Guida alla Via degli Abati e del Volto Santo

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Cune

Bagni di Lucca

6vs

barga ➜ borgo a mozzano 14

Piano della Rocca Pian dei Berci

6.20

Monte Agliale

6.19

Val Fegana

6.18

12

Gioviano

6.17

Granaiola di Val Fegana

6.16

Barga

6.15

Pian Grande

Piano di Coreglia

6.14

Ponte di Calavorno

6.13

10

Vitiana

Borgo a Mozzano

6.12

F. S e

io rch

6.11

Ghivizzano Lucignana

San Romano

6.10

8 6.9

Piano di Coreglia

6.8

Cardoso Turritecava

6.7

Gromignana

Chiesa San Lorenzo Diacono Menchi Filecchio

6.3

Coreglia Antelminelli

4

6 6.6 6.4

Colle Aginaia

6.5

Ponte all'Ania Giannini

Bolognana

Bardani

6.2

Ponte Medievale

Fornaci di Barga

Loppia di Sopra 2

Tiglio Alto

6.1

Pieve di Loppia

Tiglio Basso

La Serra

Barga

Pian di Gragno Frascone

Orsucci


6VS vs

barga BARGA ➜borgo ➜ BORGO amozzano A MOZZANO

Particelle

Corsagna

Socciglia

Anchiano

18 6.25

6.24

Borgo a Mozzano

Ponte della Maddalena Lugliano

Pieve di Cerreto

6.23 6.22

Chifenti

16

Oneta

6.21

Rocca Cune

Fornoli Piano della Rocca

14

Pian dei Berci

6.20

Monte Agliale

6.19

Val Fegana Granaiola di Val Fegana

Gioviano

6.18

12 6.17

6.15 6.16

6.14

Ponte di Calavorno

6.13

10

Vitiana

6.12

io rch

6.11

6.10

Ghivizzano

San Romano

F. S e

8 6.9 6.8

Piano di Coreglia 6.7

Gromignana

Chiesa San Lorenzo Diacono

Turritecava 6

6.6

Colle Aginaia


Da Barga a Borgo a Mozzano

6VS vs

1.400 1.200

BORGO A MOZZANO

PIANO DELLA ROCCA

GHIVIZZANO

200

PONTE ALL'ANIA

400

PIEVE DI LOPPIA

600

BARGA

800

ROCCA PIEVE DI CERRETO

1.000

0m 0 km

KM:

5

10

15

19,4 5 ore

TEMPO:

DISLIVELLO: SALITA 494 ALTITUDINE: MIN 92 DIFFICOLTÀ:

m DISCESA 800 m m/slm MAX 402 m/slm

facile

Dove dormire Misericordia di Borgo a Mozzano, viale San Francesco 1, tel. 0583-80.731 / 0583-80.73.302, www. misericordiaborgo.info. 4 posti, a donativo, apertura da marzo a ottobre. Hotel Il pescatore, via 1° maggio 4 (strada prov. Lodovica, 480 m fuori percorso), BORGO A MOZZANO:

20

25

30

35

tel. 328-46.61.179, www.ilpescatorehotel.it. 20 posti in 10 camere, 25 € a persona con colazione, possibilità di cena +10 €. Hotel Milano, via del Brennero 6, loc. Socciglia (1,8 km fuori percorso), tel. 0583-88.91.91 / 335-76.21.306, www. hotelmilano-lucca.it. 64 posti in camere di varia capienza, 50/70 € con colazione, possibilità di cena +15 €.

Punti ristoro PONTE ALL’ANIA, PIANO DI COREGLIA, CALAVORNO-GHIVIZZANO, PIANO DELLA ROCCA, BORGO A MOZZANO:

bar e ristoranti.

I molti tratti asfaltati di questa tappa sono compensati dall’emozione di camminare sul ponte medievale di Loppia, sul selciato che sale a Filecchio. Dopo Ponte all’Ania il percorso si snoda per le strade interne di Piano di Coreglia e di Ghivizzano (Castello). Passato il Serchio si sale all’antica pieve di Cerreto per poi scendere a Borgo a Mozzano, in prossimità del suggestivo ponte della Maddalena (o del Diavolo).

Dal duomo di Barga (km 0 - alt. 402 m) scendiamo al piazzale del Fosso dove prendiamo a sinistra la Sp 7, chiamata in questo tratto anche via Bellavista. La percorriamo per 3 km con molta attenzione, seguendo alcuni tornanti in discesa, fino a trovare sulla sinistra la pieve di Santa Maria a Loppia. Abbandoniamo la strada asfaltata e prendiamo uno stradello selciato a sinistra [6.1] che porta alla pieve. Passiamo quindi accanto al cimitero e proseguiamo imboccando il caratteristico ponte in pietra a schiena d’asino sul torrente Loppora, oltre il quale ci inerpichiamo su una breve e ripida salita in lastricato, a tratti scivoloso (fonte e lavatoio sulla sinistra). 145


6vs

barga ➜ borgo a mozzano

Dopo un paio di tornanti arriviamo alla frazione Filecchio (km 3,4 - alt. 258 m) [6.2], dove giriamo a destra sulla strada asfaltata. Fatti pochi metri, giriamo a sinistra in via Cima Solco, che percorriamo per 400 m. Giunti al piazzale Pagnini (bar sulla sinistra) scendiamo a sinistra per via Posta [6.3], che seguiamo per 100 m fino a una casa con due terrazzini; qui ci immettiamo in uno stradello a destra che curva a gomito in discesa e che, passando fra orti e prati, permette di accorciare il tornante della strada asfaltata. Arrivati di nuovo all’asfalto giriamo a sinistra e dopo 30 m a destra in discesa. Passiamo sotto la volta di una casa in località Menchi di Sopra e seguiamo la strada principale, andando dritto fino in località Pedona dove entriamo nel borgo. Fatti 80 m prendiamo a sinistra verso la chiesa e, prima di raggiungerla, giriamo a destra [6.4] in discesa sulla piccola strada con basolato medievale che finisce all’altezza di un tabernacolo. Ancora 100 m e arriviamo, fra le case, sulla strada regionale della Garfagnana che imbocchiamo a sinistra [6.5], in località Ponte all’Ania. Passiamo il ponte stradale con attenzione e prendiamo una stretta scalinata sulla sinistra [6.6] che ci porta davanti alla chiesa di Piano di Coreglia. Proseguiamo diritto per 300 m, attraversiamo un piccolo passaggio pedonale con un tabernacolo all’incrocio con via Porrina e attraversiamo un successivo incrocio andando diritto per via Ghivizzano. Camminiamo per 100 m e prendiamo a sinistra via di Renaio [6.7]. 400 m dopo, a una torretta dell’Enel in mattoni rossi, continuiamo diritto. Dopo 500 m seguiamo la strada a sinistra [6.8]. Dopo altri 150 m andiamo a sinistra e ancora a sinistra in salita fino a una torretta di cemento. La strada curva a destra e termina con alcune scalette [6.9], che saliamo. Rientrati subito dopo sulla strada proseguiamo diritto e poi a destra in salita verso il borgo di Ghivizzano (km 8,4 - alt. 145 m). Passiamo oltre l’imbocco della porta del borgo, tenendola sulla sinistra, e scendiamo fino a un lavatoio. Qui scendiamo a destra [6.10] per via della Madonna. A un bivio continuiamo a destra e a quello dopo andiamo a sinistra in via del Pruno. Percorsi 200 m, giriamo a sinistra in via del Rinascimento [6.11] e al primo incrocio continuiamo diritto. Proseguiamo per 700 m e giriamo a destra [6.12] in via di Lucignana, quindi dopo 150 m giriamo a sinistra nel viale Dezza (che poi diventa via di Mezzo) per raggiungere la frazione Calavorno. Giunti in via della Cartiera giriamo a sinistra (curva a gomito) [6.13] e poi subito a destra. Attraversiamo il ponte medievale sul torrente Suricchiana e continuiamo a destra per altri 100 m fino a rientrare sulla strada regionale (km 10,7 - alt. 121 m) [6.14], che prendiamo a sinistra davanti al bar Kiwi. Attraversiamo il passaggio a livello e poco dopo, sulla destra, il ponte stradale sul Serchio. Andiamo a destra [6.15] sulla provinciale in direzione di Castelnuovo; la percorriamo facendo attenzione al traffico per circa 180 m e prendiamo a sinistra una stradina asfaltata [6.16]; pochi metri dopo giriamo su una carrareccia a sinistra in lieve salita. Dopo 150 m superiamo una catena che impedisce il passaggio delle auto e continuiamo in salita per 250 m seguendo un tornante; ignoriamo la via che si apre a sinistra e procediamo invece verso destra [6.17]. Continuiamo in salita per 800 m quindi lasciamo la carrareccia per prendere un ripido sen146


barga ➜ borgo a mozzano

BORGO A MOZZANO.

Il ponte della Maddalena, detto anche “del Diavolo”.

tiero a destra [6.18] e giriamo a sinistra pochi metri dopo. Sempre in salita, passiamo sotto un grande albero caduto. Dopo 100 m continuiamo diritto e saliamo nel bosco sull’ampio sentiero principale. Al bivio successivo, teniamo la sinistra [6.19]. Ancora 640 m in forte pendenza e sbuchiamo, al termine della salita, nei pressi di uno slargo con un capanno di caccia alla nostra destra. Il sentiero, largo e carrozzabile, inizia a scendere: teniamo la sinistra al primo bivio [6.20] e sempre la sinistra al successivo dopo 800 m. Continuando, oltrepassiamo una casa sulla sinistra e, uscendo dal bosco, una cappellina sulla destra (Chiesetta degli Alpini). Ignorando sulla destra una strada asfaltata in discesa, continuiamo diritto verso le case di Rocca di Borgo a Mozzano. Nell’abitato (dove troviamo alcune fonti d’acqua) prendiamo un sentiero a destra in forte discesa [6.21] e al bivio successivo, all’altezza di una grande siepe, teniamo la destra. Scendiamo lungo il sentiero per 200 m fino a incontrare la strada asfaltata, che prendiamo a destra [6.22]. Alla prima casa andiamo a destra, sempre su strada asfaltata, prima in piano e poi in lieve discesa. Dopo 300 m, a un bivio, teniamo la sinistra [6.23] e all’incrocio successivo procediamo diritto verso la pieve di Cerreto (km 16 - alt. 230 m). Continuiamo a scendere per il sentiero fino al cimitero e, alle prime case di Borgo a Mozzano entriamo nell’abitato per via Don Primo Mazzolari. Giriamo a destra in via Santa Gemma Galgani e poco dopo, a un tabernacolo in mattoni rossi [6.24], andiamo a sinistra in discesa per 100 m; attraversiamo la strada asfaltata e continuiamo sullo stradello davanti a noi. Davanti a un cancello, andiamo a destra e poco dopo prendiamo in discesa una stretta e ripida scalinata sulla sinistra per arrivare in via Umberto I dove giriamo a sinistra [6.25]. Continuiamo per 600 m fino al Ponte della Maddalena (km 18 - alt. 118 m). Dopo le foto di rito, torniamo sui nostri passi e in circa 1 km raggiungiamo il centro del paese. Continuando ancora per 500 m su via Roma arriviamo ai locali della Misericordia e, infine, alla stazione ferroviaria di Borgo a Mozzano (km 19,4 - alt. 94 m). 147

6vs


I ponti del Diavolo C’è una curiosa coincidenza per la quale molti dei ponti medievali caratterizzati da grandi e ardite arcate - esempi di straordinaria ingegneria costruttiva - vengono spesso attribuiti all’opera del diavolo; per l’audacia della loro architettura in grado di sfidare la legge di gravità. Un ponte è qualcosa di più della semplice unione fra due sponde di un fiume, che la natura ha separato; può trasformare l’ambiente circostante e dare vita a storie e leggende. In Garfagnana numerosi sono i ponti costruiti con arguzia: troviamo ponti “a schiena d’asino” o “a gobba” a San Michele, a Piazza al Serchio, a Loppia, a Calavorno e, esempio impareggiabile, a Borgo a Mozzano. I pellegrini che dalla Pianura Padana vanno verso Roma hanno attraversato uno spettacolare ponte a Bobbio, anch’esso attribuito al diavolo. Ma ci sono casi simili in tutta Italia e in tutta Europa (il ponte a Martorell in Catalogna, Spagna, il Rakotzbrücke in Germania, per citarne alcuni). A Borgo a Mozzano l’eccezionale ponte sarebbe stato costruito circa nell’anno Mille su ordine di Matilde di Canossa e restaurato due secoli più tardi da Castruccio Castracani, condottiero lucchese; lo scopo era di permettere ai pellegrini provenienti dalla Lunigiana di attraversare il fiume Serchio e raggiungere la vicina Lucca, venerare il crocifisso del Volto Santo e riprendere così il cammino verso Roma sulla Via Francigena. Anticamente sulla sponda sinistra si trovava un’edicola con l’immagine della Maddalena (oggi perduta); per questo il ponte è stato chiamato “ponte della Maddalena”. È lungo oltre 90 metri, dotato di più arcate, di cui la maggiore supera i 18 metri dal pelo dell’acqua. La leggenda più conosciuta (di cui esistono varie versioni) narra che il mastro costruttore del ponte, disperato per le difficoltà esecutive e il forte ritardo nella consegna dell’opera, avesse fatto un patto scellerato con il diavolo pur di vedere terminata in tempo la costruzione: il maligno, in cambio del completamento del ponte in una sola notte, avrebbe preteso l’anima di colui che per primo lo avesse attraversato. Il mastro, pentito della sciagurata promessa, su consiglio del proprio confessore, una volta terminata l’opera, avrebbe fatto passare sul ponte un maiale, o un cane a seconda delle versioni, ingannando così il diavolo, che per lo scorno si sarebbe gettato nel fiume.

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