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EDITORIALE
L’EDITORIALE Si è conclusa la nona edizione di MadeExpo, i “numeri” non sono stati eccezionali ma sicuramente elevata è stata la soddisfazione dei visitatori e soprattutto degli espositori; come si evince dagli articoli “I commenti dei protagonisti del Made Expo 2019” e “MadeExpo 2019 una fiera che soddisfa i visitatori” all’interno della rivista. L’appuntamento con la decima edizione di Made Expo è dal 17 al 21 Marzo 2021. Permettetemi in questo spazio di rammentare una persona che ha contribuito allo sviluppo del nostro settore e che purtroppo ci ha lasciato. Gastone Rossi si è spento il 13/04/2019; Presidente di Fiere e Comunicazioni fu fondatore con Attilio Faenzi della manifestazione T&T - Tende & Tecnica; un evento che ha garantito l’espansione del nostro comparto in un momento topico della sua storia. Ritengo che un caro saluto e un sincero grazie siano doverosi Errata corrige Sul numero 1-2019 della rivista TeSS, a pagina 43 abbiamo erroneamente indicato la foto della NOMO come un prodotto KE. In realtà la pergola NOMO è dell’azienda Pratic; ce ne scusiamo con i lettori e con le aziende interessate
Buona Lettura
Ramzi Bacchini
Tende e Schermature Solari n.2-2019
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SOMMARIO
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EDITORIALE ARCHITETTURA The Shed di Manhattan Una sintesi delle arti
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a cura della Redazione
Schermature solari alla sala delle Asse del Castello Sforzesco
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a cura della Redazione
MARKETING Le porte della percezione Manualetto per scassinarle (prima parte)
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di Maurizio Corradi
CHIUSO PER FIERE
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di Gustavo Capella
BUSINESS E IMPRESE Innovare la propria azienda in ottica Green, un costo o una opportunità?
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di Segio Rota
L’INTERVISTA I commenti dei protagonisti del MadeExpo
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REALIZZAZIONI “Ultima” dal Kazakhstan
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Med Twist di Gibus sotto il sole di Portorose
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Al via il progetto di schermatura solare per 56 il Muse FIERE & MANIFESTAZIONI Al Fuorisalone 2019 tutte le declinazioni del Design
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Made Expo 2019 una fiera che soddisfa i visitatori
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TeSS 2-2019 La rivista del sito www.tendeeschermaturesolari.com Il sito della Protezione Solare Redazione Via M.L.King, 20 - 21100 Varese Fax 0332 1800613 tendeeschermature@gmail.com Direttore Responsabile Ramzi Bacchini Cell. 328 4889450 info@tendeeschermaturesolari.com
Anno VI n°. 2-2019
Componenti e sistemi autolubrificanti, anche motorizzati, per ogni tipo di movimento…
Testata registrata in data 06/02/2019 al N. 2/2019 del Registro Stampa del Tribunale di Varese Hanno collaborato: Katia Gasparini, Marcella Del Signore, Giuseppe Morando, Elena Del Signore, Maurizio Corradi, Claudio Moltani, Alessandro Premier, Daniele Gasparini, Elena Martini, Gustavo Capella, Lucia Carleschi,Sergio Rota. Stampa: Nastro & Nastro srl Via XV Agosto, 7 21016 Luino (VA) info@nastroenastro.it www.nastroenastro.it Impaginazione ARVINLAB Tende e Schermature Solari n.2-2019
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THE SHED DI MANHATTAN Una sintesi delle arti a cura della redazione
Parliamo di un guscio mobile in membrana Texlon ® ETFE realizzato da Vector Foiltec per il centro The Shed di Manhattan, New York Il padiglione esterno di The Shed, il nuovo centro culturale e delle arti a Manhattan, consiste in 148 cuscini d’aria prodotti in materiale Texlon® ETFE sorretti da una struttura interna in acciaio. L’intera struttura del guscio può spostarsi su ruote. Questa spettacolare sintesi delle arti è stata inaugurata il 5 aprile scorso. Direttamente sulla High Line in Hudson Yards, il nuovo distretto finanziario di Manhattan, lo studio Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con il Rockwell Group ha dato vita a The Shed, un’architettura d’avanguardia concepita per esaltare la cultura e l’arte pop. La compatta struttura di otto piani dell’edificio principale è completata da un luminoso guscio argenteo fatto di cuscini d’aria in membrana Texlon® ETFE e comprende due livelli a galleria senza pilastri che occupano in tutto 2.300 metri quadri. Inoltre vi è un teatro che può essere suddiviso in diverse
aree con un massimo di 500 posti a sedere, una sala prove e spazi per eventi all’ultimo piano. L’idea degli architetti era di progettare The Shed come un edificio multifunzionale e trasformabile. Le dimensioni della struttura vengono quasi raddoppiate grazie alla copertura mobile in acciaio rivestita con una membrana in ETFE, che consente la realizzazione di installazioni, eventi e rappresentazioni di tutti i tipi su grande scala. Su entrambi i lati, la struttura del guscio poggia su di un doppio assale e su due assali singoli dotati di ruote gemelle dell’altezza di un uomo, che a loro volta scorrono su binari. Nel giro di cinque minuti, la struttura con i suoi 148 cuscini d’aria in ETFE può spostarsi in direzione est sul piazzale di 1.700 metri quadri. Si crea così un padiglione denominato McCourt, progettata per ospitare fino a 2.700 persone. Il padiglione può essere aperto verso l’edificio principale e verso l’esterno mediante cancelli scorrevoli orizzontali. Quando invece il guscio rimane “parcheggiato” sopra l’edificio, l’area scoperta è a dis-
Photo by Timothy Schenck
Tende e Schermature Solari n.2-2019
ARCHITETTURA
Photo by Timothy Schenck
posizione del pubblico, oppure può essere utilizzata per eventi con la parte frontale della struttura che funge da superficie per le proiezioni. Elevato carico del vento Le specifiche di progetto di questo guscio mobile hanno portato a una soluzione per la facciata contraddistinta da un limitato peso netto e nel contempo da un’elevata tolleranza alle vibrazioni indotte dal movimento. Gli architetti hanno quindi optato per una membrana basato sul sistema Texlon ® ETFE messo a punto da Vector Foiltec. Un totale di 146 pannelli a tre strati e 2 pannelli a quattro strati sono stati impiegati per coprire un’area complessiva di 4.110 metri quadri. I due cuscini in membrana ETFE a quattro strati sono collocati sul lato nord lungo il bordo all’edificio principale. A causa degli elevati carichi provocati dal vento previsti in questo punto, i due cuscini sono dotati di una valvola di ripartizione del carico brevettata, e provvisti di uno strato aggiuntivo dello spessore di 300 micron (lo stesso spessore dello strato sottostante). I cuscini adiacenti, eseguiti con pannelli di membrana a tre strati, e le aree sul bordo superiore del guscio, sono anch’essi sottoposti a carichi elevati; anche in questo caso, i pannelli superiori hanno uno spessore di 300 micron. Una struttura uniforme Gli architetti attribuivano grande importanza all’aspetto
uniforme del guscio. I cuscini sono quindi stati progettati in modo tale che tutte le saldature dei pannelli corrono in una linea continua. Un’ulteriore specifica era mirata all’interfaccia tra copertura e facciata, in cui i cuscini in pannelli triangolari di ETFE dovevano incurvarsi sopra la struttura con un angolo di 90 gradi. Per risolvere al meglio questa transizione, iI team di ingegneri di Vector Foiltec si è servito di modelli reali e computazionali. Gli ingegneri hanno realizzato un mock-up presso la sede dell’azienda a Brema (Germania), al fine di testare diversi tagli degli strati dei pannelli e generare infine una soluzione ottimale. Il fatto che Vector Foiltec riunisca sotto il medesimo tetto le competenze e le capacità richieste in tutte le fasi che vanno dalla pianificazione e sviluppo fino alla produzione e alla gestione del progetto, ha svolto un ruolo chiave allorché il committente ha deciso di affidare all’azienda la realizzazione del guscio di The Shed. Un dialogo intenso con gli architetti Per il tipo, colore e intensità delle stampe sui pannelli della membrana è stato utilizzato un mock-up in scala 1:1 a New York che rispondeva alle specifiche fissate dagli architetti nel loro laborioso processo di progettazione. Una matrice a punti stampati sul lato superiore dei pannelli riflette la forte radiazione solare Il guscio in membrana ETFE si caratterizza un fattore g molto basso, pari a 0,40, e protegge l’edificio principale come una seconda pelle che riflette le radiazioni solari. Dal momento che la stampa dei pannelli superiori dei Tende e Schermature Solari n.2-2019
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ARCHITETTURA
Photo by Timothy Schenck
cuscini in Texlon® ETFE non deve gettare ombra sugli interni, i pannelli centrali sono traslucidi, con un contenuto di bianco del 29%. Al fine di assicurare l’oscuramento e allo stesso tempo l’insonorizzazione del padiglione, per lo Shed sono stati utilizzati pannelli in membrana tessile e tessuti multistrato sul lato interno della struttura portante in acciaio. I quattro alimentatori d’aria (1300 x 800 x 750 mm) per i cuscini in ETFE e gli impianti tecnici per gli eventi sono ospitati al livello della copertura della struttura in acciaio. I tubi di alimentazione dell’aria sono stati posati a scomparsa a causa della differenza di altezza tra la membrana in Texlon® ETFE e la struttura portante. Un’ulteriore caratteristica costruttiva di The Shed consiste nei profili di copertura verticali del guscio in ETFE, disegnati a forma di binari. Per facilitare le operazioni di manutenzione, sulla facciata è montato un sistema a rulli per alzare e abbassare il cestello di servizio. La logistica del cantiere e la costruzione del guscio hanno comportato notevoli sfide. Dal momento che The Shed è confina direttamente con edifici dotati di superfici lucenti e con la High Line, le strade di accesso e i locali di assemblaggio presentavano spazi di manovra assai ristretti. Inoltre, era essenziale mantenere elevati standard di sicurezza al fine di prevenire danni ai materiali e agli edifici adiacenti. Nonostante tutte queste sfide, l’impressionante struttura è stata assemblata in tempi minimi. Per Maggiori informazioni marketing@vector-foiltec.com www.vector-foiltec.com
Edificio Committente Architetto Ingegneria strutturale Cuscini in membrana Fotografie
Tende e Schermature Solari n.2-2019
The Shed, New York City/USA The Shed Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Rockwell Group Thornton Tomasetti Texlon ® ETFE prodotto da Vector Foiltec, Brema/Germania © Timothy Schenck
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LE PORTE DELLA PERCEZIONE. Manualetto per scassinarle (prima parte). di Maurizio Corradi
mette in cortocircuito la percezione che il cervello dà delle immagini, e gli si impedisce di determinare quale sia il soggetto principale che osserva, obbligandolo a scambiare costantemente il pieno per il vuoto, o il davanti per lo sfondo.
I pochi lettori che si sono autoinflitti la lettura di questa rubrica nei numeri precedenti, avranno notato che ho cercato di mantenere il più possibile gli argomenti nel pratico, parlando di cose concrete che si potrebbero applicare a casi reali di imprenditori necessitosi di diffondere informazioni sul loro prodotto. L’argomento di oggi si scosta un po’ dalla pratica, per allargare uno sguardo sulla teoria della percezione visiva che, nelle giuste mani, diventa un prezioso strumento psicologico per “insinuare” dei contenuti nel vostro messaggio senza che essi siano palesemente mostrati. Una roba da strizzacervelli, da maghi della persuasione occulta, insomma… le solite fanfaluche da pubblicitari. Scommetto che non c’è nemmeno un lettore, che non abbia già visto altrove la stra-abusata immagine del “vaso tra due visi”. È la più comune delle immagini volgarmente definite “illusioni ottiche”. Però è bene fare chiarezza: di “ottico” qui c’è ben poco, quello che si illude, è il cervello! Sì, perché sfruttando un principio visivo, si Tende e Schermature Solari n.2-2019
Quindi: state guardando la silhouette di un vaso bianco o i profili di due gemelli neri? Quello che vedete potrebbe definire alcuni aspetti della vostra personalità, perciò non dite mai: “un Unicorno nella stagione della riproduzione” altrimenti il vostro terapista potrebbe chiamare gli omini vestiti di bianco. Il banale esempio del vaso (ecco, lo sapevo, mi sono tradito) è esplicativo di alcuni meccanismi mentali che, vuoi culturalmente, vuoi geneticamente, la maggior parte delle persone (mediamente equilibrate) condividono. Fanno eccezione quelli che vedono l’Unicorno. Questa condivisione di percezioni viene, a volte e pomposamente, definita Gestalt dagli addetti ai lavori, tutti gli altri la chiamano “pippa mentale”. Anche se sembra impossibile, la Gestalt (o psicologia della forma) è una affermata branca della scienza in Psicologia Applicata, argomento di corsi di Laurea e generatrice di redditi per docenti, psicologi, psicanalisti nonché (potevano mancare?) pubblicitari. Nasce dalle teorie espresse nei primi decenni del Novecento da alcuni psicologi tedeschi che codificarono il modo in cui, attraverso i sensi, si percepisce la realtà, indipendentemente per come essa realmente è, ma solo per come la si coglie. Che gli psicologi in questione avessero, o meno, ragione lo lascio decidere ai lettori che volessero, a loro rischio, approfondire l’argomento. Una cosa è certa però: la teoria funziona in pratica, e proveremo brevemente a spiegarne solo alcuni dei principi-chiave utilizzando anche esempi reali utilizzati in comunicazione.
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PRINCIPIO DI FIGURA-SFONDO Lo abbiamo nominato poco sopra (il vaso) ma l’applicazione pratica di questo principio, apparentemente banale, può portare alla realizzazione di veri e propri capolavori come il logo dello Zoo di Pittsburgh o la locandina del film “Peter and the Wolf”.
PRINCIPIO DI VICINANZA È quell’effetto che fa percepire gli elementi singoli, abbastanza vicini tra loro, come un unico elemento singolo. Tipicamente è l’effetto che fanno le parole di queste pagine viste nel loro insieme: danno un effetto di “blocco” di testo e, non a caso, in gergo si parla di “colonne di testo”. Il principio è sfruttato, per esempio, per la creazione del celeberrimo Marchio IBM, o nella figura del Cervo che, in realtà, è solo una serie di righe correttamente accostate per suggerire quell’immagine.
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PRINCIPIO DI SOMIGLIANZA Analogamente al precedente principio, la nostra percezione ci permette di distinguere delle somiglianze all’interno di insiemi più o meno omogenei e di raggrupparli otticamente per tipologia, distinguendoli e riconoscendoli anche se non sono vicini. È il principio che ci fa riconoscere l’immagine coordinata di un “brand” (se ben fatta) anche quando la vediamo in luoghi e momenti diversi e addirittura adattata a diversi mezzi di comunicazione.
La lista dei principi prosegue con quello di “esperienza”, quello di “completamento” e altri ancora. Ma l’editore potrebbe decidere di incolparmi per l’aumentato tasso di tentati suicidi tra i lettori se proseguissi nell’elencazione. Prudentemente, quindi, rimando ad un successivo articolo la chiusura dell’argomento e le relative conclusioni, nella convinzione che i temerari sopravvissuti a questo, sapendo cosa li attende, gireranno pagina immediatamente. PRINCIPIO DEL DESTINO COMUNE Questo principio sostiene che siamo portati a percepire elementi in movimento (reale o apparente) come collegati tra loro, più di quanto appaiano invece elementi disposti caoticamente, come nella foto dell’ordinata fila di auto rispetto a quella dell’ingorgo. Addirittura tendiamo a vedere un movimento anche in elementi statici, come nel logo del Campionato ciclistico di Melbourne, in cui i cerchi sembrano muoversi da sinistra a destra (ma in realtà sono solo cerchi deformati e statici).
Tende e Schermature Solari n.2-2019
Maurizio Corradi Opera da trent’anni nel settore della comunicazione, grafico pubblicitario ed esperto del nostro settore è titolare della: ARTEFATTO S.a.s. Via Enrico Fermi, 5 28053 CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) Tel. 0331922408 – mail: mcorradi@artefatto.net
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FIOR DI FIERE di Gustavo Capella Nell’ultimo articolo abbiamo scoperto quali sono i principali “ingredienti” che danno vita ad un progetto fieristico, iniziando a porci delle domande e darci delle risposte per chiarire le idee e fare le scelte corrette. Dopo “Perché”, a cui abbiamo risposto nello scorso articolo, chiediamoci: Quale? Dove? Come? Si dovrebbe spendere un po’di tempo per visitare le Fiere del proprio settore, oppure avvalersi di un Consulente (ne conosco uno molto preparato) che ci aiuti nella giusta scelta e in tutti i passi successivi…tanti. Per prima cosa, per fissare e raggiungere gli obbiettivi, dobbiamo essere onesti nel giudicare il nostro posizionamento nel mercato. Che potenziale abbiamo? Il nostro prodotto fa parte di una complessa filiera? Quali sono i plus che possono differenziare e valorizzare la nostra proposta al mercato?
Siamo in grado di servire clienti in tutto il Mondo oppure abbiamo difficoltà e possiamo servire solo il mercato nazionale o ancor meno? Ci rivolgiamo agli operatori o al cliente finale (BtoB o BtoC)? Una volta chiarite bene le idee sul nostro potenziale e aver capito quale target vogliamo raggiungere, passiamo a valutare la Fiera giusta per le nostre esigenze. A questo punto indirizzeremo la ricerca su Fiere Internazionali o su Fiere più locali, cercando di capire se il profilo dei visitatori e i settori merceologici trattati sono quelli più adatti alle nostre esigenze. La location di una Fiera deve essere adatta al settore a cui si riferisce, deve trovarsi all’interno del distretto industriale oppure essere facilmente raggiungibile (autostrade, Ferrovie, aeroporti), deve offrire un buon numero di alberghi nelle vicinanze, locali e servizi per soddisfare al meglio le richieste di visitatori ed espositori. Quasi sempre, le grandi capitali e le grandi città, sono dotate di modernissimi quartieri fieristici, dotati dei migliori servizi per visitatori e espositori ma ci sono eccezi-
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CHIUSO PER FIERE
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oni dove cittadine più piccole hanno investito bene le loro risorse economiche e presidiano il loro “orticello” con quartieri fieristici, magari più piccoli ma molto ben strutturati e attraverso Fiere dedicate al loro territorio mantengono la leadership di interi distretti produttivi. Dobbiamo inoltre sincerarci se l’organizzazione mette in pratica tutte quelle buone pratiche che servono a “far girare il motore” come un’adeguata comunicazione attraverso le relazioni di press office, un’efficace campagna pubblicitaria e un consistente programma di incontri, convegni etc. che coinvolgano i maggiori esperti del settore. La Politica deve essere sempre coinvolta, in modo da poter condividere le istanze del settore, trovare le giuste risposte per favorire gli scambi commerciali e snellire i sempre più complessi regolamenti legislativi.
Come espositore devo informarmi e sfruttare al meglio tutti gli strumenti che la Fiera mette a disposizione: se vengono organizzati incontri con delegazioni estere e buyer devo parteciparvi, se vengono a parlare esperti mondiali devo assistere, soprattutto devo trovare il tempo per girare in tutta la fiera e vedere come si posizionano i concorrenti, magari trovando sinergie con altre Aziende. Come abbiamo già detto, l’ideale sarebbe visitare la Fiera alla quale vogliamo partecipare PRIMA di parteciparvi, in questo modo possiamo verificare i costi, il tipo di Aziende che espongono, come vengono allestiti gli Stand, il tipo di Visitatore che gira per i padiglioni etc. Una volta chiarite le idee possiamo iniziare a sviluppare un programma delle cose da fare e dei preparativi con
La strada del Successo Photo by Gerd Altmann Tende e Schermature Solari n.2-2019
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CHIUSO PER FIERE
Budget adeguati Photo by Steve Buissinne
relativo Budget…Aiuto.!!! Prepararsi a partecipare, se fatto bene, è un’operazione difficile e molto faticosa che coinvolge tutte le componenti di un’Azienda, da cima a fondo; è un lavoro che può far risparmiare tempo, denaro e aumentare le possibilità di successo. Pensate alla vostra presenza in Fiera come se doveste fare un colloquio di lavoro vitale per la vostra carriera: Lo Stand è il vostro vestito, deve essere adeguato e rappresentare al meglio la vostra personalità. Il modo di comunicare (Dépliant, immagini, esposizione dei prodotti) rappresenta il vostro modo di lavorare, quello che direte e come lo direte sarà attentamente valutato. I vostri collaboratori presenti in Fiera sono il vostro curriculum, deve essere ben scritto e raccontare chi siete trasmettendo i vostri valori e il vostro percorso. Ma non basta, dovete fare molto di più, dovete creare l’aspettativa, dovete pensare a comunicare nei modi, nei tempi e nei canali più appropriati, dovete coinvolgere e entusiasmare i vostri commerciali sul territorio e fornire validi motivi ai vostri clienti per venirvi a visitare, dovete prepararvi ad accogliere le persone e a farle sentire importanti, dovete già aver pensato a come proseguire i rapporti instaurati in Fiera nei mesi successivi. Molti dicono: “tanto ci pensa la Fiera, l’Organizzatore a coinvolgere i visitatori” ma non sanno che la percentuale di Visitatori più alta NON viene tramite invito degli OrgaTende e Schermature Solari n.2-2019
nizzatori ma viene se invitati dalle Aziende (30% contro 60%). Per questa volta ci fermiamo, questa è la parte più importante e nel prossimo articolo faremo degli esempi e approfondiremo…anche i costi. Vi siete mai chiesti perché le belve vengono chiamate anche Fiere? Forse perché bisogna saperle trattare e addomesticare. Buon lavoro a tutti.
Gustavo Capella Dal 1982 sviluppa la sua esperienza Imprenditoriale, Manageriale, Commerciale, Marketing, Ufficio stampa, Comunicazione, Web, Gestione di Team e Organizzazione riferita al comparto Fieristico e congressuale. Socio di Fiere e comunicazioni, ideatrice e organizzatrice di SANA (Bologna), SUN, GIOSUN, T&T TENDE E TECNICA (Rimini), AEDILSANA (Roma), SANA A ROMA, SANA A NAPOLI, BtoBIO (Milano). Ha lavorato per 14 anni nell’organizzazione di COSMOPROF, per oltre 20 anni per il SAIE (Bologna), Build-Up (Milano) e molte altre Manifestazioni Fieristiche leader internazionali. Contatti mail: gus61@me.com tel. 335 6167469
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Innovare la propria azienda in ottica Green, un costo o una opportunità? di Sergio Rota
Il concetto di Green Economy fa la sua comparsa nel mondo politico alla Conferenza sull’ambiente di Rio del 1992. A primo impatto sembrava che la logica Green dovesse decollare immediatamente all’interno delle politiche produttive, invece purtroppo ci sono voluti 15 anni, ed una crisi economica, per convincere gli investitori che era giunto il momento di cambiare rotta ed orientarsi verso un nuovo paradigma produttivo. Nello specifico solo dalla metà del primo decennio del nuovo secolo l’idea di produrre in modo eco compatibile o eco sostenibile ha preso piede con vigore crescente e concetti come rispetto dell’ambiente e riduzione dell’impatto ambientale hanno iniziato a diventare sempre più di uso comune. Tuttavia cambiare il modo di produrre ha sicuramente dei costi non poco rilevanti, che hanno chiaramente portato gli imprenditori a chiedersi se valesse veramente la pena affrontare queste spese, specialmente in un periodo economicamente non florido, mettendo in discussione un concetto produttivo ben noto, per indirizzarsi verso nuove logiche costose e non ancora consolidate. La risposta degli imprenditori ha seguito logiche e percorsi, che vanno analizzati e compresi e per farlo prenderemo in analisi il report di Unioncamere del 2017. I dati mostrano che le aziende con pochi dipendenti hanno effettuato meno Eco -investimenti rispetto a quelle con un numero maggiore di lavoratori, dimostrando come il costo per l’innovazione incida maggiormente e in modo importante sulle piccole-medie imprese, scoraggiando la Tende e Schermature Solari n.2-2019
loro conversione al paradigma Green, scelta sostenuta anche dall’incertezza del ritorno economico derivante da tale cambiamento nella produzione.
Incidenza percentuale delle imprese che hanno effettuato eco-investimenti nel periodo 2011-2016 e/o investiranno nel 2017 in prodotti e tecnologie green sul totale delle imprese, per ripartizione territoriale e classe dimensionale. Fonte: Unioncamere Nonostante questa incertezza e paura del cambiamento, il 22 ottobre 2014 venne pubblicata su Lifegate una ricerca di Rudi Bressa che evidenziava che 8 imprenditori su 10 pensavano che le industrie Green avessero maggiore successo e potessero essere il motore della ripresa, mostrando un primo passo importante verso il cambio di rotta. Le aziende che attuarono questo pensiero, adeguandosi maggiormente al concetto di sostenibilità hanno ottenuto dei buoni risultati economici, rispetto a quelle che sono rimaste ancorati al classico sistema produttivo, confer-
BUSINESS E IMPRESE
mando il sentimento e le aspettative degli imprenditori. Vediamo alcuni dati. Sempre prendendo spunto da Unioncamere, nel rapporto 2017 di Green Italy, si evidenzia che, in termini percentuali, il fatturato e l’occupazione delle industrie Green, sono migliori per le industrie che hanno cominciato, o già concluso la trasformazione Green, rispetto a quelle che non hanno investito in questa innovazione. Nello specifico rispetto al fatturato è possibile osservare un incremento tra il 2014 e il 2016, fino ad una crescita del 58% nel 2017 contro un 53% delle aziende non Green
mente sostenere un investimento di conversione diventa impegnativo e richiede una scelta ponderata. A tal proposito il mondo bancario e le istituzioni mostrano sempre più attenzione agli investimenti Green finanziando progetti eco sostenibili e il mercato sta incrementando nuove forme di finanziamento, poco conosciute nel nostro paese, ma che in altre realtà hanno dato grande impulso all’economia. Importante è osservare come da alcuni anni gli investitori stiano orientando i propri capitali verso aziende che hanno sposato l’eco sostenibilità, sfruttando questo come spinta per allineare all’economia Green il cuore pulsante del nostro paese, ovvero le piccole e medie imprese, così da attrarre sempre più capitali che potranno far ripartire le nostre aziende.
Sergio Rota
Performance nel 2016 nelle medie imprese che hanno investito in prodotti e tecnologie green nel triennio 20142016 e confronto con quelle che non hanno investito. Confronto industrie Green e non Green. Elaborazione dati Unioncamere. Tuttavia in un momento storico in cui l’accesso al credito per le aziende è difficile, bisogna tenere conto di entrambi i fattori, costi e fatturati e pensare che sicura-
Laureato in Economia e Management all’Università Insubria di Varese. Opera da più di vent’anni nel settore Finanziario con particolare attenzione all’aspetto previdenziale ed alla finanza comportamentale. Uff. Via Mazzini 9 - 21100 Varese Cell 335- 1027112 E-mail sergio@sergiorotaconsulenza.it
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I COMMENTI DEI PROTAGONISTI DEL
MADE EXPO 2019 a cura della redazione
Qui di seguito ascoltiamo la “voce” degli espositori di questa riuscita nona edizione di Made Expo: Gibus (Gianfranco Bellin): MADE expo 2019 per noi sta andando molto bene, siamo sorpresi positivamente da questa edizione. Siamo soddisfatti in quanto abbiamo avuto un aumento di visitatori e della loro qualità. Mi spiace per chi non c’era perché si pentirà di non esserci stato. I nostri visitatori sono principalmente nazionali. Dickson Constant (Claudio Errigo): mancavamo da dieci anni alla fiera MADE expo per noi è tutto nuovo. Qualitativamente la fiera, gli ambienti e anche gli espositori sono evoluti. Per quello che riguarda la nostra azienda tutto ha funzionato benissimo, il mercato ha risposto bene. Renson (Federico Cereda): MADE expo 2019 è andato molto bene, abbiamo avuto contatti di maggiore qualità rispetto a due anni fa. Contatti prevalentemente nazionali, con una componente marginale di visitatori internazionali. In generale ci riteniamo soddisfatti. Internorm (Daniele La Sala): questa edizione è stata interessante, abbiamo registrato forse un po’
meno afflusso ma maggiore interesse, con operatori professionali che cercavano qualcosa di specifico e quindi non richieste blande e poco mirate. I nostri visitatori sono prevalentemente nazionali. Logli Massimo (Massimo Logli): MADE expo 2019 ci sta dando molte soddisfazioni. Ci sono molti visitatori e lo stand piace. Essersi presentati per la prima volta in sinergia con la Saint-Gobain - che ci ha acquisito è per noi un motivo per aver riportato dopo tanti anni una grande casa produttrice di vetro in una fiera che parla di edilizia e di architettura. La manifestazione sta andando bene quindi siamo molto soddisfatti. Besana Moquette (Andrea Besana): MADE expo sta andando bene. La nostra azienda è stata sempre presente e quest’anno c’è tanta sostanza, le persone sono concrete, sanno bene quello che vogliono, sono esperte, quindi per noi è anche un’occasione per riuscire a capire qual è l’esigenza del mercato. La nostra sensazione generale è positiva. Abbiamo registrato molti visitatori nazionali, ma anche internazionali: dai Paesi Arabi e della Spagna soprattutto.
Stand Gibus
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L’INTERVISTA
Stand Dickson
Federico Cereda allo stand Renson
Stand Bianchi Paolo
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L’INTERVISTA
Federico Bartolomei Gianfranco Bellin Abramo Barlassina Emanuela Iacopi Carlo Giovanardi
Il Team Tekno’s
Cadorin (Rita Cadorin): l’organizzazione di MADE expo è eccellente. Noi abbiamo registrato molta affluenza. Tutte le aziende del nostro comparto dovrebbero credere di più in questa fiera. Quando si parla di design e architettura collegati all’edilizia il MADE è molto importante, una manifestazione di valore. Quest’anno ci sono venuti a trovare tanti visitatori, molti italiani ma anche provenienti da altri paesi come la Russia, paesi dell’Est e paesi del Nord Europa. Calcestruzzi e Italcementi (Roberto Callieri): la fiera si è dimostrata molto positiva e l’interesse per i nostri nuovi prodotti è alto. Stiamo lanciando in questa sede la tipologia di applicazione per il ripristino strutturale i.power RIGENERA. È cresciuto anche l’interesse degli architetti per la stampa 3d. Il numero di visite è molto significativo, anche quelle internazionali. Dal punto di vista nazionale i più interessati sono gli ingegneri che si occupano di ripristino e ristrutturazione. I progettisti possono toccare con mano i prodotti per metterli a capitolato nei progetti Tende e Schermature Solari n.2-2019
futuri quindi per noi MADE expo è un’esperienza positiva. Garofoli Spa: Siamo soddisfatti della nostra partecipazione al Made Expo 2019. E’ stata un’occasione importante per dialogare con tutta la rete vendita e per parlare delle tante novità di prodotto. Metra (Enrico Zampedri): siamo assolutamente soddisfatti dell’affluenza, sia in termini numerici ma anche di qualità, superiore alle nostre aspettative. Sono molte le persone interessate ai nostri prodotti e quindi un target selezionato. Devo dire che siamo contenti del posizionamento che ci siamo dati, anche per la dimensione dello stand e la tipologia dei prodotti. Sciuker (Marco Cipriano): MADE si conferma una fiera biennale importantissima, con una affluenza soddisfacente sia nei primi giorni che nel finale.La presenza estera risulta molto importante, le visite sono sempre equilibrate tra quantità e qualità, anche in termini di clienti nuovi. Posso dire che è stata una bella edizione.
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“ULTIMA” DAL KAZAKHSTAN. a cura della redazione Il Kazakhstan è una ex-repubblica sovietica, indipendente dal 1991. Qui sorge il famoso Cosmodromo di Bajkonur, la più vecchia base di lancio missilistica del mondo ancora in funzione, da dove partì Jurij Gagarin nel 1961. Nel corso dei secoli della sua storia il Kazakhstan ha raccolto innumerevoli gruppi etnici dando vita ad un vero e proprio melting-pot tra popoli asiatici ed europei. I Kazakhi nativi sono la maggioranza ma ci sono forti presenze di Russi, Ucraini, Bielorussi e discendenti di Tedeschi, Polacchi e altri ancora. Con una superficie di 2,7 milioni di Kmq, pari all’intera
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Europa Occidentale ma con soli 17,5 milioni di abitanti è uno dei più grandi e meno popolosi paesi al mondo. In Italia, solo per paragone, più di 60 milioni di persone convivono in un territorio di 300 mila Kmq. Nonostante la rarefazione (media) degli abitanti, dal 1991 questa nazione ha compiuto ingenti sforzi di modernizzazione che si possono cogliere dall’architettura all’avanguardia dei centri delle città più grandi come Almaty o la capitale Nur-Sultan (l’ex Astana) dove, lo ricordiamo, si è tenuta l’edizione dell’EXPO 2017.
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Central Downtown Astana
Astana
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Fiume Ili
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REALIZZAZIONI
Evidentemente il suo ricco passato e il recente sviluppo dell’architettura devono avere innescato un positivo volano di creatività anche in ambiti meno internazionali. Ci giunge, infatti, la notizia di una innovativa e creativa installazione recentemente effettuata nei pressi di Kapchagay, una località sul Fiume Ili, nel sud-est del paese e vicina ad Almaty. All’inizio del 2019 la “Company Domus Almaty”, rappresentante locale del nostro italianissimo Gruppo Genius ricevette da un cliente locale la commessa per ben 450 zanzariere a pannello fisso (modello Ultima) di circa 50cm di lato. All’inizio pareva una richiesta piuttosto bizzarra, dato che i pannelli fissi sono considerati un prodotto a bassa tecnologia e, solitamente, si montano in contesti utilitaristici, dove né il design né le prestazioni sono determinanti. E, soprattutto, 450 pezzi tutti uguali paiono un po’ esagerati. Accertatosi che non si trattasse di un equivoco il rappresentate diede seguito alla fornitura che fu utilizzata per il capolavoro che vedete nelle foto dell’articolo. Si tratta dell’applicazione dei pannelli del modello Genius “Ultima” alle pareti di un lussuoso capanno di pesca, invece delle vetrate. Il “capanno” si trova in un’area climatica dove d’inverno la temperatura scende a -40°C, rendendo inaccessibile l’area, ma d’estate risale a +40°C, con un escursione talmente ampia che i meccanismi di avvolgimento e scorrimento delle zanzariere cinesi, precedentemente montate, hanno dato “forfait”. Durante Tende e Schermature Solari n.2-2019
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REALIZZAZIONI
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l’estate 2018 le reti cinesi si sono addirittura squagliate! L’architetto Tskhay Oleg Yenovich incaricato della ristrutturazione ha, quindi, optato per una soluzione tanto semplice quanto elegante ed affidabile: la ripetizione del modulo su tutte le facciate della costruzione, utilizzando un prodotto senza parti deteriorabili né motori che si possano guastare. I profili “Ultima” con reti in alluminio o in fibra di vetro, permettono, infatti, di affrontare ambienti aggressivi ed estreme escursioni termiche senza riportare danni. Il passaggio tra l’interno e l’esterno è garantito da una semplice, ma efficiente e collaudata, zanzariera a porta a battente “Araknis”, dotata di barra di rinforzo intermedia e fascia inferiore per l’apertura col piede. Anch’essa nel catalogo Genius e senza nessuna parte in movimento (tranne i cardini di sospensione), né molle o contrappesi, la porta “Araknis”, al pari dei pannelli “Ultima”, si presta egregiamente all’utilizzo in condizioni climatiche e ambientali gravose. Il risultato della ristrutturazione è visibile nelle immagini di queste pagine, a dimostrazione di come una eccellente gestione di competenza e creatività possano esprimere tutte le potenzialità di un prodotto -solo all’apparenzasemplice, ottenendone prestazioni estetiche e funzionali del tutto paragonabili a modelli ben più sofisticati. Per maggiori informazioni: www.geniusgroup.it
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SCHERMATURE SOLARI ALLA SALA DELLE ASSE DEL
CASTELLO SFORZESCO a cura della redazione
Durante il VI Simposio Tensinet 2019, tenutosi presso il Politecnico di Milano, tra la miriade di progetti architettonici presentati, TextilesHUB (Laboratorio Interdipartimentale di Ricerca sui Tessili e i Materiali Polimerici) ha annunciato il completamento dell’installazione dei suoi schermi per finestra in materiale ibrido-tessile concepiti per mitigare le condizioni di comfort e preservare gli affreschi della Sala delle Asse nel Castello Sforzesco, una delle testimonianze più importanti del patrimonio culturale di Milano. Il progetto ha rappresentato una sfida al tipico schermo per finestra, introducendo una forma anticlastica anziché
piana e utilizzando materiali non convenzionali come i tessuti a maglia e le barre flessibili in composito per il telaio. Un progetto che unisce tradizione e innovazione, che mutua preziose conoscenze dal mondo della maglieria e le trasferisce nell’architettura delle tensostrutture. Le trame complesse e i disegni in rilievo tipici della maglieria, oltre all’effetto traslucido che caratterizza anche i tessuti a maglia più fitti, elevano la qualità dello spazio in termini non solo di impatto visivo, ma anche delle sensazioni tattili. Le barre flessibili in composito consentono un processo di installazione a basso impatto e la realizzazione di un
Le tende nella sala del Gonfalone
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ARCHITETTURA
La tenda installata in Sala delle Asse
Particolare di tenda con maglia a doppia densitĂ
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ARCHITETTURA
Pre-installazione della tenda presso EOSDESIGN
telaio facilmente replicabile su altre finestre del castello. Rispetto ai normali profili di alluminio, che vanno realizzati in forme diverse per ciascuna finestra, gli elementi flessibili in fibra di vetro possono infatti essere adattati in loco. Anche le schermature sono estremamente leggere, con un peso totale di soli 8 chilogrammi. Data la rilevanza storica del contesto, la sfida principale di questo progetto consisteva nel fissare il telaio di 3 metri di larghezza e 6 metri di altezza con il minor numero possibile di fori, soprattutto in corrispondenza della volta intorno alle finestre e sul pavimento. La soluzione adottata si avvale di una combinazione di componenti a forma e curvatura attiva per un assemblaggio che ha richiesto un totale di soli 4 fori del diametro di 6 mm, un risultato impressionante rispetto ad un tradizionale telaio di tensionamento del tessuto, che in questo caso avrebbe richiesto almeno 24 fori. Cosa ancora più importante, tutti e 4 i fori si trovano lungo i due bordi verticali e quindi non è stato necessario praticare alcun foro sul pavimento e sulla volta. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’azione dei due set di barre in composito fibrorinforzato (GFRP), che agiscono insieme per spingere in posizione i bordi superiore e inferiore, contribuendo in tal modo a realizzare una migliore schermatura contro la luce solare e le correnti d’aria. Sulla struttura del telaio sono stati testati quattro diversi tessuti a maglia in filato ignifugo. I tessuti a maglia sono stati scelti non solo per la loro elasticità, ma anche per il loro effetto ottico di trasparenza traslucida, che fornisce un collegamento visivo con il parco all’esterno riuscendo comunque a bloccare i raggi UV. Questi tessuti inoltre hanno comportato una sfida per l’attuale produzione industriale, dal momento che i tessuti di maglieria in commercio raggiungono un’altezza massima di 170 cm. Il produttore quindi ha dovuto modificare il suo parco macchine per poter fabbricare tessuti con un’altezza di 230 cm, che potevano poi essere tesi fino a raggiungere Tende e Schermature Solari n.2-2019
i 3 metri richiesti dal contesto progettuale. Inoltre, uno dei tessuti ha una densità differenziata essendo più leggero nella zona centrale, che riproduce la forma della finestra, e più denso nella zona dei bordi, che richiedono prestazioni più elevate per bloccare le correnti d’aria. Si esprime gratitudine a Michela Palazzo, direttrice dei lavori di restauro, e a Francesca Tasso, direttrice delle collezioni d’arte del Castello Sforzesco, per aver dato l’opportunità di affrontare questo progetto in un contesto così importante per il nostro patrimonio culturale. Si vuole inoltre ringraziare tutti coloro senza i quali non sarebbe stato possibile procedere all’installazione, in primo luogo il creativo team di montatori della EOSdesign per avere testato questo sistema sperimentale, integrandolo con le loro competenze. Un ringraziamento particolare anche a Giorgio Piovano, sia per il suo straordinario lavoro dedicato alla produzione di tessuti a maglia su misura di alta qualità che si sono dimostrati all’altezza degli impegnativi requisiti, sia per l’assistenza in tutte le fasi della realizzazione. Questo progetto è stato sostenuto anche da una campagna di ricerca interdisciplinare con le prove sulla trasmittanza ottica dei materiali eseguite da SeedLab e le prove anemometriche dall’Experimental Mobile Laboratory, entrambi parte del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano. I due prototipi di tende sono visibili in sala del Gonfalone e lo saranno fino al 2020, proprio accanto alla Sala delle Asse, e saranno visibili anche al pubblico.
CREDITS: Design delle membrane schermanti in materiale ibrido-tessile: TEXTILESHB, POLIMI: Elpiza Kolo, Alessandra Zanelli Tessuti di maglieria: Giorgio Piovano, Home Textiles Graziano Daviddi, DAVID TEX 4Spaces GmbH Sviluppo telai: EOSDESIGN: Matteo Scampini, Stefano Valle Materiali a curvatura attiva: TOP GLASS Prove di trazione biassiale: TEXTILESHUB, POLIMI Carol Monticelli, Elpiza Kolo, Alessandra Zanelli Test ottici: SeedLab.ABC, POLIMI: Tiziana Poli, Alberto Speroni, Andrea Giovanni Mainini Test anemometrici: Experimental Mobile Laboratory, DABC, POLIMI: Elisabetta Rosina, Marivita Suma Committente per il Castello Sforzesco: Direzione dei lavori di restauro e direzione delle collezioni d’arte del Castello Sforzesco, Milano: Michela Palazzo, Francesca Tasso, Irene Scarcella
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AL FUORISALONE
2019 tutte le declinazioni del Design di Lucia Carleschi
Appuntamento fisso della primavera milanese, la settimana del Design fa sempre il tutto esaurito in città. All’interno della fiera, il Salone del Mobile abbaglia con la sua bellezza, ma forse brilla di una luce un po’ scontata. Più vario e imprevedibile il Fuorisalone, che, grazie al suo programma ricco e super articolato, rischiava addirittura di disorientare il visitatore, imponendo obbligatoriamente di scegliere cosa vedere, dato che era umanamente impossibile farsi un’idea di tutto. Rispetto al Salone, copriva un’area molto più estesa, non era organizzato per argomenti e offriva una gamma talmente ampia di esperienze che era inevitabile avere la sensazione di essersi persi qualcosa. Ognuno quindi doveva crearsi una propria selezione, appellandosi a criteri razionali ma anche solo all’istinto, dato che durante la magica settimana del Design, Milano riserva sorprese praticamente ovunque, all’insegna della libertà dagli schemi.
Di seguito una panoramica di alcuni degli spot che animavano la città. Doveroso iniziare con il Palazzo della Triennale, che celebra il design italiano con i suoi pezzi più rappresentativi esposti in una mostra, che sarà permanente, inaugurata proprio nel giorno di apertura del Salone del Mobile, il 9 aprile, nello spazio della curva del Palazzo della Triennale. Bellissimo il colpo d’occhio sulla distesa di oggetti di design, talmente noti che è quasi impossibile non ricordare di averli già visti; è come imbattersi in una folla di vip: magari non li abbiamo mai conosciuti di persona, ma ci risultano molto familiari. A tutto design anche la mostra Triennale in scena nello stesso edificio fino a settembre, che ha come tema il deterioramento del rapporto fra gli esseri umani e l’ambiente naturale, sviscerato in un centinaio di progetti “ricostituenti”, concepiti negli ultimi tre decenni e provenienti da tutto il mondo. Lo scopo è quello di
PANORAMICA DI IN-OUT AL PIANO ZERO DI PIAZZA TRE TORRI
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FIERE E MANIFESTAZIONI
DIVANO ICEBERG BY GIOVANARDI AMBIENTATO NEL GIARDINO SEGRETO DELL’ISTITITO LOMBARDO
svelare il potenziale del design come catalizzatore di cambiamenti sociali e comportamentali. Nel cuore di Brera, l’evento “Design is Innovation” è stata l’occasione per riscoprire, o per scoprire, una perla storica che vale senz’altro la pena di portare alla luce, oltre che per la sua bellezza, anche per la sua fervente attività culturale di altissimo livello: l’Istituto Lombardo, fondato nel 1797 a Bologna da Napoleone, il quale poi nel 1810 cambiò il nome in Istituto Reale di Scienze, Lettere e Arti, fissandone la sede a Milano nel palazzo di Brera. Qui, con uno scenografico allestimento firmato dall’architetto Roberto Semprini, in occasione della Design Week erano in mostra una serie di prodotti ad alto contenuto di innovazione, ecosostenibilità e bellezza, con la partecipazione di: Effeitalia, Omexco, Artè, Metalco, Bellitalia, Citydesign, Giovanardi e Goccia illuminazione. Giovanardi in particolare ha proposto al pubblico il processo di riciclo Raytent, che parte dal tessuto acrilico Irisun 100% riciclabile, per arrivare, dopo varie fasi, al filato acrilico riciclato Raytent, che viene utilizzato in diversi settori che vanno dalla protezione solare all’arredamento outdoor/indoor, dagli accessori moda ai filati per tappeti. In esposizione anche il divano modulare Iceberg, disegnato da Semprini e realizzato da Arredaesse, vestito di tessuto Irisun Living, e il pouf outdoor Alvi, disegnato da Leonardo Mercurio e Vera Belikova in tessuto Irisun Living, vincitore del concorso Sprech Agorà Design, sezione Textile Experience. Giovanardi era presente in Brera anche presso la galleria RobertaeBasta con altri elementi firmati Raytent: pouf
e tavolini in tessuto riciclato Raytent Living nel déhors, mentre l’interno del locale era impreziosito da due tappeti annodati a mano della collezione Raytent Rugs, che ha fatto il suo debutto ufficiale al Salone del Mobile, dopo un’anteprima a Made Expo. Alla Conca dell’Incoronata, progettata da Leonardo e situata in via San Marco, era possibile fare un’esperienza che riportava indietro nel tempo, a molto prima che il canale venisse interrato (nel 1929-30) grazie all’installazione Aqua ideata da Marco Balich. Come indica il nome stesso, protagonista assoluta era l’acqua, elemento naturale a lungo studiato da Leonardo in qualità di artista, architetto, scienziato e ingegnere. Aqua esaudiva il desiderio impossibile del genio toscano di isolare il movimento dell’acqua per osservare la sua unità minimale, la goccia. Ecco come si presentava l’allestimento: grazie a un innesto architettonico, un grande specchio d’acqua copriva la Conca, alla cui estremità campeggiava un grande schermo led a mo’ di finestra sulla Milano del futuro, raffigurante un avveniristico skyline che mutava a seconda del momento della giornata. Sullo specchio d’acqua galleggiava un veicolo avveniristico. Al di sotto di questa struttura, proprio all’interno del canale, i visitatori entravano in una wunderkammer dove, grazie a immagini e suoni frutto delle tecnologie più avanzate, ci si poteva abbandonare a un’esperienza di inedita immersione. Il percorso iniziava in una mirror room in cui una sinfonia interattiva di suoni e gorgoglii orchestrava l’erogazione di reali getti d’acqua. Al termine, una proiezione eterea svelava il movimento Tende e Schermature Solari n.2-2019
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ascendente e discendente delle acque gestite dalle chiuse leonardesche. Luci stroboscopiche modificavano con un’illusione ottica i getti d’acqua, rallentandoli fino a isolarli in gocce lentissime, sospese nel tempo e nello spazio, riflesse e moltiplicate all’infinito negli specchi. L’esperienza si concludeva quando la proiezione diventa trasparente e rivelava un’inaspettata rielaborazione artistica dei disegni del Maestro. Oltre a intrattenere piacevolmente, Aqua ha avuto il pregio, nell’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, di puntare l’attenzione sullo stretto rapporto fra il Maestro e i Navigli, che sono nati come fossato a difesa della città in epoca medioevale. La Conca dell’Incoronata (dal nome dalla vicina Chiesa di Santa Maria dell’Incoronata), dove scorreva il Naviglio di San Marco, fu costruita per volere di Ludovico il Moro nel 1496 allo scopo di allacciare il Naviglio della Martesana alla cerchia dei Navigli, affinché fosse finalmente possibile attraversare la città via acqua. Il duca, dato che l’impresa non si presentava facile a causa del dislivello fra i due canali, chiese la consulenza di Leonardo, e il grande genio toscano realizzò il collegamento grazie a sei conche di navigazione, delle quali quella dell’Incoronata e quella di San Marco sono le ultime due. Alla fine della via, il Naviglio di San Marco formava un laghetto, considerato il secondo porto di Milano dopo la Darsena. Qui arrivavano barconi carichi principalmente di materiale per le costruzioni e, in tempi moderni, anche di carta per il Corriere della Sera. Il tipo di chiuse inventate da Leonardo, con le porte inclinate a V, è ancora oggi in uso in tutto il mondo. Le porte in legno di rovere visibili oggi sono rifacimenti in epoche storiche successive su modello originale di quando la chiusa fu costruita. Tornando a parlare di Aqua, risulta inevitabile il confronto con De-Signo, l’installazione ideata da Davide Rampello che presentava una carrellata sull’eccellenza italiana da Leonardo ai nostri giorni all’interno del Salone del Mobile, nel padiglione 24 della fiera: ne esce vincente
sicuramente Aqua per impatto, coinvolgimento e brevità: quattro minuti spesi bene che giustificavano pienamente le lunghe code di visitatori in attesa di entrare. I pregi di brevità, intensità e piacevolezza di questa installazione, capace di sorprendere e intrigare il visitatore, si sono ritrovati anche in un’altra esperienza offerta al pubblico del Fuorisalone, stavolta da Fiemme 3000, specializzato in componenti in legno di qualità per l’edilizia, in via Lanza: anche qui un’esperienza concisa ma significativa (come alla Conca dell’Incoronata), con un percorso esperienziale intitolato “Do You Feel Wood?” che enfatizzava l’uso di olfatto e tatto, mettendo per una volta da parte la vista. Una guida audio accompagnava lungo un percorso al buio che, grazie al confronto con altri elementi, faceva apprezzare ancora di più il legno come materiale, ma non quello contaminato da vernici, colle e solventi che finisce con l’inquinare gli ambienti: “Ogni giorno respiriamo l’energia delle nostre abitazioni” ricordava la voce in cuffia, e Fiemme 3000, ispirandosi alle montagne incontaminate che circondano la zona del Trentino in cui ha sede, propone pavimenti in legno che non solo non inquinano l’aria, ma ne migliorano addirittura le caratteristiche con le loro emissioni naturali. Anche Biosphera Equilibrium è stata progettata per generare benessere. Già incontrata quest’anno a Bolzano per Klimahouse, durante la Design Week milanese l’unità mobile era “parcheggiata” in piazza Beccaria, a pochi passi dal Duomo, in versione ufficio per l’occasione, arredata secondo i criteri più avanzati. Per rendere ancora più significativa la sua presenza a Milano, il team Biosphera, oltre alle visite guidate al modulo abitativo, ha organizzato un interessante convegno sull’importanza della qualità dell’aria e il design biofilico per ambienti di lavoro rigenerativi. Fra le caratteristiche distintive dell’allestimento messo a punto per il Fuorisalone 2019, all’interno si facevano notare la scrivania saliscendi elettrificata di Emme Italia corredata dalla sedia Se:flex di Sedus, che si adatta a
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FIERE E MANIFESTAZIONI
LA SPETTACOLARE VERSIONE DELLA PERGOLA BIOCLIMATICA BRERA DI PRATIC ALLESTITA IN VIA BRERA
chi la utilizza. Su una delle pareti longitudinali esterne invece spiccavano i pannelli solari Suncol della svizzera Sunage, disposti in modo da svolgere anche la funzione di schermatura solare. Il tripudio dell’outdoor si è registrato nel cuore del City Life District, altra imperdibile location milanese. La piazza Tre Torri ha ospitato In-Out, esposizione dedicata al benessere all’aperto. Organizzato dall’architetto Fabio Rotella e strutturato su due livelli, questo progetto ha avuto fra i suoi protagonisti la pergola bioclimatica Kedry Prime di KE, che grazie alla sua configurazione modulare può essere installata in qualsiasi tipo di déhors, patio o terrazzo. A In-Out era presente anche Tempotest, che ha incuriosito e divertito il pubblico con la sua installazione intitolata “The Butterfly Shower”: un gioco formato da grandi cilindri concentrici di strisce di tessuto variopinto che invitava il visitatore a esplorarlo sino a raggiungerne il centro dove, alzando lo sguardo, si poteva ammirare una pioggia sospesa di farfalle decorate con il design e i colori di Tempotest Home. Pur essendo presente anche in fiera, Pratic ha scelto il Fuorisalone per offrire al pubblico un’edizione a dir poco sensazionale della sua pergola Brera, che non poteva essere ambientata altrove se non proprio in via Brera. È stata la Galleria Cattai a ospitare una grintosa versione zebrata della pensilina, completata da vetrate scorrevoli coloratissime. L’obiettivo di Pratic era quello di proporre un’installazione concepita per celebrare il linguaggio dell’arte e del colore in ambito outdoor, esprimendo ottimismo e libertà, e bisogna ammettere che il progetto Brera Concept ha proprio fatto centro. L’allestimento
MAGICO EFFETTO DELLE VETRATE SCORREVOLI
era completato da arredi in stile minimal firmati Roda, da un braciere da esterno di AK 47 e da una suggestiva pavimentazione con pregiate tavole di legno naturale di Bolefloor. Addirittura meritoria l’operazione messa in atto dal progetto Design Open Spaces, che ha puntato sulla creazione di un distretto diffuso del design rivitalizzando spazi urbani ormai non più in uso. Il quartier generale dell’iniziativa era situato in piazza 24 maggio, all’interno di uno dei caselli daziari, anticamente sede della dogana Tende e Schermature Solari n.2-2019
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FIERE E MANIFESTAZIONI
LA PERGOLA BIOCLIMATICA KEDRY PRIME DI KE ESPOSTA A IN-OUT
L’INSTALLAZIONE TEMPOTEST A CITY LIFE
sulla Darsena e luogo di commerci fino al secolo scorso, per chi giungeva in città da sud o via navigli. Chi ha colto l’opportunità di mettere piede in questo edificio della Milano di tanto tempo fa, ha potuto ammirare una variegata esposizione delle realizzazioni di giovani designer. Fra queste, l’intrigante tavolino “Buio”, nel quale l’autore Riccardo Grancini è riuscito a la imprimere la magia della notte, accoppiato alla lampada “Equilibrio”, essenziale e innovativa. Spingendosi verso la zona Porta Genova-Tortona, nel pullulare di iniziative che occupavano quasi ogni spazio di questo quartiere simbolo della movida milanese, presso Superstudio 13 di via Forcella spiccava la mostraevento “Smart City”, che nella sua edizione 2019 si è collegata all’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2015 e alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici. Focus prevalente dell’evento, la qualità degli esseri umani che vivono nelle città, e l’attenzione al percorso indicato dai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, che sinteticamente affermano Tende e Schermature Solari n.2-2019
che “le infrastrutture e le innovazioni tecnologiche vanno combinate con la lotta alla povertà, alle diseguaglianze, con la parità di genere, la salute, l’istruzione, l’inclusività, e l’utilizzo razionale delle risorse mondiali”. La mostra si ispirava al tema “La via Latina alla Smart City”, presentando una città come sistema di relazioni che produce valore, e dove la tecnologia è strumento di simbiosi e di empatia, argomento di grande interesse per chi, in ruoli diversi, è interessato all’evoluzione delle metropoli verso il futuro. Per finire, un tocco di dolce vita: in via Randaccio, vicino al parco Sempione, era possibile muoversi liberamente all’interno di una bella villa d’epoca allestita molto scenograficamente con oggetti di design di lusso selezionati da Artemest. Il tocco in più era dato dalla presenza di alcuni bravi performer che interpretavano il ruolo degli abitanti della casa, così che i visitatori hanno potuto vivere una stimolante esperienza in stile living theatre. Specializzata in artigianato italiano di alta gamma e attiva soprattutto on line, Artemest accompagna ogni singolo pezzo di arredamento o décor che seleziona con uno storytelling approfondito, così che l’autore e il processo di realizzazione diventano il valore aggiunto dell’oggetto stesso, rendendolo ancora più interessante per il potenziale acquirente.
Lucia Carleschi Giornalista professionista dal 1992, laureata in lingue e letterature straniere, ha lavorato a lungo nella stampa tecnica specializzata nel settore dell’edilizia e ora è freelance. Sempre appassionata dei temi relativi alle costruzioni, si concede sconfinamenti in campi completamente diversi.
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MED TWIST di Gibus sotto il sole di Portorose a cura della redazione
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Non solo per strutture ricettive, ristoranti, locali e hotel: le soluzioni firmate Gibus permettono davvero a tutti di creare una Stanza del Sole pratica e funzionale, utilizzabile tutto l’anno e capace di regalare il massimo relax e alti livelli di comfort soprattutto nella bella stagione. Una delle migliori e più recenti dimostrazioni di questa ecletticità è l’installazione effettuata presso una villa privata nella splendida location di Portorose, una frazione del comune sloveno di Pirano, conosciuta per essere uno dei centri balneari più belli del litorale altoadriatico. La casa vacanze, che poteva già contare su un’ampia zona giardino con piscina e una splendida vista sul mare, è stata impreziosita grazie all’utilizzo della pergola bioclimatica Med Twist, uno dei prodotti di punta del catalogo Gibus. L’obiettivo primario era quello di avere una struttura versatile, resistente all’acqua e che potesse garantire una piacevole ombreggiatura nelle giornate di sole. Tutte caratteristiche che Med Twist rispetta in pieno: oltre alla struttura portante in alluminio verniciato che, grazie alle suggestive linee minimali e d’effetto, regala un tocco di design a qualsiasi contesto in cui viene inserita, questa pergola può infatti contare sulla copertura a lame metalliche basculanti. Un’innovazione che, all’atto pratico, consente di godere sempre di un microclima perfetto nell’ambiente sottostante, proteggendo allo stesso tempo dal sole e dalla pioggia.
Merito della possibilità di orientare le lame basculanti con un angolo da 0 a 135 gradi: aprendole leggermente, viene assicurata una ventilazione piacevole e naturale; mentre orientandole in modo da schermare il sole e la luce, si può vivere lo spazio nella massima tranquillità anche nelle giornate più calde. In caso di pioggia, invece, basta semplicemente sistemare le lame in orizzontale, così da avere una copertura perfetta e lasciare ai pluviali di scarico, integrati nella struttura stessa della pergola, il compito di drenare l’acqua piovana. “Il valore aggiunto dei prodotti Gibus – spiega Oton Filipič, titolare di Ralux, l’atelier di Nova Gorica che ha curato l’intera installazione – è la possibilità di arricchire le strutture con una serie di accessori che ne aumentano il comfort e la vivibilità: in questo caso, in particolare, abbiamo montato l’impianto di luci a Led e quello audio. Il tutto con la velocità che da sempre queste soluzioni ci consentono di garantire: nella casa per l’intera installazione è bastato un giorno di lavoro, impiegando tre persone. Il proprietario dell’abitazione ha visto la nostra proposta in una fiera di settore a Lubiana e ne è rimasto immediatamente colpito, reputandola perfetta per le proprie esigenze: a lavoro ultimato è rimasto ulteriormente stupito dalla qualità del prodotto”. Dettagli confermati anche dallo stesso proprietario “Sono stati tanti i fattori che mi hanno spinto a scegliere Med Tende e Schermature Solari n.2-2019
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Twist di Gibus, a partire dalla possibilità di regolare le lame basculanti, dalla resistenza all’acqua del prodotto e dal suo design. Un aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare: la pergola si è infatti adattata alla perfezione alla facciata della casa e, se dovessi dare un voto al design della struttura, non potrebbe che essere eccellente”. Grazie all’integrazione perfetta tra efficienza, praticità, comfort e stile, quindi, l’obiettivo di creare una Stanza del Sole firmata Gibus è stato centrato.
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R+T ASIA 2019 SCHERMATURA SOLARE IN SALSA CINESE di Lucia Carleschi
L’universo delle schermature solari protagonista in Cina dal 27 febbraio al primo marzo per R+T Asia 2019. Ben 642 gli espositori, 82 dei quali provenienti dall’estero, e il resto cinesi. Ventuno in tutto le nazioni rappresentate. I visitatori sono stati circa 35mila, dei quali circa 10mila di provenienza internazionale, per una gamma complessiva di 92 fra Paesi e Regioni rappresentati. Questi dati battono tutti i record precedentemente stabiliti, per cui è più che mai corretto affermare che R+T Asia è un evento in decisa crescita. Nata a Stoccarda, questa fiera può ormai vantare una tradizione cinquantennale. Dal 2005 esiste la sua versione cinese, che ricorre annualmente nel New International Exhibition Centre di Shanghai, la città più popolosa al mondo, grazie ai suoi 25 milioni di abitanti. Si tratta di una fiera B2B per avvolgibili, porte/ cancelli, finestre e sistemi per la schermatura solare,
e rappresenta un evento molto importante per l’area Asia Pacifico. Infatti, nel corso degli anni R+T Asia ha contribuito notevolmente all’internazionalizzazione degli scambi commerciali di questo mercato. In occasione della sua prossima edizione, che si terrà dal 17 al 19 marzo 2020, R+T Asia si trasferirà nel centro fieristico NECC (National Exhibition and Convention Center) di Shanghai, una struttura che offrirà all’evento una maggiore possibilità di crescita, in quanto i padiglioni più grandi costituiscono la base di uno sviluppo futuro in termini di area espositiva e numero di espositori. Trattandosi di un evento “made in Germany”, ovviamente è stata proprio la nazione tedesca a fare la parte del leone fra gli europei, e quest’anno il German Pavilion contava un numero di espositori record rispetto alle altre edizioni di R+T Asia: ben 14 rispetto alla decina che ospita solitamente, alcuni dei quali di ritorno e altri,
LEONI A GUARDIA DELL’INGRESSO DEL LILACS INTERNATIONAL COMMERCIAL CENTER
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LO STAND DOOYA
ovviamente, nuovi. Fra le varie iniziative che hanno animato la fiera, ha suscitato particolare interesse InnovAction, una competizione che ha lo scopo di mettere in risalto alcuni prodotti presentati in esposizione che si distinguono per le loro caratteristiche innovative. Gli organizzatori hanno ricevuto 300 domande di partecipazione, fra le quali hanno selezionato i dieci partecipanti. Per questa operazione ci sono voluti tre mesi. Queste le aziende che costituivano la rosa degli sfidanti: Burda, Junkers + Müllers, Gaviota, Yuma Sun Shading, Wuxi Hemei Window Ornaments New Material, Lanxi Baolong Finished Machinery, Wistar Mechanicel & Electric, Greenawn Awning Science And Technology, Foshan Shuncaida Tent Products, Huacen Building Material. La competizione è stata vinta dall’azienda tedesca Burda, specializzata in tecnologia a infrarossi, con un prodotto già pluripremiato: un sistema modulare che consente sia di riscaldare che di rinfrescare velocemente gli ambienti e che presenta una gamma vastissima di applicazioni potenziali, che vanno dalle tende da sole, ai giardini d’inverno, alle sale espositive ecc. Interessante anche il prodotto con cui la spagnola Gaviota ha partecipato a InnovAction: una tettoia retrattile in grado di coprire ampie superfici, e che quindi si presta
a essere utilizzata anche in contesti tipo ristoranti o negozi. Una particolarità distintiva di questa struttura, denominata Concept Box, è l’inserimento di luci led a intensità controllata, una caratteristica che dà un tocco molto particolare agli ambienti. La tettoia è dotata inoltre di dispositivi che tengono teso il tessuto. Si chiama invece Sky Screen l’articolo con cui la tedesca JM (Junkers + Müllers)Technical Textiles ha concorso per l’InnovAction Award: un tessuto schermante pensato per contrastare il fastidio causato dal bagliore, e con una capacità di trasmissione della luce identica in tutte le sue varianti di colore. È Pvc-free ed è l’unico al mondo a bassa emissione. È un prodotto nuovo presentato al pubblico per la prima volta a R+T Asia e disponibile sul mercato da aprile 2019. Realizzato in poliestere, ha la parte posteriore ricoperta in alluminio che ha una doppia funzione: ripara dalla luce ed è anti riflettente. “I tessuti Pvc-free attualmente sono molto richiesti in Asia così come nel resto del mondo” ci ha detto Christian Junkers, Ceo di JM, e la sua affermazione ha trovato riscontro in numerosi stand di altri espositori che esibivano orgogliosamente i loro articoli esenti da Pvc accompagnati dal relativo claim posizionato in maniera ben visibile. Le proprietà “ecologiche” dei materiali e dei prodotti hanno avuto grande risalto in questa edizione di R+T Asia, ma anche le caratteristiche legate al benessere Tende e Schermature Solari n.2-2019
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LILACS INTERNATIONAL COMMERCIAL CENTER
della persona iniziano ad affermarsi con decisione: percorrendo le corsie della fiera è stato quindi possibile imbattersi per esempio in tende “bio” in grado di contrastare inquinamento, cattivi odori e batteri. Che dire poi dell’americana Vertilux che produce i suoi componenti con plastica recuperata dal mare e dalle bottiglie: questa è la grande novità presentata quest’anno
dall’azienda. “È soprattutto il settore contract quello più sensibile alle tematiche ecologiche – ci ha spiegato Alex Garcia, presidente di Vertilux – mentre ai potenziali clienti del comparto residenziale bisogna parlare di salute e benessere”. Altri argomenti ricorrenti che sono emersi dalla visita agli stand di R+T Asia 2019 sono la crescente enfasi sulla possibilità dei prodotti di un’azienda di integrarsi fra loro, infatti l’integrazione è considerata una vera e propria carta vincente, una sempre maggiore diffusione delle motorizzazioni, e un utilizzo in crescita della simulazione virtuale. Un ulteriore input di rilievo: la nuova terra di conquista per i protagonisti del mondo delle schermature solari è considerata l’Australia, dove si percepisce un grande potenziale in questo senso. Una interessante visione della realtà cinese ce l’ha fornita Eddy Huang, General Manager Greater China di Serge Ferrari: “Le schermature solari in Cina sono in crescita per motivi ambientali, però bisogna tenere presente che ai cinesi piacciono le cose soft, non le soluzioni pesanti tipo le tapparelle, quindi vanno molto gli avvolgibili. Inoltre, gli edifici tendono a essere sempre più alti, per cui non è sempre facile applicare la schermatura esterna. Ci sono molti investitori che puntano sull’edilizia attualmente in Cina, ma per avere successo bisogna saper proporre qualcosa di unico, altrimenti si finisce solo con l’avere la copia di qualcosa che esiste già, e i cinesi di copie se ne intendono”. Fra i tanti espositori di R+T Asia, impossibile non notare l’enorme stand di Dooya, il colosso cinese delle tecnologie meccaniche ed elettroniche, strettamente imparentato con la francese Somfy. A Shanghai, Dooya ha presentato le sue nuove soluzioni smart per la schermatura solare mirata al benessere e alla salvaguardia delle risorse energetiche. L’obiettivo è sempre quello di ripararsi dal sole in estate e di beneficiarne invece in inverno, e grazie a un’analisi decennale dei dati meteo relativi alla zona dove si vuole installare il loro sistema, si può
RICARDO GINER GM DI GAVIOTA
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JIRI BURDA, GM DI BURDA WORLDWIDE TECHNOLOGIES
ottenere un risparmio energetico stimato dal 10 al 20% per metro quadro. A Shanghai, per esempio, una città in cui l’edilizia è in forte espansione, è stato calcolato che l’estate è la stagione più lunga, poiché dura ben 127 giorni. In quel periodo il sole inizia a sorgere alle 5:30, quindi, prima che negli uffici si inizi a lavorare, cioè alle nove, i raggi hanno tutto il tempo per scaldare gli ambienti. Ecco quindi che all’arrivo degli impiegati, questi attaccano il condizionatore, utilizzando energia che si potrebbe invece risparmiare se si previene il fenomeno del surriscaldamento schermando opportunamente laddove il sole batte. In inverno invece, ovviamente, i raggi che scaldano un edificio sono i benvenuti. Dooya quindi è andata oltre il metodo basato sul semplice utilizzo di sensori, e applica criteri scientifici anche per quanto riguarda la scelta dei tessuti schermanti. L’utente rimane comunque libero di gestire il sistema autonomamente, e lo step successivo nello sviluppo di questa tecnologia sarà la capacità di adattarsi al meteo specifico di ciascun giorno, cercando comunque di evitare il meccanismo per cui, in caso di meteo variabile, a ogni minima comparsa o scomparsa del sole il sistema si metta in moto, rischiando di disturbare chi sta all’interno dell’edificio, che magari finisce poi per disattivare il tutto, ponendo così fine ai benefici che la schermatura dovrebbe offrire. Nella tecnologia sviluppata da Dooya
quello che prevale sono i dati inseriti nel sistema, e questi tengono conto di ogni caratteristica distintiva di ciascun edificio che può influenzare l’andamento della temperatura al suo interno, compreso il tipo di vetro con cui è costruito. Secondo quanto dichiara la stessa Dooya, che detiene il 70% del mercato cinese dei sistemi per schermature solari, l’applicazione di questa tecnologia a un edificio ne determina un aumento di valore compreso fra il 10 e il 20%. La Cina è un Paese in crescita dove si presta sempre più attenzione alla qualità in edilizia oltre che alle tematiche energetiche. Si sta diffondendo la consapevolezza del fatto che puntare sulla “fast money” in edilizia, cioè sul danaro facile ottenuto velocemente grazie all’utilizzo di materiali di scarsa qualità, alla lunga non paga. La sensibilità alla salvaguardia delle risorse ha iniziato a diffondersi una decina di anni fa. Sulle prime è stata spinta dal governo con appositi sussidi, ma ora è il mercato stesso che richiede edifici a basso impatto ambientale. Proprio la consapevolezza dell’importanza di risparmiare energia fa da traino alla sempre maggiore diffusione delle schermature solari in Cina. Un ottimo esempio di edilizia di elevata qualità a Shanghai è rappresentato dal Centro Lilacs International, terminato nel 2017 e caratterizzato dalle enormi facciate Tende e Schermature Solari n.2-2019
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LO STAND GAVIOTA A R+T ASIA
in vetro bombate della coppia di torri che svettano dall’ampio basamento. Questa struttura è per metà un centro commerciale, e per il resto ospita vari uffici. A porre la schermatura solare su ben 15mila metri quadri di superficie ci ha pensato la tedesca Warema, che dal 2006 si è ramificata anche in Cina, dove attualmente conta 50 addetti. Il sistema applicato consente un notevole risparmio energetico ed è molto funzionale, in quanto impedisce l’ingresso del calore del sole all’interno dell’edificio, ma non della luce. Si tratta di una realizzazione molto pretenziosa che attira clienti di prestigio, i quali, ovviamente, pagano affitti molto alti. Non c’è pericolo di rimanere senza inquilini, però: EDDY HUANG GM-GREATER CHINA SERGE FERRARI
“Appena qualcuno lascia libero un locale, subentra immediatamente qualcun altro” ci ha assicurato Michael Schneider, General Manager Warema, che ha anche spiegato: “Qui il concetto generale di business è molto diverso rispetto all’Europa, dove ci sono principalmente case private. In Cina si lavora soprattutto con grandi edifici, ed è necessario adattare i nostri prodotti a questo mercato”. I progetti per il futuro di Warema in Cina comprendono la creazione di uno show room e di un training center. L’obiettivo è quello di entrare sempre più nel business del retail, senza mai dimenticare l’importanza di offrire un ottimo servizio post vendita, per consolidare ulteriormente la propria fama di partner affidabile, una caratteristica che i cinesi stanno mostrando di apprezzare sempre di più.
Lucia Carleschi Giornalista professionista dal 1992, laureata in lingue e letterature straniere, ha lavorato a lungo nella stampa tecnica specializzata nel settore dell’edilizia e ora è freelance. Sempre appassionata dei temi relativi alle costruzioni, si concede sconfinamenti in campi completamente diversi. Tende e Schermature Solari n.2-2019
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AL VIA IL PROGETTO DI SCHERMATURA SOLARE PER IL MUSE RESSTENDE AL SERVIZIO PER WORKPLACE IN AMBITO CULTURALE
a cura della redazione
©Archivio Muse Museo delle Scienze Photo by Roberto Nova
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©Archivio Muse Museo delle Scienze Photo by Matteo De Stefano
Workplace as Life Place. Questo è il diktat da cui muove la nuova missione recentemente confermata in casa Resstende, l’azienda di Agrate Brianza specializzata nello sviluppo e nella produzione di sistemi di schermature solari che sta lavorando al fianco dello studio di Renzo Piano alla realizzazione di un progetto per il MUSE – Museo delle Scienze di Trento. L’obiettivo di garantire il comfort sul luogo di lavoro si fonde, anche in questo caso, con specifici ed arditi elementi progettuali definiti dalle peculiarità dello spazio concepito dallo Studio Piano. Guidati da una visione precisa del well-being nel mondo office, animati da un’inesauribile vena tecnico-creativa, sempre e coraggiosamente orientata alla sperimentazione, Resstende si riconferma quale punto di riferimento in Italia capace di far fronte a scenari architettonici iconici, che necessitano di interventi assolutamente customizzati. Al Muse i grandi temi del percorso espositivo sono riconoscibili nella forma e nei volumi, mantenendo al tempo stesso un’ampia flessibilità di allestimento degli spazi, tipica di un museo di nuova generazione. L’edificio è costituito da una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti, adagiati su un grande specchio d’acqua sul quale sembrano galleggiare, moltiplicando gli effetti e le vibrazioni della luce e delle ombre. Il tutto è tenuto insieme, in alto, dalle grandi falde della copertura che
ne assecondano le forme, diventando elemento di forte riconoscibilità. Il museo delle scienze di Renzo Piano è dotato di un sistema di impianti automatizzato e meccanizzato, sfruttando l’energia solare e geotermica per mezzo di celle fotovoltaiche, pannelli solari e sonde a scambio termico. Gli elementi caratterizzanti la realizzazione che Resstende metterà in scena presso il Muse di Trento sono la più alta espressione del patrimonio dell’azienda nonché perfettamente allineati al contesto: una capacità tecnica indiscussa unita alla ormai riconosciuta propensione alla integrazione della tenda nel progetto architettonico. Oggi la proposta di Resstende supera l’estetica, abbraccia la funzione per raggiungere quel concetto di comfort autentico e tangibile negli ambienti. La perfetta gestione degli scenari luminosi attraverso il sistema di schermatura solare è l’esigenza specifica del progetto che verrà realizzato con il modello Boston 110 abbinato al sistema Traction Kit 55. Il modello Boston rientra tra gli eleganti ed evoluti sistemi Resstende dal design esclusivo e dall’alto contenuto tecnico, studiati appositamente per applicazioni su facciate, per fare in modo che la tenda diventi parte integrante dell’architettura dell’edificio. Il cassonetto CT110 è in alluminio estruso, tutti i sistemi sono motorizzati. I sistemi saranno montati su una struttura di travi lignee e inclinate a 50° tramite piastre a disegno. Il tessuto scelto per la realizzazione Tende e Schermature Solari n.2-2019
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©Archivio Muse Museo delle Scienze Photo by Roberto Nova
è il Sunscreen Satiné 5501, composto dal 42% in fibra di vetro e dal 58% in PVC. Con un fattore di apertura dell’1%, uno spessore di 0,55 mm ed un peso di 450 g/m2. Le schermature interne coprono differenti altezze, dai 2 metri fino ad un massimo di quasi 4.
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Resstende è un’azienda italiana leader nel settore protezione solare che produce tende tecniche avvolgibili molto apprezzate da progettisti e architetti di fama internazionale. Resstende nasce nel 1975. L ‘esperienza acquisita nel corso di pochi anni ha consentito di realizzare nel 1980 la prima serie di sistemi avvolgibili oscuranti e filtranti a marchio Resstende. Da qui in avanti si sviluppa una storia fatta di ricerca, qualità e tecnologia che trova oggi espressione in oltre 1000 varianti di prodotto e l’esportazione in oltre 30 paesi nel mondo. La sede in Agrate Brianza risponde alle più moderne esigenze produttive e normative, indispensabili a garantire una produzione di qualità. Dal 2011 Resstende ha promosso una nuova linea di prodotti dal design essenziale e dai tessuti innovativi – Laylight - e dal 2017 una proficua partnership con l’azienda giapponese Tachikawa Corporation per le tende a rullo presenti nella linea Armonia. Tenacia, passione ed efficienza accompagnano da sempre la presenza di Resstende sul mercato, caratteristiche essenziali per il successo di questa attività.
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SCHEDE TESSUTI
I trend nei tessuti per tende da sole Con l’introduzione della collezione „The World of Sattler 2018“le linee come Landscape, Landscape-Mini o LUMERA 3D rappresentano questa tendenza. Attualmente c’è anche una ricerca di falsi-unis, cioè tessuti monocromatici con delicate strisce e trame tono su tono creati con una tessitura speciale.
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MADE EXPO 2019
UNA FIERA CHE SODDISFA I VISITATORI.
a cura della redazione
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Decisamente positivi i risultati che emergono dall’indagine di customer satisfaction svolta sui visitatori dell’edizione da poco conclusa da parte di un istituto indipendente: la metà dei partecipanti ha svolto attività di carattere commerciale nei giorni di fiera. Dal 13 al 16 marzo scorsi, presso gli spazi di Fiera MilanoRho, è andata in scena MADE expo, la più importante manifestazione in Italia per il mondo dell’edilizia e dell’architettura. L’edizione 2019 ha potuto contare su 900 espositori e 47.500 mq di superficie netta espositiva, ed ha registrato più di 90.000 presenze, di cui circa il 10% straniere. Come per le due passate edizioni, con l’obiettivo di valutare al meglio la manifestazione appena conclusa e di iniziare a costruire la prossima, MADE eventi ha commissionato a Kantar, una delle più importanti agenzie di insight, analytic e consulting nel mondo, una indagine per conoscere il grado di soddisfazione dei visitatori. Il lavoro è stato condotto da nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione su un campione significativo di progettisti, imprese edili, installatori e intermediari. Il visitatore è un professionista con ruoli di responsabilità: l’80% è titolare o ha ruoli direttivi in azienda e l’83% è un decisore. Dall’indagine è emerso che quasi la totalità dei visitatori di Made Expo si dice soddisfatta della manifestazione (con un 70% che si dichiara molto soddisfatto) trasversalmente a tutti i target, percentuale in crescita del 4% rispetto a quella della precedente
edizione. I visitatori continuano poi ad avere un buon livello di raccomandazione per Made Expo con un aumento dell’NPS, ovvero il dato che indica la fedeltà e la soddisfazione e la propensione a generare un passaparola positivo; questo dato è particolarmente significativo per Intermediari, Imprese edili e Contractor. Il 91% degli intervistati raccomanda la visita ai colleghi. Significativo anche il grado di soddisfazione relativo ai driver di scelta della partecipazione alla fiera. Tutti i target sono stati mediamente più soddisfatti della visita rispetto al 2017, soprattutto per la crescente specializzazione e rilevanza. La metà dei visitatori ha svolto attività di carattere commerciale nei giorni della fiera (il 63% delle imprese edili), porzione in aumento rispetto al 2017 e quasi 1/3 dei visitatori pensa che concluderà almeno un ordine nei prossimi 3 mesi. Coerentemente con l’aumento della soddisfazione generale, MADE expo ha ottenuto una performance migliore rispetto all’edizione 2017 anche sui singoli aspetti: la conoscenza di nuovi prodotti e delle tendenze, la scoperta di nuove aziende, l’incontro con fornitori, aziende e partner commerciali, la possibilità di approfondire e consolidare relazioni e creare contatti utili per il proprio business, l’opportunità di entrare in contatto con nuovi fornitori e con un ampio spettro di aziende di elevata qualità, la possibilità di conoscere fornitori internazionali, vendere e acquistare prodotti. Nel 95% dei casi il visitatore dichiara di avere trovato più di Tende e Schermature Solari n.2-2019
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STAND GIOVANARDI
STAND ITALCOVER
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FIERE E MANIFESTAZIONI
STAND MOTTURA
STAND NYX
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STAND PARÀ
quanto si aspettasse: un dato in crescita rispetto all’edizione 2017. Non secondaria, nelle aree di gradimento dei visitatori, l’ampia e qualificata proposta di eventi formativi per l’aggiornamento professionale che ha accompagnato la permanenza in fiera delle molte categorie professionali tecniche presenti. “Avevamo auspicato che la Fiera fosse una opportunità di incontro tra soggetti attivi nella filiera e riuscisse a creare connessioni; i dati che emergono dalla ricerca dimostrano che ciò è realmente accaduto. Siamo pertanto molto soddisfatti di aver risposto positivamente alle aspettative dei visitatori con un’offerta di qualità.” ha dichiarato Massimo Buccilli, Presidente di MADE expo. L’appuntamento è ora alla prossima edizione di MADE expo che si terrà dal 17 al 21 Marzo 2021 per la quale sono in cantiere importanti novità, e che rappresenterà un momento speciale, ricorrendo il decennale dalla sua nascita. Nel frattempo non mancheranno iniziative specifiche sul territorio per continuare a mantenere saldo il legame tra i visitatori professionali e il loro mondo di riferimento; tra Tende e Schermature Solari n.2-2019
le prime a partire, dopo gli ottimi risultati della edizione 2018, Serramentour in partnership con Nuova Finestra, che il 25 settembre prenderà il via a Bari, proseguendo poi nelle tappe di Caserta (2 ottobre) e Catania (16 ottobre). Per maggiori informazioni: www.madeexpo.it
MADE EXPO È la principale fiera del settore architettura e costruzioni in Italia. La manifestazione si tiene ogni due anni nel mese di marzo a Fiera Milano Rho e si articola in quattro saloni specializzati (MADE Costruzioni e Materiali, MADE Involucro e Serramenti, MADE Interni e Finiture, MADE Software, Tecnologie e Servizi) distribuiti su otto padiglioni. La fiera è organizzata da MADE eventi srl, ed è promossa da FederlegnoArredo ed Unicmi.
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il Ponte del Sorriso onlus ATTIVITÀ NEI REPARTI PEDIATRICI Con i nostri volontari coordinati da educatrici, ci occupiamo della parte sana del bambino attraverso una medicina magica, la fantasia, che aiuta i bambini a guarire giocando e garantiamo sostegno alle loro famiglie. Un bambino sereno guarisce prima, ma la sua serenità dipende dall’ambiente che lo circonda. Giochi, sorrisi, colori e allegria agiscono positivamente sul suo stato d’animo e sono come una terapia.
L’OSPEDALE Sosteniamo un ospedale di eccellenza sanitaria dove colore fa rima con calore, dove premura e attenzione sono le parole chiave per occuparsi di mamma, bambini e adolescenti, donando arredi, apparecchiature, attrezzature e finanziando progetti di ricerca sulle malattie infantili. Costruito con percorsi di accoglienza che lo rendono unico ed innovativo, il nuovo polo materno infantile è un ospedale che cura e si prende cura.
LA CASA DI ACCOGLIENZA Quando la famiglia abita lontano, o comunque in zone che, per vari motivi, rendono lungo e faticoso il tragitto da casa all’ospedale, non rimane che pensare ad una situazione di trasferimento temporaneo vicino all’ospedale. Abbiamo quindi realizzato e gestiamo direttamente una casa per ospitare le famiglie, che comprende 12 miniappartamenti autonomi e confortevoli per sentirsi a casa anche lontani da casa.
Il Ponte del Sorriso Onlus - via Riva Rocci 12, angolo via Lazio - 21100 Varese - tel/fax 0332 286946 www.ilpontedelsorriso.com - fondazione@ilpontedelsorriso.com - https://www.facebook.com/IlPonteDelSorriso/ Tende e Schermature Solari n.2-2019
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Hella presenta Terra Side Parliamo di un ombreggiante verticale per pergole, un’evoluzione tecnologica nel comparto delle tende da sole verticali a chiusura completa. Si tratta di tende da sole verticali a tenuta ermetica, sviluppate a complemento delle pergole, ma adatte anche alla chiusura di porticati, balconi e costruzioni esistenti in legno o alluminio. Offrono una protezione aggiuntiva dai raggi solari, dai venti fastidiosi e dagli sguardi indiscreti.
Per maggiori informazioni: www.hella.info/it/
Disponibili con due misure di cassonetti. La bellezza in uno spazio esiguo: Design elegante e senza tempo. Soluzioni tecniche ben congegnate: Telo con orlo laterale guidato. Rullo robusto ø 100mm, per una ridotta formazione di pieghe. La veletta di revisione è estraibile per facilitare la manutenzione. Resistenza al vento fino a 70 km/h. Alcune caratteristiche tecniche: - Colori standard per la struttura in base ai colori del mondo HELLA - Telo standard: SCREEN SATINE 5500 Ulteriori teli (SOLTIS, TWILIGHT PEARL) disponibili con sovrapprezzo - Misure limite larghezza massima x altezza massima: 4500x2500 mm (grandezza cassonetto 115 mm) oppure 4500x3000 mm (grandezza cassonetto 130 mm)
Garattoni ZIPPY XL ZIPPY XL è la soluzione ideale per le grandi dimensioni e come sempre, il sistema è stato progettato per combinare qualità ed eleganza. Per questo ZIPPY XL è apprezzata da una parte dalla Clientela più esigente che vi ritrova un’attenzione al dettaglio mai scontata, e dall’altra dagli operatori di settore che trovano soddisfatte standard qualitativi elevati insieme ad un’installazione più semplice e veloce. Le caratteristiche principali della nostra ZIPPY XL sono: Cassonetto ispezionabile VULCANO (nella versione tonda o quadrata) con possibilità di fissaggio diretto o con piastrina; Rullo e Finale ZIPPY XL con sede porta zip per facilitare le operazioni di eventuale manutenzione; GUIDE REGISTRABILI ZIPPY (sistema brevettato): di cui DUE per fissaggio laterale e UNA per fissaggio frontale; Tappi Coprivite ed Accesso ristica in Plastica disponibile in 4 colori: bianco, nero, avorio e marrone; Viteria in Inox; Tessuti ultilizzabili: tessuto Cristal, tessuti Filtranti, Rete in Poliestere o Oscurante; Zip saldata sui 4 lati del tessuto al fine di facilitare le operazioni di eventuale manutenzione; Possibilità di Comando a Motore o ad Arganello. Ricordiamo infine il risultato relativo al Test di Resistenza al Vento, che è stato eseguito presso l’Istituto Giordano sulla misura massima consigliata di 5 x 3 mt. Tessuti Testati Cristal ed Opatex: Classe 5. Questo il link che riporta al Test di Resistenza al Vento.
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https://youtu.be/S0Bmge9KIJw Per maggiori informazioni: www.garattonidario.com
SCHEDE PRODOTTI
Genius presenta Ultima Ultima è una rivoluzionaria zanzariera fissa che può essere installata SENZA attrezzi e SENZA modifica sui serramenti, anche dove non c¹è spazio sufficiente (*). Ultima può rimanere collocata anche a finestra chiusa ed è stata pensata per le condizioni poste dalle facciate dei palazzi di uffici o dei condomini, dove spesso è impossibile accedere all¹esterno e dove le finestre non sono state progettate per contenere tende, zanzariere o altri accessori.
Per Maggiori informazioni: www.geniusgroup.it
Lo speciale profilo di Ultima rende impossibile la caduta del telaio verso l¹esterno e ne permette posizionamento e rimozione SOLO dall¹interno dell¹edificio, rendendo la zanzariera quasi invisibile dall¹esterno e salvaguardando, ad un tempo, sicurezza ed estetica. È consigliata per aperture fino a 2mq e dispone di un traverso di rinforzo opzionale. Fornita con rete in fibra di vetro standard oppure, a richiesta, in alluminio nera. (*) Verificare la compatibilità tra serramento e profilo.
Sintesi di Hella La pergola innovativa che si caratterizza per: Massima eleganza: I profili del telo scorrono all’interno delle guide e la meccanica scompare nella struttura particolarmente sottile. Massima affid uttura è completamente realizzata in alluminio e acciaio e garantisce un’installazione semplice e un’elevata funzionalità. Dettagli pratici: il motore è contenuto all’interno di un cassonetto e il l’ingombro del telo raccolto è inferiore del 20% rispetto ai prodotti simili. Soluzioni tecniche ben congegnate: Il tettuccio parapioggia protegge il telo raccolto dalle intemperie. Deflusso dell’acqua con una pendenza minima di 7° (modificabile in base alle dimensioni). Massima inclinazione 18°. Si possono combinare più moduli. La struttura è disponibile in versione per montaggio a parete, a soffitto o autoportante Ulteriori caratteristiche e optional: -Sistema di scorrimento brevettato dei profili del telo tra le guide laterali -Tettuccio parapioggia in PVC -Sistema antigoccia brevettato -Colori standard per la struttura in base ai colori del mondo HELLA -Il colore dei profili telo è abbinato al colore del telo -Telo standard: OPATEX PRO (tessuto in PVC impermeabile e oscurante) Ulteriore telo (SOLTIS W96) disponibile con sovrapprezzo -Accessori su richiesta: illuminazione a LED integrata nei profili telo -Misure limite per impianto singolo larghezza massima x
sporgenza massima: 6000x5110 mm oppure 5500x7000 mm -Su richiesta ombreggianti verticali (TERRA SIDE e TERRA SIDE M). Per maggiori informazioni: www.hella.info/it/
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Da MARIANIdeco® ViPer® Inizia la stagione estiva e con, auspichiamo, splendide serate si ripresenteranno, come ogni anno, delle indesiderate visitatrici, le zanzare; sicuramente accompagnate da una miriade di altri piccoli insetti che cercheranno di invadere le nostre abitazioni. Ma ora c’è un ulteriore strumento per la nostra protezione: la rete per zanzariera ViPer® in fibra di vetro rivestita in PVC, che grazie alla sua costruzione tessile e al filato più sottile, offre, rispetto alla rete zanzariera standard, una maggiore visibilità verso l’esterno, una maggiore trasmissione di luce e di flusso d’aria. Il prodotto, ideale per sistemi di schermatura a rullo, è privo di Ftalati ed è certificato GREENGUARD
Per maggiori informazioni: Fratelli Mariani SpA Via Cadorna, 34 20032 Cormano (MI) Tel. 026103441 Antonio Rosa sales manager cell +39 335 7010237 arosa@fratellimariani.it www.fratellimariani .it
Dati tecnici: Materiale : mesh 18x18 Diametro del filo : .0,23mm Colori: CHARCOAL e GREY* (*per un minore ingombro all’interno del cassonetto) Larghezza standard: Rotoli: 163-183-259 cm Lunghezza standard rotolo: Rotoli: 102,4 m Imballaggio: in tubi di cartone ViPer® è un prodotti distribuito da Fratelli Mariani SpA – divisione MARIANIdeco®
Pergola Compact di Markilux Il modello “pergola compact” di markilux dimostra come anche i più piccoli modelli di tende possono garantire una grande protezione Con la nuova “pergola compact”, lo specialista di tende da sole markilux amplia ulteriormente la propria gamma di prodotti. Questa piccola tenda angolare, dotata di due stabili montanti, affianca la sorella maggiore “pergola”. Oltre alla nuova e moderna linea angolare, la tenda da sole offre anche nuove possibilità di illuminazione. Come la sorella maggiore, anche questa tenda è pensata per essere fissata alla facciata, laddove lo spazio non consente di installare una tenda a bracci estensibili tradizionale. Nonostante la forma snella e compatta di soli 4 x 4,5 m, la piccola “pergola” è in grado di proteggere grandi superfici. Il modello “pergola compact” è disponibile con illuminazione aggiuntiva, con sotto forma di LED-Line o di faretti dimmerabili, integrati sotto l’alloggiamento del cassonetto. La nuova tenda da sole è disponibile con motore standard o, in via opzionale, con motore radiocomandato con tecnologia io o RTS. Con questa nuova tenda da sole, markilux amplia la sua offerta per i clienti finali, che, da un’ampia varietà di modelli e dimensioni, possono scegliere il prodotto più adatto alle loro esigenze.
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Per maggiori informazioni: www.markilux.com
SCHEDE PRODOTTI
STARBOX 4160 di Mottura Si tratta di un sistema di tenda a rullo motorizzata (filtrante o oscurante per utilizzo sia indoor che outdoor) ottimale per la protezione solare di verande, pergole e giardini d’inverno e in grado di creare un’atmosfera fresca d’estate e, all’interno dell’ambiente, una calda atmosfera d’inverno. Il telo scorre nelle guide in alluminio dotate di zip antivento ed è tenuto in trazione costante da un esclusivo sistema di molle a scomparsa, inserite nel tubo avvolgitore, all’interno del cassonetto in alluminio. Questa sofisticata soluzione tecnica permette, in caso di applicazioni indoor, la realizzazione di sistemi anche a forma triangolare o trapezoidale con azionamento sia a caduta sia dal basso verso l’alto. L’applicazione può essere verticale, inclinata e/o orizzontale. STARBOX 4160 è azionato da un motore tubolare 230 Vac, sia in versione a tre fili che a “contatti puliti” e può essere comandato by wire o wireless anche in contesti di home automation. STARBOX 4160 è un prodotto outdoor con certificato antivento EN 13561:2015. Dimensioni massime del sistema: 300 x 400 cm. Colori disponibili: Bianco RAL 9016, Nero Ral 9005 e alluminio anodizzato argento satinato. Altri colori RAL a richiesta.
Per maggiori informazioni: MOTTURA S.p.A. Via XXV Luglio, 1 - 10090 S. Giusto Canavese (TO) Italy Tel. 0124 49 49 49 - Fax 0124 49 49 18 e-mail mottura@mottura.com Site www.mottura.com
Starbox 4160 è la tenda a rullo con cassonetto dotata di “zippers” antivento che scorrono nelle guide laterali in alluminio. In caso di installazioni outdoor, esse garantiscono il perfetto scorrimento del tessuto anche in condizioni metereologiche avverse.
Gibus presenta Med Joy Il mondo delle pergole Gibus si arricchisce di una nuova e giovane proposta. Med Joy è la pergola bioclimatica easy disponibile in versione isola o addossata, con copertura a lame orientabili, per arredare lo spazio outdoor con l’indiscutibile qualità Gibus. La struttura snella in alluminio è composta da montanti di sezione 13x13cm, e da una cornice perimetrale alta 25 cm. Le lame di copertura possono essere orientate da 0° a 120°, e una volta chiuse garantiscono una copertura resistente a pioggia e intemperie. Il movimento delle lame è rotatorio e avviene attorno al perno inferiore, così che - una volta chiuse - esse poggino sul perimetro interno della struttura, mantenendo l’isolamento da pioggia, vento e dall’ingresso di insetti. La movimentazione è garantita da uno o due motori lineari, in base alle dimensioni della struttura. Med Joy permette la chiusura perimetrale con tende avvolgibili o vetrate della gamma Gibus per godere dello spazio durante tutto l’anno. Ecobonus Peccato perdere i vantaggi della detrazione fiscale del 50%. Gli Atelier Gibus sono a disposizione per tutte le informazioni e modalità per godere del bonus 2019.
Per maggiori informazioni: www.gibus.com
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SEAMTEK 36 di Leister La saldatrice Leister per tessuti tecnici SEAMTEK 36 è versatile, affidabile e robusta. Il supporto in dotazione insieme all’unità di saldatura, con i moduli aggiuntivi (supporto laterale, braccio a sgancio rapido e unità di alimentazione nastro) permette di realizzare saldature curvilinee, 3D, tubolari, manichette cilindriche, orlature e saldature a sovrapposizione o a nastro.
Per maggiori informazioni: Leister Technologies Italia srl Via Edison 11 20090 Segrate (MI) Tel. 02 2137647 www.leister.com
SEAMTEK 36 può passare dalla saldatura a sovrapposizione a quella a nastro in pochi minuti. Il sistema di immissione del nastro permette di posizionare il materiale e tenerlo teso fino al termine della saldatura. SEAMTEK 36 dispone di un’ampia gamma di rulli a pressione e di ugelli. I rulli sono controllabili individualmente: si può rallentare la rotazione del rullo superiore per evitare la formazione di pieghe e ottenere saldature ottime anche in caso di superfici o bordi curvi. Seamtek 36 è ideale per realizzare tende solari, tubi di ventilazione, coperture per piscine, contenitori per fluidi, abbigliamento sportivo, gonfiabili, tende da campeggio e teli protettivi. SEAMTEK 36 è in grado di effettuare saldature di prova, individuando i parametri ideali e tenendoli in memoria per successivi utilizzi.
Leister Technologies Italia Srl Via T.A.Edison, 11 | 20090 Segrate (Mi) Tel.: 02-2137647 | sales@leister.it
HEMTEK ST
Saldatura semplice e agevole con HEMTEK ST l‘efficiente saldatrice consente di realizzare orlature complete in tempi ridotti ideale per banner pubblicitari e teloni di copertura di piccola e media grandezza.
www.leister.com Tende e Schermature Solari n.2-2019
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www.hella.info
www.markilux.it
www.sattler-global.com
www.resstende.it Tende e Schermature Solari n.2-2019
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REPERTORIO FORNITORI
www.nyxtende.it
www.bianchipaolo.it
www.madeexpo.it
www.pratic.it
www.fratellimariani.it
www.ilpontedelsorriso.com
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REPERTORIO FORNITORI
www.arvinlab.it
www.gibus.itÂ
www.garattonidario.com
www.federlegnoarredo.it
www.tendeeschermaturesolari.com
www.igus.it Tende e Schermature Solari n.2-2019
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