ABZ 01/2014

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27° anno

01/2014

LA REDAZIONE TECNICA COME FORNITORE DI CONTENT MARKETING DOCUMENTAZIONE CON SHAREPOINT La soluzione TANNER supporta i processi di lavoro di un sistema redazionale XML "Un buon catalogo non costa niente, anzi fa guadagnare"

Intervista di Direkt+ al Dr.Sven Bergert, Direttore Marketing TANNER AG "TUTTA LA VITA È UN QUIZ" La gamification dell‘e-Learning: più motivazione e successo nell‘apprendimento? Marchio CE: un aiuto sulla strada verso il "Passaporto Tecnico"


Sommario 01/2014 03 LA REDAZIONE TECNICA COME FORNITORE DI CONTENT MARKETING 04 DOCUMENTAZIONE CON SHAREPOINT La soluzione TANNER supporta i processi di lavoro di un sistema redazionale XML 06 "TUTTA LA VITA È UN QUIZ" La gamification dell'e-Learning: più motivazione e successo nell'apprendimento? 08 30 anni di tanner Retrospettiva: Seminario COM&TEC

09 "Un buon catalogo non costa niente, anzi fa guadagnare" Intervista di Direkt+ al Dr. Sven Bergert, Direttore Marketing TANNER 10 MARCHIO CE: un aiuto sulla strada verso il "Passaporto Tecnico" 11 Il nuovo indirizzo della TANNER s.r.l.

EDITORIALe Ad oggi il Gruppo Microsoft ha venduto oltre 125 milioni di licenze per la piattaforma software SharePoint. Molti dipartimenti documentali utilizzano SharePoint nella funzione di applicazione Web per la collaborazione e il content management. Come si possono realizzare le funzionalità base di un ambiente redazionale XML partendo dal sistema SharePoint esistente? É la sfida che si sono posti i nostri specialisti IT. In questo numero di ABZ presentiamo la soluzione realizzata. Potrete inoltre leggere un'intervista al Direttore Marketing di TANNER AG, Dr. Sven Bergert, che ha parlato con la rivista "Direkt+" della progettazione di un catalogo e del ruolo del catalogo nel mix del cross media publishing. Ma non è finita: TANNER s.r.l. ha traslocato. Alla fine di questo numero troverete le informazioni sul nuovo recapito. Vi auguro una lettura ricca di spunti informativi. Il vostro

Tomislav Matiević

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La redazione tecnica come fornitore di content marketing Il content è la nuova valuta del marketing. È l'argomento attualmente sulla bocca di tutti gli esperti e, soprattutto, nelle imprese B2B. Ma cosa c'è dietro a questo tema non proprio inedito? Di seguito si illustreranno in breve i tratti distintivi del content marketing, quale valore aggiunto apporta alla competizione mondiale per conquistarsi attenzione e nuovi clienti e quali opportunità offre per la redazione tecnica. Il content marketing è la risposta dei marketer al cambiamento dei processi di acquisto Da quando gli interessati possono reperire informazioni approfondite su Internet riguardo ai temi, conoscere le opinioni degli altri e ricercare informazioni di contorno – documentandosi al meglio prima di rivolgersi al fornitore di un prodotto – le imprese hanno dovuto abbandonare le strade intraprese per la comunicazione di prodotto. Cercano nuove vie tramite le quali imporsi, fin dall'inizio, come un valido partner per i clienti in un processo di acquisto profondamente rinnovato. A ciò va ad aggiungersi lo stallo di prodotti e servizi tra i fornitori, che devono ora differenziarsi attraverso una credibile comunicazione di valore aggiunto. Il content marketing fa proprio questo. Alla scarna informazione sui prodotti sostituisce storie appassionanti sul mondo del prodotto. Attraverso informazioni di contorno presentate in stile giornalistico, consigli di orientamento o eventi informativi, grazie all'uso di canali, media e formati idonei le imprese si affermano presso i loro gruppi target come fornitori in possesso di conoscenze rilevanti.

Perché, oltre all'impronta giornalistica dei temi rilevanti, alle capacità creative di abili narratori e al know-how applicativo di produttori di (multi)media per un cross media story-telling efficace, un content marketing di successo fa e continuerà a far parte della fornitura pianificata di tematiche e contenuti "grezzi" della propria organizzazione. Le opportunità per la redazione tecnica Oltre a molti altri portatori di conoscenze e fornitori di materia prima dell'impresa, qui anche la redazione tecnica trova un'opportunità aggiuntiva per mettere efficacemente a frutto il suo know-how. Da un lato, con media e formati formulati in modo particolareggiato e in gran parte già pronti, come ad esempio le animazioni 3-D o l'e-Learning per trasmettere modalità tecniche di funzionamento basilari. Dall'altro, attraverso impulsi tematici o input di consulenza sui contenuti per gli scenari applicativi più frequenti dei gruppi target. Qui la redazione tecnica può creare reale valore aggiunto per le imprese, grazie alla conoscenza non solo dei problemi, ma anche e soprattutto delle soluzioni. Fonti e altre informazioni www.contentmarketinginstitute.com www.facit-research.com

La sfida più impegnativa: i contenuti rilevanti In uno studio della primavera 2013, Facit Research ha valutato tra l'altro le sfide più impegnative che le imprese tedesche devono fronteggiare nel content marketing. La frequenza con cui è stata menzionata la generazione di contenuti attuali variabili, capaci di adattarsi al gruppo target e al marchio, è aumentata del 37%. Non dovrebbe sorprendere molto chi si è già occupato a fondo di una possibile strategia di content per la propria impresa.

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Documentazione con sharepoint La soluzione TANNER supporta i processi di lavoro di un sistema redazionale XML Nell'industria e nelle PMI, SharePoint è ampiamente diffuso da anni: secondo i propri dati, Microsoft ha già venduto oltre 125 milioni di licenze della piattaforma software per applicazioni business. Molte imprese utilizzano il sistema di gestione documentale anche nel settore della documentazione tecnica; le sue funzionalità di creazione e distribuzione delle informazioni (integrazione dei prodotti MS Office, archivio dati, classificazione, creazione versioni, collaborazione e distribuzione di diverse versioni e documenti) forniscono servizi di grande utilità.

Per determinati compiti in ambiente redazionale la soluzione Microsoft evidenzia però i suoi limiti: ad esempio, quando si tratta di riutilizzare determinati moduli, creare e gestire varianti dei contenuti o pubblicare i contenuti su diversi media. Motivo sufficiente per indurre gli specialisti IT di TANNER AG a cercare una soluzione: "L'obiettivo era ottimizzare SharePoint in modo che offrisse le funzionalità base di un ambiente redazionale moderno", spiega Alexander Witzigmann, Chief Technology Officer (CTO) di TANNER. q

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Le funzioni abituali sono sempre utilizzabili "Nella versione standard, SharePoint non prevede funzioni per lavorare in modo semplice ed efficace con i contenuti redazionali XML ed elaborarli con editor XML come PTC ArborText Editor, JustSystems XMetaL o Adobe FrameMaker. Così come si lavora in MS Word, ma senza le sue limitazioni specifiche." La panoramica mostra le principali integrazioni introdotte rispetto alla versione standard: i contenuti creati risultano normali oggetti in MS SharePoint e possono essere rielaborati attraverso i suoi meccanismi comuni. L'utente può quindi semplicemente continuare a usare sui contenuti le funzioni abituali di MS SharePoint, come la creazione di lavori supportati da workflow, le funzioni per la collaborazione tra redattori e personale di altri reparti o la composizione personalizzata di ambiente di lavoro e visualizzazioni. Beneficia inoltre delle specifiche funzioni di un ambiente redazionale basato su XML, quindi ad esempio possibilità di contrassegnare le sezioni con specifiche validità, scrittura controllata e standardizzata, pubblicazione dei contenuti in diversi formati e media o ottimizzazione dei costi di traduzione.

Lusinghiero successo per lo SharePoint "truccato" I clienti apprezzano molto lo SharePoint "truccato" da TANNER. La gamma delle funzioni è ridotta rispetto a un sistema redazionale maturo, ma per molte redazioni si tratta di un vantaggio, secondo Witzigmann: "Per determinate applicazioni, gli utenti considerano troppo complessi i tradizionali sistemi redazionali basati su XML. Spesso, per poter utilizzare in modo mirato le numerose funzioni e varianti di funzioni si richiedono una adeguata conscenza di base o anni di esperienza. Il numero ridotto di funzioni offerte dalla nostra soluzione risulta sufficiente per molti scenari." Ecco alcuni possibili argomenti a sostegno dell'uso di una soluzione di questo tipo: qq I contenuti creati possono essere utilizzati con flessibilità per i media classici e anche per i nuovi casi applicativi. qq Il carico di lavoro per la creazione e manutenzione dei contenuti risulta ridotto dalla facilità di riutilizzo e dalla modularizzazione automatizzata. qq Attraverso il riutilizzo delle modalità di lavoro e dei tool consueti, si possono integrare facilmente diversi gruppi di utenti. qq I requisiti strutturali e il relativo controllo consentono un miglior sostegno alla creazione di contenuti correnti (contenuti esemplificativi come best practices). qq Si possono sfruttare le capacità di configurazione e adattamento di MS SharePoint già presenti nell'impresa e il suo utilizzo.

Ambito funzionale

SharePoint standard

Estensione di TANNER

Gestione

Gestione di documenti

Modularizzazione manuale o basata su regole e quindi gestione di documenti e dei moduli in essi contenuti

Classificazione

Classificazione automatica basata sui metadati dei documenti e assegnazione manuale dei metadati

Classificazione automatica basata sui metadati in XML e assegnazione manuale dei metadati

Relazioni tra i contenuti

Funzionalità "where used" e "what used" per gli impieghi di moduli e rimandi tra diversi moduli

Suddivisione del lavoro

Check-out / check-in dei documenti

Check-out / check-in dei moduli da elaborare

Consensi

Consenso a documenti

Consenso basato su regole a documenti / moduli e moduli contenuti

Pubblicazione

Pubblicazione basata su regole di documenti

Pubblicazione basata su regole di documenti / moduli e moduli contenuti

Integration Editor

qq Apertura e salvataggio diretto di documenti da MS Word (MS Excel) qq Inserimento diretto di grafiche in MS Word qq Utilizzo di variabili delle classificazioni

Tutte le funzioni sono disponibili in modo identico nell'editor XML. Sono inoltre disponibili le seguenti funzioni: qq Inserimento di moduli analogamente al copia e incolla qq Inserimento di rimandi estesi ai moduli qq Lavoro nel contesto desiderato (documento, capitolo ecc.) t

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"Tutta la vita è un quiz"

La gamification dell'e-Learning: più motivazione e successo nell'apprendimento? "Tutta la vita è un quiz e noi siamo solo i concorrenti." Nel 1991 Hape Kerkeling cantava così. Oggi la sua critica ai media può essere assunta come motto per una tematica "hype" attuale apparentemente estesa a ogni settore della vita: la gamification. Questo articolo descrive cosa c'è dietro, come la gamification viene utilizzata per incrementare la motivazione – soprattutto in ambito e-Learning – e quali sono le obiezioni dei critici. Secondo il Dizionario Enciclopedico Economico Gabler, gamification significa "trasferimento di elementi e dinamiche tipiche del gioco a contesti non ludici". Ne risulta ormai interessato praticamente ogni settore della vita professionale: dal processo di recruiting al perfezionamento professionale e alla contabilità, passando per le applicazioni di marketing. Secondo uno studio dei ricercatori di mercato di Gartner, entro fine del 2014 oltre il 70% delle 2.000 maggiori imprese a livello mondiale organizzerà almeno un'applicazione "ludica". Modificare i comportamenti, aumentare la motivazione Gli obiettivi principali della gamification sono la modifica dei comportamenti e l'incremento della motivazione degli utenti. Questi effetti si devono ottenere attraverso l'integrazione di scenari tipicamente ludici, ad es. il superamento di missioni tramite prestazioni individuali o collaborative. Si impiegano a tal fine meccaniche come descrizioni (obiettivi, soggetti coinvolti, regole, possibilità), punti, classifiche, comunicazione dei progressi e feedback. L'esempio della "Deloitte Leadership Academy (DLA)" Per principio, queste meccaniche sono relativamente facili da tradurre in applicazioni di e-Learning. Un esempio emblematico è la "Deloitte Leadership Academy (DLA)". Nella piattaforma di training on line per dipendenti e clienti di Deloitte si inizia a "giocare" fin dal processo di on boarding, la registrazione dei nuovi partecipanti. Qui, la missione dei dirigenti è creare il proprio profilo seguendo le istruzioni di un video e stabilire le proprie priorità di apprendimento individuali. Come la maggior parte delle applicazioni di apprendimento "gamificate", anche la DLA punta su elenchi pubblici dei risultati dei migliori dei corsi. Contrariamente alle altre offerte, però, la DLA lavora con elenchi di Top 10 per ogni

singolo livello all'interno di un corso. Inoltre gli elenchi vengono azzerati ogni settimana. Aumentano così per i partecipanti le opportunità di occupare le ambite posizioni top durante un corso. Una volta superato un corso o un test, i partecipanti ricevono un distintivo digitale, il cosiddetto badge. Il badge può essere postato nei propri profili all'interno della DLA e sui social network pubblici. Semplicemente giocando - giocando è semplice? Attraverso questi e altri elementi ludici, secondo propri dati Deloitte è riuscita a incrementare del 37% il numero di partecipanti che tornano a visitare una delle pagine Web durante una settimana. L'esempio mostra quindi come la gamification possa supportare con successo il Design Motivazionale dell'e-Learning. Quindi il gioco è la pietra filosofale? I critici mettono in guardia Quello che oggi i fornitori spingono troppo spesso sul mercato come una semplicissima soluzione garantita, sotto l'aspetto del metodo ha in parte una solida tradizione. E lo si dovrebbe riconoscere se si vogliono capire i possibili punti deboli della gamification: nella terapia comportamentale, ci si avvale fin dagli anni sessanta dei cosiddetti sistemi "token economy". I pazienti ricevono dei token (ingl. "monete") secondo un piano sistematico, come rafforzatori positivi dei comportamenti desiderati. Una volta raccolta una quantità stabilita di token, possono scambiarli con un desiderio, anch'esso concordato in anticipo. L'obiettivo del metodo è destare e favorire la motivazione intrinseca attraverso un rafforzamento esterno. Il rafforzamento esterno può corrompere la motivazione esistente Proprio qui entrano in campo i critici della gamification in ambito professionale. Per spiegare il loro pensiero, fanno ricorso al cosiddetto "effetto corruttivo" descritto in psicologia. Lo hanno introdotto nel dibattito i ricercatori Edward L. Deci e Richard M. Ryan con il seguente scenario: un commerciante viene regolarmente infastidito da alcuni giovani teppisti.

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Un giorno inizia a pagare i giovani per i loro atti molesti. Alla motivazione intrinseca dei giovani (lo infastidiscono perché li diverte) si aggiunge così una motivazione estrinseca (il denaro). Poi, il commerciante inizia a ridurre gradualmente le somme pagate ai giovani. Presto o tardi, per i giovani l'importo diventa troppo basso, quindi smettono di infastidirlo. Cosa è successo? La motivazione intrinseca originaria dei giovani è stata sostituita da una estrinseca. Poi questo elemento rafforzatore della motivazione estrinseca si è gradualmente affievolito. Alla fine, la motivazione complessiva è completamente scomparsa. I giovani hanno "dimenticato" che disturbare il commerciante li divertiva. Morale della favola? Gli utenti delle proposte di e-Learning in ambito professionale non sono gruppi target omogenei. Il loro impegno per acquisire conoscenze e abilità è caratterizzato da differenti motivazioni individuali. Gli elementi di rafforzamento esterni comportano il rischio di eliminare la tensione dalla molla che spinge intrinsecamente i dipendenti in origine. Con la gamification potrebbe accadere loro ciò che ai giovani è successo col denaro. Ma c'è di più: il carattere competitivo di molti elementi tipicamente ludici può addirittura scoraggiare completamente dal partecipare personale in linea di principio altamente motivato.

In sintesi: sì, ma ... Almeno in una prima fase, chi si occupa sul piano concettuale di Design Motivazionale dell'e-Learning dovrebbe avvicinarsi alla tematica in modo non del tutto "giocoso". Come sempre, occorre concentrarsi sulla rilevanza e sull'utilità degli obiettivi e dei contenuti educativi per il concreto incarico professionale dell'utente, che dovrebbe rappresentare il punto di partenza per il design degli elementi motivanti. Gli elementi tipici del gioco come rafforzatori supplementari possono creare effetti positivi, ma vanno ponderati rispetto al possibile effetto generale. Perché una volta introdotti, la loro successiva disattivazione mette a rischio l'accettazione dell'offerta formativa nel suo complesso. Gli studi lo hanno dimostrato ampiamente. O, per dirla con Jacques-Yves Cousteau: "Il gioco è un'attività che non si prende mai abbastanza sul serio."

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30 anni di TANNER

1° ottobre 1984: una giornata (fuori dal) comune Deve essersi trattato di un lunedì solo poco più caldo della media stagionale. Per il resto, non molto lasciava presagire che il 1° ottobre 1984 sarebbe entrato nei libri di storia: la Repubblica Popolare Cinese festeggiava il suo trentacinquesimo anniversario, la rock band U2 pubblicava il suo album "The unforgettable fire" e l'Ufficio federale per l'ambiente annunciava che un limite di velocità generale avrebbe notevolmente ridotto l'inquinamento ambientale causato dagli autoveicoli. Nient'altro che una giornata media dunque? Non per TANNER: proprio in quel lunedì Helmut e Edda Tanner ponevano la prima pietra per l'impresa destinata a diventare l'odierna TANNER AG.

30 anni di TANNER: per la redazione di ABZ un motivo più che sufficiente per gettare uno sguardo, nei prossimi numeri, allo sviluppo da impresa di documentazione composta da un uomo e una donna a fornitore di servizi "full service" per la tecnica della comunicazione.

1984 – 1997

1997 – 2006

Sotto una buona stella Nascendo il 1° ottobre 1984, l'impresa TANNER ha visto la luce sotto il segno della Bilancia. Tra le caratteristiche della Bilancia gli astrologi indicano ciò che anche 30 anni dopo resta una delle promesse di qualità di TANNER: "Se si compra qualcosa da una Bilancia, si può stare certi che si tornerà a casa con qualcosa di adatto." Vi ringraziamo quindi per tre lunghi decenni di fiducia e non vediamo l'ora di poter festeggiare con voi i prossimi anniversari.

Ist-Stand

2006 – 2010

dal 2010 Layout_01

Meta, Bold

Retrospettiva: Seminario COM&TEC Layout_03

Comunicazione Tecnica: ...è semplice farla facile! Il 14 maggio 2014 COM&TEC, l'associazione professionale di riferimento per i redattori, traduttori e comunicatori tecnici italiani, ha organizzato a Bologna un seminario dal titolo: Comunicazione Tecnica: ...è semplice farla facile! TANNER rappresentato da Tomislav Matiević ha presentato un un tema molto interessante e diffuso nell’ambito della documentazione tecnica: MS Word: benedizione o maledizione? L'utilizzo funzionale di MS Word nella redazione tecnica professionale!

Essendoci ancora tanti redattori tecnici che utilizzano Word come editore per la redazione dei manuali tecnici questo tema ha interessato molti presenti che hanno partecipato attivamente alla discussione durante e a seguito della presentazione. Con una piccola indagine al volo si è visto che le molteplici funzionalità utile al redattore tecnico sono poco conosciute.

La presentazione può essere scaricata qua: www.tanner.it/presentazione_COMTEC

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"Un buon catalogo non costa niente, anzi fa guadagnare" Intervista di Direkt+ al Dr. Sven Bergert, Direttore Marketing TANNER Direkt+ è una rivista pubblicata da Deutsche Post AG dedicata alle tematiche specifiche per i decisori del dialog marketing. Nel numero 02/2014 la redazione affronta, tra l'altro, il tema della progettazione dei cataloghi e la questione del ruolo del catalogo nel mix del cross media. Come approfondimento on line sul tema, è apparsa su www.direktplus.de un'intervista al Dr. Sven Bergert, Direttore Marketing di TANNER, di cui pubblichiamo un estratto. Come si può trovare il giusto equilibro tra ottimizzazione dei costi di redazione e massima personalizzazione di un catalogo? Quali regole devono tenere presenti gli utenti di cataloghi? Dr. Sven Bergert: Riguardo alla questione fondamentale dell'efficienza economica, mi piace citare Sven-Ole Binder, che ogni creatore di cataloghi in Germania dovrebbe conoscere: "Un buon catalogo non costa niente, anzi fa guadagnare." Ma lo fa solo se propone offerte realmente rilevanti. Contestualizzando al tema personalizzazione, ciò significa innanzitutto evitare qualsiasi elemento superfluo privo di una reale utilità per il cliente. Perché in realtà rappresenta solo un costo. D'altro canto, un catalogo personalizzato può incrementare nettamente il tasso di conversione, soprattutto se il fornitore sa con certezza quale offerta individuale garantisce, per i singoli destinatari, la rilevanza di cui si parlava prima. A questo proposito, oggi si aprono ai responsabili del marketing opportunità completamente nuove: grazie alle possibilità di analizzare a fondo i comportamenti della clientela, già oggi si può decidere con estrema precisione quale grado di personalizzazione conviene, con quali impulsi successivi e per quali clienti. Un esempio emblematico arriva dalla società Bertelsmann: l'impresa offre meccanismi tecnici che consentono di sovrapporre diverse identità di rete dei clienti nel rispetto della tutela dei dati. Come fornitore, posso quindi collegare l'identità di un cookie in uno shop on line alla persona reale che gli sta dietro e ai relativi indirizzi di e-mail ed, eventualmente, postali. Concretamente, significa che, sulla base del suo comportamento di visitatore nel mio shop on line, in un secondo tempo posso rivolgermi al cliente con impulsi successivi altamente personalizzati, ovvero ad esempio con mailing stampati. In generale, la personalizzazione non deve necessariamente riguardare sempre il catalogo come tale. Anche inserti, lettere di presentazione, allegati personalizzati ecc. garantiscono ottimi risultati.

Dal mio punto di vista, una condizione fondamentale per una personalizzazione o mass customization economicamente efficiente è un alto grado di automazione nella realizzazione. Lo si ottiene con una redazione e gestione "media neutral" di tutte le informazioni di prodotto. Vecchia storia, ma per molti fornitori è un ostacolo ancora da risolvere. Quali possibilità di nobilitazione esistono in fase di creazione di un catalogo, senza superare i limiti e con un occhio al budget? Può citare due o tre esempi in cui, grazie a interventi chiari, si possono ottenere effetti di grande efficacia? Dr. Sven Bergert: Vale quanto già detto sul tema personalizzazione: bandire qualsiasi elemento superfluo privo di utilità per il cliente. Spesso le imprese che non hanno nessun contenuto sostanziale "da raccontare" sui loro prodotti cercano di compensarlo attraverso investimenti nelle tecniche di nobilitazione. Qui, a mio avviso, occorre affermarlo chiaramente: descrizioni delle caratteristiche orientate all'utilizzo in testo e immagini danno smalto e carattere. Naturalmente ci sono anche molti esempi positivi di elaborazione e nobilitazione, ovvero casi in cui i fornitori mettono in scena in modo utile e profittevole i principali elementi di forza del marchio, gli argomenti relativi ai vantaggi e gli assortimenti. Trovo riuscita, ad esempio, l'idea di un produttore di soluzioni di confezionamento. Sulla copertina del suo catalogo ha rappresentato uno dei suoi prodotti: un coperchio applicato con fustellatura consente di dare uno sguardo virtuale all'interno della confezione. Dato che sul lato interno del coperchio si comunicano i principali vantaggi, raddoppia quasi la superficie di vendita del titolo del catalogo. Mi piacciono molto anche i due semplici segnalibri nel catalogo di un'azienda B to B. I segnalibri nei colori primari del Corporate Design sottolineano con grande praticità i vantaggi promessi dal prodotto, ovvero essere un trasmettitore di conoscenze e un'opera di consultazione per i clienti. E i costi si mantengono entro i limiti. Questo due esempi dimostrano quando le tecniche di elaborazione possono risultare davvero efficaci nei cataloghi: ogniqualvolta si conferisce al "supporto delle pagine" una "dimensione" addizionale armoniosa dal punto di vista funzionale e, soprattutto, utile.

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Marchio CE: un aiuto sulla strada verso il "Passaporto Tecnico" Anche un viaggio in Europa può finire in un'immensa giungla. Può confermarlo chiunque abbia lavorato allo sviluppo e all'introduzione sul mercato di un prodotto attraverso l'intrico delle molte norme e direttive europee. Per molte imprese l'obiettivo di questo tour de force è il marchio CE: il "Passaporto Tecnico" di un prodotto all'interno dello Spazio Economico Europeo. Per evitare che la procedura di valutazione di conformità si trasformi in un'odissea senza alcun punto di arrivo, TANNER AG assiste i suoi clienti in qualità di partner esperto e affidabile. Non importa in quale stadio del procedimento un'impresa necessiti di supporto, spiega Tomislav Matiević, Project Manager presso TANNER: "Per il rilascio della dichiarazione di conformità CE si deve attuare e illustrare nella documentazione tecnica la relativa procedura di valutazione. Noi apportiamo puntualmente la nostra competenza dove è richiesta." Quali sono le norme e le direttive in vigore? Concretamente, significa che TANNER individua insieme all'impresa quali sono le norme e le direttive applicabili per il caso in questione e supporta il cliente nell'implementazione e nella documentazione delle norme richieste. "Anche qui ci orientiamo alle esigenze individuali del cliente", prosegue Tomislav Matiević. "Qualsiasi livello di supporto serva ai responsabili dell'impresa per la documentazione tecnica, noi li affianchiamo in questo campo forti di un'esperienza trentennale."

Collaborazione con l'organismo notificato A conclusione del processo, TANNER redige un modello di dichiarazione di conformità CE o, per le quasi-macchine, di dichiarazione di incorporazione. Oltre alla dichiarazione di conformità CE, un organismo notificato può anche rilasciare un attestato di esame del tipo. L'attestato è obbligatorio per le macchine ai sensi dell'Allegato IV della Direttiva Macchine. Per questo TANNER collabora con NSBIV AG. La società svizzera di consulenza per la sicurezza sul lavoro e dei processi è un ente di certificazione europeo accreditato orientato al settore della Direttiva Macchine e della protezione delle persone. Grazie a questa cooperazione tra fornitori di servizi nei settori sicurezza dei processi e comunicazione nascono vantaggi decisivi per i nostri clienti, come ad es. l'approccio metodologico alla verifica di conformità: "Non ci limitiamo a spuntare check-list fisse basate sulle specifiche norme, ma osserviamo anche i processi nella loro globalità e da ogni prospettiva. Il metodo può essere integrato senza soluzione di continuità nei processi aziendali interni", spiega Tomislav Matiević. "I nostri clienti possono avvalersi di una base di lavoro semplice ma significativa." Se un prodotto ha il marchio CE, il fabbricante conferma che è conforme a tutte le pertinenti norme UE e che sono state effettuate tutte le procedure di valutazione di conformità prescritte. Il marchio è prescritto per legge per molti prodotti nell'area UE, tra cui prodotti elettronici, prodotti medicali e macchine. Il fabbricante appone il marchio CE sotto la propria responsabilità prima della prima commercializzazione del prodotto.

Le fasi di processo della procedura di valutazione di conformità

Il supporto di TANNER

1. Identificazione delle direttive e norme armonizzate rilevanti per il prodotto

Ricerca delle direttive e norme

2. Individuazione di specifiche condizioni per il prodotto

Chiarimento delle condizioni e dell'applicazione delle direttive e delle norme insieme a un organismo notificato (ad es. NSBIV)

3. Chiarimento della necessità di coinvolgere un organismo notificato per una procedura di valutazione di conformità

Chiarimento della necessità di un organismo notificato, se necessario coinvolgimento di un ente di certificazione europeo

4. Verifica della conformità

Esecuzione della valutazione del rischio

5. Composizione della documentazione tecnica necessaria

Gestione dell'intera documentazione tecnica, redazione di documenti specifici, controllo di completezza in conformità alla direttiva applicabile

6. Redazione della dichiarazione di conformità CE / apposizione del marchio CE sul prodotto

Redazione della dichiarazione di conformità CE

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Indirizzi TANNER s.r.l. Via della Rena, 26, 39100 Bolzano (BZ), Italia Tel. +39 0471 163 3333 Fax +39 0471 163 3336 E-Mail: info@tanner.it TANNER AG Kemptener Straße 99, D-88131 Lindau (B) Tel. +49 8382 272-119 Fax +49 8382 272-900 E-Mail: info@tanner.de Filiale di Berlino Geneststraße 5, Eingang Hof G, D-10829 Berlin Tel. +49 30 920378 -90 Fax +49 30 920378 -88 E-Mail: info@tanner.de Filiale di Erlangen Wetterkreuz 27, D-91058 Erlangen Tel. +49 9131 970028-15 Fax +49 9131 970028-88 E-Mail: erlangen@tanner.de Filiale di Graben-Neudorf Bahnhofsring 37, D-76676 Graben-Neudorf Tel. +49 7255 76276-29 Fax +49 7255 76276-28 E-Mail: info@tanner.de

Il nuovo indirizzo della TANNER s.r.l. Dal mare in mezzo alle montagne, la TANNER s.r.l. ha cambiato sede legale. Trovate nel box sottostante il nuovo indirizzo e il nuovo numero di telefono e di fax. Per ulteriori informazioni potete contattarci via email (info@tanner.it) o telefonicamente (+39 0471 163 3333).

TANNER s.r.l. Via della Rena, 26, 39100 Bolzano (BZ), Italia Tel. +39 0471 163 3333 Fax +39 0471 163 3336 E-Mail: info@tanner.it

Filiale di Amburgo Pappelallee 28, D-22089 Hamburg Tel. +49 40 2530453-71 Fax +49 40 2530453-88 E-Mail: hamburg@tanner.de Filiale di Paderborn Technologiepark 13, D-33100 Paderborn Tel. +49 5251 879718-12 Fax +49 5251 879718-88 E-Mail: paderborn@tanner.de Filiale di Reutlingen Arbachtalstraße 6, D-72800 Eningen unter Achalm Tel. +49 7121 144934-0 Fax +49 7121 144934-20 E-Mail: reutlingen@tanner.de TANNER Vietnam Ltd. House 43D/8 Ho Van Hue St. Ward 9, Phu Nhuan District, VN-70999 Ho Chi Minh City Tel. +84 8 9973-452 Fax +84 8 9973-465 E-Mail: vietnam@tanner.de Tanner Translations GmbH+Co Markenstr. 7, D-40227 Düsseldorf Tel. +49 211 179665-0 Fax +49 211 179665-29 E-Mail: info@tanner-translations.de

REDAZIONE Pubblicata da TANNER s.r.l. Via della Rena, 26 39100 Bolzano (BZ) T +39 010 818 30 51 F +39 010 818 31 58 E info@tanner.it www.tanner.it

Caporedattore: Dr. Sven Bergert Questa edizione è stata redatta e creata con la collaborazione di: Georg-Friedrich Blocher, Silke Ebert, Janka Kreißl, Tomislav Matiević, Lena Sattler, Andreas Schlenkhoff Immagini: Titolo: Anna Jurkovska/shutterstock, Pagina 03: Mopic/Shutterstock, Pagina 04: adistock/shutterstock, Pagina 07: complize/Photocase, Pagina 11: Rüdiger Jahnke/fotolia

Riproduzione – anche parziale – consentita solo tramite preventiva autorizzazione scritta dell'editore. La TANNER non si assume nessuna responsabilità per manoscritti e fotografie non richiesti. L'ABZ è distribuita gratuitamente agli interessati. Pertanto, non sussiste alcun diritto a ricevere la rivista.

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TANNER s.r.l. Via della Rena, 26 I-39100 Bolzano (BZ) T +39 0471 163 3333 F +39 0471 163 3336 E-Mail: info@tanner.it www.tanner.it


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