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ELECTRICA OPERA DI ELVIRA CARRASCO PRESENTE ALLA KERMESSE SYART 2020
AGOSTO 2020
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982
Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi
www.surrentum.it • www.surrentum.net • www.surrentum.com
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dalla Redazione
Lo scorso 14 luglio al Quirinale
Mattarella ha premiato il Comandante Arma Il
comandante della Diamond Princess, Gennaro Arma, rimasto a bordo durante il periodo di quarantena, causata dal coronavirus, al largo di Yokohama in Giappone, ha ricevuto dalle mani del Capo dello Stato, l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica. Gennaro Arma, 45 anni, è originario di Meta, residente a Sant’Agnello. Da oltre vent’anni lavora per la Compagnia Carnival. L’onorificenza gli è stata conferita per la professionalità dimostrata nell’assistere le 3.700 persone presenti a bordo e per avere abbandonato per ultimo la nave, ferma al largo delle coste giapponesi per l’emergenza causata dalla diffusione tra i passeggeri di casi di coronavirus. Per il suo coraggio nel gestire la difficile situazione che si era generata a bordo della Diamond Princess, è stato
definito “capitano eroe”. All’uscita dal Quirinale, Gennaro Arma ha confermato
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l’umiltà che caratterizza il personaggio: “Mi sento una persona normale che ha solo fatto il suo dovere in una situazione difficile, così come avrebbero fatto tanti altri”. Il capitano Gennaro Arma è stato insignito anche della Paul Harris Fellow nel corso
di una cerimonia organizzata dal Rotary Club Sorrento “Per aver incarnato al meglio i valori dell’etica rotariana, della solidarietà, senso della leadership ed aver tenuto alto l’onore di tutti gli uomini di mare della Penisola Sorrentina”.
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La Sirena di Sorrento BIMONTE - House of Cameos and Coral Jewelry - Via P. R. Giuliani, 62 - Sorrento
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Dall’11 luglio al 6 settembre a Villa Fiorentino sede della Fondazione Sorrento
La quarta edizione della kermesse SyArt Sorrento Festival I
naugurato l’11 luglio il SyArt Sorrento Festival, kermesse dedicata all’arte contemporanea e giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Protagonisti dell’evento culturale dell’estate sorrentina sono quaranta artisti provenienti da ben quattordici Paesi. Fino al prossimo 6 settembre la suggestiva location di Villa Fiorentino, storica sede della Fondazione Sorrento, istituzione che organizza la manifestazione, accoglie le opere selezionate da Rossella Savarese curatrice e gallerista SyArt, divenendo contenitore unico in cui più di un centinaio di opere d’arte contemporanee raccontano di contaminazione e scambio tra linguaggi multietnici e declinazioni artistiche multiple. Fotografia, pittura, scultura, installazione si sposano proseguendo un dialogo metafisico inaugurato nella precedente edizione. Il percorso espositivo si chiude con una Solo Room dedicata alla Video Art con un suggestivo lavoro del creativo Simone Riccardi. Oltre all’Italia ben rappresentata, la kermesse ospita Paesi quali l’Uruguay, il Cile, la Colombia, la Russia, la Slovenia, l’Egitto, la Turchia, l’Inghilterra, il Brasile, il Perù, la Serbia, la Corea del Sud e la Polonia. Interessante lo scambio culturale a cui si assiste nella sala dedicata alla Fotografia in cui due artisti napoletani Nico Vigenti e Federica La Magra si confrontano con i colleghi brasiliani, uruguaiani e turchi. Da un piano terra incentrato su un discorso prettamente figurativo ci si muove lungo i tre piani espositivi e nelle otto ampie sale in cui l’informale cede il posto alla fotografia, all’illustrazione, alla body art, piuttosto che alla scultura ed alla video art. Importante la presenza femminile anche in questa edizione, la maggior parte dei lavori sono stati realizzati appositamente per il Festival nel periodo della quarantena e per la prima volta sono presentati al pubblico. Tra i temi trattati la violenza di
genere, l’inquinamento ambientale e l’isolamento forzato a cui siamo stati recentemente sottoposti. “Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a creare un evento artistico e culturale dal forte impatto e che di sicuro rappresenterà un grande attrattore per gli appassionati e non solo. - evidenzia l’amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano - La bellezza e la singolarità delle opere esposte nelle nostre sale saranno anche un ri-
chiamo per i primi visitatori che stanno arrivando a Sorrento e che, siamo certi, contribuiranno all’iniziativa che abbiamo ideato per dare un aiuto concreto nella lotta al Covid-19”. I visitatori dell’esposizione, infatti, avranno modo di sostenere la ricerca del vaccino, attività che vede in prima linea l’Istituto Nazionale dei Tumori - Irccs Fondazione Pascale di Napoli. Chi vuole può lasciare la propria offerta all’interno di una grande urna posizionata all’ingresso di Villa Fiorentino.
Franco Paternostro Leggere Fragilità
Il ricavato della raccolta fondi sarà consegnato insieme all’opera pittorica “World Art for Covid” realizzata per l’occasione da alcuni degli artisti presenti al Festival che sarà affissa nei reparti dell’Istituto Pascale di Napoli. Apprezzamento per l’iniziativa a favore della ricerca è stato manifestato anche dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, che sottolinea come “il SyArt Sorrento Festival rappresenta un altro passo per la città verso il ritorno alla normalità”. Compiaciuti i coniugi Cappiello, ideatori della manifestazione, della rinnovata possibilità di destinare anche quest’anno i proventi raccolti durante la serata inaugurale per uno scopo benefico. “Non sono mancate le difficoltà per allestire la mostra in questa fase di blocchi e chiusure, ma credo che alla fine siamo riusciti a fare un buon lavoro ed a portare a Sorrento il meglio dell’arte contemporanea italiana e di altri tredici paesi”, dichiara la curatrice Rossella Savarese. Come da tradizione durante la serata inaugurale è stato consegnato il Premio Arbiter Fata Verde, trofeo ligneo realizzato dall’artista sorrentino Toni Wolfe. Il vincitore ha il privilegio di realizzare una delle copertine artistiche della nota rivista Arbiter e che sin dagli esordi affianca il Festival. Si rinnova la realizzazione di eventi collaterali con note case automobilistiche, quest’anno Bmw e M. Car decidono di sposare l’idea SyArt attraverso l’esposizione di un modello auto reinventato da una delle artiste partecipanti. Tra gli eventi concomitanti si ricorda inoltre il lascito alla Città di Sorrento dell’opera “Mikado” di Vincenzo Mascia, installata a pochi passi dall’ingresso di Villa Fiorentino in corso Italia e che s’inserisce del progetto Museo Outdoor ideato e realizzato dalla SyArt Gallery di Sorrento e che ad ogni edizione amplia e struttura la dislocazione nel tessuto urbano di opere artistiche.
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July 11 to September 6
Inaugurated at Villa Fiorentino SyArt Sorrento Festival 2020 The
SyArt Sorrento Festival was inaugurated on July 11th. An event dedicated to contemporary art and now in its fourth edition. The protagonists of the cultural event of the Sorrento summer are forty artists from fourteen countries. Until next September 6, the suggestive location of Villa Fiorentino, the historic headquarters of the Sorrento Foundation, the institution that organizes the event, welcomes the works se-
lected by Rossella Savarese curator and gallery owner SyArt, becoming a unique container in which more than a hundred works of art contemporaries tell of contamination and exchange between multiethnic lan-guages and multiple artistic variations. Photography, painting, sculpture, installation get married continuing a metaphysical dialogue inaugurated in the previous edition. The exhibition itinerary ends with a Solo Room dedicated to
Video Art with a suggestive work by the creative Simone Riccardi. In addition to well represented Italy, the event hosts countries such as Uruguay, Chile, Colombia, Russia, Slovenia, Egypt, Turkey, England, Brazil, Peru, Serbia, South Korea and Poland. There is an interesting cultural exchange in the room dedicated to photography where two Neapolitan artists Nico Vigenti and Federica La Magra confront their Brazilian, Uruguayan and Turkish colleagues.
From a ground floor focused on a purely figurative discourse we move along the three exhibition floors and in the eight large rooms in which the informal gives way to photography, illustration, body art, rather than sculpture and video art. The female presence is also important in this edition, most of the works have been created specifically for the Festival during the quarantine period and are presented to the public for the first time. Among the topics Alessandro Rillo Attraverso
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dalla Redazione Emanuel Zoncato Face Color#2
discussed, gender violence, environmental pollution and forced isolation to which we have recently been subjected. “Even this year, despite the difficulties, we managed to create an artistic and cultural event with a strong impact and which will certainly represent a great attraction for fans and not only. - highlights the CEO of the Sorrento Foundation, Gaetano Milano - The beauty and uniqueness of the works exhibited in our rooms will also be a reminder for the first visitors who are arriving in Sorrento and who, we are sure, will contribute to the initiative we have created to give concrete help in the fight against Covid-19“. In fact, visitors to the exhibition will have the opportunity to support the research of the vaccine, an activity that sees the National Cancer Institute - Irccs Fondazione Pascale in Naples at the forefront. Those
who want can leave their offer inside a large urn placed at the entrance of Villa Fiorentino. The proceeds from the fundraiser will be delivered together with the pictorial work “World Art for Covid” created for the occasion by some of the artists present at the Festival which will be posted in the departments of the Pascale Institute in Naples. Appreciation for the initiative in favor of research was also expressed by the mayor of Sorrento, Giuseppe Cuomo, who stresses that “the SyArt Sorrento Festival represents another step for the city towards a return to normal”. The married couple Cappiello, creators of the event, were pleased with the renewed opportunity to allocate this year the proceeds collected during the inau-gural evening for a beneficial purpose. “There was no shortage of difficulties in setting
up the exhibition in this phase of blocking and closing, but I believe that in the end we managed to do a good job and bring the best of contemporary Italian and thirteen-country art to Sorrento,” he says the curator Rossella Savarese.
As usual, during the inaugural evening the Arbiter Fata Verde Prize was awarded, a wooden trophy created by the Sorrento artist Toni Wolfe. The winner has the privilege of creating one of the artistic covers of the well-known Arbiter magazine and which has supported the Festival since its inception. The realization of collateral events with well-known car manufacturers is renewed, this year Bmw and M. Car decide to marry the SyArt idea through the exhibition of a car model reinvented by one of the participating artists. Among the concomitant events we also remember the legacy of the work “Mi-kado” by Vincenzo Mascia to the City of Sorrento, installed a few steps from the entrance of Villa Fiorentino in Corso Italia and which is part of the Outdoor Museum project conceived and created by SyArt Gallery of Sorrento and that with each edition expands and structures the location in the urban fabric of artistic works.
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Protagonisti
Vittorio Gassman I
l 29 giugno di venti anni fa, in un mese che nella sua famiglia ha contrassegnato nascite e morti, Vittorio Gassman ci lasciava per sempre. Attore di prosa, cinema e televisione con un talento che, dai più noti ruoli eroici ad un certo punto della vita” alla grande” avrebbe affrontato gli aspetti più comici della commedia all’italiana (e per capirne la versatilità basterebbe citare “ I soliti ignoti” e L’armata Brancaleone”) Vittorio Gassman, con la sua esuberanza ed un fisico statuario, ha attraversato a tal punto il mondo dello spettacolo da diventare fin dall’inizio un riconosciuto quanto amato protagonista. In anni in cui in una Sorrento che incantò per sempre Vittorio De Sica e Sophia Loren, interpreti irraggiungibili di “Pane, amore e…” , film commedia diventato un cult per quanti hanno amato la leggerezza e l’ironia, con la bella Sophia futura “ ciociara” Premio Oscar e il maresciallo per antonomasia Vittorio De Sica che l’avrebbe diretta come regista, io ero una minorenne patita di cinema e attratta dal teatro, sognato e quasi mai visto nel paese amato che ha dato i natali a Torquato Tasso, poeta diventato poi centrale dei tanti libri di nonno Manfredi Fasulo. Gassman, che visto al Cinema Tasso in “ Riso amaro” era stato il perfido seduttore di Silvana
Mangano, aveva già trionfato in ruoli epici: Alcesti, Amleto, Oreste, Otello, Giulio Cesare e altri immensi protagonisti del teatro: da Cechov a Garcia Lorca, da Shakespeare a Moliere, aveva deciso di debuttare a Roma nell’Otello, interpretando con Salvo Randone in sere alterne sia Otello che Jago. Per una patita di teatro qual’ero io minorenne, come per uno stuolo di coetanee, l’attrazione/situazione era talmente unica da essere rara e non mi ci volle molto per organizzare una sorta di fuga “d’amore” e raggiungere Roma per assistere al Teatro Quirino alla duplice performance dell’eroico domi-
natore della scena nazionale. In quegli anni Vittorio Gassman stava per intraprendere la sua duplice carriera di grandissimo interprete cinematografico oltre che teatrale, anche instancabile amatore, tant’è che dopo il matrimonio con Nora Ricci e la nascita di Paola, che da lui aveva ereditato non solo i tratti del viso ma la passione per il teatro, avrebbe avuto con tre donne diverse altri tre figli: Vittoria, diventata poi medico, dall’attrice statunitense Shelley Winters, Alessandro, attore, da Juliette Manyel e Iacopo, attore, dall’ultima e amatissima Diletta D’Andrea. In quel 1956 o 57(?) della mia fuga teatrale a Roma, tra un matrimonio e un altro, Gassman viveva la storia d’amore e teatrale con Anna Maria Ferrero che, non a caso, lo affiancò in Amleto, nel ruolo di Ofelia, e in Otello era “Desdemona”, gelosa del suo aitan-
te quanto inquieto compagno. Personalmente incurante dei tanti divieti di raggiungere il palcoscenico, a fine spettacolo, animata da un entusiasmo che (con altra protagonista) sarebbe stato poi raccontato in maniera eccelsa nel film Premio Oscar” Eva contro Eva”, decisa a voler raggiungere il grande interprete, mi nascosi dietro gli scenari e raggiunsi il camerino del “ mattatore” dove, trepida nel miei sogni di teatro, chiesi l’autografo e mi spinsi a parlare del teatro, dell’interpretazione, dell’ aitante versatilità del protagonista, della duplicità della prestazione: Otello e Jago, interrotta dalla voce tonante della Ferrero che, dall’adiacente camerino urlava “Vittoriooooooooooooo”. Questo l’antefatto di un ruolo eroico che, nella carriera di Gassman, si tramutò in centinaia di film nei quali le sue qualità, confermate da
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trionfanti edizioni televisive del “Mattatore”, lo fecero spaziare in tutti i più leggeri e comici personaggi del cinema italiano. La sua storia, in seguito e con indicibile quanto tenerissimo amore filiale, l’avrebbe raccontata Paola Gassman, sua primogenita, nel bel libro “Una grande famiglia dietro le spalle”. Con la sua aria di guascone, con un temperamento debordante di talento, nessuno mai avrebbe sospettato l’arrivo di tante e pericolose debolezze. La depressione degli ultimi anni della vita in un percorso mai appannato dal grande successo e dall’amore del pubblico, invasero a tal punto la sua mente
che la famiglia non lo lasciò mai solo fino a quando il 29 giugno del 2000 in maniera silenziosa, con un corale quanto eterno riconoscimento, per un infarto che lo privava della vita, uscì di
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scena nel sonno, lasciando la famiglia e noi tutti privati della sua straordinaria versatilità. Grande come pochi, amatissimo dal pubblico e dalla grande famiglia, il “ mago Rol” aveva predetto che “Vittorio Gassman se ne sarebbe andato proprio come in uno “ scoppio”, racconta la figlia Paola che aggiunge di quanto suo padre fosse stato preveggente anche nell’ immaginare la sua morte. Uscita di scena e dalla vita che, per quanti l’hanno amato e applaudito, ci ha privato della sua presenza reale che, nei tre mesi di clausura pandemica, è stata rilanciata quotidianamente in televisione con tutte le sue più gloriose interpretazioni,
incluse le trasmissioni che sottolinearono il sostantivo che per sempre lo ha identificato: “il mattatore”. Grazie caro/carissimo, grande/ grandissimo Vittorio, che manchi a tanti di noi.
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Giuliana Gargiulo
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Muoversi in kayak
Tra mare, natura e storia C’è una parte di Sorrento, ricca di bellezze naturali e di storia, quasi inaccessibile e per questo ancora incontaminata
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tiamo parlando della fascia di costa che va da Marina Grande ai Bagni della Regina Giovanna; il miglior modo per esplorarla è in canoa. Kayak Sorrento organizza degli imperdibili tour, persino al tramonto, che partono dal pittoresco borgo marinaro di Sorrento e vanno alla scoperta delle grotte nascoste nel costone tufaceo e delle antiche tonnare, nella fotografatissima piscina naturale
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della villa di Pollio Felice o sulle peschiere sommerse di epoca romana. Umberto e Antonino sono le vostre guide, che sapranno raccontarvi aneddoti e curiosità facendovi perdere il contatto con la realtà della frenetica e caotica città. Il tour in kayak dura circa due ore, è adatto a persone di tutte l’età e c’è la possibilità scegliere tra il kayak a uno o a due po-
Kayaking between sea, nature and history sti, ideale per le coppie o per un genitore con un bambino. Apprezziamo molto che Kayak Sorrento proponga un modo diverso e soprattutto sostenibile di condividere i valori paesaggistici e culturali di Sorrento con i turisti di ogni parte del mondo. Instagram - @kayaksorrento Info e prenotazioni 328 702 1422
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here is a part of Sorrento, rich in natural beauty and history, almost inaccessible and therefore still unspoiled: we are talking about the coastline that goes from Marina Grande to Bagni della Regina Giovanna; the best way to explore it is by canoe. Kayak Sorrento organizes unmissable tours, even at sunset, that start from the picturesque seaside village of Sorrento and go to the discovery of the caves hidden in the tufaceous ridge and of the ancient traps, in the very photographed natural pool of the villa of Pollio Felice or on the submerged fish ponds of the Roman era. Umberto and Antonino are your guides, who will tell you anecdotes and curiosities making you lose touch with the reality of the frenetic and chaotic city. The kayak tour lasts about two hours, is suitable for people of all ages and there is the possibility to choose between a one or two seater kayak, ideal for couples or a parent with a child. We really appreciate that Kayak Sorrento proposes a different and above all sustainable way to share the landscape and cultural values of Sorrento with tourists from all over the world. Instagram - @kayaksorrento Info and reservations 328 702 1422
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La cima più alta della Penisola Sorrentina
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ei mesi caldi si consiglia di intraprendere sentieri in alta quota e la montagna più alta della Penisola Sorrentina è Monte Faito. La funivia del monte Faito, riaperta da pochi mesi, dalla stazione della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia, permette la risalita ai 1400 metri della montagna più alta del territorio e raggiungere la vetta in modo unico e spettacolare. La comodità di arrivare in quota senza usare mezzi o auto, risparmiando tutta la strada piena di curve ed anche il traffico e la confusione dei vari centri da attraversare sarà ripagata da una comoda e panoramica risalita lungo le pendici nord del monte. Ritorneremo a percorrere i sentieri di Faito con ritmi lenti, adatti alla natura del luogo. Infatti, appena fuori dalla stazione di quota della funivia, parte un piacevole sentiero che volge verso la cima dove fu costruita la chiesa di S. Michele. Il cammino attraversa un bosco di faggi che caratterizza l’intera montagna avendo un ampia e meravigliosa panoramica sulla piana del Sarno e con l’inconfondibile sagoma del Vesuvio sullo sfondo. Per fare questa escursione è consigliabile scegliere la giornata ideale in modo da completare l’esperienza sensoriale dei profumi del bosco con una vista sul panorama e un caldo sole in faccia. L’itinerario procede lungo un crinale esposto a Nord, per
questo più esposto ai venti freddi che però in autunno sono ancora caldi, le foglie scrocchiano sotto gli scarponcini e i profumi sono inebrianti. In primavera tutto diventa verde e rigoglioso, i colori si accendono e spuntano fiori dappertutto. Lungo questo cammino si incontrano anche alcune strutture di proprietà della Circumvesuviana che organizzava soggiorni climatici estivi e in inverno per permettere a chi volesse di sciare. Quando non esisteva ancora la strada carrabile, Faito si raggiungeva soltanto con la funivia. A poca distanza dalla stazione in quota fu costruito un piccolo impianto di risalita sciistica che riportava gli sportivi alla parte alta delle piste esistenti. Abbandonati tra gli alberi ancora esistono i piccoli piloni, allineati lungo una valle, a ricordo di un turismo di buon livello organizzato su questo monte subito dopo la seconda guerra mondiale. L’itinerario termina sulla cima dove esiste la chiesa dedicata a S. Michele. E’ il simbolo di questa alta montagna, un tempo denominato Monte S. Angelo (il nome Faito sarà utilizzato soltanto dopo la piantumazione della vasta faggeta sulla parte alta). Qui si incrociano le storie e le leggende dei santi patroni di Sorrento e Castellammare, S. Antonino e S. Catello che, eremiti sul monte, ebbero la visione celeste di S. Michele che
li incaricava di proteggere i paesi posti sui due versanti della montagna. Le leggende dei due santi invitano anche alla visita dei luoghi a loro dedicati come la grotta dell’Acqua Santa, dove sgorga una fresca sorgente e la grotta di S. Catello, luogo di eremitaggio dei santi, entrambi lungo il sentiero che arriva verso il monte Molare. Questo seconda tappa è molto suggestiva per il punto di vista a 360 gradi sul territorio, da Agerola alla Costiera Amalfitana, da Capri a Napoli. E’ un luogo di riferimento ben visibile da tutto il territorio, caratterizzato proprio dalla forma di un dente molare che gli conferisce questo bizzarro nome. Proprio sulla cima di questa altura esisteva una volta il santuario dedicato all’arcangelo Michele. Recenti studi, ne hanno identificato la planimetria. L’escursione
procede verso la Conocchia. Bisogna riscendere dal Molare per poi proseguire verso quest’altra vetta identificata da una croce di ferro. Tutto il tratto è molto panoramico con una vista unica sui due golfi di Napoli e Salerno. Giunti alla croce della Conocchia, attraverso un sentiero in discesa, pietroso e scivoloso, si arriva al Pian del Pero, dove esisteva un centro ippico caratterizzato da un enorme piazzale. Il rientro verso il piazzale dei Capi è facile attraversando sentieri e strade nel bosco di faggi. Questo itinerario ad anello è molto interessante perché propone paesaggi di alta montagna con la caratteristica quasi unica di essere in prossimità del mare. Il paesaggio ne guadagna in bellezza e armonia fatta di forme e colori prettamente mediterranei.
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Nino Aversa
Monte Faito I
n the warm months it is advisable to undertake trails at high altitudes and the highest mountain of the Sorrentine Peninsula is Monte Faito. The cable car of Mount Faito, reopened a few months ago, from the Circumvesuviana station of Castellammare di Stabia, allows you to climb to 1400 meters of the highest mountain in the territory and reach the summit in a unique and spectacular way. The convenience of arriving at altitude without using vehicles or cars, saving all the road full of curves and also the traffic and confusion of the various centers to be crossed will be rewarded by a comfortable and scenic ascent along the north slopes of the mountain. We will return to walk the paths of Faito with slow rhythms, suitable for the nature of the place. In fact, just outside the cable car’s altitude station, a pleasant
path starts that turns to the top where St. Michael’s Church was built. The path crosses a forest of beech trees that characterizes the entire mountain having a wide and wonderful panoramic view of the plain of the Sarno and with the unmistakable silhouette of Vesuvius in the background. To make this excursion it is advisable to choose the ideal day to complete the sensory experience of the scents of the forest with a view of the panorama and a warm sun in your face. The route proceeds along a ridge exposed to the north, so more exposed to the cold winds that are still warm in autumn, the leaves crunch under the boots and the scents are intoxicating. In spring everything turns green and lush, the colors light up and flowers sprout everywhere. Along this route there are also some structures owned by the Circumvesuviana that organ-
ized summer and winter climate stays to allow those who want to ski. When the driveway did not yet exist, Faito was only reached by cable car. A small ski lift was built a short distance from the altitude station, which brought the athletes back to the top of the existing slopes. Abandoned among the trees still exist the small pylons, lined up along a valley, a reminder of a good tourism organized on this mountain immediately after the Second World War. The route ends at the top where the church dedicated to St. Michael exists. It is the symbol of this high mountain, once called Mount S. Angelo (the name Faito will be used only after the planting of the vast begsaw on the top). Here we cross the stories and legends of the patron saints of Sorrento and Castellammare, St. Antonino and St. Catello who, hermits on the mountain, had the heavenly vision of St. Michael who instructed them to protect the villages placed on the two sides of the mountain. The legends of the two saints also invite the visit of the places dedicated to them such as the cave of the Holy Water, where springs a fresh spring and the cave of St. Catello, place of hermitage of the saints, both along the path that reaches mount Molare. This sec-
ond stage is very impressive for the 360-degree view of the territory, from Agerola to the Amalfi Coast, from Capri to Naples. It is a place of reference clearly visible from all over the territory, characterized by the shape of a molar tooth that gives it this bizarre name. Right on top of this high-top there was once the shrine dedicated to the archangel Michael. Recent studies have identified the floor plan. The excursion proceeds to the Conocchia. You have to go down from the Molar and then continue to this other peak identified by an iron cross. The whole section is very scenic with a unique view of the two gulfs of Naples and Salerno. Once you reach the cross of the Conocchia, through a path downhill, stony and slippery, you arrive at the Plain of the Pero, where there was an equestrian center characterized by a huge forecourt. The return to the forecourt of the Chiefs is easy by crossing paths and roads in the beech forest. This ring route is very interesting because it offers high mountain landscapes with the almost unique characteristic of being in the vicinity of the sea. The landscape gains in beauty and harmony made of mediterranean shapes and colors.
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dalla Redazione
in attesa del programma concertistico
Sorrento Classica Festival 2020 Città di Sorrento
www.societaconcertisorrento.it facebook: societa concerti sorrento www.comune.sorrento.na.it www.sorrentotourism.com S.C.S. Società Concerti Sorrento
XIII Edizione Agosto - Settembre 2020
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a XIII edizione del “Sorrento Classica” Festival 2020, l’atteso festival internazionale di musica classica ha luogo ogni estate a Sorrento nel suggestivo Chiostro di S. Francesco, è preceduto dai corsi della “Sorrento Classica” International Summer Music Masterclass. Sezione didattica del festival che accoglie giovani talenti e promesse del concertismo, iscritti ai corsi di perfezionamento in violoncello, arpa, pianoforte e musica da camera, tenuti, come per le precedenti edizioni, rispettivamente dai maestri Ilie Ionescu (già primo violoncello del Teatro S. Carlo
di Napoli), Lucia Di Sapio (titolare unica della Cattedra d’Arpa del Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli), Rossella Palumbo e Paolo Scibilia (docenti M.I.U.R.). Nonostante il perdurante clima di emergenza e di limitazioni imposte dal Covid19, Sorrento si appresta a breve ad aprire nuovamente le porte ai grandi eventi ed alla grande musica, con la XII “Sorrento Classica” Festival 2020, firmato dalla direzione artistica del M.stro Paolo Scibilia. L’evento è organizzato dalla S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento e dal Comune di Sorrento, all’interno
del programma ufficiale degli eventi della Città di Sorrento, con il patrocinio della Regione Campania e la collaborazione di istituzioni ed aziende turistiche locali. Le armonie architettoniche del Chiostro di S. Francesco e quelle della grande musica si fondono in un tutt’uno, richiamando a Sorrento pubblico e turismo di qualità, perché bellezza e musica aleggiano e convivono, da sempre, nella bellissima Penisola Sorrentina. Il programma del festival sarà presentato attraverso i media e le sedi locali informazione turistica locali.
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aiting for the concert program of the XIII edition of the “Sorrento Classica” Festival 2020, the long-awaited international classical music festival that takes place every summer in Sorrento in the suggestive Cloister of S. Francesco, the courses of the “Sorrento Classica” International have already started Summer Music Masterclass. Didactic section of the festival that welcomes young talents and promises of concertism, enrolled in master classes in cello, harp, piano and chamber music, held, as for the previous editions, respectively by the masters Ilie Ionescu (former first cello of the Teatro S. Carlo di Napoli), Lucia Di Sapio (sole holder of the Chair of Harp of the Conservatory of Music “S. Pietro a Majella” in Naples), Rossella Palumbo and Paolo Scibilia (MIUR teachers). Despite the persistent climate of emergency and limitations imposed by Covid19, Sorrento is soon preparing to open its doors to major events and great music again, with the XII “Sorrento Classica” Festival 2020, signed by the artistic direction of Maestro Paolo Scibilia. The event is organized by the SCS Sorrento Concert Society and the Municipality of Sorrento (in the person of the Mayor, Avv. Giuseppe Cuomo), within the official program of events in the City of Sorrento, with the patronage of the Campania Region and the collaboration of local institutions and tourist companies. The architectural harmonies of the Cloister of S. Francesco and those of great music come together in one, recalling quality public and tourism in Sorrento, because beauty and music hover and have always coexisted in the beautiful Sorrento Peninsula. The festival program will be presented through the local media and local tourist information offices.
1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
Sfilata nel Campus Humanitas University a Milano in diretta web
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dalla Redazione
DOLCE & GABBANA CON IL VOLO sul mare di Sorrento U
na vera sfilata “fisica”, nel prato all’inglese del Campus della Humanitas University di Milano, con modelli in carne ed ossa, uno per ogni capo della collezione, declinata tutta sui toni del bianco blu e azzurro e ricca di stampe ispirate alle ceramiche del Parco dei Principi dell’Hotel di Sorrento, progettato da Gio Ponti nel 1960, dove le tinte del mare si mescolano al candore del bianco. Un defilé vero davanti ad un pubblico dotato di mascherine e sistemato a distanza di sicurezza, nel rispetto delle regole sanitarie. Così Dolce & Gabbana sono rientrati nel calendario della moda maschile di Milano, stavolta organizzato in digitale, manifestazione da cui erano usciti nel 1998. Il fashion show, a cui ha partecipato il trio Il Volo, che si è esibito dal vivo per tutta la durata del defilé, nel suo repertorio musicale più classico (“Torna a Surriento”, “Unico grande amore”, con cui vinsero Sanremo 2015, “O sole mio”, “Un
amore così grande” e “Volare”) è stato trasmesso in diretta dalla piattaforma della prima Digital Fashion Week della Camera della Moda. La collezione è un omaggio alla genialità italiana manifestata nel Parco dei Principi dell’Hotel di Sorrento firmato da Gio Ponti. C’è stata tanta Campania a Milano al rinfresco del dopo sfilata. Il momento food è stato preparato dallo chef pluristellato Gennarino Esposito, dal campione del mondo dei pizzaiuoli Davide Civitiello e grazie alla partecipazione di Mulino Caputo. Il Mulino di Napoli ha aderi-
to al progetto per il supporto all’attività di Fondazione Humanitas per la Ricerca. “Siamo felici di aver condiviso e affiancato Dolce&Gabbana nella realizzazione di questa iniziativa encomiabile a favore della Fondazione Humanitas per la Ricerca. La nostra adesione è nata dalla consapevolezza di condividere con loro alcune caratteristiche fondative dell’azienda: estrema cura nella ricerca delle materie prime, creatività, attenzione per la qualità delle lavorazioni e un legame fortissimo con il territorio.” afferma Antimo Caputo, AD del Mulino Caputo.
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
Riccardo Iaccarino
Centro Storico di Sorrento
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Le antiche mura
Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa. Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi. Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni. 2 Chiesa dei Servi di Maria In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero. 3 Cattedrale In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.
Casa Correale
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Santuario della Madonna del Carmine
in Piazza Tasso. Sulla piazza principale, anticamente chiamata largo del Castello, e precisamente nell’angolo in cui ha inizio via Pietà, si affaccia un altro palazzo della famiglia Correale. L’iscrizione sul cartiglio marmoreo del portale ha la data del 1768, ma si sa però che già nel XV secolo trovavasi lì una casa della stessa famiglia che venne poi totalmente trasformata dal rifacimento settecentesco.
Itinerario di visita al
Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia.
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Ricostruita alla fine del ‘500 su una precedente e antica chiesa dedicata ai S. Martiri Sorrentini, la Chiesa è ad una sola navata. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine Bruna di Napoli. Si possono ammirare quadri di buona fattura di artisti del ‘600 e del ‘700 nonchè due artistici reliquiari in legno intarsiato del 1600.
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Campanile del Duomo Episcopio
5 Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec. 6 Casa quattrocentesca Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso. 7 Palazzo Correale (secolo XIV) La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento. 7 Palazzo Veniero (secolo XIII) Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.
10 Sedile di Porta (secolo XVI) Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello. Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino. 11 Basilica di S. Antonino L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona. Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai. Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo. 12 Chiesa della Grazie La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500. La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio 13 14
Chiesa e Chiostro S. Francesco
L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali. Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo. 15
Casa del Tasso
A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.
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Chiesa e Monastero di San Paolo
La chiesa è annessa all’antico monastero delle monache benedettine risalente al nono secolo e ora sede di un Istituto scolastico. È costituita da una navata con volta a botte e lunette ed è ricca di decorazioni, stucchi e tele del settecento. Da notare il pavimento in maiolica su fondo di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata. 16 Chiesa del Rosario già dei SS. Felice e Baccolo Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo. 17 Casa di Cornelia Tasso Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta. 18 Chiesa SS. Annunziata L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica. 19 Sedile Dominova Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI. In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.
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1981/2020: da quarant’anni insieme Riccardo Iaccarino
Itinerary for a visit to
Sorrento’s Historical Centre
Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia. 1
The old walls
The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.
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Church of the Servants of Mary
In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods. 3 Cathedral In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.
Cathedral Belltower
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Fifteenth Century House
The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out. 7 Correale Palace (XIVth century) The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coat-of-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s. 7 Veniero Palace (XIIIth century) This building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. T h e i n l a i d t u f o d e co ra t i o n d e ve lops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif.
The Correale House
in the Tasso Square In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.
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15 House of Tasso On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born in 1544.
5 Bishop’s Palace Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.
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Church and Monastery of St. Paul
The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork. Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica. 9
Sanctuary of Carmine
(St. Mary of Carmelo) Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century. 10 Porta Seat (XVIth century) In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club. 11 Basilica of St. Antonino Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century. 12
The Church of St. Mary of the Miracles
(S. Maria delle Grazie) The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio. 13
Church and Cloister
14 of St. Francis The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.
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Church of the Rosary,
formetly of Saint Felice and Baccolo Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century. 17 House of Cornelia Tasso At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony). Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro. In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet. 18 Church of Annunciation The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated. The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses. They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854. 19
Dominova Seat
This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century. It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes. The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style. The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.
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Sorrento aderisce alla Campagna nazionale
1981/2020: da quarant’anni insieme dalla Redazione
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iccoli gesti, grandi crimini: è il tema della campagna nazionale di sensibilizzazione contro l’abbandono di mozziconi di sigarette nell’ambiente, ideata da Marevivo, in collaborazione con British American Tobacco (BAT) Italia e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Comune di Sorrento. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente Roberto Morassut, la responsabile delle Relazioni Istituzionali di Marevivo Raffaella Giugni, l’amministratore delegato di BAT Italia Roberta Palazzetti e il portavoce di AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) Maurizio Bongioanni. Nella centralissima piazza Tasso, compare un’area delimitata dai nastri della scientifica. Le vittime sono pesci e animali marini. Cittadini e turisti stupiti ma anche incuriositi dall’installazione che è stata allestita nottetempo nella centralissima Piazza Tasso. La mattina del 20 luglio sono infatti comparse sul selciato sagome di animali marini e una realistica raffigurazione di un agente della polizia scientifica intento a svolgere indagini, in pieno stile “CSI”. Un’immagine singolare e curiosa ma, visti i protagonisti raffigurati a terra, potrebbe trattarsi di una campagna a sostegno dell’ambiente o del mare. Altro indizio, che di certo non sfugge alla vista dei passanti, è l’installazione di un mozzicone di sigaretta gigante posizionato all’interno della “scena del crimine”. Gli indizi sembrano essere inequivocabili: seguiremo gli sviluppi delle “indagini” ma, parlando con i passanti, sembrano essere tutti convinti - e anche un po’ orgogliosi - che Sorrento possa diventare teatro per il lancio di un importante messaggio per l’ambiente, dimostrando ancora una volta la sua grande attenzione al territorio e al mare.
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1981/2020: da quarant’anni insieme FEDERALBERGHI PENISOLA SORRENTINA
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TRA I MIGLIORI hOTEL AL MONDO T
ravel + Leisure ha annunciato i risultati del premio annuale, 2020 World’s Best Awords, basato sulle preferenze dei suoi lettori, che hanno menzionato L’Excelsior Vittoria al #55° posto della categoria “The World’s Best Hotels”, dei migliori alberghi al mondo e al #2 posto nella categoria “Top 10 Italy Resort Hotels” con un punteggio notevole di 96.08. «Siamo molto orgogliosi di questi riconoscimenti - ha dichiarato Guido Fiorentino, presidente e ad del Grand Hotel Excelsior Vittoria - Sono grato ai nostri ospiti per aver condiviso le loro esperienze. Un ringraziamento speciale va inoltre ai nostri collaboratori per la passione, l’attenzione ai dettagli e la professionalità che mettono ogni giorno nel rendere il soggiorno dei nostri ospiti memorabile. Il Grand Hotel Excelsior Vittoria sta crescendo in modo significativo, e questo è dovuto anche alla creazione di un servizio impeccabile e personalizzato che è un tratto distintivo del nostro hotels e in questo momento post
Covid questo riconoscimento è uno stimolo a continuare a far bene e un segnale positivo». Quasi mezzo milione di lettori di Travel + Leisure ha condiviso un numero eccezionale di risposte valutando le proprie esperienze di viaggio, fornendo così un quadro completo delle abitudini e delle preferenze del viaggiatore di oggi. L’Excelsior Vittoria si distingue per la tradizione familiare da oltre cinque generazioni, la posizione strategica, la cura degli ambienti e un servizio personalizzato ed impeccabile. Il ristorante stellato Terrazza Bosquet offre un’eccellente esperienza gastronomica dai sapori tipicamente campani, mentre il ristorante l’Orangerire, nell’agrumeto dell’albergo, propone un’esperienza gastronomica all’insegna della migliore tradizione locale. Ed il famoso Bar sull’iconica Terrazza Vittoria, quella della canzone di Lucio Dalla, … Qui dove il mare luccica e tira forte il vento …, “Caruso” è il luogo perfetto per rilassarsi e gustare il ottimi cocktails ed ammirare l’incantevole ristorante.
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0818781076 0818782033 0818781821 0818073523 0818074030 0818783032 0818782688 0818071622 0818784522 0818784555 0818781251 0818782955 0818072669 0818781646 0818782700 0818071621 0818072608 0818073355 0818071772 0818783562 0818782144 0818781843 0818073432 0818782520 0818073700 0818784141 0818782588 0818072472 0818774698 0815338000 0818781153 0818774455 0818072050 0818781352 0818784844 0818781011 0818072524 0818785567 0818073633 0818782831 0818782262 0815330470 0818782162 0818072011 0818782904 0818782645 0818781387
A/14 D/7 B/12 C/10 B/11 C/4 F/3 E/9 D/8 E/5 D/1 C/3 D/4 E/4 D/11 A/16 D/9 C/14 E/9 F/6 D/6 C/16 C/11 C/10 C/13 D/16 G/7 C/7 G/3 A/15 C/3 D/4 A/16 A/15 D/11 C/3 C/3 D/8 C/17 E/9 F/5 D/6 B/12 C/12 D/1
61 H 49 50 77 ➔
B.que Hotel Elios Vue d’Or Villa Maria Zi’ Teresa Isabella Club
0818074834 0818073153 0818781966 0818784619 0810108238 0818781127
29 Q 52 32 33 75 35 36 37 H 54 38 76 39 40 64 44 45 60 Q 46 47 48 H Q H 80 59 81
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0818782706 0818073572 0818071016 0818783310 0818781151 0818783844 0818772365 0818073082 0818781390 0818782766 0818781154 0818073535 0818782626 0818782829 0818074107 0818073824 0818781873 0818781012 0818772210 0818073063 0818781336 0818782086 0818781068 0818780003 0818071069 0818780906 0813654089 0818782511 0818772014
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Angelina Cavour Desirée (Garnì) Sorrento Central
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Santa Fortunata & Campogaio Nube d’Argento Villaggio Verde Esperidi Resort
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Seven Hostel 0818786758 Le Sirene 0818072925 Ulisse deluxe hostel 0818774753 Porto Salvo 0818774887 Unconventional 0818785802 Il Conservatorio 08118098254
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Via L. De Maio, 35 - SORRENTO - tel. 081 8074452
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
Museo Correale di Terranova
il Museo Correale riapre al pubblico R
ivive il Museo Correale, unanimemente definito “il più bel museo di provincia d’Italia” che, con le dovute accortezze, ha riaperto al pubblico la visita del notevole patrimonio artisticoculturale delle collezioni. Dopo l’apertura nei weekend di luglio 11/12 (inaugurata con la presenza dell’Associazione Amiche del Museo Correale), e 18/19, dal 23 luglio ha definitivamente ripreso l’attività, sebbene limitata ad un orario antimeridiano di visita (9.30/13.30). La riapertura si prefigge il doppio obiettivo di ricollegare i cittadini con la propria storia, con i propri tesori, e di favorire il turismo di prossimità, garantendo una visita in sicurezza senza compromettere l’offerta culturale. Il ritorno a fruire della bellezza delle opere direttamente e non via web sarà un cammino lento e difficile, poiché dovremo riabituare il visitatore a cercare e a trovare l’empatia della bellezza, il dialogo con le opere. I visitatori potranno ammirare nelle 24 sale del museo, l’ampia documentazione delle arti pittoriche e decorative napoletane, dal XVI al XIX secolo, la raccolta di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo, un interessante gruppo di dipinti di paesaggisti stranieri (XVI-XIX secolo), alcuni mobili veneziani e inglesi della prima metà del XVIII secolo, una pregevole raccolta di orologi e oggetti vari,
una collezione di maioliche, la prestigiosa raccolta di porcellane italiane e straniere del XVIII secolo, una raccolta di ventagli europei e orientali dal sec. XVIII, pastori napoletani del sec. XVIII, l’importante biblioteca e la sezione archeologica che testimonia l’antica origine della città di Sorrento. La visita può concludersi con una passeggiata nel parco del museo che conduce al terrazzo belvedere. Il grande sforzo compiuto per riaprire in totale sicurezza il Museo, dopo oltre tre mesi di chiusura, era giusto e doveroso nei confronti di una comunità che per le inevitabili conseguenze
dovute all’emergenza sanitaria è stata privata dell’esperienza e della crescita culturale. La riappropriazione da parte dei cittadini del museo più rappresentativo della penisola sorrentina è un inaspettato beneficio che la pandemia ci ha lasciato. La fruibilità non avverrà nelle stesse modalità cui si era abituati. La riapertura contingentata è vista come occasione per rimodulare il modo di approcciarsi al museo, quindi all’arte, perché di sicuro ci sarà l’opportunità di scoprire il museo secondo un’altra ottica più lenta e meditata. Vorremmo che i visitatori si soffermassero più a lungo davanti alle opere. Tutte le nostre strategie, e non da oggi, sono tese all’approfondimento, e quindi anche al prolungamento temporale della visita, in un momento nel quale ci aspettiamo
un’affluenza decisamente ridotta rispetto alla media stagionale data l’assenza di turismo internazionale che persisterà per lungo tempo. Anche i laboratori di restauro hanno ripreso la loro attività proseguendo i lavori delle opere afferenti al progetto “Adotta un’opera d’arte”. Motivo in più per attirare maggiormente l’attenzione di visitatori e studiosi. Naturalmente sono state adottate tutte le misure per riaprire in sicurezza e secondo le prescrizioni del distanziamento sociale previste dalle norme anti Covid-19: adozione della segnaletica, ingressi registrati, mascherine, termoscanner, dispenser con i disinfettanti per le mani, percorsi a senso unico, possibilità di acquisti biglietti online, visite di gruppi limitate a 10 persone.
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piazza s. antonino, 16 - sorrento - tel. +39 081 3597555 - info@momosorrento.it
1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
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Filippo Merola - Direttore del Museo Correale
The Correale Museum of Sorrento reopens to the public R
elives the Correale Museum, unanimously called “the most beautiful provincial museum in Italy” which, with due care, has reopened to the public the visit of the remarkable artistic and cultural heritage of the collections. After opening on the weekends of July 11/12 (opened with the presence of the Association of Friends of the Correal Museum), and 18/19, from 23 July has definitely resumed activity, although limited to an antimeritian visiting time (9.30/13.30). The reopening aims to reconnect citizens with their history, with
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their treasures, and to promote proximity tourism, ensuring a safe visit without compromising the cultural offer. The return to enjoy the beauty of the works directly and not via the web will be a slow and difficult journey, since we will have to get the visitor used to seek and find the empathy of beauty, the dialogue with the works. Visitors will be able to admire in the 24 rooms of the museum, the extensive documentation of Neapolitan pictorial and decorative arts, from the 16th to the 19th century, the collection of Flemish and
Dutch paintings from the 17th century, an interesting group of paintings by foreign landscapers (XVI-XIX century), some Venetian and English furniture from the first half of the 18th century, a valuable collection of clocks and various objects, a collection of majolicas, the prestigious collection of Italian and foreign porcelain of the 18th century, a collection of European and Eastern fans from the century. 18th, Neapolitan shepherds of the 16th century. XVIII, the important library and the archaeological section that testifies to the ancient origin of the city of Sorrento. The visit can end with a walk in the museum park that leads to the lookout terrace. The great effort made to reopen the Museum in total safety, after more than three months of closure, was right and proper to a community that for the inevitable
consequences of the health emergency has been deprived of experience and cultural growth. The reappropriation by the citizens of the most representative museum of the Sorrento peninsula is an unexpected benefit that the pandemic has left us, Usability will not happen in the same way you used to. The contingent reopening is seen as an opportunity to re-modulate the way to approach the museum, then to art, because for sure there will be the opportunity to discover the museum according to another slower and more thoughtful approach. We would like visitors to dwell longer in front of the works. All our strategies, and not from today, are aimed at deepening, and therefore also the time extension of the visit, at a time when we expect a significantly reduced turnout compared to the seasonal average given the absence of international tourism that will persist for a long time. The restoration workshops have also resumed their work, continuing the work of the works related to the project “Adopt a work of art”. More reason to attract more attention from visitors and scholars. Of course, all measures have been taken to reopen safely and according to the requirements of the social distance provided by the anti-Covid-19 rules: adoption of signage, registered entrances, masks, heaters, hand sanitizers, one-way routes, the possibility of buying tickets online, visits of groups limited to 10 people.
Via Correale - SORRENTO - Tel. 0818781846 - Mar-Sab 9,30/8,30- Dom: 9,30/13,30
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
nella Sala Dickens dell’Hotel Continental
Dal 29 giugno
Riprendono le attività IL MUTA HA RIAPERTO dell’Istituto di Cultura AL PUBBLICO TORquATO TASSO L’Istituto di Cultura Torquato Tasso ha ripreso le sue attività cultu- L’amministrazione del museo delle opere esposte sono la rali; la cultura non è un lusso per pochi, ma un importante strumento di promozione per quanti hanno davvero a cuore il loro territorio. Per coadiuvare l’Amministrazione e dare la percezione di una realtà vivace, che con difficoltà riprende i ritmi consueti, l’Istituto di Cultura Torquato Tasso cerca di coordinare l’offerta culturale della città. Questi gli appuntamenti di agosto che si terranno alle ore 18 nella sala Dickens dell’Hotel Continental: lunedì 3 la prof.ssa Eleonora De Concilis, moderata dalla dott.ssa Roberta Rubertelli, terrà una conferenza su «Rolan Barthes: come vivere insieme?». Mercoledì 5, il dott. Silvio de Maio, moderato dal prof. Aniello Clemente, parlerà de «L’industria meridionale nel lungo ’800». Venedi 7 il prof. Ciro Raia, moderato dalla dott.ssa Roberta Rubertelli, terrà una conferenza su «Giovanna D’Angiò, donna e regina dolorosa». Il clou delle manifestazioni si avrà il 20 agosto. Riprendendo una bellissima tradizione: la commemorazione dei martiri del 1799 che aveva luogo nella Basilica del Carmine in Piazza Mercato a Napoli, di concerto con le Amministrazioni comunali, le Autorità e i maggiori rappresentanti della cultura italiane ed europea, grazie alla sensibilità e disponibilità del vescovo mons. Francesco Alfano e dei parroci dell’Unità Pastorale, nella Cattedrale di Sorrento si terrà una celebrazione eucaristica a suffragio dei martiri della repubblica napoletana del 1799, molti dei quali napoletani e della Penisola sorrentina. «Forsitan et haec olim meminisse iuvabit» che significano: «Forse un giorno ci farà piacere ricordare anche queste cose» e sono le parole con le quali Enea faceva coraggio ai compagni nelle avversità della sorte e nei pericoli, ripetute da Eleonora Pimental Fonseca mentre sale il patibolo. Ricordiamolo, ricordiamoci di chi siamo “figli”. Noi tutti rappresentiamo la vivacità di pensiero proiettato alla costruzione del futuro, di un futuro oltre la pandemia e i suoi effetti.
8:30 - 11:15 - 18:00 - 19:30
8:30 - 19:30
ha deciso di riprendere il suo ruolo di polo di riferimento nella locale offerta culturale. Probabilmente i visitatori non saranno numerosi ma è in ogni caso importante che il MUTA torni a svolgere la sua azione culturale. E’ importante soprattutto che i visitatori, anche se pochi ma desiderosi di visitare il museo, non trovino le porte chiuse. Le varie testimonianze della cultura locale, raccolte nel MUTA riprenderanno in questo modo a svolgere la loro azione di documentazione sulla Sorrento del Gran Tour. La riapertura vuole essere anche un segnale per inaugurare una nuova stagione culturale, indirizzata tra l’altro ad attirare verso il museo i sorrentini che per varie ragioni ancora non conoscono le sue collezioni. Avranno modo di scoprire che molte
testimonianza dell’operosità artistica e dell’ingegnosità dei loro avi. Nelle sale affrescate del Palazzo Pomarici Santomasi (1700), restaurate negli anni Novanta del secolo scorso, le molteplici raccolte di opere intarsiate, di quadri, di ceramiche e documenti vari rappresentano un raro unicum culturale con il proprio contenitore. La riapertura del MUTA è accompagnata anche da un attestato di ringraziamento verso i medici e gli infermieri che si sono impegnati con abnegazione ad assistere e curare i malati di coronavirus. I medici e gli infermieri che. insieme ai loro familiari, vorranno visitare il museo avranno, insieme al tradizionale sorriso di benvenuto, l’ingresso gratuito. E’ un piccolo e modesto segnale ma è anche questo un mezzo per non dimenticare.
Via S. Nicola, 28 - 80067 SORRENTO Tel. 081/8771942 - Tutti i giorni: 10/18,30 E6
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Alessandro Fiorentino inViTo n. 2
Salviamo gli intarsiatori sorrentini A
distanza di un mese ritorno sulle difficoltà che da anni penalizzano gli intarsiatori sorrentini, una categoria che per due secoli è stata la testimonianza della manualità artistica locale sulla scena internazionale. Sono convinto che per ottenere il risultato atteso l’invito debba essere costantemente confermato. Troppi anni sono passati nella totale indifferenza verso la categoria per avere una rapida risposta. Occorre insistere e assumere tutte le iniziative utili a sviluppare nella comunità locale e nei suoi Amministratori la consapevolezza che l’intarsio ed i suoi addetti sono un loro patrimonio culturale da tutelare. Solo in questo modo sarà possibile attivare interventi, divenuti improrogabili, e sviluppare programmi a lungo respiro. Per avere un ulteriore testimonianza da parte degli addetti ai lavori ho recentemente raccolto l’opinione e la storia di un altro intarsiatore sorrentino, Giuseppe Mastellone. Rispetto a Pasquale Famiani, il Presidente dell’Associazione intarsiatori erroneamente chiamato Damiani nell’articolo del mese scorso, l’attività di Giusep-
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pe Mastellone ha avuto un percorso diverso, anche se i ricordi e la formazione di bottega hanno accomunato entrambi fin dalla fanciullezza. Mastellone, dopo aver lavorato a Sorrento per un lungo periodo si trasferisce negli anni Ottanta nei Paesi Arabi alla ricerca di nuove opportunità di lavoro per la sua attività d’intarsiatore. Lo accoglie un mercato completamente nuovo e di grandi potenzialità. Fino all’inizio del 2000 è impegnato a realizzare in varie città arabe, su progettazione di architetti inglesi e francesi, opere intarsiate di notevole interesse. Sono stati anche gli anni in cui Mastellone, coinvolto in un mercato alternativo a quello dell’oggetto souvenir e indirizzato in maniera esclusiva all’arredamento, ha arricchito notevolmente il proprio bagaglio culturale. Durante il suo lungo e dettagliato racconto ricorda di aver realizzato le porte intarsiate per lo stadio di Adam ed i pannelli intarsiati all’interno della Moschea di Doha. Di alcune realizzazioni conserva ancora i disegni preparatori. Rientrato definitivamente a Sorrento per motivi familiari la sua produzione è stata nuovamente indirizzata all’oggetto souvenir che, sulla base della cultura acquisita nei paesi arabi, si è arricchito di un design e motivi decorativi innovativi. Di fronte all’attuale crisi Mastellone ritiene opportuno che l’intarsiatore diventi il rivenditore dei propri prodotti. E’ una proposta interessante, già in parte praticata, con la quale l’acquirente ha modo di incon-
trare l’esecutore dell’opera intarsiata, respirare l’atmosfera della bottega e vedere i vari materiali e le attrezzature di lavoro. E’ una chiara inversione di tendenza rispetto all’attuale sistema di vendita nei tradizionali negozi di souvenir. Dalle parole di Mastellone sono emersi altri spunti interessanti, in particolare quando ha evidenziato il coinvolgimento dei due figli, Gennaro e Umberto, nella sua attività d’intarsiatore. Sembra di essere ritornati ai vecchi modelli di vita familiare quando il mestiere si tramandava da padre in figlio. L’esperienza di lavoro vissuta da Mastellone nei Paesi Arabi conferma quanto suggerisco da anni per il mercato dell’intarsio sorrentino. Per programmare un futuro per gli intarsiatori sor-
rentini occorre sviluppare un mercato integrativo a quello del souvenir, sempre più inflazionato dalla produzione cinese. Tutto questo rimanda alle istituzioni locali e regionali che con finanziamenti mirati dovrebbero sostenere lo sviluppo del nuovo mercato e la formazione di una nuova generazione di intarsiatori. Il ritorno alla formazione di bottega consentirebbe di raggiungere un duplice scopo: continuare ad assicurare l’apertura delle botteghe esistenti e creare una generazione di intarsiatori a servizio del nuovo mercato. Conto di ritornare sull’argomento con nuove testimonianze al fine di riportare con continuità la pubblica attenzione sull’attuale stato dell’intarsio sorrentino.
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È nato il kit portafortuna con il Pesto Sorrentino
dalla Redazione
18° Sirena d’oro
uMBRIA E LAZIO
vincono l’edizione 2020 del premio dedicato agli oli extra vergine di oliva Dop, Igp e Bio italiani rizzare la figura professionale del potatore nel comparto olivicolo, giunto alla VI edizione, Michele Giuseppe Martino, Mario Galano e Giuseppe Fiorentino. Anche quest’anno la manifestazione è stata aperta al confronto internazionale, con la presenza di eccellenze olivicole di Israele e Giappone. Il Premio Speciale Oli da Israele è andato all’azienda Kadshai Olive Oil mentre il Premio Speciale Oli dal Giappone all’azienda Nippon Olive Co. Ltd. La cerimonia di premiazione si è svolta in modalità telematica, in osservanza delle misure anti Covid-19, con la partecipazione del sindaco di Sorrento, Giuseppe
È
nato a Sorrento, e precisamente nelle cucine di Basilico Italia, il “Pesto Sorrentino”: un mix di profumatissimo basilico, noci di Sorrento e Provolone del Monaco. Per assaggiarlo basterà andare nei locali del bistrot di Corso Italia e scegliere una o più delle differenti proposte di cui è ingrediente d’eccezione: primi piatti, bruschette o pizze. In aggiunta alla degustazione sul posto, a breve sarà possibile acquistare un kit, in cui “troneggerà” questa versione sorrentina del pesto, per preparare a casa le specialità assaggiate o per assicurarsi un cadeau goloso in ricordo delle vacanze in Costiera. “Dopo aver donato ai nostri clienti le piantine di basilico” ha dichiarato il patron Maurizio Mastellone “questa meravigliosa erba mediterranea, nel cui nome, non a caso, si conserva un riferimento alla regalità (βασιλικόν: regio) ci ha stimolato nella creazione del Pesto Sorrentino, ingrediente aromatico di tanti nostri piatti: fra tutti, pasta, pizza e crostoni. Per il nostro kit portafortuna abbiamo chiesto a Marco Ferrigno, maestro storico di San Gregorio Armeno, di firmare e realizzare per noi e per i nostri clienti un corno scaramantico che ci accompagni in un bellissimo viaggio nel gusto e nel folklore della nostra terra”.
Carmen Davolo
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m Centumbrie di Agello (Pg) e Quattrociocchi di Alatri (Fr) si aggiudicano il primo premio. Riconoscimenti anche per Ortoplant di Giovinazzo (Ba), Franci di Montenero d’Orcia (Gr) e Pietrabianca di Casal Velino (Sa). Premi speciali alla Campania e alla Puglia e alle produzioni di Israele e Giappone. Cerimonia via web per le norme sull’emergenza sanitaria. L’azienda agricola Quattrociocchi di Alatri, nel frusinate, per la sezione Bio ed il Frantoio Cm Centumbrie di Agello, nel perugino, per la sezione Dop-Igp, sono i vincitori della 18ma edizione del Sirena d’Oro, il premio dedicato agli oli extravergine di oliva Dop, Igp e Bio italiani, promosso dal Comune di Sorrento e dalla Coldiretti Campania, con il patrocinio di Unioncamere Campania, in collaborazione con Associazione Oleum, Gal Terra Protetta, Associazione Aprol Campania, Unaprol e Associazione Nazionale Donne dell’Olio. Sul podio del Sirena d’Oro, ancora un premio per l’azienda Quattrociocchi e per l’azienda Ortoplant di Giovinazzo, nel barese, che conquistano rispettivamente la Sirena d’Argento e la Sirena di bronzo nella categoria Bio, mentre il Frantoio Franci di Montenero d’Orcia, nel grossetano e l’azienda Pietrabianca di Casal Velino, in provincia di Salerno si assicurano il secondo e il terzo posto nella categoria
Dop-Igp. Altri riconoscimenti sono stati tributati dalla giuria di assaggiatori professionisti, guidata dal capo panel Maria Grazia Barone, ancora alla Quattrociocchi, che si è aggiudicata il Premio Gaetano Avallone, intitolato al presidente dell’associazione Oleum, scomparso prematuramente lo scorso anno, alla San Salvatore di Giungano, nel salernitano, insignita del Premio Speciale Regione Campania, alla Maria Caputo di Molfetta, in provincia di Bari, alla quale è andato il Premio Speciale Dono di Athena, riservato agli oli extravergine di oliva prodotti da aziende condotte da donne e promosso dall’Associazione Nazionale Donne dell’Olio. Sul podio di Mastro Potino, il corso concorso che vuole valo-
Cuomo, dell’assessore all’Agricoltura, Lorenzo Fiorentino, del direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, della presidente dell’Associazione Nazionale Donne dell’Olio, Gabriela Stansfield, del presidente di Oleum - Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti di Olio di Oliva, Domenico Cosimato, insieme al coordinatore, Nicolangelo Marsicani, del presidente del Comitato Esecutivo del Sirena d’Oro, Tullio Esposito, della capo panel, Maria Grazia Barone. In collegamento da Israele, il direttore dell’Israeli Olive Oil Coucil, Uri Yogev e la coordinatrice delle Relazioni Internazionali della città di Eilat, Anna Lison. Ospite anche Kanae Seino, in rappresentanza dell’Ambasciata del Giappone in Italia.
1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
dalla Redazione
Circolo dei commercianti a Sorrento
ATTESTATI DI FEDELTA’ AI SOCI DEL SODALIZIO SORRENTO. Sette attestati di fedeltà e uno alla memoria. Così uno degli storici sodalizi della città di Sorrento, il Circolo dei commercianti di piazza Tasso (che affonda le radici della sua costituzione addirittura nel1902) ha voluto “festeggiare” i suoi soci, distribuendo una serie di riconoscimenti per il consolidato legame con l’associazione, dimostrato nel corso degli anni. All’appuntamento, che si è tenuto al ristorante “Da Filippo”, presente anche il sindaco della città del Tasso, Giuseppe Cuomo, che ha presieduto alla cerimonia e, a sua volta, ha omaggiato i soci con pregiate pubblicazioni sulla storia di Sorrento. Riconoscimento alla memoria per Mario Damiano, (presente il figlio Antonino), scomparso l’8 febbraio scorso, con la seguente motivazione: “Per lunghi anni, ottimo presidente. In riconoscimento del profondo e
generoso legame al sodalizio, sempre dimostrato, nei lunghi anni di iscrizione, sia da socio che da presidente, dal 1960 al 2020”. Poi, la volta della consegna degli attestati ai soci Antonino Russo (in riconoscimento del legame al sodalizio, dal 1970
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al 2020), Nicola Fiorentino (in riconoscimento del legame al sodalizio, dal 1970 al 2020), Aniello Parlato (in riconoscimento del legame al sodalizio, dal 1968 al 2020), Ferdinando Fruscio (in riconoscimento del legame al sodalizio, dal 1965 al 2020), Antonino De Rosa (in
OGNI SABATO A PARTIRE DAL 4 LUGLIO
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riconoscimento del legame al sodalizio, dal 1965 al 2020), Francesco Marciano (in riconoscimento del legame al Sodalizio, dal 1960 al 2020), oltre che a Giuseppe Coppola, fiduciario di tante amministrazioni per oltre 30 anni. La kermesse si è conclusa con il taglio della torta: un’opera di alta pasticceria, raffigurante le losanghe che compongono lo stemma della città di Sorrento, con impresso l’anno di fondazione del Circolo (1902).
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1981/2020: da quarant’anni insieme Antonino De Angelis
i soggiorni sorrentini dei grandi scrittori
SULLA RUPE DEL LORELEY SIBILLA
ALERAMO E GUSTAVO hERLING
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ella terra delle sirene, nell’area geografica che è patria di Leucosia, Ligea e Partenope ecco una sirena del nord. La bellissima ondina del Reno. Come sul fiume germanico anche sul golfo di Napoli c’è una rupe da cui si protende non già l’ammaliante fanciulla Loreley che attrae e incanta gli uomini, proprio come le creature di Omero, ma uno storico albergo che porta il suo nome. La rupe è la stessa e forse anche il fascino del richiamo. Cambiano i colori, qui sono quelli della calda luce del Mediterraneo. Il Loreley è fra gli alberghi più antichi di Sorrento, col suo rosa corallo si staglia sulla roccia bruna sopra i colori del golfo di Sorrento - a seconda dell’ora - del topazio o del turchese del mare. Di fronte alla villa della principessa Sanseverino sorgeva la vecchia casa che accoglieva i villeggianti di metà Ottocento, era ‘La piccola Sirena’, due appartamenti con ‘scelti mobili’ circondati da un profumato giardini di agrumi e con luminosa terrazza sul mare. Il luogo, quasi remoto appena al di là della casa dei Correale, era appartato e silente, solo il canto degli uccelli e lo sciabordare delle onde sugli scogli ai piedi della roccia, ideale per i viaggiatori romantici di quegli anni. Ne fa fede la lunga lista degli ospiti illustri nel registro di casa e la bella testimonianza che ci viene dalle pagine del diario di Sibilla Aleramo, ospite dell’albergo du-
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rante l’autunno del 1941. Ecco cosa scrive la poetessa il 21 settembre. “Mite luminoso è ritornato il tempo. Oggi specialmente l’aura è quella fatata che tanto mi deliziò quando arrivai qui per la prima volta, sola, e m’installai in una piccola pensione, per l’inverno e la primavera. Dolcezza di vivere così rara” E due giorni dopo, “Rara, fuggitiva dolcezza! Il cielo di Sorrento è più che mai un incanto di purità e splendore, sull’acqua e sul verde. Il tramonto iersera, io e Franco lo contemplammo dalla veranda della mia stanza: lungo, tenerissimo, e ci rammentava Glifada, ai piedi di Atene, e anche Assisi, nel suo mistico colore di viola. Stamane, ho tentato di dire in versi l’emozione provata, a non è venuto fuori nulla di buono. Ah, povera poetessa!” e poi ancora il primo ottobre: “Questa pace sorrenti-
na... Stamane mi sono venute le lacrime agli occhi, pensando a come la rimpiangeremo! La sera leggiamo Leopardi e Petrarca, oppure qualche vecchio moralista francese in volumi trovati nella biblioteca dell’albergo Loreley”. Qualche anno dopo, nella furia della guerra, l’albergo fu requisito dal comando delle Forze Alleate per essere destinato a Convalescent Depot per i militari inglesi. Fu così che un soldato polacco, il futuro scrittore Gustaw Herling, trascorse la sua convalescenza a Sorrento. Herling, con un reparto del suo esercito proveniente dall’Egitto, era giunto in Italia negli ultimi giorni del 1943. Dopo tre mesi di isolamento nell’ospedale militare di Nocera per una sospetta affezione tifoide, fu trasferito nel convalescenziario militare
del Loreley. Nella primavera del 1944, introdotto da Fra Leonardo, un umile ‘monaco di cerca’ entrò a villa Tritone per conoscere Benedetto Croce. Dopo quel primo incontro ritornò in Casa Croce dove conobbe e sposò una delle figlie del filosofo. Durante i mesi del suo soggiorno al Loreley il vesuvio eruttò la sua lava di fuoco che il soldato scrittore descrisse così: “Per varie notti di seguito la cima del Vesuvio ribollì di fuoco. Sopra il cratere si innalzava un bianco fungo arrossato sui bordi e nel centro, mentre un gigantesco ombrello spinto sempre più su dagli spruzzi di lava sembrava proteggere la montagna scura dal diluvio igneo, le cui gocce infuocate si spegnevano sullo sfondo vellutato del cielo come stelle mattutine. Di giorno un vento freddo trasportava sul golfo la pioggia di cenere» ricoprendo strade case e giardini di Sorrento di una scricchiolante coltre di lapilli. Il mare inquieto mandava bagliori d’acciaio. Tutta Sorrento era cosparsa di quei monticelli e ci spostavamo tra di essi in una luce crepuscolare. Dopo una settimana il Vesuvio si placò. Di notte l’aria sopra il vulcano si arrossava ancora del riflesso sgorgante dal cratere e sulla cima dardeggiavano lingue di fuoco, ma di giorno il sole splendeva, tornando a riflettere l’azzurro del cielo nel mare e l’azzurro del mare nell’immensa cupola del cielo sopra il golfo.” Il Loreley ha continuato la sua attività per tutto il Novecento poi, dopo circa quindici anni di silenzio, è stato finalmente restaurato per ritornare all’antico splendore.
1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
L’ultimo lavoro di roberto De Simone
i luoghi del mistero
TrA LE PiEGHE DELLA SToriA
La peschiera sotto Villa Tritone
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FOTO LUIGI GARBO
L
a bellissima Villa Tritone, l’immobile più prestigioso di Sorrento, un villone di grande fascino che sormonta Marina Grande e sembra dominare dall’alto il Golfo di Napoli. Due piani seminterrati e due piani verso l’alto con terrazzo di copertura e vista da brividi. A cui vanno aggiunti il villino dependance, il locale deposito, il giardino con vasche ornamentali, due discese private a mare, diverse grotte nelle rocce di tufo, il tutto sparpagliato tra 12.000 metri quadrati di proprietà, con annessi resti di villa romana e una collezione di materiali archeologici con 145 reperti “dettagliatamente descritti nell’elenco allegato al decreto emesso dal Ministero per i beni e le attività culturali”, che li ha dichiarati di “eccezionale interesse storico e archeologico”. Il mito racconta che Villa Tritone ebbe visitatori illustri come Ovidio, la storia certifica che questa fu il luogo dei pellegrinaggi di Torquato Tasso, divenne nel 1888 proprietà del barone calabrese Labonia che la ribattezzò “Aux Roches griges” in omaggio al ceruleo costone di tufo che la sosteneva. In piena Belle Epoque fu acquistata dallo stravagante magnate editore inglese William Waldorf Astor, e dal 1943 al 1945 fu la dimora di Benedetto Croce, che ricordò quegli anni di guerra nel diario “Quando l’Italia era tagliata in due”. Negli anni ’70 Villa Tritone divenne la residenza di Rita e Mariano Pane, famiglia di facoltosi armatori sorrentini titolari della Globeco spa, specializzati in flotte di ‘spazzamare’, le imbarcazioni attrezzate per la pulizia e il monitoraggio delle acque. I Pane vi hanno animato feste e ricevimenti ai quali partecipava il jet set e alcuni tra i politici più potenti del periodo. Villa Tritone dal 2012 è di proprietà di una ricca famiglia russa.
Anita Pesce (Napoli, 1961) è storica del disco e ha insegnato presso i Conservatori di Napoli e Benevento.
ISBN 978-88-6687-183-5
€ 38,00
già pubblicato da Di Mauro ne Le guarattelle fra Pulcinella, Teresina e la Morte: le ‘guarattelle’ di Pulcinella sono anche il leitmotiv delle bellissime immagini realizzate da Gennaro Vallifuoco che intrecciano i fili di tutto il volume. E tra le due sezioni si svolge un intermezzo di inediti: Repito, sciamanesimo e possessione nell’immaginario musicale di Monteverdi - che nasce come saggio introduttivo alla revisione dell’Orfeo approntata dal Maestro per le celebrazioni per il 450° anniversario della nascita di Monteverdi -, e gli Appunti per una sommaria lettura della Giovanna D’Arco, opera alla cui composizione De Simone ha atteso nel corso dell’ultimo anno. Conclude il volume il drammatico, ma la contempo ironico, Epilogo, scritto alla metà di maggio 2020 su richiesta del quotidiano la Repubblica – Napoli, quando «ciascuna camera di casa era diventata cella carceraria dell’arresto globale» e i «quattro Arcangeli, con l’occhio delle ali e le ali dell’occhio, rilevarono che l’innocenza non era più un’apposizione della follia e che la follia non era affatto un’apposizione dell’innocenza – come aveva espresso con boccacce scientifiche il genio di Einstein – e, mentre nel passato i mali erano relegati alla partecipazione ridente nel Carnevale, poi, da quando il Carnevale era divenuto quotidiano, essi non erano più bene identificabili né funzionali nel gioco delle parole»
Fabio Mauro
Roberto De Simone
TRA LE PIEGHE DELLA STORIA Conversazioni con Alessandro Pagliara e Anita Pesce
TRA LE PIEGHE DELLA STORIA
Alessandro Pagliara (Roma, 1969) insegna Storia romana all'Università di Parma, dove organizza i Seminari di Europa.
ultimo libro di Roberto De Simone s’intitola Tra le pieghe della Storia ed è stato pubblicato nella collana dei Quaderni della rivista Oebalus. Studi sulla Campania nell’Antichità diretta da Felice Senatore. Si tratta di un volume, a cura di Alessandro Pagliara e Anita Pesce, che raccoglie le stimolanti conversazioni con il Maestro, IL LUOGOTENENTE pubbliche e private, tenute NICOLA MARINIELLO negli ultimi anni con i curatori dell’opera, nonché la pubblicazione di testi inediti e la riedizione di altri già pubblicati, ma oggi di non facile reperibilità. Se l’idea del libro è nata durante la pandemia di questi mesi, «la sua elaborazione – come si legge nell’Avvertenza al libro a firma di Pagliara e Pesce – riflette tappe nodali della produzione e della riflessione dell’Autore tra l’inizio del nuovo millennio e i giorni nostri»: sono «otto tessere» di un mosaico, «un attento gioco – come sempre in De Simone – di anticipazioni, riprese tematiche, rimandi interni, diverse angolazioni da cui un determinato tema è fatto oggetto di metamorfosi proteiformi, secondo le tecniche di una sapiente arte della variazione di cui l’Autore è maestro». Le conversazioni pubbliche con Alessandro Pagliara hanno avuto luogo in diverse sedi, come l’Università di Viterbo o il Teatro Piccolo Eliseo di Roma, e partono da opere recenti del maestro come Satyricon a Napoli ’44 e L’oca d’oro, per allargarsi a una riflessione complessiva sull’opera dell’Autpre, indagata nel suo rapporto con la ‘tradizione’, come nel dialogo svoltosi presso il Conservatorio di Napoli ‘San Pietro a Majella’, in occasione del quarantesimo anniversario de La gatta Cenerentola. Quelle con Anita Pesce sono conversazioni private con Roberto De Simone su temi che vanno dall’antropologia di Ernesto De Martino all’etnomusicologia e dalle riflessioni sulla tradizione a quelle sull’opera Pier Paolo Pasolini, per il quale il Maestro compose un Requiem nel 1985. Le due sezioni di ‘conversazioni’ sono precedute da un’ouverture, ovvero un testo
Roberto De Simone
Musicista e musicologo, regista e autore di teatro, antropologo e scri�ore, Roberto De Simone (Napoli, 1933) è una delle più autorevoli e versatili figure del panorama musicale e culturale italiano. Nella figura di De Simone l'a�ività di compositore resta fedelmente e intimamente unita a quella dell'etnomusicologo, che avverte come proprio dovere storico quello di ribadire l'importanza della componente religiosa nella tradizione orale del mondo contadino.
FOTO LUIGI GARBO
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Immagini di Gennaro Vallifuoco
[...] Nell'isolante desertificaz temporale, perduti nel regres dell'eccesso, ciascuna camera diventata cella carceraria dell globale.
[...] La sorpresa interna – com – la scartocciammo nella se�i Albis: una sorpresa che ci pio in quei giorni in cui i conti to nome di una pizzaiola napole culturale, campanilistica ma già� Proprio �enede�o Croce isolato come tu�i in una sua villeggiatura al Vomero alto, impartito delle lezioni LOCK studenti universitari, insegn suonare le campane.
[...] �ra�anto i qua�ro Arcan l'occhio delle ali e le ali dell'o rilevarono che l'innocenza no un'apposizione della follia e c non era a�a�o un'apposizion dell'innocenza – come aveva boccacce scientifiche il genio e, mentre nel passato i ma�i alla partecipazione ridente ne poi, da quando il Carnevale e quotidiano, essi non erano pi identificabili né funzionali ne parole [...].
(dall'Epilogo - Maggio 2020)
SCIENZE E LETTERE ROMA
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Cecilia Coppola
Tradizioni sorrentine
iL roSArio CAnTATo S
ono stata sempre attirata dalla conoscenza di quanta importanza avesse la custodia della memoria di usanze, riti, storie, avvenimenti, una ricchezza non solo di contenuti ma anche di stili di vita di persone che con saggezza, semplicità, creatività, coraggio, fede hanno consegnato un esempio da imitare per rendere fertile il presente e comporre la speranza del futuro. Questo mio ricercare mi ha condotto a scoprire soprattutto la recita nella penisola sorrentina di un particolare “rosario cantato” legato alla Fede semplice ma fervente delle donne del popolo. È stato emozionante incontrarne diverse di età avanzata e fra queste nonna Lucia Vinaccia che ha conservato una lucidità strabiliante e un linguaggio chiaro e preciso nonostante il traguardo raggiunto e conquistato di ben 105 anni circondata dall’affetto di figli e nipoti. Siamo diventate amiche e ho ammirato la sua saggezza e la sua vitalità interiore e la sua scomparsa nel 2019 mi ha addolorata perché provavo affetto per lei. Ringrazio il nipote Michele Russo allora Comandante della Marine club che mi ha reso possibile conoscerla. Nel dicembre del 2002 ho iniziato a pubblicare parte di questo patrimonio di memorie raccolte
nel mio libro “Trofimena - antichi ricordi e magiche leggende” che il professore Antonino Fiorentino della redazione Surrentum definì “il primo tentativo operante in penisola sorrentina negli ultimi decenni di realizzare una raccolta di racconti popolari che altrimenti non avrebbero mai visto la luce, un calendario di informazioni che ancora rivive nella mente degli anziani legate alla infanzia quando ascoltavano a loro volta la voce delle loro mamme e delle nonne, un susseguirsi di un prezioso patrimonio spirituale”. Nonna Lucia spiegava: “Ci affidavamo alla protezione generosa da parte della Madonna con le cantilene dei rosari cantati specialmente in agosto quando ricorreva la Festa dell’Assunta e sulle colline era tradizione di accendere i falò, “e’ vampe” con le “restine”, arbusti e rami secchi tagliati nei boschi, nei giardini, nei valloni e questo permetteva anche di far pulizia e così si rispettava l’ambiente. Si raccoglievano queste “frasche” in cumuli con tridenti in una zona circoscritta e protetta per evitare incendi e si gareggiava a chi facesse durare il fuoco di più. Per noi ragazzi era una festa e ci univamo alla recita del rosario cantato nei giardini, sulle terrazze anche dei conventi e nelle piccole cappelle per chie-
dere la protezione della Vergine Maria”. Donne che si rivolgevano ad un’altra Donna, Maria Vergine che rappresenta la bellezza, la letizia, la fortezza, il rifugio, la carità, l’aiuto e il conforto. La prece del Rosario ha il significato di ‘giardino di rose’ e simboleggia un omaggio mistico di questo fiore e quello cantato è singolare per i termini dialettali usati al posto delle consuete “ave marie”. Nonna Lucia mi diceva: «Un momento atteso da noi ragazzi era quando mangiavamo nei cortili al termine della preghiera le “pere ‘‘mbottonate” frutto detto ”mastantuono” che purtroppo oggi solo qualche contadino coltiva ancora». Alla Vigilia dell’Assunta, il 14 agosto continuava a spiegarmi con parole semplici ma appropriate che da sempre si rispettava la devozione delle “cento croci e cento Ave Maria” preceduta da una strofetta: “ Nemico mio vattenne, va, ca io cu’ tte nun ce voglio restà! Io me faccio ciente croci e ciente Ave Maria in nome della Vergine Maria”. Quindi si iniziava il rosario cantato con voce “neniale’ per tutto il periodo dal 1 agosto al 15 di agosto e ne riporto alcuni versi: “E’ quinnece d’austo è na rosa profumata, e Maria s’è ncurunata pe’ n‘eternità. Quante miracule ca fa chesta Maronna, pe’ tutto ‘o munno nominata, e a chi lle dà li lume e a chi lli dà la mente. Ogni momento Maria aiutaci Tu, Maronna ‘ncielo Assunta è ‘o core di Gesù. Chi rice ‘stu rusario
a ‘sta santa Regina nun putarrà murì si essa nun ce stà”. Fino ad oggi numeroso è il materiale da me raccolto, un vero e proprio calendario da sfogliare che entro l’anno in corso pubblicherò per riaccendere questa tradizione canora, purtroppo, conosciuta da pochi ma che profuma ancora degli aromi palpitanti dei cuori delle nostre nonne che ringraziavano nella preghiera cantata la Vergine Maria, Il figlio Gesù e alcuni Santi ai quali affidavano le ferite e le gioie della vita quotidiana e la speranza dell’aiuto divino nel cammino terreno.
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. NA n. 3104 del 15.04.’82 Editrice Surrentum Viale Montariello, 8 Sorrento www.surrentum.com www.surrentum.net redazione@surrentum.net Direttore Responsabile Antonino Siniscalchi antoninosiniscalchi@gmail.com In Redazione Luisa Fiorentino Mariano Russo Progetto grafico Gaetano Ercolano tipsorr@gmail.com Web producer Mauro Siniscalchi Hanno collaborato Nino Aversa Aniello Clemente Carmen Davolo Cecilia Coppola Antonino De Angelis Alessandro Fiorentino Giuliana Gargiulo Fabio Mauro Filippo Merola Fondazione Sorrento In copertina ELECTRICA opera di Elvira Carrasco Pubblicità e Informazioni
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1981/2020: da quarant’anni insieme
Agosto 2020
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11,55 16.40
SORRENTO NAPOLI NAPOLI SORRENTO 07.20 § 10,45 # 12,00 ° 17,15 #
08,40 # 13,00 ° 16,35 # 18.50 §
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SORRENTO CAPRI CAPRI SORRENTO 07,45 09,25 14,40 19,25
10,30 14,55
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12,10 15,55 ° 17,35 **
partenza arrivo 09,00 10,15 11,00 12,15 13,00 14,15 14,30 15,45 16,30 17,45 19,30 20,45
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CARABINIERI Pronto Intervento 112 Sorrento POLIZIA - POLICE Pronto Intervento 113 Sorrento POMPIERI 0818711222 EMERGENZA MEDICA 118 Sorrento/Meta GUARDIA MEDICA INFERMIERI Cappiello Mario PROFESSIONALI Isola Angela VIGILI URBANI TAXI Sorrento
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S. Antonino 8.00 - 10.00 - 11.30 Cattedrale 8.30 - 11.15 -18,00 - 19,30 Carmine 9.30 - 10.45 - 12.00 - 19,00 SS. Rosario 8.45 Annunziata 9.00 Chiesa dei Servi di Maria 9,30 N.S. di Lourdes 9.00 -11.00 -18.00 S. Lucia 7.00 - 9.00 - 11.00 - 18.00 S. Anna 8.00 - 11.00 - 18.00 S. M. delle Grazie 7.30
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SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 20 luglio 2020, pubblica anche i vari recapitI telefonicI a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni.
Agosto 2020
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C/MARE 6.21 6.45 7.05 7.39 8.15 8.45 9.27 9.57 10.57 11.27 11.57 12.27 12.57 13.27 14.15 14.39 15.15 15.45 16.27 16.57 17.27 17.45 18.15 18.39 19.15 19.45 20.27 20.57 21.27 22.15
POMPEI V. REGINA 6.33 6.31 6.57 6.55 7.14 7.50 7.48 8.27 8.25 8.53 9.39 9.37 10.09 10.07 11.09 11.07 11.39 11.37 12.09 12.07 12.39 12.37 13.09 13.07 13.39 13.37 14.23 14.50 14.48 15.27 15.25 15.53 16.39 16.37 17.09 17.07 17.39 17.37 17.57 17.55 18.23 18.50 18.48 19.27 19.25 19.53 20.39 20.37 21.09 21.07 21.39 21.37 22.27 22.25
NAPOLI ERCOLANO V. REGINA 6.45 6.28 6.09 6.53 6.40 7.20 7.02 6.44 7.45 7.28 7.09 + 8.15 7.58 7.39 8.23 8.11 9.15 8.58 8.39 9.45 9.28 9.09 10.15 9.58 9.39 10.45 10.28 10.09 11.15 10.58 10.39 11.45 11.28 11.09 11.58 12.15 11.39 12.45 12.28 12.09 13.15 12.58 12.39 13.45 13.28 13.09 13.53 13.41 14.45 14.28 14.09 15.15 14.58 14.39 15.23 15.11 15.58 16.15 15.39 16.45 16.28 16.09 17.15 16.58 16.39 17.28 17.45 17.09 17.53 17.41 18.45 18.09 + 18.28 19.15 18.39 + 18.58 19.23 19.11 19.58 20.15 19.39 20.45 20.28 20.09 21.15 20.58 20.39 21.28 21.45 21.09 22.23 22.06 21.47
POMPEI 6.47 7.05 7.22 7.47 8.17 8.36 9.17 9.47 10.17 10.47 11.17 11.47 12.17 12.47 13.17 13.47 14.06 14.47 15.17 15.36 16.17 16.47 17.17 17.47 18.06 18.47 19.17 19.36 20.17 20.47 21.17 21.47 22.25
C/MARE 6.57 7.15 7.31 7.57 8.27 8.46 9.27 9.57 10.27 10.57 11.27 11.57 12.27 12.57 13.27 13.57 14.16 14.57 15.27 15.46 16.27 16.57 17.27 17.57 18.16 18.57 19.27 19.46 20.27 20.57 21.27 21.57 22.35
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SORRENTO 6.01 6.25 6.47 7.22 • 7.55 • 8.26 • 9.07 • 9.37 • 10.37 • 11.07 • 11.37 • 12.07 • 12.37 • 13.07 • 13.56 • 14.22 14.55 • 15.26 • 16.07 • 16.37 • 17.07 • 17.25 17.56 • 18.22 18.55 • 19.26 • 20.07 • 20.37 21.07 21.55
S.AGNELLO 6.03 6.27 6.51 7.24 7.57 8.28 9.09 9.39 10.39 11.09 11.39 12.09 12.39 13.09 13.58 14.24 14.57 15.28 16.09 16.39 17.09 17.27 17.58 18.24 18.57 19.28 20.09 20.39 21.09 21.57
ERCOLANO 6.49 7.13 7.29 8.07 8.43 9.06 9.55 10.25 11.25 11.55 12.25 12.55 13.25 13.55 14.36 15.09 15.43 16.06 16.55 17.25 17.55 18.12 18.36 19.05 19.43 20.06 20.55 21.25 21.55 22.43
NAPOLI 7.07 7.31 7.47 8.26 9.01 9.16 10.13 10.43 11.43 12.13 12.43 13.13 13.43 14.13 14.46 15.27 16.01 16.16 17.13 17.43 18.13 18.32 18.46 19.27 20.01 20.16 21.13 21.43 22.13 23.01
VICO S.AGNELLO SORRENTO 7.17 7.06 7.15 7.32 7.23 7.30 7.52 7.40 7.50 8.17 8.06 8.15 8.47 8.36 8.45 9.03 8.54 9.01 9.47 9.36 9.45 10.17 10.06 10.15 10.47 10.36 10.45 11.17 11.06 11.15 11.47 11.36 11.45 12.17 12.06 12.15 12.47 12.36 12.45 13.17 13.06 13.15 13.47 13.36 13.45 14.17 14.06 14.15 14.33 14.24 14.31 15.17 15.06 15.15 15.47 15.36 15.45 16.03 15.54 16.01 16.47 16.36 16.45 17.17 17.06 17.15 17.47 17.36 17.45 18.17 18.06 18.15 18.33 18.24 18.31 19.17 19.06 19.15 19.47 19.36 19.45 20.03 19.54 20.01 20.47 20.36 20.45 21.17 21.06 21.15 21.47 21.36 21.45 22.17 22.06 22.15 22.55 22.44 22.53
+ = Sabato, domenica e festivi - Sat, Sun, Bank days
•
= Direttissimo - Direct
CAMPANIA EXPRESS
NAPOLI ERCOLANO POMPEI SORRENTO 9,06 9,20 9,38 9,57 11,36 11,50 12,07 12,25 15,36 15,50 16,07 16,28 18,06 18,20 18,39 19,09 SORRENTO POMPEI ERCOLANO NAPOLI 10,25 10,49 11,04 11,18 14,39 15,06 15,24 15,37 16,55 17,18 17,34 17,49 20,56 21,27 21,43 21,59 Fermate anche a Castellammare, Vico Equense, Piano, Meta S. Agnello
n
SORRENTO NAPOLI e vv.
SORRENTO (Circum) - NAPOLI 23,15 - 00,10 - 00,20 - 01,30 04,30 - 04,50 NAPOLI - SORRENTO (Circum) 22,40 - 23,00 - 03,15 - 04.15 05.00
FUNIVIA DEL FAITO
8,20 - 8,40 - 9,00 - 9,20 -9,40 - 10,00 10,20 - 10,40 - 11,00 - 11,20 - 11,40 12,00 - 12,20 - 12,40 - 13,00 - 13,40 14,00 - 14,40 - 15,00 - 15,20 - 15,40 16,00 - 16,20 - 16,40 - 17,00 - 17,40 18,00 -18,20 - 18,40 - 19,20 - 19,40 20,00 - 20,10
n
LINEA A
LINEA B LINEA C LINEA D LINEA E
AUTOLINEE SORRENTO Every 20 minutes
M. LUBRENSE - CAPO SORRENTO - META e vv. Circolare SORRENTO (Porto) SORRENTO (Stazione) SORRENTO (Porto) S. AGNELLO - PIANO e vv. Circolare MARINA GRANDE SORRENTO Circolare SORRENTO STAZIONE VIA DEGLI ARANCI - HILTON
n SITA
GIUGNO 2020 Tel: 089 405145 sitasudtrasporti.it
Capolinea Stazione Circumvesuviana
SORRENTO PRIORA SORRENTO AMALFI AMALFI SORRENTO S.AGATA • 06.30 F • 06.20 G TORCA
• 08.30 F • 07.15 F • 08.30 H • 08.05 G • 09.15 G • 09.00 F • 09.30 H • 09.30 G • 10.00 G • 10.30 H • 10.30 G • 11.30 G • 11.00 F • 12.15 G • 11.30 G • 13.00 G • 12.00 G • 13.30 F • 12.30 H • 14.05 F • 12.45 F • 14.30 G • 13.00 H • 15.00 G • 13.30 F • 15.30 F • 14.00 G • 16.00 G • 14.45 F • 16.30 F • 15.30 H • 17.00 F • 15.30 F • 17.00 H • 16.10 F • 17.30 F • 17.00 G • 18.00 G • 18.10 F • 19.00 G • 19.00 G • Via S. Agnello/Meta • Via Priora/S.Agata SORRENTO MASSA L. S.AGATA TORCA
05.50 07.25 08.05 09.30 10.10 11.00 12.15 13.15 13.15 14.00 14.00 15.00 15.30 16.15 16.15 17.10 18.00 18.40 19.15 19.45 20.15 21.15 22.20
• • • • • • •
F F F F G F G F H H F F H F H F G G F H F G F
•
06.40 07.50 08.05 08.30 + 09,00 + 09.15 + 09.30 + 10.00 + 10.30 11.30 + 12,15 13.00 + 13.15 14.00 + 14.00 15.30 + 16.15 17.00 + 18.00 18.35 19.00 + 19,40 20.05 21.15
F H F F F F G G F G F H G G F F G G F F G F H F
TORCA S.AGATA PRIORA SORRENTO
06.00 06.45 07.10 08.10 08,35 + 08.45 10.20 + 10.50 + 11.05 11.50 + 12.00 12.10 12.50 + 13.00 13.35 + 14.05 15.25 + 15.35 16.50 + 17.05 18.50 + 20.50
• • •
F F F F F G F G F H H F G G G F F G F F F F
• a/da Torca
TORCA + a/da Bivio Nastro Verde S.AGATA MASSA L. SORRENTO MARINA SORRENTO MARINA CANTONE 05.15 F CANTONE SORRENTO 06.05 F
07.00 07.35 08.30 09.10 10.25 11.10 12.40 13.15 14.25 15.25 16.00 17.05 17.55 19.20 21.40
• •
• •
G F G G F G F G G F G F F G G
• a/da Torca
07.50 09.00 09.30 10.30 12,15 13.35 14.00 15,30 16.15 18.00 20.15
G F H F H F F F G F F
09.00 10.30 11.30 15.00 16.30
F = FERIALE G = GIORNALIERO H = FESTIVO S = SCOLASTICO N = NO SCOLAST.
F7
G F F G F
1981/2020: da quarant’anni insieme
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