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Compiti, esperienze e sfide della Commissione etica
PREVENZIONE, CONSULENZA E VIGILANZA
DATI PERSONALI
Daniel Mägerle (51) ha studiato a Zurigo e a Cork/Irlanda e dal 2006 è un avvocato indipendente presso il suo studio legale a Winterthur. È specializzato nel diritto del lavoro e oltre a questa specializzazione è attivo nell’ambito del diritto sportivo. Dal 2019 è vicepresidente di Swiss Sliding. Da giovane Daniel Mägerle ha praticato la ginnastica artistica nel TV Neftenbach e nel Centro di allenamento di Winterthur. In seguito è diventato un triatleta e nel 2004 nonché nel 2006 ha partecipato al «Race across America» in un team a quattro. Daniel Mägerle ha svolto le formazioni G+S in triathlon e pallamano. Vive in una relazione stabile ed è padre di due gemelle.
Da gennaio 2021 la Federazione svizzera di ginnastica (FSG) dispone di una Commissione etica indipendente. Tra i compiti di questa commissione rientrano la prevenzione, la consulenza e la vigilanza, ma anche la gestione di una centrale d’annuncio e di contatto. Il presidente Daniel Mägerle ci parla un po’ delle esperienze e delle sfide della Commissione etica.
Daniel Mägerle, come mai la FSG ha bisogno di una Commissione etica? Esistono già vari servizi di consulenza per gli atleti.
Daniel Mägerle: Swiss Olympic ha già prescritto da diverso tempo che ogni federazione affiliata deve disporre di una Commissione etica indipendente. La FSG è giunta alla conclusione che il suo servizio di consulenza di un tempo non era sufficiente e ha introdotto nello statuto la Commissione etica. I membri sono stati nominati il 31 ottobre 2020.
Il 31 ottobre 2020 sono anche stati pubblicati i ‹Magglingen-Protokolle›.
Sì, e molti pensano che l’introduzione della Commissione etica della FSG sia stata una sua reazione. Questa invece era già stata preparata da tempo da parte di tutte le istanze della Federazione e le nomine erano l’ultimo step. È un caso che entrambi gli eventi siano accaduti lo stesso giorno.
Da gennaio 2021 la Commissione etica è al lavoro. Qual è il bilancio intermedio?
La FSG ha comunicato molto bene e in maniera chiara il fatto che vi è una nuova Commissione etica indipendente.»
Daniel Mägerle
L’inizio è stato duro e più rapido del previsto. Secondo le nostre prospettive avremmo dovuto avere circa due mesi per conoscerci e organizzarci. Il lunedì dopo le nomine il Comitato centrale della FSG ci ha invece incaricati di svolgere un’inchiesta in merito alle accuse citate nei ‹Magglingen-Protokolle› in merito alla ginnastica artistica femminile. Siamo stati per così dire messi subito alla prova e abbiamo iniziato a lavorare.
In primavera eravamo già ben coordinati e abbiamo ricevuto le necessarie risorse da parte della FSG. Da allora funziona tutto bene.
Parola chiave «risorse»: quanto costa la Commissione etica alla FSG?
In linea di massima i cinque membri della Commissione etica lavorano a titolo di benevolato, riceviamo una compensazione forfetaria in base al regolamento delle spese generale della FSG. In caso di attività d’indagine fatturiamo le spese sulla base di un accordo stipulato con la FSG. Sono impiegati una segretaria giuridica al 50 per cento e un’assistente con un volume di lavoro del 15 per cento.
Come possono essere ridotti il più possibile gli ostacoli affinché la persona interessata possa fare una segnalazione?
Da un lato la FSG ha comunicato molto bene e in maniera credibile che c’è una nuova Commissione etica e che questa è assolutamente indipendente.
Quindi è molto facile raggiungerci.
Chi si comporta in maniera corretta e trasparente e non sfrutta la propria posizione può esercitare la propria attività anche in futuro senza alcuna incertezza. Foto: Devon Yu
È possibile chiamarci o scriverci. E vi sono due centrali di annuncio, una presso un avvocato e l’altra presso una dottoressa.
Registriamo la segnalazione e come prima cosa ascoltiamo e parliamo con le persone. A volte la questione viene risolta velocemente: le persone in singoli casi vogliono solo qualcuno che li ascolti, desiderano sfogarsi o necessitano di una consulenza. Oppure decidono appunto di fare una segnalazione.
Vi sono segnalazioni usuali? Come si contraddistinguono?
In linea di massima ogni segnalazione è diversa. Ma possiamo categorizzare le notifiche in gruppi. Da un lato vi sono segnalazioni che portano dietro di sé una lunga storia e sono riconducibili a una certa «cultura del terrore».
Poi vi sono segnalazioni relative a decisioni sportive. Qui tuttavia chiariamo al massimo se ad esempio una mancata selezione sia stata arbitraria o discriminante.
Un altro gruppo è rappresentato da segnalazioni che concernono il comportamento di una società o una
Daniel Mägerle
federazione dopo che qualcuno, all’interno, ha notificato un comportamento sbagliato di un allenatore o un’allenatrice. Spesso il tutto ha a che fare con una comunicazione pessima o negata.
E poi vi sono casi in cui le persone non riescono ad andare d’accordo e sussistono conflitti da tanto tempo. Di norma in tali casi non siamo di fronte a una violazione etica, ma la consulenza può comunque essere d’aiuto.
Vi sono casi per i quali la Commissione etica non può evidentemente essere competente?
Come già detto non prendiamo posizione in merito a decisioni sportive e non ci immischiamo nel settore di competenza dello staff di allenatori o del capo dello sport d’élite, a meno che non ci sia arbitrarietà o discriminazione. Non siamo nemmeno un ufficio reclami generale: segnalazioni di questo tipo vengono inoltrate, con il permesso della persona che ha fatto la segnalazione, all’ufficio competente.
Non siamo nemmeno competenti per quanto riguarda questioni di diritto penale. Si tratta di casi che spettano alle autorità di perseguimento penale e in tali casi noi consigliamo di inoltrare una denuncia.
Come elaborate concretamente una segnalazione?
Registriamo la segnalazione e ne discutiamo all’interno della Commissione etica. Se non constatiamo alcuna violazione etica, non entriamo nel merito della stessa. Se non ne siamo sicuri, avviamo un’indagine preliminare. Se si tratta chiaramente di una violazione etica, apriamo un’indagine. Inoltre informiamo la persona che ha fatto la segnalazione sulla procedura e sul suo significato concreto. Naturalmente vale sempre la presunzione d’innocenza della persona accusata.
L’anonimato è per molti una condizione importante per fare una segnalazione. Come può essere sempre garantito?
Facciamo in ogni caso in modo che la persona che ha fatto la segnalazione sia protetta e non debba temere alcuna rappresaglia. L’anonimità non è tuttavia sempre possibile. Quando ad esempio in una determinata palestra a un determinato orario a un determinato attrezzo è successo qualcosa, è difficile, perché dobbiamo mettere a confronto l’evento in questione con la persona accusata.
E cosa succede dopo la conclusione di un’indagine?
Dipende molto dal caso concreto. Non abbiamo alcuna competenza decisionale, ma diamo semplicemente dei consigli. Lo facciamo a volte anche quando non constatiamo una violazione etica. Se invece constatiamo una violazione a livello etico, consigliamo di norma misure contro la persona accusata o miglioramenti a livello organizzativo.
In tanti casi c’è solo bisogno un posto neutrale su cui fare affidamento.»
Daniel Mägerle
Da gennaio 2022 è prevista l’assunzione della funzione di centrale d’annuncio da parte di ‹Swiss Sport Integrity›.
Esatto, il 26 novembre 2021 si unisce il Parlamento dello sport di Swiss Olympic. Si parte dal presupposto che il Parlamento accetterà il nuovo statuto etico (ndr: l’intervista con Daniel Mägerle è stata fatta prima della decisione del Parlamento dello sport. Alla chiusura redazionale la decisione non era ancora nota). Da ‹Antidoping Schweiz› è stata creata la nuova ‹Swiss Sport Integrity› e quale sua parte una centrale di contatto per casi inerenti l’etica per tutte le federazioni affiliate a Swiss Olympic.
Come cambia quindi il compito della Commissione etica della FSG?
Rimarremo la Commissione etica della FSG, ma ci concentreremo sui compiti di prevenzione, consulenza e collegamento e sulla nostra funzione di vigilanza. In tali settori vi sono già diversi progetti. In futuro per segnalazioni concrete faremo capo a ‹Swiss Sport Integrity›. E concluderemo le nostre indagini in corso. E naturalmente in futuro collaboreremo con ‹Swiss Sport Integrity›.
Daniel Mägerle Se dà uno sguardo al suo primo anno quale presidente della Commissione etica: quale nozione ritiene particolarmente importante?
Nel cambiamento culturale rientra il fatto di poter fare delle segnalazioni senza temere rappresaglie o altri svantaggi. La Carta etica degli sport svizzeri deve essere fatta propria e vissuta da tutti i partecipanti, i funzionari, gli allenatori ecc. Chi si comporta in maniera corretta e trasparente e non sfrutta la propria posizione può esercitare la propria attività anche in futuro senza alcuna incertezza.
Intervista: Barbara Meier / lr
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casi sono stati segnalati alla Commissione etica dal 1° gennaio 2021 al 25 ottobre 2021.
LA COMMISSIONE ETICA È COMPOSTA DA:
Daniel Mägerle, Winterthur presidente / giurista / Svizzera tedesca
Christian Blandenier,
Fontainemelon membro / giurista / Romandia Valentina Lavagno, Giornico membro / giurista / Ticino
Ursula Laasner-Haussmann,
Winterthur membro / settore medico / Svizzera tedesca Roman Gisi, Oberkirch membro / rappresentante degli atleti / Svizzera tedesca