Estate 2013 // Turisti
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SWISSLIFE // Estate 2013 // Turisti
Condizioni di partecipazione: Possono partecipare al concorso tutte le persone domiciliate in Svizzera a partire da 18 anni, salvo le collaboratrici e i collaboratori del gruppo Swiss Life nonché il personale delle agenzie eventualmente coinvolte nella realizzazione e i relativi familiari. I vincitori saranno informati personalmente. I premi non possono essere conferiti in contanti. Non viene tenuta corrispondenza sul concorso. È escluso il ricorso alle vie legali. I dati personali possono essere utilizzati per scopi di marketing.
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Avete voglia di vincere un nuovo viaggio Kuoni del valore di 3000 franchi? Semplice: caricate l’app gratuita per iPhone e iPad oppure visitate il sito www.swisslife.ch/rivista e partecipate al concorso. Buon divertimento e buone vacanze! Rivista 6.13
SWISSLIFE 4° anno // Numero 2 // CHF 6.50
Swiss Life AG Marketing Svizzera General-Guisan-Quai 40 Casella postale 8022 Zurigo
SWISSLIFE // Estate 2013 // Turisti
alle ore Sono raggiungibile dalle ore
Argomento:
Desidero una consulenza personale. P.f. contattatemi.
Altro:
Swiss Life SimplyCare (cfr. UPDATE pagina 7)
Desidero ricevere maggiori informazioni. Inviatemi la documentazione sui seguenti argomenti:
Termine di partecipazione: 12 luglio 2013
Un fine settimana al VICTORIA-JUNGFRAU Grand Hotel & Spa (dal 19 al 21 luglio 2013) compresi i biglietti per il concerto della Banda nazionale giovanile della Svizzera (cfr. UPDATE pagina 10).
Termine di partecipazione: 15 agosto 2013
Un viaggio con Kuoni del valore di 3000 franchi. La mia destinazione preferita è:
Responsabile del progetto: Swiss Life Public Relations, Martin Läderach Commissione Ivo Furrer, René Aebischer, Thomas Bahc, Monika Behr, Thomas Langenegger, Christian Pfister, Hans-Jakob Stahel, Paul Weibel Responsabile della redazione UPDATE: Dajan Roman Indirizzo della redazione: Rivista SWISSLIFE, Public Relations, General-Guisan-Quai 40, 8022 Zurigo, public.relations@swisslife.ch Coordinamento del progetto: Mediaform, Christoph Grenacher Ideazione e progettazione: Festland Werbeagentur, San Gallo/Zurigo Traduzione: Swiss Life Language Services Stampa e spedizione: Heer Druck AG, Sulgen; stampato su carta FSC Inserzioni: Mediaform | Christoph Grenacher, Hauptstrasse 3, 5083 Ittenthal, mediaform@mediaform.ch Cambiamenti d’indirizzo/Ordinazioni: Rivista SWISSLIFE, General-Guisan-Quai 40, 8022 Zurigo, magazin@swisslife.ch Tiratura: 100 000 Pubblicazione: 3 volte l’anno (primavera, estate, autunno). Avviso legale: le informazioni relative a servizi e prodotti contenute nella presente pubblicazione non costituiscono un’offerta in termini giuridici. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito a concorsi. È escluso il ricorso alle vie legali. ISSN 1664-5588
Voglio vincere!
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Editoriale // 3
Buongiorno Finalmente è arrivata l’estate! Negli ultimi mesi non abbiamo fatto altro che programmare, prenotare, preparare, fare le valigie, viaggiare, rilassarci, riposarci, godercela. È ora di vacanze! Questa è un’edizione molto speciale di SWISSLIFE, non solo perché ha lo scopo di mettervi dell’umore giusto per trascorrere le vacanze estive senza preoccupazioni, ma anche perché vi offre una raccolta eccezionale resa possibile da alcuni turisti, la cui storia seguirà nelle prossime pagine. I fotografi Adrian Ehrat e Alexis Saile, assieme alle giornaliste Roberta Fischli e Isabelle Stüssi, hanno raccolto, attraverso tutto il Paese, i più diversi programmi per le vacanze. Nel Canton Vallese, nel Rheintal del Canton San Gallo, nel Ticino e a Brienz, Basilea, Zurigo, Montreux o Andeer hanno incontrato persone che si sono dimostrate ben disposte a raccontare le loro vacanze e a condividere desideri, nostalgie ed esperienze. Ne è nato un album fotografico molto particolare, una specie di mosaico che ricostruisce non solo la Svizzera ma anche la sua gente. Se non avete ancora programmato le vostre vacanze potrete vincere il vostro prossimo viaggio da sogno a pagina 60, ci basta solo sapere qual è la vostra destinazione.
Ivo Furrer, CEO Swiss Life Svizzera: «Staccare la spina e rilassarsi, godersi la natura e le montagne. Le vacanze che trascorro a Sörenberg sono quel che ci vuole per dimenticare la frenesia della vita quotidiana».
A questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura e buone vacanze. La prestigiosa associazione di categoria «Forum Corporate Publishing» ha conferito a SWISSLIFE un riconoscimento quale migliore pubblicazione in lingua tedesca per la clientela, nel settore dei servizi finanziari.
SWISSLIFE Estate 2013
Turisti Animati da quella tipica irrequietezza che precede qualsiasi viaggio, due fotografi e due giornaliste hanno girato la Svizzera per SWISSLIFE. Delle persone e dei loro programmi di viaggio ne hanno fatto un racconto, scoprendo cosĂŹ che le vacanze sognate non sono sempre i classici spiaggia e mare azzurro.
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Martin Palkovic, Steg (VS)
«Durante l’estate vado in Bulgaria a trovare i genitori della mia ragazza, poi vado a pescare in Spagna con gli amici. La pesca sportiva è la mia passione da quando avevo cinque anni. Il pescatore sportivo cattura solamente, non uccide. Non appena un pesce viene catturato, lo si getta di nuovo in acqua ancora vivo. In ogni caso non mangerei mai pesce perché non mi piace. Il pesce più grosso che ho pescato è stato il siluro d’Europa, lungo 180 cm e pesante circa 40 chili».
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SWISSLIFE Estate 2013
Adrian Brunner, Interlaken (BE) «Le vacanze che sogno? Vorrei fare un tour di arrampicata. Cinque arrampicate da 4000 metri, una di seguito all’altra».
9 Lisa Mettier, 28 anni, modella, Zurigo «Non viaggio mai da sola, perché la cosa più bella è condividere i momenti speciali del viaggio».
SWISSLIFE Estate 2013
Innocenso Vista, campeggio di Tenero «Io non vado mai in vacanza. Lavoro tutto l’anno al camping. Sembra di essere in vacanza? No, è solo lavoro».
11 Denis Flück, 14 anni e Adrian Zwahlen, 19 anni, Brienz (BE) Adrian: «La mia località preferita per ora è Saint-Tropez. Abbiamo soggiornato in tenda con la famiglia e al camping abbiamo conosciuto moltissimi svizzeri. È stato così rilassante che da allora ci siamo sempre ritornati, così come i nostri nuovi amici». Denis: «Le vacanze più belle che ho fatto sono state nella Repubblica Dominicana. Perché? Per il mare, il sole e le donne».
Jannic, Benno, Martha e Giorgia, San Gallo «L’anno prossimo andiamo tutti assieme a Varsavia. La città è in totale trasformazione, si dice che sia la nuova Berlino. E poi Martha e Giorgia sono entrambe polacche. Si dice che la gente là sia giovane, moderna e da sballo».
13 «Sono convinta che si possa trascorrere vacanze piacevoli anche in Svizzera, anche se a volte l’impulso mi trascina e me ne vado in giro per il mondo. Sono acrobata dell’aria, cioè una «aerial dancer», ma sto anche scrivendo un libro per bambini. In futuro mi piacerebbe ristrutturare una casa di campagna e occuparmi di agricoltura biologica per poi accogliere in terapia tutti quelli che arrivano, stressati ed esauriti, dalla città. Insegnerei loro la disciplina acrobatica e yoga per aiutarli a riprendersi. Un mio amico mi ha descritta come un vero e proprio multi talento. Ha ragione. Mi sposto continuamente, a volte anche in veste di modella. In genere non mi piacciono le camere d’albergo, perché mi fanno sentire isolata e soffrire di solitudine. Credo che queste stanze anonime mi provochino un senso di malinconia, perciò mi metto subito a riempire la stanza con i miei vestiti e le poche cose che porto con me, in modo che acquistino un aspetto più personale. Perciò evito gli alberghi tutte le volte che posso. Il mio consiglio? La cosa migliore è andare alla scoperta utilizzando i mezzi di trasporto pubblici o la bicicletta perché ti permettono di vedere di più e di conoscere la gente e la cultura di una città più velocemente e più da vicino».
Tina Weber, 30 anni, Zurigo
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«Trascorriamo le vacanze ad Andeer da più di dieci anni, per via delle terme. Prima andavamo all’Hotel Post, ma l’albergo vicino alla stazione termale è più comodo per noi. Dopo il bagno non dobbiamo più attraversare a piedi il paese, ma possiamo raggiungere le nostre camere direttamente in accappatoio».
Margrit e Karl Kunzmann, Andeer (GR)
15 «Sono appena stata tre giorni ad Amsterdam, purtroppo non sono potuta rimanere più a lungo. Abbiamo ovviamente noleggiato delle biciclette, le case sono veramente carine, la gente gentile, ci sono molti canali, è tutto molto diverso rispetto a qui. E naturalmente non ci sono montagne».
Daniela Salzmann, Briga (VS)
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Enzo Boccardi, Brienz (BE)
«Ho una casa per le vacanze in Puglia, e quando possibile mia moglie ed io ci andiamo. Purtroppo non abbiamo più molto tempo, da quando abbiamo aperto un nostro albergo con ristorante ci rimane poco tempo libero. Qui sopra, vicino all’albergo ho fondato anche un Ferrari Club, le macchine sono la mia passione. Il club è ufficiale, ho dovuto registrarmi presso il produttore, pago sempre le quote e tutto il resto. Il tutto costa parecchi soldi, ma così ho diritto ad uno sconto dappertutto in Italia, anche negli alberghi. Quando scendiamo in Italia viaggiamo su una Ferrari 348TS. Di sicuro mi si sente arrivare da molto lontano. Ma anche qui in estate c’è un gran via vai. Durante l’alta stagione il club organizza incontri per chi guida una Ferrari, ma anche per chi è semplicemente un simpatizzante e non ha questo tipo di auto. A seconda del tempo ci troviamo una volta la settimana o una volta al mese, facciamo colazione o ci incontriamo a cena o entrambe le cose. E ovviamente ammiriamo le nostre auto».
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SWISSLIFE Estate 2013
Svizzera: ancor più svizzera di quanto pensi. MySwitzerland.com La Svizzera propone esperienze così particolari per le vacanze più autentiche che tu abbia mai immaginato. Le numerose tradizioni e usanze, ancora oggi in uso, ti fanno vivere emozioni impareggiabili: dai suonatori di corno delle Alpi agli sbandieratori o all’intaglio del legno. Il tutto nella cornice di un paesaggio unico e straordinario. Su MySwitzerland.com/estate trovi tutto sulle vacanze in Svizzera, più svizzere che mai.
I nostri partner:
Stanserhorn, Regione di Lucerna e Lago di Lucerna
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«L’anno scorso sono andata a Maiorca con le mie due migliori amiche. Stavamo nella casetta in giardino di una top model ormai non più giovane. Era sposata con un tedesco che però non c’era mai. In casa c’erano quadri che la raffiguravano e che lei stessa aveva dipinto. A Palma ci è stato rubato il laptop che avevamo nell’auto presa a noleggio, tre ore prima del volo di ritorno. La nostra biancheria preferita è sparita senza lasciare traccia. E ha piovuto sei giorni su otto. Due mesi dopo i miei familiari sono andati a Maiorca e hanno potuto godere delle vacanze da sempre desiderate».
Leonie Fischli, 22 anni, Zurigo
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Orlando Strub, Spluga (GR) «In estate non si fanno ferie, c’è clientela sufficiente per permettere alla macelleria di rimanere aperta. In au tunno è sempre bello in montagna, perciò rimaniamo aperti. L’inverno è alta stagione. Ma in primavera, sì, abbiamo una settimana libera. Quel che la famiglia decide di fare dipende dal tempo. Se abbiamo una settimana e non possiamo fare programmi andiamo allo Swiss Holiday Park a Morschach. Se stiamo in un centro wellness non SWISSLIFE Estate 2013
importa se piove. Se il tempo è bello andiamo un paio di giorni al parco divertimenti Europa Park. Quando si tratta di vacanze i gri gionesi fanno comunque così: abbiamo quattro settimane di ferie, di queste tre le passiamo a cacciare e l’ultima, beh, di sicuro non ci piace allontanarci molto. Come si dice da queste parti, superato di due metri il segnale di località il grigionese ha già nostalgia di casa».
Gaby e Toko Rupf, Sargans (SG)
«Ho trascorso le mie vacanze più belle in Corsica. Viaggiavamo su una jeep e abbiamo dormito in una tenda montata sul tetto dell’auto». Toko
23 Martin Bienerth, Andeer (GR)
«Il nostro caseificio dipende dalla presenza dei turisti estivi. Per questo abbiamo montato una grande finestra anche in cantina con affaccio sulla strada in modo che il formaggio sia visibile anche da fuori. L’illuminazione notturna della cantina permette ai clienti dell’albergo di fronte di vedere i nostri prodotti. Quando, dodici anni fa, mia moglie ed io abbiamo assunto la gestione della malga in difficoltà, era come occuparsi di un bambino. Per i primi cinque anni non avevamo neanche un giorno libero, un caseificio è costantemente in funzione, sabato, domenica, il latte arriva ogni giorno. All’inizio abbiamo rinunciato a tutto, al tempo libero, ai contatti personali, il formaggio aveva la priorità su tutto. Oggi purtroppo molti pensano solo al denaro e si vendono per questo. Non capisco perché certi casari si vantino di riuscire a lavorare 1 milione di litri di latte l’anno con tre persone. Noi siamo ora in sei e lavoriamo 400 000 litri di latte. È una brutta cosa creare posti di lavoro? Si tratta proprio di questo, cioè di offrire un posto di lavoro a quante più persone possibile. E a chi compra da noi spiego le particolarità di questa località. Le grandi città hanno due dimensioni, qui invece ne abbiamo tre perché ci sono anche le montagne. In giugno, nell’arco di qualche ora, si possono sperimentare ben tre stagioni. Giù a valle è molto caldo e si fa il fieno. Se si sale un po’ invece è come in primavera, i crocus e le primule germogliano. E salendo ancora più in alto ci si ritrova in inverno. Anche se lavoriamo moltissimo, credo che sia importante ogni tanto allontanarsi dal posto di lavoro, perché da SWISSLIFE Estate 2013
una certa distanza è più facile avere una prospettiva più ampia di se stessi. Ma questo ce lo possiamo permettere da un paio di anni soltanto. All’inizio Maria ed io andavamo al Maiensäss per due giorni. Abbiamo scelto una località qui vicino perché si può tornare in brevissimo tempo, se serve. È andato sempre tutto bene e adesso possiamo permetterci di allontanarci anche per due settimane, senza doverci preoccupare. L’anno scorso siamo stati in India e sei anni fa abbiamo visitato il Portogallo, dove ho potuto vedere davvero il mare per la prima volta».
«Le vacanze più belle le ho trascorse a Domaine de Fraisse, nel sud della Francia. Ci ritorno spesso, perché è lì che riesco a recuperare perfettamente le forze. Puro relax: alzarsi presto, uscire a cavallo, mangiare e bere bene sotto a un gelso, fare il bagno nel fiume, raccogliere i fichi direttamente dall’albero, natura, lavoro fisico, riposino all’ombra. Insomma, l’esatto contrario del mio tran tran quotidiano nella frenesia di Zurigo».
Leona Veronesi, Zurigo (in alto)
Nicola Rüttimann con la famiglia e gli amici, Zurigo (in alto a sinistra) «Le vacanze più divertenti che abbia mai fatto? È stato quando sono andato con la mia nuova ragazza nell’albergo vicino a casa mia. La mattina dopo siamo tornati a casa percorrendo in auto 200 metri. È stato meraviglioso».
Katalin Deér, artista, San Gallo (a sinistra) «Voglio visitare l’Ungheria, guardare la gente per capire se siamo veramente simili… e ballare…»
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Beatrix Padlina, Verscio (in alto) «Sono appena tornata da Barcellona, dove ho festeggiato il compleanno con mio marito. Adoro quella città, il mare, la gente, l’atmosfera, la lingua. A Barcellona c’è tutto. Abbiamo cercato infatti di vedere la città in modo diverso, evitando di fare sempre le stesse cose. Ma è ovvio che andare su e giù per la Rambla e mangiare tapas all’aperto sono esperienze che non possono mancare». Debbora Hirsch e Marco Jann, Zurigo (a destra in alto)
«Le nostre vacanze peggiori? Il volo da Baracoa a Havana. Dopo una passeggiata sulla pista di atterraggio siamo saliti in «aereo», che in realtà era un aereo da trasporto russo non più in ser vizio. Aiuto! L’interno era del secolo scorso e malmesso. Ci siamo detti, meglio non aprire né chiudere niente. E a Cuba ovviamente si fuma anche in aereo. Non siamo mai stati così contenti di essere ancora vivi come dopo un atterraggio».
Ueli Zurbrügg, serra tropicale, Frutigen (BE) (a destra) «Se trascorro la pausa leggendo il giornale tra le piante mi sento come in vacanza. Mi piace il tepore e il calore. Ma non sono mai stato in una giungla».
SWISSLIFE Estate 2013
Thomas Campolongo, Zurigo
Hana Schärer, stilista di moda, 25 anni, Zurigo «Se penso alle vacanze mi vengono in mente i ricordi d’infanzia. Una volta, mentre stavo visitando Stromboli con la famiglia, il vulcano ha iniziato improvvisamente a eruttare. Da tutte la parti volavano pietre. Siamo corsi ai ripari, mia madre dovette tenermi con forza perchè il vento soffiava a 100 km orari. Ma non ebbi paura. Anzi lo trovai eccitante. Mi piacerebbe tornare a Stromboli».
Cina Vital e André Bregy, Salgesch (VS) Cina: «D’estate vado a Rabat. Mia moglie è marocchina, per questo abbiamo una seconda casa là e ci andiamo tre o quattro volte l’anno». André: «Noi andiamo in Tailandia con la famiglia. Bangkok, Phuket, non sappiamo esattamente dove ci fermeremo, dipende da cosa piace di più ai bambini».
Lara, 8 anni, e Rosineia Anderegg, 33 anni, Hasliberg (OW)
«Più di tutto mi piacciono le località dove ci sono gli scivoli d’acqua più grandi e più lunghi. Per quanto grandi siano non ho mai paura». Rosineia «Andiamo tutti gli anni in vacanza in Grecia. Finora Rodi mi è piaciuta più di tutte, la gente è molto aperta e gentile, ci siamo sentite subito come a casa. Ma Lara vuole tornare assolutamente a Còo. È convinta che lì vi siano i migliori scivoli d’acqua del mondo». Lara
«Faccio solo vacanze brevi. Amo la città, e per visitare una città di solito bastano cinque giorni, di più diventerebbe stressante. Poiché sono un libero professionista non posso permettermi di assentarmi dal lavoro troppo a lungo. La mia città preferita è Vienna, adoro la varietà e il modo di fare dei viennesi, che vivono come se fosse sempre l’ultimo giorno. In città vado sempre a piedi o in bicicletta, perciò scelgo destinazioni che mi permettano di spostarmi in questo modo. Berlino ad esempio non fa per me, a causa delle grandi distanze».
Josef Hechenberger, Hasliberg (BE)
«Non mi assento mai per più di tre o quattro giorni. Se ho bisogno di riposarmi, vado in un centro wellness in Tirolo. Oltre al negozio di rigattiere seguo anche altri progetti. Che mi trovi da una parte o dall’altra, dopo una settimana ho voglia di tornare a Brünig-Sepp».
«Sinceramente viaggerei in continuazione. Che sia una vacanza al mare a Formentera, una visita alla città di Belgrado, un seminario di yoga a Goa, una visita ai parenti a Mauritius o un giro nella foresta preistorica a La Gomera, raramente mi capita di avere nostalgia. Adoro perdermi in luoghi che mi sono estranei, incontrare nuova gente, assorbirne gli odori e gli stati d’animo. Poi mi sento ricaricata e posso tornare volentieri a casa per un po’». Isabelle Stüssi, 35 anni, giornalista, Zurigo
Andreas Aeschbacher, 28 anni, ristoratore alla stazione del treno, Thun (BE)
«D’estate non posso andare in vacanza perché qui è alta stagione. E poi mia moglie sta ancora frequentando il corso di formazione professionale e abbiamo una figlia piccola di due anni e mezzo, al momento abbiamo altre priorità. Se potessi scegliere andrei a Mauritius. Perché? Ho visto solo belle fotografie di quel posto». Alexandra Frosio Ladenmeier, Verscio (TI)
«In realtà sono in vacanza con la famiglia a Pela e sono venuta a Verscio solamente per uno spettacolo al teatro Dimitri. Abbiamo messo in scena uno spettacolo per bambini. Per me è un giorno di lavoro, ai miei bambini piace far parte del pub blico, anche se certamente ormai conoscono lo spet tacolo a memoria».
Alexandra Pugin-Kalbermatter, Briga (VS)
«Quest’anno niente vacanze per noi, c’è troppo da fare. Viaggiamo con tinuamente, soprattutto nell’Alto Vallese e nell’Oberland bernese».
Jan Hoffmann, Zurigo
«Quest’anno vado probabilmente in Spagna. La cosa che più mi entusiasma sono i dolci».
Estate
SWISSLIFE Estate 2013
Orlando, 31 anni, receptionist /ingegnere, Montreux (VD) «Cinque anni fa sono tornato in Svizzera dopo aver frequentato un master in ingegneria in Colombia. Adesso lavoro alla reception dell’albergo Helvétie qui a Montreux. Incontro turisti tutti i giorni. Forse proprio per questo non voglio trascorrere le classiche vacanze in un hotel. Preferisco la natura. Mi piace il campeggio e da molto sogno di andare a visitare la Nuova Zelanda. Mi piacciono le isole, il mare e parlare in inglese, anche se l’inglese della Nuova Zelanda non è esattamente quello più bello al mondo».
Subrahjit detto «Chris», 31 anni, tecnico informatico, Losanna (VD) «Credo di non esser stato in vacanza da molto tempo ormai. Dal 1999 viaggio in tutto il mondo per lavoro. Ho studiato a Londra, ma ho frequentato le scuole elementari a Nuova Delhi. Quando mi capita di avere del tempo libero porto mia madre in Grecia o a Cipro, dove ha trascorso la luna di miele con mio padre. Ancora oggi sogna quell’isola. Oppure la porto in Svizzera e faccio un Tour de Suisse con lei. Se potessi visiterei la Spagna o il Portogallo. Già, se solo avessi più tempo».
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Tomfeï, 29 anni, ingegnere, Losanna (VD) «Mi sono trasferito in Francia a 16 anni per frequentare un corso di formazione professionale. Sono andato a scuola e poi anche all’università. Ora sono ingegnere e lavoro a Losanna. Finalmente guadagno abbastanza da permettermi le vacanze. L’anno scorso sono andato a Stoccolma e a Oslo con i miei amici. Siamo andati a trovare una compagna di studi comune di Lione. È stato meraviglioso. Vorrei assolutamente visitare l’India, perché sono convinto che la cultura indiana abbia molte cose in comune con la cultura del Togo, il mio Paese, come ad esempio il cibo piccante o la cucina di strada. Là mi sentirei sicuramente a casa. Forse viaggiando non si cerca sempre la novità, ma anche un pezzetto di casa propria. Sì, credo sia così. Dopo quattro giorni all’estero mi mancano soprattutto le piccole cose del quotidiano, che mi ricordano casa mia. Ma quando sono in patria faccio proprio il contrario. Ora, in Togo, faccio spesso delle escursioni per riscoprire il mio Paese. E poi ho anche visitato le case dei Tata Somba, si tratta di vecchie case in argilla meravigliose. Sì, credo che un giorno tornerò in Africa per sempre, sono convinto di poter impiegare meglio là le mie conoscenze e la mia manodopera».
SWISSLIFE Estate 2013
Meret, 22 anni, studentessa di scuola alberghiera, Losanna (VD) «Si può quasi dire che è diventato un rituale. Da quattro anni vado con mia madre in Austria per digiunare in un hotel per soggiorni terapeutici. In realtà si bevono succhi tutto il giorno e si riceve un massaggio una volta al giorno. Lo trovo fantastico, dopo un paio di giorni ci si sente fisicamente in forma. E poi riprendo a mangiare di gusto. E poiché sono una persona molto socievole e sempre in mezzo alla gente, mi piace molto trascorrere una settimana per conto mio in campagna. Ma cinque giorni sono sufficienti, poi mi sento risucchiare come una calamita dal trambusto della città».
Tatiana, 21 anni, studentessa di relazioni internazionali, Losanna (VD) «Se viaggio, lo faccio soprattutto per conoscere una nuova cultura. In genere mi piace che la cultura sia molto diversa da quella svizzera. Perciò per me non è uno sforzo dovermi adattare quando sono all’estero. Cerco in tutti i modi di vivere come una del posto. So che sembra strano, ma non voglio sentirmi una turista anche se ovviamente lo sono. Perciò quando viaggio preferisco vivere presso una famiglia del posto. Credo anche che non si debba avere subito paura se si viene invitati a mangiare da qualcuno del posto. Penso che si debba assolutamente accettare l’invito. Dove altro si può imparare di più sul Paese e la gente, se non a casa di qualcuno».
Paola, 24 anni, studentessa di architettura, Losanna (VD) «Per me vacanze significa uscire dalla mia campana di vetro fatta di solo studio e avere finalmente tempo da dedicare agli amici e alla famiglia. Durante i miei viaggi ho avuto qualche esperienza bizzarra. Una delle più strane l’ho vissuta all’aeroporto di Bangkok. Ero assieme ad alcune amiche. La sera del 31 dicembre volevamo andare in Vietnam per far visita alla sorella di una delle mie amiche. La sorella disse che non avevamo bisogno di nessun visto per viaggiare, perciò non ce ne preoccupammo. Al momento del check-in in aeroporto, l’impiegata al banco disse che non poteva fare il check-in senza il visto. La mia amica è scoppiata a piangere! Chiamammo l’ufficio responsabile dei visti, sapendo già che di solito servono 72 ore per emettere un visto. Ovviamente l’ufficio era chiuso fino all’anno nuovo. Disperata e disposta a tutto la mia amica si è rivolta a tutti i banchi del check-in dell’aeroporto dicendo che avrebbe fatto qualunque cosa pur di prendere il volo per il Vietnam. Da tutti ricevevamo solo rifiuti. L’idea di passare l’ultimo dell’anno in aeroporto era orrib ile. Quando oramai ci eravamo rassegnate al fatto, qualcuno ha toccato la mia amica sulla spalla chiedendo: «Do you need a visa?» «Sì, abbiamo bisogno di quattro visti», rispose lei. E senza trattare sul prezzo accettò di pagare 200 dollari per ogni visto. Il tipo aveva un aspetto strano, nonostante non avesse una uniforme ufficiale dell’aeroporto si mise dietro al banco del chek-in e in un lampo ci diede i visti. Solo pochi minuti più tardi eravamo sedute sull’aereo per il Vietnam strafelici».
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La settimana dopo // 31
Illustrazioni: Kathrin Bänziger
Il futuro comincia qui. Anche le vacanze più belle prima o poi finiscono. Alzarsi, andare al lavoro, lavorare, fare la spesa e pagare le bollette: è così che veniamo riinghiottiti dalla quotidianità. A volte però tornare al lavoro può trasformarsi in un’esperienza piacevole. SWISSLIFE vi dimostra, con qualche buon consiglio, come vivere in modo soft il ritorno alla normalità.
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SWISSLIFE Estate 2013
1_Lunedì
Addolcisci il ritorno
Il lunedì non piace proprio a nessuno. Preoccupati di rendere l’inizio della settimana più piacevole anche a colleghi e colleghe offrendo loro una specialità acquistata nella località di villeggiatura.
2_Martedì
Goditi un po’ di lusso
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? Allora imposta le più belle foto della vacanza come salvaschermo del computer e lasciati trasportare dai ricordi mentre sei in ufficio.
SWISSLIFE Estate 2013
3_Mercoledì
Goditi il panorama
Basta impigrirsi a letto: oggi alzati un’ora prima e goditi un’ottima colazione al tuo bar preferito. Iniziando la giornata così non potrai che proseguirla nel migliore dei modi.
4_Giovedì
Conceditelo
Sono già trascorse tre giornate di lavoro, è decisamente il momento di premiarsi. Oggi esaudisci un vecchio desiderio facendoti un regalo.
SWISSLIFE Estate 2013
5_VenerdĂŹ
Prenota il prossimo viaggio
Al ritorno dalle vacanze segue la preparazione di quelle successive. Prima di riempire il calendario di appuntamenti e di rischiare di rimanere senza volo, non esitare a prenotare il prossimo viaggio.
6_Sabato
Mettiti in movimento
Ci siamo, il sabato è tutto per te. Che tu faccia le pulizie, shopping o giardinaggio, ciò che conta è fare un po’ di movimento, visto che seduti in ufficio ci si è già stati abbastanza.
SWISSLIFE Estate 2013
7_Domenica
Stacca anche con la mente
Non puntare la sveglia e passa la domenica a letto. «L’arte del viaggiare» di Alain de Botton.
Inauguriamo il nostro ufficio viaggi vendesi. Un’impresa deve affrontare numerose sfide. Siamo lieti di offrirvi il nostro supporto. La previdenza presso Swiss Life offre di più: massima flessibilità e sicurezza con la più ampia gamma di soluzioni di previdenza. Metteteci alla prova in un colloquio di consulenza personale. www.swisslife.ch/imprese
Sofia, 27 anni e Catarina Pires, 18 anni, Sion (VS)
«Il Paese che più di tutti vorrei visitare è la Nuova Zelanda. Là c’è tutto, spiaggia e montagne, la combinazione perfetta». Catarina «La mia destinazione preferita sono i Caraibi. È il paradiso». Sofia
«Sono tante le vacanze che non si dimenticano mai. La mia prima vacanza in California mi rimarrà sempre impressa nella memoria. Oltre alla costa sull’Oceano Pacifico la visita alla Eames House è stata meravigliosa. La Pacific Palisades, collocata su un’area sopra la costa e circondata da piante di eucalipto, è una casa costruita nel 1949 che rappresenta una pietra miliare dell’architettura del XX secolo. Ancora più impressionante è l’atmosfera quasi magica che sprigiona dagli interni. Charles e Ray Eames sono riusciti a costruire un meraviglioso insieme di modernità e storia, di design e arte popolare, di mobili e oggetti, che si riflette fin nello stile abitativo del nostro tempo. A 25 anni dalla morte della coppia di designer la casa è rimasta invariata e ho avuto la fortuna di incontrare uno dei familiari e di poter vedere i vani interni. Questa visita è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha coinvolto sia dal punto di vista professionale che personale».
Eckart Maise, 48 anni, Basilea
«Quando è iniziata l’estate e ho abbandonato la strada maestra per prendere strade sterrate e passare per Alcatraz e Junkie House, mi sono ritrovato in paradiso. Con i miei cari sono stato ospite di amici».
Florian Kalotay, 35 anni, fotografo, Zurigo
Fabian, 30 anni, musicista, Berna «In quanto musicista sono continuamente in viaggio. Se un lunedì pomeriggio posso bere un bicchiere di vino in tranquillità, per me è già come essere in vacanza». Annik, 28 anni, sociologa, Berna «Dopo gli studi ho attraversato tutta l’Asia sudorientale con un’amica. Da allora sono proprietaria di un terzo di un tuk-tuk. In Vietnam avevamo conosciuto l’autista di un tuk-tuk che ci ha accompagnato in tanti posti. Un giorno ci invitò a mangiare da lui assieme alla sua famiglia. Quando siamo venute a sapere che doveva pagare un’ipoteca sul tuk-tuk e quanto tempo gli sarebbe servito per estinguerla, siamo rimaste a bocca aperta. Ci siamo dette, che ogni tanto bisogna anche fare qualcosa per gli altri. Così gli abbiamo dato ciascuna 200 dollari in contanti diventando comproprietarie orgogliose di un tuk-tuk. Da allora ci sentiamo regolarmente tramite e-mail. Adesso anche i nostri amici gli fanno visita e scoprono il Vietnam assieme a lui. Per me è meglio di qualsiasi souvenir».
Graziella Carrus e Rossella Quadri, Locarno (TI)
«Vogliamo andare ad un goa party in Portogallo per una settimana! Per ballare tutta la settimana!» Fredi Banz, 66 anni, Lago di Lungern (OW) «Da vent’anni mia moglie ed io andiamo tutte le estati per due settimane in Italia dove facciamo visita ad una coppia di amici. Ci siamo occupati della loro figlia nel periodo in cui loro lavoravano come emigrati in Svizzera. Adesso la figlia ha 35 anni, è sposata e vive nello stesso paese dei genitori, nella casa di fianco».
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Lucien, Joel, Lukas, Luca, Maths, Noah, Manuel, Briga (VS) Joel «L’anno scorso Luca ed io siamo stati in Giappone. Eravamo intenzionati ad andarci già due anni fa, ma poi c’è stata la tragedia di Fukushima e abbiamo dovuto posticipare il viaggio di un anno. Ciò che ci è piaciuto più di tutti è il tempio d’oro di Kyoto, ci ha colpito molto».
«Le vacanze più belle che abbia mai fatto le ho trascorse in Tailandia. Era sempre caldo e il cibo era molto delicato. Quand’ero più giovane potevo sempre trascorrere le vacanze invernali là. Passavo il tempo libero quasi sempre in spiaggia». Timo Tanner, 14 anni, Zurigo
«Ho appena fatto ritorno da Tokio. Il Giappone mi è piaciuto tantissimo. Era il periodo della fioritura, la gente dormiva nei parchi su un letto di fiori, era meraviglioso. La cosa più impressionante erano le buone maniere della gente. I giap ponesi sono molto convenzionali, ma allo stesso tempo estremamente accoglienti. Se chiedevo a qualcuno la strada, interrompevano quel che stavano facendo e mi portavano a destinazione. E questo nonostante la maggior parte non sapesse l’inglese». Jiagia Zhang, San Gallo
Eveline, 62 anni, proprietaria di un ristorante, Montreux (VD) «Oh, è da tantissimo che non vado in vacanza. Avevo cinque ristoranti con mio marito. Purtroppo mio marito è morto tre anni fa e perciò ho dovuto rinunciare agli altri quattro ristoranti. Adesso ne gestisco solo uno, il Paradiso con il relativo bar. Siamo famosi per il buffet orientale, è come andare in vacanza. Vacanze che passano per lo stomaco. Mio marito era libanese, è per questo che cuciniamo molte specialità libanesi. Con lui ho viaggiato in tutto il mondo. Ci eravamo ripromessi di visitare ogni anno due Paesi diversi, per questo sono già stata dappertutto. E anche quando era già molto malato non abbiamo rinunciato ad andare insieme in Brasile. In questo modo abbiamo sempre conosciuto gente nuova. Ho tanti amici e conoscenti ora in tutto il mondo, perciò mi capita spesso di sentire improvvisamente chiamare il mio nome in una città del tutto estranea. In quei momenti mi viene da ridere e penso a quanto questo mondo sia piccolo piccolo».
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«La scorsa estate sono andato con quattro amici in due auto sulla costa francese bagnata dall’Oceano Atlantico per fare surf. Uno di loro aveva conosciuto una donna un paio di mesi prima che soggiornava nello stesso periodo a due ore di distanza dal nostro camping. Lungo il viaggio avevamo conosciuto altri quattro svizzeri e così il nostro amico ci accompagnò in questa fattoria sperduta assicurandoci che la sua amica era in compagnia di alcune amiche, cosa che si rivelò del tutto falsa. E finì che dieci uomini avevano raggiunto quel posto per una sola donna. All’inizio era veramente imbarazzante. La fattoria un tempo apparteneva ad una marca di surf che vi organizzava campeggi. Un paio di anni fa il progetto fu interrotto e Jacques, un artigiano e surfista entusiasta del New Jersey, che lavorava nel paese vicino, era subentrato con la sua famiglia nella gestione della tenuta. Ovviamente la Flavio Karrer, Basilea
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casa è ancora arredata in maniera molto semplice, ma lo sforzo e la dedizione dedicatevi sono evidenti. Si può dormire sul divano per cinque euro o nella tenda che ci si è portati o nell’amaca, ovunque dove ci sia posto. Il mio amico è rimasto con la sua ragazza, mentre noi siamo tornati al camping per prendere le cose rimaste. La sera successiva eravamo di ritorno. Jacques aveva invitato gli artigiani locali e le loro mogli, poi si aggiunsero tre nuovi ospiti e visto che nel nostro gruppo tutti sapevano suonare la chitarra, cominciammo a fare musica in mezzo a tutta questa gente. La mattina dopo Jacques ci svegliò, ci schiacciammo tutti sulla superficie di carico del suo camioncino e attraversammo le pinete fino a raggiungere la spiaggia, per cavalcare le prime onde del mattino. Un’esperienza incredibile. E poi tornammo, esausti, e facemmo colazione».
«Siamo andati una volta in vacanza nella Bretagna francese in piena estate, ma era così freddo che dovemmo metterci una giacca da sci sopra gli infradito. Ogni bagno in mare diventava una prova di coraggio. Avremmo dovuto saperlo, chi va in vacanza d’estate sulla costa atlantica se la va a cercare».
Gabriel Giger e Fabrice Schalbetter, Leuk (VS)
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Riccardo, 21 anni, espositore, Berna «Se potessi teletrasferirmi da questo tempo piovoso, prenderei subito un volo per Dubai. Sono state le mie prime grandi vacanze all’estero. Avevo due anni e mezzo. Non dimenticherò mai quando, mentre stavo giocando in piscina, improvvisamente una donna coperta tutta da un velo nero si tuffò e si mise a sguazzare in acqua con me. Avevo una tale paura, non avevo mai visto una donna con il chador in piscina. I nonni mi spiegarono poi che questa donna era cresciuta in un paese in cui dovevano razionare l’acqua. Per lei nuotare in questa piscina d’albergo illuminata di blu dev’essere stato un sogno che diventava realtà. Ah sì, e poi mi ricordo bene di un’auto giocattolo, una Ferrari rossa con la quale ho graffiato l’intera vasca da bagno dell’hotel giocandoci. Alla fine delle vacanze l’ho seppellita sotto la sabbia».
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Fritz Hari, 85 anni, Heidi Hari, 74 anni e il nipote Michael Ambühl, 11 anni, Blausee (BE)
«Da anni andiamo a Saas-Fee nel Canton Vallese ogni estate. Affittiamo sempre lo stesso appartamento. Siamo anziani e non abbiamo bisogno di novità ogni estate. Ma questo non vuol dire che non abbiamo bisogno di cambiare. Non proprio. Prima di Saas-Fee abbiamo trascorso le vacanze per anni nel Canton Grigioni». «Saas-Fee ci piace, ci passiamo sempre quattordici giorni. Poi prendiamo la funivia fino a Spielboden e torniamo giù a piedi. Dall’anno scorso dobbiamo pagare un po’ di più di affitto, ma in compenso possiamo viaggiare gratis con la funivia. Lassù ci sono tante marmotte a cui dare da mangiare. Sono in realtà selvagge, ma verso la fine della stagione diventano grasse e docili. A quel punto non si fanno quasi più vedere e rimangono nella tana. Anche Michael le ha già nutrite, vero? Al momento Michael sta passando le vacanze da noi per un paio di settimane. Tra poco compie gli anni e come regalo ha potuto scegliersi il viaggio che voleva e vuole venire a tutti i costi a Saas-Fee con noi. Là c’è un negozio di giocattoli enorme». Fritz
Heidi
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Escursionista, gole della Viamala (GR)
«I viaggi più belli si fanno con la mente».
49 Natalie Albrecht, Simplon-Dorf (VS) «Io non ho ferie. Il nostro negozio è sempre aperto, d’estate sei giorni la settimana, d’inverno cinque. Se ho un giorno libero lo trascorro con mio figlio che ha sei anni e mezzo».
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THE NEW JAGUAR F-TYPE.
YOUR TURN. Solo JAGUAR poteva costruire una sportiva come la nuova F-TYPE. Nella sua progettazione abbiamo messo tutto il nostro know-how e la passione per il dinamismo più sportivo e l’eleganza mozzafiato. Ora tocca a voi scoprire la nuova F-TYPE, l’unico autentico roadster dai tempi della leggendaria E-TYPE. Partite subito per un giro di prova dal vostro specialista JAGUAR.
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JaguarSchweiz
HOW ALI V E A RE YOU ?
51 «Andiamo ogni anno nel sud della Francia dove abbiamo una casa per le vacanze con piscina, è tutto quello di cui abbiamo bisogno». Famiglia Betschmann, Kloten (ZH)
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Susanne Meierhans, Hasliberg (BE) «Lavoro dal miglior rigattiere di tutta la Svizzera. Il nostro negozio è un punto d’incontro per la gente più diversa, inglesi, russi, svizzeri, arrivano qui da tutte le parti. Qui incontro spesso persone interessanti e a volte succedono le cose più divertenti. Per le mie ultime vacanze ad esempio sono stata a far visita a degli amici russi a Mosca che avevo conosciuto in negozio».
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Dylan Britt, Miriam, Irma Guntern, Oliver, Michelle, Alessia e Ramon, Sargans (SG) Miriam «Il comandante della Guardia svizzera frequentava la mia classe parallela. Ora andiamo a trovarlo. Siamo stati tutti in località molto lontane ma l’Italia è il Paese che ci piace di più. E poi è veramente molto difficile trovare un bungalow per sei persone, per questo abbiamo scelto la Puglia. Ci andiamo in auto così possiamo spostarci. Cosa mi piace di più delle vacanze? Il fatto di avere finalmente tempo gli uni per gli altri e di goderci i figli».
Alan Alex Cabera, 28 anni, artista, Losanna (VD) «Vengo dal Perù, vivo a Losanna e non vedo l’ora di andare in vacanza in Tailandia. Perché in Tailandia? È ovvio, per le spiaggie di sabbia bianca come la neve».
Markus Egloff, Verscio (TI)
«Da quando lavoro nel settore artistico, non faccio più le classiche vacanze. Sono un cineasta libero professionista e lavoro in modo non continuativo. Ho vissuto cinque anni in Giamaica, due anni a New York e adesso sono qui nel Ticino. Non ho bisogno di due settimane di ferie al mare per fare il pieno. Un’escursione a Verscio è sufficiente».
Franc, 48 anni, musicista, Berna «Ah, io sono sempre in vacanza! Già da bambino con i miei genitori ho vissuto qua e là in Francia, ci trasferivamo continuamente. Prima mio padre ha lavorato per lo stabilimento della Michelin a Montpellier e poi si è messo a costruire trapani a ClermontFerrand. Per i continui trasferimenti non ho mai finito la scuola. Ma me la sono sempre cavata nella vita. Come mio padre ho fatto ogni tipo di lavoro. Ho lavorato presso una grande catena, ho fatto le pulizie e adesso faccio musica. Suono la chitarra e soprattutto canto chanson. Vacanze? Mmh, mi piacciono le vacanze al mare, stare sdraiati in spiaggia e rilassarsi, sì mi piace. Ad esempio a Marsiglia. Ma come, non è mai stato a Marsiglia? Deve andarci assolutamente! Meglio ancora a Cassis che si trova a circa 30 chilometri da Marsiglia. Ah veramente un posto mer a viglioso dove ci sono alberi che sembrano sculture. Ecco qui il mio indirizzo, passi a trovarmi, senza preavviso s’intende, ma adesso devo andare. Au revoir!»
Michelle Britt, Sargans (SG)
«Andiamo sempre in Italia! A me piacerebbe molto di più tornare a Fuerteventura come l’anno scorso. E poi la mamma è sempre stressata a stare nel bungalow».
Theepan, 16 anni, studente, Berna «Tra un paio di giorni andiamo a New York con i nostri genitori. La cosa che voglio di più è fare shopping! Preferibilmente all’Obey Store, dove hanno vestiti alla moda». Johanna, 16 anni, studentessa, Berna «Sono stata recentemente a Saint-Tropez con la mia famiglia. Il sole e il mare sono le cose più belle. Siamo stati anche a Parigi una volta. Gli Champs-Élysées mi hanno colpita più di ogni altra cosa».
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Dennis Furrer, musicista, Zurigo «Da quando sono stato per la prima volta in Giamaica cinque anni fa, continuo a tornarci. È una terra che continua a sorprendermi e mi permette di imparare molto, sia per la musica che per l’esperienza di vita. Tra un paio di settimane mi trasferisco là. Non so ancora quanto rimarrò, forse un anno, forse di più. Prima o poi tornerò a casa. Ma fino a quel momento potrà succedere qualsiasi cosa».
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Il Making of Un piccolo autobus carico di vecchie pellicole Polaroid, di tutta l’attrezzatura possibile e immaginabile per le riprese, gli effetti personali e quattro cuori avventurosi. Così sono partiti i fotografi Adrian Ehrat e Alexis Saile assieme alle giornaliste Roberta Fischli e Isabelle Stüssi. In due tappe il primo tour ha attraversato la Svizzera dal Lago di Zurigo lungo il Brünig, e da lì a San Gallo, poi nel Canton Vallese per arrivare infine a Basilea. Con il secondo tour hanno raggiunto la Svizzera occidentale passando per Berna, Losanna e Montreux. Hanno visto paesaggi rigogliosi capaci di aprire il cuore, incantevoli donne bernesi, Losanna alla luce splendente e dorata della sera, melanconici espositori che per tutta la vita vivono come nomadi e i poliziotti che a mezzanotte, prima che la giornata di lavoro finisca, fermano il gruppo proprio davanti all’hotel. Dopo due settimane e 1375 chilometri sono rimaste tutte le persone che fremono emozionate per il prossimo viaggio e i cui occhi brillavano raccontando delle avventure vissute in vacanza.
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58 // Concorso
Dove andate a fare le vacanze?
Amsterdam Birmania Córdoba Doha Estoril Funchal Galapagos Gerusalemme Hongkong Ischia Kilimangiaro Lauterbrunnen Marsiglia New York Oslo Polinesia Québec Rio de Janeiro Seychelles Tallinn Uruguay Venezia Vienna Xi’an Yogyakarta Zara o ____________ . Per vincere un viaggio con Kuoni del valore di 3000 franchi basta indicare la destinazione preferita. Buona fortuna! Partecipate al concorso grazie alla app di SWISSLIFE oppure on line su www.swisslife.ch/rivista. Oppure inviateci la cartolina di risposta allegata con la vostra destinazione preferita (scheda della copertina posteriore). Ultimo termine di partecipazione è il 15 agosto 2013. I vincitori saranno resi noti nella prossima edizione di SWISSLIFE. Congratulazioni al signor Thomas Mauchle di Zurigo e alla signora Sandra Gebs di Ehrendingen per aver vinto l’ultimo concorso di SWISSLIFE. La risposta esatta era: Ferdy Kübler.
SWISSLIFE // Estate 2013 // Turisti
alle ore Sono raggiungibile dalle ore
Argomento:
Desidero una consulenza personale. P.f. contattatemi.
Altro:
Swiss Life SimplyCare (cfr. UPDATE pagina 7)
Desidero ricevere maggiori informazioni. Inviatemi la documentazione sui seguenti argomenti:
Termine di partecipazione: 12 luglio 2013
Un fine settimana al VICTORIA-JUNGFRAU Grand Hotel & Spa (dal 19 al 21 luglio 2013) compresi i biglietti per il concerto della Banda nazionale giovanile della Svizzera (cfr. UPDATE pagina 10).
Termine di partecipazione: 15 agosto 2013
Un viaggio con Kuoni del valore di 3000 franchi. La mia destinazione preferita è:
Responsabile del progetto: Swiss Life Public Relations, Martin Läderach Commissione Ivo Furrer, René Aebischer, Thomas Bahc, Monika Behr, Thomas Langenegger, Christian Pfister, Hans-Jakob Stahel, Paul Weibel Responsabile della redazione UPDATE: Dajan Roman Indirizzo della redazione: Rivista SWISSLIFE, Public Relations, General-Guisan-Quai 40, 8022 Zurigo, public.relations@swisslife.ch Coordinamento del progetto: Mediaform, Christoph Grenacher Ideazione e progettazione: Festland Werbeagentur, San Gallo/Zurigo Traduzione: Swiss Life Language Services Stampa e spedizione: Heer Druck AG, Sulgen; stampato su carta FSC Inserzioni: Mediaform | Christoph Grenacher, Hauptstrasse 3, 5083 Ittenthal, mediaform@mediaform.ch Cambiamenti d’indirizzo/Ordinazioni: Rivista SWISSLIFE, General-Guisan-Quai 40, 8022 Zurigo, magazin@swisslife.ch Tiratura: 100 000 Pubblicazione: 3 volte l’anno (primavera, estate, autunno). Avviso legale: le informazioni relative a servizi e prodotti contenute nella presente pubblicazione non costituiscono un’offerta in termini giuridici. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito a concorsi. È escluso il ricorso alle vie legali. ISSN 1664-5588
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Estate 2013 // Turisti
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Condizioni di partecipazione: Possono partecipare al concorso tutte le persone domiciliate in Svizzera a partire da 18 anni, salvo le collaboratrici e i collaboratori del gruppo Swiss Life nonché il personale delle agenzie eventualmente coinvolte nella realizzazione e i relativi familiari. I vincitori saranno informati personalmente. I premi non possono essere conferiti in contanti. Non viene tenuta corrispondenza sul concorso. È escluso il ricorso alle vie legali. I dati personali possono essere utilizzati per scopi di marketing.
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