ITINERARIO 1
4 GIORNI - 90,4 KM
DALL’ISOLA BOSCHINA AL LAGO DI GARDA
PESCHIERA DEL GARDA Marengo
Foresta Carpaneta
Governolo ISOLA BOSCHINA
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Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
N
Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
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N
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Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
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Dall’isola Boschina al lago di Garda
1
1.500
PESCHIERA DEL GARDA
MARENGO
MARMIROLO
MANTOVA
FORESTA CARPANETA
300
GOVERNOLO
600
ISOLA BOSCHINA
900
BORGHETTO SUL MINCIO
1.200
0m 0 km
20
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90,4 km 97 m DISCESA 41 m DIFFICOLTÀ: T LUNGHEZZA:
DISLIVELLO: SALITA
Mezzi pubblici OSTIGLIA: È servita da Trenitalia, www. trenitalia.com, linea Verona-Bologna e dagli autobus di linea della Apam, tel. 0376-23.03.39, www.apam.it. La stazione dista circa 3 km dall’isola Boschina, punto di partenza del percorso. MANTOVA: È servita da Trenitalia, linea Mantova-Legnago e dagli autobus di linea della Apam. La foresta Carpaneta si trova a 10’ a piedi dalla stazione di Gazzo di Bigarello. MARENGO: È raggiungibile da Mantova con gli autobus della Apam. PESCHIERA DEL GARDA: È servita da Trenord, linea Milano-Verona, e dai traghetti della Navigazione del lago di Garda, tel. 030-91.49.511, www.navigazionelaghi.it. GARGNANO: È raggiungibile da Brescia con gli autobus della Arriva, tel. 035-28.90.00, www.brescia.arriva.it.
Segnaletica Ciclovia Eurovelo 7 Ciclovia Eurovelo 7 fino alla loc. Garolda, poi non ci sono segnali indicatori, ma il percorso è intuitivo. GIORNO 3: Dalla Foresta Carpaneta a GIORNO 1: GIORNO 2:
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80
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Mantova: segnaletica del percorso ciclopedonale Mantova-Foresta Carpaneta, poi da Mantova ciclovia Eurovelo 7 per Bosco Fontana-Peschiera del Garda. GIORNO 4: Ciclovia Eurovelo 7.
Informazioni e servizi OSTIGLIA: Ufficio del Turismo, via Trento e Trieste 19, tel. 0386-30.02.81, simonetta. callegarini@comune.ostiglia.mn.it, www. comune.ostiglia.mn.it/turismo-culturaterritorio. In città si trovano tutti i servizi. MANTOVA: Ufficio Informazioni Turistiche, piazza Mantegna 6, tel. 0376-43.24.32, info@turismo.mantova.it. Mantova bike experience, tel. 33812.08.689, www.mantovabikexperience. com, servizio noleggio biciclette, con sede a Mantova e a Marengo. PESCHIERA DEL GARDA: Tourism Peschiera Infopoint - Iat Tourism Lazise, piazzale Betteloni 15, tel. 045- 22.37.183, ask@ tourismpeschiera.info, www. tourismpeschiera.it. Lungo il percorso si incontrano diversi paesi con tutti i servizi.
Dove dormire OSTIGLIA: B&b Columba Livia, via Massarani 1, tel. 351-52.24.787, info@ columbalivia.it, www.columbalivia.it, 8/9 posti, 30 € (prezzo medio a seconda
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Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
MINCIO.
La chiusa tra Po e Mincio facilita il transito delle imbarcazioni.
della sistemazione). Deposito biciclette con necessario per la manutenzione. Hotel Cioè, via Vittorio Veneto 7, tel. 0386-80.02.82 / 388-65.91.484, hotelcioe@alice.it, con colazione in singola 40 €, in doppia 30 €, mezza pensione in singola 49 €, in doppia 40 €. Sconto 10% per gruppi ed escursionisti. Agriturismo Corte Ponte dei Tedeschi, via Argine San Lorenzo 2, tel. 0386-32.765 / 348-24.22.387, info@pontetedeschi.it, 17 posti. Con colazione 35 €. Agriturismo Arginino Piccolo, via Arginino 9, tel. 0386-31.475 / 338-42.91.100 luisa.bll@hotmail.it, 9 posti. Pernottamento 20 €. GOVERNOLO: Ostello dei Concari, via Bixio 10, tel. 329-21.85.658, info@ ostellodeiconcari.com, www. ostellodeiconcari.com, 25 posti, pernottamento 25 €, mezza pensione 55 €, cena solo su prenotazione, sconto 10% per gruppi da almeno 10 persone. Agriturismo L’Albero del Latte, via Po Barna 64, Bagnolo San Vito, tel. 037625.29.05 / 349-29.67.540 (Sonia) / 335-82.23.537 (Elena), info@ agriturismoalberodelatte.com, www.
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agriturismoalberodelatte.com, 10 posti, con colazione 35 €, in singola 55 €, cena solo su prenotazione. SAN GIORGIO BIGARELLO: Corte Malpensata, via Gazzo 2, tel. 335-64.85.883, info@ cortemalpensata.it, www.cortemalpensata.it, 12 posti, con colazione o mezza pensione, prenotazione sul sito, prezzi definiti al momento della prenotazione. Corte Costavecchia, via Cavallare 11, tel. 0376-24.88.12 / 347-11.39.639, info@ costavecchia.it, www.costavecchia.it, 24 posti, con colazione: doppia uso singola 55; doppia 80 €, sconto 10% per gruppi. Ristorazione nel fine settimana su prenotazione (aperture straordinarie in settimana per gruppi di almeno 20 persone). Agriturismo Loghino Caselle, via Caselle 40, tel. 0376-34.06.99 / 347-43.36.840, info@loghinocaselle.net, www. loghinocaselle.net, 10 posti, con colazione 25 € in camera quadrupla, 30 € in tripla, 40 € in doppia, 50 € in singola, cena 25 €, sconto 10% escursionisti. MARENGO: Il Giardino del conte Custoza, via Bacchelli 9, tel. 347-25.33.122, elisa.rizzo@rocketmail.com,
Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
www.ilgiardinodelcontecustoza.it, 7 posti, con colazione: singola 50 €, doppia 70 €. Agriturismo Corte Carnevale, str. Marengo 62/a (a 450 m dalla ciclabile, prima di entrare in paese), 348-03.72.341 (Elena) / 339-41.54.400 (Emanuela), info@agriturismocortecarnevale.net, www. agriturismocortecarnevale.net, con colazione 35 €, possibilità di cena da concordare. PESCHIERA DEL GARDA: Meet Garda Lake Hostel, via Benaco 14, tel. 045-82.40.950,
info@meethostel.com, www.meethostel. com, 16 € in camerata, dai 60 € in doppia. GARGNANO: Hotel Tiziana Garnì, via Dosso 51, tel. 0365-71.342, info@albergotiziana. com, www.albergotiziana.com, 18 posti, con colazione in doppia 43-50 €, apertura aprile-settembre. Hotel Riviera Garnì, via Roma 1, tel. 0365-72.292 / 338-21.61.394, info@ garniriviera.it, www.garniriviera.it, pernottamento in doppia 25-57 €, 31-63 € con colazione.
Da Ostiglia, seguendo prima il Po e poi il Mincio, arriviamo a Mantova, città dei Gonzaga e Patrimonio mondiale dell’Unesco. Sempre guidati dal corso del Mincio giungiamo a Peschiera del Garda, attraverso i colli morenici, un territorio di ricchezze naturalistiche e storiche, per le vicende che li hanno visti coinvolti nel Risorgimento italiano, luoghi di molte battaglie delle guerre di Indipendenza. È l’unico tratto in pianura del CamminaForeste: quattro giorni a piedi (o due in bicicletta, facendo tappa nella Foresta Carpaneta) tra campi di mais, pioppeti, foraggere, risaie e vigneti, all’interno del Parco del Mincio e dell’Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano, con le sue strade dei vini e dei sapori. GIORNO 1
Dall’isola Boschina a Governolo KM: 19,2
DISLIVELLO:
+13 m -8 m
DIFFICOLTÀ:
T
ASFALTO:
100%
La prima tappa di questo lungo tour tra le foreste comincia sul Po, dalla Foresta regionale di pianura e Riserva naturale regionale ISOLA BOSCHINA. Dopo aver visitato l’isola (utilizzando il guado artificiale nei periodi di magra o con imbarcazioni autorizzate), attraversiamo il guado sul Po (attenzione ai periodi di piena) [1.1] e imbocchiamo decisamente l’argine della riva sinistra, percorso dalla ciclovia Eurovelo 7 per Mantova e Peschiera (che sarà per queste tappe la nostra traccia) e dalla ciclovia Eurovelo 8. Da Ostiglia l’argine fa un lungo arco, allontanandosi dal fiume, ma questo ci permette di osservare l’estensione dei pioppeti nelle aree golenali e delle coltivazioni agricole nelle aree esterne, a cui si alternano rari fabbricati rurali e sparsi nuclei abitati. Il percorso, quasi tutto privo di alberi a mitigare il sole, raggiunge dopo circa 10 km Sustinente (presenza di negozi e bar) e poi la frazione Sacchetta, con una bella chiesa e annesso oratorio del XVI secolo. L’argine torna a lambire le rive del Po e poco dopo la frazione 37
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Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
Foresta regionale Isola Boschina L’unica isola del Po a essere documentata fin dalla seconda metà del 1600, risulta sia stata abitata stabilmente fino a circa 70 anni fa. Con una singolare forma a goccia, ha una superficie di 37 ettari, è lunga oltre 1,5 km e ha una larghezza massima di 400 m. Sull’isola sorgono una villa ottocentesca e un fabbricato rurale (la Barchessa), con un pozzo e una piccola struttura originariamente adibita a forno. Al momento dell’istituzione della riserva naturale (1985), l’isola appariva fortemente depauperata del suo patrimonio forestale costituito originariamente da farnie, pioppi, aceri e olmi trasformati in pioppeti. I pochi boschi naturali residui sono stati il riferimento per l’avvio di un processo di ricostituzione forestale. Oggi la foresta è costituita da boschi planiziali e rimboschimenti realizzati negli anni Novanta del secolo scorso in sostituzione di pioppeti industriali. L’isola è una zona di protezione e conservazione speciale ed è inserita nella rete europea di aree protette “Natura 2000” Sul percorso d’accesso sono collocate alcune interessanti sculture lignee.
un cartello indica l’attracco turistico per le motonavi turistiche [1.2]. Volendo da qui, previa prenotazione alla società NiviAndes, tel. 037632.45.06, è possibile navigare risalendo il corso del fiume Mincio e sbarcare direttamente a Mantova. Superiamo la Conca di San Leone del canale Tartaro-CanalbiancoPo di Levante e in breve raggiungiamo l’abitato di GOVERNOLO, frazione del comune di Roncoferraro, entrando quindi nel PARCO DEL MINCIO. Se decidiamo di risalire con la motonave turistica il fiume Mincio e sbarcare a Mantova, è possibile fermarsi due notti, per dedicarsi a una visita distesa e senz’altro meritata della città dei Gonzaga e visitare poi la foresta Carpaneta, arrivando a Gazzo di Bigarello con il treno della linea Mantova-Legnago (tempo di percorrenza 13’). La foresta si trova a 10’ a piedi dalla stazione. GIORNO 2
Da Governolo alla Foresta Carpaneta KM: 17,7
DISLIVELLO:
+11 m -5 m
DIFFICOLTÀ:
T
ASFALTO:
70%
STERRATO:
30%
Ci aspetta una tappa semplice, che dal Mincio passa alla bella pianura mantovana, tra corti agricole, pievi romaniche, pile del riso e ville padronali. Prendiamo l’argine sinistro del Mincio, seguendo i cartelli della ciclovia Eurovelo 7, prima asfaltata e poi sterrata. Siamo sempre nel Parco del Mincio e costeggiamo il fiume con vista sulla campagna coltivata. Superiamo la SP 33 [1.3] facendo attenzione all’attraversamento e proseguiamo su strada bianca che segue tutte le anse del fiume, fino a prendere sulla destra la strada Riviera, che in breve porta alla località Garolda. Qui ci immettiamo sulla SP 482 svoltando a sinistra, superiamo il canale Tartaro-Canalbianco-Po di Levante e procediamo per circa 900 m. Questo è l’unico tratto su strada trafficata. Giriamo a destra 38
Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
FORESTA CARPANETA.
Una delle più recenti foreste di pianura.
in via Cavallotti [1.4], una strada secondaria in mezzo ai campi e poco trafficata; arriviamo a Barbassolo, con una bella pieve romanica del XII secolo dedicata ai santi Cosma e Damiano, dove possiamo concederci una sosta approfittando dei giardini e della fontana. Da qui, girando a sinistra, imbocchiamo la SP 30 per circa 3 km fino a Villa Garibaldi [1.5] dove voltiamo a destra per via Volta, camminando sull’arginello di sinistra del canale. Dopo circa 2 km prendiamo a sinistra per via Roma, in direzione di Gazzo [1.6]: la strada si snoda tra i campi, toccando diverse ville padronali e cascine ben recuperate, orlate di filari di pioppi cipressini e carpini bianchi. A 4,5 km dal bivio, dopo aver superato Gazzo, raggiungiamo la FORESTA CARPANETA, nuova foresta di pianura, ormai divenuta un importante richiamo naturalistico e ricreativo del territorio, con il suo Parco di Arlecchino, gli Horti Vergiliani e l’Espace Bouffier. GIORNO 3
Dalla Foresta Carpaneta a Marengo KM: 26,6
DISLIVELLO:
+28 m -11 m
DIFFICOLTÀ:
T
ASFALTO:
70%
STERRATO:
30%
Dalla foresta Carpaneta prendiamo la pista ciclopedonale MantovaForesta Carpaneta, recentemente completata: il tragitto è un po’ più lungo, ma permette di evitare la SP 10 che da Gazzo arriva diretta in città, sempre molto trafficata e senza banchina pedonale. La ciclabile da Gazzo inizia da via Ghisiolo e dopo 3,4 km dalla foresta, all’altezza della Corte Magnalupa [1.7], svolta a sinistra per campi e cascine e poi lungo via Castiona, raggiungendo la frazione Mottella. Qui, su via Marconi, attraversiamo al semaforo la SP 10 e svoltando a 39
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Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
Foresta regionale Carpaneta Parte delle dieci grandi foreste di pianura di Lombardia, l’area della Carpaneta è il risultato di una forestazione avviata nel 2003. Situata nel Comune di San Giorgio Bigarello, presso l’azienda agroecologica Carpaneta, la Foresta è costituita da un nucleo di 43 ettari, realizzato a somiglianza dei quercocarpineti planiziali che in epoca protostorica ricoprivano la Pianura Padana. Si tratta di una riserva biogenetica, finalizzata a ricomporre il patrimonio genetico della quercia farnia. Le farnie impiegate per la costituzione del bosco, infatti, sono state ottenute dal seme proveniente da 15 diverse località del Nord Italia, sparse in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia. Completa l’area boscata il parco di Arlecchino, a funzione didattico-ricreativa, composto dalla Corte di Arlecchino, con il centro di divulgazione e un teatro di verzura; gli Horti Vergiliani dedicati alla rappresentazione con forme espressive vegetali delle opere del celebre scrittore mantovano; l’Espace Bouffier dedicato al valore simbolico degli alberi e delle persone che li hanno tutelati.
destra percorriamo un centinaio di metri fino a imboccare a sinistra via Mazzini [1.8]. La pista conduce quindi fino al ponte San Giorgio, da cui si ha la più bella vista della città dei Gonzaga. Se si vuole visitare MANTOVA, le indicazioni portano subito nel cuore del centro, altrimenti proseguiamo sulla pista che porta ad attraversare il ponte dei Mulini (km 11,7 dalla foresta). Occorre sempre seguire i cartelli della ciclopedonale che con un po’ di svolte, allontanandosi anche dalla strada, permette di superare la periferia della città, fino a imboccare decisamente la Eurovelo 7 [1.9], che in 5,4 km porta al BOSCO FONTANA, antica riserva di caccia dei Gonzaga, oggi importantissima riserva naturale, presidio di biodiversità e centro di ricerche sulla flora e la fauna dei boschi di pianura, all’interno del Parco del Mincio. Dal Bosco Fontana continuiamo lungo la ciclabile che supera il paese di Marmirolo, si immette direttamente nella ciclovia MantovaPeschiera e porta alla frazione di Marengo. GIORNO 4
Da Marengo a Peschiera del Garda KM: 26,9 (+ traghetto) DISLIVELLO: +45 m
-17 m
DIFFICOLTÀ: T
ASFALTO: 50% STERRATO: 50%
Da Marengo proseguiamo lungo la ciclabile Mantova-Peschiera (ciclovia Eurovelo 7) che costeggia sempre il canale scaricatore Pozzolo-Maglia e che, all’altezza di Pozzolo sul Mincio, affianca il fiume. Qui siamo ancora una volta nel Parco del Mincio. Poco dopo Pozzolo, entriamo in territorio veneto arrivando a BORGHETTO SUL MINCIO, antico e storico guado sul Mincio. Il centro più antico della frazione mantiene ancora oggi intatto il caratteristico aspetto del borgo medioevale, sottolineato dalla presenza del campanile, antica torre di difesa, dalle ruote 40
Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
BORGHETTO SUL MINCIO.
L’antico guado sul fiume.
dei mulini ad acqua – utilizzati un tempo per la molitura di frumento e cereali – e dalle rocche del ponte Visconteo, straordinaria diga fortificata costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, allo scopo di garantire l’impenetrabilità dei confini orientali del ducato. All’altezza del ponte-diga di Salionze – regolatore del lago di Garda, con più luci che immettono l’acqua nel fiume Mincio e alimentano i canali Virgilio e Seriola – la ciclovia passa in sponda destra e, seguendo tutte le anse del fiume, conduce a Peschiera del Garda. Accolti da un filare di pioppi cipressini, possiamo prendere il traghetto per Gargnano e proseguire lungo il percorso (servizio di navigazione del lago di Garda tel. 030-91.49.511, www.navigazionelaghi.it).
Da vedere Governolo Il borgo sorge in un punto nevralgico per la navigazione
lungo il fiume Mincio. La prima chiusa venne realizzata a Governolo nel 1198, ma l’assetto attuale della conca di navigazione è del secolo XVII, quando l’ingegnere Gabriele Bertazzolo fece realizzare una serie di paratie che consentissero alle imbarcazioni mercantili di affrontare il dislivello d’acqua. Nel 1983 l’originario letto del Mincio, che passava nel centro del paese, venne interrato e deviato per realizzare la Conca San Leone Magno. Da vedere, oltre alla vecchia chiusa, il Museo diffuso del Fiume nell’ex Casa dei Concari.
Parco del Mincio L’area protetta, istituita nel 1984, comprende il territorio dei 13 comuni lombardi situati a cavallo del fiume. Al suo interno si trovano numerose riserve naturali, centri parco, sentieri e 41
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Dall’Isola Boschina al Lago di Garda
vie ciclabili che permettono l’osservazione della tipica flora e fauna delle aree fluviali e umide, e i variegati paesaggi del sistema rurale e naturale mantovano. (Per informazioni: Mantova, piazza Porta Giulia 10, tel. 0376-39.15.50, www.parcodelmincio.it.)
Mantova La città cinta da tre laghi deve la sua fama alla lunga domi-
nazione della signoria dei Gonzaga (1328-1707) che ne hanno fatto uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano. Palazzo Ducale, palazzo della Ragione, piazza delle Erbe, palazzo Te sono solo alcune delle innumerevoli bellezze presenti, che richiederebbero una visita di almeno due giorni.
Bosco Fontana Così chiamato per la presenza al suo interno di una
risorgiva la cui esistenza è nota fin dal XII secolo, nasce come area di caccia dei Gonzaga che qui, nel Cinquecento, edificarono una villa dalle sembianze di un castello. Oggi il Bosco Fontana si estende su un’area di 223 ettari con una fitta e varia vegetazione. La foresta è un tipico querco-carpineto della Pianura Padana, composto prevalentemente da farnia (Quercus robur) e da carpino bianco (Carpinus betulus) con un fitto sottobosco di nocciolo, corniolo, biancospino e sambuco. Innumerevoli sono le specie faunistiche e floristiche del Bosco, molte delle quali rare e protette, al punto che l’area fa parte della rete Natura 2000 istituita dall’Unione Europea ed è Riserva naturale statale. La Riserva rappresenta uno degli ultimi relitti di foresta planiziaria della Pianura Padana, preziosa testimonianza degli antichi boschi di latifoglie, ed è sede di molti progetti di ricerca e ricostituzione, i cui risultati possono essere apprezzati lungo diversi sentieri tematici. (Per informazioni: Cnbf Bosco Fontana, strada Mantova 29, Marmirolo, tel. 0376-29.59.33).
Borghetto sul Mincio Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, sorge su uno storico punto di guado del fiume. Circondato dalle acque e inserito in un contesto paesaggistico di grande rilevanza, conserva in modo armonico l’impronta delle trasformazioni medioevali e successive.
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La selva di Dante e Virgilio La Foresta della Carpaneta, che dista pochi chilometri dalla mia abitazione, è stata per me un rifugio in tempo di pandemia. Quando per le restrizioni Covid sono stati chiusi i musei, i cinema e i teatri, mi sono resa conto del valore di questi luoghi, di quanto fosse vitale per me il rapporto con l’arte, la cultura e la bellezza. Per questo mi sono chiesta se la foresta, già splendida per le sue caratteristiche naturali, potesse diventare in quel momento un museo a cielo aperto; se una passeggiata nel verde, consentita nonostante le restrizioni, potesse trasformarsi anche in un percorso culturale. Camminando tra gli alberi come nelle sale di un museo riflettevo sul fatto che i pioppi cipressini, i viburni, il maestoso cedro del Libano, i grandi salici potevano essere presentati non solo per le loro caratteristiche botaniche ma anche come opere d’arte. Diventava sempre più chiaro che era possibile interpretare la foresta come aveva fatto Virgilio, un locus amoenus, un paradiso terrestre, un riparo dalle sofferenze dove trovare la felicità. Le citazioni letterarie virgiliane, già presenti in foresta ma spesso trascurate dai visitatori, mi hanno suggerito questo pensiero e così, quando le restrizioni si sono allentate ed è stato possibile organizzare piccoli gruppi in sicurezza, come presidente della sezione mantovana di Italia Nostra ho promosso passeggiate dal titolo “Virgilio al tramonto”. Nell’accompagnamento invitavo a guardare la natura come si guarda un dipinto, riflettendo sul fatto che l’artista non era soltanto chi aveva dato forma all’intero creato ma soprattutto chi oggi lo conserva con cura. Da quel momento la foresta è diventata luogo di produzione culturale e quando mi è stato dato l’incarico di Assessore alla Cultura del Comune di San Giorgio Bigarello ho compreso, ancora di più, che la foresta era il nostro museo e il nostro teatro. Per questo nel 2021, durante le celebrazioni dantesche, è stata il palcoscenico ideale per lo spettacolo teatrale Nella selva oscura che ha portato attori e danzatori a presentare i versi della Divina Commedia nel contesto naturale, recitando, camminando e danzando tra gli alberi. Quale luogo migliore per presentare l’incontro tra Dante e Virgilio? La Foresta della Carpaneta propone anche altri racconti come la storia di Tristano Martinelli, detto Arlecchino, e quella di Elzéard Bouffier, L’uomo che piantava gli alberi, protagonista del romanzo di Jean Giono, il quale, ammutolito davanti agli alberi che il pastore Bouffier aveva piantato nella sua vita, così scrive: “Se si teneva a mente che era tutto scaturito dalle mani e dall’anima di quell’uomo, senza mezzi tecnici, si comprendeva come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre alla distruzione.” Daniela Sogliani Assessore alla Cultura, Comune di San Giorgio Bigarello (MN) 43