Il Cammino di Oropa

Page 1

IL CAMMINO DI OROPA LUNGO LA SERRA Da Santhià a Oropa


M. Magnano

S1

1.9

Santhià ➜ Roppolo

Pino Cabrio

Cavaglià

Monforno Picc.lo Monforno Gr.so

12

Cagliano 1.8

Santa Maria del Babilone

Fraschetto Piccolo

10 1.7

C.na Maiole

1.6

8

Roppolo

Cavaglià

1.5

Cascina Maresca

Santhià

C.na Ridotta

E2 5

Cascinotto

1.4

La Mandria

6

A4 1.3

La Mandriotta 4

C.na Fiorino E25

Cascinotto

S. Grato

Magnana

1.1

Santhià

Bosafarinera

1.2

2

Tre Colombare

Tronzano Vercellese

C.na Bocca

C.na Ceretto


Santhià ➜ Roppolo

S1

M. Orsetto

Viverone Rolle

Bertignano

La Cura Peverano S. Vitale

Roppolo Comuna

S. Secondo

1.10

Castello

16

Pioglio

Mozzano

Salomone

1.9

14

Molinasse Dorzano

M. Magnano

C.na Stra 1.8

Montemaggiore

Pino Cabrio

Monforno Picc.lo Monforno Gr.so

12

Cavaglia Cagliano 1.7

Fraschetto Piccolo

10 1.6

C.na Maiole

1.5

8

Cascina Maresca

La Mandria La Mandriotta

1.4

A4

6

1.3

C.na Bocca 4

Cascinotto


S1

Da Santhià a Roppolo

1.600 1.400 1.200

200

ROPPOLO

400

SANTHIÀ

600

CAVAGLIÀ

CAVALCAVIA A4

800

SP 143

1.000

0m 0 km

5

LUNGHEZZA:

m DISCESA 100 m

DIFFICOLTÀ: facile FONDO:

40% STERRATO 60% ASFALTO

Mezzi di trasporto Stazione Fs linea Milano-Torino. Bus Atap linea 390 Biella-Anzasco, fermate a Cavaglià e Roppolo. Tre corse al giorno da/per Biella. Info: tel. 800-91.27.16, www.atapspa.it. SANTHIÀ:

ROPPOLO:

Servizi Bar, ristoranti, supermarket, farmacia. Guardia Medica, via Matteotti 26, tel. 0161-92.92.00. CAVAGLIÀ: Bar, ristoranti, supermarket, farmacia. Guardia Medica, via Giuseppe Pella 6A, tel. 0161-96.470. ROPPOLO: Ristorante, farmacia, minimarket. SANTHIÀ:

15

Ostello degli Amici della Via Francigena, via Madonnetta 2, tel. 38863.33.865 / 366-44.04.253, www. santhiasullaviafrancigena.it, 18 posti, a donativo. Apertura annuale. Hotel Vittoria, piazza Verdi 1, tel. 0161-94.702, hotelvittoriasanthia1@gmail. com, 70 posti, 23-40 €, ristorante con menu del pellegrino. Apertura annuale. ROPPOLO: Casa del Movimento Lento, via al Castello 8, tel. 0161-98.78.66 / 33579.79.550, casa@movimentolento.it, www.casa.movimentolento.it, 6 posti, 17-39 €. Apertura aprile-ottobre. B&B Villa Emilia 1899, piazza Rampone, tel. 347-58.79.408, loretta.tomasoni@ yahoo.it, www.villaemilia1899.it, 6 posti, 35-45 € con colazione. Apertura aprile-ottobre. SANTHIÀ:

La prima tappa del Cammino di Oropa segue “contromano” il percorso della tappa 8 della Via Francigena. Il paesaggio pianeggiante nella prima parte lascia gradualmente il posto alle colline, prima dolci e coltivate, poi più aspre e boscose. Dal belvedere del castello di Roppolo ammiriamo un panorama eccezionale sull’anfiteatro morenico di Ivrea e, nelle belle giornate, lo sguardo si apre su tutto l’arco alpino occidentale. Nella stagione più calda dobbiamo portare con noi molta acqua, perché tra Santhià e Cavaglià il percorso è quasi completamente al sole e non ci sono fontanelle né punti di ristoro.

32

20

Dove dormire

16,5 km

DISLIVELLO: SALITA 230

10


Santhià ➜ Roppolo

LAGO DI VIVERONE. Il panorama sull’anfiteatro morenico e le alpi biellesi.

Dalla stazione ferroviaria di Santhià imbocchiamo prima via Vittoria, e poi corso Nuova Italia, la via principale che attraversa il centro storico. Dopo 400 m giriamo a destra su via Roma, passiamo di fronte alla COLLEGIATA DI SANT’AGATA, e proseguiamo dritto imboccando via Durando. Da qui seguiamo le indicazioni per uscire dal centro storico su strada vecchia di Biella. Attraversiamo la rotonda di corso 25 Aprile, proseguiamo dritto e dopo circa 100 m giriamo a sinistra in via Monginevro [1.1 - km 1,4]. Al primo bivio lasciamo l’asfalto tenendo la destra per imboccare strada Barletta, una sterrata che si inoltra tra i campi. Costeggiamo una fattoria, al bivio successivo teniamo la destra e proseguiamo seguendo i segnavia fino a un incrocio a T, dove proseguiamo a sinistra [1.2 - km 3,3]. Camminiamo per 1 km, superando prima il ponte sul canale Depretis e poi il viadotto della linea Tav, fino ad arrivare in prossimità dell’A4 MilanoTorino. Qui giriamo a sinistra su una strada sterrata [1.3 - km 4,5], e teniamo la sinistra ai bivi successivi per superare il vicino cavalcavia autostradale. Arrivati a un incrocio [1.4 - km 5,6] giriamo a destra, e proseguiamo lungo la strada principale per 1,5 km. Presso Cascina Maresca, con una deviazione di circa 150 m dal percorso, si trova l’unica fontanella disponibile tra Santhià e Cavaglià. Superiamo il canale della Mandria; ignoriamo un bivio verso la vicina cascina e proseguiamo dritto; dopo la curva a gomito verso sinistra affrontiamo la prima salita del Cammino. La strada diventa asfaltata e la seguiamo immergendoci in un paesaggio caratterizzato da dolcissime colline in cui si alternano campi coltivati a cereali, prati e piccoli boschi, fino ad arrivare alla SP143, [1.5 - km 9,5], che attraversiamo facendo molta attenzione al traffico automobilistico. Proseguiamo lungo la strada principale fino al bivio contraddistinto dalla cancellata di un frutteto sulla destra e da un palo in cemento sull’angolo [1.6 - km 10,1]. Qui giriamo a destra per 33

S1


S1

Santhià ➜ Roppolo

La leggenda del “murato vivo” Durante dei lavori di restauro nell’800, dietro un muro del castello di Roppolo vennero ritrovati i resti del corpo di un uomo all’interno di un’armatura. Le ossa furono attribuite a Bernardo di Mazzè, nobile locale che nel 1459 sarebbe stato catturato e murato ancora vivo da Ludovico Valperga di Masino, probabilmente perché suo rivale in amore. Nei vari passaggi di mano del castello l’armatura e buona parte dei resti umani andarono perduti, ma il teschio del cavalier Bernardo è stato conservato nelle segrete.

imboccare una strada asfaltata che corre tra le villette a destra e un campo sulla sinistra. In corrispondenza di una cascina giriamo a destra su strada vicinale Babilone e, prima di arrivare alla chiesa di Santa Maria di Babilone, svoltiamo a sinistra su via Don Virgilio Albera, attraversando la periferia di Cavaglià. Proseguiamo dritto sulla strada asfaltata che poco dopo diventa sterrata. Ignoriamo un bivio sulla destra [1.7 - km 11,4] e camminiamo lungo la carrareccia che sbuca su via Salino. Alla rotonda giriamo a sinistra su via Vercellone e poi a destra su via Mainelli, entrando nel centro storico di Cavaglià. Costeggiamo la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, al bivio a T giriamo a destra su via Roma e poco dopo troviamo la vetrina dell’infopoint del Cammino di Oropa, gestito da Marcello Vallese, uno dei volontari che si occupano della manutenzione. Qui è possibile ritirare e/o timbrare la credenziale scrivendo per tempo una mail a viafrancigenacavaglia@gmail.com. Continuiamo a sinistra su via Moriondo, che percorriamo fino a un bivio a Y dove teniamo la destra per prendere poco dopo la carrareccia che costeggia un campo. In mountain bike: dopo aver girato a destra su via Roma proseguiamo dritto per 800 m, e giriamo a sinistra su via Moncavallino per raccordarci al percorso pedonale al punto [1.8]. Imbocchiamo una strada asfaltata verso sinistra [1.8 - km 13], e poco dopo la lasciamo girando rapidamente a sinistra e subito a destra per entrare nel bosco lungo una strada sterrata. È il primo “assaggio” della grande foresta della Serra Morenica che attraverseremo nelle prime tre tappe del nostro cammino, ed è il territorio frequentato dall’Elfo Ugo, una misteriosa figura che ha dedicato ai pellegrini alcune installazioni come “il castagno che abbraccia” e alcuni pittogrammi a tema. L’itinerario diventa particolarmente gradevole, in leggera salita tra boschi di castagno, robinia, prati e campi coltivati, fino a quando sbuchiamo su una strada asfaltata [1.9 - km 14,1] che imbocchiamo verso destra, in leggera discesa. Ignoriamo un bivio che svolta a destra su sentiero, e dopo 400 m giriamo a sinistra su una strada sterrata in salita. In cima giriamo a sinistra su un viottolo che scende verso Roppolo Castello; al bivio a T giriamo a sinistra e proseguiamo dritto seguendo le indicazioni per il parcheggio del CASTELLO DI ROPPOLO: al momento il castello non è visitabile, ma consigliamo di salire per ammirare il panorama. In Mtb si arriva al belvedere girando a sinistra prima del parcheggio e poi a destra per superare l’arco che dà accesso al maniero. 34


Santhià ➜ Roppolo

SANTHIÀ. L’interno della cripta romanica dedicata a santo Stefano.

Dal belvedere [1.10 - km 15,4], godiamo la vista sul centro storico, sul lago di Viverone e sull’anfiteatro morenico di Ivrea. Nelle belle giornate possiamo scorgere il Monviso, le Alpi Liguri e le colline del Monferrato. Scendiamo verso Roppolo, imboccando via al Castello per terminare la prima tappa di fronte alla chiesa della Beata Vergine del Rosario.

Da vedere Collegiata di Sant’Agata Nel 990 l’arcivescovo Sigerico di Can-

terbury, di ritorno da Roma lungo l’itinerario della Via Francigena annotò sul suo diario la località Sca Agath, corrispettivo di sant’Agata. Dalla contrazione del nome sarebbe derivato il toponimo Santhià. Alla santa originaria di Catania venne dedicata una chiesa romanica costruita nel XII secolo, di cui si sono conservate ancora oggi l’originale torre campanaria e la cripta. Le vicende storiche tormentate portarono a varie distruzioni e ricostruzioni della chiesa, che assunse la forma attuale nel 1836 a opera dell’architetto torinese Giuseppe Talucchi. Apertura: mag-set 7.30-12 nei giorni feriali, 17-18.30 sab e dom; ott-apr tutti i giorni 7.30-12 / 17-18.30.

Il castello di Roppolo fu costruito in posizione strategica sui resti di

un’antica fortificazione risalente al III secolo d.C. Nel XIII secolo passò in mano prima agli Aymone di Cavaglià e poi alla famiglia Bichieri, che diedero splendore all’intero villaggio di Roppolo ampliandone il castello. Passò quindi in mano a diverse famiglie tra cui i Visconti, i Valperga e i Savoia e, da struttura fortificata, fu trasformata in dimora signorile, assumendo l’aspetto attuale. Da poco il castello è stato acquistato da Patrick Saletta, imprenditore francese di origine italiana, appassionato d’arte. 35

S1


S2

Roppolo ➜ sala biellese Parogno

Belvedere

Palazzo Carrera Tamagno 10

2.7

M. Chiaro

Magnano

8

2.6

Bose

Piletta

Vermogno

Chiesa di San Secondo

Monastero di Bose

2.5

S. Carlo Casino Piverone

San Sudario

Burzei

Cerei

Brignone Preazze

Gesiun

6

Zimone

Sala Biellese Magnano

2.4

Roppolo

Anzasco 4

Lago di Viverone 2.3

Viverone

2

M. Orsetto

2.2

Rolle Bertignano 2.1

Prelle

La Cura

Roppolo

Peverano

S. Vitale S. Secondo

Comuna

Castello Pioglio

Salomone

Molinasse


C.Ne Rossi

S2

Roppolo ➜ sala biellese

San Grato

Sala Biellese

Torrazzo

Burolo

2.9

16

Mat

2.10

Girondina

Bollengo

Rovaretto

Giacotino

14

S. Pietro Montino Broglina

2.8

C.ne Broglina C.ne Piane di Sopra

Zubiena

12

Parogno

S. Germana

Belvedere

Palazzo Carrera Tamagno 10

M. Chiaro

2.7

Magnano

8

2.6

Bose

Piletta

Chiesa di San Secondo

Monastero di Bose

2.5

S. Carlo Casino Piverone

San Sudario Cerei

vo

l T. E

Burzei

Brignone Preazze

Gesiun

6

Zimone


S2

Da Roppolo a Sala Biellese

1.600

1.000

400

ROPPOLO

600

ZIMONE

800

MAGNANO

MONASTERO DI BOSE

1.200

SALA BIELLESE

1.400

200 0m 0 km

5

LUNGHEZZA: 17,4

km

DISLIVELLO: SALITA 400 DIFFICOLTÀ:

10

m DISCESA 130 m

media

FONDO: 68% STERRATO 32% ASFALTO

Mezzi di trasporto Bus Atap linea 390 Biella-Anzasco, linea 358 Cavaglià-Ivrea (solo periodo scolastico). Tre corse al giorno da/per Biella, escluso sabato e domenica. ZIMONE: Bus Atap linea 310 Zimone-BiellaValle Mosso. Tre corse al giorno da/per Biella, escluso sabato e domenica. MAGNANO, TORRAZZO E SALA BIELLESE: Bus Atap linea 380 Ivrea-Biella-Arro. Cinque corse al giorno da/per Biella, da lunedì a venerdì; una corsa il sabato; nessuna corsa la domenica. Info: tel. 800-91.27.16, www.atapspa.it. ROPPOLO:

Servizi ROPPOLO: Bar, ristoranti, farmacia e minimarket. ZIMONE, MAGNANO, TORRAZZO:

Bar, ristoranti

e minimarket.

Dove dormire Locanda del Borgo Antico, piazza Comunale 2, tel. 015-97.56.337 / 347-97.82.987, borgoantico.serra@gmail. com, www.locandamagnano.it, 15 posti, MAGNANO:

15

20

20-30 €, colazione 5 €, menu del pellegrino 15 €. Apertura annuale, da novembre al 7 gennaio chiuso il martedì; chiuso dal 7 gennaio al 15 febbraio. La Corte di San Rocco, via Roma 1, tel. 349-64.11.160, ludovico.ottino@libero.it, 7 posti in 2 appartamenti, 23-39 €. Apertura aprile-ottobre. TORRAZZO: Camping della Serra, via Burolo 4, tel. 015-25.51.142 / 37919.36.387, campingtorrazzo@libero.it / campdellaserra.altervista.org, 20 posti letto in varie roulotte con bagno esterno da 15€, cena con piatti pronti surgelati a meno di 10€, colazione 3€. Apertura aprile-ottobre. SALA BIELLESE: Camping Future is Nature, via per Zubiena 42, tel. 348-76.02.565, info@futureisnature.com / www. futureisnature.com, 17 posti in bungalow o roulotte, 15 posti in tende sospese, 15-20 €, cena con menu pellegrino a 15 € nel ristorante accanto al campeggio. Apertura aprile-ottobre. B&B Il Raglio, via per Zubiena 23, tel. 015-25.51.126 / 348-47.42.320, avio047@yahoo.it, 3 posti, 1 stanza, 40 € uso singola, 30 € doppia a persona, 27 € tripla a persona. Apertura aprile-ottobre.

Lasciamo le dolci colline che circondano il lago di Viverone per proseguire la lunga traversata della foresta della Serra Morenica,

38


Roppolo ➜ sala biellese

il grande polmone verde che separa il Canavese dal Biellese. Lungo il percorso possiamo visitare la comunità monastica di Bose, la bellissima chiesa romanica di San Secondo e il vicino centro storico di Magnano, minuscolo villaggio un tempo fortificato.

Dalla chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Rosario, nel centro di Roppolo, proseguiamo su via Massa, giriamo a destra su via Roma e, percorsi 120 m, a sinistra su via al Monte, che poco dopo diventa sterrata e sale fino a un bivio a T, dove prendiamo la sinistra per costeggiare un campo. Arrivati a una strada asfaltata la imbocchiamo in salita; in corrispondenza di una curva a gomito proseguiamo dritto su un sentiero che conduce a una ripida mulattiera dove giriamo a destra per continuare (sempre in salita) verso il RICETTO DI VIVERONE [2.1 - km 1,6], antico magazzino fortificato utilizzato nel Medioevo per proteggere le scorte alimentari in caso di attacchi nemici. La visita al ricetto vale la deviazione, e una volta tornati sui nostri passi proseguiamo verso la borgata Rolle imboccando via Frate Lebole. Se viaggiamo in mountain bike proseguiamo in salita sulla strada asfaltata fino all’abitato di Bertignano, dove al bivio a T giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra su via Castello. Dopo 400 m [2.2 - km 2], in corrispondenza di una grande villa, abbandoniamo la strada asfaltata e proseguiamo dritto su una carrareccia. Teniamo la sinistra al bivio a Y e continuiamo fino a incrociare la vecchia strada per Zimone, che prendiamo a destra [2.3 - km 2,5]. Seguiamo la strada sterrata che si inoltra nella foresta, tenendo d’occhio i segnavia e ignorando i vari bivi, per 2,6 km fino ad arrivare a Zimone [2.4 - km 5,1], dove troviamo una fontanella, un bar e un negozio di alimentari. Durante i weekend esivi è possibile visitare l’ecomuseo dedicato ai carri e ai carradori. Attraversiamo il paese su via Roma, e all’ufficio postale giriamo a destra per poi proseguire a sinistra in salita. In corrispondenza di un piccolo valico la strada torna sterrata; la seguiamo ignorando i numerosi bivi per 1,5 km, fino ad arrivare a una strada asfaltata che prendiamo verso sinistra. Dopo 400 m [2.5 - km 7,7] giriamo a destra in discesa e con una breve deviazione possiamo visitare il MONASTERO DI BOSE che da questo punto già vediamo alla nostra destra. Se viaggiamo in mountain bike: proseguiamo invece dritto sulla strada asfaltata, giriamo a destra su via Roma e continuiamo verso il centro del paese, dove ritroviamo il percorso pedonale. Proseguiamo quindi sulla strada asfaltata tenendo la sinistra verso la vicina CHIESA ROMANICA DI SAN SECONDO [2.6 - km 8,4]. Poco prima di arrivare alla chiesa giriamo a sinistra su un sentiero che prima scende e poi risale per raggiungere il centro storico di MAGNANO [2.7 - km 9,1]. Attraversiamo il ricetto, simile a quello di Viverone, in cui le antiche porte custodiscono tuttora alcuni magazzini di origine medievale, e scendiamo verso il paese, dove possiamo pranzare e riempire la borraccia. Imbocchiamo via Roma, proseguiamo dritto su via Campi e usciamo dal paese su una strada prima 39

S2


S2

Roppolo ➜ sala biellese

asfaltata e poi sterrata. Attraversiamo la SP338 (attenzione alle auto), girando a sinistra e subito a destra, e camminiamo nella foresta seguendo i segnavia lungo una strada forestale per 800 m. Al bivio a Y [2.8 - km 12,6] giriamo a destra, dopo 150 m pieghiamo a sinistra e percorriamo la carrareccia fino al Camping della Serra, dove possiamo pernottare. Proseguiamo in salita fino al centro storico di TORRAZZO. Alla biforcazione [2.9 - km 15,9] di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta giriamo a sinistra per accorciare il percorso verso il santuario di Graglia, mentre girariamo a destra per pernottare a Sala Biellese. Continuiamo sulla strada provinciale, e poco dopo imbocchiamo una strada asfaltata che scende a destra. Arrivati a fondovalle proseguiamo sulla strada forestale, e al quadrivio [2.10 - km 16,9], continuiamo dritto fino al santuario della Santissima Annunziata dove giriamo a destra per raggiungere il campeggio (distante 200 m) o il B&B (distante 750 m).

Da vedere I ricetti di Viverone e di Magnano Il ricetto è una struttura forti-

ficata in uso nell’Italia medievale, soprattutto in Piemonte e Lombardia. Si trattava di un recinto murato, a volte protetto da un fossato, destinato soprattutto alla protezione di prodotti agricoli, bestiame e strumenti di lavoro. Il ricetto non era quindi abitato, spesso si trovava nel centro del villaggio, e in caso di attacco esterno la popolazione si rifugiava all’interno della fortificazione dove, grazie alle scorte di cibo e alla disponibilità di acqua pescata da pozzi, poteva resistere a un eventuale assedio. La costruzione del ricetto di Viverone risale al 1400, era di pianta quadrata, circondata da mura di fortificazione e da torri di avvistamento ai quattro angoli, di cui ora ne rimane solo una, ed era composta da costruzioni a un piano con sottostanti cantine. Oggi gli edifici all’interno delle mura sono in parte abitati, ma è ancora possibile riconoscere gli antichi magazzini.

La comunità monastica di Bose L’8 dicembre del 1965, giorno in cui si chiude il concilio Vaticano II, Enzo Bianchi, uno studente di Economia e Commercio di 22 anni, decide di iniziare una nuova vita dedicandola alla preghiera. Si trasferisce da solo in una casa affittata presso le cascine di Bose, vicino Magnano. Dopo tre anni lo raggiungono tre fratelli, tra cui una donna e un pastore evangelico. Da allora la comunità si è allargata fino a contare ottanta monaci e monache, di confessioni diverse, ed è diventata un punto di riferimento internazionale per ogni esperienza di natura ecumenica. Tutti i membri della comunità lavorano per consentirle di vivere senza finanziamenti esterni; i principali impegni riguardano la cura del frutteto e dell’orto, l’atelier di ceramica e icone, la falegnameria, la tipografia e le pubblicazioni della casa editrice a marchio Edizioni Qiqajon. Il monastero (dove è possibile farsi timbrare la credenziale) è visitabile tutti i giorni; vi consigliamo di assistere alla suggestiva preghiera cantata che ha luogo ogni giorno alle 12.30 (alle 12 la domenica) e alle 18.30. Info: www.monasterodibose.it.

40


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.