IL PERCORSO
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PASSO DEL BRENNERO ➜ VIPITENO
Dal Passo del Brennero a Vipiteno
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1.600
VIPITENO
1.000
COLLE ISARCO
1.200
BRENNERO
1.400
800 600 400 200 0m 0 km
KM:
5
10
20
25
30
Dove dormire
16,5
DIFFICOLTÀ:
15
facile
190 m DISCESA 610 m STERRATO: 21% - ASFALTO: 79% (per le tappe del Trentino-Alto Adige l’asfalto consiste in buona parte di piste ciclabili) A ROMA: 1.022 km DISLIVELLO: SALITA
Per informazioni Associazione turistica Colle Isarco, www.colleisarco.org, tel. 0472-63.23.72, info@gossensass.org. Associazione turistica Vipiteno, www.vipiteno.com, tel. 0472-76.53.25, info@infosterzing.com. Portale Turismo Alto Adige, www.suedtirol. info, tel. 0471-99.99.99, info@suedtirol.info.
Albergo Olimpia, tel. 0472-63.11.63, albergoolimpia@gmail.com. TERME DI BRENNERO: Gasthof Silbergasser, tel. 0472-63.11.58, info@silbergasser.it. COLLE ISARCO: Hotel Schuster, Pfarrgasse 1, tel. 0472-63.23.22, info@hotel-schuster.com. Hotel Gudrun, via Posta vecchia 8, tel. 0472-63.23.18, info@hotel-gudrun.com. VIPITENO: Pensione Villa Maria, Città Vecchia 33, tel. 0472-76.76.22, info@pension-villa-maria.com. B&B Wipptalerhof, Neustadt 4, tel. 0472-76.54.28, wipptalerhof@rolmail.net. Pension Frick, via Deutschhaus 22, tel. 0472-76.44.96, info@pension-frick.com. BRENNERO:
La prima tappa della Via Romea Germanica non presenta particolari difficoltà, sviluppandosi prevalentemente in discesa tra i 1.370 m/slm del Brennero e i 950 m/slm di Vipiteno, tra paesaggi verdeggianti e vedute panoramiche. Il nostro punto tappa è una deliziosa cittadina di cultura e lingua germaniche, pittoresca e ricca di storia.
Il percorso italiano della Via Romea inizia dal piazzale antistante la stazione ferroviaria del Brennero. Uscendo dalla stazione, attraversiamo la strada, sulla destra troviamo una fontana dove riempiremo le borracce. Imbocchiamo di fronte a noi una viuzza, in fondo alla quale andiamo a sinistra, poi a fianco della chiesetta di San Valentino andiamo a destra in salita seguendo l’indicazione della pista ciclabile (Radroute) che 35
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PASSO DEL BRENNERO ➜ VIPITENO
Il valico del Brennero attraverso i secoli Il valico prende il nome dall’antico popolo dei breuni, sottomesso a Roma in epoca imperiale. Già nel II secolo i romani vi avevano fatto passare una strada militare, come attesta il ritrovamento di pietre miliari. Un secolo più tardi vi fecero transitare anche un ramo della Via Claudia Augusta, una delle più importanti vie di comunicazione tra mondo romano e germanico, che dal Po e dall’Adriatico raggiungeva il Danubio. Il Brennero fu ampiamente utilizzato come via d’invasione da parte delle popolazioni barbariche. Inoltre, tra il 960 e il 1530, furono ben 66 i sovrani germanici del Sacro romano impero che si recarono a Roma dal papa transitando per il Brennero. Ai tempi delle crociate, il valico fu luogo di passaggio obbligato per i cavalieri che dall’Europa centrale andavano in Terra Santa, e durante tutto il Medioevo vi transitò la maggior parte dei commerci tra Mediterraneo e Mare del Nord. Con la scoperta delle Americhe, lo spostamento dei traffici verso l’Atlantico segnò l’inizio del declino economico del valico; ma durante il XVIII e parte del XIX secolo, il Brennero vide rifiorire il suo prestigio come una delle principali porte d’ingresso all’Italia, meta finale di quel grand tour durante il quale giovani aristocratici di tutta Europa venivano a completare la loro formazione attraverso un’immersione semi-iniziatica nell’affascinante mondo delle antichità classiche.
seguiremo fino in prossimità di Colle Isarco. Ci troviamo sul percorso della vecchia ferrovia, si cammina sempre separati dalla strada, fiancheggiando l’Isarco, che dapprima è un rigagnolo, poi prende man mano consistenza di piccolo fiume. La valle è verdissima e l’altitudine rende il percorso piacevole anche in estate. Giunti a Terme di Brennero, a 3,5 km dalla partenza, dobbiamo immetterci sulla statale imboccando un ponte che scavalca la ferrovia; la ciclabile riprende dopo 200 m sulla destra, e proseguendo in costante discesa, passa all’interno di due piccole gallerie. Oltrepassata la seconda galleria, continuiamo ancora in discesa per 1,4 km fino a un piccolo quadrivio [1], dove abbandoniamo la pista ciclabile per imboccare una stradina in discesa sulla sinistra. Percorriamo un intero tornante per 400 m, e a un piccolo bivio rimaniamo sulla stradina, proseguendo a sinistra in discesa. La strada termina dopo 500 m; proseguiamo su un bel sentiero che scende su Colle Isarco. Dopo 300 m raggiungiamo una stradina asfaltata, andiamo a sinistra, percorsi 100 m proseguiamo a destra, e subito imbocchiamo un viottolo sterrato alla nostra sinistra che passa di fianco al cimitero e raggiunge la chiesa. Scendiamo per la scalinata antistante la chiesa, in fondo andiamo a sinistra e dopo 70 m, davanti alla banca, raggiungiamo la statale [2]. Voltiamo a sinistra, e dopo 30 m andiamo a destra per via Posta Vecchia, che sale rapidamente puntando al viadotto dell’autostrada. Sotto al viadotto, andiamo a destra seguendo le indicazioni del sentiero 21 per Vipiteno. Dopo 100 m il percorso diventa sterrato e sale per un tratto, immerso in una bella pineta; poi procede in saliscendi a mezza costa, e dopo 1,3 km raggiunge Castel di Strada, una rocca in posizione panoramicissima sulla Val d’Isarco. Da qui si prosegue in discesa su fondo asfaltato, e dopo 500 m raggiungiamo il gruppo di case di Novale di Sopra. Andiamo a sinistra e 36
PASSO DEL BRENNERO ➜ VIPITENO
COLLE ISARCO.
Veduta panoramica del paese nell’alta Val d’Isarco.
dopo 100 m, a un bivio con un crocifisso [3] proseguiamo diritto in salita, seguendo le indicazioni per Vipiteno. Continuiamo per 800 m su una bella stradina asfaltata che, dopo un tratto in quota, scende fino a un’abitazione. Restando sul sentiero 21, imbocchiamo sulla sinistra un altro sentiero che entra nella pineta, e dopo 200 m a un bivio teniamo la sinistra. Si sale ripidamente nel bosco e dopo altri 200 m, a un incrocio di sentieri, andiamo a destra. Proseguiamo per 1 km in quota, poi il sentiero s’allarga e cominciamo a scendere; oltrepassiamo una sbarra, usciamo dalla pineta e c’immettiamo a destra su carrareccia molto panoramica, in discesa. Dopo 500 m, su fondo già asfaltato, raggiungiamo la ferrovia, che costeggiamo per 300 m, poi imbocchiamo un sottopassaggio. Allo stop andiamo a destra, passiamo sotto alla strada e proseguiamo diritto per 300 m fino ad attraversare l’Isarco sopra un ponticello. Scendiamo la scalinata di fronte a noi, per ritrovarci in Stadtplatz, la pittoresca “piazza della città” di Vipiteno. I ciclisti seguiranno sempre le indicazioni della pista ciclabile (Radroute), ottimamente indicata. Dalla partenza fino al punto [1], essa coincide con il percorso a piedi. Da lì proseguiamo diritto e sempre in discesa per 3,3 km, dove la ciclabile volta a sinistra, passa sotto la ferrovia e affianca la strada della Val di Fleres. Andiamo a sinistra, e dopo altri 3,2 km sempre in discesa, dopo un altro passaggio sotto alla ferrovia, la pista volta a sinistra verso Colle Isarco. Dopo 200 m raggiungiamo uno stop, proseguiamo diritto su via Tribulaun, entriamo in centro paese e proseguiamo fino alla statale [2]. Attraversiamo la strada e proseguiamo su via Färber, dopo 350 m raggiungiamo nuovamente la
VARIANTE PER CICLISTI.
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statale e andiamo a sinistra. Proseguiamo per 300 m, passiamo sotto al viadotto dell’autostrada e subito imbocchiamo una stradina sulla sinistra che seguiamo per 1,5 km fino a Novale di Sopra. Davanti al bivio con il crocifisso [3], andiamo a destra in discesa, dopo 600 m passiamo sotto alla ferrovia, e dopo altri 200 m, appena prima del ponte sull’Isarco, imbocchiamo una sterrata sulla sinistra che costeggia il fiume per 250 m fino a un ponticello. Oltrepassiamo l’Isarco e c’immettiamo a sinistra sulla statale che seguiamo per 1,7 km fino all’ingresso di Vipiteno, dove entriamo per la pista ciclabile che fiancheggia Altstadt-via Città Vecchia, fino a Stadtplatz, cuore della cittadina.
Da vedere Brennero Fin dall’epoca romana, fu luogo di passaggio obbligato tra
il mondo latino e quello germanico. La PARROCCHIALE DI SAN VALENTINO si trova dove già nel 565 sorgeva un santuario dedicato al Santo, e venne più volte rimaneggiata. Il campanile risale al XIV secolo, il coro poligonale e il portale in pietra al XV secolo.
Colle Isarco Ha un importante passato nel settore dell’industria estrat-
tiva, e nei primi del Novecento divenne una rinomata località termale. Da visitare, la CHIESA PARROCCHIALE in stile barocco, e la CHIESETTA DI SANTA BARBARA , il cui altare è un piccolo gioiello artistico del periodo minerario. Poco sopra Novale di Sopra, il CASTEL DI STRADA (Straßberg) è una piccola rocca del XIII secolo. Il bel profilo di ciò che rimane del castello originario, la posizione panoramica e la presenza d’un piccolo stagno rendono il luogo assai suggestivo.
Vipiteno Il primo insediamento risale al 14 a.C., quando i romani
vi fondarono una stazione militare. Nel VI secolo si sviluppò un vero e proprio borgo, che s’ingrandì in epoca medievale, e raggiunse il massimo splendore durante il XV e XVI secolo, quando la floridezza dei commerci e lo sfruttamento delle miniere d’argento permisero di edificare i sontuosi edifici che ancor oggi ammiriamo lungo NEUSTADT, il principale corso cittadino. La TORRE DEI DODICI, alta 46 m, è considerata il simbolo di Vipiteno, e dal 1472 divide la città vecchia da quella nuova. Il MUNICIPIO (Rathaus), è un bell’edificio in stile tardo gotico, con una delle più belle sale consiliari dell’Alto Adige. La più importante chiesa cittadina è la parrocchiale MADONNA DELLA PALUDE. Situata poco fuori dal centro, fu edificata nel XV secolo sopra i resti di un cimitero romano, e rimaneggiata in forme barocche; interessante anche la CHIESA DI SANTO SPIRITO, del 1399, la più antica chiesa gotica della città. Nei pressi della parrocchiale, si trova la COMMENDA DELL’ORDINE TEUTONICO (Deutschhaus), che comprende un antico palazzo del XIII secolo, adibito a museo, e la CHIESA DI SANTA ELISABETTA, edificata in stile tardo-barocco. Vipiteno fa parte del club dei BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA. 38