Il sogno della tigre

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Daniel Nesquens

Miren Asiain Lora

Il sogno della tigre


Il gatto era molto amico della tigre. Stavano sempre insieme. La tigre con le sue striature e il gatto con il suo cappello. La tigre mezza nuda e il gatto con il suo maglione coi topolini. La tigre dentro la gabbia e il gatto fuori. O dentro.




Il gatto le raccontava quello che non aveva il coraggio di confessare a nessun altro. “Mi piace tanto la gatta che passeggia nella gabbia dei tucani”, oppure: “Quel macaco mi sta proprio antipatico”. La tigre ascoltava con attenzione.



Il gatto era molto preciso. La tigre anche di più. “Domattina alle dieci e undici minuti mi vedrai oltrepassare il cancello. In una zampa avrò una bella fetta di torta e nell’altra un ombrello.” “Pioverà?” “Mah, non si sa mai.”


Un giorno il gatto disse alla tigre: “Sai che a volte mi piacerebbe essere come te? Intelligente, grande e forte…”. “E a me piacerebbe essere come te.” “Ma cosa dici! Io sono debole, piccolo…” “Libero.” “Sì, questo è vero.”



Il gatto era molto amico della tigre. Passavano tanto tempo insieme. Certe notti il gatto rimaneva allo zoo anche a dormire. “Tu quante stelle vedi?” gli chiedeva la tigre. “Non riesco a contarle tutte. Arrivo a cento e qualcosa, e mi perdo.”



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