Roma per tutti

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GLI ITINERARI


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Centrale Montemartini

Uscita

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Il cuore antico

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Roma, una città di rovine. Così è apparsa per secoli l’antica capitale dell’Impero Romano. Ridotta a pochi abitanti, priva di autorità capaci di gestire i problemi quotidiani, esposta a rischi di assalti, saccheggi ed epidemie. Ci volle la conquista da parte delle truppe del giovane Regno d’Italia, nel 1870, per ridare visibilità agli edifici dell’età repubblicana e imperiale. E la mania di grandezza di Mussolini per ritrovare la monumentalità caratteristica dell’antica Roma. Furono il grandioso progetto di scavo, voluto dal Duce negli anni ’30, e la creazione di via dei Fori Imperiali che permisero infatti di riportare alla luce l’architettura originaria dell’area che va dal Colosseo al colle del Campidoglio. Oggi il turista può quindi aggirarsi per antichi templi e vaste basiliche, mercati grandiosi e quel che rimane dei palazzi d’un tempo. Alcuni sono ben difesi dal caos urbano, altri hanno bisogno di essere identificati tra le costruzioni più recenti. L’itinerario che vi proponiamo, fatta eccezione per la salita al Palatino e la presenza di scivoli un po’ ripidi, non è troppo impegnativo per le persone con disabilità fisica, mentre offre diverse soluzioni che lo rendono ben fruibile alle persone con disabilità sensoriali. Il tempo di percorrenza varia da persona a persona, ma potrebbe durare fino a una mezza giornata se si decide di visitare con calma il Colosseo e i Fori. In ogni caso, questa visita giustifica da sola il viaggio nella Capitale. Gettare uno sguardo dal Campidoglio o da via dei Fori Imperiali al colle Palatino e alla sottostante Via Sacra rappresenta un’esperienza indimenticabile, soprattutto al tramonto. PARTENZA:

Dove mangiare

ARRIVO:

LASAGNAM,

KM:

Via di San Gregorio Piazza del Campidoglio

1,5

Media. Si segnala l’impegnativa salita al Palatino per cui si consiglia l’uso dell’automobile. DIFFICOLTÀ:

Mezzi pubblici che servono l’itinerario La zona attorno al Colosseo si raggiunge con la metro B (fermata “Colosseo”) e con i bus 75, 81, 87, 117, 175, 673 e 810. Per i Mercati di Traiano si consigliano i bus 40, 60, 64, 70, 117, 170, H.

via Frangipane 15-16-16/a, tel. 06-69.94.06.25, www.lasagnam.it. Le lasagne proposte in una decina di varianti regionali. Possono essere accompagnate da polpette di carne, patatine fritte e bibite.

Dove fare una sosta CAFFÈ PROPAGANDA,

via Claudia 15, tel. 06-94.53.42.55, www.caffepropaganda. it. Un bar di tendenza, a due passi dal Colosseo e dalla basilica di San Clemente, che offre cocktail vintage e cucina salata e dolce in un’ambientazione molto curata.

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Il cuore antico

Il percorso parte da via di San Gregorio, dove circa a metà troviamo il monumentale ingresso al Palatino e al Foro Romano, che visiteremo in un secondo tempo, utilizzando l’ingresso accessibile di via della Salara Vecchia. Spalle all’entrata, restiamo sul comodo marciapiede e ci incamminiamo a sinistra in direzione del Colosseo, ovvero l’Anfiteatro Flavio, prima tappa del nostro itinerario. All’inizio della pavimentazione in sampietrini, che circonda l’intero edificio, troviamo uno scivolo che ci permette di accedere con facilità alla grande piazza. Continuiamo in direzione dell’ARCO DI COSTANTINO, superiamolo e lasciamolo alla nostra sinistra. Arriviamo quindi sotto il COLOSSEO, che costeggiamo per un centinaio di metri in senso orario, sempre guardando il monumento, fino a raggiungere l’ingresso per i visitatori. Una volta usciti dal Colosseo, ci troviamo sul lato opposto rispetto a quello d’entrata. Ci volgiamo quindi verso destra, costeggiando di nuovo l’Anfiteatro fino a raggiungere e superare la precedente entrata. Poco dopo l’ingresso, svoltiamo a sinistra imboccando via dei Fori Imperiali. Qui la pavimentazione in sampietrini termina, lasciando posto a un marciapiede cementato, comodo e dotato di scivoli. Dopo 300 metri, all’altezza del semaforo di largo Corrado Ricci, una stradina leggermente in discesa sulla sinistra conduce in via della Salara Vecchia , dove si trova l’ingresso del FORO ROMANO e del PALATINO. Conclusa la visita, ritorniamo su via della Salara Vecchia e da qui continuiamo lungo via dei Fori Imperiali, in direzione di piazza Venezia. Mentre sulla sinistra godiamo di una veduta dall’alto del Foro Romano, a destra invece possiamo ammirare i FORI IMPERIALI e i MERCATI DI TRAIANO, ancor meglio visibili dall’opposto marciapiede. Giunti ai piedi del monumentale Vittoriano, prendiamo l’impegnativa salita sulla sinistra che ci porta al Campidoglio. Restiamo sul marciapiede sinistro, superiamo i dissuasori mobili che limitano il traffico automobilistico ed entriamo in via di San Pietro in carcere. Il poco traffico e il marciapiede che diventa sempre più stretto rendono consigliabile in questo caso percorrere la strada. Al termine della salita arriviamo finalmente in piazza del CAMPIDOGLIO, meta finale dell’itinerario, dove troviamo sulla sinistra il PALAZZO SENATORIO, sede di rappresentanza del Comune di Roma, e di fronte i MUSEI CAPITOLINI. Dopo esserci muniti del biglietto d’ingresso, possiamo accedere al museo utilizzando la comoda rampa di via delle Tre Pile 1, che troviamo sulla strada a sinistra della grande scalinata di accesso, una ventina di metri dopo l’arco che si vede sulla sinistra. In alternativa è possibile l’accesso in auto: da piazza della Consolazione, al gabbiotto dei vigili chiediamo di poter usufruire dell’accesso disabili per via di Monte Tarpeo. Proseguiamo in una via a senso unico fino a raggiungere piazzale Caffarelli. Salvo diversa disposizione, l’automobile non può sostare e dovrà tornare a recuperarci al termine della visita. 24


Il cuore antico

FORO DI TRAIANO.

I mercati Traianei.

Da vedere Arco di Costantino. Questo arco di trionfo, il più grande e il meglio

conservato presente in Roma, segnava l’inizio della antica via trionfale (oggi via San di Gregorio). Fu eretto nel 315 in onore di Costantino per celebrare il decennale dell’imperatore e la sua vittoria sull’ex collega e rivale Massenzio avvenuta pochi anni prima, nel 312. Il monumento presenta un’architettura a tre fornici, decorata con ricchi rilievi che narrano la vita e le conquiste di Costantino, sovrano noto tra l’altro per l’editto che legalizzava il culto cristiano. La scritta sopra l’arco centrale ricorda che il senato e il popolo romano dedicarono questo monumento all’imperatore perché, su impulso divino e per sua grandezza d’animo, seppe conquistare con il suo esercito lo Stato, togliendolo dal potere sia di un tiranno (Massenzio) sia delle opposte fazioni.

Colosseo. L’Anfiteatro Flavio, come ricorda il suo nome ufficiale, è

legato al primo imperatore della dinastia Flavia, Vespasiano. A inaugurarlo fu però il figlio e successore, Tito, nell’anno 80 d.C. Nel Colosseo si svolgevano sfide tra uomini e belve, scontri tra gladiatori ed esecuzioni capitali, soprattutto durante le persecuzioni che ebbero per vittima i cristiani: tutte iniziative molto apprezzate dal pubblico, in particolare plebeo, che lo affollava, arrivando fino a un massimo di 70mila spettatori. Nei secoli purtroppo l’intero edificio fu privato di parte dei rivestimenti che vennero utilizzati, specialmente il marmo, come materiale pregiato per restauri e nuove costruzioni. Via dei Fori Imperiali, tel. 06-39.96.77.00, archeoroma.beniculturali.it.

12578 ACCESSO CON ASCENSORE (RIVOLGERSI IN BIGLIETTERIA). INGRESSO GRATUITO, CON CORSIA PREFERENZIALE, PER LA PERSONA CON DISABILITÀ MUNITA DI TESSERINO E PER UN ACCOMPAGNATORE. MOLTO CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE.

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Il cuore antico AUDIOGUIDE CON TASTIERA BRAILLE (6 €). CONVIENE PRENOTARE PRIMA I DISPOSITIVI LIS.

Foro Romano e Palatino. Di epoca repubblicana, è la più antica

piazza monumentale romana. Fu aperta alle pendici del Campidoglio nel 46 a.C., in un’area che da circa seicento anni era il cuore della vita cittadina e la sede di varie autorità pubbliche. Dall’ingresso si scende verso i resti della Basilica Aemilia, fondata nel 179 a.C. e ricostruita sotto Augusto. Più avanti si trova un altro edificio riedificato in varie riprese: la Curia, dove avvenivano le assemblee del senato romano. La Via Sacra offre l’itinerario migliore per esplorare il Foro: in antico conduceva direttamente sulla sommità del Campidoglio e veniva utilizzata da tutti i generali cui era concesso di celebrare un trionfo solenne dopo una serie di vittorie. Via della Salara Vecchia 6, angolo via dei Fori Imperiali, tel. 06-69.98.41 / 06-77.59.08.49, archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/foro-romano-palatino. Orario 8.30-19.15. FORO ROMANO

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PALATINO

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INGRESSO GRATUITO (AL PALATINO SOLO PER CITTADINI EUROPEI) TERRENO ACCIDENTATO, POSSIBILI DIFFICOLTÀ. INGRESSO IN LARGO DELLA SALARA VECCHIA 6, LUNGO VIA DEI FORI IMPERIALI, TRAMITE ASCENSORE. DISPONIBILI SEDIE WHEELY TREKKY, TEL. 06-44.25.84.41.

Fori Imperiali e Mercati di Traiano. I Fori Imperiali sono un

museo a cielo aperto che propone un viaggio nell’antico centro cittadino, facendoci ripercorrere con le sue piazze monumentali (i “Fori”) oltre un secolo e mezzo di storia, dall’epoca di Giulio Cesare (ucciso nel 44 a.C.) a quella di Traiano (morto nel 117 d.C.). Se si desidera seguire l’ordine cronologico, la visita può avere inizio al Foro di Cesare, realizzato a cavallo tra repubblica e principato. Sullo sfondo, si noti il tempio di Venere Genitrice. Nel 2 a.C., dopo 25 anni di lavori, fu inaugurato invece il Foro di Augusto, un ex-voto di Ottaviano Augusto al dio della guerra Marte che aveva sostenuto il futuro imperatore contro Bruto e Cassio. Seguono poi il Tempio della Pace, edificato da Vespasiano nel 75 d.C. dopo la conquista di Gerusalemme, e il Foro di Nerva, costruito in realtà sotto l’imperatore Domiziano, suo predecessore. Da qui è possibile raggiungere il Foro di Traiano con i suoi grandiosi Mercati, una sorta di antico “centro commerciale” voluto sempre da questo energico generale spagnolo che fu eletto imperatore poco prima del 100 d.C. Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’area divenne fortezza, poi convento e infine caserma militare con l’Unità d’Italia. Via IV Novembre 94, tel. 06-06.08, www.mercatiditraiano.it.

12367 INGRESSO GRATUITO PER LA PERSONA CON DISABILITÀ E UN ACCOMPAGNATORE. ACCESSO AL MUSEO CON PEDANA ELEVATRICE E ASCENSORE, DAL GIARDINO DELLE MILIZIE E DA VIA BIBERATICA. UNA CARROZZINA A DISPOSIZIONE, SU PRENOTAZIONE. LIBRI GUIDA IN BRAILLE E CARATTERI LEGGIBILI.

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Il cuore antico

Piazza del Campidoglio. Sulla sommità del Campidoglio, il più

piccolo tra i colli di Roma, si apre questa splendida piazza a forma di trapezio disegnata da Michelangelo tra il 1534 e il 1538. Al centro domina la copia della statua in bronzo dorato dell’imperatore Marco Aurelio a cavallo, il cui originale è conservato nei vicini Musei Capitolini. Fanno da contorno alla piazza, sui tre lati, i palazzi della municipalità romana. Da notare la stella che decora il pavimento e riprende un disegno autografo di Michelangelo, la cui realizzazione è però relativamente recente (1940). Bellissima la vista di Roma che si gode da quassù.

Palazzo Senatorio. Prende il nome dal “nuovo” Senato di Roma,

ricostituito nel 1143 dopo secoli in cui la città non aveva una vera rappresentanza politica ma era gestita dalle famiglie aristocratiche. L’esperimento “repubblicano” durò poco, e dell’assemblea formata da 50 cittadini che qui si riuniva rimase solo il nome. Il palazzo fu sostanzialmente rifatto nel ’500, in occasione della sistemazione della piazza progettata Michelangelo. Del 1578-1582 è la bella torre campanaria che permette di riconoscere quest’edificio anche da lontano. Le sue campane suonano in due occasioni: per l’elezione del sindaco di Roma, che in questo palazzo ha i suoi uffici, e per festeggiare la nascita della città, il 21 aprile. Piazza del Campidoglio 1, tel. 06-67.081. Il palazzo è visitabile solo in occasione di aperture straordinarie.

Musei Capitolini. Sono ritenuti i musei pubblici più antichi del

mondo e conservano sculture egizie, greche e romane. La più nota, la famosa statua bronzea della Lupa Capitolina, risale però al Medioevo. Tra i pittori di cui si conservano le opere, Michelangelo, Rubens e Guercino. L’entrata dei musei si trova nel Palazzo dei Conservatori, a destra guardando il Palazzo Senatorio. Il resto delle collezioni si trova di fronte, nel Palazzo Nuovo, edificato nello stesso stile del Palazzo dei Conservatori per ragioni di armonia. L’attuale percorso di visita include tra l’altro il Tempio di Veiove (192 a.C.) e il Tabularium, l’antica sede degli archivi di Stato (età repubblicana). Le collezioni museali comprendono una serie di sculture antiche - circa 400 - che sono state collocate nella ex Centrale Montemartini. Piazza del Campidoglio 1, tel. 06-06.08, www.museicapitolini.org. Orario 9.30-19.30.

124768 INGRESSO GRATUITO PER LA PERSONA CON DISABILITÀ E UN ACCOMPAGNATORE. INGRESSO ACCESSIBILE DA VIA DELLE TRE PILE 1: ASCENSORE PER PALAZZO DEI CONSERVATORI E PALAZZO CAFFARELLI. INGRESSO DAL PORTICO DEL VIGNOLA. A DISPOSIZIONE ALCUNE CARROZZINE. PERCORSI TATTILI A PALAZZO NUOVO E ALLA GALLERIA LAPIDARIA CAPITOLINA (LIBRO GUIDA IN BRAILLE CON CD). SU PRENOTAZIONE, TEL. 06-67.10.20.71.

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La Centrale Montemartini Chi immagina un museo di scultura antica come un luogo polveroso e un po’ noioso dovrebbe recarsi in visita alla ex Centrale Montemartini. Il complesso museale, sulla via Ostiense, è uno stupendo esempio di integrazione tra edifici di archeologia industriale e opere di arte antica. Una soluzione originale che, purtroppo, in Italia è stata tentata in pochi casi rispetto a quanto non sia avvenuto all’estero. Eppure il dialogo tra macchinari dell’epoca industriale e sculture produce un connubio davvero interessante.

L’antica centrale. La Centrale termoelettrica Giovanni Montemar-

tini fu costruita tra il 1913 e il 1922 in un quartiere, l’Ostiense, che fu pensato nei primi anni del ’900 come zona industriale. Così, accanto alla storica basilica di San Paolo fuori le Mura, vennero fondate oltre alla centrale diverse fabbriche, di cui oggi restano i gasometri (1908), i magazzini generali (1909) e l’ex consorzio agrario cooperativo (1918). La centrale, collocata vicino al Tevere in modo da aver facile accesso all’acqua, e fuori dalla cinta daziale, per non essere soggetta alle imposte sul combustibile, come avveniva spesso in quegli anni era circondata da un muro che ancora oggi la delimita. L’edificio interno è coronato dalla scritta Spqr, una sigla che sta per Senatus Populusque Romanus (“il Senato e il popolo romano”), utilizzata tuttora nello stemma e sui tombini della Capitale e che ricorda a chi era destinata la corrente elettrica qui prodotta: l’intera città di Roma. Durante la visita, consigliamo di fare una sosta nella aala macchine, dove si resta impressionati dall’imponenza dei due enormi motori Diesel che la occupano: ciascun albero motore misura infatti oltre 20 metri. Nella sala caldaie, è possibile invece vedere l’unica rimasta delle tre caldaie a vapore della centrale, un intreccio di tubi, mattoni e passerelle in metallo che arrivano fino al soffitto.

Un nuovo museo e le sue collezioni. La riconversione della

vecchia centrale elettrica in sede museale fu attuata nel 1997 per ragioni contingenti. Bisognava infatti sistemare le raccolte esposte in Campidoglio, nel Palazzo dei Conservatori e nel Palazzo Nuovo. Inoltre, non tutte le opere possedute dai Musei Capitolini erano accessibili al pubblico. Si decise quindi di approntare una nuova sede, ad experimentum, utilizzando gli ambienti della ex centrale, che erano abbandonati da decenni. Quello che poteva essere un espediente provvisorio è poi divenuta una soluzione definitiva per l’atmosfera unica che queste sale evocano nel visitatore. Da un lato la monumentalità di Roma antica, testimoniata da sculture e pavimenti a mosaico, dall’altro il ricordo di uno dei primi ambienti industriali della Capitale. 28


La Centrale Montemartini

LA CENTRALE.

L’ingresso (1913), oggi polo espositivo dei Musei Capitolini.

Le opere giunte qui dai Musei Capitolini costituiscono solo una parte della proprietà delle raccolte civiche di Roma capitale: si tratta di 400 tra statue, bassorilievi, mosaici. Tra queste ricordiamo la ricostruzione del Frontone del tempio di Apollo Sosiano (metà del V secolo a.C.) e il suo fregio-architrave con Processione trionfale e battaglia, una decorazione monumentale greca databile all’epoca del Partenone (450-425 a.C.). Prelevata da un tempio greco classico nell’età di Augusto, raffigura una Amazzonomachia, ovvero una lotta tra Amazzoni e Greci. Molto interessante è anche il gruppo scultoreo con la Presentazione di Eracle all’Olimpo (metà del VI secolo a.C.). Tra gli affreschi è notevole un frammento con Scene militari relative alle guerre sannitiche (prima metà del III secolo a.C.). Vi è infine un mosaico policromo ritrovato nei pressi della chiesa di Santa Bibiana, nel rione Esquilino, e dedicato alla Cattura di animali per le cacce dell’anfiteatro. Come concezione e come stile è molto simile ai mosaici della Villa Romana del Casale, un edificio di matrice imperiale, che è possibile visitare ancora oggi nella cittadina siciliana di Piazza Armerina, in provincia di Enna. Viale Ostiense 106, tel. 06-06.08, www.centralemontemartini.it. Orario mar-dom 9-19.

123 INGRESSO GRATUITO PER LA PERSONA CON DISABILITÀ E UN ACCOMPAGNATORE. DISPONE DI UNA CARROZZINA.

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