Colas Gutman
an e no pl com n u o B
Illustrazioni di
Marc Boutavant Traduzione di
Francesca Novajra
Per sfuggire alla noia, nel suo bidone Cane Puzzone conta le mosche su-
gli avanzi di una torta. Sta per rivelare il risultato del suo calcolo strampalato, quando s’imbatte in un oggetto non identificato, lo annusa e se lo mangia.
“Cane Puzzone, credo che tu ab-
bia ingoiato una candelina”, lo avverte Spiaccigatto.
“Sì, alla fragola!” esclama tutto con-
tento.
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Ma all’improvviso, il povero cane
si sente solo come una candela senza il fiammifero: si è reso conto che nessuno
gli ha mai fatto gli auguri di buon compleanno, lui, il cane preferito di gatti randagi e topi di fogna.
“Spiaccigatto, tu quando sei nato?” “Il 13 marzo.”
“Come lo sai?”
“Prima di abbandonarmi, la mia
mamma mi ha avvolto per bene nella
carta di giornale e c’era la data scritta sopra. E tu, Cane Puzzone?”
“Non lo so. La mia mi ha buttato di-
rettamente in un bidone, senza imballaggio.”
Povero Cane Puzzone, non sa nem-
meno se ha sette anni o duecento... 8
quando riconosce una voce familiare.
“Ehilà, Cane Puzzone! Era buona la
torta? Scusa se non ti ho invitato al mio
compleanno, ma il bidone era già pieno”, ridacchia il barboncino con la frangia.
“Comunque tu avvertici quando fe-
steggerai il tuo, così non ci veniamo!” aggiunge il basset hound con il cappotto.
“Sarà un compleanno puzzone!” lo
deride il barboncino con la frangia. 9
“Buona idea!” pensa Cane Puzzone.
“Festeggerò il mio compleanno!”
“Non vorrai mica invitare qualcuno
nel nostro bidone?” chiede Spiaccigatto.
“Perché no? Non è più sporco degli
altri!”
“Ma se non sai nemmeno la data...”
“Vorrà dire che lo festeggeremo di
domenica, i compleanni capitano spesso nel fine settimana.”
Su un cartone della pizza, Cane Puz-
zone scrive con un rimasuglio di ketchup che gli è schizzato nell’occhio: 10
Cane Puzzone ti invita al suo compleanno domenica. Vieni in maschera se ti va.
Ma tutto a un tratto, gli prende la clas-
sica agitazione di ogni cane che festeggia per la prima volta il suo compleanno. “Ho paura Spiaccigatto.”
“Di cosa Cane Puzzone?”
“Che nessuno venga alla mia festa.”
“Non ti preoccupare, faremo una li-
sta di invitati: il piccione Ettore, il topo Dodo, la giraffa Sofia?” 11
“Non sono tanti”, pensa Cane Puzzo-
ne, “ho paura che diventi un compleanno puzzone!”.
Ma davanti a loro c’è una bambina che
sta aspettando di buttare l’immondizia e ha sentito tutto: “Io ci vengo volentieri
al tuo compleanno, cagnolino. Di solito non mi invita mai nessuno...”
“È carino da parte tua. Come ti chia-
mi?” chiede Cane Puzzone. “Gianna Batosta.”
“Che nome buffo”, commenta Spiac-
cigatto.
“Mi hanno trovata davanti a uno sta-
dio la sera di una sconfitta memorabile. È per questo che mi chiamo così. Ma vi avverto, non avete fatto un grande affare!”
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“Perché?” chiede Spiaccigatto.
“Perché non sono molto popolare,
ecco perché.”
“E cosa significa?” le chiede Cane
Puzzone.
“Be’, per esempio la Regina dei Tor-
di, lei sì che è molto popolare. Ci sono gomme della Regina dei Tordi, temperamatite della Regina dei Tordi, piatti della Regina dei Tordi.”
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“Povera bambina, vuole diventare una
gomma”, pensa Cane Puzzone.
“Sarai la benvenuta nel nostro bido-
ne”, la consola Spiaccigatto. “Sono si-
curo che diventerai molto popolare. A domenica!”
Cane Puzzone completa la lista degli
invitati: il piccione Ettore, il topo Dodo, la giraffa Sofia + una gomma.
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