PORDOI 5
PORDOI 5 BOX UNDER THE SIGN OF TIME
PORDOI 5 BOX UNDER THE SIGN OF TIME
Luogo/location Milano- Italia Data/date 2009 Realizzazione/realization 2009-11 Progetto/project Arch. Attilio Terragni Cliente/client Famiglia Stoppani Foto/Photo Paolo Rosselli, Attilio Terragni Construction manager Ing. Umberto Montorfano Impresa di costruzioni Renato Montorfano & C. S.a.s. Impianti elettrici S.A.I.E. S.a.s. Franco Brambini Impianti meccanici Real Project S.r.l. Francesco Munizza
Pordoi 5- facciata principale con la sequenza dei tre ingressi all’edificio. / Pordoi 5-main facade with the sequence of the three entrances to the building.
SEGNI DEL TEMPO
L’incarico La
tanti requisiti, quello del controllo delle tem-
La facciata dell’edificio dovrà, infatti, coordi-
perature e dell’umidità, richiesto per una per- nare diversi aspetti tra loro contrastanti: si-
gastronomia della famiglia
Stoppani
a
Mi-
fetta conservazione dei cibi, e quello dell’igiene curezza all’intrusione e rispetto dei parametri
lano è universalmente riconosciuta come la ambientale, che prevede speciali finiture per illuminanti, massima luce indiretta e massima illuminazione naturale dei locali, massima igiene migliore del mondo, con una storia di successo destinare i locali ad attività alimentari. che dura ormai da molti anni.
Ogni
locale del magazzino deve avere mas-
e massima prestazione impiantistica.
ha deciso di simi requisiti di levigatezza delle superfici, di In ultimo ma non per ultimo: l’edificio dovrà cocostruire un edificio multifunzionale, con mag- manutenzione, di lotta allo sporco. Inoltre i munque mantenersi entro un piano finanziario azzini e laboratori, in una palazzina degli anni locali dovranno avere la minor quantità pos- adeguato a questi tipi di struttura.
Nel 2009
la famiglia
Stoppani
60, situata nella periferia milanese.
L’idea
sibile di luce diretta per delle condizioni di lavoro con luce la più omogenea possibile.
è di demolire parte del fabbricato es-
istente, per far posto a un edificio con piani i
più flessibili possibili e senza pilastrate interne, facilmente servito da mezzi per il carico scarico delle merci.
Nelle parole del Committente; ” l’architettura potrà essere moderna, come si addice a una struttura magazzino, ma nei limiti dei costi previsti per questo tipo di edifici, e nei limiti, molto importanti, della sicurezza all’intrusione, un requisito fondamentale per un edificio destinato a contenere merce molto preziosa e di valore”.
Per la sicurezza “al furto” la maggiore preoc-
cupazione riguarda la possibilità d’intrusioni dalle finestre.
E’ stato
verificato, infatti, che
la maggior parte dei furti avviene quando persone di piccolo taglio s’introducono nei maga-
zzini attraverso le finestre, e poi, una volta all’interno del fabbricato, aprono porte e portoni ai loro complici.
Alla
Fotografia dell’inizio lavori: si realizzano le fondazioni e gli scavi del piano interrato.
sicurezza si affiancano due altre impor-
Photography of the beginning of the work: foundations and the excavation of the basement.
Serramenti e impianti dovranno dunque avere Il progetto
un’importanza di primo piano nella proget-
tazione, in modo da abbinare alle soluzioni
All’inizio
del progetto, la prima scoperta è
tradizionali, alcune innovazioni che possano stata che l’area dove si deve costruire è interaportare l’edificio alla classe energetica mas- mente impostata dalle norme urbanistiche, le sima (classe
A), ridurre al massimo i consumi e
prevedere una facile manutenzione.
sibile, la sola possibilità di costruire un volume
rettangolare distante cinque metri dai confini, Stoppani è con una pianta di 19 x 15 metri. stata quella di avere una zona di accesso, per il carico e scarico, posta all’interno dell’edificio, Le norme prevedono anche che questo paralin modo che l’operazione di arrivo di qualsiasi lelepipedo abbia una delle quattro facciate merce si svolga nella massima sicurezza e nella “interamente cieca” verso la porzione di edifimassima discrezione. cio conservata, cioè una parte senza aperture di qualsiasi tipo verso l’esterno! Il tema del magazzino/laboratorio non è certamente nuovo, ma la specificità delle Visitando l’area una seconda scoperta è stata prestazioni richieste per il rapporto tra la che il paesaggio urbano di questa periferia milaluce naturale e l’architettura, ne ha fatta nese è molto degradato. un’occasione per una progettazione originale.
Un’ultima
Lo ren zo Gh i ber ti , po r ta d el Parad iso. Fotom ont aggio. Lo ren zo Gh i ber ti , G ates of Parad ise. Photomont age.
quali prevedono, senza alcuna trattativa pos-
richiesta della famiglia
Siamo
in quella periferia che negli anni
nella pittura di
Mario Sironi,
20
e golo, la prima verso la striscia dei servizi e la
era immersa seconda quell’imposta dall’urbanistica, e due
nella tensione visiva tra futurismo e pittura pareti ad angolo illuminate dall’esterno. metafisica.
La vita urbana di queste zone è di molto peg-
La distribuzione è ottimale perché lascia libera la facciata principale per lo studio degli ingressi
giorata da quei tempi ed è diventata solamente carrai, compatta i servizi, e riproporziona la aggressiva e povera di contenuti.
Le
casuale planimetria urbanistica in una più armonica, sia per geometria sia per possibilità di
costruzioni sono caotiche, improvvisate e studiare il suo spazio con delle corrispondenze
aggressive nelle forme, nei materiali e nei col- tra orizzontale e verticale. ori. Spesso grandi costruzioni sono affiancate a piccoli edifici singoli, come in un eterno conflitto tra loro.
Il
problema di questa distribuzione è però che
le due pareti finestrate dovranno essere sufficienti a garantire i rapporti aero illuminanti di
Il regolamento edilizio di Milano che dobbia- 1/8 per questi ambienti di grande superficie tipo mo seguire per il progetto ci impone, infine, di open space. utilizzare interamente la superficie di pavimento, senza alcuna possibilità di spazi in doppia altezza, di comunicazione tra i piani che pos-
St u d io d e l di segn o di Teo va n D oesb urg p er le facc iate. St u d y o f Teo va n D o esbu rg drawing for t he fac ad es.
M o d e l l o : r i go re e a r bi tr i o de lla d iagonale. M o d e l : r ig o r a n d a r bi tra r i n ess o f t he d iagonal.
Mod e l l o di st u dio de i volu m i e delle a per ture. Stu d y
m ode l
of
volu m e s
a nd
openings.
sano facilitare la diffusione della luce nello spazio interno.
Quindi
riassumendo, ci troviamo di fronte a
Siccome non è possibile utilizzare grandi aperture per il tema della sicurezza, abbiamo risolto il tema con l’idea di un nuovo rapporto tra la trasparenza e l’opacità delle pareti esterne.
un piccolo rompicapo tra obblighi urbanistici edilizi, degrado del paesaggio urbano, richieste di buona qualità da parte della committenza.
In queste condizioni abbiamo iniziato a suddividere la pianta rettangolare con una lunga striscia per il vano scala, i servizi e gli impianti, collocandola lungo un lato opposto e parallelo alla strada di accesso.
Sottraendo dalla pianta generale dell’edificio questa striscia rettangolare di servizio, abbiamo ottenuto degli ambienti a pianta quadrata, con due pareti cieche ad an-
Abbiamo distribuito una serie di aperture oriz-
zontali con altezza massima di trenta centimetri. parametro indicato come ottimale dal crite-
rio di antintrusione, lungo le due pareti esterne fino a raggiungere i parametri di superficie aero illuminante dei locali.
Il criterio organizzativo di questi tagli orizzontali lo abbiamo derivato dallo studio di alcuni disegni dell’artista architetto olandese
Teo Doesburg. In particolare abbiamo studiato la serie delle sue opere sul tema della diagonale del 1920-1924, intitolata “Studies for a composition”. van
Var i asp et t i d el c ant iere da l l e fo n da z i o n i , a l l a s t r u t t u ra p re fa b b r i c at a , a g l i i mb o t t i de i s e r ra me nt i . Var ious asp ec t s of const r uc ti o n fro m fo u n dat i o n s, to t h e p re fa b r i c ate d s t r u c t u re a n d t h e fra me s p a ddi n g.
L a p a re te c i e c a è s t at a de di c at a alla f i gura d e llo s c r i t to re Fra n z K a fk a , i l q u a l e è s tato i l m aggi o r ro ma n z i e re de l N ove ce nto s u l l e as s urd i t à d e lla b u ro c ra z i a e u ro p e a . Le l e t te re e i s e gn i gra fi c i s o n o s t at i re ali z z at i i n l a s t re di p l exi g l a s s n e ro r i fl e t te nte, agganc i ate a l l a p a re te co n u n fi s s a g gi o a vi te i n m o d o d a p e r me t te re l e n o te vo l i di l at a z i oni d i que s to mate r i a l e. Le l a s t re r i fl e t to n o u n p a e s a ggi o d i s to r to, vi s u a l i z z a z i o n e de l l ’a n g o s c i a k a fk ani a d i f ro nte a l l e i n s p i e g a b i l i ra gi o n i co n c u i ve ngo no s c r i t te e a p p l i c ate l e n o s t re l e g gi . La realizzazione di aspetti comunicativi con lastre di plexiglass è un sistema di rivestimento innnovativo, semplice e efficace, una caratteristica che abbiamo studiato e utilizzato per primi in Italia, sia nei nostri progetti di architettura che nel disegno di arredi.
The blind wall was devoted to the figure of the writer Franz Kafka, who was the greatest novelist of the twentieth centur y on absurdities of the European bureaucracy. The graphics letters and signs were made in black reflective slabs of plexiglass, attached to the wall with a screw so as to permit the considerable expansion of this material. The plates reflect a distor ted landscape, display kafkania anguish in the face of unexplained reasons which are written and enforced our laws. The implementation of communication aspects with Plexiglas is an inovative coating system, simple and effective, a feature that we have studied and used first in Italy, both in our architectural projects and in our furniture design.
L’arc hitet t ura è un linguaggio d ella conosce n z a : o gn i a mb i e nte r i ma n da a l l a t r i a de da nte s c a di I n fe r n o, Pu rg ato r i o e Pa ra di s o. Arc hitec t ure is a language of k nowled ge: e ve r y e nvi ro n me nt re fe r s to t h e t r i a d o f D a nte’s I n fe r n o, Pu rg ato r y a n d Pa ra di s e.
M el bo u r n e v i ste pa n o ramic he d el p roget to d i Fed erat ion S q uare re a l i z z ato t ra i l 1 9 9 6 - 2 0 0 1 ; e di fi c i e p i a z ze h a n n o l a fl e s s i b i l t à de l l a t ra di z i o n e a rc h i te t to ni c a i t ali ana. Pa n o ra mi c v i ews o f M e lb our ne’s Fed erat ion S q uare p rojec t b uilt b e t we e n 1 9 9 6 - 2 0 0 1 ; b u i l di n g s a n d s q u a re s h ave t h e fl exi b i l i t y o f t h e I t a l i a n a rc h i te c t ural t rad i t i o n.
Questi disegni di Teo van Doesburg li abbiamo interpretati come l’espressione della linea diagonale in rapporto alla grigliatura ortogonale. In
questo modo abbiamo risolto il disegno
delle facciate con un sistema efficiente e stan-
dardizzato, ma, per di più, dall’aspetto non convenzionale, in grado cioè di disorientare i
malintenzionati che studiano dall’esterno le
disposizioni interne, per entrare dal punto più conveniente dell’edificio.
Dall’esterno è, infatti, molto difficile capire se
dietro la facciata si trovino vani scale, locali di lavoro, servizi o altro.
Il sistema diagonale di proporzioni crea inoltre
nuovi criteri di visibilità e di rapporti tra interno ed esterno.
Dall’esterno il parallelepipedo
dell’edificio sembra una roccaforte con piccoli
tagli verso l’esterno, sottili, scuri e profondi come un taglio sulla tela di Lucio Fontana.
Pa dova : me mo r i a e l u ce. Pa dova : me mo r y a n d l i g ht.
L i g ht p avi l l i o n Sp a z i o Co mo : l e di a g o n a l i d e l s o f f i t to. L i g ht p avi l l i o n Sp a z i o Co mo : t h e di a g o n a ls o f t he ce i li ng.
“Per noi l ’architettura non è un aeroplano o una macchina, com’è stato accettato nel xix secolo, è più come un torso plasmato dalla luce e dalla memoria. Questa visibilità “ a strisce” presuppone l ’emozione della geometria dell ’incer to, che prende a poco a poco il sopravento sulla razionalità dell ’architettura, dissolvendola, non come un’esperienza luminosa, ma come dispersione di luccichii sulla super ficie dell ’acqua”. ”For us, architec ture is not an airplane or a car, as it was accepted in the nineteenth centur y, it is more like a torso shaped by light and memor y. This visibilit y “striped” presupposes the excitement of the uncer tain geometr y, which gradually takes the upper hand on the rationalit y of architec ture, dissolving it , not as an experience of light , but as a scattering of glitter on the sur face of the water “.
D emoc raz i a e a rc h i te t t u ra : l i g ht p avi l l i o n Sp a z i o co mo e s p l o ra z i o n i de l l ’o rdi n e de l l a c a s u a l i t à. D emoc rac y a n d a rc h i te c t u re : l i g ht p avi l l i o n Sp a z i o co mo exp l o rat i o n s o f ra n do mn e s s o rde r .
Dall’interno le aperture sono invece luminose
e trasparenti, perché abbiamo fatto coincidere l’altezza del taglio di 30 cm. con l’altezza della lastra di vetro del serramento in alluminio.
Infine
un’altra importante conseguenza della
disposizione a strisce diagonali è la continua trasformazione delle viste esterne, che acquistano nuovi valori espressivi propri, perché il
paesaggio risulta “tagliato” e riflesso alla vista solo con strisce di solo vetro.
Caratteristiche costruttive Lo
schema strutturale dell’edificio è della
massima importanza, per permette l’utilizzo degli spazi interni senza la presenza di pilastri o altre strutture.
Il telaio della costruzione è stato realizzato con strutture prefabbricate a travi e pilastri posti sul perimetro dell’edificio, soluzione che ha consentito luci libere fino a
Gli
17 metri.
elementi controventanti sono il vano
scale e gli ascensori, raggruppati nel lato nord e realizzati con strutture in cemento armato, gettate in opera.
I m b o t te i n meta l l o co n ser ra mento: la p rofond it à d el ser ramento garant i s ce l a s i c u re z z a a nt i i nt r u s i o n e. Wi n dows w i th meta l frame: t he d ep t h of t he wind ow ensures t h e a nt i - i nt r u s i o n s e c u r i t y.
La
differenza di dimensione in pianta tra
l’ingombro dell’ascensore e quello della scala è stata utilizzata per un vano in grado di contenere tutta la distribuzione verticale impiantistica, mentre quella orizzontale si svolge nel controsoffitto di ogni piano.
Il rivestimento esterno della facciata è a “cap-
potto” intonacato, con uno spessore di circa
15 cm..
Questa
finitura molto economica ha co-
munque permesso di arretrare le strutture portanti dal filo esterno, in modo da consentire un disegno di facciata indipendente dalle dimensioni
della
struttura
prefabbricata,
la quale, di solito, non consente nessuna flessibilità compositiva.
Tutte
le forniture della costruzione fanno
“già eseguito” e a cataloghi Solo alcuni elementi costruttivi sono stati modificati in piccoli dettagli, senza riferimento al
An g o l o i nter n o del l ’a mbi ente al p r im o p iano: ogni am b iente ha configuraz i o n i e e ffe t t i d ’a n g o l o di ffe re nt i . I n n er co r n er o f th e e f i r st floor : ever y room has d ifferent configurat i o n s a n d co r n e r e ffe c t s.
standard.
però alterare la loro natura industrializzata e di costo.
Ad esempio sono stati modificati l’inclinazione del montante da 40 cm. del serramento in alluminio, la forma delle imbotti metalliche dei davanzali, i sistemi di apertura e di chiusura dei portoni d’ingresso, il disegno dei giunti a pavimento. Particolarmente
funzionale ed efficace è
stato anche il disegno dei controsoffitti, costituito, come le facciate, da una serie par-
allela di tagli diagonali in grado di contenere tutte le emissioni e immissioni dell’impianto di
condizionamento e riscaldamento, i sistemi d’illuminazione, i sistemi di sicurezza, le seg-
naletiche varie che usualmente rovinano l’armonia degli spazi contemporanei. Le aper tu re a l pi a n o ter reno hanno una p rotezione met allic a or izzo nt a l e i n t u b o l a re di fe r ro. Th e gro u n d f l o or op enings e have a p rotec t ive hor izont al me t a l t u b u l a r i ro n .
Narrazione degli ambienti interni
Vist a d ell ’angolo con i d ue p or toni d ’i n gre s s o i n p o s i z i o n e di a p e r t u ra ( u n o s co r re vo l e e u n o a a nt a u n i c a ). View t he ent r y angle wit h t wo ent ra n ce do o r s to t h e o p e n p o s i t i o n (o n e s l i di n g a n d o n e s i n g l e do o r ).
L’organizzazione dei vari livelli prevede la zona di cantina al piano seminterrato, i laboratori magazzini al piano primo e secondo, una sala per eventi al terzo piano. Gli ambienti interni dell’edificio sono organiz-
zati e uniti tra loro con una particolare narrazione astratta.
Ogni
piano rimanda nelle sue dimensioni e nei
suoi colori, ai luoghi e alle geometrie della
Commedia di Dante (Inferno, Purgatorio, Paradiso), con queste analogie: 1-ingresso carico scarico - Selva Oscura, 2-cantina albero della conoscenza -Inferno, 3-openspace laboratori magazzini-Purgatorio, 4- sala per eventi -Paradiso. Il
riferimento astratto alla poesia di
Dante
serve a caratterizzare gli spazi interni oltre la solitudine silenziosa delle funzioni e all’opacità della materia; serve a sperimentare una condivi-
sione dell’edificio, con un’esperienza di lavoro, unica e, speriamo, memorabile.
I regni creati da Dante sono forme poetiche che ancora oggi ci attraggono, ci respingono, e ci mettono in comunicazione con il mondo e le sue leggi di proporzione e di armonia, con la
complessità della scienza e della tecnica, fatto
di funzioni, e competenze sempre più separate tra loro.
Come nei racconti di Bruno Schulz, il grande scrittore polacco, gli ambienti di Pordoi 5 fanno parte anche di un percorso di fantasia che si affianca, con le armi del colore e delle
proporzioni, alla riduzione funzionalista della vita.
Memoria Alla grande parete liscia e senza aperture, imposta dalle norme urbanistiche, abbiamo assegnato una funzione di Memoria. Questa idea ha evitato che la parete rimanesse
un “fatto incompiuto”, tipico in un paese come l’Italia, dove i cittadini sono obbligati a convivere con imposizioni illogiche.
Per
la realizzazione di questo memoriale ab-
biamo utilizzato delle lastre di plexiglass nero riflettenti fissate alla parete con una tecnica dal costo molto contenuto, come richiesto da un intervento che non ha finalità monumentali Facc i at a n o rd ve r s o i l gi a rdi n o i nte r n o. / N o r t h fa c a de towa rds t h e i n n e r g a rde n
o celebrative.
Questa tecnica della lastra di plexiglass è stata applicata anche in diversi ambienti interni ed esterni, come il muro di confine dell’edificio, la serra della sala per eventi (Paradiso), nella quale, secondo la nostra visione di questo luogo della salvezza, le decorazioni sono state realizzate riutilizzando tutti pezzi di scarto rimasti dalle altre lavorazioni fatte in cantiere.
L’utilizzo
di lastre di plexiglass è’ una tecnica
semplice e innovativa, che permette di introdurre
un elemento leggero tra il pieno delle murature e la trasparenza della lastra di vetro.
A differenza del vetro, il plexiglass può essere
più facilmente tagliato con disegni non ortogonali.
Questo crea nuovi ritmi e linee divergenti,
introduce più varietà nei rapporti tra le cose, connette la misura umana a nuove proporzioni.
Le D etta gl i di f a cci ata con viste d all ’alto e d al b asso. / D et ails of fa c a de w i t h vi e ws fro m a b ove a n d b e l ow.
lastre di plexiglass hanno lo stesso pro-
cedimento di taglio diagonale che caratterizza la composizione dei tagli delle facciate, e sono montati come frammenti lasciati dallo scorrere diagonale del tempo e del ritmo dell’edificio.
L’utilizzo
del plexiglass non è solo un fatto
decorativo, ma marca l’idea che la materia non è solo un’entità passiva alle funzioni e alle prestazioni tecniche che si richiedono, come a
un servo obbediente alla corruzione del mondo in cui viviamo.
I
frammenti di plexiglass indicano che la ma-
teria e la luce sono tutto ciò che abbiamo per esprimere la nostra inventiva, le nostre memorie, il nostro stupore dei confini del fantastico.
Che si tratti di cose o di persone, il soggetto di questo progetto è che la materia diagonale e riflettente è l’unica forma con la naturalezza del sogno.
Attilio Terragni
SIGN OF TIME
Vist a d ell ’angolo ver so il giard in o e l ’a cce s s o c a r ra i o. / Vi e w a n g l e to t h e g a rde n a n d dr i ve way a cce s s.
The assignment The gastronomy of the Stoppani family in Milan is universally recognized as the best in the world, with a history of success that has lasted many years.
In 2009, the Stoppani family decided to build a
multifunctional building, with warehouses and
workshops, in a building of the sixties, located in the outskirts of
The
Milan.
idea is to demolish part of the existing
building to make way for a building with plans as flexible as possible, without internal col-
umns, easily served for loading and unloading of goods.
In
the words of the client;
“
the architecture
will be modern, as a warehouse structure, but within the limits of cost for this type of S o pra ; n o tevo l e ef fetto d i sp ecc hiat ura nei c r ist alli - cop er t ura de l l a s e r ra de l l a s a l a e ve nt i . Above, th e si gn i f i ca nt mir ror effec t s in c r yst als - coverage of t he gre e n h o u s e e ve nt ro o m.
building, and within the limits, very important,
S ot to; vist a d al b asso d ella sc ala all ’ ult imo p i a n o. B el ow, view from t he b ot tom of t he st airc ase on t h e to p fl o o r.
building to contain very precious and valuable
of intrusion security, a key requirement for a goods.”
For the safety of “ stealing “, the greater con-
cern is the possibility of intrusion from the windows. It has been verified, in fact, that most of
the theft occurs when people of small cut are introduced into the warehouses through the windows, and then, once inside the building, they open doors and gates to their associates.
Security
are flanked by two others important
requirements: the maximum control of tem-
perature and humidity, required for a perfect
preservation of goods, the maximum control for hygiene, which needs special finishes to allocate special activities.
Each
local must have the highest require-
ments for surface smoothness, maintenance,
and struggle to dirt. Furthermore the premises must have the least possible amount of direct light for working conditions with homogeneous light as much as possible.
Windows
and services must therefore be of
leading in the design, so as to match traditional solutions with some innovations that can bring the building to the highest energy class
(class A), to minimize energy consumption and
provide for easy maintenance.
One
last request of the
Stoppani
family was
Vi sta del l ’edi f i ci o dalla st rad a d i accesso: a sinist ra memor ial e a Fra n z K a fk a . / Vi e w o f t h e b u i l di n g fro m t h e a cce s s ro a d: o n t h e l e f t me mo r i a l to Franz K af k a.
to have an access area for the loading and intrusion
and
maximum
internal
lighting,
unloading located inside the building, so that maximum indirect light and maximum natural
At the beginning of the project, the first dis-
out with the utmost security and in the maxi- performance.
zoning regulations, which specify, without any
the operation of arrival of any goods is carried lighting, maximum hygiene and maximum plant covery was that the area is entirely set by the mum discretion.
The theme of the warehouse / workshop is certainly not new, but the specific nature of the
Last but not least: the building will still have
possible negotiation, that the only way to build a new building is to have it as a rectangular
to stay within a financial plan tailored to these volume five feet away from the borders with a types of structure.
plant of
19 x 15 meters.
services required in the relationship between natural light and architecture, has made an occasion for an original design.
The façade of the building will have to coordinate different aspects as maximum-security
The project
The rules also provide that this parallelepiped has one of the four facades “ completely blind” towards the portion of the preserved building, and that means a XXI century façade without any kind of openings to the outside!
S op ra, inter sezione t ra le p aret i d ella sala. A l ato e s e mp i o di l u mi n o s i t à e di ra p p o r t i t ra l u ce e o mb re. Ab ove, inter sec t ion b et ween t he walls of t h e ro o m. B e s i de, re l at i o n s h i p s b e t we e n l i g ht a n d s h a dow. S otto ; v i sta di detta gl i o d elle last re d i p lexiglass c he “anim ano” l a s a l a . ( l u ce a r t i fi c i a l e e l u ce n at u ra l e co nt r i b u i s co n o a e vi de n z i a re i l co n ce t to). B el ow, v i ew detail of t he sheet s of p lexiglass to “ liven up” t h e ro o m. (Ar t i fi c i a l l i g ht a n d n at u ra l l i g ht h e l p to h i g h l i g ht t h e co n ce p t ).
L a ser ra del l a sa l a event i con soffit to d i vet ro e t aglio or izzont ale p e r l ’i l l u mi n a z i o n e. / Th e gre e n h o u s e e ve nt ro o m w i t h a g l a s s ce i l i n g a n d h o r i zo nt a l c ut fo r li ght i ng.
vide the rectangular plan with a long strip for
Visiting the area we discovery also that the ur- the stairwell, services and facilities, placing it We distributed a series of horizontal openings ban landscape of this Milanese suburbs is very along a side parallel to the access road. with a maximum height of thirty centimetres, degraded. We are in the periphery painted by Subtracting this strip from the general rect- indicated as optimal by the criterion of intruMario Sironi in the 20s as a place immersed in angular plan of the building, we got the rooms sion, until we reached the surface parameters the visual tension between Futurism and Meta- with a square plan, with two blind walls at an of aero illuminating rules. physical painting. angle and two angled walls illuminated from the outside. We have derived the organizational criteria of Today urban life in these areas is much worse these horizontal cuts from the study of drawsince that time and has become only aggressive The distribution is optimal because it leaves the ings by the Dutch architect Teo van Doesburg. and poor in content .The buildings are chaotic, main two facades open for the study of the In particular, we studied the series of his works with improvised and aggressive shapes, materi- windows, creates a compact system of services on the theme of the diagonal of 1920-1924, als and colours. Often large buildings are and stair, and change the random layout plan- entitled “ Studies for a composition.” paired with small one, such as in an eternal ning of the urbanistic rules into a more harconflict between them and the people that live monious correspondences between horizontal We have interpreted these Teo van Doesburg there. and vertical, both for geometry and for a co- drawings as the expression of the diagonal line ordination study of the space itself. in relation to the orthogonal grid. The Milan building regulations, that we must follow, imposes on us, to fully use the floor However the problem with this distribution is In this way we solved the facade design with an surface, without any possibility of double that the two windowed walls have to be suf- efficient and standardized system, but, most height spaces that can facilitate the diffusion ficient to guarantee the internal lighting of importantly, unconventional -looking, able to of light into the interior space. 1/8 for square meters without large glazed disorient the bad guys who study from outside open area. the internal rules of the building, to get the most convenient point to enter. From the outSo in summary, we find ourselves in front of a small obligations puzzle between urban con- Since it is not possible to use large openings side it is, in fact, very difficult to understand struction, urban landscape degradation, and for the security issue, we solved the issue with if there are, behind the façade, stairwells, open good quality required by the client. the idea of a new relationship between trans- space, services or otherwise. Under these conditions, we have begun to di- parency and opacity of the exterior walls. The diagonal system of proportions also cre-
Vist a d ell ’angolo ver so il giard ino e il p ass a g gi o d ’i n gre s s o. / An g l e vi e w towa rds t h e g a rde n a n d t h e p a s s a g e e nt ra n ce.
Vi ste i nter ne con i t agli finest rat i c he d anno luce a g l i a mb i e nt i e vi s te s u l p a e s a g gi o u r b a n o de l l a p e r i fe r i a mi l a n e s e. I nter i o r views wit h t he c ut s t hat give light to t he ro o ms a n d vi e ws o f t h e u r b a n l a n ds c a p e o f t h e o u t s k i r t s o f M i l a n .
S o p ra: p ar t ico l a r i del pa ssa ggi o d i collegam ento e ingresso agli uffic i - p av i me nto i n ce me nto, r i ve s t i me nt i i n l a s t re me t a l l i c h e ve r n i c i ate, i l l u mi n a z i o n e Zu mto b e l. Ab ove : d e t ai l s o f th e co n n ec ti n g p assage and ent rance to t he offices - con c re te fl o o r co at i n g s i n me t a l p l ate s p a i nte d, Zu mto b e l L i g ht i n g S o t to : p ar t i co l a re del l e l a stre di p lex iglass lungo il muro d i confine: i r ifles s i s u q u e s te l a s t re va r i a n o a s e co n da de l l a s t a gi o n e, de l l a l u ce e de l l a fi o r i t u ra de l gi ard i no. B e l ow : d e t a i l o f Pl exi gl a s a l o n g t he b ord er wall: reflec t ions on t hese p lates va r y de p e n di n g o n t h e s e a s o n , t h e l i g ht a n d t h e fl owe r i n g o f t h e g a rde n . Pagi n a a l ato : v i ste del pa ssa ggi o d i collegam ento con l ’ed ific io ad uso uffi c i : l e l a s t re di p l a xi g l a s s r i fl e t to n o i l mo t i vo de l l e a p e r t u re s u l l a p a re te c i e c a . Op p o s ite p a ge: v i ews o f th e pa ssage connec t ing wit h t he office b uild ing: p l ate s p l a xi g l a s s re fl e c t t h e mo t i f o f t h e b l i n d h o l e s o n t h e wa l l.
ates new standards of visibility between interior and exterior.
From
the outside the building
looks a stronghold parallelepiped with minor cuts to the outside, thin, dark and deep as a cut on the canvas by Lucio Fontana.
From inside the openings are bright and trans-
parent, because we matched the cutting height of
30 cm. with the height of the glass plate of
the aluminium frame.
Finally, another important consequence of the diagonal stripes is the continuing transformation of external views. They buy their new expressive values, because the landscape views are “ cut “ and reflected only within strips of glass.
Construction features The structural pattern of the building is of the utmost importance, to allow the use of interior space without the need for pillars or other structures.
The
frame of the building was made with pre-
fabricated beams and pillars, placed on the pe-
rimeter of the building, with a scheme that has enabled clear spans up to Vi s t a d e l l a ca nti n a ( I n fer n o) : questo am b iente è l ’ unico in c ui è messa in vi s t a l a s t r u t t u ra p re fa b b r i c at a . Th e u n d e rgro u n d f l o o r ( Hel l ) : th e only environment in whic h it is p ut into vi e w t h e p re fa b r i c ate d s t r u c t u re.
17 meters.
The crossed elements of the structure are the
stairwell and elevators, grouped on the north
side and built with reinforced concrete cast in situ.
The
size difference between in plan between
Vi st a d e l l a canti n a ( I n fer n o) . A so ffito d isegno d ella sezione aurea, a p avim e nto di s e gn o de l l a di a g o n a l e a u re a . the dimensions of the lift and the stair has Th e u n d e rgro u n d f l o o r ( Hel l ) . A ceiling d esign of t he gold en sec t ion, a flo o r de s i gn o f t h e g o l d di a g o n a l. been used for a compartment able to contain
the whole vertical distribution plant, while the horizontal takes place in the ceiling of each floor.
The
outer covering of the facade is a plas-
This
finish is very economic, but we were able
tered “coat” with a thickness of about
15 cm.
to move back the supporting structures from the its external edge, so as to allow a facade design independent of the size of the prefabri-
cated structure, which, usually, does not give any compositional flexibility.
All supplies of construction refer to the “ al-
ready made “ from standard catalogues. Only a few elements have been modified in a minor way,
without altering their industrialized nature and their cost.
For
example we have been modified the tilted
Vi sta d ella c ant ina: al cent ro l ’ unico p ilast ro i n ce me nto a r mato g e t t ato i n o p e ra de l l a co s t r u z i o n e ( a l b e ro de l l a co n o s ce n z a ). The und erground floor : at t he cente r t h e o n l y p i l l a r o f t h e co s t r u c t i o n c a s t i n s i t u (t re e o f k n ow l e dg e ).
I p o r to n o di i n gresso si ap rono sim ult aneam ente ver so la st rad a: i l co l o re s c u ro di q u e s t i at t rave r s a me nt i co nt i n u a s u l l e p a re t i i nte r n i ( S e l va o s c u ra ). Th e entra n ce gates o pening to op en sim ult aneously to t he road : t h e da r k co l o r o f t h e s e c ro s s i n g s co nt i n u e s o n t h e i nte r i o r wa l l s (S e l va o s c u ra ).
mast of the aluminium frame, the shape of the
windows metal sills, the systems for opening and closing of the entrance doors, the design of the floor joints.
Particularly functional and effective was also the design of the ceilings, consisting, as the facades, by a series of parallel diagonal cuts able to contain all emissions and entries of the air conditioning and heating, lighting systems,
safety systems, that usually spoil the harmony of contemporary spaces.
Narration of the interior
Le p aret i i n c l i n ate de l l a p e n s i l a d ’i n gre s s o da l gi a rdi n o da n n o u n s e n s o di p ro te z i o n e e di l i be r t à.
Por te i nter n e e si stema d i illum inazione d ella sc ala. I nter i o r do o rs a n d l ight ing system of t he st air.
S o p ra : p e n s i l i n a d ’i n gre s s o - S o t to : p a r t i co l a re de l p a s s a g gi o i nte r n o d ’i n gre s s o. Ab ove : e nt ra n ce c a n o py - U n de r : de t a i l o f t h e i n s i de e nt ra n ce p a s s a g e.
of the building, with work experience, unique The levels organization provides cellar in the and, hopefully, memorable. To the big wall without openings, imposed by basement area, laboratories stores on the first zoning regulations, we assigned a memory floor and second, an events hall on the third The kingdoms created by Dante are poetic function. floor. forms that still attract, repel and put us in communication with the world and its rules of This idea has avoided that the wall would reThe interiors of the building are organized and proportion and harmony, with the complexity main an “ unfinished fact “, typical in a country linked together by a particular abstract nar- of science and technology, made up of func- like Italy, where citizens are forced to live with ration. tions and skills increasingly separated from illogical impositions. each other. Each floor refers in its size and its colours, For the realization of this memorial we used to the geometry of Dante’s Comedy (Inferno, slabs of black reflective Plexiglas, fixed to Purgatory, Paradise), with these analogies: 1 As in the stories of Bruno Schulz, the great the wall with a very low cost technique, as - loading and unloading - Selva Oscura: 2 - Polish writer, Pordoi 5 also belongs to a path required by an intervention that has no monucellar tree of the knowledge –Hell: 3 - stores of fantasy, which joins with the weapons of mental or commemorative purpose. - open space laboratories Purgatory: 4 - event colour and proportions the usual functional hall - Paradise. reduction of life. This Plexiglas plate technique has also been applied in different indoor and outdoor enviThe abstract reference to the poetry of Dante ronments, such as the boundary wall of the is used to characterize the interiors spaces bebuilding, the greenhouse of the function room yond the quiet solitude of the functions and (Paradise, in which, according to our vision of opacity, and the scope is to experience a sharing Memory the place of salvation, the decorations were
I n alto: vist a d ell ’ingresso con il loc a l e p e r l o s c a r i co de l l e me rc i ( s e l va o s c u ra )- i n b a s s o : vi s t a de l p i a n o p r i mo a u s o lab o rato r i . Above: view of t he ent rance wit h t he loc al un l o a di n g o f g o o ds (da r k wo o d) - b o t to m: vi e w o f t h e fi r s t fl o o r to l a b o rato r i e s u s e.
Vist a d ell ’ingresso al p arc heggio inter no ( S e l va Os c u ra ). / Vi e w o f t h e p a r k i n g e nt ra n ce (S e l va Os c u ra ).
created by reusing all scrap pieces left over cutting process that characterizes the com- of the dream. from other work done on site.
position of the facades, and they are mounted as fragments left by the passage of a diagonal
Attilio Terragni time. The use of Plexiglas slabs is a simple and innovative technique, which allows introducing an The use of Plexiglas is not only a decorative element between the full light of the masonry fact, but marks the idea that matter is not just and the transparency of the glass plate. a passive entity on the features and technical performance that you require, as an obedient Unlike glass, Plexiglas can be more easily cut with designs that are not orthogonal. This creates new rhythms and divergent lines, introducing more variety in the relations between things, connects the human scale to new proportions. The Plexiglas
servant to the corruption of the world in which we live.
The fragments of Plexiglas indicate that matter and light are all that we have to express our creativity, our memories, and our astonishment of the boundaries of the fantastic.
Whether it is things or people, the subject of this project is that matter and reflective disheets have the same diagonal agonal is the only form with the naturalness
Particolare della segnaletica a parete prevista ad ogni piano. / Detail of wall signs provided on each floor.
S cal a inter n a : esempi o di i ntegrazione t ra sup er fic i: il p arap et to d ella s c a l a è re a l i z z ato i n l a s t re me t a l l i c h e, co n e l e me nt i s ovra p p o s t i , s t a cc at i l ’u n o da l l ’alt ro. I nte r n al s t ai rc a se: a n exa mpl e o f i ntegrat ion b et ween sur faces: t he railing o f t h e s t a i rc a s e i s ma de o f s h e e t me t a l, w i t h ove r l a p p i n g e l e me nt s, de t a c h e d fro m e a c h o t he r
NOTE TECNICHE L’essenziale per poter costruire è raggiungere una sintesi. Lo sforzo sta nell’eliminare le complicazioni, per evitare tutte quelle “forzature” senza moralità dello star-system locale e globale. L’inutile è molto costoso, mentre una sintesi garantisce il massimo effetto con il minimo sforzo, facendo risparmiare risorse e inutile lavoro umano: qualsiasi costruzione deve dare la sensazione di vivere in coerenza con il mondo reale, dentro le sue leggi e i suoi conflitti. Il titolo di questo progetto è “scatola sotto il segno dei tempi”.Il parallelepipedo è un volume tipico dell’architettura a basso costo, uno dei temi più impegnativi perchè ogni soluzione compositiva e tecnica deve essere della massima resa.
ipotesi geometriche pre-esistenti, mantenendo la specificità di tutti i singoli ele- The procedure based on the diagonal we menti del progetto e anticipando la possi- have used is certainly a different and oribilità di nuove organizzazioni. ginal way to address the issue of the box. E’ semplice riconoscere il potenziale offerto dagli effetti resi possibili dall’ordine geometrico classico: un pò più difficle pare sia accettare che l’architettura è sempre incamminata su percorsi inesplorati, come ogni altra forma d’arte. Affermare la necessita’ di utilizzare i diagrammi nel metodo compositivo è, di fatto, uno dei temi più ricorrenti nella ricerca progettuale contemporanea: ma ciò che è decisivo non è tanto la nuova sensibilità, ma a quali utilità porta questo lavoro.
In questi volumi il controllo nello studio di una facciata o di una pianta devono essere persuasivi e numerici, semplici e d’importanza elementare. Il procedimento basato sulla diagonale che abbiamo utilizzato è certamente un modo diverso e originale di affrontare il tema della scatola. La diagonale, utilizzata nel mondo moderno come linea regolatrice di proporzioni ortogonali, è qui diventata la In architecture is essential to achieve a protagonista in cui si esprime l’ortogona- synthesis. The effort is to eliminate the lità del volume urbanistico. complications , to avoid all those “ forcing effects“ used by the star system without La diagonale è un segno essenziale del no- local and global morality . stro tempo, esprime la possibilità di moltissime variazioni, di connessioni imprevi- The useless is very expensive, and a synste, di ritmi trasversali tra le cose. thesis ensures maximum effect with Risponde in modo nuovo alle rispondenze minimal effort , saving resources and unfunzionali tra una facciata e lo spazio in- necessary human labor : any construction terno. must give the feeling of living in line with the real world , in its laws, in its economy I disegni che utilizzano la diagonale sono and its conflicts. un procedimento che può essere esteso alla costruzione di infiniti modelli, non più The title of this project is “ box under the predertiminati, come nella griglia ortogo- sign of the times .” This is a parallelepiped nale, ma indeterminati e aperti al cambia- volume typical of low-cost building, one mento e all’evoluzione. of the most challenging because each solution composition and technique must be Le linee diagonali rendono dinamiche le sta- of the highest possible yield. tiche figure della griglia, degli assi di sim- In these volume the study of a facade or metria, delle analogie tra pieno e vuoto. a plan must be persuasive and numeric, Esplorano le possibilità di nuovi spazi nelle simple and of elementary importance . superfici e l’emergere di tessiture senza
The diagonal, used in the modern world as a line regulator proportions orthogonal, here become the protagonist which expresses the orthogonality of the planning volume . The diagonal is an essential sign of our times, expresses the possibility of many variations of unexpected connections , rhythms cross between things. It can respond to the new functional correspondences between a facade and interior space . The drawings that use the diagonal are a process that can be extended to the construction of infinite models, no longer pre exhisting, as in the orthogonal grid , but indeterminate and open to change and evolution. The diagonal lines make dynamic the static figures of the grid, the axis of symmetry, the similarities between full and empty. The diagonal lines explores the possibilities of new spaces in the surfaces and the emergence of textures geometric without pre -existing hypothesis , maintaining the specificity of all the individual elements of the project and anticipating the possibility of new organizations . It is easy to recognize the potential offered by the effects made possible by the classic geometric order: a little hardest seems to accept that architecture is always traveling along unexplored paths , like any other art form. Affirming the need ‘to use diagunal diagrams in the compositional method is, in fact , one of the most common themes in contemporary design research , but what is crucial here is not so much the new sensibility, but the pratical results of this idea.
D i a gra mmi di a g o n a l i p e r lo s t ud i o d e lle f acc i ate. A l ato : p r i ma e vo l u z i o n e d e l p ro ce d i m e nto. D i a g o n a l di a gra ms fo r t h e s t ud y o f t he f aรง ad e s. R i g ht : fi r s t e vo l u t i o n o f t he p ro ce e d i ngs.
C E
D
Pi a nt a de l p i a n o te r ra A c a r i co s c a r i co B p a rc h e g gi o inte r no C va n o s c a l a D s p a z i o i mp i a nt i E s e r vi z i F l o c a l e r i fi u t i G ro u n d fl o o r p l a n
B
A
A B C D F
l o a di n g a n d unlo ad i ng parking s t a i r we l l s p a ce fo r s e r v i ce s l o c a l wa s te
F
C B
D Pi a nt a d e l p i an o pr i mo e seco n do A ambi ente l a bo rato r i /dep osito B d i s i mpegn o C van o sca l a D s pa z i o i mpi a nti E servizi
Pla n o f t h e f i rs t a n d seco n d l evel A l abo rato r y env i ro n ment / storage B co r r i do r C s t a i r wel l D s pa ce fo r ser v i ces E to il ettes
A
E
C E D Pia n ta d el p ia n o ter zo A s cu o la d i cu cin a B g ia rd in o d elle e r b e C va n o s ca la D s p a z io im p ia n t i E s er v iz i
Th ird flo o r p la n
B
se z io n e t ras versa l e A c a nti n a B ca r i co scar ico C la bo rato r i o - depo si to D la bo rato r i o - depo si to E s cu o l a di cu ci n a F gi a rdi n o del l e er be
A even ts s p a ce B w in terg a rd en C sta ir well D s p a ce fo r s e r v i ce s E to i l e t te s
A
F
E
D
c ro s s - s e c t i o n A B C- D E F
un dergro u n d cel a a r lo a di n g a n d u n l o a di ng s to re l a b la bo rato r y- depo si t e vents a rea wi nterga rden
C
B
A
Pro s p e t t i de i q u at t ro fro nt i . A l ato : re n de r di s t u di o e s e z i o n e 1 / 2 0 de l l a s c a l a i nte r n a .
Th e fo u r di ffe re nt e l e vat i o n s. A s i de : s t u dy re n de r o f t h e b u i di n g a n d s e c t i o n 1 / 2 0 o f t h e i nte r nal s t ai rc as e
attilio terragni è artista e architetto italiano
Attilio Terragni is an Italian artist and architect info@studioterragni.com www.studioterragni.com
progetto grafico/ graphic design
At ti l i o Terragni con Monica Temporit i elaborazione immagini
/ image processing
G raphi c& Digital Proj e c t s. r. l . , Mi l an o
In copertina Ho us e under t he sign of t im e ; foto m o nta ggio de lla facc iata p ri n c i p al e O n the co ver Ho us e under t he sign of t im e ; p h oto mo ntage of t he main facad e
Attilio Terragni è artista e architetto italiano info@studioterragni.com | www.studioterragni.com