IL PERCORSO
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norcia ➜ cascia
Da Norcia a Cascia
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1.600
CASCIA
800
NORCIA
1.000
FOGLIANO
PIEDIRIPA
1.200
OCRICCHIO
1.400
600 400 200 0m 0 km
KM:
5
10
17,3
DIFFICOLTÀ:
facile
480 m DISCESA 420 m 65% ASFALTO: 35%
DISLIVELLO: SALITA STERRATO:
Informazioni Iat Valnerina, tel. 0743-71.147, info@ lavalnerina.it. NORCIA: Amica del Cammino, Giusi, tel. 339-56.39.237. Timbro per la credenziale all’ostello Il capisterium, c/o Emporio della Sibilla e chiesa della Madonna delle Grazie. CASCIA: Amico del Cammino, Roberto, tel. 338-67.03.539.
Dove dormire NORCIA: Ostello Il capisterium, via dell’Ospedale (a 1 km da porta Ascolana), tel. 349-30.02.091 (Andrea) / 33956.39.237 (Giusi), www.norciaospitalita.it, info@ilcapisterium.it. Ostello, 12 posti, BB 20 € con proprio sacco a pelo (supplem. biancheria 5 €). Camere fronte piscina, BB 30 € + 15 € letto aggiunto (con biancheria). Parcheggio auto gratuito. Hotel Da Benito, via Marconi 4, tel. 392-10.97.416 (Mauro), info@ norciahotelbenito.it, 15 posti, BB 30 €. Affittacamere La Meggiana, via Legnano 21, tel. 348-52.62.244 (Alessandra), info@ lameggianaffittacamere.it,
15
20
25
11 posti, SP 30 €. B&B San Lorenzo, via Patrizi Forti 9, tel. 331-17.18.575 (Roberta), info@ camerenorcia.it, 14 posti, a camera: DBL 50 €, TPL 70 €, QDPL 80 €. Agriturismo ristorante La tana dei lupi, via Case Sparse 261 (a 2 km da porta Ascolana), tel. 339-10.92.198 (Federica), info@latanadeilupinorcia.it, 20 posti, a camera: BB SGL 40 €, DBL 60 € (per ogni letto aggiunto 10 €), cena pellegrina 20 €. Navetta da/per il centro (secondo disponibilità). Il Casale dei Briganti, loc. Case Sparse (a 3 km dal centro), tel. 348-37.23.871, info@ casaledeibriganti.it, BB SGL 45 €, DBL 35 €, TPL 30 €, camerata 25 €. Parcheggio auto e navetta da/per il centro. PIEDIRIPA: Agriturismo Antico borghetto, tel. 340-74.07.861 (Costantino), anticoborghettonorcia@gmail.com, 30 posti, BB SGL 35 €, DBL 55 €, TPL 75 €. CASCIA: Mini hotel-ristorante La tavernetta, via Palombi 1, tel. 0743-71.387 / 33565.76.105 (Giancarlo), info@ minihotellatavernetta.com, BB 25 €, MP 45 €. Hotel Delle Rose, via Fasce 2 (a 20 m dalla basilica di Santa Rita), tel. 0743-76.241, direzione@hoteldellerose.com, 300 posti, aperto marzo-ottobre. Con credenziale: BB SGL 35 €, DBL 27 €, TPL 25 €, QDPL 23 €. Cena 13 €.
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norcia ➜ cascia ROCCAPORENA (A 5 KM SULLA TAPPA
Hotel Roccaporena & La Margherita, tel. 0743-76.609, hotel@
SUCCESSIVA):
roccaporena.com. BB SGL 30 €, DBL 25 €, supplemento letti aggiunti 10-15 €. MP 45 €.
Il nostro punto di partenza è una deliziosa cittadina ricca di storia, ai piedi dei monti Sibillini. Purtroppo il terremoto del 2016 le ha inferto ferite profonde, tra cui il crollo della basilica di San Benedetto, che ci auguriamo possa essere risistemata al più presto. La tappa non presenta particolari difficoltà: dopo l’attraversamento del piano di Santa Scolastica, si valicano i monti che separano Norcia da Cascia, con salita graduale e pochi veri strappi; raggiunta quota 1.000 metri il resto è praticamente tutta discesa. Benedizione del pellegrino e timbro a Norcia presso la chiesa di Madonna delle Grazie, dopo la Messa delle 18 (in inverno 17).
A NORCIA, da piazza San Benedetto si costeggia la basilica scendendo per via Mazzini e via Roma fino a porta Ascolana. Si passa sotto l’arco e si prende a destra la strada che costeggia le mura fino alla provinciale; l’attraversiamo e, subito ci troviamo di fronte un incrocio [1.1], dove imbocchiamo la stradina di sinistra (non seguire le indicazioni Cai a destra!). Proseguiamo diritto per 1 km passando attraverso le unità abitative installate in seguito al terremoto, fino a immetterci su una strada più grande; andiamo a destra e dopo 50 m imbocchiamo una stradina sulla sinistra [1.2] che attraversa la splendida piana di Santa Scolastica, in mezzo ad ampi prati coltivati. Passiamo prima accanto a un cementificio, poi a un centro ippico, dove la strada diventa sterrata. Attraversiamo il minuscolo, accogliente borgo di Popoli e proseguiamo lungo un tratturo che ci conduce fino al paesino di Piediripa. Giunti sulla strada principale, di fronte a un fontanile, andiamo a destra; dopo 450 m, a un bivio in prossimità di una curva [1.3], proseguiremo diritto, immettendoci su una strada ghiaiata (i ciclisti proseguano invece lungo la strada asfaltata) che in breve comincia a salire. Dopo 800 m, a un piccolo bivio di fronte a una cappelletta votiva, teniamo la sterrata di destra, in salita nel bosco; procediamo per altri 700 m fino a raggiungere una successiva cappelletta (immagine di Madonna addolorata), appena sotto il paesino di Ocricchio [1.4]. Qui si ricollega la variante ciclistica. Si prosegue imboccando il tratturo di sinistra (mentre andando a destra, troviamo un fontanile e un piccolo nucleo di case strette intorno alla chiesa di Sant’Eutizio, del XVII secolo). Percorriamo per 2 km il sentiero in salita, ombreggiato a tratti, fino a raggiungere la sommità della tappa [1.5], dove a una decina di metri alla nostra sinistra troviamo una fonte-abbeveratoio. Proseguiamo diritto sul sentiero principale affiancato da boschetti di piante a basso fusto e scolliniamo. Da qui in poi continuiamo in discesa per 2,8 km, fino a Fogliano. Attraversiamo il paesino e, all’uscita 40
norcia ➜ cascia
Il terremoto del 2016 Tra la fine di agosto e l’inizio di novembre del 2016, numerose ondate sismiche hanno investito alcuni paesi appenninici tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche. Due le scosse più forti: quella del 24 agosto, che ha colpito soprattutto la zona di Amatrice, e quella del 30 ottobre, con epicentro vicino a Norcia, che ha provocato danni ingenti alla città, tra cui il crollo della basilica di San Benedetto, e alle zone immediatamente limitrofe. I lavori di ricostruzione e di messa in sicurezza sono in evoluzione, ed è difficile prevedere quando queste zone torneranno alla normalità. Al momento di andare in stampa (aprile 2022), la situazione a Norcia è la seguente: le chiese e gli altri luoghi d’interesse non sono visitabili, non è ancora prevedibile quando lo saranno. Per incentivare la ripresa del turismo a Norcia e nei luoghi colpiti dal sisma, è anche stato creato il Cammino nelle Terre mutate (Terre di mezzo Editore, 2022), un bel percorso escursionistico-solidale: 250 km da Fabriano a L’Aquila. Nella foto: Norcia. Piazza San Benedetto prima del terremoto del 2016.
del borgo, imbocchiamo sulla sinistra un viottolo asfaltato in discesa [1.6]. I ciclisti proseguano invece diritto lungo la strada asfaltata. Dopo 200 m, appena superata la chiesetta di Sant’Antonio, la stradina diventa una sterrata, in ripida discesa. Giungiamo in breve al minuscolo borgo di Palmaiolo, oltrepassiamo un bel fontanile fino a raggiungere una strada asfaltata in piano, dove andiamo a destra. Dopo 130 m imbocchiamo sulla sinistra una stradina sterrata nel bosco [1.7], che sale leggermente fino a scollinare; proseguiamo su sentiero in discesa, fino a raggiungere una piccola strada asfaltata. Andiamo a destra, dopo 100 m attraversiamo la provinciale; proseguiamo diritto, a un piccolo incrocio [1.8] continuiamo diritto su una stradina in salita (da qui provengono i ciclisti). In cima alla salita attraversiamo la strada comunale proseguendo, ora in discesa, fino a una piccola rotonda. 41
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norcia ➜ cascia
Proseguiamo diritto tornando a incrociare la provinciale. Qui voltiamo a sinistra e poi subito a destra seguendo le indicazioni per un parcheggio, che lasciamo sulla destra. Saliamo a CASCIA per via porta Leonina (ciclisti contromano); superato l’arco proseguiamo per 50 m su via Santa Chiara e, davanti alla chiesa di Santa Maria della Visitazione, andiamo a destra per via del Pago, da dove proseguiamo in salita fino alla basilica di Santa Rita. VARIANTE PER CICLISTI Dalla
partenza fino a [1.3] seguiamo il percorso a piedi. Da [1.3] saliamo a Ocricchio percorrendo la strada asfaltata. Attraversiamo il minuscolo borgo e al punto [1.4] riprendiamo il percorso a piedi, che seguiremo fino a Fogliano. Giunti a Fogliano [1.6] proseguiamo lungo la strada asfaltata, in discesa. Dopo 1,5 km all’incrocio [1.6.1] voltiamo a sinistra e, dopo altri 2,8 km ancora in discesa, raggiungiamo la strada provinciale. Svoltiamo a sinistra e, dopo 50 m, a destra; proseguiamo per 150 m attraverso la zona artigianale, poi imbocchiamo una via che sale a destra [1.8] dove continuiamo fino a Cascia come per il percorso a piedi.
Da vedere Norcia Adagiata nella piana di Santa Scolastica, ai piedi dei monti
Sibillini, ci conquisterà per la sua storia, la sua collocazione geografica, la bellezza dei suoi monumenti, purtroppo gravemente danneggiati dal terremoto del 2016. In questo borgo di origine antichissima, l’avvento del cristianesimo è fatto risalire al III secolo, e grande impulso alla sua diffusione fu dato dagli eremiti orientali che in quel periodo si stabilirono in Valnerina, dei quali probabilmente san Benedetto avvertì l’influenza. L’ultimo terremoto non è purtroppo un’eccezione da queste parti: nel corso dei secoli la cittadina ha risentito degli eventi sismici, a volte catastrofici, che le hanno inferto ferite gravissime; nonostante ciò, il patrimonio artistico della cittadina è cospicuo. Con organizzazione di sapore rinascimentale, i monumenti più importanti sono disposti intorno alla piazza centrale. Anzitutto la BASILICA DI SAN BENEDETTO, risalente al XII secolo, gravemente danneggiata durante l’ultimo terremoto. Si è miracolosamente salvata la splendida facciata gotica, con il rosone e i fregi dei quattro evangelisti. La tradizione vuole che la basilica sia stata costruita sui resti della casa natale del santo, ma più probabilmente nello stesso luogo sorgeva una basilica di epoca romana, alle cui fondamenta, prima del terremoto, si accedeva dalla cripta (ora non visitabile). Anche il PORTICO DELLE MISURE è crollato: si trattava di un mercato di cereali al coperto, di epoca rinascimentale; su un lato erano ancora ben visibili le misure di capacità in pietra. Sulla piazza sorgono anche la CASTELLINA, dello stesso periodo, residenza fortificata sede della prefettura e dei governatori pontifici; la CATTEDRALE DI SANTA MARIA AR42
norcia ➜ cascia GENTEA; il PALAZZO COMUNALE, ricostruito nel Quattrocento sull’antico palazzo dei Consoli. Molti ancora i monumenti e gli angoli pittoreschi della cittadina: ci auguriamo che possano essere resi nuovamente fruibili al più presto.
Cascia Circondata da monti coperti da fitti boschi, e attraversata da antiche vie di transumanza, Cascia fu centro di discreto rilievo in età romana, ma fu nel Medioevo che conobbe il suo massimo splendore. L’età comunale la vide protagonista delle vicende turbolente di guelfi e ghibellini, e di quell’epoca rimane la conformazione della cittadina, arroccata per scelte difensive. Nella vicina Roccaporena nacque santa Rita, la “santa degli impossibili”. La sua vicenda umana è tanto intimamente legata a questa terra, che non potremmo immaginarla in contesto differente. Un percorso devozionale inizierà necessariamente in quel monastero al quale, come si tramanda, la santa venne condotta in volo dai suoi tre santi protettori. Il MONASTERO DI SANTA RITA è una struttura antica, risalente al XII secolo; all’inizio vi erano ospitate le Benedettine, poi, verso la seconda metà del XIV secolo, passò alle Agostiniane, e tuttora ospita le monache di clausura. In questo sacro luogo si svolsero molte delle vicende della vita terrena della santa. Consigliatissime le visite guidate (verificare gli orari chiamando il tel. 0743-75.091 o sul sito santaritadacascia. org). Il SANTUARIO DI SANTA RITA è stato edificato in epoca moderna per ospitare le spoglie della santa, ed è un importante luogo di culto che richiama pellegrini da tutto il mondo. La CHIESA DI SANT’AGOSTINO, edificata su un’altura sopra il paese, è molto interessante per l’interno stupendamente decorato da affreschi di scuola umbra e perugina del XIV e XV secolo. Molto interessanti anche la CHIESA DI SAN FRANCESCO, del XV secolo, con il bellissimo rosone della facciata e l’interno affrescato e decorato con stucchi, e la COLLEGIATA DI SANTA MARIA, di epoca longobarda (entrambe danneggiata dal terremoto). Infine, la CHIESA DI SANT’ANTONIO, che custodisce preziose opere pittoriche e affreschi.
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Sulle tracce di san Benedetto a Norcia San Benedetto e la sorella Scolastica nascono a Norcia intorno al 480 da famiglia della piccola nobiltà provinciale, che la tradizione vuole imparentata con la romana gens Anicia, cui apparteneva anche il filosofo Boezio. Ragazzo serio, ancora giovinetto la famiglia pensa di mandarlo a Roma per studiare. Qui incontra una città dai costumi corrotti e in piena decadenza. Abbandonati quindi gli studi, Benedetto parte alla ricerca di Dio. Seguitando le nostre conversazioni, parleremo oggi di un uomo veramente insigne, degno di ogni venerazione. Si chiamava Benedetto questo uomo e fu davvero benedetto di nome e di grazia. Fin dai primi anni della sua fanciullezza era già maturo e quasi precorrendo l’età con la gravità dei costumi, non volle mai abbassare l’animo verso i piaceri. Se l’avesse voluto avrebbe potuto largamente godere gli svaghi del mondo, ma egli li disprezzò come fiori seccati e svaniti. Era nato da nobile famiglia nella regione di Norcia. Pensarono di farlo studiare e lo mandarono a Roma dove era più facile attendere agli studi letterari. Lo attendeva però una grande delusione: non vi trovò altro, purtroppo, che giovani sbandati, rovinati per le strade del vizio. Era ancora in tempo. Aveva appena posto un piede sulla soglia del mondo: lo ritrasse immediatamente indietro. Aveva capito che anche una parte di quella scienza mondana sarebbe stata sufficiente a precipitarlo intero negli abissi. Abbandonò quindi con disprezzo gli studi, abbandonò la casa e i beni paterni e partì, alla ricerca di un abito che lo designasse consacrato al Signore. Gli ardeva nel cuore un’unica ansia: quella di piacere soltanto a Lui. Si allontanò quindi così: aveva scelto consapevolmente di essere incolto, ma aveva imparato sapientemente la scienza di Dio.
Da I Dialoghi di san Gregorio Magno
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