0.60plus|Urban Resilience| Strategies for sustainable urban densification

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IUAV FacoltĂ di Architettura Corso di Laurea Magistrale Architettura per la sostenibilitĂ Tesi di laurea

E.Reato e L. Biancon

0.60plus|Resilienza Urbana|Strategie di densificazione urbana sostenibile 0.60plus|Urban Resilience| Strategies for sustainable urban densification 2009|2010 B. Albrecht


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in questa pagina percentuale tessuto postbellico presente nel campione di studio 12 kmx12 Km nella pagina a fianco sezioni uso del suolo| porzione12Kmx12Km in this page percentage present in the tissue postwar study sample 12 kmx12km in the next page land use sections|share 12Kmx12Km

43%

12km

Densification: Chance for a sustainable transformation of the territory. Create a densification policy” leads to a serious and strict scientific path; this is the base for a practical demonstration that (in the context of the actual regulations) “works” to show the energetic, social and quantitative benefits that can derive from it. The diffusion system is not an isolated phenomenon, but an evident character of the general transformation that hit the development and the way of living in our territories: an urban society no more made of massive homogeneous aggregates, but rather dispersed. We worked using the density as indicator of “possible shapes”, this implies the necessity of evaluate the shapes that the living space can assume in a territory (e.g. the Veneto region, fragmentary and discontinuous) with action strategy focused on what is already built, to act in a qualitative way on the parts of the territory offering broad implementing resources. “...the central area of Veneto appears as a vast, but not entirely populated area, where there is an alternation of open and built spaces and where one or more patches of built land are abreast of open land. A territory built using predominantly low density texture, but never in a homogenous and continuous way, both because of the frequent interruption of the texture and the relevant mix of functions. Internally uniforms, but different each other, interrupted, separated from spaces not occupied: pieces of empty land, natural areas or patchy urban fabric They have different shapes and densities, edges and borders, structures and functions, wideness and frequencies; also the distances are different from one to the other, leading to a fragmented patchwork territory...” 1. It is an “adaptive-bottom up” process that involves the existing city, in particular its postwar fabric; that is a growth process with the epicenter inside and not toward outside. ISTAT reports that the 37% of the Italian residential asset (where the 38,8% of the

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Densificazione: occasione di trasformazione sostenibile del territorio. Elaborare una “ politica di densificazione” conduce ad un percorso scientifico attento e rigoroso, che porta ad una dimostrazione pratica, la quale , inserendosi nel contesto delle attuali normative vigenti , “lavora” a riprova dei vantaggi energetici , sociali e quantitativi che ne possono derivare . Il sistema della diffusione non è un fenomeno a se stante, ma un carattere evidente della trasformazione generale che ha investito lo sviluppo e i modi di abitare del nostro territorio: una società urbana non più formata da grandi aggregati omogenei, bensì dispersa nell’innumerevole. Lavorare attraverso la densità come indicatore di “ forme possibili”, implica, l’esigenza di interpretare le forme che lo spazio abitabile può assumere in un territorio - ad esempio quello veneto, frammentario e discontinuo - con strategie di intervento mirate al costruito, per agire qualitativamente su quelle parti che offrono ampie risorse di implementazione. “...l’area centrale veneta appare come un territorio estesamente, ma non completamente abitato, dove si alternano continuamente spazio aperto e spazio costruito e dove una o più tessere di spazio costruito sono affiancate da una o più tessere di spazio aperto. Un territorio costruito utilizzando prevalentemente tessuti a bassa densità, mai però in modo omogeneo e continuo, sia per le frequenti interruzioni del tessuto, sia per la significativa mescolanza di funzioni. Uniformi al proprio interno ma tra loro diseguali, interrotti, separati da spazi non edificati: brani di campagna, aree naturali o tessuti edilizi disomogenei. Hanno forma e densità, margini e confini, strutture e funzioni, ampiezze e frequenza diverse così come sono diverse le distanze tra l’una e l’altra dando luogo ad un territorio costituito di frammenti, “a macchie…”1. E’ un processo “adattivo-botton up” che coinvolge la città esistente, in particolare il suo tessuto postbellico,ovvero un processo di crescita che ha il suo epicentro all’interno


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e non verso l’esterno: dati Istat del 2001 riportano che il 37 % del patrimonio residenziale italiano è stato infatti costruito tra il 1946 e il 1971 ove vi risiede circa il 38,8% della popolazione; si attesta che passati 40 anni di vita il prodotto edilizio necessita di una serie di interventi di ristrutturazione onde mantenere standard abitativi di qualità. Il “tessuto basso continuo” diventa così pretesto di sperimentazione sia nell’elaborazione degli spazi che nelle regole caratterizzanti. Esso si rapporta e si adatta, inoltre, al cambiamento dei portatori di interesse, ai differenti stili e standard di vita odierni; raffrontandosi continuamente con il tema del risparmio e dell’ottimizzazione energetica. Il territorio scelto per avvalorare la strategia di uno sviluppo sostenibile è una porzione di 12 x 12 km del territorio veneto, in particolare della zona di Mestre (Ve) e limitrofe. Qui l’evoluzione storica e l’espansione rispecchiano la frammentazione e la grande possibilità di un tessuto postbellico, prevalentemente a bassa densità e ad alto consumo energetico, di essere trasformato.

population is living) had been established between 1946 and 1971; it is important to remark that after 40 years, the construction product needs restoration works to maintain the quality housing standards.

Tessuto | Densità | Energia Una analisi storico e quantitativa della porzione di territorio in esame dimostra la possibilità di equiparare la crescita di un tessuto prettamente residenziale (rispetto 2 variabili: mq costruiti e % pieno|costruito e vuoto|terreno agricolo) ai fenomeni ad esso legati quali l’aumento demografico e l’andamento del mercato edilizio (nuove costruzioni), declinando la ricerca rispetto a tre range storici predefiniti che riflettono importanti cambiamenti che hanno coinvolto lo sviluppo e modificato l’assetto territoriale : .pre 1910,1927-40 .la città postbellica, ovvero 1940-1966 .giorni nostri, dopo 1966 passando da un 2,5% di costruito a circa un 12% sul totale della porzione ritagliata. Il rilievo e l’indagine è accompagnata dal CTR, dove, attraverso una lettura per layer, permette di riconoscere, per ogni periodo storico, alcuni “campioni di tessuto residen-

Textile-Density-Energy Using a quantitative and historical analysis of the territory under examination it can be demonstrated the possibility to equalize the growth of a residential fabric (using two variables: built sqm and % of full|built and empty|agriculture mason) to the correlated facts, the population growth and the fluctuation of the real estate market (new buildings). The research is articulated following three main historical ranges, reflecting important changes that involved the development and modified the territorial structure: - Pre 1910, 1927-40 - The postwar city 1940-1966 - Nowadays, after 1966 The construction rate varies from a 2,5% to a 12% on the sample territory. The survey and the investigation are made with the presence of the CTR, through a layer analysis that allows to recognize, for each historical period, some “sample of re-

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The low continuous fabric becomes a pretense to experiment in the elaboration of the spaces and characterizing rules. It also refers and adopts itself to the changes of the opinion leaders, to the different styles and standards of the modern living; benchmarking continuously with important topics such as: the energy saving and the energy optimization. The territory chosen to confirm the strategy of a sustainable development, is a portion of Veneto territory of 12 x 12 Km, in particular in the area of Mestre (Venice) and adjacent. Here the historical evolution and the expansion reflect the fragmentation of a postwar fabric, mainly with a low density and with high energy consumption and the big opportunity to be transformed.


ziale”, cercando di estrapolarne le caratteristiche peculiari facilmente individuabili associandole alle quantità precedentemente ricavate; il confronto porta subito alla luce la grandissima crescita delle cosi dette aree estese di coronamento del nucleo consolidato, dalla città alle aree limitrofe dell’immediato entroterra appartenenti al periodo post bellico. Queste zone sono omogenee per densità,funzioni e servizi di carattere fortemente residenziale. La mera zonizzazione lo caratterizza e si sviluppa alternando la casa con giardino con grandi complessi residenziali. Questa immagine costituisce il tappeto di analisi sul quale avviare la ricerca e ricavare le maggiori possibilità di cambiamento e riqualificazione. Approfondire i campioni di tessuto ricavandone i caratteri morfologici principali e declinandoli rispetto all’ unità di misura precisa quale densità mq/mq, l’indice di copertura sempre corrispondente a ogni periodo storico, permette di ricavare chiari range nei quali si inserisce ogni campione di tessuto, individuando, la fascia di valori sui quali poter operare successivamente e avviare la ricerca progettuale. (max densità 1,8 mq/mq -1910- min densità 0,45 mq/mq 1940-66). Parallelamente all’analisi quantitativa della densità e complementare indice di copertura, lo studio del consumo energetico (Kw/mqk) associato ad ogni campione di tessuto, quindi per tipologia e sistema costruttivo (trasmittanza U parete) maggiormente riscontrabile, permette una ulteriore importante comparazione di dati che porta a osservare come il tessuto postbellico in analisi riporti valori interessanti rispetto a quelli a lui precedenti e successivi: presente per il 43% del totale per un range di densità compreso tra 0,45>0,90 mq/mq presenta un consumo energetico (kWh/ mq) elevato corrisponde a un 205 kWh/mq ( muratura in mattoni pieni) o 116 kWh/ mq (muratura in poroton priva di isolamento termico).

sidential fabric”, trying to understand the peculiarities that are easily found matching the quantities obtained before; the comparison shows immediately the huge growth of the so called “lands of CORONAMENTO DEL NUCLEO CONSOLIDATO”, from the city to the adjacent areas belonging to the postwar period, in the close inland. These zones are with a strong residential connotation, homogeneous for density, functions and services. It is characterized by a mere zoning and is developed alternating the house with a garden with big compounds. This image constitutes the analysis carpet on which starts the research and obtains more possibilities of change and requalification. Deepen the analysis on the fabric samples, getting the main morphological characteristics and declining using the right measure like: mq/mq, building rate referring to each historical period. This allows to obtain clear ranges in which insert each fabric sample, finding the values on which start the project research. ( max density 1,8 mq/mq – 1910 – min density 0,45 mq/mq 1940-66 ) In parallel to the quantitative analysis of the density and buildings rate, the study of the power consumption (Kw/mqk) associated to each fabric sample, for type and most used building system (transmittance U wall), allows an additional data comparison. This analysis leads to observe as the postwar fabric shows interesting values in respect to the precedent and subsequent ones: reporting a 43% of the total for a range of density included between 0,45>0,90 mq/mq showing a high energy consumption (kWh/ mq) corresponding to 205 KWh/mq (brick wall) or 116 kWh/mq (poroton wall without thermal insulation).

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in questa pagina 1. evoluzione tessuto residenziale : pre 1910, 1910|27, 1927| 40, 1940|66, 1966|85 2. tessuto postbellico: morfologia caratteristiche e prestazioni energetiche. nella pagina a fianco mappa totale dei tessuti|12Kmx12Km| loro caratteristiche e individuazione campioni d’indagine in this page 1.residential fabric evolution: before 1910, 1910 | 27, 1927 | 40, 1940 | 66, 1966 | 85 2.postwar tissue: morphology, characteristics and energy performance in the next page Total fabric map |12Kmx12Km|their characteristics and identification survey samples

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Olmo

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Somiglianze e Differenze Scendere di scala focalizzando l’attenzione su quelle aree sviluppatesi nel periodo individuato e prelevando differenti campioni di territorio pari a 1 km2 quali Mestre - Favaro - Carpenedo - Olmo - Marocco permette la chiara comparazione tra i diversi tasselli, la loro crescita storica e i corrispettivi valori desunti della densità, dall’indice di copertura e altezze. L’obiettivo è rivolto alla possibilità di ricavare differenze e affinità tra essi, cercando, attraverso un metodo scientifico quantitativo, di ricavare precisi range di densità-periodo storico associati ad ogni km di territorio in modo da definire delle comparazioni tra questi ultimi, non solo basate su dati oggettivo qualitativi, ma bensì su valori numerici. Ciò che si desume e si verifica infatti è la chiara vicinanza di valori che accumunano il territorio di Olmo a quello di Marocco - realtà satelliti ( range 0.10>0.50 valore medio 0.30) e quello di Favaro a quello di Carpenedo - prime espansioni della città (range 0.20>0.50 valore medio 0.30), lasciando Mestre, in quanto centro consolidato, come caso a parte, accomunando cosi porzioni di territorio affini non solo per periodo di crescita ,locazione nel territorio e caratteristiche morfologiche/tipologie presenti ma per chiari valori quantitativi. Simili caratteristiche , simili possibilità di operazione e esercizio progettuale. Considerare differenze e affinità permette di collocare una situazione specifica all’interno di un orizzonte più ampio. Il confronto ha lo scopo di mettere a punto unità di misura, dimensioni e forme e nuove configurazioni.

Similarities and Differences Try to focus on the areas developed in the identified period and take out different samples of territory equal to 1 km2 as for example Mestre, Favaro, Carpenedo, Olmo, Marocco allow us to have a clear comparison between different patches and their historical growth. The objective is to obtain similarities and differences from them, trying to find, with a scientific method, precise ranges of historical density|period linked to each km of territory. In this way is possible to extract comparison based on numerical values and not only on quantitative objective data. What is easy to see is the closeness between the values that associate the territory of Olmo to the Marocco one - close reality with a range 0.10>0.50 and average value 0.30 and the one of Favoro to Carpenedo – first expansions of the cities with a range 0.20>0.50 and an average value 0.30 – this analysis left Mestre alone. Mestre is a consolidated center but the other results showed associations of territory portions declined for the location in the map and similar characteristic. Considering similarities and differences allowed us to allocate a specific situation inside a bigger horizon. The comparison has the scope to find units of measure, dimensions, shapes and new configurations.

Trasformabilità|Densità|Risparmio energetico Operando su un range quantitativo di base si ha la possibilità di scendere ulteriormente di scala lavorando porzioni di territorio minime identificabili nella figura dell’isolato (1/2 ha) svincolandolo dalle sue caratteristiche peculiari: il verde, la superfetazione, il recinto, etc. trasformandole ovvero operando su tutti

Adaptability|Density|Energy saving Working mainly on a quantitative range there is the possibility to deepen even more focusing on small territory portion (1/2 ha), moving away from its characteristics: the green spaces, the yard, etc. changing those peculiar elements that enclosed big changing opportunities. The block is no more saw as a single unit but

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1 in questa pagina 1. Range di densità: affinità di valori per campione di Olmo e Marocco 2. Esercizi progettuali: caratteristiche peculiari e azioni in this page 1.Density range: affinity values for ​​ the sample of Elm and Marocco in the next page 2. Design exercises: characteristics and actions

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quegli elementi base che racchiudono forte opportunità di adattamento. L’isolato non è più visto come unità singola ma come un insieme che rientra in un progetto più ampio di disegno urbano: dalla strada che non è più semplice circolazione ma attraversamento, percorso, distribuzione alla casa unifamiliare o condominio che è duttile in grado di conformare nuovi spazi abitabili e vitali proponendo un nuovo modello che mantiene si alcune caratteristiche base ma che, allo stesso tempo, offre una nuova densità. Infatti isolati di Olmo, Favaro e Mestre sono campi di analisi dove l’adattabilità e la trasformabilità delle diverse porzioni è studiata mediante numerosi esercizi/prove, nelle quali la condizione di densificazione non è solo vista come aggiunta nel tessuto esistente di nuovo edificato ma è sempre rapportata alla conseguente riduzione del consumo energetico come fabbisogno (kW/m2) e della dispersione attraverso le pareti (nuovo pacchetto costruttivo in legno per le nuove costruzioni). Attraverso tre macro azioni: sopra, di lato, di fronte, si verifica l’adattabilità di alcuni tessuti misurandone il grado di densificazione possibile: quanto e come si potrebbe densificare senza negare alcuni fondamentali caratteri di vivibilità in un territorio come quello Veneto in cui i processi di dispersione e concentrazione si alternano ciclicamente innescando processi incrementali di cambiamento. Operando sui tre isolati di Olmo (densità 0,44 mq/mq e fabbisogno energetico 103,45 kWh/ mq), Favaro ( densità: 1,18mq/mq e fabbisogno energetico 100,47 kWh/mq) e Mestre (densità: 1,95mq/mq e fabbisogno energetico 142,33 kWh/mq) presi come riferimento per i diversi range di densità, si nota come l’isolato di Olmo presenti maggiore adattabilità e incrementi passando da uno 0,44 a un massimo di 1,00 mq/mq , declinando cosi un range di azione e un valore massimo di densità raggiungibile ( 0,44 >0,75 mq/mq) conforme ai benefici energetici in qualità di risparmio e dispersione attraverso le pareti; una sorta

as a collection inside a bigger urban draw: from the street that is no more a simple mean of movement but something that can help to characterize the environment, helping to create a new model offering a new density. The blocks of OImo, Favaro and Mestre are fields where is possible to study the adoption and transformation rate through different exercises in which the densification condition is not only saw as an addition of the existing fabric but also benchmarking the consequent reduction of the energetic consumption/demand (kW/m2) and wall dispersion . Through three main actions: above, from the side and in the front we tested the possibility to adopt measuring the possible densification degree. It is important to understand how much is possible to density without excluding some fundamentals living features. Working on three different blocks: Olmo (density 0,44 mq/mq and energy consumption 103,45 kWh/mq), Favaro (density 1,18 mq/mq and energy consumption 100,47 kWh/mq and Mestre (density 1,95 mq/mq and energy consumption 142,33 kWh/mq) analyzed as benchmark for different ranges. It is possible to see that the block of Olmo is with a higher adoption rate and increases from a 0,44 to a maximum 1,00 mq/mq moving to a density range (0,44>0,75 mq/mq) adequate to the energetic benefits given from the new quality walls against dispersion; a kind of comparative matrix where each action leads to a density that is comparable with the energetic aspect. Low density = higher mutation possibilities = higher energy savings (relation with the shape factor) with consequent reduction of the dispersion through the walls. The optimization of the energy consumption is obtained working in the low continuous fabric.

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in questa pagina esercizi progettuali isolati di studio: densitĂ | risparmio energetico in this page design exercises: density | energy saving

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risparmio dispersione pareti

risparmio consumo energetico

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di griglia comparativa ove ogni azione porta a una densità che si confronta con l’aspetto energetico della azione stessa. Basse densità =maggiori possibilità di mutamento = maggiore risparmio energetico (rapporto con il fattore di forma) con conseguente riduzione della dispersione attraverso le pareti. L’ottimizzazione del consumo energetico si ottiene lavorando nel tessuto basso continuo. Regole|esercizi progettuali Per definire nuovi standard di densità verso cui indirizzare le nuove “strutture urbane” bisogna lavorare su quella “edilizia di base” che racchiude grosse potenzialità innescando nuovi processi: l’isolato di Marocco diventa così esercizio progettuale sul quale innescare un processo di densificazione; diventa esempio pratico dell’ analisi antecedentemente effettuata avendo tutte le caratteristiche peculiari di dimensione, tipologia e valore di densità prima presentate: ½ ha, casa su lotto,altezza media 6m. Partendo da una densità 0,66 mq/mq , quindi inserendosi nel range quantitativo precedentemente ricavato nel quale Olmo e quest’ultimo si accomunavano, si cerca di raggiungere un massimo corretto di 0.95mq/mq attraverso azioni che adattino e trasformino la superficie esistente. Tramite l’elaborazione di norme-regole insediative declinate come base e variabili, che possano,in certo qual modo, regolamentare le nuove costruzioni e preservare l’esistente, si sono costruiti 3 modelli progettuali che raggiungono diversamente, rispetto più o meno gradi di libertà, il medesimo valore ma con risultati consumo energetico differente. Valore massimo e minor consumo energetico ovvero 0,95 mq/mq con 41Kwh/mq rispecchia il modello progettuale scelto da portare avanti e sviluppare nelle sue componenti distributive e tecnologiche: un modello che si basa su un sistema di regole nuove ma condivise che tende al raggiungimento di comuni risultati.; scomposizione dell’isolato nei suoi

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Rules|Project exercise To define new density standards where index the new “urban structure”, it is necessary to work on the “base housing” that wrap incredible potentialities, acting on new processes: the Marocco block becomes a project exercise on which start a densification process; it is the practical example of the previous analysis, having all the peculiar characteristics of dimension, type and density value presented before: ½ ha, house on lot, average height 6mt. Starting from a density of 0.66 mq/mq (inside the range where Olmo and this one are similar), we try to reach a maximum of 0.95mq/ mq through actions adopting and transforming the existent surface. Through the elaboration of living rules, 3 project models has been created, reaching the same value but with different results for the power consumption. The maximum value 0,95mq/mq with lowest energy consumption 41Kwh/mq reflects the model chosen. The model is based on a new shared system of rules that attempts to reach common results, decomposition of the block in its primary elements. The project does not include any demolition and reconstruction, but a buildings system that uses the so called “result spaces”: a new urban system, not single addition; real “layers” that transform the function of the space. The relationship with the rules in the Italian civil law system (third book) on the real estate proprieties about the distances|openings of entrances shows the feasibility of the densification project. In particular it shows the real mutation that increment the living space and the shape of the entire block; both for the old and new buildings, gaining from what is took off a +40% of surface. The possibility to work on cadastral maps and the correct survey of the buildings helped to match the project to a real situation, where the input where the distance from the houses, the entrances the empties on

+

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isolato Marocco|base

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0.95 mq/mq densità prog: consumoenergetico: 41Kwh/mq

elementi costitutivi, da singole unità ad un insieme dove coesistono privacy e nuove costruzioni. Il progetto non prevede demolizioni e successive ricostruzioni, ma un sistema di edifici che si collocano negli spazi definiti di risulta: nuovo sistema urbano, non singole aggiunte puntuali; veri e propri “layers” che ne trasformano il funzionamento.. Il rapporto effettivo con le norme del Codice civile - libro terzo sulle proprietà- per distanze-aperture-ingressi dimostra la fattibilità della densificazione come possibilità di mutazione reale che aumenta la possibilità abitativa e l’assetto dell’isolato sia per il nuovo , sia per l’esistente, poiché ciò che si toglie, si ridà in nuova forma e superficie arrivando a un + 40% si superficie guadagnata. La possibilità di lavorare su mappe catastali e il rilievo delle abitazioni esistenti ha dato la possibilità di declinare un progetto che si rapportasse completamente a una situazione reale, dove distanze tra le abitazione , le aperture e gli ingressi del costruito sono divenute input e sfida nella progettazione delle nuove aggiunte che, come nuove lame, si infilano tra un volume e l’altro sempre mantenendo e rispettando quelle che sono le caratteristiche di base: privacy, spazio aperto, ingresso riservato e posto auto. Il nuovo si rivela, distaccandosi dalla tipologia esistente, configurandosi come nuovo nel volume e nella forma: occupando una larghezza massima di 5m si appoggia alla parete Nord del costruito, in modo da limitare ancora di più le dispersioni della casa esistente, ottimizzandola nel suo consumo. Cercando di limitare al minimo le modifiche all’esistente,attraverso uso di cavedi per l’areazione in caso di presenza di servizi, e spostando, solo se strettamente necessario delle aperture, il nuovo permette di recuperare e modificare il distributivo interno delle abitazioni, mantenendo la privacy e organizzare lo spazio aperto in maniera differente. Si aumenta la superficie (si costruisce il nuovo), si aprono nuovi percorsi: l’isolato quindi muta in un insieme che collabora sia per le nuove modalità di organizzazione dello spa-

the walls and the output where new objects inserted in respect of the wanted features: privacy, open space, car parking and private entrance. The New is reveled and appear new in the volume and in the shape: it occupies a maximum largeness of 5mt and lean on the North wall of the building, in this way it lower even more the dispersions of the existing house, giving a better energy consumption. Trying to limit the changes to the existing, through the use of airshafts, in case of toilet presence, and moving only if mandatory the openings, is it possible to move the inside spaces maintaining the privacy and organize the outside space in a different way. In this way there is a lower consumption between the walls, reducing the energy consumption. The assembly and transportation easiness and the prefabrication with high energetic class give to the wood technology (X-lam a multi layers in crossed wooden fiber), matching the features in a project that must be feasible in every single part. The study of the lining between the old and new buildings shows the capability of adaptation and transformation that even in the final part of the project are returning. New and existing buildings help each other. Through the density principle as indicator of new shapes we could explore the possible way of optimization in an existing reality that offers concrete possibilities of adoption and transformation.

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stato di fatto

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nuovo intervento


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zio. sia energeticamente diminuendo le dispersioni tra le pareti e riducendo quindi il consumo energetico. La facilità di montaggio, di trasporto, la prefabbricazione, oltre che a ottimi valori energetici, fanno della tecnologia in legno ( x-lam panenllo multistrato in fibra di legno incrociata),una opzione conforme alla scelta di un progetto che possa essere fattibile e realizzabile in ogni sua parte dalla progettazione alla realizzazione. Lo studio del particolare dell’adiacenza tra nuovo e esistente dimostra la capacità di adattamento e di trasformazione che anche nella parte finale del percorso progettuale, si ripresenta. Esistente e nuovo collaborano. Attraverso il principio della densità come indicatore di nuove forme possibili si sono esplorate le possibilità di ottimizzazione di una realtà esistente che offre concrete possibilità di adattamento e trasformazione.

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Note 1.tratto da Munarin S. e Tosi M., “Tracce di città : esplorazioni di un territorio abitato : l’area veneta “, F.Angeli,Milano,2001. pag 30 Bibliografia - Benevolo L. e Albrecht B., 2007, “ Metodo della pianificazione urbanistica”, fa parte di Vol. 2: “Pratica dell’urbanistica”, Gruppo Mancosu, Roma. - Benevolo L., 2003, ” Le origini dell’urbanistica moderna” (18° ed.) Laterza, Bari. - Calzolaretti M., 2006, “Abitare in città. Questioni architettoniche sociali ambientali”, Gangemi, Roma, - De Geyter X., 2002, “After sprawl”, Nai Publisher, Rotterdam. - Fregolent L., 2005,” Governare la dispersione “, F. Angeli, Milano. - Indovina Francesco,1990, “ La città diffusa”,Venezia. - Indovina F., Fregolent L., Savino M., 2005, “L’esplosione della città”, Compositori,Bologna. - Lacaton & Vassal,G. Gili, 2006, Barcelona. - Longhi G. con la collaborazione di Rossaro M. , 2003, “Logistica e spazio.Il grappolo metropolitano di Mestre”Quaderni IUAV. 23.2003, Venezia. - Metrogramma [studio di architettura] Hoelzl, Helene - Tischer, Stefan, 2001, “4 citta : ipotesi di densificazione urbana a Bolzano”, Bolzano : Comune di Bolzano, Assessorato all’Urbanistica. - Moraz J., 2004, “Nuova vivienda colectiva”, in Density Book, a+t edition, Victoria Gasteiz. - Munarin S. e Tosi M., 2001, “Tracce di città : esplorazioni di un territorio abitato : l’area veneta “, F.Angeli,Milano. - Viganò P., 2001, “I territori della nuova modernità”, Electa, Milano. - Secchi B., 2000, “Prima Lezione di urbanistica”, GLF editore Laterza, Roma. - Roger R., Power A., 2000, ”Cities for a small country”, Faber&Faber, London. - Viganò P., 1999, “ La città elementare”, Skira, Milano. - Caudo G., 2005 ,“Case di carta: la “nuova” questione abitativa” , dicembre. - Albrecht B. e Frate M., “Disegno urbano sostenibile e adattivo” - Bellicini L. Direttore tecnico del Cresme,” Le costruzioni al 2010” - Martinotti G., 2008, “ La città diffusa. Costi e Vantaggi. Alcune osservazioni critiche sul fenomeno, le sue variabili e manifestazioni, i modi di studiarlo e giudicarlo”, intervento al Festival Città Territorio, Ferrara , aprile. - Secchi B., 2008, “Le forme della città”,intervento al Festival Città Territorio, Ferrara, aprile - 2003, “Densità Infill Assemblaggio”, Lotus n° 117, Editoriale Lotus. - 1998, “ Dense-city.Dopo la dispersione”, Quaderni di Lotus”, Electa. - Kollhoff X., 1997,“Costruzione urbana contro l’alloggio”,Lotus n° 94. - Bellicini L. ,“ Ritorna il problema della casa, 2009, Casabella, n° 774 pag 12-15 e Braghieri N.,”Sociale,economica, popolare” ,2009, Casabella, n° 774, pag 16-21, Febbraio - Nouvel J. con Cantal-Dupart M. e Duthilleul J., 2009, “ Le Grand Paris. Un diagnostic prospectif de l’agglomération capitale, métropole du xxieme siècle de l’après Kyoto”. - Studio 09, Secchi B. e Viganò P., 2009, “ Le Grand Paris. la ville “poreuse”: chantier 2”,

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