Teri Volini Omaggio a
Marija Alseika Gimbutas parte seconda
CreativitĂ e nuove visioni in consonanza 1
Prefazione Nell‟ebook Omaggio a Marija Gimbutas, parte prima, https://issuu.com/terivolini/docs/omaggio_a__gimbutas__parte_1a__rido ho presentato la personalità e i meriti di Gimbutas, evidenziando le motivazioni della richiesta d‟intitolazione di una strada, piazza o spazio verde alla grande archeologa e studiosa lituana, che ci ha offerto, su un piatto d‟argento, le prove testimoniali che è la pace e non la guerra ad essere iscritta nel DNA degli esseri umani, e questo tramite i ritrovamenti archeologici, in tutta la zona della Vecchia Europa, di civiltà arcaiche a base matrilineare, pacifiche, laboriose e creative e vicine alla terra.
In questa seconda parte intendo mostrare l‟influsso corroborante della sua rivoluzionaria visione sulla mia personale crescita e creatività artistica. Tante, nel corso della nostra vita, sono le persone e le vicende, le letture e le immagini che contribuiscono alla nostra formazione umana, culturale e spirituale. Ognuna di esse - una vena, un rivolo, un ruscello, un placido fiume o un torrente impetuoso che siano - mescolandosi con ciò che eravamo fino a quel momento, ci trasforma. Alcune sono particolarmente significative e senza che ne abbiamo coscienza, da subito o solo successivamente, danno una svolta decisiva al nostro pensiero e alle nostre azioni e stimolano o direzionano la nostra creatività in un senso prima sconosciuto o inesplorato. Altre operano in modo ancor più sottile, risvegliando ciò che abbiamo già dentro di noi, riportandolo alla luce. Marija è stata per me una di queste preziose presenze, dal momento in cui venni a conoscenza delle sue inaudite scoperte, fin dagli anni „90, grazie all‟amico Antonio D‟Andrea, straordinario “catalizzatore”, che oltre a suggerirmi tante importanti letture, mi fece dono di uno dei libri più preziosi di Marija: Il linguaggio della dea. Ci vollero diversi anni per assorbirne appieno la vastità e la rilevanza, ma dopo un periodo di approfondimento, mi lasciai permeare dalla concettualità assolutamente rivoluzionaria che ne scaturiva. Ne è derivato che, oltre alla rinnovata percezione e della storia e della vita, anche il mio modo di fare arte ha compiuto una profonda evoluzione, nel senso di una maggior tensione verso le tematiche che già mi erano care, il Femminile, la Natura, la Pace, la cura e il rispetto per il Pianeta, la preservazione della Terra, non disgiunta da quella dell‟umanità e dalla sua evoluzione. 2
Esemplarità dell‟intitolazione Mi sono impegnata da tempo, con il centro culturale di cui sono responsabile, per l‟intitolazione a suo nome di una via, di una piazza o di un giardino, e ho fatto del mio meglio per concretizzare questa promessa Dal blog di Teri Volini - febbraio 2004 - http://terivolini.blogspot.it/search?updated-min=2004-01-01T00:00:00%2B01:00&updated-max=2005-0101T00:00:00%2B01:00&max-results=1
Si vive in una società in cui lamentiamo l‟assenza dei valori fondamentali: ma se, insieme alle cause dell‟ingiustizia, della violenza, dell‟egoismo etc., non eliminiamo anche i punti di riferimento negativi su cui abbiamo basato storicamente il nostro modo di vivere, e le cui deleterie conseguenze sono sotto i nostri occhi, il rinnovamento tarderà ad arrivare, e continueremo a girare in tondo ai tanti problemi che ci affliggono, senza capirne realmente i motivi e di conseguenza senza trovare soluzioni valide. Indispensabile è dunque un mutamento culturale che preveda il ritrovamento e l‟osservanza di un modello esemplare: quello che io definisco il Principio femminile originario, che non solo ponga rimedio ad una storica “invisibilità” femminile, ma provveda al riconoscimento dei Valori che da quel principio provengono, e che attengono primariamente alla vita, all‟amore, al rispetto, alla solidarietà, alla sensibilità, alla gentilezza, alla dignità, alla coscienza, al coraggio, all‟autenticità, alla lealtà, al sostegno reciproco, alla Verità, Libertà, Creatività, alla cura dell‟essere, delle relazioni etc.
Il Monumento alla Donna Ignota A tale proposito esiste un impegno contestuale che desideriamo onorare, e che riguarda la realizzazione di un Monumento che dia onore a quel principio femminile, un Monumento con cui ricordare le donne di tutte le epoche, per dare loro un riconoscimento e risarcirle di quell‟abissale dimenticanza che le ha reso invisibili, sconosciute o misconosciute. Un Omaggio al femminile silente nella storia, Il Monumento alla Donna Ignota - o meglio ancora un Memoriale, di maggiori dimensioni e visibilità - Opera inedita e di valenza internazionale, darà voce - attraverso la sua stessa forma e la presenza in luogo pubblico - alle donne che hanno incarnato valore Femminile nei millenni, comprese le nostre stesse madri, nonne, e tutte le nostre antenate. 3
L' Antica Voce Grazie alla rivoluzionaria scoperta di Gimbutas possiamo recuperare l'antica voce delle antenate, ed insieme l'energia e l'autorevolezza di quel principio femminile originario, dal cui forzato appannamento e declino sono derivate tante sofferenze per tutta l'umanità: a causa di quella mancanza, infatti, molto è andato perduto della bellezza e della pienezza del vivere … Toponomastica Se davvero vogliamo contribuire a un cambiamento di rotta della società, che porti a nuovi, migliori mondi, possiamo cominciare anche da gesti apparentemente piccoli, ma in realtà molto significativi da diversi punti di vista. Un segnale importante in tal senso proviene dalla toponomastica, specchio della nostra società e dei persistenti pregiudizi culturali. Le targhe che nominano le strade - finora impegnate quasi esclusivamente da nomi maschili - sono portatrici dei valori su cui basa una società, che, riconoscendoli in quei personaggi, li ha voluti onorare con l‟intitolazione: per la maggioranza, si tratta di guerrieri, re, principi, prelati, cavalieri, generali, statisti, scienziati, eroi, etc. … La targa, visibile a tutti, nominata nelle indicazioni, nell’indirizzo, ha il compito di sigillare e tramandare alle future generazioni i valori rappresentati da quei personaggi. Nominare al femminile indirizzerebbe la società civile e le nuove generazioni a uno sguardo diverso, più rispettoso non solo nei riguardi delle donne, ma delle qualità di cui il Principio femminile in sé si fa portatore: la vita invece della morte, la disponibilità invece dell‟aggressività, la generosità al posto dell‟avidità, la tolleranza invece dell‟odio, il senso di responsabilità invece della superficialità e della sconsideratezza, e così via. Parliamo ovviamente del principio femminile autentico, esperito nella consapevolezza, nelle piccole e grandi cose, da entrambi i generi, perché - intendiamoci - il principio femminile originario va ri-conquistato non solo dagli uomini che saggiamente prendono le distanze dal sistema patriarcale, ma anche da tante donne che si comportano ancora come perfette epigoni del sistema patriarcale, a volte a loro stessa insaputa.
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Facciamo rete È per questo che fui positivamente colpita nel sapere della fondazione, da parte della prof.ssa M. Pia Ercolini di Roma, della Toponomastica femminile, che si proponeva di attuare le pari opportunità cominciando dall‟intitolazione delle strade a donne meritevoli. Partecipai anche con una mia opera a un loro convegno nel 2014, grazie all‟interessamento attivo della prof.ssa Giulia Basile. Risale in realtà a tempi molto più lontani la mia idea di valorizzare una donna speciale, una di quelle personalità straordinarie, anticipatrici e catalizzatrici di importanti cambiamenti epocali: Marija Gimbutas. L‟intuizione divenne poi l‟impegno di dedicarle una strada, o una piazza o spazio verde; essa venne fatta propria dal Centro d‟Arte e Cultura Delta di cui sono presidente, e si concretizzò in seguito in una proposta per l‟Intitolazione stessa, ma le accoglienze istituzionali furono sempre tiepide e soprassedemmo. A darle nuova linfa è intervenuta una nuova disponibilità delle Istituzioni: abbiamo perciò riguadagnato decisamente e con fiducia la proposta, considerando che essa darà onore non solo all‟illustre candidata, ma anche alle Istituzioni che dotate di intelligente sensibilità - se ne faranno attuatrici, comprendendone il grande valore simbolico e reale. Il tutto, non solo a livello locale ma internazionale, dal momento che una simile intitolazione non passerà inosservata, e se ne curerà la presentazione e la conoscenza ai livelli che merita.
Marija Gimbutas: ma la guerra è sempre esistita? Il grande pregio dell‟archeologa e ricercatrice di origine lituana dott.ssa Marija Alseika Gimbutas (Vilnius, 23 gennaio 1921, Los Angeles 1994) è di aver legittimato il passaggio dall‟affermazione deleteria della guerra come da sempre esistita, a quella della Pace come valore primario dell‟umanità. In altre parole, la studiosa - che visse e insegnò in America dopo essere fuggita all’invasione nazista con la sua bambina su un braccio e la tesi di laurea nell’altro ci ha offerto le prove tangibili che nelle prime civiltà predominava il valore della vita. Un cambio di paradigma non da poco, che Gimbutas ha comprovato con i suoi ultimi scavi, ritrovando ciò in cui aveva sempre creduto: le prove dell‟esistenza di antichissime culture dove era l'ordine della nascita a prevalere, non quello della 5
morte, divenuto nei successivi tempi storici il potere di togliere la vita, in quel nefasto rovesciamento di valori, che avrebbe portato all'apprezzamento dell'uccisione, al vanto della morte inferta come supremo valore.La sua è stata anche una completa rivoluzione di prospettiva sulle origini stesse della cultura europea; in senso cronologico mette indietro di almeno 5000 anni l‟orologio del tempo storico, dato che il campo di ricerca di Gimbutas spazia dal neolitico all‟età del bronzo, fino agli inizi dell‟età del ferro, cioè dall' 8.000 al 2.000 a.C.....................................................................................................
dea partoriente
dea con coppia di labris
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Un ordine sociale pacifico nella Vecchia Europa I reperti archeologici non sono muti: parlano un proprio linguaggio. Devono essere utilizzati perché rappresentano una fonte inestimabile per svelare la spiritualità dei nostri antenati che precedettero gli europei per varie migliaia di anni ... Gimbutas, The Language of the Goddess. Introduzione XIX . Studiando i reperti degli ultimi, ostinati ritrovamenti, Marija Gimbutas - dopo anni di scavi iniziati alla fine degli anni '60, e che le avevano dato grandi riconoscimenti, ma in cui ritrovava sempre armi armi e ancora armi - fece riemergere dalla terra le prove dell'esistenza di un ordine sociale pacifico, matricentrato, di cui anche l‟arte è testimoniale, con la sua singolare assenza di immagini guerresche, e la presenza di manufatti di grande bellezza, eleganza e significato. Ce n‟è un esempio significativo anche in Basilicata, vicino Matera, nel sito archeologico di Serra d‟Alto. v. articolo Le Bande Rosse di Serra d‟Alto http://terivolini.blogspot.it/2015/05/le-bande-rosse-di-serra-dalto.html La mancanza assoluta di fortificazioni è una delle prove certe della prevalenza dell‟ordine sociale pacifico, abbagliante se paragonato a tutte le barriere difensive seguite nel tempo storico: torri, roccaforti, cittadelle, bastioni, castelli, fortezze, capisaldi, piazzeforti, cancellate, bunker … Un simile ordine sociale si era sviluppato per molti millenni nella Vecchia Europa, ed in esso le donne, come capi - clan o regine - sacerdotesse, ricoprivano un ruolo dominante e godevano di una situazione privilegiata. Migliaia di reperti di altissimo livello - da lei ritrovati, catalogati, studiati e pubblicati in magnifici libri - mostrano quanto fossero fiorenti l'artigianato e l'arte, tanto da far dichiarare ad un grande studioso, lo storico dell‟arte tedesco Sigfried Giedion, che quella del periodo paleo e neolitico - che egli definisce spaziale - è in assoluto una delle espressioni artistiche più compiute, mai realizzate, per bellezza, purezza e potenza. Secondo la studiosa italiana Luciana Percovich, potremmo paragonare Gimbutas a Heinrich Schlieman (1822-1890), l‟archeologo diventato universalmente famoso per aver scoperto le rovine di Troia e di Micene: entrambi hanno fornito le prove materiali dell‟esistenza di una civiltà fino a quel momento solo supposta o favoleggiata; tuttavia, mentre Schlieman confermava la mitologia classica, frutto di una civiltà nata con i greci, splendida ma pur sempre portatrice di diseguaglianze, 7
guerre e gesta gloriose di eroi e dei dell‟Olimpo, la scoperta della civiltà dell‟Antica Europa metteva sottosopra molte delle certezze fondative e degli assunti impliciti di quella stessa civiltà. Secondo la ricercatrice statunitense Vicki Noble: man mano che l'archeologia scava nel passato più antico, riportandone date e documenti più precisi, si apprende che le civiltà primitive erano molto evolute dal punto di vista artistico e scientifico e riuscivano a svilupparsi e a sopravvivere senza guerra. Stratificazione sociale e schiavitù non sembrano essere esistite, tuttavia quelle civiltà riuscirono a costruire grandi città dove vivevano pacificamente. Esse diedero vita alla parte più bella e compiuta in sé che il mondo conosca, e in certi luoghi (per esempio nella valle dell'Indo o a Cnossos, Creta) esistevano gabinetti con sciacquone, vasche da bagno e altre comodità che noi consideriamo necessità vitali. Quelle civiltà antiche e altamente civilizzate non conoscevano lo stupro, la monarchia assoluta, la dominazione maschile, la guerra contro la natura. Quegli antichi popoli vivevano insieme e in armonia con la terra.
Innalzare stele alla vita Al potere di generare gli esseri, al dare, nutrire e curare la vita e le relazioni è stato attribuito - a un certo punto del percorso dell'umanità - un valore minore rispetto alla produzione della morte per mano umana, declinata in tutta la gamma possibile di crudeltà, terrore, violenza, con il suo punto massimo nella guerra, in tutte le guerre che a tutt'oggi infiammano tanti luoghi del pianeta, frenate appena dalla paura di una catastrofe totale e definitiva. Ora un gran numero di persone si rende conto che non è più possibile accettare un così mostruoso sovvertimento, e che è il momento di trasformare radicalmente quell‟usurata e deleteria storia di dominio e conquista; di ridimensionare contestualmente l‟esaltazione, celebrazione e monumentalizzazione di re, dei, eroi, conquistatori, in onore dei quali sono state innalzate colonne, statue, stele, memoriali; a cui sono stati dedicati templi, strade, piazze, monumenti e la grande maggioranza delle opere d'arte. Ora bisogna innalzare stele alla vita.
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Rivalutazione E così sta avvenendo una significativa rivalutazione di Gimbutas, grazie a tanti importanti ricercatori che ne riconoscono il grande valore. Già Joseph Campbell e Ashley Montagu ritennero paragonabile il contributo di Marija Gimbutas alla Stele di Rosetta e la decifrazione dei geroglifici egizi. Joan Marler evidenziò l‟immenso patrimonio culturale di Gimbutas, riversato nel suo studio dei reperti, per cui Marija si dedicò allo studio esaustivo dell'iconografia e del simbolismo del Neolitico, al fine di scoprirne i significati sociali e mitologici. Per realizzare ciò fu necessario allargare gli orizzonti dell'archeologia descrittiva al fine di includere linguistica, mitologia, comparazione delle religioni e lo studio storiografico. Lei definì “ archeomitologia” questo innovativo approccio interdisciplinare.
Far pace con la terra L'opera di Gimbutas, con la sua scoperta e rivalutazione di società che onoravano la Terra come corpo vivente e senziente e che sentivano la profonda unione essa e con l'intero universo, onorandola e rispettandola, è fondamentale per uno sguardo completamente diverso anche nei riguardi della natura: di difesa, amore e preservazione, al posto dell'aggressivo atteggiamento tuttora prevalente. La visione di Gimbutas - che le società da lei riportate alla luce rispecchiavano pienamente - si apparenta molto con le ipotesi innovative di James Lovelock e di Fritjof Capr, di un pianeta vivente, che tende all' armonia: una Terra concepita come un vero e proprio super-organismo vivente, base di una potente visione della nostra pacificazione con essa, che sostituisca definitivamente e scientemente quella folle guerra contro la Terra che - ad onta del cosiddetto progresso contraddistingue il nostro tempo, e le cui conseguenze sono distruttive per la vita stessa.
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Marija Alseika Gimbutas (Vilnius, 23 gennaio 1921 – Los Angeles, 2 febbraio 1994)
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Apporti concettuali e creativi Desidero ora sottolineare gli apporti concettuali e creativi tramite i quali sono - direttamente o indirettamente - sinergicamente collegata a Maria Gimbutas: insieme, certo, alle tante e ai tanti che hanno contribuito alla mia evoluzione umana, creativa e spirituale e che sarebbe impossibile anche solo enumerare, ma che ringrazio infinitamente. SINTESI IPERTESTUALE, con link attivi visitabili di alcune opere e ricerche di Teri Volini, strettamente connesse al principio femminile creativo e al suo intimo legame con la Natura, in sinergia con la visione di Marija Gimbutas
da quelle pittoriche precedenti o a cavallo degli anni â€&#x;90 e seguenti Lei che crea gli universi:
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Il RITMO DELLE STELLE – 1989 http://www.terivolini.it/html/opere.htm
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IL COLORE DELLE DONNE http://www.terivolini.it/html/opere4.htm
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IL RISVEGLIO DELLA DEA http://www.terivolini.it/html/opere6.htm
… a quelle di cui Marija è stata “levatrice, persino “a mia insaputa”
In collegamento con le Antenate cretesi: 14
LA DANZA DELLA CORDA - 1996-97 - http://www.terivolini.it/html/opere7.htm
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TWEEN GODDESS (part.)
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.. o in forma di Performances e Installazioni, dalla metà degli anni „90
Seminare e tessere: IL GOMITOLO SEME, a Living Sculpture - Luoghi vari dal 1996 http://www.terivolini.it/html/gomitolorosso.htm Onorare la Madre Terra nel luogo delle primordiali alchimie: IL RITMO DEL FUOCO, a Living Sculpture, 1999 - http://www.terivolini.it/html/performances2.htm, Etna – Sicilia Percepire il collegamento con il Tutto di cui siamo parte: IL REALE INVISIBILE. LA RAGNATELA, a Living Sculpture - 1999- http://www.terivolini.it/html/performances3.htm Ricevere e condividere il Suo amore: LA CAREZZA DELLA DEA, a Living Sculpture – 2000 - http://www.terivolini.it/html/performances4.htm Nel grembo della Madre: ARCANA, a Living Sculpture Basilicata 2000 - http://www.terivolini.it/html/performances10.htm Dedicata a Manto e a tutte le Profetesse: MANTEION, a Living Sculpture - Sicilia 2000 - http://www.terivolini.it/html/performances11.htm
Sacralità del sangue femminile: ENERGIA MEDITERRANEA, a Living Sculpture
Sicilia 2000 - http://www.terivolini.it/html/performances11.htm
Al di là del mito LABIRINTO DI ARIANNA, a Living Sculpture - Calabria 2000 - http://www.terivolini.it/html/performances13.htm La premonizione oltre il dolore DOCUMENTO DI PIETRA, a Living Sculpture - - Speriment/azione - Sicilia 2000 - http://www.terivolini.it/html/performances15.htm DOCUMENTO DI PIETRA I a Living Sculpture - Basilicata 2001- http://www.terivolini.it/html/performances17.htm 17
DOCUMENTO DI PIETRA II, a Living Sculpture - Calabria - http://www.terivolini.it/html/performances19.htm Un corpo vivente, che ci nutre e che ci ospita L‟APERTURA DEL CUORE, a Living Sculpture - Livigno - Lombardia 2003 http://www.terivolini.it/html/apertura_del_cuore.htm Coniugarsi con la Terra HIEROS GAMOS, a Living Sculpture - http://www.terivolini.it/html/hierosgamos.html Togliere il velo RIVELAZIONE, a Living Sculpture Milano 2001 - http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm Protagonisti e visibili LA CASA DEL VENTO, a Living Sculpture, Milano 2006 - http://www.terivolini.it/html/casaVento.htm Preziosità della Velazione IL VELO NUMINOSO, a Living Sculpture - http://www.terivolini.it/html/veloNuminoso.html Omaggio alla Terra LA COPPA DEL MONDO, a Living Sculpture 2006 - http://www.terivolini.it/html/coppa.html In collegamento con arte tessile:
Tessendo con le antenate TEXTUM, a Living Sculpture http://terivolini.blogspot.it/2009/07/textum-living-sculpture.html Ri-conoscenza: LA PORTA DELLA VITA, a Living Sculpture - http://terivolini.blogspot.it/2009/07/la-porta-della-vita-living-sculpture.html Preziosità del femminile: IMAGINIFICA, a Living Sculpture http://terivolini.blogspot.it/2009/07/imaginifica-living-sculpture.html
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… e diverse opere e azioni simboliche presenti in: SEMINARE LA PACE http://www.terivolini.it/html/seminare_la_pace.htm
Ctrl+Clic diretto sui titoli: Il Nastro Rosso della Vita (2003) - Manifestazione per la pace (2005) - Non Casuale è la Pace Grande Preghiera della Pace (2004 ) - Mandala Aureo (2004-2005) - Labirinto (2005) Cerimonia delle Bandiere (2004) La Parola Germinale (2005) - Le Felici Contaminazioni (2005) - La Colonna Celeste (2005-2006) Dichiarazione d'Identità (2004) Sinfonia di Pace (2012- 2013) Dichiarazione d'Identità - Estrapolazioni d'Identità (2010) 2014 - 2015 -2 016 – 2017- 2018 ARTICOLO SINFONIE DI PACE: http://issuu.com/andypower/docs/sinfonie_di_pace_-_aprile_2009_unito?e=0
Alcuni VIDEO SCHERMATA: http://www.terivolini.it/index.html?clip=video Il Risveglio della Dea Il racconto per immagini del percorso pittorico-poetico, ispirato all' ultima serie di opere dedicate alla Dea, alla Natura, alla sua sacralità e bellezza. Musica dei Tangerine Dream - testo liberamente tratto ed elaborato da La Dea Bianca di Robert Graves –-1999 http://www.youtube.com/watch?v=9fQBg344LoA&feature=related Il Ritmo del Fuoco http://www.terivolini.it/video/fuoco.html Il Reale Invisibile - La Ragnatela - video sintesi: http://www.youtube.com/watch?v=DnBzhtqpJz0 Un rituale alla ricerca dell'armonia che supera i confini da cui è partita e ne riprende il disegno sfumato come fosse 1'anima d'una realtà antichissima che non cambia il suo registro ma l'ha sempre nascosto sotto il velo delle pietre e dei sismi, delle cascate e dell'uragano …(dal testo di Stanislao Nievo per Teri Volini, Roma, 2000) Video integrale - in tre parti: Il Reale Invisibile La Ragnatela 1a Parte Il Reale Invisibile La Ragnatela 1a Parte http://www.terivolini.it/video/ragnatela.html
Il Reale Invisibile La Ragnatela 2a Parte - http://www.youtube.com/watch?v=Y3OWXH4KAzc&feature=related Il Reale Invisibile La Ragnatela 3a Parte - http://www.youtube.com/watch?v=rJUf_OAXqDw&feature=related 19
Aria Fuoco Terra Aria – 2009, La forza elementale nell‟opera di Teri Volini http://www.terivolini.it/video/elementi.html Essere Uno con il tutto di cui siamo parte - Dedicarsi alla Terra. Dalle Opere pittoriche all'impegno sociale e ambientale Animazione e testi di Lello Romano- Musiche: Peter Gabriel, Wallflower http://www.youtube.com/watch?v=5dn7o2y4LG8 Alcune RICERCHE o CONFERENZE attinenti:
IL MODO DI VESTIRE DELLE NOSTRE ANTENATE - http://www.terivolini.it/antenate.htm Una conferenza con immagini, in cui si concretizza un impegnativa ricerca sull'antica civiltà minoica, cretese, pre-greca, di cui viene evidenziato lo spirito di pace ed uguaglianza tra uomini e donne, che partecipavano alla vita gioiosamente e alla pari ... Una visione storica non convenzionale, con il prezioso contributo di un testo di Armanda Guiducci e il supporto delle più recenti teorie e ricerche storico archeologiche, testimoniata da una ricca bibliografia..( Marija Gimbutas, Riane Eisler….) www.terivolini.it/conferenze.htm
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TEXTURA - ARTE TESSILE. ARTE COINVOLGENTE Un saggio sull'importanza e la preziosità di un'arte che privilegia la collaborazione di quanti desiderano attivare la crescita personale, sociale e culturale. É offerta al pubblico la possibilità di realizzare questa pratica, con la partecipazione in work in progress al progetto. "Textura", in Arte Tessile, nel duplice significato di "tessitura di nuovi rapporti" e "stimolo al rifiorire della manualità"... È prevista una mostra con i manufatti già realizzati. di cui si evidenziano i diversi significati. relativi alla matrilinearità, alla manualità, alla riflessione, alla ricerca di armonia e bellezza.
LA TESSITURA NELL'ANTICHITÀ - Simbologia dei tappeti della Vecchia Europa e dell'Anatolia Una ricerca di significati simbolici non convenzionali, attinenti alla valorizzazione del femminile . I simboli tessuti, studiati e letti come "scrittura" e "testamento" delle nostre antenate pre-patriarcali a partire dalle antichissime civiltà di Hacilar e Catal Huyuk.I simboli analizzati come trascrizione della loro cultura, percepiti nel loro parlare per immagini primordiali in una società matricentrata, giunti “sotterraneamente” fino a noi. con mostra di tappetini esemplari e disegni originali. ARTE TESSILE http://www.terivolini.it/artetessile.htm
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SEGNI E SIMBOLI ARCHETIPI DELLA VECCHIA EUROPA Serie d' incontri: Conferenze con immagini e/o proiezioni video Un omaggio alla grande archeologa Marija Gimbutas Interpretazione innovativa dei segni pittorici del Neolitico antico Una ricerca in Lucania: i misteriosi glifi dell' Ager Cuneatus, nella foresta di Gallipoli Cognato. Degradazione e usurpazione degli antichi simboli: la svastica e la doppia ascia.
MADONNE E STREGHE A CASTELMEZZANO Partendo dallo studio di alcune "madonne" di un paesino lucano, si arriva molto lontano, in un inusuale viaggio spaziotemporale ... Nella parte dedicata alle "streghe", si offrono dati per la ricerca della verità storica e per ripristinare una figura e un significato culturale degradato e demonizzato . La ricerca è dedicata a Teresa Vertino, una guaritrice ormai scomparsa, di cui viene raccontata la significativa e triste vicenda esistenziale, nel XX secolo Ricerca/- Conferenza con immagini / Mostra fotografica / Articoli Sito web http://www.terivolini.it/html/pubblicazioni.htm e articolo pubblicato su Il Lucano >>
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I MISTERIOSI GLIFI DELL'AGER CUNEATUS NELLA FORESTA DI GALLIPOLI – COGNATO
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IL SENTIERO DELLA LUCE
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RIVELAZIONE Una ricerca a 360° sul "velo" e sui suoi significati, che da un lato rende merito alla polivalente ricchezza simbolica di questo antichissimo e potente archetipo, dall'altro esprime il desiderio di conoscere meglio la realtà , tramite lo "svelamento", cioè l'eliminazione dei veli che ne offuscano la percezione; dall ' altra ancora, tramite l' azione simbolica di "rimettere il velo, vuole ottenere il superamento di pregiudizi e limitazioni. La forza rivoluzionaria dell'arte, che, enfatizzando il reale, innesca dei processi che aiutano a promuovere la presa di coscienza personale e sociale. Mostra Biblioteca Cassina Anna http://terivolini.blogspot.it/2015/04/una-bella-sinergia-fra-artiste-teri.html Performance in Body Art Body Art Percorso indossando il Velo Installazioni /Mostre fotografiche con gigantografie www.terivolini.it/performancs20.htm
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Alcune opere scultoree, grafiche, performative, ispirate alla ricerca di Gimbutas - dai primi anni '90 PICCOLE SCULTURE IN PIETRA CON SIMBOLI INCISI E/O DIPINTI: Una Rossa Spirale XX - Le Insegne della Dea
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Stele e disegni di AnthĂŠos - 1996
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1996 - IL
MITO DELLA DONNA RAGNO
realtà creatrice universale - Performance con Filo Rosso su Energia Mediterranea di A. De Palma - Museo all‟aperto Fiumara d‟Arte di Antonio Presti http://www.terivolini.it/html/gomitolorosso.htm
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GOMITOLO SEME http://www.terivolini.it/html/gomitolorosso.htm http://www.terivolini.it/artetessile.htm
Performance /Installazione con Gomitolo Rosso su ombra della mano dellâ€&#x;artista Scogliera di granito con segno naturale XX Capo Vaticano - Calabria
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TEXTURA http://terivolini.blogspot.it/2009/07/textura-progetto.html
dal 1997 TEXTURA, a living sculpture in arte coinvolgente L‟artista tesse la sua tela con le insegne della Dea Poi ricama in bianco su rosso il suo nome e quello materno La seguiranno altre 60 donne - e alcuni uomini – per la realizzazione di altrettante pezzotte tessute per Textura Verranno in seguito realizzate con esse le opere Textum e La Porta della vita a ri - cordare la linea delle madri 2002 Potenza - Maggio Museo Archeologico Provinciale 2017 Installazione nella mostra La pacificazione con la Terra e con l‟Umanità Museo Archeologico Provinciale Maggio – giugno
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OMAGGIO ALLA MADRE TERRA: Il Ritmo del Fuoco, sul Vulcano Etna, crogiuolo di primordiali alchimie - Grande Performance in Sicilia IL RITMO DEL FUOCO
http://www.terivolini.it/html/performances2.htm
Video Il Ritmo del Fuoco 1a parte http://www.youtube.com/watch?v=5Ho8wwT6l1g&feature=related Il Ritmo del Fuoco 2a parte http://www.youtube.com/watch?v=qfeTLgLrtkk&feature=related Aria Fuoco Terra Acqua http://www.terivolini.it/video/elementi.html
1999 - Agosto 34
IMAGINIFICA 2 Siamo in un’area riservata, la Sala della Tessitura Sacra Una Tessitura lunare: 28 giorni per tessere i 28 triangoli della Vita IMAGINIFICA, a living sculpture, 1-28 agosto 1999 Ventotto Sculture Tessili a forma triangolare realizzate con filo rosso di lana. Applicazioni in oro, argento, argento antico, filigrana, pietre dure, medaglie, petali di rosa, fiore tigrato di pianta grassa, gusci di mandorla, materiali vari ...
Imaginifica, Opera plurima, realizzata dall’Artista nel mese di agosto 1999, in 28 giorni di lavoro ininterrotto, al fine di “tessere” improrogabilmente un triangolo al giorno, l’Azione simbolica di struttur/azione essendo legata al ciclo lunare/mestruale. Blog: http://terivolini.blogspot.it/2009/07/imaginifica-living-sculpture.html Sito web: http://www.terivolini.it/artetessile.htm - http://www.terivolini.it/artetessile.htm#imaginifica
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Imaginifica - Le 28 sculture tessili 36
PERFORMANCES e INSTALLAZIONI con IMAGINIFICA Installazione su alberi di fico: S. Maria di Ricadi - Calabria http://www.terivolini.it/artetessile.htm#imaginifica
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Tessitura sacra con la Natura LA CAREZZA DELLA DEA, a living sculpture
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http://www.terivolini.it/html/performances4.htm
Estrapolazione dal testo La Carezza della dea - dalla raccolta poetica UNIVERSI
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Generare dal proprio corpo vita e creativitĂ
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Una rete universale per onorare la vita e la natura La Ragnatela a Matera – Speriment/azione
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IL REALE INVISIBILE - LA RAGNATELA GRANDE INSTALLAZIONE SULLE PICCOLE DOLOMITI LUCANE http://www.terivolini.it/html/performances3.htm
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La Ragnatela in ambiente urbano link http://www.terivolini.it/html/performances9.htm 44
PASSAGGI A NORD-OVEST - CITTÀ DI BIELLA Fondazione Michelangelo Pistoletto - Manifesto 0 - 16 giugno - 30 luglio 2000
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SACRALITÀ DEL SANGUE FEMMINILE: IL NASTRO ROSSO SULLA PORTA DEL LABIRINTO DI ARIANNA di Italo Lanfredini Fiumara d‟Arte di Antonio Presti Sicilia - Castel di Tusa - Messina novembre 2000 Performance / Installazione http://www.terivolini.it/html/performances13.htm
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IL NASTRO ROSSO SU ENERGIA MEDITERRANEA di Antonio Di Palma Motta D'Affermo - Fiumara dâ€&#x;Arte di A. Presti - Sicilia 2000 http://www.terivolini.it/html/performances14.htm
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ARCANA - IL GREMBO Basilicata - Nova Siris - 2000 http://www.terivolini.it/html/performances10.htm
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RIVELAZIONE – MILANO - 2001 – link http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm
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TEXTUM, a living sculpture un intero “libro� tessuto a mano da 60 persone, con sulle pagine contrassegnata la loro linea materna http://terivolini.blogspot.it/2009/07/textum-living-sculpture.html
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OMAGGIO ALLA MADRE TERRA
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Sii consapevole di quanto siamo vicini Resta in silenzio e ascolta Mettimi al primo posto in ogni cosa Sintonizzati su di me Fonte di ogni creazione e lascia che la mia Bellezza fluisca attraverso te e sia Te 53
LA CASA DEL VENTO 2006 http://www.terivolini.it/html/casaVento.htm
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LA COPPA DEL MONDO 2006 http://www.terivolini.it/html/coppa.html
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2014 LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI Evento Fb https://www.facebook.com/events/303617623162445/?pnref=story
Album Fb: https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.855962804425128.1073741844.100000342495094&type=1 – Manifestazione Cad Pignola - Giornata contro la violenza sulle donne: - Intervento sul Femminilicidio - Il conio di un nuovo termine per capire le cause della violenza - Femminicidio e Femminilicidio, molto più di un gioco verbale - Un tragico presente, un passato esemplare - Alla ricerca di soluzioni - Articolo pubblicato su Il Lucano magazine - novembre /dicembre - http://terivolini.blogspot.it/2015/01/femminicidio-e-femminilicidio-molto-piu.html Presentata in anteprima come luminosa Stele della Vita alla manifestazione del CAD, Centro Ascolto Disagio di Pignola, (Potenza) il 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI simboleggia ed incarna la rinnovata speranza del riconoscimento del Valore Femminile in tutta la sua potenza e sacralità. Un Femminile grandioso nel suo essere non solo portatore privilegiato della vita, della cura e della generazione tutta, ma testimonial del Principio stesso della Vita in tutte le sue manifestazioni sul pianeta , e della stessa Madre Terra, con cui lo condivide e rappresenta, incarnandolo in forma umana … L‟immagine è impregnata di dignità e sacralità: in chiara evidenza il senso dell‟autorevolezza femminile e l‟importanza attribuita ai valori di cui questo è portatore. Coniugazione del Femminile con la creazione universale, l‟imponente immagine esprime tale concetto con una “semplice” silhouette femminile, immersa in trasparenza in uno sfondo scuro, allusivo della fervente immensità cosmica e al contempo della germinazione interna del corpo umano; a quella del grembo in cui cresce il nuovo essere; a quella della scura terra germogliante e del plancton oceanico, fino al ritmo cellulare inteso a tutta la creazione universale. Un fiore luminoso, un sole dal cuore nero è nel suo ventre, che contiene quel tutto che è all‟inizio di ogni cosa … 56
LA BANCA DEL SEME L‟opera è doppia, la sua gemella essendo LA BANCA DEL SEME Dalla cultura greca abbiamo appreso che il maschio umano e quello animale sono i detentori del “seme”: nella traduzione convenzionale, sperma= seme. Il termine è tuttora usato abitualmente: la banca del seme, il seme dell’uomo etc., nonostante sia scientificamente dimostrato che la cellula embrionale è formata dall'apporto in egual misura di cellule maschili e femminili. La definizione del termine plurimillenario risale ad una cultura, quella greca patriarcale, la cui “autorevolezza” sanciva il privilegio procreativo maschile, l‟esclusività del “seme”, appunto; mentre la femmina, “limitandosi” a riceverlo nel suo grembo “come la Terra riceve il seme della pianta”, era ritenuta un puro e semplice contenitore. Né il termine, né il senso ed esso attribuito, sono stati modificati, nemmeno quando, nel 1700, fu scoperta l‟esistenza dell‟ovulo femminile, cioè di quella “metà” cellulare, che, unita all‟altra metà maschile, darà forma al “Seme” nella sua compiutezza: solo dopo che questi riuscirà ad impiantarsi nell‟utero, inizierà il processo di moltiplicazione cellulare e la crescita della nuova vita, seguito dal periodo di gestazione, dal parto, e quindi la nascita del nuovo essere: il Seme esiste solo nell‟utero. L'ignoranza di tali processi e la sua premessa “culturale”, è stata una della cause della precaria condizione della donna nei secoli, della sua “secondarietà” sociale: una fattrice, un‟incubatrice, tale è stato l'attributo del femminile, nei secoli così gravido di conseguenze diminutive per la “seconda” metà del cielo; e pensare che ai primordi, quando si credeva che fosse la donna da sola a procreare, essa era assimilata a una divinità! Ma ciò che realmente sconcerta, è il perseverare nell‟errore, continuando a definire “seme” il gamete maschile, anche da parte di uomini e donne acculturati, mentre il Seme si forma esclusivamente nel corpo femminile, ed è la donna che, oltre al suo contributo genetico, (la metà della cellula), accoglie e fa maturare la nuova vita.
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Articolo Femminicidio e femminilicidio: http://terivolini.blogspot.it/2015/01/femminicidio-e-femminilicidio-molto-piu.html
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- Ricerche - in Basilicata I misteriosi Glifi dell'Ager Cuneatus nella Foresta di Gallipoli-Cognato dal 1996
Dalla prefazione: C‟è un luogo in Basilicata, l‟antica Lucania, dove il mistero delle nostre antichissime origini sembra far capolino attraverso strani segni su pietra. Ora con “semplici” linee, ora con incisioni puntiformi emergono davanti ai nostri occhi delle figure geometriche di non grandi dimensioni: si tratta in prevalenza di triangoli, con la punta in su o rovesciati, ma sono presenti anche il cerchio e la losanga, e, per finire, una specie di “H”. Questo è quanto si può rilevare dall‟osservazione delle massicce pietre che formano ciò che resta delle mura “ciclopiche” o “pelasgiche” dell‟Acropolis i Croccia - Cognato, nella Foresta di Gallipoli, Parco delle Piccole Dolomiti Lucane1: a patto però, che lo sguardo sia attento e consapevole, e che si cerchino con cura le tracce, e che la chiave di lettura sia libera da condizionamenti culturali ordinari e precostituiti…
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e in Lombardia ... dal 2004 Arte Coinvolgente, Public Art, Land Art, Urban Art
Il Sentiero della Luce, dall’arte involontaria alla ierofania Milano - Installazione, azione simbolica, mostra fotografica . RiGiraLArte Mostra fotografica, installazione, dossier sui Simboli, struttura ad archi nei giardini della Martesana, alla fine di via Gioia. organizzata da Sitart - 10 ottobre 2004
Conferenza - mostra fotografica - Performance - Approfondimento sul percorso di riscoperta di alcuni simboli ancestrali sui tombini dell‟AEM, Azienda elettrica Milanese, in via Melchiorre Gioia e Legambiente di via Padova, Milano – 5 novembre
Esperire un “sentiero di luce” può essere il primo passo per l‟attivazione di un percorso nuovo, nel quale il simbolo della dea porti un significativo flusso di consapevolezza, accompagnata dalla determinazione nel perseguire i ricompresi valori: la pace, l‟armonia, la bellezza e la pienezza del vivere. Tutto ciò che occorre se vogliamo un futuro per noi stessi e per i nostri figli ...
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Ricerca sintetizzata in un libro: Il Sentiero della luce - settembre 2004 Lo scopo principale della ricerca è la riscoperta e la rivalutazione del principio femminile come portatore di valori connessi con il dare e il mantenere la vita. Questi valori sono incarnati e sostenuti dalla Dea, che simboleggia il principio universale, ed è - in tutte le sue manifestazioni, nel cosmo, sulla terra e presso tutti gli esseri viventi - l‟Energia luminosa, la Fonte e il Sostegno dell‟esistente. Questa riscoperta è di fondamentale importanza perché sottintende un cambiamento, ormai indispensabile, non solo per la felicità dell‟umanità ma per la sopravvivenza del pianeta e di tutti gli esseri … Il cambiamento consiste nel passaggio dalla modalità mortifera tuttora in auge ad un‟altra che protegga e sviluppi la vita…
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…e
in un articolo su Il Lucano magazine 8 -10 - 08
“Su antiche pietre in Basilicata e su tombini a Milano” http://issuu.com/andypower/docs/i_misteriosi_glifi_unito/1?e=0
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Spuntando da percorsi precedenti, a partire dagli anni '90 - Articoli su Rivista Donne e Ragazzi casalinghi: RISEMANTIZZAZIONE
e su Biografia artistica ipertestuale - 1a parte - fino al 1999 - agg.ta 2019 - pagg. 431 https://issuu.com/home/published/biografia__artistica_agg.ta-__parte su ebook La casa delle erbe,
e su sito web, rivista http://www.terivolini.it/html/rivista.htm 63
Risemantizzazione ovvero il contributo che ognuno/a di noi può dare per "rimettere in piedi il mondo a testa in giù" Un invito a ri-visitare e ri-considerare criticamente il significato dei termini della lingua, per coglierne l'adesione pedissequa alla cultura dominante patriarcale, che spesso sconfina nella forzatura e viene da noi tranquillamente accettata e usata con incredibile automatismo. Pensiamo ad espressioni usuali come in bocca al lupo, a parole come corna, diavolo, strega, seme, vergine, extracomunitario, isterico/a, fesso/a, cretino/a, lunatico/a, fino al più recente Femminilicidio, con cui amplio il significato della già esistente parola Femminicidio, nella indiscutibile certezza che la violenza di genere è sempre - se non solo - un problema culturale, e che una pari violenza si dirige verso la donna e verso la natura, in un attacco generalizzato contro il Principio della Vita stessa, di cui il femminile è portatore! Invece di onorare il Valore che ciascuna creatura femminile condivide, e da cui dipende l‟esistenza di ogni specie vivente, nel 3° millennio si abusa della donna e del suo corpo con la stessa feroce noncuranza con cui di abusa dell‟habitat. Teri Volini, da linguista, compie una ricerca sulle variazioni del linguaggio nel corso del tempo; un processo e un interesse iniziati con gli studi di lingue ed i corsi di semantica alla Sorbonne, a Parigi, che la porta in seguito non solo ad interessarsi del complesso significativo del linguaggio e delle sue variazioni nel tempo, ma ad intraprendere una specifica esplorazione linguistico-storicoantropologica non convenzionale… Con un lavoro attento si può attivare la ricerca di un significato più attinente ed "onesto" dei termini che usiamo, partendo dalle origini più lontane delle parole ma soprattutto ponendo la massima attenzione all'ottica nella quale si opera. È a quel punto che si incomincia a scoprirne delle belle! La risemantizzazione può contribuire ad un indispensabile cambio di paradigma: dal linguaggio convenzionale, indirizzato dalla cultura dominante come “arte della menzogna” al fine di mistificare e manipolare, al linguaggio della verità, in cui l‟uso delle parole - perso ogni automatismo grazie alla riflessione e allo studio approfondito dei termini e dei modi di dire - riporta alla luce mondi e valori di cui si era persa la traccia … Anche questo è uno scavo archeologico! Articolo Femminicidio e femminilicidio: http://terivolini.blogspot.it/2015/01/femminicidio-e-femminilicidio-molto-piu.htm Stupro della donna e stupro della terra - Articolo su la Gazzetta del Mezzogiorno 2014 Biografia artistica ipertestuale - 1a parte - fino al 1999 - agg.ta 2019 - pagg. 431 https://issuu.com/home/published/biografia__artistica_agg.ta-__parte
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Ricerche in 4 volumetti
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dal 1990 - Alcune ricerche/conferenze L'Arte come esperienza fondamentale - L'antica società cretese, una cultura della pace - La tessitura nell'antichità: simbologia dei tappeti della Vecchia Europa e dell'Anatolia - La Danza della Corda - Il modo di vestire delle nostre Antenate - Dalle opere pittoriche alle performances e installazioni, un linguaggio unico - Su Marija Gimbutas: Le sue opere e il video Signs out of Times,di Donna Read, Starhawk, Olympia Dukakis, Riane Eisler, Elinore W.Gadon - Arte coinvolgente, arte tessile: Textura e Imaginifica - Land Art, l'Unione dell'Arte con la Natura - Land Art, il piacere di realizzare un’opera d’arte in sintonia con la natura - Ri -Vel- Azione, vivere l'arte nell'esperienza quotidiana – Madonne e Streghe a Castelmezzano - I misteriosi Glifi dell'Ager Cuneatus nella Foresta di Gallipoli Cognato Risemantizzazione, partire dalle parole per attivare un cambiamento nel reale - Un mondo che non deve sparire - etc.
Teri Volini è stata redattrice della Rivista Donne e Ragazzi Casalinghi, edita a Milano - coll. AAM Terra Nuova Scrive su varie testate, tra cui i mensili Il Lucano magazine, La Grande Lucania Business, e su Il Capricorno,.. Scrive sul suo blog, su fb e sulla vasta piattaforma del web Info estrapolate dalla biografia artistica di Teri Volini, pubblicata in ebook su ISSUU: BIOGRAFIA ARTISTICA IPERTESTUALE 1a parte - fino al 1999 - agg.ta 2019 - pagg. 431 https://issuu.com/home/published/biografia__artistica_agg.ta-__parte BIOGRAFIA ARTISTICA IPERTESTUALE - 2a parte - 2000-2009 - agg.ta 2019 - pagg.378 https://issuu.com/home/published/biografia_artistica_ipertestuale_di
in preparazione la terza e la quarta parte
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Marija Gimbutas - Sintesi biografica v. anche OMAGGIO A MARIJA GIMBUTAS parte prima - https://issuu.com/home/published/omaggio_a__gimbutas_-ebook_-__parte Marija Alseika Gimbutas (Vilnius, 23 gennaio 1921 – Los Angeles, 2 febbraio 1994), è stata un'archeologa, ricercatrice, etnologa e linguista lituana. Studiò le culture del neolitico e dell'età del bronzo della Europa Antica, un'espressione da lei introdotta. I lavori pubblicati tra il 1946 e il 1971 non solamente introdussero nuovi punti di vista nell'ambito della linguistica e dell'interpretazione della mitologia, ma portarono ad assunti rivoluzionari rispetto alla cultura storica tradizionale, tanto che tali risultati non vennero riconosciuti nell‟incommensurabile valore e nel significato che portavano con sé. Marija Gimbutas giunse negli Stati Uniti come rifugiata dalla Lituania nel 1949 dopo aver conseguito un dottorato (PhD) in archeologia nel 1946 alla Università di Tubinga in Germania, ma mai dimenticò le radici lituane. Iniziò all'Harvard University traducendo testi di archeologia dell'Europa orientale, e divenne assistente al Dipartimento di Antropologia. Nel 1955 divenne Fellow dell'Harvard's Peabody Museum. Nel 1956, Gimbutas introdusse la sua "ipotesi kurgan", che coniugava lo studio della cultura kurgan con la linguistica al fine di risolvere alcuni problemi concernenti gli antichi popoli parlanti il proto-indoeuropeo (PIE), che qualificò come genti "Kurgan". Questa ipotesi e il suo atteggiamento multidisciplinare ebbero un impatto significativo sull'indoeuropeistica. In qualità di docente di archeologia alla UCLA University dal 1963 al 1989, Marija Gimbutas diresse i maggiori scavi dei siti del neolitico nell'Europa sud-orientale tra il 1967 e il 1980, grazie ai quali furono portati alla luce una gran quantità di manufatti artistici e di uso quotidiano risalenti ad un periodo precedente a quello che si riteneva a quel tempo l'inizio del neolitico in Europa. Gimbutas si guadagnò una reputazione di specialista mondiale dell'età del bronzo indoeuropea, nonché del folklore lituano e della preistoria dei balti e slavi, parzialmente riassunta nel definitivo Bronze Age Cultures of Central and Eastern Europe (1965), ma ottenne una fama inaspettata con i suoi tre libri: The Goddesses and Gods of Old Europe (1974), The Language of the Goddess (1989) - che ispirò una mostra a Wiesbaden, 1993/94 - ed il suo ultimo libro,The Civilization of the Goddess (1991), che presentava una panoramica delle sue teorie circa le culture del neolitico in Europa: configurazioni architettoniche, strutture sociali, arte, religione e letteratura. Il libro discuteva le differenze tra gli elementi del sistema della "Vecchia Europa", da lei considerato matriarcale e ginocentrico, e la cultura patriarcale portata dagli indoeuropei nell'età del bronzo. Secondo la Gimbutas, questi due sistemi si sarebbero fusi generando le società classiche dell'Europa storica. Nel suo lavoro Gimbutas reinterpretò la preistoria europea alla luce delle sue conoscenze in Linguistica, etnologia e storia delle religioni, proponendo così un quadro in contrasto con le tradizionali assunzioni circa l'inizio della civiltà europea. Joseph Campbell e Ashley Montagu ritennero paragonabile il contributo di Marija Gimbutas alla Stele di Rosetta e la decifrazione dei geroglifici egizi. Campbell scrisse la prefazione ad una edizione del The Language of the Goddess (1989), prima che la Gimbutas morisse, e spesso diceva di quanto profondamente si rammaricasse che le sue ricerche sulle culture del neolitico dell'Europa non fossero disponibili nel tempo in cui lui stava scrivendo The Masks of God. I suoi articoli sono archiviati insieme con quelli della Gimbutas alla "Joseph Campbell and Marija Gimbutas library", al Pacifica Graduate Institute, a sud di Santa Barbara, California. Joan Marler scrisse:« Sebbene l'interpretazione dell'ideologia delle società preistoriche sia considerata inopportuna nella ricerca archeologica, per Maria era ovvio che ciascun aspetto della cultura della Vecchia Europa espresse un sofisticato simbolismo religioso. Pertanto si dedicò allo studio esaustivo dell'iconografia e del simbolismo del Neolitico al fine di scoprirne i significati sociali e mitologici. Per realizzare ciò fu necessario allargare gli orizzonti dell'archeologia descrittiva al fine di includere linguistica, mitologia, comparazione delle religioni e lo studio storiografico. Lei definì questo approccio interdisciplinare, archeomitologia ». 67
Pubblicazioni di Gimbutas – vedi Omaggio a Gimbutas, parte primattps://issuu.com/home/published/omaggio_a__gimbutas_-ebook_-__parte
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A cura di Teri Volini (prof.ssa Teresa Volini, detta Teri) - C e n t r o dâ€&#x;A r t e e C u l t u r a D e l t a terivolini.art@gmail.com 339 24 14 133
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