Aosta ➜ Verrès
Antey-Saint-André
G2.3
Filey
g2
Pontey
Monte Ruvic 0 280
Margnier Arlier Aosta
Verrayes
A5
0
20
Messigné
Lignan Val
2400 1200
Fénis
800
1600
1200
200
Mont Auder
Fénis Verrès
Punta Chermontane
Champagne 800
Grand-Villa
Praz
2000
1600
Chez Sapin Mont Corquet
Nus Saint-Marcel
Fornail Porsan Croce di Fana
Grand Roise
Quart
Chantignan Les Îles
Brissogne
10
ra B e Do altea Fium
Mont Mary
Saint-Christophe
00
Mont Pere Laurent 32
Villair
00
G2.2
SS 26
Mont Grand Pays
24
Monte Avic
00
Becca d’Aver
24
Cheresoulaz Saint-Denis Chambave
Piccolo Emilius Becca di Nona 0
280
Pollein
0
200
1600
Porossan
Charvensod
Aosta
0
00
Pont Suaz
Variney
0 120
G2.1
Roisan
2400
200
16
1200
Peroulaz
Cheremoz
Gignod
Pila
27
Gressan
SS
Jovençan A5
0
240
Sarre
00
16
1200
20
00
Ville-Sur-Sarre
800
Allein
Pompiod Aymavilles Poyaz
Ozein
g2
Aosta ➜ Verrès
Monte Aquila
Ponteil
Allesaz Tollegnaz Quincod
0
Brusson
160
20 00 00
Arcesaz
16
la Croix
Tilly
Arbaz
Arnad
00
Testa Comagna
1200
20
00
2400
0
80
20
Vollon
0
Monte Ros
Nabian
Abaz
0
120
Valey
160
Mont de Fremies
A
Verrès
5
Émarèse
Amay
40
Salirod
Grun
Chenal
Moron
Montjovet Torille Berriaz
ora Baltea Fiume D
Saint-Vincent Cillian
Plout Viering Champdepraz
120
0
80
0
G2.4
G2.5
Issogne
1600
Monte Bec
Barbustel
Châtillon
Monte Grimon
2000
Champlong
30
SS 26
Barmusse
Bec Gavin
Monte Barbeston
G2.3
Pontey
Monte Ruvic 24
Monte Avic
00
Margnier
280 0
Saint-Denis Chambave
Arlier
Verrayes Punta Chermontane
Fénis
800
1200
1600
20
Messigné
2400
800
A5
Champagne 1200
1600
2000
Mont Rafrey
Chez Sapin
Val
Mont Corquet
Nus
Grand Aver
Saint-Marcel
Fornail
Punta Jean Vert
G2.2
Porsan Chantignan Les Îles
Grand Roise Punta di Leppe
Quart 10
Brissogne
Da Aosta a Verrès
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800
PERCORSO: STERRATO
7%
ASFALTO 93%
400
VERRÈS
SAINT-VINCENT
CHEZ SAPIN
AOSTA
600
200 m 0 km
10
20
LUNGHEZZA: 49,2 km DISLIVELLO: SALITA 390 m DISCESA 590 m DIFFICOLTÀ: media
Mezzi pubblici Stazione ferroviaria ad Aosta, ChâtillonSaint-Vincent, Verrès, linea Ivrea-Aosta.
Per informazioni SAINT-VINCENT: Ufficio turistico, via Roma 62, tel. 0166-51.22.39, saintvincent@ turismo.vda.it.
Assistenza bici CHÂTILLON: Bike Hospital, loc. Panorama 23, tel. 346-60.68.290, info.bikehospital@ gmail.com.
Dove dormire FÉNIS: B&B Il sogno di Amanda, loc. Chez
Croiset 14, tel. 0165-76.44.56, 5 posti, 28-35 €, 5 € di sconto con credenziale, rimessaggio bici. Chiuso ottobre-novembre SAINT-VINCENT: Hotel Au Soleil, via Guglielmo Marconi 20, tel. 0166-51.26.85, info@ hotelausoleil.it, hotelausoleil.it, 45 posti, 25-30 €, possibile cenare, trasporto bagagli. Hotel Elena, via Biavaz 2, tel. 0166-51.21.40, info@hotelelena.be, www.hotelelena.be, 89 posti, 30-45 €, possibile cenare. B&B Au Petit Bonheur, via Cesare Battisti 26, tel. 349-63.87.393, info@
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aupetitbonheur.it, www.aupetitbonheur.it, 6 posti, 30-35 €. Aperto maggio-agosto. B&B Il Torchio, fraz. Capard 7, tel. 33553.56.885, info@iltorchio.info, www. iltorchio.info, 6 posti, 35 €, servizio lavanderia. B&B Le Rosier, fraz. Romillod Crotache 1, tel. 339-12.73.354 / 0166-53.77.26, omar@ lerosier.it, www.lerosier.it, 6 posti, 30-40 € (+ 5 € colazione). MONTJOVET: Casa vacanze Chez Milliery, fraz. Vignola 34, tel. 347-77.39.218, millieryornella@gmail.com, 4-8 posti, 25-30 €, uso cucina, servizio lavanderia. Hotel Castello, fraz. Champerioux 5, tel. 0166-79.144, clienticastello@gmail.com, www.castellohotel.it, 52 posti, 28-35 €, con servizio di ristorazione. VERRÈS: Ostello Il Casello, via Stazione 79, tel. 0125-92.16.52, info@ilcaselloverres. com, www.ilcaselloverres.com, 25 posti, 20-32 €, possibile cenare, servizio lavanderia, trasporto bagagli. Affittacamere La Betulla, piazzale Don Carlo Boschi 5, tel. 347-33.59.813, info@ labetulla-vda.it, www.labetulla-vda.it, 12 posti, 25 € in luglio, agosto e settembre, 25-30 € il resto dell’anno (+ 5 € colazione). Prevostura di Saint-Gilles, vicolo Sant’Egidio 13, tel. 0125-92.90.93, 14 posti, a donativo, uso cucina. Si richiede prenotazione telefonica, chiamare ore pasti.
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Aosta ➜ Verrès
Il percorso nella media Valle d’Aosta non può che scegliere il versante orografico destro: lungo la Dora Baltea sono stati di recente realizzati vari tratti ciclabili. L’itinerario, tuttavia, è più filologico di quanto non sembri. Sigerico fece tappa (la XLVI) a Publei, identificata con Pontey, località dell’Envers (in valdostano, il lato destro della valle) che si attraversa poco prima di tornare sull’altra riva del fiume, per passare la forra di Montjovet. Si ritorna all’Envers poco oltre, dopo l’emozionante attraversamento di un angolo di Mediterraneo, tra vigne e muri a secco, sul lato più solare – quello sinistro, l’Adret – della valle. Aosta Da piazza Chanoux con viale Conseil des Commis procediamo verso sud, oltre la ferrovia, costeggiando, su via Paravera, gli stabilimenti delle acciaierie Cogne. Passiamo il ponte sulla Dora Baltea verso Pollein. Appena oltre il ponte, entriamo a destra nel parcheggio [G2.1] da cui si accede alla ciclopedonale Vélodoire che percorre la riva destra del fiume (da qui parte anche la deviazione per Aymavilles descritta nel paragrafo A portata di pedale). Charvensod Si va dunque a destra, seguendo il senso della corrente. Il
percorso si tiene nell’area golenale della Dora, tra prati, boschi di salici e gerbidi, impattando varie volte con l’autostrada, che si sottopassa. Sono indicate le pendenze e le strettoie della pista, in corrispondenza dei ponti. Les Îles Percorsi circa 8 km di ciclopedonale, entriamo nell’AREA PROTETTA DI LES ÎLES, con postazioni per l’osservazione della fauna: si possono raggiungere con varie deviazioni a sinistra, che sempre tornano al tracciato principale, con tratti di asfalto, cemento e sterrato (attenzione a foglie e ghiaino).
Fénis La ciclopedonale (in fase di completamento in questo tratto nell’estate 2022) prosegue oltre il campo sportivo di LILLAZ [G2.2], costeggia la provinciale dell’Envers, quindi si inoltra nell’area golenale lungo la Dora, fino a incrociare il raccordo tra Fénis e l’autostrada, all’altezza del cimitero. Andiamo dunque a destra per la frazione principale del paese, Chez Sapin. All’altezza del campo sportivo si va a destra (ponte) per entrare nell’abitato, e giunti nei pressi del castello si imbocca a sinistra la strada selciata in direzione del municipio e del fiume. Passiamo oltre l’area degli sport popolari e scendiamo al ponte sul torrente Clavalité, oltre il quale ritroviamo la ciclopedonale Vélodoire. Pontey La ciclopedonale continua lungo il corso della Dora, con qual-
che saliscendi (attenzione al fango sulla carreggiata), vari passaggi sotto l’autostrada e con un breve tratto su strada aperta al traffico (scarso) all’altezza di Pontey. Poco più avanti il percorso protetto termina e ci immettiamo sulla strada Cretaz-Boson [G2.3]. 40
Aosta ➜ Verrès
FÉNIS. L’imponente castello edificato nel XIV secolo dagli Challant.
Châtillon Andiamo quindi a sinistra su campestre appena prima dell’ennesimo sottopasso dell’autostrada. La stradina si infila sotto il viadotto per un breve tratto, quindi sale alla strada dell’Envers. Passata la Dora e tornati sull’Adret all’altezza della stazione ferroviaria di Châtillon Saint-Vincent, proseguiamo a destra per Ussel, e prima del ponte sulla Dora ritroviamo la ciclopedonale asfaltata. Saint-Vincent Sottopassiamo la ferrovia e l’autostrada tre volte, la pista
raggiunge la Dora, e torna su asfalto in corrispondenza di un bivio: oltre un sottopasso ci troviamo sul piazzale della stazione dismessa di SaintVincent. Con via della Stazione saliamo al paese, che attraversiamo percorrendo nell’ultimo tratto la centrale via Chanoux fino alla fine. Montjovet Seguiamo via Ponte Romano in direzione di Torino. Evitiamo la SS 26 deviando a destra [G2.4] sulla stradina che scende in contesto tranquillo, per poi risalire alla statale 1,4 km più avanti. Saliamo per Estaod e le altre frazioni di Montjovet e 800 m più avanti proseguiamo per Balmas. Balmas La strada è senza uscita ma prosegue come carrareccia, pano-
ramica sulla bassa valle della Dora. La bellissima mulattiera – che ricalca il tracciato della romana via delle Gallie – procede a mezzacosta, con fondo inerbito e muri di sostegno a valle e a monte. La conca che attraversa è interamente coltivata a vigneto. Il percorso richiede bassa velocità e attenzione, ma non presenta alcuna difficoltà. Berriaz Ritroviamo l’asfalto a TOFFO, e raggiungiamo la frazione capoluogo di Montjovet, Berriaz. Percorriamo un breve tratto di statale
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Aosta ➜ Verrès
(250 m) in direzione di Torino, per svoltare al bivio per Meran e Oley. Oltre il ponte imbocchiamo la pista sterrata lungo la Dora: è una breve scorciatoia, poiché si ritorna all’asfalto circa 700 m più avanti, e da qui seguiamo un percorso tutto stradale sul versante orografico destro della Dora. Issogne Attraversiamo varie frazioni di CHAMPDEPRAZ: Viering, La Sales e Fabbrica. Oltre il ponte sul torrente Chalamy transitiamo a FAVÀ, frazione di Issogne. Entriamo nell’abitato a FLEURAN, e proseguiamo fino alla fine della strada, dove all’incrocio a T [G2.5] svoltiamo a sinistra per attraversare nuovamente la Dora (andando invece a destra si raggiunge il castello). Verrès Appena oltre il sottopasso ferroviario andiamo a sinistra verso il centro di Verrès su rue des Alpes, raggiungendo subito la stazione ferroviaria, dove si trova l’ostello. Via Crétier, via XXVI Febbraio e via Barrel portano al centro del paese.
Da vedere Fénis Già da lontano appaiono le torri del CASTELLO che domina le
molte frazioni sparse di Fénis. Fu costruito dalla potente famiglia Challant, nel XIV secolo, più come lussuosa residenza che come opera di difesa, su un castello preesistente di cui si ha notizia dal 1242. È uno dei più visitati della valle, anche se è frutto di ricostruzioni del XIX e XX secolo, in qualche caso arbitrarie. Molto suggestivo il cortile interno, con i loggiati in legno e gli affreschi.
Saint-Vincent Non può sfuggire il moderno edificio a specchi del
casinò, una delle maggiori attrattive di Saint-Vincent. Tuttavia la bella
PARROCCHIALE ROMANICA è indice che c’è altro in paese. Un primo inse-
diamento si sviluppò lungo la via romana delle Gallie intorno a una
Il pane del pellegrino Pane nero inzuppato in una ciotola di vino rosso era probabilmente la colazione del pellegrino medievale che doveva affrontare i rischiosi e faticosi valichi alpini. Negli ultimi anni in Valle d’Aosta è ripresa con fervore la tradizione della cottura del pane di segale nel forno a legna: i territori montani, infatti, hanno sempre avuto nella segale – adatta ai terreni poveri e marginali, e con un ciclo vegetativo veloce – la principale fonte di carboidrati. In passato il pane veniva cotto nel forno a legna (ogni frazione aveva il suo) una o due volte l’anno. Le grandi forme venivano poi seccate e riposte su griglie di legno. Il clima freddo e secco dell’inverno alpino contribuiva a conservare il pane fino al successivo raccolto. Ecco perché il pane doveva poi essere inzuppato (con vino, ma anche con latte o brodo), per potere essere mangiato. Il pan ner di segale è il più adatto ad accompagnare latticini e salumi valdostani: Fontina e burro d’alpeggio, e poi mocetta (carne conservata di stambecco, in origine, oggi di capra) o lardo di Arnad.
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Aosta ➜ Verrès
VERRÈS. Il castello domina il territorio da un’altura rocciosa.
mansio, o una villa romana dotata di impianto termale. Intorno a questi edifici sorse un primitivo luogo di culto, che fu poi ampliato in varie fasi costruttive che hanno portato all’aspetto attuale della parrocchiale. All’interno si conservano tracce della struttura del X secolo nella cripta, con colonne di epoca carolingia. Le ACQUE TERMALI, di cui si perse memoria, furono riscoperte casualmente nel XVIII secolo, e sono oggi un’altra importante attrattiva di Saint-Vincent.
Montjovet Il paese, con le sue numerose frazioni, sorge in prossi-
mità di una profonda forra sul corso della Dora, che doveva rendere disagevole il transito dei pellegrini medievali. Qui infatti il percorso sale e si tiene a mezzacosta, con la bella mulattiera tra Balmas e Toffo, dove non è difficile individuare, nei tratti con fondo roccioso, le tracce incise dal passaggio dei carri. Il territorio di Montjovet – toponimo antichissimo che deriva da Mons Jovis – fu fortificato da epoca immemorabile. Il CASTELLO DI SAINTGERMAIN è tra i più significativi della valle, caposaldo dei Savoia in un luogo strategico, a controllo del corso della Dora e della strada, prima della costruzione del forte di Bard. Oggi ridotto a rudere, è raggiungibile con una breve deviazione dalla frazione di Provaney. La massiccia torre è del X-XI secolo.
Verrès L’antica Vitricium era mansio sul tracciato della via delle Gallie. Domina il paese il possente castello, visitabile, ma richiede una faticosa deviazione. Ci si può accontentare del complesso della PREVOSTURA DI SAINT-GILLES , che comprende la settecentesca collegiata dei Santi Egidio e Agostino e gli edifici della prevostura. Ci si arriva solo a 43
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Aosta ➜ Verrès
piedi, da piazza Renè de Challant, con una via acciottolata. Il convento, la cui fondazione risale all’XI secolo, fu molto potente in epoca medievale, tanto da controllare una quarantina di parrocchie e una decina di ospitali nelle diocesi di Tarantasia, Aosta, Ivrea e Vercelli. A PORTATA DI PEDALE
Aymavilles e la viticoltura eroica Una bella digressione da Aosta attraversa un territorio collinare intensamente coltivato a vigna e frutteto, in un contesto di piccole borgate, cascine isolate e castelli. Il percorso prende le mosse dal parcheggio appena oltre il ponte sulla Dora a Pont Suaz [G2.1]. Seguiamo dunque la ciclopedonale Vélodoire in direzione ovest fino agli impianti sportivi di Les Îles, risalendo il corso della Dora. Siamo nel territorio di GRESSAN, paese dominato dalla collina morenica della Côte de Gargantua, un’area protetta caratterizzata da vegetazione tutta mediterranea. Esploriamo il paese su vie minori e senza traffico che ci portano alla bella chiesa di SAINTE-MARIE-MAGDELEINE, circondata da meleti. Svetta il bel campanile romanico sulla chiesetta, che è stata rifatta nel XV secolo, ed è affrescata sia negli interni sia sulla facciata, dove campeggia un imponente san Cristoforo. Non distante si trova la Tour de Villa, castello medievale cinto da una cortina muraria merlata, oggi trasformato in albergo. Proseguendo verso JOVENÇAN, sulla sinistra ecco la Tour de la Plantaz, altro maniero isolato nella campagna. Oltre Jovençan e POMPIOD appare la suggestiva collina delle Crêtes, interamente coltivata a vigneto: in cima si erge un solitario castello. La strada prosegue ancora tra le vigne, ormai in vista del CASTELLO DI AYMAVILLES, dall’aspetto fiabesco e oggetto di un restauro che, dopo anni di chiusura, consente oggi nuovamente la visita degli interni. Da notare, lungo il percorso, le numerose aziende agricole e cantine dove si producono i vini Valle d’Aosta Doc da uve di eroici vitigni autoctoni, in grado di tollerare il gelo e le elevate escursioni termiche della montagna. Chi volesse concedersi questa piacevole escursione tra i vigneti fino ad Aymavilles deve mettere in conto circa 16 km tra andata e ritorno, su un percorso facile con tratti di pista ciclabile e un dislivello tra salita e discesa di 400 m.
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