"The Urban Woodsman"

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Max Bainbridge

THE URBAN WOODSMAN GUIDA PER INTAGLIATORI MODERNI


A mia nonna, Jean Gray

First published in Great Britain in 2016 by Kyle Books, an imprint of Kyle Cathie Ltd Carmelite House, 50 Victoria Embankment, London EC4Y 0DZ Text © 2016 Max Bainbridge Design © 2016 Kyle Books Photography © 2016 Dean Hearne Max Bainbridge is hereby identified as the author of this work in accordance with Section 77 of the Copyright, Designs and Patents Act 1988. All rights reserved. © 2019 Cart’Armata edizioni Srl Terre di mezzo Editore via Calatafimi 10, 20122 Milano Tel. 02-83.24.24.26 e-mail editore@terre.it terre.it acchiappastorie.it Direzione editoriale: Miriam Giovanzana Coordinamento editoriale: Sara Ragusa Traduzione: Valentina Vignoli Stampato nel mese di ottobre 2019 Coedizione stampata in Cina


INDICE

L’arte dell’intaglio Introduzione, 7 Procurarsi il legno, 18 Scegliere il legno, 25 Attrezzi, 32 Tecniche di taglio, 36

Progetti

Cucchiaio da tavola, 46 Spatola, 52 Cucchiaio da cucina, 60 Coltello da burro, 68 Misurino da caffè, 76 Tagliere da cucina, 84 Tagliere da portata, 90 Ciotola piccola, 98

Finiture e manutenzione Sfaccettatura, 106 Bruciatura, 110 Mordenzatura, 114 Carteggiatura, 119 Crema alla cera d’api, 122 Manutenzione, 124 Rotolo porta attrezzi, 135 Fornitori, 138 Glossario, 139 Indice analitico, 140 Ringraziamenti, 143


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INTRODUZIONE Che io ricordi, il legno mi ha sempre affascinato. È un materiale splendido e versatile che può essere usato in mille modi diversi e che mi intriga sotto ogni aspetto: odore, consistenza, venatura, colore. Ho sempre saputo che prima o poi ci avrei lavorato. Uno dei miei primi ricordi di infanzia è di me nel giardino dietro casa che scocco una freccia da un arco costruito con le mie mani. Avevo intagliato due tacche alle estremità, per la corda, e un’impugnatura che lasciava intravedere l’alburno chiaro e brillante sotto la corteccia. Capire che potevo prendere un ramo qualunque e, semplicemente intagliandolo, trasformarlo in qualcosa di utile, qualcosa che avesse una funzione, è stato una sorta di rivelazione dagli effetti indelebili. Con un semplice intervento è possibile rivelare caratteristiche di questo materiale invisibili a un primo sguardo: è questo potenziale

“Essere un artigiano non è solo un lavoro, è uno stile di vita.” infinito che ancora oggi mi stupisce e mi entusiasma come tanti anni fa, quando ho fatto il mio primo taglio. Costruisco cose da sempre, ma sono diventato un artigiano del legno solo negli ultimi tre anni, da quando ho deciso di perfezionare il mio bisogno di lavorare con le mani e trasformarlo in un insieme di competenze e abilità. La possibilità di mettere in pratica queste competenze per creare oggetti belli da vedere, ma al tempo stesso funzionali e piacevoli da usare, è la vera forza motrice del mio lavoro. Essere un “maker”, un intagliatore, un artigiano, un falegname, un artista (chiamatelo come volete) non è solo un lavoro, è uno stile di vita. Ogni volta che mi intervistano, o che parlo con qualcuno del mio lavoro, mi ritrovo a dire sempre la stessa cosa, ovvero che “vivo ciò che faccio”. È qualcosa di totalizzante. Non posso mai dire di non essere al lavoro o di avere un giorno libero, ma penso che questo valga per qualunque artigiano. Il mio lavoro non è il mezzo per raggiungere uno scopo, è qualcosa che faccio e basta. 7


Non c’è mai un punto d’arrivo, ed è proprio questo l’aspetto che mi piace di più: è un processo in costante evoluzione, sempre in cambiamento, e io di conseguenza non smetto mai di imparare. Ho affrontato la scrittura di questo libro nello stesso modo in cui avrei iniziato a sperimentare con una nuova forma di cucchiaio o una nuova specie legnosa. È stato spaventoso ed entusiasmante al tempo stesso: ho dovuto prendere in esame ogni aspetto del processo di lavorazione, sezionarlo in fasi successive e poi cercare di mettere tutto su carta in un modo che comunicasse il mio amore per ciò che faccio. Scrivere questo libro mi ha costretto a osservare il modo in cui uso gli attrezzi e a interrogarmi su quanto realmente conosca la natura del legno. Mi ha fatto passare al vaglio ogni aspetto del mio metodo di lavoro e mi ha insegnato tante cose sul mio mestiere: spero di riuscire a trasmetterle ai miei lettori. Per me è molto importante condividere ciò che ho imparato, nella speranza che altre persone si appassionino all’arte dell’intaglio e alla magia

“Tutto è progettato per avere un utilizzo e tutto ciò che viene prodotto è utile.” che deriva dal produrre qualcosa con le proprie mani: mi auguro che provino la mia stessa gioia e la mia stessa soddisfazione nel creare qualcosa. Tutti possono lavorare il legno: basta solo sapere da dove cominciare e avere voglia di imparare. Io ho iniziato con un libro, alcuni video su YouTube e una grossa scatola di cerotti. Tre anni dopo, gestisco a tempo pieno la mia attività Forest + Found con la mia compagna Abigail: produciamo oggetti funzionali dal design contemporaneo ma usando tecniche tradizionali. In questo libro prenderò in esame diverse tecniche, tra cui l’intaglio, la levigatura, la bruciatura, la carteggiatura e la ceratura, che metteremo in pratica per creare oggetti che potrete usare in casa quotidianamente. Dal nostro laboratorio non esce nulla che non abbia una funzione pratica. “Tutto è progettato per avere un utilizzo e tutto ciò che viene prodotto è utile.” Il fatto di vivere in città incide su tutto ciò che faccio: determina il mio luogo di lavoro, i materiali che uso e influisce su ogni aspetto della 8


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progettazione. Abitando a Walthamstow, nella zona est di Londra, sono circondato dalle più disparate fonti di ispirazione e di materiali. Quando si vive e si lavora in città è importantissimo cercare spazi verdi, luoghi che ti consentano di cambiare aria, respirare e pensare. Per mia fortuna, vivo molto vicino alla foresta di Epping, un’antica area boschiva di 2.400 ettari al confine tra la zona nord-orientale di Londra e l’Essex. Ci vado spesso, oltre che per procurarmi un’ottima selezione di legno duro locale, per sfuggire alla frenesia della vita londinese. Vivendo in città, inoltre, mi sono dovuto assicurare metodi di rifornimento del legno sostenibili e affidabili nel tempo. Questo non significa solo andare alla ricerca di boschi e spazi verdi: oltre a collaborare con i forestali, infatti, nel corso degli anni mi sono costruito una rete di contatti tra mobilieri ed ebanisti. Anche frequentare altri artigiani può finire per garantirvi una fornitura regolare di legno duro che altrimenti rischierebbe di finire bruciato o in discarica.

“Si può ottenere buon legno da lavorare praticamente ovunque.” La possibilità di recuperare gli scarti di produzione altrui e trasformarli in qualcosa di utile è una parte fondamentale del mio modo di lavorare. Si può ottenere buon legno praticamente ovunque. Se sfruttate i canali giusti e vi prendete un po’ di tempo per parlare con le persone, vedrete che molti saranno più che felici di aiutarvi. Le informazioni che ho raccolto in questo libro sono valide per chiunque - che viviate in una grande città o in un piccolo paesino - e vi consentiranno di scoprire cosa c’è a disposizione là fuori e come fare per ottenerlo. Per quanto mi riguarda, una delle cose più importanti è trovare piacere in ciò che faccio. Il lavoro di intaglio può essere un’attività molto dura. Potreste trovarvi bloccati a metà di un progetto più difficile del previsto, ed è proprio quello il momento in cui, personalmente, decido di fare una pausa e, perché no, prendermi una tazza di tè. È di gran lunga più produttivo fermarsi per pensare a una soluzione che perseverare fino allo sfinimento. Ho imparato a mie spese che altrimenti si rischia 13


di commettere errori sciocchi o, peggio, si finisce per farsi male. La salute e la sicurezza sono due questioni che mi stanno molto a cuore: bastano pochi accorgimenti e poi non dovrete starci a pensare troppo. Le cose principali a cui prestare attenzione sono: la vostra persona, l’ambiente di lavoro, i materiali e gli attrezzi. Prima di iniziare un nuovo progetto prendetevi un po’ di tempo per annotare cosa avete intenzione di fare, quali attrezzi e materiali vi servono, dove lavorerete e, cosa più importante, pensate se ve la sentite. Mettervi al lavoro se siete stressati, stanchi o poco concentrati può essere pericoloso tanto per voi quanto per le persone che vi circondano. I progetti presentati nel libro sono pensati per farvi sviluppare le vostre capacità passo dopo passo, per cui dovreste sentirvi sempre sicuri ed entusiasti di affrontare ogni nuova sfida. Inoltre, vi godrete al meglio il lavoro di intaglio se non avrete una scadenza da rispettare. È importante capire che l’artigianato richiede tempo. Non solo: ne beneficia. La mia attività si è sempre mossa nell’ambito del design contemporaneo,

“L’artigianato richiede tempo. Non solo: ne beneficia.” puntellata però saldamente dal sapere dei mestieri tradizionali. Spero che questo libro sia per molti il trampolino per avvicinarsi a un nuovo metodo di lavoro e continuare da soli a progettare e produrre ciò che vogliono. Desidero anche sottolineare che, indipendentemente dalla produzione di cucchiai e ciotole, l’intaglio del legno è un’attività che vi farà stare meglio sotto diversi punti di vista. Ad esempio, costringendovi a deviare dalla frenesia della vita quotidiana e a rallentare, migliorerà il vostro stato d’animo. Concentrandovi su come eseguire il taglio perfetto per il bordo di un tagliere o come modellare le curve di un manico, inizierete a intuire le finezze di questo materiale. In qualunque parte del mondo viviate, intagliare il legno vi regalerà il piacere semplice di stare all’aria aperta e imparare a usare le risorse naturali. Spero che alla fine di questo volume avrete sviluppato le conoscenze e l’entusiasmo per continuare a esplorare questa attività artigianale di cui mi sono innamorato. 14


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CUCCHIAIO DA TAVOLA di betulla bianca


CUCCHIAIO DA TAVOLA

Il cucchiaio da tavola è un oggetto realizzato in ogni forma e dimensione fin dalla notte dei tempi. È uno dei cucchiai più funzionali tra quelli che produco, e probabilmente il più utilizzato, ma rimane, per la sua linea essenziale, uno dei più eleganti. Ne ho definito la forma un pezzo dopo l’altro, a volte adattando le dimensioni della conca, a volte correggendo la lunghezza del manico. Tutte queste modifiche sono sfociate in un cucchiaio equilibrato e dalle giuste proporzioni, molto gradevole da portare alla bocca. Lo scopo è creare un oggetto adatto a voi e che vi faccia venire voglia di utilizzarlo giorno dopo giorno. Occorrente: ascia mazzuolo (ma anche una sezione di ramo andrà bene) matita modello (di carta o cartoncino) scavino coltello a lama dritta carta vetrata crema alla cera d’api panno Legno: betulla bianca

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Poggiate la sezione di ramo verticalmente su un ceppo da taglio stabile (ad esempio una grossa sezione di tronco). Prendete l’ascia, posizionate la lama di taglio al centro di una delle due facce del ramo e iniziate a colpirla con il mazzuolo, facendo attenzione a picchiare sul retro della testa dell’ascia e non sul manico.

Selezionare la giusta specie di legno è fondamentale. Per questo progetto ho optato per la betulla bianca, un’essenza versatilissima e un buon punto di partenza per chi si avvicina all’intaglio. Scegliete una sezione di ramo con il minor numero di nodi possibile per aver una buona porzione continua di legno da lavorare una volta che l’avrete spaccato.

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Delle due metà di ramo così ottenute, scegliete quella dove il taglio risulta più piatto. Su un pezzo di carta spesso o di cartoncino, disegnate la sagoma del cucchiaio e ritagliatela, poi posizionatela al centro del pezzo di legno e riproducetela. Iniziate a sgrossare il legno con l’ascia, procedendo sempre da metà verso il ceppo da taglio e ruotando il pezzo al bisogno. Assicuratevi di tenere la lama ben lontana dalle mani.

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Una volta che avrete sgrossato il pezzo di legno, dovrete iniziate a intagliare la conca del cucchiaio. Con lo scavino, lavorate contro vena dall’esterno verso l’interno (in direzione del vostro corpo). Non dovrete applicare molta forza: il legno verde oppone scarsa resistenza alla lama, ed è molto facile da lavorare.

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CUCCHIAIO DA TAVOLA

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Una volta scavata la parte concava, potete iniziare a rifinire il retro del cucchiaio con il coltello a lama dritta e la tecnica del taglio a spinta. Cercate di lavorare in una direzione dal centro del retro del cucchiaio in avanti, e poi girate il cucchiaio e lavorate dal centro a scendere verso il manico: in questo modo dovreste riuscire sempre a tagliare lungo vena, evitando inutili resistenze del legno.

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Dopo aver dato forma alla parte posteriore, potete tornire il manico e la zona di transizione tra conca e manico con il coltello a lama dritta e una combinazione di taglio a tiro e a spinta. Quando la forma generale sarĂ emersa, potrete dedicarvi alle finiture usando la tecnica del taglio di precisione.

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Una volta raggiunte la forma e le proporzioni desiderate, passate alla carteggiatura. L’unica regola qui è lavorare lungo vena, in modo da ottenere una finitura liscia ed evitare graffi, a cui sarebbe difficile porre rimedio in un secondo momento. Iniziate da una carta vetrata di grana 120 e passate a carte via via più fini, fino a una 320, levigando finché non sarete soddisfatti.

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Applicate una generosa quantità di crema alla cera d’api con un panno pulito e lasciate riposare tutta la notte. Il mattino seguente date una bella strofinata al cucchiaio per lucidarlo e fargli assorbire tutta la crema residua.

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CUCCHIAIO DA TAVOLA

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