Numero unico / maggio 2017
ER IST RT ESIGN A D TIC MA APHIC E R CIN A IST NG / O / G V C R O R E INT ID LU E MA V OD A D NIL DA #3 OT D IVO IVE AT REAT E R O C IA EC TH LUSS ITAL IL F SUD L DE ITA SC A A o N EST LLA anzus T E D D DO AN ARIO zzaro M a AR TEN pe L N CE iusep i d G I NI TIV OPA A E TTR CR NI QUA CE” A V A A GIO FANI YPEF E ST YN T D “EI
1
Arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
Bruno Munari Verbale Scritto, 1992.
Benvenuti al terzo numero di THE CREATIVE DOT, magazine annuale, il quale affronta temi come la creatività, la comunicazione, i giovani e l’attualità nel campo grafico/creativo. Il magazine è suddiviso in: • MAIN: sezione che tratta ed espone l’articolo principale, ed è proprio per questo motivo che essa è stata denominata così. L’articolo è selezionato in base all’attinenza con il tema creativo della rivista stessa. • NEWS: affronta diversi argomenti e aspetti di attualità creativa. • ADDRESS BOOK: rubriche che si suddividono in: Fissa - la quale tratta un argomento costante quale l’Accademia di Belle Arti di Catania, raccontando avvenimenti come novità, progetti, mostre e molto altro. Variabile - rubrica che ad ogni numero tratterà un argomento diverso, ma ben definito sotto ogni suo punto di vista, accompagnato da una photogallery. • INTERVIEW: il THE CREATIVE DOT ogni anno avrà due ospiti speciali ai quali dedicherà un’intervista raccontando la vita, il lavoro, i segreti e il punto di vista riguardo la creatività. • ADVICE: sezione nella quale ogni lettore troverà recensioni riguardo libri ed eventi attinenti ai temi trattati nel numero della rivista. La sezione è stata denominata proprio così poiché si pone come strumento di consiglio per ogni lettore, infatti il termine “ADVICE” significa “consiglio”.
La Redazione
DIRETTORE RESPONSABILE Domenico Sellaro DIREZIONE EDITORIALE Tommaso Russo COMITATO DI REDAZIONE Enrico Miuccio Dario Iannì Luigi Romano PROGETTO GRAFICO IMPAGINAZIONE Tommaso Russo
COLLABORATORI Gianluca Santoro Mauro Privitera SI RINGRAZIANO Giuseppe Lazzaro Danzuso Gianni Latino Dario Leonardi Marco Giannì Marco Lombardo Massimo Nava Danilo De Marco David Luong Stefania Quattropani Roba da Grafici
VIDEO MAKER Luigi Romano SITO INTERNET Carmelo Guarino COPERTINA Texture grafica evento “The Creative Dot” STAMPA Artigrafiche Leonardi Catania
CONTATTI info.thecreativedot@gmail.com www.thecreativedot.it
SEGUICI SU
PARTNERS
E IC
D IN
3
io
gg Ma
17 # 0 2
W
VIE ER
INT
T TIS AR G C N I T O LU MA INE VID DA IOR C O RC 10 SEN MA E E C FA OD NIL TYPE A D NÈ 26 AGA
S EW
A CIT AS o A T N S A E us O T DELL Danz ND O o I r A R M za AR TENA Laz 6 N pe E p I e C AL ius OD M di G A I — N LTI TA NO CA TI MU GO A EN FICI AB EFAT V A E lo T 12 GR NO AR opo AN A DA Carci V B D o RO EN pol I TR IALE elpo 23 SPEC ina D art di M
N
OK
BO S ES
DR
AD 20
I I AN TIV EA TROP ACE” R C F AT NI PE VA IA QU N TY O I Y G N D FA “EI STE etto g pro
ICE V AD T N
VE
28
TE DO
IN MA
#3 OT D IVE IVO AT AT RE RE C C E TH SSO LIA» LU 14 F ITA «IL SUD L DE
ARMANDO TESTA CHE FINE HA FATTO CARMENCITA? ADESSO ABITA IN VIA VANASCO di Giuseppe Lazzaro Danzuso
Numerosissimi i visitatori per l’accattivante mostra dell’Accademia che, nel centenario della nascita del “poeta della pubblicità”, Armando Testa, ha rievocato gli anni d’oro di Carosello ma anche i capolavori grafici, pittorici e di design di questo straordinario e poliedrico artista che segnò un’epoca.
www.abacatania.it/100testa/
6
«Chiudi il gas e vieni via!». Anche se la serie di filmati pubblicitari della Lavazza con protagonisti Caballero e Carmencita si è conclusa ormai da 34 anni, quella frase fa parte ormai del dna degli italiani e sentirla pronunciarla anche a ragazzi che non hanno alcuna memoria di Carosello e che non avevano mai sentito parlare di Armando Testa, il poeta della pubblicità. A colmare questa lacuna ci ha pensato l’Accademia di Belle Arti di Catania, con una vivacissima mostra dedicata a Testa e organizzata in occasione del centenario della nascita di questo straordinario e poliedrico artista che segnò un’epoca. «Abbiamo voluto ricordare – ha spiegato il direttore dell’Accademia Virgilio Piccari – questo straordinario personaggio donando alla Città di Catania una mostra che consentisse di rivivere non soltanto le sue coinvolgenti campagne pubblicitarie, così scanzonate e intrise dei linguaggi dell’arte, ma, grazie alla acuta e raffinata ricerca del curatore, Gianni Latino, anche l’eccezionale contributo che seppe dare all’evoluzione della grafica italiana e non solo». Accanto alla mostra, che ha avuto un considerevole successo di pubblico – attirato anche dal documentario Armando Testa. Povero ma moderno di Pappi Corsicato, proiettato in looping – è stato organizzato un convegno di studi su
Centenario della nascita 1917—2017 23—25 Marzo 2017 Accademia di Belle Arti aula magna, via Vanasco, 9 a cura di Gianni Latino con la collaborazione di Giorgia Di Carlo e Ludovica Privitera —esposizione bibliografica con volumi di e su Armando Testa, testi critici sul suo lavoro, raccolte di libri, cataloghi, monografie delle mostre personali, manifesti, pubblicità. —mostra di artefatti comunicativi dedicati al grafico moderno realizzati dagli studenti del primo anno del biennio di graphic design editoria dell’Accademia di Belle Arti di Catania. —carosello e la pubblicità televisiva riproduzione dei filmati andati in onda dal 1963 al 1976, da Caballero a Papalla, da cera Glocò all’ippopotamo Pippo. —proiezione del documentario: Povero ma moderno, Armando Testa regia di Pappi Corsicato, prodotto da Baires e Little Bull e distribuito da Rai Trade, 2009.
Armando Testa visualizzatore globale con la partecipazione dei docenti Vincenzo Tromba (Advertising) e Ornella Fazzina (Storia dell’Arte) e naturalmente Latino, responsabile della scuola di Graphic design, e curatore della mostra con la preziosa collaborazione di Giorgia Di Carlo e Ludovica Privitera, patrocinata dall'Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva) e con il contributo della cartiera Fedrigoni. «Abbiamo provato – ha detto Latino – con successo a giudicare dall’apprezzamento dei visitatori, a inquadrare questo grande maestro che fu grafico, pittore, pubblicitario, artista, designer, all’interno del contesto culturale nel quale operò. Ci sono tratti di grande modernità ed efficacia, come quelli del Punt e mes o del digestivo Antonetto che hanno un considerevole valore nella storia della grafica italiana. Ed era proprio questa l’idea di base di questo progetto culturale che abbiamo maturato e realizzato con gli studenti del corso di Graphic design editoria del primo anno di specialistica». Oltre alle installazioni e alle cartoline realizzate dagli studenti, autori anche del catalogo, nella mostra era esposta una ricca collezione bibliografica sulla maggior parte della produzione artistica di Testa e anche alcuni rari manifesti pubblicitari originali, cartoline e una interessante corrispondenza con l’Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva. Ma la più grande attrazione è stata rappresentata dagli short (per modo di dire visto che duravano fino a due minuti) tratti da Carosello e realizzati da questo straordinario creativo, con slogan entrati a far parte per decenni del linguaggio comune degli italiani. Parliamo di quelli per il Punt e Mes (“Un punto d'amaro e mezzo di dolce”, la Galbani (“Vuol dire fiducia”), la Peroni (“Sarò la tua birra!”), la San Pellegrino (“Sanbittèr, c’est plus facile!”), l'olio Sasso (“La pancia non c’è più!”). «Armando Testa – ha sottolineato Tromba – ha creato personaggi indimenticabili per la generazione dei baby boomers, cioè i nati dal 1956 al 1964, cresciuti a pane e Carosello. Filmati andati in onda sulla tv in bianco e nero dal 1963 al 1976 e che hanno per protagonisti personaggi di grandissima fantasia e ironia: l’ippopotamo Pippo, che rese famosi i pannolini Lines, gli abitanti del pianeta Papalla, dagli occhiali a forma di tv, in cui le donne, quando rimanevano incinte, aspettavano un Philco. Abbiamo aperto per le nuove generazioni una finestra sull’infanzia dei loro genitori, mettendo così a confronto le generazioni cresciute con Testa e quelle che non lo hanno conosciuto». 7
Studenti in mostra: Antonino Bonanno, Dario Buccheri, Chiara Bucello, Marco Cacciatore, Selene Cardaci, Anna Compagnone, Maria Costanzo Ninitto, Maria Gaia Cravotta, Grazia Cucinotta, Agata Cutuli, Anna Maria Deni, Ester Ferrigno, Federica Gasparini, Nicola Iracà, Paolo Lamberti, Fabrizio Leanza Mantegna, Simone Pappalardo, Valerio Platania, Gianluca Santoro, Cristina Stagni.
8
La protagonista assoluta della mostra, però, è stata lei: Carmencita. C’era esposta persino la caffettiera con quel nome che la Lavazza aveva realizzato vista l’enorme popolarità del personaggio. Carmencita era nata da un colpo di genio di Testa: poiché Paulista, variopinto messicano-brasiliano, era già stato utilizzato come simbolo della Lavazza nelle campagne promozionali nelle sale cinematografiche, secondo le rigide regole del Carosello, che prevedevano un minuto di storia più 25 secondi di pubblicità, il famoso codino non poteva più essere utilizzato nella parte iniziale dello short, ma soltanto in quella finale. «I personaggi di Carosello – conferma Tromba – non erano davvero pubblicitari, perché non recavano un’idea di consumo. Per questo Carosello è stato un unicum nella storia della televisione non solo italiana ma mondiale. Fece parte della maniera di vivere di un’intera generazione di bambini che dopo Carosello andava a letto». I filmati a pupazzi animati di Carmencita e Caballero, realizzati con la tecnica detta del passo uno (si dava vita a una sequenza mettendola insieme fotogramma dopo fotogramma, con piccoli spostamenti dei personaggi sulla scena che davano l’effetto del movimento) spopolarono letteralmente. Eppure erano semplicissimi, minimalisti. Come ricordava in un’intervista lo stesso Testa: «il Caballero Misterioso era un semplice cono di gesso bianco, con un ampio cappello e un cinturone con la pistola che, solo alla fine, rivelava la sua vera identità trasformandosi in Paulista. Al Caballero affiancai una compagna, Carmencita, uguale nelle proporzioni, ma con lunghe trecce nere. Entrambi erano senza braccia e senza gambe, avevano il sorriso disegnato; il Caballero poteva solo muovere il cappello e la pistola, mentre Carmencita agitava le trecce. Avrebbe funzionato? Non lo sapevamo…» Funzionò tanto che ancor oggi i baby boomers sono in grado di recitare a memoria i tormentoni più famosi di Carmencita e Caballero: «Nella pampa sconfinata, dove le pistole dettano legge, il caballero misterioso cerca la bellissima donna che ha visto sul giornale». Passando dal «S’ode un grido nella Pampa: Carmencita abita qui?» si partiva per la ricerca, sottolineata dalla canzoncina «Dov’è dov’è, dov’è la donna?», fino al fatidico «Bambina, sei già mia: chiudi il gas e vieni via!».
Papalla Il pianeta abitato dai tondeggianti Papalla è avanzatissimo: il cibo cresce direttamente sugli alberi, e avanzatissimi macchinari consentono alle donne di trovare la propria anima gemella. Certo, non è tutto rose e fiori, ma alla fine si risolve sempre tutto, grazie all'aiuto degli elettrodomestici Philco. Le avventure dei simpatici Papalla sono andate in onda dal 1966 al 1972, ideati dall'agenzia Armando Testa. Riproduzione a cura degli studenti.
Carmencita e Caballero Il Caballero Misterioso è un abilissimo pistolero che si muove “nella pampa sconfinata, dove le pistole dettano legge”. È in cerca della bellissima Carmencita, che però gli preferisce un altro uomo, con il “baffo che conquista”. La serie è andata in onda dal 1965 al 1973, realizzata con pupazzi animati dall’agenzia Armando Testa. Riproduzioni a cura degli studenti.
Centenario della nascita di Armando Testa 1917—2017 32 pagine. Rilegatura giapponese. Progetto grafico: Gianni Latino. Impaginazione: Ludovica Privitera. Traduzioni: Giuliana Arcidiacono.
Crediti fotografici: Nicola Iracà e Alfio Centamore.
9
DAVID LUONG L’ARTE DIGITALE
Luogo di nascita Riverside (California). Città Santa Ana (USA). Specializzazione Matte Painter - Lighting Designer Cinematic Artist. Esperienza lavorativa Senior Cinematic Artist II Blizzard Entertainment. Digital Matte Painting Instructor CGSociety.org. Senior Cinematic Artist Blizzard Entertainment. Cinematic Artist Blizzard Entertainment. Compositor Rhythm & Hues — Los Angeles.
Eccoci qui con uno dei migliori Matte Painters e Lighter Designer del mondo! David Luong, insegnante presso CG Society e Matte Painter e Cinematic Artist presso la Blizzard Entertainment. 1 - Allora David, cosa ne pensi dell’Arte Digitale e della sua evoluzione? Penso che l’arte digitale si sia veramente evoluta fin dal primo decennio dell’età del computer e della tecnologia, a partire dagli anni ’80 fino ad oggi. Abbiamo visto una crescita di potere: potere di elaborazione, potere dell’uomo e aumento della conoscenza in tutti i settori degli effetti visivi. Le cose fatte oggi sono talmente realistiche che è molto difficile raccontare ciò che è reale e ciò che è in CGI, a meno che tu non sai fin da subito che si tratta di un impossibile pezzo Sci-fi o Fantasy. 2 - Che differenza c’è tra un Artista e un Designer? Direi che con la terminologia “Artista” identifichiamo un qualcosa di unico e vasto, in quanto utilizza il mezzo digitale per poter manipolare qualsiasi cosa. Il “Designer” è più un titolo evoluto, che identifica quelle persone che utilizzano un mezzo digitale per poter ispirare gli altri. Cose come graphic design, motion design e concept design, sono cose incorporate nel termine Digital Design. 3 - In questi anni abbiamo visto un incredibile miglioramento della Digital Art, del Matte Painting e degli effetti visivi 3D. È l’ultimo traguardo per questi campi creativi? O riusciremo a vedere un ulteriore miglioramento? Penso che ci saranno sempre dei miglioramenti. Quando ho visto Matrix e Il signore degli anelli, ho pensato che fosse già il culmine per gli effetti speciali. Ma 10-15 anni dopo le cose sono migliori e più reali, come la realizzazione della pelle umana in 3D, più fluida e dinamica. Questo è l’ultimo 5% che stiamo inseguendo, avvicinandoci sempre di più, anno dopo anno, a quel 100% che tutti noi vogliamo.
www.davidluong.net
10
4 - Parlami delle tue esperienze nel campo del Matte Painting. Che suggerimento dai a tutti i giovani che vogliono intraprendere questo percorso? Direi di imparare tutto ciò che si può riguardo i fondamenti dell’arte, della fotografia, imparando anche il tipo di approccio della Computer Grafica, focalizzato principalmente sugli ambienti.
World of Warcraft: Mists of Pandaria, 2012.
Il matte painter di oggi è un artista esperto che realizza ambientazioni, passando dalla concept art alla modellazione, dal texturing all’illuminazione, dal compositing al rendering. - Grazie per la tua disponibilità David, sei sicuramente una grande fonte di ispirazione per tutti noi! Grazie a voi e in bocca al lupo per il The Creative Dot!
Overwatch cinematic, Lighting e Compositing, annunciato a BlizzCon 2014, per Blizzard Entertainment.
11
ABA CATANIA ARTEFATTI—MULTIMODALI Mostra di artefatti comunicativi realizzati dagli studenti del 2° anno del biennio di Graphic Design a cura di Giovanni Anceschi e Gianni Latino.
Siracusa Artefatti—Multimodali 19—31 dicembre 2015, Galleria MonteVergini. Palermo Anteprima 12—19 novembre 2016, Orto Botanico, padiglione Tineo. Catania Artefatti—Multimodali 20 novembre—16 dicembre, LAND, La nuova Dogana. 28—30 aprile 2017 Accademia di Belle Arti di Catania, Aula magna, Palazzo Vanasco.
Presentazione online Behance
12
L’Accademia di Belle Arti di Catania è diventata oggi il principale contenitore di prodotti culturali del sud Italia impegnandosi nella divulgazione delle discipline artistiche e progettuali che definiscono il mondo dell’arte e della progettazione visiva. Artefatti multimodali è: «Una mostra multi-modale, un dare forma - grundkurs - attribuire una configurazione agli artefatti comunicativi, una mostra ricchissima, nello stesso tempo con un’economia di mezzi, quasi fatta col niente. Tutti gli artefatti sono pieni di pensiero, c’è una partenza concettuale, di concetto molto radicale, le - istruzioni per l’uso - la nozione multimodale, la multimodalità, naturalmente non una parola del quotidiano. La multimodalità nella comunicazione visiva è medium, “strumento” particolare e complesso che mescola la pluralità di modalità, cioè modi di descriversi diversamente, come il tempo: multi, molteplice, metamorfico, pieno di variazioni, appunto, fatto di interventi comunicativi e concettuali. Il percorso visivo della mostra vuole attirare lo sguardo del fruitore, indurlo a pensare, riflettere e ragionare creando una modale fra l’artefatto e il progettista. Lavori multi-modali, modale, manifestazioni di comunicazioni diverse di trattare la figura, l’immagine e il segno che hanno peculiarità sperimentali grafiche fattuali/attuali, creati da studenti-progettisti configuratori di messaggio». La mostra a cura di Giovanni Anceschi e Gianni Latino, è stata esposta in quattro diversi luoghi: dal 19 al 31 dicembre 2015, Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini a Siracusa; dal 12 al 19 ottobre 2016, Orto Botanico di Palermo; dal 20 novembre al 16 dicembre, Land La Nuova Dogana a Catania; dal 28 al 30 aprile 2017, Accademia di Belle Arti di Catania.
Studenti in mostra Sara Gambino, Federica Giandinoto, Isabella Gliozzo, Dario IannÏ, Enza Maria Leonardi, Davide Leone, Federica Marino, Cristiana Meo, Alessia Miano, Enrica Murabito, Giovanni Pantè, Mauro Privitera, Giulia Quattrone, Alessia Raiti, Luigi Romano, Tommaso Russo, Federica Santamaria, Simone Saporita, Roberta Marcella Scalia, Enza Sciacca, Iolanda Scionti, Domenico Sellaro.
017 2 21 io gg one le II, 1 a 9 M atam anue 1 l 18 — zzo P io Em r a Pal Vitto Via tania Ca
ING ELL T RY STONAVA 18 ì O d E ING O ve VID SSIM ISH L / Gio B 0 MA PU TTA 10.0 AL ARO ING T I IG IA M TIS VA D R E Z I V V 0 / CIN AD UA 11.3 ILE ACQ B MO ORO N 0 / ISID SIG O 3 . DE NIN 14 X N I/U SA / UTALO 0 I 15.3
14
G RIN TU X TE G & RLA N I L 9 FE DE dì 1 MO IO LA r e D E L / 3 URE Ven ION LI 0 Z A 0 A IVA O 10. STR ONS VIS U E L C IL IO ION 0 / FAB AZ O C I 11.0 N TR H MU CEN O EC Y PE ICI / C APP S 0 N AF H PE 14.3 R G O DA G D R A 0 / ROB 16.3
o t n u o p v i l i t a e d r c l su e d lia a t I
NUMERO SPECIALE HAI VINTO UNA TAZZA PANTONE GREENERY
www.thecreativedot.it
15
FLUSSO EVOLUTIVO DELLA CREATIVITÀ TERZA EDIZIONE
I edizione 9—10 aprile 2015. II edizione 11—12 maggio 2016. III edizione 18—19 maggio 2017. Location Palazzo della Cultura Catania.
16
The Creative Dot è una realtà nata dalla volontà di un gruppo di giovani designer, con l’intento di rilanciare e promuovere la cultura delle arti visive, progettuali e applicate nel territorio meridionale. Dopo il grande successo riscontrato negli anni precedenti, The Creative Dot, dedicherà la sua terza edizione allo sviluppo di discipline creative che hanno influenzato e che continuano ad influenzare la comunicazione visiva attuale. Il tema principale di quest’anno è il “Flusso Evolutivo della Creatività”, miglior mezzo per poter legare e far collaborare creativi di campi diversi: oggi, attraverso il progresso tecnologico, sono nate nuove forme di comunicazione e nuovi metodi di progettazione con cui il mondo si confronta quotidianamente. L’evento, oltre ad essere rivolto sia a studenti che ad appassionati che cercano di intraprendere un percorso lavorativo, è rivolto anche ai professionisti del settore che intendono seguire le nuove tecniche digitali. Tutto ciò sarà possibile grazie alle attualissime informazioni suggerite dagli ospiti che ogni anno vengono invitati per condurre conferenze e workshop organizzati in occasione dell’evento. Proprio per questo motivo sono nate anche importanti e numerose partnership (Adobe, Wacom, Adobe Stock, Pantone ecc.) al fine di divulgare al meglio la filosofia di questa terza edizione. Ma le novità non finiscono qui, perché verranno anche realizzate estrazioni con fantastici premi messi a disposizione da sponsor e partner. Il progetto inoltre contribuisce allo sviluppo sociale e culturale basandosi sul concetto di “educazione”. Educare tutti i beneficiari dell’evento attraverso questa nuova realtà che gli viene offerta, una realtà dove la cultura del progettare ha una grande valenza sull’economia, sulla società e sulla cultura stessa. Per quanto riguarda invece l’aspetto socio-culturale, il progetto punta ad emergere come punto di riferimento di tutto il territorio nazionale, raggruppando intorno a sé non solo un grande numero di appassionati, ma anche tutti quegli enti pubblici o privati che si renderanno conto del grande valore messo in gioco dall’evento, rivalutando soprattutto le potenzialità del Sud Italia.
La Dot Family diventa sempre piĂš grande. Ogni anno nuovi partner offrono il loro supporto con fantastici regali.
Con la collaborazione e il patrocinio
Main Partners
Media Partners
Sponsor
17
RELATORI #3
18 maggio
MAGGIO 2017
MOBILE ADVERTISING ISIDORO ACQUAVIVA MILANO
3D MODELING & TEXTURING AURELIO LA FERLA CATANIA
ILLUSTRAZIONE FABIO CONSOLI CATANIA
19 maggio
VIDEO STORYTELLING MASSIMO NAVA ROMA
18
Speech e Workshop con i maggiori professionisti del settore.
DIGITAL PUBLISHING CINZIA MAROTTA NAPOLI
UI/UX DESIGN ITALO SANNINO NAPOLI
COMUNICAZIONE VISIVA HAPPYCENTRO VERONA
RGD OPEN SPEECH ROBA DA GRAFICI COMMUNITY ITALIANA
19
GIOVANI CREATIVI STEFANIA QUATTROPANI
Luogo di nascita Sicilia (IT). Città Edimburgo – Scozia. Specializzazione Progettazione grafica – Composizione tipografica – Progettazione editoriale. Tools Indesign – Illustrator – Photoshop Balsamiq – Sketch – Invision – Premiere.
1- Dalle tue origini Siciliane, oggi ti ritrovi a lavorare ad Edimburgo, in un contesto non più esclusivamente italiano ma che si espande in ambiti internazionali. Vuoi parlarci di questa tua nuova esperienza, lontano dal tuo territorio d’origine? La storia di un italiano all’estero è la storia dell’entusiasmo dei primi mesi e della nostalgia successiva. Trasferendomi a Edimburgo ho avvertito meno il trauma del distacco. Penso di aver scelto la giusta città perché è allo stesso tempo capitale e villaggio: nell’ambito del design più o meno tutti conoscono tutti ed esiste un forte network creativo, un continuo confronto di esperienze che apre la mente, aiuta a crescere e a migliorare, evolvendo il modo di vedere certi ambiti del design. 2- Nel passaggio da uno stato all’altro, sul piano professionale e progettuale hai notato differenze tra l’Italia e l’Inghilterra? (Oh Edimburgo è in Scozia! Non facciamo confusione con quei terroni! :P Sono diventata patriottica!) Direi che il Regno Unito vince. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma, confrontandomi con altri italiani che vivono a Edimburgo, questo è il pensiero comune. Alto livello delle scuole di design che offrono opportunità all’interno di importanti agenzie. Minor percentuale di grafica spazzatura. Burocrazia inesistente e auto-gestione online per i freelancer. Organizzazione delle risorse aziendali, quindi ciò che in Italia ti consuma, in Regno Unito ti dà grinta e ti spinge a migliorare. La base di tutto ciò è la cultura della qualità prima della quantità. Permettetemi di sforare il limite di battute citando il maestro Vignelli: «Non lavorate mai per un cattivo cliente, perché ve ne porterà un altro anche peggiore. Bisogna puntare all’eccellenza. Ecco perché quando il “tetto” di Milano ha iniziato a starmi stretto, ho deciso di trasferirmi a New York, una città dove il concetto di soffitto non esiste, perché si è continuamente spinti a dare il meglio e a pretenderlo».
Portfolio Bèhance
20
3- Seguendoti su Behance abbiamo notato il tuo vasto portfolio...C’è un progetto che ti sta più al cuore rispetto ad altri? Se si, quale? Per lo studio dentistico Guarnieri Censi, la sfida era andare oltre la classica visione di un marchio per dentisti. Partendo dalle iniziali ho richiamato l’immagine di un dente, evidenziandone le forme strutturali geometriche all’interno del monogramma. Questa è stata la mia prima idea, ma il giorno dopo, riguardan-
La font Eydin ha avuto un riconoscimento nel libro Magical Geometry. Graphic Design and Visual Composition, pubblicato da Sendpoints.
dola ho subito visto un lucchetto da Tre Metri Sopra il Cielo quindi ho ripreso in mano la penna e provato nuove strade. Sono tornata su questa prima idea come soluzione finale perché ho capito che la fusione tipografica rimanda alla simbologia data dall’immagine del lucchetto rafforzando in questo modo i valori del cliente: professionalità+storicità+fidelizzazione=sicurezza per il paziente. 4- Parlaci di Eidyn Typeface... Ci descriveresti le caratteristiche e le peculiarità di questo nuovo carattere tipografico? Eidyn nasce all’interno di citype.net, un progetto di un designer olandese che dopo aver creato il suo free font per Amsterdam, ha deciso di estendere questa iniziativa coinvolgendo più designer. Inaspettatamente sono stata chiamata a rappresentare Edimburgo. Ho accolto la sfida attraverso un approccio da visual identity, creando un sistema modulare. Eidyn è un display font mono-spaziato la cui caratteristica principale è l’unione dell’alfabeto minuscolo e maiuscolo in un solo glifo per rappresentare la divisione territoriale di Edimburgo, in cui la perfetta geometria planimetrica della New Town convive con la storica architettura dell’Old Town. 5- Come noi sappiamo, qualsiasi giovane vorrebbe scappare dal proprio paese per provare nuove avventure all’estero. Vista la tua esperienza, qual è il miglior consiglio che potresti dare? Fatelo. Ovviamente iniziate a tastare il terreno prima di trasferirvi. Non partite senza un “progetto” a meno che non vi chiamate Massimo Vignelli. Non la vedo come una fuga, ma come un’esperienza che arricchisce, un investimento sul futuro. Probabilmente tornerò in Italia tra qualche anno. Non sono scappata!
Specimen della font: lettere maiuscole, lettere minuscole e cifre numeriche.
21
QUESTO ARTICOLO È IN REALTÀ AUMENTATA
per visualizzare i contenuti di queste pagine dovete scaricare l’app ENTITI: Tutte le immagini presenti sono i “codici” con cui potrete accedere ai contenuti multimediali.
Roba da Grafici nasce come contenitore di informazioni sul mondo dei creativi grafici. Si propone di informare, consigliare interscambiare tutto ciò che riguarda il campo dei creativi legati al mondo del visual concept e della comunicazione.
https://goo.gl/B2wUTH 22
https://goo.gl/le2jKo
I TREND VANNO E VENGONO A CURA DI MARTINA DELPOPOLO CARCIOPOLO AR : MARCO LOMBARDO
Tra questi è indubbiamente necessario annoverare i must have, quegli stili presenti sempre e comunque nei più svariati progetti di comunicazione e grafica che, nonostante il passare degli anni, persistono incuranti tra locandine, cover e riviste come se il tempo per loro non fosse mai passato. Alcuni invece emergono con riservatezza, magari da spunti ed intuizioni che erano già stati sviluppati negli anni precedenti, ma che nel momento in cui se ne parlava sottovoce, non erano ancora pronti ad affermarsi come mode. Altri, a differenza di quest’ultimi, esplodono con dirompenza senza però dimostrare la loro funzionalità o qualità estetica e sono destinati così a scomparire precocemente. Alcuni ancora rimangono in voga giusto lo scorrere di 365 tramonti, mentre altri, che sembravano rimasti tra i nostri preferiti per lungo tempo, svaniscono silenziosamente senza lasciare traccia. È in questo modo che le tendenze nel corso di uno stesso anno si sovrappongono e combinano, mostrando sviluppi opposti e complementari contemporaneamente. Ad esempio, è possibile ritrovare in uno stesso periodo di tempo l’affermarsi di uno stile futuristico, caratterizzato da una predominanza di neri combinati con colori vibranti e fluo che ricordano le illuminazioni al neon delle grandi città metropolitane come Tokyo e, contemporaneamente, ritrovarsi di fronte ad uno stile vintage e nostalgico, contraddistinto da scelte completamente differenti: colori tenui, pastello e, perché no, dei baffi alla Dalì. In questi anni abbiamo infatti assistito ad una tendenza chiaramente vintage e retrò divenuta fenomeno di costume (come non citare infatti gli sviluppi della cultura Hipster, che ha caratterizzato non soltanto la moda ma anche l’arredamento e il design in generale). Dal passato nostalgico al frenetico sviluppo tecnologico delle armonie cyberpunk il passo è quanto mai breve: si tratta infatti del perfetto connubio tra atmosfere vittoriane e gli ultimi ritrovati dell’ingegneria robotica. Un mix and match che tende a fondere ed unire stili apparentemente opposti; una tendenza che si manifesta non soltanto in ambito grafico ma anche in altri settori: dal cinema (pensiamo ad esempio all’uscita del recente Ghost in the Shell) alle malinconiche luci al neon negli abiti High Tech di Hussein Chalayan. È cosi che mode e tendenze, mescolandosi alla nostra tecnica, al nostro lavoro e al nostro modo di produrre nuovi modi per comunicare, ci indirizzano in modo arbitrario a guardare al passato e al futuro in una ricerca costante di ispirazione e idee nuove. 23
INQUADRA L’IMMAGINE E FAI PARTIRE LA GALLERIA MULTIMEDIALE.
Per questo motivo abbiamo deciso di soffermarci brevemente sui trends dell’anno appena trascorso, per poi successivamente analizzare quelli che sono gli sviluppi stilistici che secondo noi influenzeranno maggiormente questo 2017. Il 2016 è stato caratterizzato da un design flat con richiami geometrici: uno stile che affonda le sue radici negli anni precedenti (i primi esempi risalgono già al 2006). Dunque, uno stile pulito e minimal che si perpetua nel tempo: grandi sfondi bianchi e piccoli accenni di colore ripresi dalla scuola Svizzera e richiami al Bahaus, sicuramente versatile e flessibile. Ad accompagnare questo stile minimal geometrico abbiamo visto quelli che sono caratteri tipografici importanti e dal grande impatto visivo, con una forte propensione verso il lettering: un fenomeno che, grazie ai social, ha scoperto una nuova giovinezza divenendo a tutti gli effetti una disciplina artistica. Questa tendenza verso l’artigianato, visibile nell’arte della scrittura, ci permette di evidenziare un altro trend che si è affermato in questi anni. Parliamo ovviamente delle illustrazioni e degli schizzi disegnati a mano che, sdoganati da grandi multinazionali come Starbucks e Gucci, continuano a mantenere quell’essenzialità tipica del design artigianale. Infine i richiami in stile vintage e retrò che abbiamo visto ispirarsi agli anni ’20 e ’30 del Novecento, si spostano verso decadi più recenti e arrivano nei tanto blasonati anni ’80: pensiamo ad esempio al successo della pixel art. Il 2017, da un punto di vista grafico, sembra mantenere gli influssi e gli sviluppi dell’anno precedente, aprendo però alcuni spiragli verso nuovi trends. Tra questi dobbiamo sottolineare l’avvicinamento verso il color pop e la distorsione dello spazio. Se nel primo caso ci ritroviamo di fronte all’utilizzo di colori accesi e luminosi, con una propensione verso i colori primari in abbinamento con i loro complementari, nel secondo caso è possibile rintracciare la progettazione di uno spazio distorto e decostruito in modo apparentemente casuale, che ha lo scopo di rompere le regole e le tendenze tradizionali. Se quanto appena detto riguarda quasi esclusivamente lo stile grafico, è ne24
“È cosi che mode e tendenze, mescolandosi ci indirizzano a guardare al passato e al futuro in una ricerca costante di idee nuove.”
cessario però operare un’ultima piccola analisi che riguarda gli strumenti di comunicazione e di come quest’ultimi influenzano il design attuale. L’era digitale, caratterizzata dall’utilizzo di device sempre connessi ad internet e ai social media, consente infatti una fruizione dei contenuti multimediali differente e totalmente nuova. Stiamo parlando infatti di una rivoluzione silenziosa che ha cambiato per sempre il nostro modo di approcciarci all’informazione e all’intrattenimento. Strumenti come il visual storytelling, i video, le stories e le ipnotiche gif, sfruttate sempre più frequentemente dalle aziende (che hanno compreso l’importanza di rivolgersi emotivamente ad un utente che, inserendo un dato prodotto nel contesto della propria vita, è in grado di pubblicizzarlo mettendo a nudo la propria esperienza nei social), sono tutti elementi che oggi permettono inoltre di raccontare storie in modo del tutto innovativo, puntando su quella connessione emotiva che si può stabilire tra fruitore e brand. Se a tutto ciò pensate di aggiungere la nuova frontiera della tecnologia – raggiunta tramite l’utilizzo della VR e della AR – non farete altro che aprire una finestra digitale sulla più tradizionale realtà cartacea. Una finestra che si apre su un mondo nel quale è possibile entrare ed immergersi, quasi compiendo un passo dentro uno specchio che è anche limite intangibile di una realtà a noi parallela. Immaginate dunque una realtà naturale che, mescolandosi agli stimoli di una sovrapposta realtà virtuale, garantisce un’esperienza plurisensoriale ed immersiva in grado di coinvolgere tutti i vostri sensi. Noi di RdG abbiamo deciso di offrirvi un’anteprima di realtà aumentata tramite la app Entiti, da scaricare tramite App Store e Google Play Store. Puntate il device sull’immagine e lasciatevi coinvolgere dalla momentanea sospensione della vostra incredulità. Il futuro è adesso.
25
DANILO DE MARCO AGANÈ TYPEFACE
Luogo di nascita Sicilia (IT). Città Lugano – Svizzera. Specializzazione Progettazione grafica – Branding Direzione artistica – Type designer UI/UX Design. Premi • IF Design Award (2017). • Css Design Award - Special Kudos (2017). • Awwward - Honorable Mention (2017). • International Design Award - Gold (2016). • Behance Appreciation Award - Portfolio Reviews (2015).
Ciao Danilo! Prima di tutto i nostri complimenti per i tuoi lavori e un ringraziamento per la tua disponibilità. 1 - Dalle tue origini Siciliane, oggi ti ritrovi a lavorare in Svizzera, in un contesto non più esclusivamente italiano ma che si espande in ambiti internazionali. Vuoi parlarci di questa nuova esperienza, lontano dal tuo territorio d’origine? La Svizzera è un posto particolare, dove tre culture principali, quella italiana, francese e tedesca si mescolano dando vita ad una vera e propria multiculturalità che spesso si esprime ampiamente anche in ambito grafico. Gli svizzeri sono per natura un popolo che tende a rimanere chiuso in sé stesso, prendono tutto con molta serietà e vivono per il lavoro. Il prezzo della vita è molto caro e questo giustifica stipendi elevati, ma il loro essere così chiusi li ha resi capaci di controllare e sfruttare pienamente le proprie risorse. Una di queste è l’istruzione, difatti gli insegnanti vengono visti come delle vere e proprie autorità ed il governo investe molto sul loro lavoro e sulla cultura in generale. 2 - Nel passaggio da uno stato all’altro, sul piano professionale e progettuale hai notato differenze tra l’Italia e la Svizzera? Stranamente oggi, più che in passato, si riscontrano grandi differenze progettuali in Svizzera rispetto all’Italia. Hanno una cura per la composizione tipografica quasi maniacale, si basti pensare che l’Akzidenz Grotesk è la font utilizzata per eccellenza, ma ciò che mi ha sorpreso maggiormente è il modo in cui investono sui materiali di stampa, sfruttano moltissimo i tipi di carta e la materia. Mentalmente sono rimasti fortemente legati allo stile svizzero, ma sono riusciti a modernizzarlo.
www.danilodemarco.com
3 - Questo cambiamento ha portato dentro la tua vita importanti iniziative: tra gli ultimi tuoi progetti quello della font Aganè è sicuramente di grande spessore progettuale. Da dove è nata l’idea e come si è sviluppata? L’Aganè nasce per sostituire la mia prima font, il DDM. Quando creai il DDM ero agli inizi, feci numerosi errori di progettazione dovuti, principalmente, all’inesperienza. Dopo il Rachel e il Meedori Sans, decisi che fosse giunto il momento di effettuare un restyling del DDM. In un primo momento provai a modificare la mia vecchia font, ma con risultati deludenti, così decisi di ridisegnare il carattere partendo da 0. Studiai attentamente alcune font di Adrian Frutiger,
Taxi
Costruzione del carattere, Poster, Aganè Typeface, 2017.
45th Avenue
Whitley Heights Aganè Typeface Designed in 2016 by Danilo De Marco, It was born from a careful study and analysis of the typefaces Noorda Font by Bob Noorda, FF Transit by Erik Spikerman, Avenir and Frutiger by Adrian Frutiger. Aganè was designed to be used within the wayfinding signage. Its open finial confer a good level of readability, also allowing the reading to a minimum size of 4pt. It is also ideal for use in the production of UI. The available weights are light, regular, bold and extra bold.
soprattutto l’omonimo Frutiger e l’Avenir. Alla versione classica ho poi affiancato una seconda versione che rispettasse alcune delle proporzioni del celebre Noorda Font, realizzato da Bob Noorda per la metropolitana di Milano. Nasce così l’Aganè S, una versione più adatta per i sistemi segnaletici. 4 - Ci descriveresti le caratteristiche e le peculiarità di questa nuova font? L’Aganè è un carattere molto vicino al Frutiger, per forma e apertura delle lettere. Alcuni tratti finali, presenti nei caratteri, hanno una leggera inclinazione che migliora la leggibilità anche se il fruitore non si trova frontalmente ad esse. Il carattere stampato riesce a mantenere un’adeguata leggibilità anche ad una dimensione di 4pt e risulta idoneo per l’impiego nella realizzazione in ambito digitale. Ho impiegato la maggior parte del tempo, non tanto a disegnare le lettere, ma a capire come potevo renderle più leggibili. Ho fatto numerose prove di stampa che mi hanno condotto a continui miglioramenti, fino al raggiungimento della versione finale. L’Aganè S appare molto più schiacciato rispetto alla versione classica, questo perché i tratti discendenti e ascendenti sono stati ridotti al minimo, di fatti la suddetta versione è altamente sconsigliata al di fuori di ambiti che non siano strettamente legati ai sistemi segnaletici.
Taxi
5 - Questo progetto ha ricevuto tantissimi riconoscimenti internazionali come il CSS DESIGN AWARD, IF DESIGN AWARD e una menzione d’onore da parte dell’AWWWARDS 2017. Come ci si sente a ricevere questi grandi riconoscimenti? Partecipare all’IF Design Award è stata per me una sfida, avevo la consapevolezza di dovermi scontrare con prodotti e brand d’altissima qualità, basta pensare a Apple o Samsung. Sono felice che una giuria di designer provenienti da tutto il mondo abbia apprezzato il mio lavoro, mostrandomi che spesso la miglior tecnica d’adottare, in questo ambito, sia quella di rischiare anche quando si pensa di non potercela fare. Lo Special Kudos di CSS Design Award e la menzione d’onore di Awwward premiano invece il design del sito di presentazione della font, due riconoscimenti che ho accolto con grande soddisfazione. Per me, questi premi, sono sicuramente un grande incentivo per andare avanti nel mio lavoro, provando a migliorare costantemente per raggiungere nuovi traguardi. Come dico sempre, concluso un progetto bisogna disinnamorarsi di esso, ripartire da 0 senza pensare ai successi ottenuti, sperando che il prossimo possa essere migliore del precedente.
DOT EVENTS CREATIVE EVENTS IN ITALY
ETNA COMICS 1–4 GIUGNO 2017, CATANIA Festival internazionale dedicato al fumetto, al cinema d’animazione, ai giochi da tavolo e ai videogiochi che si tiene annualmente a Catania e si svolge presso il centro fieristico le Ciminiere. info: www.etnacomics.com
VIEW CONFERENCE 23-27 OTTOBRE 2017, TORINO È un evento internazionale a cadenza annuale incentrato sulla computer grafica, le tecniche interattive, il cinema digitale, l’animazione 2D/3D, VR ed AR, i videogiochi e gli effetti visivi. info: www.viewconference.it
TAOBUK FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL LIBRO 24–28 GIUGNO 2017, TAORMINA Coniugare le “belle lettere” con la bellezza di un luogo unico al mondo. L’ambizioso progetto ha restituito a Taormina quel primato di capitale della letteratura di cui la città aveva goduto per gran parte del Novecento recuperando così il ruolo culturale che l’ha vista musa ispiratrice e meta prediletta di grandi scrittori. info: www.taobuk.it BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA 13 MAGGIO / 26 NOVEMBRE, VENEZIA È tra le più antiche, importanti e prestigiose rassegne internazionali d’arte contemporanea al mondo. Oltre 50 Paesi aderiranno alla rassegna del 2017 che prenderà il nome di Viva Arte Viva, un’ottica di apertura che sottolinea l’atteggiamento ottimista verso la creatività e verso gli tutti artisti. info: www.labiennale.org
28
WORLD EVENTS
DESIGN MIAMI/BASEL 13–18 GIUGNO, BASILEA Design Miami/ è il forum globale per il design che riunisce i più influenti collezionisti, galleristi, designer, curatori e critici di tutto il mondo. In contemporanea alla fiera d’arte più importante del mondo, Art Basel, Design Miami/ si svolge a Basilea (Design Miami/Basel) nel mese di giugno e a Miami nel mese di dicembre. info: www.basel2017.designmiami.com
ADOBE MAX 2017 dal 16–20 OTTOBRE, LAS VEGAS (USA) La più importante conferenza mondiale sulla creatività, dove migliaia di designer, sviluppatori e imprenditori si riuniscono per imparare nuove abilità, scoprire le ultime tecnologie e discutere le tendenze emergenti. info: www.max.adobe.com
LONDON DESIGN FESTIVAL 16–24 SETTEMBRE, LONDRA L’evento annuale che celebra e promuove Londra come capitale del design e come gateway per la comunità creativa internazionale. Il programma del Festival è composto da oltre 400 eventi e mostre organizzate da centinaia di partners. L’intero spettro della progettazione londinese ed internazionale in un unico posto. info: www.londondesignfestival.com
DUTCH DESIGN WEEK 21–29 OTTOBRE 2017, EINDHOVEN DDW è l’evento di design più importante del Nord Europa che anticipa le novità dell’anno successivo. Vengono presentati i lavori e le idee di oltre 2.000 designer, organizzate mostre, conferenze, premiazioni, eventi di networking, dibattiti e feste. Tutta la città olandese respira aria di novità e viene invasa da oltre 300.000 visitatori. info: www.ddw.nl
29
nel prossimo numero, intervista a
ALBERTO SEVESO
Illustrazione, Fotografia digitale, Fotografia Ha vissuto per piĂš di 20 anni in Sardegna. Oggi vive a Roma dove collabora con alcune agenzie del settore. Ha lavorato per Adobe, Nikon, Sony, Technicolor, MTV, Sony Music, Mayr Melnhof, Olmeca Tequila, National Geographic, PlayBoy Magazine, GQ Magazine, ESPN Magazine, Ford ecc.
Adobe Boost Your Flow
30
15% DI SCONTO SUL PROSSIMO WORKSHOP
32