Toscana a piedi

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6 GIORNI

105 CHILOMETRI

IL VALDARNO INFERIORE

Montemagno PISA

Bientina

Vinci

Signa

Ponte a Cappiano

FIRENZE



Il viaggio più lungo inizia con un singolo passo. Lao Tsu

S

i parte! Iniziamo qui, a Pisa, la prima parte del nostro lungo itinerario. Come per i tanti pendolari che ogni giorno si muovono tra i due principali capoluoghi toscani, anche per noi la meta sarà Firenze. Con la non trascurabile differenza che invece di due ore d’auto, noi impiegheremo sei giorni, assaporando lentamente i luoghi e i paesaggi che si susseguono attraverso la lunga valle scavata dall’Arno. Questo primo itinerario non è difficile e non presenta nessuna sfida particolarmente ardua. A parte un tratto iniziale che sale sui monti Pisani e un tratto collinare centrale, il percorso è prevalentemente pianeggiante. Abbiamo scelto un itinerario semplice e abbastanza diretto tra le due città, cercando però di utilizzare il più possibile sentieri e strade sterrate. Alcuni tratti sull’asfalto sono inevitabili, ma sono stati ulteriormente limitati rispetto alle edizioni precedenti. Il risultato è un percorso che tocca diversi borghi medievali tenendosi sempre alla larga dai luoghi più trafficati. In questi sei giorni percorreremo i lungarni di Pisa e saliremo sul monte Serra per ammirare il mare in lontananza. Scenderemo verso la valle di Bientina e poi dormiremo nell’ostello che si trova dentro all’antico ponte fortificato di Ponte a Cappiano, dove il nostro itinerario incrocia la Via Francigena. Vedremo i borghi di Buti, Vinci e Artimino e, infine, l’ultimo giorno entreremo a Firenze attraverso i quindici chilometri del Parco fluviale dell’Arno.

PONTE A CAPPIANO.

Il celebre ponte fortificato mediceo, oggi ostello.

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1

Pisa ➜ MONTEMAGNO

Cascina

Montemagno Rocca della Verruca

1.5 1.4

16

Certosa Calci

Uliveto Terme

Crespignano 1.3

Sant'Annunziata

14

Caprona Gabella Agnano

Torre degli Upezzinghi 12

1.2

Santa Maria 10

Campo Asciano

Mezzana Colignola

8

6

Pierdicino

Riglione 1.1

Ghezzano 4

Le Bocchette Putignano 2

Piazza Cavalieri La Bugnotta Piazza dei Miracoli Navi antiche Madonna dell'Acqua

Pisa

Sant'Ermete


Da Pisa a Montemagno

1

600

MONTEMAGNO

400

CALCI

CAPRONA

RIGLIONE

PISA

200

0m 0 km

5

10

16,8 km 240 m DISLIVELLO IN DISCESA: 80 m TEMPO: 5 ore DIFFICOLTÀ: media-facile SEGNALETICA: scarsa LUNGHEZZA:

DISLIVELLO IN SALITA:

Dove dormire PISA (AEROPORTO): B&B Gate 52 (€),

via dell’Aeroporto 52, tel. 050-52.01.706 / 333-27.49.962, www.gate52pisarooms.it, info@gate52pisarooms.it. B&B La Corte di Stelio (€€), via Sant’Agostino 285, tel. 050-22.00.092 / 377-29.44.474, www.lacortedistelio.it, info@lacortedistelio.it. PISA (CENTRO): B&B dei Cavalieri (€€), piazza Sant’Antonio 4, tel. 348-72.12.254 / 338-75.39.306, www.deicavalieri.pisa.it, info@deicavalieri.pisa.it.

15

20

25

30

CALCI: La Fabbrica (€€), via Don Giovanni Minzoni 30, tel. 339-31.18.770. B&B Il Molendino (€€), via di Nicosia 1, tel. 050-93.42.59 / 335-58.54.401 / 347-78.45.959, www.ilmolendino.com, info@ilmolendino.com. A circa 1 km dal percorso: dalla certosa andate verso via dei Madonnoni e poi in via Bruno Buozzi. B&B Gli Olivi (€€), via F. Ruschi 174, tel. 050-93.82.48 / 340-22.37.787, info@ gliolivi.it. A circa 1 km dal percorso: in piazza della Propositura [1.3] continuate diritti. CALCI (LOC. MONTEMAGNO): Villa Antica Toscana (€€), via Eugenio III 5, tel. 050-93.91.50 / 348- 56.54.054, www. antica-toscana.it, anticatoscana@gmail.com. B&B Il Vecchio Dazio (€€€), via San Martino 2, tel. 050-93.90.38 / 320-42.62.120 / 339-32.85.239.

Il percorso inizia dalla stazione ferroviaria, nel centro storico di Pisa: comodo per chi è arrivato in treno e ha deciso di mettersi subito in cammino, ma anche per tutti coloro i quali si fossero fermati qualche giorno per visitare la città. La tappa non presenta particolari difficoltà, ma trattandosi della prima giornata, è meglio andarci piano. Si esce da Pisa seguendo il corso del fiume, prima i lungarni e poi gli argini, fino ad arrivare alle pendici del monte Serra. Si passa davanti alla magnifica certosa di Pisa, ai margini dell’abitato di Calci, da dove inizia una piccola arrampicata fino a Montemagno, borgo medievale incastonato nel cuore dei monti Pisani. È l’unico tratto leggermente più impegnativo, un buon test per prendere confidenza con le proprie forze.

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1

Pisa ➜ Montemagno

Dal piazzale della stazione potete facilmente raggiungere il fiume imboccando viale Antonio Gramsci fino in piazza Vittorio Emanuele e continuando da qui su viale Benedetto Croce, percorrendolo fino in fondo e oltrepassando piazza Giuseppe Toniolo. Prendendo via Giuliano da Sangallo, dopo 200 m raggiungete un piccolo parco sulla sponda del fiume. Se la stagione lo consente, l’argine parallelo al lungarno Guadolongo può essere praticabile e consente di evitare il traffico. Continuando per circa 1 km, arrivate al bordo di un parco: è possibile passare all’esterno seguendo via Fiorentina oppure continuare all’interno, sempre costeggiando l’Arno. Dopo circa 2 km passate sotto un ponte. Seguite l’ansa del fiume fino ad arrivare in località Riglione. A questo punto si può continuare a seguire il fiume, oppure tagliare verso l’interno per abbreviare, risparmiando circa 3 km. Noi consigliamo quest’ultima opzione: svoltate a destra per via Campi Elisi [1.1], continuate per 500 m, all’incrocio con via dei Piastroni girate a sinistra e poi subito di nuovo a destra su via San Donato: seguitela tenendo la sinistra. Continuate per 300 m, girate a destra su via Ceria e poi a sinistra su via di Pettori. Dopo 300 m svoltate a destra, entrando in una stradina che porta di nuovo sulla sponda dell’Arno. Qui andate a destra e seguite il corso del fiume. Continuate sull’argine per 4,5 km, fino a raggiungere un ponte. Attraversatelo per raggiungere località Colmatella [1.2]. Dopo il ponte, andate diritto per 300 m e all’incrocio con la provinciale imboccate via del Ponte. Poi subito dopo andate a destra su via Alighieri e a sinistra su via delle Cave. Siamo così a Caprona. Continuando, si arriva in prossimità della TORRE DEGLI UPEZZINGHI (vedi anche il percorso diretto Pisa - Bientina). In prossimità della torre, voltate a sinistra su via di Crespignano e poi subito di nuovo a destra su via Dante Alighieri. Dopo pochi metri s’incontra la strada provinciale. Proseguite a destra e continuate per circa 1 km, entrando così nel piccolo comune di CALCI. Andate avanti fino a piazza della Propositura [1.3], dove sorge una pieve romanica dell’XI secolo. Prendete da qui a destra via Roma, superate l’incrocio con la provinciale e tirate dritto, oltrepassando il comando dei carabinieri. La strada conduce direttamente alla magnifica certosa di Pisa. Di fronte all’ingresso principale della certosa girate a destra e poi di nuovo a sinistra, costeggiando il muro di cinta del giardino. Su via degli Omberaldi inizia il sentiero Cai 141 che conduce direttamente al piccolo borgo di Montemagno distante circa 1,5 km. Il percorso è ben segnalato ma è bene fare attenzione a una svolta sulla destra [1.4], segnalata da un cartello in legno con l’indicazione per Montemagno che indica uno stretto sentiero. Imboccatelo e costeggiate il torrente fino a giungere a un vecchio casale. Qui troverete un piccolo ponte, attraversatelo e continuate diritto seguendo i segni Cai fino all’abitato di Montemagno. 24


Pisa ➜ Montemagno

CALCI.

La certosa di Pisa ospita il Museo di storia naturale e del territorio.

Percorso diretto Pisa - Bientina (28 km - 8 ore, senza pernottamento a Calci/Montemagno) Per chi ha un buon passo

e volesse guadagnare un giorno, è anche possibile seguire un percorso alternativo per evitare la sosta a Montemagno. In questo modo si attraversa in un solo giorno il monte Serra. Se decidete per questa soluzione, tenete però in conto il fatto che la tappa diventa molto faticosa e si evitano luoghi interessanti, come la certosa di Pisa e il grazioso borgo di Montemagno. Seguite il percorso della tappa 1 fino alla TORRE DEGLI UPEZZINGHI. Qui, su via di Crespignano, invece di voltare a sinistra, andate a destra. Dopo 150 m, al bivio, prendete la strada a destra per iniziare l’ascesa del monte Serra seguendo il sentiero Cai 139. Per arrivare in cima bisogna seguire per 2,2 km l’ampia strada sterrata che sale attraversando gli oliveti e poi un piccolo bosco. Si raggiunge così un incrocio di sentieri ben visibile. A questo punto continuate ancora sulla sinistra sul sentiero Cai 139 che sale, facendo attenzione a non prendere il Cai 3 che invece scende a valle. Continuate per altri 2,5 km tra le colline, fino a quando appare sulla sommità del monte la Rocca della Verruca, che vale una deviazione, se non altro per il magnifico panorama che si può godere da lì. Andando avanti sul Cai 139 si arriva a un incrocio in prossimità di una radura, dove ci si ricongiunge col percorso principale [2.4]. Per raggiungere Bientina, continuate seguendo l’itinerario descritto in tappa 2. Avrete così risparmiato alcuni chilometri e un giorno di cammino.

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1


1

Pisa ➜ Montemagno

Da vedere Pisa La città ha origini antichissime che risalgono al periodo etrusco. Il suo momento di massimo splendore fu tra l’XI e il XIII secolo, quando insieme ad Amalfi, Venezia e Genova esercitò un dominio sia militare sia commerciale su gran parte del Mediterraneo. In occasione della prima crociata, nel 1099 una flotta di navi pisane giunse in Terrasanta a portare rifornimenti ai cristiani. Da quel momento ebbe inizio una rapida ascesa che nel corso dei due secoli successivi portò al sorgere di colonie pisane in tutto il Mediterraneo, dalla vicina Sardegna fino a Tripoli. Grazie ai commerci, le ricchezze cittadine crebbero a dismisura e a testimonianza di quel periodo fortunato restano i monumenti racchiusi nello scrigno di PIAZZA DEI MIRACOLI, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ma il centro storico di Pisa offre anche altri innumerevoli luoghi d’interesse, come per esempio la bella PIAZZA DEI CAVALIERI, dove sorge il PALAZZO DELLA CAROVANA. Progettato da Giorgio Vasari, deve il suo nome al fatto che era il luogo dove venivano addestrati i Cavalieri di Santo Stefano, che avrebbero poi fatto parte delle carovane spedite a contrastare i saraceni. Dal 1810 il palazzo ospita la Scuola Normale Superiore, istituita da Napoleone sul modello dell’École Normale Supérieure di Parigi. Un altro luogo interessante, e meno conosciuto, è il CANTIERE DELLE NAVI ANTICHE DI PISA o CENTRO DI RESTAURO DEL LEGNO BAGNATO, dove è possibile osservare i reperti rinvenuti presso San Rossore e il loro restauro. Torre degli Upezzinghi A Caprona, su uno spillo di roccia, a stento

risparmiato da una cava di pietra, sorge la torre degli Upezzinghi, che deve il suo nome alla potente famiglia pisana che ne commissionò la costruzione. La località fu citata da Dante nel XVI canto dell’Inferno: “così vid’io già temer li fanti ch’uscivan patteggiati di Caprona vegendo sé tra nemici cotanti”. Dante descrive così la scena in cui, nel 1289, i ghibellini pisani si arresero ai guelfi fiorentini. Sconfitti, furono costretti a passare in mezzo a una schiera di soldati nemici.

Calci Merita una visita la bellissima CERTOSA DI PISA, che ospita il MU-

SEO DI STORIA NATURALE DELL’UNIVERSITÀ DI PISA. Vale la pena fermarsi anche in piazza della Propositura per ammirare la bella PIEVE ROMANICA dell’XI secolo.

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