LLOYD'S OF LONDON
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La nuova sede dei Lloyd's è forse l'edificio più significativo che sia sorto nella City di Londra da quando Sir John Soane realizzò il palazzo della Banca d'Inghilterra. La struttura raffinata del tetto con la volta a botte e le forme scultoree delle torri di servizio si innalzano sul centro storico creando un nuovo punto di riferimento nella "skyline" delle costruzioni postbelliche. Le facciate articolate dell'edificio conferiscono drammaticità alla struttura e ne valorizzano la diversità rispetto all'ambiente. Il design interno integra le funzioni tradizionali di questa illustre istituzione britannica con i sistemi più avanzati nel campo dell'informatica e della burotica. La storia recente dell'edilizia commerciale in Inghilterra non si può certo dire gloriosa. I centri cittadini nell'intero Paese sono stati distrutti per far posto a strutture di cemento anonime e mediocri. Si capisce come l'opinione pubblica abbia reagito contro questo fenomeno, per cui si è accentuata la tendenza a conservare gli antichi edifici e ad imporre piani regolatori più severi. Non dovremmo però dimenticare che le città possono sopravvivere solo a condizione di saper accogliere adeguatamente le attività commerciali che vi si svolgono: il cambiamento delle tecniche aziendali alla vigilia dell'anno 2000 richiede nuovi edifici in grado di adattarsi alle nuove tecnologie. In nessun luogo i problemi dell'architettura moderna appaiono evidenti come nella City di Londra. Si tratta di un centro storico con strade medioevali, grandi edifici isolati e una "skyline" importante. E stato oggetto di massicci interventi edilizi, conseguenza in parte dei danni della guerra e in parte delle esigenze di sviluppo commerciale. La sede dei Lloyd's è ubicata proprio nel cuore della City.
I Lloyd's costituiscono un punto di riferimento per il mercato internazionale delle assicurazioni e rappresentano una strana mescolanza di club inglese tradizionale, che ha cambiato ben poco i suoi metodi operativi da quando iniziò le sue attività nei caffè londinesi del diciassettesimo secolo, e di società di servizi ad alta tecnologia, che deve essere in grado di seguire i suoi interessi nel mondo intero. Richard Rogers, insignito della Royal Gold Medal e designer del Centro Pompidou, era l'architetto ideale per la nuova sede dei Lloyd's. La ricerca delle più avanzate soluzioni tecnologiche, la attenzione ai nessi tra architettura e contesto urbano, tra architettura ed utente, tra architettura e passante, ha permesso la creazione di un edificio che darà nuovo smalto alla fama un po' appannata dell'architettura post-bellica della City londinese e costituirà una smentita alla tesi secondo cui ogni nuovo edificio debba essere un "pastiche" di quanto già fatto in passato. Peter Murray
LLOYD'S OF LONDON 1986
I Lloyd's rappresentano il centro del mercato internazionale delle assicurazioni e sono, dopo la Banca d'Inghilterra, l'istituzione più prestigiosa della City londinese. Se il concetto del "Beaubourg" era quello di un centro culturale popolare, la concezione della nuova sede dei Lloyd's è quella di un club inglese alla fine del secolo ventesimo. I momenti più caratteristici dell'edificio sono il grande atrio, simbolo della "piazza" del mercato, e l'aspetto esterno: enfatizzato dalle sei torri, esso ha un preciso collocamento nel contesto urbano e si inserisce nella skyline come un profilo frammentato anziché come pura forma geometrica. Dal sesto piano l'edificio arretra rispetto alla costruzioni più basse che lo fronteggiano a sud e si innalza a 12 piani con una serie di terrazze di fronte al palazzo della P&O e alla Commercial Union Tower. Al passante che percorre le anguste strade della City, l'edificio si rivela successivamente in tutta la complessità delle sue facciate e delle scultoree torri d'acciaio, contrappunto alla ricca architettura del centro storico. Più da vicino si può osservare come la dimensione umana sia stata sottolineata arretrando il piano terreno per lasciare spazio ad un porticato che circonda l'intero edificio.
Il plastico del palazzo dei Lloyd's sullo sfondo del paesaggio della City. La copertura ricurva dell'atrio e le torri che lo dominano conferiscono
all'insieme un profilo piĂš dinamico rispetto alle forme monolitiche degli edifici circostanti. A destra sulla fotografia, la Commercial Union
Tower, uno dei migliori esempi inglesi di palazzo per uffici realizzato con muri perimetrali non portanti.
STRATEGIA DEL PROGETTO
Il mercato dei Lloyd's, denominato tradizionalmente "The Room", ha avuto in questi cinquant'anni tre sedi diverse. Fino al 1928 esso era ospitato nella Royal Exchange, che lasciò per insediarsi in un edificio progettato da Sir Edwin Cooper, uno dei maggiori esponenti dello stile architettonico "classico bancario". Negli anni '40 l'esuberante struttura di Cooper non era già più in grado di soddisfare le esigenze degli assicuratori, che tuttavia dovettero attendere fino al 1958 prima di traslocare in un nuovo edificio progettato da Terence Fleysham. Questo edificio venne ampliato nel 1975, ma era già chiaro che si imponeva una soluzione più radicale. Per scegliere i criteri architettonici in base ai quali eseguire quest'opera, i Lloyd's idearono una nuova forma di concorso, chiedendo a sei architetti di illustrare il loro approccio al problema specifico più che non una soluzione architettonica finale. La Richard Rogers Partnership vinse il concorso presentando una strategia imperniata su alcune richieste chiave contenute nel briefing del committente, e precisamente: 1. Far fronte alle esigenze del Mercato nel XXI secolo con un unico salone tre volte più grande della Room esistente. 2. Definire per la sottoscrizione dei rischi uno spazio flessibile, capace di espandersi e contrarsi secondo le future tendenze del mercato. 3. Prevedere la eventuale realizzazione di uffici di alto prestigio destinati alla locazione in quelle zone che, in qualsiasi momento della vita dell'edificio, si rivelassero superflue rispetto alle esigenze di spazio. 4. Creare un edificio di qualità che, oltre a recare un contributo all'ambiente urbano londinese, confermasse la posizione centrale dei Lloyd's nel campo assicurativo mondiale.
Questa strategia fu sviluppata successivamente nella attuale soluzione architettonica. Il salone (The Room) è un vasto atrio coperto a vetri; intorno al perimetro si svolgono dodici livelli di gallerie, ognuno dei quali può essere usato come spazio di mercato completamente aperto, ma può anche essere suddiviso in uffici per la locazione. Quando le esigenze dei sottoscrittori aumentano, si può mettere a loro disposizione una nuova galleria. Queste gallerie si aprono sull'atrio centrale, per cui l'atmosfera è quella di un unico salone. Affinchè le gallerie possano adempiere a questa duplice funzione, le scale, gli ascensori e i servizi sono collocati nelle torri satellite esterne lasciando un puro rettangolo di spazio utile: una chiara gerarchia di spazi serviti e spazi di servizio. Questa soluzione si è rivelata efficace ancor prima che l'edificio fosse ultimato. Nelle istruzioni del 1978 si prevede infatti che la quarta galleria per le operazioni di sottoscrizione non sarebbe stata necessaria prima del 1990: oggi se ne sta già allestendo una quinta. La soluzione architettonica ha assicurato alla costruzione un elevato indice di edificabilità: un rapporto di 1:8 tra suolo e volume; la superficie lorda è di 50.000 mq. L'opera è stata completata nel gennaio 1986 con un costo totale di 135 milioni di sterline.
La pianta dell'edificio, a livello del primo piano, con lo spazio del Salone. Spostando gli impianti all'esterno dell'edificio nelle sei torri, si ottiene uno
spazio rettangolare ininterrotto che costituisce l'ambiente ideale per il mercato dei Lloyd's, arredato con i "box" appositamente disegnati.
Le silenziose scale mobili consentono facile accesso alle gallerie savrastanti.
Al di sopra del piano principale, e collegate a questo con scale mobili, si sovrappongono le gallerie affacciate sull'atrio centrale. Ogni galleria può
diventare parte integrante del Salone oppure essere frazionata in uffici da affittare. La pianta mostra una galleria-tipo, di cui una parte è suddivisa
in singole unitĂ adibite ad uffici e servite da ascensori, toilettes e scale posti nelle torri satellite. La saletta in basso sulla pianta viene usata per riunioni.
Sul retro: la parte posteriore dell'edificio con le terrazze digradanti verso Leadenhall Market.
IL SALONE
Le origini dei Lloyd's risalgono al XVII secolo, quando le attività di assicurazione contro i rischi si svolgevano nei caffè della City. Oggi i Lloyd's costituiscono il cuore del mondo delle assicurazioni, ma operano ancora secondo le pratiche tradizionali della "piazza del mercato": una società di sottoscrittori costituiti in consorzi
che hanno il loro "box" nel mercato dei Lloyd's, "The Room". Il broker che mette a punto un'assicurazione si rivolgerà a turno a diversi sottoscrittori che rappresentano differenti consorzi, fino a completa copertura del rischio. Un unico spazio aperto offre le condizioni ideali perché queste trattative complesse, che coinvolgono diversi consorzi, si possano svolgere con rapidità ed efficienza. Il Salone è il cuore del nuovo mercato. Al centro, l'atrio si innalza per tutta la sua altezza di 93 metri. A terreno si trova il podio con la celebre campana del "lituania" che viene suonata quando si verifica un sinistro o un evento di particolare importanza.
Il sistema standardizzato messo a punto appositamente per i Lloyd's consente la realizzazione di "box" di dimensioni diverse: i componenti
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vengono articolati su una struttura modulare ed è possibile modificare nel tempo la pianta e l'estensione di ogni "box". Sotto il pavimento flottante
del Salone corrono i cavi e i condotti per la corrente elettrica, il telefono, l'elaborazione dei dati, l'aria condizionata. In qualunque punto
possono essere realizzati gli allacciamenti per i "box".
GLI SPAZI DESTINATI Al SOCI
A differenza della maggior parte degli edifici recenti della City, le cui squallide facciate hanno indebolito la relazione tra passante e edificio, il piano terra è dedicato alle attività pubbliche. Questa scelta è un richiamo alle origini storiche dei Lloyd's in un caffè londinese e valorizza la vicinanza con Leadenhall Market.
Quest'area accoglierà la reception, ristoranti, la biblioteca, sale per riunioni, negozi, bar, nonché varie esposizioni, tra cui la Collezione Nelson. A livello della strada il perimetro interno è arretrato rispetto alla struttura esterna in modo da formare un porticato profondo 3,6 metri che corre intorno all'intero edificio. Un nuovo passaggio, che si chiama Green Yard, conduce attraverso il vecchio ingresso dei Lloyd's conservato e restaurato (nell'angolo in basso a sinistra dell'illustrazione), verso Leadenhall Market. Nel nuovo passaggio verrà collocato il monumento ai caduti dei Lloyd's. Il Comitato dei Lloyd's, le sue funzioni e i dirigenti sono alloggiati nei due piani superiori; entro la nuova struttura è stata riscostruita la famosa "Committee Room" che Robert Adam aveva progettato per Bowood House nel Wiltshire.
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La nuova costruzione vista dalla piazza di fronte alla torre della Commercial Union. A destra, il vecchio ingresso dei Lloyd's recuperato dall'edificio
progettato
da Sir Edwin Cooper. Oggi l'ingresso, attraverso un nuovo passaggio, conduce a Leadenhall Market.
L'ATRIO
L'atrio è l'elemento visivo più spettacolare dell'intero edificio. Tuttavia il suo ruolo è anzitutto funzionale. In primo luogo, esso consente l'espandersi del Salone intorno a uno spazio comune. Secondo, fa sì che la luce del giorno penetri fino al cuore dell'edificio; perciò è possibile ricavare uffici molto più profondi di quanto non sarebbe consentito in un impianto normale: la disposizione rettangolare fa sì che la luce raggiunga sia la fila interna che la fila esterna di uffici. Infine, e questa è forse la cosa più importante, l'atrio consente un notevole risparmio energetico in quanto il tetto a vetrata riduce considerevolmente l'esposizione della superficie muraria.
L'AMBIENTE UFFICIO
È stato messo a punto uno speciale "package" che consentirà di ridurre il consumo energetico del 5 5 % circa rispetto a un convenzionale palazzo di uffici inglese. Il "package" comprende un sistema di vetratura a tre strati con una cavità attraverso la quale viene aspirato il calore superfluo. Si crea così una temperatura pressoché costante sulla superficie vitrea interna e si ottiene una zona perimetrale confortevole, senza correnti d'aria, dove i sistemi di riscaldamento e di condizionamento dell'aria possono funzionare in condizioni di ideale efficienza. L'aspirazione dell'aria coincide con i grandi dispositivi di illuminazione posti sul soffitto: in tal modo viene anche eliminato alla fonte l'incremento di calore indotto dalle luci. Per migliorare la qualità della luce e conferire al vetro un aspetto brillante, durante il processo di fabbricazione sono state incorporate delle bollicine secondo un design "optical". Durante il giorno il vetro scintillante agisce come una parete traslucida, mentre di notte la superficie rifrange la luce artificiale sullo spazio occupato, creando un effetto brillante e animato, simile a quello di un cristallo intagliato. In queste pareti di vetro opaco sono inserite delle finestre trasparenti, apribili, che consentono di controllare l'ambiente da qualsiasi ufficio. All'interno l'atrio, con la sua finestra a "cattedrale" alta sette piani, dà luce agli uffici ed al Salone. Le pareti degli uffici in vetro trasparente offrono una vista spettacolare sul Salone sottostante o sul tetto con la volta vetrata a botte. Ad ogni livello il pavimento è flottante, così da lasciare sotto uno spazio sufficiente per il libero passaggio dei cavi elettrici ed elettronici e di ogni altro allacciamento richiesto. Anche l'aria viene fatta circolare attraverso questa zona e collegata all'apposito impianto, ubicato sopra le torri satellite, mediante tubature orizzontali poste all'esterno dell'edificio principale.
Un pannello del vetro 'spumeggiante" messo a punto per la sede dei Lloyd's. Il vetro è opaco, ma la superficie è strutturata in modo da conferire scintillio
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e vita ai pannelli murali. A parte le torri di servizio, quasi l'intero edificio è rivestito di vetro.
Il disegno mostra una sezione dell'interno di un ufficio-tipo ricavato in una galleria perimetrale dell'edificio. L'aria condizionata affluisce
da sotto il pavimento e viene aspirata attraverso i punti luce incassati nella struttura del soffitto. Tutti i servizi elettronici sono situati nello spazio
sottostante il pavimento, il che consente di collocare liberamente i terminali e le pareti divisorie. Ogni ufficio dispone di finestre apribili e di
controllo della
individuale climatizzazione.
Alzato di un singolo ufficio sulla facciata esterna dell'edificio. L'aria aspirata dalla cappa transita nell'intercapedine tra la doppia vetratura esterna e il vetro
interno fino all'impianto di trattamento, localizzato ai vertici delle torri di servizio. Non solo il sistema di vetratura garantisce un eccellente
isolamento della superficie esterna dell'edificio, ma evita anche che lo spazio utile sia ridotto da condutture verticali.
LA STRUTTURA PORTANTE
La struttura portante è sostenuta da otto colonne in cemento armato dentro l'atrio e da venti colonne all'esterno delle pareti in vetro dell'edificio. Partendo dalle colonne, un insieme prefabbricato mensola-forcella sostiene le travi
ad U rovesciato; su di esse si innesta un doppio reticolato di travi in calcestruzzo, realizzato in cantiere, che sostiene la soletta. PoichÊ la struttura non può contare su forme stabilizzanti al suo interno (pozzi di ascensori o muri trasversali), sono integrati nel sistema strutturale esterno sei contrapposti che scaricano a terra le forze orizzontali del vento. A sud, dove l'edificio si abbassa bruscamente, gli anelli del pavimento in calcestruzzo lasciano il posto ad una leggera struttura in traliccio d'acciaio che completa il perimetro dello spazio. Sull'atrio la volta vetrata a botte è assemblata con un sistema di travatura ad arco e a ventaglio, realizzato con elementi triangolari d'acciaio e collegato alle colonne centrali da getti di acciaio.
Il disegno realizzato con il computer mostra la delicata struttura del tetto dell'atrio. La volta vetrata a botte è costruita con un sistema di capriate
d'acciaio triangolari e di volte a ventaglio. I grandi tubi su entrambi i lati della struttura corrispondono alle condutture dell'aria.
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Disegno particolareggiato della volta a botte e della sua struttura. Le travi triangolari poste esternamente caratterizzano in maniera evidente
l'aspetto del fabbricato. Il vetro è fissato a pennacchi metallici montati sulla parte inferiore delle travi. Le scale esterne consentono l'accesso per la
pulizia e manutenzione.
LE TORRI SATELLITE
Mentre il corpo principale del fabbricato è destinato a durare nel tempo, le torri contengono tutti gli elementi di servizio che sono presumibilmente soggetti a interventi di modifica. Le parti meccaniche, ascensori, toilettes, cucine, scale antincendio, sono collocati sulle strutture a torre e sovrastati dai tre piani di locali per gli impianti. Tutti i servizi sono pertanto facilmente accessibili per le operazioni di manutenzione e di sostituzione in caso di obsolescenza. Ogni elemento, rivestito di acciaio inossidabile, è progettato in modo da esprimere chiaramente la propria funzione: viene così a crearsi una forte tensione visiva tra le forme dinamiche delle torri di servizio e la massa più solida dell'edificio principale e si sottolinea il rapporto gerarchico di continuità. Dai passaggi vetrati per raggiungere le torri si gode uno splendido panorama della City. L'accesso ai piani superiori è assicurato dalle scale e dagli ascensori a grande velocità che si trovano all'esterno delle torri.
Pianta generale di un piano delle torri di servizio. Si accede a questa zona dall'edificio principale attraverso il passaggio in basso. A destra gli ascensori
trasparenti, a sinistra la capsula della toilette prefabbricata in acciaio inossidabile, che viene sollevata e posizionata giĂ completa dei suoi
elementi. Tutti i servizi elettrici e le tubazioni sono alloggiati nella zona tra la caspula della toilette e la scala. Le tre condutture sul lato esterno degli
ascensori fanno del sistema di condizionamento dell'aria.
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PREFABBRICAZIONE DEI COMPONENTI
Tutti i componenti strutturali, interni e di rivestimento delle sei torri satellite, sono prefabbricati e montati in cantiere come un "kit". Le scale sono realizzate imbullonando degli elementi pedata/alzata di alluminio estruso monoblocco su una traversa orizzontale. È possibile montare sul posto in due ore un'intera rampa di scale. Le trentatre unità-toilettes prefabbricate sono costruite a Bristol e consegnate al cantiere interamente rivestite e già complete di ogni elemento, compresi i lavandini di marmo. Una volta sul posto, esse vengono semplicemente posizionate sulla struttura della torre satellite — anch'essa risultante dall'assemblaggio di elementi prefabbricati — e collegate ai condotti dei servizi.
Questa procedura presenta il grosso vantaggio di ridurre la congestione delle operazioni di cantiere e di avvalersi dei processi industriali più qualificati e della relativa manodopera specializzata al di fuori del cantiere. Infine, un fattore chiave per consentire il completamento dell'opera entro i termini previsti è stato il notevole impiego di modelli. Molto prima che iniziassero i lavori di costruzione, erano stati approntati prototipi su scala 1:1 della struttura principale, così come delle capsule-toilette, delle scale e degli interni. In tal modo è stato possibile elaborare i complessi processi di costruzione evitando di affrontare i problemi in cantiere.
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"I Lloyd's di Londra" fa parte di una serie di libri pubblicati dalla Edizioni Tecno allo scopo di promuovere la ricerca nel campo dell'architettura e del design. Coordinamento: Peter Murray Philip Gumuchdjian (Richard Rogers Partnership) Fotografia: John Donat Grafica: Centro Progetti Tecno Stampa: Grafiche Mariano ÂŽ Copyright Edizioni Tecno 1985