Guida alla Via degli Dei

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IL PERCORSO DA BOLOGNA A FIRENZE


B1

Malcantone

Bologna ➜ Monte adone

Alemanni

Beverara L’Oca

Bologna S. Anna Prati di Caprara Bologna

1.1

2

Barbianello C. S. Anna San Mamolo Bottega Nuova

1.2

M. Adone

I Tre Portoni M. Aperto Tre Madonne

4

C. S. Bernardo

La Croce La Canonica I Frati

Santuario di San Luca

Tripoli

Gaibola

C.se Castello 6

Casaglia

C.se Maestà 1.3

M. Grana

C.se S. Gaetano

Casalecchio di Reno

F. R e

no

8

Calza Vecchio

1.4

M. Pradone E-

35

10

Tizzano

S. Gaetano S. Biagio Bolsenda 1.5

M. Castellano

Borgo Nuovo


12

Bologna ➜ Monte adone

Pontecchio Marconi

B1

Colle Ameno

Palazzo de’ Rossi

Rio Conco

I Borghetti

Ponte di Vizzano

14

Stella

1.6

Ancognano

Vizzano M. Belvedere

E-35

Ca’ Vecchia Maranina

Pieve del Pino

C. S. Arcangelo 16

S. Lorenzo no

Ganzola

e F. R

Sasso Marconi

M. della Capanna

1.7

Calegare Pelizzano

Prati di Mugnano

18

1.8

M. Mario 20

Battidizzo

La Rocca

22 1.9

tta

e F. S

Cinque Cerri

Badolo

1.10

M. del Frate 24

M. Adone 1.11

2.1

Brento


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Da Bologna al monte Adone

200

VIA DELLE ORCHIDEE

PRATI DI MUGNANO

BOLOGNA

400

RIO CONCO

600

PONTE FIUME RENO

800

SANTUARIO DI SAN LUCA

1.000

BIVIO MONTE ADONE

1.200

0m 0 km

5

10

24,9 km (*) media DISLIVELLO: SALITA 710 m DISCESA 300 m STERRATO: 65% ASFALTO/MARCIAPIEDE: 35% LUNGHEZZA: DIFFICOLTÀ:

(*) Da piazza Maggiore al bivio per monte Adone [1.11]. Da Bologna Centrale +1,4 km.

Per informazioni BOLOGNA WELCOME:

www.bolognawelcome.com, tel. 05165.83.111, booking@bolognawelcome.it. INFOSASSO: www.infosasso.it, tel. 051‑67.58.409 / 334-83.34.945, info@infosasso.it.

Dove dormire Ostello We Bologna, via Carracci 69/14, tel. 051-03.97.900, hello@we-bologna.it, posto letto in dormitorio 20-33 €, DBL 50-75 €, QDPL 90-110 €, lenzuola e colazione comprese. Dalla stazione uscire su via Carracci, girare a sinistra e avanti 500 m; superato il passaggio a livello andare a destra, dopo 300 m sulla sinistra. Affittacamere Bologna Centrale Stanze, via Boldrini 5/2, tel. 392-12.25.762 / 33336.28.580, bolognacentralestanze@gmail. com, 16 posti letto, SGL 35 €, DBL 50 €, TPL 60 € (fiere e festività escluse). Da piazza Medaglie d’Oro, dando le spalle alla stazione, andare a destra e attraversare al semaforo. BOLOGNA (ZONA STAZIONE CENTRALE):

28

15

20

25

Imboccare via Amendola; al primo incrocio andare a sinistra e avanti 50 m sulla sinistra. Bed & Breakfast Centrale, via Amendola 11, tel. 051-24.56.17 / 339-79.81.787, info@bbcentrale.com, 3 camere, SGL 50 €, DBL 70 €, TPL 100 € (fiere e festività escluse). Dalla stazione come il precedente imboccare via Amendola, dopo il primo incrocio, sulla sinistra. BOLOGNA SAN MAMOLO (FUORI PERCORSO 2,5

BoscoBo Relax e Natura, via San Mamolo 161/3, tel. 338-12.16.478 (Stephanie) / 335-76.48.166 (Ivano), info@boscobo.com, monolocali attrezzati nel bosco, per 2 persone 70-80 €, persona extra 30 €. Da piazza Maggiore, prendere il bus 29 in direzione Roncrio, scendere al bivio Colli, imboccare via San Mamolo sulla destra e avanti 150 m. KM):

CASALECCHIO DI RENO (FUORI PERCORSO 0,9

Casa Vacanze Montagnola di Mezzo, via Panoramica 23, tel. 345-58.97.073, lemontagnole@lapiccolacarovana.it. Dentro al parco Talon, 11 posti letto con proprio sacco a pelo (kit biancheria/asciugamani a richiesta), uso cucina, camera DBL SP 30-35 € (+10-15 € bagno privato), TPL 45-50 €, QDPL 60-65 €. Prenotare 1-2 giorni prima. RIO CONCO: B&B Rio Conco, a bordo fiume, tel. 334-14.34.529 (Francesca), rio.conco@gmail.com, 1 camera, DBL 70 €, TPL 90 €, in tenda 10 € a persona. KM):


Bologna ➜ Monte adone PRATI DI MUGNANO: B&B Prati di Mugnano,

tel. 051-84.11.09 / 348-73.39.928 (Luciano) / 340-58.48.685 (Loredana), pratidimugnano@ gmail.com, 2 camere, SGL 65 €, DBL 75 €, TPL 90 €, catering su richiesta. BADOLO: B&B Nova Arbora, tel. 051-84.75.81 / 347-31.68.937 (Donatella), info@novarbora.com, posto letto in camerata 30 €, SGL 35-45 €, DBL 75-80 €, in tenda 10 € a persona. In un giardino botanico, con piscina; navetta per osteria di Badolo. MONTE ADONE: B&B Sulla Via degli Dei, tel. 340-38.07.128 (Francesca) / 32833.29.685 (Remo), attibuszecca@libero.it, in camerata con sacco a pelo (uso materassino e cucina) 15 €, SGL 35 €, DBL 60 €, QDPL 100 €. Poco prima del monte Adone, navetta per trattoria di Brento. Agriturismo Piccola Raieda, tel. 335‑59.37.535 (Luca) / 320-03.73.362 (Natascia), info@ piccolaraieda.it, BB DBL 70 €, QDPL 100 €, letto aggiuntivo 10 €. Possibilità di cena e

posto tenda. Sotto al monte Adone, aperto tutto l’anno su prenotazione. BRENTO (SULLA TAPPA SUCCESSIVA): B&B 4 Peonie, via Castellazzo 6 (di fianco alla Trattoria Monte Adone), tel. 380-78.88.373 (Pina), 4peonie@gmail.com. Due camere, 30 € a persona. Circolo Monte Adone, tel. 051-6775125 / 335-65.70.101 (Carlo) / 338-50.55.363 (Ermanno), monteadonecircolo@gmail. com, posto tenda nel campo sportivo con possibilità di usufruire di bagno/docce, bar aperto in orario serale (estate), trattoria Monte Adone a 200 m (tel. 338-92.01.308 / 348-90.02.530). Agriturismo Ca’ di Mazza, tel. 05167.78.269 / 335-72.67.958 (Pamela), info@agricoladream.it. Tre appartamenti attrezzati (3-4-5 posti letto), per 2 persone 80 €, ogni persona aggiuntiva 20 €, colazione inclusa. Cena in convenzione c/o trattoria Monte Adone a 1 km.

In questa prima tappa, ci porteremo dalla pianura padana ai primi contrafforti dell’Appennino. L’immersione totale nella natura comincia appena usciti dall’area urbana di Bologna. Poche le fontane, nessuna possibilità di ristorazione fuori città: rifornirsi alla partenza.

Da Bologna Centrale (+1,4 km) Ufficialmente, la Via degli Dei

parte da piazza Maggiore, ma se abbiamo raggiunto la città in treno e vogliamo metterci in cammino direttamente dalla stazione, ecco le indicazioni. Usciti dalla stazione, attraversiamo l’antistante piazza Medaglie d’Oro e ci portiamo su via Pietramellara, dove andiamo a sinistra sul marciapiede. Dopo 120 m, al semaforo attraversiamo via Pietramellara e imbocchiamo di fronte a noi via Indipendenza, che percorriamo tutta per 1 km, fino a incrociare via Rizzoli. Attraversiamo la strada ed entriamo in piazza Maggiore.

Da piazza Maggiore (I ciclisti seguano il percorso descritto in

fondo alla tappa.) Dalla fontana del Nettuno, avendo di fronte la basilica di San Petronio e alla nostra destra palazzo Accursio, sede del municipio, attraversiamo la piazza sulla destra e infiliamo via D’Azeglio, elegante strada pedonale sulla quale, al civico 15, s’affaccia la casa appartenuta a Lucio Dalla. In fondo alla via, andiamo a destra per via de’ Carbonesi; dopo 150 m, a fianco della chiesa di San Paolo Maggiore, prendiamo sulla sinistra via Collegio di Spagna. Dopo 50 m la strada 29

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Bologna ➜ Monte adone

curva a destra e 150 m più avanti raggiunge via Saragozza. Andiamo a destra e percorriamo tutta via Saragozza per 600 m, fino a porta Saragozza [1.1]. Al semaforo, attraversiamo viale Pepoli e imbocchiamo di fronte a noi il portico di San Luca (il più lungo del mondo: 3.796 m con 666 arcate), che ci condurrà fino all’omonimo santuario mariano che sovrasta la città. Le arcate riportano un numero progressivo: basterà quindi dare un’occhiata di tanto in tanto per avere un’idea di quanto rimane da percorrere. Dopo 1,6 km raggiungiamo l’arco del Meloncello, dove il porticato passa sopra a via Porrettana; da qui fino a San Luca il percorso è tutto in ripida salita, tra viste sempre più ampie su Bologna. Dopo 2 km, raggiungiamo il SANTUARIO DI SAN LUCA, da secoli il più importante luogo di pellegrinaggio per i bolognesi, che vi salgono per venerare un’icona mariana considerata protettrice della città. Dopo la visita del santuario, scendiamo dalla scalinata e usciamo dal vialetto d’ingresso che dà su piazzale Nasalli Rocca. Andiamo a sinistra per via di Monte Albano, dove si gode di una vista magnifica sui primi colli bolognesi. Dopo 550 m, sulla destra a fianco di un cancello (civico 9), imbocchiamo il sentiero dei Bregoli, percorso storico di pellegrinaggio tra Casalecchio e San Luca, fiancheggiato dalle stazioncine della via crucis. Percorriamo 200 m in leggera discesa su sterrata e al bivio dopo la stazione IX prendiamo il sentiero di destra 112/A, lungo il quale prosegue la via crucis. La discesa è ripida e dopo 700 m raggiungiamo la chiesa di San Martino a Casalecchio di Reno. Oltrepassiamo la chiesa, e dopo 30 m imbocchiamo a sinistra l’ingresso al parco della Chiusa [1.3] o Talon. Qui si ricollega il percorso ciclistico. Lungo un bel viale di ippocastani incontriamo una fontanella sulla sinistra, dove conviene riempire le borracce. Passiamo a fianco dei ruderi di villa Talon. Appena attraversata una stradina asfaltata, ci troviamo a un trivio di sentieri: prendiamo quello al centro, che dopo 50 m sbuca su una piccola radura. Attraversiamo il prato e rientriamo nel bosco. Il tracciato curva a destra e, dopo 80 m, poco prima di un caseggiato bianco, imbocchiamo a sinistra un sentiero a fianco del fiume Reno, davanti alla chiusa che dà il nome al parco. Il percorso a bordo fiume è molto piacevole e alterna zone boscose, ampi prati e orti. Dopo 1,3 km giungiamo a un piccolo bivio tra gli alberi, appena prima di un ponte ciclopedonale di colore azzurro [1.4] (la vista del ponte è parzialmente coperta dalla vegetazione). Tenendo la destra, passiamo sotto al ponte pedonale sul Reno e proseguiamo a bordo fiume (i ciclisti invece, seguendo la traccia di sinistra, imbocchino il ponte). In caso di piogge abbondanti, il percorso a piedi per i successivi 3 km diventa molto fangoso e conviene seguire il tracciato ciclistico fino a [1.6]. Proseguiamo per 3,1 km su un sentierino che attraversa tutta l’area golenale in mezzo a una vegetazione così rigogliosa da farci dimenticare che siamo ancora a pochi chilometri da Bologna. Sbucati su una stradina ghiaiata [1.5], proseguiamo diritto, costeggiando a breve distanza il Reno per 1,8 km, fino all’Oasi naturale San Gherardo, in fondo alla quale si trova un cippo in memoria dell’eccidio nazista di Rio 30


Bologna ➜ Monte adone

SANTUARIO DI SAN LUCA.

Da secoli meta di pellegrinaggio per i bolognesi.

Conco. Da questo punto la stradina è asfaltata e procede rettilinea per 1 km, poi curva a destra e raggiunge uno stop [1.6], in località VIZZANO. Qui si ricollega il percorso ciclistico. Andiamo a sinistra su via Vizzano, seguendo le indicazioni per Sasso Marconi (mentre, andando a destra, in 500 m si raggiunge il ponte di Vizzano, poco oltre si trova palazzo de’ Rossi); dopo 250 m c’è un bel punto panoramico sul fiume Reno. Dopo 2 km raggiungiamo la strada provinciale [1.7], dove andiamo a destra verso Sasso Marconi; 200 m più avanti, appena oltrepassata una casa gialla, superiamo una sbarra sulla sinistra e imbocchiamo il sentiero Cai 122A/B (i ciclisti proseguano diritto). Dopo 70 m, a un piccolo bivio, prendiamo a destra il sentiero 122A, che sale in un folto bosco. Percorsi 700 m raggiungiamo i Prati di Mugnano, dove possiamo dissetarci e riempire le borracce a una fontanella, nel cortile del B&B. Proseguiamo lungo la stradina d’accesso al B&B e imbocchiamo un sentiero sulla sinistra seguendo l’indicazione per Mugnano di Sopra. Procediamo nel bosco, con qualche ripido strappo in salita, per 600 m e raggiungiamo una stradina fiancheggiata da cipressi [1.8]. Qui si ricollega il percorso ciclistico. Andiamo a sinistra ancora in salita e oltrepassiamo il cortile di una casa rurale; proseguiamo lungo il sentiero 122B, una comoda sterrata che subito entra nel bosco. Il percorso sale gradatamente in uno splendido querceto. Prima di uscire sulla radura della “Commenda” andiamo a sinistra sul sentiero 122 per il monte del Frate. Dopo 200 m raggiungiamo una stradina sterrata, la via delle Orchidee; giriamo a sinistra in leggera discesa e proseguiamo per 2 km nel bosco fino alla strada provinciale [1.9], dove andiamo a destra. Oltrepassiamo il B&B Nova Arbora e, 100 m più avanti, imbocchiamo a sinistra via delle Valli, sterrata. Saliamo per 600 m, in cima [1.10] riprendiamo sulla destra 31

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Bologna ➜ Monte adone

Il pellegrinaggio a San Luca Una leggenda del XV secolo narra che un pellegrino greco di nome Eutimio ricevette dai sacerdoti della basilica di Santa Sofia, a Costantinopoli, un’icona di Madonna col Bambino realizzata dall’evangelista Luca, perché la portasse sul colle della Guardia, che domina Bologna. L’eremita camminò fino alla città emiliana, dove fu accolto da una popolazione festante che accompagnò l’immagine sul monte e in quel luogo eresse un santuario in suo onore. Più verosimilmente, sappiamo che nel 1194 venne edificato un santuario sul colle, per custodire un’icona mariana bizantineggiante, già oggetto di culto popolare. Comunque siano andate le cose, è certo che la devozione per la sacra immagine è cresciuta nel tempo, grazie ai numerosi miracoli che le sono stati attribuiti. Tra i più noti, vi è quello della pioggia. Si racconta che nel 1433 la primavera fosse così piovosa da minacciare di rovinare i raccolti. Per scongiurare il rischio di una carestia, si decise di condurre l’icona in città per chiedere la grazia di far smettere le piogge. Non appena la Madonna col Bambino entrò a Bologna da Porta Saragozza, la pioggia cessò all’istante e la gente gridò al miracolo. Da allora, la processione si rinnova ogni anno, il quinto sabato dopo Pasqua, quando migliaia di devoti bolognesi accompagnano festosi il viaggio della Madòna ed San Lócca, da più di otto secoli protettrice della città emiliana.

il sentiero 122 per il monte del Frate, che nel primo tratto corre parallelo a una sterrata, da non prendere. L’ampio tracciato sale nel bosco e dopo 800 m giunge a un bivio, dove teniamo la sinistra seguendo il sentiero 110 per il monte Adone e Brento. Dopo 500 m, attraversato il pianoro di monte del Frate, raggiungiamo il B&B Sulla Via degli Dei. Proseguiamo per altri 650 m su ampio sentiero fino al bivio per il monte Adone [1.11]. La via diretta per il paese di Brento accorcia di 2 km il percorso e diminuisce di 150 m il dislivello in salita e discesa: in questo caso si prosegue diritto e in piano sul sentiero 110A, saltando il monte Adone (seguire il percorso ciclistico della prossima tappa). Se invece vogliamo passare dal monte Adone (ne vale la pena: vi si gode di uno dei panorami più belli dell’intera Via degli Dei), andiamo a destra, seguendo l’indicazione del sentiero 110. Dopo 400 m s’incontra l’agriturismo Piccola Raieda, poco oltre il quale inizia l’ascesa descritta nella tappa successiva. Dando le spalle a piazza Maggiore, andiamo a sinistra per via Ugo Bassi, che percorriamo tutta fino a piazza Malpighi. Attraversiamo la piazza sulla sinistra per imboccare via del Pratello, pedonale e acciottolata, con due corsie per le bici. Aggiriamo sulla destra l’oratorio di San Rocco per uscire su viale Vicini, che ospita una bella pista ciclabile alberata, la “tangenziale delle biciclette”. Andiamo a destra; dopo 150 m svoltiamo a sinistra su via Sabotino, imboccando la ciclabile che ci condurrà fino a Casalecchio. Continuiamo sempre diritto, con vari attraversamenti pedonali, per 1,3 km, fino alla Certosa [1.2], il cimitero monumentale di Bologna. Oltrepassiamo il portico di San Luca e proseguiamo sulla cicla-

VARIANTE PER CICLISTI.

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Bologna ➜ Monte adone

bile, con il canale di Reno sempre alla nostra sinistra per 1,9 km fino a Croce di Casalecchio. Qui la pista si stacca dal canale e attraversa via Panfili; proseguiamo per 300 m fino al termine della ciclabile, oltre la centrale idroelettrica. Andiamo a sinistra su via Corsica e dopo 80 m infiliamo a destra il piccolo vialetto ciclopedonale Sauro. Raggiunta via Canonica, andiamo a sinistra e, senza immetterci sulla statale Porrettana, riprendiamo la pista ciclabile a destra. Proseguiamo a fianco del fiume Reno, e dopo 750 m sbuchiamo a lato di un semaforo su via Porrettana. Attraversiamo la statale sulle strisce pedonali e imbocchiamo di fronte a noi una viuzza in leggera salita, che dopo 100 m conduce all’ingresso del parco della Chiusa [1.3]. Entriamo nel parco e fino a [1.4] seguiamo le indicazioni del percorso a piedi. Raggiunto il bivio in [1.4], teniamo la sinistra, attraversiamo il ponte ciclopedonale sul Reno, poi voltiamo a sinistra su una stradina privata asfaltata. Oltrepassiamo due sbarre e alla terza, accompagnata da un cartello di “divieto di transito anche per pedoni e biciclette”, imbocchiamo sulla destra un sentiero che costeggia un laghetto per la pesca sportiva. In fondo al lago oltrepassiamo una barriera in cubi di cemento, quindi, accanto a un cancello verde e al cartello “Bacino Reno vivo”, imbocchiamo una pista ciclabile sterrata che costeggia un secondo lago. Dopo 800 m la sterrata curva a destra, e termina a ridosso della strada asfaltata, davanti al capannone della Basf. Senza immetterci sulla strada, proseguiamo diritto su sterrato, e infiliamo un piccolo tunnel dopo il quale costeggiamo il parcheggio della Basf. Proseguiamo per 1,3 km su un viale di enormi platani, fino a palazzo de’ Rossi. Attraversiamo il cortile e sbuchiamo su una stradina asfaltata; andiamo a destra in salita, e dopo 100 m allo stop voltiamo a sinistra su via Vizzano. Giriamo nuovamente a sinistra seguendo l’indicazione per l’Oasi naturale San Gherardo, passiamo il Reno sull’affascinante ponte sospeso di VIZZANO, e proseguiamo per 600 m fino alla località Vizzano [1.6]. Andiamo a destra lungo il percorso a piedi, seguendo le indicazioni per Sasso Marconi, e continuiamo per 2 km fino all’incrocio con la provinciale [1.7]. Qui ci separiamo nuovamente dai camminatori, voltiamo a destra e dopo 300 m, all’uscita da una curva, imbocchiamo una strada sulla sinistra in ripida salita (indicazione “B&B Prati di Mugnano”). Proseguiamo fino a un piccolo parcheggio, oltrepassiamo una sbarra e continuiamo su una strada ghiaiata in salita, sulla quale, dopo 650 m, s’immette il percorso a piedi [1.8], che seguiremo fino a fine tappa.

Da vedere Bologna Tali e tanti sono i luoghi da vedere nel capoluogo emiliano, che mi limiterò a suggerirne alcuni imperdibili, lasciando a una guida dedicata una trattazione più sistematica. La visita non può che iniziare 33

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Bologna ➜ Monte adone

da PIAZZA MAGGIORE, salotto e cuore della città, sulla quale s’affaccia la BASILICA DI SAN PETRONIO, esempio tra i più significativi di architettura gotica in Italia. La sua costruzione iniziò a fine Trecento e fu conclusa nel Seicento, affinché il complesso non superasse per dimensioni la basilica di San Pietro in Vaticano. La facciata presenta un rivestimento marmoreo nella parte inferiore. L’interno è grandioso, con undici cappelle laterali che custodiscono notevoli opere d’arte, mentre abside e presbiterio ospitano due organi rinascimentali. Sulla piazza s’affacciano anche il duecentesco PALAZZO DI RE ENZO, intitolato al figlio di Federico II che vi morì prigioniero nel 1272, e il coevo PALAZZO DEL PODESTÀ, rimaneggiato nel Quattrocento in linee rinascimentali. Non molto distante è la grandiosa BASILICA DI SAN DOMENICO, originaria del Duecento e sede principale dell’ordine domenicano. All’interno, in un’arca marmorea, sono conservati i resti mortali di san Domenico di Guzmàn. Da non perdere la BASILICA DI SANTO STEFANO “ALLE SETTE CHIESE”, forse il luogo più originale della città. Sorta sulla base di un antico tempio pagano, fu immaginata come una copia del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e nei secoli vide una successione continua di ampliamenti che portarono alla costruzione di ben sette edifici di culto, incastonati gli uni negli altri. Tra le più importanti testimonianze medievali, troviamo infine le due torri diventate il simbolo di Bologna: la TORRE GARISENDA, dell’XI secolo, e la TORRE DEGLI ASINELLI, di poco posteriore, entrambe nate con funzione d’avvistamento.

Santuario di San Luca Importante luogo di pellegrinaggio per la

città di Bologna, sorge sul colle della Guardia, dove si trovava un antico romitorio femminile fondato nel 1194. L’edificio attuale, realizzato tra il 1723 e il 1757 su una precedente chiesa quattrocentesca, si presenta come una costruzione ellittica sormontata da una cupola, con due tribune laterali sporgenti e una loggia. L’interno è a croce greca, con sei cappelle ricche di stucchi e dipinti. Dietro all’altare maggiore, due scalette conducono alla nicchia in cui è conservata l’immagine della MADONNA COL BAMBINO che la tradizione attribuisce a san Luca, portata da Costantinopoli da un pellegrino.

Vizzano Sul percorso a piedi, appena superata l’Oasi naturale San

Gherardo, si trova un cippo che ricorda l’eccidio di RIO CONCO. Qui, l’8 settembre 1944, i nazisti trucidarono quindici civili, per rappresaglia contro l’uccisione di due soldati tedeschi a opera dei partigiani. Lungo il percorso ciclistico, sull’altra riva del Reno, si incontra PALAZZO DE’ ROSSI, una prestigiosa costruzione quattrocentesca composta dalla residenza signorile, dal borgo, dalle stalle e dalla scuderia. A poche centinaia di metri si trova il magnifico PONTE SOSPESO DI VIZZANO, che permise di soppiantare i traghetti in servizio tra le sponde del Reno fino al 1930. Distrutto nell’aprile del 1945 e ricostruito quattro anni dopo, è stato ristrutturato nel 1995. 34


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