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Medaglie solo d’oro per l’ospitalità olimpica Hotel Domani

02­2006

Tutto il mondo è lì che le aspetta: le Olimpiadi Invernali stanno per iniziare. La fiaccola olimpica è in viaggio verso il Piemonte e il 10 febbraio si darà il via ai Giochi. Dietro le quinte di uno scenario eccitante fatto di sport e di tanto spettacolo il sistema ospitale si sta preparando per accogliere qualcosa come 21 mila persone tra sportivi, accompagnatori, ospiti, media, organizzatori, coinvolti in questi 17 giorni di eventi straordinari. Atleti e officials occuperanno 4.000 letti, il Comitato Olimpico Internazionale 1.250 camere, i Comitati Olimpici Nazionali 1.600 camere, gli extra officials 1.000 camere, le Federazioni Internazionali 500 camere, gli sponsor 3.700. Ma saranno soprattutto i media a occupare la quota maggiore di camere: circa la metà dei 9.000 giornalisti accreditati saranno ospiti dei Villaggi Media di Torino, mentre gli altri soggiorneranno in alberghi e residence situati in prossimità dei siti di gara. In tutto, 25.500 camere, di cui 5.000 collocate in area montana e 15.500 nella città di Torino (fonte: www.torino2006.org). Tutte le persone che arriveranno da ogni parte del mondo sicuramente si aspettano un soggiorno piacevole, nessun intoppo con la loro prenotazione, spazio a sufficienza per sistemare bagagli e attrezzature, camere confortevoli, ristorazione soddisfacente e attenta ai loro gusti e abitudini, la possibilità di rilassarsi e godersi momenti di vacanza durante le pause previste tra un evento e l’altro. Gli alberghi e le altre strutture ospitali saranno una voce importante nel giudizio finale che verrà dato a queste Olimpiadi e influiranno pesantemente sul loro successo. A differenza degli atleti, che possono portare a casa anche medaglie d’argento e di bronzo, l’unica medaglia prevista per l’ospitalità… è quella d’oro. Perché i partecipanti ai Giochi portino con sé un ricordo positivo del loro soggiorno in Piemonte, gli standard offerti dovranno essere al massimo, il sistema di prenotazione efficientissimo, l’organizzazione interna ben oliata (il personale al ricevimento dovrà sempre conoscere con esattezza la situazione delle camere), i ristoranti dovranno essere preparati ad affrontare almeno tre turni di clientela tutti i giorni, il servizio di ristorazione in camera corretto e rapido (il pasto giusto al cliente giusto, al punto di cottura e di temperatura richiesto) e soprattutto dovrà essere garantita la sicurezza. Non è facile assicurare tutto questo, tanto più trattandosi di una clientela particolare ed estremamente esigente: stranieri, atleti ai massimi livelli, giornalisti di importanti testate, rappresentati di sistemi internazionali. Eppure, puntare alla medaglia di bronzo o d’argento nel sistema ospitale purtroppo significherebbe fare una scelta perdente. Anche se ben più nascosta e lontana dai proiettori, la sfida più dura forse è proprio quella che hanno raccolto gli operatori turistici piemontesi, i quali hanno solo una possibilità di vittoria: l’eccellenza. I clienti infatti si accontenteranno solo di un’ottima performance. E il risultato conseguito dagli operatori dell’ospitalità piemontese sarà l’occasione per dimostrare che l’Italia è in grado di vincere le Olimpiadi più difficili, quelle dell’accoglienza. Da noi di Teamwork che abbiamo avuto l’opportunità di una piccola partecipazione all’ “allenamento degli atleti” piemontesi e siamo consapevoli del grande impegno che comporta questa sfida, tutto il nostro sostegno e l’augurio di una grande vittoria!


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