Surrentum - Aprile 2022

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Aprile 2022

Anno XLII

Anno XLII

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FOTO DI GAETANO ASTARITA

APRILE 2022

PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982

Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi

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2 Aprile 2022

Anno XLII

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IL SALUTO DEL SINDACO DI SORRENTO

L’ENTUSIASMO DI SEMPRE CITTÀ DI SORRENTO

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on l’ arrivo delle vacanze pasquali, Sorrento si prepara ad affrontare con rinnovato entusiasmo la stagione turistica 2022. Pur in presenza di difficili congiunture che generano incertezze a livello nazionale ed internazionale, siamo fortemente impegnati per far sì che l’ anno in corso possa essere quello della rinascita e non nascondiamo un moderato ottimismo. Questo perché, ormai da tempo, abbiamo imboccato un percorso destinato a garantire la crescita della nostra realtà. Lo scorso anno, malgrado la complessità della situazione, abbiamo lavorato sodo e ci siamo impegnati allo spasimo affinché la nostra città potesse primeggiare in contesti di as-

soluto prestigio. Il buon esito dello svolgimento degli Stati Generali del Turismo e del vertice del G20 dedicato al commercio internazionale testimoniano la capacità di proiettare Sorrento verso nuovi e sempre più ambiziosi traguardi. Consapevoli dell’ esigenza di doverci impegnare sempre di

più, inoltre, abbiamo lanciato il nuovo brand “Sorrento” e non abbiamo lesinato sforzi per dare forma al “Modello Sorrento”. Quest’ anno, invece, ci attendono nuove sfide: come quelle offerte dalla celebre “Tre Golfi Sailing Week”e dal primo Summit Mondiale sul Turismo Giovanile organizzato dall’ uNTWO.

Si tratta di appuntamenti di rilevanza internazionale che, ancora una volta, faranno accendere i riflettori sul nostro territorio. I presupposti, insomma, lasciano ben sperare. Nel porgere il benvenuto a quanti ci gratificheranno con la loro presenza fin dal mese di aprile, cogliamo l’ occasione per augurare un felice soggiorno a tutti. Il Sindaco Avv. Massimo Coppola

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A Sorrento lA XXVI edIzIone dellA kermeSSe

IL SINDACO MASSIMO COPPOLA: “uNA INIzIATIvA IMPORTANTE PER LA RINASCITA CuLTuRALE”.

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urrentum” dedicherà prossimamaente uno speciale del Premio “Penisola Sorrentina”, la manifestazione giunta alla 26esiesima edizione e guidata da Mario Esposito, riconosciuta sempre più a livello nazionale ed internazionale. Anche quest’anno il numero di ottobre della rivista si presenterà con una veste artisticoeditoriale che proporrà come copertina d’autore (direzione artistica Giuseppe Leone) l’opera vincitrice del concorso speciale “Dante700” promosso in collaborazione con lo IACE di New York per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Il Premio si svolgerà a Sorrento il 22 e 23 ottobre e coinvolgerà il Museo Correale, il Palazzo di Città e il Teatro Tasso. Il riconoscimento dedicato al mondo dell’audiovisivo e della cultura è promosso con il patrocinio della Regione Campania, dei Ministeri della Cultura e del Turismo, in collaborazione con il Comune di Sorrento, guidato dal sindaco Massimo Coppola. Presidente della Giuria è l’attore e produttore Luca Barbareschi. Alla guida della®sezione “musica e cinema” il jazzista internazionale Danilo Rea. La sezione dedicata a Dino verde vede impegnati l’autore, conduttore e doppiatore Giancarlo Magalli e l’autore televisivo Gustavo verde, figlio di Dino. Tra gli altri consulenti della kermesse, l’attrice Francesca Cavallin, lo scrittore Magdi Allam, l’attrice e conduttrice valeria Altobelli, presidente dell’Associazione Internazionale Mission NGO, con cui il Penisola Sorrentina sta costruendo uno speciale momento dedicato al cinema e ai diritti umani. Durante la due giorni verranno anche assegnati i premi della critica cinematografica “Lunedì film” a cura di Pier Paolo Mocci. Il programma del Premio, che articolerà un racconto dell’Italia della cultura e del mondo attuale nel dopo Covid, prevede anche un ted talk, presieduto da Roberto Napoletano, su Mezzogiorno ed Europa. “In linea con la strategia di promozione e di destagionalizzazione, disegnata con il Modello Sorrento e il brand “Sorrento aspetta te” - commenta il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola - il Premio Penisola Sorrentina costituisce un appuntamento importante per evidenziare come la cultura rappresenti l’elemento BIMONTE fondamentale - House of Cameos andperCoral Jewelry - viaeconomica P. R. Giuliani, 62del- Sorrento su cui investire una rinascita sociale, e turistica nostro territorio”.

La Sirena di Sorrento


4 Aprile 2022

Anno XLII

dalla Redazione

SORRENTO, A 10 ANNI DALLA SCOMPARSA

IL RICORDO DI LUCIO DALLA A Lucio Dalla l’amministrazio-

ne comunale, con l’associazione Nemesi e numerosi enti del territorio, ha dedicato un mese di eventi multidisciplinari, che hanno preso il via con il murale di Jorit, continuando con un fitto calendario di eventi disponibili. Particolarmente seguite, presso villa Fiorentino, in occasione dell’anniversario della nascita del cantautore bolognese, la mostra “A modo mio”, con la presenza di numerosi artisti che hanno esposto opere ispirate dalla figura e dalla poetica di Lucio Dalla. La rassegna “I Colori di Lucio” che dal 4 marzo al 3 aprile ha celebrato l’artista, insignito nel 1997 della cittadinanza onoraria di Sorrento. Al centro dell’omaggio, le passioni di Dalla, ognuna rappresentata da un colore: il giallo per l’arte, il rosa per la letteratura, il blu per il cinema e il teatro, l’azzurro per l’ambiente e il mare, il verde per lo sport, l’arancione per la solidarietà e, ovviamente, il rosso per la musica. Il risultato di un fitto calendario di appuntamenti, con grandi protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo, ma non solo. Eventi ed appuntamenti ospitati a Sorrento e dintorni, senza tralasciare ogni occasione per rinverdire il mito dell’autore di “Caruso”. Massa Lubrense, infatti, ha proposto “Dalla...parte del gusto”, in si-

nergia con il Comune di Massa Lubrense e l’Associazione Ristoratori Lubrensi, i colori di Lucio si trasformati in sapori e ricette all’Antico Francischiello. “un piatto per Lucio con i suoi gusti e il nostro territorio, - spiega Francesco Gargiulo, Presidente dell’Associazione Ristoratori Lubrensi - il pranzo con il direttivo dell’associazione in prima linea, per raccontare il

nostro territorio e i piatti preparati ad hoc per l’evento”. Ed ecco le bontà create per Dalla: risotto con crema di piselli, creama di formaggio di Schiazzano e tartara di gamberi rossi ed il dessert “arancio delizioso”, una bavarese all’arancia per esaltare gli agrumi della penisola sorrentina. uno degli ultimi appuntamenti ha sancito il fitto cartellone con special guest Ron, “Chissà se lo sai”, ospitato nella Sala delle Sirene dell’Hilton Sorrento Palace. un evento per ricordare cinquant’anni di amicizia dei due artisti.


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IN PROGRAMMA A VILLA FIORENTINO

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Fondazione Sorrento


6 Aprile 2022

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LE PROCESSIONI DELLA SETTIMANA SANTA

VENERDÌ SANTO A SORRENTO

FOTO DI RENATO DI MAIO

della prima processione, quella della visita agli Altari della Reposizione, vale a dire gli apparati scenografici allestiti nelle chiese per rendere solenne l’esposizione del Santissimo Sacramento che, per tutta la giornata del venerdì e del sabato Santo resterà esposto alla venerazione e alla preghiera dei fedeli. Alle tre del mattino del venerdì Santo sarà, poi, la volta degli incappucciati bianchi dell’Arciconfraternita di Santa Monica a uscire in processione per accompagnare la statua dell’Addolorata per le strade e le chiese della città. Il venerdì Santo sera, al crepuscolo, i confratelli di San Catello e della Morte recheranno in corteo, oltre alla statua dell’Addolorata, lo splendido simulacro del Cristo Morto, realizzato da un unico pezzo di lego e oggetto di fortissima venerazione da parte dei sorrentini. Le processioni sorrentine sono

FOTO DI SuSY SERBANDINI

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e Processioni del triduo pasquale a Sorrento sono l’ultima traccia di un legame secolare tra i sorrentini e le loro tradizioni, forse l’ultima celebrazione rituale che è rimasta pressoché intatta nell’animo degli abitanti della cittadina costiera. Di ispirazione gesuitica, queste manifestazioni nascono come sacre rappresentazioni con l’intento di incutere nell’animo degli spettatori un senso di profondo dolore e pentimento per le sofferenze subite da Cristo nel suo cammino verso la crocefissione. Ancora oggi il messaggio trasmesso dalle processioni è quello di indicare l’Amore di Dio che, attraverso le sofferenze di Cristo e la Sua risurrezione, dona all’umanità la promessa della vita eterna. Non è una celebrazione, dunque, che può prescindere dall’evento prodigioso della vittoria di Cristo sulla morte, rappresentandone, invece, l’aspetto più profondo. Ed è per questo che tali cortei sono caratterizzati da un particolare rigore e fervore di fede da parte di chi vi prende parte. Per i sorrentini la partecipazione a questi riti rappresenta un momento imprescindibile. Non v’è famiglia in città che, nel corso degli anni, non abbia visto almeno un proprio componente parteciparvi. Questo è motivo di grande responsabilità per i confratelli ed il Governi dei Sodalizi che organizzano il sacro rito, dovendo essere loro i primi testimoni autentici di una fede – seppure popolare – tramandata dai propri avi. È per questo che, ogni anno, i preparativi necessari a garantire il migliore svolgimento del corteo stesso hanno inizio alcuni mesi prima della Settimana Santa. Si tratta di un lavoro febbrile che culmina la sera del giovedì Santo, quando, dopo la celebrazione della messa in Coena Domini in Cattedrale, i confratelli dell’Arciconfraternita del Rosario, partendo dalla omonima nel centro storico di Sorrento, saranno pronti per “l’uscita”

caratterizzate da un analogo schema di svolgimento. Esse sono aperte dalla Banda Musicale, la quale suona le tradizionali marce funebri, musiche tanto tristi quanto solenni, che, a differenza della loro originaria destinazione, sono divenute una “colonna sonora” familiare ed attesa dai sorrentini. Sopraggiungono, poi, il troccolante e i quattro incappucciati di “apertura”: si tratta di partecipanti che indossano sulla veste una fascia trasversale con l’indicazione del nome della confraternita. A seguire è tutto un alternarsi di piccole croci, portate a spalla dai partecipanti più piccoli, e fiaccole o lampioni. In questa prima parte del corteo sfilano i simboli dei sodalizi: labaro, vela, pannetto. La seconda parte dei cortei è caratterizzata dalla sfilata dei martìri o misteri, ossia i simboli delle sofferenze inflitte a Cristo nel suo cammino verso il Golgota. Le processioni si concludono con il coro del Miserere, le statue, i confratelli ed il Governo delle Arciconfraternite. L’uscita della processione na-


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FOTO DI SuSY SERBANDINI

Giuseppe Alfaro sconde agli occhi dei fedeli tutta la fase di preparazione interna alla chiesa. I partecipanti alla processione accedono in chiesa molto tempo prima dell’inizio del corteo. Dopo di che, all’ordine impartito dal Priore di abbassare gli “scapolari”, a volto coperto e con un’emozione che solo chi partecipa può forse comprendere, iniziano ad essere assegnati i posti a ciascun partecipante. Qui entra in gioco il caso, nonostante ogni partecipante cerchi di utilizzare ogni “stratagemma” per poter ottenere un martirio piuttosto che un lampione: sulle punte dei piedi, o facendosi sollevare da qualche amico per le braccia, gli incappucciati cercano di mostrarsi più alti di quelli che sono, perché è ai più alti che, di norma, viene assegnato il “martìrio”, simbolo delle offese subite da Cristo nell’ascesa al Calvario. Conclusa la distribuzione degli oggetti, la processione è pronta per partire. Il Padre spirituale introduce in preghiera il cammino penitenziale, le luci della chiesa si spengono, la commozione è

altissima, il cuore batte forte: si spalancano le porte del tempio, la banda suona la marcia d’inizio, il Miserere intona le prime strofe, il fumo dell’incenso inonda l’aria. Il percorso processionale, dunque, rappresenta il cammino del penitente che, pregando, chiede perdono per essere ancora nelle tenebre del peccato. un percorso di catarsi, quindi che l’incappucciato compie nel silenzio e nell’anonimato, libero di parlare a sé stesso ed alla propria coscienza.


8 Aprile 2022

personaggio poliedrico che ha nobilitato la “Sorrentinità”

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orrentino doc. Ingegnere e musicista, appassionato di jazz. Gerardo Gargiulo, scomparso lo scorso marzo, lascia una scia di simpatia e sincera tristezza. Estroverso, gioviale, scanzonato quanto basta, elegante e aperto al dialogo e al confronto. Ottantanove anni, amico storico di Renzo Arbore, conosciuto ai tempi in cui lo showman viveva a Napoli e frequentava l’Università Federico II. Un rapporto di reciproca stima e affetto prossimo ai 65 anni di costante frequentazione. Oltre ad ospitarne dei camei nelle sue trasmissioni televisive, li legava un senso dell’ironia fuori dal comune, sin da quando, ancora ragazzi, improvvisavano concertini al calar della sera nei lidi della città. Uno, Gargiulo, col trombone, l’altro, Arbore, col suo inseparabile clarinetto. Di quel gruppo facevano parte anche Luciano De Crescenzo e Riccardo Pazzaglia, compagni di scorribande e di vita. «La scomparsa di Gerardo Gargiulo – sottolinea lo scrittore Raffaele Lauro -, amico carissimo e indimenticabile, mi addolora profondamente. Erede di una storica famiglia sorrentina, Gerardo è stato un grande professionista e un protagonista assoluto della vita amministrativa, imprenditoriale, culturale e artistica di Sorrento. Tessitore di relazioni e di rapporti amicali con il mondo politico e dello spettacolo, non solo a livello nazionale, naturalmente dotato di una personalità eclettica, multiforme, vitale, vivace e magnetica, riusciva a coinvolgere amici, conoscenti e, persino, avversari politici, con la sua allegria travolgente, fatta di humanitas, di simpatia e di intelligente ironia. Ricorderò sempre le sedute di giunta municipale, nel corso delle quali, riusciva a sdrammatizzare anche momenti di tensione con una battuta liberatoria e con la sua fragorosa risata. Una risata che mi riecheggia, in quest’ora triste, nella mente e il cui ricordo mi conforta». “In assoluto un protagonista e un’eccellenza della penisola sorrentina. Ma anche un eclettico artista con la Tribunal Jazz Band”, ricorda Gino Rivieccio. Anche il sindaco Massimo Coppola con la Città di Sorrento piangono la scomparsa di Gerardo Gargiulo, consigliere e assessore comunale, grande protagonista del panorama artistico e musicale e esponente di una famiglia sorrentina da sempre impegnata nella promozione culturale. Alla famiglia Gargiulo la nostra sincera vicinanza, alla figlia Emy, in particolare alla sorella Giuliana, firma storica di Surrentum e al fratello Fabrizio.

THE HOLY WEEK PROCESSIONS

GOOD FRIDAY IN SORRENTO The Easter Triduum Processions

in Sorrento are the last trace of a centuries-old bond between the Sorrentines and their traditions, perhaps the last ritual celebration that has remained almost intact in the soul of the inhabitants of the coastal town. Of Jesuit inspiration, these events are born as sacred representations with the intention of instilling in the minds of the spectators a sense of profound pain and repentance for the sufferings suffered by Christ on his way to crucifixion. Even today the message transmitted by the processions is to indicate the love of God who, through the sufferings of Christ and his resurrection, gives humanity the promise of eternal life. It is not a celebration, therefore, which can ignore the prodigious event of Christ’s victory over death, representing, instead, its most profound aspect. And it is for this reason that these processions are characterized by a particular rigor and fervor of faith on the part of those who take part in them. For the Sorrentines, participation in these rites represents an essential moment. There is no family in the city that, over the years, has not seen at least one of its members participate in it. This is a cause of great responsibility for the confreres and the Governments of the Sodalities who organize the sacred rite, having to be the first authentic witnesses of a faith - albeit popular - handed down by their ancestors. It is for this reason that, every year, the preparations necessary to ensure the best performance of

the procession itself begin a few months before Holy Week. It is a feverish work that culminates on the evening of Holy Thursday, when, after the celebration of the Mass in Coena Domini in the Cathedral, the confreres of the Archconfraternity of the Rosary, starting from the homonymous in the historic center of Sorrento, will be ready for “the exit “of the first procession, that of the visit to the Altars of the Reposition, that is to say the scenographic apparatus set up in the churches to make the exposition of the Blessed Sacrament solemn which, for the whole day of Friday and Holy Saturday, will remain exposed to veneration and prayer of the faithful. At three in the morning on Good Friday it will then be the turn of the white hooded ones of the Archconfraternity of Santa Monica to go out in procession to accompany the statue of Our Lady of Sorrows through the streets and churches of the city. On Good Friday evening, at dusk, the confreres of San Catello and della Morte will bring in the procession, in addition to the statue of the Addolorata, the splendid simulacrum of the Dead Christ, made from a single piece of lego and object of very strong veneration by the Sorrentines . The Sorrento processions are characterized by a similar pattern of development. They are opened by the Music Band, which plays the traditional funeral marches, music as sad as solemn, which, unlike their original destination, have become a familiar and awaited

FOTO ARCHIvIO SuRRENTuM

La scomparsa di Gerardo Gargiulo,

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FOTO DI SuSY SERBANDINI

Giuseppe Alfaro “soundtrack” by the Sorrentines. Then, the troccolante and the four hooded “opening” appear: these are participants who wear a cross band on their robe with the indication of the name of the brotherhood. This is followed by an alternation of small crosses, carried on the shoulders of the youngest participants, and torches or street lamps. In this first part of the procession the symbols of the associations parade: banner, sail, cloth. The second part of the processions is characterized by the parade of martyrs or mysteries, that is the symbols of the sufferings inflicted on Christ on his way to Golgotha. The processions end with the choir of the Miserere, the statues, the brothers and the Government of the Archconfraternities. The exit of the procession hides the entire preparation phase inside the church from the eyes of the faithful. Participants in the procession enter the church long before the parade begins. After that, at the order given by the Prior to lower the “scapulars”, with his face covered and with an emotion that only those who participate can perhaps understand,

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seats begin to be assigned to each participant. Here chance comes into play, despite the fact that each participant tries to use every “trick” to be able to obtain a martyrdom rather than a lamppost: on tiptoes, or by being lifted by some friend by the arms, the hooded ones try to show themselves taller than those who are, because it is to the highest who, as a rule, are assigned the “martyrdom”, a symbol of the offenses suffered by Christ in the ascent to Calvary. Once the objects have been distributed, the procession is ready to go. The spiritual Father introduces the penitential path in prayer, the lights of the church go out, the emotion is very high, the heart beats fast: the doors of the temple are opened wide, the band plays the starting march, the Miserere intones the first stanzas, the smoke of the incense floods the air. The processional path, therefore, represents the path of the penitent who, while praying, asks for forgiveness for still being in the darkness of sin. A path of catharsis, therefore, that the hooded person completes in silence and anonymity, free to speak to himself and to his own conscience.


10 Aprile 2022

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Giuseppe Lotito

LE PROCESSIONI DELLA SETTIMANA SANTA

GIOVEDÌ SANTO A SORRENTO PARROCCHIA DELLA CATTEDRALE - SORRENTO

Organizzata dalla Arciconfraternita del SS. Rosario

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VENERABILE ARCICONFRATERNITA DEL SS. ROSARIO Chiesa dei Santi Felice e Bacolo

Processione del

Giovedì Santo 14 APRILE 2022 - ORE 20,30

Avviso Sacro

Via Tasso - Via Fuoro - Via del Mare Corso Italia - Piazza Tasso - Via San Cesareo Via Tasso - Via Vittorio Veneto - Via San Francesco Piazza Sant’Antonino - Via Luigi De Maio Piazza Tasso - Corso Italia - Via Tasso

a processione del Giovedì Santo si svolge nelle ore serali del giorno in cui il calendario liturgico della Chiesa rivive l’ultima Cena e le ore tremende della passione di Cristo nel Getsemani. A Sorrento è organizzata dall’antica Arciconfraternita del Rosario. Si tratta di una cerimonia che ha radici storiche molto profonde. una delle prime attestazioni dello svolgimento del rito risale al 1695, anno cui è datato un documento custodito nell’Archivio diocesano di Sorrento in cui il priore della Confraternita del Rosario chiedeva al vescovo Didaco Petra di poter «uscire processionalmente a far visita ai Sepolcri come al solito passato». L’abito confraternale, in quest’occasione, era simile a quello in uso ancor oggi. L’uso del cappuccio è testimoniato dalla pala dell’altare del sodalizio presso l’antico convento di San vincenzo, oggi custodita nella sagrestia della chiesa dei Santi Felice e Bacolo. Nicola Federico, nel 1708, dipinse, sotto la vergine del Rosario, i confratelli assaccati con la veste e il cappuccio bianco latte e una mozzetta nera. Inoltre, negli inventari settecenteschi e ottocenteschi della confraternita, sono enumerati «cappucci bianchi ad uso del Giovedì Santo». La tradizione è stata interrotta, come si evince dai verbali della congrega, negli anni ’40 del ‘900, in corrispondenza degli sconvolgimenti bellici.

Ripresa negli anni ’80 come una semplice visita dei confratelli presso i “sepolcri”, l’antico abito di rito e le antiche forme di rappresentazione simbolica sono state riscoperte e portate in auge in anni recenti. I simboli della passione - per i sorrentini i “martìri” - si richiamano a quelli introdotti nella tradizione sorrentina dai gesuiti nel XvII secolo, come ricorda Benedetto Croce «il secolo della pomposa devozione, degli apparati nelle piazze e nelle chiese, nelle quali si chiamavano teatri e vi eccellevano i Gesuiti». Il Giovedì Santo e le altre processioni sorrentine della Settimana Santa sono, come scrive l’antropologo Marino Niola, un «monumento della propria identità che attraversa i tempi». Nello spazio interconnesso e nel tempo accelerato in cui viviamo la società produce una domanda di raccoglimento, di pace interiore, di tempi lunghi, come quelli del rito, della processione, del sacro e del legame comunitario. Eccone spiegato il “successo” ancor oggi.

GIOVEDI’ SANTO A SORRENTO: LA MARCIA INEDITA DEL M° SALVATORE SCHEMBARI

Il repertorio delle musiche tradizionali della settimana Santa a Sorrento si impreziosisce,

quest’anno, di una nuova marcia funebre composta dal Maestro Salvatore Schembari e donata all’Arciconfraternita del Rosario, organizzatrice del corteo degli incappucciati del giovedì Santo sera. La marcia, che sarà eseguita per la prima volta in assoluto, dalla Grande Banda del Cilento diretta dal Maestro Nicola Pellegrino, che accompagnerà la processione, si intitola “Giovedì Santo a Sorrento”. Il Maestro Schembari, diplomato in clarinetto, direzione d’orchestra e composizione, ha suonato presso varie orchestre e teatri: Teatro Massimo di Catania, Teatro San Carlo di Napoli, Parco della Musica di Roma, Orchestra Nazionale ucraina, Orchestra Sinfonica di Savona. Come compositore ha scritto centinaia di brani di vario genere (dall’opera lirica a brani da camera) e come direttore d’orchestra ha diretto Concerti sinfonici ed Opere liriche. Nel 2010 ha ottenuto l’idoneità al concorso come primo clarinetto della Banda Nazionale dell’Arma dei Carabinieri di Roma, mentre nel 2011 ha vinto il concorso come primo clarinetto della Banda Nazionale dell’Esercito Italiano di Roma che ha anche diretto in più occasioni.


Aprile 2022

Anno XLII

Giuseppe Alfaro

TRA PANDEMIA E GUERRA

LA PREGhIERA DEGLI INCAPPUCCIATI R

itornano dopo due anni di assenza le processioni della settimana Santa col pensiero rivolto alla guerra in ucraina. Esistono, in ogni realtà locale, elementi identitari che fungono da collante per le comunità interessate. Le processioni della settimana Santa in penisola Sorrentina sono, di certo, l’ultimo punto fermo dei tanti che caratterizzavano lo scandire del tempo degli abitanti di Sorrento e dintorni. In questi ultimi due anni si è dovuto fare a meno di celebrare i riti del triduo pasquale nelle strade e nelle piazze cittadine. Non era mai accaduto, nemmeno durante le due grandi guerre, se non in una sola circostanza - e per motivi “burocratici” - che le processioni del giovedì e venerdì santo non si svolgessero! La pandemia è riuscita in tale impresa, col suo carico di lutti e di angoscia. Oggi si riparte, seppure con limitazioni e vincoli dettati dalla necessità di affrontare con prudenza e responsabilità la ripresa di queste tradizioni. Inutile sottolineare la gioia con la quale i sorrentini hanno appreso la notizia che la Conferenza Episcopale Campana ha permesso nuovamente la celebrazione delle manifestazioni esterne di culto. In molti, soprattutto quelli lontani da casa per motivi lavorativi, hanno versato lacrime di gioia e non vedono l’ora di poter ritornare a casa per partecipare a questi riti che sono marchiati a fuoco sulla pelle di tanti sorrentini! Accadeva lo stesso nel periodo delle grandi guerre. Si facevano dei veri e propri miracoli per poter avere permessi e tornare a Sorrento in tempo per partecipare alle processioni. Chi non poteva far ritorno a casa nei giorni del triduo pasquale affrontava un dolore ancora più grande di quello di dover combattere la guerra! E nonostante tutto, non si rinunciava a vivere quell’esperienza di fede. Tanti aneddoti a proposito. uno fra tutti, quello del compianto Luigi Bianco,

storico cantore del Miserere, che raccontava che in un campo di prigionia tedesco riuscì a “mettere in scena” una processione con l’aiuto degli stessi tedeschi! Potere della tradizione che non ha bisogno di parlare lingue diverse, perchè è linguaggio del cuore! Oggi, dunque, per i tanti che attendevano questo momento, è un pò un ritorno a casa, l’armistizio con la vita sospesa che il mondo ha dovuto affrontare in tempo di pandemia. Negli ultimi due anni ci si è dovuti accontentare di ascoltare dagli altoparlanti e dalle casse audio sistemate sui balconi, chiusi in casa, i suoni delle bande musicali che accompagnano i cortei e il canto del Miserere. E, anche in questa forma monca, quei suoni e quella atmosfera erano riuscite a rigare di lacrime gli occhi dei sorrentini. È vero che la fede si nutre di prospettive e di gesti sicuramente più profondi, ma come si potrebe fare a meno di questi momenti che, almeno per un giorno, coinvolgono - anche nella preghiera - migliaia e mi-

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gliaia di cittadini sorrentini e i tanti ospiti che assistono con meravigliato rispetto a queste celebrazioni? La stessa Chiesa, più volte, ha ribadito, con vigore, la propria sofferenza per non aver potuto consentire lo svolgimento delle processioni e, anzi, va dato merito ai parroci e ai sacerdoti locali di aver spinto per la ripresa di queste devote tradizioni. Ora toccherebbe alla città di tornare a vivere i riti con lo sguardo rivolto al loro vero significato. Troppe volte si è assistito a comportamenti poco “adeguati” al contesto: ristoranti in piena attività, luci e insegne dei negozi accese, bar che continuano a somministrare bevande e cibo a clienti rumorosi. Le processioni meritano il rispetto che gli è dovuto per significato e storia e per quel che rappresentano nel tessuto epidermico della città. Se c’è una cosa che non è cambiata nei secoli sono proprio le processioni del venerdì Santo. Tutto il resto è corso in avanti dimenticandosi di quel che rappresentava per tutti quella Sorrento gentile che era meta sin dal ‘700 di visitatori di ogni parte del mondo. Bisognava fermarsi, forse, anche per riflettere su questo e, si spera, che non tutti i mali vengano per

nuocere. Tra l’altro, quest’anno, in considerazione del fatto che – sebbene pare rallentata – la pandemia non è sconfitta, le stesse confraternite organizzatrici, insieme con i responsabili politici e le forze dell’ordine, fanno appello ai cittadini e agli ospiti di seguire lo svolgimento dei cortei con la massima prudenza, evitando affollamenti e indossando sempre la mascherina. un suggerimento a tal fine è quello di non assembrarsi in luoghi troppo angusti e di evitare luoghi già affollati dal pubblico: il percorso delle processioni è sufficientemente lungo da permettere a tutti di poter assistere devotamente ai cortei in massima sicurezza. Intanto, un’altra angoscia riempie i nostri cuori: la guerra. E quest’anno la preghiera solitaria dell’incappucciato o quella corale dei cantori sarà sicuramente dedicata, oltre che alle vittime del covid, ai popoli che soffrono e ai tanti morti innocenti per causa della follia umana. Si pregherà e si canterà ancora con più intensità, per la conversione dei cuori, per ricordare a tutti che il venerdì Santo è solo un passaggio e non la fine di tutto! Perchè Cristo è resuscitato dai morti e la meta di ogni cammino cristiano è la Pasqua.


12 Aprile 2022

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PROTAGONISTI

DINO GOMBOS

Cominciando da lontano, anche per il tuo continuo ribadire il legame con Sorrento, vuoi raccontarmi la tua storia dal principio? Sono nato a Sorrento, secondogenito tra Giorgio e Gerardo, in una famiglia borghese, unita da un affetto profondo, con un padre odontoiatra, ungherese innamorato del mare di Sorrento! Sono stato un ragazzino piuttosto taciturno che rifletteva moltissimo, molto turbato dalla guerra e dalle imposizioni del fascismo e dalle leggi razziali. Dopo il Liceo mi sono iscritto alla Facoltà di Medicina.

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on un forte legame alla “sua“ Sorrento ed un percorso di tutta la vita professionale dedicata alla Medicina nel suo alto ruolo di Medico-chirurgo, professore docente di clinica odontoiatrica, specialista in Odontoiatria, in Chirurgia e altro, Professore, primario e Presidente, nonché gran ideatore e realizzatore di un mega-presepe di più metri, che racconta anche Sorrento e la sua storia, Dino Gombos unisce alle grandi doti professionali di sensibilità e capacità, interessi molteplici e il senso alto della famiglia che, con l’ amata moglie Luciana e i quattro figli, gli ruota intorno con ben nove nipoti! Ed è passando dal successo conseguito nella Sala consiliare del Comune di Sorrento, in occasione della presentazione del mega volume “Non è la solita storia del pastore”, Di Mauro editore, condiviso con l’amico e collega Gigi Scotti , ai tanti legami e ricordi con il paese amato, che si svolge l’intervista.

Seguendo l’esempio di tuo padre o perché? Certo anche perché papà era medico odontoiatra ma soprattutto perché fin da bambino volevo fare il medico che per me ha rappresentato sempre il significato di “colui che aiuta il prossimo”. Chi, più di altri, ha influito sulla tua formazione? Il primo maestro in assoluto è stato mio padre, in seguito Jean Delaire e infine Giosuè Giardino con il quale ho collaborato per anni. Se hai fatto la gavetta e se si è prolungata prima di arrivare a consensi riconosciuti da tutti, che cosa ha rappresentato? La gavetta l’ho fatta ed è stata- ma lo è per tutti- necessaria, perché fa maturare, fa riflettere e fa capire dentro di te cosa vorrai fare e/o diventare. E’ essenziale nel mio caso anche aver incontrato il maestro che, stimolando, ha contribuito alla

crescita. È realmente importante lo scambio che avviene tra maestro ed allievo. Cosa è stato difficile nel tuo lungo percorso di medico? A volte il contrasto culturale che si è verificato con colleghi e allievi. Non sempre c’è nel corso della carriera la sintonia necessaria alla crescita professionale ed umana. Qual è la qualità che un buon medico deve assolutamente avere? L’umanità, che consente il rapporto con il paziente: non di superiorità ma di fratellanza. Sei credente? Si, ma credo di essere un credente laico… Rientra in questa tua fede la passione dichiarata per il presepe, sfociata in un volume che ha sorpreso tutti quando,

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Giuliana Gargiulo nel corso della presentazione al Comune, ne hai raccontato il tuo legame? Anche, ma devo confessare che per me il presepe è una preghiera che diventa collettiva se condivisa con tutta la mia amata famiglia.

Tornando alla tua professione di medico: sei ambizioso? Si perché è una spinta al progresso intellettuale. Hai mai vissuto una paura professionale? Certo, è ovvio, succede a chi fa la professione di medico, specialmente nel mio caso che si occupa prevalentemente della chirurgia delle malformazioni ma per fortuna Paolo Gotti, gran maestro, mi ha insegnato ad aver coraggio. Un rimpianto ce l’hai? Di tutto quello che avrei potuto fare e il rimorso di non averlo fatto.

Vuoi spiegarmi perché nel tuo mega presepe e nel volume, pubblicato con Di Mauro editore, i panorami invece che rappresentare la Palestina sono sempre e solo dedicati a Sorrento, ai suoi particolari architettonici e a quelli di arti e mestieri con panorami che sommano i panorami dei quadri di Scedrin, o le attività tipicamente sorrentine come l’intarsio e il ricamo? Mi sono sempre sentito sorrentino! Amo Sorrento ed ho molta nostalgia di un tempo tranquillo e discreto, animato da un turismo perbene e non di massa. Questo sentimento mi ha dominato nella costruzione del mio presepe che include Sorrento e il suo mare, che per me è quello della Giudea, così come tanti aspetti del mio paese che sono intorno alla grotta.

Attualmente cosa stai per fare? Sto intensificando gli studi, sui testi del ‘600 e ‘700, sulla fisiognomica che riguarda lo studio

dei tratti del volto, confrontati con le conoscenze attuali. Hai esercitato la professione di medico per tutta la vita e perciò ti chiedo: esiste la malasanità? Purtroppo- e basta apprenderlo dalla stampa-, la malasanità esiste… così come l’ignoranza! Hai una speranza o un sogno nel cassetto? Mi piacerebbe poter vedere qualche mio nipote che segua il mio concetto di umanità nella Medicina. Per finire vuoi dirmi come sei caratterialmente? Ottimista, tenace, portato a perdonare e quindi comprensivo. Per concludere vuoi dirmi: che cos’è Sorrento? La mia radice.

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14 Aprile 2022

Anno XLII

dalla Redazione

CON LA DIREZIONE DEL M° PAOLO SCIBILIA

EVENTI DI PASQUA A SORRENTO

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ra gli appuntamenti tradizionali e più prestigiosi di Pasqua proposti quest’anno dalla Città di Sorrento e la S.C.S. Società di Concerti di Sorrento, spiccano due grandi eventi nel weekend delle “Palme”, sotto la direzione artistica di Paolo Scibilia. Il 9 aprile i “Tableaux vivants” da Caravaggio presso la Cattedrale di Sorrento (ore 17.00) e la Basilica di S. Antonino (ore 18.30 e 19.30). Quadri viventi (costruiti appunto con la tecnica dei “Tableaux vivants”), tratti da famosi dipinti sacri del celebre pittore barocco Michelangelo Merisi da Caravaggio ed esposti nei più importanti musei e collezioni private del mondo. uno spettacolo di grande impatto emotivo che consente di vedere composte sotto gli occhi del pubblico, ben 23 tele del Caravaggio, realizzate con i corpi di attori, in posa plastica, e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. un solo taglio di luce illuminerà la scena come inquadrata in una immaginaria cornice, e i cambi saranno tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, vivaldi, Sibelius. Lo spettacolo costituisce l’opera “La Conversione di un Cavallo” ideato e prodotto dalla compagnia LudovicaRambelliTeatro - Les Tableaux e nato nel 2006 grazie a un progetto didattico della Facoltà di Architettura della Campania “Luigi vanvitelli”. Già ospite dal 2006 di importanti eventi in italia ed all’estero, è rappresentato a Sorrento in anteprima assoluta. Domenica 10 aprile, “La Madre e la Croce”, ore 19.00, presso la Cattedrale di Sorrento. Concerto di musica sacra per quartetto d’archi e voce recitante, su testi tratti dallo “Stabat Mater” di Alda Merini”. Interpreti: Cecilé” String Quartet e Nicole Millo - voce recitante. Evento presentato in anteprima assoluta a Sorrento, in collaborazione con “Ateneo Musica Basilicata”. Il Sindaco di Sorrento, Avv. Massimo Coppola, così commenta: “L’iniziativa arricchisce ulteriormente il programma artistico e culturale della Città. L’alta qualità artistica ed i programmi di forte impatto ed accessibilità al pubblico assicurano il successo dei 2 eventi, fondendo le armonie architettoniche dei luoghi di culto, messi gentilmente a disposizione dalla Curia Arcivescovile di Sorrento /Castellammare di Stabia, con quelle della grande musica, richiamando su territorio il pubblico sia competente che occasionale. Entrambi gli eventi sono ad ingresso gratuito, sottoposto a vincoli e limitazioni Anti.Covid19.

Info: www.comune.sorrento.na.it - www.societaconcertisorrento.it - facebook: societa concerti sorrento Infopoint: www.fondazionesorrento.it - Official Tourist Board Sorrento: Tel. (+39) 081.8074033 Il programma potrebbe subire variazioni - Program and timing may be subject to slight variation

Easter Events 2022 in Sorrento

Organized by the Sorrento Concerts Society and City of Sorrento

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mong the traditional and most prestigious Easter events proposed this year by the City of Sorrento and the S.C.S. Società di Concerti di Sorrento, two major events stand out in the weekend of the “Palms”, under the artistic direction of paolo Scibilia. On 9 April the “Tableaux Vivants” from Caravaggio, at the Cathedral of Sorrento (at 5.00 pm) and in the Basilica of S. Antonino (at 6.30 pm and 7.30 pm). Living paintings (built with the “Tableaux Vivants” technique), taken from famous sacred paintings by the famous Baroque painter Michelangelo Merisi da Caravaggio and exhibited in the most im-

portant museums and private collections in the world. A show of great emotional impact that allows you to see composed under the eyes of the public, as many as 23 canvases by Caravaggio, made with the bodies of actors, in plastic poses, and the aid of everyday objects and draped fabrics. A single cut of light will illuminate the scene as if framed in an imaginary frame, and the changes will all be visible, rhythmically marked by the music of Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius. The show constitutes the work “The Conversion of a Horse” conceived and produced by the company Ludovica Ram-

Artistic direction: Paolo Scibilia

belli Teatro - Les Tableaux and born in 2006 thanks to an educational project of the Faculty of Architecture of Campania “Luigi Vanvitelli”. Already a guest since 2006 of important events in Italy and abroad, it is represented in Sorrento in absolute preview. Sunday 10 April, “The Mother and the Cross”, at 7.00 pm, at the Cathedral of Sorrento. Concert of sacred music for string quartet and reciting voice, on texts taken from “Stabat Mater” by Alda Merini “. Performers: Cecilé” String Quartet and Nicole Millo reciting voice. Event presented in absolute preview in Sorrento, in collaboration with “Ateneo Musi-

ca Basilicata”. The Mayor of Sorrento, Avv. Massimo Coppola, comments as follows: “The initiative further enriches the city’s artistic and cultural program. The high artistic quality and the programs of strong impact and accessibility to the public ensure the success of the 2 events, merging the architectural harmonies of the places of worshop, available thanks to the Archbishop’s Curia, with those of great music, attracting both competent and occasional audiences to the territory. Both events are free, subject to Anti.Covid19 constraints and limitations.


Aprile 2022

Anno XLII

dalla Redazione

FESTE E TRADIZIONI DI PRIMAVERA

LE PALME DI CONFETTI Q

uando si parla di palme, in Penisola Sorrentina la memoria di molti ritorna subito a un tempo passato ricco di aneddoti. Da una parte c’è il ricordo del desiderio legato alla golosità del confetto, dall’altro il ricordo della dimensione comunitaria che accompagna questa tradizione così particolare. La palma di confetti ha un carattere effimero, perché è destinata a essere mangiata; il ricordo si collega quindi al sapore dei confetti sciolti in bocca lentamente per assaporare l’anima di cannella; oppure al profumo delle mandorle bruciate. E’ una tradizione che riporta alla mente la gioia del giorno di festa con i bambini con l’abito nuovo e della foto sul sagrato della chiesa con i fratelli. Tutti ricordano quando da bambini, dopo la celebrazione, si affrettavano a mangiare i confetti. Oggi caramelle e dolci in quantità hanno tolto a quel giorno il gusto di qualcosa di speciale. Probabilmente la ragione del successo di questa tradizione sta nel complesso apparato rituale che accompagna la realizzazione della palma di confetti. Infatti il lavoro paziente della preparazione delle palme accompagna tutto il tempo dell’attesa della Domenica delle palme e dunque della Pasqua. La lavorazione avviene nella comunità familiare: molti raccontano che un tempo le porte

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SANT’ANTONINO DEI GIARDINIERI

di casa erano aperte, così che chiunque voleva, poteva vedere, imparare e magari aiutare. Elemento rappresentativo di una condizione sociale, la palma di confetti porta in sé tuttala simbologia del dono. Infatti l apalma non viene acquistata, ma ricevuta in dono. Chi la riceve vede, in quel gesto,un atto d’amore. I bambini le donano alle maestre a scuola che si curano di loro, le stesse mamme con amore le confezionano per i figli o la nuora la offre alla suocera come un gesto di rispetto. Questo è quello che si legge dietro allo scambio della palma e che ne ha favorito l’enorme diffusione.

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ant’Antonino viene festeggiato, a Sorrento, due volte l’anno. Al tradizionale appuntamento del 14 febbraio, infatti, è abbinata la ricorrenza di maggio, con la festa detta «dei giardinieri», istituita nel 1812 ed estesa, appunto, ai giardinieri, ai contadini. Quest’anno, l’appuntamento ricade il 1 maggio. La celebrazione del 14 febbraio ricorda la morte del santo, la festa primaverile, è detta «del patrocinio» o anche dei «giar-

dinieri». La celebrazione del patrocinio nacque per un evento particolare, tanti anni dopo la morte di Sant’Antonino. Gli storici l’hanno datato agli inizi del secolo IX, quando ancora non era stata realizzata la chiesa sul luogo della sua sepoltura. Si tramanda che un vescovo di Sorrento ordinò ad un operaio di scavare nel punto dove si riteneva fosse sepolto il corpo di Sant’Antonino. Durante l’intervento una “costa” del santo saltò fuori e colpì l’uomo agli occhi accecandolo. Il vescovo fece sospendere lo scavo e ordinò la traslazione della “costa” in processione nella Cattedrale. Dopo tre giorni di preghiera, la “costa” di Sant’Antonino fu appoggiata sul volto dell’operaio che riottenne la vista. Da allora fu istituita la festa del patrocinio, poi detta dei giardinieri perché erano gli agrumicoltori sorrentini ad assumersi gli oneri della festa fissata per la prima domenica di maggio.

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16 Aprile 2022

Anno XLII

Riccardo Iaccarino

Centro Storico di Sorrento

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Le antiche mura

Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa. un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi. Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni. 2 Chiesa dei Servi di Maria In stile barocco, fu completata nel XvIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero. 3 Cattedrale In stile romanico, risale al Xv secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.

Casa Correale

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Santuario della Madonna del Carmine

in Piazza Tasso. Sulla piazza principale, anticamente chiamata largo del Castello, e precisamente nell’angolo in cui ha inizio via Pietà, si affaccia un altro palazzo della famiglia Correale. L’iscrizione sul cartiglio marmoreo del portale ha la data del 1768, ma si sa però che già nel Xv secolo trovavasi lì una casa della stessa famiglia che venne poi totalmente trasformata dal rifacimento settecentesco.

Itinerario di visita al

Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia.

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Ricostruita alla fine del ‘500 su una precedente e antica chiesa dedicata ai S. Martiri Sorrentini, la Chiesa è ad una sola navata. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della vergine Bruna di Napoli. Si possono ammirare quadri di buona fattura di artisti del ‘600 e del ‘700 nonchè due artistici reliquiari in legno intarsiato del 1600.

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Campanile del Duomo Episcopio

5 Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XvI sec. 6 Casa quattrocentesca Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso. 7 Palazzo Correale (secolo XIv) La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento. 7 Palazzo Veniero (secolo XIII) Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.

10 Sedile di Porta (secolo XvI) Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello. Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino. 11 Basilica di S. Antonino L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona. Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai. Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo. 12 Chiesa della Grazie La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500. La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio 13 14

Chiesa e Chiostro S. Francesco

L’origine del monastero risale alla prima metà dell’vIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali. Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XvI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia vulcano nel XvII secolo. 15

Casa del Tasso

A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.

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Chiesa e Monastero di San Paolo

La chiesa è annessa all’antico monastero delle monache benedettine risalente al nono secolo e ora sede di un Istituto scolastico. È costituita da una navata con volta a botte e lunette ed è ricca di decorazioni, stucchi e tele del settecento. Da notare il pavimento in maiolica su fondo di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata. 16 Chiesa del Rosario già dei SS. Felice e Baccolo Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al Xv secolo. 17 Casa di Cornelia Tasso Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta. 18 Chiesa SS. Annunziata L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica. 19 Sedile Dominova unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XvI. In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.


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SORRENTO - CAPRI

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da Sorrento 08:30 09:00 09:40 11:10 13:10 14:25 16:10 17:05 da Capri

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Aprile 2022

Anno XLII

Riccardo Iaccarino

Itinerary for a visit to

Sorrento’s Historical Centre

Via Parsano - Via degli Aranci Via Sersale - Corso Italia Via Pietà - Via Luigi de Maio Piazza S. Antonino Via S. Francesco Piazza F. Saverio Gargiulo Via Vittorio Veneto - Via Tasso Via S. Nicola Via 2° Traversa Fuoro Via Fuoro - Via S. Cesareo Piazza Tasso - Corso Italia. 1

The old walls

The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.

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Church of the Servants of Mary

In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods. 3 Cathedral In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.

15 House of Tasso On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born in 1544.

5 Bishop’s Palace Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century. 6

Fifteenth Century House

The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out. 7 Correale Palace (XIVth century) The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coat-of-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s. 7 Veniero Palace (XIIIth century) This building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. T h e i n l a i d t u f o d e co ra t i o n d e ve lops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif. 8

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Cathedral Belltower

The Correale House

in the Tasso Square In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.

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Church and Monastery of St. Paul

The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork. Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica. 9

Sanctuary of Carmine

(St. Mary of Carmelo) Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century. 10 Porta Seat (XVIth century) In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club. 11 Basilica of St. Antonino Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century. 12

The Church of St. Mary of the Miracles

(S. Maria delle Grazie) The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio. 13

Church and Cloister

14 of St. Francis The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.

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Church of the Rosary,

formetly of Saint Felice and Baccolo Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century. 17 House of Cornelia Tasso At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony). Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro. In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet. 18 Church of Annunciation The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated. The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses. They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854. 19

Dominova Seat

This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century. It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes. The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style. The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.


26 Aprile 2022

Anno XLII

AL MUSEO MINERALOGICO CAMPANO

Umberto Celentano

SALVADOR DALÌ ARTE E NATURA D

a inizio mese e fino al 30 settembre nel Museo di vico Equense, ubicato in via San Ciro 38 al primo piano del seicentesco Complesso Monumentale SS.Trinità, le meraviglie della Natura sono in mostra insieme alle geniali espressioni artistiche di Salvador Dalì. Nel maestoso Salone delle Colonne in 8 vetrine di preziosi gioielli ideati del maestro catalano sono inseriti minerali di varie classi con campioni (cristallo di quarzo, oro, argento, malachite, ecc.) presenti nei monili e nelle sculture in argento o oro della mostra su Dalì inaugurata il 19 dicembre 2021 con diverso percorso espositivo. Nello stesso ambiente, tra sculture in bronzo ed opere grafiche del maestro del surrealismo, in due teche del Museo sono in mostra i minerali geometrici prodotti dalla Natura. Inoltre, nella Sala Centrale del Museo si possono ammirare 8 abiti ideati dall’artista catalano e realizzate da celebri maison (Trussardi, Coveri, Ferragamo, Ferretti, ecc.) mentre altri 7 sono collocati, abbinati a minerali in mostra, in due stanze limitrofe, portando così ad un raddoppio

della superficie originaria della mostra e del Museo. Per la visita guidata all’esposizione è possibile acquistare il ticket cumulativo online di €.10,00 sul circuito www.ciaotickets.com che cura la copertura tickets di grandi eventi, oppure direttamente nella sede espositiva, chiusa il lunedì. In tutto sono in mostra settanta opere che rappresentano l’estro di Dalì in vari campi (gioielleria, moda, design, ecc.) tra cui la grande scultura “Omaggio alla Moda”, mentre il Museo ha riallestito la vetrina dedicata alle Meteoriti e reso più accattivante la visione di molti suoi tesori naturalisti come la spettacolare “Ammolite” del Canada, raro fossile di 71 milioni di anni fa, una tipologia di gemma esposta solo in pochi musei europei. A ciò si aggiungono i reperti di dinosauri ed altri fossili che testimoniano l’evolversi della vita sul nostro pianeta, bloccandone momenti salienti, fermando il tempo come Salvadori Dalì fece nella grande scultura “La Nobiltà del Tempo” e nei gioielli “ La Danza del Tempo” presenti in vario formato e tipologia nella mostra “Natura e Arte: i tesori di Dalì”.

The Campanian Mineralogical Museum and Salvador Dalì bringing Art and Nature together From the beginning of the month until 30th September, the wonders

of nature will be on display at the museum of Vico Equense, in Via San Ciro 38, first floor of the Santissima Trinità complex, alongside some of Salvador Dalì’s most brilliant artistic creations. In the majestic Hall of Columns, eight showcases display precious jewels created by the Catalonian genius, with various classes of mineral and samples of quartz crystal, gold, silver and malachite, etc. in the jewels themselves and in the silver and gold sculptures, all on show at the Dalì exhibition that kicked off on 19th December 2021 with a different itinerary. In the same room, among the bronze sculptures and other artworks of the Master of Surrealism, you will find examples of geometric minerals produced by nature, on display in two museum cabinets. Moving on to the Main Hall of the museum, there are eight outfits designed by the artist himself, and created by famous fashion houses (Trussardi, Coveri, Ferragamo, Ferretti, etc.) with another seven, paired with the minerals on show, in two adjacent rooms, meaning that the museum’s original display area has been doubled. For a guided tour of the exhibition, you can buy a €10.00 combo ticket online from www. ciaotickets.com, which specializes in selling tickets for major events, or directly at the venue itself, Monday closed. In all there are 70 works on display, representing Dalì’s mastery of various fields (jewellery, fashion, design etc.) and including his great sculpture “Homage to Fashion”; the museum has also spruced up the display case dedicated to meteorites, and has made the viewing experience of its natural treasures much more agreeable. These treasures include a spectacular Canadian “Ammolite”, a rare 71 million year old fossil and the sort of gem on display in very few European museums. Add to that the dinosaur finds and other fossils that bear witness to the evolution of life on our planet, capturing its key moments and freezing time, just as Dalì did in his great sculpture “The Nobility of Time” and in the “The Dance of Time” creations that you can peruse in their various shapes and forms at the exhibition “Nature and Art: Dalì’s Treasures”.


Aprile 2022

Anno XLII

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Open from May to October, the bar is located on the rooftop terrace of the Grand Hotel La Favorita which boasts a spectacular view of the Bay of Naples and Mount Vesuvius. A fine selection of signature cocktails will accompany your amazing sunset views and during your after dinner live music evenings.

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28 Aprile 2022

Anno XLII

IN PENISOLA SORRENTINA

TREKKING EXPERIENCE N

el titolo di questo articolo ci sono le due parole che dimostrano come stia cambiando la percezione del territorio e quali siano le novità richieste nel campo del turismo: Experience e Trekking. La stagione turistica è alle porte, e cresce sempre più la richiesta di esperienze escursionistiche che permettano di allontanarsi dal centro affollato e dal traffico cittadino, per camminare lentamente su sentieri e attraverso la viabilità minore. un’occasione per entrare in contatto con la vita locale e muoversi senza fretta, seguendo una guida preparata e appassionata della propria terra. Capire l’adattamento al territorio, la logica di antropizzazione, l’organizzazione urbana e l’ingegno nelle coltivazioni è importante per ampliare la conoscenza del viaggiatore.

Tutto ciò lo porta a volerne sapere di più sull’utilizzo dei prodotti locali nella cucina tradizionale, mentre in giro si percepiscono i profumi delle prime fioriture di primavera, della santoreggia e del timo selvatico, del fresco rosmarino e dell’origano. Si tratta di piccole cose che, unite alle conoscenza storiche e ai “fattarielli”, permettono l’attivazione dei cinque sensi, per percepire a 360° l’ambiente in cui ci si trova. A proposito di questi nuovi itinerari, da Sorrento partono sentieri e percorsi rurali che raggiungono Sant’Agata, Massa Lubrense e Piano di Sorrento, attraverso zone coltivate ricche di alberi da frutto e ortaggi, oppure estesi limoneti e oliveti. Spesso si incontrano contadini al lavoro che offrono al camminatore un limone fresco oppure

dell’uva matura appena raccolta. Ci si ferma a chiacchierare, si conoscono i tempi e i luoghi della vita agricola e del raccolto, si crea un contatto con il lato più autentico della Penisola Sorrentina. Le escursioni spesso prevedono una sosta presso aziende locali, che hanno cominciato ad organizzare degustazioni dei propri prodotti. Basta assaggiarli per capirne la freschezza, la stagio-

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nalità ed il sapore, così diverso rispetto a quello degli alimenti acquistabili in ogni momento dell’anno, che risultano spesso insapori e senza profumo. L’attivazione sensoriale, la percezione della semplicità, la lentezza, dilatano il tempo e fanno riscoprire i ritmi naturali della vita umana, a volte dimenticati ma ancora alla portata di chi voglia riscoprirli. A presto. Ninoaversa1969@gmail.com

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Aprile 2022

Anno XLII Guida Ambientale e accompagnatore turistico

Nino Aversa

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OMAGGIO A LUCIO DALLA

Trekking experience in UN DOLCE the Sorrento Peninsula RICORDO

Il pasticciere sorrentino delle celebrity, Antonio Cafiero rende

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n the title of this article there are the two words that demonstrate how the perception of the territory is changing and what new features are required in the field of tourism: Experience and Trekking. The tourist season is upon us, and the demand for hiking experiences that allow you to get away from the crowded center and the city traffic, to walk slowly on paths and through the minor roads, is growing more and more. An opportunity to get in touch with local life and move without haste, following a trained and passionate guide of their land. Understanding the adaptation to the territory, the logic of anthropization, urban organization and ingenuity in crops is important to broaden the traveler’s knowledge. All this leads him to want to know more about the use of local products in traditional cuisine, while around you can perceive the scents of the first blooms of spring, savory and wild thyme, fresh rosemary and oregano. These are small things that, combined with historical knowledge and “fattarielli”, allow the activation of the five senses, to perceive the environment in which one is at 360 °. Speaking of these new itineraries, from Sorrento there are paths and rural routes that reach Sant’Agata, Massa Lubrense and Piano di Sorrento, through cultivated areas rich in fruit trees and vegetables, or extensive lemon and olive groves. Often we meet farmers at work who offer the walker a fresh lemon or freshly picked ripe grapes. We stop to chat, we know the times and places of agricultural life and the harvest, we create a contact with the most authentic side of the Sorrento Peninsula. Excursions often include a stop at local companies, which have started organizing tastings of their products. Just taste them to understand their freshness, stagonality and flavor, so different from that of foods that can be purchased at any time of the year, which are often tasteless and without perfume. Sensory activation, the perception of simplicity, slowness, expand time and rediscover the natural rhythms of human life, sometimes forgotten but still within the reach of those who want to rediscover them.

omaggio a Lucio Dalla, in occasione dei 10 anni dalla scomparsa, con dolci e gelati ad hoc. Nasce dal sodalizio tra i profumatissimi agrumi della Penisola e uno dei dolci preferiti da Lucio Dalla, una versione speciale del “Tiramisù all’arancia”, omaggio del pasticciere sorrentino delle celebrity Antonio Cafiero, al grande artista bolognese, particolarmente legato alla città del Tasso. un “dolce ricordo”, che ha preso forma e gusto, proprio lì “dove il mare luccica e tira forte il vento…”, a due passi dall’albergo in cui Dalla scrisse l’indimenticabile “Caruso”. Il primo di una serie di gustosi “cadeau”, preparati in occasione dei 10 anni dalla prematura scomparsa del cantautore. Ricorrenza, che nell’incantevole Terra delle sirene ha mobilitato un po’ tutti, prolungando per ben un mese le celebrazioni. “Ho avuto la fortuna di ospitare spesso Lucio nella mia pasticceria – spiega Antonio Cafiero - Per anni, Sorrento è stato uno dei suoi dolci approdi. Giungeva qui in barca… amava questa terra e aveva instaurato un legame stretto con questi luoghi. Quando arrivava, si spargeva subito la voce ed io, conoscendo la sua passione, gli preparavo immediatamente il tiramisù come piaceva a lui, coi savoiardi ben inzuppati. Diceva: “Proprio come si fa a casa”. In quest’ultima rivisitazione – continua - ho voluto regalare al dolce un tocco sorrentino, ho così adagiato sul fondo di mezza arancia svuotata i biscotti intrisi di caffè e una farcia all’insegna di panna e mascarpone aromatizzata con succo di limone e arancia grattugiata. A completare il tutto, pezzetti di cioccolato fondente, scorzette di agrumi e una spolverata di cacao”. Ma non è tutto. Cafiero ha dedicato, infatti, a Lucio Dalla anche un gelato a base di arancia, pistacchio e limone ispirato ad un’opera dell’artista Rosanna Ferraiuolo e per Pasqua ha in serbo uova e colombe, che ricordano il volto inconfondibile del simpatico cantautore, abbinati ai versi dei suoi brani più celebri.

Annalisa Palmieri

Gelateria – Pasticceria Primavera Corso Italia 142 – Sorrento (Napoli) Tel. 081 8073252


30 Aprile 2022

Anno XLII

Giovanni Gugg

UN’ERBA MAGICA

LA MAESTÀ ODOROSA DEL BASILICO C

i sono voci che portano con sé intere generazioni e paesaggi, profumi, sapori. È la sensazione che provo quando ascolto la voce di Rosa Balistreri, sopraffina cantautrice e cantastorie siciliana di “Cu ti lu dissi”, “Terra che nun senti” e tante altre gemme, come ad esempio “vitti bedda”, un brano in cui narra l’amore di un giovane per una bella ragazza affacciata alla finestra, intenta ad annaffiare il basilico: “E ju ci dissi: Damminni ‘na ‘nticchia. Idda mi dissi: È tuttu lu tò”. Ed eccolo subito svelato il segreto di questa pianta: il basilico è un’erba magica che con il suo profumo accende le passioni e fa viaggiare nei ricordi. Il basilico è l’estate con la sua brezza che muove le tende su una terrazza assolata delle Eolie; è la guarnitura essenziale per un tarallo farcito di pomodorini all’ombra del vesuvio; è l’aroma inimitabile del pesto sui terrazzamenti delle Cinque Terre; è il tocco che completa un piatto di ceramica di Positano colmo di spaghetti al sugo. Il basilico è un incantesimo che coltiviamo da almeno 4000 anni, una pianta citata dal grande gastronomo latino Marco Gavio Apicio, di cui conosciamo il genio grazie alla raccolta di sue ricette “De re coquinaria”. Il suo nome deriva dal greco “basilikòn”, “regale”, ma nonostante il suo successo attuale il basilico ha passato momenti

difficili prima di salire al trono, in un susseguirsi di alterne reputazioni dalle sue antiche origini in India, dove era chiamato “tulsi” e considerato sacro, alla Grecia classica dove, invece, era associato alla povertà e alla sfortuna. Per lungo tempo, inoltre, in Europa si credette a una sua connessione diabolica con gli scorpioni, perché chi lo annusava troppo rischiava di trovarsi con

il cervello pieno di artropodi. Del basilico esistono circa 60 specie diverse ed è un elemento fondamentale per la gastronomia e per i liquori, ma anche per l’erboristeria e le medicine arcaiche, come attestano vari “Tacuina sanitatis” del XIv e Xv secolo. Da non trascurare è anche la funzione ornamentale e sacrale del basilico: i Persiani lo piantavano sulle tombe o lo seppellivano con i morti, mentre gli Egizi lo aggiungevano alle sostanze usate per mummificare i cadaveri. Ma il basilico ha anche un valore culturale, sia sul piano individuale che collettivo.

Ne è un brillante esempio l’amore che Lucio Dalla provava per questa piantina aromatica, raccontato da Raffaele Lauro nel suo romanzo del 2015, “Caruso the Song”, in cui dice che il grande cantautore ripeteva spesso una battuta: “Mi avranno cresciuto a pane e basilico!”. Lucio, cioè, ne aveva un vero e proprio culto, tanto che raccomandava ai marinai delle sue barche la massima attenzione nella cura del basilico, associandolo a uno dei suoi beni più preziosi: “Queste sono le mie terre. Questi sono i miei possedimenti. A chi lascerò in eredità le mie terre?”.

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Aprile 2022

Anno XLII

dalla Redazione

IN CONCORSO ALL’ISTITUTO SAN PAOLO

SCIALATIELLI IN SALSE REGIONALI U

na passerella d’eccezione per la didattica dell’enogastronomia da Roma a Bari, da Isernia a Reggio Calabria, passando per Vico Equense. In trionfo gli allievi l’IPSEOA V. Gioberti di Roma, con Scialatiello con fondo di fegato di agnello con carciofi romanieschi Igp croccanti, crema di pecorino romano Dop e miele di acacia. Un piatto sul quale si è concentrata l’attenzione della giuria con una convergenza di giudizi che ha determinato il primo posto nel concorso interregionale di cucina, promosso dalla scuola di Sorrento, con il pa-

trocinio organizzativo del maestro Enrico Cosentino, promotore dell’iniziativa riservata agli allievi del quarto e quinto anno degli istituti professionali, articolazione enogastronomia, che si è svolto nella sede di piazza della Vittoria. Al secondo posto si è classificato l’I.I.S. A. Turi di Matera con uno scialatiello Italolucano; al terzo l’IPSSEOA De Gennaro di Vico Equense con lo scialatiello al ragù di pesce. Alla manifestazione, inoltre, hanno partecipato l’Istituto Omnicomprensivo G. N. D’Agnillo di Agnone di Iser-

nia; l’IPEOA A. Perotti di Bari; l’IPSEOA V. Gioberti di Roma; l’IPSEOA di Villa San Giovanni (Reggio Calabria); l’IIS Gasparrini di Melfi (Potenza); l’IPSEOA R. Viviani di Castellammare e l’ISIS E. Di Savoia di Napoli. Le loro proposte focalizzate sul tema del concorso «A tavola con lo scialatiello di Enrico Cosentino tra tradizione e innovazione». Gli studenti selezionati hanno preparato e presentato il piatto reinterpretando i famosi scialatielli dello chef, originario di Amalfi e sorrentino di adozione, abbinandoli a prodotti stagionali tipici della propria regione. Gli scialatielli sono un formato di pasta fresca, ispirata alla filosofia della tavola caratterizzata da “scialare” (godere) e “tiella” (padella).

Tipica della costiera sorrentina e amalfitana, questa pasta è nata per mano dello chef Enrico Cosentino nel 1976, durante il suo soggiorno in Calabria. Gli scialatielli sono listarelle

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più corte degli spaghetti, più larghe e di sezione rettangolare piuttosto irregolare. Sono tradizionalmente fatti a mano, con uova, farina, acqua e/o latte, formaggio grattugiato, basilico fresco tritato e sale. Con questa edizione, il concorso ha ampliato i confini regionali. «Con questa iniziativa – spie-

ga la dirigente del San Paolo, Amalia Mascolo – vogliamo contribuire ad alimentare il confronto tra gli studenti sulle innovazioni nel rispetto delle tradizioni enogastronomiche degli istituti di provenienza. Una opportunità di crescita anche per i nostri allievi che in questa circostanza sono stati spettatori attenti di un confronto particolarmente stimolante per il tema proposto dal concorso». Una grande festa che si è conclusa con una cena di gala pensata da Danilo di Vuolo e la premiazione, con la partecipazione del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Lucia Fortini e dello chef stellato Alfonso Iaccarino.


32 Aprile 2022

Anno XLII

Lucia De Maio

SI CONTINUA A PARTIRE!

ISTITUTO SAN PAOLO, UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO

L’

istituto San Paolo, nella sua azione di rinnovamento per accogliere la domanda di cultura e professionalizzazione delle nuove generazioni e nell’ambito dell’opera di internazionalizzazione della scuola, continua a far partire i propri docenti grazie a Erasmus+. Il corso di Foreign language teaching, frequentato dalle professoresse Aversa, Esposito e Russo, si sta concludendo a Praga presso l’ITC International Training Center e sta trattando le differenti metodologie dell’insegnamento delle lingue straniere. Le professoresse si stanno confrontando con colleghe di diverse nazionalità, lavorando in sinergia in workshops e partecipando ad attività pra-

tiche ed interattive, veicolate sempre dall’uso intensivo della lingua inglese, attività sempre relative allo sviluppo delle capacità comunicative degli alunni. L’esperienza si sta rivelando costruttiva e formativa dal punto di vista professionale ed umano, ed entusiasmante per la comparazione di tecniche e procedure di insegnamento diverse. Sono rientrati il 27 marzo, con tanta voglia di mettere in pratica le metodologie nuove acquisite, nel frattempo, altri due professori sono partiti. Questa volta è toccato ai professori Luigi Mastellone e Francesco Trigidia che sono stati selezionati per prendere parte a un jobshadowing in Portogallo presso la scuola Agrupamento de Escolas

Ascensore per il Porto e le spiagge Lift to the Beach/Port

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de Briteiros, vicino Porto. Sarà un tipo di attività a livello esperienziale che comprenderà sia la fase osservativa che quella di training teaching nelle attività individuate peculiari rispetto ai bisogni formativi dell’istituto. La scuola ospitante, che si è resa disponibile ad accogliere i docenti in formazione, è affine al San Paolo nell’offerta educativa nella didattica curriculare e nel rapporto con i vari stakeholders. I professori avranno la possibilità di rendere poi spendibili sul territorio le competenze che acquisiranno attraverso un coinvolgimento diretto delle famiglie e degli enti locali, sia per la ricaduta in termini motivazionali e professionali per gli studenti che si apriranno al mercato con competenze avanzate e sia per l’investimento di risorse economiche. Intervistato il prof. Mastellone, racconta: “Questo è il mio primo Ka1 e mi aspetto di notare differenze nei modi e nella cultura, ma sempre nello spirito del lavoro che ci accomuna e nell’aver cura dei giovani che ci vengono affidati. In particolare in questo jobshadowing mi interessa molto capire in che modo si può migliorare per valorizzare tutti gli alunni e per avere una maggiore collaborazione con le famiglie”, continua: “In effetti per me la scuola è come una famiglia: se entrambe funzionano in sintonia sono le artefici delle nuove generazioni” conclude: “sono

molto felice di partecipare e molto positivo verso i colleghi stranieri e il progetto Erasmus in generale”. Il professor Trigidia racconta: “Da quest’esperienza mi aspetto di avere l’opportunità di studiare delle strategie che diano più motivazione agli studenti in prospettiva futura, oltre il semplice fine del successo scolastico.” Il professore continua: “insegnando scienze motorie, una materia che dà l’opportunità di raggiungere obiettivi trasversali in maniera più diretta e con un approccio più attraente, vorrei confrontarmi con i colleghi della mia stessa disciplina e avere conferma di questo e scoprire anche nuovi approcci”. La dirigente Amalia Mascolo è certa che la ricaduta delle attività del progetto KA1 “Buone pratiche per una formazione esperta” Erasmus+, consentirà un immediato riscontro nell’arricchimento della professionalità dei docenti e nella progettazione di nuove iniziative di lavoro in funzione dei bisogni formativi dell’utenza.

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Aprile 2022

Anno XLII

dalla Redazione

FORBES. RICONOSCIMENTO PRESTIGIOSO A

GIO’ AVALLONE E VALERIO BARTOLO G

iô Avallone (Manufacturing and Industry) e valerio Bartolo (Retail and E-Commerce), due allievi emeriti del Liceo Salvemini di Sorrento, figurano tra i 100 under 30 scelti da Forbes, nell’ambito della quinta edizione del progetto della prestigiosa rivista che ogni anno, dal 2018, premia il meglio dell’imprenditoria giovanile italiana. Nella Top 100 di Forbes (Entertainment) anche “L’amica geniale”, Gaia Girace, di vico Equense. Ragazzi che, con le loro idee visionarie, stanno contribuendo a rivoluzionare il nostro modo di vivere, di lavorare, di divertirci e di mangiare. una community che anche quest’anno darà spazio a imprenditori, startupper, manager, artisti, sportivi e scienziati che hanno avuto il coraggio di investire nei loro progetti facendoli diventare realtà. In uno scenario geopolitico instabile e a rischio come quello attuale, spiega Forbes, parlare di talento under 30

è solo un toccasana. un modo per ricordarsi che in Italia di talenti ce ne sono tanti, e dalla moda allo sport passando per la sanità, la tecnologia e la finanza, stanno cambiando il nostro Paese portando le loro idee brillanti in tutto il mondo. Ben 100 nomi divisi in 20 categorie, presentati insieme ai 600 di Forbes usa, a dimostrazione che, nemmeno in un periodo così buio come questo, la creatività e l’ingegno hanno subito un battuta d’arresto. La notizia accolta con entusiasmo dell’Associazione degli ex allievi del Salvemini con un post su Instagram. “È con felicità e grande orgoglio che annunciamo che 2 ex Studenti del Salvemini sono stati inseriti dalla famosa rivista americana @forbes nella esclusiva lista dei Forbes under 30 italiani, i 100 giovani talenti che stanno facendo la differenza nel nostro Paese. @gio_avallone, che con la sua @caracol_am sta rivoluzionan-

do il settore del manufacturing, offrendo a clienti da tutto il mondo soluzioni customizzate dal design alla produzione grazie all’utilizzo della rivoluzionaria tecnologia della stampa 3d, di cui sono stati tra i pionieri in Italia. @valeriobartolo ha lanciato invece @saveone, un brand di abbigliamento & lifestyle che si

sta imponendo sempre di più nel panorama street fashion italiano. Come Associazione, siamo felici di festeggiare con loro questo traguardo, e di raccontare le loro storie di successo, che possano essere da esempio e spunto per tanti giovani sognatori. Bravi Giovanni e valerio, W gli Ex del Salvemini!”.

LA FONDAZIONE ALESSANDRO E ALMA FIORENTINO CHE HA TRA I SUOI SCOPI SOCIALI LA SALVAGUARDIA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, PAESAGGISTICO E ARTISTICO DELLA PENISOLA SORRENTINA, PRESENTA I PRIMI DUE EVENTI DEL 2022 LA PRODUZIONE AGRUMARIA TRA SORRENTO E RODI GARGANICO Convegno 2 aprile ore 10.00

EMERGENZE PAESAGGISTICHE DELLA PENISOLA SORRENTINA: I VALLONI Convegno 28 maggio ore 10.00

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34 Aprile 2022

Anno XLII

ANCORA UN OSCAR IN PENISOLA SORRENTINA

È STATA LA MANO DI DIO

L’omaggio di Paolo Sorrentino a Eduardo De Filippo

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FOTO DI FRANCESCO TOMMASI

na dozzina di premi Oscar costellano la ricca filmografia della costiera sorrentina; mancava un regista italiano insignito del prestigioso riconoscimento. Finalmente questo vuoto è stato colmato da Paolo Sorrentino con il suo splendido, recente, film “E’ stata la mano di Dio” in parte girato anche in penisola sorrentina nel 2020 durante i mesi della grande pandemia. Si unisce a Billy Wilder (1972), Roman Polanski (1987), Ingmar Bergman (1992), Lina Wertmuller (2004), Susanne Bier (2011) nonché a Henry King (1923) che degli Oscar fu l’inventore. Altrettanti attori si sono presentati nel tempo sulle location sorrentine con la preziosa statuetta in valigia, a partire da Yul Brynner, Jack Lemmon, Murray Abraham e gli italiani Sophia Loren e vittorio De Sica. Anna Magnani lo vincerà molti anni dopo “La cieca di Sorrento” del 1934. Le location che Paolo Sorrentino ha scelto in costiera sono quelle dell’ex complesso monastico di Astapiana a vico Equense e del mare intorno all’isola d’Isca a Massalubrense dove rende omaggio al grande Eduardo. Si tratta di un film, come lui stesso ha ammesso in una recente intervista, che segna una svolta nella sua carriera di regista. Dal verosimile delle trame precedenti, che tanti consensi gli hanno procurato, con questo lavoro passa al vero della sua esistenza giovanile. Sorrentino cresce in un clan familiare del nuovo ceto medio

impiegatizio napoletano avulso da qualsiasi impegno culturale il cui massimo interesse fra i vari personaggi un po’ folli delle varie famiglie è l’arrivo di un grande giocatore di pallone della squadra della città. Ama le spensierate tavolate fuori porta e le vacanze al mare. In questo ambiente l’alter ego, del regista, il giovane Fabietto, coltiva i suoi sogni in una città altrettanto complicata com’è la Napoli degli anni Ottanta, dove non intravede un futuro promettente. La tragica morte dei genitori rompe questo delicato e già fragile equilibrio. E qui ha inizio il film. Il vuoto e il conseguente disorientamento del giovane si allarga, diventa un baratro dove rischia di cadere. “La realtà non mi piace più – ammette – la realtà è scadente” e decide di andar via; vuole fare il regista. Mette in atto il famoso “fuitevenne” di Eduardo De Filippo che non è scritto nel copione ma che lui sente impellente. “Tent’ ‘a sciorta” e parte per Roma sulle note di Pino Daniele con l’augurio di un monaciello sorridente che lo saluta lungo il percorso. Il “vero” non sta solo nelle note autobiografiche della sua esistenza di giovane che ama il calcio, sogna il cinema e adora Maradona che, come “la mano di dio”, gli salva la vita. Il vero di una vita in bilico è anche nelle atmosfere che il regista ha saputo ricreare dando fondo ai suoi ricordi di ragazzo; infatti nella colonna sonora non ha usato il classico tema musicale per enfatizzare momenti più esaltanti, qui non essendoci nulla di eclatante ha fatto ricorso ai suoni e ai rumori della memoria. Ed allora ecco il fischio confidenziale senza senso del pa-

dre; lo spalsh dei tuffi annoiati dal pontile nel mare immobile; lo scoppiettio dello scooter per le strade di Napoli e l’allarmante rombo della grossa cilindrata nella disperata corsa notturna verso Roccaraso; il boato sordo del vulcano; lo sbrodolio di Dora Romano mentre, vorace, addenta con due mani una mozzarella di Agerola come fosse una pesca. Sono questi i temi “musicali” calibrati con tocco sapiente che mettono sulla storia il timbro della verità. “Ce l’hai n’a cazz ’e storia ’a raccuntà?” - gli grida Capuano – e allora raccontala, che aspetti!” E lui la racconta; torna a Napoli e racconta la “sua” storia, la storia di una normale vita quotidiana ricca di simboli e suggestioni. “Non ti disunire” gli raccomanda il regista. Glielo ripete tre volte col tono fermo che vuole essere una sollecitazione per mitigare gli effetti dell’angosciante invito a scappare (“fuitevenne”) del drammaturgo napoletano. Il riferimento a De Filippo è conflittuale perché lui pur accogliendone l’invito a partire non intende separarsi dalla sua

Antonino De Angelis città. Glielo fa sapere con un verso tratto proprio da una sua poesia (Si t’o’ ssapesse dicere) , quando, mentre fa il bagno sotto le finestre della sua casa sullo scoglio di Massalubrense, Saverio Schisa gli grida: “eternamente voglio resta’ cu te”. E glielo dice in quello stesso mare da cui Eduardo non è mai partito e dove, nel 1966, girò “Spara forte, più forte non capisco” tratto da “Le voci di dentro”. Su quello stesso mare, sullo sfondo delle isole Sirenuse (Li Galli), distesa sulla prua di una barca, appare finanche una sirena, nascosta nello splendido corpo ignudo di Luisa Ranieri. via il folclore, via gli stereotipi della Napoli convenzionale; quando nel film mostra i problemi della città lo fa con mano delicata e amorevole. Il contrabbandiere non è quel personaggio stereotipato, camorrista, intento a infrangere con strafottenza la legge a cui ci ha abituato tanta letteratura, ma è un ragazzo di cui conosciamo le angosce del suo essere; conosciamo la sua solitudine grazie alla confessione fatta all’amico Fabietto nella desolata Piazzetta di Capri alla fine di una deludente notte di evasione. Sullo stesso scenario, che nella realtà è l’abituale palcoscenico dove si esibisce l’esistenza illusoria e vacua di milioni di persone, nella stesse ore prima dell’alba, appare come in un sogno una prostituta che segue il suo cliente, quasi un fantasma che la conduce chissà dove. un’immagine felliniana. una favola. un bel film. Ancora una prova maiuscola dell’ormai cresciuto regista napoletano. Ancora un film che esalta la grande bellezza del cinema.


Aprile 2022

Anno XLII

STRUTTURE RICETTIVE

info point

FEDERALBERGHI PENISOLA SORRENTINA

C8

CONSORZIO AZIENDE TURISTICHE PENISOLA SORRENTINA

C8

Villa Fiorentino aperto tutti i giorni orario 10 - 13 e 16 - 20

via L. De Maio, 35 - SORRENTO - Tel. 0818773333 www.upsa.org

Piazza Tasso aperto tutti i giorni orario 10 - 13 e 16 - 19

via L. De Maio, 35 - SORRENTO - tel. 081 8074452

ASSOCIAZIONE CHIAVI D’ORO

c/o Chiostro di San Francesco - SORRENTO www.campaniafelix.org

ALBERGHI HHHHHL

01 Excelsior vittoria 0818777111 C/9

ALBERGHI HHHHH 81 06 05 ➔ 22 34 02 25 57 81

Cocumella 0818782933 Bellevue Syrene 0818781024 Bel Air 0818071622 La Pace 0818074775 Parco Principi 0818784644 La Favorita 0818782031 Ambasciatori 0818782025 Royal 0818073434 Lorelei Londres 08119022620 Mediterraneo 0818781352

ALBERGHI HHHH 27 ➔ 03 04 51 28 66 07 08 30 72 09 10 11 12 13 ➔ ➔ 73 14 ➔ 15 16 74 17 18

Admiral Alpha Aminta Antiche Mura Astoria Ascot Atlantic Palace Bristol Capodimonte Capri Caravel Carlton Int. Central Cesare Augusto Conca Park Continental Corallo Crawford Cristina De La ville Eliseo Park’s Europa Palace Flora Gran Paradiso Hilton Tramontano

0818781076 0818782033 0818781821 0818073523 0818074030 0818783032 0818782688 0818784522 0818784555 0818781251 0818782955 0818072669 0818781646 0818782700 0818071621 0818072608 0818073355 0818071772 0818783562 0818782144 0818781843 0818073432 0818782520 0818073700 0818784141 0818782588

A/15 D/6 C/3 A/14 D/7 B/12 C/10 B/11 A/15 C/4 F/3 E/9 D/8 E/5 D/1 D/4 E/4 D/11 A/16 D/9 C/14 E/9 F/6 D/6 C/16 C/11 C/10 C/13 D/16 G/7 C/7

19 78 Q 56 55 71 20 41 21 79 70 42 23 ➔ 43 24 58 26 ➔ 61 H 49 50 77 ➔

Johanna Park 0818072472 La Residenza 0818774698 B. W. La Solara 0815338000 La Tonnarella 0818781153 La Minervetta 0818774455 Majestic Palace 0818072050 Michelangelo 0818784844 Minerva 0818781011 Miramare 0818072524 Palazzo Guardati 0818785567 Parco del Sole 0818073633 Plaza 0818782831 President 0818782262 Prestige 0815330470 Regina 0818782162 Riviera 0818072011 Rota Suites 0818782904 vesuvio 0818782645 villa Garden 0818781387 B.que Hotel Elios 0818074834 vue d’Or 0818073153 villa Maria 0818781966 zi’ Teresa 0818784619 Isabella 0810108238 Club 0818781127

ALBERGHI HHH 29 Q 52 32 33 75 35 36 37 H 54 38 76 39 40

Britannia Dania Del Corso Del Mare Eden Florida Gardenia Girasole Il Faro Il Nido La Badia La Meridiana La Pergola Leone Metropole

Circolo dei Forestieri

0818782706 0818073572 0818071016 0818783310 0818781151 0818783844 0818772365 0818073082 0818781390 0818782766 0818781154 0818073535 0818782626 0818782829 0818074107

G/3 A/15 C/3 D/4 A/16 D/11 C/3 C/3 D/8 C/17 E/9 F/5 D/6 B/12 C/12 D/1 C/2 F/5 C/12 A/15

D/2 D/8 D/4 D/9 A/15 C/14 B/15 C/8 D/3 C/11 A/15 F/8 D/2

64 44 45 60 Q 46 47 48 H Q H 80 59 81

Mignon Rivage Settimo Cielo Sorrento City Spicy Tirrenia Tourist villa di Sorrento villa Fiorita villa Igea Le Terrazze Res. Au Relais Rivoli Savoia Tasso Suites

ALBERGHI HH ➔ 31 53 82

Angelina Cavour Desirée (Garnì) Sorrento Central

ALBERGHI H 62 Linda 65 Nice 83 La Magnolia

E6

0818073824 0818781873 0818781012 0818772210 0818073063 0818781336 0818782086 0818781068 0818780003 0818071069 0818780906 0813654089 0818782511 0818772014

c/o stazione Circumvesuviana aperto tutti i giorni orario 10 - 13 e 16 - 19

E/7 E/5 C/4 D/9 E/5 D/12 E/9

D/8 F/10 D/8

0818782901 0818073166 D/2 0818781563 C/3 3337842924 G/8 0818782916 E/11 0818781650 D/10 0818773560 E/9

CAMPINGS & VILLAGGI Santa Fortunata & Campogaio Nube d’Argento villaggio verde Esperidi Resort

35

0818073579 0818781344 0818073258 0818783255

D/1 E/4 G/11 ➔

Seven Hostel 0818786758 Le Sirene 0818072925 ulisse deluxe hostel 0818774753 Porto Salvo 0818774887 unconventional 0818785802 Il Conservatorio 08118098254

➔ D/11 E/5 ➔ ➔ D/8

OSTELLI

PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Aut. Trib. NA n. 3104 del 15.04.’82 Editrice Surrentum viale Montariello, 8 - Sorrento www.surrentum.com www.surrentum.net redazione@surrentum.net Direttore Responsabile Antonino Siniscalchi antoninosiniscalchi@gmail.com In Redazione Luisa Fiorentino e Mariano Russo Progetto grafico Gaetano Ercolano tipsorr@gmail.com Web producer Mauro Siniscalchi Hanno collaborato Giuseppe Alfaro Nino Aversa, umbderto Celentano Antonino De Angelis, Lucia De Maio Giuliana Gargiulo, Giovanni Gugg Giuseppe Lotito Fondazione Sorrento In copertina LA vERONICA Foto di Gaetano Astarita Pubblicità e Informazioni Tel. 334 838 5151 mariano@surrentum.net STAMPATE 6.500 COPIE Le collaborazioni alla rivista sono completamente a titolo gratuito

via Luigi De Maio, 35 - SORRENTO - tel. 0818773263 - info@circolodei forestieri.com Entrance on the road going down to the port

C8


36 Aprile 2022

Anno XLII

TRASPORTI

n SITA

Tel: 089 405145 sitasudtrasporti.it

ORARI IN VIGORE DAL 1 NOVEMBRE

Capolinea Sorrento - Stazione Circumvesuviana

SORRENTO AMALFI SORRENTO AMALFI • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

06.30 07.40 08.30 08.30 09.15 09.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.30 12.40 12,45 13.00 13.30 14.00 14.45 15.30 15.30 16.10 17.00 18.10 19.00 20,00

F S F H F H G G F G H S H H F G F H F F G F G G

SORRENTO PRIORA • 06.20 G S. AGATA • 07.15 F TORCA

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

08.05 09.00 09.30 10.30 10.30 11.30 12.15 13.00 13.30 14.05 14.30 15.30 16.00 16.30 17.00 17.00 17.30 18.00 19.00 21,30

• via S. Agnello/Meta • via Priora/S.Agata

G F G S H G G F F F G F G F F H F G G G

06.40 • F 07.50 H 08.05 F 08.30+ F 08.40 • S 09,00 F 09.15+ F 09.30+ H 10.00+ G 10.30 F 11.30+ G 12,15 F 12.40+ S 13.00+ H 13.15 F 14.00+ G 14.00 F 15.30+ F 16.15 G 17.00+ G 18.00 F 18.35 F 19.00+ G 19,40 F 20.05 H 20.15 F

TORCA S. AGATA PRIORA SORRENTO 06.00 F 06.45 • F 07.10 • F 08.10 • F 08,15 S 08,35+ F 08.45 G 10,20+ F 10.50+ G 11.05 S 11.50+ H 12.00 H 12.10 F 12.30 S 12.50+ G 13.00 F 12.35+ G 14.05 F 14.20+ F 15.25+ F 15.35 G 16.50+ F 17.05 F 18.20+ F 18.50+ F 19.20+ G 20,20+ G

• a/da Torca

SORRENTO MASSA L. S. AGATA TORCA 05.50 F 07.25 • F 08.05 F 08,30 • S 09,00 S 09.30 F 10.10 • G 11.00 F 12.15 • G 12.40 S 13.15 • F 13.15 H 13,30 S 14.00 H 14.00 • F 15.00 F 15.30 H 16.15 H 16.15 • F 17.10 • F 18.00 G 1840 G 19.15 • F 19.45 H 20.15 F 21.15 G 22.20 F 23,20 G

• a/da Torca

Tel. 0805790111 marozzivt.it

TORCA S. AGATA MASSA L. SORRENTO 05.15 F 06.05 F 07.00 G 07.00 S 07.35 F 08.30 F 09.10 • G 10.25 F 11.10 • G 12,40 F 13.15 G 14.25 G 15.25 F 16.00 G 17.05 • F 17.55 • F 18.00 H 19.20 G 20.20 F 21.40 F

SORRENTO MARINA MARINA CANTONE CANTONE SORRENTO 07.50 07.50 09.00 09.30 10.30 13.35 14.00 15,30 16.15 18.00 20.15

F H F H F F F F G F F

06.45 09.00 11.30 15.00 16.00

S G F G F

ROMA SORRENTO ROMA POMPEI C.DI STABIA vICO EQ.SE SORRENTO

16.00 16.20 16.40 16.50 20.00

07.00 10.00 10.10 10.25 10.50

Tel. 08119460894 curreriviaggi.it F = FERIALE G = GIORNALIERO H = FESTIVO S = SCOLASTICO N = NO SCOLAST.

07.15 feriale - 08.30 - 08.45 - 09.20 - 09.50 - 10.45 - 11.10 - 13.30 - 15.50 16.05 Lunedì, Mercoledì e Venerdì - 16.45 - 17.05 - 17.45 CAPRI - SORRENTO 08.00 feriale - 08.55 - 09.20 - 10.30 - 11.20 - 11.40 Lunedì, Mercoledì e Venerdì 13.00 - 15.20 - 15.28 - 16.20 - 17.15 - 17.45 - 18.30 SORRENTO/NAPOLI 7.20 - 8,10 - 12,00 - 16,25 NAPOLI/SORRENTO 09,00 - 13,00 - 17,15 - 18,25 SORRENTO - ISCHIA 09.10 Lunedì, Mercoledì e Venerdì ISCHIA - SORRENTO Lunedì, Mercoledì e Venerdì: 10,40* -17,25 SORRENTO - PROCIDA Lunedì, Mercoledì e Venerdì 09.10 - 16,05 PROCIDA - SORRENTO Lunedì, Mercoledì e Venerdì: 10,00* -17,50 SORRENTO - POSITANO 09,00* - 09,15 - 09,30 - 10,30 - 12,20 - 14.25* - 14,30 - 15.15 -16.10* POSITANO- SORRENTO 09.15* - 10.55* - 11.20 - 12,00 * - 14.10 - 15,40 - 16.30* - 17,00 - 17.50 SORRENTO/AMALFI 09,15 - 10,30 AMALFI/SORRENTO 08.55* - 10,30* -10,55 - 11,35 * 13,40 - 15,00 - 16,55* - 17,05 * via Capri

SORRENTO - CAPRI 07,45 - 09,25 - 14,40 - 19,25 CAPRI - SORRENTO 07,00 - 08,40 - 13,35 - 18,40

15.00 18.00 18.10 18.25 19.00

SORRENTO vICO EQ.SE C.DI STABIA POMPEI ROMA

AUTOLINEE

GESCAB ALILAURO GRUSON - Tel. 0818781430 - 0818071812 www.alilaurogruson.it NLG - Tel. 0818071812 www.navlib.it - SEREMAR - Tel. 0818772621

%

06.00 06.15 06.30 06.45 09.45

n CURRERI

 ALISCAFO HYDROFOIL

NAVE VELOCE FAST FERRY

SABATO LUNEDI MERCOLEDI DOMENICA GIOVEDI SORRENTO VENERDI ROMA

FERMATE SORRENTO C. Italia-259/b vICO E. via Filangieri C.DI STABIA v.le Europa POMPEI Porta Marina ROMA Stazione Tiburtina

+ a/da Bivio Nastro verde

SORRENTO - CAPRI

nMAROZZI

AUTOLINEE

Sorrento - Capodichino partenza 06,30 08,30 10,30 12,00 14,00 16,30

arrivo 08,00 10,00 12,00 13,30 15,30 18,00

Capodichino - Sorrento partenza 09,00 11,00 13,00 14,30 16,30 19,30

arrivo 10,15 12,15 14,15 15,45 17,45 20,45

FERMATE SORRENTO Stazione S. AGNELLO Piazza Municipio PIANO Hotel La Siesta META Chiesa del Lauro vICO EQ.SE uff. Curreri (andata) Stazione (ritorno) CASTELLAMMARE villa Stabia

SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto, pubblica anche i vari recapiti telefonici a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non ci siano state, nel frattempo, variazioni. Chiuso il 30 marzo 2022.


Aprile 2022

Anno XLII

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TRASPORTI AUTONOMO VOLTURNO NUMERO VERDE 800211388 EAV ENTE

Sorrento S. AGNELLO D 06.00 06.02 D 06.24 06.26 DD• 06.48 06.50 DD• 06.48 06.50 D 07.12 07.14 DD 08.00 08.02 D 08.24 08.26 DD 08.48 08.50 D• 09.12 09.14 DD 09.36 09.38 D 10.00 10.02 EXP 10.24 10.26 D 10.48 10.50 DD 11.12 11.14 D 11.36 11.38 DD• 12.00 12.02 D• 12.24 12.26 DD 12.48 12.50 EXP 13.12 13.14 D 13.36 13.38 DD 14.00 14.02 D 14.24 14.26 D 14.48 14.50 D 15.12 15.14 DD 15.36 15.38 D 16.00 16.02 D 16.24 16.26 D 16.48 16.50 EXP 17.12 17.14 D 17.36 17.38 DD 18.00 18.02 D 18.24 18.26 DD 19.12 19.14 EXP 19.36 19.38 D 20.00 20.02 D 20.24 20.26 D 20.48 20.50 D 21.12 21.14 D 21.36 21.38

VICO 06.12 06.36 07.00 07.00 07.24 08.12 08.36 09.00 09.24 09.48 10.12 10.36 11.00 11.24 11.48 12.12 12.36 13.00 13.24 13.48 14.12 14.36 15.00 15.24 15.48 16.12 16.36 17.00 17.24 17.48 18.12 18.36 19.24 19.48 20.12 20.36 21.00 21.24 21.48

C/MARE 06.23 06.47 07.11 07.11 07.35 08.23 08.47 09.11 09.35 09.59 10.23 10.47 11.11 11.35 11.59 12.23 12.47 13.11 13.35 13.59 14.23 14.47 15.11 15.35 15.59 16.23 16.47 17.11 17.35 17.59 18.23 18.47 19.35 19.59 20.23 20.47 21.11 21.35 21.59

POMPEI 06.36 07.00 07.24 07.24 07.48 08.36 09.00 09.24 09.48 10.12 10.36 11.00 11.24 11.48 12.12 12.36 13.00 13.24 13.48 14.12 14.36 15.00 15.24 15.48 16.12 16.36 17.00 17.24 17.48 18.12 18.36 19.00 19.48 20.12 20.36 21.00 21.24 21.48 22.12

VILLA R. ERCOLANO nAPolI 06.38 06.57 07.14 07.02 07.21 07.38 07.26 07.43 07.58 07.26 07.43 08.10 07.50 08.09 08.26 08.38 08.55 09.08 09.02 09.21 09.38 09.26 09.43 09.56 09.50 10.09 10.26 10.14 10.31 10.44 10.38 10.57 11.14 11.19 11.33 11.26 11.45 12.02 11.50 12.07 12.20 12.14 12.33 12.50 12.38 12.55 13.08 13.02 13.21 13.38 13.26 13.43 13.56 14.07 14.21 14.14 14.33 14.50 14.38 14.55 15.08 15.02 15.21 15.38 15.26 15.45 16.02 15.50 16.09 16.26 16.14 16.31 16.44 16.38 16.57 17.14 17.02 17.21 17.38 17.26 17.45 18.02 18.07 18.21 18.14 18.33 18.50 18.38 18.55 19.08 19.02 19.21 19.38 19.50 20.07 20.20 20.31 20.45 20.38 20.57 21.14 21.02 21.21 21.38 21.26 21.45 22.02 21.50 22.09 22.26 22.14 22.33 22.50

CAMPANIA EXPRESS NAPOLI ERCOLANO 8,49 11,37 15,37 18,01

9,03 11,51 15,51 18,15

10,24 13.12 17.12 19.36

11.00 13.48 17.48 20.12

SORRENTO POMPEI

9,58 12,46 16,46 19,10

11.19 14.07 18.07 20.31

11,33 14.21 18.21 20.45

ERCOLANO NAPOLI

n BUS SORRENTO - NAPOLI  FUNIVIA DEL FAITO

nAPolI ERCOLANO VILLA R. POMPEI D 05.57 06.13 06.32 06.35 D 06.21 06.37 06.56 06.59 DD 06.50 07.04 07.20 07.23 D• 07.09 07.25 07.44 07.47 D 07.33 07.49 08.08 08.11 D 08.02 08.16 08.32 08.35 D 08.21 08.37 08.56 08.59 EXP 08.49 09.03 09.23 D 09.09 09.25 09.44 09.47 D 09.33 09.49 10.08 10.11 D• 09.57 10.13 10.32 10.35 D• 10.21 10.37 10.56 10.59 D 10.45 11.01 11.20 11.23 D 11.09 11.25 11.44 11.47 EXP 11.37 11.51 12.11 D 11.57 12.13 12.32 12.35 D 12.21 12.37 12.56 12.59 D 12.45 13.01 13.20 13.23 D 13.09 13.25 13.44 13.47 DD 13.38 13.52 14.08 14.11 D 13.57 14.13 14.32 14.35 D 14.21 14.37 14.56 14.59 15.20 15.23 D 14.45 15.01 DD 15.14 15.28 15.44 15.47 EXP 15.37 15.51 16.11 D 15.57 16.13 16.32 16.35 D 16.21 16.37 16.56 16.59 D 17.09 17.25 17.44 17.47 DD 17.38 17.52 18.08 18.11 EXP 18.01 18.15 18.35 D 18.21 18.37 18.56 18.59 DD• 18.36 19.03 19.20 19.23 DD• 18.50 19.04 19.20 19.23 D 19.09 19.25 19.44 19.47 D 19.33 19.49 20.08 20.11 D 19.57 20.13 20.32 20.35 D 20.21 20.37 20.56 20.59 D 20.45 21.01 21.20 21.23 D 21.33 21.49 22.08 22.11

C/MARE 06.48 07.12 07.36 08.00 08.24 08.48 09.12 09.36 10.00 10.24 10.48 11.12 11.36 12.00 12.24 12.48 13.12 13.36 14.00 14.24 14.48 15.12 15.36 16.00 16.24 16.48 17.12 18.00 18.24 18.48 19.12 19.36 19.36 20.00 20.24 20.48 21.12 21.36 22.24

AUTOLINEE SORRENTO

POMPEI SORRENTO 9,23 12,11 16,11 18,35

FESTIVO FERIALE Su fondo giallo i treni garantiti anche in caso di sciopero

FERMATE A C/MARE, VICO EqUENSE, PIANO, META, S. AGNELLO

LINEA A LINEA B LINEA C LINEA D LINEA E

VICO 06.59 07.23 07.47 08.11 08.35 08.59 09.23 09.47 10.11 10.35 10.59 11.23 11.47 12.11 12.35 12.59 13.23 13.47 14.11 14.35 14.59 15.23 15.47 16.11 16.35 16.59 17.23 18.11 18.35 18.59 19.23 19.47 19.47 20.11 20.35 20.59 21.23 21.47 22.35

S. AGN. Sorrento 07.07 07.10 07.31 07.34 07.55 07.58 08.19 08.22 08.43 08.46 09.07 09.10 09.31 09.34 09.55 09.58 10.19 10.22 10.43 10.46 11.07 11.10 11.31 11.34 11.55 11.58 12.19 12.22 12.43 12.46 12.55 13.08 13.31 13.34 13.55 13.58 14.19 14.22 14.44 14.46 15.07 15.10 15.31 15.34 15.55 15.58 16.19 16.22 16.43 16.46 17.07 17.10 17.31 17.34 18.19 18.22 18.43 18.46 19.07 19.10 19.31 19.34 19.56 19.58 19.56 19.58 20.19 20.22 20.43 20.46 21.07 21.10 21.31 21.34 21.55 21.58 22.43 22.46

Ogni 20 minuti Every 20 minutes

n

M. LuBRENSE - CAPO SORRENTO - META e vv. Circolare: SORRENTO PORTO - STAzIONE SORRENTO (Porto) S. AGNELLO - PIANO e vv. Circolare: SORRENTO STAzIONE - MARINA GRANDE Circolare: SORRENTO STAzIONE - vIA DEGLI ARANCI - HILTON

dA Sorrento (stazione Circum) 23,15 - 04,30 - 04,50 dA nAPolI (Stazione Garibaldi) 22,44 - 23,04 le CorSe rIPrenderAnno dAl meSe dI APrIle teleFonAre 800211388 Per GlI orArI AGGIornAtI

F7


38 Aprile 2022

Anno XLII

.

.

FARMACIE Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

Ente di Diritto Pubblico (Legge 13,09,1946, n. 233) Via Toledo, 156 - 80132 NAPOLI Tel. 081 551 06 48 - fax 081 552 09 61 e-mail: info@ordinefarmacistinapoli.it

Turni SORRENTO Anno 2022 Aprile 2022 Giorno venerdì 1 aprile 2022 sabato 2 aprile 2022 domenica 3 aprile 2022 lunedì 4 aprile 2022 martedì 5 aprile 2022 mercoledì 6 aprile 2022 giovedì 7 aprile 2022 venerdì 8 aprile 2022 sabato 9 aprile 2022 domenica 10 aprile 2022 lunedì 11 aprile 2022 martedì 12 aprile 2022 mercoledì 13 aprile 2022 giovedì 14 aprile 2022 venerdì 15 aprile 2022 sabato 16 aprile 2022 domenica 17 aprile 2022 lunedì 18 aprile 2022 martedì 19 aprile 2022 mercoledì 20 aprile 2022 giovedì 21 aprile 2022 venerdì 22 aprile 2022 sabato 23 aprile 2022 domenica 24 aprile 2022 lunedì 25 aprile 2022 martedì 26 aprile 2022 mercoledì 27 aprile 2022 giovedì 28 aprile 2022 venerdì 29 aprile 2022 sabato 30 aprile 2022

Turno Mattina Ore 09 13

Reperibilità pomeridiana

TUTTE APERTE

FARFALLA

TUTTE APERTE ALFANI

ore 13 16

ALFANI

Turno Pomeriggio ore 16 20

Reperibilità notturna

TUTTE APERTE

FARFALLA

TUTTE APERTE ALFANI

ALFANI SRL TUTTE APERTE ALFANI TUTTE APERTE TUTTE APERTE ALFANI TUTTE APERTE TUTTE APERTE ALFANI TUTTE APERTE TUTTE APERTE ALFANI TUTTE APERTE TUTTE APERTE ALFANI TUTTE APERTE IROLLA TUTTE APERTE FARFALLA IROLLA FARFALLA TUTTE APERTE TUTTE APERTE IROLLA TUTTE APERTE TUTTE APERTE IROLLA TUTTE APERTE TUTTE APERTE IROLLA TUTTE APERTE TUTTE APERTE IROLLA TUTTE APERTE TUTTE APERTE IROLLA TUTTE APERTE PALAGIANO ELIO TUTTE APERTE PALAGIANO ELIO CANALE CANALE PALAGIANO ELIO RUSSO RUSSO TUTTE APERTE TUTTE APERTE PALAGIANO ELIO TUTTE APERTE TUTTE APERTE PALAGIANO ELIO TUTTE APERTE TUTTE APERTE PALAGIANO ELIO TUTTE APERTE TUTTE APERTE PALAGIANO ELIO TUTTE APERTE CANALE TUTTE APERTE ALFANI ALFANI CANALE FARFALLA CANALE FARFALLA TUTTE APERTE

TUTTE APERTE TUTTE APERTE TUTTE APERTE TUTTE APERTE

TUTTE APERTE

CANALE

TUTTE APERTE

CANALE CANALE MARESCA

TUTTE APERTE

CANALE

TUTTE APERTE TUTTE APERTE

TUTTE APERTE

LA REPERIBILITA' NOTTURNA E POMERIDIANA VIENE GARANTITA IN PENISOLA A TURNO E "A CHIAMATA"

E7

ore 20 09

ALFANI ALFANI ALFANI ALFANI ALFANI ALFANI

ALFANI IROLLA IROLLA IROLLA IROLLA IROLLA IROLLA IROLLA PALAGIANO ELIO PALAGIANO ELIO PALAGIANO ELIO PALAGIANO ELIO PALAGIANO ELIO PALAGIANO ELIO PALAGIANO ELIO

CANALE CANALE CANALE

CANALE CANALE CANALE CANALE MARESCA

NUMERI UTILI USEFULL NUMBERS CARABINIERI Pronto Intervento

112

POLIZIA - POLICE Pronto Intervento

113

Sorrento

0818073111

Sorrento

0818075311

Sorrento/Meta

0815331111

Cappiello Mario Isola Angela Celentano M. Coda F. fisioterapista VIGILI Sorrento S. Agnello TAXI Sorrento S. Agnello Piano S. Agata

0818781439 3395001550 3381215468 3398791804 0818074433 0815332205 0818782204 0818781428 0818786363 0818780509 848888777

ufficio Marittimo Soccorso in mare

0818073071 1530

POMPIERI 0818711222 EMERGENZA MEDICA 118 GUARDIA MEDICA INFERMIERI PROFESSIONALI

AEROPORTO PORTO - HARBOUR

FERROVIE - RAILWAYS

Trenitalia

147888088

Sorrento S. Agnello

0818781495 0818781870

POST OFFICE

ORARIO S. MESSE HOLY MASS TIMETABLE S. Francesco 8.30 -11.30 S. Antonino 10.00 - 11.30 Cattedrale 8.30 - 11.15 -19,00 Carmine 9.30 - 10.45 - 19,00 SS. Rosario 9.00 Annunziata 9.00 Chiesa dei Servi di Maria 9,30 N.S. di Lourdes 9.00 -11.15 -19.00 S. Lucia 9.00 - 11.00 - 19.00 S. Anna 19.00 S. M. delle Grazie 7.45 S. Antonio (Casa di riposo) 8,30

CHIESA EVANGELICA

Evangelical Church via Fuoro, 77 DOMENICA/SUN 10.30 GIOvEDI/THU 19.00


Anno XLII

Aprile 2022

39

E/


40 Aprile 2022

Anno XLII


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