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Direttore Responsabile Manuela Rosci
Edizione cartacea della rivista telematica www.lascuolapossibile.it Iscrizione al Tribunale di Roma 63/2010 del 24/02/2010 N.25 settembre 2012
Web Content Manager Maurizio Scarabotti
Editoriale
Il docente al tempo della crisi ... dove conduce la propria Carrozza? Lo sviluppo riprende da noi di Rosci Manuela – Editoriali
Bentornati a tutti. La ripresa dell'anno scolastico è già il passato e per questo non mi dilungo su tutti gli interrogativi e gli intoppi dell'avvio, e per quanto riguarda alcune delle novità che sono emerse durante la stagione estiva, la Redazione ha cercato di recuperare quelle che a nostro avviso sono più importanti sapere per rimanere aggiornati su ciò che è accaduto nel mondo scolastico, non solo quello di casa nostra.
Come più volte ricordato, il presente è il momento dell'AZIONE, di quella che non si rimanda al DOMANI e nemmeno di quella che è stata fatta IERI. Ebbene, quali sono le AZIONI che intendo programmare per tutti gli OGGI che incontrerò in questo anno scolastico? Come sempre, saranno almeno 200 gli "oggi" da affrontare a scuola.
Il presente è invece ciò che mi interessa focalizzare. E' l'unico tempo che ha una dimensione calcolabile nelle 24h che rappresentano l'oggi. Poi anch'esso può estendersi con grandezze differenti, che variano da quanto noi vediamo lontano il futuro: possiamo dire che siamo nel presente fintantoché non ci sentiamo nel tempo futuro? Ma il futuro è un tempo che rappresenta una meta: quando lo raggiungiamo, è il nostro presente! Non voglio complicarmi la vita e nemmeno a voi, anzi cerco di semplificarmela.
Le AZIONI riguardano il mio operato: individuo la meta futura -dove io voglio andare non dove mi porteranno gli accadimenti della vita-, programmo gli obiettivi che mi permetteranno di raggiungerla, pianifico il come fare e individuo la scansione dei tempi, suddivido in aree il mio campo d'azione, per ogni area organizzo le attività (contenuti), cerco le strategie più idonee, raccolgo il tutto in un piano scritto (programmazione) che rappresenta la traccia su cui mi muoverò. Seguirò tutto alla lettera? Certamente no, perché sono immersa in un
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mondo di relazioni dove, adulti e bambini/ragazzi, "interferiscono" con il mio piano, il più delle volte arricchendolo, a volte ponendo ostacoli sul cammino. Io lo so e ho un vantaggio sul fastidio che questo potrebbe generarmi, dal momento che io una mezza idea, sufficientemente strutturata, su come lavorare me la sono già fatta.
intendo trattare neppure due di voi allo stesso modo e niente proteste al riguardo. ..." tratto da "A modo loro" di M.Levine. Non farò un semplice volantinaggio ma sarà il testo che mi permetterà di spiegare come mi comporterò con i loro figli, perché un genitore ha il diritto di sapere quali AZIONI un insegnante intende promuovere, ma più del singolo passo, è mio compito far capire in quale direzione andrò, con quale spirito pedagogico condurrò il gioco. Ostacoli? Possibili già nel confronto con i colleghi, per questo la motivazione e la consapevolezza (personale, oltre che collettiva, di categoria) di ciò che la nostra professione richiede è più forte oggi di prima. Non voglio andare dove mi portano gli altri soprattutto se gli altri non sanno dove andare! Ritenete che possa essere un buon testo, una buona base per impostare il dialogo "costruttivo" con i genitori, una alleanza pedagogica, una collaborazione fattiva?
In tempo di crisi, tuttavia, programmare il futuro sembra essere più difficile perché tutte le azioni del presente sono eccessivamente sbilanciate sull'OGGI, come se avessero vita limitata, che si conclude alla mezzanotte. Ma come Cenerentola, chi lascia traccia (la nostra scarpetta!) rischia di trovarsi in una condizione migliore di quella di partenza ... senza comunque scomodare prìncipi e paggetti. Ebbene, certa di non essere fraintesa, e convinta che non sia sufficiente dire che basta organizzarsi meglio, pensare diversamente, valutare di più cosa si sa fare, capire cosa ci distingue/differenzia dagli altri, quale valore aggiunto portiamo nella vita degli altri oltre che nella nostra, cosa possiamo fare per migliorarci ogni giorno un po' di più .... sono convinta che il nostro successo personale (la nostra riuscita, ciò che siamo e ciò che vogliamo) DIPENDE IN GRAN PARTE DA NOI. Non posso (e non voglio) delegare a nessuno la qualità della mia vita, nemmeno nell'ambiente scolastico, dove trascorro molte ore. Non ritengo sia necessario sfoderare l'ascia di guerra per farsi rispettare, abbiamo la possibilità di scegliere, di stare o di andare via, di aprirci alla collaborazione o chiuderci nella nostra aula, di tentare il dialogo oppure cercare di rimanere nell'ombra. A seconda dei casi, bisognerà adottare la strategia che riteniamo più vincente finché qualcuno non ci convincerà che quello che propone è meglio, è più vantaggioso per l'intera comunità, e non solo per le esigenze personali, anche se siamo in tempo di crisi.
Durante l'estate ho letto un post da cui ho estrapolato una metafora, che mi ha colpito e che ho messo da parte proprio per tutti voi (www.campoquantico.it). Ringrazio l'Autore anche per il suo commento. Mi sembra rappresenti bene la condizione umana e il rischio cui siamo continuamente esposti se non consapevoli. La metafora della carrozza La Carrozza rappresenta il nostro corpo, mentre i Cavalli possono essere ricondotti alle nostre emozioni che rappresentano la principale forza trainante della nostra vita. Naturalmente i cavalli, così come le emozioni, vanno controllate, altrimenti la carrozza verrà trascinata a caso senza alcuna meta. Per fare questo esiste il Cocchiere, che rappresenta la nostra mente razionale, e guida i cavalli lungo la retta via. Ma nemmeno il cocchiere, seppure molto bravo a condurre la carrozza, sa esattamente dove andare. Chi conosce la meta? L'unico a sapere veramente dove andare è il Passeggero della carrozza, che rappresenta il nostro Vero Sè, ed è l'unico che può indicare la strada.
A scuola le uniche esigenze personali che riconosco sono quelle degli alunni. Ad ognuno quello che serve e non è detto che a tutti servano le stesse cose, né in termini di sollecitazioni né in termini di attenzioni. Ognuno avrà ciò che serve. Per questo ho deciso di "regalare" ai genitori dei miei alunni il testo che vedete qui a fianco "Non
La metafora si sposa perfettamente con la realtà, basti pensare a come i vari elementi sono collegati: i cavalli sono legati alla carrozza tramite delle staffe rigide, che quindi rendono la carrozza (il nostro corpo) estre-
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mamente sensibile al movimento dei cavalli (le emozioni). Il cocchiere (la mente) comanda i cavalli con le redini, che non sono rigide, quindi il controllo delle emozioni non è sempre così ferreo ed efficace. Ci vuole molta dimestichezza e concentrazione per tenere a bada i cavalli. Il grande problema è che il cocchiere riceve gli ordini dal passeggero solo attraverso la voce, che è un collegamento molto labile e soggetto ad interferenze. E' esattamente quello che succede: di solito la nostra mente agisce da sola senza ascoltare il proprio Vero Sè (la voce del cuore), confusa dal rumore di fondo rappresentato nella metafora dal frastuono causato dalle ruote e dagli zoccoli sul terreno, e nella realtà dai pensieri convulsivi e incontrollati che affollano continuamente la nostra mente. Siamo come una carrozza senza il Passeggero, lasciata a se stessa, in balia delle emozioni e di una mente incapace di controllarla, frastornata com'è dal rumore continuo dei pensieri convulsivi. Di fatto dormiamo, e non ce ne rendiamo conto. Anche in tempo di crisi possiamo essere più consapevoli di dove vogliamo dirigerci, di sentirci una Carrozza che è guidata da un Passeggero che indica la rotta e verifica che sia quella dove vuole andare e non una a caso. Svegliamoci tutti, è il tempo giusto per ognuno di noi. Buon anno Manuela Rosci
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In questo numero di settembre 2012 Area Tematica
Titolo
Autore
Il docente al tempo della crisi ... dove conduce la propria Carrozza?
Rosci Manuela
Finché le stelle saranno in cielo
Ansuini Cristina
La scuola "fuori" dalla scuola
Crasso Antonella
Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura! AUGURO... Consigli per... gli appunti!! Diahiò, il diario per le scuole sulla legalità
Riccardi Barbara Paci Lucia Giovanna Bevar Ernesta Angela Agolino Simona Loretta
Inglese o non inglese...questo è il problema!
Melchiorre Antonia
La somministrazione dei farmaci a scuola
Damiano Maria Antonietta
Tutti a scuola
Riccardi Barbara
1 alunno su 5 abbandona gli studi prima del termine Aiutare i bambini Appuntamenti del mese Chi vuole la scuola digitale e come Concorso scuola 2012 Dal prossimo anno pagelle online Hanno collaborato in questo numero settembre 2012 Il futuro è un'impresa da ragazzi Intesa MIUR e Ministero della Salute La carta lascia spazio al mondo digitale La dislessia non è una patologia medica! News dal mondo Novità per i DSA TAR revoca bocciatura di un alunno perché le ore di sostegno sono poche
La redazione La redazione Monacelli Rodolfo La redazione La redazione La redazione La redazione La redazione La redazione La redazione La redazione Monacelli Rodolfo La redazione La redazione
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Il Presidente Napolitano inaugura l’anno scolastico 2012/2013 insieme al Ministro Profumo
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Tutti a Scuola Inaugurazione dell'anno scolastico al Quirinale di Riccardi Barbara - Dalla redazione
E' proprio vero che a noi del mondo della Scuola basta poco per creare energia e far accendere scintille di passione, dando vita ad una luce di speranza per il futuro dei nostri ragazzi. Immaginate poi se tutto questo avviene in un'ambientazione storica tra le più splendide al mondo, con sottofondo musicale di "classe", personaggi di spicco: altro che scintille e luce, un vero big bang di sfavillante passione. Cosa è necessario per far progredire la Scuola Italiana? Occorre rafforzare "il triangolo amoroso", il rapporto tra insegnanti, studenti e famiglie nella scuola. Così definisce questa urgenza il Ministro Profumo. Per il benessere dell'istruzione occorre: "Una società che creda e pratichi la superiorità dell'istruirsi bene rispetto al contare sulla raccomandazione, un mondo del lavoro che contribuisca alla formazione dei giovani e premi le loro competenze, un'azione pubblica che investa idee e risorse".
scelta "strutturale" per l'intera azione educativa. Il cambiamento impone: di ripensare il ruolo dei docenti. Spetterà loro il compito non solo di condividere le proprie conoscenze, ma anche di orientare gli studenti attraverso gli strumenti logico-deduttivi nel flusso indistinto di informazioni. Come "direttori d'orchestra", aiuteranno i ragazzi a organizzare i diversi saperi. E per farlo cambierà la modalità dello stare insieme. Ripartiamo da qui, tutti insieme. Dai sogni e dai bisogni dei ragazzi. La scuola o è per loro o non è. Potremo farlo solo attivando un "cammino di corresponsabilità" tra studenti, insegnanti, e famiglie. Questo è l'augurio per il nuovo anno scolastico direttamente dalla casa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra i tantissimi ospiti: i campioni olimpionici e del paraolimpico, tra cui la donna più medaglista, Valentina Vezzali e la duplice campionessa/cantante Elisa Minetti. Presenti i tanti sportivi, con i rappresentanti del Coni, per sottolineare l'importante idea innovatrice ed attuatrice delle prime Scuole ad indirizzo sportivo, con la nascita dell'eccellenze nello sport, perché i veri campioni li fa la Scuola! Premiati direttamente sul podio le nuove eccellenze della maturità di quest'anno, tra questi Andrea: "La chiave per essere vincenti a Scuola? Bisogna essere appassionatamente curiosi!" E alla domanda: "Chi è lo studente perfetto?"- E' quel ragazzo che si mette in gioco insieme alle proprie passioni e prendere la Scuola come un divertimento".
Ministro ci dice come fare? Un sistema educativo che riconosca allo studente la propria centralità. Vogliamo realizzare, una Scuola dell'uguaglianza e del merito, affinché a tutti siano date le stesse possibilità, senza discriminazioni. Una scuola che faccia crescere e maturare una coscienza civile rinnovata, e una cittadinanza responsabile, di cui abbiamo estremo bisogno. Vogliamo consentire che la Scuola tramandi le nostre gloriose tradizioni culturali e storiche e che sappia valorizzarle anche attraverso le nuove tecnologie. Una Scuola capace di realizzare il necessario ponte tra sapere e saper fare! Il cambiamento gioverà anche ai docenti, veri eroi moderni della loro missione. I nostri insegnanti meritano di più in termini di rispetto, formazione e carriera. Valorizzare e rilanciare il loro lavoro diventa una
Grande spazio è stato dedicato al tema sulla legalità. come ci hanno dimostrato i ragazzi della Scuola Primaria di Capurso (BA) con il loro filmato: "Una Storia bella! - Non sporcarsi è meglio che pulire, facciamo una storia, non raccontiamo più solo belle storie!" Radio Camorra poi è stata una chicca per niente male di una Scuola di Caserta. Lo sapevate che studio in latino significa
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anche...AMARE!! Ed è propria questa la spinta emozionale che ci è arrivata nel sentire parlare, come sempre il professore/cantautore Roberto Vecchioni, esempio di vero uomo di valore nella Scuola. Con la stessa emozione ci ha travolto il saluto finale del nostro Presidente: "Al nuovo Presidente che verrà auguro, invece, di poter provare la stessa emozione e lo stesso piacere che ho avuto io a stare con voi in questi anni, e alla Scuola italiana auguro tutto il bene di cui ha bisogno e che merita, assicurandovi che le resterò vicino. Buon anno scolastico a tutti, studiate seriamente, guardatevi attorno e godetevi la vostra bella, verde età!" Che sia l'auspicio di veramente di un buon inizio in tutti i sensi, di una visione pronta al cambiamento, con la rivalutazione di strategie e l'importanza che: "Non esiste un paese libero se non c'è CULTURA!" Avanti tutta, contaminiamo con LaScuolaPossibile siamo chiamati in prima linea alla maniera di Gene Wilder in Frankestein Junior o, ancora meglio, come Claudio Bisio... SI PUO' FARE!
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ma pagina prima pagina Dalla prima pagina
Finché le stelle saranno in cielo Un libro per esplorare tematiche antiche e vivere al meglio emergenze nuove di Ansuini Cristina - Dedicato a te
Mi piace iniziare l'anno - ebbene sì, per me l'anno inizia il primo settembre... - regalandomi un libro. Un libro che mi aiuti a raccogliere le energie necessarie, che mi faccia concentrare positivamente, che mi dia idee buone da assaporare, che stimoli i miei neuroni, che mi dia quell'entusiasmo irrinunciabile per iniziare una nuova avventura. Quindi in questo periodo dell'anno le mie scorribande in libreria si intensificano, anche se ciò sembra impossibile, viste le mie frequentazioni libresche, come anche le mie ricerche su blog e social network letterari...la scelta è importante!
viene a sapere una serie di cose che non aveva mai neanche lontanamente immaginato, a cominciare dall'origine ebraica della sua famiglia. Il tratto che mi ha maggiormente incuriosito, e mi ha portato a pormi dei quesiti anche dal punto di vista professionale, è stato scoprire che, durante l'occupazione tedesca, la comunità islamica di Parigi nascose e salvò, mettendo a repentaglio la sua stessa sicurezza!, numerosissimi ebrei, che rischiavano di essere deportati nei campi di concentramento nazisti. L'esperienza così particolare di essere salvata proprio dalla cura e dalla protezione della comunità musulmana, come anche da alcuni cattolici che la aiuteranno a fuggire in Spagna, darà un'ottica di vita nuova a Rose, che sentirà di appartenere a una sorta di religione universale, dove ci si avvicina piuttosto che allontanarsi, dove si cerca di conoscersi, di cercare i punti in comune piuttosto che sottolineare le differenze.
Così mi sono imbattuta in "Finchè le stelle saranno in cielo", della scrittrice americana Kristin Harmel, che mi ha subito avvolto nella sua narrazione e che mi ha portato a pormi diversi quesiti, anche relativamente al nostro mondo, quello della scuola.
Tutto questo mi ha fatto pensare al nostro mondo, quello della scuola, dove sempre più spesso, alcuni dicono per colpa della crisi, schiacciati dalle difficoltà e dai tagli, perdiamo di vista l'essenza stessa della nostra professione, che consiste nel coltivare rapporti sani, nel cercare i punti di incontro, nello scorgere risorse lì dove sembra ci siano solo difficoltà. Intendiamoci, mi rendo ben conto della gravità della situazione che stiamo vivendo, ma mi rendo anche conto che è essenziale "guardare con occhi nuovi" i problemi che ci circondano per trasformarli in opportunità.
Si tratta di una storia intensa, che si dipana scorrevolmente tra vicende storiche, personali e familiari, dove vengono tessuti via via racconti di vita, affetti, rinunce, abbandoni, conquiste...proprio come nella vita di ognuno. Hope - che bel nome! -, una giovane donna alle prese con le mille beghe quotidiane, tra cui una figlia adolescente!, inizia a indagare sul misterioso passato di sua nonna Rose e
Quest'anno ho una prima e mi sono sentita compatire da molti, per le difficoltà che mi aspettano, sempre più bambini stranieri, qualcuno in difficoltà, orari spezzettati, ri-
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sorse ridotte al lumicino... ma se persone non poi così tanto lontane da noi nel tempo e nello spazio sono riuscite a tramutare drammi in risorse, grazie ad una visione nuova della realtà, allo scambio reciproco di sentimenti preziosi, alla conoscenza, al vissuto di esperienze prima inimmaginabili, perché non dovrebbe essere così anche per me e la mia classe? Rose concretizzerà la sua esperienza così dura e complessa aprendo una pasticceria, dove preparerà dolci che appartengono a tutte le culture che ha attraversato. Trovo questa cosa di una poesia unica. E dolce. Non è detto che dietro al buio ci sia il nulla, magari dietro al buio ci sono le stelle... "Cos'è che guardi sempre, Mamie?" le chiesi una mattina. "Guardo il cielo, tesoro mio", rispose. "Lo so. Ma perché" Mi attirò a sé, stringendomi contro il suo stinto grembiule rosa, quello che portava da sempre. La forza con cui mi stava abbracciando mi spaventò un po'. "Chérie, guardo sempre scomparire le stelle", spiegò dopo un minuto. "Perché?" domandai io. "Perché anche se non riesci a vederle sono sempre là", disse. "Si stanno solo nascondendo dietro il sole." "E con questo?" replicai timidamente io. Lei mi lasciò andare e si chinò per guardarmi negli occhi. "Tesoro mio, è bello rammentare che non sempre hai bisogno di vedere qualcosa per sapere che c'è." Kristin Harmel "Finché le stelle saranno in cielo Cristina Ansuini, Psicologa, Docente presso la scuola "2 ottobre 1870", I.C. Piazza Borgoncini Duca, Roma
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Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura! Il milione regalato ai nuovi arruolati di Riccardi Barbara - L'intervista
Quest'anno una sorpresa è arrivata, il signor Bonaventura ha portato un premio per la tanta attesa a molti docenti precari, un milione grande come un lenzuolo, il tanto atteso ... RUOLO!! Prima di arrivare ad ottenerlo, le persecuzioni del torvo Barbariccia sono state molteplici, al punto da aver "ingoffito" e reso impacciati i personaggi precari che vagano come fantasmi privi di un consistente RUOLO, alla maniera di Cecè. Ma Bonaventura, grazie al caso, diventa un involontario salvatore, sì perché neppure lui se lo sarebbe mai immaginato di arrivare a cotanto atteso risultato. Diventando il concessore di felicità, eliminando la pericolante precarietà, Bonaventura è diventato il re dei docenti precari. Si è rivelato il principale avversario dei nemici pubblici, quelli che auspicavano i tagli, è stato l'agente universale del bene, trionfando sul male, liberando, molti dei tanti, dalla nube tossica della precarietà. Un effetto di pura magia!! Un'avventura fatta di casualità che ha eliso la sciagurata sventura di precariato senza paura, un caso della vita che, come diceva Geppetto, "sono tanti" oggi giorno purtroppo ad esserne accumunati. Ma alla fine il finale ottimistico, una promessa generosa di gratificazione, con Bonaventura si è avverata l'assicurazione che ogni desiderio, prima o poi, si realizza e che ogni sogno si materializza. È stato come quando i nostri nonni cantavano sospiran-
do: "Se potessi avere mille lire al mese", Bonaventura, quatto, quatto, senza alzare la voce, è arrivato di sorpresa regalando la speranza di una meta mille volte più alta delle mille lire al mese. Lui intrepido ma non ignaro di guai e traversie, spesso anche lui disoccupato, sinistrato, ha perseguito il suo fine, donando un milione a chi aveva perso la speranza di brindare all'occasione di vedersi attore nella fiction "Il ruolo per la vita". La sua caparbietà è stata premiata, portando con sé un insegnamento: "C'è sempre una via d'uscita"! Barbariccia è una tigre di carta; catastrofi, incendi, fughe di belve dai circhi, briganti da strada, incidenti automobilistici, cavalli imbizzarriti non hanno mai niente di definitivo e più in là c'è sempre "il milione", che dietro le nuvole, anche nei giorni di nubifragio... c'è sempre il SOLE!! Certo è che Bonaventura non sarebbe riuscito nella sua azione di salvataggio senza il suo cane fedele dal grande fiuto e senza il suo artefice spronatore, Sergio Tofano (la volontà di attuazione assunzioni), invisibile maestro di ironica pazienza e abile inventore della speranza tascabile in ogni situazione. Bonaventura un personaggio da un lato presentissimo, dall'altro assentissimo, da un lato gioviale e gaudente, dall'altro tristissimo e melanconico. Così li vedo i nuovi docenti di ruolo, degli ossimori viventi, dei personaggi dal duplice aspetto, felici per la meta conquistata ma allo stesso tempo non pienamente allegri perché "i loro compagni di viaggio", di anni e anni di precariato, non sono riusciti anco-
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ra a farcela a piantare la bandiera in cima alla vetta del fatidico ruolo. Non si può essere veramente gaudenti, perché ci sono LORO, i compagni assenti accanto a te, con i quali si è condiviso gioie e attese, sofferenze e patimenti di una precarietà alienante, una condivisione fatta di anni di cammino insieme che ha unito e messo alla prova di fronte a tensioni e guerre fredde "tra poveri". Sì, ecco a voi i nuovi docenti di ruolo, ossimori viventi che, solidali, augurano un futuro di successi a tutti voi della graduatoria di esaurimento ... di non esaurirvi e di non mollare mai perché qualcosa accade prima o poi e che un Bonaventura è accanto ad ognuno di NOI!!
Buon anno scolastico di soddisfazione e ... dai tanti MILIONI!!
Barbara Riccardi, docente IC Via Frignani - Roma
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La scuola "fuori" dalla scuola L'istruzione a domicilio e l'istruzione in ospedale di Crasso Antonella - Integrazione Scolastica
Quest'anno alla scuola nella quale presto servizio, l'I.C. "Piazza Minucciano" ex Majorana, si è presentata una situazione estremamente delicata finora non incontrata dalla scuola: un alunno iscritto alla classe terza durante l'estate si è ammalato di leucemia. Come si può immaginare, le condizioni di salute del ragazzo sono tali da richiedere un continuo monitoraggio ospedaliero e l'impossibilità quindi di frequentare normalmente la scuola. Ci si è allora rapidamente attivati per garantire a questo sfortunato ragazzo il diritto allo studio tramite la modalità dell'istruzione a domicilio, in quanto il ragazzo quando è in ospedale già usufruisce del percorso di "Scuola in ospedale". Sul sito del Ministero ci sono una serie di informazioni in merito che vi riporto brevemente fornendovi anche i riferimenti del sito: speriamo di no, ma se capitasse di averne bisogno sapremo come orientarci.
sona", come esempio da seguire. Si sottolinea d'altra parte che,lavorando in situazioni di elevata problematicità, non basta la passione e l'impegno dei docenti per garantire l'efficacia dell'intervento formativo: per questo i docenti ospedalieri vengono accompagnati nel loro percorso con una supervisione didattica e psicologica sotto la responsabilità del personale medico dell'ospedale in cui operano. Si riportano in merito, tra queste note informative, le riflessioni e i contributi emersi durante il seminario nazionale di Torino tenutosi dal 29 al 31 maggio 2012 e che riguardano in particolare: 1) reclutamento del personale docente: il quale deve possedere oltre che le competenze nella sua specifica disciplina, anche competenze di carattere organizzativo, relazionale, tecnologico; 2) sensibilizzazione e formazione: si sottolinea la necessità di organizzare campagne di informazione e sensibilizzazione anche a livello regionale per far conoscere all'utenza la possibilità di fruire del diritto all'istruzione sia in ospedale che a domicilio; 3) istruzione domiciliare: si sottolinea che in casi di necessità e per periodi temporanei, al fine di evitare che prolungate assenze per malattia possano pregiudicare l'anno scolastico, e soprattutto considerato il positivo impatto psicologico che la scuola ha sul minore malato (che continua così a sentirsi parte di una comunità educante e non isolato), è consentito il ricorso alla istruzione domiciliare secondo i criteri riportati nel vademecum per l'istruzione domiciliare del 2003, che continua ad essere il ri-
Innanzitutto le indicazioni operative per "scuola in ospedale" e a domicilio sottolineano come questa, per la sua stessa natura, sia necessariamente un laboratorio sempre alla ricerca di soluzioni nuove per rispondere ai differenti bisogni: la scuola in ospedale, infatti, perché obbligata a misurarsi ogni giorno con situazioni problematiche, ha imparato a modificarsi, migliorarsi e adattarsi sia nel suo modello di gestione che nell'offerta formativa, sempre centrata sui bisogni specifici dell'individuo, perciò sempre diversa. La personalizzazione porta ovviamente a staccarsi dal programma nel senso tradizionale del termine, per realizzare interventi e percorsi incentrati sulla trasversalità ed essenzialità: dunque "scuola della per-
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ferimento normativo per la procedura da attivare. Interessante è anche la proposta riportata di inserire nel POF delle scuole il servizio di istruzione domiciliare, accantonando per tale progetto una somma percentuale dal fondo di Istituto di ogni scuola. Antonella Crasso, docente di sostegno IC Piazza Minucciano Roma
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AUGURO... Per un buon anno scolastico di Paci Lucia Giovanna - Organizzazione Scolastica
Scriveva così Abraham Lincoln 150 anni fa all'insegnante di suo figlio, in modo così palesemente moderno e illuminato, che non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, dopo aver attaccato queste parole al di fuori di ogni scuola, sulla porta di ogni aula e sulle pagine di questa rivista.
gliando ... Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi. Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore ... Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso. Gli insegni, se può, come ridere quando è triste. Gli insegni che non c'è vergogna nelle lacrime. Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall'eccessiva dolcezza. Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima. Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto. Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio. Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente. Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso, perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
Come mamma di quattro "così cari ragazzi", mi sento, in apertura del nuovo anno scolastico, di offrirla ai loro professori, oltre che a loro stessi e ai loro compagni, accompagnata da qualche riflessione, valida anche per tutti i genitori. "Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c'è un eroe; che per ogni politico egoista c'è un leader scrupoloso .... Gli insegni che per ogni nemico c'è un amico, cerchi di tenerlo lontano dall'invidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta. Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti ... Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri. Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l'eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare ... Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sba-
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare ... E' un così caro ragazzo, mio figlio!" In un'epoca di crisi così profonda e generalizzata, globale, direi, come quella che stiamo vivendo, tutti noi educatori abbiamo il dovere e l'opportunità di soffermarci a ripensare il nostro ruolo, a rifondare la nostra mission (un altro americano illuminato, John Fitzgerald Kennedy, scrisse "la parola crisi, scritta in cinese, è composta di due
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caratteri, uno rappresenta il pericolo, l'altro rappresenta l'opportunità"). La Scuola deve farlo e la Famiglia anche, lo si deve volere e ci si deve credere e non si deve andare lontano, è tutto scritto qui!
sconti e senza scuse, ma con la stessa fede e la stessa passione che si richiede ai professori. Potrebbero scoprire, come è capitato a me, soprattutto dietro le quinte di questa rivista, che c'è nella scuola chi ha tanta voglia di dare e di fare, tanta voglia di guidare e aiutare, tanta voglia di imparare insegnando, nella fedeltà alla propria professione.
- Ruolo centrale della conoscenza e dell'impegno rigoroso e senza sconti, - necessità di un'apertura mentale e sentimentale, -capacità di ascolto, - necessità di formare, nutrire ed esercitare lo spirito critico, che porti a scegliere e a farlo con la voglia di essere autonomi e il coraggio delle proprie opinioni, - amore e desiderio di cultura e di ogni fonte del sapere, - educazione e fedeltà alla dignità personale, - trasmissione di valori e ideali, - riconoscimento della possibilità di crescere partendo dagli errori, - fiducia nelle possibilità personali e autostima - fiducia nel genere umano e nella vita.
Buon cammino scolastico a tutti! Lucia Giovanna Paci, genitore - Roma Puoi scaricare il testo della lettera dai file allegati nella versione online
Da qualunque punto di vista si voglia leggere - insegnanti, studenti, genitori - questi sono gli obiettivi da affermare e da rilanciare. AUGURO agli insegnanti una memoria di ferro per imparare ogni singola parola della lettera di Lincoln, una volontà di acciaio per volerla "professare" e una passione bruciante per volerla condire. AUGURO agli studenti esattamente le stesse cose, oltre alla necessità di capire che "la scuola" è un'opportunità unica di crescita, che non devono perdere e che la durezza che spesso indirizzano verso i loro insegnanti, comincino a orientarla verso se stessi, con la stessa veemenza e con la stessa passione. AUGURO, infine, a tutti i genitori di cominciare a impossessarsi per primi di certi insegnamenti, e, certi di averli metabolizzati, di volerli trasmettere, perché troppe volte alle belle parole non corrispondono bei fatti, perché troppe volte si crede che ci siano responsabilità educative che siano solo della famiglia o solo della scuola. AUGURO ai genitori come me, di partecipare ed impegnarsi, nella scuola, senza ________________________________________________ Rivista telematica www.lascuolapossibile.it realizzata con GT Engine Powered by Innova Servizi – www.innovaservizi.it
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Consigli per... gli appunti!! Perché farlo e come farlo di Bevar Ernesta Angela - Organizzazione Scolastica
PERCHE' PUNTI?
DOBBIAMO
PRENDERE
AP-
sapevoli, cioè sapere quello che vogliamo conservare e quello che non vogliamo conservare nel nostro barattolo. Facciamo un esempio pratico: tu ricordi cosa ha detto ieri dalle ore 8 alle ore 9 il prof. di storia? (aspettiamo risposta) tutto per filo e per segno? Magari se chiediamo a 10 persone diverse, ricorderanno cose diverse, chi un argomento, chi l'argomento successivo. Magari nessuno ricorderà quello che davvero è importante sapere della lezione di storia di ieri, perché la nostra memoria non era guidata da un metodo e nessuno di noi aveva preso delle decisioni stando bene attento a cosa ricordare e cosa no, a cosa era importante e cosa no.
La nostra memoria è come un barattolo di marmellata. Può contenerne tanta, ma quando la memoria è arrivata al suo limite come si fa? Quando siamo vicini all'orlo del barattolo come facciamo? Un solo barattolo di marmellata non può bastarci per tutta la vita! E allora ci sono dei trucchi per mettere nella nostra memoria tutto quello che desideriamo ricordare, tutte le materie della scuola, tutto quello che ci interessa conoscere e apprendere. Imparando questi trucchi, in un solo barattolo, cioè nella memoria di ognuno di noi, potrà starci dentro tutto quello che desideriamo. Esistono due memorie: una a breve termine e una a lungo termine (esempio: quello che ascolto negli ultimi cinque minuti di lezione e un ricordo di quando ero piccolo). La memoria a lungo termine difficilmente la perderemo perché è composta da tutto quello che ci ha colpito, che ci ha emozionato, che abbiamo scelto di conservare nella nostra mente per sempre: è come una scritta scolpita su una lastra di marmo, non si cancella. La memoria a breve termine è del seguente tipo: tu ti ricordi cosa hai mangiato ieri a pranzo? E l'altro ieri? È una memoria composta da tutte quelle informazioni che di recente la nostra mente ha acquisito, ma che non necessariamente abbiamo deciso di conservare. Tutto ciò che non decidiamo di conservare finisce fuori dal barattolo e viene dimenticato. Non c'è niente di casuale in questo processo. Lo guidiamo noi più o meno consapevolmente... se dipende da noi, allora possiamo decidere di andar bene a scuola, di imparare a studiare e a ricordare quello che studiamo con facilità! È necessario però essere con-
Ognuno di noi a scuola impara gradualmente il proprio METODO di STUDIO. Non esiste un metodo di studio uguale per tutti. Ognuno di noi prende appunti in modo diverso ed è giusto così. Ma tutti gli studenti hanno bisogno di trovare un metodo per poter imparare a imparare. Per poter capire quale è il proprio metodo, quello più funzionale alla propria memoria, alla propria testa, è importante cominciare a sperimentare senza scoraggiarsi. Perché dovremmo prendere appunti allora? Perché ci dovremmo far venire i calli alle mani? Perché attraverso un buon modo di prendere appunti noi faremo quello che facevano i nonni per ricordare una cosa che non volevano dimenticare: legavano UN NODO AL PROPRIO FAZZOLETTO, poi lo rimettevano in tasca e quando l'indomani mettendo la mano in tasca trovavano il fazzoletto annodato, ricordavano perché avevano fatto quel gesto e così, in questo modo, recuperavano la memoria di quello che nel giorno precedente avevano
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deciso di fare. Prendendo appunti noi lasciamo una memoria scritta che possiamo recuperare e rileggere quando vogliamo, ma segniamo anche che cosa ci vogliamo ricordare. E poi le cose importanti dette dal prof. di storia sono tante, mica ce le possiamo ricordare tutte? E allora scriviamo un elenco, uno schema, una mappa concettuale o alcune frasi del prof. che riteniamo interessanti, curiose, divertenti, geniali, importanti. E poi scriviamo anche i nomi difficili da ricordare, le parole nuove e vicino a questi appunti possono esserci simboli, segni, segnali, disegni di ogni tipo. Anche questi saranno utili al nostro studio lo vedremo tra poco...
essere consapevoli che tutto ciò che viene detto a lezione non potremo scriverlo sul nostro quaderno. Non ci serve nemmeno scrivere fiumi di appunti per ogni ora di lezione altrimenti avremo da ripassare tantissime pagine del libro e tantissime pagine degli appunti quando avremo le verifiche... Dobbiamo rendere i nostri appunti facilmente consultabili, cioè una sintesi utile per ripassare, per ricordare e per risolvere dei dubbi che non hanno soluzione sul libro (ma il prof. aveva spiegato bene quella cosa e io me la sono segnata negli appunti!). Allora le cose a cui pensare quando prendiamo appunti sono: 1. devo scrivere quello che è importante: in genere è quello che il prof. ripete due volte, su cui si sofferma a lungo con diverse frasi per far capire bene quel concetto, ma non devo scrivere ogni parola del prof. posso per esempio scrivere la frase che tra tutte quelle dette dal prof. mi piace maggiormente;
Quando saremo a casa tra un mese a studiare per la verifica di storia del giorno dopo apriremo il nostro quaderno e... ecco il nodo al fazzoletto!! Ogni cosa che avremo scritto ci ricorderà: ecco questo è importante! Ecco questa cosa che ha detto il prof. non era sul libro adesso la ripasso e la ripeto perbene! Ecco scopro che mi ero dimenticato di questo argomento specifico...
2. devo scrivere quello che è difficile da capire, quello che non comprendo subito e se non riesco proprio a comprendere quel concetto anche quando ho finito di scrivere il mio appunto allora fermo il prof. e chiedo di spiegarmi meglio (è importante segnarsi questi concetti difficili per noi perché magari quando li ritroveremo nel libro studiando a casa saranno ancora oscuri e gli appunti potranno esserci utili, sarà come avere il prof. a casa che ci aiuterà a capire meglio di nuovo);
Infine ricordate che scrivere è un po' come cominciare a imparare, quando scriviamo una parola su un foglio la stiamo già in parte segnando (come a matita) nella nostra mente e nella nostra memoria (quando la leggeremo a casa sarà come calcare quelle scritte mentali con una matita colorata; ripeterle con il libro chiuso e il quaderno chiuso sarà come segnarle definitivamente nella nostra memoria). Studiare è come costruire una casa: da dove si comincia? Dal primo mattone e poi via via si costruisce fino a quando la casa sarà completa, fino a quando quello che c'è da imparare sarà nella nostra memoria. Allora prendere appunti sarà per il nostro studio come mettere il primo mattone! Perciò, coraggio, impariamo insieme come si prendono gli appunti e il nostro viaggio a scuola ci vedrà partire quest'anno con in più un'"arma segreta" che al momento giusto ci sarà davvero molto utile!! Pronti, via!
3. devo scrivere i passaggi logici, cioè capire come due concetti sono legati: come fa il prof. a passare dall'argomento homo erectus all'argomento homo sapiens? È importante che io capisca questo passaggio logico perché quando il prof. mi interrogherà questa potrebbe essere una domanda che lui porrà a me. È anche importante perché in una interrogazione noi non facciamo l'elenco della spesa di quello che ci siamo detti in classe, ma facciamo un discorso, un ragionamento. E i ragionamenti funzionano quando ci sono dei buoni collegamenti tra un argomento e quello successivo;
COME PRENDERE APPUNTI: TRUCCHI E SISTEMI LOGICI
4. devo scrivere quello che trovo io stesso molto interessante , perché a scuola possiamo imparare molte cose entusiasmanti. Se chiedete a un fratello più
Non essendo noi veloci a scrivere quanto è veloce il prof. a parlare, dobbiamo per forza
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grande o ai vostri genitori: cosa ti piaceva studiare a scuola? Tutti vi diranno chi filosofia, chi italiano, chi inglese. Ma nessuno di loro sapeva quale era la propria materia preferita prima di saperne qualcosa di inglese, di italiano o di filosofia? Tutti hanno imparato a scuola che c'erano degli argomenti molto interessanti e che trovavano davvero piacevole studiare, ascoltare e condividere con i propri compagni. Anche voi troverete la vostra materia preferita qui!.
Sono utili quando per esempio il prof suddivide più concetti in diverse categorie. Un esempio: DATA - EVENTO STORICO PROTAGONISTI - DOCUMENTI = • 1789 - Rivoluzione francese - Sanculotti, giacobini, il re di Francia, il popolo, Robespierre, Danton...- Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino • 1776 - Rivoluzione americana Il re d'Inghilterra - i coloni americani, George Washington, B. Franklin...- Dichiarazione di indipendenza
Esistono altri trucchi oltre alla selezione di quello che vogliamo che ci sia negli appunti e quello che vogliamo lasciare fuori. Esistono cioè TANTI MODI DIVERSI PER PRENDERE APPUNTI. Proviamo a vederli insieme. a) cose da fare sempre: • segno data del giorno della lezione, mi sarà utile per sistemare gli appunti prima dell'interrogazione e capire la successione degli argomenti se ho dato un ordine ai miei fogli;
In questo modo "riempiamo" una data con dei contenuti più facili da ricordare, più interessanti e così facendo sarà impossibile non ricordate una data importante legata a un personaggio storico strano o particolarmente importante o interessante.
• se è il caso sottolineo una parola o una frase degli appunti, per dare maggiore rilevanza ai concetti più importanti e per ripassare in modo veloce quando, dopo aver studiato in modo dettagliato gli appunti e il manuale, mi rimarrà da fare un ripasso d'insieme anche solo sfogliando in modo immediato i miei appunti visualizzare rapidamente i singoli concetti chiave mi aiuterà a ricordarmi la successione logica dei vari argomenti;
c) elenchi Sono utili quando il prof. elenca tutte di seguito alcune cose per spiegarle poi una alla volta. Un esempio: "...adesso andremo a vedere alcune figure retoriche: sinalefe, dialefe, dieresi, sineresi....". Siccome si tratta di parole difficili mai sentite, meglio appuntarsele subito in un elenco. In questo modo: * sinalefe * dialefe * dieresi * sineresi Poi metteremo a seguire i due punti e scriveremo di seguito il significato di ognuno di questi termini che il prof. ci spiegherà. d) disegni I disegni, quelli maggiormente dettagliati, possono esserci molto utili in diverse materie come biologia, chimica, storia... Mentre il prof. di storia spiega gli utensili usati dall'uomo preistorico, noi contemporaneamente possiamo ritagliare negli appunti un quadrato
• uso freccette, trattini punti o lineette sul bordo del quaderno per attirare la mia attenzione quando rileggerò gli appunti su quei passaggi, la memoria visiva è molto più immediata degli altri tipi di memoria ecco perché una immagine ci rimane così impressa certe volte tanto che ci sembra impossibile toglierla dalla nostra mente. Ecco perciò perché avvalendoci di qualche simbolo o immagine possiamo potenziare la possibilità di ricordare quel dato concetto, quella particolare parola agganciandola anche a un banale asterisco che, quando sarà necessario, ci aiuterà a recuperarla tra tutte le cose che abbiamo imparato e conservato nella nostra memoria. b) schemi:
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per poi successivamente disegnarvi con calma il relativo disegno. Renderemo così i nostri appunti più esplicativi, cioè ci sarà tutto più chiaro. Un esempio: guardate questa pagina di Leonardo da Vinci, si tratta di uno studio anatomico del corpo umano. Anche Leonardo costruiva i suoi appunti imprescindibilmente così: scrittura e disegni! Ernesta Angela Bevar, docente di sostegno IIS Caterina da Siena Milano (Sulla rivista di ottobre l'argomento prosegue:"Come utilizzare le mappe concettuali")
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Appuntamenti del mese Eventi culturali, Presentazioni e uscite librarie, Spettacoli teatrali di Monacelli Rodolfo - Dalla redazione Da questo numero La Scuola Possibile offre a tutti i propri lettori l'elenco dei principali eventi che si svolgono in questo Paese: i principali eventi culturali e artistici, le uscite dei libri più interessanti, le presentazioni più significative, gli spettacoli teatrali più importanti. Buona lettura!
vembre - Taormina Arte 2012 - dove cinema, musica, teatro e arti visive ancora una volta la faranno da padrone - Fino al 30 settembre - FIERA DELLE PAROLE - Fiera letteraria con autorevoli personaggi del panorama artistico e culturale (Corrado Augias, Natalino Balasso, Gherardo Colombo, Lella Costa, Umberto Galimberti, Lilli Gruber, Margherita Hack, Valerio Massimo Manfredi, Dacia Maraini, Ezio Mauro, David Riondino, Sergio Staino, Angela Staude Terzani, Mario Tozzi, Roberto Vecchioni, e tanti altri) con i quali il pubblico è chiamato a interagire - Padova Gli incontri si svolgeranno tra Palazzo della Ragione, Palazzo Moroni, Palazzo Bo, Teatro Ruzante, librerie cittadine e scuole di Padova" - Dal 4 al ottobre
EVENTI CULTURALI E ARTISTICI - Il paesaggio italiano nella Divina Commedia - Collezione di sessanta fotografie di grande formato che riportano l'immagine dei principali luoghi e paesaggi raccontati da Dante nel suo poema - Maratea - Fino al 30 settembre 2012 - La Sfinge - Esposizione di uno fra i più eccezionali ritrovamenti effettuati durante la campagna di scavo 2011-2012 nella necropoli dell'Osteria di Vulci - Canino, al Museo Archeologico Nazionale di Vulci - Fino al 31 Ottobre
USCITE E PRESENTAZIONI LIBRARIE - David Lipsky, Come diventare se stessi.David Foster Wallace si racconta, Minimum Fax, pp. 442, euro 15,00 - Friedrich Dürrenmatt, Giustizia, Marcos Y Marcos, pp. 211, euro 18,00
- Renoir - La vie en peinture - La mostra proporrà dipinti, pastelli e disegni della carriera del grande Maestro francese mettendo soprattutto in evidenza il ruolo dell'artista nella storia dell'arte moderna - Pavia, Scuderie del Castello Visconteo - Fino al 16 dicembre
- Domenico Starnone, Autobiografia erotica di Aristide Gambía, Einaudi, pp. 460, euro 20,00 - Paulo Coelho, Aleph, Bompiani, pp. 288, euro 18,50
- Sandro Botticelli 'Persona sofistica'. Novità e restauri delle opere dell'Accademia Carrara di Bergamo - Palazzo della Ragione - Bergamo Alta - Fino al 4 no-
- Antonio Scurati, La seconda mezzanotte, Bompiani, pp. 352, euro 19,00
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- Donald Ray Pollock, Le strade del male, Elliot, pp. 256, euro 16,50
dalla Redazione
- Edwards Kim, Un giorno mi troverai, Garzanti Libri, pp. 432, euro 18,60 - Presentazione di "Perché amiamo scrivere" di Duccio Demetrio - 3 ottobre alle ore 17.30 presso la Sala del Planisfero della biblioteca Panizzi in via Farini, 3 - Reggio Emilia - Presentazione di "Terra d'ombra" di Carmen Gueye - 4 ottobre alle ore 17.30 presso la Galata Museo del Mare – Darsena - Presentazione di "A volo d'angelo" di Tjuna Notarbartolo - 8 ottobre presso la Libreria Feltrinelli di Via S. Tommaso d'Aquino - Napoli SPETTACOLI TEATRALI - ROMAEUROPA FESTIVAL 2012 - Teatro Eliseo - Roma - Dal 5 al 14 ottobre - "Rigoletto" di Giuseppe Verdi - Teatro Regio di Parma - 1-5-12-14-18-26 ottobre - "La battaglia di Legnano" di Giuseppe Verdi - Teatro Regio di Parma - 6-9-13-2027 ottobre - Ascanio Celestini in: "Pro Patria: senza prigioni, senza processi" - Teatro Vittoria Roma - dal 9 al 14 ottobre; "La fila indiana" - Teatro Vittoria - Roma - dal 16 al 21 ottobre; "Fabbrica" - Teatro Vittoria - Roma dal 23 al 28 ottobre - Stage intensivo di cinematografia "Cine Matto Grafia" condotto da Gianni Villa Teatro Massari - San Giovanni in Marignano (Rimini) - 21 ottobre 2012 - "Molto rumore per nulla" di William Shakespeare - Teatro Duse - Genova - dal 9 al 28 ottobre - "Miseria e Nobiltà" di Eduardo Scarpetta - Teatro della Corte - Genova - dal 23 al 28 ottobre - Festival della Scienza - Teatro Duse Genova - dal 29 ottobre al 4 novembre a cura di Rodolfo Monacelli – ________________________________________________ Rivista telematica www.lascuolapossibile.it realizzata con GT Engine Powered by Innova Servizi – www.innovaservizi.it
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News dal mondo Tutte le notizie internazionali sul mondo della scuola di Monacelli Rodolfo - Dalla redazione
A partire da questo numero renderemo noto ai nostri lettori tutte le notizie che, direttamente o indirettamente, riguardano la scuola sul piano internazionale. Ovviamente, non sarà possibile trascrivere tutti gli articoli, ma basterà seguire i link. Buona lettura!
la regione francese Languedoc-Roussillon per la costruzione e il rinnovo dei suoi licei. L'obiettivo è ottenere un alto livello di efficienza energetica da questi edifici, partendo dal nuovo Liceo Georges Freche di Montpellier, il primo dei cinque di nuova costruzione che potranno beneficiare del prestito. (leggi l'articolo su: http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/ stati/francia/2012/09/11/Scuola-Bei-400mln-costruire-rinnovare-liceifrancesi_7458697.html)
Crisi:Grecia, riaprono le scuole, scioperano insegnanti Il nuovo anno scolastico si e' aperto oggi in Grecia con gli insegnanti delle scuole elementari e medie, pubbliche e private, che hanno proclamato per domani uno sciopero di 24 ore in segno di protesta contro la riduzione dei loro stipendi previsti dal nuovo piano di austerità messo a punto dal governo e la carenza di personale insegnante a tutti i livelli della pubblica istruzione. Inoltre, le organizzazioni sindacali degli insegnanti denunciano i problemi che molte scuole - specialmente quelle della Grecia del Nord - dovranno affrontare durante l'anno scolastico appena iniziato a causa della mancanza di fondi, motivo per cui rischiano di rimanere senza gasolio da riscaldamento. (leggi l'articolo su: http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/ rubriche/cronaca/2012/09/11/Crisi-Greciariaprono-scuole-scioperanoinsegnanti_7456830.html)
Spagna, Scuola: Maschi vs Femmine, stop ai fondi pubblici Stop ai finanziamenti pubblici alle scuole che ammettono all'interno delle proprie classi solo maschi o solo femmine. Accade in Spagna, dove, in virtù di una legge che, approvata dal precedente governo, afferma che "motivi di nascita, razza, sesso, religione o qualsiasi altra condizione" non possono essere addotti al fine di negare a un individuo l'iscrizione a una scuola, la Cantabria e l'Andalusia si sono viste riconoscere il proprio diritto a interrompere la concessione di fondi statali a questo tipo di istituiti. (leggi l'articolo su: http://www.agenziaradicale.com/index.php /esteri/401-spagna-scuola-maschi-vsfemmine-lo-stato-blocca-i-fondi-pubblici) a cura di Rodolfo Monicelli - dalla Redazione
Scuola: Bei, 400 mln per costruire e rinnovare licei francesi La Banca europea si è impegnata a finanziare con 400 milioni di euro il progetto del________________________________________________ Rivista telematica www.lascuolapossibile.it realizzata con GT Engine Powered by Innova Servizi – www.innovaservizi.it
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Novità per i DSA Stabilito il percorso per la diagnosi e la certificazione dei DSA di La redazione - Dalla redazione
Comunicato Stampa dell'AID del 30/07/2012 - Accordo Stato/Regioni: stabilito il percorso per la diagnosi e la certificazione dei DSA
per la scuola. Per questo mi sento di ringraziare il Dr. Raffaele Ciambrone per la tenacia con cui ha cercato di portare a termine questa azione in tempi utili. È importante che siano stati messi su un decreto i criteri per considerare la validità della diagnosi e per riconoscere le diagnosi NON pubbliche. Ci sono comunque alcuni rilievi critici e, senza voler entrare in un tedioso dettaglio (sono sicuro che molti lo faranno), segnalo due punti:
La Conferenza Stato-Regioni del 25 luglio 2012 ha stabilito, con quattro articoli, in via definitiva il percorso di diagnosi e di certificazione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento. L'Associazione Italiana Dislessia accoglie con vera gioia l'uscita delle indicazioni per le diagnosi e la certificazione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), stabilite in maniera definitiva dalle Istituzioni preposte. Il grande impegno profuso dall'AID per il riconoscimento dei diritti dei dislessici, ed in particolare per segnalare il vuoto legislativo venutosi a creare in un contesto di assenza normativa, è stato ancora una volta ricompensato: l'Associazione e tutti i suoi volontari non trascureranno certo di vigilare ed agire affinché i dettami legislativi vengano rispettati ed applicati, e, laddove possibile e necessario, migliorati - come auspica il nostro socio fondatore, prof. Giacomo Stella (nella foto), di cui riportiamo di seguito il commento al decreto.
• Il decreto delinea una procedura che grava interamente sull'utente che deve farsi carico di tutto: rivolgersi all'ASL, controllare che i tempi vengano rispettati, etc. La legge ha spostato l'onere della prova sulla scuola, ma poi l'amministrazione rimpalla sul cittadino tutte le incombenze per ottenere ciò che gli spetta. Debbo dire che, da cittadino italiano, sono allenato a questo e quindi mi accontento, ma l'esperienza fatta con L'Ufficio Scolastico della Regione Emilia Romagna l'anno scorso mi ha fatto intravvedere una possibilità diversa. La scuola si è fatta carico di ritirare le documentazioni e di verificarne con l'ASL la congruenza mandando un messaggio alla famiglia di rassicurazione e di tutela. Tu, famiglia, hai fatto la tua parte, Io, Pubblica Amministrazione, farò il resto. • Il secondo punto debole sembra quello dei tempi, perché intravedo un'alta probabilità che l'accertamento del problema di un bambino implichi alla fine un intero anno scolastico. Un anno scolastico perso per una valutazione con la conseguenza di un perdurante conflitto con la scuola, non è irrilevante per il bambino e per la famiglia. Le incertezze sull'applicazione delle misure fino alla diagnosi etc. pesano soprattutto sul bambino. Anche in questo caso non voglio entrare nel dettaglio, ma mi baso
"L'uscita del decreto suscita(come sempre)sollievo ed elementi critici. Sottolineerei innanzitutto il sollievo per il fatto che non inizierà un altro anno scolastico nell'incertezza per le famiglie e anche
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sull'esperienza pluridecennale del rapporto con la Pubblica Amministrazione che tende a prendersi tutto il tempo che ha a disposizione e poi ad aggiungerne altro in deroga. In ogni caso, per oggi festeggiamo l'uscita del decreto. Ogni passo avanti è possibile solo se si fa il primo e questo è stato fatto. Evviva! E' compito dell'associazione vigilare sulla sua applicazione e anche, se possibile, promuovere azioni per migliorarlo". Giacomo Stella Per ulteriori informazioni contattate l'Ufficio Stampa dell'AID: Katia Pellegrini: mailto:ufficiostampa@dislessia.it
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Concorso personale docente Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 82 del 24 settembre 2012 di La redazione - Dalla redazione
Il 23 novembre 2012, sulla rete intranet e sul sito del Ministero, nonché sui siti internet degli Uffici scolastici regionali competenti a gestire la procedura, sono resi noti il calendario, le sedi e le ulteriori modalità di svolgimento della prova preselettiva.
dei requisiti di ammissione dichiarati nella domanda, adempimento che l'Ufficio scolastico regionale competente espleterà solo dopo lo svolgimento della prova di preselezione di cui all'articolo 5, limitatamente ai candidati che l'hanno superata. In caso di carenza dei requisiti di ammissione, l'Ufficio scolastico regionale dispone l'esclusione immediata dei candidati, in qualsiasi momento della procedura concorsuale.
In sintesi il bando. Art. 1- Concorso: posti, cattedre e organizzazione 1. Sono indetti, su base regionale, concorsi per titoli ed esami finalizzati alla copertura di 11.542 posti e cattedre di personale docente nelle scuole dell'infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, nonché di posti di sostegno, risultanti vacanti e disponibili in ciascuna regione negli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015, secondo l'Allegato n. 1, che costituisce parte integrante del presente decreto. 2. I direttori generali dei competenti Uffici scolastici regionali sono responsabili dello svolgimento dell'intera procedura concorsuale e dell'individuazione dei vincitori, ai sensi dell'articolo 400, comma 02, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
Art. 3 -Domanda di ammissione: termine e modalità di presentazione 1. La domanda di partecipazione al concorso, a pena di esclusione, deve essere presentata in una sola regione. .... 3. I candidati presentano la domanda di partecipazione al concorso esclusivamente attraverso istanza online... 4. Ai fini del comma 3, i candidati utilizzano la procedura informatica POLIS presente nel sistema informativo del Ministero seguendo le istruzioni riportate nell'Allegato n. 2, che costituisce parte integrante del presente decreto. I candidati possono accedere alla suddetta procedura e utilizzarla a partire dal 6 ottobre 2012 e fino alle ore 14.00 del 7 novembre 2012. ... 6. Nella domanda, nella quale deve essere chiaramente indicato l'Ufficio scolastico regionale responsabile della procedura per la quale si intende concorrere, a pena di esclusione, i candidati devono dichiarare, sotto la loro responsabilità e consapevoli delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci (seguono tutte le indicazioni) ....
Art. 2 - Requisiti di ammissione 1. Ai concorsi sono ammessi a partecipare i candidati in possesso del titolo di abilitazione all'insegnamento nella scuola dell'infanzia o primaria o secondaria di I e II grado, conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, ivi compresi i titoli di abilitazione conseguiti all'estero purché riconosciuti con apposito decreto del Ministero.
... i) l'indirizzo di posta elettronica o, se in possesso, l'indirizzo di posta elettronica certificata, presso cui chiede di ricevere le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno di far conoscere tempestivamente le variazioni; l'Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comuni-
2. (seguono le indicazioni per coloro che hanno conseguito un titolo di studio entro il 2001-02) ... 8. I candidati sono ammessi al concorso con riserva di accertamento del possesso
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cazioni dipendente da mancate o inesatte indicazioni dell'indirizzo e-mail da parte del concorrente; j) se disabili ovvero affetti da disturbi specifici di apprendimento, la loro condizione, specificando ausili e tempi aggiuntivi eventualmente necessari per lo svolgimento delle prove come risultanti da certificazione rilasciata da una competente struttura sanitaria da inviare, almeno 10 giorni prima dell'inizio della prova, mediante posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica certificata del competente Ufficio scolastico regionale oppure a mezzo di raccomandata postale con avviso di ricevimento indirizza al medesimo Ufficio scolastico regionale. La certificazione può essere inviata anche a mezzo fax e le modalità di svolgimento della prova possono essere concordate telefonicamente. Dell'accordo raggiunto il competente Ufficio scolastico regionale redige un sintetico verbale che invia all'interessato; ... p) ai fini della prova di preselezione, la lingua straniera prescelta tra le seguenti: inglese, francese, tedesco e spagnolo, fermo restando quanto previsto dagli articoli 7 e 10 per la scuola primaria;
candidato il sistema genera casualmente una prova costituita da 50 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, così ripartiti: - capacità logiche 18 domande; - capacità di comprensione del testo 18 domande; - competenze digitali 7 domande; - conoscenza della lingua straniera 7 domande. ... 4. La prova ha la durata di 50 minuti, al termine dei quali il sistema interrompe la procedura e acquisisce definitivamente le risposte fornite dal candidato fino a quel momento. Fino all'acquisizione definitiva il candidato può correggere le risposte già date. 5. La risposta corretta vale 1 punto, la risposta non data vale 0 punti e la risposta errata vale - 0,5 punti. Il risultato della prova è immediatamente visualizzato sulla postazione del candidato. 6. Sono ammessi alla prova scritta i candidati che hanno conseguito un punteggio non inferiore a 35/50. Il non superamento della prova comporta l'esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale. Il punteggio della prova non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.
Art.4 Commissioni giudicatrici 1. Le commissioni giudicatrici sono nominate con decreti dei direttori generali dei competenti Uffici scolastici regionali... 2. Le commissioni di cui al comma 1 sono integrate, ove necessario, con membri esperti in lingue straniere e nelle tecnologie dell'informazione e comunicazione per la valutazione delle relative competenze. Art. 5 - Prova di preselezione 1. Ai fini dell'ammissione alle prove scritte i candidati devono superare una prova di preselezione computer-based, unica per tutti i posti e le classi di concorso e per tutto il territorio nazionale, volta all'accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo, delle competenze digitali nonché delle competenze linguistiche in una delle seguenti lingue comunitarie a scelta del candidato: inglese, francese, tedesco e spagnolo. ... 2. I candidati ammessi a ciascuna sessione hanno a disposizione una postazione informatica alla quale accedono tramite un codice di identificazione personale che sarà fornito il giorno della prova. Per ciascun
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MIUR: Indicazioni nazionali per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione Testo aggiornato del documento (alla data del 5 settembre) di La redazione - Dalla redazione
Negli ultimi mesi del trascorso anno scolastico il MIUR ha proceduto alla revisione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (del 2007 con il Ministro Fioroni), che ha coinvolto le istituzioni scolastiche statali e paritarie che sono state invitate ad esprimersi su una bozza fatta pervenire alle scuole il 30 maggio 2012. A seguito della consultazione che ha coinvolto oltre 4500 scuole e numerosi soggetti qualificati - associazioni professionali, sindacati e altri organismi rappresentativi - il Ministero ha proceduto alla stesura di una seconda bozza delle Indicazioni nazionali che è stata inviata al CNPI, il quale ha espresso parere favorevole nell'adunanza del 25 luglio 2012. In attesa dell'approvazione definitiva (attualmente il testo è stato trasmesso al Consiglio di Stato per il previsto parere) si ritiene utile rendere noto il testo delle Indicazioni nella versione più aggiornata in modo che i docenti possano visionare da subito il testo su cui basare la costruzione del curricolo scolastico già dall'anno in corso. Dalla Redazione In allegato sulla versione online il testo in formato .pdf
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La somministrazione dei farmaci a scuola La normativa in proposito di Damiano Maria Antonietta - Organizzazione Scolastica
Ogni anno, nelle scuole, aumenta il numero di alunni affetti da allergia/e, asma ed altre patologie più o meno gravi che necessitano di assunzione di medicinali durante le lezioni. Ed ogni anno si ripropone l'interrogativo che rimbalza più o meno velatamente nei vari collegi: "gli insegnanti sono tenuti a somministrare farmaci"? Ci sembra opportuno fornire, in proposito, alcuni riferimenti legislativi da tener presenti nel momento in cui un insegnante, coinvolto in tale problema, cerca di barcamenarsi tra il bisogno di non apparire codardo e quello di tutelarsi a livello di responsabilità varie. E' superfluo ricordare che, in presenza di necessità di somministrazione di farmaci salva-vita, sebbene anche qui ci sia una prassi formativa da attivare con le ASL, prima di dichiarare la propria nondisponibilità alla somministrazione (ci sembra brutto chiamarlo rifiuto), un insegnante debba riflettere sulle sue responsabilità di adulto di fronte ad un minore. Si segnala che alcune ASL romane (RMB e RMC per esempio) si sono consorziate per attivare corsi di preparazione per insegnanti resisi disponibili alla somministrazione di farmaci ad alunni cronici. L' incontro è avvenuto il 5 settembre u.s. ed ha avuto come oggetto l'approfondimento della normativa sulla sicurezza (ex Legge 626) e delle Linee guida sulla somministrazione dei farmaci a scuola emanate dal Mi-
nistero della Salute e dal Ministero dell'Università e della Ricerca oltre a minilaboratori esemplificativi per somministrare adrenalina, valium... Dalle Linee guida: Art.4 - Modalità di intervento La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell'alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia). I dirigenti scolastici, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci: - effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l'individuazione del luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci; - concedono, ove richiesta, l'autorizzazione all'accesso ai locali scolastici durante l'orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci; - verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro delegati. Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del Decreto legislativo n.626/94. Potranno, altresì, essere promossi, nell'ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici regionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in collaborazione con le AUSL e gli Assessorati per la Salute e
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per i Servizi Sociali e le Associazioni. Qualora nell'edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garantire l'assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell'ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vigente in tema di autonomia scolastica, all'individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni.
Maria Antonietta Damiano, Dirigente scolastico IC Via Nobiliore - Roma
Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i dirigenti scolastici possono provvedere all'attivazione di collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coordinati, anche attraverso il ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada). In difetto delle condizioni sopradescritte, il dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e al Sindaco del Comune di residenza dell'alunno per cui è stata avanzata la relativa richiesta. Art. 5 - Gestione delle emergenze Resta prescritto in ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso nei casi in cui si ravvisi l'inadeguatezza dei provvedimenti programmabili secondo le presenti linee guida ai casi concreti presentati, ovvero qualora si ravvisi la sussistenza di una situazione di emergenza. Si allegano anche le indicazioni riguardanti il Percorso diabete giovanile in ambito scolastico: PIANO INDIVIDUALE DI TRATTAMENTO DIABETOLOGICO (LINEE GUIDA GESTIONE DEL DIABETE A SCUOLA). Questo programma è preparato dal diabetologo pediatra e condiviso con i genitori dello studente ed il pediatra/medico di famiglia. Esso costituisce uno strumento di supporto per il personale Docente e A.T.A. utile alla gestione del diabete a scuola, inclusa la somministrazione di farmaci in orario scolastico, secondo quanto raccomandato dal MIUR con Nota Prot. n. 2312/Dip/Segr del 25/11/2005. ________________________________________________ Rivista telematica www.lascuolapossibile.it realizzata con GT Engine Powered by Innova Servizi – www.innovaservizi.it
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Organizzazione scolastica
Diahiò, il diario per le scuole sulla legalità La polizia parla ai ragazzi di Agolino Simona Loretta - Organizzazione Scolastica
Essendo ripresa la scuola e con l'arrivo di molte novità ,in questo mese volevo informarvi di questa simpatica iniziativa, giunta alla quinta edizione. Diahiò è il diario prodotto e pensato dalla Polizia di Stato sulla Legalità. Nasce nel 2003,e ogni anno viene donato alle scuole secondarie della regione Sardegna. Lo scorso anno è stato il cantautore Roberto Veccchioni a presentarlo, quest'anno sarà invece Fiorello a spiegare ai ragazzi questo servizio. E' un progetto finanziato dalla Regione Sardegna, dove sono stanziati circa 80mila euro per diffondere quasi 45mile copie. Con questo diario, si vuole stare in ogni modo vicino alle nuove generazioni facendo prevenzione e cercando di capire le varie situazioni, spesso complesse, che s'incontrano sia nella scuola che nella famiglia. Una volta a scuola si insegnava "educazione civica", un insieme di norme per la buona convivenza di tutti - adesso quasi scomparsa dai testi scolastici - e che ci aiutava ad avvicinarci alle regole. Questo diario, cerca di farlo partendo dalla realtà dei ragazzi e dalle loro problematiche utilizzando i loro linguaggi anche attraverso figure vicine al loro mondo come l'ex giocatore Zola e molti altri. Conoscere i veri valori e le regole della nostra società partendo dalla famiglia, dalla scuola, dal proprio gruppo di amici, per arrivare ad affrontare argomenti sempre più importanti come la pace, la fratellanza e la solidarietà. Tra le pagine di Diahiò, si parla anche di temi attualissimi tra i giovani, come il bullismo, l'uso di sostanze alcoliche e le nuove droghe all'uso sicuro di internet, ma anche del rispetto dell'ambiente attraverso l'utilizzo di materiali reciclabili. Sono presenti anche delle nuovissime sezioni dedicate all'Unione Europea, con progetti finalizzati ai giovani, e ancora delle pagine dedicate alle varie attività svolte dalla Polizia di Stato. Il diario è sfogliabile anche online ed è possibile scaricarne una versione su smartfone molto utilizzato dai ragazzi. Informazione fornita dalla nostra autrice Simona Loretta Agolino
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Organizzazione scolastica
Inglese o non inglese...questo è il problema! L'esperienza della scuola OLIVER TWIST di Melchiorre Antonia - Organizzazione Scolastica
In questi giorni dalle primarie all'università l'inglese è un argomento molto trattato. Alle primarie è sparita l'insegnante specializzata (come viene spiegato nell'articolo che alleghiamo), e si dibatte se all'università sia il caso o no di svolgere le lezioni in inglese. Una scuola professionale di Como, Oliver Twist, invece ha le idee chiare e apre l'anno scolastico con una novità: gli allievi seguiranno le lezioni in inglese! Nata nel 2004 grazie all'associazione Cometa creata dalle famiglie che accolgono ragazzi in difficoltà, questa scuola oggi è frequentata da 300 alunni i quali, una volta formati, entrano nel mondo del lavoro con la qualifica di operatore del legno o del tessile, o della ristorazione, settori nei quali non si può fare a meno dell'inglese, vivendo in un mondo dove i mercati sono sempre piu' globalizzati. Tra le tante idee del preside della scuola, Alessandro Mele, carina è quella di far gestire ai ragazzi il bar nel quale si parla rigorosamente in inglese e dove verranno ospitati anche studenti stranieri del vicino Politecnico di Milano i quali, in cambio di una piacevole conversazione in lingua avranno, il caffé gratis! Insomma dalle parole ai fatti! Antonia Melchiorre, docente di sostegno IC Viale Adriatico - Roma
Sull'argomento dell'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria leggi l'articolo di Laura Berutti (link).
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1 alunno su 5 abbandona gli studi prima del termine Scuola, Rapporto Ocse di La redazione - Dalla redazione
Suggeriamo l'articolo di Dominga D'Alano, apparso sul quotidiano online Il Quotidiano Italiano, che proponiamo ai nostri lettori, vista l'importanza e la drammaticità della questione trattata.
Le misure che il rapporto suggerisce sono cinque. La prima consiste nell' eliminazione della bocciatura, ritenuta inefficace e costosa, visto che in alcuni Paesi la spesa diretta che questa provoca allo Stato è il 10 per cento del costo annuale per l'istruzione. La seconda è di tipo qualitativo, si invita cioè a evitare l'orientamento precoce dei ragazzi, la terza mira a gestire e migliorare la qualità dell'ambiente scolastico, la quarta spinge a investimenti più specifici, legati ai bisogni degli alunni e al potenziamento dei capitali destinati alla scuola d'infanzia.
Secondo quanto è emerso dal rapporto Ocse, intitolato "Equity and Quality in Education: Supporting Disadvantaged StuStudents and Schools", uno studente su 5 abbandona la scuola prima di aver finito il ciclo di istruzione superiore secondaria: il dato è preoccupante.
Infine, bisogna investire sulla motivazione di questi ragazzi, incoraggiare gli studenti a terminare gli studi migliorando la qualità dei programmi delle scuole professionali e attribuendo un valore equivalente alle differenti filiere delle superiori.
Lo studio è stato compiuto dall'Ocse, l'associazione intergovernativa che raduna 29 Paesi a economia di mercato e ha analizzato il tasso di dispersione scolastica dei ragazzi che oggi hanno un età compresa tra i 25 e i 35 anni.
Accanto a questa misure tecniche, l'Ocse suggerisce anche incentivi per il personale scolastico meritevole e un dialogo aperto tra la scuola e le famiglie dei ragazzi, attraverso una maggiore comunicazione e chiari obiettivi da condividere
Leggendo i numeri, si va da un tasso minimo di dispersione scolastica del 2 per cento della Corea, a un massimo del 58 per cento della Turchia. Paesi come Islanda, Spagna, Grecia, Messico e Portogallo si attestano intorno al 25 per cento, mentre in Italia la percentuale arriva al 30 per cento. Così come confermato dal Rapporto Pisa, questi giovani mancano di competenze elementari. E' per questo che l'organizzazione suggerisce ai governi nazionali politiche di investimento in questa direzione in modo da sostenere sia gli istituti tanto gli studenti stessi. Il fine ultimo che deve muovere i governi è la pari opportunità dei ragazzi nel diritto allo studio.
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Notizie dalla redazione
Aiutare i bambini La solidarietà entra in classe di La redazione - Dalla redazione
Proponiamo l'articolo apparso su La Perfetta Letizia, quotidiano on line di ispirazione cattolica, la cui versione originale potete consultarla dal link allegato. La Fondazione milanese "Aiutare i per il quinto anno consecutivo mondo della scuola ad aderire al Scuole per aprire le porte ai valori lidarietà e della cooperazione.
La seconda proposta rivolta per la prima volta alle materne, ma già sperimentata con successo nelle scuole elementari, è lo scambio di disegni tra i bambini italiani e i bambini africani, asiatici o sudamericani sostenuti dalla Fondazione attraverso interventi di educazione scolastica. "I miei bambini - racconta Flavia Fattori, insegnante di scuola elementare di Limbiate (MB) che lo scorso anno ha aderito con la sua classe allo scambio di disegni - sono stati davvero entusiasti del lavoro realizzato dai loro compagni di Lima, in Perù. Sono rimasti sorpresi nel vedere che quei bambini si divertono con gli stessi giochi, o di leggere parole in una lingua non conosciuta ma a volte simile alla nostra. Hanno apprezzato l'estro artistico dei nuovi amici, il loro impegno nel disegnare e colorare. Insomma è stata per loro e per noi insegnanti un'esperienza positiva, da ripetere".
bambini" invita il Progetto della so-
Sono già 350 le scuole italiane che hanno aderito al Progetto Scuole della Fondazione "aiutare i bambini", impegnata dal 2000 in progetti di aiuto all'infanzia in difficoltà in oltre 70 Paesi in tutto il mondo e in Italia. Per il quinto anno consecutivo, con la ripresa delle attività scolastiche, la Fondazione rinnova il suo invito rivolto al mondo della scuola: aprire le porte ai valori della solidarietà e della cooperazione, con tante proposte educative per tutti i gradi scolastici ed alcune novità. "Quest'anno per la prima volta racconta Alessia Gilardo, Responsabile del Progetto Scuole di "aiutare i bambini" - ci rivolgiamo anche alle scuole materne, con due proposte. La prima proposta, messa a punto insieme al Laboratorio Fa-Voliamo e rivolta esclusivamente al territorio di Milano, è quella della fiaba interculturale: con l'obiettivo di far riflettere sulle diversità culturali, i bambini vengono guidati nella realizzazione, con svariati materiali, di un vero e proprio libro di fiabe in cui combinare elementi della propria cultura con quelli di una cultura straniera. Il libro viene poi regalato, attraverso i volontari di "aiutare i bambini", ai bambini di una scuola del Paese prescelto".
Le scuole interessate possono inoltre richiedere il kit multimediale "So, agisco, condivido". "Per le scuole elementari e medie continua Gilardo - abbiamo composto due differenti kit contenenti materiali per realizzare giochi di gruppo, favole tipiche dei vari Paesi, cartine didattiche, fotografie e video di contesti lontani e diversi dal nostro. L'obiettivo è fornire agli insegnanti tanti strumenti utili per far riflettere i bambini sulle diversità culturali, sul proprio stile di vita, sull'importanza dell'informazione e della solidarietà". Completano l'offerta del Progetto Scuole le mostre fotografiche didattiche "Io vado a scuola" e "Manca l'acqua!" e gli incontri in aula con i volontari di "aiutare i bambini". Le mostre, composte ciascuna da 18 fotopannelli, vengono inviate agli insegnanti che ne fanno richiesta per essere allestite all'interno delle scuole, e illustrano come i progetti della Fondazione riescono a garantire a tanti bambini la possibilità di riceve-
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re un'istruzione e di avere accesso all'acqua potabile. Per gli insegnanti che desiderano invece dare la possibilità ai propri studenti di ascoltare la testimonianza in prima persona di uno dei tanti volontari di "aiutare i bambini" che ogni anno partono per esperienze di solidarietà all'estero, va prima verificata con la Fondazione la presenza sul territorio di interesse di uno o più volontari da mandare in aula. Nell'arco dell'incontro, della durata di un'ora, il volontario racconta la propria esperienza di vicinanza e solidarietà ai bambini che vivono nei Paesi più poveri, mostra le foto e risponde alle domande dei bambini. I volontari che vanno in aula sono appositamente formati dalla Fondazione attraverso i Laboratori di EducAzione allo Sviluppo: i prossimi sono in programma il 6 ottobre a Roma e il 13 ottobre a Cagliari. Il Progetto Scuole è rivolto anche a centri di aggregazione giovanile, oratori, associazioni, gruppi d'incontro, biblioteche. Tutte le proposte sono consultabili online sull'apposito catalogo all'indirizzo: www.aiutareibambini.it/scuole. Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente Alessia Gilardo, Responsabile Progetto Scuole, Fondazione "aiutare i bambini"; tel. 02 70.60.35.30, alessia.gilardo@aiutareibambini.it. Fondazione "aiutare i bambini" Onlus "Aiutare i bambini" è una Fondazione laica e indipendente, nata nel 2000 per aiutare e sostenere bambini poveri, ammalati, senza istruzione, sfruttati ed emarginati, con la realizzazione di progetti sanitari, di educazione, di emergenza, di accoglienza e di adozione a distanza. In dodici anni di attività la Fondazione ha aiutato più di 895.000 bambini, finanziando 928 progetti di aiuto in 70 Paesi del mondo e in Italia. "Aiutare i bambini" verifica direttamente l'effettivo avanzamento di ciascun progetto, tramite l'invio di esperti e di volontari sul campo che possono toccare con mano i risultati raggiunti grazie alla solidarietà. Il Bilancio della Fondazione è pubblico e certificato. ________________________________________________ Rivista telematica www.lascuolapossibile.it realizzata con GT Engine Powered by Innova Servizi – www.innovaservizi.it
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Notizie dalla redazione
Concorso scuola 2012 Le prove si terranno in primavera di La redazione - Dalla redazione
Proponiamo l'articolo sul nuovo concorso per la scuola, apparso su Business Vox, la cui versione originale potete consultarla dal link allegato, scritto da Antonio Mannino, per la cui importanza consigliamo la visione a tutti i nostri lettori. Secondo il ministro dell'istruzione Francesco Profumo, i benefici saranno evidenti per tutti. Il bando del concorso è atteso in Gazzetta il 25 Settembre. I concorsi si terranno nella prossima primavera. Protestano intanto gli oltre 160mila precari nelle graduatorie.
"È necessario rispettare le aspettative di diritti di chi si trova in graduatoria" afferma il segretario di Cisl scuola. "Non è vero - chiarisce il leader sindacale che quello inserito nelle graduatorie sia personale di scarsa qualità, dato che ha già superato almeno un concorso, oppure si é abilitato con percorsi post laurea". "Il concorso - spiega un altro esponente della Flc-Cgil - è uno spreco di denaro pubblico, sembra uno spot elettorale perché di docenti abilitati ce ne sono tanti" e pronti ad abbandonare lo stato di precariato. Stato che condivide un gruppo di insegnanti giunte da Reggio Emilia per "avere delucidazioni dal ministro proprio sul concorso. Siamo un gruppo di professori precari in graduatoria spiega una di loro - abbiamo maturato tutta l'esperienza necessaria per insegnare: io ho 44 anni, insegno da tanto e non credo di essere da rottamare a favore di un giovane di 27, magari senza esperienza. Io - ha proseguito - come tante altre e altri docenti abbiamo un'anzianità che è stata sudata, abbiamo fatto continui aggiornamenti e siamo stati formati dalla scuola: non si capisce perché ricercare altri docenti al di fuori delle graduatorie".
Alla cattedra si arriverà solo tramite concorso. È questa la nuova politica del Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo. Si inizierà dalla prossima primavera quando saranno reclutati, dopo oltre 13 anni di pausa, un totale di circa 12mila docenti di ruolo. Il bando del maxi-concorso dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta il 25 Settembre dal Ministero della pubblica istruzione. La protesta degli aspiranti nelle graduatorie - Nella graduatorie degli aspiranti per il posto di ruolo si contano però circa 163.000 iscritti, che devono ancora essere smaltiti; solo poche migliaia di loro riusciranno ad avere l'immissione in ruolo in quest'anno scolastico, gli altri, anche se abilitati, dovranno ritentare il concorso per risultare vincitori di cattedra. E la protesta dei precari in questi giorni non si è fatta attendere con la rivendicazione del diritto di precedenza per ottenere il posto di ruolo. Non solo. Ad entrare nel mirino della protesta anche la validità di un concorso basato su fantomatici test di preselezione.
Il Ministro difende il concorso "Mi sembra che sia un progetto di regolarizzazione del sistema: i benefici saranno evidenti" ha detto Profumo, a Bologna due giorni fa a margine di un convegno in Regione su un bando del ministero dell'Istruzione per la selezione di progetti su scala urbana e metropolitana, riferendosi al concorso per la regolarizzazione degli insegnanti precari. "Stiamo attivando quello che dice la legge: dobbiamo tenere presente che questa fase
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di normalizzazione ha una programmazione definitiva nei modi e nei tempi, con una prossima sezione del concorso l'anno prossimo e poi con regolarità ogni due anni". Profumo ha anche spiegato che "la gestione dei transitori è sempre una cosa complicata. Credo che il Paese - ha aggiunto - abbia bisogno di certezza sia nei tempi che nei modi. Questo è quello che stiamo facendo. Nello stesso tempo - ha aggiunto - stiamo anche modificando e semplificando i concorsi degli anni a venire sulla base della delega Fioroni". Il ministro, riferendosi ai vantaggi che porterà il concorso, ha spiegato che "il doppio canale nella realtà e' un modo molto civile di gestire la situazione pregressa per la quale dobbiamo portare molto rispetto, ma le persone - ha concluso Profumo - hanno la possibilità di seguire il canale delle graduatorie o quelle del concorso". Ad ogni modo, comunque, ne resteranno esclusi i neolaureati non in possesso di abilitazione, a meno che la classe di concorso a cui intendano partecipare non sia già esaurita e quindi servano nuovi abilitati.
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Notizie dalla redazione
Il futuro è un'impresa da ragazzi Il programma che insegna agli studenti delle superiori a diventare imprenditori di La redazione - Dalla redazione
contrare le scuole con aziende sensibili al tema della formazione delle giovani generazioni. Le aziende partner mettono a disposizione i propri manager e dipendenti che grazie al loro know-how professionale portano in classe una testimonianza diretta del mondo del lavoro.L'associazione si avvale infatti dello strumento del volontariato aziendale, una strategia win-win che se, da un lato, permette ai ragazzi di sperimentare il funzionamento di una moderna realtà aziendale, dall'altro consente alle aziende di essere attive in un'area strategica della responsabilità sociale di impresa come l'education.
Junior Achievement, associazione non profit che da 10 anni promuove l'educazione economica nella scuola italiana, torna tra i banchi il prossimo settembre, con "Impresa in azione", il programma di imprenditorialità che per un intero anno scolastico impegnerà gli studenti delle scuole superiori nella creazione di una vera e propria start-up. Con l'aiuto di un loro insegnante e di imprenditori, professionisti e volontari d'azienda, i ragazzi sviluppano un'idea di impresa originale, redigono un business plan, si dividono ruoli aziendali, intraprendono un percorso produttivo, definiscono strategie di marketing, commercializzano prodotti o servizi reali e presentano il loro progetto a fiere di imprese studentesche. Nella fase conclusiva del programma, le migliori imprese concorreranno per rappresentare l'Italia alle finali europee. Nell'ultimo anno, sono state presentate molte idee originali negli ambiti dell'innovazione tecnologica, della mobilità sostenibile, del digitale, ma anche per la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale locale, nei settori moda, enogastronomia, benessere e sociale. Il tutto è organizzato e gestito da Junior Achievement, che mette a disposizione i materiali didattici e la propria metodologia dinamica ed esperienziale (riconosciuta anche dalla Commissione Europea come best practice) e si occupa di far in-
"L'obiettivo di Junior Achievement è trasferire alla scuola competenze che favoriscano l'inserimento lavorativo delle giovani generazioni andando a integrare una politica scolastica che non valorizza ancora a sufficienza le competenze economiche, tecnicoscientifiche e finanziarie", spiega Miriam Cresta, Direttore Generale di Junior Achievement Italia. "Siamo incoraggiati dai risultati di indagini condotte in vari Paesi europei dalle quali è emerso che la partecipazione a questo tipo di programmi è utile per affrontare le scelte di vita future grazie a una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e una maggiore conoscenza del mondo del lavoro. Impresa in azione, quest'anno si presenta con una veste nuova e obiettivi ambiziosi, ampliando il numero di scuole partecipanti dalle attuali 150 a 400, e attivando nuovi percorsi di specializzazione in linea con le prospettive occupazionali". Oltre a Impresa in Azione e a percorsi di al-
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fabetizzazione economica e finanziaria per le elementari e le medie, Junior Achievement ha sviluppato nuovi canali online, come il web magazine Biz Factor che approfondisce "il lato economico" dell'attualitĂ , dalla musica all'ambiente, dai social network al consumo consapevole, il tutto alla portata dei teenager dai 13 anni in su; e l'e-Book Io e l'economia (disponibile per il download gratuito su www.ioeleconomia.it), ricco di fumetti, attivitĂ , storie ed esercizi matematici, per imparare ad applicare strumenti e comportamenti responsabili in materia di finanza personale e scoprire attitudini e interessi per una carriera professionale di successo. Studenti, insegnanti e genitori interessati a ricevere maggiori informazioni sulle iniziative (tutte gratuite) di Junior Achievement possono rivolgersi al n. 02 230039100 attivo dal 3 settembre 2012. Le iscrizioni sono online e restano aperte fino al 15 ottobre. Ufficio Stampa Junior Achievement Italia Noesis Comunicazione Tatiana Tassini, Rosa Granitto E-mail:tatiana.tassini@noesis.net, rosa.granitto@noesis.net
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Notizie dalla redazione
Chi vuole la scuola digitale e come La posta in gioco sul progetto Scuola digitale di La redazione - Dalla redazione
Proponiamo l'articolo di Silvano Tagliagambe, direttore scientifico del progetto "Scuola digitale" della Regione Sardegna, apparso su Laboratorio di tecnologie audiovisive, accogliendo il suggerimento del prof. Roberto Maragliano di diffonderlo, in quanto è un importante documento su un tema di scottante attualità.
fatto e come. La differenza mi pare sostanziale: il senso del confronto è chi debba assumere il ruolo guida nel rinnovamento del mondo della scuola. Il progetto Scuola digitale nella sua versione originaria attribuiva questa funzione alla comunità scolastica regionale con la quale l'Assessorato della Pubblica Istruzione si era ampiamente e capillarmente confrontato presentando la proposta progettuale in tutte le province e acquisendone il gradimento prima di emetterne la versione definitiva. Da questo confronto era scaturita l'opzione in favore di materiali didattici che fossero modulari, articolati in asset (atomi di contenuto), molecole, lezioni, corsi, in modo che i docenti potessero strutturali e organizzarli secondo le loro specifiche esigenze didattiche, e personalizzabili, aggregabili in catene di contenuto anche sulla base di criteri di affinità semantiche.
Anticipiamo una parte dell'articolo e rimandiamo la lettura attraverso il link. ... "Qui si comincia a vedere chiaramente qual è l'autentica posta in gioco, al di là di tutti gli espedienti retorici messi in campo. Il capitolato tecnico del bando che la delibera che stiamo esaminando impone di revocare, e che, tra parentesi, non è stato ancora revocato, nonostante scada il 6 agosto, anziché adattarsi al mercato, stabilisce che tipo di materiali e prodotti servano per uno sviluppo della didattica coerente con i nuovi orientamenti metodologici che si stano affermando sulla scena internazionale e con i nuovi linguaggi che stanno emergendo e detta al mercato, in una logica attiva di effettivo protagonismo del mondo della scuola e della ricerca, ciò che deve essere prodotto per avere ambienti di apprendimento rispondenti alle esigenze dei processi di insegnamento e di apprendimento. Da una parte, dunque, è il mercato a dettare e ci si limita ad acquisire ciò che esso offre; dall'altra è una visione progettuale e sistemica dei nuovi orientamenti che stanno affiorando nella ricerca nazionale e internazionale e che il mercato non ha ancora recepito a stabilire ciò che deve essere
Tutto ciò, si diceva esplicitamente nel Capitolato tecnico, "al fine di garantire un alto livello di personalizzazione al docente, che può navigare tra i contenuti e costruire percorsi didattici tarati sui bisogni della classe". E si aggiungeva, in modo da non lasciare adito ad alcun dubbio: "La scomposizione dei contenuti didattici digitali editoriali in asset (atomi di contenuto) aggregabili liberamente da parte dei docenti è il passaggio chiave per la trasformazione del tradizionale libro di testo cartaceo in materiale aperto e "calibrato" sui bisogni dello studente".... leggi tutto (link sulla spalla dx sulla versione online)
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Notizie dalla redazione
Intesa MIUR e Ministero della Salute Gli impegni per i prossimi tre anni di La redazione - Dalla redazione
Potrebbe essere sfuggita a molti l'Intesa sottoscritta il 12 luglio tra i due Ministeri, il MIUR e il dicastero che si occupa della Salute. L'Intesa nasce sulla base di alcune Premesse
ti. A tal fine, le Parti, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli e delle rispettive competenze, ricercano e sperimentano modalità di raccordo interistituzionale, con l'obiettivo di garantire, nella misura massima possibile, il diritto alla salute e il diritto all'istruzione.
il diritto all'istruzione ed il diritto alla salute sono diritti fondamentali dell'individuo costituzionalmente garantiti e devono essere assicurati indipendentemente dalle condizioni personali, sociali ed economiche o di qualunque altra natura; la tutela e la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti rientrano nelle competenze istituzionali del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e del Ministero della Salute; le esperienze in atto hanno garantito l'integrazione degli studenti disabili nell'ambito del sistema di istruzione, fornendo un contributo decisivo al recupero della dispersione scolastica dovuta alla disabilità; il coordinamento degli interventi sanitari e scolastici è necessario per l'integrazione di compiti e di attività delle rispettive parti, al fine di assicurare un sistema di presa in carico globale di bambini, alunni e studenti con disabilità e Disturbi Evolutivi Specifici;
Leggiamo nell'art. 3, nel dettaglio gli impegni che vengono assunti dalle due parti. In particolare, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si impegna a: promuovere la costituzione di reti di scuole per migliorare la qualità dell'inclusione scolastica, ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104; realizzare un sistema di rilevazione dei dati relativi agli alunni ed agli studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, nonché al personale della scuola impegnato nel processo di inclusione scolastica, condivisibile con gli operatori ed i responsabili sanitari, nel rispetto del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche ed integrazioni; potenziare e mettere in rete i CTS – Centri Territoriali di Supporto, promuovendo il coordinamento con le Aziende Sanitarie; favorire iniziative di formazione congiunta tra personale scolastico e sanitario.
Sulla base di queste premesse i due dicasteri convengono sugli Obiettivi (art. 2) che richiedono dei reciproci impegni:
In particolare, il Ministero della Salute si impegna a:
Le Parti si impegnano a promuovere, sostenere e sviluppare iniziative volte a garantire la presa in carico globale di bambini, alunni e studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, garantendo l'integrazione degli interven-
collaborare con le Regioni e le Province Autonome, affinché nell'ambito dell'assistenza sanitaria sia garantita l'integrazione tra quest'ultima, l'educazione dei bambini e l'istruzione di alunni e studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici attraverso
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le seguenti azioni: Sottoscritto dal Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e dal Ministro della Salute Renato Balduzzi il 12 luglio 2012
assicurare anche attraverso il miglioramento dell'appropriatezza diagnostica e organizzativa, una pronta risposta da parte dei servizi specialistici territoriali per l'infanzia e l'adolescenza alla valutazione dei bisogni del bambino o dell'adolescente e della famiglia, ed al coordinamento degli interventi sanitari e socio-assistenziali, per la definizione, con gli operatori della scuola, del progetto di integrazione scolastica; elaborare linee di indirizzo per la certificazione diagnostica di disabilità e disturbi evolutivi specifici finalizzate all'integrazione scolastica, anche attraverso una ridefinizione dei protocolli diagnostici per le principali disabilità, che tengano conto della gravità dei disturbi e delle aree potenziali di sviluppo; favorire la collaborazione attiva di almeno una figura professionale in rappresentanza dell'azienda sanitaria o di una struttura accreditata con il Servizio sanitario nazionale, per la formulazione del Piano Educativo Individualizzato, nel rispetto della normativa vigente in materia; formulare proposte finalizzate ad assicurare, nell'ambito delle proprie competenze, che gli interventi di riabilitazione si svolgano in orario extrascolastico; promuovere interventi volti ad ottimizzare l'erogazione e l'utilizzo degli strumenti tecnologici, finalizzati all'autonomia personale e sociale di alunni e studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, messi a disposizione dal servizio scolastico e da quello sanitario; favorire iniziative di formazione congiunta tra personale sanitario e scolastico. Ovviamente non è da trascurare l'art. 6 Clausola di invarianza finanziaria: Dall'attuazione della presente Intesa non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e le attività oggetto della presente Intesa devono essere realizzate con le risorse umane, strumentali e finanziarie già previste dalla normativa vigente. Il presente Protocollo d'Intesa ha durata triennale .... Speriamo di vederne i benefici!
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Notizie dalla redazione
La dislessia non è una patologia medica! Il giudice di "Forum" ignora le Legge 170/2011 e definisce "malattia" i DSA di La redazione - Dalla redazione
Riportiamo la nota dell'Ufficio Stampa Associazione Italiana Dislessia perché di interesse generale, con particolare riguardo al mondo della scuola e all'attenzione che i docenti devono avere nei confronti degli alunni con DSA. La legge non vuole ignoranza ... e la legge c'è - la L.170/2011- e va conosciuta! In merito alla trasmissione Mediaset "Forum" andata in onda giovedì 6 settembre 2012, durante la quale è stata presentata una causa che coinvolgeva una piccola alunna con diagnosi di DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), l'Associazione Italiana Dislessia lamenta la gravità relativa al fatto che nella sentenza del giudice non si faccia alcun cenno alla Legge 170/2010 ("Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico") che obbliga le scuole a porre in essere adeguate strategie e strumenti a favore dei dislessici; inoltre, lo stesso giudice e la neuropsichiatra dott.ssa Francesca Fabbrizi presente in Studio, hanno definito "malattia" la dislessia ed i DSA, contravvenendo a quanto riportato nelle "Raccomandazioni cliniche sui DSA" - documento d'intesa elaborato dal Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference DSA 2007 in risposta a quesiti sui disturbi specifici dell'apprendimento, che ha visto la partecipazione di organizzazioni come la SINPIA (Società Italiana di Neuro-
psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza), e la SINP (Società Italiana di Neuropsicologia) fra le tante. L'AID chiede ufficialmente a Mediaset il diritto di replica ai sensi dell''art. 8 della legge sulla stampa 47/1948. La causa verteva sul mancato riconoscimento, da parte dell'insegnante, delle difficoltà di un'alunna (che in seguito ha ottenuto una diagnosi di DSA), tacciata di svogliatezza e pigrizia nello studio dalla maestra, mentre l'insegnante stessa avrebbe dovuto identificare i suoi comportamenti come sospetta dislessia. La madre della bambina ha citato a Forum l'insegnante perché tale mancato riconoscimento ha ritardato la compensazione del disturbo. Il giudice ha però sentenziato che non sta agli insegnanti riconoscere le difficoltà degli alunni dislessici: non essendo l'insegnante un medico, non è sua competenza diagnosticare una malattia. L'AID precisa che in alcun modo la dislessia ed i disturbi specifici dell'apprendimento possono definirsi "malattia", in quanto i bambini, i ragazzi e gli adulti con DSA non sono affetti da alcuna patologia: la dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente, non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici, e neppure da deficit sensoriali o neurologici. Dalla dislessia e, più in generale, dai distur-
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bi specifici dell'apprendimento, non si guarisce, proprio perché si tratta di disturbi specifici e non di una patologia medica. Non si può dunque parlare di "cura", bensì di compensazione del disturbo (mediante l'uso di speciali strumenti compensativi per l'apprendimento e lo studio) e di riabilitazione logopedica. I DSA sono disturbi che coinvolgono trasversalmente i servizi sanitari specialistici e la scuola: entrambe queste istituzioni sono sollecitate a fornire risposte adeguate ai bisogni dei soggetti con DSA. Pertanto, necessariamente, una gestione ottimale di questi disturbi richiede una cornice comune di conoscenze condivise, declinate al ruolo delle varie figure professionali coinvolte e alle distinte fasi dell'intervento. Aver asserito - con una sentenza trasmessa da un'importante rete televisiva - che gli insegnanti non hanno alcun dovere verso i propri alunni e verso le famiglie nel riconoscimento delle difficoltà dei bambini che hanno in custodia, è un atto contrario alla legge ed una gravissima disinformazione. Di fatto, nella scuola della bambina dislessica non sono state applicate le linee guida del Decreto attuativo 5669 del 2011, nel quale si fa obbligo alle scuole a porre in essere protocolli di screening per il riconoscimento delle difficoltà che si presentano in età evolutiva, e di fornire adeguati strumenti compensativi e misure dispensative agli alunni che ne necessitano. L'AID resta ferma nel dichiarare che gli organi di stampa e le emittenti radiotelevisive hanno una grande responsabilità nel trattare argomenti dai contenuti delicati e complessi: a nessuno dovrebbe sfuggire la stretta necessità di rivolgersi alle strutture competenti ed a quegli esperti che, soli, possono rappresentare un valido supporto per la conoscenza e la diffusione di determinate tematiche. Ufficio Stampa Associazione Italiana Dislessia ufficiostampa@dislessia.it
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Notizie dalla redazione
Dal prossimo anno pagelle online Spending review e la scuola di La redazione - Dalla redazione
Tempo di crisi per tutti e di tagli ... anche se la scuola è allenata. Ma la Spending review porta altre novità che è bene ricordare. Segnaliamo brevemente alcuni punti mentre consigliamo di leggere l'articolo uscito su www.orizzontescuola.it(vedi link)
28. A decorrere dall'anno scolastico 20122013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line attraverso un apposito applicativo che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca mette a disposizione delle scuole e delle famiglie.
Dal prossimo anno pagelle online Il decreto sulla Spending review prevede alcuni provvedimenti che mirano alla dematerializzazione della pubblica amministrazione. Alcuni di questi provvedimenti riguardano la scuola. Iscrizioni, pagelle e comunicazioni, tutto online.
29. A decorrere dall'anno scolastico 20122013 le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico. 30. La pagella elettronica ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale. Resta comunque fermo il diritto dell'interessato di ottenere su richiesta gratuitamente copia cartacea del documento redatto in formato elettronico.
"A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013 - leggiamo nel testo - le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line attraverso un apposito applicativo che il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca mette a disposizione delle scuole e delle famiglie". "Le istituzioni scolastiche ed educative redigono - continua il testo - la pagella degli alunni in formato elettronico" e "i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico".
31. A decorrere dall'anno scolastico 20122013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico. 32. All'attuazione delle disposizioni del presente articolo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
[...] 27. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca predispone entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto un Piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie.
Controlli alle scuole per le supplenze brevi Lo prevede la spending review. Il MIUR dovrà controllare le istituzioni scolastiche che sottoscrivono troppe supplenze brevi: "il Ministero dell'istruzione, dell'università e
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della ricerca provvede al monitoraggio dei contratti per i supplenti brevi stipulati dai dirigenti scolastici ed effettua controlli nei confronti delle istituzioni che sottoscrivano contratti in misura anormalmente alta in riferimento al numero di posti d'organico dell'istituzione scolastica"... Docenti sprannumerari ed inidonei, l'articolato della spending review I docenti inidonei dovranno transitare nei ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario con qualifica di assistente amministrativo e tecnico. Gli insegnanti tecnico-pratici transitati dagli enti locali allo Stato transiteranno nei ruoli del personale non docente con qualifica di assistente amministrativo, tecnico o collaboratore scolastico. Viene inoltre normata la situazione del personale dipendente docente a tempo indeterminato che, terminate le operazioni di mobilità e di assegnazione dei posti, risulti in esubero. ... .... Servizi di tesoreria per le scuole e fondo per il loro finanziamento. Viene istituito un servizio di tesoreria unica per le scuole nel quale confluiranno tutte le risorse finanziarie attualmente depositate presso istituti bancari privati. In questo modo Banca d'Italia disporrà di una maggiore disponibilità di cassa di circa 1 Miliardo di euro, con conseguente economia data dal miglioramento dei saldi di cassa e una minore spesa di interessi sul debito pubblico quantificabile in circa 8 milioni per il 2012 e 29 milioni a regime. Le scuole a questo punto potranno gestire la propria liquidità come fanno già ora gli enti di ricerca. ... Leggi tutto (link spalla dx sulla versione online)
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Notizie dalla redazione
La carta lascia spazio al mondo digitale Spending Review e scuola di La redazione - Dalla redazione
Proponiamo l'articolo di Marcella Sardo, apparso sul quotidiano online Corriereinformazione.it, che proponiamo ai nostri lettori, trattando un argomento a cui siamo molto attenti e che il mondo della scuola dovrebbe iniziare ad affrontare seriamente: IL PASSAGGIO DALLA CARTA AL DIGITALE!
minio ma, se l'editoria si è adattata alla rivoluzione culturale coniando e commercializzando gli e-book, perché la scuola non può trarne benefici? Anche il nuovo concorso per i docenti (i cui termini saranno definiti con la GU del 23 settembre) prevede la verifica delle conoscenze informatiche, dunque, nessuno sarà più impreparato sull'argomento.
Efficienza, efficacia ed economicità: questi sono i principi cardine che devono essere perseguiti dalla pubblica amministrazione secondo quanto previsto dalle normative italiane (L. 241/90 e seguenti) a prescindere dall'ambito di applicazione. Nello Spending Review firmato dal Governo Monti si è cercato di abbattere tutti gli sprechi e i costi inutili sperimentando nuove vie ma anche mettendo in pratica le best practies. Attraverso queste lenti il Ministro all'istruzione, Alessandro Profumo, ha avviato una riforma dell'apparato scolastico andando a risparmiare sugli strumenti di lavoro e, al contempo, migliorare il sistema. "Il nuovo anno scolastico inizia sotto il segno della digitalizzazione e dematerializzazione dei processi e delle procedure amministrative" ha dichiarato.
Il passaggio dovrà essere relativamente lento e assolutamente indolore e, dunque, le prime fasi i da affrontare saranno quelli burocratici: iscrizioni on-line, registri elettronici, rilevazione automatica delle presenze, pc in ogni classe, sms e pec per ridurre le bollette telefoniche e, naturalmente, ADSL. Tutti i dati di studenti e docenti potranno essere contenuti in pen drive, DVD e hard disk per ridurre la quantità delle fotocopie e la mole di materiale da archiviare. Un risparmio non indifferente previsto già nello spending Review.
La scuola si avvia verso la rivoluzione che la circonda e che, per certi versi, l'ha anche fagocitata: internet, le nuove tecnologie e i portali "Scuola in Chiaro" e "UniversItaly". Dopo l'invio delle tracce degli esami di stato attraverso plichi informatici, l'obiettivo del Ministro è quello di abolire la carta stampata. Un'azione che non ha nulla di nuovo è stata applicata in altre nazioni - ma che consente un notevole risparmio economico e una maggiore praticità nello studio. Alcuni potrebbero definire l'azione un abo-
Una rivoluzione che sarà applicata con il "miglior risultato al minimo della spesa" che implica un sostanzioso investimento iniziale dal quale saranno tratti immediati vantaggi. Ecco il dettaglio delle spese in bilancio: - Un PC in ogni classe di medie e superiori: Risorse per 24 milioni di euro per garantire un computer nelle 34.558 classi delle scuole medie e le 62.600 classi delle scuole superiori. L'obiettivo è quello di in-
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novare la didattica quotidiana e i processi di apprendimento. - Al Sud un tablet per ogni insegnante: Impegnati quasi 32 milioni di euro per 712 scuole in Campania (59.9%), 599 in Puglia (85.3%), 233 in Calabria (57.2%) e 584 in Sicilia (58.3%). Puglia, Campania, Sicilia e Calabria. Al momento le scuole interessante sono 2.128 (il 64,5% del totale). - Aumentano le risorse per la gestione ordinaria: + 33% delle risorse per un totale di 240 milioni di euro dai servizi di pulizie alla tassa sui rifiuti, fino agli altri acquisti indispensabili per il lavoro di tutti i giorni. I vantaggi dell'innovazione sono considerati sostanziosi e sostanziali ed è stato stimato che si può risparmiare ogni anno fino a 30 milioni di euro ma ulteriori modifiche possono essere suggerite e applicate con successo. Il ministro ha spiegato che "è necessario portare a sistema le migliori esperienze già realizzate dalle scuole e i progetti sviluppati in questo senso dagli Enti locali. A cominciare, ad esempio, dai progetti realizzati dalla Provincia di Roma - illustrati dal Presidente Zingaretti nel suo intervento - per il risparmio delle spese telefoniche utilizzando VOIP e per il risparmio energetico. E anche l'esperienza del Comune di Firenze - di cui ha parlato l'Assessore Di Giorgi - per le iscrizioni integrate on line e le nuove App a disposizione delle famiglie.Inoltre, per quanto riguarda in particolare le iniziative già avviate da alcuni istituti scolastici, il ministro Profumo si è collegato con l'Istituto Majorana di Brindisi, che già da tempo utilizza registri elettronici, l'Istituto Fermi di Mantova, nel quale è già operativo il meccanismo di rivelazione automatica delle presenze e l'Istituto Desambrois di Oulx (TO), una scuola di montagna che svolge consigli di classe on line".
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Notizie dalla redazione
TAR revoca bocciatura di un alunno perché le ore di sostegno sono poche Le considerazioni di Nocera per conto dell'AIPD di La redazione - Dalla redazione
Condividiamo le riflessioni del prof. Salvatore Nocera Responsabile dell'Area Normativo-Giuridica dell'Osservatorio Scolastico sull'Integrazione dell'AIPD Nazionale (associazione Italiana Persone Down) in merito alla sentenza del TAR del Lazio n° 6087/12 depositata il 5/7/2012, che fa discendere dall'insufficiente numero di ore di sostegno l'annullamento della bocciatura di un alunno con grave disabilità.
legge che impone l'indicazione nel PEI delle discipline per le quali il Consiglio di classe prevede la riduzione di alcuni contenuti, criteri particolari di programmazione e attività di sostegno. Il TAR accoglie l'istanza sospensiva e il Consiglio di classe si riunisce a dicembre per riesaminare lo scrutinio di Maggio. In quella sede viene evidenziato che il PEI aveva previsto la richiesta di molte ore di sostegno, specie nelle discipline di indirizzo della scuola; ma, ciò nonostante, si ribadisce il giudizio di non ammissione alla classe successiva. La famiglia propone motivi aggiuntivi al ricorso, rimarcando quest'ultima circostanza. Di fronte a questa situazione il TAR accoglie il ricorso fondamentalmente fondando la decisione sull'insufficienza delle ore di sostegno, come risulta, tra l'altro, dal seguente passaggio della sentenza:
Ecco i fatti sintetizzati sulla scheda AIPD n. 397: Un alunno con grave disabilità, frequentante una classe intermedia di un istituto di istruzione superiore aveva avuto assegnate solo 4 ore di sostegno settimanali con una progressiva riduzione dalle 16 ore di scuola media e 12 ed 8 dei due anni precedenti di scuola superiore. Al termine dell'anno scolastico il Consiglio di classe lo aveva bocciato per non aver egli raggiunto gli obiettivi minimi del PEI predisposto ai sensi dell'art. 15 dell'O.M. N° 90/01. La famiglia impugna al TAR la bocciatura, denunciando oltre alla immotivata riduzione di ore di sostegno rispetto all'anno precedente, anche gravi errori procedurali, quali la mancata partecipazione allo scrutinio del docente per il sostegno, la mancata concessione delle prove equipollenti di cui all'art. 16 comma 3 L. n° 104/92 (sostituzione della prova scritta di Inglese con quella orale) ed il mancato rispetto dell'art. 16 comma 1 della stessa
"Tale rilevabile inadeguatezza del mezzo fornito all'alunno portatore di handicap, che come noto si rende sicuramente sindacabile in sede di giurisdizione amministrativa allorquando la stessa inadeguatezza risulti "ictu oculi" manifesta, consente l'accoglimento del ricorso e consente di ritenere anche i risultati delle prove svolte dallo stesso di cui il Consiglio di classe ha genericamente rilevato insufficienze nella generalità delle materie, parimenti collegabili alla stessa carenza della attività di sostegno". Nella versione online: In allegato leggi tutta la scheda e le osservazioni del prof Nocera.
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Nel prossimo numero… Parleremo di… Nativi digitali e tecnologie a scuola.
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