Museo Correale di Terranova, che illumineranno i rispettivi edifici, nonché taxi ed Ncc, che saranno presenti per dare voce agli slogan, scelti come hashtag della manifestazione: #riaccen-
diamoSORRENTO e #riparTIAMO. “Invitiamo tutti ad unirsi a noi, accendendo le luci di tutte le aziende legate al comparto turistico - spiegano gli organizzatori - Tutti insieme per gridare al mondo che Sorrento è pronta a ripartire in sicurezza, da lunedì 18 maggio, con coraggio e positività. Perché questa è la cosa che sappiamo fare meglio: accogliere con un sorriso”.
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La Sirena di Sorrento Bimonte - House of Cameos and Coral Jewelry - Via P. R. Giuliani, 62 - Sorrento
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Maggio 2020
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Mostra digitale
CV19 Contagiamoci d’arte
L’idea è quella di regalare un diversivo alle persone,ai cittadini che gioco-forza sono costretti in casa. La mostra virtuale ideata e organizzata dal maestro Marcello Aversa e dal nostro collaboratore Salvatore De Stefano non ha alcuna velleità panartistica ma vuole essere da un lato un omaggio alla nostra comunità attraverso l’esposizione della sua maestria, della vena artistica che da secoli la caratterizza con le nuove tecnologie e dall’altro lato offrire un momento di rilassamento e di svago per i suoi ”visitatori” volendoli comunque richiamare a ritrovare il loro senso di appartenenza perché esso è fatto di basi solide, collaudate è che tanto ci servirà quando ritorneremo a vedere il sole.
L’appuntamento è per il 13 aprile 2020 alle ore 10:00 sui canali digitali della Fondazione Sorrento e sulle pagine dei social network Avv. Gaetano Milano
AD Fondazione Sorrento
Che senso ha organizzare una mostra d’arte e d’artigianato in un tempo che, almeno all’apparenza, senso non ne ha? Ciò mi ha fatto riflettere a lungo, prima di coinvolgere gli amici artigiani in questa nuova sfida. Contattandoli, però, ho capito subito dalle loro reazioni, che ne sarebbe valsa la pena, percependo una “condivisione” che sembrava perduta. Certo è inutile nasconderlo, questa è una sfida che potrebbe scoprire i fianchi a qualche strumentalizzazione. Allora è cosa buona e giusta spiegare il perché di questo evento virtuale. “CV 19 Contagiamoci d’arte” non vuole essere altro che un inno alla speranza, un “vaccino” di fiducia per affrontare il futuro. Il Mondo intero ė stato messo in ginocchio da un esercito invisibile che ci ha resi inermi, impauriti, avviliti, costringendoci ad una clausura forzata, che sembra averci tolto il gusto della vita. Questo è accaduto anche alla nostra Terra che fino ad ora ci appariva come un’ oasi felice, lontana da quelle problematiche sociali, che in fondo tanto lontane non sono mai state. Tutti siamo in ginocchio, tutti aspettiamo la “ripresa”, addirittura c’è qualcuno che si auspica un secondo “Rinascimento”. Noi in questa rinascita, non solo vogliamo crederci, ma siamo pronti a donare il nostro contributo. Noi artigiani, noi artisti, che già annaspavamo nel tenere “vive” le nostre botteghe, non vogliamo assolutamente tirarci indietro, anzi con umiltà, vogliamo, timidamente, anticipare tutto questo, facendo sentire la nostra presenza sul territorio. Siamo qui con il poco coraggio ancora rimasto ma sfoderando la passione che ancora ci “accende”. Noi siamo qui, grazie alla preziosa collaborazione e alla sensibilità dell’avvocato Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, aspettando da voi un segno, un commento, un incitamento, una qualsiasi cosa che ci faccia sentire ancora in vita. Da parte nostra la promessa che metteremo in campo il meglio di noi stessi, le nostre menti, la nostra inventiva, la nostra solidarietà ma, all’occorrenza anche le nostre braccia, affinché la nostra Terra Sorrentina ritorni a splendere come prima, anzi, più di prima. Marcello Aversa
Presidente Peninsulart
1981/2020: da quarant’anni insieme
Maggio 2020
La Fondazione Sorrento conferma tutti gli eventi della stagione estiva 2020. L’unica variazione è che la mostra del maestro Vincenzo Stinga sarà prolungata fino a fine giugno 2020 mentre la restante programmazione rimarrà invariata. ALLA RIAPERTURA DOPO L’EMERGENZA CORONA VIRUS E FINO A FINE GIUGNO 2020
Gioia di Vivere
Mostra antologica di Vincenzo Stinga Una valente realtà artistica del nostro territorio che, nel solco di una proposta antologica ormai presente ad inizio stagione a Villa Fiorentino (dopo Filosa, Taminto) festeggia i suoi cinquanta anni di attività. Da rimarcare che il titolo della mostra è un omaggio a Matisse che ispirò profondamente Vincenzo Stinga allorchè quest’ultimo ebbe la possibilità di visitare la sua casa in Provenza chiamata “Gioia di Vivere” come la casa della stesso Vincenzo Stinga in via Capodimonte e come il titolo della mostra.
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Ristorante
Open from May to October, the bar is located on the rooftop terrace of the Grand Hotel La Favorita which boasts a spectacular view of the Bay of Naples and Mount Vesuvius. A fine selection of signature cocktails will accompany your amazing sunset views and during your after dinner live music evenings.
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Maggio 2020
dalla Redazione
Mostra virtuale del M° Marcello Aversa
LA CROCE E LA VITA al tempo del corona venti opere tutte improntate sul tema della Croce e della passione di Gesù.
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a mostra, patrocinata dalla Fondazione Sorrento e dalla Fondazione Crocevia, è stata realizzata da Salvatore De Stefano in collaborazione con Antonino Di Maio. Tra le opere in esposizione Christus Vincit esposta permanentemente nella cattedrale di Sorrento e Vita Semper Vincit , donata dalla famiglia Reggiani al Duomo di Mirandola e inaugurata in occasione della
riapertura del Duomo dopo i lavori post terremoto. “L’opera di Marcello Aversa commenta Giacomo Avanzi, conduttore di TV 2000 - è un mondo fatto di terra, acqua e fuoco in cui l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo giocano a sfiorarsi in continuazione. Contemplarla significa accettare di perdersi”. Per Giovanni Gazzaneo presidente della Fondazione Croce-
via e coordinatore de I luoghi dell’Infinito “L’Albero della vita torna alla vita, grazie a Marcello Aversa, l’erede più originale della tradizione del Settecento napoletano. Le sue straordinarie croci di terra e di fuoco ci stupiscono e ci invitano a contemplare il simbolo dell’incontro tra vita e morte, tra terra e cielo, tra condanna e salvezza. Un’unica storia di bellezza straordinaria perché capace di abbracciare la gioia e il dolore, la purezza dell’infanzia e l’abisso del male che inchioda il figlio di Dio sul Golgota fino alla luce del Risorto. Opere che nella loro verticalità portano lo sguardo in un vortice ascensionale che solo i mistici conoscono”. La mostra ha registrato fino ad oggi circa 40.000 accessi e il sogno del maestro sorrentino è quello di rendere, appena i tempi lo permetteranno, questa mostra itinerante ed allestirla soprattutto nelle città più colpite dal dramma del Coronavirus. Questa la sua riflessione:“La Vita vince sempre la morte, è questo il messaggio che Dio ci chiede di annunciare. Con umiltà, ho cercato di farlo attraverso questa mostra “virtuale” realizzata grazie alla disponibilità e la professionalità di alcuni amici, ai quali va tutta la mia gratitudine. Più che una mostra “La croce e la vita” vuol essere un atto di fede, con il quale cerco di raccontare, attraverso le mie croci in creta, la Storia della salvezza. Costretti ad una “clausura” forzata, siamo lontani dai nostri affetti, dalle nostre attività, dal nostro lavoro, dalle nostre rela-
zioni sociali e giorno per giorno attendiamo un “bollettino” che ci parla di persone isolate, di contagiati, di morti, morti a cui i parenti e gli amici non possono fare nemmeno un’ultima carezza prima che intraprendano il loro viaggio verso “Casa”. Tutto questo ci mette a dura prova, ma se la croce ci accompagna, non come oggetto ornamentale, ma come “credo”, pur nelle nostre fragilità umane, tutto diventerà più sopportabile, perché quell’incrocio di legno, anche se sporco di sangue, ci invita a guardare al di là del visibile”.
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Maggio 2020
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giorni riaprirà al pubblico il parco di Villa Fiorentino nei seguenti orari: 9 -13 e 16 - 19 L’area ludica potra’ essere utilizzata secondo le disposizioni dell’ultimo dpcm relativo all’ emergenza Covid – 19. Sara’ quindi consentito passeggiare e sostare nel parco evitando assembramenti. Gli accessi saranno regolati al cancello d’ingresso fino alla capienza massima stabilita dagli operatori. Chi accede al parco dovrà essere dotato di mascherina e guanti. Saranno presenti nelle aree dispenser per l’igienizzazione delle mani.
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Maggio 2020
A giugno nelle sale di Villa Fiorentino
1981/2020: da quarant’anni insieme Antonino Siniscalchi
IN MOSTRA LE OPERE DEL MAESTRO VINCENZO STINGA R
iapre a giorni, dopo circa due mesi di chiusura imposta dalla emergenza sanitaria, a Villa Fiorentino la mostra
«Sorrento Gioia di vivere»
del pittore Vincenzo Stinga. Il pubblico sarà accolto in piccoli gruppi, rispettando le nuove norme resesi necessarie per far fronte all’attuale situazione. A distanza di più di dieci anni dalla mostra antologica del 2009, Stinga ritorna a Villa Fiorentino con un gruppo di opere e sembra invitare il pubblico a percorrere in sua compagnia il sentiero che lo ha condotto a questa nuova tappa del suo lavoro.
La mostra rimarrà aperta fino a fine giugno 2020 dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Un ostinato anacronismo, la faticosa ricerca per un autoritratto esistenziale, coinvolgendo spazi vissuti e sognati, affondando lo sguardi nei cassetti stracolmi di fotografie, custodi della memoria, senza mai abbandonare la diretta osservazione della natura dalla quale sembra sempre più lasciarsi prendere. «Nessun incantamento o ambizione di tentata originalità, destinati quasi sempre a brevi durate e a mutili ancoraggi», sottolinea il Maestro. Vincenzo Stinga sembra dirci «la pittura nasce dalla vita e... qualche volta la vita dalla pittura».
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VINCENZO STINGA SORRENTO GIOIA DI VIVERE opere recenti
FONDAZIONE SORRENTO Sorrento, Villa Fiorentino 7 Marzo, 12 Aprile 2020
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VINCENZO STINGA SORRENTO GIOIA DI VIVERE opere recenti
Un piccolo ed elegante catalogo, editato dalla Fondazione Sorrento, con testi di Andrea Bonavoglia, Francesco Pinto e dello stesso Stinga, a corredo della Mostra, è disponibile nell’atrio di Villa Fiorentino.
la serra B E A U T Y T R E AT M E N T S
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Maggio 2020
In mostra da giugno a Villa Fiorentino
LE COPERTINE DEL SURENTUM IN OCCASIONE DEI SUOI QUARANT’ANNI S
urrentum nasce nel 1981 come periodico di informazione turistica al servizio dei tanti ospiti che, provenienti da ogni parte del mondo, scelgono la nostra amata Sorrento. Per l’occasione l’Editrice Surrentum vuole offrire a tutti i cittadini, agli appassionati sostenitori della sua pubblicazione e ai giovani che la hanno conosciuta in tempi più recenti, un viaggio nella mePY CO GIO EE G FR MA O
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Febbraio 2020
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Anno XL
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FEBBRAIO 2020
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982
Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi
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FOTO DI ANTONINO FATTORUSSO
1981/2020 quarant’anni insieme
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1981/2020 quarant’anni insieme
uarant’anni di pubblicazioni, per Surrentum. Il nostro magazine li ha compiuti con l’uscita del numero 1 del 2020. Il primo numero fu pubblicato nel 1981 come supplemento del Corriere Sorrentino. La testata attuale fu registrata l’anno successivo. Da allora Surrentum è il fedele compagno dei sorrentini, degli operatori turistici e commerciali, di tanti turisti italiani e stranieri. La sua chicca è la mappa della città utilizzata ogni giorno da migliaia di visitatori per orientarsi nella ricerca di alberghi, ristoranti, esercizi commerciali, bellezze locali. La preziosa mappa (sul retro luoghi e notizie storiche di Sorrento) è presente in tutti i numeri e rinnova il ricordo dell’architetto Riccardo Iaccarino che la realizzò per donarla al nostro periodico. Tiratura limitata a poche centinaia di copie, il primo numero fu stampato nel 1981 in bianco e nero. Era la sfida di un piccolo gruppo di pionieri desiderosi di dare voce alla Città portando all’attenzione dei lettori le radici della “sorrentinità”, le peculiari caratteristiche della Città, manifestazioni, eventi e iniziative di una località famosa nel mondo.
moria, ripercorrendo, anno per anno il suo cammino e ricordare attraverso le sue “copertine” i momenti storici, artistici, culturali e folcloristici dal “numero uno” fino all’ultimo numero del 2019. Sarà allestita nei locali al piano seminterrato di Villa Fiorentino, una mostra con una serie di pannelli illustrativi. La mostra rimarrà visitabile durante gli orari di apertura della Villa.
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ggi tutti i numeri di Surrentum vengono stampati a colori e ogni tiratura è di 13mila copie che vengono lette in Italia e, in molti casi, all’estero. Il nostro periodico, tra l’altro, contribuisce a rappresentare l’immagine di Sorrento in occasione delle principali borse turistiche internazionali. Otto-dieci numeri ogni anno. Collaborazioni volontarie e gratuite. Il segreto della continuità è tutto nella passione testimoniata da chi iniziò questa avventura e tuttora la condivide. C’è il desiderio di ricordare due compianti pionieri di Surrentum. Nino Paturzo, docente e Maestro d’arte e Antonino Fiorentino, “Il Professore”, la guida per tanti studenti della costiera giunti alla laurea in discipline umanistiche. Nel commosso ricordo di questi due amici fraterni, i quarant’anni di Surrentum non sono un traguardo, ma una tappa importante per consolidare lo stimolo a rinnovare l’impegno in questa avventura. Infine, un “grazie” doveroso a lettori, sponsor e inserzionisti che hanno contribuito al successo dei primi quarant’anni del nostro magazine.
1981/2020 quarant’anni insieme
Via degli Archi, 18 - SORRENTO - tel. 08118379811
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Maggio 2020
Antonino Siniscalchi PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
Intarsio di Michele Calemma da un disegno di Giuseppe Centro
SURRENTUM - MAGGIO 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
MAGGIO 2006
SURRENTUM - GIUGNO 2006
Supplemento - MAGGIO 2006
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
N. 5
GIUGNO 2006
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
Foto di Gianfranco Capodilupo
Foto di Gianfranco Capodilupo
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SURRENTUM - AGOSTO 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
LUGLIO 2006
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SURRENTUM - SETTEMBRE 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
AGOSTO 2006
N. 8
SETTEMBRE 2006
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Foto di Gianfranco Capodilupo
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SURRENTUM - FEBBRAIO 2007
Anno XXXIX
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982
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APRILE 2018
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PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXVI
Foto di Carlo Alfaro
Foto di Gianfranco Capodilupo
Foto di Susy Serbandini
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SURRENTUM - MAGGIO 2007
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franchisee MARELLA - Corso Italia, 100/104 - Sorrento - tel 0818772269
SURRENTUM - GIUGNO 2007
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXVI
MAGGIO 2007
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DICEMBRE 2019
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SURRENTUM - AGOSTO 2007
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SETTEMBRE 2007
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N. 9
OTTOBRE 2007
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SURRENTUM - DICEMBRE 2007
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXVI
N. 10 NOVEMBRE 2007
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N. 11 DICEMBRE 2007
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el 2007 alle ormai consolidate manifestazioni del premio Sirena d’Oro e della Sagra dell’Uva, Surrentum dedica la copertina di agosto all’inaugurazione del Parco giochi dedicato allo scrittore norvegese Enrik Ibsen.
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LUGLIO 2007
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l Premio dedicato a Antonino Fiorentino, dopo la consueta copertina focalizzata sul Santo Patrono, apre le pubblicazioni del 2019. Si prosegue con le copertine dedicate alla mostra di arte e artigianato Manufactum, al restauro della facciata della chiesa patronale di Sant’Antonino, alla Madonnina del Vervece, al mito Ferrari e alla cultura giapponese gemellata con Sorrento con una sua delegazione.
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AGOSTO 2007
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Editrice SURRENTUM s.a.s
SURRENTUM - LUGLIO 2007
Editrice SURRENTUM s.a.s
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Dicembre 2019
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Foto di Giuseppe Maresca
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Foto di Marco Gargiulo
Il mito Ferrari a Sorrento
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Foto di Jun Kikai
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SETTEMBRE 2019
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Ottobre 2019
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OTTOBRE 2019
Settembre 2019
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l numero di luglio dedica la copertina al Maestro Uto Ughi, ospite dell’Estate musicale, un evento con la direzione artistica di Maurizio Pietrantonio. Anche altri appuntamenti fanno da copertina: il Festival del biliardo all’hotel Vesuvio a maggio, i Gold Awards 1993 della Thomson nella pubblicazione del mese di giugno, le celebrazioni tassiane.
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Anno XXXIX
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Tipico agrumeto Sorrentino coperto dalle “pagliarelle”
AGOSTO 2019
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Agosto 2019
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Anno XXXIX
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA
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on le pubblicazioni degli anni 1985 e 1986 cresce la presenza di Surrentum come voce della città e delle sue iniziative. La prestigiosa convention annuale dell’Abta del 1985, l’Estate musicale sorrentina che si ritaglia uno spazio sempre più importante nella promozione dell’immagine di Sorrento e dintorni. I riti della Settimana Santa, la Tirrenia Cup di vela in primavera. La XXIII edizione degli Incontri internazionali del Cinema, senza dimenticare la Sagra dell’Uva a Priora, una delle testimonianze più tipiche delle antiche tradizioni locali.
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Foto di Gianfranco Capodilupo
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Foto di Nino Aversa
Foto di Rosario Criscuolo
GIUGNO 2019
Foto di Gianfranco Capodilupo
Foto della statua argentea di Sant’Antonino
Da un dipinto ad olio di Achille Solari
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Giugno 2019
Anno XXXIX
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Speciale Arte e Artigianato in Penisola Anno XXXIX - Supplemento al n. 3 Aprile 2019
SURRENTUM - MARZO 2007
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXVI
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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Maggio 2019 1
Anno XXXIX PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 Editrice SURRENTUM sas // Dir. Resp. Antonino Siniscalchi
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FEBBRAIO 2007
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Premio Antonino Fiorentino 2019
1985
N. 1
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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MARZO 2019
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Anno XXXIX
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982
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DICEMBRE 2006
Foto di Gianfranco Capodilupo
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Febbraio 2019
Anno XXXIX
FEBBRAIO 2019
N. 11
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Disegno di Michele Di Maio
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PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
Foto di Gianfranco Capodilupo
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SURRENTUM - DICEMBRE 2006
OTTOBRE 2006
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Foto di Gianfranco Capodilupo
1982
N. 9
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SURRENTUM - OTTOBRE 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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l nuovo Millennio coincide con il ventennale di Surrentum. Si apre la porta verso il Terzo Millennio. Non cambia lo stile delle pubblicazioni: al di là delle belle immagini a colori, tutte da ammirare, c’è la consueta attenzione a mantenere equilibrio tra eventi, storia e tradizioni, la realtà quotidiana di una città che ha raggiunto un preciso punto di riferimento nel mercato internazionale delle vacanze.
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N. 6
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SURRENTUM - LUGLIO 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
l 1989 si apre con il primo numero dedicato alle iniziative pasquali e si chiude con l’ottavo numero dedicato alla tradizione delle festività natalizie e alle tante iniziative ad esse collegate. Nelle altre pubblicazioni, spazi dedicati a varie manifestazioni in quei tempi assai significative: la Settimana del Modellismo, la Mostra di libri e stampe antichi, la premiazione dei Gold Awards dell’anno precedente assegnati dalle agenzie di viaggio britanniche agli alberghi della Costiera sorrentina. Pagine interessanti dedicate anche alla storia locale, agli squarci più suggestivi di Seiano, Vico Equense e Marina di Equa, alla festa e alla devozione per la Madonna del Vervece, situata sotto le acque marine a Massa Lubrense, alla Villa Nicolini di Sant’Agnello. Ancora: una copertina con l’attrice francese Juliette Greco, ospite di Sorrento.
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N. 4
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APRILE 2006
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SURRENTUM - MAGGIO 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
SORRENTO CORSO ITALIA 102/104 TEL. 0818772269
N. 3
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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SURRENTUM- APRILE 2006
MARZO 2006
Editrice SURRENTUM s.a.s. - Dir. Resp. Antonino Siniscalchi - Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
Foto di Nello Dal Monte
SORRENTO CORSO ITALIA 102/104 TEL. 0818772269
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SURRENTUM- MARZO 2006
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA - Anno XXV
l primo numero di Surrentum fu pubblicato nel 1981 in bianco e nero, come supplemento del Corriere Sorrentino. La testata fu registrata nel 1982. Da allora Surrentum è il fedele compagno dei sorrentini, degli operatori turistici e commerciali, di tanti turisti italiani e stranieri. La sua chicca è la mappa della città utilizzata ogni giorno da migliaia di visitatori per orientarsi nella ricerca di alberghi, ristoranti, esercizi commerciali, bellezze locali.
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1981/2020: da quarant’anni insieme
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Il 12 maggio ha raggiunto la Casa del Padre
LA SCOMPARSA DI MONS. FELICE CECE IL RICORDO DELL’ARCIVESCOVO EMERITO DELLA DIOCESI DI SORRENTO/CASTELLAMMARE
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li sono state riconosciute, fin dal suo insediamento al vertice della Chiesa sorrentino-stabiese, profonda umanità e sensibilità pastorale. Nel primo messaggio, all’arrivo in piazza Tasso, nel 1989, rivolse un invito di speranza al clero e al popolo «fidando nella grazia divina per affrontare il gravoso compito nella realtà pastorale ed umana della penisola sorrentina e dei monti Lattari». Un viatico che lo ha accompagnato nel suo cammino pastorale. Lutto nella Chiesa sorrentino-stabiese. È tornato alla Casa del Padre, monsignor Felice Cece, arcivescovo emerito della Diocesi di Sorrento-Castellammare, deceduto, martedì 12 maggio scorso, a Castellammare. Aveva 84 anni. Era nato a Cimitile il 26 marzo 1936. Ordinato presbitero il 5 luglio 1959 nella chiesa di Nola, era stato eletto alla sede vescovile di Calvi e Teano il 17 agosto 1984 e ordinato vescovo il 20 ottobre 1984. Dopo la scomparsa di monsignor Antonio Zama, fu promosso alla sede arcivescovile di Sorrento–Castellammare di Stabia l’8 febbraio 1989, dove è rimasto in carica fino al 28 aprile 2012, quando accolse, nel corso di una solenne cerimonia in piazza Tasso, il suo successore, monsignor Francesco Alfano. Si legge sulla pagina web dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare
«La sua vita è stata una vera e trasparente testimonianza dell’amore del Buon Pastore per il suo gregge; lo accompagniamo con la preghiera esprimendogli l’affetto e la gratitudine per ciò che abbiamo ricevuto da lui e attraverso di lui».
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1981/2020: da quarant’anni insieme
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19 località premiate in Campania. Per la penisola sorrentina: Sorrento Massa Lubrense, Piano e Vico
sorrento conferma
la bandiera blu L
a Fee, Foundation for Environmental Education, ha assegnato per il terzo anno consecutivo la Bandiera Blu a Sorrento. In provincia di Napoli: oltre Sorrento, sventoleranno sui lidi di Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Vico Equense ed Anacapri. Per la provincia di Salerno: Agropoli, Ascea, Capaccio, Casal Velino, Castellabate, Centola, Ispani, Montecorice, Pisciotta, Pollica, Positano, San Mauro Ci-
lento, Sapri e Vibonati. “Quest’anno la Bandiera Blu assume un significato assai particolare - commenta il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - Siamo in piena Fase 2 dell’emergenza sanitaria da Covid-19, con gli stabilimenti balneari che riapriranno in ritardo, e con tutte le incognite sulla stagione turistica. L’augurio è che questo riconoscimento possa aiutare la ripresa, spingendo tanti a prefe-
Domenica 7 giugno alle ore 19:00
UNA LETTERA PER SARA Q
uesta volta, la libreria Tasso organizzerà in modo diverso la presentazione dell’ultimo libro di Maurizio de Giovanni “Una lettera per Sara”. Infatti l’autore incontrerà i suoi lettori virtualmente in diretta Facebook dalla Terrazza dell’Hotel Continental.
Il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e l’assessore all’Ambiente, Rachele Palomba, durante la cerimonia in videoconferenza
rire la nostra destinazione, oltre che per la sicurezza, capitolo al quale tutte le aziende stanno già lavorando da tempo, anche
per la risorsa mare”. “Nella pausa del lockdown abbiamo ammirato le meraviglie della nostra costa e delle nostre acque - interviene l’assessore all’Ambiente, Rachele Palomba - Quello che è accaduto vicino a noi, all’indomani della riapertura, non deve farci perdere di vista un punto fondamentale. La salute dell’ambiente è una diretta dipendenza dei comportamenti di ognuno di noi e dallo sforzo comune di tutti per preservarlo: politica, cittadini ed imprese. Questo è un punto di partenza per promuovere nuovamente flussi turistici e rimettere in moto l’economia locale”.
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Maggio 2020
Riccardo Iaccarino
8 Casa Correale in Piazza Tasso.
Sulla piazza principale, anticamente chiamata largo del Castello, e precisamente nell’angolo in cui ha inizio via Pietà, si affaccia un altro palazzo della famiglia Correale. L’iscrizione sul cartiglio marmoreo del portale ha la data del 1768, ma si sa però che già nel XV secolo trovavasi lì una casa della stessa famiglia che venne poi totalmente trasformata dal rifacimento settecentesco.
Itinerario di visita al
Centro Storico di Sorrento Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia.
9 Santuario della Madonna del Carmine Ricostruita alla fine del ‘500 su una precedente e antica chiesa dedicata ai S. Martiri Sorrentini, la Chiesa è ad una sola navata. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine Bruna di Napoli. Si possono ammirare quadri di buona fattura di artisti del ‘600 e del ‘700 nonchè due artistici reliquiari in legno intarsiato del 1600.
10 Sedile di Porta (secolo XVI) 4 Campanile del Duomo 5 Episcopio Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec.
1 Le antiche mura Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa. Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi. Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni.
2 Chiesa dei Servi di Maria In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.
3 Cattedrale In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.
6 Casa quattrocentesca Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso.
7 Palazzo Correale (secolo XIV) La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento. 7 Palazzo Veniero (secolo XIII) Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.
Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello. Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino.
11 Basilica di S. Antonino L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona. Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai. Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo.
12 Chiesa della Grazie La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500. La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio
13 Chiesa e 14 Chiostro S. Francesco L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali. Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo.
15 Casa del Tasso A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.
15 Chiesa e Monastero di San Paolo La chiesa è annessa all’antico monastero delle monache benedettine risalente al nono secolo e ora sede di un Istituto scolastico. È costituita da una navata con volta a botte e lunette ed è ricca di decorazioni, stucchi e tele del settecento. Da notare il pavimento in maiolica su fondo di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.
16 Chiesa del Rosario già dei SS. Felice e Baccolo Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo. 17 Casa di Cornelia Tasso Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta.
18 Chiesa SS. Annunziata L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.
19 Sedile Dominova Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI. In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.
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1981/2020: da quarant’anni insieme Riccardo Iaccarino
Itinerary for a visit to
Sorrento’s Historical Centre
Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia. 1 The old walls The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.
4 Cathedral Belltower 5 Bishop’s Palace
6 Fifteenth Century House The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out.
7 Correale Palace (XIVth century)
In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods. 3 Cathedral In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.
On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born in 1544.
15 Church and Monastery of St. Paul
The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork. Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica.
9 Sanctuary of Carmine
(St. Mary of Carmelo) Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century.
The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coat-of-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s.
10 Porta Seat (XVIth century) In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club.
7 Veniero Palace (XIIIth century)
11 Basilica of St. Antonino
This building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. T h e i n l a i d t u f o d e co ra t i o n d e ve lops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif. in the Tasso Square In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.
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15 House of Tasso
Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.
8 The Correale House
2 Church of the Servants of Mary
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Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century.
12 The Church of St. Mary of the Miracles (S. Maria delle Grazie) The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio.
13 Church and Cloister 14 of St. Francis The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.
16 Church of the Rosary, formetly of Saint Felice and Baccolo Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century.
17 House of Cornelia Tasso At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony). Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro. In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet.
18 Church of Annunciation The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated. The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses. They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854.
19 Dominova Seat This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century. It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes. The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style. The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.
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Il nostro territorio
Un’altra Sorrento C’E’ UN ALTRA SORRENTO DA CONOSCERE OLTRE A QUELLA TURISTICA! Questo è un luogo quasi magico, dove si incontrano, ancora oggi, icontadini al lavoro con le loro famiglie riunite a raccogliere limoni e olive, come in passato, percorrendo antiche strade che ancora collegano la costa con la collina di Sorrento. Un itinerario molto interessante che parte dalla frazione di Cesarano, all’altezza della tensostruttura sportiva, immettendosi subito in via Vecchia Atigliana.
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ubito si ha la sensazione di entrare in una macchina del tempo visto che, dopo pochi metri, ci ritroviamo a camminare per una strada pavimentata di “vasoli”, le antiche pietre di basalto utilizzate per pavimentare le strade, con due alti muri di tufo, la pietra vulcanica che compone la terrazza della Penisola Sorrentina, più morbida del calcare e facile da modellare e, per questo motivo, utilizzata per la costruzione di case e muri. “Aiza ‘a capa”, questo e’ il segreto per vivere pienamente questi luoghi! Camminando con il naso all’insù si scoprono i giardini di limoni e di arance che, nei mesi di fioritura, inebriano con il loro forte profumo, tutti protetti da alti pergolati fatti con i pali di castagno. Si percorrono pochi metri ed incontriamo i primi antichi edi-
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fici e la chiesetta dedicata a S. Anna, luogo di culto molto caro agli abitanti del posto. La salita si fa più ripida, si passa il limite naturale del tufo e si comincia a salire lungo il calcare, trovando scale e sentieri, fino ad arrivare nella zone delle Grottelle, collegamento storico tra Sorrento e S. Agata. Le prime case che si incontrano formano il caseggiato di Zatri e già siamo nella zona di S. Agata sui due golfi infatti, continuando per poche centinaia di metri sull’asfalto, si giunge all’incrocio di via Nastro Azzurro con la via Nastro Verde (zona Hotel Due Golfi). S. Agata è un piccolo paese, molto ospitale. La chiesa principale conserva un ricco altare, finemente lavorato con marmi e madreperla. E’ famosa anche per la sua pasticceria e la ristorazione quindi, prima di continuare il
percorso, vi consiglio una sosta rifocillante, per il corpo e per lo spirito. L’itinerario per il ritorno verso Sorrento comincia nei pressi della chiesa di S. Agata, vicino alla casa che ospitò Salvatore di Giacomo, famoso poeta, e scende verso valle fino ad un luogo denominato il Circumpiso con uno spettacolare panorama sulla Penisola. Lungo il cammino si attraversano uliveti, si passa vicino ad antiche case di contadini e, molti di questi, intenti alla raccolta di limoni, non vi negheranno un saluto e vi porgeranno, sicuramente, un frutto del loro
raccolto a segno della grande ospitalità che contraddistingue gli abitanti della Penisola Sorrentina. Raccomando, comunque, attenzione ed equipaggiamento adatti. Per percorrere questi itinerari sono obbligatorie scarpe comode, meglio se da trekking, perché molti punti, poco frequentati e coperti di vegetazione, possono presentare irregolarità o essere scivolosi. E’ indispensabile anche essere allenato alle brevi escursioni per essere in grado di camminare per oltre due ore e superare dislivelli evidenti.
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Nino Aversa
There is another Sorrento to know besides the tourist one! It is an almost magical place, where the farmers are still meeting at
work and families gathered to pick lemons and olives, along ancient roads that still connect the coast with the hill of Sorrento. A very interesting itinerary starts from Cesarano, in front of the sports structure, immediately entering Via Vecchia Atigliana. Immediately you get the feeling of entering a time machine because, after a few meters, we find ourselves walking on a paved road of “vasoli”, the ancient basalt stones used to pave the streets, with two high tuff walls, the volcanic stone that makes up the terrace of the Sorrento Peninsula, softer than limestone and easy to model and, for this reason, used for the construction of houses and walls. “Aiza ‘a capa”, (Raise your head ) this is the secret to fully experiencing these places! Walking upwards you can discover the lemon and orange gardens that, during the blooming months, inebriate with their strong scent, all protected by tall pergolas made with chestnut poles. We walk a few meters and meet the first ancient buildings and the church dedicated to St. Anne, a place of worship very dear to the locals. The ascent becomes steeper, you pass the natural limit of the tufa and you begin to climb along the limestone, finding stairs and paths, until you get to the Grottelle area, historical connection between Sorrento and S. Agata. The first houses that meet form the building of Zatri and already we are in the area of S. Agata on the two gulfs in fact, continuing for a few hundred meters on the asphalt, we reach the intersection of via Nastro Azzurro with the via Nastro Verde ( Hotel Due Golfi area). S. Agata is a small, very hospitable village. The main church preserves a rich altar, finely worked with marble and mother-of-pearl. It is also famous for its confectionery and catering so, before continuing the journey, I recommend a refreshing stop for the body and the spirit. The itinerary for the return to Sorrento begins near the church of S. Agata, near the house that hosted Salvatore di Giacomo, a famous poet, and descends towards the valley to a place called the Circumpiso with a spectacular view of the Peninsula. Along the way you pass through olive groves, you pass near old farmers’ houses and, many of these, intent on collecting lemons, they will not deny you a greeting and will certainly bring you a fruit of their harvest as a sign of the great hospitality that distinguishes the inhabitants of the Sorrento Peninsula. I recommend, however, appropriate attention and equipment. To cover these itineraries, comfortable shoes are mandatory, better if they are trekking, because many points, little frequented and covered with vegetation, can present irregularities or slippery. It is also essential to be trained to short trips to be able to walk for over two hours and overcome obvious differences in level.
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piazza s. antonino, 16 - sorrento - tel. +39 081 3597555 - info@momosorrento.it
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Maggio 2020
Museo Correale di Terranova
Filippo Merola - Direttore del Museo Correale
Una visita al Museo LA VISITA AL MUSEO CORREALE DI TERRANOVA suscita interesse ed attenzione, sia per gli appassionati di pittura che per gli amatori di oggetti d’arte decorativa e archeologica, quest’ultima documenta le antiche radici storiche della città di Sorrento.
Inoltre, la collezione di mobili e scrigni intarsiati con legni rari
ed esotici è la testimonianza di un tipico artigianato locale, che, soprattutto nell’Ottocento, raggiunse notevoli livelli di virtuosismo tecnico. La sezione dei dipinti spazia dal XV al XIX secolo, seppur il nucleo fondamentale è costituito dalla collezione di nature morte di scuola napoletana del Sei e Settecento e dal cospicuo gruppo di paesaggi della scuola di Posillipo, due fonti insostituibili per l’approfondimento degli studi su questi splendidi momenti della civiltà figurativa meridionale.Ma il Correale risplende ancor più per i preziosi arredi che un tempo adornavano la varie dimore della nobile famiglia: stipi impiallacciati di ebano o di tartaruga, pregevoli prodotti di ebanisteria napoletana del XVII secolo; cassettoni settecenteschi, arricchiti con incastonature di bronzo dorato e ripiani in commessi marmorei; preziosi mobili a cineserie di manifattura inglese del primo quarto del Settecento, ed ancora orologi francesi, tedeschi e svizzeri con montature in bronzo dorato ed intarsi in madreperla e pietre dure; vetri di Murano, cristalli di Boemia, tessuti, maioliche e porcellane. La collezione di ceramiche comprende una cospicua campionatura di rari esemplari delle più note fabbriche italiane e straniere: dalle maioliche abruzzesi di Grue a quelle francesi di Marsiglia; dalle porcellane cinesi bianche e blu a quelle tedesche, tra cui emerge il gruppo della manifattura di Meissen; da quelle francesi di Saint-Cloud e Sèvres a quelle inglesi di Bow e Chelsea. Ma è il nucleo delle porcellane napoletane a costituire il fiore all’occhiello di questa raccolta, in quanto annovera rari esemplari della manifattura di Capodimonte e preziosi servizi in porcellana dipinta e dorata della Real Fabbrica di Napoli, nonché vasellame in terraglia Giustiniani dei primi decenni del XIX secolo. Infine, ma non per importanza, è la presenza nel Museo di una importante Biblioteca specialistica. C11
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A visit to the Correale di Terranova
museum, arouses great interest and attention in those who are passionate about paintings and those who are lovers of decorative and archaeological objects of art: the museum documents the ancient historical roots of the city of Sorrento. This aside, the collection of pieces of furniture and caskets made from rare and exotic wood, give testimony to the typical local craftsmanship, that, especially in the nineteenth century, reached notable levels of technical virtuosity. The collection of paintings range from the XV to the XIX centuries, the nucleus constituted by the collection of still life from the Neapolitan school of the Seventeenth and Eighteenth centuries and from the outstanding group of landscapes from the Posillipo school - two irreplaceable sources for the deepening of studies on these splendid moments taken from southern figurative civilization. But the Correale shines even more because it holds the precious jewels that once adorned the various abodes of noble families: cabinets veneered of ebony or turtle, valuable products of Neapolitan ebony from the seventeenth century, eighteenth century chests enriched with settings of gilded
bronze and shelves of marble; precious pieces of chinoiserie furniture of English manufacture from the first quarter of the eighteenth century, and French, German and Swiss watches mounted in gilded bronze and inlaid with mother of pearl and hard stones; Murano glass, Bohemian crystal, fabrics, majolica and porcelain. The ceramic collection includes a conspicuous sample of rare examples from the best known Italian and foreign factories: from Abruzzesi majolica of Grue to those French from Marseilles, and from the white Chinese porcelains to the blue German ones, amongst which emerge the group manufactured in Meissen, from those French from Saint-Cloud and Sèvres to those English from Bow and Chelsea. But it is the nucleus of the Neapolitan porcelains that put the flower in the buttonhole of this harvest, in how much it enumerates rare examples from the Capodimonte manufacture and precious articles of porcelain, painted and gilded at the Real Factory of Naples, as well as Giustiniani pottery in earthenware from the first decades of the XIX century. Finally, the Museum exhibits of one of the most important specialist libraries of importance.
Via Correale - SORRENTO - Tel. 0818781846 - Mar-Sab 9,30/8,30- Dom: 9,30/13,30
English Inn
Sorrento • Corso Italia 55/59 • www.englishinn.it
English Inn “1974” first season of serving Fish & Chips always been a favorite of our English Customers ...and the tradition continues For my good friends at the English Inn. Watercolor painting by Professor Jeff Johnston of Alfred State College, Alfred NY Coordinator of Architecture Study abroad at Sant’Anna Institute Sorrento.
1981/2020: da quarant’anni insieme Maggio dei monumenti virtuale
Maggio 2020
Ufficio stampa Museo Correale di Terranova
Il Museo Correalle lancia #italiadellabellezza
OGNI GIORNO sui canali social sarà pubblicata un’opera esposta al Museo.
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l Museo Correale di Sorrento vive il Maggio dei Monumenti in maniera alternativa, con una mostra virtuale legata alle opere permanenti esposte al museo durante l’anno. La mo-
stra virtuale si chiama “Italia della Bellezza” e punta a far conoscere alcuni dei luoghi più belli della Campania e d’Italia ritratti principalmente da artisti del XVIII e XIX secolo. Sorrento,
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Castellammare, Pompei, Napoli, Amalfi, Cava de’ Tirreni sono alcuni dei luoghi immortalati nei paesaggi su tela di pittori come Giacinto Gigante, Anton Smink Van Pitloo e Teodoro Duclere. Si
tratta, cioè, di artisti per lo più appartenenti alla famosissima Scuola di Posillipo che riunì a Napoli quei maestri dediti alla pittura del paesaggio. Con l’hashtag #italiadellabellezza infatti, sui principali canali social del Museo Correale (Facebook e Instagram) saranno pubblicate con un post al giorno queste bellissime opere che fanno parte della più vasta collezione di opere visitabili nel meraviglioso museo sorrentino.
Agenzia di Comunicazione Akmaios - ufficiostampa@museocorreale.it - Costanza Martina Vitale 327.6288950 - Azzurra Iole Filosa 331.7488453
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Maggio 2020
Alessandro Fiorentino
Museobottega della Tarsialignea
IL MUTA NEL DOPO CORONAVIRUS I Musei, immobili di varie epo-
che destinati all’esposizione, alla fruizione ed allo studio delle collezioni d’arte, sono sempre più diventati essenziali poli di attrazione nella vita culturale delle nostre città. Alcuni musei, dove le opere esposte sono il frutto della vita artistica della comunità locale, sono di fatto i custodi della memoria dei rispettivi territori. La chiusura dei musei, a causa del coronavirus, ha interrotto la loro frequentazione fatta in passato attraverso visite isolate e gruppi organizzati. La mancanza di visitatori, durante la lunga sosta, ed il loro ridotto flusso, previsto dopo l’annunciata riapertura, sta spingendo le amministrazioni di alcuni musei ad organizzare la loro offerta culturale in modo innovativo.
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Anche il MUTA, i cui visitatori sono quasi nella totalità stranieri, vive le problematiche di una lenta ripresa. In questo periodo di crisi le vie digitali si stanno dimostrando, sul piano della comunicazione, sempre più efficaci. Hanno offerto alla cultura, nei suoi molteplici aspetti, ed agli stessi musei, l’opportunità di comunicare in una nuova dimensione, oltre i loro confini tradizionali. E’ il mezzo tecnico che anche l’Amministrazione del MUTA, allo scopo di confermare e possibilmente incrementare la propria funzione di polo culturale, si avvia a utilizzare con la diffusione di una serie di visite guidate sui propri profili social. Nel MUTA i mobili e gli oggetti in legno intarsiato, realizzati dai maestri sorrentini dell’Ottocento,
sono il filo conduttore comune alle varie sezioni del percorso espositivo. Le singole sezioni hanno indirizzi diversi ma tutti finalizzati alla documentazione della storia e della cultura locale: dall’agrumicoltura, ai viaggiatori del Gran Tour, a Torquato Tasso, al paesaggio ed ai costumi locali nell’ottocento. Le visite guidate, programmate per una durata di circa 5/7 minuti, saranno trasmesse sui canali social network (youtube, instagram, twitter e facebook) in modo da raggiungere una più ampia rete di pubblico. Sarà l’occasione per comunicare anche con i sorrentini che non conoscono il MUTA e per offrire loro l’opportunità di approfondire le proprie radici. La prima visita guidata sarà messa in rete il prossimo 13 giugno e illustrerà i documenti esposti nella sezione del MUTA dedicata al Gran Tour. Il soggiorno a Sorrento dei viaggiatori stranieri, che a partire dal Settecento fecero da cassa di risonanza a livello internazionale alle
bellezze paesaggistiche ed alle attività artistiche del territorio sorrentino, sarà documentato in stretta connessione con la ricaduta che queste presenze ebbero sulla locale crescita culturale ed artistica. La presenza a Sorrento della famiglia del principe Costantin Corthcacow cugino dello Zar Nicola II, dello scrittore americano Marion Crawford, del pittore russo Sil’vestr Scedrin, saranno documentate nel corso della visita insieme a quella di altri noti artisti e scrittori. Il titolo della prima visita guidata ”I viaggiatori del Gran Tour in penisola sorrentina” non è stato scelto a caso, vuole essere un voto augurale a tutti gli operatori turistici locali per la ripresa di un turismo più colto e selezionato, lo stesso che caratterizzò l’epoca del Gran Tour. Alla prima visita guidata ne seguiranno altre sulle pagine social ufficiali del MUTA, a scadenza mensile fino a dicembre, con temi e date che saranno annunciati alla fine di ogni visita.
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THE MUSEOBOTTEGA OF THE TARSIALIGNEA
A NEW MODEL OF MUSEUM FOR THE DECORATIVE ARTS
THE HISTORICAL COLLECTION
The building that houses the Museobottega stands on via S. Nicola, the historical part of the town, and is part of an ancient urban nucleus. Its eighteenth century structure is typical of a provincial townhouse with more consequential pretensions. The Museobottega is a polyfunctional structure designed to requalify those sectors of the decorative arts which have not only a past worthy of being recorded but also a productivity which needs to be sustained and helped to renew its contents. In the structure the cataloguing and display of the historical production serves as the introduction to a more ample programme going beyond the conservation of our heritage. There is a need for training programmes in the specific sectors of craft activity, and an autonomous production based on the techniques and materials which represent the best in the tradition of each craft.
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is introduced by the exhibition of objects and furniture produced in the nineteenth century wich focuses on the technical and decorative characteristics of the various intarsia workshops then active in Italy. This is designed to give to the visitor a better understanding of the specific features of the craft as it was practised in Sorrento. The exhibition of local ware is preceded by an extensive selection of paintings, prints and photographs of the setting for this local craft. Different sections in the Museobottega illustrate the evolution of production techniques, the materials used, the decorative motifs and the details of design which characterise the local production in inlaid wood. After recognising the part played by the local School of Art in training successive generations of craftsmen, the exhibition terminates with the work of local master craftsmen produced during the nineteenth century.
RESEARCH AND PRODUCTION
The principal objective of the Museobottega is to ensure continuity for the tradition of intarsia work in Sorrento by commissioning and marketing products reflecting a cultural renaissance in the craft. It is many years since the artisan represented a composite figure uniting manual skills with design acumen, once the secret of his success. The only way to contrast the impoverishment of the various sectors of the arts and crafts seems to be to accompany the artisan with a person well versed in the culture of the craft, able to offer assistance in the conceptual phase of production. The production of the “Alessandro Fiorentino Collection” is the tangible result of such collaboration. Intarsia work has always been considered a decorative addition to the item to which it was applied, whereas here production has been based on a new equilibrium in which the finished product is a univocal expression of formal structure.
THE MERCHANDISING
In an age in which computerisation has invaded all sectors of production, traditional skills have had to meet a severe challenge: some have disappeared, many have modified their systems of production, and precious few have remained faithful to traditional techniques. The modern production of intarsia work undertaken by the “Alessandro Fiorentino Collection” has swum against the tide by reaffirming the manual skills and traditional techniques of intarsia work. The collection has concentrated on two distinct sectors: the more traditional one of commonplace objects, directed to the merchandising in museum, and that of interior architecture. It made its dêbut at the International Design Center in New York in 1988, during the AIA Convention. The projects of Alessandro Fiorentino have been realised with the collaboration of local craftsmen and the conceptual contribution of his three sons, all qualified architects: Luigi, Paolo and Fabio.
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FEDERALBERGHI PENISOLA SORRENTINA
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Via L. De Maio, 35 - SORRENTO Tel. 0818773333 www.upsa.org
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01 Excelsior Vittoria 0818777111 C/9
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81 Cocumella 0818782933 A/15 06 Bellevue Syrene 0818781024 D/6 ➔ La Pace 0818074775 22 Parco Principi 0818784644 A/14 34 La Favorita 0818782031 D/7 02 Ambasciatori 0818782025 B/12 25 Royal 0818073434 C/10 57 Loreley Londres 08119022620 B/11
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27 Admiral 0818781076 C/4 ➔ Alpha 0818782033 03 Aminta 0818781821 F/3 04 Antiche Mura 0818073523 E/9 51 Astoria 0818074030 D/8 28 Ascot 0818783032 E/5 66 Atlantic Palace 0818782688 D/1 05 Bel Air 0818071622 C/3 07 Bristol 0818784522 D/4 08 Capodimonte 0818784555 E/4 30 Capri 0818781251 D/11 72 Caravel 0818782955 A/16 09 Carlton Int. 0818072669 D/9 10 Central 0818781646 C/14 11 Cesare Augusto 0818782700 E/9 12 Conca Park 0818071621 F/6 13 Continental 0818072608 D/6 ➔ Corallo 0818073355 ➔ Crawford 0818071772 73 Cristina 0818783562 C/16 14 De La Ville 0818782144 C/11 ➔ Eliseo Park’s 0818781843 15 Europa Palace 0818073432 C/10 16 Flora 0818782520 C/13 74 Gran Paradiso 0818073700 D/16 17 Hilton 0818784141 G/7 18 Tramontano 0818782588 C/7 19 Johanna Park 0818072472 G/3
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0818774698 A/15 78 La Residenza Q B. W. La Solara 0815338000 56 La Tonnarella 0818781153 C/3 55 La Minervetta 0818774455 D/4 71 Majestic Palace 0818072050 A/16 81 Mediterraneo 0818781352 A/15 20 Michelangelo 0818784844 D/11 41 Minerva 0818781011 C/3 21 Miramare Res. 0818072524 C/3 79 Palazzo Guardati 0818785567 D/8 70 Parco del Sole 0818073633 C/17 42 Plaza 0818782831 E/9 23 President 0818782262 F/5 ➔ Prestige 0815330470 43 Regina 0818782162 D/6 24 Riviera 0818072011 B/12 58 Rota Suites 0818782904 C/12 26 Vesuvio 0818782645 D/1 ➔ Villa Garden 0818781387 61 B.que Hotel Elios 0818074834 C/2 H Vue d’Or 0818073153 49 Villa Maria 0818781966 F/5 50 Zi’ Teresa 0818784619 C/12 77 Isabella 0810108238 A/15 ➔ Club 0818781127
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29 Britannia Q Dania 52 Del Corso 32 Del Mare 33 Eden 75 Florida 35 Gardenia 36 Girasole 37 Il Faro H Il Nido 54 La Badia 38 La Meridiana 76 La Pergola 39 Leone 40 Metropole
NUMERI UTILI USEFULL NUMBERS
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POLIZIA - POLICE Pronto Intervento 113
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Call center
PORTO - HARBOUR
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1981/2020: da quarant’anni insieme
I soggiorni sorrentini dei grandi scrittori
MARY SHELLEY A ZONZO NELLA TERRA DELLE SIRENE L
a grande scrittrice inglese Mary Shelley parti per il suo secondo e lungo viaggio in Europa nel mese di settembre del 1842; dopo Praga, Parigi e altre grandi città giunse in Italia e, quindi, a Sorrento alla fine di maggio del 1843 dove prese alloggio all’ hotel Cocumella in-
sieme al figlio e altri due amici che nel frattempo li avevano raggiunti. L’albergo, come lei stessa scriverà in quei giorni “è diventata casa dove è una gioia ritornare sulla nostra terrazza per respirare la fragranza dei fiori d’arancio”. Il soggiorno sorrentino fu l’ultima fase del viag-
gio così come è l’ultimo capitolo di Rambles in Germany and Italy,(‘A zonzo per la Germania e per l’Italia’. Ed. Clinamen 2004) il libro che lo racconta, pubblicato a Londra nel 1844, Facendo base al Cocumella Mary Shelley visiterà in lungo e in largo la costiera sorrentina e
amalfitana con Amalfi e Ravello e poi Capri, Pompei, le colline e i dirupi del territorio circostante, puntualmente annotato nel Rambles, la sua ultima opera letteraria. L’impatto della scrittrice con Sorrento è folgorante infatti per lei “è come se non avessi mai visitato l’Italia prima – scrive appena arrivata – come se ora, per la prima volta, mi si rivelasse il fascino del paese. In ogni momento i sensi, avvolti nel piacere, sussurrassero: questo è il Paradiso. Qui trovo
(Photo ©A. DE ANGELIS)
L’approdo dello “Scaricatoio”
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Antonino De Angelis il senso della poesia italiana, non di Dante, egli apparteneva all’Etruria, alla Gallia cisalpina. La Toscana e la Lombardia sono belle, sono una Francia perfezionata, un’Inghilterra abbondante e soleggiata, ma solo qui troviamo un’altra terra e un altro cielo.” Dalle opere della letteratura si potrebbero estrarre i brani per comporre il grande manifesto della bellezza sorrentina. Una bellezza colta nel momento del massimo fulgore, cioè quando il paesaggio coi suoi colori era nel pieno rigoglio; i paesi sospesi fra cielo e IL LUOGOTENENTE mare e la vita della gente calma Nicola Mariniello e rilassata. Non a caso la Shelley esclama “questo è il Paradiso” e tanti altri sono d’accordo con lei. Un paradiso che ella si gusta nei minimi dettagli. Dai giardini alle grotte, dalle spiagge ai monumenti, in primis la casa del Tasso, il più ambito dai viaggiatori di quegli anni. “La piana di Sorrento che si estende sulla cima delle scogliere che danno sul mare, è cinta tutt’intorno da colline tagliate qua e là da strette gole, fessure, per così dire, sul suolo, fittamente ricoperto da alberi vari e sottobosco. Nella piana sono piantati gli
aranci”. Dal pianoro alle colline dove si sposta a dorso di mulo per raggiungere “o i Camaldoli o ai Conti delle Fontanelle, una sommità da cui si ha una vista del Golfo di Salerno, degli scogli delle Sirene e della lunga striscia di costa che corre verso Sud su cui si trova Paestum e di Capri che si eleva erta e oscura (….) La discesa dello Scaricatoio è molto ripida, lunga e faticosa. Sulle prima la prendemmo alla leggera, ma mano a mano che procedevamo sotto un sole cocente, il sentiero si faceva più scavato e scosceso, talvolta era costituito soltanto da una rudimentale specie di scalini scavati sul fianco della montagna, o fatta di ammassi di roccia in frantumi, o di zigzag che si facevano più brevi, più numerosi, più erti, più scivolosi e più pericolosi, finché non disperammo di raggiungere la spiaggia.” Di li prosegue poi con una barca costeggiando Positano, Conca fino ad Amalfi e quindi a Salerno. Il ritorno in carrozza li porta verso casa imboccando finalmente, come lei stessa ci informa la nuova strada carrozzabile: “La strada da Castellammare a Sorrento, venti miglia
circa, è ottima costruita sul ciglio delle scogliere a strapiombo sul mare. Mano a mano che procedevamo salutavamo con gioia il ritorno ad un paesaggio familiare ed accoglievamo con piacere diversi scorci che consideravamo di nostra proprietà. Passammo Vico, a mezza strada, e poi volgemmo le spalle al promontorio con gran fragore verso la popolosa piana di Sorrento con i suoi tanti paesi, gli aranceti e le colline che offrono riparo.” Oltre che nelle belle pagine del Rambles Mary Shelley, la creatrice del mitico Franchestein ha celebrato Sorrento in un suo romanzo meno noto intitolato The Heir of Mondolfo (L’erede di Mondolfo) il cui incipit recita “Nella bella e selvaggia terra nei pressi di Sorrento, nel Regno di Napoli, nel tempo in cui era governato dai monarchi della casa Angioina, viveva un nobile del posto….” La scrittrice partì da Sorrento per fare ritorno in patria alla fine di luglio del 1843. Dopo di lei, l’anno successivo, arriverà un altro viaggiatore inglese, il poeta Robert Browning, che resterà alcuni mesi in una casa colonica dei Colli di San Pietro.
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