DELICATE SUPPORT FOR EMPTY AIR

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Laboratorio di ricerca creativa e Galleria d’arte contemporanea Foro Buonaparte, 60 - 20121 Milano | info@laboexpo.com - www.laboexpo.com

DELICATE SUPPORT FOR EMPTY AIR. GENNAIO – APRILE 2013

Attilio Terragni è artista e architetto italiano info@studioterragni.com | www.studioterragni.com

Attilio Terragni

LaboExpo


Attilio Terragni Cerco un ritmo magico. Cerco di riconoscere il mondo e tenervi fisso lo sguardo. Ecco ciò che cerco: luoghi dove passato e futuro sono momenti da brivido sospesi prima del soffio del vento sull’erba. Sono alla ricerca di ritmi di segni non più riconosciuti, dentro i cerchi senz’ombra dell’alba.

I am looking for a magical rhythm. I am trying to recognize the world and keep our eyes fixed. This is what I’m looking for: places where past and future are thrilling moments, suspended before the blowing of the wind on the grass. I am looking for rhythms of signs no longer recognized in the unshadowed circles of dawn.

ATTILIO TERRAGNI

LaboExpo II


DELICATE SUPPORT FOR EMPTY AIR (HOMO HOMINI LUPUS)

THE NETWORK OF (DE)SIGNS IS ENVIRONMENTALLY FRIENDLY AS THAT OF LIFE.

a rete dei (di)segni è ecologica come quella della vita. Per esempio una linea di Manet e una di Carlo Fontana, sono sfaccettature e oscillazioni diverse di un’unica linea infinita, che avvolge noi, le nostre istituzioni e i luoghi della non-risposta.

or example, a line of Manet or Carlo Fontana, are different facets of a single infinite line, which surrounds us, our institutions and our places of “non-response”.

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L’arte è una rete organizzata e distesa sulla Terra, come un’immensa composizione musicale, nella quale un’idea di differenza e ripetizione diventa la parola chiave della partitura. I disegni della serie “Delicate support for empty air” stanno tra manuale e digitale, formano dei pattern, ognuno con i suoi schemi di organizzazione, con la sua struttura, configurazione, orientamento, motivo. La tensione fondamentale di ogni disegno si auto organizza, e il “tutto” determina il ruolo di ogni segno. Il disegno auto organizzato non indica un risultato fisso nel tempo, ma un insieme in evoluzione, al quale si può partecipare aggiungendo o sottraendo alcune associazioni, fisicamente o virtualmente. Oggi la cura del pianeta è un obiettivo fondamentale per la sopravvivenza dell’umanità. Abituare i nostri sensi alla percezione delle reti auto organizzate è un fatto molto importante. Osservando questi disegni ci si rende conto che la natura e la cultura non hanno un sotto e un sopra, che non esistono gerarchie, destra e sinistra, alto e basso, bene e male. Comprendere gli ecosistemi della natura equivale a comprendere le connessioni dei segni e delle scritture dell’uomo come reti. Entità che si autoregolano.

F

Art is an organized and lying network on the earth, like an immense musical composition, in which the idea of difference and repetition becomes the score keyword. “ Delicate support for empty air” are drawings in between manual and digital, each with its patterns of organization, its structure, configuration, orientation and reason.

The fundamental tension of each drawings is self organized, and the “whole” determines the role of each sign. The design of self-organizing, is not a fixed performance over time, but a set of evolution, in which you can participate by adding or subtracting some associations, physically or virtually,. Today, the care of the planet is a major objective for the survival of humanity. Accustom the senses to the perception of self organized networks is a very important fact.

Looking at these drawings you realize that nature and culture does not have up or down, left or right, good or bad. There are no hierarchies. Understanding the nature of ecosystems is equivalent to understand the connection of signs and writings of man as a networks. Entities that regulate themselves.


SERIE NUMERO 25 DELICATE SUPPORT FOR EMPTY AIR GENNAIO – APRILE 2013

1. The docks that tell the time 2. Fairest creatures 3. Forty Winters 4. Liquid prisoner 5. Liquid prisoner 2 6. Music to hear 7. Life 8. House fall to decay 9. Living flowers 10. Time to come 11. Eternal Summer 12. Unperfect actor 13. Windows 14. Jounery in my head 15. Looking on darkness w. the blind do see 16. Tenth Muse 17. Sweet flattery 18. Despite of space 19. Purging fire 20. Blessed shape 21. Blessed shape 2 22. Sun thine eyes 23. Sight air 24. Homage to Giacometti 25. Homage to Gris 26. Homage to Leonardo 27. Homage to Guston 28. Homage to Tapies 29. Homage to Piranesi 30. Trip to Arezzo


1. The docks that tell the time, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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2. Fairest creatures, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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3. Forty Winters, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110 | alle pagine 10-11 particolare

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4. Liquid prisoner, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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5. Liquid prisoner 2, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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6. Music to hear, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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7. Life, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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8. House fall to decay, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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9. Living flowers, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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10. Time to come, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110 | alle pagine 22-23 particolare

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11. Eternal Summer, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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12. Unperfect actor, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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13. Windows, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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14. Jounery in my head, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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15. Looking on darkness w. the blind do see, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110 alle pagine 34-35 particolare

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16. Tenth Muse, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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17. Sweet flattery, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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18. Despite of space, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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19. Purging fire, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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20. Blessed shape, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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21.Blessed shape 2, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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22. Sun thine eyes, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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23. Sight air, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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24. Homage to Giacometti, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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25. Homage to Gris, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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26. Homage to Leonardo, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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27. Homage to Guston, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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28. Homage to Tapies, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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29. Homage to Piranesi, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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30. Trip to Arezzo, 2013, china, acrilico su carta fotografica, cm 80 x 110

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Attilio Terragni dirige il suo studio dal 1989. Dopo la laurea al Politecnico di Milano, è stato assistente e partner di Daniel Libeskind, iniziando la sua carriera di architetto con il progetto vincitore per il Museo ebraico di Berlino, tra il 1989 e 1991. Dal 1997 ha vissuto tre anni a Melbourne per la costruzione di Federation square e dopo al ritorno ha fondato Cityedge italian partners of Daniel Libeskind, con la quale ha realizzato tra gli altri il progetto Citylife a Milano e il progetto Park life a Brescia. Attualmente insegna presso il Master Pesenti al Politecnico di Milano ed è stato visiting professor in Australia, Germania e Spagna. All’attività di architetto è collegato il suo interesse per la ricerca sull’architettura del movimento moderno, con speciale riferimento alla figura di Giuseppe Terragni, di cui è promotore, con nuove e innovative interpretazioni critiche. La sua attività artistica è stata esposta recentemente a Milano in una mostra di disegni e modelli per un’arte del “dopo geometria”. Questi lavori sono stati affiancati dall’approfondimento teorico nelle sue pubblicazione, tra cui due libri monografici su Daniel Libeskind, Oltre i muri e L’architettura è un linguaggio, due libri monografici su Giuseppe Terragni, Atlante Terragni e Viaggio nell’architettura, sul progetto del Danteum.

Attilio Terragni runs his own studio since 1989. After graduating from the Polytechnic of Milan, he has been an assistant and partner of Daniel Libeskind, starting his career as an architect with the winning design for the Jewish Museum in Berlin, between 1989 and 1991. Since 1997 he has lived for three years in Melbourne for the construction of Federation Square and after returning he founded Cityedge italian partners of Daniel Libeskind, with which he made, among others, the Citylife project in Milan and the Park project life at Brescia. He currently teaches at the Master Pesenti at the Polytechnic of Milan and has been a visiting professor in Australia, Germany and Spain. The architectural profession is connected with its interest in research on the architecture of the modern movement, with special reference to the figure of Giuseppe Terragni, of which he is a promoter, with new and innovative critical interpretations. His artistic activity has been shown recently in Milan in an exhibition of his designs for art of the “after geometry”. These works have been supported by publications, including two monographs on Daniel Libeskind, Beyond the walls and architecture is a language, two monographs on Giuseppe Terragni, Terragni Atlas and Jounery trought architecture, about the project the Danteum.

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LaboExpo Laboratorio di ricerca creativa e Galleria d’arte contemporanea Foro Buonaparte, 60 - 20121 Milano info@laboexpo.com - www.laboexpo.com

ATTILIO TERRAGNI È ARTISTA E ARCHITETTO ITALIANO

info@studioterragni.com www.studioterragni.com

PROGETTO GRAFICO

Monica Temporiti ELABORAZIONE IMMAGINI

Graphic&Digital Project s.r.l., Milano CREDITI FOTOGRAFICI

Attilio Terragni IN COPERTINA

Homage to Leonardo


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