TIM FISCHER
Traduzione di DAVIDE MUSSO
Unmattino d’estate, con un fruscio di vento e un tremolio del sole, una strana creatura si posò davanti a me.
Le sue piume fremevano come erba soffice, aveva l’odore del cielo e, senza emettere un suono, mi sorrise con i suoi occhi luminosi.
Quando mi alzai in piedi, spiegò rapido le grandi ali e spiccò il volo, sollevandosi in un turbine di vento come una nuvola.
“Dove stai andando?” gli gridai mentre volteggiava nella pigra aria mattutina.
Mi ero quasi stancato di aspettare, quando ridiscese e atterrò accanto a me.
“Vuoi diventare mio amico?” gli proposi.
“È mattino, abbiamo ancora molto tempo.”
“Sembra proprio un bel posto, qui”, rispose lui.