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EDITORIALE
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Ramzi Bacchini
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SOMMARIO EDITORIALE
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ARCHITETTURA Ombre colorate
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di Katia Gasparini
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di Maurizio Corradi
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Anno V
TENDE e SCHERMATURE SOLARI
n°.1-2018
LA RIVISTA DEL SITO: WWW.TENDEESCHERMATURESOLARI.COM
Direttore Editoriale Ramzi Bacchini Cell. 328 4889450 info@tendeeschermaturesolari.com Hanno collaborato: Katia Gasparini, Marcella Del Signore, Giuseppe Morando, Elena Del Signore, Maurizio Corradi, Claudio Moltani, Alessandro Premier, Daniele Gasparini, Elena Martini
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Stampa: Nastro & Nastro srl Via XV Agosto, 7 21016 Luino (VA) info@nastroenastro.it www.nastroenastro.it Impaginazi one: Allimac Sas
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ARCHITETTURA
OMBRE COLORATE
IL COLORE DEI SISTEMI OMBREGGIANTI COME STRUMENTO DI DECORO, COMUNICAZIONE E BENESSERE di Katia Gasp arini
Il colore è uno dei materiali che contribuiscono all’ideazione, realizzazione e fruizione delle opere architettoniche. La sua pervasività e onnipresenza lo rendono uno degli elementi più importanti nella vita di ognuno di noi. Passeggiando nei vicoli cittadini in una giornata limpida, quando il sole illumina le pareti degli edifici, non nelle ore centrali poiché l’incidenza dei raggi luminosi può essere tale da ‘bruciare’ il colore degli edifici e non creare un’adeguata area d’ombra, si può notare che le superfici colpite dai raggi luminosi producono un determinato colore. Il colore degli edifici è quello dello strato
ultimo del materiale che li riveste, lo strato liminare esposto all’incidenza dei raggi luminosi e agli sguardi. Che si tratti di intonaco, pittura, tessuto o altro, poco cambia. Le superfici colpite direttamente dai raggi luminosi espongono, nel loro massimo splendore, le peculiarità cromatiche dei materiali allo stato in cui si trovano. Il colore delle architetture e quindi dello spazio urbano, dipendono perciò dalle caratteristiche dei materiali che costituiscono le parti esposte. Un oggetto opaco, cioè capace di non farsi attraversare dal flusso luminoso, che impedisce l’accesso del flusso di luce,
Fig. 1: Carabanchel Social Housing, Madrid, Foreign Office Architects Tende e Schermature Solari n.1-2018
ARCHITETTURA
produce un’ombra. L’ombra sarebbe quindi la conseguenza dell’interruzione, totale o parziale, del flusso luminoso. L’ombra pertanto sembra non coinvolgere il solo limine dei materiali e dei volumi, bensì la loro capacità di ridurre o impedire l’attraversamento del flusso luminoso mediante la materia di cui sono costituiti. La sola presenza di materiale è in grado di produrre un’ombra, per il semplice fatto che impedisce, magari pochissimo, l’attraversamento dell’intero flusso luminoso (Zennaro, 2004). A sua volta l’ombra si manifesta nella parte opposta dell’oggetto colpito da un flusso luminoso, nonch� su un’area delimitata dalla proiezione del profilo dell’oggetto sulle superfici dello spazio retrostante� �oich� l’ombra è il risultato dell’asportazione o dell’impedimento del flusso luminoso da parte dei materiali che colpisce o attraversa, come i tessuti schermanti quindi,
allora esiste un nesso con la variabilità della percezione volumetrica e cromatica negli spazi aperti e confinati. Ogni ombra è colorata. Il suo colore, però, non è quello sgargiante ottenuto dalla prima invasione del flusso luminoso direttamente dalla �onte, bens� �uello più sommesso ottenuto da frequenze che sono già state epurate di alcune cromie. Così il colore dell’ombra appare capace di conferire tridimensionalità ai volumi. Privi di ombra i volumi sarebbero illeggibili. Le frequenze che si avventurano nelle zone d’ombra, mancando di alcune lunghezze d’onda, non possono che produrre colori sempre più scuri, a seconda del numero di rimbalzi tra un materiale e l’altro. L’ombra colorata prodotta da volumi e superfici, comprese quelle schermanti, quanto può incidere e come sulla qualità dello spazio urbano e sulla sua fruibilità? Sia il colore, sia l’ombra che ne consegue, diventano
Fig. 2: Social Housing, Madrid, Amann-Canovas-Maruri Architects
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strumento di progetto e identità dello spazio urbano. I sistemi schermanti, quelli oscuranti e di rivestimento tessile a tale fine ideato, giocano un ruolo fondamentale in questo contesto. Il tessuto, per caratteristiche fisico-chimiche intrinseche, e il colore, riflettono e trasmettono ombre e luci colorate nell’intorno qualificando e dequalificando lo spazio. Esiste quindi una cultura dello spazio aperto e confinato in relazione all’illuminazione naturale e al gioco di ombre che ne può conseguire? Generalmente, come vedremo, il sistema oscurante è progettato e installato in funzione dello spazio aperto e di quello schermato, ma con criteri che spesso trascendono concetti culturali e progettuali, limitandosi in buona parte a mere scelte estetiche e soggettive. Nell’edilizia residenziale di grandi dimensioni tipo social housing o negli edifici direzionali, le schermature assolvono alla duplice funzione di protezione solare e di tutela della privacy degli utenti. Le soluzioni progettuali che si adottano di caso in caso sono dettate da una serie di vincoli ambientali, geografici, culturali ed anche formali che riportano una grande variabilità delle soluzioni. Fig. 3: Social Housing, Madrid, Somos Arquitectos
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Nel Carabanchel Social Housing a Madrid i progettisti (Foreign Office Architects) hanno realizzato un sistema schermante in pannelli di bambù che avvolge l’edificio (fig. 1). Le sottili canne sono legate assieme a formare una sorta di stuoia, un pannello assolutamente naturale quindi. Le stuoie-schermo in questa facciata sono applicate a telai metallici in modo da costituire uno schermo mobile che lascia passare la minima quantità di luce quando il sistema è completamente chiuso. I pannelli sono ripiegabili su se stessi e possono svolgere la funzione di oscuramento oppure di chiusura, realizzando un gioco di luci e ombre nei ballatoi che corrono intorno all’edificio. I nuovi edifici residenziali costruiti in questa zona di Madrid sono caratterizzati da una tipologia di sistemi oscuranti a tutta altezza, con funzione di doppia pelle, spesso colorata e realizzata in materiali diversi: dal bambù di Foreign Office Architect ai pannelli in alluminio colorato ondulato dell’edificio progettato dagli architetti spagnoli Amann-Canovas-Maruri nel 2009 per un complesso residenziale nella medesima area madrilena (fig.2).
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ARCHITETTURA
In questo progetto i pannelli colorati si aprono come una finestra verso l’esterno rivelando l’involucro interno. Si tratta di una serie di interventi di social housing commissionati e finanziati dal Governo per la rigenerazione di aree periferica della capitale. Gli edifici sono stati progettati in un’ottica di contemporaneità e di valorizzazione dell’ambiente urbano. Infatti gli involucri sono tutti caratterizzati da moduli colorati, con qualche approccio sostenibile nell’uso di materiali naturali, regolabili nelle aperture, che hanno valenza di schermature nella doppia pelle, per mitigare gli effetti del clima riducendo l’irraggiamento. Interessante e con la stessa logica, sempre a Madrid, la schermatura colorata nelle diverse tonalità di verde realizzata da Somos Arquitectos, sempre nel 2009. Anche in questo complesso i colori, le forme e la dislocazione delle aperture sono stati studiati appositamente. Le unità abitative a piano terra sono orientate verso l’area verde posteriore e sono state collocate a due metri di altezza rispetto alla quota stradale per evitare gli sguardi indiscreti di eventuali passanti. La facciata è frammentata dai pannelli colorati che trasmettono una sensazione di movimento, che ricorda il dinamismo della pelle di un camaleonte. I pannelli sono in policarbonato alveolare, montati su telai in alluminio e costituiscono un rivestimento sostenibile e riciclabile. Le imposte si aprono verso l‘esterno e si ripiegano di lato
restando perpendicolari alla facciata. Sono realizzate in alluminio rivestito con gli stessi pannelli in policarbonato che ricoprono le pareti esterne dell‘edificio. Le posizioni che assumono vanno a modificare la percezione del volume (fig.3). In tutti i tre edifici descritti il gioco dei pannelli di schermatura che si aprono (scorrendo, a battente o pieghevoli) contribuiscono alla variabilità formale delle facciate di questi blocchi che all’apparenza sono monolitici. Il gioco di ombre risulta fortemente strategico nella percezione di tali manufatti. A sua volta l’uso di pannelli semitrasparenti e colorati incide in maniera importante nella visibilità e vivibilità degli spazi interni. La luce colorata che attraversa, si potrebbe dire che trapassa i pannelli di rivestimento verticali e di conseguenza le ombre colorate che si proiettano negli ambienti interni, influiscono pervasivamente nella percezione degli oggetti e degli spazi interni, alterandone colori, materiali e superfici. Il colore e la dinamicità dei sistemi schermanti sono utilizzati spesso, come in questi casi, sia per valorizzare il volume edificato sia per qualificare l’ambiente urbano. Trattandosi di complessi importanti dal punto di vista dimensionale e formale, il colore e il sistema di rivestimento li rende delle icone nel paesaggio urbano, percepibili da lontano e da ogni angolazione. Ad impreziosire la maestosità delle soluzioni architettoniche vi è
Fig. 4: Hotel Silke n Puerta America, Madrid (Google Earth)
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Fig. 5: Complesso Ater, Verona, 2009
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senza dubbio il gioco di luci ed ombre, che visti da lontano, quando i dettagli spariscono, connotano quei luoghi. Assumono così la valenza di sistemi di orientamento visivo, dei landmark contemporanei che identificano quartieri e località. Lo stesso è avvenuto per il progetto di riqualificazione delle facciate dell’Hotel Silken Puerta America a Madrid con un sistema policromo di schermature tessili. Dall’immagine estrapolata da Google Earth si palesa il ruolo emblematico che tale intervento colorato ha assunto nell’ambito di un quartiere che appare alquanto anonimo (fig.4). Sarebbe interessante monitorare nel tempo la resa cromatica e percettiva di tali costruzioni, oltre alle prestazioni in termini energetici dei sistemi oscuranti. Durante la fase progettuale e costruttiva si manifestano le migliori intenzioni in merito all’ambiente e alla valorizzazione del contesto, ma nei fatti e nella lunga durata, in che termini vengono mantenuti i risultati, se vengono mantenuti? Diverso è il caso delle tende. Lo stesso fenomeno anzi descritto, di influenza cromatica della luce e delle ombre che trapassano gli schermi edilizi, si può monitorare per le ombre riportate dai sistemi schermanti, tende e ombreggianti in aggetto sulla pubblica via. E’ il caso italiano. Un’ampia porzione del mercato delle schermature solari, almeno in Italia, è occupata dalle tende da sole. La normativa UNI 8369-4:1988 definisce la tenda come uno “schermo formato da materiale flessibile che si fissa all’esterno o all’interno al serramento o anche in posizione intermedia e che regolano l’energia radiante e/o la visibilità”. Le normative italiane sono integrate da quelle europee, che definiscono l’adeguata terminologia di sistemi e componenti, la funzionalità e le funzioni. Secondo tali nome le funzioni cui la chiusura oscurante può assolvere sono il controllo e/o protezione da calore, freddo, rumore, sole, condizioni climatiche, vista, luce, accesso, effrazione/vandalismo, insetti, urto, incendio (Premier, 2012). In Italia nei complessi residenziali, sia di social housing (le cosiddette case popolari o di edilizia economica popolare) che nelle residenze storiche e di periferia nelle consuete aree di espansione, si adottano ancora soluzioni ombreggianti di tipo tradizionale. Sono diffuse le normali tende da sole verticali per proteggere i poggioli degli alloggi fissate usualmente all’intradosso della soletta del terrazzino superiore o nello sporto di gronda, in molti casi sono ancora le tende nel sistema “a capottina”. Buona parte delle applicazioni correnti non sono frutto di adeguato progetto.
Usualmente sono sistemi installati post costruzione dell’edificio, dal proprietario o dall’affittuario, per proteggere dal riverbero del sole verso gli ambienti interni, per creare zone d’ombra negli spazi esterni delimitati da terrazzini o simili. Colori e fatture fino a qualche anno addietro erano fra i più disparati, dalla tinta unita alle righe ai decori floreali. Questo per gli oscuranti in tessuto. Spesso a quelli in tessuto si alternano i sistemi alla “veneziana”, sempre esterni, nelle varianti dei verdi, bianchi e grigi. Capitava spesso, e accade tutt’ora in talune periferie, di vedere facciate di edifici residenziali punteggiate da “approcci” diversi in ogni piano o per ogni proprietà. Ovvero, la schermatura diventa distintiva del diritto di proprietà. Questo perch� ognuno sceglie l’intensit�, dimensione e forma dell’ombra come meglio desidera e, in talune circostanze, come capita. L’immagine di un complesso residenziale Ater (fig.5) scattata qualche anno fa prima dell’intervento di riqualificazione è esemplificativa: tessuti a righe verdi o beige che sventolano indistintamente, altri in tinta unita sempre verde scuro, porzioni di tende veneziane verde chiaro, ecc. Attualmente anche le residenze devono venire a patti con le normative locali. Tralasciando in questo contesto le norme nazionali sul contenimento energetico e le prestazioni richieste sia ai sistemi schermanti che agli edifici, soffermiamoci sul concetto di progetto e di decoro. Negli edifici condominiali e multipiano sempre più spesso esistono regolamenti di condominio che impongono il medesimo sistema schermante per tutte le aperture, definendo soprattutto forma e colore. Nei progetti più recenti e solo in rarissimi casi, si inizia a introdurre tale scelta in fase di progetto coordinando il colore della facciata con il colore degli elementi che la contraddistinguono, fra questi le tende. Tale approccio è rilevabile sia in zone residenziali centrali che periferiche, anche se adottate con fini diversi: nelle zone centrali è finalizzato al decoro esterno, che identifica la qualità ambientale della zona e il ceto sociale; nelle zone periferiche anche l’uniformità e la scelta del medesimo sistema schermante sulle facciate degli edifici residenziali multipiano diventa uno strumento di rigenerazione urbana. Infatti nella figura 2 si riporta il medesimo edificio della prima immagine, dopo un intervento di riqualificazione delle facciate (fig.6). E’ chiaramente deducibile l’applicazione di un indirizzo di uniformità nella scelta dei tessuti schermanti, a righe bianche e verdi e qualche interpretazione più personale in cui rimangono installate le veneziane, ma nella Tende e Schermature Solari n.1-2018
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Fig. 6: Complesso Ater, Verona, 2017
tonalità più chiara e arretrate rispetto il filo esterno della facciata. In effetti, tendenzialmente si concepisce la residenza come proprietà privata e pertanto ogni proprietario/inquilino si annovera il diritto di decidere il colore dell’edificio in generale, quindi delle facciate e delle schermature. Tuttavia ci si dovrebbe rendere conto che le facciate disposte lungo la pubblica via definiscono il carattere e la qualità di ogni luogo pubblico e, per estensione del concetto, dovrebbero essere parte del patrimonio pubblico, non solo privato. Le cortine murarie identificano e qualificano il territorio e l’identità della popolazione. Ragion per cui si ravvisa la necessità, se non di norme, di linee guida per il progetto cromatico di fondi ed elementi di facciata. In quest’ottica alcune Amministrazioni Comunali hanno inserito delle indicazioni sui colori e tipologie di oscuranti nei regolamenti edilizi, altre Amministrazioni hanno approvato i Piani del Colore e dell’Arredo Urbano che spesso contengono delle sezioni o articoli dedicati alla definizione delle schermature che aggettano sulla pubblica via, sia di residenze private che di attività commerciali. Di solito i Piani del Colore sono finalizzati alla valorizzazione dei centri storici, ma la tendenza di alcune Amministrazioni è di estenderne le linee di indirizzo anche alle aree contermini, magari con una maggiore flessibilità. Negli edifici storici e monumentali vincolati usualmente le indicazioni sono fornite in forma di prescrizione da parte delle Sovrintendenze o degli Uffici Comunali. In tutto questo emerge che il sistema schermante, nella forma e nel colore, è scelto secondo canoni personali o indicazioni normative di ordine prettamente “estetico”: Tende e Schermature Solari n.1-2018
il colore preferito dall’utente, il consiglio cromatico del commerciale, le indicazioni progettuali dell’architetto, le norme locali. Tutto è finalizzato alla qualità ambientale urbana o al gusto personale. Non si valutano ancora gli effetti della luce che trapassa il tessuto, sia verso l’ambiente interno che sulla pubblica via. In tutto questo quindi rimane ancora aperta una domanda: quale è il colore dell’ombra? Riferimenti bibliografici Premier A., 6XSHU¿FL GLQDPLFKH, Franco Angeli, Milano, 2012 Zennaro P., “Il colore dell’ombra”, in A. De Rosa, a cura di, Tra luce e ombra, Atti del seminario nazionale, Il Poligrafo, Padova, 2004, ISBN 88-7115-417-7 Katia Gasparini Architetto, PhD, si laurea presso l’Unive rsi tà Iuav di Venezi a e conse gue il dottorato di ricerca presso l’Unive rsi tà degli Studi di Ferrara. L’attività di ricerca e professionale si sviluppano sui temi e progetti per la qualità ambientale, l’impiego di tecnologie cromatiche e luminose per la valorizzazione dell’ambiente costruito, innovazione per le facciate adattive e l’involucro avanzato (smart materials e technology). Ha svo lto attivi tà di docenza in ambito nazi onale per l’Unive rsi tà Iuav di Venezi a e il Politecnico di Milano. Invi ted lecturer presso ist ituzi oni e unive rsi tà internazi onali, ha partecipato in qualità di docente e relatore a conferenze , se minari e worksh op internazionali e nazi onali. Autrice e curatrice di 100 pubblicazi oni nazi onali e internazi onali. Fondatrice e project manager per il Centro di Ricerca Eterotopie – Colore, luce e comunicazi one in Architettura.
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MARKETING
PAROLE, PAROLE, PAROLE
No, non è il riassunto di un programma elettorale di Maurizi o Corradi Nello scorso numero ho afflitto i miei, già pochi, lettori con un fuoco a mitraglia di termini gergali pubblicitari relativi allo strumento di advertising (e daje!) più classico: la pagina pubblicitaria. Temendo che possano ancora resistere alcuni pochi superstiti tra costoro, che si incaponiscono a leggere queste righe mi avvio, come minacciato, ad asfissiarli definitivamente con un approfondimento dedicato alla parte testuale della comunicazione pubblicitaria. Se siete capitati su questo articolo per caso, comunque, non temete: il peggio che può succedervi è di addormentarvi. Per sempre.
Si diceva che uno degli aspetti fondamentali della pagina cartacea o web, ma anche del manifesto, o di qualunque tipologia di comunicazione scritta/visuale, è la cosiddetta “headline”. Riassumo brevemente per gli scampati o gli sprovveduti che non se la siano ancora data a gambe: la “headline” detta a volte “claim”, traducibile con “linea di testa” o “dichiarazione”, è quella che il volgo (esclusi i presenti) ancora oggi chiama “slogan”, ossia la riga di testo che apre o “intitola” una comunicazione pubblicitaria (a volte la chiude e allora abbiamo la “base -line”).
Il prodotto è anche l’headline! la su b-headline non st a so tto ma a lato. Una comunicazi one fuori dagli sch emi.
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MARKETING
Oggi, un buon “titolo”, raggiunge un valore in più quando compare anche sul web: viene letto dall’intelligenza artificiale dei motori di ricerca che potrebbero evidenziarlo tra i primi risultati di una ricerca effettuata da un cliente. Anche se le intelligenze artificiali non rispondono esattamente agli stessi stimoli emotivi di un essere umano, è evidente che una titolazione appropriata presenta numerosi vantaggi. Ma come realizzarne una con qualche speranza di efficacia� Innanzi tutto, essendo un “titolo”, deve essere evidente. Non è una regola granitica ma collocate l’headline in una posizione ben visibile dello spazio a disposizione, e con ampio margine. Sembra banale, ma se viene posizionata troppo vicino alla rilegatura o ai margini del foglio rischia di essere parzialmente nascosta o tagliata via. La posizione canonica è nel terzo superiore della pagina, ma non è obbligatorio. Fatela granEse mpio perfetto di confutazi one di quanto dichiarato nell’arti- de per facilitarne la lettura, ma non troppo grancolo: Headline in basso , marchio in alto. Visu al e test o si sp ie- de, a meno che non ce ne sia una ragione valida. In tal caso potreste farla anche piccola o picgano a vi cenda. Geniale come tutta la campagna. colissima o tagliata via, rompendo gli schemi. Il Dato che, come recita il proverbio “una immagine vale che potrebbe essere una buona idea se giustificata dal mille parole” parrebbe che, in presenza di una foto del resto del messaggio. vostro prodotto, l’ “headline” sia del tutto superflua. Invece no, per la stragrande maggioranza dei casi, almeno. Non fatela troppo lunga, l’ “headline” deve introdurre un Infatti, una buona “intitolazione” di una pagina pubblicita- concetto (uno�) siate concisi e incisivi. � difficile, ma ria è fondamentale quanto l’immagine allo scopo di fare per gli approfondimenti ci sono altri spazi come la “su b-hesoffermare il lettore sulla vostra comunicazione. Ne san- adline” o la “body- copy” (scoprite cosa sono nel numeno qualcosa i giornalisti che, nelle loro redazioni, hanno ro 4/2017 del giornale che avete tra le mani). Ricordate degli speciali addetti (i “titolisti”) che si occupano di com- sempre che NON È la didascalia dell’immagine. Quindi porre titoli e sottotitoli, per articoli di altri, che siano abba- se, per esempio, pubblicizzate tendoni da spiaggia fostanza accattivanti e riassuntivi da dare l’idea del conte- tovoltaici con 101 prese per la ricarica di PC e telefoni nuto e far incominciare la lettura. Lo stesso vale per la (con foto di belle figliole in bikini con PC e telefono sotpubblicità e lo specialista, in questo caso, si chiama to il tendone), non scrivete come “headline”: “tendoni “copywriter”. Ovvero il creativo letterato che vorrebbe tan- da spiaggia fotovoltaici con 101 prese per la ricarica di to pubblicare il suo romanzo ma che ancora non ha trova- PC e telefoni”. to l’editore. Noi grafici (che vorremmo tanto esporre i no- Quello va bene sul vostro catalogo, o come didascalia. stri dipinti ma ancora non abbiamo trovato il gallerista) Scrivete qualcosa che emozioni e coinvolga il lettore. spesso collaboriamo con loro proprio per comporre la Tipo: “Una pausa per ricaricarsi” o “La ricarica dei 101”. migliore comunicazione che siete disposti a pagare. Se poi fate il tessuto del tendone (o dei bikini) bianco a Tende e Schermature Solari n.1-2018
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Headline debole ma che trova perfetto appoggio nel fotomontaggio. Complessi va mente un’ottima accoppiata. Proprio come dovr ebbe esse re.
6XSHUÀXR VSLHJDUH D FRVD VHUYH XQ FDVFR 0HJOLR VXJgerire un’alternativa .
pois neri avete vinto tutto� �rivendico la titolarità di questa idea che cederò in cambio di opportune Royalties sul prodotto��. Il trucco che quasi sempre funziona � fare in modo che la vostra comunicazione NON parli (direttamente) del vostro prodotto ma del cliente, del suo benessere, dei vantaggi che può trarre dal servirsi da voi, della sua identificazione in un ideale che proponete.
vostra situazione, anche ispirandosi al lavoro altrui. Come diceva Charles Colton (1780-1832) “l’imitazione è la più sincera delle adulazioni”, ma attenti a non cadere nel plagio, aggiungo io.
Infatti, nella “headline” dovreste dichiarare o suggerire qualcosa che crei un moto di sorpresa o curiosità personale nel lettore, o proporre una soluzione, annunciare una novità, porre una domanda oppure, anche, vantarsi del prodotto, se del vanto può beneficiarsi il cliente. Guardate gli esempi proposti o le pagine pubblicitarie di una rivista e troverete moltissimi esempi su come gestire questa procedura e provate ad applicarla alla Tende e Schermature Solari n.1-2018
Maurizio Corradi opera da trent’anni nel settore della comunicazione, grafico pubblicitario ed esperto del nostro settore è titolare della: ARTEFATTO S.a.s. Via Enrico Fermi, 5 28053 CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) Tel.: 0331922408 - mail: mcorradi@artefatto.net
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impegno innovazione presenza commitment innovation presence engagement innovation présence
Da sempre SEAV assicura ai propri clienti costante impegno, vicinanza e prodotti innovativi e di qualità. Ognuno di questi 35 anni ha rappresentato un traguardo per il “made in Italy” e un punto di ripartenza per SEAV. Da questo compleanno partiremo con ancora più slancio. Auguri SEAV!
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VETRINA AZIENDE
1983 - 2018: SEAV, 35 ANNI DA LEADER A cura della Redazi one Nel 2018 ricorrono i trentacinque anni di fondazione di SEAV, una ricorrenza particolarmente importante che rappresenta un traguardo che si configura sicuramente come un momento di eccezionale rilevanza, poiché testimonia, in maniera indiscutibile, il grandissimo successo ottenuto da un progetto vincente e grazie al lavoro e con il contributo di tutti i collaboratori e i fornitori. Questo anniversario però, per tutta l’azienda, assume anche un altro importantissimo significato: esso rappresenta un ideale trampolino dal quale SEAV è pronta a tuffarsi verso il futuro con intatte energie e rinnovato slancio. L’azienda infatti oggi guarda al futuro con grande fiducia, forte di un team esperto e motivato che la mette
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nella condizione di affrontare le nuove sfide che il mercato presenta con la stessa determinazione e gli stessi valori che l’hanno portata al felice compimento del suo trentacinquesimo compleanno. Determinazione e valori che informano il lavoro di ogni giorno e che danno vita ad un impegno che ha alla base il rapporto virtuoso e mutualmente scambievole con il territorio dal quale SEAV attinge le risorse fondamentali per competere, con la consapevolezza che il “made in Italy” di eccellenza - come quello che SEAV da sempre produce nasce, esclusivamente, da questo dialogo economico e sociale con la comunità che ospita l’azienda e di cui essa è espressione. Questo rapporto si sostanzia in un’attenta e virtuosa
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partnership con i fornitori, in un investimento continuo in formazione del personale, nello studio costante e meticoloso di processi produttivi sempre più performanti e capaci di garantire i più alti standard qualitativi, nel rispetto dell’ambiente e delle persone che lavorano. Grazie a questo profondo rapporto con la comunità che ha visto nascere e crescere la nostra realtà, abbiamo saputo garantire, a tutti i nostri clienti, 35 anni di impegno, di innovazione continua e di presenza al loro fianco, offrendo sempre prodotti di grande qualità insieme a servizi, assistenza e supporto in ogni fase della vendita e del post vendita. Forte di tutto ciò SEAV - consapevole delle proprie capacità e delle proprie risorse, sia umane che strutturali - è pronta ad affrontare nuove e ancora più ambiziose sfide nei mercati sempre più competitivi sui quali è da sempre protagonista e leader. Per maggiori informazi oni: www.seav.it Tende e Schermature Solari n.1-2018
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CON IL PROGETTO ABITATIVO “L’AMBIENTE”, LE SOLUZIONI KE CONQUISTANO I PANORAMI MOZZAFIATO DI CORTINA D’AMPEZZO.
Un territorio importante e unico per la storia e lo sport del nostro paese, una località che anno dopo anno detta tendenze e segna le abitudini delle persone. È Cortina d’Ampezzo, che ospita L’Ambiente, un progetto abitativo all’avanguardia ideato dallo Studio Gherardiarchitetti per l’Ambiente, un ormai consolidato riferimento nel mondo dell’interior design della zona. L’Ambiente si sviluppa in uno spazio di 300 mq, in pieno centro a Cortina. Il nome del concept richiama i prossimi mondiali di sci, che nel 2021 saranno ospitati proprio a Cortina: per l’occasione, verranno improntati molti interventi di recupero, riqualificazione e ammodernamento non solo delle piste da sci, ma anche delle strutture ricettive della zona. L’obiettivo è dunque quello di mettere insieme i playe r principali del settore dell’arredo di design, indoor e out-
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door, per proporre soluzioni innovative e di prestigio, che rispecchino lo stile del contesto unico in cui ci si trova. Un collettore di eccellenze, trait d’union tra committenti, progettisti e aziende partner. 300 mq disposti su due piani, che ripropongono degli “appartamenti prova”: a piano terra sono riprodotte quattro zone della casa, che si distinguono per un’attenta ricerca di materiali e finiture di pregio. Il piano di sotto simula un’abitazione contemporanea, collegando due aree living con ambienti della casa dedicati alla cura delle persone. A completare l’esperienza progettuale, l’esterno, che da sempre in questi luoghi è oggetto di attenzione e diventa elemento importante di convivialità ed aggregazione. Proprio per questo non poteva mancare KE, da più di 30 anni leader del settore delle schermature e delle
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protezioni solari. I prodotti di punta – dalle pergole bioclimatiche di ultima generazione come Kedry Prime alle tende Screeny con una componente tecnologica importante – rispecchiano perfettamente gli standard richiesti e saranno pertanto presenti nello spazio, dove i clienti potranno visionarli e affidarsi ad una rete esperta di consulenti e progettisti lì a disposizione per completare l’acquisto.
Ancora una volta KE si fa pioniere di una rivoluzione nel concetto di abitare moderno e di hospitality d’avanguardia. L’Ambiente, Corso Italia, 147 a Cortina d’Ampezzo (BL) Per maggiori informazi oni: www.ke outdoordesign.com
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120.000 m2 di idee. Più spazio alle innovazioni. Con 10 padiglioni e un’estensione di 120.000 m², la R+T è il più grande showroom del mondo per avvolgibili, porte/portoni e sistemi di protezione solare. A R+T si trovano nuove idee e prodotti innovativi. Visitatela e scoprite nuovi impulsi per i vostri affari.
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R+T 2018:
PREPARATIVI PER IL PREMIO INNOVAZIONE a cura della Redazi one
R+T 2018: Preparativi per il Premio Innovazi one I preparativi sono in pieno svolgimento: la sera prima del primo giorno di R + T 2018, l’ R + T Innovation Prize verrà presentato per la decima volta. Il premio per l’innovazione è presentato congiuntamente dall’Associazione federale dei fabbricanti di serrande e protezioni solari (BVRS), dalla Federazione nazionale dei fabbricanti di porte e cancelli (BVT), dall’associazione industriale dei tessili tecnici, dagli avvolgibili e dalla protezione solare (ITRS), e Messe Stuttgart. Il Premio per l’Innovazione R + T viene assegnato per sviluppi tecnici innovativi. Aiuta ad attirare l’interesse di esperti in innovazioni. L’ambito premio è rivolto a diverse categorie di prodotti: tapparelle, tende da sole, sistemi di protezione solare interni, tessuti tecnici, porte / cancelli, sistemi di controllo e soluzioni speciali. Vengono inoltre offerti premi speciali nei settori dell’efficienza energetica, della progettazione e delle abilità artigianali. Ogni espositore di R + T 2018 ha potuto richiedere il Premio per l’Innovazione. Fin dall’autunno 2017, abbiamo ricevuto 106 domande che sono state esaminate e preselezionate da esperti del settore. 21 aziende
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con un totale di 27 prodotti / innovazioni sono state quindi nominate per il Premio Innovazione. Alla fine di gennaio 2018, la giuria si è incontrata a Stoccarda per vedere una presentazione dal vivo dei prodotti nominati. Ed è stato lampante che decidere i vincitori sarebbe stato difficile. Tuttavia, i vincitori sono stati scelti e verranno presentati con la consegna del Premio per l’Innovazione la sera prima del primo giorno della manifestazione. Ulteriori informazi oni: www.rt-exp o.com/innovation-prize SODDISFARE RICHIESTE ELEVATE Porte, cancelli, porte automatiche e sistemi di protezione solare stanno assumendo un ruolo pionieristico nel settore edile per quanto riguarda i sistemi di azionamento e controllo automatici. Ciò comporta anche requisiti aggiuntivi come la sicurezza funzionale ed elettrica, che devono essere presi in considerazione durante la pianificazione e le gare d’appalto. Tuttavia, la protezione antincendio e la prevenzione di furti con scasso sono più attuali che mai come protezione contro lo spionaggio industriale e il furto di oggetti di valore.
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Lo show “Comfort + Safety” di ift Rosenheim durante R + T 2018 (Paul Horn Hall, Hall 10, Stand 10D31), mostrerà quindi quali elementi costruttivi e componenti possono ora fare, come devono essere testati i requisiti e come la qualità può essere assicurata. Il tutto sarà completato da un forum di discussione che sarà organizzato in collaborazione con la Federazione nazionale dei produttori di porte e cancelli (BVT). La digitalizzazione sta penetrando in ogni area della vita, ad esempio automobili, uffici, produzione o sfera privata. WiFi, Internet e smartphone hanno conquistato la “casa” - è ora il turno di “hardware”. Porte e cancelli
funzionali nell’industria, negli aeroporti o negli hotel svolgono un ruolo pionieristico. L’ultima tecnologia viene utilizzata qui inizialmente prima di essere utilizzata anche in edifici meno complicati. Lo show “Comfort + sicurezza” si concentrerà sulla presentazione delle caratteristiche di sicurezza e qualità di porte e cancelli automatici. Questo perché le porte e le porte automatiche sono anche macchine conformi alla Direttiva Macchine UE e sono soggette a speciali requisiti di sicurezza. Tra i punti salienti della manifestazione vi saranno la pianificazione e la progettazione degli azionamenti e dei sistemi di controllo, nonché i sistemi di prevenzione
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dei furti e di protezione antincendio. Esibizioni innovative di co-espositori (Efaflex, Effertz Tore e Teckentrup) saranno utilizzate come esempi per mostrare come azionamenti e sistemi di controllo, sicurezza elettrica e funzionale, sistemi antifurto e antincendio possano essere progettati per applicazioni pratiche. Gli esperti ift presenteranno una dimostrazione dal vivo della prevenzione di furti con scasso e mostreranno modi semplici e pratici per trattare la documentazione, gli standard e le norme necessarie Ulteriori informazi oni: https://www.ift-rosenheim.de/en/rt-2018 Info su R+T Da oltre 50 anni le aziende che espongono alla R+T, la fiera numero uno al mondo per avvolgibili, portoni e protezione contro il sole, presentano le proprie innovazioni e soluzioni alle sfide del settore. Durante la manifestazione o in uno dei tanti eventi serali, la R+T dà la possibilità di intrattenere scambi proficui coi colleghi, divenendo così la piattaforma ideale per intavolare discussioni tecniche. I numerosi forum e gli eventi in rete consentono di allacciare contatti e arricchirsi di nuovi stimoli utili per il lavoro quotidiano. La R+T non è solo una fiera leader mondiale, ma anche un incontro di settore, un baromeTende e Schermature Solari n.1-2018
tro delle tendenze e una piattaforma per le innovazioni di settore. La BVRS, Associazione federale avvolgibili e protezione contro il sole, la BVT, Associazione di categoria porte/portoni e l’ITRS, Associazione industrie tessili tecnici – avvolgibili – protezione contro il sole, sono per la R+T solidi partner che forniscono importanti indicazioni sul mercato. Numerose associazioni e istituzioni, come la ES-SO, European Solar Shading Organisation e l’ift di Rosenheim, partecipano alla R+T dando vita ad un interessante programma collaterale. Nel 2015 erano presenti a Stoccarda 888 espositori (nel 2012 erano 816) provenienti da tutte le parti del mondo. Oltre ai grandi espositori, come Italia, Francia e Paesi Bassi, all’edizione 2015 erano presenti anche Paesi che fino a quel momento non avevano mai partecipato, come l’Irlanda, la Lettonia, la Malesia, gli Emirati Arabi Uniti e la Romania. Altrettanto variegata la provenienza dei 59.057 visitatori giunti da ogni dove, per la precisione da 131 Paesi. Il 54% di loro proveniva dall’estero, di cui il 79% dall’Europa. In media i visitatori hanno trascorso due giorni in fiera, alla scoperta di innovazioni e nuove tendenze. Per maggiori informazi oni: http://www.messe-stuttgart.de
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SCHEDE TESSUTI
LOW AND BONAR è un’Azienda leader per la produzione di articoli ad alte prestazioni, commercializzati in oltre 60 paesi in tutto il mondo e prodotti principalmente in Europa, Nord America e Asia. Progettiamo e produciamo componenti che aggiungono valore e migliorano le prestazioni dei prodotti dei nostri clienti. Utilizziamo le nostre tecnologie per trasformare una vasta gamma di polimeri per creare filati, fibre, tessuti industriali e spalmati, geosintetici e materiali compositi. I nostri materiali contribuiscono a un mondo più sostenibile e a una migliore la qualità della vita. Aiutano a rendere più sicuri i cantieri, a ridurre l’impatto ambientale e i costi operativi generali, contribuisco a rendere lo smaltimento dei rifiuti più sicuro, a mantenere pulita l’aria e l’acqua, aumentano la produzione di cereali e creano un ambiente migliore sia in ambito lavorativo che nel tempo libero. MEHGIES® - MARCHIO DI PRODOTTI DI QUALITA’ è il marchio tedesco per i tessuti tecnici spalmati, utilizzabili per innumerevoli applicazioni innovative. Queste membrane flessibili possono essere trasformate in coperture per stadi, teloni da camion, coperture industriali, protezioni solari, tende, piscine, gommoni, contenitori flessibili e cartelloni pubblicitari di grandi dimensioni. Più di 53 milioni metri quadrati di questi articoli altamente sofisticati vengono prodotti esclusivamente nei siti produttivi di Huckelhoven e Fulda (Germania) e Lomniche (Repubblica Ceca) e venduti ogni anno in tutto il mondo. Collegati a MEHGIES® sono i ben noti marchi VALME�®, POLYMAR®, PLASTEL® e AIRTE�® che con oltre 62 anni di esperienza nel campo della tessitura e della spalmatura sono sinonimo di qualità e tecnica. MEHGIES® è la combinazione fra tradizione e affidabilità per i tessili tecnici spalmati. MEHGIES® è un marchio di prodotti premium di Low & Bonar. SATTLER DETTA NUOVI TREND CON LA COLLEZIONE 2018 La nuova collezione di casa Sattler colpisce per l’abbondanza delle innovazioni: nuovo formato delle cartelle, direzione di lettura modificata, rappresentazione delle stoffe in tinta unita nuova cos� come la riunione di tutte le qualità in uno strumento. Il tutto garanzia di eleganza, compattezza e una scelta di colori che soddisfano i gusti di ognuno. Imballata in un FLE�BOO� innovativo e apribile la collezione offre una lettura piacevole. Con la collezione attuale Sattler amplia i motivi dei suoi disegni e con la linea LUMERA 3D percorre nuove strade nel segmento delle stoffe per tende da sole. In questa qualità il filato lucente CBA si trova non solo nella trama come nelle stoffe usuali Lumera, ma si alterna anche nella direzione dell’ordito con il filato testurizzato discontinuo. Questa cucitura speciale conferisce un tatto ed un’ottica unici, si ottengono strutture sensibili e una luce speciale oltre che caratteristiche antimacchia e idrorepellenti ancora migliori. I colori brillano alla luce e rilasciano all’occhio un vissuto particolare. La linea Lumera 3D Surface si ispira a superfici di metalli e pietre, traduce colori e struttura sulla stoffa e diventa un completamento ottimale degli attuali trend architettonici. Di questo sviluppo tengono conto anche i nuovi disegni della linea Urban Design. Qui microstrutture ampliano l’assortimento e si ritrovano in diverse composizioni di colore.
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FENSTERBAU FRONTALE 2018: DONNE PROTAGONISTE, 3 DOMANDE A‌ ELKE HARREIĂ&#x;, HANNA SCHWARZ E LIVIA FĂœRST a cura della Redazi one Tre domande poste a ... Elke HarreiĂ&#x; &KH PRPHQWR GHOOD ÂżHUD QRQ YRUUHVWL SHUGHUH" Ce ne sono in realtĂ due: uno è il giorno del set-up finale e l’altro è l’apertura della fiera. Anche dopo 17 anni nel settore fieristico sono ancora affascinata ogni volta dal trambusto delle sale nell’ultimo giorno di assestamento. Ci sono martellature e perforazioni in corso, vetrine espositive e personale che riceve le sue istruzioni negli stand della fiera. Quando attraversi i corridoi è difficile immaginare che la fiera inizierĂ solo 24 ore dopo. Ma poi tutto è pulito e organizzato e gli espositori sono pronti a ricevere i loro visitatori. Il secondo momento speciale è l’inizio della fiera in quanto sempre piĂš visitatori arrivano attraverso l’ingresso. Poi le porte della sala si aprono e l’evento a cui stiamo lavorando da due anni inizia. /RQWDQR GD WXWWR LO WUDPEXVWR GHOOD ÂżHUD TXDOL VRQR OH WXH FRVH SUHIHULWH GD IDUH SULPD H GRSR )(167(5%$8 )5217$/(" Dopo la fiera ho piĂš tempo per i miei due figli, che mi hanno visto a malapena nella settimana prima e durante l’intero evento. Riesco anche ad avere un po’ di tempo per il mio hobby, che è cucire. Mi piace creare abiti, pantaloni, giacche e costumi per il Carnevale. 4XDO q OD FRVD SL HFFLWDQWH SHU WH GL )(167(5%$8 )5217$/(" Per essere onesti, prima che mi occupassi della fiera, per me le finestre e le porte erano qualcosa che riempivano le lacune del muro esterno di un edificio. Ma dal momento che sono stato cosĂŹ fortemente coinvolta nel settore, trovo affascinante quanta tecnologia contenga e quanti diversi prodotti ci siano in tutto il mondo. Quest’anno mi interessa in particolare il modo in cui il nostro nuovo forum FENSTERBAU FRONTALE verrĂ seguito dai visitatori. Per la prima volta ci sarĂ un’area di presentazione tematica proprio nel cuore del padiglione 3A. Non vedo l’ora che la fiera apra i battenti e sono curiosa di scoprire le novitĂ cosa ci riserveranno gli espositori. Tende e Schermature Solari n.1-2018
Elke HarreiĂ&#x;, Direttore del Dipartimento e della Most ra, FENSTERBAU FRONTALE
Tre domande poste a... Hanna Schwarz 4XDO q LO WXR PRPHQWR SUHIHULWR GXUDQWH OD ¿HUD" Per lo piÚ non vedo l’ora che arrivi il primo giorno. Quando le sale sono ancora chiuse per espositori e visitatori, passo attraverso la mostra e guardo gli stand completati. Dopotutto, ho passato i due anni precedenti a destinare lo spazio nei padiglioni e a rivedere i concetti di stand presentati. Quindi è bello vedere ancora una volta i risultati concreti con i tuoi occhi, soprattutto perchÊ realizziamo progetti davvero eccezionali a FENSTERBAU FRONTALE e gli stand degli espositori sono semplicemente fantastici. &RVD WL SLDFH GL SL GHO WXR ODYRUR" Quello che mi piace di piÚ del mio lavoro presso l’organizzazione è che ogni giorno è diverso. A causa dei diversi tipi di richieste e argomenti coinvolti, il lavoro è sempre vario, sia che mi occupi di requisiti logistici o che consigli i clienti di prenotare lo spazio perfetto per il ri-
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spettivo evento. Grazie alla vasta gamma di compiti che devo fare, nessun giorno lavorativo è come un altro. 4XDO q OD FRVD SL HFFLWDQWH SHU WH GL )(167(5%$8 )5217$/(" Nel suo abbinamento con HOLZ-HANDWERK, FENSTERBAU FRONTALE è uno dei più grandi eventi che ospitiamo qui, con un totale di quasi 1.300 espositori e oltre 110.000 visitatori. Ogni volta trovo interessante vedere come tutti lavorano insieme qui e quanto siano impegnati a rendere possibile questa fiera congiunta. Nel su o ruolo di coordinatrice, Hanna Schwarz è disp onibile a rispondere a qualsi asi domanda degli esp osi tori. Gest isce anche il su pporto tecnico per la cost ruzi one dello st and, la logist ica, l’allocazi one dei padiglioni e l’anteprima della st ampa.
&RVD WL SLDFH GL SL GHO WXR ODYRUR" Se ti piace molto la varietà, organizzare una fiera internazionale di primo piano è il lavoro ideale. Ci sono così tante diverse aree di attività: abbiamo molti dei nostri collaboratori e dipartimenti che lavorano insieme durante le fasi di pianificazione e organizzazione. Abbiamo una prospettiva speciale sulla fiera durante il periodo di pianificazione. Il nostro lavoro diventa “visibile” solo una volta che la manifestazione è in corso - e questo è un bel momento. &KH FRVD UHQGH VSHFLDOH ODYRUDUH SHU )(167(5%$8 )5217$/(" Per me, è la sensazione di far parte di una squadra, che lavora insieme per ottenere qualcosa di speciale. La fiera è un posto eccezionale per i contatti e gli incontri di lavoro. Vogliamo far sì che i desideri e le aspettative dei nostri espositori si realizzino nel miglior modo possibile, in modo che a loro volta possano raggiungere i propri visitatori nel miglior modo possibile attraverso la loro presenza. E i rapporti che costruiamo con i nostri espositori durante la fase di pianificazione, attraverso e-mail e telefonate, possono anche portare a qualche piacevole incontro di persona una volta che la manifestazione è in corso. Livi a Fürst , Manager, FENSTERBAU FRONTALE
Tre domande rivolte a ... /LYLD ) UVW 4XDO q LO PRPHQWR GHOO¶HVLEL]LRQH FKH QRQ YRUUHVWL SHUGHUH" L’inizio del primo giorno: per i quattro giorni della mostra spostiamo i nostri banchi in un ufficio eventi separato nella zona d’ingresso “Mitte”, per essere vicini ai nostri espositori e visitatori. Da lì abbiamo una vista diretta dell’area di ingresso attraverso le grandi vetrate. Quando quell’area si riempie il primo giorno della mostra, quando gli espositori e i visitatori iniziano ad arrivare, è una visione entusiasmante - è allora che tutto inizia! Tende e Schermature Solari n.1-2018
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NUOVA COLLEZIONE TEMPOTEST® GUARDARE LE COSE DA UN NUOVO PUNTO DI VISTA PER ARRIVARE A NUOVE SOLUZIONI A cura della Redazi one “Il punto di vista del sole” è il concetto che ha dato vita alla nuova collezione Tempotest, in uscita nel 2018. Guardare le cose da un nuovo punto di vista, per vedere e pensare in maniera diversa, sono stati il principio che ha guidato un lavoro durato 4 anni. L’ascolto accurato del mercato, l’attenzione per la qualità e l’esperienza nell’ambito del design e delle tendenze hanno dato vita così ad una collezione del tutto innovativa. La collezione Tempotest, ricca di oltre 500 varianti, raduna al suo interno tessuti storici e concetti tessili mai visti prima: i tessuti “Seta Cruda” esprimono nella loro naturale irregolarità un prezioso dettaglio di design, mentre i tessuti “Lifestyle” fanno della complessa costruzione tessile il segreto della loro sofisticata bellezza. Un’offerta di oltre 140 tinte unite è la risposta di Parà alle richieste sempre più esigenti del mercato su questo punto.Cresce la famiglia Tempotest STARLIGHT, che supera ampliamente le 100 varianti tra fantasie, righe pari e tinte unite, che da sole contano una proposta di 44 colori. Un tessuto per situazioni che richiedono performance straordinarie. Un campionario nuovo, che racchiude una collezione in crescita in un involucro più compatto e più leggero, studiato in ogni dettaglio nell’ottica della praticità e della durata nel tempo. Campioni tessili grandi e rendering
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ben visibili, aiutano il consumatore nella scelta del tessuto perfetto. L’utilizzo di un QR code, associato ad ogni tessuto, permette di avere sempre con se dati tecnici e valori prestazionali aggiornati. La collezione Tem-
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potest sarà disponibile anche in versione digitale sul sito internet tempotest .it e sulla app “Tempotest Visualizer”, disponibile gratuitamente in versione IOS ed Android. La app è dotata di un lettore QR code per leggere i campionari e della tecnologia della realtà aumentata, che permette di creare rendering con tutta la collezione in poche semplici mosse. Nuova collezione Tempotest: un nuovo punto di vista.
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NOTIZIE E INFORMAZIONI PER IL SETTORE CREDITO: LE BANCHE CONTINUANO A FAVORIRE LE GRANDI IMPRESE ANCHE SE NON SONO AFFIDABILI Nonostante il fallimento di una decina di istituti di credito abbia originato un costo di oltre 60 miliardi di euro a carico dei risparmiatori, delle banche concorrenti e del bilancio pubblico, l’Ufficio studi della CGIA denuncia che il nostro sistema creditizio continua a premiare chi, in buona parte, ha causato questo dissesto: ovvero le grandi famiglie industriali, i gruppi societari e le grandi aziende. Gli ultimi dati disponibili della Banca d’Italia (riferiti al 30 settembre 2017) dicono che la quota di prestiti ottenuta dal primo 10 per cento degli affidati (vale a dire la migliore clientela che certamente non è costituita da artigiani, piccoli negozianti, partite Iva o piccoli imprenditori) è pari al 79,8 per cento del totale. Per contro, il restante 90 per cento dei clienti ottiene poco più del 20 per cento degli impieghi. In buona sostanza dei 1.500 miliardi che alla fine dello scorso mese di settembre gli istituti credito italiani avevano erogato a famiglie, imprese e società non finanziarie, 1.200 sono stati prestati a un ristretto numero di soggetti che, è proprio il caso di dire, presenta un elevatissimo potere negoziale. “Non ci sarebbe nulla di strano se questo primo 10 per cento di affidati fosse solvibile – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - una banca, infatti, deve aiutare chi ha bisogno di risorse finanziarie ma, allo stesso tempo, è anche nelle condizioni finanziarie di restituire nei tempi concordati quanto ottenuto. In Italia, invece, le cose continuano ad andare diversamente. Se, infatti, analizziamo l’incidenza percentuale sul totale delle sofferenze bancarie ascrivibile a questo ristrettissimo club di affidati, la quota ammonta all’81 per cento del totale. In altre parole, le grandi imprese continuano a ricevere la quasi totalità dei prestiti bancari, sebbene presentino livelli di insolvenza allarmanti.” (vedi Graf.1). Sebbene in calo, al 30 settembre dello scorso anno le sofferenze bancarie lorde presenti in Italia ammontavano a 170,2 miliardi: 16,5 miliardi in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. “Questo elevato numero di crediti deteriorati – dichiara il Segretario della CGIA Renato Mason Tende e Schermature Solari n.1-2018
ha provocato una forte contrazione dei prestiti all’economia reale. Non essendo in grado di recuperare una buona parte dei finanziamenti erogati, le banche hanno deciso di non rischiare più e hanno progressivamente chiuso i rubinetti del credito. Solo nell’ultimo anno c’è stata una leggera inversione di tendenza. Tra novembre 2017 e lo stesso mese del 2016, la quantità di finanziamenti alle imprese è aumentata mediamente dello 0,3 per cento, anche se si sono registrati dei risultati molto diversi tra le varie classi dimensionali di impresa. Nelle medio-grandi, ad esempio, la crescita è stata dello 0,6 per cento, nelle piccole e micro, invece, la contrazione è stata dell’1 per cento, nonostante la domanda generale di credito registrata in questi ultimi mesi sia tendenzialmente in crescita”. A livello regionale è interessante notare che al Sud il primo 10 per cento degli affidati ottiene meno credito delle rispettive fasce presenti nel resto d’Italia, ma genera una quota di sofferenze quasi in linea con il dato medio nazionale. Al Nord, invece, le grandi imprese ottengono percentuali di credito molto alte, con livelli di affidabilità che, comunque, si allineano attorno al dato medio nazionale. In altre parole possiamo dire che i grandi gruppi del Nord sono più “virtuosi” di quelli presenti nel Mezzogiorno. Ed altrettanto paradossale è la situazione che sta maturando in queste ore nel Veneto. La finanziaria regionale, Veneto Sviluppo, ha deciso di salvare un migliaio di imprese (con ricavi tra i 10 e i 100 milioni di euro) che hanno crediti incagliati con le ex popolari (Veneto Banca e Popolare di Vicenza), attraverso l’istituzione di un apposito fondo che affianchi queste imprese in difficoltà. Un’azione meritevole che, però, come giustamente ha evidenziato il Presidente della Confartigianato, non coinvolgerà decine di migliaia di piccole imprese venete che non rientrano in questa fascia di ricavi, con il pericolo che moltissimi artigiani e piccoli commercianti penalizzati dal fallimento delle due banche venete rimangano senza credito. Ritornando all’elaborazione fatta dall’Ufficio studi della CGIA, i dati a livello provinciale, infine, evidenziano che il primo 10 per cento degli affidati ha in capo l’87,8 per cento delle sofferenze a La
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Spezia: record nazionale rispetto a una media Italia pari all’ 81 per cento. Scorrendo la graduatoria troviamo al secondo posto con l’86,4 per cento Verbania-Cusio-Ossola, al terzo con l’86,2 per cento Bolzano, al quarto con l’85,9 per cento Roma e al quinto con l’85,8 per cento Parma. In coda alla classifica nazionale si posizionano con il 69,9 per cento Sondrio, con il 69,7 per cento Agrigento e con il 68,7 per cento Lodi �stratto della ne�sletter �f�cio �tudi C��a � �ssociazione �rtigiani e �iccole �mprese �estre� ���.cgiamestre.com SGRAVI FISCALI: UN “T ESORETTO” DA 142 MILIARDI NEL MIRINO DI QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE Gli effetti delle detrazioni, delle deduzioni fiscali, delle cedolari secche e dei i crediti di imposta che riducono il prelievo sui contribuenti italiani (le cosiddette “tax exp enditures”) sono 466 e costano allo Stato 54 miliardi di euro all’anno. A questo importo – segnala l’Ufficio studi della CGIA - vanno accostate le detrazioni ai fini Irpef che interessano i lavoratori dipendenti e gli autonomi (37,8 miliardi di euro), le detrazioni per i familiari a carico (11,3 miliardi) e una serie di altre agevolazioni (aliquote Iva ridotte, Ace per le società di capitali, tassazione separata per alcune tipologie di reddito, imposte sostitutive sui redditi da capitale etc.). A tutte queste vanno aggiunte anche le spese fiscali relative ai tributi locali. Si tratta di misure che assicurano una riduzione del prelievo su Irap, Tari, Imu, Tasi e Tosap (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche). Complessivamente lo sgravio riferito alle tasse locali ammonta a 38,7 miliardi di euro all’anno (vedi Tab.1). Afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo: “�uesto tesoretto, costituito in linea generale da
oltre ��� miliardi, � �nito nel mirino delle promesse elettorali presentate in questi giorni dai big della politica nazionale. �a riduzione delle tasse, l�aumento delle pensioni minime o l�introduzione del reddito di cittadinanza potrebbero essere in gran parte realizzate attraverso una sforbiciata a queste agevolazioni che, quasi sicuramente, andranno per� a penalizzare chi oggi bene�cia di queste misure”. Ufficio Studi CGIa News del 3 febbraio 2018 Concentrando la nostra attenzione solo sulle misure strettamente riconducibili alla voce “tax exp enditures”, di queste 466 agevolazioni, le prime 20 incidono sul totale della spesa (pari a 54 miliardi all’anno) per il 75,6%. Ciò vuol dire che la spesa per questo pacchetto di interventi agevolativi è fortemente concentrato su poche voci che potrebbero essere le prime a subire una contrazione. Nel dettaglio, quali sono le principali agevolazioni e chi sono i contribuenti che ne traggono i maggiori benefici � �a prima voce � il “bonus Renzi” che interessa oltre 11 milioni di lavoratori dipendenti con un livello retributivo medio-basso e costa allo Stato quasi 9 miliardi all’anno. La seconda misura è la detrazione al 50 per cento delle spese per il recupero edilizio che grava sulle casse pubbliche per 6 miliardi di euro. In terza posizione, invece, i proprietari di prima casa la cui rendita catastale non rientra nell’imponibile Irpef. Questi contribuenti godono di uno “sconto” fiscale di 3,6 miliardi di euro (vedi Tab. 2). “Che sia necessario disboscare questa giungla di misure agevolative � fuori discussione – conclude Zabeo – è altresì importante non buttare via il bambino con l’acqua sporca. Non vorremmo, infatti, che a pagare il conto fosse ancora una volta il ceto medio che, rispetto alle altre, è stata la fascia sociale più colpita dalla crisi di questi ultimi 10 anni”. Sul fronte delle tasse, infine, la CGIA torna a ribadire un concetto molto chiaro che, però, fatica a farsi starda in alcuni partiti anche in questo scorcio di campagna elettorale. “È verosimile ipotizzare – afferma il Segretario della CGIA Renato Mason - che con meno tasse da pagare, si registrerebbe una decisa emersione di base imponibile tale da consentire al nostro �sco di concentrare le attivit� di contrasto nei confronti dei comportamenti �scali pi� insidiosi. �a altres� segnalato che nel nostro �aese la riduzione strutturale delle tasse potr� comunque avvenire solo se si ridurr� di pari importo anche la spesa pubblica improduttiva. �ltrimenti rischiamo di illudere inutilmente i cittadini. �n�ne, � auspicabile che la riduzione del costo del lavoro sui neo assunti con un conTende e Schermature Solari n.1-2018
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tratto a tempo indeterminato introdotta in questi ultimi anni diventi strutturale”. Note Tabella 2 ��� �senzione ����� per le pensioni di guerra e indennit� accessorie, assegni connessi alle pensioni privilegiate ordinarie, pensioni connesse alle decorazioni dell�ordine militare d��talia, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva e delle pensioni tabellari spettanti per menomazioni subite durante il servizio di leva obbligatorio, pensione reversibile tredicesime mensilit� e indennit� di accompagnamento percepite dai ciechi civili, sussidi corrisposti dallo �tato e dagli altri enti pubblici a titolo assistenziale. ��� �etrazione nella misura del ��� e del ��� delle spese sostenute dal � giugno ���� per vari interventi di riquali�cazione energetica degli edi�ci esistenti di qualsiasi categoria catastale, anche rurale, posseduti o detenuti. La medesima detrazione si applica anche alle spese per acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unit� abitative. ��� �etassazione dei premi di produttivit�. �pplicazione di una imposta sostitutiva del ��� sulle somme �sino a un massimo di �.����� corrisposte ai dipendenti del settore privato con limite di reddito del dipendente di ��.����. ����senzione dell�accisa sull�energia elettrico impiegata nelle abitazioni con potenza sino a ��� e sino a ����� di consumo mensile. �stratto della ne�sletter ���cio �tudi ���a � �ssociaTende e Schermature Solari n.1-2018
zione �rtigiani e �iccole �mprese �estre� ���.cgiamestre.com. La marcatura CE delle tende, alla luce del D. Lgs.106/2017 Il 2 febbraio 2018 presso l’ NH Hotel de la Gare, Piazza �� �ettembre, 2, di �ologna si è tenuto un convegno promosso da Assotende dedicato alla marcatura CE delle tende, alla luce del D.Lgs.106/2017. Per chi opera nel mercato della tenda e delle schermature solari partecipare a questo convegno era oltremodo utile. Con il D.Lgs.106 del 16 giugno 2017 è stata adeguata la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento Europeo n. 305/2011. Questo regolamento fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. Fra i prodotti inclusi nel regolamento vi sono le tende da esterno. Questo decreto fissa così anche le sanzioni amministrative e penali per la mancata (o errata) marcatura CE coinvolgendo tutti gli attori della filiera che dal fabbricante arrivano al direttore lavori ed al progettista. Il programma, prevedeva tra i relatori: Gianfranco Bellin �residente di ����������ederlegno�rredo Massimo Andreini �residente di ���� �Associazione Italiana dei Professionisti della Protezione Solare) )LOLSSR &D¿HUR�tudio Legale �a�ero Abramo Barlassina �ederlegno�rredo e gli argomenti trattati erano: Essere Fabbricante Oggi. Responsabilità e Impegni
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Essere Professionisti in un settore Competitivo Il Decreto 106 – Cos’ è necessario sapere per operare nella legalità. La marcatura CE della tenda da esterno Per maggiori informazioni: assotende@federlegnoarredo.it apps@federlegnoarredo.t Tel. 02 8060 4310 MV Line Group con Frigerio Living La Mv Line Group ha comunicato che il suo perimetro di operatività si arricchisce della pluriennale e qualificata esperienza industriale e commerciale dell’azienda pugliese “Frigerio”. “Frigerio” - con sede a Capurso (BARI) - opera da oltre trent’anni nel campo delle tende da sole e delle coperture tecniche e bioclimatiche. L’omonimo marchio è ben noto sul mercato italiano ed estero e raccoglie nei propri cataloghi la più ampia gamma di schermature solari del mercato. Tutti i prodotti sono il frutto della ricerca di nuove idee, forme e contenuti innovativi, pur continuando a conservare una forte identità “absolutely made in Italy” . La “Frigerio Living srl”, società control-
lata dalla MV Holding srl, è diretta e coordinata dalla Mv Line Group mediante un consiglio di amministrazione composto dai Signori Paolo Montanaro, Antonio Anastasia e Alessandro Frigerio. Il connubio e l’integrazione delle diverse competenze ed esperienze imprenditoriali provenienti da Mv Line Group e Famiglia Frigerio rappresentano una fondamentale propulsione d’avvio degli elaborati piani di sviluppo della “Frigerio Living srl” per i prossimi anni, che prevedono la collaborazione sinergica dei fornitori storici e strategici nonché la partecipazione proattiva di tutti i collaboratori dell’azienda, che tra interni ed esterni superano le novanta unità. Per maggiori informazi oni: MV Line www.mvline.it-info@mvline.it Tel. 0803057000 - Fax 080767328
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PERGOLA NOMO DI PRATIC, OSPITALITÀ OPEN AIR SUI TETTI DI BOLOGNA Nel centralissimo hotel Metropolitan, la struttura in alluminio dell’azienda friulana è protagonista dell’intervento di riqualificazione del lastrico solare che da superficie totalmente inutilizzata diventa un giardino pensile panoramico. Perfettamente integrata con il contesto urbano, la copertura ospita la zona lounge-ristorante e offre riparo nelle ore più assolate della giornata. La sera, la suggestione è garantita dall’illuminazione a Led inserita sul perimetro e sui profili rompitratta Un lastrico solare inutilizzato diventa spazioso giardino pensile in cui spicca il rigore formale di Nomo, la pergola prodotta da Pratic, marchio italiano punto di riferi-
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mento nella realizzazione di strutture che portano comfort e bellezza negli spazi esterni. Accade nel centro storico di Bologna, dove lo studio di architettura del paesaggio e impresa di realizzazione Frassinago ha trasformato il tetto dell’hotel Metropolitan in un terrazzo panoramico che, dal quinto piano, domina la città e i vicini colli. Il nuovo roof garden è parte del progetto di riqualificazione dell’intera struttura alberghiera ed è stato concepito per offrire agli ospiti uno spazio outdoor esclusivo in cui vivere momenti di assoluto relax: un’area di oltre 200 metri quadri che comprendono un solarium e una
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zona lounge e ristorante, ospitata dalla pergola autoportante Nomo composta da un modulo di sei metri per quattro. La valorizzazione degli spazi esterni sospesi rappresenta un concetto nuovo per il settore dell’hotellerie bolognese e questo intervento ne è quindi uno dei primi esempi, anche in termini di estensione e fruibilità. Il risultato è un vero e proprio giardino pensile, raggiungibile con un ascensore direttamente dalla hall dell’albergo, in cui il verde arreda e diventa elemento distintivo nel contesto urbano: le siepi perimetrali che celano le balaustre si alternano agli alberi di Acero utilizzati per enfatizzare la verticalità del terrazzo, mentre il prato all’inglese si intervalla al pavimento in larice, essenza italiana scelta per le doti di resistenza agli agenti atmosferici. Protagonista della location, la pergola Nomo definisce la zona ristorante e offre riparo anche nelle ore più assolate della giornata. Essa è stata posizionata a sud-ovest e, oltre a garantire la massima privacy agli ospiti,
protegge visivamente il retro dell’edificio separando l’area dai locali di servizio. Ciò è possibile grazie alla tenda verticale Raso integrata nel profilo portante della pergola, che scompare completamente una volta chiusa. Con le sue linee essenziali e pulite, Nomo si integra in modo discreto nel contesto, valorizzando lo spazio circostante. Essa, infatti, è stata concepita per rispondere alle esigenze di architetti e designer, sempre più indirizzati verso una progettualità che predilige il rigore formale. La sua struttura realizzata interamente in alluminio racchiude le più importanti innovazioni che Pratic ha introdotto nel mercato e grazie alle quali l’azienda ha rivoluzionato il modo di vivere gli spazi esterni, sia in ambito privato che nel contract. La sera, l’atmosfera si fa ancor più suggestiva, grazie alla presenza di Led perimetrali RGB con bianco incluso e alle luci Led LINE dimmerabili installate sui profili che sostengono il telo, mentre quando piove, la speciale
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calandratura dei profili del telo e un sistema brevettato di gronde basculanti permettono all’acqua di confluire nelle gronde contenute all’interno dei profili montanti. E la massima semplicità di utilizzo è garantita dalla movimentazione motorizzata, gestita con telecomando. Grande attenzione viene rivolta anche all’aspetto della sicurezza grazie al sensore vento che aziona automaticamente la pergola in caso di forti folate. Tende e Schermature Solari n.1-2018
Sapiente la scelta dei colori: la finitura grigio ferro di Nomo riprende la tinta degli elementi metallici che si ritrovano all’interno e si abbina perfettamente a vegetazione, legno ed elementi in corten presenti in terrazza. Il progetto è curato dallo st udio Frassi nago Per maggiori informazi oni: www.pratic.it.
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MONDIAL DU BÂTIMENT 2017: IL REPORT DI UN’EDIZIONE DINAMICA a cura della Redazi one L’edizi one 2017 del Mondial du Bâtiment doveva essere quella della mobilitazi one di tutti gli operatori e il luogo di convergenza della filiera dell’edilizia� �a sfida � oggi vinta e confer�a una forte �obilitazione degli operatori prioritari delle fiere INTERCLIMA+ELECHB, IDÉOBAIN e BATIMAT. I 2400 espositori, di cui il 57 % d’internazi onali, hanno accolto 319 215 visitatori di cui il 20% d’internazi onali nell’ambito dei tre saloni. Questa edizi one, percepita all’unanimità come dinamica, ha evidenzi ato i temi emblematici dell’edilizi a. Numerosi temi portanti e un programma ricco hanno contribuito a favorire le sinergie tra visitatori e espositori. I visitatori francesi provenienti dalla provincia sono stati in aumento con un’importante presenza di visitatori appartenenti ai settori prioritari della professione�
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“Consi derando i tre sa loni, i vi si tatori francesi si so no mobilitati e rapprese ntano l’80% del tasso di frequenza delle manifest azi oni. Quest a evo luzi one si sp iega grazi e all’aumento del 3% del numero di vi si tatori francesi (78% del numero totale) risp etto al 2015 su Batimat “ commenta Guillaume Loizeaud, Direttore di Mondial du Bâtiment. “E’ una categoria su lla quale desi derava mo aumentare ed il nost ro lavo ro ha portato i su oi frutti.” Stimolato dalle azioni per facilitare la presenza al Quartiere delle esposizioni di Paris Nord Villepinte, il numero degli operatori provenienti dalla provincia risulta in aumento di 2 punti, ovvero del 62% dei visitatori francesi, considerando i 3 saloni. Da notare anche che il servizio bus attuato su un raggio di 300 chilometri ha registrato il tutto esaurito: oltre 2200 artigiani hanno beneficiato di 54 pullman messi a loro disposizione dal martedì al giovedì. Quattro grandi categorie di operatori si sono contraddistinte: gli installatori – aziende e artigiani – restano al primo posto e rappresentano il 35% dei visitatori, da-
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vanti ai consulenti (architetti, uffici studi�) e alle imprese edili (20%). Si conferma inoltre l’atteso ritorno dei distributori con 4 punti in più rispetto al 2015 (18% rispetto al 14%), anche i produttori che hanno visitato la fiera registrano un aumento (16% rispetto al 14%). 8QD SLDWWDIRUPD GL EXVLQHVV LQWHUQD]LRQDOH VHPSUH SL TXDOL¿FDWD Con una quota del 20% del tasso di frequenza globale e uno sviluppo dell’offerta del 6% dell’offerta internazionale degli espositori (57% ossia +6 punti per 1 366 espositori), i tre saloni riuniti confermano il posizionamento di 1a piattaforma di business internazionale. Questa importante frequentazione, e la qualità dei contatti allacciati durante la fiera sono stati percepiti dalla maggior parte dei leader espositori dei tre saloni. Numerosi paesi a forte potenziale di sviluppo disponevano di partecipazioni collettive per favorire gli incontri d’affari o hanno organizzato la presenza di gruppi di aziende:
9LVLWDWRUL LQWHUQD]LRQDOL UDIIRU]DWL GDOOD )UDQFRIRQLD I 65745 visitatori internazionali che hanno visitato il �ondial du B�timent provenivano da 175 paesi tra cui il Belgio, il Brasile, il Camerun, la Costa d’Avorio, la Germania, l’Italia, il Libano, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, il Regno Unito, la Russia, il Senegal, la Spagna, la Svizzera, la Turchia. La Francofonia, invitata d’onore, ha ampiamente contribuito a questo successo attirando numerosi visitatori, decision maker e detentori di progetti concreti dei paesi membri in forte sviluppo : Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Egitto, Romania, Senegal, Togo, ecc. Lo stand della Francofonia/l’Institut de la Francophonie per lo sviluppo sostenibile inaugurato da Adama Ouane, Amministratore dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, ha accolto i rappresentanti dell’Africa subsahariana che raggruppa una ventina di paesi (Benin, Burki na Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Egitto, �omania, Senegal, Togo �), del �ordafrica (�arocco, Tunisia) e dei rappresentanti del Canada, del Belgio Tende e Schermature Solari n.1-2018
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o ancora della Francia, ed ha organizzato 20 conferenze attorno alle sfide dell’edilizia sostenibile nei paesi francofoni riunendo oltre 500 partecipanti. Personalità di primo piano appartenenti ai ��e�i ���ncofoni e non sono stati presenti in fiera: - Claude Isaac De, Ministro dell’Edilizia, della Casa, del Risanamento e dell’Urbanismo in Costa d’Avorio; - Marie Rose Dibong, Segretario di Stato responsabile dell’Habitat presso il Ministero dell’Habitat e dello Sviluppo Urbano in Camerun; - Ateba Pierre Servais, Segretario di Stato responsabile delle Strade presso il Ministero dei Lavori Pubblici in Camerun; - Maurice Dieudonné Bonanet, Ministro dell’Urbanismo e dell’Habitat del Burki na Faso ; - Georges Philippe Ezaley, Sindaco di Grand Bassam in Costa d’Avorio; - Gilbert Tsimi Evouna, Delegato del Governo presso la Comunità Urbana di Yaoundé in Camerun; - Bassirou Sene, Ambasciatore del Senegal; - Prof. Dr. Ing. Mostafa Madboly, Ministro dell’Habitat in Egitto; - Eurico Brillante Dias, Segretario di Stato all’Internazionalizzazione del Portogallo; - Pedro Sousa Rodrigues, Vice Segretario di Stato all’Internazionalizzazione del Portogallo; - Gli ambasciatori di: Algeria, Egitto, Lussemburgo, Portogallo, Repubblica di Slovenia, Romania, ecc. Tende e Schermature Solari n.1-2018
�� fo��e c�����n� �i �en�i�i�i����ione e �i �o�i�itazi one organizza ta dal Mondial du Bâtiment ha por���o i ��oi f����i� Oltre 60 delegazioni sono state presenti in fiera provenienti principalmente dall’Europa, dall’Africa e dal Medio Oriente per incontrare e confrontarsi con gli industriali, i detentori di progetti e gli investitori di tutto il mondo. BATIMAT è il salone delle innovazioni per l’industria edile e l’architettura. Tutti i decision make r, consulenti, installatori-artigiani si danno appuntamento in fiera per scegliere le soluzioni innovative che costituiscono gli edifici di oggi e di domani. In 5 padiglioni 7 grandi settori: - Elementi strutturali - Serramenti & Serrature - Macchine da laboratorio & Macchine Utensili - Finiture di interni ed esterni - Attrezzature per il cantiere edile e utensileria – Veicoli & Attrezzature - Digitale & nuove Tecnologie - Servizi alle imprese e organizzazioni CONTATTI �f�cio �i �����e�en��n�� in ����i� Saloni Internazionali Francesi Srl Tel.: 02/43.43.53.27 Anna Del Priore / adelpriore@salonifrancesi.it
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SPACE & INTERIORS 2018: THE FUTURE OF LIVING AND THE PLANET OF THE FUTURE a cura della Redazi one La Design Week milanese è ormai l’evento mondiale di riferimento per chi si occupa professionalmente di architettura e design, con più di 400.000 presenze in città. Per l’edizione 2018 space&interiors, mostra/evento del Fuorisalone, ha affidato la curatela a Stefano Boeri Architetti, uno dei protagonisti internazionali dell’architettura. Lo Studio ha sviluppato un concept ed un progetto emozionanti e coinvolgenti: esplorare il futuro dell’abi-
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tare in una atmosfera ispirata al pianeta rosso, che rappresenta da sempre una possibile prossima destinazione dell’umanità. Una visione che per space&interiors prende forma sul pianeta rosso, Marte, colonizzatoda prodotti per l’architettura, il design e l’abitare di domani. The Mall - Porta Nuova Nel cuore della Milano contemporanea, nel distretto di Porta Nuova, sarà nel 2018 uno dei luoghi cardine
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dell’Innovation Design District, in fase di pieno sviluppo, e poco distante dal Brera Design District. Una zona centrale e anche accessibile.
PERCORSI DA ESPLORARE � �ercor�i di ��ace�interior� �ono �uidi e �i �nodano attraverso installazioni, videoproiezioni, aree dove immergersi in nuovi spazi costruiti attraverso la realtà virtuale. Gli operatori della Design Week entrano in relazione con i materiali e i prodotti per l’architettura e l’abitare, dalle finiture alle superfici, dai rivestimenti alle
porte, dalle pitture ai serramenti, dalle tende alla domotica e ai prodotti innovativi. Per maggiori informazi oni: Space &Interiors è organizzato da MADE eventi Srl Milano Foro Buonaparte, 65 20121 Milano tel. +39 02 80 60 45 77 fax +39 02 80 60 43 95 Bologna Via Antonio Zanolini, 15/2 40126 Bologna tel. +39 051 09 59 41 fax +39 051 86 59 399 spaceinteriors@madeexp Stefano Boeri Architetti è lo studio fondato da Stefano Boeri (Boeri Studio fino al 2008) con sede a Milano, Shanghai e Tirana, dedicato dal 1993 alla ricerca e alla pratica dell’architettura e dell’urbanistica. Tra i progetti più noti vi sono il Bosco Verticale di Milano, il Piano Regolatore di Tirana, la Villa Méditerranée di Marsiglia, la ristrutturazi one della ex Borsa di Shanghai e la Forest City di Liuzh ou. Stefano Boeri Architetti, attivo sul fronte dei contenuti culturali, ha partecipato a mostre, esposizioni ed eventi internazionali, anche in qualità di curatore Space & Interiors. Tende e Schermature Solari n.1-2018
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INFORMAZIONI E DATI DAL WORLD WIDE WEB LA TOTAL DIGITAL AUDIENCE NEL MESE DI NOVEMBRE 2017 La total digital audience nel mese di novembre è rappresentata da 33,3 milioni di utenti unici mensili che si sono collegati a internet tramite i device rilevati – pc, smartphone e tablet -, il 60,6% degli italiani dai 2 anni in su, online complessivamente per circa 46 ore. Nel giorno medio l’audience online ha registrato 23,7 milioni di utenti unici, con 11,6 milioni di italiani che hanno navigato almeno una volta da desktop e 19,6 milioni anche o solo da mobile(smartphone e/o tablet). Questi, in sintesi, i nuovi dati dell’Audiweb Database*, il nastro di pianificazione con i dati della fruizione di internet (total digital audience) in Italia a novembre. Per quanto riguarda i dati demografici dell’Italia online nel giorno medio, in questo mese di rilevazione risultano
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online: il 43,2% degli uomini (11,9 milioni) e il 43,1% delle donne (11,8 milioni) – ed entrando nel dettaglio delle fasce d’età -, il 61,7% dei 18-24enni (2,6 milioni), il 60,1% dei 24-34enni (4,1 milioni), il 59,4% dei 3554enni (10,8 milioni) e il 38% degli over 55(5,6 milioni). Dai dati sulla provenienza geografica degli utenti online, risulta che nel giorno medio in quest’ultimo mese di rilevazione erano online il 45,7% degli italiani dell’area Nord Ovest (6,4 milioni), il 45,6% dell’area Nord Est (4,1 milioni), il 42,4% del Centro (4 milioni) e il 40,7%dell’area Sud e Isole (circa 9 milioni). La maggior parte degli italiani maggiorenni dedica più di 2 ore alla navigazi one quotidiana. Infatti, ritroviamo i giovani dai 18 ai 24 anni con quasi 2 ore e mezza dedicati all’online nel giorno medio, seguiti dai 25-34enni online per circa 2 ore e 22 minuti e dai 35-54enni online per 2 ore e 15 minuti.
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Infine, dai dati di consumo dei contenuti disponibili online, anche nel mese di novembre tra le prime 5 categorie di siti e applicazioni restano confermati la categoria Search, che ha raggiunto il 92,5% degli utenti online nel mese (30,8 milioni), la categoria General Interest Portals & Communities dei portali generalisti, con l’84,9% degli utenti (28,3 milioni), dei siti e applicazioni dedicati ai servizi online con l’84,7% (28,2 milioni), dei social network con l’83,3% degli utenti (27,7 milioni) e i siti dedicati al download, aggiornamento e informazioni sui software con l’82,8% degli utenti (27,6 milioni). Tratto dalla newsletter: Audiweb srl - Via Larga 13 - 20122 Milano Tel. +39. 02.58315141 - Fax +39. 02.58318705 E-mail: audiweb@audiweb.it EMAIL MARKETING POLITICO E SPAM In Italia è tempo di campagna elettorale e, ormai da diversi anni, il web è diventato uno dei campi di battaglia fondamentali per lo scontro politico.
Se è vero che la parte da leone, soprattutto per quel che riguarda il “r imbalzo mediatico” sui canali tradizionali come giornali e tv, la fanno le esternazioni sui vari social network, l’email è comunque un vettore fondamentale di approfondimento, di invito all�incontro con i candidati e punto di contatto con sostenitori, simpatizzanti e in generale quella cerchia ristretta che può rappresentare la base di successiva propaganda attraverso i meccanismi di �o� �word of mouth). Assistiamo in queste ultime settimane ad una nuova ondata di email marketing politico, che ripopola le nostre caselle email, dopo anni di relativa calma (escludendo ovviamente eventuali elezioni locali): ma come vengono costruite e mantenute le liste utilizzate per queste campagne e quali sono gli accorgimenti che bisognerebbe tenere presenti prima di affrontare una campagna di questo tipo? Spamhaus e le presidenziali francesi L’anno scorso, in occasione delle presidenziali francesi, Spamhaus ha rilevato una serie di comportamenti che definire borderline sarebbe generoso da parte di Tende e Schermature Solari n.1-2018
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diversi candidati: alcuni dei numerosi invii elettorali avrebbero infatti toccato più volte spamtrap di proprietà della nota organizzazione antispam, andando ad innescare le relative blacklist. La cosa curiosa è che, nel corso dello scambio di email avvenuto successivamente fra Spamhaus e gli uffici stampa dei candidati, è venuto fuori che le liste sono state fornite direttamente dall’autorità per quel preciso scopo. In un corposo articolo Spamhaus fa presente i diversi punti “delicati” della questione. In primis sappiamo benissimo che la cessione di indirizzi email, dati personali dunque, da un soggetto ad un altro è una operazi one da non prendere alla leggera �e presto, con l�avvento del GDPR lo sarà ancor meno) e che questa cessione non comporta MAI la contemporanea cessione del consenso, che rimane in capo al titolare originario. Spamhaus punta anche il dito sul fatto che la cessione multipla di queste liste a più soggetti contemporaneamente comporta anche l�impossibilità da parte dei destinatari di disiscriversi efficacemente e in maniera globale dall�improvvisa serie di email provenienti da più mittenti e recapitate con i più disparati sistemi di invio massivo. L’articolo di Spamhaus si conclude auspicando in futuro una gestione più accorta delle liste e dei relativi invii, che dovrebbero essere fatti unicamente dal titolare del trattamento, per cui dall’istituzione che ha originariamente raccolto il consenso, utilizzando dunque un meccanismo di �affitt� della lista� ai vari candidati e mantenendo il controllo diretto di disiscrizioni e invii. LA SITUAZIONE IN ITALIA In Italia la situazione è se possibile ancor più confusa e contraddittoria. Un primo problema è rappresentato dalla gestione delle liste e dalla natura estremamente incostante di questo genere di invii, che si concentrano tutti nei mesi prima dell›elezi one, per poi diradarsi rapidamente fino a scomparire del tutto. Molto spesso ci troviamo dunque di fronte a realtà che ripescano un database che non viene sollecitato da qualche anno e cominciano a scrivere, normalmente con un ritmo sempre più incalzante, che diventa serrato in prossimità dell�elezione. Contattare improvvisamente utenti che non sentiamo da anni rappresenta un pericolo serio per la nostra reputazione presso provider e filtri antispam, principalTende e Schermature Solari n.1-2018
mente per indirizzi non più attivi indirizzi di persone che non ricordano di aver dato il consenso alle comunicazi oni indirizzi attivi ma abbandonati Questo significa che i nostri invii raccoglieranno una serie importante di errori, disiscrizi oni e segnalazi oni di abuso, unitamente a interazi oni basse e poco significative. A questi problemi “generici” relativi a liste vecchie e mal gestite se ne aggiungono altri tipici dell’attività di promozi one politica: consideriamo sempre che, specie in Italia, l’ambito politico è in grado di infiammare gli animi, esacerbando le reazioni. Inviare dunque una email a una persona che in passato aveva sostenuto una determinata forza politica o candidato e che da anni non sentiamo più è per molti versi un salto nel vuoto: proprio a causa dell’ambito è molto facile che una persona delusa trasformi il suo interesse in una segnalazi one d›abuso, senza passare per la disiscrizione, generando dunque un danno consistente. Altro problema tipico - e viene da dire tutto italiano - è la leggerezza con cui le liste vengono comunicate e scambiate: le formazioni politiche cambiano nome, si dividono, si uniscono, formano coalizioni o le disfano e facendolo condividono spesso i dati dei propri (ex) sostenitori, dimostrando davvero poca attenzione per norme e leggi (ahhh il GDPR!!!). È dunque piuttosto facile che dopo aver lasciato il nostro indirizzo anni addietro ad un banchetto di una forza politica che in seguito si è divisa in due, ci ritroviamo improvvisamente nella casella di posta le comunicazioni di queste due nuove realtà, a cui mai abbiamo rilasciato alcun consenso. Chi si appresta dunque a fare email marketing in ambito politico, deve prestare molta attenzione alla composizi one del database che si appresta ad usare, facendosi domande precise riguardo all�origine dello stesso e alla sua storia Chi ha raccolto il consenso? A quale scopo è stato raccolto? Quando è stato raccolto? Da quanto tempo gli utenti non vengono contattati? Se le risposte a queste domande non ci convincono e questa è una regola che vale per tutto l�email mar�eting - lasciamo da parte il database e cominciamo da capo, con una corretta campagna di list building, che ci porti materia prima fresca e realmente interessata alle comunicazioni che faremo. Ricordiamoci sempre che, aldilà dell’aspetto lega-
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le (che in questo caso ci pare comunque molto significativo), un passo falso in questo ambito rischia di compromettere la nostra reputazi one presso provider e filtri antispam per tempi medio/lunghi (il che spesso potrebbe significare che non riusciremo a porvi rimedio prima delle fatidiche elezioni. EMAIL CHE COLPISCONO NEL SEGNO: HTML O TESTO SEMPLICE? All’alba del 2018 una delle grandi scommesse dell’email marketing pare essere l’email interattiva: utilizzo di tecniche css e html che rendano la newsletter un vero e proprio microsito, con tanto di animazioni e gamification (solamente per i client di posta e device in grado di supportare le tecnologie necessarie). Dall’altra parte si potrebbe obiettare che questa tendenza è più dettata dalle esigenze di creativi e agenzi e che dalle necessità effettive di business e che forse uno sforzo cos� impegnativo in questo senso non corrisponda poi ad un ritorno di investimento adeguato. Come sempre è difficile stabilire una regola valida per ogni situazione, ma è possibile che la vera rivoluzione del 2018 sia il ritorno deciso all’email testuale, o comunque veramente minimale in termini di design? La vera interazi one: la risposta In primis è necessario ribadire un concetto non sempre chiaro: nella stragrande maggioranza dei casi, la prin-
cipale interazione auspicabile dopo l’invio di una email (che sia massiva o meno) è la risposta a questa email. L’atterraggio su una landing page, il click sulla call to action sono sicuramente importanti, ma non stabiliscono un canale di relazi one diretto sul quale lavorare. Al contrario la risposta all’email esprime una volontà forte di interazi one, che va ben al di là del divertirsi qualche secondo con l’animazioncina css inserita nella newsletter. In un bell’articolo del blog di Vendasta si pone appunto l�accento su questo tipo di interazione, andando ad indagare, attraverso una serie di casi reali, quale sia il modo migliore di stimolarla. L’articolo analizza due approcci radicalmente diversi, da una parte la classica comunicazione email articolata, ricca di immagini e inserita in un layout complesso, dall’altra una email quanto più simile possibile ad una email transazi onale, dove l’unica immagine è spesso un logo inserito in calce, insieme alla firma. Nel primo caso preso in esame, quello che stupisce infatti è il fatto che il CTR sia rimasto pressoché identico nei due casi, mentre il numero di risposte dirette all�email è aumentato vertiginosamente: il passaggio dall�email ���L a quella testuale ha rappresentato l›apertura del canale relazionale, consentendo poi di
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lavorare direttamente sul potenziale cliente, con relativo significativo aumento delle conversioni. Il tutto si gioca sulla fiducia: ponendosi su un livello meno advertising e più diretto si socchiude la porta della relazione, che poi, importantissimo, va coltivata. Chi risponde all’email si aspetta una reazi one rapida e personalizza ta, non dimentichiamocelo. Arrivare in Inbox su Gmail (e non in promozi oni) Nello stesso articolo si fa riferimento ad un altro caso in cui era per il committente fondamentale uscire dal tab promozi oni di Gmail e tornare nella inbox. Fermo restando che, dati alla mano, il piazzamento di una newsletter nella tab “promozioni” non rappresenta nella maggior parte dei casi un vero problema, è vero che per determinate tipologie di comunicazione potrebbe rappresentare un ostacolo o un potenziale «danno di immagine». In questo caso specifico, analizzato nell’articolo, l’azienda ha pensato di fare un redesign delle email inviate in una catena di automazione, passando dal “vecchio” look & feel da email di testo, ad un approccio più visuale. Con estremo disappunto, hanno riscontrato quasi immediatamente un calo delle aperture, che sono passate dal 78% al 42%. Analizzando la situazione si è evidenziato come il calo riguardasse soprattutto gli indirizzi Gmail: mentre l’email testuale vecchio stile arrivava nell’inbox, quella nuova, IDQF\ H JUD¿FDPHQWH JUDGHYROH, veniva intercettata dall’automatismo di Gmail, mettendola nel tab “p romozi oni”. La nostra esperienza conferma il fatto che Gmail tende a classificare come promozi onali preferibilmente le email con HOHPHQWL JUD¿FL H GL LPSDJLQD]LRQH +70/: più una email assomiglia ad una email “classica”, a patto ovviamente che non sia spam, più è facile che finisca nell’inbox. E se il click rate è importante, se non vitale? Non in tutti i casi l’email testuale rappresenta la soluzione ideale. Se, ad esempio, la nostra conversione LQL]LD H ¿QLVFH LQ XQ VLWR ZHE, un e-commerce, senza passare da una interazione umana di relazione e nurturing, l’approccio puramente testuale non è certo la carta vincente. Basta pensare, ad esempio, alle email inviate da Amazon: al gigante dell’ecommerce non interessa che l›utente risponda all›email, anzi, vuole semplicemente che clicchi sul prodotto proposto e lo compri. Per ottenere questo risultato ha calcolato che è meglio Tende e Schermature Solari n.1-2018
usare un po’ di formattazi one, un po’ di immagini, dei pulsanti che siano immediatamente riconoscibili, anche se tutti questi elementi contribuiscono poi a far finire, giustamente, le sue email nel “f amigerato” tab Promozi oni di Gmail. E se va bene ad Amazon, in fondo è probabile che sia la cosa giusta anche per noi. ( SHU L ¿OWUL DQWLVSDP" Ancora oggi diverse fonti, anche l’articolo citato sopra, insistono sul fatto che una email HTML sia più facilmente soggetta ad essere filtrata e riconosciuta come Spam. Ci permettiamo di dissentire: se è comunque vero che è sempre buona norma inviare email che abbiano un rapporto fra testo e immagini il più possibile equo (ma questo va fatto soprattutto in considerazione della presenza di webmail e client che non scaricano in automatico le immagini), i filtri Antispam attuali lavorano su altri parametri, principalmente sull’interazi one degli utenti. Dunque, a prescindere dal fatto che la vostra email sia in HTML o puro testo, se l’utente che la riceve la gradisce, non avrete problemi, se invece la segnalerà come spam, è molto probabile che questo comporti in breve un significativo interesse da parte dei filtri antispam. E voi che tipo di email state pianificando per il ����� Altamente fancy ed interattive, oppure testuali e iper minimali? Per iscrivervi alla newsletter potete andare a questo link: http://emailmarketingblog. voxmail.it/user/register oppure: utilizza re questo codice QR
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IL RATING DI LEGALITÀ E I FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE A cura di Giancarlo Barbarisi
Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 e ha lo scopo di valutare l’affidabilità legale di un’impresa. Si tratta di uno strumento rivolto all’introduzione e alla promozione di comportamenti etici in ambito aziendale. Praticamente, è un metodo utilizzato dalla Pubblica Amministrazione e dal sistema bancario per valutare il rispetto della legalità da parte di un’impresa. E, proprio per questo, serve per esprimere un giudizio sui rapporti che ha un’azienda nei confronti della legge, in generale. Tende e Schermature Solari n.1-2018
Inoltre, serve per esprimere un parere sul grado di attenzione che ha un’azienda nei confronti della gestione del proprio business �a, pi� precisamente, di cosa si tratta� E come si applica� �uali benefici comporta� Perch� farlo� �ontinua a leggere questo articolo perch�, ora, ti dico tutto. Il RATING di legalità: il punto di partenza Iniziamo con il rispondere alle due domande principali che mi vengono rivolte, spesso, dagli imprenditori quando devono chiedere un finanziamento: “Che cos’è
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il RATING di legalità? E come funzi ona? Andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. L’inizio si chiama “RATING BANCARIO” il quale è una specie di “voto” che il sistema bancario affibbia ad un’azienda prima di concederle un finanziamento. Come ho già scritto, il RATING BANCARIO serve alla banca per capire se un’azienda cliente è affidabile. “Affidabile”, nel gergo bancario, significa che l’azienda “paga i suoi debiti” nei tempi e nei modi previsti. Quindi, se un’azienda paga regolarmente senza fare troppe storie e senza creare troppe grane, è considerata affidabile dalla banca. E’ chiaro, quindi, che quando un’azienda viene considerata “affidabile” allora vuol dire che “merita” di ottenere altro credito. Semplice. Infatti, è proprio da questa affidabilità che una banca decide se è il caso o meno di prestare soldi all’azienda che glieli chiede. Questa affidabilità, cioè il RATING, dipende da una serie di elementi i quali vengono considerati “a sistema”, cioè “tutti insieme”. Alcuni di questi elementi sono più importanti di altri ma, complessivamente, vengono considerati tutti insieme proprio per dare questo “voto” di affidabilità all’impresa. Come ho già detto, è un po’ come tornare ai tempi della scuola. Il Prof. ci interroga e, se abbiamo studiato, ci mette un bel voto. Se non abbiamo studiato, ci becchiamo un bel due e, in più, una bella nota da far leggere ai genitori� Il RATING bancario funziona esattamente cos�. Tutto chiaro, vero� Abbiamo chiarito che il RATING è un voto e quanto più questo voto è buono, tanto più l’azienda è affidabile e meritevole di credito. OK, allora adesso vediamo che cos’è il RATING di legalità. Il RATING di legalità: cos’è e come funzi ona Come anticipato poco fa, il RATING di legalità è uno
strumento che è stato introdotto nel 2012 per valutare i rapporti che un’azienda ha con la legge. Ma cosa significa “valutare i rapporti che un’azienda ha con la legge�” E soprattutto: per quale motivo un’azienda dovrebbe far sapere che tipo di rapporti ha con la legge� A chi interessano i rapporti che un’azienda ha con il sistema giudiziario e a cosa serve far conoscere questi rapporti� E’ un’azienda, mica sono criminali! Si, questo è vero! Ma un’azienda è composta da persone e il RATING di legalità ha a che fare proprio con il rispetto che queste persone hanno nei confronti della legge. Infatti, questo voto “abbraccia” vari ambiti della gestione aziendale. In tal senso, l’azienda intesa come soggetto giuridico, deve dichiarare che l’imprenditore e gli altri “soggetti rilevanti” sono “puliti”. Ciò significa che l’imprenditore, i vari manager, direttori, dirigenti, amministratori e soci dell’azienda non hanno alcun tipo di guaio con la legge. Non hanno, cioè, sentenze di condanna che gli pendono sulla testa. Non sono sottoposti a misure cautelari o restrizioni dei diritti civili. Ma non solo: questi “soggetti rilevanti” non devono avere nemmeno sentenze di patteggiamento per reati tributari oppure essere soggetti a misure di prevenzione e/o cautelari. Allo stesso modo, nessuno di loro deve essere stato invischiato in provvedimenti da parte dell’Antitrust o di altri organi. La “traduzione” operativa di tutte queste cose si intuisce abbastanza facilmente. Quando i “soggetti rilevanti” non hanno guai con la giustizia, si muovono in modo etico e sono tutti “puliti”, di conseguenza è “pulita” anche l’azienda. E il RATING di legalità schizza verso l’alto perch� è come se l’intera azienda fosse avvolta in una nuvola di legalità. Tende e Schermature Solari n.1-2018
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Il RATING di legalità: le “s tellette” Cos� come il RATING bancario è il voto che il sistema bancario attribuisce all’affidabilità finanziaria dell’azienda, il RATING di legalità è il voto che il sistema giudiziario attribuisce all’affidabilità giudiziaria dell’azienda. Avere a che fare con un’azienda che ha un buon RATING di legalità significa poter intrattenere rapporti con questa azienda e dormire sonni tranquilli. Significa sapere che ci si può fidare dei soggetti che fanno parte di quell’azienda e che operano per suo conto. Significa che l’azienda è affidabile e che, contro di lei, non ci sono procedure e/o istanze di carattere giuridico. Ma come viene attribuito il RATING di legalità? Semplice: abbiamo detto che si tratta di un voto� �ene� Questo “voto” viene attribuito tramite le “s tellette”! Si, hai letto bene. E allora, vediamo un po’ come funziona questo sistema di valutazione basato sulle stellette. Il RATING di legalità: quando si attribuisce una “s telletta”? Come introdotto poco fa, una stelletta significa che l’azi enda dichiara che i “soggetti rilevanti” sono immuni da procedimenti giudiziari. Nessuno di loro è sottoposto a misure di prevenzione e/o cautelari, decreti o sentenze penali di condanna oppure sentenze di patteggiamento per reati tributari. Ovviamente, devono essere esenti dai reati per mafia e non devono aver subito condanne di alcun tipo. Per i reati di mafia, non deve essere stata iniziata, nei loro confronti, alcun tipo di azione penale ai sensi dell’art. 405 del Codice di Procedura Penale. Oltre ai “soggetti rilevanti”, anche Tende e Schermature Solari n.1-2018
l’impresa non deve avere sub�to sentenze di condanna per illeciti amministrativi. Inoltre, la stessa azienda, nei due anni precedenti, non deve essere stata condannata per gravi illeciti antitrust o per mancato rispetto delle norme sul rispetto della salute. Oltre a queste previsioni, l’azienda non deve aver sub�to accertamenti che abbiano evidenziato un maggior reddito rispetto a quello dichiarato. Non deve nemmeno aver sub�to provvedimenti di revoca di eventuali finanziamenti ricevuti. Insomma��a sintesi del concetto è che anche l’azienda deve dimostrare di essere “pulita”. Il RATING di legalità: quando si attribuiscono due o tre “s tellette”? Il regolamento che disciplina il RATING di legalità prevede altri sei requisiti che, se rispettati, garantiscono all’impresa tre stellette, cioè il “voto” più alto. Se, di questi sei requisiti, ne verranno rispettati “solo” tre, allora saranno attribuite due stellette. Vediamo quali sono gli altri sei requisiti da rispettare per ottenere il RATING di legalità ottimale. In tal senso, le aziende devono: 1. rispettare i contenuti del protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria. A livello locale, questo protocollo è stato sottoscritto dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria; 2. utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge 3. adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali 4. adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsability
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5. essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa 6. avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle Associazioni di categoria IL RATING di legalità: a cosa serve, quindi, veramente? O�, è tutto molto bello, vero� Probabilmente sei arrivato a leggere fino a qui con una domanda che ti girava per la testa. Ma a cosa serve il RATING di legalità, alla fine di tutti questi bei discorsi? Forse hai pensato che questo RATING serve per stare a posto con la giustizia e per non avere guai, giusto� Oppure hai pensato che serve per fare bella figura di fronte a chi si relaziona con l’azienda, vero� Se hai pensato a cose come queste la risposta è “SI”, da una parte è cos�. Ma, dall’altra, il RATING di legalità ha uno scopo tremendamente più importante. Ha a che fare con la stessa sopravvivenza dell’azienda e con il motivo stesso della sua esistenza. Infatti, il RATING di legalità serve per aprire le porte ai finanziamenti da parte della Pubblica Amministrazi one e da parte delle banche! Si, hai letto bene� Quando un’azienda ha il RATING di legalità con una o più stellette, allora le porte dei finanziamenti si aprono quasi “automaticamente”, come per magia. E non ti sto parlando solo dei finanziamenti erogati dalla Pubblica Amministrazione (con i vari bandi pubblici di finanziamento). Sto parlando anche dei finanziamenti erogati dalle banche� Si, hai letto bene, ancora una volta. Sto parlando della banca, il primo posto al quale un imprenditore si rivolge quando ha bisogno di soldi per fare nuovi investimenti. Il RATING di legalità e i finanziamenti alle imprese Ora: non ti sto dicendo che se un’impresa ha il RATING di legalità con tre stellette, allora otterrà un finanziamento al 100%. Dico solamente quello che accade in realtà. E, cioè, che un RATING bancario in ordine più un RATING di legalità con almeno una stelletta fanno la differenza tra l’ottenere un finanziamento e il non ottenerlo. Questo è quello che accade nella realtà. Le banche infatti, nella fase istruttoria di un finanziamento, tengono presente il RATING di legalità e, se il RATING è buono, si fanno una bella idea dell’azienda. E quando una banca si fa una bella idea dell’azienda è, ovviamente, molto più predisposta a concedere il finanziamento. Avere il RATING di legalità con una, due o
tre stellette implica la riduzione dei tempi di istruttoria di una pratica di finanziamento e uno snellimento generale della pratica stessa. Ma non solo: riduce anche i costi dello stesso finanziamento. Lo sai cosa cosa significa questo, vero� Significa che paghi un tasso di interesse ridotto sul finanziamento che ottieni! Questo è il “premio” che il sistema bancario e la Pubblica Amministrazione riservano alle aziende che si comportano bene, che seguono le regole e che sono gestite in modo etico. Il RATING di legalità: conclusioni Quindi, per concludere, alla fine di questo articolo sono chiare due cose. La prima è che le aziende devono prestare attenzione al RATING bancario poich� è l’indicatore della loro affidabilità finanziaria. La seconda è che le stesse aziende devono iniziare a considerare anche il RATING di legalità come elemento essenziale per la valutazione delle loro richieste di finanziamento. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento e poi chiudo. Allo stato attuale, nel 2017, il RATING di legalità è uno strumento semi-sconosciuto applicato da ben poche aziende. Ma sono quasi certo che, nel medio termine (entro pochissimi anni) diventerà lo strumento di valutazione grazie al quale le banche e la Pubblica Amministrazione valuteranno la serietà e l’affidabilità generale di un’azienda prima di erogare un finanziamento. E, quindi, ti conviene sin d’ora tenere presente questo strumento e cercare di adeguare la tua azienda alle sue previsioni.
IMPRESA SVILUPPO & MANAGEMENT S.n.c. www.businessplanvincente.com Via Alberico II° n.35 – 00193 – ROMA (Prati – Piazza Adriana) Telefono e Fax 06.68891958 email: staff@businessplanvincente.com Indirizzo di posta elettronica certificata PEC: ism1@legalmail.it Tende e Schermature Solari n.1-2018
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DIRELLO: PERGOLA BIOCLIMATICA ORCHESTRA Orchestra è la pergola frangisole bioclimatica a lame orientabili e retraibili con sistema di movimentazione innovativo e brevettato, per un impacchettamento fluido e silenzioso. Orchestra utilizza le risorse naturali energetiche favorendo il controllo del microclima, consente la ventilazione naturale per un costante riciclo dell’aria, attenua l’apporto di calore, scherma dal soleggiamento diretto, modula la luce solare, diretta o indiretta in funzione dell’orientamento solare della superficie e consente una perfetta protezione dalla pioggia. È realizzata interamente in alluminio, dal design decisamente lineare, la copertura composta da lame è in piano, la tecnologia brevettata, permette l’impacchettamento delle lame per consentire l’apertura del tetto quando si desidera “aprirsi” al cielo. Orchestra è un sistema altamente personalizzabile. La pergola è caratterizzata dall’elevato comfort generato dai diversi sistemi tecnologici utilizzati in essa, ovvero la movimentazione automatizzata di serie, sensori per la protezione dai fenomeni atmosferici, l’illuminazione OUTDOOR LED SYSTEM® e il sistema audio integrato DIRELLO CONCERT per riprodurre, in assoluto relax, tutta la propria musica, sono elementi opzionali che caratterizzano la propria pergola, progetto autentico ed espressione di innovazione che armonizza tecnologia, funzionalità e creatività.
TRAV®Aktiv plus e TRAV®Protect plus di HELLA La nuova generazione dei sistemi a cassonetto per un’edilizia ecostenibile e una condotta ecologicamente responsabile TRAV®Aktiv plus presenta un montaggio semplice e veloce, una perfetta integrazione con la protezione solare Hella, un isolamento più elevato sia a soffitto (50 mm) che ai lati (40 mm). Il valore di isolamento acustico arriva fino a 48 dB. I test sono stati eseguiti presso ift di Rosenheim (certificato n° 17-001583-PRO1). Rispetto al già prestazionale sistema TRAV®Aktiv, TRAV®Aktiv plus presenta un sovraisolamento per il massimo confort termico. TRAV®Protect plus protegge da emissioni acustiche e propagazione dell’incendio dall’interno all’esterno e viceversa. La costruzione a sandwich ha funzione di assorbire le vibrazioni. Gli inserti del sandwich sono in materiale non infiammabile. Il valore dell’isolamento acustico arriva fino a 50dB (certificato ift rosenheim n° 17-001583-PRO1). Rispetto al già prestazionale sistema TRAV®Protect, TRAV®Protect plus presenta un sovraisolamento per il massimo confort termico. Entrambe le nuove varianti sono state esposte al Klimahouse di Bolzano.
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Per maggiori informazi oni: Dirello S.r.l. Viale dell’Artigianato, 31 70026 / Modugno / BA T.+ 39 080 532 0903 info@dirello.com www.dirello.com
Ricordiamo che Hella è partner di Casa Clima Klima Haus. www.hella.info
SCHEDE PRODOTTI 65 SCHEDE PRODOTTI
VENTUR La Pergola Bioclimatica HELLA che racchiude, in dimensioni ed ingombri minimi, tutte le migliori soluzioni per l’outdoor richieste dal mercato. Ventur è caratterizzata da un’estetica essenziale: le sue lamelle orientabili sono contenute in un profilo perimetrale di altezza 270 mm. Un sistema brevettato di movimentazione delle lamelle consente una perfetta protezione dagli agenti atmosferici. Attraverso l’apertura del tetto, dalla posizione orizzontale fino a 120°, si crea, oltre all’ombreggiamento, una presa d’aria rinfrescante ed un’efficace regolazione dell’intensità luminosa. La struttura è interamente costituita da robusti profili in alluminio estruso e componenti in acciaio inox. HELLA mette in campo un’ingegnosa soluzione tecnica: è resa possibile qualsiasi misura in sporgenza senza dovere dipendere dalle dimensioni delle lamelle superiori. Le dimensioni massime realizzabili per singolo modulo sono Larghezza 4500 mm x sporgenza 6180 mm La struttura può essere, di serie, verniciata in quattro colori: Bianco 9016 Matt, Grigio 9006 Matt, Avorio 1013 Matt e Night Grey 7016 Accessori a richiesta: luci led dimmerabili su intero perimetro, sensori vento, pioggia, neve e temperatura. Ventur può essere chiusa lateralmente con tende avvolgibili a scomparsa VENTUR Side. Il telo, realizzato in PVC 502V2 o microforato Soltis, scorre all’interno delle guide in cui è trattenuto con un sistema “zip”. Quando la tecnica del Gruppo HELLA si fonde con l’eleganza del Made in Italy. Link al prodotto: http://www.hella.info/it/pergolen/pID/ itp551127caf389a3.39559570.html
SEAMTEK 36 DI LEISTER La saldatrice Leister per tessuti tecnici SEAMTEK 36 è versatile, affidabile e robusta. Il supporto in dotazione insieme all’unità di saldatura, con i moduli aggiuntivi (supporto laterale, braccio a sgancio rapido e unità di alimentazione nastro) permette di realizzare saldature curvilinee, 3D, tubolari, manichette cilindriche, orlature e saldature a sovrapposizione o a nastro.
Maggiori info: HELLA Italia via Prov. Modena 47/A 41016 Novi di Modena (MO) Tel. 059 670098 www.hella.info info-frama@hella.info
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SEAMTEK 36 può passare dalla saldatura a sovrapposizione a quella a nastro in pochi minuti. Il sistema di immissione del nastro permette di posizionare il materiale e tenerlo teso fino al termine della saldatura. SEAMTEK 36 dispone di un’ampia gamma di rulli a pressione e di ugelli. I rulli sono controllabili individualmente: si può rallentare la rotazione del rullo superiore per evitare la formazione di pieghe e ottenere saldature ottime anche in caso di superfici o bordi curvi. Seamtek 36 è ideale per realizzare tende solari, tubi di ventilazione, coperture per piscine, contenitori per fluidi, abbigliamento sportivo, gonfiabili, tende da campeggio e teli protettivi. SEAMTEK 36 è in grado di effettuare saldature di prova, individuando i parametri ideali e tenendoli in memoria per successivi utilizzi.
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SCHEDE PRODOTTI
MARKILUX: DISEGNI PER TUTTI I GUSTI La collezione di teli SUNDAY, con i suoi particolari disegni, è destinata a una clientela internazionale. All‘inizio del 2018 la nuova collezione di teli del produttore di tende da sole markilux è stata anciata sul mercato. Con la grande collezione base SUNDY e i suoi 195 disegni, l‘azienda vuole conquistare gli amanti del classico, ma anche i clienti più orientati verso un design moderno. Questa collezione presenta una varietà di disegni e colori, che garantisce momenti di puro relax sul terrazzo o sul balcone. Tende da sole che creano atmosfera Nella nuova collezione, Annette Busch si è dedicata alla creazione di 195 disegni che formano motivi armoniosi e rilassanti. „I colori e i motivi influenzano le nostre emozioni più profonde“, afferma Busch. „Con i disegni della collezione di teli vogliamo trasmettere una sensazione di benessere, come quella che si prova in una bella domenica soleggiata. Fuori in giardino, sotto un albero o sotto una tenda da sole. La sensazione di potersi concedere una pausa relax dalla vita quotidiana.“ I teli a tinta unita sono sempre più richiesti L‘obiettivo è sempre quello di accontentare i gusti di tutti. La collezione prevede le righe classiche ma anche diverse variazioni di righe e un‘ampia gamma di teli in tinta unita con motivi appena accennati. L‘esperta in design racconta: „I teli in tinta unita sono molto apprezzati. Possono essere neutrali, discreti o di grande effetto sulla facciata.“ Per questo il numero di teli in tinta unita è in costante aumento.
PINTO: IL FRANGISOLE Z90 Il Frangisole Z 90 è un modello adatto per istallazione all’esterno per grandi luci per ogni tipo di applicazione e in ogni contesto, con lamella a Z da 90 mm ribordata con guarnizione antirumore e guide rigide di scorrimento laterali. È ideale per il montaggio in luce o in aggetto. Le lamelle possono essere orientate in ogni posizione con movimento a 90° con un oscuramento fino al 90% con un gradevole impatto estetico. Il design moderno e accattivante della lamella è ideale per una perfetta regolazione di luce e calore. In assenza della nicchia di contenimento è possibile completare l’istallazione con una veletta di copertura esterna Caratteristiche tecniche Dimensione massima larghezza 4000 mm (argano) – 4000mm (a motore) Dimensione minima larghezza 550mm (argano) – 600mm (a motore) Dimensione massima in altezza 4500mm (argano) – 4500mm (a motore) Dimensione minima in altezza 600mm (argano) – 600mm (a motore) Superficie massima 8 mq (argano) – 8mq (a motore) Larghezza di nicchia minima argano 130mm(argano) -130mm (a motore)
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