Rivista 02/2024 IT

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INHALTSVERZEICHNIS INDICE

EDITORIALE

CARI AMICI DI SW-MOTECH,

è con grande piacere che vi presento il secondo numero della nostra rivista „PART OF YOUR RIDE“. Uno dei momenti salienti dell‘anno finora è stato senza dubbio il nostro OPEN HOUSE 2024. Lanciato originariamente nel 2009, l‘evento è cresciuto da modesto raduno con circa 200 visitatori a uno dei più grandi festival motociclistici della Germania, accogliendo quest‘anno oltre 38.000 appassionati da tutto il mondo.

Abbiamo festeggiato il 15° OPEN HOUSE e i 25 anni di SW-MOTECH con un meteo splendido, con test-ride, presentazioni di viaggi, spettacoli acrobatici, musica dal vivo e una vero clima da festival. Per il fine settimana dedicato all‘evento siamo particolarmente orgogliosi di offrire un luogo in cui si riuniscono persone provenienti da tutto il mondo: ospiti, partner e amici che hanno apprezzato l‘atmosfera all‘interno e intorno alla nostra sede uniti dalla passione per il motociclismo.

Il resoconto dettagliato dell‘OPEN HOUSE si trova a pagina 10.

È questo entusiasmo e questo sostegno che ci spinge a creare ogni anno un‘esperienza ancora più indimenticabile e a continuare a lavorare su noi stessi e sui nostri prodotti ogni giorno.

Lavorare su se stessi e svilupparsi ulteriormente significa anche essere aperti al cambiamento. Con i cambiamenti le variazioni al management e l‘ingresso nel mercato delle cargo-bike con il nuovo marchio VIA, stiamo affrontando proprio questi cambiamenti e queste sfide. Potete scoprire come li stiamo valutando e affrontando a pagina 49.

Vorrei ringraziare tutti coloro che ci hanno visitato e sostenuto all‘OPEN HOUSE 2024 e tutti coloro che ogni giorno fanno di SW-MOTECH ciò che siamo. Non vediamo l‘ora di partecipare all‘OPEN HOUSE 2025 e di darvi nuovamente il benvenuto.

A presto, Jörg Diehl — Amministratore delegato, SW-MOTECH

VISITA A DOMICILIO CON JÜRGEN SWORA

LA VITA DOPO L‘AZIENDA.

Nel 1999 Jürgen Swora ha fondato SW-MOTECH insieme agli amici Jörg Diehl e Kai Jockel. Con impegno, creatività e maestria, l‘ingegnere meccanico porta l‘azienda a diventare uno specialista di accessori per moto riconosciuto a livello mondiale. 25 anni dopo, Jürgen Swora decide di andare in pensione. Andiamo a trovarlo a casa e ci immergiamo nel suo mondo di appassionato „inventore“ che si lascia ancora trasportare, costruisce cose nuove, guarda al futuro e produce birra di qualità dannatamente alta.

JÜRGEN, LEI SI È RITIRATO DALL‘ATTIVITÀ

OPERATIVA DI SW-MOTECH ALL‘INIZIO DI APRILE 2024. COME SE L‘È CAVATA DA ALLORA?

Me la sono cavata molto bene. Ho progetti a destra e a manca ed è stato bello tornare lavorare manualmente dopo 25 anni di fogli Excel, riunioni del personale, contratti, relazioni con i clienti e tutto il resto. Sono riuscito a comprare un piccolo edificio industriale nelle immediate vicinanze, che ora sto convertendo e dove sto facendo molte cose anche io, contribuendo a dargli forma e lavorandoci personalmente. E negli ultimi mesi mi sono davvero divertito a farlo.

COSA INTENDE FARE ESATTAMENTE CON QUESTO EDIFICIO INDUSTRIALE?

(ride). Cominciamo da come l‘ho trovato: Era un cumulo di rifiuti. C‘erano 40 anni d‘immondizia raccolti lì dentro, sette tonnellate, che dovevano essere eliminate in qualche modo. In una parte della sala c‘era anche una piccionaia, che produceva cose carine... Una volta sgomberato tutto, abbiamo pensato a cosa fare: Cosa dobbiamo demolire e cosa possiamo tenere?

L‘obiettivo era quello di conservare il più possibile e ora abbiamo trovato una soluzione. Allo stesso tempo, stiamo costruendo un edificio in montagna, accanto a questo edificio, un garage per le auto d‘epoca. Ha una superficie di 120 metri quadrati, è fatto di cemento armato a vista e combinare il tutto è stata un‘impresa. Ma siamo abbastanza soddisfatti del risultato finale.

QUANTO SPESSO È ANCORA IN CONTATTO CON SW-MOTECH E QUANTO È DIFFICILE PER LEI LASCIARLA ANDARE ORA?

Mi sono sorpreso di quanto stia andando bene. Lasciare le attività quotidiane, gli acquisti e i fornitori, avrei pensato che sarebbe stato più difficile per me. No, non è stato affatto difficile. Sono a disposizione di chiunque me lo chieda, ma non mi dico: „Peccato che oggi non possa andarci“. Grazie a questa distrazione che ho, a questo lavoro, a questi nuovi compiti, non è affatto complicato. Naturalmente, ci sono ancora dei compiti per me come proprietario e rimarranno. Cerco di occuparmene tempestivamente e cerco di essere lì una volta alla settimana per eventuali problemi. Il contatto c‘è sicuramente e mi tengo

DIETRO

anche aggiornato sullo sviluppo dei prodotti, in modo da capire cosa sta succedendo e a che punto siamo.

GLI ULTIMI ANNI SONO STATI MOLTO

IMPEGNATIVI: LA PANDEMIA DI CORONAVIRUS, LA GUERRA IN UCRAINA, L‘INFLAZIONE. HA MAI PENSATO IN QUESTO PERIODO: NON POSSO ANDARMENE ORA, L‘AZIENDA HA BISOGNO DI ME?

La decisione era che volevamo andarcene a un certo punto e ci siamo detti che sarebbe stato un buon momento quando Achim avrebbe compiuto 60 anni e io 58. Se ci fosse stata la necessità di restare, avremmo potuto rimandare ancora. Ma era giusto così. La pandemia era finita e durante il Corona Virus abbiamo avuto l‘anno di maggior successo nella storia dell‘azienda, o almeno l‘anno di maggior crescita. In Fabian abbiamo trovato un buon successore e il modo e il momento in cui l‘abbiamo pianificato, il 1° aprile 2024, era corretto.

ANCHE I TOUR IN MOTO SONO CAMBIATI?

Beh, posso parlare solo per la Germania, credo che in altri Paesi sia diverso. Ma i motociclisti

tedeschi sono diventati più anziani, vogliono più lusso, vogliono viaggiare più comodamente e per questo ci sono più hotel per motociclisti.

25 ANNI DI SW-MOTECH. GUARDANDO AL PASSATO, QUAL È STATA LA DECISIONE PIÙ DIFFICILE

DA PRENDERE?

Una decisione ci ha tenuti occupati per molto tempo: Quando BMW è venuta da noi e ci ha chiesto se potevamo costruire gli attuali telai laterali per la BMW R 1300 GS. Abbiamo sentito le cifre dei responsabili BMW sulla quantità di valigie che volevano. Ci siamo informati e, naturalmente, la costruzione di 50.000 valigie per diversi anni era un‘attività redditizia. Compresi un nuovo capannone che avremmo dovuto costruire, gli investimenti e lo sviluppo delle vendite. Abbiamo discusso a lungo e dopo due settimane eravamo arrivati al punto di dire che non l‘avremmo fatto. E ora, con il senno di poi, è stata la decisione giusta. Abbiamo ancora un buon rapporto commerciale con BMW e credo che continuerà a crescere. Farsi coinvolgere in un progetto di queste dimensioni sarebbe stata sicuramente la cosa più sbagliata da fare. Ma a parte questo, le decisioni sono sempre state prese in tempi relativamente brevi, perché ognuno aveva un corretto punto di vista e si è raggiunto rapidamente il giusto consenso.

25 ANNI DI SVILUPPO DI ACCESSORI PER MOTO, IN STRETTA COLLABORAZIONE CON L‘INDUSTRIA. SECONDO LEI, QUALI SONO STATI I MAGGIORI CAMBIAMENTI IN QUESTO PERIODO?

25 anni fa, il mercato delle moto era relativamente poco professionale. Quando ero ancora uno studente, si cercava di sviluppare per ottenere i componenti più economici. Oggi quasi nessuno si chiede più se è economico, ma se è di qualità. È successo davvero qualcosa. I negozi di moto di allora erano spesso professionisti autoproclamati, motociclisti che avevano iniziato ad armeggiare in garage. Oggi lo standard è piuttosto alto, una moto costa anche più di 25.000 euro e chi spende così tanto vuole prodotti buoni. Non credo che all‘epoca esistesse questa formula.

ANCHE I TOUR IN MOTO SONO CAMBIATI?

Beh, posso parlare solo per la Germania, credo che in altri Paesi sia diverso. Ma i motociclisti tedeschi sono diventati più anziani, vogliono più lusso, vogliono viaggiare più comodamente e per questo ci sono più hotel per motociclisti. Quando percorrevo le Alpi 30 anni fa, ogni tanto si trovava un cartello con scritto „Bikers Welcome“, oggi ce ne sono dieci in ogni villaggio. Oggi è completamente diverso, si ha un certo livello di comfort, si può semplicemente partire, mentre in passato non era così. E oggi nessuno va in Africa a causa della situazione politica. In teoria si può andare in Tunisia o in Marocco. Non si può andare in Algeria, non si può andare in Egitto, sono tutti chiusi. E certamente non in Libia. Io stesso sono stato in Libia due volte, è un Paese fantastico per andare in moto, ma non si può nemmeno più entrare. Quindi qualcosa è di certo cambiato.

QUALI SONO I SUOI PROGETTI DI VIAGGIO PERSONALI?

Inizialmente volevo andare in Cina attraverso la Via della Seta. Poi c‘è stata la guerra in Ucraina e l‘Iran, quindi è tutto chiuso, al momento non c‘è nulla di possibile. Questo viaggio è stato messo in secondo piano, non credo che sarà possibile a breve termine. Poi abbiamo cambiato idea e volevamo andare in Sudafrica come alternativa. Abbiamo Harry Pienaar, il nostro distributore lì, e abbiamo già discusso con lui quale sia la strada migliore. Poi è arrivata la Striscia di Gaza e il Libano. Non vedo quindi la possibilità di fare un grande viaggio lì e ho anche i miei progetti qui. Comunque di certo non ho intenzione di correre grossi rischi.

QUALI SVILUPPI DEL SETTORE

MOTOCICLISTICO LA PREOCCUPANO E QUALI LA ENTUSIASMANO?

Mi preoccupa l‘alto livello di tecnologia, soprattutto quando si tratta di viaggiare. Se ho una macchina complicata, con un‘elettronica complessa, tutto deve funzionare, altrimenti non c‘è modo di andare avanti. Così oggi, se una moto si rompe, bisogna andare dal concessionario, anche se si è sulle Dolomiti. Non si può evitare, dobbiamo rispettare gli standard di emissione, le normative, quindi questo aumenterà automaticamente, come l‘ABS quando è arrivato qualche anno fa. È essenziale, ma anche questo rende le cose difficili. Ma se l‘elettronica funziona, credo che i veicoli durino molto di più e siano diventati anche più sicuri e affidabili.

I PRODOTTI SW-MOTECH HANNO UNA MISSIONE CHIARA: DURATA, FACILITÀ

D‘USO E DESIGN SEMPLICE E FUNZIONALE. RIMARRÀ COSÌ O SI AGGIUNGERÀ

QUALCOS‘ALTRO?

Spero che rimanga così, perché questa è la nostra missione, che abbiamo a cuore e con la quale abbiamo anche avuto successo. Per quanto riguarda la sostenibilità, ovviamente su piccola scala, ma abbiamo iniziato a sostituire tutti gli imballaggi in plastica con quelli in cartone. Ma naturalmente, se voglio realizzare un prodotto che protegga una moto, sarà sempre in acciaio.

DIETRO

DOVE VEDE SW-MOTECH

NEI PROSSIMI 25 ANNI?

Abbiamo davanti a noi un problema che dovremo affrontare: La fine del motore a combustione.

Se le moto non potranno più avere un motore a combustione, il problema di percorrere lunghe distanze diventerà tangibile. E al momento abbiamo successo proprio con questi prodotti: Viaggi, lunghi viaggi, valigie, borse. Oggi si possono percorrere 100 chilometri con le moto elettriche, forse 150 chilometri. Forse si possono percorrere anche 300 chilometri e poi però si deve ricaricare, se è così che funziona la ricarica. Penso quindi che questo sia un problema che ci terrà impegnati e che ci limiterà in una certa misura. Per il resto, siamo sulla strada giusta se continuiamo a lavorare in questo modo. Tuttavia, mi preoccupa anche la concorrenza asiatica sulle moto. Dieci anni fa c‘erano uno o due produttori cinesi che presentavano qualcosa, e questo non era positivo ai nostri occhi. Oggi, se si va a una fiera, come Milano, Colonia o altrove, i produttori cinesi di moto sono presenti, sono molti e hanno buoni prodotti.

Forse non hanno un nome sul mercato, ma quello che mostrano non è più paragonabile a quello che

vedevamo 10 anni fa. E possono farlo in modo più economico rispetto ai giapponesi e agli europei. Non so se meglio, ma sicuramente meno costoso. E se avranno successo, ci saranno molte più moto in questo piccolo mercato e noi dovremo cedere parte delle nostre vendite a questi produttori.

QUALI SONO I SUOI PROGETTI

PERSONALI PER IL FUTURO?

Il magazzino sarà presto terminato. Ho un impianto per la produzione di birra e abbiamo sviluppato la passione di produrre la nostra. Non so ancora fino a dove arriveremo e se lo faremo a livello commerciale. E dopo 25 anni di viaggi in tutto il mondo, è arrivato il momento di fare qualcosa con la famiglia.Non c‘è mai stato un momento di pausa, c‘erano le vacanze e all‘inizio mi chiamavano tre volte al giorno anche quando ero in ferie. Ora abbiamo più tempo per questo. E dopo tutti i progetti, anche fare meno o non fare nulla sarebbe bello.

OPEN HOUSE 2024

DAL MEETING PER CONCESSIONARI

A FESTIVAL DELLA MOTO

L‘OPEN HOUSE non è ancora iniziato e i due grandi campi adibiti per il campeggio delle moto sono già stracolmi di visitatori. Gli organizzatori dell‘evento SW-MOTECH sono costretti a dedicare una terza area per far fronte all‘enorme affluenza. Nessuno sa esattamente quando sia iniziato il campeggio all‘OPEN HOUSE. Come quasi tutto il resto dell‘evento annuale, giunto alla sua 15a edizione, il campeggio si è sviluppato in modo organico. In origine, l‘OPEN HOUSE era un incontro commerciale con l‘obiettivo di informare i rivenditori sui nuovi prodotti. A un certo punto, gli ospiti hanno deciso che sarebbe stato più facile trascorrere il fine settimana nei locali dell‘azienda.

In occasione del 25° anniversario dell‘azienda, OPEN HOUSE 2024 ha attirato più di 38.000 visitatori durante l‘intero weekend dell‘evento.

Tutto si svolge ancora nei locali dell‘azienda. Anche il fatto che non ci sia un‘azienda organizzatrice di eventi professionale a gestire l‘evento contribuisce all‘atmosfera rilassata del festival. Ad eccezione del personale addetto al catering, tutti gli addetti all‘evento sono dipendenti SW-MOTECH con un lavoro regolare presso la sede centrale. La persona con la maglietta rossa dello Staff che vi dà indicazioni o vi applica il tatuaggio temporaneo del logo del toro potrebbe essere un contabile o un ingegnere meccanico dell‘azienda.

Questa crescita organica dell‘OPEN HOUSE corrisponde esattamente alla crescita sistematica e rapida dell‘azienda negli ultimi 25 anni. SWMOTECH è oggi rappresentata da distributori in oltre 70 Paesi e ha filiali in Spagna, Italia, Francia e Stati Uniti.

38.000 VISITATORI

20 PRESENTAZIONI DAL VIVO

20.000 Mq DI CAMPEGGIO

25 ANNI DI SW-MOTECH

2 GRUPPI MUSICALI DAL VIVO CIRCUS TRIAL STUNTSHOW

3.500 TEST-RIDE

OLTRE 60 ESPOSITORI

15° OPEN HOUSE E 25° ANNIVERSARIO

L‘OPEN HOUSE 2024 ha preso il via con la cerimonia di saluto ai due amministratori delegati

Jürgen Swora (da cui deriva il nome SW-MOTECH) e Achim Kessler, che si ritirano dalla gestione quotidiana e vanno in pensione.

Durante l‘intero fine settimana, i visitatori hanno potuto effettuare più di 3.500 test- ride su moto di 17 produttori diversi con un meteo perfetto.

Royal Enfield, Tinbot e CFMoto hanno partecipato per la prima volta quest‘anno. C‘è stato un intero chilometro coperto da stand di rivenditori, tour operator, produttori di caschi e attrezzature, pneumatici e altro ancora. Lo showroom

SW-MOTECH è stato aperto ai visitatori per tutto il fine settimana e un team di vendita ha risposto pazientemente a tutte le domande. Durante il giorno, il grande palco dello show ha ospitato le presentazioni di viaggiatori e produttori mondiali che hanno illustrato le loro ultime innovazioni e moto. La sera è proseguita con band dal vivo con voci potenti. Un parco divertimenti per bambini, la birreria all‘aperto e uno spettacolo di trial stunt hanno completato l‘atmosfera del festival.

2025 E OLTRE

Il team organizzativo di OPEN HOUSE è già nel pieno della pianificazione dell‘ OPEN HOUSE 2025 e deve ora superare le sfide poste dalla crescita dell‘evento e dallo spazio limitato della sede aziendale. Il prossimo OPEN HOUSE si terrà dal 13 al 15 giugno 2025 e ancora una volta ci saranno grandi vibrazioni motociclistiche per tutti.

GRAZIE

CI VEDIAMO IL 13 - 15 GIUGNO 2025

VISITATORI DA TUTTO IL MONDO

Il viaggio di Alex è iniziato su un traghetto da Cipro alla Grecia e lo ha già portato attraverso la Grecia, l‘Italia, la Svizzera, il Liechtenstein e poi all‘OPEN HOUSE di Rauschenberg, in Germania. Alex ha programmato la visita all‘ OPEN HOUSE come parte del suo viaggio verso Nordkapp in Norvegia e ritorno. Alla fine il suo viaggio ha percorso 12.500 chilometri. La compagna di viaggio di Alex, una Yamaha Ténéré, è dotata di numerosi accessori SW-MOTECH. I suoi preferiti sono le valigie TRAX ADV, che si sono dimostrate robuste e, soprattutto, assolutamente impermeabili. Il prossimo viaggio di Alex è in Marocco.

POTETE SEGUIRLO SU @T7PISTACY SU INSTAGRAM.

OPEN HOUSE SW-MOTECH: UNA CELEBRAZIONE DELL‘INNOVAZIONE E DELLA COLLABORAZIONE

La filiale italiana di SW-MOTECH ha avuto la straordinaria opportunità di unirsi ai colleghi tedeschi presso la sede di Rauschenberg per il tanto atteso evento Open House. Questo incontro non si è limitato alla presentazione dei prodotti, ma è stato una vibrante fusione di musica, incontri, interviste e relazioni di viaggi ispirati condivisi da influencer e ambassador del marchio.

L‘evento è stato una miscela dinamica di festeggiamenti e di idee lungimiranti nel mondo del motociclismo. I partecipanti hanno assistito a emozionanti esibizioni acrobatiche e hanno avuto la possibilità di esplorare aree dedicate dove gli espositori e i marchi hanno permesso loro di effettuare emozionanti test-drive su strada. È stata una perfetta sinergia tra intrattenimento e progresso del settore.

Come team italiano, siamo stati entusiasti di collaborare a stretto contatto con i nostri compagni tedeschi, scambiandoci idee e visioni per il futuro. L‘atmosfera non era solo festosa, ma anche pulsante per l‘impegno comune a spingere oltre i confini dell‘innovazione nel nostro settore.

L‘Open House di SW-MOTECH è stata davvero un‘esperienza indimenticabile, da frequentare almeno una volta nella vita, che ci ha lasciato ispirati e pieni di energia per continuare a cavalcare il mondo delle moto. Siamo impazienti di anticipare le future collaborazioni e innovazioni che daranno forma al settore.

EMILIO E CRISTINA

IL LORO VIAGGIO VERSO RAUSCHENBERG E L‘OPEN

RAUSCHENBERG - HESSEN

Sono 1.500 i km che ci separano da questo piccolo paese che si nasconde nel cuore del Hessen, a poca distanza dalla storica Marburg È il luogo dove hanno sede cervello, cuore e muscoli della SW-MOTECH e anche questo racconta dello stile di questa azienda tedesca che abbiamo casualmente incontrato e poi sempre più apprezzato. Ad un lungo quanto velocemente noioso trasferimento in autostrada che avrebbe - e a ragione - dovuto spaventarci, abbiamo invece optato per un viaggio seguendo strade secondarie e paesaggi unici che ci hanno restituito appieno il piacere di viaggiare in moto, specie su una moto che, come la nostra Moto Morini X-Cape, è stata attrezzata e resa unica dagli accessori realizzati proprio per lei da SWMOTECH.

Ed eccoci, dopo un breve prologo autostradale, pronti a immergerci nell’avventura e nella bellezza iniziando a costeggiare la sponda di ponente del Lago di Garda, da dove ha inizio il nostro viaggio verso nord. Sirmione, il Vittoriale, Limone sul Garda, Torbole, punti unici capaci di arricchire la bellezza di questo lago punteggiato dalle vele dei surfisti, per poi, seguendo la statale dei Laghi, salire verso l’alto, un tornante dopo l’altro, per affrontare la bellezza dei passi alpini che ci aspettano. È al di là delle ultime cime alpine che, superato il Fernpass subito oltre il confine con la Germania, inizia il viaggio che ci eravamo ripromessi: la Romantische Strasse, un itinerario storico nato nei primi anni ‘50 che, come un fuso, taglia verso nord la Baviera avvicinandoci alla meta. Füssen, prima tappa di questo viaggio, è meravigliosa ma è a qualche chilometro di distanza che da subito si entra nelle atmosfere di quella che a tutti gli effetti è una fiaba tedesca assurta a fama mondiale.

Davanti a noi, aggrappato sulle ultime propaggini dei monti, svetta con le sue torri e i suoi merli il candido castello di Neuschwanstein, voluto da Ludwig II di Baviera e capace di rappresentare il sogno visionario e romantico di uno dei personaggi storici più amati in Baviera.

Lasciando alle spalle le ultime vette delle Alpi è un’infinita amabile pianura quella che ora ci attende dove le strade tagliano i campi e le colline. Steingaden, Wildsteig, Peiting, sono i primi piccoli borghi che incontriamo dalle bellissime case dipinte e con i tetti a punta, le mucche e i cavalli che pascolano nelle verdi colline. La “Strada Romantica” si immerge ora nella pianura punteggiata dove le distese del verde dei campi sono ora macchiate dal bianco delle fattorie, stalle e fienili che sembrano arrivare direttamente dal Medioevo.

E poi ecco, in lontananza, Rain con il suo municipio rococò, e, attraversando il Danubio, Donauwörth dalle coloratissime case patrizie. L’antico castello dall’alto della rupe da cui si può ammirare il fiabesco incedere del fiume Wörnitz. I 460 km ufficiali dell’itinerario stanno volgendo alla fine del nostro viaggio e non ci poteva esserci

- MOTO E VIAGGI

HOUSE 2024

tappa migliore di Rothenburg ob der Tauber, dove il tempo sembra essersi arrestato. Gli ultimi 50 km della Romantische Strasse sono ora un lampo nella campagna ed è un piacere arrivare ai piedi della maestosa fortezza di Marienberg che, situata sull’alto di una rupe a difesa della città, domina Würzburg. In basso, il corso del fiume Meno la lambisce superato dal cinquecentesco ponte di Alte Mainbrücke che poggia le fondamenta sui medesimi piloni dell’antico ponte romano trasportando il viaggiatore nel tempo.

Lasciamo quindi con dispiacere il fascino della tappa finale della Romantische Strasse per gli ultimi 200 km che ci separano da Rauschenberg e dalla Open House, smaniosi di immergerci nel clima di festa e passione che ci aspetta e orgogliosi di non essere giunti fin qua a mani vuote, ma con un pezzo della nostra Romagna con la possibilità di raccontarne, attraverso un docufilm, non solo la bellezza dei luoghi ma anche l’amore e la passione che lega la nostra terra e le nostre genti al mondo dei motori. Speriamo di esserci riusciti. Altrimenti ci sa proprio che il prossimo anno dovremo tornare.

Emilio e Cristina (Moto e Viaggi)

DA RIMINI A RAUSCHENBERG PER RACCONTARE LA LORO ROMAGNA

30 ANNI RACCONTATI DA MIRCO URBINATI TRANSITALIA

TRANSITALIA MARATHON.

Transitalia Marathon è un evento che risale agli anni ’80 quando era una competizione di moto rally a cui partecipavano i piloti più rappresentativi al mondo, tra questi, uno in particolare, Sergio Santoni, un amico di infanzia più grande di me che li aveva fatto tutte le edizioni dal 1985 e in un certo modo collaborava con l’organizzazione di allora.

Transitalia Marathon, ex Rally del Titano, fu la prima manifestazione Rally con navigazione in Europa, oggi rimasta per gli appassionati nel forziere dei miti come il Camel Trophy o la Targa Florio.

I racconti di Sergio mi ipnotizzavano e passavamo interi pomeriggi e serate dove mi raccontava nei dettagli il viaggio del Transitalia Marathon, allora gara, fino in Abruzzo, Molise, Puglia.

Per tutta la mia carriera agonistica, dal 1992 al 2012 ho sempre sognato di poter partecipare a questa iconica gara, il Transitalia Marathon che però, purtroppo fece la sua ultima edizione nel 1994; quando portai a termine sul podio le due prove di Campionato del Mondo Rally correvo in moto immaginando di correre il Transitalia, quasi fosse un’ossessione.

Sergio e io ci eravamo fatti una promessa, partecipare al Transitalia Marathon insieme, qualora qualcuno lo avesse ancora riorganizzato. La scintilla scatto nel 2010 quando Sergio purtroppo morì per un problema fisico; la sera prima lo andai a trovare e gli dissi “Ti rimetterai perché dobbiamo fare il Transitalia Maratrhon insieme” …purtroppo non fu così… Il mio obiettivo era quello di mantenere la promessa per portare con me il casco di Sergio con me al Transitalia Marathon e quindi ricontattai i vecchi organizzatori per rimettere in piedi la manifestazione ma con scarsi risultati. Dal 2003 decisi di rilevare il marchio Transitalia Marathon e Rally del Titano presso la banca dati governativa e mi inventai l’idea di rimettere in piedi il TM come piccolo e intimo evento per pochi amici, sui percorsi delle vecchie edizioni, e portare il casco di Sergio da Rimini a Campo Imperatore (AQ), su quello che era l’itinerario storico.

Misi in moto una macchina operativa di persone qualificate che potessero aiutarmi per quella che doveva essere l’unica e simbolica edizione del “nuovo” Transitalia Marathon, che per me rappresentava una promessa da mantenere fatta ad un amico.

Nel 2012 avvenne la prima riunione operativa con il personale addetto al percorso, alle richieste istituzionali e mi confrontai con la FMI per poter svolgere l’evento nel pieno rispetto delle leggi attuali.

Costituimmo il motoclub Strade Bianche in Moto per poter organizzare il tutto sotto l’egida di FMI e stabilimmo la data a settembre 2015; fu per me un’amara sorpresa vedere l’interesse suscitato negli appassionati. Volevo un’edizione non competitiva per pochi intimi e ci trovammo a chiudere le iscrizioni con oltre 120 partenti e altrettanti rimasti in lista di attesa.

L’edizione 2015 da Rimini (RN) a Campo Imperatore (AQ) divisa in tre tappe contò 120 partenti tutti italiani, una macchina operativa di 20 persone tra staff moto, logistica e amministrativa con un successo mediatico enorme. Il grande successo e la promessa mantenuta a Sergio decretarono la mia decisione di non volere più replicare l’evento.

Venni convocato dalla FMI a EICMA 2015 insieme all’unico altro organizzatore che si occupava di eventi Turismo Avventura in Italia (Corrado Capra) e da quell’incontro nacque la denominazione Adventouring che sostituì il termine Turismo alta quota. Decidemmo di replicare con una seconda edizione a settembre del 2016 cambiando completamente l’itinerario, in verità ne ero quasi contrariato per i motivi descritti sopra, aprimmo le iscrizioni già a gennaio e si chiusero in 40 minuti con il raggiungimento di 250 partenti, tetto precedentemente stabilito di cui alcuni da

da Germania, Olanda e Austria; oltre un centinaio rimasero fuori in lista di attesa.

Dopo il grande successo dell’edizione 2016 decisi di fondare, la Minoa Group dalle iniziali dei miei figli, che potesse occuparsi a 360 gradi di moto turismo, Motorsport e didattica considerato il fatto che sono tuttora istruttore di tecniche di Guida FMI.

Grazie al supporto di alcune aziende che credettero nel progetto, Minoa Group diede una svolta decisiva all’evento che suscitava ormai interesse anche fuori dall’ Italia.

UNA PROMESSA FATTA A UN AMICO, CHE SI TRASFORMA NELLA MANIFESTAZIONE ADVENTOURING PIÙ IMPORTANTE D‘EUROPA

Continuavamo ad alzare il tetto dei partecipanti anno dopo anno ma continuavamo a lasciare in lista d’attesa per l’anno successivo oltre 200 richiedenti, segnale che ci motivava tantissimo perché indice di grande successo della Transitalia

Marathon. Questo anche all’estero e nelle edizioni 2017, 2018 e 2019 si contarono partenti dagli

U.S.A., Sud Africa e addirittura dalla Corea del Sud.

Qui La macchina operativa del Transitalia

Marathon era diventata di 70 persone tra equipe moto, logistica, radio, assistenza tecnica e sanitaria.

Nel 2019 Maggioli editore si interessò all’evento e ne scrisse un libro in due lingue, Italiano e Inglese, il quale raccontavaa il passaggio dal precedente evento a quello odierno, l’aspetto organizzativo, dal Rally agonistico del precedente

Transitalia alla chiave Turistica del nuovo progetto

Transitalia Marathon con il coinvolgimento di tutta Europa e non solo.

Edizione 2020, anno dell’epidemia Covid

S.A.R.S 19 chiudemmo le iscrizioni in 6 minuti con 20 Nazioni al via, 400 partenti e una lista di attesa di quasi 400 unità.

COORDINATE

FACEVA ALLORA

QUELLO CHE OGGI

FANNO I SOCIAL

STORIA DEL MOTO RALLy

Siamo stati contattati dalla Università di Bologna, dipartimento Turismo e Management che ha scelto Transitalia Marathon come caso di studio per approfondire il tema del motociclismo legato all’impatto in termini di numeri sul territorio Nazionale.

Uscirono ben quattro lauree magistrali internazionali con tema Transitalia.

L’edizione 2021 decretò la nascita vera propria del Transitalia Expo dettata dall’ imponente presenza di case costruttrici e aziende del settore portano lo staff a strutturare un’area espositiva di tre giorni a Rimini al fine di creare un coinvolgimento all’evento altamente targettizzato.

Edizione 2022, iscrizioni chiuse in 6 minuti con 22 Nazioni al via, oltre 300 in lista di attesa, la stampa accreditata proviene da Europa e USA.

UN CONTESTO, UN‘ATMOSFERA E UN CLIMA CHE SI TRASFORMANO IN UN‘ENERGIA PER VERI APPASSIONATI

Prima edizione di Transitalia EXPO che è un progetto per crescere a Rimini, grazie al “polmone” di Transitalia Marathon, una EXPO internazionale del moto turismo che possa diventare un salotto di incontro tra aziende, appassionati del settore, autorità del segmento turismo, istituzioni, stampa e consolidare il Transitalia Marathon come evento Internazionale.

Edizione 2023, iscrizioni chiuse a gennaio in 8 minuti con 23 Nazioni, 400 partenti a numero chiuso e oltre 200 in lista di attesa.

Lo staff del Transitalia Marathon è ormai un gruppo operativo di 80 persone, le stesse da anni con le quali continuano corsi di aggiornamento e incontri obbligatori in azienda.

Minoa Group è agenzia di comunicazione e collabora con agenzie esterne per la promozione dei Partner e della propria attività.

Amazon Prime Video seleziona i media di Transitalia Marathon per il canale DOCU FILM con copertura in tutti i Paesi del Mondo. Quest’anno il 2024, ricorre il decennale di Transitalia Maathon e l’organizzazione, sta preparando per questa decima edizione un evento in grande stile rally raid per commemorare una ormai eccellenza italiana e gli amici grazie a cui ha preso forma e si è ampliata negli anni.

Il casco di Sergio Santoni mi ha seguito sul sedile della macchina a ogni edizione.

M. Urbinati

LIGNANO SABBIADORO - MAGGIO 2024 38° BIKER FEST

38 ANNI DI PASSIONE MOTOCICLISTICA

Il Biker Fest di Lignano Sabbiadoro, una storia che inizia 38 anni fa e che oggi rappresenta uno degli eventi dedicati al mondo Custom più grandi d’Europa. Un happening in stile “stelle e strisce” di proporzioni inimmaginabili che porta il pubblico in un incredibile viaggio e in un’atmosfera dalle sensazioni “oltre oceano” che profuma di benzina, polvere e bbq, un contenitore ricolmo di ogni genere di emozione legata ai motori a due e quattro ruote. Il Biker Fest è uno spettacolo la cui scenografia è uno sfondo dipinto con immortalate classiche e intramontabili Harley Davidson d’epoca affiancate dalle modernissime Dyna e Road Glide con tutto intorno decine di muscle car, trike, pin-up, tatuaggi ed hard rock a volume altissimo, esattamente quello che si desidera da un evento del genere. Infatti, il Biker Fest non delude le aspettative ed offre esattamente quello che uno si aspetta di trovare ed assaporare. Era il 1987 e in quel periodo i raduni di biker in Italia erano praticamente inesistenti. Qualche piccolo incontro delle allora chiamate Giacche Blu e qualche biker locale, ma nulla più.

Così i “Motârs”, dalla traduzione in lingua friulana della parola “bikers”, un gruppo di esperti motociclisti e rockettari friulani, decide di dare forma ad una festa particolare, più completa delle poche esistenti in Italia, un evento che ricordasse i grandi raduni del Nord Europa, come il German Bike Week, il Biker Union Rally ed il President Rally oppure quelli d’oltreoceano, come Daytona e Sturgis

La prima edizione del 1987 fu un inizio complicato contraddistinto dalla pioggia battente. Il venerdì i partecipanti non erano più di 250, ma il sabato si arrivò alla considerevole quota di circa 600 persone, con oltre 400 moto. Non tante, ma per una piccola comunità come quella di Villanova di San Daniele (Udine), che conta solo un migliaio di abitanti, il raduno biker rappresenta una sorta di invasione: tanti tatuaggi, tende e forcelle così lunghe che non si erano mai viste prima. L’interesse e i partecipanti al raduno crescono anno dopo anno in maniera progressiva e costante nonostante la pioggia che bagna quasi

AMERICAN STYLE, CUSTOM BIKE E MUSCLE CAR

ogni edizione.

Il merito è degli attenti ed esperti organizzatori che curano ogni dettaglio per mettere a proprio agio gli ospiti: gentilezza, illuminazione, servizi e spettacoli si sprecano. Ogni moto parcheggiata ha una tavoletta in legno sotto il cavalletto, per non sprofondare. Si copia “il meglio” di tutto quello che si vede nei raduni di tutta Europa. Crescono le iniziative che fanno da corollario alla festa: stand, convention di tatuaggi e aerografisti, giri in elicottero, bungee jumping, sexy show con grandi star dell’erotismo, concerti sempre più grandi e importanti Ronnie James Dio, Creedence

Clearwater Revival, Status Quo, White Snake, Motorhead, Animals, Saxon, Twin Dragons e Tony Martin Black dei Sabbath e Uli Roth degli Scorpions solo per citarne alcuni.

Si arriva così a 4.000 persone nel ’90, 13.000 nel ’94 e oltre 23.000 nel ’97 nel corso dell’undicesima edizione. Il tutto in un’atmosfera d’amicizia e solidarietà che unisce tutti i partecipanti europei presenti, all’insegna della passione per la moto, qualunque essa sia. Nel 1998 arriva la scelta, rivelatasi vincente, cambiare il luogo della manifestazione, diventato ormai troppo limitato e non abbastanza sicuro per contenere le decine di migliaia di partecipanti. Da Villanova di San Daniele si passa ad Osoppo, sempre in provincia di Udine, a circa una decina di chilometri dalla precedente sede. La nuova area è quella del Rivellino di Osoppo, ampia circa 280.000 mq e sufficientemente spaziosa e immersa nel verde.

Nel 2001 il Biker Fest torna nel comune di San Daniele del Friuli, stavolta però nell’area dei rinomati prosciuttifici, uno spazio abbastanza capiente per tutti, ma sfortunatamente senza alcun riparo naturale dal sole cocente. Inoltre, un’imposizione burocratica impone di ridurre l’evento da quattro a due giorni; uno scotto in termini di presenze che si pagherà gli anni a venire. Nonostante ciò, i biker continuano ad arrivare, anche da oltre oceano, per vivere l’adrenalinica atmosfera che si respira alla Biker Fest, che da anni sostiene l’evento tramite un sito internet dedicato.

Presente in quest’occasione un camion di Overland a sostegno dell’Unicef. A Ricky Angerer e allo Show Action Group sono affidati gli spettacoli acrobatici, mentre per la musica ecco risuonare i nomi degli indimenticabili Status Quo e dei Creedence Clearwater Revival. Il 2002 arriva in un attimo e vede il ritorno della manifestazione laddove nacque ben 16 anni prima, ma ora i visitatori sono più che centuplicati e lo spazio a disposizione è troppo ridotto. Dopo numerosi sforzi per trovare uno spazio più adatto ad ospitare l’evento, nel 2004 la manifestazione si sposta sul Monte Zoncolan a Sutrio. Dopo la 25esima edizione svoltasi nel 2011 nel Parco del Rivellino di Osoppo, la grande svolta del 2012, ha portato l’evento a Lignano Sabbiadoro, modificandone l’impostazione e reinventando totalmente il format. Ora la Biker Fest utilizza l’intera città balneare ed è ormai consacrata come la Daytona italiana.

IL ROCK & ROLL È
LA MUSICA DEI MOTARS

BMW R 1300 GS

ACCESSORI DI SW-MOTECH

La BMW R1300GS aveva già fatto bella mostra di sé nello stand SW-MOTECH all‘EICMA dello scorso anno in Italia, attirando un flusso costante di ammiratori. I visitatori hanno potuto ispezionare la nuovissima moto con gli aggiornamenti SW-MOTECH, tra cui barre di protezione, protezioni motore e telai laterali personalizzati con soluzioni per il bagaglio.

INNOVAZIONI

APPOSITAMENTE PER QUESTO MODELLO

La GS ha ormai raggiunto gli showroom dei concessionari di tutto il mondo e la richiesta di adattamenti ergonomici, parti protettive e miglioramenti della sicurezza è più che mai elevata.

PROTEZIONE DEL BOXER

Il motore boxer è il cuore della GS e merita una protezione speciale. La robusta barra di protezione in acciaio culla elegantemente i cilindri boxer esposti. La protezione del cilindro protegge ulteriormente il coperchio delle valvole dai danni causati da rocce taglienti in caso di caduta. Entrambe le parti sono rifinite in nero, argento o acciaio inossidabile.

CONFIGURAZIONE DEL MANUBRIO

Per offrire una protezione aggiuntiva al manubrio e alle mani, abbiamo progettato una doppia staffa in acciaio fatta su misura per la R1300GS. Questa protegge i paramani montati in fabbrica e i loro lampeggiatori LED integrati.

CONTROLLO COMPLETO

Le leve del cambio e del freno vengono utilizzate costantemente, soprattutto in fuoristrada. Per resistere a qualsiasi tipo di sollecitazione, produciamo leve solide e robuste in alluminio fresato a controllo numerico. Il set di leve del cambio e del freno appositamente realizzato per la R1300GS consente di regolare l‘esatta posizione del piede per un controllo ottimale in fase di cambiata, frenata, da seduti o in piedi, indipendentemente dal tipo di stivali indossati.

UNA CHIACCHIERATA

CON I COLLEGHI

FABIO MAROTTO

SW-MOTECH ITALIA SALES

CIAO FABIO,

DA QUANTO TEMPO LAVORI IN SW-MOTECH E PUOI DIRCI COME CI SEI ARRIVATO?

Il mio percorso in Sw-Motech è iniziato a settembre 2022.

Mi sono avvicinato a SW-MOTECH grazie alla conoscenza con Antoine il general manager Italia che mi ha parlato dell’azienda e del progetto.

Ho percepito subito la possibilità di poter affrontare nuove sfide stimolanti e di far parte di un’azienda dinamica in costante sviluppo. Se a questo uniamo la passione che ho per le moto…la decisione è stata facile.

PERCHÉ TI PIACE ANDARE IN MOTO?

QUAL È LA MOTO DEI TUOI SOGNI?

La moto è sempre stata presente nella mia storia personale e della mia famiglia.

Mio nonno era concessionario della Moto Guzzi. Sono cresciuto nell’officina di famiglia.

L’odore di benzina penso sia stato il mio primo eau de toilette e il rombo dei motori la mia playlist preferita.

Ho iniziato presto ad andare in moto, la mia passione è il fuoristrada, poter percorrere delle strade senza asfalto, immerso nella natura, mi regala sensazioni di libertà e serenità.

In giovane età ho anche partecipato a qualche competizione, con scarsi risultati ma con tanto divertimento e tanti cerotti!

QUAL È IL PERCORSO CHE TI PIACE DI PIÙ

FARE PER ANDARE AL LAVORO E COME TI AIUTA A STACCARE LA SPINA DOPO LA GIORNATA IN UFFICIO?

Per esigenze di lavoro utilizzo molto l’auto per recarmi dai rivenditori e questo mi portano a percorrere spesso strade diverse in giro per l’Italia.

Mi piace percorrere strade di montagna o comunque che attraversano zone molto verdi, spesso mi trovo ad aprire i finestrini per poter

respirare i profumi della natura come se fossi in moto..

QUALI VIAGGI IN MOTO HAI FATTO DA SOLO?

II viaggi stradali cerco sempre di condividerli con mia moglie che fortunatamente nutre la mia stessa passione per le due ruote.

QUALE PRODOTTO TI PIACE PARTICOLARMENTE E PERCHÉ?

Per il fuoristrada preferisco essere in un piccolo gruppo di amici in questo modo ci si può divertire aiutandosi in caso di difficoltà.

Uso lo zaino PRO COSMO che trovo molto bello e veramente pratico, mi permette di trasportare tutto per il lavoro e per il tempo libero Adoro le valigie DUSC, le apprezzo per il design che le rende diverse ma anche per le loro caratteristiche tecniche.

Per i viaggi più lunghi o in fuoristrada utilizzo le borse DRYBAG che trovo pratiche e resistenti.

INFINE, COSA RENDE IL TUO LAVORO IN SWMOTECH COSÌ SPECIALE E COSA TI MOTIVA

OGNI GIORNO?

In Sw-Motech ho trovato un’azienda dinamica con lo sguardo rivolto verso il futuro, in un ambiente di lavoro sereno e collaborativo. Il confronto con i colleghi, i contatti con i dealer, la possibilità di poter contribuire all’evoluzioni di prodotti esistenti e di poter proporre delle nuove idee sono aspetti molto stimolanti che contribuiscono a rendere ogni giornata unica e interessante.

HI DERRICK,

DA QUANTO TEMPO LAVORI IN SW-MOTECH E PUOI DIRCI COME CI SEI ARRIVATO?

Ho iniziato a lavorare in SW-MOTECH il 16 maggio 2024, quindi sono ancora abbastanza nuovo per l‘azienda, ma ho avuto l‘opportunità di incontrare il team della sede centrale di SW-MOTECH a Rauschenberg, in Germania. È stata un‘ottima occasione per conoscere molti membri del team tedesco e per discutere di iniziative riguardanti l‘azienda nel suo complesso e, in particolare, il mercato statunitense.

PERCHÉ TI PIACE ANDARE IN MOTO?

QUAL È LA MOTO DEI TUOI SOGNI?

Mi piace andare in moto perché è un‘esperienza quasi sempre nuova. Quando si guida un‘auto si dà per scontato l‘ambiente circostante, che viene in gran parte smorzato quando ci si trova all‘interno dei confini del vetro e dell‘acciaio di un‘auto. Quando si guida una moto, tutto è incredibilmente viscerale e quelle stesse strade che si percorrono in auto sembrano molto più vivaci.

APPARE TUTTO MOLTO PIÙ VIVACE

QUAL È IL PERCORSO CHE TI PIACE DI PIÙ

FARE PER ANDARE AL LAVORO E COME TI AIUTA A STACCARE LA SPINA DOPO LA GIORNATA IN UFFICIO?

Al momento sono ancora alla ricerca del mio percorso preferito per andare al lavoro. Ovviamente preferirei il percorso con il minor traffico possibile, ma pian piano sto trovando delle belle strade con delle belle curve e un‘apertura che mi aiutano a „staccare“ completamente dal lavoro e a concentrarmi sul presente e sull‘ambiente che mi circonda.

QUALI VIAGGI IN MOTO HAI FATTO DA SOLO?

Ho fatto alcuni viaggi intorno allo Stato dell‘Oregon percorrendo circa 600 miglia al giorno (966 chilometri). Partendo dalla Willamette Valley, dove si trova Portland, ho guidato verso ovest fino alla costa dell‘Oregon e sono tornato indietro fino al punto più orientale dell‘Oregon, dove ho percorso strade che comprendono montagne, foreste, alto deserto e aperte pianure.

QUALE PRODOTTO TI PIACE PARTICOLARMENTE E PERCHÉ?

Ci sono ancora molti prodotti del catalogo SWMOTECH che devo esplorare, ma attualmente mi piace molto la borsa posteriore PRO Roadpack. Ha un buon spazio per portare alcuni oggetti essenziali e mi libera la schiena dal dover portare uno zaino pieno, che a volte può essere un po‘ ingombrante. Inoltre, la borsa PRO Roadpack Trail è dotata di attacchi MOLLE che mi permetterebbero di espandere ulteriormente la mia capacità di trasporto, se necessario!

INFINE, COSA RENDE IL TUO LAVORO IN SWMOTECH COSÌ SPECIALE E COSA TI MOTIVA OGNI GIORNO?

Ciò che rende speciale il lavoro in SW-MOTECH per me è che posso allineare le mie passioni personali con il lavoro che svolgo ogni giorno. Mi piace davvero trovare nuovi modi per entrare in contatto e comunicare con persone che condividono i miei stessi interessi per il motociclismo. Inoltre, poter migliorare gli altri e le loro esperienze di guida educandoli e informandoli sui nostri prodotti che li aiutano a raggiungere questi obiettivi è particolarmente soddisfacente.

L‘ ANELLO SERBATOIO PRO A REVOLUTION’S EVOLUTION

L‘anello serbatoio PRO combina perfettamente la forza innovativa di due aziende tedesche: il meccanismo di bloccaggio degli anelli serbatoio SW-MOTECH, provato e testato per molti anni, è ora ancora più facile da usare grazie alla guida magnetica offerta dalla tecnologia FIDLOCK. Il posizionamento dell‘anello superiore è stato migliorato in modo sostanziale: l‘anello superiore scorrevole è già montato sulla borsa serbatoio mediante una guida di scorrimento e non necessita di forature. Quindi, questo anello superiore può essere allineato individualmente sulla guida di scorrimento nella parte inferiore della borsa serbatoio. Una volta in posizione, basta avvitarlo saldamente. Per trasferirlo ad un‘altra moto, basta regolare la sua posizione di conseguenza.

La guida magnetica, sviluppata da FIDLOCK, completa il già perfezionato sistema di aggancio meccanico di SW-MOTECH: le calamite guidano l‘anello superiore in modo da posizionarlo adeguatamente sull‘anello del serbatoio che, infine, si blocca saldamente in posizione. Quindi, la potenza dei magneti interviene nel posizionare adeguatamente la borsa serbatoio. Basta un gesto per agganciare e sganciare la borsa serbatoio in maniera semplice e sicura.

Il meccanismo di blocco meccanico fissa la borsa serbatoio e i magneti uniscono le due parti dell‘anello. La robusta struttura in plastica rinforzata in fibra di vetro, con una geometria d‘incastro di elevata precisione, garantisce che la borsa serbatoio rimanga saldamente in posizione in qualsiasi condizione stradale.

L‘anello serbatoio PRO brevettato si adatta al bocchettone di riempimento del serbatoio del singolo modello di motocicletta per cui è studiato. In questo modo è garantito il miglior posizionamento possibile sul serbatoio.

Con l‘anello serbatoio PRO abbiamo migliorato ulteriormente il nostro sistema di aggancio rapido. Quest‘ultimo combina i vantaggi di una chiusura meccanica a scatto con quelli di una tecnologia magnetica brevettata. Come per magia, i piccoli e potenti magneti fanno in modo che il bagaglio si sistemi esattamente al posto giusto. Quindi, il meccanismo scatta facendo agganciare l‘anello superiore. L‘anello inferiore sostiene saldamente la borsa serbatoio in qualsiasi condizione, sfidando l‘alta velocità in autostrada e la guida su terreni accidentati fuoristrada.

L‘anello serbatoio PRO combina due tecnologie geniali in un unico prodotto, soddisfacendo tutti i relativi requisiti. L‘anello si adatta discretamente al design della moto, non è molto alto e garantisce una presa sicura. La borsa serbatoio può essere posizionata in maniera ottimale e il funzionamento è estremamente semplice: per fare rifornimento di carburante basta sbloccare lo sgancio rapido tramite cinghia, rimuovere la borsa serbatoio e aprire il tappo di riempimento come al solito.

L‘anello serbatoio PRO: semplicemente migliore da tutti i punti di vista.

PRO MICRO

PRO MICRO WP

PRO CROSS WP

PRO DAYPACK

PRO YUKON WP

Anello 3-5 l 27,0 x 20,5 x 11,0

Anello

Cinghie

Anello & Magnetica

PRO ENGAGE

Anello

PRO ENDURO

Cinghie

Cinghie

PRO ENDURO WP

Anello

PRO SPORT

PRO CITY WP

Anello

PRO CITY

Anello

x 19,9 x 13,3

x 20,7 x 19,9

x 22,5 x 12,5

PRO TRIAL

Anello

PRO GS

Anello

Anello

IL VENTO IN FACCIA. SENTIRE LA LIBERTÀ, CIRCONDATI DAI SUONI

DELL‘AMBIENTE CIRCOSTANTE E DAL ROMBO DELLA MOTO.

IL PERCORSO, LA STRADA

DI FRONTE, CON I SENSI ACUITI E PROIETTATI VERSO LA CURVA SUCCESSIVA.

ACCELERARE VALUTANDO L‘ANGOLO

DI PIEGA PER ACCELERARE NUOVAMENTE, SENTIRE LA POTENZA

DEL MOTORE E IL FORMICOLIO CHE

SALE, UN FREMITO CRESCENTE E POI GIÙ VERSO UN LUNGO RETTILINEO.

GUIDARE LA MOTO CREA UN’ENORME, POTENTE E COSTANTE DIPENDENZA.

E NON IMPORTA SU QUALE MOTO, SU QUALE SUPERFICIE E IN QUALE AMBIENTE: LA MAGIA FUNZIONA OVUNQUE.

EqUIPAGGIAMENTO PER MOTOCICLISTI DI SW-MOTECH

Da 25 anni noi di SW-MOTECH soddisfa le esigenze dei motociclisti di tutto il mondo. Accessori pensati nei minimi dettagli, per ogni modello e per ogni tipo di motociclista. L‘attenzione si concentra su prodotti personalizzati con opzioni di montaggio innovative direttamente sulla moto. Anelli da serbatoio, portapacchi o supporti specifici per ogni modello consentono di trasportare in modo sicuro borse, borse laterali o dispositivi GPS. La disponibilità dei prodotti dipende sempre dal tipo di modello e dalla presenza della moto nei nostri laboratori. Ma può anche essere universale. Il nostro Riders Equipment non dipende dal modello. È semplicemente presente per tutti. Su ogni moto. In ogni tour. Con qualsiasi tempo. Direttamente sulla moto e sempre a portata di mano.

Gli zaini fanno da tempo parte dell’offerta di SWMOTECH. Tuttavia, il „Triton“ e il „Barracuda“ sono stati spesso messi in ombra dai bagagli più piccoli come le borse da serbatoio. A torto, perché si sono sempre comportati in modo affidabile: robusti, resistenti alle intemperie e progettati ergonomicamente per garantire il massimo comfort. Nel 2022 abbiamo lanciato sul mercato il PRO Cosmo e siamo rimasti un po‘ sorpresi dall’enorme successo riscosso da questo zaino. Un nuovo materiale, un sistema di cinghie flessibile con caratteristiche molto interessanti e, soprattutto molto bello esteticamente, Uno zaino per tutte le occasioni, non solo per la moto. Per noi, il successo del PRO Cosmo è stato un chiaro segno che il trasporto dei bagagli sulle spalle è un‘alternativa comune a molti motociclisti.

Quindi abbiamo fatto di meglio e abbiamo presentato il Daily WP e il Drybag 300 a EICMA 2023. Due zaini completamente impermeabili che chiunque può utilizzare per trasportare i propri effetti personali in modo sicuro, comodo e asciutto. Perfetti per il tragitto casa-lavoro o per un lungo weekend. Dotati di numerose funzioni per portare comodamente a destinazioneciò che serve in viaggio o in ufficio.

COSÌ PICCOLO POCO INGOMBRANTE MA

ESTREMAMENTE CAPIENTE

Quando si va in moto, non è mai una cattiva idea avere un bagaglio poco ingombrante e poco appariscente per poter trasportare gli oggetti più piccoli in modo da risparmiare spazio. Proprio a questo scopo offriamo pratiche borse da agganciare alla gamba, alla vita o al fianco. Adatte a quasi tutti gli ambiti di utilizzo e a tutti i motociclisti: naked, adventure o retrò. Pendolarismo, turismo o fuoristrada? Bene, allacciate la borsa!

La Leg Bag WP e la Belt WP offrono la libertà e la flessibilità necessarie per ogni viaggio. Sono piccole, impermeabili e facili da fissare al corpo. Come Un compagno affidabile, ideale per qualsiasi avventura all‘aperto, non importa quanto lunga o su che terreno. Non ci sono restrizioni, permettono ampia mobilità e, grazie alla regolazione personalizzabile individuale della lunghezza della gambe e della circonferenza di fianchi e coscia, sono estremamente comodi da indossare. Per questo motivo sono apprezzati anche dagli amanti delle tute in pelle senza tasche, in quanto evitano qualsiasi interferenza con ogni parte del corpo durante la guida.

LA BORSA SULLA BORSA

Il La PRO Plus WP completa con stile la nostra selezione di equipaggiamento per motociclisti. Questa piccola borsa aggiuntiva è un vero e proprio tuttofare e si adatta perfettamente a tutti i prodotti SW-MOTECH impermeabili dotati di patch MOLLE. Il MOLLE si è ormai affermato come elemento di stile e funzionalità, consentendoci di personalizzare le nostre soluzioni di bagaglio.

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NOSTRA ORA SU

SW-MOTECH.COM

PART OF YOUR RIDE. ALWAYS.

Per SW-MOTECH, l‘equipaggiamento dei motociclisti è più di un semplice bagaglio: è una promessa di qualità, durata e design. Comprendiamo il desiderio di libertà e di avventura che anima ogni motociclista. I nostri prodotti sono realizzati per accompagnare questa passione e per offrire il massimo comfort e la massima sicurezza in ogni viaggio.

Quindi, allacciate lo zaino, preparate il borsone, fissate le borse aggiuntive e partite per il vostro viaggio. L‘avventura vi aspetta e con SW-MOTECH sarete perfettamente equipaggiati per affrontarla.

KING OF BAGGERS

TU CHIAMALE SE VUOI… PERVERSIONI!

IN PISTA CON LA BAGGER

Arriva il momento di scendere in pista. Il primo ostacolo per me che sono alto, „soltanto“ un metro e settantacinque, è guadagnare la sella. Sembra di salire su una endurona perché la sella è almeno venti centimetri più in alto di dove dovrebbe essere, la seduta è praticamente piatta e non scavata e ovviamente le sospensioni non ci pensano neppure un attimo a venirmi incontro. Il secondo ostacolo, una volta issato lassù e fatta scendere la moto dal cavalletto posteriore, è avere un appoggio stabile a terra: tocco appena con le punte e, per quanto un po‘ alleggerita, il peso è ancora decisamente importante (per regolamento non deve essere inferiore ai 620 pounds quindi 281 kg ndr). Immaginate un‘endurona da 350 kg e con le ruote da 17“ Terzo ed ultimo ostacolo alla mia gloriosa partenza dai box con tanto di pubblico esultante armato di telefonino è la posizione delle pedane: dove diavolo sono? Sono altissime anche loro.

Arretrate ma non così tanto arretrate. Tiro la frizione (non propriamente un burro, ma piuttosto maschia diciamo) e vado per inserire la prima. Il cambio però è rovesciato e iniziano i primi dubbi: avrò messo la prima o la seconda?

Nel frattempo, il bicilindrico mi riempie il petto con il suo sound e quasi non sento nemmeno i Kiss che abbiamo scelto come colonna sonora e che pompano a palla dalle casse. Sul monitor c‘è pure il video, così magari finché giro in pista ripasso la coreografia. Julien si scusa: ha dovuto montare lo scarico più silenzioso altrimenti non ci facevano entrare.

Arrivo all‘ingresso della pista ancora un po‘ titubante cercando di raccapezzarmi. Aurelien, il boss di SW-Motech Francia, mi segue non solo metaforicamente ma fisicamente con un monopattino, poi capisco. Le prime volte fermarsi per le operazioni di verifica può farti sbilanciare ed era pronto a darmi una mano. Ed io che pensavo non si fidasse... Mi danno l‘ok e apro il gas.

Il circuito di Alès è lungo circa due chilometri ed è molto divertente. Ha saliscendi, curve veloci e curve lente ed è una pista abbastanza tecnica che ben si presta anche ai corsi di guida.

Non ci avevo mai girato prima ed è una piacevole scoperta. Certo, magari la prossima volta imparo un po‘ le traiettorie con una moto più amichevole. Nei primi metri la Road Glide mi fa capire che tendenzialmente preferirebbe un rettilineo. Tre le prime curve mi sento un po‘ goffo perché tra gomma ancora fredda e questa tendenza a raddrizzare ho l‘impressione che possa diventare una fatica fisica immane. In realtà è solo perché sto andando piano. Sarà banale ma essendo lei un animale da pista, io devo alzare il ritmo. Bastano un paio di giri per iniziare a fidarsi di gomma e ciclistica e alzando il ritmo tutto diventa... più facile! Continuo (e continuerò per tutto il giorno) a bisticciare con la posizione di guida e il cambio. Quest‘ultimo è duro proprio come ci si aspetta da un motore del genere ma essendo rovesciato mi risulta contro-intuitivo. Così ogni volta che mi concentro sulla traiettoria o sulla velocità di ingresso o uscita finisce che sbaglio marcia. Scalo quando devo salire e viceversa. Ok, non sempre sempre eh, però mi succede persino di beccare la folle in staccata o di scalare in uscita di curva. Fortunatamente tutto senza conseguenze. La posizione invece è semplicemente strana. Non riesco a caricare abbastanza davanti, mi sento un po‘ appeso al manubrio e le gambe sono molto piegate ma non così arretrate. A parte questo la difficoltà maggiore è che in curva bisogna sporgersi tantissimo. La moto è larga quindi bisogna accentuare ancor di più i movimenti. Una volta imparate le traiettorie inizio a curare meglio i movimenti e a chiudere qualche giro non veloce ma almeno non troppo pasticciato.

Se rombo e coppia sono entusiasmanti la frenata non è da meno. Uso principalmente il freno anteriore come una moto da strada e non come una bagger nella quale si usa tanto invece il posteriore. Mi limito a richiamarlo quando devo chiudere un po‘ la traiettoria. La potenza e modulabilità dei freni dà molta sicurezza anche perché se sbagli traiettoria non hai molto modo di correggere: è una moto che va buttata giù rapidamente e lei mantiene perfettamente la linea. Ma se fai come faccio io e cerchi di correggere spezzettando la curva finisci per essere lento e soprattutto fare una gran fatica.

Piano piano pulisco le traiettorie ed inizio a godermi l‘esperienza. Alla fine di tre turni sono fisicamente provato ma contento innanzitutto di non averla stesa e in secondo luogo di aver esaudito una perversione consapevole che alla fine dei conti non è neppure così impraticabile, anzi. Pilotare una bagger in pista è assai più divertente di quanto possa sembrare. Impegnativo, sì, ma per quello basta un po‘ di allenamento. Esige traiettorie corrette e nessuna paura di entrare forte: esattamente il contrario di quanto faresti su strada con una grossa cruiser americana.

Pilota inappropriato su moto inappropriata era il tema di giornata. Ma in fondo, cosa è davvero appropriato se non godere della nostra passione e fare ciò che più ci diverte? E allora... lunga vita alle bagger da pista! Che dite, importiamo la formula anche in Europa?

Nicola Andreetto MOTO.IT

GUARESCHI CORSE DALLA PISTA, ALLE

DUNE

DEL DESERTO

UNA TUAREG 660 PER SW-MOTECH ITALIA

Vittoriano e Gianfranco Guareschi, due nomi che nel panorama motociclistico italiano non suonano certo nuovi. Da piloti a collaudatori fino a diventare team manager nella MotoGP per Ducati, come fece Vittoriano in passato. Non solamente due fratelli, ma due meccanici, due preparatori, nonché due grandissimi appassionati di motori a due ruote che, proprio grazie a questa passione, hanno portato lustro internazionale al motociclismo in Italia.

Il loro concessionario di Parma, chiamarlo così è molto riduttivo, è solito offrire: meccanica certosina, pezzi introvabili e amore autentico per le moto d’epoca, ma soprattutto è la sede della GCorse (Guareschi Corse), ovvero un’officina di preparazione dedicata alle gare. Sia Vittoriano che Gianfranco vivono della passione sfrenata per le competizioni, e grazie alla loro formazione di piloti e collaudatori, fanno rivivere l’emozione del deserto ad Aprilia e della pista a Moto Guzzi, con risultati ai vertici delle classifiche.

Il mese di gennaio 2024 è stato per la GCorse il coronamento dell’impegno e della dedizione che i due fratelli mettono nel loro lavoro, portandoli alla vittoria indiscussa dell’Africa Eco Race 2024, con in sella alla Aprilia Tuareg 660 il pilota Jacopo Cerutti che ha dominato la competizione per oltre 6000 km, riportando il marchio a solcare e conquistare le dune del deserto come nelle edizioni della Parigi-Dakar degli anni ‚80. Collaborazione con SW-MOTECH Italia

SW-MOTECH Italia ha iniziato nel 2023 la sua collaborazione con Guareschi Moto, inserendolo come suo rivenditore, e da questo rapporto ha preso forma l’idea di preparare una Aprilia Tuareg che presenziasse ad alcuni eventi sul territorio italiano a cui SW-MOTECH Italia avrebbe preso parte.

Primo tra tutti lo Sterrare è Umano Trophy di Montesilvano, manifestazione adventouring a cui lo staff SW-MOTECH Italia ha partecipato proprio in sella alla Tuareg 660 preparata da GCorse, a cui sono stati aggiunti, oltre alla preparazione del

VITTORIANO GUARESCHI

GIANFRANCO GUARESCHI

motore, dell’elettronica e delle sospensioni, una serie di accessori SW-MOTECH per completarla non solo esteticamente ma anche dal punto di vista funzionale per affrontare un moto rally.

Aprilia Tuareg 660 „Factory GCorse“

L’officina Guareschi ha fornito al Team di SWMOTECH Italia una Aprilia Tuareg fregiata con la denominazione “Factory GCorse” totalmente preparata da competizione con:

_Scarico completo SC Project

_Mappatura dedicata con funzionamento delle sonde lambda disabilitato

_Cartucce delle forcelle anteriori sviluppate da Andreani

_Ammortizzatore posteriore Ohlins anch’esso di casa Andreani

_Eliminazione del canister, della valvola SAS e dell‘ABS

_Pneumatici Metzeller Six Days Pro _Paracoppa, coppia di barre di protezione laterali, pedane regolabili della serie EVO e borsa posteriore PRO Roadpack, tutti accessori marchiati SW-MOTECH, indispensabili per affrontare terreni impervi e severi. Insomma, una vera e propria moto da rally capace di affrontare qualsiasi terreno in qualsiasi condizione, che però rimanga esteticamente accattivante, armoniosa e che soprattutto mantenga il suo fascino da moto fuoristrada.

La Aprilia Tuareg 660 Factory by Guareschi è stata anche l’ospite d’onore presso lo stand SWMOTECH Italia all’HAT Adventure Fest svoltosi a Bobbio nel mese di aprile, sede in cui ha destato curiosità e attirato i numerosi sguardi degli appassionati delle competizioni rally che hanno riconosciuto il fregio della rinomata Officina Guareschi, vincitrice dell’Africa Eco Race 2024, sulla moto esposta.

LA NOSTRA VITA È LA MOTO: CI CORRIAMO, CI LAVORIAMO E QUANDO SIAMO A CASA... CI PENSIAMO ANCHE!

MARCO IOB SARDINIAN DUST

Sardinia dust: Tributo alla KTM 950 Adventure

L‘alba del nostro viaggio si apriva con i primi raggi del sole che illuminavano la costa nord della Sardegna, promettendo un‘avventura straordinaria. Io, in sella alla mia fidata KTM 950 Adventure, ero pronto a esplorare terreni sconosciuti. Al mio fianco, Davide Zanotti, videomaker, preparava la sua attrezzatura, determinato a catturare ogni istante di questa esperienza unica.

Il nostro obiettivo? Creare un video tributo a una delle moto più leggendarie nella storia del motociclismo offroad, la KTM 950 Adventure, l‘ultima bicilindrica a vincere la Parigi-Dakar nel 2002 con in sella il grande Fabrizio Meoni Un Viaggio nel tempo e nella natura selvaggia.

Il nostro percorso ci ha portato attraverso sentieri sterrati che serpeggiavano tra verdi colline e vallate nascoste. La KTM 950 Adventure si comportava in modo impeccabile su ogni tipo di terreno, Davide, sempre attento, riprendeva ogni salto ed ogni curva con maestria, cercando di catturare l‘essenza pura di una moto che ha fatto la storia dei grandi rally africani

Una delle tappe più affascinanti del nostro viaggio è stata la visita a delle antiche miniere abbandonate. Le strutture arrugginite e gli edifici in rovina raccontavano storie di un passato lontano, un tempo in cui l‘industria mineraria era il cuore pulsante dell’isola. Abbiamo esplorato quei luoghi misteriosi, con la KTM 950 Adventure che si stagliava maestosa contro quel paesaggio ormai decadente. Davide cercava le angolazioni perfette, le luci più suggestive catturando immagini che esaltavano il contrasto tra una moto che non vuole essere dimenticata e l‘ambiente antico ormai abbandonato.

Il Mare e la Libertà.

Proseguendo lungo la costa, abbiamo percorso sterrati che si affacciavano sul mare turchese. Le onde si infrangevano contro le rocce sottostanti, creando un sottofondo musicale naturale che si mescolava con il rombo del doppio scarico HP CORSE. La strada si snodava tra scogliere mozzafiato e spiagge nascoste, rivelando una natura selvaggia e incontaminata.

Ogni tanto ci fermavamo per prendere fiato e permettere a Davide di girare scene più dettagliate. Si arrampicava su rocce, cercava angolazioni uniche, catturando i dettagli della moto.

On-board, Drone, riprese dinamiche correndo come un matto, ogni inquadratura era pensata per celebrare la KTM 950 Adventure, mostrando le sue straordinarie capacità e la sua versatilità. Un Arrivo trionfale. Il nostro viaggio si è concluso in un piccolo villaggio di pescatori, dove le barche colorate galleggiavano placidamente nel porto. Qui, concludemmo le riprese, catturando gli ultimi raggi di sole che dipingevano il cielo di un arancione intenso. La KTM 950 Adventure si stagliava contro il tramonto, un ultimo omaggio visivo a una moto che ha fatto la storia.

LO ZAINO PRO COSMO È STATO UN INSOSTITUIBILE COMPAGNO DI VIAGGIO

Un Tributo immortale.

Mentre il sole tramontava dietro l‘orizzonte, spensi il motore della KTM 950 Adventure per l‘ultima volta in quella giornata. Davide e io ci guardammo, esausti ma soddisfatti. Sapevamo che il materiale raccolto avrebbe creato un video tributo straordinario, un omaggio a una moto che ci aveva portato a scoprire angoli nascosti e meraviglie inaspettate nel nord della Sardegna. La KTM 950 Adventure rimarrà nella storia come l‘ultima moto bicilindrica a vincere la Parigi-Dakar, una moto completamente analogica, senza filtri ed elettronica. Questo viaggio è stato un tributo a quell‘epoca, un viaggio che ci ha arricchito e che rimarrà per sempre nei nostri cuori e, presto, negli occhi di chi vedrà il nostro video tributo.

Marco Iob

Official SW-MOTECH ITALIA Ambassador

DAVIDE HA SAPUTO

COGLIERE AL MEGLIO

L‘ESSENZA DI OGNI

SINGOLO INSTANTE

@IAMBIANCAM

Ti ci devo portare: la promessa d’amore di Bianca

Tra tutte le dichiarazioni d‘amore che esistono al mondo, sai qual è la mia preferita? „TI CI DEVO PORTARE.“ Significa condividere, guardare un luogo con i nostri occhi, vicini. È una promessa di condivisione, di emozioni trasmesse da un luogo speciale. Quando queste emozioni arrivano anche agli altri, tutto prende un’altra forma. Più di un „ti amo“ o „ti voglio bene“, „TI CI DEVO PORTARE“ è il desiderio di condividere bellezza e passione, insieme.

„Bianca, posso venire con te?“ è una delle domande che ricevo più spesso. Nasce così „Ti ci devo portare“: dal desiderio di raccontare in maniera personale, intima, un luogo che fa vibrare l’anima, lo spirito e le emozioni. Un luogo senza tempo, dove cielo e terra si fondono in colori nuovi ogni stagione, dove ti senti libera, immersa nelle praterie, circondata dalle montagne: il parco del Gran Sasso, in particolare Campo Imperatore.

Così, sono partita dalla Romagna in sella alla mia Triumph Tiger 900 per raggiungere uno dei luoghi che ho più a cuore, ai piedi del Corno Grande. Ci vado spesso e ne parlo altrettanto, ma a volte, le parole non bastano. Si tratta di un luogo dove non c’è nulla, e dove nulla è tutto quello che serve per ascoltarsi ed emozionarsi.

Percorrendo la statale 17 bis, dopo aver superato Fonte Cerreto verso Castel del Monte, senti di varcare una barriera spazio-tempo, dove tutto si ferma e tutto è mutevole. Raccontarti questa strada, a modo mio, è il mio desiderio più grande, una strada che, chilometro dopo chilometro, ti permette di esplorare te stesso. Lungo quelle praterie ti senti libero, selvaggio, come un‘aquila che è padrone del cielo.

Il progetto „Ti ci devo portare“

„Ti ci devo portare“ diventerà un racconto fuori dagli schemi. Un libro fotografico che faccia da guida a chi come me ama la moto e viaggiare Un diario, una raccolta di appunti di viaggio attraverso testi, immagini e l’uso della tecnologia più moderna, lungo l’Appennino. Leggendolo potrai scoprire le sue strade, le sue rocche e i suoi segreti. Un taccuino di viaggio intimo, in tiratura limitata, che attraverso le sue pagine accompagna chi lo sfoglia nella creazione del proprio viaggio in moto. Il libro uscirà per la casa editrice Il Randagio Edizioni di Giovanni Scafoglio, specializzata in libri di pregio di grande valore artistico come “Dario Fo’ il Maestro dei Pennelli” o le pubblicazioni dello scrittore russo Nicolai Lilin, autore del best seller Educazione Siberiana.

AIUTA IL PROGETTO „TI CI DEVO PORTARE“

„TI CI DEVO PORTARE“

Una delle sfumature più belle del progetto è che coinvolge tutti: tutta la community e gli appassionati possono contribuire alla sua realizzazione donando attraverso la piattaforma ideaginger.it e ricevendo delle ricompense molto particolari. „TI CI DEVO PORTARE“ è la promessa di condurti nei posti dove mi lascio trasportare dalle emozioni. È la promessa che ti fa la tua moto, di condurti nei luoghi che vuoi conoscere o ritrovare. È la promessa che fai a te stesso di uscire dai confini dell’ordinario. Quando viaggi su due ruote, la vera meta è

il viaggio con te stesso, oltre i confini della destinazione.

Ti ci devo portare, qui, io, dove il telefono non prende, ma l’anima, credimi, prende benissimo. Allora, vieni con me?

Bianca Malogioglio

Official SW-MOTECH ITALIA Ambassador

LO TRA TUTTE

LE DICHIARAZIONI D‘AMORE

CHE ESISTONO AL MONDO

SAI QUAL‘È LA MIA PREFERITA?

„TI CI DEVO PORTARE“

HONDA XL750 TRANSALP

TOURING MA CON IL VIZIO DELL’ OFFROAD

Di certo il biennio 23/24 ha regalato al panorama motociclistico internazionale svariati nuovi modelli arrivati da tutte le case motociclistiche più importanti. Tra questi, uno è degno di particolare nota, non solo perché di casa Honda, ma perché segna il grande ritorno sul mercato di una grande adventure bike: la XL750 Transalp

SW-MOTECH ha voluto celebrare questo ritorno, dedicando alla nuova Honda Transalp 750 un’intera linea di prodotti e accessori che offrono un aumento del volume di carico, della protezione e dell’ergonomia, fornendo un sostanziale aggiornamento a questa moto.

SW-MOTECH Italia ha colto questa occasione per ospitare una Honda XL750 Transalp nel suo showroom e allestirla completamente per renderla una vera e propria globetrotter tuttofare. Quando si pianifica un viaggio, la prima cosa a cui si pensa per allestire la propria moto sono di certo le borse o le valigie laterali. Per l’allestimento della Honda XL750 Transalp sono state scelte delle borse morbide, le SysBag WP nella taglia L. La scelta è ricaduta su queste borse per due motivi principali: la totale impermeabilità e l’estetica perfettamente integrata con la moto. Da non sottovalutare il sistema di ancoraggio delle borse SysBag WP L sui telai laterali della serie PRO, che permette all’utente di rimuoverle in pochi secondi per eliminare fastidiosi ingombri qualora non dovessero servire.

Le borse della linea SysBag WP, oltre ad essere praticamente stagne e quindi perfette anche per l’utilizzo fuoristrada, possono variare la capacità di carico da 27 a 40 litri grazie al soffietto anteriore, offrendo diverse configurazioni di spazio a seconda delle esigenze. Un altro elemento importante del bagaglio di una moto è il bauletto posteriore, che non solo aggiunge capienza ma offre anche una sensazione di sicurezza per il passeggero. Per la Transalp, la scelta è caduta sull’Urban ABS, termoformato con pratica chiusura a cerniera e ancoraggio rapido su piastra Street Rack.

L’intento è stato quello di rendere la Honda XL750 Transalp il più funzionale possibile anche

GLI ACCESSORI E

LE BORSE SW-MOTECH

SPOSSANO IN MODO

IMPECCABILE LE LINEE E I COLORI

DELLA MOTO

LA HONDA

XL750 TRANSALAP

È UN COMPROMESSO

PERFETTO TRA

ON E OFF-ROAD

per l’uso giornaliero, ecco perché è stato scelto un bauletto poco ingombrante e dal design che si integra con la moto senza snaturarne le linee. Uso giornaliero significa spesso uso cittadino, ecco il perché della scelta dell’Urban ABS. Ultima ma non per importanza, la borsa serbatoio PRO Micro WP con sistema di aggancio rapido ad anello magnetico, la più piccola della famiglia delle impermeabili. Una borsa dalle dimensioni ridotte che non compromette l’angolo di sterzata o la visibilità sulla strumentazione della moto e con una capacità perfetta per poche, indispensabili cose come lo smartphone, il portafoglio e magari una bottiglietta d’acqua.

Alla Honda XL750 Transalp non poteva mancare un paramotore per affrontare senza timori strade sterrate, dove il fondo ghiaioso e accidentato potrebbe danneggiare componenti sensibili della moto. Il para-coppa di SW-MOTECH protegge perfettamente tutti i componenti nella zona più vicina al terreno dagli impatti o colpi provocati da pietre e rami.

Un altro componente indispensabile per macinare chilometri sono le pedane della linea EVO

Grazie alle molteplici regolazioni di cui sono dotate, aumentano notevolmente l’ergonomia a bordo rendendo la moto più comoda da utilizzare e di conseguenza guidabile per più ore consecutive.

Le pedane SW-MOTECH EVO offrono una regolazione anteriore e posteriore su 36 posizioni, oltre che l’inclinazione tramite elementi girevoli e dentati. Inoltre, possono essere alzate o abbassate di 1,5 centimetri

Questo allestimento della Honda XL750 Transalp con gli accessori SW-MOTECH è composto solo da una piccola parte dei prodotti a lei dedicati. Sono infatti disponibili diversi altri articoli per aggiornare la Transalp. Il nostro webshop è pronto a rispondere a qualsiasi domanda in merito e ad offrire un’ampia scelta tra sistemi di bagaglio, protezioni motore, riser, paramani e molto altro.

BORSE LATERALI - PRO BLAZE

LE BLAZE SEMPRE PIU’ PRO

Da dieci anni il sistema di borse BLAZE ha dimostrato che le moto sportive possono essere equipaggiate con bagagli di grande capacità. La combinazione unica tra barre distanziatrici rimovibili con borse leggere, stabili, aerodinamiche è in grado di entusiasmare qualsiasi motociclista sportivo per la possibilità di fare turismo.

Una larga fascia in Velcro® fissata sopra la sella del passeggero sostiene in modo affidabile il peso delle due borse, mentre le barre di supporto ne garantiscono la stabilità. Una cinghia di sicurezza aggiuntiva con chiusura a scatto assicura un ancoraggio migliore e impedisce alle borse di oscillare o sbandierare, anche alle alte velocità.

ORA ANCORA PIÙ SEMPLICE

Grazie a un miglioramento tecnico, le barre distanziatrici possono essere rimosse più facilmente, anche indossando i guanti. Nel nuovo sistema, le barre, sono avvitate più saldamente e non possono più essere inserite nel senso sbagliato.

Con il supporto colorato, l‘installazione sarà semplice ed intuitiva, ed il feedback sarà immediato non appena la barra distanziatrice sarà saldamente inserita nel suo alloggiamento..

SPECIFICHE

› REALIZZATA IN NyLON BALISTICO 1680D, DUREVOLE E ALTAMENTE RESISTENTE AI RAGGI UV, CON RIVESTIMENTO INTERNO RESISTENTE ALL‘ACqUA.

› PARETI LATERALI IN MATERIALE EVA LAMINATO ANTI-DEFORMAZIONE

SEMPLICEMENTE DI PIÙ

Per poter offrire il sistema BLAZE a un numero ancora maggiore di modelli, abbiamo sviluppato una protezione termica e una protezione per il codino in materiale espanso. In futuro, questi prodotti saranno inclusi nella dotazione standard dei set per moto con retrotreno particolarmente affusolato o scarico alto.

PROTEZIONE TERMICA

La protezione termica protegge le borse PRO BLAZE da tutti i getti di scarico caldi, sia durante la guida che in sosta. Il tessuto stampato è ultra resistente al calore si adatta alla forma delle borse. Il paracalore si fissa alla parte inferiore delle borse PRO BLAZE con cinghie in velcro.

PROTEZIONE DA ABRASIONI E SPIGOLI

La nuova protezione antiabrasione garantisce che le borse PRO BLAZE non danneggino la parte posteriore della moto. Inoltre, il cuscinetto in gomma-piuma smorza le vibrazioni. La protezione per i bordi viene semplicemente incollata alla borsa, mentre per la carrozzeria della moto si consiglia l‘uso della pellicola di protezione trasparente inclusa nella fornitura.

› BRACCIOLI DI SUPPORTO RIMOVIBILI

› ESPANSIONE DEL VOLUME CON CERNIERA DA 15 A 20 LITRI

› UNA CINGHIA IN VELCRO AD ALTE PRESTAZIONI UNISCE LA BORSA DESTRA A qUELLA SINISTRA E SOSTIENE IL PESO DEL BAGAGLIO

› SCOMPARTO PRINCIPALE CON CARICA DALL‘ALTO

› TASCA ESTERNA CON CERNIERA COPERTA

› ANCORAGGIO CON SISTEMA MOLLE IN ROBUSTO MATERIALE HyPALON SULLA PARTE ANTERIORE PER IL FISSAGGIO DI BORSE AGGIUNTIVE E ACCESSORI

› DETTAGLI RIFLETTENTI PER UNA MAGGIORE VISIBILITÀ E PRATICA MANIGLIA DI TRASPORTO

SET DI BORSE PRO BLAZE 15 - 20 l 46,0 x 32,0 x 17,0 cm 1.500 g ANCHE ADATTI ALLA TUA MOTO? UTILIZZA IL FILTRO SU SW-MOTECH.COM

NUOVI PRODOTTI

SPECCHIETTI DA MANUBRIO

Un nuovo elemento di richiamo per la parte anteriore: Gli specchietti terminali da manubrio di SW-MOTECH combinano finezza aerodinamica con un design accattivante adatto alle moto naked, alle moto sportive e alle moto retrò. Realizzati in alluminio forgiato, anodizzato in nero e con dettagli di design fresati. Grazie all‘allineamento preciso della visuale, con questi specchietti avrete sempre tutto nel vostro campo visivo.

SPECCHIETTI DA MANUBRIO

Specifici del modello

ADATTO ANCHE PER LA VOSTRA MOTO? UTILIZZATE IL FILTRO PER MOTO SU SW-MOTECH.COM

PEDANE REGOLABILI

Sia su strada che in fuoristrada: le pedane regolabili di SW-MOTECH offrono la migliore presa e la massima stabilità. Grazie alle numerose possibilità di regolazione, ognuno può trovare il giusto posizionamento. Le pedane regolabili EVO e ION sono ora disponibili anche in nero, per un look discreto sulla moto.

DISPONIBILI PER MODELLI SELEZIONATI.

KIT PEDANE REGOLABILI ION

Specifico del modello. Acciaio inossidabile. Gomma.

KIT PEDANE REGOLABILI EVO

Specifico del modello. Acciaio inossidabile. Gomma.

ADATTO ANCHE PER LA VOSTRA MOTO? UTILIZZATE IL FILTRO PER MOTO SU SW-MOTECH.COM

MERCHANDISE

La nostra nuova collezione Black Edition combina design minimalista e massima qualità. La felpa con cappuccio, la T-shirt e il berretto, tutti in nero profondo con un elegante logo ricamato in nero, sono una dichiarazione di stile. Questi capi sono perfetti per chi apprezzauno stile sobrio e senza tempo. Il vostro stile SW-MOTECH per ogni situazione!

ACQUISTA LA NOSTRA COLLEZIONE SU SW-MOTECH.COM

DOVE È DIRETTO IL VIAGGIO?

Mi chiamo Fabian Rhiel e vorrei presentarmi brevemente a chi non mi conosce ancora. Dopo 14 anni trascorsi in azienda, principalmente nel settore dello sviluppo, sono lieto di far parte del team di gestione in un momento di cambiamento e di crescita.

ADDIO A JÜRGEN SWORA E ACHIM KESSLER

Innanzitutto, vorrei esprimere il mio ringraziamento e il mio apprezzamento per Jürgen Swora e Achim Kessler. La loro visione e il loro instancabile impegno hanno reso SW-MOTECH ciò che è oggi, un‘azienda di fama internazionale nel settore degli accessori per motocicli. Entrambi hanno deciso di abbandonare la parte operativa dell‘azienda e di godersi una meritata pensione. Tuttavia, la loro influenza e i loro meriti continueranno a farsi sentire in ogni aspetto del nostro lavoro. Allo stesso tempo, sono lieto di lavorare a stretto contatto con Jörg Diehl e Kai Jockel e di affiancarli nella gestione dell‘azienda.

Sostituire due figure chiave nella storia dell‘azienda non è un compito facile, ma i valori dell‘azienda rimangono saldamente ancorati e non vediamo l‘ora di continuare a scrivere la storia di SW-MOTECH.

SFIDE NEI MERCATI INTERNAZIONALI

Un‘altra grande sfida rimane quella di affrontare e soddisfare le esigenze dei mercati internazionali. Abbiamo una grande squadra. Lavorare con colleghi di tutto il mondo e adattarsi a nuove circostanze culturali ed economiche richiede flessibilità, apertura e buona comunicazione. È bello vedere come la cooperazione internazionale si stia espandendo e come stiamo diventando ancora più uniti come squadra. Per avere successo nelle diverse nazioni, ci affidiamo a forti partnership e a competenze locali. In questo modo, possiamo soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti in tutto il mondo e allo stesso tempo beneficiare delle diverse esperienze dei nostri team internazionali.

Siamo orgogliosi del lavoro di questi team internazionali nelle nostre filiali in Francia, Spagna, Italia e Stati Uniti, nonché dei nostri distributori in tutto il mondo e continuiamo a lavorare insieme per rendere SW-MOTECH un attivo e importante partecipe nel settore degli accessori per motocicli in tutti i nostri Paesi di vendita.

UNO SGUARDO AL FUTURO DI SW-MOTECH

BICICLETTE DA CARICO CON VIA

Per me, anche a causa del mio background tecnico, l‘ingresso nel mercato delle cargobike con il marchio VIA è un nuovo campo particolarmente eccitante. Le cargo-bike non sono solo una tendenza in crescita nel trasporto urbano, ma anche un‘alternativa sostenibile ai veicoli tradizionali. Con VIA, vogliamo lanciare un marchio che offra soluzioni innovative e pratiche che facilitino la vita quotidiana dei nostri clienti, contribuendo al contempo a proteggere l‘ambiente. Lo sviluppo della cargo-bike è stato un processo intenso e siamo orgogliosi di poter presentare i nostri primi modelli. Il progetto dimostra come siamo in continuo sviluppo e rispondiamo alle nuove esigenze del mercato per accompagnare attivamente la trasformazione della mobilità.

FUTURO E PROSPETTIVE

Guardando al futuro, il quadro è chiaro: vogliamo continuare a crescere, svilupparci ulteriormente e superare sempre le aspettative dei nostri clienti. Innovazione, qualità e attenzione al cliente continueranno a essere i pilastri del nostro successo anche in futuro. Insieme a tutti i nostri dipendenti, partner e clienti fedeli, affronteremo le sfide e daremo forma al futuro di SW-MOTECH.

NON VEDO L‘ORA DI AFFRONTARE CIÒ

CHE CI ASPETTA E SONO CONVINTO

CHE INSIEME RAGGIUNGEREMO MOLTI TRAGUARDI.

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SW-MOTECH Italia è entusiasta di invitarti a seguire i nostri canali social, in particolare il nostro nuovo account Instagram @swmotech.it, nato a inizio 2024. Qui troverai tutto ciò che riguarda gli accessori moto del prestigioso marchio tedesco SW-MOTECH, leader nel settore.

Seguici per essere sempre aggiornato sulle ultime novità, sui prodotti innovativi e sugli accessori che migliorano la tua esperienza di guida. Dai sistemi di bagaglio alle protezioni motore, dai riser ai paramani, ti mostreremo come rendere la tua moto unica e pronta per ogni avventura. Il nostro account Instagram è il luogo ideale per scoprire in anteprima le innovazioni, partecipare a contest esclusivi e interagire con una community di appassionati motociclisti come te. Inoltre, potrai vedere in azione i nostri accessori attraverso video dimostrativi e foto ispiratrici che ti guideranno nella scelta delle soluzioni più adatte alle tue esigenze.

Non perdere l’occasione di far parte della nostra famiglia su Instagram e sugli altri social. Seguici su @swmotech.it e resta connesso con l’eccellenza degli accessori moto. La tua prossima avventura inizia qui, con SW-MOTECH Italia.

CREDITI

SW-MOTECH Gmbh & Co. KG · Ernteweg 7 – 10, 35282 Rauschenberg · www.sw-motech.com

Amtsgericht Marburg, HRA 4187 · USt.ID: DE247 284 853

Personalmente responsabile: BAGS-Connection verwaltungs GmbH · Fichtenweg 19, 35066 Frankenberg

Amtsgericht Marburg, HRB 5067

Rappresentato da: Jörg Diehl, Kai Jockel, Jürgen Swora, Achim Kessler Fotografia: Nina Bechtel, Daniel Keller, Cristina Zoli, Alessio Corradini, Quentin Druez, Davide Zanotti, Antoine Beltramone, Ferdinando Pellegrino, Motozedz, Michael Oeser, Marlon Gesser

Testi: Sebastian Lorenz, Emilio Salvadori, Mirco Urbinati, Nicola Adreetto, Marco Iob, Bianca Malogioglio, F erdinando Pellegrino, Thomas Kinzer

Stampa: Vogel Druck und Medienservice GmbH · Leibnizstraße 5 · 97204 Höchberg · www.vogel-druck.de

Errors and omissions excepted. Technical and design modifications are subject to change.

SW-MOTECH GmbH & Co. KG is not liable for content correctness of printed ads.

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