SPAZIOCOMO
SPAZIOCOMO BOX UNDER THE SIGN OF LIGHT
Luogo/location Como- Italia Via Antelami 3 Data/date incarico 2003 inizio lavori: 2005 inaugurazione: luglio 2007 Progetto/project Arch. Attilio Terragni Cliente/client Meta s.p.a. Dott. Paolo De Santis Foto/Photo Paolo Rosselli, Michele Nastasi, Attilio Terragni Strutture Ing. Antonio Migliacci Ing. Giovanni Franchi Construction manager Ing. Aldo Mondelli Impresa di costruzioni Impresa Mondelli Battista Impianti elettrici Franco bassanini Impianti meccanici Amman progetti s.r.l. ing. Gigi Amman, ing. Antonio Pilatti Facciate Permastelisa s.p.a. Dott. Alfredo piccoli
Spaziocomo- facciata principale verso via Antelami. Spaziocomo-main faรงade to Antelami street.
SEGNI DELLA LUCE
L’ARCHITETTURA E’ UN LINGUAGGIO simili, con la sola eccezione dell’introdu- artigianali per la loro realizzazione, con
costi e procedimenti artigianali sproporzionati rispetto a un qualsiasi prodotto di L’avere a disposizione strumenti elettro- matrice industriale. nici per la progettazione ha rivoluzionato l’architettura perché il computer riesce a Negli anni 90, grazie ai programmi di moprodurre e matematizzare qualsiasi tipo di dellazione cad., è diventato possibile ideare forme non soggette al predominio della forma e di figura. geometria euclidea e dell’angolo retto La tecnica digitale ha fatto impacchet- perché il vettore disegnato allo schermo, tare in pochi anni tutti gli strumenti delle che ha sostituito la linea, non è solo un’eepoche passate e se li è portati via come spressione grafica, ma è una linea di forza zione della stampa nel 400.
L’architettura è un linguaggio che non è fatto di parole, non è un’esperienza che si possa descrivere con le lettere. E’ un linguaggio disegnato, stratificato e trasformato in costruito, che opera con proporzioni, materiali, luce. Non si tratta mai solo di una facciata, ma di qualcosa immerso nella vita e nella storia di una città. Con l’epoca digitale siamo stati abituati alla propaganda del formalismo. Io non ci credo. Non c’è motivo perché l’architettura debba evitare la complessità e presentarci il mondo illusorio del semplice. Le vite, le emozioni, i desideri intellettuali sono sempre stati complessi, e lo spazio complesso è, al tempo stesso, qualcosa che è sempre esistito e qualcosa di completamente nuovo. Oggi la complessità che preserva le differenze, allarga la partecipazione, conosce i cittadini, ci invita a credere nella democrazia; a partecipare, comunicarla, costruirla. ARCHITETTURA DIGITALE
Intorno al 1989 ci siamo trovati ad avere a disposizione degli strumenti con una capacità grafica mai apparsa prima nella millenaria storia dell’architettura. In cinquemila anni l’architettura aveva sempre conservato dei modi di produzione molto
Fotografia dell’inizio lavori, nell’inverno 2003/2004: costruzione delle prime fondazioni e gli scavi del piano interrato. Photography work beginning in the winter of 2003/2004: construction of the first foundations and the excavation of the basement.
fossero della consistenza di fantasmi polverosi. Il disegno a mano è scomparso e oggi la sola immagine di uno studio d’architettura con tavoli, riga e squadra sembra appartenere all’archeologia delle attività umane.
che contiene in se tutte le informazioni per essere risolta geometricamente e matematicamente in qualsiasi configurazione dello spazio.
Questi audaci esperimenti di architetti come Borromini, Gaudi o Kiesler, non riuscivano però a matematizzare le deformazioni e le inflessioni della materia. I migliori tentativi di spazi non-euclidei richiedevano anche grandi competenze
E l’architettura?
Inoltre la forma vettoriale permette di essere iterata, modificata e deformata più Con l’avvento del personal computer si volte, senza perdere le caratteristiche maè potuto affrontare per la prima volta il tematiche e geometriche per la produziotema della non-ortogonalità e delle forme ne in serie. complesse, tema che nella storia dell’architettura era apparso solo nelle espe- Fino a qui la tecnica. (in qualche modo parienze organiche, le quali ideavano forme ragonabile all’arrivo del cemento armato in analogia con la natura. nell’architettura moderna.)
Giuseppe Ter ragni, angolo Novocomum. Fotomontaggio. G i useppe Ter ra gn i N ovocom um cor ner. Photomont age.
Deve anche lei impacchettare i suoi strumenti compositivi come fantasmi polverosi?
Fellini nel suo film “Intervista” ci fa vedere che nel mondo della tecnica contemporanea solo i primi passi possono essere pianificati. Al di là, in qualsiasi prospettiva a lungo termine, il film, come l’architettura, diventerà sempre qualcosa di assolutamente inaspettato rispetto alla tecnica iniziale.
M o d e l l o d i stu di o : r i go re e a r bit r io d ella d iagonale.
Rilevanza politica contro il grande mito della neutralità, del fare meccanico e burocratizzato che ha dimenticato la saggezza delle nostre tradizioni, nelle quali gli ideali simbolici sono stati importanti e all’origine di politiche rivoluzionarie; ideali simbolici che da sempre sono degli annunci che rendono grande la scala di ogni spazio, ricco, povero, bello o brutto che sia.
Si sono fatti molti tentativi per questa “nuova architettura digitale”, spesso con risultati esotici, auto celebrativa, e ad- SPAZIOCOMO dirittura fumettistici nelle ricche città dell’Oriente. La realizzazione di SpazioComo è avvenuPiuttosto che colpirci per la loro singolari- ta tra il 2002 e il 2005, ed è un tentativo tà irriproducibile, come nel lavoro del così di realizzare un’architettura utilizzando la dette archistar, l’architettura dell’epoca tecnica digitale. Vediamo come. digitale dovrebbe iniziare individuando quali siano i nuovi principi per la sua prati-
St u d y M o d el : r i go r a n d a r bi tra r y d iagonal.
M o d e l l o g e n era l e del l ’i nter vento con l ’alb ergo e s i s te nte e l o stu di o del l a zo n a d egli ingressi. G e n e ral m o d el o f th e pro j ec t w i th t he ex ist ing h o te l an d t h e stu dy o f th e a rea of t he inp ut s.
Modello
di
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St u d y m o d e l o f vo l u mes a n d o pe nings.
d elle
ap er t ure.
ca, quali siano i parametri che la possano Consideriamo i dati iniziali del progetto. Si seriamente distinguere dalle sue imita- tratta di un terreno rettangolare in penzioni. denza, orientato sul lato lungo nord-sud, nel quale l’organizzazione lineare e orPer contribuire veramente al nuovo lin- togonale dell’urbanista prevedeva per la guaggio dell’architettura un progetto nuova costruzione un volume rettangolare dovrebbe contenere questa promessa di di tre metri di altezza, con spessore delle vitalità formale della tecnica su un piano pareti di 30 cm. di rilevanza disciplinare e politica. Il Committente vuole realizzare una sala Vitalità formale contro Il grande mito multifunzionale con 300 posti a sedere che gli spazi espressivi non funzionano. collegata a un albergo esistente. La sala Questo mito delle menti pigre che chiu- è vicina a un parco e quindi sono richieste dono gli occhi di fronte “ all’abbondanza delle aperture emozionanti verso la natura: del reale”. Il mondo nel quale viviamo è queste aperture non devono portare luce articolato, espressivo e funziona benissi- diretta sugli spettatori o sul palco. Inoltre mo, sia alla piccola sia alla grande scala, e la sala deve poter essere completamente continua da miliardi di anni a offrire ricca oscurabile per eventi in cui sia necessario ospitalità allo svolgersi della nostra vita. avere proiezioni su schermo.
Va r i asp et t i d el c ant iere: fond azioni, st r ut t ura , s e r ra me nt i .
Va r i o u s a s p e c t s o f co n s t r u c t i o n : fo u n dat i o n s, s t r u c t u re, w i n dows.
I l t a g l i o l u mi n o s o de l l e p a re t i di S p az i o co m o è u n o ma g gi o a l t a g l i o l o n gi t u di n ale i n ve t ro d e l s o ffi t to de l l a s a l a de l l e a du n ate ne lla Cas a d e l fa s c i o di G i u s e p p e Te r ra gn i , p e r n o n d i m e nt i c are l a mo de r n i t à i t a l i a n a . N e r i p re n de l e c a rat te r i s t i c h e co s t r ut t i ve e s p i r i t u a l i e s o n o s t at i re a l i z z at i i n las t re d i ve t ro do p p i o co n te l a i o l ate ra l e p o s to a f i lo d e lla s p alla l ate ra l e i n a l l u mi n i o, i n mo do che d all ’i nte r no fo s s e p e rce p i b i l e, co me n e l l a Ca s a d e l f as c i o, co m e u n t a g l i o di p u ro ve t ro. N e l l ’a n g o l o di ra cco rdo t ra l a p a re te ve r t i c ale e q u e l l a o r i z zo nt a l e c ’è u n a c a rat te r i s t i c a uni c a d i q u e s t ’e di fi c i o, l a ma n c a n z a di u n a t rave d i b o rd o c h e p e r i me t ra l o s p a z i o. Q u e s t a i nnovaz i o ne s t r u t t u ra l e h a p e r me s s o l a co nt i n u i t à d e ll ’ap e r t ura n e l l ’a n g o l o de l l a co s t r u z i o n e, un f at to a s s o l u t a me nte r i l e va nte : s o l o do p o la ge o m e t r i a vi e n e l a l i b e r t à . Th e b r i g ht c u t s o f t h e Sp a z i o co mo walls i s a t r i b ute to t h e l o n gi t u di n a l g l a s s c u t i n t h e ce i li ng o f t he h a l l o f t h e c a s a de l fa s c i o o f G i u s e p p e Te r ragni , no t to fo rg e t t h e I t a l i a n mo de r n i t y. Th e y t a ke a l l t h e co n s t r u c t i ve and s p i r i t ual c h a ra c te r i s t i c s a n d we re o f do u b l e glas s s lab s wi t h a s i de fra me p l a ce fl u s h w i t h t h e l ate ral alum i num p a n e l s, s o t h at t h e i n s i de i s p e rce p t i b le, as i n t he Ca s a de l fa s c i o, s u c h a s a c u t o f p u re glas s. I n t h e fi t t i n g b e t we e n ve r t i c a l and ho r i zo nt al wa l l s t h e re i s a u n i q u e fe at u re o f t hi s b ui ld i ng, t he l a c k o f a n e dg e b e a m t h at a l ways s ur ro und s t he s p a ce. Th i s i n n ovat i o n h a s a l l owe d t he s t r uc t ural co nt i n u i t y o f t h e o p e n i n g i n t h e co r ne r o f t he b u i l di n g, a n a b s o l u te l y i mp o r t a nt f ac t : o nly af te r g e o me t r y co me s fre e do m!
Tagli luminosi e configurazioni dello spazio interno in immagini astratte che mostrano l’etereogenità della grande e piccola scala. Luminous cuts and configurations of the interior space in abstract images that show the heterogeneity of large and small scale.
Modelli e studi di forme realizzati per la visualizzazione tridimensionale del progetto in scala 1/100 e 1/50. Models and studies of forms designed for three-dimensional visualization of the project in scale 1/100 and 1/50.
M e l b o u r n e v i ste del pro getto di Fed erat ion S quare realizzato t ra il 1996-2001 ; s o p ra vi s te de g l i s p a z i p u b b l i c i , s o t to vi s t a de l l ’a u di to r i u m re a l i z z ato s e co n do u n di s e gno d i G i us e p p e Te r ragni . Vie ws o f M el bo u r n e’s Federat ion S quare p rojec t b uilt b et ween 1 9 9 6 - 2 0 0 1 : to p vi e ws o f p u b l i c s p a ce s : u n de r a u di to r i u m fro m a draw i n g by G i us e p p e Te r ragni .
All’inizio del progetto si è impostata la volumetria massima consentita dai regolamenti e dalle limitazioni del sito. Il risultato era così modesto che si è subito compreso che non sarebbe stato possibile realizzare la sala interpretando i regolamenti e l’architettura in modo tradizionale. In sostanza con quei dati era impossibile costruire una sala convegni per 300 posti per gli anni 2000! Per trovare una soluzione al problema abbiamo inserito al computer le condizioni al contorno e il volume rettangolare previsto dai regolamenti, iniziando un processo di deformazioni, con una variabile fissa determinata dal volume concesso e dalle condizioni in cui questo volume era calcolato dall’urbanistica. Il programma visualizzava le possibili iterazioni del volume tenendo fissi i dati di distanza dai confini e dai confinanti, di spessore della parete esterna, di superficie di
Pa dova : me mo r i a e l u ce.
Sp a z i o co mo :mo de l l o i n s c a l a 1 / 5 0 de lla p r i m a s o luz i o ne.
Pa dova : me mo r y a n d l i g ht
Sp a z i o co mo : fi r s t s o l u t i o n , mo de l s c a le 1 / 5 0
“Per noi l ’architettura non è un aeroplano o una macchina, com’è stato accettato nel xix secolo, è più come un torso plasmato dalla luce e dalla memor ia. Q uesta visibilità “ a str isce” presuppone l ’e mozione della geometr ia dell ’incer to, che prende a poco a poco il sopravento sulla razionalità dell ’architettura, dissolvendola, non come un’esper ienza luminosa, ma come dispersione di luccichii sulla super ficie dell ’acqua”.
D emoc raz i a e Arc h i te t t u ra . St a z i o n e de l l a c a r t a e Sp a z i o co mo e s p l o ra z i o n i de l l ’o rdi n e de l l a c as uali t à. D emoc rac y a n d Arc h i te c t u re. Pa p e r St at i o n a n d Sp a z i o co mo exp l o rat i o n s o f t h e o rde r o f ra nd o m ne s s.
pavimento utilizzata, di altezza virtuale di tre metri. L’iterazione volumetrica è avvenuta quindi tra un volume minimo, quello fissato dai parametri urbanistici, e un volume massimo, per sfruttare i parametri non fissati o non calcolati dalle norme. Per esempio inclinando una superficie esterna della costruzione, il volume aggiuntivo interno non è calcolato perché il calcolo della volumetria concessa dall’urbanistica si esegue ortogonalmente dalla superficie utile di pavimento.
Il processo d’iterazione della forma ha sicuramente anche una valenza estetica, ma se questo principio fosse applicato liberamente, non si arriverebbe a nessun risultato certo. Il processo di deformazione rimarrebbe così arbitrario e soggetto al gusto kantiano. Per fortuna in architettura esiste quello che Antonio Banfi chiamava lo scandalo della funzione e delle regole, in grado di togliere scientificamente enfasi al ruolo della forma estetica, in favore di forme istituzionali, di programmi e di risultati.
I m b o t te i n al l u mi n i o, ser ra mento e gr iglia m et allic a: d isegno, p rofond it à e i n c l i n a z i o n e de l l a l u ce n at u ra l e . Al u m i n u m
and
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i n c l i n at i o n
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Una delle caratteristiche più convincenti della deformazione funzionale è stata l’inclinazione delle coperture. Nel caso dello SpazioComo l’inclinazione ha risolto con una sola deformazione moltissimi temi funzionali. Il volume è stato inclinato lungo l’asse longitudinale Sud-Nord ricavando così un allungamento dell’edificio, a Sud con uno spazio basso per area scarico carico, a Nord con uno spazio alto per proiettare su schermi alti fino a sei metri. Inoltre lo studio della deformata della copertura ha permesso di chiudere alla luce l’edificio verso Sud e di aprirlo, con una grande finestra sul parco verso Nord, senza avere luce diretta all’interno. Ogni parete esterna è stata quindi studiata nelle sue possibilità di deformazione in funzione dei risultati obiettivi conseguiti alle qualità dello spazio interno e di quello esterno.
An g o l o inte r n o del l a sa l a co nvegni: lo sp azio d ella sala ha configurazioni e e ffe t t i d ’a n g o l o s e mp re di ffe re nt i . Co r n e r o f t h e meeti n g ro o m: the sp ace of t he room has always d ifferent co n fi g u rat i o n s a n d co r n e r e ffe c t s.
Una volta fissato il volume con le sue inclinazioni funzionali, la costruzione è stata intersecata con superfici piane disposte arbitrariamente nello spazio. Questo modo di dare luminosità all’ambiente consente molti punti di vista tra interno ed esterno, ma minimizza l’effetto della luce diretta. I tagli orizzontali e verticali hanno una sezione e una profondità variabili a secondo della loro inclinazione favorendo una distribuzione omogenea della luce indiretta. Nei modelli tridimensionali realizzati per il controllo della luce all’interno della sala, questo intreccio continuo di tagli che la attraversano, oltre a risolvere il problema funzionale, crea uno spazio emozionante, sempre dinamico, tra regola e arbitrio, tra struttura e luce.
I t ag l i - ap e r tu re so n o a l pi a n o ter reno e la loro d imensione garant is ce u n a p ro te z i o n e a l l ’i nt r u s i o n e. Th e c u t- o pen i n gs a re o n th e ground floor and t heir size p rovide s p ro te c t i o n to t h e i nt r u s i o n .
Grazie alle pareti inclinate e ai tagli di luce lo spazio interno entra in una relazione virtuosa con la percezione del limite della
Vi sta del l ’a n go l o co n l a grand e finest ra sul p arco e sulla vasc a d ’a cq u a : a de s t ra l a fo nte de l l ’a cq u a co n s i s te ma t ro p p o p i e n o e a c a s c at a . Pavi me nt az i o ne i n ghi ai a ne ra. Vi ew a n gl e w i th th e large wind ow on t he p ar k and t he p ool of wate r : to t h e r i g ht t h e s o u rce o f t h e wate r w i t h ove r fl ow s ys te m a n d wate r fa l l. Bl a c k p e b b le f lo o r i ng.
chiusura perimetrale, sulla quale si allungano insolite figure di ombre e di luci secondo la stagione e dell’ora della giornata. Al volume della sala è stato poi affiancato quello del porticato di collegamento con l’albergo, sempre studiato con i medesi criteri della sala. L’approccio al tema del percorso-ingresso (architettura della circolazione) è stato risolto con uno spazio bianco e vuoto perché volevamo che il visitatore passasse attraverso l’esperienza dell’architettura moderna prima di entrare nella sala digitale. Il senso di vuoto dell’astrazione moderna è la soppressione di ogni citazione di ogni riferimento ottenuto con la cancellazione di decorazioni e ornamenti. Nel portico sono applicati gli stessi principi evitando riferimenti formali o figurativi. Nel portico il processo di trasformazione del progetto modernista è stato realizzato con l’inserimento di aperture per la luce naturale e per quella artificiale, eterogenee rispetto a tutti gli altri elementi del progetto. La cosa sorprendente è stata verificare che questa incongruità ha prodotto molta coerenza. Il portico dunque è uno spazio che verifica la necessità di origini del progetto che non ripetano i principi di unità e universalità delle griglie cartesiane. La coerenza che deriva dall’incoerenza ha proprietà che riesce a trasformare l’architettura monolitica in un’esperienza multipla e quindi più emozionate e percepita dai visitatori come “più naturale”. SpazioComo cerca di dare maggiore intensità all’idea di unità nella molteplicità (che è poi il principio della democrazia). Sala e portico sono uniti tra loro da una sorgente d’acqua che alimenta una vasca che si estende sul fronte principale. L’acqua riunisce ciò che la storia divide. Non è il cerchio perfetto di Giotto, ma una curva tridimensionale la cui preoccupazione è di mantenere una superficie piatta con un minimo di contrasto dovuto alla riflessione della luce. Una specie di elogio alla superficie, un Rothko degli anni 2000. E’ un tentativo di rendere più vasta la costruzione senza alcun processo organizzativo. E’ un’offerta di partecipazione, un’occasione di completamento e di stravolgimento di quanto fino a qui è stato descritto. Vist a d i sco rc i o de l l a fa cc i at a e s t : i n p r i mo p i a n o, p a r t i co l a re de l l ’at t a cco a te r ra de l l ’e di fi c i o. View of t h e e a s t s i de o f t h e fa ça de : i n t h e fo re gro u n d, de t a i l o f t h e b u i l di n g to t h e gro u n d.
NOTE PER UN LINGUAGGIO DIGITALE DELL’ARCHITETTURA
Possiamo trarne alcune conclusioni per orientarci sul linguaggio dell’architettura contemporanea? Ne propongo alcuni. 1 - Passaggio dalla linea al vettore (nuovi assi e nuove coordinate). La principale utilità dei vettori è di aiutarci a ricercare quelle configurazioni formali, precluse alla nostra immaginazione, che possono risolvere le complessità da affrontare nel progetto, senza dover escludere alcun aspetto del luogo, del programma, del visibile e dell’invisibile, come avviene nelle tradizionali antinomie tra forma e funzione, tra forme e contenuti. I l l umi n a z i o n e r i f l essa d ella facc iat a p r inc ip ale: linee or izzont ali e ve r t i c a l i t ra l a fa cc i at a e l a va s c a d ’a cq u a . R ef l ec ted i l l u mi n ati o n of t he main fac ad e: ver t ic al and hor izont a l l i n e s b e t we e n t h e fro nt a n d t h e wate r.
I vettori fanno riferimento a nuovi assi e a nuove coordinate, un po’ come successo con la musica contemporanea, nella quale gli spartiti si sono trasformati liberamente rispetto alla loro tradizionale organizzazione verticale-orizzontale. All’opposto delle teorie compositive classiche basate sull’imitazione, sull’oggetto concluso, lo spazio digitale non rappresenta oggetti o sistemi già esistenti, ma anticipa la possibilità di nuove organizzazioni, adeguando caso per caso, situazione per situazione, la loro efficacia. Perdita dei privilegi dell’angolo retto e di organizzazioni dello spazio euclidee, che sono incluse in più vaste possibilità. E più i territori diventano ampi, più abbiamo libertà di muoverci. 2 - Coerenza intensiva L’incontro tra la composizione e il programma deve fare in modo di generare un’eterogeneità che sia in grado di resistere alle gerarchie fisse dell’architettura classica. Inoltre deve essere un’architettura che, nella sperimentazione di nuove forme, proponga dei nuovi principi ai temi della simmetria, della distribuzione, delle aperture e delle chiusure, senza spostare l’attenzione solo sui recenti sviluppi della geometria e della tecnica, come avviene per esempio nella scuola americana.
Pa r ti co l a re del l a f a cci ata est : com p osizione e r iflessi d el p aesaggio t ra l e l i n e e o r i z zo nt a l i e ve r t i c a l i de l l a fa cc i at a D eta i l o f th e ea st f a ca de: comp osit ion and reflec t ions of t he lands c a p e b e t we e n t h e h o r i zo nt a l a n d ve r t i c a l l i nes o f th e f a ca de.
Vi s t a n o t t u r n a de l l ’i n gre s s o a Sp a z i o co mo. N i g ht vi e w o f Sp a z i o co mo e nt r y.
La scienza e la geometria sono campi tradizionali dell’espressione formale dei principi dell’architettura, ma la loro corretta applicazione mette in primo piano solo la morfogenesi, la generazione delle nuove forme, senza alcun riferimento ai principi che una Nuova architettura dovrebbe avere come disciplina in se. La chiave di volta del linguaggio digitale sta nel produrre spazi etereogenici con una coerenza molto intensa e contraddittoria, per non avere spazi gerarchici e decisi a priori.
S o p ra ; a n go l o su d ovest de ll ’ed ific io: notevole effet to d el t aglio d ’ang o l o di 8 me t r i di l u n g h e z z a . Ab ove; so u thwest co r n er o f t he b uild ing: remar k ab le effec t of t he c ut co r n e r o f 8 me te r s i n l e n g t h . S o t to; angolo sud est d ell ’ed ific io: vist a d al b a s s o. B el ow, sout heast cor ner of t he b uild ing: view from b e l ow.
La ricerca dell’unità finale del progetto va ottenuta senza fondamenta monolitiche che prevedano e organizzino tutti gli elementi della costruzione. Le fondamenta, come ogni altro pezzo della costruzione, aperture, chiusure, strutture, programmi, soffitti, pavimenti devono essere immaginati ognuno con una propria identità. In questo modo la loro incoerenza sarà il processo della loro continua negoziazione che darà vita all’organizzazione della coerenza intensiva dell’edificio. 3- Energia La prima cosa che ti viene in mente in uno spazio contemporaneo di architettura digitale deve essere di parlare con qualcuno, di esprimere le tue impressioni, muoverti, ballare, stare bene in jeans. Quest’obiettivo è della massima importanza considerando che il più grande di tutti gli obiettivi dell’architettura gerarchica è sempre stato quello di imporre e ottenere il silenzio, la contemplazione, la riverenza, la solitudine. Un fatto politicamente rilevante! 4- Deformazione Il linguaggio digitale ha delle deformazioni che non le permettono di essere parte di allineamenti fissi e fanno in modo che l’edificio non possa essere scomposto in una serie di unità, nella somma delle singole parti e soprattutto che non possa essere analizzato solo con i principi di un’architettura formale. Le varie parti della costruzione sono tra loro correlati in modo che separarli porti a un impoverimento dell’elemento costruttivo, sia esso un’apertura, una porta, un soffitto.
Vist a d ell ’ed ific io d alla st rad a d i acce s s o : a n g o l o s u d ove s t : i n p r i mo p i a n o i l s i s te ma di i l l u mi n a z i o n e a te r ra . View of t he b uild ing from t he access road: s o u t h we s t co r n e r : i n t h e fo re gro u n d t h e l i g ht i n g s ys te m o n t h e gro u n d.
Vi sta n o ttur na d ell ’ed ific io p rosp et to est : il c r ist allo s o l i do de l do p p i o ve t ro co l o r b l u s i t ra s fo r ma i n t a g l i t ra s p a re nt i .
Vi sta not t ur na d ell ’ed ific io p rosp et to est : note vo l e e ffe t to di r i fl e s s i o n e de l l e a p e r t u re - t a g l i o o r i z zo nt a l i .
Vist a not t ur na d ell ’ed ific io p rosp et to e s t : t ra s p a re n z a n o t t u r n a de l l ’a n g o l o de l l ’e di fi c i o.
Anche l’ambiente, il racconto dei luoghi e le finalità politiche dell’architettura sono parti del linguaggio della costruzione ed entrano nella sua morfologia rendendo la forma intensa e non più riconducibile solo a se stessa. 5- Strutture Lo schema di una struttura ortogonale è il fluire, semplice, delle forze verso il basso, come nell’arco e nella volta romane, che derivano il loro successo da un modo
semplice di percepire le forze della gravità. La struttura è vedere le forze per quello che sono, e la forza gravitazione oggi è composta di molte componenti e fluttua nello spazio.
che vieta di ottenere una coerenza intensiva.
La struttura partecipa all’espressività dello spazio senza la prevalenza di un’impressione di necessità tra l’alto e il basso: Lo schema strutturale fa quindi parte del è forma di conoscenza che dialoga con linguaggio dell’architettura come tutti gli altre forme di conoscenza. altri elementi e deve anch’esso negoziare la sua efficacia con gli altri elementi co- Nello spazio intensivo di SpazioComo, ad struttivi. esempio, le strutture sono percepite più come legame tra le superfici che come Nell’architettura digitale il privilegio della semplici sostegni. struttura o la sua neutralità rispetto allo spazio sono un’incongruenza gerarchica
S op ra, r it m o ver t ic ale e inter sezi o n i di l u mi n o s i t à e di ra p p o r t i t ra l u ce e o mb re. S o tto ; v i st a d elle luc i c he “anim ano ” la sala. ( luce a r t i fi c i a l e e l u ce n at u ra l e co nt r i b u i s co n o a e vi de n z i a re i l co n ce t to). Ab ove, ver t ic al r hyt hm and inter sec t ions of b r i g ht n e s s i n t h e re l at i o n s h i p b e t we e n l i g ht a n d s h a dow. B el ow, a view of t he light s t hat “anim ate” t he room. (Ar t i fi c i a l l i g ht a n d n at u ra l l i g ht h e l p to h i g h l i g ht t h e co n ce p t ).
Vist a d ella sala event i da l l ’i n gre s s o p o s te r i o re. Sp a ce vi e w fro m t h e b a c k e nt ra n ce.
6- Trasformazioni
ARCHITECTURE IS A LANGUAGE DIGITAL ARCHITECTURE
L’architettura del linguaggio digitale, grazie alla sua natura eterogenea, risponde alla richiesta di molteplici configurazioni e utilizzi, come accade da sempre nelle tradizionali piazze d’Italia, nelle quali si accolgono ogni tipo di manifestazione entro la stessa cornice ambientale (si pensi al concerto dei Pink Floyd a Piazza San Marco a Venezia).
Architecture is a language that is not made of words; it is not an experience that can be described with the letters. Architecture is a language designed, constructed and transformed into a layered, working with proportions, materials and light. Architecture is never just a facade, but something immersed in the life and the history of a city.
Attilio Terragni
With the digital age we have been accustomed to the propaganda of formalism. I do not believe it. There is no reason why architecture should avoid the complexity and introduce the illusory world of the simple. The lives, emotions, intellectual’s desires have always been complex, and complex space is, at the same time, something that has always existed and something completely new. Today the complexity that preserves the differences, broadens participation, knows the people, invites us to believe in democracy, to participate, to communicate, to build it.
Around 1989 we found to have a range of tools with graphical capabilities that never appeared in the millennial history of architecture. For five thousand years, architecture had always kept very similar modes of production, with the only exception of the introduction of printing in 400 century. To have available electronic tools for the design has revolutionized architecture because the computer can produce and mathematize any kind of shape and form. In a few years digital technology has packed all the tools of the past and took them away as if they were ghosts of the consistency of dust. The hand drawing is gone and now the single image of an architectural firm with tables, row, and team seems to belong to the archaeology of human activities. With its advent the personal computer has been able for the first time to face the issue of non-orthogonally and complex shapes, a theme that in the history
Vi sta n o ttu r n a del l ’ed ific io d a nord : angolo ver so il giard ino e i l p a s s a g gi o d ’i n gre s s o. N i g ht vi e w fro m n o r t h : a n g l e towa rds t h e g a rde n a n d t h e e nt rance p as s age.
Pa r t i co l are d e l so f f i tto di co per tu ra d ella sala con il sitema d i illuminazione a r t i fi c i a l e : s i n o t i l ’e l i mi n a z i o n e de l l a t rave di b o rdo de l l e t ra di z i o n a l i s t r u t t u re b i d i m e ns i o nali . D eta i l o f t he ceiling wit h t he gam ing ar t ific ial light i n g : N o te t h e e l i mi n at i o n o f t h e e dg e b e a m o f t wo - di me n s i o n a l s t r u c t u re s.
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D et ail of t he ceiling: note t he com b inat ion of p o i nt a n d l i n e a r a r t i fi c i a l l i g ht w i t h n at u ra l o u tdo o r l i g ht i n g.
Vi sta i nter n a con in evid enza il notevole sp essore d ella p a re te i n c l i n at a ve r s o n o rd: vi s t a s u l p a e s a g gi o de l p a rco c i rco s t a nte. I n si de v i ew w i th h ighlight ing t he consid erab le t hic k ness of t h e i n c l i n e d wa l l to t h e n o r t h : vi e w o f t h e l a n ds c a p e o f t h e s u r ro u n di n g p a r k .
e s te r na
nat urale.
S o p ra: p ar t i co l a re del l ’i n gresso p oster iore d ella sala d al p or t ico: il r ive s t i me nto de l p o r t i co è i n p a n n e l l i di a l l u mi n i o b i a n c h i p o s at i ve r t i c a l me nte e fi s s at i co n b r ugo le a d i s e gno. S o t to : vi s t a del po r ti co d ’i n gresso con il suo p ar t icolare sistem a d i illumi n a z i o n e c re ato da l l a co mp re s e n z a di l u ce n at u ra l e - a r t i fi c i a l e. A l ato r i fl e s s i de l l ’e s te r no ne l t agli o ve t rato. Ab ove : d e t ai l o f th e entra n ce of t he hall from t he p orc h: t he wall of t h e p o rc h i s i n w h i te a l u mi n u m p a n e l s, i n s t a l l e d ve r t i c a l l y, fa s te n e d a n d s cre w wi t h alle n d e s i gne d. B e l ow : vie w o f th e entra n ce po r t ico wit h it s sp ec ial light ing system c reate d by t h e p re s e n ce o f n at u ra l a n d a r t i fi c i a l l i g ht. To t h e s i de re fl e c t i o n s o f t h e ex te r i o r i n t he glas s c ut t i ng. Pagi n a a l ato so pra : v i sta del l ’i ngresso sud d el p or t ico. A d est ra il p or ton e p e r i l c a r i co s c a r i co de l l a s a l a , i n s e r i to a fi l o de l l a fa cc i at a e re a l i z z ato co n i l m e d e s i m o r i ve s t i m e nto. Pagi n a a l ato so tto : pa r ti co l a re d ella p arete e d el soffit to d el p or t ico. Si n o t i i o s i s te ma di i l l u mi n a z i o n e a di s e gn o re a l i z z ato co n e l e me nt i s c ato l a r i d i fo r m e no n o r to go nali . Op p o s ite p age a bove: v i ew o f t he sout h p orc h. To t he r ight t he d oor fo r t h e l o a di n g a n d u n l o a di n g s ys te m, p l a ce d fl u s h w i t h t h e fa c a de a n d b u i l t wi t h t he s am e co at i ng. Op p o s ite p a ge bel ow : deta i l of ceiling and wall of t he p orc h . N o te : l i g ht i n g s ys te m de s i gn a n d re a l i ze d w i t h b ox e l e me nt s o f no t o r t ho go nal s hap e s.
of architecture had appeared only in the organic experiences, which forms in analogy with nature. These daring experiments of architects as Borromini, Gaudi or Kiesler, could not however mathematize de-formations and movements of the materials. The best efforts of non- Euclidean spaces also required for their implementation a great craft skills and costs higher than any industrial product matrix. In the 90s, thanks to CAD modelling programs, it has become possible to design forms that are not subject to the dominance of Euclidean geometry and to the dominance of the right angle because the vector drawn to the screen, which replaced the line, is not only graphic, but it is a line of strength that contains within itself all the information to be solved geometrically and mathematically in any configuration of the space. Furthermore, the vector allows to be iterated, modified and deformed more times, without losing the mathematical and geometrical characteristics for series production. Par t i co l are d el so f f i tto n el l ’a n golo d ell ’ed ific io: rap p or to ver t ic ale - or izzont a l e. Si n o t i l a gi u n z i o n e t ra i ve t r i . D e t ail o f th e co r n er cei l i n g: ver t ic al-hor izont al rat io. Note t he ju n c t i o n b e t we e n t h e g l a s s e s.
Up to here the technique. (Somewhat comparable to the arrival of reinforced concrete in modern architecture). And Architecture?
Pa r t ico l are d e l so f f i tto : i n cro ci o tra t agli vet rat i in cop er t ura, sistema d i illumina z i o n e, s t r u t t u ra i n ce me nto a vi s t a . D et ai l o f t h e cei l i n g: a cro ss bet ween glass c ut s in t he ceiling, light ing syste m, s t r u c t u re o f exp o s e d co n c re te.
Shall we pack up his compositional tools such as dusty ghosts? Fellini’s film “Interview” shows us that in the world of contemporary technique only the first steps can be planned. Beyond, in any long-term perspective, the film, like architecture, will become something totally unexpected in respect to the initial technique. Many attempts have been made to this “new digital architecture “, often with exotic results, and even comics in the rich cities of the East. Rather than strike for their irreproducible singularity, as in the work of the so-called superstars, the architecture of the digital should start by identifying what are the new standards and the new parameters for its practice.
Vist a d ella sala convegni ver so la p a re te di fo n do. Vi e w o f t h e co n fe re n ce ro o m towa rds t h e b a c k wa l l.
Vi sta d al p or t ico d ell ’ingresso cent rale alla sala co nve gn i . L’a p e r t u ra co n s e nte i l ma s s i mo de fl u s s o de l l e p e r s o n e. Vi ew f rom t he p orc h of t he cent ral ent rance to t h e co n fe re n ce ro o m. Th e o p e n i n g a l l ows ma xi mu m fl ow o f p e o p l e.
he new language of architecture to truly contribute to a project should contain the promise of a vitality formal on a relevance plan of disciplinary and policy. Formal vitality is against the great myth that the expressive spaces do not work. This myth has been created by the lazy minds that close their eyes “ to the abundance of reality “. The world in which we live is articulate, expressive and works fine, both at small and large scale, and continues to offer great hospitality to the unfolding of our lives.
Le p a re t i de l l a s a l a
Pa r ti co l a re del l ’a per t ura d ’ingresso d el p or t ico. D eta i l o g t he p orc h ent r y.
da n n o u n s e n s o di p ro te z i o n e e di l i b e r t à .
Pa r t i co l a re de l co l l e g a me nto de l p o r t i co a l l ’a l b e rg o e s i s te nte. D e t a i l o f t h e co n n e c t i o n o f t h e p o rc h w i t h exi s t i n g h o te l.
Political relevance is the action against the great myth of neutrality, the strategy of doing architecture with mechanical and bureaucratic data that forget the wisdom of our traditions, in which the ideals have been symbolic and an important source of revolutionary politics. These are ideals, which have always been symbolic of the ads that make great the scale of each space, rich, poor, good or bad.
planning foresaw for the new construc- tional way. Basically with those data it was tion a rectangular volume three meters in impossible to build a conference hall for 300 seats for the year 2000! height, with a wall thickness of 30 cm.
The client wants to build a multi-purpose hall with 300 seats connected to an existing hotel. The new construction is next to a park and so are required openings to the exciting nature. These openings must not lead direct light on the audience or on stage. Furthermore, the room must be able to be completely darkened for SPAZIOCOMO events in which it is necessary to have The realization of SpazioComo took pla- projections on the screen. ce between 2002 and 2005, and is an attempt to create architecture using digital At the beginning of the project we set the maximum volume allowed by the retechnology. Let’s see how. gulations in the limitations of the site. The Consider the initial data of the project. It result was so modest that it was immeis a rectangular plot on a slope, oriented diately clear it was not possible to make on the long side north south, in which the the building interpreting the urban reguorthogonal linear organization of urban lations and the architecture in the tradi-
To find a solution to the problem we have added to the computer the boundary conditions and the rectangular volume required by the regulations, starting a process of deformation, with two fixed variables determined by the given volume and the circumstances in which this volume was calculated in this town. The computer program visualized the possible iterations of the data volume by holding fixed distance from the borders and the floor space used, with a virtual height of three meters. The volumetric iteration took place between a minimum volume, the date set by the planning parameters, and a maximum volume, to exploit the non-fixed parameters not calculated by the rules.
I n alto: vist a not t ur na d ell ’angolo de l l ’e di fi c i o da l l ’i n gre s s o de l p o r t i co - i n b a s s o : vi s t a n o t t u r n a fro nt a l e de l p ro s p e t to p r i nc i p ale. Pagina a lato. I n alto: vist a not t ur na de l p ro s p e t to e s t. I n b a s s o : n o te vo l e e ffe t to di r i fl e s s i o n i n e l l ’a n g o l o s u d e s t.
Ab ove: night view of t he angle of t he b uildi n g fro m t h e e nt ra n ce p o rc h . B o t to m: n i g ht vi e w o f t h e fro nt o f t h e ma i n fa ça de. O p p osite p age. Ab ove: night view of t h e e a s t e l e vat i o n . B o t to m: re ma r k a b l e e ffe c t o f re fl e c t i o n s i n t h e s o u t h e a s t.
Vist a d el collegam ento con l ’alb erg o e s i s te nte. Vi e w o f co n n e c t i o n to t h e exi s t i n g h o te l.
For example: when an outer surface of the building is tilted the additional internal volume is not calculated since the calculation of the volume granted by urbanism is made at right angles from the surface area of the floor.
One of the most compelling features of the deformation function has been the inclination of the roof. In the case the tilt has solved many issues with a single deformation.
The volume was inclined along the longitudinal axis from south to north, thus obtaining an extension of the building itself, to the south with a low clearance area for unloading cargo, to the north by an increasing of length for screens up to The deformation process would be so ar- six meters high. bitrary as the Kantian flavour. Fortunately, there is in architecture what Antonio Banfi Furthermore, the study of the deformacalled the scandal of the function and ru- tion of the roof has allowed closing the les, that can remove scientifically empha- building to light to the south and open it sis on the role of aesthetic form, in favour to the north, with a large window overloof institutional forms, programs and prac- oking the park, without direct light inside. tical results. Each external wall was then studied in its The process of iteration of the form has certainly also an aesthetic value, but if this principle were applied freely, there would no certain result.
ability to deformation depending on the results achieved with the quality of the internal space and outer space. Once you set the volume with his functional inclinations, the building was intersected with flat surfaces arranged arbitrarily in space. This way of giving brightness, allows many points of view between inside and outside, but also minimizes the effect of direct light. The horizontal and vertical cuts have a varying section and depth, according to their inclination, for a homogeneous internal distribution of indirect light. In the three-dimensional models made for the control of the light inside the room, this continuous interweaving of cuts, in addition to solving the functional problem,
Vista dell’ingresso del portico verso nord: le aperture vetrate sono realizzate in doppi vetri a colorazione blu. View of the entrance porch to north: the glass windows are made of double glazing in blue color.
creates an exciting space, always dynamic It ‘s an attempt to make more intense between rule and will, between structure architecture without any organizational and light. process. It offers to participate; it offers an opportunity to complete what has Due to the sloping walls and light cuts been described up to here. the internal space enters a virtuous relationship with the perception of the perimeter boundary of the closure, on which NOTES FOR A SPEECH DIGITAL stretch unusual shapes of light and shade ARCHITECTURE depending on the season and time of day. The building was then connected with the Can we underline some conclusions to hotel through an arcade, always studied guide us in the language of contempowith the same criteria. rary architecture? The approach to the issue of entry (architecture of the circulation) was solved by a blank and empty space because we wanted the visitor to pass through the experience of modern architecture before entering the digital room. The feeling of the emptiness of modern abstraction is the suppression of any citation of any reference obtained with the deletion of decorations and ornaments. In the porch we applied the same principles to avoid formal references.
I propose a few. 1 - Change the line to the vectors (new axes and new coordinates).
The main utility of the vectors is to help us to seek those formal foreclosed configurations to our imagination, which can solve the complexities addressed in any project, without having to exclude any aspect of the place, of the program, the seen and the unseen, as in traditional contradictions between form and funThe arcade has been designed as a tran- ction, between form and content. sformation of the modernist project, with the inclusion of heterogeneous openings The vectors refer to the new axes and for natural light and artificial light. The new coordinates, a bit like what happeamazing thing was that this incongruity ned with contemporary music, in which has produced a lot of consistency. The ar- scores were transformed freely relative cade is therefore a space that verifies the to their traditional vertical - horizontal need for origins of the project that do not organization. duplicate the principles of unity and universality of the Cartesian grids. Opposed to the classical theories of composition based on imitation, on the The consistency that comes from inconsi- concluded subject, the digital space is stency has properties that can transform not objects or systems that already exithe monolithic experience of architecture st, but anticipates the possibility of new in a multiple, and therefore, more excited organizations, adapting their effectiveexperience, perceived by visitors as “ more ness case-by-case, situation-to-situanatural “. tion. SpazioComo seeks to give greater strength to the idea of unity in diversity (which is the principle of democracy). The conference hall and the arcade are joined together by a water spring that feeds a small pool that extends on the main front. The water brings together what story splits. Is not the perfect circle of Giotto, but a three-dimensional curve whose concern is to maintain a flat surface with a minimum of contrast due to light reflections. A sort of tribute to the surface: a kind of 2000 Rothko.
With loss of privilege space becomes larger and we have more freedom to move. 2 - Consistency intensive The meeting between composition and program must generate a heterogeneity that is able to withstand the fixed hierarchies of classical architecture. It also needs to be an architecture experimenting new forms, that can propose new principles to issues of symmetry,
distribution of openings and closings, without shifting focus only on recent developments in geometry and technology, as is the case for example, of the American school. The science and the geometry are traditional fields of formal expression of the principles of architecture, but their correct application focuses on only the morphogenesis, the generation of new forms, without reference to the principles, which should have a new architecture as a discipline itself. The keystone of the language is to produce heterogenic spaces with a very intense and contradictory consistency, not to have spaces hierarchical and determined a priori. The research of the final unit of the project must be obtained without providing monolithic foundation. The foundation, like every other part of the building, openings, closings, facilities, programs, ceilings, and floors should be imagined each with its own identity. In this way their inconsistency will be helped by a continue process of negotiation that will create an intensive consistency of the building. 3 - Energy The first thing that comes to your mind in a contemporary space of digital architecture has to talk to someone, to express your thoughts, move, dance, feel good in jeans. This objective is of the utmost importance considering that the greatest objective of all the hierarchical architecture has always been to obtain and to impose silence, contemplation, reverence and loneliness. A fact politically relevant! 4 - Strain The digital language has deformations which do not allow it to be part of pre fixed alignments and the building can not be decomposed into a series of units, in the sum of the individual parts and can not be analysed only with the principles formal architecture. The various components of the construction are correlated so that separate them brings to an impoverishment of the construction element, be it an opening, a door, a ceiling.
The context, the story of the place and the political aims of the architecture are components of the language of the building and enter the morphology making the shape more intense and not due only to itself. 5 - Structures The diagram of an orthogonal structure is the simple flow of the downward forces, as over time and in Roman, which derive their success from a simple way of perceiving the forces of gravity. The structure forces have changed a lot in recent time, and the gravitation force today is made up of many components and they are floating in space. The structural pattern is thus part of the language of architecture as all the other elements and its effectiveness must also negotiate with the other components. The structure privilege of its neutrality with respect to space is hierarchical inconsistency that prohibits achieving coherence intensive. This property participates of the expressiveness of space without the need of an impression of prevalence between the high and the low: it is a form of knowledge that interacts with other forms of knowledge. In the space of SpazioComo, for example, the structures are perceived more as a bond between the surfaces which as simple supports. 6 - Transformations The architecture of the digital language, due to its heterogeneous nature, meets the demand for a variety of configurations and uses, as always happens in traditional squares in Italy, where we welcome every type of event within the same environmental setting (think of the Pink Floyd concert in Piazza San Marco in Venice).
Attilio Terragni
Vi s t a de l l ’a n g o l o de l l ’e di fi co at t rave r s o l e a p e r t u re de l p o r t i co : s i n o t i i l ra p p o r to co n l ’acqua. View o f t h e a n g l e o f t h e b u i l di n g t h ro u g h t h e o p e n i n g s o f t h e p o rc h : n o te t h e re l at i o n s hi p wi t h wate r.
Vist a d el soffit to d el p o r t i co. Vi e w o f t h e ce i l i n g o f t h e p o rc h .
NOTE TECNICHE L’essenziale per poter costruire è raggiungere una sintesi. Lo sforzo sta nell’eliminare le complicazioni, per evitare tutte quelle “forzature” senza moralità dello star-system locale e globale. L’inutile è molto costoso, mentre una sintesi garantisce il massimo effetto con il minimo sforzo, facendo risparmiare risorse e inutile lavoro umano: qualsiasi costruzione deve dare la sensazione di vivere in coerenza con il mondo reale, dentro le sue leggi e i suoi conflitti. Il titolo di questo progetto è “scatola sotto il segno della luce”.Il parallelepipedo è un volume tipico dell’architettura a basso costo, uno dei temi più impegnativi perchè ogni soluzione compositiva e tecnica deve essere della massima resa.
ipotesi geometriche pre-esistenti, man- The procedure based on the diagonal we tenendo la specificità di tutti i singoli ele- have used is certainly a different and orimenti del progetto e anticipando la possi- ginal way to address the issue of the box. bilità di nuove organizzazioni. The diagonal, used in the modern world E’ semplice riconoscere il potenziale of- as a line regulator proportions orthogonal, ferto dagli effetti resi possibili dall’ordine here become the protagonist which exgeometrico classico: un pò più difficle presses the orthogonality of the planning pare sia accettare che l’architettura è volume . sempre incamminata su percorsi inesplorati, come ogni altra forma d’arte. The diagonal is an essential sign of our times, expresses the possibility of many Affermare la necessita’ di utilizzare i dia- variations of unexpected connections , grammi nel metodo compositivo è, di fat- rhythms cross between things. to, uno dei temi più ricorrenti nella ricerca progettuale contemporanea: ma ciò che è It can respond to the new functional cordecisivo non è tanto la nuova sensibilità, respondences between a facade and intema a quali utilità porta questo lavoro. rior space .
In questi volumi il controllo nello studio di una facciata o di una pianta devono essere persuasivi e numerici, semplici e d’importanza elementare. Il procedimento basato sulla diagonale che abbiamo utilizzato è certamente un modo diverso e originale di affrontare il tema della scatola. La diagonale, utilizzata nel mondo moderno come linea regolatrice di proporzioni ortogonali, è qui diventata la In architecture is essential to achieve a protagonista in cui si esprime l’ortogona- synthesis. The effort is to eliminate the lità del volume urbanistico. complications , to avoid all those “ forcing effects“ used by the star system without La diagonale è un segno essenziale del no- local and global morality . stro tempo, esprime la possibilità di moltissime variazioni, di connessioni imprevi- The useless is very expensive, and a synste, di ritmi trasversali tra le cose. thesis ensures maximum effect with Risponde in modo nuovo alle rispondenze minimal effort , saving resources and unfunzionali tra una facciata e lo spazio in- necessary human labor : any construction terno. must give the feeling of living in line with the real world , in its laws, in its economy I disegni che utilizzano la diagonale sono and its conflicts. un procedimento che può essere esteso alla costruzione di infiniti modelli, non più The title of this project is “ box under the predertiminati, come nella griglia ortogo- sign of the light.” This is a parallelepiped nale, ma indeterminati e aperti al cambia- volume typical of low-cost building, one mento e all’evoluzione. of the most challenging because each solution composition and technique must be Le linee diagonali rendono dinamiche le sta- of the highest possible yield. tiche figure della griglia, degli assi di sim- In these volume the study of a facade or metria, delle analogie tra pieno e vuoto. a plan must be persuasive and numeric, Esplorano le possibilità di nuovi spazi nelle simple and of elementary importance . superfici e l’emergere di tessiture senza
The drawings that use the diagonal are a process that can be extended to the construction of infinite models, no longer pre exhisting, as in the orthogonal grid , but indeterminate and open to change and evolution. The diagonal lines make dynamic the static figures of the grid, the axis of symmetry, the similarities between full and empty. The diagonal lines explores the possibilities of new spaces in the surfaces and the emergence of textures geometric without pre -existing hypothesis , maintaining the specificity of all the individual elements of the project and anticipating the possibility of new organizations . It is easy to recognize the potential offered by the effects made possible by the classic geometric order: a little hardest seems to accept that architecture is always traveling along unexplored paths , like any other art form. Affirming the need ‘to use diagunal diagrams in the compositional method is, in fact , one of the most common themes in contemporary design research , but what is crucial here is not so much the new sensibility, but the pratical results of this idea.
D etta gl i rav v i ci n ati del le giunzioni t ra gli elem ent i d i facc iat a. la fa cc i at a è s t at a re a l i z z at a co n p a n n e l l i i n a l l u mi n i o de l l o s p e s s o re di 4 mm, i gi u nt i t ra le las t re s o no d i co l o ra z i o n e bl u, l a fer ram ent a a d isegno. D eta i l s o f th e ti ght ju n c t ions b et ween t he elem ent s of t he fac ad e. Th e fa c a de wa s ma de o ​​ f a l u mi n u m p a n e l s w i t h a t h i c k n e s s o f 4 mm, t h e jo i nt s b e t we e n t he s lab s o f b l u e co l o r, th e h a rdwa re d esigned.
C D
Pi a nt a de l p i a n o te r ra A s a l a co nve gn i B p o r t i co C p i a z z a D a l b e rg o e s i s te nte E va s c a d ’a cq u a F c a r i co s c a r i co
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G ro u n d fl o o r p l a n A B C D F
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me e t i n g h a l l p o rc h piazza pool l o a di n g a n d unlo ad i ng
01
01
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INGRESSO
2) SALA CONVEGNI - “CONVENTION” con corridoio - Sala da 272 posti (17 file x 16 posti)
1) SALA CONVEGNI - “CONVENTION” - 306 posti (18 posti x 17 file)
INGRESSO
Seduta fissa - interasse 90cm corridoi ausiliari (65 cm) tavolinetto frontale a scomparsa
Seduta fissa interasse 90cm tavolinetto frontale a scomparsa
Fle s s i b i l i t à d e l l a sa l a
B
A co nvegn i B m e eti n g C co nvegn o + espo si z i o n e D s f i l ata di mo da
Pla n o f t h e f i rs t a n d seco n d l evel
INGRESSO
INGRESSO
3)SALA CONVEGNI - “FERRO DI CAVALLO” - 37 posti
C
4) SALA CONVEGNI - “Compact” 144 posti (16x9 file)
Seduta mobile Tavolo a ferro di cavallo: Larghezza 10 m Lunghezza 18.80 m Interasse posti 120 cm
Seduta fissa interasse 90cm corridoi ausiliari (65 cm) tavolinetto frontale a scomparsa Allestimento / Esposizione nella porzione non utilizzata
Ingresso staff
co nventi o n m eeti n g co nventi o n + exh i bi ti o n f as h i o n sh ow
08
A B C D
D
INGRESSO
INGRESSO
2) PALCOSCENICO CENTRALE (Teatro-Musica) - 224 posti
1) SFILATA DI MODA - 220 posti
seduta fissa interasse 90cm
PISTA DA BALLO PANORAMICA
INGRESSO
sedute mobili interasse 90cm ingressi separati
BANCHETTO BUFFET
CATERING
CASSA INFORMAZIONI
Piant a d ella cop er tu ra . R o o f p l a n .
D i a gra mmi di stud io d ei t agli. St ud y d iagram s of t he c ut s.
S e z i o n i l o n gi t u di n a l e e t ra s ve r s a l i de l l ’e d i f i c i o. Lo n gi t u di n a l a n d t ra n s ve r s a l s e c t i o n s o f t he b ui ld i ng.
Pro s p e t t i d e i qu attro f ro nti . S op ra: re n d e r di stu di o del l ’edi f i ci o e d ell ’ingresso. S ot to : p ro s p e tto est Above : s t u d y ren der o f th e bu i l di n g and of t he ent rance. B elow : e as t e levati o n
S op ra: p i a nt a de l s o ffi t to de l l a s a l a . Ab ove : p l a n o f t h e ce i l i n g o f t h e ro o m. Al cent ro: d et t aglio d el sistem a di i l l u mi n a z i o n e de l l a s a l a . I n t h e mi ddl e : de t a i l o f t h e l i g ht i n g s ys te m i n t h e ce l i ng. S ot to: p ar t icolare cost r ut t ivo de l t a g l i o ve t rato i n co p e r t u ra . B e l ow : co n s t r u c t i o n de t a i l o f t h e c u t g l a s s i n t h e ro o f.
attilio terragni è artista e architetto italiano
info@studioterragni.com www.studioterragni.com
progetto grafico/ graphic design
At ti l i o Terragni elaborazione immagini
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Zabr i s k i e p oint , Milano
In copertina S o a zi o co mo Ho us e under t he sign of lig h t ; foto m o nta ggio de lla facc iata p ri n c i p al e O n the co ver Ho us e under t he sign of lig h t ; p h oto mo ntage of t he main facad e