Il sole non si è ancora alzato e già Topo Taddeo non sta più nella pelle. Con un gran fardello sulla schiena, si incammina, zoppicon zoppiconi, verso casa del suo amico Nino la Talpa. Il cielo timido di quel primo mattino d’aprile lo fa sentire ispirato.
Bussa. Non risponde nessuno. Allora entra deciso. “Nino, sveglia! Alzati, presto! Guarda che splendida giornata. Ho preparato tutto l’occorrente per la pittura. Andiamo a dipingere la primavera!” propone allegro. “Dipingere? Ah, certo, sarebbe bello. Adoro i quadri! Ma lo sai che non vedo molto bene da lontano. E non sono bravo quanto te. Guarda il tuo capolavoro appeso sopra il mio letto!” borbotta Nino la Talpa girandosi su un fianco per tornare a dormire.
“Smettila di brontolare ti descriverò io il panorama. Oppure lo disegnerai come te lo immagini. In fondo i paesaggi nei quadri sono tutti un po’ inventati, perché si dipinge più con il cuore che con gli occhi!” “Va bene! È un’ottima idea”, risponde Nino la Talpa, ormai del tutto sveglio. “Ma sai che non vedo molto bene nemmeno da vicino. Dovrai passarmi i colori giusti!” “I colori scelti dall’artista sono sempre quelli giusti, amico mio. Forza, andiamo. Non vorrai arrivare dopo il sorgere del sole”, insiste Topo Taddeo.
“Allora?” chiede Nino la Talpa. “La luce dell’alba è perfetta!” esclama Topo Taddeo ammirato. “Ti descrivo il panorama: è stupendo!” “Tutto sommato non serve a molto. Veniamo così spesso su questa collina che ho il paesaggio impresso nel cuore. E poi, con il tiepido calore di aprile e i profumi della primavera, riesco a vedere tante cose bellissime.”
“Non esagerare con il rosso, Taddeo. Troppo rosso è un pugno in un occhio.” “D’accordo, ne metterò poco, Nino, starò attento. Grazie del consiglio.”
“Non riuscirò mai a dipingere questo paesaggio”, si lamenta Topo Taddeo.
“Non fissarti sui dettagli”, lo incoraggia Nino la Talpa. “Quando uno ci vede troppo, si perde nei particolari e gli sfugge l’essenziale. Fai due passi indietro, strizza gli occhi e ritorna alla tua tela.”
“Ora vedi le cose in modo più chiaro, amico mio? Va meglio?” chiede Nino la Talpa. “Quando sono con te va sempre bene”, sussurra Topo Taddeo.